IALE C N I V O R P A E L B M INFOASSE F.d.C NAPOLI 9/10 maggio 2014 - Notiziario n. 7 Eucaristia: consegna di sè L’omelia pronunciata da P. D’Amico, durante la Celebrazione Eucaristica delle 7,30, ha dato un tono importante a tutta la giornata. Infatti, tra l’altro, egli ha detto: “Stare davanti all’Eucarestia è stare davanti al fuoco dell’amore, è lasciarsi rinnovare il cuore ed illuminare la mente, perché tutta la persona si muova, per vivere la dimensione verticale ed orizzontale del ‘voler bene’… Cosa chiede ai suoi il Signore, consegnando il suo corpo e sangue? Non certamente un gesto ritualistico o formale, una cerimonia religiosa, un rito di convenienza! Domanda a noi di fare della nostra vita ciò che lui ha fatto e continua a fare della sua: una vita data, spesa e ‘persa’ all’insegna della gratuità e dell’amore oblativo. Alla Sua scuola, impariamo a dire: Eccomi, anch’io sono a vostra completa disposizione; dono il tempo, la vita, le capacità, le cose… Non si tratta di essere eroi, ma comuni pellegrini d’amore in un pezzo di storia che il buon Dio ha progettato per ciascuna” … Citando S. Vincenzo, ha proseguito: “La persona che si è ben comunicata fa tutto bene! L’Eterno Padre guarda tutte le azioni di quella persona come azioni del suo Figlio. Chi si comunica degnamente riceve Cristo e con Lui, mille benedizioni efficaci per operare la sua salvezza e contribuire con Gesù a quella degli altri. In una parola riceve la vita eterna”. Per arrivare dove Lui vuole Alle ore 9,30 in Sala, le Sorelle hanno accolto con un caloroso applauso Sr Beatrice Priori, Visitatrice della Provincia “S. Vincenzo Italia” che amabilmente i ha informato sugli impegni assunti, sin dal 2009, dalle ex tre Province italiane e da quella di Napoli, in vista dell’unificazione. Quindi, ci ha notificato sentimenti, timori, desideri, fatiche provati lungo il percorso intrapreso per “camminare insieme verso la Compagnia del futuro”. Ha quindi sottolineato: “La nostra è una storia che guarda avanti, perché noi, che giorno per giorno la costruiamo, siamo portatori di speranza, cercatori di Dio. Anche per noi - come dice Benedetto XVI - La fede è decidere di stare con il Signore, per vivere con Lui.” - e noi aggiungiamo - Vicino ai tanti fratelli meno fortunati. Ci sono tante opere in cantiere; c’è sempre aperto uno spartito musicale unico che cerca le note giuste per suonare la sinfonia della carità. Ognuna può essere quella nota che serve a completare o a migliorare tale sinfonia Abbiamo cercato di camminare in cordata… non ci siamo mai fermate né scoraggiate, adeguando il proprio passo a quelle delle altre. Siamo chiamate a mettere in gioco il nostro senso di responsabilità, di amore alla Compagnia e alla Chiesa. Ad un anno dall’unificazione, avvenuta il 31 maggio 2013, siamo praticamente le FdC che eravamo prima, ma anche qualcosa in più, sicuramente con delle opportunità in più…. Il confronto è più ricco, le esperienze più varie, l’accoglienza è più stimolante. Il dialogo, le informazioni, le conoscenze sono una risorsa in più, una vera fonte di ricchezza alla quale tutte possiamo attingere.” Pagina 2 INFOASSEMBLEA PROVINCIALE “Camminare verso l’infinito” Sr Beatrice ha terminato con un augurio: “Buon cammino, per renderci disponibili insieme, per fare in modo che Dio possa condurre la Compagnia a quel punto che Lui vuole… Non sappiamo qual è; a noi è chiesto di essere docili perché Lui possa condurci. Basta ascoltare l’Infinito e camminare verso l’Infinito che abita dentro di noi… ricordandoci di pensare alla Compagnia del futuro; questo futuro inizia sempre oggi”. Dopo l’intervento, alcune Sorelle hanno ringraziato Sr Priori sia per la forza interiore che ha saputo trasmettere, sia perché, descrivendoci il percorso compiuto, ha fatto emergere che per arrivare alla santità, non bisogna prescindere dall’umanità. Dunque, è importante far sentire a tutte le Sorelle la vicinanza, il sostegno e l’affetto; ciò mette ognuna nelle disposizioni ideali per capire che lo Spirito sta agendo, affinché si realizzi sempre più l’unificazione delle Province e dei cuori. Alle 11,20 sono state presentate le due sintesi riguardanti le proposte e i postulati. La sintesi unificata è stata discussa nel pomeriggio. Dopo, è seguita l’adorazione eucaristica, allo scopo di lodare il Signore per l’evento di grazia che ci ha fatto vivere. Officina dei Talenti La serata è stata animata dal gruppo giovanile teatrale “Officina dei talenti” di Tivoli che ha presentato uno spettacolo dal titolo “Our crazy society show”. Si è trattato di un alternarsi di canti, balletti e divertenti scenette con i quali i simpaticissimi e bravissimi interpreti ci hanno trasmesso un messaggio relativo alla bellezza dell’amore. Essa si esprime in modi diversi a secondo dell’età, ma conserva sempre il suo irresistibile fascino. Pagina 3 INFOASSEMBLEA PROVINCIALE Lui in noi Alle 7,30 durante la Celebrazione delle Lodi, il P. Direttore ci istruisce interrogando l’assemblea: “Cosa c’è di più formativo dell’orazione per la vita di ogni giorno? Essa è la fonte della sapienza autentica, dove il vincenziano si abbevera sempre. Servire, evangelizzare, formare, perfezionarsi, niente si può fare senza una tensione spirituale. La preghiera è l’appuntamento quotidiano di ogni azione vincenziana”. P. Roberto, inoltre, ci invita a prender esempio dal Fondatore e a chiedere, come ha fatto lui, al Signore: “Fa’ che il Padre tuo regni in noi e, in noi, anche Tu abbia a regnare … mediante la fede, la speranza, l’ amore, l’umiltà, l’obbedienza e l’unione con la tua divinità”. “Dichiaro chiusa l’Assemblea” Alle ore 9,00, ci siamo riunite in Assemblea e P. D’amico ha tratteggiato il profilo della FdC che in questi giorni di grazia è emerso. Ha evidenziato che “con l’aiuto dello Spirito, si è respirato un clima sereno, attento, accogliente che ha favorito il discernimento comunitario.” Ha aggiunto che dai documenti prodotti “viene fuori una FdC audace, in quanto ha fiducia nella Provvidenza, vive nella gioia del Carisma”, ha un cuore abitato dall’amore di Cristo che la rende più attenta alle povertà e soprattutto desidera essere presente nelle “periferie esistenziali”. È una FdC che valorizza le relazioni fraterne, consapevole che sono importantissime per svolgere la missione, per testimoniare la propria fede e rendere visibile il Carisma. A tali parole hanno fatto eco quelle di Sr Visitatrice che ha voluto precisare: “Ho sperimentato la Presenza del Risorto che si è messo in cammino con noi e ha fatto ardere il nostro cuore…. Abbiamo provato quanto siano benedette le fatiche del pensare insieme per la ricerca della verità e del bene comune. La santità solitaria non è per noi; … il messaggio principale da cogliere, consiste nel vivere realmente e concretamente in Comunità e con i Poveri, l’annuncio ricevuto in questi giorni; ci sono state belle testimonianze… Ripartiamo, con l’impegno di attuare tutte le cose nuove dettate dallo Spirito” Ha poi ringraziato tutti coloro che ad ogni livello e con vari ruoli hanno contribuito alla preparazione e alla realizzazione dell’evento di grazia che è l’Assemblea provinciale e ci ha lasciato l’esortazione: “Duc in altum”. Vi sono state delle risonanze molto positive di alcune sorelle che hanno ringraziato per la bella e serena esperienza vissuta; sono stati letti e approvati i verbali, in seguito firmati da tutte. Dopo prolungati applausi, la Visitatrice ha dichiarato che l’Assemblea era chiusa e si è elevato il canto del Magnificat. Pagina 4 INFOASSEMBLEA PROVINCIALE Orientati a Cristo Alle ore 11,30 ci siamo ritrovate in Cappella per la Celebrazione eucaristica, presieduta da Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto che, tra l’altro, ha sottolineato l’aspetto del martirio che caratterizza la vocazione cristiana e l’importanza della preghiera e delle opere di misericordia. Ha poi incalzato:: “Non devi gettare nulla delle tendenze che hai, anche quelle negative, ma bisogna orientarle verso il Signore. Qual è stato l’orientamento dei Fondatori? I poveri. Amare con tutta l’anima il Signore, i fratelli. Ma non si può amare con tutta l’anima senza dare la vita… Non bisogna preoccuparsi di non avere vocazioni, piuttosto preoccuparsi del fatto di non testimoniare la radice della carità che il Signore ci ha dato.” L’ultimo invito è stato: “Che cosa renderò al Signore per tutti i benefici che mi ha dato?”
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