COMUNE DI SESTRI LEVANTE PROVINCIA DI GENOVA PROGETTO URBANISTICO OPERATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA IN VIA DELLA PACE NEL MONDO RELAZIONE PAESAGGISTICA SECONDO LE MODALITA’ DI CUI AL D.P.C.M. 12/12/2005 (G.U. N. 25 DEL 31.01.2006) IN FORMA NON SEMPLIFICATA QUADRO 1 1. RICHIEDENTE Sig. Federico Marzi, nato a Sestri Levante il 3 Agosto 1931, residente in Sestri Levante in Villa Cascine di Sotto civ. 16, C.F. MRZ FRC 31M03 I693 P, nella sua qualità di presidente della Coop Edilizia S. Stefano del Ponte, con sede legale in Sestri Levante, Piazza Ponte S. Stefano civ. 8, P. IVA 01453360990. 2. TIPOLOGIA DELL'OPERA E/O DELL'INTERVENTO Progetto Urbanistico Operativo di iniziativa privata per intervento di nuova costruzione e trasformazione territoriale (art. 15 della L.R. n. 16 del 6 Giugno 2008 coordinata con la L.R. n. 9 del 5 Aprile 2012). 3. OPERA CORRELATA A: edificio area di pertinenza o intorno dell’edificio lotto di terreno strade, corsi d’acqua territorio aperto ____________________ 4. CARATTERE DELL’INTERVENTO: temporaneo o stagionale permanente fisso 5. USO ATTUALE DEL SUOLO (se lotto di terreno): urbano agricolo naturale non coltivato altro_______ boscato 1 6. CONTESTO PAESAGGISTICO DELL’INTERVENTO E/O DELL’OPERA: centro storico area urbana area periurbana terreno agricolo insediamento sparso insediamento agricolo area naturale 7. MORFOLOGIA DEL CONTESTO PAESAGGISTICO: costa (bassa/alta) ambito lacustre/vallivo pianura e versante (collinare/montano) altopiano/promontorio piana valliva (montana/collinare) terrazzamento crinale 8. UBICAZIONE DELL’OPERA E/O DELL’OPERA: Area sita in Sestri Levante, Via della Pace nel Mondo, contraddistinta al NCEU al Foglio 26, Map. 1219, 1355 e Foglio 28, Map. 1, 10,1392,1569, 1394, 1571, 1397, 1574, 2 STRADARIO 2 CARTA TECNICA REGIONALE scala 1_5000 ORTOFOTO 1_2000 3 STRUTTURA DEL PUC Zona TRZ8 scala 1_5000 DISCIPLINA PAESISTICA DEL PUC Zona ID MO – A2 scala 1_5000 4 PTCP: Assetto geomorfologico Tavola 33 - zona MO tipo B PTCP: Assetto insediativo Tavola 33 - zona ID MO A PTCP: Assetto vegetazionale Tavola 33 - zona COL-ISS-MA 5 Vincoli di Salvaguardia ambientale-paesistica: I vincoli paesaggistici allo stato della legislazione nazionale sono disciplinati dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni Culturali e del Paesaggio (il quale all’art.2, innovando rispetto alle precedenti normative, ha ricompreso il paesaggio nel “Patrimonio culturale” nazionale), modificato con D. Lgs. 24 marzo 2006, n. 157. VINCOLI AMBIENTALI: AN 12 A scala 1_2000 Zona di rispetto (DPR 236 del 24 Maggio 1988):riguardante disposizioni per la salvaguardia della qualità delle acque destinate al consumo umano. La zona di rispetto ha un’estensione di 200 metri di raggio rispetto al punto di captazione. Tuttavia in seguito all’incontro con il Geom. Sciutto, della Società Acqua Potabile, avvenuto il 30 Novembre 2012, ci è stato comunicato che il pozzo che da origine al vincolo è stato dismesso. Durante la conferenza dei servizi sarà prodotta dalla SAP la documentazione relativa alla dismissione del pozzo. 6 VINCOLI AMBIENTALI: AN 12 B scala 1_2000 Territori costieri e corsi d’acqua: sono disciplinati dalla Legge 8 agosto 1985, n. 431 (Galasso) conversione in legge con modificazioni del decreto legge 27 giugno 1985, n. 312 concernente disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale. "Sono sottoposti a vincolo paesaggistico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497: a) i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi; c) i fiumi, i torrenti ed i corsi d'acqua iscritti negli elenchi di cui al testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piede degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna; d) le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina e 1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole; e) i ghiacciai e i circhi glaciali; f) i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi; g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento; h) le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici; i) le zone umide incluse nell'elenco di cui al decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 1976, n. 448; l) i vulcani; m) le zone di interesse archeologico.” 7 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA (Vedi tav. 02) 9. a ESTREMI DEL PROVVEDIMENTO MINISTERIALE O REGIONALE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DEL VINCOLO PER IMMOBILI O AREE DICHIARATE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO (art. 136 - 141 - 157 D.Lgs. 42/04 e ss.mm.ii.): cose immobili ville e giardini parchi complessi di cose immobili bellezze panoramiche estremi del provvedimento di tutela e motivazioni in esso indicate: ………………. 10.b PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del D.Lgs. 42/04 e ss.mm.ii): territori costieri territori contermini ai laghi fiumi, torrenti, corsi d’acqua montagne sup. 1200/1600m ghiacciai e circhi glaciali parchi e riserve territori coperti da foreste e boschi zone umide (da DPR 448/76) università agrarie e usi civici vulcani zone di interesse archeologico 10. NOTE DESCRITTIVE DELLO STATO ATTUALE DELL'IMMOBILE O DELL'AREA TUTELATA: L’area d’intervento è collocata in posizione baricentrica tra il centro di Sestri Levante e quello di Riva Trigoso ed è delimitata a nord dalla Ferrovia e a sud da Via della Pace nel Mondo. La vicinanza al nodo autostradale e la totale urbanizzazione completata con la strada comunale Via della Pace nel Mondo che collega la Statale Aurelia con Via Nostra Signora del Soccorso fanno si che l’area risulta avere una chiara vocazione espansivo residenziale. 11.DESCRIZIONE SINTETICA DELL'INTERVENTO E DELLE CARATTERISTICHE DELL'OPERA (dimensioni materiali, colore, finiture, modalità di messa in opera, ecc.) CON ALLEGATA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO: Il progetto prevede la realizzazione di tre nuovi edifici residenziali, per un totale di 23 unità abitative e uno spazio pubblico di 1500 mq destinato ad orti sociali. L’intero nuovo organismo sarà conforme alla normativa antisismica e rispetterà i requisiti di rendimento energetico. La struttura sarà in cemento armato, con solai in 8 laterocemento. Le tamponature saranno realizzate in laterizio, la copertura avrà struttura in cemento armato e finitura in tegole marsigliesi. Si evidenzia che la composizione degli appartamenti, varierà a seconda delle diverse metrature e richieste dei soci della cooperativa. Non saranno presenti alloggi monostanza. Si offriranno tagli più piccoli dotati di un soggiorno con angolo cottura, bagno e camera da letto, e quelli più grandi con soggiorno, cucina, due o tre camere e due bagni. Tutti gli alloggi saranno dotati di terrazzi/logge o giardino. L’intervento ben si adegua ai caratteri del contesto rispettandone altezze, materiali e finiture. Nell’impiego dei materiali si intendono proporre quelli della tradizione costruttiva locale avendo essi un ruolo determinante nella definizione dell’impronta “ligure” che si intende proporre. Nello specifico: bucature di forma regolare; zoccolatura perimetrale all’esterno in pietra grigia ; canale di gronda, pluviali e lattoneria in rame; copertura a due falde in marsigliesi; finestre e portefinestre in alluminio (o legno) laccato bianco con vetro camera e taglio termico; persiane ad ante alla genovese in alluminio (o legno); facciata con finitura in arenino con marcapiano a sottolineare le geometrie principali dei prospetti, tinteggiatura compresa nella gamma delle terre da concordarsi con l’Amministrazione.; le piane ed i mezzanini in ardesia o pietra grigia; ringhiere dei terrazzi di semplice fattura di colore grigio antracite; gli spazi antistanti al fabbricato in gran parte sistemati a verde, con la messa a dimora di siepi e prato. Si prevede di delimitare le aree con modesti muretti intonacati, con finiture in arenino, tinteggiatura idonea e piane a coronamento in ardesia o pietra grigia; percorsi esterni in pietra locale; eventuali recinzioni di tipo tradizionale in profili di acciaio tinto grigio con base costituita da modesti muretti di sostegno; nuova illuminazione esaltante le peculiarità ambientali del luogo rendendolo più sicuro e fruibile. 9 Parcheggi pertinenziali alla residenza La dotazione di parcheggi pertinenziali sarà soddisfatta con la realizzazione di un’autorimessa interrata a box. L’accesso pedonale e quello carrabile ai tre edifici avverranno da Via della Pace del Mondo. Orti urbani privati A coronamento dell’intervento è prevista la realizzazione di orti urbani privati, per rispondere alle richieste dei soci della cooperativa e per salvaguardare il carattere peculiare dell’area d’intervento. Il progetto prevede la divisione delle due aree destinate ad orti in 31 moduli complessivi con superficie che varia in appezzamenti da 29 mq a 48 mq. Sono previsti inoltre una serie di attrezzature ed accessori, tra cui: - depositi individuali per attrezzi e materiali (cassepanche 1.8x0.45m) - rete per la raccolta e distribuzione dell’acqua - area per il compostaggio degli scarti vegetali (il compost prodotto verrà riutilizzato all’interno degli orti) - attrezzature per gli spazi comuni e di sosta (poste al di sotto del pergolato in legno). Orti urbani pubblici Secondo le norme di PUC, l’attuazione dell’intervento è correlata alla realizzazione e cessione di una superficie pari a mq. 1.500 da destinarsi a parcheggio pubblico con verde di arredo. A seguito della nota della Provincia n. 81215 che indicava di ridurre il più possibile le aree interessate da impermeabilizzazione e degli approfondimenti tecnici (vedi relazione geologica) del Geol. Vaccarezza si è deciso di trasformare il parcheggio pubblico in orti urbani. Con tale progetto di orti sociali oltre alle migliorie ambientali sopracitate si favorisce la possibilità di aggregazione dei cittadini per la coltivazione di prodotti da destinare al consumo familiare permettendo un sano impiego del tempo libero, facilitando occasioni di incontro per iniziative ricreative e sociali. Il progetto infatti non solo prevede la realizzazione di n. 18 orti, ma anche un’area attrezzata dotata di un pergolato con tavoli e panchine in cui svolgere attività di socializzazione. Ogni singolo orto è dotato di cassapanca per il ricovero attrezzi ed è recintato. E’ prevista un’area dedicata al compostaggio dei residui vegetali e per la produzione di compost da riutilizzare all’interno degli orti. Le zone a prato che contornano i moduli degli orti potranno essere dedicate alla piantagione di fiori o piante officinali. Sono già previste la messa a dimora di alberi da frutto e piante aromatiche nell’area di separazione tra gli orti e la zona per il compostaggio. 10 L’impianto di irrigazione è composto da una rete di distribuzione, pozzetti ed idranti smontabili con attacco a baionetta in ogni orto. Si precisa che per quanto non specificato e per un’idea dell’effetto complesivo si rimanda agli elaborati grafici (vedi tavola 22). 12.EFFETTI CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DELL'OPERA: A seguito dell’intervento si avrà un cambiamento nel rapporto pieni/vuoti, per la realizzazione dei tre nuovi edifici residenziali (su tre livelli). Le aree rese impermeabili saranno ridotte al minimo (copertura edifici, sagoma interrato, percorsi pedonali e carrabili). L’intera area sarà delimitata da alberature d’alto fusto, per mitigare il rumore e l’impatto visivo della linea ferroviaria. Per salvaguardare il carattere peculiare dell’area saranno realizzati orti urbani privati. 13.MITIGAZIONE DELL'IMPATTO DELL'INTERVENTO: Percorrendo le vie limitrofe all’area oggetto d’intervento non si hanno scorci panoramici di particolare bellezza da tutelare. Ne consegue che non vi sono condizioni che possano pregiudicare o compromettere viste o scorci panoramici particolari in quanto gli stessi non sono riscontrabili. La ridotta altezza degli edifici e la scelta di utilizzare materiali propri della cultura edilizia locale renderanno l'intervento discreto ed ancora più in linea con il contesto esistente. Vedi ricostruzioni allegate (tav. 20). Data 28/11/2013 Firma del Richiedente Firma e timbro del Progettista dell'intervento 11 QUADRO 2 1. DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE PAESAGGISTICHE, AMBIENTALI DEI LUOGHI IN CUI SI INSERISCE L'INTERVENTO: L’area d’intervento è localizzata in fregio alla strada carrabile Via della Pace nel Mondo, in prossimità dell’incrocio con Via Fasce ed in aderenza alla linea ferroviaria Genova – Pisa. Trattasi di zona periurbana, caratterizzata da manufatti disomogenei con differenti linguaggi architettonici e funzioni. L’intera area è pianeggiante, ad oggi per lo più incolta, situata ad una quota inferiore rispetto a quella di Via della Pace nel Mondo. L’area in esame non fa parte di sistemi naturalistici o di insediamenti storici, pur rientrando nel vincolo dei territori costieri e corsi d’acqua, non è caratterizzata da ambiti o punti a forte valenza simbolica, in rapporto visivo diretto con luoghi. Non si rileva quindi la presenza di: caratteri peculiari e distintivi di tipo naturale, storico, culturale e simbolico; particolari qualità sceniche, panoramiche, ecc; elementi caratteristici, esistenti in numero ridotto e/o concentrati in alcuni siti o aree particolari. 2. DESCRIZIONE SINTETICA DELLE PRINCIPALI VICENDE STORICHE DEI LUOGHI IN CUI SI INSERISCE L'INTERVENTO: L’intervento si collocata in un’area che risulta avere una chiara vocazione espansivo residenziale, anche a seguito della realizzazione di un nuovo collegamento stradale di Via della Pace nel Mondo tra Sestri Levante e Riva Trigoso. FOTOPIANO ANTECEDENTE LA REALIZZAZIONE DI VIA DELLA PACE NEL MONDO In data 29.11.1999 è stato siglato, tra la Direzione Generale per il Coordinamento territoriale del Ministero dei Lavori Pubblici, la Regione Liguria ed il Comune di Sestri Levante, 12 l’Accordo di Programma per la Riqualificazione Urbana delle aree ex Fit nel quale venivano stabilite le tipologie di intervento e la tempistica diattuazione. Tra le opere in previsione era ricompresa la nuova “strada parco Riva” da realizzarsi in tre lotti funzionali. Nel dettaglio, per l’esecuzione della nuova strada parco Riva, venivano individuate III fasi costituenti distinti lotti dotati di autonomia funzionale: I Lotto: tratto stradale compreso tra Via del Petronio e Via Fasce (loc.Pila) per una lunghezza di ml 790 circa; III Lotto: tratto stradale di nuova realizzazione, compreso tra l’area ex FIT e l’attuale Via Fascie per una lunghezza di ml 110; II Lotto: relativo all’adeguamento dell’attuale Via Fascie, per una lunghezza di ml 470 circa; Il progetto della strada parco, che ad oggi deve ancora essere completato, ha per oggetto i lavori di riqualificazione urbana che consistono nella realizzazione di un marciapiede, in fregio alla sede stradale, e di una pista ciclabile, separati da uno spazio verde alberato. Tratto di strada parco – 1° lotto – realizzata nel 2004 Il I Lotto, che ha visto la realizzazione di Via della Pace nel Mondo, si è concluso nel 2005. 13 3. CITARE L'EVENTUALE PRESENZA NELLE VICINANZE DEL LUOGO DI INTERVENTO DI BENI CULTURALI TUTELATI AI SENSI DELLA PARTE II DEL D.Lgs. 42/04: In prossimità dell’area d’intervento è presente un unico edifcio, soggetto a vincolo architettonico. Trattasi della Chiesa di San Bartolomeo della Ginestra, sede della parrocchia omonima del vicariato di Sestri Levante della diocesi di Chiavari. Vincolo Architettonico Codice Monumentale: 1 Codice NCTN: 07/00110607 Descrizione: Chiesa S. Bartolomeo della Ginestra Articolo: art. 12 del DLgs. 42/2004 L'edificio ottocentesco, come da progetto dell'architetto Giovanni Battista Prato, presenta esternamente una facciata spartita da quattro semicolonne in stile ionico su alti 14 basamenti, sormontate da un triangolare timpano. Sulla sommità della struttura, a pianta greca, è posizionata la grande cupola ellittica. L'interno presenta decorazioni pittoriche dei maestri Giorgio Matteo Aicardi, Bracco, Giulio Corio, Luigi Morgari, Stura e Giovanni Quinzio eseguiti tra il 1916 e 1961. L'altare maggiore marmoreo è stato realizzato nel 1750. Una memoria storica cita la presenza della parrocchia di San Bartolomeo già nel 1232. All'inizio del XVII secolo la primitiva chiesa viene saccheggiata e danneggiata dagli assalti dei pirati saraceni. Forse per porre rimedio ai danneggiamenti dei saraceni, o forse più all'aumento della popolazione, l'antica chiesa di San Bartolomeo viene sottoposta ad un radicale ingrandimento nel periodo tra il 1634 e il 1642 e un successivo abbellimento decorativo nel 1656. Nel 1837, dopo lo scioglimento del voto fatto per la liberazione dal colera, si propone la ricostruzione dell'edificio anche per il nuovo aumento della popolazione; nella cerimonia della posa della prima pietra l'evento è officiato da Antonio Maria Gianelli. L'ufficiale apertura al culto religioso è fissata al 1853, anche se la costruzione della chiesa non è ancora terminata. Nei lavori di ingrandimento viene escluso il rifacimento del vecchio campanile che verrà solo rimaneggiato. Con la costruzione dei sei altari laterali, nel corso del 1873, l'opera può considerarsi conclusa. Documentazione tecnica ed elaborati grafici allegati alla presente relazione (barrare casella corrispondente): Estratto di mappa catastale in scala originale con individuazione, mediante segno grafico o coloritura, dell'immobile (edificio, area, ecc) su cui si intende intervenire; Planimetria dell'intera area d'intervento: come da punto 3.1 lettera B) punto 1. lettera a) dell'allegato al D.P.C.M. 12/12/2005; Sezioni dell'intera area come da punto 3.1 lettera B) punto 1. lettera b) dell'allegato al D.P.C.M. 12/12/2005; Piante quotate degli interventi in progetto relative allo stato attuale, modificato, sovrapposto come da punto 3.1 lettera B) punto 3. lettera a) del D.P.C.M. 12/12/2005; Sezioni quotate degli interventi in progetto relative allo stato attuale, modificato, sovrapposto come da punto 3.1 lettera B) punto 3. lettera a) del D.P.C.M. 12/12/2005; Prospetti degli interventi in progetto relativi allo stato attuale, modificato, sovrapposto come da punto 3.1 lettera B) punto 3. lettera b) del D.P.C.M. 12/12/2005; Relazione tecnica descrittiva come da punto 3.1 lettera B) punto 3. lettera e) del D.P.C.M. 12/12/2005 (denominata testo del D.P.C.M.) (in particolare oltre alle normali notizie tecniche richieste, specificare colori, materiali, tecniche costruttive da utilizzare, nonché la forma e il rapporto volumetrico e/o architettonico con la preesistenza e quant'altro previsto nel D.P.C.M. 12/12/2005, giustificando le scelte operate); Documentazione storica relativa al singolo edificio o manufatto e con minor dettaglio all'intorno (per interventi su edifici e manufatti esistenti) Elenco documentazione (es: fotografie, notizie storielle con riferimenti bibliografici, ecc): ....................... Simulazione dettagliata dello stato dei luoghi a seguito della realizzazione del progetto resa mediante foto modellazione realistica (rendering computerizzato o manuale) Data 29/10/2013 Firma del Richiedente Firma e timbro del Progettista dell'intervento 15
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