SCHEDA- PROGETTO USR SICILIA MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014 PROGETTI DI FORMAZIONE E RICERCA Il progetto deve comprendere approfondimenti appartenenti ad entrambi gli ambiti sottoindicati, prendendo in considerazione congiuntamente tematiche di carattere trasversale e di carattere disciplinare. Si deve pertanto barrare una casella relativa alle tematiche trasversali e una o più disciplina a seconda del numero dei laboratori di FormAzione che si vogliano attivare. TEMATICHE TRASVERSALI DA DISCIPLINE X CAMPI DI ESPERIENZA (SCUOLA DELL’INFANZIA) X CURRICOLO VERTICALE DIDATTICA PER COMPETENZE X ITALIANO AMBIENTE DI APPRENDIMENTO LINGUA INGLESE E/O SECONDA LINGUA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE STORIA E GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE X MUSICA X ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE FISICA TECNOLOGIA ISTITUTO CAPOFILA Codice meccanografico TPEE05900V Tel/Fax: E-mail: Cognome e nome: Qualifica: Tel. E-mail: Denominazione della rete: 0923 652578 [email protected] Vaccara Antonella Insegnante Scuola dell’Infanzia 3477569932 [email protected] “I Media a scuola per la promozione della cittadinanza attiva” ELENCO ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA RETE E NUMERO PARTECIPANTI N. INS. PARTECIPA NTI ALLE ATTIVITÀ n. Codice meccanografico 1. TPEE05900V IV CIRCOLO “G.B.QUINCI “ VACCARA ANTONELLA 5 2. TPMM06700R ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA DI I GRADO “G.GRASSA” DI GREGORIO ROSARIA 5 3. TPEE058003 III CIRCOLO “B.BONSIGNORE” CALIA MARIA FLORIANNA 5 4. TPIC83800Q ISTITUTO COMPRENSIVO “A. CASTIGLIONE” MANNONE BRIGIDA 5 Denominazione istituto Coordinatore/Referente GRUPPO DI PROGETTO (NON PIÙ DI DUE PER OGNI ISTITUZIONE SCOLASTICA) n. Istituto 1 IV CIRCOLO . “G.B.QUINCI “ 2 . IV CIRCOLO “G.B.QUINCI “ Nome docente VACCARA ANTONELLA Ordine e grado di scuola / disciplina INFANZIA/ CAMPI DI ESPERIENZA DI GIOVANNI ANNA MARIA PRIMARIA / ARTE E IMMAGINE 3 ISTITUTO ISTRUZIONE . SECONDARIA DI I GRADO “G.GRASSA” GAGLIANO CATERINA SECONDARIA DI I GRADO / ITALIANO 4 ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA . DI I GRADO “G.GRASSA” DI GREGORIO ROSARIA SECONDARIA DI I GRADO /ITALIANO 5 III CIRCOLO . “B.BONSIGNORE” CALIA MARIA FLORIANNA PRIMARIA / SOSTEGNO E MUSICA 6 III CIRCOLO . “B.BONSIGNORE” PALERMO ROSALBA INFANZIA / CAMPI DI 7 . ISTITUTO COMPRENSIVO “A. CASTIGLIONE” 8 ISTITUTO COMPRENSIVO . “A. CASTIGLIONE” ESPERIENZA MANNONE BRIGIDA PRIMARIA / MUSICA E ARTE E IMMAGINE RUSSO VITA MARIA SECONDARIA I GRADO / ITALIANO PERCORSO DI FORMAZIONE E RICERCA: DESCRIZIONE “I media a scuola per la promozione della cittadinanza attiva” Un progetto di ricerca-azione nella scuola dell’infanzia e del primo ciclo “La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione una grande o ortunit e ra resenta la frontiera decisi a er la scuola. Si tratta di una ri oluzione e ocale non riconduci ile a un sem lice aumento dei mezzi im licati nell’a rendimento. La scuola non a i il mono olio delle informazioni e dei modi di apprendere. Le discipline e le vaste aree di cerniera tra le discipline sono tutte accessibili ed esplorate in mille forme attraverso risorse in continua evoluzione… Dunque il ‘fare scuola’ oggi significa mettere in relazione la com lessit di modi radicalmente nuo i di a rendimento con un’o era quotidiana di guida attenta al metodo ai nuo i media e alla ricerca multi-dimensionale” ( . 4). Con queste arole le recenti “Indicazioni Nazionali” descri ono sin dalle rimissime attute il nuo o “scenario” entro cui la scuola si tro a ad operare. In questo mutevole scenario, la scuola dell’infanzia si mostra ca ace di accogliere am ini c e “ela orano le prime ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul corpo, sulle relazioni, sulla lingua, sui diversi sistemi simbolici e sui media, dei quali spesso già fruiscono e non sempre in modo passivo… ( . 17). La scuola uò aiutarl[i] a familiarizzare con l’es erienza della multimedialit (la fotografia il cinema la tele isione il digitale), favorendo un contatto attivo con i media e la ricerca delle loro ossi ilit es ressi e e creati e” ( . 20). Allo stesso modo “il com ito s ecifico del primo ciclo di istruzione quello di romuo ere l’alfa etizzazione di ase attra erso l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato anche all’uso consapevole dei nuovi media” ( . 24). Per esempio, il percorso relativo ad arte e immagine - si legge nelle Indicazioni - permetterà agli alunni di esprimersi e comunicare sperimentando attivamente le tecniche e i codici propri del linguaggio visivo e audiovisivo, di leggere e inter retare in modo critico e atti o i linguaggi delle immagini (o ere d’arte fotografie manifesti fumetti ecc.) e quelli multimediali (s ot re i filmati ideocli ecc.) di realizzare ela orati ersonali e creati i sulla ase di un’ideazione e rogettazione originale e con l’utilizzo di molte lici tecnic e incluse quelle audio isi e e multimediali. In breve, i media si pongono sia come strumento/sussidio che supporta l’intervento educativo nelle discipline promuovendone l’integrazione interdisciplinare, sia come risorsa simbolica per la comunicazione, la socializzazione e l’espressione, sia infine come mezzi di costruzione della realtà, legati a certe logiche economiche, politiche, ideologiche, ecc. verso i quali occorre sviluppare competenze di distanziazione critica. In tale veste, i media rappresentano un’occasione irrinunciabile per attivare con gli allievi percorsi di educazione alla cittadinanza nel corso dei quali essi apprendono i valori della convivenza civile, della partecipazione attiva, della responsabilità individuale e collettiva, del diritto alla parola. a. Bisogni formativi individuati dalla rete 1. Promuovere un maggiore raccordo metodologico, didattico, , educativo, docimologico fra i diversi ordini di scuola 2. Promuovere la formazione di una coscienza civica 3. Acquisire competenze mediali per la promozione della cittadinanza attiva 4. Affrontare e rimuovere le criticità emerse nelle prove del sistema nazionale di valutazione 5. Intervenire sulla cultura del territorio L’attuazione delle Indicazioni nazionali er il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del rimo ciclo d’istruzione rappresenta una preziosa occasione per approfondire sul piano culturale, didattico, organizzativo e professionale numerose argomentazioni non risolte. Il proficuo confronto tra i componenti del nostro gruppo di progetto ( insegnanti dei 3 ordini della scuola di ase) a ermesso di con enire sull’im ortante com ito formati o attri uito ro rio alla scuola di base e sulle importanti aspettative che la società nutre nei confronti di queste istituzioni scolastic e. Non oc e oci del resto affermano l’importanza della formazione di base in una società che, come la nostra, trova nella conoscenza consapevole, nella flessibilità, nella creatività, nella capacità di problem solving, nel pensiero critico, elementi fondanti e caratterizzanti del profilo di un cittadino attivo e partecipe, propositivo e capace di adeguare se stesso alle mutevoli contingenze che la società stessa impone. Secondo Howard Gardner per restare competitivi in un mondo in rapido cambiamento, occorrerà che le societ forniscano un’educazione di qualità alla grande maggioranza dei loro futuri cittadini , e, se ci riflettiamo, la maggioranza dei cittadini, non è quella che frequenta corsi di laurea o master esclusivi, ma di sicuro tutti i cittadini frequentano la scuola di base, per altro obbligatoria. In un rapporto del Consiglio Scientifico Nazionale statunitense si afferma che: «tutti gli aspetti del capitale umano adulto, dalle abilità della forza lavoro al comportamento cooperativo e legale si basano sulle capacità che si sviluppano durante l’infanzia». Anc e noi insegnanti riunite concordiamo sull’im ortanza c e il ercorso formati o delle nuo e generazioni da 3 a 14 anni riveste per lo sviluppo di quelle imprescindibili competenze cognitive, ed, ancor più, metacognitive che rappresentano un bagaglio culturale indispensabile per i cittadini del futuro. In termini di qualit ci sem rato fondamentale untare l’attenzione sulla tematica del curricolo verticale: in una società che si caratterizza per la molteplicità degli stimoli e delle sollecitazioni, la scuola rappresenta una presenza unificante, un collante tra le molteplici esperienze vissute e, di conseguenza non uò esimersi dal garantire l’unitariet della ro osta formati a dei suoi 3 ordini di base. Un’unitariet aus ica ile in termini di competenze e saperi di base, indispensabili perché presupposto ad un uso consapevole della conoscenza e ad una effettiva capacità di apprendere che possa caratterizzarsi come costante dell’esistenza dell’indi iduo; - unitarietà sul piano metodologico, proprio in ragione del carattere fortemente obsoleto delle modalità trasmissive, standardizzate e normative, e della necessità di rispondere alle inclinazioni personali degli studenti al fine di valorizzare le peculiarità di ciascun individuo e del suo stile preferenziale di apprendimento; - unitarietà sul piano docimologico, al fine di uniformare verifiche e valutazioni talvolta eccessi amente difformi c e finiscono er confondere l’alunno e di romuo ere modalit arallele di eterovalutazione, autovalutazione, valutazione collaborativa o tra pari finalizzate al promuovere l’em owerment del discente; -unitarietà sul piano sociale e relazionale, relativa alla promozione di regole e norme proprie del vivere in società e basilari per la formazione di un cittadino capace di relazionarsi e confrontarsi apertamente in un contesto sociale progressivamente meno soggetto a limiti, confini e barriere, un cittadino del mondo. Abbiamo ipotizzato, dunque, una nostra iniziale formazione che possa permetterci una reale e aperta relazione di confronto e conoscenza al fine di redis orre l’aus icata unitariet . Nello scegliere la tipologia di laboratori da realizzare abbiamo pensato alla lingua italiana, alla Musica, all’Arte e Immagine che rappresentano un ambito onnicomprensivo attraverso cui spaziare nei curricola e poter utilizzare i vari linguaggi espressivi attraverso i media che si pongono come risorsa simbolica per la comunicazione. Inoltre, gli esiti delle prove INVALSI hanno messo a nudo le principali criticità dei nostri alunni e riteniamo che gran parte delle difficoltà incontrate dagli studenti siano legate alle modalità di approccio ai testi proposti e la difficoltà di decodificazione. La scelta non ignora la necessità di un raccordo specifico con la Scuola dell’Infanzia s esso su issata da a rensi e ric ieste di antici azioni riguardo l’a rendimento della scrittura e della lettura anzi ipotizza una possibile definizione di un percorso unitario e coeso che porti ogni bambino a sviluppare con gradualità e consapevolezza le proprie competenze. Il percorso di informazione-formazione consentirebbe alle insegnanti di confrontarsi su esigenze, istanze, difficoltà, ipotesi di lavoro e concordare un iter che nel suo complesso potrebbe rivelarsi più agevole e proficuo, consentendo un’azione i efficiente ed efficace delle insegnanti. b. Laboratori di formazione-ricerca che si intendono avviare In via preliminare verrà tenuto un seminario di apertura (4 ore) nel quale verranno illustrati le potenzialità, le criticità e le competenze richieste per un uso dei media nel contesto scolastico in linea con le Indicazioni nazionali e ispirato ai principi e alla metodologia della Media Education. Verranno altresì illustrati le modalità, le procedure e gli strumenti della ricerca-azione al fine di mettere in grado gli insegnanti di seguire con piena consapevolezza le fasi sperimentali del progetto curando tutti gli aspetti relativi alla verifica, il controllo, la valutazione e la documentazione delle attività didattiche, sotto la supervisione scientifica del docente che ha tenuto il seminario stesso. Nel corso della fase sperimentale, il docente terrà un focus group (4 ore) con i docenti impegnati nelle attività in classe per un confronto/verifica del buon andamento delle attività stesse. Al seminario di apertura seguirà un laboratorio di “produzione audiovisiva” nel corso del quale gli insegnanti acquisiranno le competenze necessarie per realizzare in classe con gli allievi dei video aventi come obiettivo lo sviluppo di competenze di analisi e scrittura dei testi (sia scritti che audiovisivi), di lavoro di gruppo, di lettura critica della realtà sociale circostante. Il percorso formativo si svolge in 40 ore in presenza, 12 ore in presenza con docente universitario e 18 ore con esperto di laboratorio mediale MED e prevede lo sviluppo di una o più delle seguenti com etenze mediali (l’una non necessariamente ro edeutica all’altra): 1. Lettura – socializzazione al linguaggio, esplorazione delle caratteristiche di base del linguaggio 2. Scrittura – learning by doing and using, la produzione attraverso il linguaggio che integra la precedente fase 3. Autonomia critica – progettazione congiunta fra linguaggio e curriculum formativo, riferito all’asse dei linguaggi ministeriale 4. Fruizione – sviluppo del progetto, contestualizzazione del processo, attraverso l’indi iduazione di atti it strategie didattic e e tenendo conto delle risorse del target del contesto di intervento. Considerazioni critiche sugli effetti del linguaggio nella realtà, sulle modalità di consumo nella realtà (dimensione teorica) 5. Cittadinanza – autovalutazione e valutazione del processo costruito e della competenza acquisita dai docenti e dagli studenti (competenza complessa e di secondo livello) Il sistema di catalogazione si baserà su una griglia interpretativa delle esperienze (costruita con il sostegno dei ricercatori e professori della Cabina di Regia), che incrocia i 5 livelli di competenza mediale e le predisposizioni/ indicazioni Nazionali 2012 per diversi ordini di scuola, individuando indicatori ca aci di osizionare i case studies esattamente all’interno della matrice. In tal modo possibile costruire un sistema di catalogazione delle esperienza in cui evidenziare punti di forza e criticità di ciascuna rispetto ai moduli precostituiti. Il sistema inoltre potrà avvalersi di altre tre componenti fondamentali: 1. una parte introduttivo-formativa sui principi teorici che si pongono alla base della costruzione del sistema. Si tratta della realizzazione di learning object multimediali su alcuni saperi fondamentali alla ase dell’aggiornamento in questo am ito: la rogettazione in ros etti a media educativa, la valutazione delle competenze mediali, le strategie e gli strumenti di monitoraggio delle esperienze formative, il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento a medio e a lungo termine etc. 2. una parte aperta, in cui le scuole della Rete, aderenti al progetto formativo, possano completare le esperienze già inserite nella matrice, colmando le criticità rispetto alla griglia interpretativa realizzata, oppure inserire nuove esperienze di formazione, maturate sulla base degli input in presenza, attraverso format metodologici predefiniti. 3. kit didattico di schede e strumenti di lavoro per gli insegnanti: o strumenti di rilevazione dei bisogni formativi o strumenti di alutazione dell’a o strumenti di valutazione del processo formativo. o Strumenti di customer satisfation del percorso svolto o linee guida organizzative e gestionali delle Indicazioni Nazionali 2012 rendimento L’atti it sar integrata all’interno del POF degli istituti in un ercorso interdisci linare all’interno del curriculum formativo. Ogni percorso laboratoriale rappresenterà in realtà una sperimentazione sul campo realizzata attraverso una co-progettazione: il media educator progetterà insieme ai docenti il tipo di intervento da realizzare e lo metterà in pratica con gli studenti in loco. c. Modalità organizzativa dei laboratori (metodologia, conduzione, durata…) Il laboratorio di produzione audiovisiva prevede una prima fase congiuntamente rivolta a tutti i docenti nel corso della quale essi acquisiranno le competenze tecniche di base per produrre un audiovisivo. Successivamente si prevedono due sotto-fasi: una rivolta ai docenti della Scuola dell’Infanzia e del primo biennio di Scuola Primaria con il fine di far loro acquisire competenze specifiche sulle tecniche di realizzazione di produzioni audiovisive (stop-motion) particolarmente indicate per gli allievi di queste fasce di et l’altra ri olta ai docenti del triennio della Scuola Primaria e ai docenti della Scuola Secondaria di Primo Grado. Durante la fase sperimentale in classe i conduttori dei laboratori seguiranno gli insegnanti a distanza al fine di fornire loro tutta la necessaria assistenza tecnica e rocedurale er un’ottimale realizzazione delle produzioni video. Ogni proposta formativa si svolgerà contemporaneamente alla ricerca-azione, svolta grazie al su orto dell’ Uni ersit e del MED. Si tratta di sperimentare direttamente sul campo quanto progressivamente appreso durante i percorsi formativi in presenza. In altri termini, nella ricerca azione, gli insegnanti sviluppano in classe un progetto formativo che rifletta i principi e le strategie comunicative e didattiche sviluppate e discusse durante il percorso di formazione, utilizzando gli strumenti alutati i messi a dis osizione al fine di tarare l’efficacia del ercorso. L’Uni ersit di Palermo, Facoltà di Scienze della Comunicazione e Scienze della Formazione e l’Associazione italiana er l’educazione ai media e alla comunicazione saranno incaricati della formazione del monitoraggio e della sperimentazione. Durata attività formative : gennaio-febbraio. d. Attività di sperimentazione in classe e sua articolazione ( tempi e modalità) Una volta acquisite le competenze durante la formazione di cui sopra, i docenti applicheranno nelle loro sezioni/classi quanto appreso attraverso un protocollo di ricerca-azione. La terza azione rappresenta una fase di collaudo del percorso formativo e di sperimentazione, precedentemente descritto su un campione circoscritto di classi delle quattro scuole della rete. Gruppo sperimentale: coinvolgimento di 5 docenti per ciascuna delle 4 scuole della rete Gruppo allargato: coin olgimento di tutti i docenti e gru i classe dis oni ili all’a io della s erimentazione con l’uso di strumenti di monitoraggio e di alutazione. In conclusione, si prevedono giornate conclusive di presentazione dei risultati a tutta la rete di scuole in un incontro seminariale, organizzato in più giornate. Tempi di realizzazione: febbraio-maggio. e. Azioni di disseminazione nelle scuole della rete delle esperienze realizzate Socializzazione delle esperienze in collegi tematici; focus group per lo scambio e il confronto delle esperienze tra gli insegnanti partecipanti al progetto sotto la guida dei formatori; presentazione delle produzioni video realizzate dagli allievi (nonché del processo didattico e delle finalità pedagogiche c e le anno moti ate e sorrette) durante una “Giornata della comunicazione” ri olta ai genitori alla cittadinanza tutta e alla autorità locali. Nel corso della Giornata verrà altresì presentato il canale Youtube specificatamente creato per contenere le produzione video realizzate dagli allievi. f. Modalità di documentazione del percorso formativo e di ricerca Tutto il lavoro svolto sarà adeguatamente documentato attraverso foto, registri, griglie di osservazione. Somministrazione di questionari e/o schede di lavoro per la verifica/valutazione dei processi attivati ( in ingresso, in itinere, a fine percorso).
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