M A G A Z I N E - Federazione Italiana Tennis

Anno X - Numero 4 Aprile 2014 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI
IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS
CON I CAMPIONI
AI CENTRI ESTIVI
M A G A Z I N E
É UN’ITALIA
DA DAVIS
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il fondo
Sulla vetta del mondo
DI
BEATRICE MANZARI
L’
L’impresa è compiuta. Dopo 16 anni l’Italia torna fra le top four anche in Coppa Davis, a due
sole settimane dall’ennesima semifinale, quella
delle ragazze di Fed Cup che, invece, a queste
gesta ci avevano abituati. Il colossale risultato di
Napoli contro i britannici di Murray sancisce un
percorso incredibile iniziato nel 2001 a Helsinki.
Corrado Barazzutti rilevò allora una nazionale
“in cerca di autore”, ferita da una retrocessione
inaspettata e dolorosa in serie B e dai rimpianti
della finale sfortunata di Milano contro la Svezia. Gaudenzi, Nargiso e Sanguinetti stavano
esaurendo il loro ciclo e, dietro di loro, stavano
facendo capolino Volandri, Starace e un Seppi
ancora molto acerbo. Saranno loro, insieme a
Bracciali e Galimberti in doppio, a traghettare l’
Italdavis verso una nuova fase.
Ma prima bisognava passare attraverso l’inferno della serie B e, orrore, addirittura della serie
C, dopo l’onta subita in Zimbabwe. E da lì che
comincia la ricostruzione di una squadra, di uno
spirito corale, di un orgoglio della tradizione. A
piccoli passi e inciampando qua e là, Barazza e i
suoi non demordono. Non ascoltano il de profundis intonato dai soliti detrattori al capezzale del
tennis italiano, che continua a essere identificato,
in modo antistorico, con quello maschile. Le ragazze cominciano a riempire le prime pagine dei
quotidiani e i ragazzi, invece, arrancano. Vero, ma
non si danno per vinti. Poco a poco diventano una
squadra, in uno sport che, da squadra, non è.
Super 3 Tennis
Ci hanno sempre creduto, anche prima di un
match che, seppur giocato sulla lenta terra di
casa, non li dava certo favoriti. Hanno continuato a crederci anche sotto di un punto, dopo un
doppio che si poteva vincere. La “squadra ritrovata” non teme il confronto con il campione di
Wimbledon e, nella giornata decisiva, “ci mette
la faccia”. Quella sbarazzina e a volte indisponente di Fabio Fognini, con il costato dolorante
e una condizione di forma così così. Lascia un
set a James Ward, Fabio, e latita nel doppio
con Bolelli. Ma la faccia che ci mette è quella
di chi sa che, se va bene, lascerà un segno nella
storia. In quel pomeriggio domenicale con vista
su Capri e i napoletani che cantano per lui, Fabio sa che il suo meraviglioso braccio non può
più sbagliare. A tratti, impartisce lezione di tennis a un sempre più annichilito Murray e il finale,
lasciato nelle mani di Andreas, è pura apoteosi.
Su SuperTennis, in diretta, nel corso dell’intera
giornata, a guardarla ci sono oltre 1 milione e
271 mila telespettatori.
Questa è la storia di una squadra ritrovata dopo
un lungo percorso cominciato tra le polveri di
Harare. Una squadra ritrovata grazie a un capitano umile, dai toni bassi, gli stessi che usò quando la Davis, lui, la vinse. Giocatori che si sono fatti gruppo, con il cuore, la fatica, l’abnegazione.
Ora, però, la meta è raggiunta.
L’l’Italia del tennis è davvero e di nuovo sulla vetta del mondo.
FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS
Presidente
Angelo Binaghi
Consiglio Federale
Giovanni Milan
(Vice Presidente Vicario)
Sebastiano Monaco
(Vice Presidente)
Giuseppe Adamo
Isidoro Alvisi
Massimiliano Giusti
Roland Sandrin
Emilio Sodano
Guido Turi
Raimondo Ricci Bitti (atleta)
Mara Santangelo (atleta)
Fabrizio Maria Tropiano (atleta)
Graziano Risi (tecnico)
IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS
SU QUESTO NUMERO
ANDATO IN STAMPA IL 10 APRILE 2014
6
M A G A Z I N E
Primo piano / Davis
Un’Italia da favola
21 IL PROCESSO
12 Primo piano / Davis
Stiamo arrivando anche noi!
14 Primo piano / Centri Estivi
Un’estate in buone mani
FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS
Stadio Olimpico - Curva Nord
Ingresso 44, Scala G – 00194 Roma
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Le rubriche
DEL MESE
Scettici al bando
23 LARGO AI GIOVANI
Tatiana Pieri
24 Vita da circolo
Fare square: che bello!
25 COME ERAVAMO
26 L’angolo tecnico
Hai la suola giusta?
32 Panorama
Quello storico
10 maggio 1910
30 MAESTRI
Giudici - Dove si gioca a maggio
34 La voce delle Regioni
43 Tennis in Carrozzina
Lo spirito di squadra
45 MAGGIO 2014
SU SUPERTENNIS TV
Sardinia Open: semplicemente unico!
DIRETTORE
HANNO COLLABORATO
PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONE
Angelo Binaghi
A QUESTO NUMERO:
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COMITATO DI DIREZIONE
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,
Nicola Pietrangeli, Gianni Romeo,
Felicetta Rossitto
DIRETTORE RESPONSABILE
Beatrice Manzari
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPER TENNIS TEAM
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Antonio Costantini (foto editor)
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Stefano Benfenati, Riccardo Bisti,
Roberto Bonigolo, Lazzaro Cadelano,
Roberto Commentucci, Antonio
Croglia, Ferdinando De Fenza,
Demetrio De Gaetano, Giovanni Di
Natale, Marcello Giordani, Rosaria
Ionà, Marianna La Forgia, Danilo
Manganaro, Andrea Nizzero, Sergio
Pioppi, Marco Preti, Alessandro
Rocca, Enrico Roscitano, Ida
Santilli, Roberto Senigalliesi, Fausto
Serafini, Mauro Simoncini, Tiziana
Tricarico, Piero Valesio, Ugo Veglia,
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STAMPA
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REDAZIONE E SEGRETERIA
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Super 5 Tennis
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restituiscono.
primo piano/davis
UN’ITALIA
DA FAVOLA
Fognini e Seppi hanno agguantato nell’arena a due passi dal golfo di Napoli
contro la Gran Bretagna quella semifinale di Coppa Davis che al tennis azzurro
mancava da 16 anni. Un Fabio semplicemente strepitoso ha steso Murray, poi
Andreas contro Ward ha completato l’opera. Per capitan Barazzutti è stata una
grande vittoria di squadra. E già si pensa a scrivere un’altra bellissima storia
G
DI
TIZIANA TRICARICO
Great … Italy, altro che Great Britain! Sarà
stato il tifo pazzesco dei cinquemila nell’A-
La gioia della
squadra azzurra
dopo il successo
sulla Gran Bretagna
rena sul lungomare di Napoli. Sarà stato il
miglior Fognini di sempre (sotto l’amorevole
sguardo di Flavia Pennetta, ok diciamolo).
Sarà pure stato che per puntare in alto in
Super 6 Tennis
Davis con un solo giocatore devi essere la
Svezia di Borg (a segno nel 1975). Quel che
importa è che dopo un week-end di emozioni forti, con le condizioni atmosferiche muta-
La grinta
di Fabio Fognini
L'esultanza
di Fabio Fognini
con la maglia della
Nazionale azzurra
Super
Tennis
primo piano/davis
te dieci volte in tre giorni, l’Italia ha riassaporato dopo 16 anni la gioia di un posto nelle
semifinali del World Group di Coppa Davis,
quell’Insalatiera d’argento che è stata azzurra nel 1976 e che il tennis italiano ha sfiorato
in altre sei occasioni. E lo ha fatto battendo,
per la dodicesima volta in sedici scontri diretti (ma quello di Napoli è il più prestigioso), la Gran Bretagna. Con un parziale shock
di sei set a zero nella giornata decisiva.
Dall’inferno al paradiso in sei ore: ovvero la
durata degli ultimi due singolari (vinti da Fognini su Murray e da Seppi su Ward), intervallo e pioggia compresi, in una domenica
L'Arena del Tennis sul
lungomare di Napoli gremita
Fabio Fognini
Fabio Fognini e Andy Murray
Maria Sharapova
Super
Tennis
Fabio Fognini impegnato
in una volée
Rafa Nadal, sette volte vincitore a
Roma, in una suggestiva immagine
al Pietrangeli del 2013
Andy Murray ad un cambio di campo
Super 9 Tennis
primo piano/davis
di esaltazione allo stato puro. E di orgoglio
tricolore. Di questa Nazionale Fabio Fognini
può aspirare a pieno titolo ad essere il leader. Il sanremese ci ha messo la faccia, e
pure qualcos’altro …, ed ha impartito una
vera e propria lezione di tennis ad Andy
Murray, stoppato dopo 19 singolari vinti
consecutivamente con la maglia britannica.
“Una delle mie vittorie più belle in Davis ha detto Fabio che ha battuto per la terza
volta in carriera un top ten (in precedenza
aveva sconfitto Berdych e Gasquet a Montecarlo 2013) - ed uno dei miei match migliori,
in assoluto. Non ho avuto nessuna pausa e
sono felicissimo. Ci credevo, lo ammetto:
magari però non tre set a zero. Questo tipo
di partite mi sono sempre piaciute. Ed ho
dimostrato che su questa superficie valgo
tanto. In Davis ci ho sempre messo la faccia
- sottolinea -, magari anche facendo qualche
brutta figura. Questa volta è girato tutto per
il verso giusto”.
Davanti ai tifosi British, planati su Napoli perfettamente organizzati con bandiere e magliette, senza dimenticare gli scozzesissimi
kilt, Murray non ha regalato
quella semifinale in Coppa
attesa da ben 33 anni. Proprio l’”Andy nazionale britannico”, forte di un oro
olimpico (2012), un titolo agli
Us Open (2012) e, soprattutto, di uno storico successo a
Wimbledon (2013), 77 anni
dopo Fred Perry, oltre che
di un best ranking (numero
2 nel 2009) e di una classifica attuale (numero 8 Atp)
di tutto rispetto, ha tradito
le attese fallendo il colpo
del ko dopo il successo su
Seppi della prima giornata
e quello in doppio con Colin Fleming (quanta Scozia in
squadra, compreso il capitano Leon Smith). “La verità è
che ho semplicemente giocato peggio - ha ammesso
sportivamente il 26enne di
Dunblane dopo la batosta
con Fognini -. Lui ha risposto
benissimo ed ha tirato sempre molto vicino alle linee.
Non sono rimasto sorpreso
dalla sua prestazione: sapevo che stava giocando bene. Ma nel finale del secondo set
ha mostrato un tennis incredibile”. Dopo la
sconfitta di Murray, per la Gran Bretagna ci
sarebbe voluto un miracolo, ma Ward non
l’ha fatto. Ed i sudditi di Sua Maestà dovran-
Il pubblico inglese a Napoli
Fabio Fognini e
Simone Bolelli
durante il doppio
no attendere ancora.
“I ragazzi hanno compiuto una grandissima
impresa - ha sottolineato Corrado Barazzutt
- una vittoria meritata, hanno dato il cuore”.
Una rimonta ancora più avvincente dopo
l’inattesa sconfitta di Bolelli e Fognini in
Super 10 Tennis
doppio: “Noi non smettiamo mai di crederci: non è nella nostra filosofia. Questa è una
grande squadra, ed è molto forte. Contro di
noi è difficile per tutti, soprattutto sulla terra. Era tempo di tornare tra le prime quattro
squadre del mondo: il tennis italiano lo meri-
Il pubblico
di Napoli
Il capitano Corrado Barazzutti.
Flavia Pennetta al fianco di Fulvia Fognini,
sorella di Fabio, in tribuna
La squadra azzurra
alla cena di gala
all'ingresso del
Tennis Club Napoli
Super 11 Tennis
primo piano/davis
tava. Lo fanno da anni le ragazze di Fed Cup:
ora toccava ai ragazzi”. Per Andreas Seppi
quella contro Ward ”è la vittoria più bella di
inizio stagione”, arrivata in un periodo non
facile. “Forse una delle tre più importanti di
tutta la mia carriera” - si è sbilanciato l’altoatesino - “giocare sul due pari per andare
in semifinale non era facile. La vittoria di Fabio mi ha caricato tantissimo. Con Ward non
ho mai avuto paura di perdere, ma all’inizio
non riuscivo a mettergli pressione. Poi tutto
è andato per il meglio, tranne un pizzico di
tensione al momento di chiudere”. Gli abbracci con i compagni di squadra: Fabio,
Capitan Barazzutti, Bolelli e Lorenzi ma anche tutti i componenti dello staff azzurro a
testimoniare la compattezza del gruppo.
Dopo l’ultimo punto di Andreas anche il presidente della Federtennis Angelo Binaghi si
è fatto coinvolgere dal pubblico a cantare ‘o
surdato ‘nnammurato. “Sono contentissimo
e davvero commosso”, il commento, “una
grande prova d’orgoglio di Fognini e Seppi:
la capacità di soffrire e vincere per la bandiera. Ennesima soddisfazione offerta da un
settore maschile in grande crescita. La squadra ha dimostrato testa, forza e cuore”. La
prossima avversaria sarà la Svizzera: gli azzurri si giocheranno con Federer e Wawrinka
l’ingresso in finale, risultato che manca da 16
anni (era il 1998 quando l’Italia perse contro
la Svezia a Milano). Sognare non costa nulla.
E qualche volta i sogni si avverano.
E A SETTEMBRE SI VA IN SVIZZERA
Ora ci tocca la Svizzera. Dal 12 al 14 settembre prossimo, molto probabilmente a Ginevra,
Fognini & Co. dovranno vedersela con Roger Federer e Stanislas Wawrinka. Anche per il team
rossocrociato, tornato in semifinale ad undici anni dall’ultima volta, è stata una vittoria thrilling:
sul veloce del Palexpo di Ginevra, infatti,
ha dovuto recuperare contro il sorprendente Kazakhstan lo
svantaggio di 1-2 del
post-doppio. Nella
giornata
decisiva,
però,
Wawrinka,
campione agli ultimi
Australian Open e
disastroso nel primo
singolare contro Golubev, ha riagguantato la parità superando 67 64 64 64
Mikhail Kukushkin, e Stanislas Wawrinka e Roger Federer
poi Federer - che insegue la sua prima Coppa Davis, unico trofeo che manca in un palmares straordinario - ha siglato il successo battendo 76 62 63 Andrey Golubev. I precedenti tra Italia e Svizzera vendono gli
azzurri in vantaggio per 3-2 ma il team elvetico si è aggiudicato le ultime due sfide, a Genova
nel 2009 e a Neuchatel nel 1999 sempre con “King Roger” in campo. Nell’altra semifinale la
Francia, che ha battuto 3-2 in rimonta la Germania (i “bleu” erano sotto 0-2) grazie al successo
di Monfils su Gojowczyk, ospita la Repubblica Ceca, campione in carica, che senza Berdych
ma con il solito Stepanek ha vinto in trasferta sul Giappone per 5-0 nell’unica sfida dei quarti
che non si è decisa al quinto match.
Ti. Tr.
Uno striscione del pubblico
sugli spalti
Super
Tennis
primo piano/davis
Stiamo
arrivando
anche noi!
Gianluigi Quinzi e Matteo Donati, i due giovani aggreggati alla squadra azzurra di Davis a Napoli
I giovani Gianluigi Quinzi e Matteo Donati sono
stati aggregati al team che ha battuto la Gran
Bretagna a Napoli. Per loro la Coppa Davis era
un miraggio, accessibile solo tramite la TV. Invece
hanno conosciuto il grande tennis e respirato l’aria
che potrebbero vivere tra qualche anno. E i due
teenagers hanno messo in mostra una motivazione
feroce, come se ogni allenamento fosse una
possibilità per dimostrare il proprio valore
Super 14 Tennis
É
DI
RICCARDO BISTI
E’ giusto goderci l’attimo. Dopo tanti
successi firmati dalle ragazze, il tennis
italiano ride anche grazie ai maschietti. Ma è proprio in questi momenti
che bisogna seminare per il futuro. La
semifinale di Coppa Davis non deve
restare un episodio isolato. Per riuscirci, bisogna curare il vivaio con ancora
più attenzione. Lo staff azzurro lo sa,
così ha aggregato Gianluigi Quinzi e
Matteo Donati al team che ha battuto
la Gran Bretagna a Napoli. Per loro, la
Coppa Davis era un miraggio, accessibile solo tramite il tubo catodico della TV. Invece hanno vissuto il grande
tennis, respirato l’aria che potrebbero
vivere tra qualche anno. E si sono fatti anche un bel bagno di popolarità,
giacchè erano presenti nell’abbraccio
finale, immortalati dai fotografi che
hanno diffuso le immagini in tutto il
mondo. Gianluigi e Matteo sono profondamente diversi. Il primo, marchigiano, è
un ragazzo aperto e spigliato. Non smette
mai di ridere. Ha già vissuto La
esperienze
gioia della importanti ed è atteso come possibile
“crack”
squadra azzurra
del tennis italiano. Il secondo,
dopopiemontese,
il successo è
ancora timido quando glisulla
mettono
un microGran Bretagna
fono sotto il naso. Insieme si completano, e
sembrano andare d’amore e d’accordo. Anche le loro impressioni sono simili. “Vivere la
Davis da vicino è stata un’esperienza unica –
riflette Donati – speriamo che sia utile anche
per il futuro. Dobbiamo dire grazie ai titolari,
molto disponibili al dialogo e prodighi di
consigli”. Per Quinzi è stato ancora più im-
La grinta
di Fabio Fognini
portante, poichè era stato appena lasciato
da coach Eduardo Medica, con il quale aveva condiviso gli ultimi quattro anni. “Proprio
per questo, l’aiuto del team è stato fondamentale. Barazzutti mi ha dato tanti consigli,
ma anche tutti gli altri, a partire da Massimo
Sartori. Hanno messo a nudo le mie debolezze, abbiamo lavorato sul mio comportamento in campo”. Osservare gli allenamenti
è stato molto interessante: dopo un paio di
giorni di assestamento, i due teenagers hanno messo in mostra una motivazione feroce, come se ogni allenamento fosse una
possibilità per dimostrare il proprio valore. E il livello di gioco non era così distante.
“Sul piano tecnico e di velocità di palla, non
siamo così lontani dai big – ha continuato
Donati – ciò che fa la differenza tra noi e loro
è la gestione del punto nei momenti importanti. Quando conta davvero, loro mettono
la palla dove vogliono. Noi, invece, prendiamo troppi rischi.
Per questo commettiamo qualche
errore di troppo”.
Quinzi la pensa allo
stesso modo. E approfondisce: “Noi
dobbiamo formarci
ancora sul piano fisico, ma la differenza
è sul piano mentale. Io sono convinto
che nel tennis l’aspetto psicologico
conti per un buon
70-80%. Vedere il
comportamento di
top-player
come
Fognini e Murray nei
momenti di tensione
è stato molto utile.
Gestiscono
certe
situazioni in modo
incredibile”. L’esperienza di Napoli ha
avuto una valenza
che andava oltre il discorso tecnico: in Davis
ci sono rituali e situazioni ben diverse rispetto al circuito. Vanno conosciute, affrontate,
a volte combattute. Non è un caso che tanti
ottimi giocatori abbiano patito l’esordio. E
non abbiano mai imparato a giocare in Davis. Quinzi e Donati hanno preso confidenza
con certe dinamiche e sono stati inseriti in un
contesto di squadra, peraltro già vissuto nelle competizioni giovanili. Ma in Coppa Davis
è un’altra cosa. Per questo è stato molto
importante l’aiuto dei veterani. Per Quinzi, il
punto di riferimento è stato Simone Bolelli.
“Abbiamo svolto la preparazione invernale
insieme, lo ritengo un ottimo giocatore ma
soprattutto una persona umile. Questo me
lo fa apprezzare ancora di più”. Per Donati
è stata importante la presenza di Paolo Lorenzi. Sono tesserati per lo stesso club, ed il
senese lo ha aiutato a inserirsi nel gruppo.
LA FORZA DEL GRUPPO
A proposito di gruppo, è normale che i più
giovani siano presi di mira dai ‘senatori’.
Non certo cameratismo, ma qualche rito di
iniziazione è toccato anche a loro, in particolare a Gianluigi Quinzi, il più giovane del
gruppo. GQ ci ha regalato qualche aneddoto proveniente dagli spogliatoi, chiedendo
riservatezza. Naturalmente rispettiamo la
sua richiesta, ma vi possiamo assicurare che
sono storielle molto divertenti...e che il protagonista era Fabio Fognini. Sembrano piccole cose, in realtà sono fattori importanti.
L’esperienza ci ha insegnato che la serenità
e la coesione del gruppo sono molto importanti per arrivare al successo. Questo
aspetto è decisamente migliorato negli
ultimi anni. Osservandoli dall’esterno, non
solo i giocatori, ma anche lo staff tecnico,
medico e dirigenziale, sembra che il clima
sia pressochè ideale. E non è un caso che
l’Italia sia in semifinale dopo 16 anni. Matteo e Gianluigi si sono inseriti alla grande.
“Abbiamo creato un buon gruppo, siamo
sempre stati insieme. Tra di noi abbiamo riso
e scherzato, ma al momento di scendere in
Super 15 Tennis
campo c’era la massima serietà”. Una campagna-Davis fatta nel modo giusto, inoltre,
è un aiuto anche per l’attività individuale. E
non c’è dubbio che i due ne avessero bisogno. Donati è numero 425 ATP e prima di
Napoli non aveva vinto granchè, ottenendo
come miglior risultato un quarto di finale in
Kazakistan. L’esperienza dovrebbe rilanciarlo, anche grazie ai consigli ricevuti in Davis,
molto preziosi. “Massimo Sartori mi ha dato
un suggerimento molto importante sull’esecuzione del dritto, ci lavorerò duramente”.
Ancor più complicato l’avvio di Quinzi (n.
351 ATP), che deve gestire anche la delicata
situazione di un cambio coach. A Napoli non
è sembrato per nulla distante dai più forti.
Un carico di fiducia che gli servirà a partire
da queste settimane, dove si recherà in Sud
America a caccia di punti e ossigeno. Per
fortuna, Fabio Fognini è ancora piuttosto
giovane, e lo stesso Seppi sembra lontano
dal ritiro. I topazzurri sembrano il
parafulmine ideale
per far crescere
con calma due ragazzi che valgono
molto, senza dimenticare gli altri
I due giovani azzurri
moschettieri Stefaalla cena di gala
no Napolitano (al
rientro dopo un infortunio) e Filippo
Baldi. Ma il cambio della guardia,
prima o poi, dovrà
arrivare. Quinzi e
Donati lo sanno,
e hanno vissuto la
settimana come
se fosse un corso
di aggiornamento. Meglio di così
non si poteva fare.
E poi sono finiti
nelle foto d’agenzia, avvinghiati a
Seppi, Barazzutti e Fognini in un abbraccio collettivo che può simboleggiare l’allacciamento tra il presente e il futuro. Un
vecchio adagio insegna che non c’è futuro
senza passato. Il tennis italiano lo ha capito
a proprie spese, scontando anni di incuria.
Adesso i giardinieri stanno innaffiando tutto
il prato, onde evitare che i periodi di siccità
ci lascino in mezzo al deserto. La settimana
di Davis è stata un’immersione nel bagno
del grande tennis: Matteo e Gianluigi lo
sanno. Per questo, non la butteranno via.
Il futuro è dietro l’angolo.
primo piano/centri estivi
Un’estate
in buone mani
Super 16 Tennis
La grinta
di Fabio Fognini
Con l’avvicinarsi della bella stagione cresce
l’attesa per i Centri Estivi FIT. Per tantissimi piccoli
appassionati è già partito il conto alla rovescia in vista
dei raduni nei campus targati Federazione Italiana
Tennis. Un’idea di vacanza da sempre vincente
capace di mettere d’accordo genitori e figli
ALESSANDRO ROCCA
U
DI
Un’estate in buone mani! Un’estate per crescere! I Centri Estivi FIT, nati oltre trent’anni
fa, rappresentano una vera e propria istituzione. Primi modelli di campus sportivi in Italia, hanno di fatto aperto una nuova frontiera
per quanto riguarda le vacanze sportive riservate ai più piccoli.
Cinque le località che quest’anno ospiteran-
Super 17 Tennis
no i centri: Brallo, Serramazzoni, Castel di
Sangro, Terrasini e da quest’estate Cardiff
ideale per chi vuole abbinare al tennis un
corso di inglese. I centri in Italia accolgono
i ragazzi e le ragazze nati dal 1998 al 2008,
mentre quello gallese aprirà le porte ai nati
dal 1997 al 2002.
Tutti luoghi con un comune denominatore fondamentale: il paesaggio incantevole
immerso nella natura ideale per fare sport
all’insegna del divertimento. Dall’Appennino pavese fino al mare della Sicilia, ce n’è
davvero per tutti i gusti. Dal 15 giugno al 9
agosto le famiglie avranno modo di scegliere tra 14 raduni quello più congeniale alle
loro esigenze e a quelle dei loro figli.
L’attività tennistica è affidata ai tecnici nazionali e ai maestri federali che coordinano
anche tutte le altre attività sportive. Per le
località di Serramazzoni e Castel di Sangro
sono previsti inoltre raduni dedicati ai talenti
più promettenti del nostro paese, ragazzi e
ragazze seguiti dal settore tecnico nazionale
che ricevono direttamente la convocazione
della FIT. Durante queste settimane allenamenti e parte atletica seguono inevitabilmente una speciale programmazione con il
tennis che assorbe gran parte della giornata
in linea con le tabelle stilate dal settore tecnico al Centro Federale di Tirrenia, che da
quest’anno si aggiungerà ai campus estivi
esclusivamente per i raduni tecnici.
I Centri Estivi offrono dunque la possibilità
alle giovani promesse di dare continuità anche d’estate al processo di crescita tecnica.
Tante ore in campo dunque che non tolgono
però spazio al divertimento, aspetto fondamentale che caratterizza ad ogni latitudine i
centri estivi che offrono oltre al tennis tantissime attività parallele. Calcetto, volley,
basket, tiro con l’arco, arrampicata sportiva senza contare poi i momenti ricreativi
primo piano
con ragazzi e ragazze assoluti protagonisti.
Escursioni nei boschi, balli di gruppo, giochi
a quiz per una giornata che ai centri estivi
sembra davvero non finire mai. Tennis ma
anche tanto altro dunque con l’opportunità
per i ragazzi di fare nuove amicizie e di vivere un’avventura unica lontano da casa.
Tanti i bambini e le bambine che entusiasti
dell’esperienza vissuta hanno nuovamente
confermato la propria presenza con i genitori ben felici di ripetere una scelta rivelatasi
pienamente soddisfacente. A confermarlo i dati dello scorso anno con quasi 3500
iscrizioni, numeri che assumono ancor più
rilevanza in questo momento non particolarmente felice a livello economico dove
le spese per le vacanze sono spesso tra le
prime ad essere sacrificate. I centri estivi
della federazione italiana tennis offrono in
realtà molto di più di una semplice vacanza.
Nell’età più delicata per la propria formazione, i ragazzi hanno l’opportunità di fare una
vera e propria esperienza di vita, ragione
che spinge più di altre i genitori ad affidare
i propri figli per una o più settimane ad uno
staff preparato, qualificato e organizzato nei
minimi dettagli.
Dall’aspetto logistico a quello ricreativo dalla programmazione sportiva all’assistenza
medica garantita 24 ore su 24. La disponibilità di campi e la varietà delle superfici di
gioco sono davvero invidiabili. Dalla terra
battuta ai nuovissimi campi veloci in green
set i piccoli allievi indipendentemente dal
livello di gioco trovano la condizione ideale
per imparare e migliorare la propria tecnica.
Davvero confortevoli poi le strutture adibite agli alloggi dei ragazzi ospitati in stanze
Super
Tennis
dotate di ogni confort. Seguita in maniera
scrupolosa poi l’alimentazione ritenuta fondamentale all’interno dei Centri Estivi FIT.
Questa tiene conto chiaramente del fabbisogno calorico dei ragazzi attraverso una
dieta equilibrata con uno specifico menu ed
una varietà qualitativa degli alimenti.
Tutti i giorni i Maestri FIT mettono in campo
professionalità ed esperienza ma soprattut-
to passione. Staff preparati e competenti
assistono i ragazzi in ogni momento della
giornata. Un ambiente sereno, quasi una seconda famiglia soprattutto per i più piccoli
che avvertono comprensibilmente nei primi
giorni il distacco da casa.
A rendere ancora più indimenticabile il
soggiorno c’è poi la tradizionale visita dei
campioni azzurri. Per i ragazzi il privilegio
di palleggiare con i loro idoli e conquistare
l’ambito autografo. “Vi aspetto per passare
una giornata indimenticabile”, questo l’invito di Fabio Fognini, l’eroe di Napoli. “Ci
sono stato da ragazzo ed è un’esperienza
che consiglio a tutti”, le parole Andreas
Seppi, altra colonna dell’Italdavis. E poi Simone Bolelli, Paolo Lorenzi e le nostre campionesse Sara Errani, Roberta Vinci e Flavia
Pennetta travolte lo scorso anno a Terrasini
CARDIFF: LA NOVITA’ 2014
ARRIVA DALLA SCOZIA
La grande novità per l’estate 2014 è Cardiff, capitale del Galles, città che sorge nel sud ovest
della Gran Bretagna. Ad ospitare il centro è il Cyncoed Campus che sorge all’interno della
locale università. Il centro estivo di Cardiff offre una sistemazione tipica dei college britannici
con alloggi e strutture sportive inserite nello stesso complesso. La giornata dei ragazzi si
svolge completamente all’interno del centro. Otto i campi da tennis di cui quattro al coperto.
Non solo tennis però a Cradiff. Le moderne strutture realizzate per la pratica di numerose
discipline contribuiscono a rendere il Cyncoed Campus un vero e proprio gioiello.
Gli allievi sono ospitati in camere singole e per tutti come per gli altri centri è assicurato il
trattamento di pensione completa. Il valore aggiunto di Cardiff è rappresentato dalla qualità
dei corsi di inglese organizzati in base ad una scrupolosa suddivisione dei livelli. Il personale
accoglierà i ragazzi fin dal loro arrivo in aeroporto e sarà pronto a soddisfare qualsiasi esigenza per tutta la durata del raduno come avviene da sempre in ogni centro estivo della
Federazione Italiana Tennis.
da un entusiasmo incredibile. Abbracciare e
conoscere le grandi stelle del tennis italiano,
un sogno che ogni estate diventa realtà.
Nei centri tradizione e innovazione si fondono mirabilmente anno dopo anno ed è
forse proprio questa la chiave del successo.
Lo spirito e la mission dei campus federali
abbracciano le nuove frontiere in fatto di insegnamento tennistico e pedagogico.
Tante anche le iniziative che anche quest’anno verranno ripetute durante i raduni. Una
su tutte quella del giornalino dei centri realizzato quotidianamente grazie al lavoro dello staff e dei ragazzi per condividere ancor
più da vicino l’esperienza dei raduni. Dalla
condivisione reale a quella virtuale. I centri
estivi non potevano certo rimanere estranei al fenomeno dei social network. E cosi
grazie alla pagina ufficiale facebook tutti i
centri da Brallo a Terrasini fino ad arrivare
a Cardiff potranno abbattere ogni distanza
e interagire tra loro. Già nelle due passate
edizioni giovani tennisti si sono scatenati nel
postare foto, commentare la propria giornata e quella dei loro compagni. Per tutti la
possibilità di rimanere in contatto con vecchi
e nuovi amici anche al termine del raduno.
Tennis, sport, natura e divertimento insomma gli ingredienti per una vacanza da sogno
ci sono davvero tutti. Un’occasione imperdibile per tutti quei genitori desiderosi di avvicinare ancora di più i propri figli al tennis
attraverso un’esperienza formativa senza
precedenti. Le iscrizioni rimarranno aperte
anche durante il periodo dei raduni con la
possibilità per i “ritardatari” di assicurarsi
un posto fino ad una settimana prima l’inizio del raduno scelto. Ma in fondo perché
aspettare quando si ha la possibilità di regalare un’estate indimenticabile ai propri figli.
Super 19 Tennis
DI
il processo del mese
PIERO VALESIO
UN CICLO VINCENTE
Scettici al bando
Anche dopo il successo dell’Italia in Davis contro la Gran Bretagna c’è stato chi ha posto l’accento
più che sulla gioia per un risultato eclatante su presunte condizioni esterne che l’avrebbero favorito.
Dimenticando che mai il tennis azzurro è stato così in salute sia tra gli uomini che tra le donne
L
La delegazione degli scettici si
sieda, per favore. Non tema che
ci sia qualche botola nascosta
sotto i sedili: quest’aula è stata bonificata e la sicurezza è a
prova di bomba. Come dite?
Avrei usato questa espressione
desiderando lanciare un messaggio subliminale a qualcuno?
Vorrei rassicurare tutti gli astanti: questa corte è assolutamente
imparziale e si astiene da qualsivoglia messaggio subliminale. Tutto si svolge alla luce del
sole. Gli scettici siedono oggi
sul banco degli imputati in forza
di un loro atteggiamento più o
meno celato che è riemerso da
qualche parte dopo il successo
dell’Italia in Davis contro la Gran
Bretagna: atteggiamento che
tende a porre sempre l’accento
più che sulla gioia per un risultato positivo (addirittura eclatante come quello di Napoli) su
presunte condizioni esterne che
l’hanno favorito, o su un insieme
di circostanze riconducibili al
caso che hanno giocato a nostro
favore. La parola alle parti.
L’ACCUSA
Flavia Pennetta vince a Indian
Wells? Certo, Li Na aveva mal di
pancia, la Radwanska era rotta,
c’era vento e poi una come Flavia per le legge dei grandi numeri un torneo di livello l’avrebbe vinto comunque prima o poi.
Sara Errani va in finale a Parigi?
Ha incontrato solo mezze calzette, gioca talmente corto che
le avversarie non sanno come
lavorare le sue palle, quando ha
trovato la Sharapova le ha fatto
i buchi nel pancino. E ora fatica
perché le altre sono diventate
I tifosi all’Arene del tennis di Napoli
più forti. Camila Giorgi piglia a
pallate la succitata Sharapova?
Perché Maria non la conosce
ancora, poi lei tira più piano perché la spalla le fa ancora male e
poi dove volete che vada una
che gioca così un giorno e quello dopo no. Fabio Fognini distrugge Murray poche ore dopo
un doppio disastroso? Andy era
stanco, sulla terra non rende (in
doppio sì però, evidentemente), era reduce dall›infuenza
(ma nessuno ricorda quando
Fabio trascinò l›Italia al successo contro la Croazia con la febbre alta per tre giorni), aveva
la luna storta e soprattutto era
triste perché uno spettatore
(uno) si è ripetutamente rivolto
a lui dagli spalti apostrofandolo con un “loser!” che l’ha reso
triste. E poi, in ultimo: l›Italia
giocherà la semifinale contro
la Svizzera? Ah, la festa è già
finita, ci faranno a pezzi perché
fino a ora si è giocato (non si
sa a cosa) e invece in quel caso
verranno a galla i veri valori. Va
da sé, vostro onore, che questo
breve elenco potrebbe essere
integrato da numerosi altri episodi: e di altro non si tratta che
dell›atteggiamento
negativo
con cui molti guardano alle belle cose che sta facendo il tennis
italiano. E che chiediamo a lei di
condannare con severità.
LA DIFESA
LA sensazione è che la pubblica
accusa confonda l›entusiasmo
per dei risultati positivi con un
sano esercizio del diritto di critica. Salutare con fervore patriottico il successo dell›Italia in Davis
non vuole certo dimenticare la
realtà dei fatti: ovvero che Andy
Murray non è più tornato, almeno fino ad oggi, quello che
ha vinto Wimbledon a causa
dell›intervento chirurgico cui
si è sottoposto in autunno; e
che le secondo linee britanniche non valgono certo lui. Così
come sarebbe assurdo, a nostro
giudizio, far finta di non vedere
che in Svizzera quasi certamente subiremo una dura sconfitta
visto chi avremo di fronte. E vi-
Super 21 Tennis
sto come finì a Genova quando
le condizioni ambientali erano a
nostro favore. Tanto per restare
sulle parole dell›accusa una cosa
è felicitarsi perché Camila Giorgi
ha affascinato il mondo del tennis travolgendo la Sharapova sul
suo terreno; altra cosa è vedere
che con una condotta di partita spesso senza criterio Camila
potrà sì battere chiunque; ma altrettanto da chiunque perdere il
giorno dopo. E› forse censurabile un atteggiamento del genere?
Chiediamo dunque l›assoluzione
piena dei succitati scettici. Pure
con delle scuse, magari.
LA SENTENZA
Difficile emettere un verdetto
equilibrato, stavolta. Che sia
inattaccabile sotto ogni profilo. Ma si deve, dunque eccolo.
Egregi signori scettici questa
corte vi condanna a servizi tennisticamente sociali. Quali ad
esempio porgere il fazzoletto
a Sara Errani quando vivrà una
giornata storta o trasformarvi
in capi della torcida azzurra in
Svizzera. Tali e tante sono le
cose grandi che gli azzurri stanno facendo di questi tempi da
meritare non solo l›applauso ma
anche l›appoggio di tutti quelli
che vogliopno bene al tennis.
La vexata queastio sul bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto
non ha mai trovato una definitiva soluzione: ma di questi
tempi dato che il bicchiere è più
vuoto che pieno quegli stessi
ragazzi che stanno mettendo in
essere cose egregi e meritano
l›appoggio di tutti. E se Murray
aveva l›influenza pazienza. La
seduta è tolta.
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DI
largo ai giovani
ROBERTO COMMENTUCCI
TATIANA PIERI
Piccolo è bello
Ad appena 14 anni, al suo secondo torneo professionistico a Santa Margherita di Pula, in Sardegna,
ITF da 10.000 dollari di montepremi, la piccola lucchese dalle qualificazioni si è arrampicata
in un entusiasmante crescendo sino alla finale battendo anche la numero 2 del tabellone
Q
Questa storia inizia in un’aula del
Centro Coni dell’Acqua Acetosa,
a Roma, una dozzina di anni fa.
Roberto Lombardi, indimenticato
Direttore della rifondata Scuola Maestri, che oggi porta il suo
nome, sta consegnando i diplomi
ai candidati che hanno ottenuto
la qualifica di Maestro Nazionale.
Sorriso, stretta di mano, pacca
sulla spalla, frasetta di circostanza.
A un certo punto però, Roberto
infrange il protocollo, e si mette
a parlottare fitto fitto con uno
dei neo Tecnici. “Mi raccomando Ivano. Anche se hai rifiutato
l’impiego alla Scuola Maestri, io
mi aspetto molto da te. Tu sei il
migliore allievo che io abbia mai
avuto. Sei nato per insegnare tennis. Ce l’hai nel sangue. Non sprecare il tuo dono. Cerca la qualità,
e non solo i facili guadagni. Ciao
e in bocca al lupo”. Quel giovane
tecnico Nazionale, un buon passato di seconda categoria, è un
toscano verace, di Lucca. Si tratta
di Ivano Pieri, il padre di Tatiana,
la protagonista della nostra storia.
Come sempre Robertino Lombardi aveva visto giusto. Negli
anni successivi, presso il suo circolo a Bagni di Lucca, Ivano diventa una sorta di Re Mida della
racchetta. Appena tocca un allievo lo trasforma in un piccolo gioiello. La prima ragazza di talento
che gli passa per le mani è subito
un crack: Jasmine Paolini, classe
1996. Ivano le plasma la tecnica
in modo perfetto, e oggi la ragazza, passata ad allenarsi presso
il Centro Nazionale di Tirrenia, è
una delle nostre juniores più promettenti. Poi tocca alle sue figlie.
La primogenita Jessica, classe ‘97
vince tre edizioni consecutive dei
campionati italiani individuali (under 11, under 12, under 13) prima
di vedere la sua ascesa rallentata
da un fisico fragile, con tendenza
a infortunarsi. Ma il motivo principale per cui ci stiamo occupando di Ivano è, come dicevamo,
la sua seconda figlia: Tatiana,
classe ‘99. Una ragazzina che in
questi giorni è sulla bocca di tutti
per aver compiuto un’autentica
impresa. Ad appena quattordici
anni, al suo secondo torneo professionistico, a Santa Margherita
Tatiana Pieri
di Pula, ITF da 10.000 dollari di
montepremi, la piccola lucchese
ha superato le qualificazioni, ha
battuto al primo turno, in due set,
la testa di serie n. 2 del tabellone, la promettente francese Jade
Suvrijn, numero 380 del mondo,
per poi arrampicarsi, in un entusiasmante crescendo, sino alla
finale in cui si è arresa alla svizzera
Karin Kennel. Exploit come questi sono ormai rarissimi nel tennis
attuale, dove l’età di ingresso nel
circuito pro è sempre più ritardata. E fanno immediatamente
nascere negli appassionati una
irrefrenabile curiosità. Ma com’è
questa Pieri? Come gioca? Come
fa a vincere negli ITF a 14 anni?
Ebbene, ecco come stanno le
cose, raccontate direttamente da
Ivano: “Tati ha iniziato a giocare
a 4 anni, tanto minitennis e tanto
divertimento. Ho visto subito che
aveva un gran timing e che vedeva il gioco in anticipo, e allora
abbiamo continuato. Ma senza
esagerare con carichi di lavoro
eccessivi, e soprattutto cercando di farle vivere una
esistenza il più possibile
normale”. In che senso
Ivano? “Beh, in tutti i
sensi. Intanto la scuola:
Tatiana frequenta un Liceo Linguistico Statale,
la mattina va a scuola e
il pomeriggio si allena.
Un paio d’ore di tennis e
un’ora, un’ora e un quarto di preparazione atletica”. Evidentemente, tuttavia, la ragazzina deve
avere un certo talento:
si aggiudica i campionati
individuali under 14 giocando da under 13, con
un anno di anticipo rispetto alla
sua classe. Chi capisce di tennis
giovanile sa quanto sia difficile, a
quella età, battere le migliori d’Italia di un anno più grandi.
Ma il vero spettacolo, con Tatiana, è quando la vedi in campo.
In apparenza, un insignificante
scricciolo di poco più di un metro
e 60, tutto ossa, senza l’ombra
di un muscolo, con la racchetta
che pare più grande di lei. Ma
quando la vedi in azione, la musica cambia completamente, e si
resta stupefatti. La ragazzina ha
Super 23 Tennis
un tempo sulla palla benedetto,
intuisce in anticipo la direzione
dei colpi avversari, e ha due piedi
velocissimi. Non perde mai campo, difende sempre dalla riga di
fondo, e sa già fare praticamente
tutto: un diritto preciso e penetrante, che non si capisce dove
prenda la forza per tirarlo. Un rovescio bimane fluido e profondo,
alternato a improvvise, insidiose
rasoiate in back, staccando la
mano. E soprattutto, un istinto
tattico innato, che la porta sempre a fare la cosa giusta, pescando dal suo amplissimo repertorio,
Palle alte e senza peso, improvvise accelerazioni, palle corte mortifere, perfetti attacchi in contro
tempo, conclusi con tocchi al volo
precisi e vellutati. Insomma: fatte
le dovute proporzioni, una cosa a
metà fra Martina Hingis e Agneska Radwanska. Evidentemente,
per costruire tanto ben di Dio,
quelle due ore al giorno di lavoro
tecnico devono essere di strepitosa qualità. Ivano però non ha
nessuna fretta di bruciare le tappe: “Ci dedicheremo ai tornei juniores italiani, a partire da Firenze,
fino al Bonfiglio. Poi giocheremo
qualche altro torneo pro, tenendo presente che lei al massimo ne
può fare otto. E a fine anno si tireranno le somme. Ma senza stare
a farsi prendere dall’ansia del risultato. A questa età, la cosa più
importante è la qualità del lavoro
di costruzione. E la fretta è cattiva
consigliera”.
Ci piace pensare che Roberto
Lombardi, da lassù, in questi giorni si stia fregando le mani dalla
soddisfazione, al vedere i frutti
dei suoi insegnamenti. Come
sempre, ha avuto ragione lui.
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come eravamo
DI
VIVIANO VESPIGNANI
LA NASCITA DELLA FIT
Quello storico 10 maggio 1910
Oggi sono soltanto cinque i circoli “fondatori” della Federtennis ancora in vita: Circolo Tennis Firenze,
Tennis Club Milano Bonacossa, Tennis Club Parioli Roma, Tennis Club Genova 1893 e Tennis Club
Napoli, tutti appartenenti all’esclusivo Centenary Tennis Club insieme a CT Bologna e TC Padova
L
La ricostruzione storica della
fondazione della FIT, alla quale
a suo tempo dedicai ricerche
che occuparono un paio d’anni, sotto alcuni aspetti presenta
non poche zone d’ombra. Colpa
dell’aridità delle fonti che caratterizzano il tennis italiano sino al
1929, cioè sino alla nascita della
rivista “Il Tennis Italiano”. Non
fosse stato per un documento
scoperto da Alessandro Dalgas,
le zone d’ombra comprenderebbero anche i circoli fondatori, vale
a dire le tredici associazioni, tra
club e società sportive cittadine,
che nello storico 10 maggio 1910
sancirono la nascita della FIT. Accadde nella palazzina del Circolo
Tennis Firenze, allora Lawn Tennis
Club Firenze, che contava ufficialmente dodici anni di vita, ma che
tra i propri soci annoverava personaggi che praticavano il tennis
da almeno venti ed estimatori
che lo avevano scoperto sin dal
1880 nel Parco delle Cascine, ove
la vivace colonia inglese trapiantata a Firenze aveva fatto costruire un campo da gioco.
Dunque, l’ elenco dei circoli che
fondarono la FIT trova in prima
riga il CT Firenze anche perché
Giovanni Cosimo Cini e Piero Antinori, allora presidente e vicepresidente del club fiorentino, furono tra i più convinti assertori della
necessità di costituire attorno al
tennis un organismo nazionale.
Va anche detto che il CT Firenze
venne rappresentato da Giuliano
Caccia, un eccellente giocatore
che per trent’anni ne sarà poi segretario.
Tra i convenuti due furono i nomi oggi più noti, quelli di Alberto Suzzi, che diverrà campione
nazionale nel 1912 e 1913, e di
Gilberto Porro Lambertenghi, autentico pioniere del tennis, eroe
di guerra, personaggio di grande
spessore culturale e sociale, nonché autore, insieme ad Alberto
Bonacossa, del primo manuale
italiano di tennis datato 1914.
Suzzi, addirittura, si fece portavoce di tre adesioni,
quelle del TC Milano Bonacossa, il suo
circolo, della Società
di Lawn Tennis Premeno e di una non
meglio identificata
Associazione sportiva
di Varese. Del club di
Premeno, minuscolo borgo montano
che sorge a pochi
chilometri da Verbania, da tempo si son
perse le tracce ma la
sua presenza a Firenze è eloquentemente motivata
da uno scritto di Tom Antongini,
valente tennista ancor più noto
per esser stato lo storico segretario di Gabriele d’ Annunzio. A
detta di Antongini, Premeno “fu
una specie di Piccolo Wimbledon di quei tempi” sede di un
torneo che vantava una partecipazione anche internazionale sin
dal 1898. Sempre tra i preziosi
scritti di Antongini, dedicati alla
realtà dell’ italico tennis datato
1900, leggiamo che “esistevano
in Italia importanti centri estivi, e
sarebbe ingiusto non ricordare
Premeno, Stresa, Livorno e Varese” e soprattutto che “per lunghi anni i centri più importati del
tennis furono Genova seguita da
Torino”. Queste citazioni spiegano perché a Firenze si ritrovarono
delegati provenienti da Varese,
Livorno e soprattutto Torino e
Genova che inviò, a nome del
Tennis Club 1893, un personaggio storico di primo piano quale
Emilio Bocciardo. A Firenze non
poteva certo mancare il contributo di Torino perché – come
scrisse nel 1960 Enrico Piccardo
– nel capoluogo del Piemonte
strutture economiche, ma anche
di primaria importanza culturale e sportiva, considerato anche
che un torneo nazionale di “Lawn
Tennis” era attivo sin dal 1902.
Un ottimo giocatore, Carlo Marulli Principe di San Cesario, portò
i voti del Tennis Club Napoli di cui
sarà
presidente
dal 1928 al 1932,
mentre un (probabile) dirigente di
cui conosco solo il
cognome, Menez,
fu incaricato di impersonare due circoli romani, il Tennis Club Parioli ed
il defunto Circolo
di Lawn Tennis
Roma, che allora
La palazzina del TC Napoli nel 1905,
contava vent’ anni
anno di nascita del Centenario del circolo
di vita, e che negli
anni “venti” fu in
nel 1890 era ufficialmente nata,
primo piano in Italia, in particolare
ospitata dal famoso Parco del
organizzando sui campi di Via FlaValentino, una delle primissime
minia quattro incontri di Coppa
società tennistiche cittadine e, in
Davis. Quanto a Palermo e Pisa,
particolare, non poteva mancare
che portarono a quota dodici il
il Lawn Tennis Club Stadium. Annumero delle città presenti a Fiche lo “Stadium” non superò l’urenze, sono noti i nomi dei loro
sura del tempo, ma va ricordato
rappresentanti, rispettivamente
che esisteva già nel 1880, anno in
Alberto Pacini e Giuseppe Lancui una decina di pionieri convinza D’Ajeta, ma non quelli delle
sero la Società Gioco del Pallone
società cittadine di cui si fecero
a concedere allo Sferisterio – ma
portavoce. A conti fatti, oggi sosoltanto per tre ore giornaliere (!)
no soltanto cinque i circoli “fon– un tratto di terreno “sommariadatori” della Federtennis ancora
mente adattato per il gioco”.
in vita: Circolo Tennis Firenze,
Non deve sorprendere la preTennis Club Milano Bonacossa,
senza di Chiari, impersonata da
Tennis Club Parioli Roma, Tennis
Gilberto Porro Lambertenghi,
Club Genova 1893 e Tennis Club
perché la ricerca dedicata da SanNapoli, tutti appartenenti all’
dro Prati e Carlo Cavalleri alla stoesclusivo Centenary Tennis Club
ria del Tennis Club Chiari (datato
(unitamente a CT Bologna e TC
però posteriormente al 1910)
Padova). Manco a dirlo, cinque,
evidenzia in quella città realtà di
autentici, insostituibili, capisaldi
primo piano non solo in fatto di
del nostro tennis.
Super 25 Tennis
vita da circolo
Fare square:
che bello!
Uno per tutti,
tutti per uno:
indispensabile
per vincere
L'
La Coppa Davis regala sempre emozioni uniche.
Nonostante il tennis sia uno sport individuale, la gara
a squadre (a qualsiasi livello) ha formato tutti i grandi
giocatori. Ma può essere un’ottima opportunità
di aggregazione anche per i soci di un club
Super 26 Tennis
DI
DANILO MANGANARO
L’ovazione che ha accompagnato la vittoria
di Fabio Fognini su Murray e quella decisiva
di Andreas Seppi su Ward ha messo i brividi
a chi era presente sul lungomare di Napoli;
non solo a loro, perchè hanno festeggiato
tanti appassionati tennisti (e non) davanti
agli schermi televisivi. Certamente più che
in occasione di vittorie singole degli stessi
giocatori. E se succedesse così anche tra le
mura del nostro Club?
SQUADRA ? - Il fascino della Coppa Davis
è unico. La miscela vincente ed emozionante è quella che vede un tennista in campo portacolori di un’intera nazione, come
avviene per gli sport di squadra, da noi in
Italia, veramente nazional-popolari. Non a
caso anche i tifosi più prettamente calcistici
(e Napoli ne è stracolma) si sono dedicati al
tennis per un weekend.
Andreino Agassi nel suo libro Open ha
dato una definizione emblematica del tennis: “Il tennis è uno sport solitario. Non c’è
un posto dove nascondersi quando le cose
vanno male. Niente panchina, niente bordo
campo, nessun angolo neutrale. Ci sei solo
tu, nudo”. Perfetta, calzante, essenziale.
E’ forse proprio per questo che una gara
tennistica a squadre come la Davis, tira fuori ancora di più dai giocatori; sembra una
frase fatta ma è la verità: i valori oggettivi,
di classifica, vengono spesso ribaltati. C’è
una componente psicologica, mentale, di
pressione aggiuntiva che può condizionare
la prestazione, in meglio e in peggio. Basta
pensare a cosa stava combinando il Kazakhistan di Andrei Goloubev in trasferta,
in Svizzera, indoor sul veloce contro nientepoco-di-meno che Federer e Wawrinka.
CAMPIONATI A SQUADRE FIT - Se la Nazione quando c'è la Davis diventa il nostro
Circolo di tennis, il campanilismo potrebbe
farsi sentire ancora di più. La Federazione
prevede sul suolo nazionale tutta una serie
di Campionati a Squadre divisi per categorie alle quali ogni Club affiliato può prendere parte. La formula “minima” prevede
la disputa di due singolari e un doppio con
l’impiego da due a quattro giocatori o giocatrici.
Le categorie sono infinite: ci sono i campionati affiliati di serie A o B direttamente a
livello nazionale, di serie C (prima a livello
regionale poi nazionale) e quelli di serie
D1, D2 etc.etc. Ovviamente guadagnandosi di anno in anno un buon piazzamento
si conquista la promozione alla categoria
superiore, proprio come un normale campionato di calcio. E quasi come allo stadio
succede che truppe di familiari, tifosi e altri
associati si muovano trasferta per supportare con il tifo i portacolori del Tennis Club,
che sia dall’altra parte della città o a tre ore
di macchina. Ovviamente queste competizioni sono limitate al weekend. Sono l’occasione per una sorta di gita fuori porta, per
una domenica di primavera al Club o in una
Il clima rilassato che si respira
nell'Italia vincente in Davis
location nuova. L’opportunità di difendere
con orgoglio i colori del circolo e disputare
un doppio con il vecchio amico di sempre,
cercando di portare il punto decisivo per la
vittoria. Di storie e racconti dei campionati
a Squadre ne potrete ascoltare a migliaia.
C'è poi tutta un’altra serie di gare a squadre
con limitazioni di età. Quelle Over (35,40,
45 e così via) per incontrare i pari età tesserati altrove ma soprattutto quelle Under,
per far crescere come tennisti e soprattutto
come uomini i giovani tennisti. Sono le uniche destinate nei pomeriggi della settimana lavorativa, dando per scontato che siano
i maestri responsabili a seguire la squadra.
Il valore di questi incontri è notevole in termini di esperienza. Singolo o doppio che
sia, ragazzini e ragazzine imparano a fare
gruppo coi compagni, circostanza che non
accade spesso in uno sport come quello
descritto da Agassi. Si abituano ad avere
responsabilità aggiuntive, dovendo giocare
non solo per stessi ma per il Club. Hanno
l’occasione di avere in panchina, a bordo
campo, il capitano (meglio se il loro maestro) a suggerire le soluzioni tattiche migliori aiutandoli a gestire al meglio tensioni e
altri momenti psicologicamente difficili. Ci
sono gare a squadre Under 10, 12, 14 etc.
etc. da dove sono passati anche i Fognini e
i Seppi, i cui episodi si ricordano per sempre, vittorie o sconfitte che siano. Restano
impresse più dei tornei individuali.
NEL CIRCOLO – Una competizione a squa-
dre potrebbe essere
anche un’idea ottima
per un alternativo torneo sociale. Basta individuare alcune categorie: per esempio Under
18, Ladies, Over 40,
Over 60 per i singolari
(tre) e per i doppi (due).
Nomina di un Capitano
e nomi delle squadre
inventati, dai colori agli animali, dalle nazioni alle squadre di calcio, etc. In questo
modo l’under 18 degli Azzurri si batterà in
singolo contro il pari età dei Gialli oppure
la giocatrice Ladies delle Cerbiatte si scontrerà contro quella delle Giraffe, e così via.
Match rapidi, magari di un set solo; prima si
svolgono i singolari poi i doppi, ogni match
porta un punto alla squadra. E si occupano
Gli inglesi compatti cantano "God save the Queen"
solo due campi per tre ore. In base al numero di squadre che si riesce a costituire si
può valutare una fase preliminare a girone
unico all’italiana e a seguire la finalissima tra
le due migliori classificate. Si potrebbe scegliere di disputare tutto in un’intera giornata o dividerlo in diversi momenti.
Ovviamente al termine premiazioni ufficiali e festa serale con cena al ristorante del
club. Dove improvvisare pure interviste e
dichiarazioni per
i vincitori. Un po’
come se fossimo
tutti Fognini, Seppi o capitan Barazzutti. Gente che fa
squadra.
La squadra dell'Aspria
di Milano campione
invernale in Lombardia
tra i 4ª categoria
Super 25 Tennis
angolo tecnico
Suola da terra battuta
o battistrada “da terreni
duri”? Ormai tutte le
aziende propongono i
modelli top di gamma
nella duplice versione,
differenziando anche
l’estetica. Quale scegliere
e perché. Sapendo che
esiste anche un terzo raro
e specifico tipo
di conformazione...
I
Hai la suola
DI
ITALIA TERRA MIA - Negli ultimi anni, anche
grazie al progetto Campi Veloci della Federazione, l’Italia tennistica sta diversificando
le superfici di gioco.
Fino qualche tempo
fa il tennis giocato
nello Stivale significava essenzialmente
terra battuta. Ma di
fatto ai piedi dei giocatori di club si vedevano e si vedono tuttora calzature di ogni
tipico, forma e colore: sembra non si dedichi
troppa attenzione alla scelta. In realtà non
solo è fondamentale usare calzatura adatte
alla pratica tennistica (e non da jogging o da
basket…) ma fa una grossa differenza avere
la suola con il battistrada giusto per il tipo di
superficie su cui si gioca.
Insomma in realtà la "scarpa da tennis" assoluta, unica e omnicomprensiva, non esiste. Le
scarpe da tennis sono come minimo tre: da
terreni duri (proposta spesso come “allcourt
(cioè compromesso utilizzabile un po’ dappertutto), quella da terra battuta e quella da
erba, da noi quasi introvabile, ma indispensabile per il gioco sui prati e contraddistinta da
una scolpitura del battistrada molto particolare. Per fare un po’ di ordine abbiamo interpellato ortopedici e sviluppatori di prodotto,
tra cui Francesco Torresan, footwear product
Director di Lotto, uno dei maggiori esperti
di calzatura specifica da tennis. Ecco le linee
guida che ne abbiamo ricavato a favore di chi
vuole dotarsi della migliore attrezzatura pos-
giusta?
Super
MAURO SIMONCINI
Tennis
sibile per la sua performance.
IL COMPROMESSO ALL COURT - Intanto
occorre sgombrare il campo da ogni dubbio. Le scarpe “all court” con battistrada
e disegni complessi sono in realtà un compromesso economico. Permettono semplicemente ai giocatori di poter avere solo un
paio di scarpe da tennis, utilizzabile su tutti
i terreni; e di questi tempi è un risparmio
considerevole. Ma si tratta di una soluzione buona per chi non ha grandi esigenze di
performance e scende in campo non più di
2-3 volte alla settimana.
SULLA TERRA A SPINA DI PESCE - Quasi
tutti sanno riconoscere una suola specifica da
terra rossa. I disegni dei battistrada sono facilmente distinguibili anche ai meno esperti. Soprattutto perché le suole specifiche da terra
battuta hanno trame lineari, più semplici e regolari, che occupano in modo uniforme tutta
o quasi la superficie di contatto con il campo:
la cosiddetta “spina di pesce”. A cosa serve?
Per cosa è concepita? La funzione primaria
banalmente è quella di evitare che i granelli
di terra restino incastrati. Di fatto le trame a
spine di pesce hanno funzione di scolo per
la terra e permettono al battistrada di “mangiare” meglio la superficie di gioco quando
ci si appoggia e si scivola. La lamiera utilizzata per la costruzione dei tetti è ondulata per
permettere all’acqua di defluire. Allo stesso
modo i disegni della spina di pesce. Che
hanno punta rivolta verso avanti proprio per
favorire gli spostamenti in avanti. La superficie di appoggio è minore rispetto alle scarpe
Speed (di cui più avanti) ma la scivolata è più
efficiente e sicura. In generale sulla terra battuta le gambe sono più divaricate e il piede
deve essere reattivo in ripartenza.
SPEED E PUNTI PIVOT - Le caratteristiche
fondamentali di una scarpa da terreni hard
(cemento o tappeti sintetici) sono due: da
un lato la superficie di appoggio deve essere maggiore, più ampia ma con punti di
flessione ben precisi: la scarpa deve flettere.
Come una barca in mare, più superficie si
adagia sull’acqua più la navigazione è stabile. Si sa poi che gli appoggi su queste superfici possono essere traumatici per ginocchia
e articolazioni. Per questo motivo infatti
sono facilmente individuabili sui battistrada
Speed i punti pivot (quasi sempre tre) sotto
l’avampiede che permettono al piede rotazioni più sicure.
FORMULA 1 e MOTOCROSS - Anche la
mescola del battistrada è differente: nelle
Sopra una suola da terra battuta pura: l'intero battistrada è occupato dal disegno a spina di pesce, ideale per
avere buona presa e non trattenere l'argilla. Sotto, una suola "speed", da campi duri: ben visibili la linea che
facilita la flessione dell'avampiede e il punto di rotazione metatarsale
Sull’erba si va… calzati a puntino
Vi serviranno solo il giorno che
avrete una chance di giocare a
Wimbledon (o in quella manciata di campi preziosi che si
possono trovare in Italia nella
bella stagione, al Tc Casalicolo
(BS), per esempio). Ma non potrete farne a meno. Le scarpe
con la suola da erba sono davvero particolari: il battistrada è
un’uniforme strato gommoso
di puntirolini, micro-tacchetti
che servono a non scivolare e
a non distruggere il manto verde naturale.
Quelle che vedete qui accanto sono le calzature di “Re “
Roger Federer lo scorso anno
a Wimbledon. Lo svizzero è
stato anche obbligato a cambiarle perché la suola è stata giudicata “troppo colorata.
scarpe Clay è più dura per una trazione
più autentica, come i pneumatici nel motocross. Più morbida per resistere anche alle
Super 29 Tennis
temperature elevate quella del battistrada
tipico delle Speed. Come le gomme della
Formula 1.
maestri
LA COSTRUZIONE DI UN SISTEMA ITALIA
Lo spirito di squadra
L’Istituto di Formazione “Roberto Lombardi” è giunto al termine del quarto anno di attività
con l’obiettivo di pianificare il futuro ponendosi dei principi base. Su tutti l’importanza dell’opera
di pianificazione a tutti i livelli con un occhio rivolto alle nuove tecnologie
A CURA DEL’ISTITUTO DI FORMAZIONE “ROBERTO LOMBARDI”
S
Siamo giunti al termine del 4°
anno di attività del nuovo Istituto di Formazione “Roberto
Lombardi” e l’ aspetto principale che più ci preme rimarcare, che poi e’ stata soprattutto
l’arma vincente, e’ il grande
spirito di squadra che abbiamo
dimostrato al movimento tennistico italiano in tutta l’attività
proposta:
● dai corsi di aggiornamento
effettuati in tutte le regioni italiane;
● al Simposio Internazionale effettuato nel 2013 e che si ripeterà l’8 Maggio 2015;
● alla costruzione di tutta l’attività della formazione e nei di-
versi corsi organizzati;
● alla partecipazione nei vari
convegni Internazionali.
Un concetto di Team vincente
ed essenziale per raggiungere
tutti gli obiettivi che ci eravamo
preposti nel 2010, comune alle nostre squadre di DAVIS e di
FED CUP , che sta a dimostrare
che alla passione, all’esperienza, alla motivazione e volontà,
associata a contenuti all’avanguardia, l’Italia può esprimersi
dimostrando al mondo un nuovo concetto di SQUADRA poco
consono alla cultura italiana individualista.
Possiamo affermare che l’Italia
tennistica con questo nuovo
concetto è presente e protagonista sia in ambito agonistico
che nella formazione.
Con questo nuovo “spirito”
stiamo pianificando il futuro
ponendoci dei principi base su
cui dovremmo sempre di più migliorare ed ispirarci:
● Importanza dell’opera di pianificazione a tutti i livelli, a maggior ragione nelle prime fasi di
apprendimento;
● Realizzare un centro studi
capace di raccogliere dati su
problemi mirati per definire soluzioni e sulla base dei quali costruire modelli di insegnamento
e di allenamento per migliorare
sempre più la ricerca applicata
al Tennis ed al Mini-tennis;
● Costruzione di un “sistema
paese ITALIA” equilibrato, ma
completo, che non trascuri le
nuove tecnologie, ma nemmeno un approccio integrato tra
genitori, insegnanti e bambini/
ragazzi. Infatti, senza un’adeguata preparazione sportivoculturale di Insegnanti, genitori e circoli, il “talento” inteso
come “Persona” - nelle sue
accezioni altresì d“Atleta” e
“Giocatore” - non potrà mai
esprimersi;
● Mantenere un approccio critico e obiettivo verso la propria
attività (punto di vista dell’insegnante) avendo cura di predisporre strumenti di valutazione
e di misurazione della qualità
erogata affidabili e riproducibili;
● Far ritardare, non solo a parole ma soprattutto con i fatti, il
passaggio alla specializzazione
dei nostri migliori under, per
cercare di costruire progetti più
lungimiranti;
● Considerare l’attività U10 come una fase di transizione importante per l’apprendimento
del bambino e far giocare con
le palle red-orange-mid il più a
lungo possibile;
Realizzare sistemi di produzione
giocatori basati sull’equilibrio
della proposta di competizione;
Elaborare format di competizione intra-circolo basati sul divertimento e sulla socializzazione, fin
dalla fascia d’età U8;
Super 30 Tennis
P.S. QUESTO il NUOVO SISTEMA DEL FIT JUNIOR PROGRAM CHE CONVOLGERA’
TUTTE LE SCUOLE TENNIS
ITALIANE DA SETTEMBRE
2014;
● Controllare i ranking under
8-10-12 e realizzare contestualmente una classifica operativa
disponibile per i soli operatori
di settore;
● Costruire tre categorie di età
under 8 - 9 e 10 come in altri paesi per evitare che i bambini che
giocano meglio e che vincono
siano sempre e solo quelli nati
nell’ultimo anno;
definire obiettivi da condividere
con genitori, maestri e circoli su
base federale;
ti di informatica, di marketing, di
team building e di team work,
solo per citare alcuni esempi;
● Continuare a realizzare un
● Insistere sull’Importanza dei
percorso condiviso tra settore
tecnico e settore formazione e
abolire contestualmente i settarismi e i sistemi di protezione di
circolo;
report e della comunicazione
tra Insegnante – genitore - circolo per determinare in qualsiasi momento:
Chi fa cosa;
Perché, quando e come lo si fa;
● Costruire programmi didattici
dall’alto che comunque prevedano un margine di manovra da
parte dell’Insegnante;
● Valorizzare sempre più la
professione dell’ insegnante di
tennis;
● Implementare sempre più un
● Costruire un modello di pla-
monitoraggio serio e credibile
sul territorio;
yer development basato su una
preparazione fisica, mentale,
tecnica e tattica legata a un analisi profonda dei bisogni delle
diverse fasce d’età (scuola ten-
● Costruire programmi di edu-
● Integrare i programmi del set-
cazione sportiva parentale e
tore “formazione” con elemen-
Super 31 Tennis
nis) e del modello di prestazione
(allenamento);
● Correggere la tendenza di
sistema a perseguire il risultato
precocemente, senza rispetto
delle esigenze del ragazzo, credendo che il tennis di vertice segua i rapporti di forze costruiti
dal tennis giovanile;
● Costruire convenzioni con i
Corsi di Laurea di Scienze Motorie per creare interazione in
“ambito formativo” con il sistema universitario;
● Questi sono solo alcuni dei
punti cardine sui cui l’Istituto
stà impostando l’attività per i
prossimi tre anni. Buon tennis
a tutti.
panorama
DOVE SI GIOCA A MAGGIO
montepremi da 10.000 dollari e si disputerà sui campi in terra battuta del
TC Bergamo. Il campione in carica è Matteo Trevisan.
CHALLENGER
ROMA (5 maggio)
Il 5 di maggio prende il via il torneo del TC Garden che lo scorso
anno vide lo sloveno Aljaz Bedene prevalere su Filippo Volandri,
in finale. L’ATP Challenger sul suolo della capitale si disputerà su
campi in terra battuta, come da tradizione facendo da antipasto
agli Internazionali BNL d’Italia per gli appassionati romani. Il montepremi sarà di 42.500 euro.
VICENZA (26 maggio)
Sui campi della SSD ‘98, già sede dell’appuntamento Futures “Internazionali Città di Vicenza”, per la prima volta si disputerà un torneo Challenger.
L’evento ATP, che prende il posto dell’evento ITF, avrà un montepremi da
42.500 dollari.
ITF MASCHILI
ITALIA F13 – SANTA MARGHERITA DI PULA (5 maggio)
ITALIA F14 – SANTA MARGHERITA DI PULA (12 maggio)
Dopo le prime otto tappe, si avvia a conclusione la stagione degli ITF
combined di Santa Margherita di Pula, diventata ormai tappa importante
nel tennis professionistico italiano. I tornei, maschili e femminili, avranno
montepremi da 10.000 dollari e si disputeranno sui campi in terra battuta
del resort turistico Forte Village.
ITALIA F15 – BERGAMO (19 maggio)
Il “Trofeo Banca Generali” che si terrà a Bergamo dal 19 maggio avrà un
ITALIA F16 – CESENA (26 maggio)
Il “Trofeo Marchi Giorgio Tennis” avrà come palcoscenico il Tennis Ippodromo
di Cesena. La tappa da 15.000 dollari del circuito ITF Future, che si disputa su
campi in terra battuta, lo scorso anno fu vinta dall’argentina Guido Andreozzi.
ITF FEMMINILI
ITALIA F13 – SANTA MARGHERITA DI PULA (5 maggio)
ITALIA F14 – SANTA MARGHERITA DI PULA (12 maggio)
Dopo le prime otto tappe, si avvia a conclusione la stagione degli ITF
combined di Santa Margherita di Pula, diventata ormai tappa importante
nel tennis professionistico italiano. I tornei, maschili e femminili, avranno
montepremi da 10.000 dollari e si disputeranno sui campi in terra battuta
del resort turistico Forte Village.
CASERTA (19 maggio)
Si rinnova l’appuntamento con gli “Internazionali Femminili di Tennis Citta’
Di Caserta”, quest’anno con montepremi da 10.000 dollari, che andrà in
scena sui campi in terra del TC Caserta. La ceca Renata Voracova è la
campionessa in carica.
GRADO (26 maggio)
Quest’anno giunge alla 26esima edizione il Torneo Internazionale Femminile
“Città di Grado”, che si disputa sui campi in terra battuta del Tennis Club
della città friulana. La campionessa in carica è l’austriaca Yvonne Meusburger.
GIUDICI DI GARA
INIZIA L’ATTIVITÀ
(DI ETTORE RUSSO COMPONENTE DEL C.C.U.G.)
Con l’avvio dei campionati regionali di serie C è cominciata la
nuova stagione sportiva. E come ogni anno si avvicinano l’inizio
delle competizioni di vertice della Federazione e le fasi nazionali
dei vari campionati regionali.
Ogni campionato presenta i suoi punti di forza e le sue criticità
tecniche e non, a tutti i livelli. Ed è proprio ogni domenica che
scendono in campo la passione e la professionalità di tanti Giudici Arbitri e Arbitri di sedia pronti a garantire la regolarità delle
gare.
Per le questioni tecniche e organizzative il giudice arbitro è il depositario sul campo dei regolamenti e delle procedure FIT, rendendo di fatto variegato e complesso il suo compito. Da un lato
egli agisce come autorità finale per le questioni su cui è in grado
di decidere seduta stante, dall’altro stabilisce se rimandare le decisioni di natura disciplinare e amministrativa agli organi competenti. Vien da sé che solo un’attenta conoscenza delle procedure
e degli iter regolamentari può garantire una scorrevolezza nei
processi decisionali a tutti i livelli.
C’è da dire che il controllo delle formazioni è stato reso più snello
quest’anno dagli organi federali, sgravando, di fatto, il Giudice
Arbitro dal dover dirimere questioni sulla regolarità degli schie-
ramenti presentati dai capitani. Ci si potrà quindi concentrare
maggiormente sulla gestione della gara in toto ed approfondire e consolidare i rapporti con le terne arbitrali, seguendone
e valutandone il loro operato sul campo ed alimentandone lo
scambio costruttivo nel dopo gara discutendo le varie casistiche. Il ruolo del giudice arbitro non deve limitarsi, infatti, soltanto ad un mero controllo delle operazioni preliminari e alla
successiva “messa in campo” degli incontri, ma ci auguriamo
torni ad essere un ruolo a tutto tondo, di carismatica presenza sui campi da gioco, il fulcro centrale in grado di garantire
il regolare svolgimento della gare e tutelare tutti gli attori in
gioco. Per questo il CCUG si sta prodigando non poco allo
scopo, garantendo un’adeguata preparazione preliminare,
seguendone l’aggiornamento e preparandosi a selezionare le
migliori professionalità presenti negli albi. Operazione tuttavia
non semplice se pensiamo all’elevato numero di incontri che si
disputano ogni domenica e all’altrettanto importante numero
di colleghi preparati e desiderosi di svolgere il proprio compito
nelle imminenti competizioni. A tutti loro va quindi il nostro
augurio di buon lavoro e un ringraziamento per la passione e la
professionalità profuse ogni domenica sui campi.
Super 32 Tennis
GAËL MONFILS, GIOCATORE PROFESSIONISTA
SONO LA CONSAPEVOLEZZA
CHE UN PUNTO PUÒ
CAMBIARE TUTTO.
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la voce delle REGIONI
ABRUZZO
CT Teramo ripescato in B
d
di Ferdinando De Fenza
B
uone notizie per il circolo tennis di Teramo “Costante Bernardini”,
che è stato ripescato nel campionato di serie B maschile.
Il team teramano, nonostante la sconfitta nella passata stagione giunta solo al doppio di spareggio nell’incontro decisivo per la promozione diretta
in serie B, è stato premiato grazie anche alla scelta di schierare la maggior
parte dei giocatori provenienti dal settore giovanile. “Siamo uno dei pochi
circoli in Italia – precisa in merito il
presidente Francesco Cardisciani –
a poter vantare una squadra composta da tre ragazzi under 16/18 e
un giocatore over 30. Una scelta,
quella del ripescaggio, che pertanto ci inorgoglisce enormemente, a
conferma dell’ottimo lavoro che
sta svolgendo uno staff tecnico
di livello assoluto”. Alessio Pistilli,
Vittorio Rubino, Massimiliano De
Berardis, Sante Marcone e LoreZ La squadra del CT Teramo che
na Patacca gli insegnanti che con
milita in Serie B
entusiasmo, passione e sacrificio
hanno sposato la scommessa del circolo ‘Costante Bernardini’ di investire
sui giovani.
Si tratta – continua Cardisciani – di un’ambizione a cui abbiamo creduto molto e gli ultimi risultati ci stanno dando ragione”. Il riferimento è
anche alle recenti decisioni della Federazione Italiana Tennis, che ha scelto
proprio il circolo del capoluogo aprutino per l’organizzazione di un torneo
giovanile di macro area (under 10-12-14-16 maschile e femminile) che si
svolgerà sui campi teramani dal 5 al 19 luglio prossimi. “Quella della nostra città – sottolinea il presidente – è una delle quattro tappe in Italia. Un
momento, pertanto, che ci inorgoglisce enormemente e che sarà occasione di aggregazione per i tanti appassionati della racchetta, oltre a essere
un trampolino di lancio per le giovani promesse. Quando si contano risultati come questi viene spontaneo sentirsi orgogliosi di questa importante
realtà sportiva che ha saputo ritagliarsi, nel panorama tennistico regionale,
un ruolo di grande prestigio, facendo dono a Teramo di un’eccellenza
che tanto può ancora dare alla sua città”. La formazione del CT Teramo
che parteciperà al prossimo campionato nazionale della serie B maschile è
composta da: Gabriele Cavacchioli (classifica 2/6); Giorgio Ricca (classifica
2/4); Davide Iacovoni (classifica 2/6 under 18); Matteo Cipolletti (classifica
3/2 under 18); Andrea Picchione (classifica 3/2 under 16); Massimiliano De
Berardis (classifica 3/4).
“
BASILICATA
Un circuito itinerante
d
di Antonio Croglia
L
a “Basilicata Cup”, il torneo “itinerante” che si svilupperà in dieci
tappe, aperto da quest’anno anche i tennisti di terza categoria, è
NORD
CENTRO
SUD
entrata nel vivo del suo svolgimento. Delle dieci tappe programmate,
è già calato il sipario sulle prime quattro e il bilancio, viste le adesioni
dei tennisti lucani, è estremamente positivo. Daniele Alegiani (3.5) del
CT Bodiomniatennis di Potenza, guida la classifica generale con 46
punti, davanti al pisticcese Gabriele Selvaggio (3.4 del CT Pisticci), che
viaggia con un ritardo di 10 punti. Il “romano”, dopo le finali perse a
Nemoli, battuto dal potentino Fausto Tamburrino (3.2 del TC Potenza)
e Lauria, dove invece si laureò campione Gabriele Selvaggio, si è imposto nella tappa di Moliterno, battendo in finale il giovane e promettente Gabriele Galeazzo (4.1 del CT Matera), leader indiscusso della
classifica riservata ai tennisti di quarta categoria, ma anche terzo nella
classifica generale che consentirà i primi dieci al “Master Finale”. La quarta tappa,
andata in scena sui campi in
terra rossa di Matera, se l’è
invece aggiudicata Gabriele
Galeazzo, battendo, in una
finale ricca di emozioni, Enzo
Fiore (3.4 del CT Matera). Il
Z Leone, Alegiani, Volturo, Galeazzo E
direttivo regionale, capegAdinolfi
giato dal presidente Domenico Volturo (che ha fatto la
sua apparizione anche sui campi imbracciando la racchetta) è più che
soddisfatto per come stanno andando le cose anche alla luce dei risultati che stanno maturando. Grandissima soddisfazione soprattutto
perché nella classifica riservata ai quarta categoria c’è la promessa del
tennis lucano, il quattordicenne Gabriele Galeazzo, che si è aggiudicato tre delle quattro finali a loro riservate. A Nemoli ha battuto Antonio
Pallante, a Lauria Nicola Marchese e a Moliterno Angelo Donnoli, tutti
e tre sono appaiati al secondo posto nella graduatoria provvisoria. La
finale di Matera è invece stata vinta da Giovanni Fontanarosa (4.1 del
CT Matera) che si è imposto sul compagno di squadra Vincenzo Solimeno (4.1). La “Basilicata Cup” è aperta anche alle tenniste, Francesca
Leone CT Pisticci), vincitrice delle tappe di Moliterno e Matera, guida
la classifica davanti a Giorgia Croce (TC Gingles Potenza), vincitrice
della tappa di Nemoli. Al terzo posto, appaiate, Asia Trotta (Royal
Tennis Club), Duni Angela (CT Matera) e Arianna Adinolfi (CT Muro
Lucano).
Il CT Val D’Agri (Viggiano) sta curando la tappa di aprile, e le adesioni
sono state veramente tante, nel frattempo è anche cominciato il campionato di Serie C.
CALABRIA
Circuito Rodeo: i vincitori
d
di Rosaria Ionà
I
ncontri emozionanti ed euforia dentro e fuori dai campi fino a tarda
sera in un periodo dell’anno agonisticamente un po’ apatico. Sono
stati anche questo i circuiti Rodeo disputatisi nelle province di Reggio
Calabria e di Catanzaro. I circoli dello Sport Village Catona e del Ct Lamezia hanno ospitato gli appuntamenti conclusivi delle manifestazioni
che hanno vivacizzato questi mesi invernali. “Hanno partecipato al circuito Rodeo reggino quasi 200 giocatori, pari a circa il 40 % dei tesserati
Super 34 Tennis
Z I finalisti a Catanzaro e
i finalisti a Reggio Calabria
agonistici complessivi della provincia”, è il consigliere regionale Rocco
Tilotta ad analizzare quello che ha definito un “appuntamento assolutamente da ripetere per la ventata di positività e di allegria che ha saputo
offrire”. “Sono molto soddisfatto – ha detto ancora Tilotta – per l’attenzione con cui sono state organizzate le tappe. Anche l’elevata partecipazione di pubblico è servita a determinare il successo di questo evento
sportivo caratterizzato da grandi prove sul campo, capaci di divertire e
di strappare convinti applausi. Un particolare ringraziamento ci tengo a
rivolgerlo a Marco Bonforte, delegato provinciale di Reggio Calabria,
nonché a tutti i circoli che hanno ospitato i diversi incontri. Composto
da dodici tappe, il circuito Rodeo reggino ha visto trionfare nel master
finale il favorito Francesco Faraone (Tc Pharaon) che ha battuto in finale
Giuseppe Tripodi del Ct Crucitti. In semifinale Faraone aveva superato
Rijli Luca del Ct Polimeni, mentre Giuseppe Tripodi aveva superato Alessandro Dattilo del Tc Pharaon. Il master conclusivo di Catanzaro, invece,
ha visto trionfare Clemente Giglio (Circolo Unione), che ha superato in
finale il padrone di casa Francesco Staglianò al termine di una gara dalle
mille emozioni conclusasi 14-12 al long tie break.
CAMPANIA
Riunioni e aggiornamenti
d
di Maria Grazia Ciotola
A
prile mese di preparazione per gli appuntamenti nazionali delle
coppe riservate ai team di province e regione, ma anche momento
Z La festa del tennis
di verifica del Board tecnico campano, coordinato dal vice presidente
Angelo Chiaiese e che opera al Centro tecnico di Fuorigrotta. Ad Avellino si sono ritrovati il tecnico di macroarea Paolo Girella, il coordinatore
nazionale Giancarlo Palumbo e il direttore dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” Michelangelo Dell’Edera. Appuntamento
all’Avellino Tennis Academy con una full immersion con alcuni dei ragazzi
più promettenti della Campania e con una proficua riunione di aggiornamento. Per il 2004, quindi gli under 10, convocati Barba (Poseidon Sporting Club), Guerriero (Tennis Atheneo), Modugno (TC Vomero), Paone
(ASD TC Capri), Peluso (TC Napoli), Staiano (TC Capri), Staiano (ASD
TC Capri), Vallefuoco (Accademia Tennis Napoli). Per i ragazzi dal 1998
al 2000 Cacciapuoti (CT Averno), De Maio (Avellino Tennis Academy),
Iamunno (ASD 2000), Liucci (ASD 2000), Navarra (Sporting Club Chia-
iano), Palmese (TC Vomero), Ramaglia (TC Napoli), Ruocco (Team Sbrescia). Infine i ragazzi del 2002-2003 con Grimaldi (Sport Club Oplonti),
La Cava (Tennis Atheneo), Pasquariello (CT Ercole), Sorbino (ASD 2000),
La Cerra (TC Battipaglia-Eboli), Cuomo (Accademia Tennis Napoli).
Infine marzo è anche il mese che sancisce la ripartenza a pieno ritmo del
mondo campano dei Terza Categoria, con il torneo del Poseidon di Torre
del Greco-Ercolano che ha dato il via al calendario 2014 e con il successo di Battiloro sul baby De Giorgio, 3-6 6-4 7-5. Ed è il mese che per tradizione è dedicato all’inizio della Serie C, massimo campionato a squadre
della regione.
EMILIA ROMAGNA
Pioggia di medaglie
d
di Stefano Benfenati
M
ini campioncini ed atleti più esperti in campo. Tra sorprese e riconferme “abbuffata” di coppe e medaglie in Emilia Romagna
dove, per i più piccoli, si è conclusa la fase regionale della Coppa delle
Province 2014 e per gli adulti e veterani si sono giocate le finalissime
dei Trofei Regionali indoor. Archiviati i mesi invernali, dalla fine di marzo si riparte a tutto gas con il via alla fase regionale dei Campionati
nazionali a squadre: la serie C (maschile e femminile) i giovanili in tutte
le categorie ed i Veterani/Ladies. Intanto, in una cornice di festa, sui
campi del Club Atletico Faenza i mini tennisti della squadra di Bologna
hanno conquistato l’edizione 2014 della Coppa delle Province – Australian, riservata agli under 10 e 11 selezionati sul territorio regionale.
La manifestazione ha visto ‘sfidarsi’ 120 piccoli atleti entrati,
ufficialmente, nell’attività agonistica per le rappresentative
FIT provinciali e regionali. Le
prime tre classificate (Bologna,
Parma e Reggio Emilia) parteciperanno alla fase intermedia di
Macroarea a Vicenza. Sempre
nel settore giovanile, alcuni circoli del territorio (Tc Castellazzo, Tc President, Sporting Club
Z Le giovani promesse durante
Parma, Tc Parma e Cral Amps)
le premiazioni della Coppa delle
hanno ospitato le otto finali del
Province
torneo “Circuito Nazionale Macroarea Nord-Est” riservato agli
under 10/12/14/16 (m/f).
Buono, infine, il bilancio dei Trofei regionali indoor con 383 compagini
al taglio del nastro. Assegnati i titoli per gli adulti ed i veterani con la
conclusione delle varie manifestazioni: Nonantola (maschile e femminile), Palmieri (maschile), Quattrocchi (femminile) e Mingori (maschile
- over 35/45/55).
Coppa Province 2014: Primo posto: Bologna, Secondo posto: Parma, Terzo posto: Reggio Emilia. Squadre campioni nei Trofei regionali indoor: Nonantola Maschile: Ct Massalombarda , Nonantola
Femminile: Ct Casalgrande, Mingori over 35: Polisportiva Maranello ,
Mingori over 45: Ct Cervia , Mingori over 55: Tc Parma, Palmieri: Ct
Reggio Emilia, Quattrocchi: Ct Reggio Emilia
Super 35 Tennis
la voce delle REGIONI
d
FRIULI VENEZIA GIULIA
Il River parte in quarta
di Fausto Serafini
I
n linea con quanto prospettato in fase di presentazione del nuovo sodalizio, il River Sporting Club propone un combined di quarta categoria
e fa subito il pieno d’iscritti nel torneo intitolato “Dok Dall’Ava Prosciutterie”. Ben 160 sono le racchette manovrate dai maschi che costringono
l’organizzazione ed i giocatori a fare gli straordinari per rispettare le date
programmate. Ed è proprio in virtù degli impegni sempre più incalzanti
che il finalista, il qualificato Riccardo Campaner, 4.2 del Tc Gradisca, deve
trottare per 63 game nel giro di 22 ore prima di accedere allo scontro clou
e lo fa dopo aver superato le pericolose insidie portate da Roberto Fanna
e da Gabriele Romanin.
Il più fresco antagonista, il qualificato Andrea Iuri, 4.2 del Tennis Città di
Udine, non riesce a sfruttare l’accumulo di tossine del rivale e, dopo aver
lottato alla pari nei primi game, vede l’incontro scivolargli via tra le giocate
consistenti di Campaner e qualche suo errore di precipitazione. Marcia
verso una meritata vittoria il 30enne giocatore di Porpetto che stringe i
denti e dà vita ad un match intriso
di coraggio, resistenza e di buon
tennis, alternando con il più giovane
Iuri applauditi fraseggi dalla linea di
fondo e scambi flipper nei pressi del
net (6-2-6-2 lo score).
Tra le 51 donzelle in corsa per il titolo, non fa meraviglia ritrovare nella
passerella conclusiva la favorita SaZ Il River Sporting Club
brina Paludetti, portacolori del Tennis Città di Udine, come non è fuori
luogo che a sbarrarle la strada si presenti la qualificata goriziana Sara Bianchini, 4.5 del Tennis Campagnuzza, giocatrice dal buon passato under,
ritornata in carreggiata dopo aver esorcizzato annosi malanni. Parte come
una scheggia la friulana e il vantaggio di 5 a 0 lascia presagire un veloce
match ed un’unica matrice. Non la pensa così la Bianchini che lentamente
riesce a mettere a fuoco le percussioni e gli effetti mancini dell’aggressiva
avversaria e, chiuso in progresso il primo set, diventa più propositiva nel
secondo parziale dove riesce anche a passare in testa per 4-3. Ma con la
mobile Paludetti, dall’incessante propensione offensiva, non c’è ulteriore
spazio per le speranze della generosa goriziana che viene sconfitta per
6-3 6-4 dalla dotata 16enne, già da tempo matura per altri palcoscenici.
Davanti ad un pubblico numeroso, la regia delle premiazioni è affidata
al soddisfatto presidente Simone Appio, appoggiato nella presentazione
dal consigliere regionale Fit, Pier Tullio Fonda, mentre il giocatore “pro”
Matteo Viola si presta alla consegna dei riconoscimenti.
LAZIO
Circuito in Ciociaria
d
di Marcello Giordani
S
i è aperta la stagione dell’ormai tradizionale Circuito Open “Tennis in
Ciociaria 2014” con la prima tappa partita il 29 marzo presso lo Spor-
NORD
CENTRO
SUD
ting Health Club di Arce (Fr); maratona che si snoderà attraverso ben nove
appuntamenti per avere la sua logica conclusione nel Master finale che si
disputerà in questo stesso circolo dal 25 ottobre al 2 novembre. Il Circuito
è riservato alle categorie di singolare maschile e femminile 4.NC , 4a,
3a , 2a e 1a, con montepremi libero. Queste le date e le sedi delle altre
tappe del Circuito: dal 25 Aprile al 10 maggio appuntamento al Centro
Sportivo Casavetere di Fiuggi (Fr); dal 19 maggio al 1 giugno ci si sposta al
T.C. Casilina Park Club di Cervaro (Fr) per poi tornare allo sporting Health
Club di Arce dal 31 maggio al 15 giugno; dal 14 maggio al 29 giugno si va
a Frosinone allo Sporting Europa mentre l’ASD Collina Verde di Ceccano
ospiterà il torneo dal 12 al 27 luglio. Non si andrà in vacanza nemmeno ad
agosto in quanto dal 2 al 15 si andrà in scena a Fiuggi ancora al Centro
Sportivo Casavetere per poi trasferisrsi a Colleferro (Rm) dal 27 settembre
al 12 ottobre presso il T.C. BPD Colleferro e concludere la lunga kermesse
ancora allo Sporting di Arce dal 4 al 19 ottobre. Alla conclusione di questa
ultima tappa si stilerà una classifica finale per determinare i primi dodici
giocatori e giocatrici di ogni categoria che andranno a disputare il Master
finale dove però saranno ammessi solo coloro che avranno partecipato ad
almeno sei dei nove tornei in programma. I singoli tornei maschili avranno
un montepremi minimo di 300,00 da distribuire ai primi quattro giocatori del tabellone principale mentre per il femminile sarà a discrezione di
ogni circolo organizzatore inserire un eventuale montepremi in denaro.
Un occasione di puro divertimento attraverso le bellezze, i sapori e i gusti
della Ciociaria, un lungo itinerario sportivo che potrebbe riservare anche
piacevoli sorprese eno-gastronomiche e culturali attraverso la conoscenza
di un territorio tra i più belli e suggestivi della nostra regione.
LIGURIA
Bis di Imperia
d
di Marco Preti
S
i ripete la provincia di Imperia: dopo la vittoria ottenuta nel 2013, la
rappresentativa dell’estremo Ponente si è ripetuta quest’anno aggiudicandosi il quadrangolare disputato a Loano e dimostrandosi la più
forte della Liguria. In finale è giunta Savona, poi sconfitta 5-4 in una gara
estremamente equilibrata ed interessante. Mirko Lagasio (su Peluffo), Lisa
Pigato (con Parentini), Benedetta Ghu (sulla Veronese) ed Emanuele Barri
(vincente con Brian Haet) hanno portato 4 punti nei singoli contro i 3 di
Savona (Samuele Rossello su Gabriele Catalano, Valentina Parodi contro
la Teodosescu e Giovanni Gramaticopolo su Rocco Piatti). Decidevano
così i doppi, in cui non bastava la vittoria di Rossello/Peluffo visto che la
Pigato e la Teodosescu battevano la Parodi e la Parentini 7-6 7-5. Nella
sfida per il terzo posto netta affermazione di Genova (Tommaso Lippolis,
Giulia Dolce, Carlo Magnani, Micol Severi, Gian Luca Cadenasso, Francesca Benasso, Daniele Maccario Lucrezia Rossi e Andrea Poggi) su Spezia
(Faranca, Mazzilli, Manno, Tendola, Di Casale, Been e Fiore). Nel complesso, il torneo delle rappresentative ha confermato che, mentre Genova
è leggermente in flessione, pur avendo sempre un livello medio alto, le
zone periferiche danno qualche segnale interessante, almeno con certi
circoli. Ad Imperia va segnalato il lavoro della Pigato Academy, mentre
in provincia di Savona è oggi il TC Finale Ligure il club che sta portando
avanti il discorso tecnico più qualificato. Infine alla Spezia il circolo cittadino sta producendo atleti interessanti. Ci sono comunque anche realtà più
piccole che cominciano a farsi notare.
Super 36 Tennis
LOMBARDIA
d
Z Baratoff e Morelli, le due squadra finalista del Trofeo Giuseppucci maschile
Porto San Giorgio e TT Senigallia, le due squadre finaliste nel femminil
Serie C: caccia alla promozione
di Cristian Sonzogni
A
prile è un mese particolarmente intenso per il tennis lombardo. E
a tenere banco c’è soprattutto l’inizio dei tornei a squadre, dalla
serie C ai campionati dei veterani, passando per la prova riservata a 4.6
e Nc. Da maggio, invece, scatteranno i gironi della serie D, la categoria
con il maggior numero di circoli in gara. Tra gli uomini sono sette i
gironi della C, che si snoderanno in cinque giornate, l’ultima il 4 maggio. Al termine della prima fase conosceremo i nomi delle promosse
al tabellone a eliminazione diretta, anticamera della griglia nazionale, decisiva per il passaggio in B. Saranno
quattro, invece, i gironi
femminili. La provincia
più rappresentata è
come sempre Milano,
davanti a Bergamo e
Brescia. Proprio Bergamo è invece la realtà
da tenere d’occhio tra i
Z Giulia Remondina
veterani, in particolare
con le formazioni dello
Sporting Villa d’Adda, capaci di arrivare al vertice in Italia e in Europa.
Una buona notizia per Brescia arriva invece da Giulia Remondina, 24
anni, tornata al successo nella prova francese di Gonesse (Itf da 10
mila dollari su terra indoor) dopo quasi tre anni di digiuno in campo
internazionale. Le ultime vittorie, a Lione e Pomezia, risalivano infatti al
2011, poi qualche problema fisico e una crisi di risultati l’avevano fatta
scendere nel ranking. Ora la ‘cura Matteo Galli’, il coach che la segue
al Mongodi di Cividino, pare funzionare. “Questa vittoria mi dà fiducia – ha detto Giulia – e mi permette di lasciare alle spalle un periodo
pieno di dubbi. Tornare ad allenarmi vicino a casa mi ha fatto bene,
ora l’obiettivo è risalire rapidamente, per entrare nelle prime 200 della
classifica mondiale”.
Infine, grande successo alla Canottieri Bissolati di Cremona per il corso
di aggiornamento federale, che ha visto la presenza di ben 692 insegnanti di tennis. Il programma, già rodato nei precedenti quattro appuntamenti in Puglia, Piemonte, Marche e Campania, si è svolto direttamente sul campo di gioco dove i partecipanti hanno potuto seguire
sia le lezioni di carattere teorico, sia quelle di carattere pratico. Anche
a Cremona, il direttore dell’istituto “Roberto Lombardi” Michelangelo
Dell’Edera ha definito le caratteristiche del nuovo percorso formativo
“Sistema Italia” e ha presentato il Fit Junior Program.
MARCHE
Trofeo Giuseppucci
d
di Roberto Senigalliesi
I
l Baratoff Pesaro in campo maschile ed il CT Porto San Giorgio in
quello femminile si sono aggiudicati l’edizione 2014 del Trofeo Giu-
seppucci, tradizionale campionato regionale indoor a squadre che ha
visto in campo, complessivamente, circa 120 circoli marchigiani. Il club
pesarese ha vinto di nuovo nella I Divisione del campionato regionale
indoor battendo in finale il Morelli Ascoli per 2 a 0. Francesco Mendo
si è imposto ad Alessio Giuliani per 6-2 6-4, Niccolò Nardi ha battuto
Giampaoli Tarli, costretto al ritiro sul punteggio di 5 a 2 del primo set
per il tennista pesarese. In semifinale Maggioni San Benedetto e CT
Fossombrone.
In semifinale il Baratoff si era imposto al Maggioni San Benedetto per
2 a 1 grazie ai successi nel singolare di Nardi su Giorgini per 6-1 6-1 e
del doppio Accardo/Sani che avevano battuto per 6-4 6-3 Cocciò/Mascetti, compensando la sconfitta per 6-3 7-6 di Accardo contro Cocciò.
Il Morelli aveva battuto il CT Fossombrone.
In campo femminile il CT Porto San Giorgio ha sconfitto sui campi di
casa il Tennis Team Senigallia, alla sua seconda finale consecutiva
Porto San Giorgio, guidata dal capitano Raffaele Rizza, si è imposta
con il risultato di 2 a 1, vincendo il doppio dopo la parità nei due singoli dove la giocatrice di casa Camilla Rizza ha battuto Elisa Mezzanotte per 6-2 6-1, mentre la senigalliese Francesca Giuliani ha superato
Greta Ceccomori, ritiratasi per crampi dopo che la Giuliani aveva vinto
il primo set per 7 a 6. Decisivo il doppio nel quale le sangiorgesi Elisa Tassotti e Camilla Rizza sono riuscite a prevalere in due sets, ma
al termine di un match molto equilibrato, sulle senigalliesi Giuliani e
Mazzanotte con il punteggio di 7-6 6-4. A completare lo schieramento
del CT Porto San Giorgio Elisa Lauri, Elisabetta Cocciaretto e Chiara
Sabbatini; Camilla Cecchini per quello del Tennis Team Senigallia (guidato da Giuseppe Bevilacqua e Claudia Oliva). Ricordiamo che nelle
semifinali il Porto San Giorgio si era imposto al Guzzini Recanati per 3 a
0, mentre il Tennis Team Senigallia aveva superato con l’identico punteggio l’AT Macerata. Nei quarti del tabellone finale il CT Montecchio,
il CT Cupramarittima (campione uscente), il Maggioni San Benedetto
ed il CT Fano.
MOLISE
Obiettivo C
d
di Ida Santilli
Per scongiurare la retrocessione nel campionato di serie D1 bisognerebbe considerare il fattore C. Ovvero, il fattore campo e il fattore casa.
Si, perché i portacolori del più antico tennis club cittadino, l’AT Campobasso, sulla superficie velocissima dei campi costruiti a valle e leggermente scoscesi rispetto al parco comunale de Capoa, hanno una
marcia in più. Basta osservare l’andamento dell’ultima giornata, quella
del 30 marzo, per capire quanto queste due variabili incidano non
Super 37 Tennis
la voce delle REGIONI
solo sulla performance dei singoli, ma anche sull’umore del team che inutile dirlo - si carica all’ombra del castello Monforte. Merito dell’aria
di casa? Non del tutto, ma senz’altro giocare con l’incoraggiamento
del pubblico presente può fare la differenza. Gli avversari di Mosciano, arrivati a difendere faccia e colori, si sono arenati sul 5 a 1 di fronte a Perrella&co. Il
maestro del team, di classifica 3.1, ha aperto
le danze contro il 3.5 Iacopo Petrini, che è
riuscito a racimolare soltanto tre game (61 62
il punteggio finale). Alessandro Coloccia (3.4)
ha strapazzato Luca Marini (4.2) e Michele
Santilli (3.4), non ha deluso le aspettative di
quanti pronosticavano una vittoria: 63 61 il risultato finale. Il 61 61 di Alberto Grassi (3.5) è
arrivato quando il morale della ciurma era già
altissimo. Sicuro di sé nei colpi, il campobassano, classe’98, ha infilato una serie di colpi
vincenti e lasciato quasi inerme un avversario
(4.3) meno preparato su quella superficie di
gioco. La prova del nove per i campobassani
Z Fabrizio Perrella
arriverà a fine mese: il 27 aprile andranno a
far visita al CT Chieti, di cui Palpacelli (2.4) è il fiore all’occhiello, quindi si sposteranno a Pescara e a Lanciano per disputare le successive
giornate del girone all’italiana della fase interregionale della serie C,
alla quale partecipano in tutto 14 squadre. Fabrizio Perrella potrebbe
rivelarsi un jolly e, facendosi valere anche contro avversari più quotati
sulla carta, trascinare i suoi compagni verso un traguardo insperato: la
qualificazione alle semifinali.
PIEMONTE
Campionati a squadre
d
di Ugo Veglia
A
d aprile riparte la stagione dei campionati a squadre. Significativo
l’incremento della partecipazione nei campionati giovanili per categoria. Quest’anno, senza tener conto del nuovo campionato Under
10 misto che ha riscontrato un adesione di ben 30 squadre. assistiamo
all’aumento di quasi il 10% di formazioni giovanili, nuovo record assoluto sia negli schieramenti maschili che femminili. Globalmente sono
state effettuate ben 1140 iscrizioni e nella tabella riportata si evince
che a fronte dell’incremento giovanile è presente una riduzione di partecipanti ai campionati regionali (D1-D2-D3). La ragione è contenuta
nella crescita dei campionati provinciali che essendo limitati alla quarta
categoria, terzo gruppo, danno possibilità a giocatori di classifica contenuta di raggiungere traguardi diversamente insperabili. Purtroppo si
constata che è ancora limitato il coinvolgimento del sesso femminile
nell’attività agonistica. Nonostante il grandioso successo delle nostre
tenniste in campo internazionale e il costante impegno del Comitato
Regionale, rimane circoscritta la partecipazione delle donne all’attività
di squadra. A fronte di un piccolo incremento dell’attività delle adolescenti, si assiste ad una generale riduzione della fascia intermedia
mentre è percettibile la tenuta delle ladies. I Circoli Affiliati sono chiamati pertanto a lavorare affinché non si tralasci l’attenzione verso questa importante componente del tennis. Buona l’attività di alto livello
NORD
CENTRO
SUD
con 13 squadre piemontesi iscritte ai campionati di serie A e B, per la
quale occorre segnalare la partecipazione dei Circoli: UST Beinasco,
AS Le Pleiadi, Circolo della Stampa Sporting e Canottieri Casale al
campionato di serie A femminile, Country Cuneo, TC Monviso e ancora UST Beinasco e Circolo della Stampa Sporting al campionato di
serie B femminile e dei Circoli: Canottieri Casale al campionato di serie
A1 maschile, Circolo della Stampa Sporting, AS Le Pleiadi, Sporting
Borgaro, TC Alba al campionato di serie B maschile.
PUGLIA
Campioni regionali
d
di Marianna La Forgia
F
rancesco Garzelli, passato da qualche mese a far parte della squadra del C.T. Maglie (ex Angiulli), e Giorgia Pinto della S.G. Angiulli si
laureano campioni regionali nella gara singolare maschile e femminile
del campionato assoluto pugliese. Con un montepremi totale di 3.800
euro il torneo - che si è svolto al Circolo Tennis Bari - si è concluso a
fine marzo e ha visto la partecipazione di oltre 315 iscritti. Il tennista di
Maglie ha battuto l’amico Daniele Micolani con il punteggio di 63; 36;
62 in un batti e ribatti che alla fine ha premiato il giovane talento ex
Angiulli. Bella la vittoria di Pinto sulla favorita Martina Zerulo, abituata
a prendersi le soddisfazioni che vuole. La gara è stata accesa ed è finita
in tre set davvero entusiasmanti: 63;46;64 alla fine è stato il risultato
che ha premiato la costanza di Giorgia Pinto con un bel riconoscimento importante. Le due ragazze però in coppia hanno fatto scintille nel
doppio portando a casa il successo sulla coppia Pannarale/dell’Edera
per 64;61. Tra l’altro qualche giorno prima si sono fregiati del titolo di
campioni regionali individuali anche Piccoli del Tc Foggia nel tabellone
di 3^ categoria che ha vinto contro Colaluca per 63 36 64; per quella
femminile Valentina Terio del Ct Bari contro Linda Cagnazzo dell’Apem Copertino per 62;60. Nel doppio maschile c’è stata la vittoria
della coppia Cristoforo/Angelini del Ct Bari contro il campione Garzelli
del Ct Maglie e Cassano dell’Gs Angiulli. Il successo di questi atleti è
stato impreziosito anche dal titolo vinto nel tabellone di 4a categoria
maschile con Taleria del Ct Casarano vincente su Nicastri del Ct Bari;
nel tabellone femminile l’ha spuntata Laterza dell’Angiulli contro di
Noia del Ct Andria.
SARDEGNA
Un’attività intensa
d
di Lazzaro Cadelano
L
uisanna Fodde, Alghero e il Forte Village. Una terra avara di campioni
e di successi sul campo, ma l’Isola da sempre si è contraddistinta per
i dirigenti e per gli aspetti organizzativi. Fino ai massimi livelli, ben oltre
qualunque risultato ottenuto sulla terra rossa dopo battaglie di tre set.
Questo nuovo anno ha tre vittorie che portano ben marchiati i Quattro Mori. Che sventolano con orgoglio nei punti più alti che si poteva
immaginare.
Il più recente è un successo dirigenziale, non il primo, ma l’ultimo ar-
Super 38 Tennis
TOSCANA
Assoluti indoor
di Enrico Roscitano
3
Z Il nuovo Consiglio Direttivo di Tennis Europe con Luisanna Fodde (la quinta
da sinistra)
rivato dopo tante soddisfazioni: Luisanna Fodde è stata eletta tra i
consiglieri del board di Tennis Europe. A Sofia, in Bulgaria, si è tenuta
l’assemblea annuale: 39 nazioni hanno nominato il nuovo presidente e
il nuovo consiglio Direttivo.
L’oscar organizzativo è andato ad Alghero. Il Sardinia Wheelchiar
Open è stato riconosciuto miglior torneo internazionale in carrozzina
del 2013 dall’Itf. Non è la prima volta che il prestigioso torneo che
si disputa nell’impianto di Maria Pia ottiene complimenti, gratificazioni e premi. Ma il direttore del torneo, Alberto Corradi ha ragione
quando dice che “credo che vincere una volta possa essere l’insieme di una serie di circostanze favorevoli, vincere due anni di seguito è la consacrazione che il team Sardinia Open è apprezzato e ben
voluto da tutti i giocatori e accompagnatori provenienti da tutto il
mondo. Un plauso particolare va quindi al nostro team di volontari”.
Infine c’è un successo che è ancora in corso e si sta svolgendo al Forte
Village, nel prestigioso villaggio di Santa Margherita di Pula (poco fuori
Cagliari). Al momento di redigere questo articolo è appena andata in
archivio la terza settimana con la doppietta in due settimane consecutive di Marco Cecchinato. Il siciliano ha piazzato il Tricolore nella seconda e nella terza finale, mentre il primo a mettere la firma era stato
il ceco Pavlasek. Anche nel femminile è arrivata la gioia azzurra, grazie
al trionfo di Alice Balducci che scrive il suo nome nell’albo d’oro dopo
quello della svizzera KarinKennel e della slovena Masa Zec-Peskiric.
Il successo non è solo quello del tennis italiano delle promesse nazionali della racchetta. Ma è quella di una struttura che ha stretto un patto
con il tennis e ha regalato alla Sardegna un palcoscenico mai realizzato
prima. Dopo l’indiscusso successo raggiunto nel 2013, anno in cui il
Tennis Club Forte Village ha ospitato 10 tornei internazionali e distribuito un montepremi di oltre 100 mila dollari, quest’anno ha alzato ambiziosamente la soglia del montepremi portandola a 420 mila dollari per
un totale di 42 appuntamenti Combined del circuito Itf. Per i migliori
giovani promesse del circuito internazionale, il Tc Forte Village ha messo a disposizione due nuovi campi in terra rossa oltre agli 8 già esistenti.
I tornei si sono aperti con le qualificazioni del primo torneo, l’8 marzo e
quelle femminili il giorno successivo, per proseguire fino al 15 maggio.
La seconda parte della stagione inizierà invece l’8 settembre per concludersi il 23 novembre. L’iniziativa – che riconferma anche quest’anno
Dunlop come sponsor tecnico - si preannuncia già un grande successo, con i tabelloni di qualificazione da 64 quasi completi e dei main
draw che portano sulla terra rossa del circolo sardo anche tanta qualità: sfide degne dei Challenger.
53 iscritti ai vari tabelloni più 58 coppie di doppio (maschile, femminile e misto) rappresentano il totale dei partecipanti alla 36esima
edizione dei campionati toscani assoluti indoor organizzati, come da
consuetudine, sui campi coperti del Match Ball Firenze Country Club,
circolo espressione del comune di Bagno a Ripoli che, dopo qualche
anno di silenzio, ha tutte le intenzioni di ritornare al prestigio degli anni
passati. Il totale dei partecipanti agli assoluti regionali aggiunto agli
oltre 500 iscritti al campionato toscano di quarta categoria ospitato “in
combine” da Fiorita Tennis Club e Tennis Club Villanova ed ai 200 dei
campionati veterani
che si sono disputati sui campi del
Tennis Club Pistoia
testimoniano che la
“voglia” di tennis in
Toscana è rimasta
inalterata rispetto
agli anni scorsi, anzi
a voler sottilizzare è
addirittura aumentata. La sorpresa più
bella e forse più attesa dei campionati
è arrivata dal tabellone libero femminiZ La premiazione dei vincitori degli Assoluti
le dove una quattorregionali toscani 2014
dicenne ha messo in
riga tutte le avversarie che hanno avuto la ventura di incontrarla. La lucchese Tatiana Pieri,
dopo aver accumulato allori nazionali in tutte le categorie giovanili, ha
incominciato a depredare i tornei più prestigiosi organizzati in Toscana. L’impresa più accattivante è stata compiuta in semifinale quando,
sotto di un set, ha fatto fuori la numero uno del torneo, Jelena Simic,
che vantava una classifica nettamente superiore. In finale, poi, la Pieri
ha battuto facilmente la più esperta Serena Frazzitta. Lo stato di grazia della forte tennista lucchese, come si sa, è stato confermato dallo
straordinario exploit compiuto al torneo internazionale di Santa Margherita di Pula dove, partendo dalle qualificazioni, si è fermata solamente all’epilogo finale di fronte ad una avversaria dotata di un ottimo
ranking Wta. In campo maschile la vittoria nel torneo più atteso ha
arriso a Marco Simoni, già vincitore due anni addietro di questo titolo.
In finale ha facilmente avuto la meglio su uno stanco Jacopo Bramanti.
Nel tabellone di terza categoria maschile un altro ritorno al successo è
stato quello di Leonardo Bartolozzi esperto di vittorie quando i campionati toscani si disputano negli anni pari. In finale ha superato un
ritrovato quanto attempato atleta aretino, Massimiliano Renai. Nella
categoria femminile il titolo è stato vinto da una bella e brava tennista
di Carrara, Patrizia Fusco, che, nel match finale, ha avuto la meglio
sulla bravissima tennista di casa Allegra Dalmazio, una quattordicenne
calabrese che, in terra toscana, sta incominciando a vivere una bella
avventura tennistica.
Super 39 Tennis
la voce delle REGIONI
TRENTINO
Pietravalli e Antonelli ok
d
di Luca Avancini
S
uccessi di Claudio Pietravalli e Serena Antonelli nella tappa del
Grand Prix “Coop Trentino” disputata dal 15 al 23 marzo sui campi
in erba sintetica dell’At Levico dove era in programma il “Trofeo Cassa
Rurale Levico Terme”, tradizionale appuntamento di fine inverno riservato ai giocatori e alle giocatrici di quarta categoria, diretto dal giudice arbitro Ludovico Dell’Antonio. La superficie veloce si è dimostrata
davvero congeniale al gioco aggressivo e spregiudicato di Pietravalli,
portacolori del Tc Arco, bravo a centrare la vittoria dopo essere venuto
a capo di due difficili match, dapprima in semifinale con un battagliero
Shaka Cristellotti, tornato ad esprimersi su buoni livelli, e quindi nella
sfida decisiva per il titolo con il giovanissimo tennista di casa Kristian
Pedri, uscito con personalità dalla parte bassa del tabellone, inizialmente presidiata da Pierpaolo Abbà, quest’ultimo subito inciampato
nel bolzanino Albert Bernard. Pietravalli ha mostrato tenuta e temperamento alla distanza, rintuzzando con sicurezza l’assalto
finale di Pedri, protagonista
in precedenza di un bel derby con il più esperto compagno di squadra Claudio
Stefenelli. Epilogo inatteso
per la prova femminile che
ha esaltato le insospettate
qualità agonistiche di Serena Antonelli, non classificata delle Cinque Contrade,
che ha dominato con piglio
Z La premiazione del Torneo Levico
autorevole il torneo. In otto
partite Serena ha concesso un solo set, alla 4.1 Aurora Bertoluzza, e
ha ben controllato le altre giovanissime rivali, Lucrezia Maffei in semifinale, e la brava e altrettanto sorprendente 4.3 Valentina Covi, giunta
sino alla finale dopo essersi resa protagonista dell’eliminazione della
favorita numero uno del tabellone, la Lady arcense Angela Armici.
Risultati – Singolare Maschile Quarta- Quarti: Cristellotti b. D. Santuari
75 36 63, Pietravalli b. A. Stefenelli 64 64, C. Stefenelli b. Robol 64
63, Pedri b. Bernard 64 62 – Semifinali: Pietravalli b. Cristellotti 36 63
61, Pedri b. Stefenelli 75 67 63 – Finale: Pietravalli b. Pedri 64 26 63
Singolare femminile Quarta – Semifinali: Covi b. Tetter 64 64, Antonelli
b. Maffei 75 61 – Finale: Antonelli b. Covi 62 63.
UMBRIA
Villa Candida protagonista
d
di Sergio Pioppi
S
i sono conclusi al Tennis Club Todi 1971 i Campionati umbri
giovanili indoor. Manifestazione che ha visto al via ben 249
ragazzi/e. Nuovo record di partecipazione per questa competizione considerando che erano assenti in questa occasione sia gli
NORD
CENTRO
SUD
under 8 che gli under 18.
Assegnati14 i titoli: under 9-10-11-12-13-14-16 sia nel settore maschile
che femminile. Ben sei sono state le affermazioni del Tennis Training
Villa Candida Foligno. Un titolo a testa per: Il Casale, Tc Perugia, Junior
Perugia, Clt Terni, Olympia Gualdo Tadino, Ct Spoleto, Ct Foligno e Tc
Viterbo. Per Viterbo ha vinto Simone Poeta che pur esendo tesserato
fuori regione è umbro a tutti gli effetti e quindi regolare la sua partecipazione. Hanno diretto la manifestazione i giudici arbitri Mario Malizia,
titolare, e Lucio Ranocchiari, assistente. Ecco come è andata.
Settore femminile finali
Under 16: Martina Gentili (Tennis Training Villa Candida) b. Elena Marini (Tennis Training Villa Candida) nd.
Under 14:Francesca Rosi (Il Casale) b. Maria Rebecca Frondizi (Ct
Gubbio) 6-2, 6-0.
Under 13: Linda Alessi (Tennis Training Villa Candida) b. A. Laura Gaudenzi (Ct Foligno) 6-0, 6-1.
Under 12: Giulia Tedesco (Tennis Training Villa Candida) b. Giorgia Rosi (Narni Sport Center) 6-3, 6-3.
Under 11: Matilde Paoletti (Tc Perugia) b. Sofia Pizzoni (Tennis Training
Villa Candida) 6-0, 6-0.
Under 10: Veronica Sirci (Tennis Training Villa Candida) b. Angelica
Giovagnoli (Olympia Gualdo Tadino) 6-4, 6-0.
Under 9: Elettra Gradassi (Tennis Training Villa Candida) b. Benedetta
Raggiotti (Il Casale) 6-4, 6-2.
Settore maschile finali
Under 16: Giorgio Ruello (Tc Terni) b. Giacomo Natazzi (Junior Perugia) 6-3, 6-1.
Under 14: Tommaso Lippi (Ct Foligno) b. Alessio De Bernardis (Tennis
Training Villa Candida) 3-6, 6-2, 6-3.
Under 13: Gilberto Casucci (Junior Perugia) b. Lorenzo Paiella (Narni
Sport Center) 6-1, 6-3.
Under 12: Saverio Trippetti (Ct Spoleto) b. Niccolo Aristei (Junior Perugia) 6-3, 6-4.
Under 11: Simone Poeta (Tc Viterbo) b. Gabriele Santoni (Ct Foligno)
6-2, 6-3.
Under 10: Nicolò Tresoldi (Olympia Gualdo Tadino) b. Pietro Augusto
Lavoratori (Il Casale) 7-5, 6-0.
Under 9: Alessandro Moretti (Tennis Training Villa Candida) b. Corrado
Chieffo (Tc Perugia) 6-3, 6-0.
VAL D’AOSTA
Giovani in evidenza
d
di Demetrio De Gaetano
S
abato 18 gennaio si è svolta la cerimonia di premiazione dell’attività giovanile 2013.
Nonostante il momento di crisi e le scarse risorse a disposizione, il
Delegato Regionale Pier Giorgio Ottenga non ha voluto rinunciare
a questo momento di gratificazione per le nostre giovani leve che si
impegnano quotidianamente, per le loro famiglie che li supportano
nella loro attività e per i tecnici che, allenandoli e trasmettendo loro
la passione per il nostro sport, mantengo in piedi il “piccolo”vivaio
valdostano.
Super 40 Tennis
Z Lo Young tennis day
Durante la serata, tenutasi presso un gremito salone conferenze del
C.O.N.I., con lo stesso Ottenga a fare gli onori di casa e alla presenza
del Vice Presidente Vicario del C.O.N.I. Valle d’Aosta Riccardo Borbey, del Coordinatore P.I.A Valle d’Aosta Moreno Rossin e del Tecnico
Regionale Fabio Paonessa, sono stati premiati una trentina di giovani
atleti. Questo numero di per sé non rende appieno l’idea dell’attività
svolta e dei ragazzi coinvolti.
Questo l’elenco completo dei premiati
CAMPIONATO UNDER 9 INTERSAT (riconoscimento a tutte le squadre partecipanti)
C.T. Saint Chistophe, T.C. Aosta, T.C. Chatillon-Saint Vincent, T.S. Sarre, C.T. Courmayeur
CIRCUITO UNDER 10/12 INTERSAT
1° Alberto Centoz, 2° Lorenzo Gambino, 3° Francesco Nieddu
CIRCUITO UNDER 12/14/16 INTERSAT
1° Andrea Tomassoni, 2° Alessandro Laniece, 3° Marcello Maule
CIRCUITO UNDER 12 AGONISTI FEMMINILE
1° Giorgia Crema
CIRCUITO UNDER 12 AGONISTI MASCHILE
1° Umberto Congiu, 2° Samuele Canonico
CIRCUITO UNDER 14 AGONISTI FEMMINILE
1° Sara Fristachi, 2° Giada Crema
CIRCUITO UNDER 14 AGONISTI MASCHILE
1° Filippo Canonico
2° Samuele Canonico
SQUADRA PIA CUP 2013 ( riconoscimento per il 2° posto ottenuto
nel proprio girone)
Francesco Nieddu, Lorenzo Gambino, Alice Paonessa, Pietro Broglio,
Sara Riccardi.
PREMI SPECIALI per l’attività ed i risultati ottenuti a livello nazionale
sono stati assegnati a Alice Paonessa, Alessandro Laniece e Tommaso
Rossin.
VENETO
Programmi 2014
d
di Roberto Bonigolo
O
rmai la nuova stagione agonistica è in pieno corso anche nella
nostra regione ma il prologo è stato quanto mai allettante con
una serie a raffica di Tornei Rodeo (con la collaudata formula dello
svolgimento nel corso di un week end e con partite di durata limitata)
che fanno ben sperare per il prosieguo dell’annata. Il Comitato Regionale Veneto della FIT è ora pronto per affrontare le sfide di una nuova
e importante stagione sportiva, dopo un 2013 quanto mai lusinghiero
e ricco di soddisfazioni, come sottolinea lo stesso presidente regionale Mariano Scotton. “La realtà del Veneto, fra le prime in Italia per
numero di iscritti e attività svolte, può contare infatti sulla forza di oltre
25.000 tesserati (dei quali 7.000 agonisti) e sulla organizzazione di quasi 400 tornei. E per il 2014 la crescita è assicurata, con uno stupendo
calendario sempre più ricco: 91 i tornei giovanili a fronte dei 74 dello
scorso anno, 16 gli Open, 13 quelli di 2a Categoria, 86 di 3a (nel 2013
erano 68), 99 di 4a, 9 Veterani e ben 54 tornei Rodeo (nel 2013 erano
35). Insomma un grande momento che stiamo vivendo anche a livello
regionale sulla scia di quanto già avviene a livello nazionale”.
E’ anche da aggiungere che l’attività non si limita a quella amatoriale,
di base e agonistica,
ma anzi a la propria
punta dell’iceberg
a livello internazionale con una serie
di avvenimenti di
assoluto prestigio.
“Quest’anno in Veneto - prosegue
Scotton - abbiamo
in programma alcuni
imperdibili appuntamenti con ben quattro Challenger da
50.000 dollari (SSD
Z Il presidente regionale Mariano Scotton in
98 Vicenza, C.S. Pleoccasione dell’inaugurazione della nuova sede CRV
biscito Padova, T.C.
a Vicenza
Mestre e T.C. Cortina) che richiameranno nella nostra Regione atleti di altissimo livello, probabilmente fra i
primi 100 al mondo della classifica ATP, che aggiungeranno lustro, impreziosendo un’attività agonistico-sportiva già di per sé molto intensa.
Oltre ovviamente alla consueta intensa programmazione internazionale che non mancherà di coinvolgere i tanti appassionati con i tornei da
25.000 dollari della Canottieri Padova e del T.C. Mestre e da 15.000
dollari del T.C. Este. Quest’anno inoltre, a livello giovanile, registriamo un’eccezionale new entry con il torneo Eta di primo grado under
14 maschile all’Eurotennis Club Treviso, fra i più importanti in Europa,
oltre alle già consolidate tappe del Tennis Europe al C.S. Plebiscito
(under 12) e al T.C. Sporting Mestre (under 16)”. Ma il Comitato Regionale Veneto, pur soddisfatto di questo crescente entusiasmo, non sta
a guardare e anzi propone alcune nuove iniziative per rendere ancor
più stimolante la partecipazione ai tornei e per offrire agli atleti sempre
nuovi stimoli. Parliamo di due circuiti regionali con relativi master finali
per i migliori atleti: un Circuito di Terza e Quarta categoria e un Circuito giovanile Young Boys. Inoltre anche per il 2014 sarà ripetuta la piacevole esperienza delle Final Four giovanili in un’unica sede, momento
di grande condivisione e di sano spirito sportivo, come pure le finali di
tutti i Campionati a squadre di serie D in una kermesse di due giorni di
grande aggregazione. Insomma un 2014 tutto da gustare e da vivere
appassionatamente, da protagonisti o da spettatori.
Super 41 Tennis
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Non perdere l’occasione: si comincia con Roger Federer
Per info: www.tennisitaliano.it
tennis in carrozzina
UN GRANDE SUCCESSO
Sardinia Open:
semplicemente unico!
Per il secondo anno consecutivo, il terzo in totale, il torneo di Alghero si è laureato miglior evento
del mondo e a sceglierlo sono stati proprio i giocatori. Un riconoscimento che dà la misura del grado
di importanza che il movimento italiano ha raggiunto nel panorama mondiale
DI
s
Sono passati quindici anni da
quella prima volta. Era un maggio splendido, caldissimo, Alberto Corradi, Giovanna Scanu e
tutti i volontari erano allo stesso
tempo eccitati e “spaventati” dal
quel primo evento internazionale che raccoglieva allora 24 giocatori. Ad Alghero non si erano
mai viste tante carrozzine che
giravano per la città, al circolo
tennis erano tutti in fermento per
aggiustare le piccole barriere e
rendere il circolo completamente accessibile e laddove questo
non poteva avvenire i volontari
erano li pronti a risolvere qualsiasi problema e ad aiutare i giocatori. E’ possibile mantenere
questo entusiasmo e questa passione per 15 anni? In Sardegna
hanno fatto di meglio: la passione non solo non è diminuita ma
è cresciuta di anno in anno a tal
punto che il torneo è oramai un
appuntamento irrinunciabile per
centinaia di giocatori di tutto il
mondo. Perfino la città di Alghero è completamente cambiata in
questi 15 anni modificando quasi
tutti gli accessi alle spiagge per
accogliere e mostrare a tutto
il mondo il fascino e la bellezza
di questa città e di questo mare.
Mi viene da pensare che chi non
viene, o ancora non è venuto a
giocare questo torneo, è perchè
ancora non ha conosciuto e “vissuto” il “Sardinia Open”.
Perchè abbiamo sentito il bisogno di ricordare questa storia?
FEDERICO ROSSI
La premiazione del Sardinia Open
Perchè per il secondo anno
consecutivo, il terzo in totale, il
torneo è stato insignito del titolo di miglior torneo del mondo
e a sceglierlo sono stati proprio
i giocatori con una percentuale
schiacciante.
Questa è la motivazione della
ITF: “Il Sardinia Open continua a
dimostrare un alto livello di organizzazione e promozione, sotto
la guida del direttore del torneo
Alberto Corradi e del suo team.
In una posizione idilliaca, il torneo di Alghero, si conferma tra
gli eventi di primissima qualità
del Nec Wheelchair Tennis Tour
e uno dei più popolari tra i giocatori di tutto il mondo”.
Queste invece le parole di Corradi che ci ha rilasciato all’indomani dell’ennesimo riconoscimento. “Vincere il titolo di miglior
torneo al mondo una volta può
essere dovuto ad una serie di
circostanze favorevoli, vincerlo 2
anni di seguito credo che sia un
plauso e una consacrazione del
livello professionale raggiunto.
Noi l’abbiamo vinto 3 volte!!!!
Come dissi lo scorso anno, ad
Alghero non abbiamo il TC più
bello, non abbiamo l’hotel più
accogliente, non abbiamo neanche i mezzi finanziari degli altri
tornei che si svolgono in tutto
il mondo. Noi vinciamo grazie
ai nostri fantastici volontari che
rinunciano volentieri a 10 giorni
di ferie per accogliere ogni anno
gli atleti provenienti da tutto il
mondo. Il cuore grande del team
sardinia open fa si che i giocatori che arrivano si sentano come
a casa loro. All’arrivo di ognuno
di loro è una festa, un abbraccio,
Super 43 Tennis
uno scambio di battute, sorrisi e
disponibilità nei confronti di tutti.
Siamo riusciti a creare un clima,
si professionale, ma talmente
amichevole ai campi da tennis, in
hotel in un continuo susseggiursi
di emozioni che sfociano il giorno delle partenze con un fiume
di lacrime per gli amici che se ne
vanno. Dal primo giorno, giorno
del sorteggio, 2 cameramen professionisti filmano tutte le emozioni che poi vengono riprodotte
e inviate nel ns canale youtube.
A livello economico negli ultimi
anni siamo sostenuti dalla Regione Sardegna Assessorato allo
sport, e dalla camera di commercio di Sassari, ma siamo sostenuti anche e principalmente da
tantissimi operatori commerciali
e imprenditori di Alghero e Sassari, che ogni hanno, malgrado
la crisi devastante che sta attraversando la Sardegna, fanno il
possibile per sostenerci e portare avanti la manifestazione che è
oramai diventata un Evento per
Alghero e per tutta la Sardegna. Certamente la cornice della
fantastica Alghero, l›ubicazione
dell›hotel e del tennis club ci
danno sicuramente un grosso
vantaggio. E cercheremo sempre di aggiungere qualcosa per
i nostri giocatori, perchè come
ben sappiamo non bisogna fermarsi mai”.
E noi possiamo altro che aggiungere che “lunga vita al Sardinia
Open!”.
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troverai un campo
e un avversario forte come te.
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IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS
Internazionali BNL d’Italia
Per la prima volta anche
il torneo maschile
La grande bellezza del tennis è su SuperTennis. Una programmazione da oscar per gli Internazionali Bnl d’Italia.
Non più solo tennis femminile, da quest’anno il canale
della Fit racconterà anche le fasi finali del torneo maschile. Una prima volta assoluta. Una offerta esclusiva. Unica.
È il primo Masters1000 live su SuperTennis.
Un quarto di finale, una semifinale e la finale Atp, andranno ad arricchire un’offerta che negli anni ha conquistato
pubblico e critica. La settimana del Foro Italico sarà un
susseguirsi di emozioni, tra campo e villaggio, tra servizi
ed interviste. Tutto rigorosamente in diretta, come da tradizione. Telecamere che saranno accese già da domenica
10 maggio, quando la finale del Wta Premier di Madrid
sarà raccontata e commentata proprio dallo studio del
Foro Italico. Un’occasione per iniziare a mostrare le prime
immagini del torneo di Roma. Dal
lunedì, poi, programmazione speciale, perchè il cuore degli italiani
batterà al ritmo degli Internazionali Bnl d’Italia e SuperTennis farà
da cassa di risonanza per accorciare le distanze e portare in ogni
casa la grande festa del tennis.
Si partirà ogni mattina con Qui
Foro Italico, lo speciale che riepiloga quanto successo il giorno
prima. Un antipasto della giornata
che sarà. Alle 10.45, nell’immediata vigilia degli incontri, Claudia Fusani analizzerà a fondo gli
articoli pubblicati sui quotidiani
nazionali. Rassegna stampa interamente dedicata al Foro Italico
con ospiti e curiosità. Il suono dei primi colpi sposterà
l’attenzione sui campi, perché il tennis resterà l’autentico
protagonista della settimana del Foro. Tre i campi coperti
dalle telecamere di SuperTennis: il Centrale, il Grandstand
e il Pietrangeli. Impossibile perdersi i grandi match, impossibile tralasciare emozioni e pathos. È la magia degli
Internazionali Bnl d’Italia e sarà vissuta nella sua pienezza,
con uno sforzo produttivo notevole. A fare da raccordo
tra una partita e l’altra, ci sarà come sempre lo studio
di continuità con Dario Castaldo e Giorgio Galimberti.
La sera, invece, confermato l’appuntamento con Happy
Hour, lo spazio di intrattenimento che anticipa la sessione
serale. Vip e colore, un mix che da sempre caratterizza
il torneo del Foro Italico. Per rivedere quanto successo
nel corso della giornata ci sarà lo speciale “Oggi al Foro
Italico”, per analizzare i risultati e le perfomance dei top
player e presentare la giornata successiva. Quattordici ore
di diretta al giorno, per vivere fino in fondo la Grande Bellezza del tennis mondiale. Il miglior spettacolo al mondo.
Giovanni Di Natale
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