LA VACCINAZIONE ANTI-INFLUENZALE ED ANTI-PNEUMOCOCCICA: RAZIONALE ED INDICAZIONI SULL’ANZIANO E LE CATEGORIE A RISCHIO LA SICUREZZA DELLA CO-SOMMINISTRAZIONE DEL VACCINO ANTI-INFLUENZALE CON IL VACCINO ANTI-PNEUMOCOCCICO AULA BONUS PASTOR 25 OTTOBRE 2014 R.IERACI infettivologo LA CULTURA DELLA VACCINAZIONE LA CULTURA DELLA VACCINAZIONE E’ OGGI: IN UNA FASE DI IMPORTANTE TRASFORMAZIONE IN CUI : ALLA DIMENSIONE PUBBLICA DELL’OBBLIGATORIETÀ SI AFFIANCA SEMPRE DI PIÙ QUELLA: DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA SCELTA INDIVIDUALE. LA SAFETY DEI VACCINI LE INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA DEI VACCINI PROVENGONO DA UNA SORVEGLIANZA DI TIPO GLOBALE. LA RARITÀ DEGLI EVENTI AVVERSI ALLE VACCINAZIONI E’ DA RITENERSI UN DATO STATISTICAMENTE ACQUISITO. LA COMUNICAZIONE E LE VACCINAZIONI L'EFFETTO PARADOSSO DEI CONTROLLI: (I CASI DELL’INFANRIX HEXA, DEI VACCINI ANTINFLUENZALI, DEL MENINGITEC ) LE MALATTIE PREVENIBILI DA VACCINO : RICHIEDONO →INCISIVITÀ →COORDINAMENTO DELLE ISTITUZIONI SU’ 2 ASPETTI : LA COMUNICAZIONE DEI RISCHI. L’INFORMAZIONE PER LA PROMOZIONE DELLE VACCINAZIONI. WEB E VACCINI NOVE SITI SU DIECI, (CHE SI OCCUPANO DI VACCINI) SONO CONTRO. NON IMPORTA CHE IL 10% (RESTANTE) SIANO SITI DELL’ OMS, DELL’UNIVERSITÀ, DELLE SOCIETÀ SCIENTIFICHE. QUALI SONO I MOTIVI? SCARSA PERCEZIONE DEI PERICOLI DI CERTE MALATTIE (DA NOI QUASI SCOMPARSE GRAZIE AI VACCINI) AVVERSIONE NON INFONDATA ALLA OBBLIGATORIETÀ (CHE RIGUARDA SOLO 4 VACCINAZIONI) GUSTO PER IL COMPLOTTISMO. WEB E VACCINI WEB E VACCINI LA SOMMINISTRAZIONE SIMULTANEA: IL RAZIONALE INNUMEREVOLI EVIDENZE SCIENTIFICHE VASTISSIMA ESPERIENZA CLINICA: →FORNISCONO LA BASE SCIENTIFICA PER LA CO‐SOMMINISTRAZIONE. LA CO‐SOMMINISTRAZIONE AUMENTA LA PROBABILITÀ CHE: UN BAMBINO UN ADOLESCENTE UN ADULTO SIANO VACCINATI COMPLETAMENTE ALL’ ETÀ APPROPRIATA. LA CO-SOMMINISTRAZIONE DI VACCINI VIVI ATTENUATI E INATTIVATI →INDUCE: TASSI DI SIEROCONVERSIONE TASSI DI REAZIONI AVVERSE SIMILI A QUELLI SEPARATAMENTE. OSSERVATI QUANDO SONO SOMMINISTRATI LA CO‐SOMMINISTRAZIONE DI ROUTINE DI TUTTI VACCINI APPROPRIATI PER L'ETÀ, È RACCOMANDATA PER I BAMBINI PER I QUALI NON ESISTONO CONTROINDICAZIONI SPECIFICHE. LA SOMMINISTRAZIONE SIMULTANEA NEI VIAGGIATORI È FONDAMENTALE: DURANTE LA PREPARAZIONE PER I VIAGGI ALL'ESTERO. QUANDO IL MEDICO È INCERTO CHE UN PAZIENTE TORNERÀ PER LE ULTERIORI DOSI DI VACCINO. LA CO-SOMMINISTRAZIONE E IL VACCINO ANTINFLUENZALE (TIV) IL TIV NON INTERFERISCE CON LA RISPOSTA IMMUNE AD ALTRI VACCINI INATTIVATI O VIVI ATTENUATI SE CO‐SOMMINISTRATI. IL VACCINO ANTINFLUENZALE ATTENUATO (LAIV) NON INTERFERISCE CON LA RISPOSTA IMMUNITARIA A MPR,VAR CO‐SOMMINISTRATI. TDPa E TIV POSSONO ESSERE CO‐SOMMINISTRATI, IN SEDI DIVERSE LA CO-SOMMINISTRAZIONE DI PCV13 E TIV È STATO DIMOSTRATO ESSERE IMMUNOGENA E SICURA. NON AUMENTA L'INCIDENZA O LA GRAVITÀ DELLE REAZIONI AVVERSE. PCV13 E’ CO‐SOMMINISTRATO IMMUNIZZAZIONE NEGLI ADULTI. CON TIV IN PROGRAMMI DI LA CO-SOMMINISTRAZIONE DEL PCV13 CON IL TIV: LA NOSTRA ESPERIENZA COME PRIMA IL PCV 7, POI IL PCV 10 IL PCV 13 È DI ROUTINE CO‐SOMMINISTRATO CON IL TIV ADIUVATO. IN VARI STUDI, SU’ ADULTI TRA I 50 E I 59 E SU’ ANZIANI ≥65 ANNI LA RISPOSTA A TUTTI E TRE GLI ANTIGENI TIV E’ PARAGONABILE: SE TIV E’ SOMMINISTRATO DA SOLO. O IN COSOMMINISTRAZIONE CON PCV 13. VI E’ UNA TENDENZA A UNA MINORE FREQUENZA DI REAZIONI AVVERSE LOCALI E GENERALI SUGLI OVER ≥65. I VIRUS INFLUENZALI →CAUSANO MALATTIA FRA PERSONE DI TUTTE LE ETÀ. I TASSI DI INFEZIONE SONO PIÙ ALTI TRA I BAMBINI →LE COMPLICANZE, I RICOVERI E I DECESSI SONO PIÙ ELEVATI: NEI SOGGETTI ≥65. NEI BAMBINI < 5 ANNI. IN SOGGETTI DI QUALSIASI ETÀ A RISCHIO. I VIRUS INFLUENZALI A E B FREQUENTE VARIABILITÀ ANTIGENICA: A CARICO PRINCIPALMENTE DEL TIPO A (SUDDIVIS0 IN SOTTOTIPI IN BASE AD EMOAGGLUTININA E NEURAMINIDASI) MENO PER IL TIPO B MAI OSSERVATA NEL TIPO C. Natural hosts of influenza viruses Haemagglutinin subtype H1 H2 H3 H4 H5 H6 H7 H8 H9 H10 H11 H12 H13 H14 H15 Neuraminidase subtype N1 N2 N3 N4 N5 N6 N7 N8 N9 I VIRUS INFLUENZALI MODIFICAZIONI ANTIGENICHE DI MINORE ENTITÀ (DRIFT ANTIGENICO) DEI VIRUS A E B SONO: RESPONSABILI DELLE EPIDEMIE STAGIONALI. SOLO PER I VIRUS A PER UN FENOMENO DI RIASSORBIMENTO GENICO TRA CEPPI VIRALI DIFFERENTI (SHIFT ANTIGENICO) APPAIONO: SOTTOTIPI NUOVI: I PANDEMICI I VIRUS INFLUENZALI B 2 LINEAGGI GENETICI (YAMAGATA E VICTORIA), NON CLASSIFICATI IN SOTTOTIPI. →I B SUBISCONO DRIFT ANTIGENICO MENO RAPIDAMENTE DI A. I B DI ENTRAMBI LINEAGGI HANNO CO‐CIRCOLATO NELLE RECENTI STAGIONI. IL TIV NELLE ULTIME STAGIONI HA CONTENUTO UN SOLO VIRUS B. DAL 2001 AL 2010‐2011, IL B CIRCOLANTE IN MANIERA PREDOMINANTE È STATO RAPPRESENTATO NEL TIV IN SOLO 5 STAGIONI. EPIDEMIOLOGIA EUROPA VIRUS A E B I 2 LINEAGE B CO-CIRCOLANO DAL 2000 100% 90% 80% 70% 60% A/H1N1 A/H3N2 50% B Yamagata 40% B Victoria 30% 20% 10% 0% 2000‐01 2002‐03 2003‐04 2004‐05 2005‐06 2006‐07 2007‐08 2008‐09 2009‐10 2010‐11 2011‐12 ADATTATO DA EUROPEAN CENTRE FOR DISEASE PREVENTION AND CONTROL. ANNUAL EPIDEMIOLOGICAL REPORT ON COMMUNICABLE DISEASES IN EUROPE. STOCKHOLM: ECDC. ANNI 2000‐2011 LA CONTAGIOSITA’ DEI VIRUS INFLUENZALI DIPENDE: DALLA VIRULENZA DEL CEPPO INFLUENZALE IN CIRCOLAZIONE. DALL’ESISTENZA DI UN’IMMUNITÀ PREGRESSA NELLA POPOLAZIONE. DALLA COPERTURA VACCINALE. LA INCIDENZA CUMULATIVA NELLA STAGIONE 2013-14 È STATA CARATTERIZZATA, DA UNA BASSA INCIDENZA CUMULATIVA PARI: A 78 CASI PER 1.000 ASSISTITI. NELLA FASCIA 0‐4 ANNI : 212 CASI PER 1.000 ASSISTITI NELLA FASCIA 5‐14 ANNI : 121 CASI PER 1.000 ASSISTITI LA CIRCOLAZIONE DEI VIRUS STAGIONE 2013-14 CONTEMPORANEA DI CEPPI DI TIPO A E DI TIPO B: VIRUS DI TIPO A PREVALENTI (97%) VIRUS DI TIPO B (3%). NELL’AMBITO DEL TIPO A: →SOTTOTIPO H3N2 (58%) →CEPPO H1N1PDM09 (35%). IL RESTANTE 7% DEI CEPPI DI TIPO A NON SOTTOTIPIZZATO. LA COMPOSIZIONE DEL VACCINO TRIVALENTE FLU 2014-15 ANTIGENE ANALOGO AL CEPPO A/CALIFORNIA/7/2009 (H1N1)PDM09; ANTIGENE ANALOGO AL CEPPO A/TEXAS/50/2012 (H3N2); ANTIGENE ANALOGO AL CEPPO B/MASSACHUSETTS/2/2012. NEL CASO DI IMPIEGO DI VACCINI QIV, L’INSERIMENTO DEL B/BRISBANE/60/2008‐LIKE (LINEAGGIO B/VICTORIA/2/87) (WHO) IL TIV PER IL 2014/2015 E’ INVARIATO RISPETTO AL 2013/2014. STORIA DELLA COMPOSIZIONE DEI VACCINI CONTRO L’INFLUENZA 2009 pandemico 1968 pandemico “Swine” H1N1 1957 pandemico H3N2 1918 pandemico H2N2 Ri‐emerge H1N1 stagionale H1N1 H1N1 VICTORIA Influenza B= 2 lineages Vaccini bivalenti (influenza A & B) Vaccino quadrivalente Vaccino monovalente influenza A 1920 1930 First isolation of influenza A virus 1940 1950 YAMAGATA Vaccini Trivalenti 1960 1970 1980 1990 2000 2010 First isolation of influenza B virus McCullers JA, Huber VC. Hum Vaccin Immunother. 2012;8:34–44. 24 LA VACCINAZIONE ANTI-INFLUENZALE PRINCIPALE MEZZO DI PREVENZIONE DELL'INFLUENZA E DELLE SUE COMPLICANZE. GLI OBIETTIVI: →RIDUZIONE DEL RISCHIO INDIVIDUALE DI MALATTIA, OSPEDALIZZAZIONE E MORTE. →RIDUZIONE DEI COSTI SOCIALI CONNESSI CON MORBOSITÀ E MORTALITÀ. LE PROBLEMATICHE DEL VACCINO STAGIONALE LA COMPOSIZIONE DEL VACCINO STAGIONALE E’ DECISA MOLTO PRIMA, RISPETTO ALL’INIZIO DELLA STAGIONE INFLUENZALE. PUÒ ACCADERE CHE I VIRUS CIRCOLANTI POSSANO PRESENTARE DELLE MUTAZIONI MINORI (DRIFT) RISPETTO AI CEPPI INCLUSI NEL VACCINO (FENOMENO DEL MIS‐MATCH). EFFICACIA DEI VACCINI ANTI-INFLUENZALI TRIVALENTI IMPATTO DEL MISMATCH QUANDO IL CEPPO B PRESENTE NEI VACCINI TRIVALENTI NON CORRISPONDE AL CEPPO B CIRCOLANTE E/O PREDOMINANTE, L'EFFICACIA È RELATIVAMENTE BASSA 1 Heikkinen T et al. Vaccine 29 (2011) 7529– 34. 2 Tricco AC et al. BMC Med 2013;11:153. 3 Dias Granados CA et al. Vaccine 2012; 31: 49– 57. 4 Belshe RB. Vaccine 2010; 28:2149–56. 5 Belshe RB. Vaccine 2010;28(Suppl 4):D45–D53. IL VACCINO ANTI-INFLUENZALE CONVENZIONALE ADIUVATO PRESENTA UN MECCANISMO D’AZIONE QUASI SOVRAPPONIBILE. LA SUA EFFICACIA PROTETTIVA PUÒ ESSERE MIGLIORATA DA UNA DIVERSA PRESENTAZIONE ANTIGENICA. LA PRESENTAZIONE ANTIGENICA È CONDIZIONANTE NELL’EVOLUZIONE DEGLI ALLESTIMENTI VACCINALI: I VACCINI ANTI-INFLUENZALI IN USO VACCINO SPLIT VACCINO A SUBUNITÀ DA “UOVA EMBRIONATE” O DA COLTURA CELLULARE VACCINO A SUBUNITA’ ADIUVATO CON MF 59 VACCINO SPLIT INTRADERMICO (UTILIZZA I PARTICOLARI MECCANISMI IMMUNITARI CHE SI ATTIVANO NEL DERMA: ADULTI > 18 ANNI E ANZIANI VACCINO QIV SPLIT PER ADULTI E BAMBINI > 3 ANNI: 2 SOTTOTIPI DI VIRUS DI TIPO A 2 DI TIPO B VACCINO ANTINFLUENZALE COSTITUITO DA VIRUS VIVI ATTENUATI (INTRANASALLY) IL PROSSIMO FUTURO: I VACCINI ANTI-INFLUENZALI A MATERIALE GENETICO SE SICURI, IMMUNOGENICI E PROTETTIVI, →MOLTI VANTAGGI →IMITAZIONE DI VACCINI VIVI ATTENUATI. CORRETTA PRESENTAZIONE DELL’ANTIGENE AL SISTEMA HLA. POSSIBILITÀ DI VACCINAZIONE AD ANTIGENE MULTIPLO. VELOCITÀ DI PRODUZIONE DEL VACCINO. IMMUNITÀ PIÙ AMPIA. IDENTITÀ GENETICA CON IL VIRUS NATURALE. L’EFFICACIA CLINICA DEL VACCINO ANTI-INFLUENZALE VARIA A SECONDA: DELLA POPOLAZIONE CONSIDERATA : BAMBINI ADULTI ANZIANI NORMORISPONDENTI IMMUNODEPRESSI DELLA MAGGIORE O MINORE CORRISPONDENZA TRA I CEPPI VIRALI CHE CAUSANO L’EPIDEMIA E QUELLI CONTENUTI NEL VACCINO USATO. L’EFFICACIA DEL VACCINO ANTI-INFLUENZALE VARIA ANCORA A SECONDA DEI PARAMETRI CONSIDERATI: RIDUZIONE DELLA MORBOSITÀ . RIDUZIONE DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER POLMONITI. RIDUZIONE DELLA MORTALITÀ, NEI VACCINATI RISPETTO AI NON VACCINATI. ANCORA LA REALE EFFICACIA PROTETTIVA DIPENDE NON SOLO DA UNA MIGLIORE RISPOSTA IMMUNITARIA MA ANCHE DALLA % DI SOGGETTI VACCINATI NELLA POPOLAZIONE A RISCHIO E IN QUELLA GENERALE. I VACCINI INATTIVATI CONVENZIONALI PRESENTANO DIVERSI LIMITI, QUALI: IL LIVELLO RELATIVAMENTE BASSO DI EFFICACIA PROTETTIVA REALE IN: ANZIANI. BAMBINI. IMMUNODEPRESSI. LA BREVE DURATA DELLA PROTEZIONE OFFERTA. LA ESPERIENZA DELLA RM/E SUL CAMPO PERCHE’ LA SCELTA DI UN VACCINO ADIUVATO GIA’ A PARTIRE DAL 97? A CAUSA DELLA LIMITATA EFFICACIA PROTETTIVA (40‐45%.) DEL VACCINO CONVENZIONALE SUGLI ANZIANI IL VACCINO ADIUVATO CON MF59 E’ IL PIU’ APPROPRIATO PER I >= 65. IL RESTO DELLA QUANTITA’ DI VACCINO E’ IN QUESTA STAGIONE COPERTO DALLO SPLIT. IL VACCINO ADIUVATOCON MF 59 NEI SOGGETTI >= 65 ANNI È PIÙ IMMUNOGENO. HA CAPACITÀ DI CROSS‐PROTEZIONE VERSO VIRUS VARIANTI CONFERISCE UNA PROTEZIONE DI MAGGIORE DURATA NEL TEMPO. E’ IL VACCINO ELETTIVO NEGLI ANZIANI NEI GRANDI ANZIANI (>75 ANNI) NEI SOGGETTI AFFETTI DA PATOLOGIE DI BASE (SPECIE SE ASSOCIATE A CONDIZIONI DI IMMUNODEPRESSIONE) IL PROFILO DI SICUREZZA DEL VACCINO ADIUVATO CON MF 59 AD OGGI, SONO STATE SOMMINISTRATE PIÙ DI 80 MILIONI DI DS. DI SU‐MF59 GLI EVENTI AVVERSI LOCALI E SISTEMICI SONO COMPARABILI NEI SOGGETTI RICEVENTI L’SU‐MF59 OPPURE IL CONVENZIONALE IL PROFILO DI TOLLERABILITÀ DEL SU‐MF59 NON È RISULTATO ALTERATO IN SEGUITO ALLA SOMMINISTRAZIONE DI DOSI RIPETUTE. PERCHE’ UN QIV NEL TIV È INCLUSO SOLO 1°SINGOLO ANTIGENE DEL LINEAGE B CHE SI PREVEDE CIRCOLERÀ NELLA STAGIONE. QUESTA SCELTA NEL 50% DELLE VOLTE HA PORTATO A MISMACTH DEL B‐LINEAGE, RISPETTO AL REALE CIRCOLANTE. UNA POTENZIALE?? SOLUZIONE PER RIDURRE LA POSSIBILITÀ DI UNA MANCATA CORRISPONDENZA DEL B‐LINEAGE È QUELLA DI INCLUDERE ENTRAMBI I B‐LINEAGE NEL VACCINO STAGIONALE (CDC‐WHO). VACCINI QUADRIVALENTI ATTUALMENTE IN SVILUPPO QIV1 Flumist® / Fluenz®2,3 Fluzone® / Vaxigrip®4–6 QIV7 QIV8 Fluarix Tetra™ / FluLaval Tetra™ Novartis vaccines AstraZeneca / MedImmune sanofi‐aventis Novavax Medicago GSK Vaccines Phase I/II IV / III III II II IV MOA MF59‐QIV Q‐LAIV QIV VLP‐QIV H5 VLP‐QIV QIV IM injection Nasal spray IM injection IM injection IM injection IM injection Company Administration Efficacy Effectiveness Immunogenecity B Immuno Safety Ages investigated / licensed Contraindications and restrictions Lower Effect High Effect 6–35 months 2–17 years / 18–49 years 6 months – <9years / 9–17 years / 18–60 years (≥65 years) 18–64 years 18–60 years >35 months Cant be used in Immunosupressed, Increased wheezing in 6‐ 23M. Limited effect in 18yr and above Data available / being investigated QIV, quadrivalent inactivated vaccine; Q‐LAIV, quadrivalent live attenuated influenza vaccine; VLP, virus‐like particle 1. Della Cioppa G, et al. Vaccine. 2011;29:8696–704; 2. Block SL, et al. Pediatr Infect Dis J. 2012;31:745–51; 3. Block SL, et al. Vaccine. 2011;29:9391–7; 4. sanofi-aventis. Available at http://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01218646 (accessed August 2012); 5. sanofi-aventis. Available at http://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01240746 (accessed August 2012); 6. sanofi-aventis. Available at http://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01481454 (accessed August 2012); 7. Novavax. Available at http://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01561768 (accessed August 2012); 8. Medicago. Available at: http://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01244867 (accessed August 2012). LE CONDIZIONI DI RISCHIO GRUPPI DI RISCHIO SOGGETTI IMMUNOCOMPETENTI CONDIZIONI DI RISCHIO BRONCOPNEUMOPATIE CRONICHE ESCLUSO L’ASMA MALATTIE CARDIOVASCOLARI E CRONICHE DIABETE MELLITO MALATTIE EPATICHE CRONICHE PORTATORI DI IMPIANTO COCLEARE PERDITA DI LIQUIDO CEREBROSPINALE ASPLENIA ANATOMICA E FUNZIONALE ANEMIA FALCIFORME ASPLENIA CONGENITA ED ACUISITA O DISFUNZIONE SPLENICA CONDIZIONI DI IMMUNOCOMPROMISSIONE INFEZIONE DA HIV INSUFFICIENZA CRONICA RENALE, NEFROSI TRAPIANTI D’ORGANO MALATTIE ASSOCIATE A TRATTAMENTO CON IMMUNO‐ SOPPRESSORI E RADIAZIONI (NEOPLASIE MALIGNE, LEUCEMIE, LINFOMI) IMMUNODEFICIENZE CONGENITE. IL VACCINO ANTI-INFLUENZALE ED I SOGGETTI A RISCHIO AFFINCHÉ I SOGGETTI A RISCHIO SIANO PROTETTI: NON SOLO BISOGNA CHE SI FACCIANO VACCINARE LORO STESSI MA ANCHE TUTTE LE PERSONE CON CUI HANNO REGOLARMENTE UN CONTATTO STRETTO: I FAMILIARI I PROFESSIONISTI DELLA SALUTE. IN EFFETTI, QUEST’ULTIMI, RAPPRESENTANO UNA FONTE DI CONTAGIO. LA VACCINAZIONE DEI SOGGETTI A RISCHIO: LE AZIONI STIMOLARE I MMG E PLS ALLA CHIAMATA ATTIVA DEI I LORO ASSISTITI A RISCHIO. CHIAMATA DEI SOGGETTI SULLA BASE DEGLI ELENCHI DI ESENZIONE PER PATOLOGIA INDIVIDUARE I CONTATTI/CONVIVENTI DEI SOGGETTI A RISCHIO CHE NON POSSONO ESSERE VACCINATI (AD ES. PAZIENTI ONCOLOGICI IN TRATTAMENTO CHEMIOTERAPICO). COINVOLGERE I MEDICI SPECIALISTI OSPEDALIERI, AMBULATORIALI E LE ASSOCIAZIONI DEI SULL’IMPORTANZA DELLA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE NEI PAZIENTI A RISCHIO. MALATI INFLUENZA E BAMBINI IL BAMBINO DA 0 A 4 ANNI SI AMMALA D’INFLUENZA 10 VOLTE PIÙ DI FREQUENTE DELL’ANZIANO. L’OSPEDALIZZAZIONE DEL BAMBINO SOTTO I 2 ANNI PER INFLUENZA È SIMILE PROPORZIONALMENTE A QUELLA DELL’ANZIANO. VACCINAZIONE ANTI-INFLUENZALE E BAMBINI LA VACCINAZIONE IN ETÀ SCOLARE IN GIAPPONE HA RIDOTTO IL SURPLUS DI MORTALITÀ DELL’ANZIANO DURANTE LA STAGIONE INFLUENZALE. NEGLI USA LA VACCINAZIONE DA 6 MESI A 5 ANNI E’ RACCOMANDATA DALL’ACIP. OCCORRE, GARANTIRE LA VACCINAZIONE DEI BAMBINI A RISCHIO. LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE E LE GRAVIDE L'OMS RITIENE LE GRAVIDE COME IL PIÙ IMPORTANTE DEI GRUPPI A RISCHIO PER LORO STESSE E PER IL FETO. I MMG I GINECOLOGI/OSTETRICI DEVONO INFORMARE LE GRAVIDE, CHE ALL’INIZIO DELLA STAGIONE EPIDEMICA SI TROVINO NEL 2° E III° TRIM. DI GRAVIDANZA: DELLA IMPORTANZA DELLA VACCINAZIONE LA TOLLERABILITA’ DEL VACCINO ANTI-INFLUENZALE I VACCINI ANTINFLUENZALI PRESENTANO UN OTTIMO PROFILO TOLLERABILITÀ. DI ALL’INCIRCA IL 18% DEI PAZIENTI LAMENTA: DOLENZIA, TUMEFAZIONE, ERITEMA NEL SITO DI INOCULO. GLI EVENTI AVVERSI SISTEMICI, BENCHÉ SEGNALATI, NON SONO PIÙ FREQUENTI CHE CON IL PLACEBO. LE CONTROINDICAZIONI AL VACCINO STAGIONALE PRECEDENTE REAZIONE ANAFILATTICA A: PROTEINE DELL’UOVO?? KANAMICINA E NEOMICINA ETC. LA FREQUENZA DI GBS, IN SOGGETTI CHE SONO STATI IMMUNIZZATI CON I VACCINI DISPONIBILI, È DI SOLITO LA STESSA CHE NEI SOGGETTI NON VACCINATI. I VANTAGGI GIUSTIFICANO LA VACCINAZIONE NEI SOGGETTI CON STORIA DI GBS NON CORRELATA AD UNA PRECEDENTE DOSE E AD ALTO RISCHIO DI COMPLICANZE GRAVI DALLA MALATTIA VACCINO STAGIONALE E MALATTIE AUTOIMMUNI LA VACCINAZIONE NEI PAZIENTI CON PATOLOGIE AUTOIMMUNI DEVE TENER CONTO: DEL PAZIENTE. DELLA EVENTUALE TERAPIA IN ATTO. LA MALATTIA AUTOIMMUNE (ES. LES, ARTRITE REUMATOIDE, ECC.) È UNA FALSA CONTROINDICAZIONE ALLA SOMMINISTRAZIONE DEL VACCINO ANTIEPATITE B. MALATTIE CRONICHE E VACCINAZIONE ANTI-INFLUENZALE LA MAGGIOR PARTE DEI SOGGETTI AFFETTI DA MALATTIA CRONICA DEVE ESSERE VACCINATA CONTRO L’INFLUENZA. LA PATOLOGIA CRONICA COSTITUISCE UN FATTORE DI RISCHIO PER ALCUNE DELLE PATOLOGIE PREVENIBILI CON VACCINAZIONE. LA IDONEITÀ ALLA VACCINAZIONE DEVE ESSERE BASATA: SULLA TERAPIA IN ATTO SULLA MALATTIA DI BASE SUL BENEFICIO APPORTATO DALLA VACCINAZIONE PREVENENDO LA MALATTIA. PATOLOGIE DA PNEUMOCOCCO FORME INVASIVE: MENINGITE BATTERIEMIA FORME CLINICHE NON INVASIVE: POLMONITE OTITE FARINGITE …………. MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN ITALIA IL PPSV 23 V. IL SUO UTILIZZO RISENTE: DELL’IPORESPONSIVITÀ DI UNA MAGGIORE REATTOGENICITÀ ALLA RIVACCINAZIONE. UNA EFFICACIA NON DIMOSTRATA CONTRO LA MALATTIA INVASIVA DA PNEUMOCOCCO. NEI SOGGETTI A ALTO RISCHIO. NEI SOGGETTI IMMUNODEPRESSI. PPSV23 NEGLI ADULTI I DATI SULL'EFFICACIA NEL PREVENIRE LA POLMONITE PNEUMOCOCCICA INVASIVA SUGLI OVER ≥65 SONO CONTRADDITTORI. PPSV23 CONTIENE 12 SIEROTIPI IN COMUNE CON PCV13 E 11 SIEROTIPI ADDIZIONALI. NEL 2013, IL 25% DI IPD IN OVER ≥65 È STATO CAUSATO DA SIEROTIPI UNICI PER PPSV23 DATA LA DISCRETA % DI IPD CAUSATA DAI SIEROTIPI UNICI PER PPSV23, UNA TUTELA PIÙ AMPIA POTREBBE??? ESSERE PCV13 E PPSV23 IN SERIE. I VACCINI ANTIPNEUMOCOCCICI CONIUGATI: LA STORIA IL PCV-13 VAL. COPERTURA AGGIUNTIVA RISPETTO AL 7VAL. (4, 6B, 9V, 14, 18C, 19F, 23F) CONTRO I SIEROTIPI 1,5,7F, 3, 6A, 19A. E’ UN VACCINO DOTATO DI UNA POTENZIALITA’ ENORME SOLO BAMBINI ED ADULTI. PCV13 NEGLI ADULTI UNA SOLA DOSE SENZA NECESSITÀ?? DI RICHIAMO. CO‐SOMMINISTRAZIONE CON TUTTI I VACCINI NORMALMENTE UTILIZZATI NELLE VACCINAZIONI DI ROUTINE. IL VACCINO RESTA STABILE AD UNA TEMPERATURA ESTERNA FINO A 25C °PER UN PERIODO CONTINUATIVO FINO A 4 GIORNI. I VACCINI PCV NEGLI ADULTI E LA NOSTRA ESPERIENZA SUL CAMPO GIA’ DA ANNI, NELLA NOSTRA PRATICA CLINICA, SI E’ UTILIZZATO: PRIMA IL PCV 7V POI IL PCV 10 VAL E INFINE IL PCV 13V: SUI SOGGETTI A RISCHIO SUGLI ANZIANI. L’UTILIZZO DI UN PCV E’ UNA STRATEGIA EFFICACE PER LA PREVENZIONE DELLA POLMONITE NON BATTERIEMICA, CHE È LA PIÙ COMUNE MANIFESTAZIONE DELLE INFEZIONI PNEUMOCOCCICHE, NEGLI ANZIANI. OBIETTIVI RAGGIUNTI CON I VACCINI PCV CONIUGATI BATTUTA DI ARRESTO DA PARTE DELLA MALATTIA PNEUMOCOCCICA NEI BAMBINI. PREVENZIONE PER LA TRASMISSIONE AGLI ADULTI. RIDUZIONE DELLA MALATTIA INVASIVA NEGLI ANZIANI. LA STRATEGIA DI VACCINAZIONE CON PCV 13 SUPERAMENTO DELLA STAGIONALITA’ DELL’OFFERTA DELLA VACCINAZIONE ANTI‐PNEUMOCOCCICA IN COLLEGAMENTO CON L’ANTINFLUENZALE. VACCINAZIONE DI ROUTINE NEI SOGGETTI A RISCHIO UNA STRATEGIA DI VACCINAZIONE CON PCV 13 ESPERIENZA DELLA RM/E COINVOLGIMENTO DEI MMG. TENUTO CONTO CHE: LA SINDROME INFLUENZALE (ILI) LA POLMONITE ACQUISITA IN COMUNITÀ (CAP) HANNO UN GRANDE IMPATTO IN TERMINI DI VISITE AMBULATORIALI, OSPEDALIZZAZIONE E DECESSI NELLE FASCE DI ETÀ PIÙ AVANZATE. COSOMMINISTRAZIONE FLU E PCV13 SOGG. A RISCHIO (2013-14) TIPO DI RISCHIO N°SOGG. CARDIOPATIE CRONICHE 206 MALATTIE POLMONARI BPCO 602 EPATOPATIE CRONICHE EV. 58 DIABETE MELLITO 338 IMMUNODEFICIENZE CONG. 15 ASPLENIA ANATOMICA O FUNZIONALE 134 LEUCEMIE,LINFOMI,MIELOMA MULTIPLO 102 NEOPLASIE DIFFUSE 29 TRAPIANTO D’ORGANO O DI MIDOLLO 141 INSUFFICIENZA RENALE CRONICA 255 HIV POSITIVI 188 PORTATORE IMPIANTO COCLEARE 66 ALTRE PATOLOGIE(FISTOLE ETC.) 22
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