� SALUTE E PREVENZIONE A CURA DELL’UFFICIO P.R. DELLA A. MANZONI & C. MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO L’intestinofunzionabene grazieallaflorabatterica �� L’ANALISI GIUSTA DA ESEGUIRE BASTA UN SEMPLICE TEST SULLE URINE DEL MATTINO Quando questo equilibrio viene alterato ci troviamo in presenza di una disbiosi I l nostro apparato digerente e in modo particolare l'intestino, è colonizzato da moltissimi microrganismi che, nel loro insieme, costituiscono la flora batterica. In condizioni normali, la flora batterica è in perfetta simbiosi con l'organismo cioè esiste un rapporto di convivenza tra organismo e flora batterica da cui entrambi traggono un proprio beneficio. Infatti, in questo rapporto l'uomo (ospite) fornisce materiale indigerito per il sostentamento dei batteri, in compenso questi microrganismi (simbionti) sostengono e promuovono varie funzioni intestinali importanti per il benessere del nostro organismo: i processi digestivi, in particolare quelli di digestione degli zuccheri e dei grassi; la produzione dei gas intestinali; la sintesi delle vitamine (vitamina K e del gruppo B, come la B12); l’assorbimento di oligoelementi (Magnesio, Calcio, Ferro); la produzione degli acidi grassi a catena corta, come l'acido acetico, propionico e butirrico molto importanti per le cellule epiteliali dell'intestino; l’azione sul metabolismo di pigmenti biliari; la produzione di sostanze ad azione antimicrobica, che im- I n presenza di Disbiosi è necessario ristabilire l’equilibrio tra organismo e flora intestinale per garantire più salute all’organismo. Per farlo, può essere utile assumere i probiotici, comunemente chiamati fermenti lattici , che concorrono al regolare funzionamento della flora intestinale e permettono all’intestino di continuare a svolgere con regolarità il suo ruolo vitale nel complesso sistema che è l’organismo umano. Probiotico, che significa “in � È possibile fare una valutazione della disbiosi intesti- pediscono l'adesione di patogeni all'epitelio intestinale; le modulazioni delle componenti del sistema immunitario intestinale ad azione pro-infiammatoria; il potenziamento della funzione di barriera intestinale, contro l’invasione di batteri nocivi; la regolazione della motilità del tubo digerente e della composizione dei gas intestinali e delle feci; la regolazione del pH dell’ambiente gastrointestinale. Quando la flora batterica e l'organismo vivono in perfetta armonia al fine di un buono stato di salute si parla di eubiosi. Questo equilibrio può essere alterato da vari fattori, facendo sì che vengano prodotte sostanze tossiche e dannose, in grado di creare forti squilibri a livello neurovegetativo e immunita- rio. L’alterazione di questo equilibrio viene definito Disbiosi intestinale e può comportare importanti conseguenze sullo stato di salute con sintomi o patologie sia locali che sistemici. Le cause di Disbiosi che interferiscono sulla flora intestinale alterandone l’equilibrio o distruggendola sono: errate abitudini, ovvero alimentazione scorretta per uso eccessivo di grassi, zuccheri e carni rosse, carente di frutta e verdura; consumare pasti serali abbondanti che sottopongono l’apparato digerente a forte stress; scarsa masticazione; consumo di alcoolici; stile di vita irregolare (ad esempio dormire poco e male); scarsa od insufficiente attività fisica; malattie, infezioni; deficit immunologici dell’individuo; alterazioni della motilità intestinale (come, ad es., nel colon irritabile); farmaci (antibiotici, lassativi, anti-infiammatori, antinfluenzali, ansiolitici) . L’alterazione della flora batterica intestinale ha conseguenze potenzialmente dannose non solo sull’intestino, che riduce il proprio ruolo di protezione dell’organismo, ma anche su altri organi e può provocare sintomatologie spiacevoli (colite, stitichezza, gonfiore addominale, meteorismo, flatulenza, diarrea ..) dovute alla graduale distruzione della flora batterica “Buona”, ovvero dei miliardi di batteri utili per la nostra salute. nale attraverso il Disbiosi test: un test non invasivo che si esegue sulle urine del mattino. Questo test rileva la presenza nelle urine di due metaboliti del triptofano: l’indicano e lo scatolo mediante metodiche analitiche colorimetriche ed in cromatografia liquida ad alta prestazione (HPLC). Questa analisi dà anche alcune indicazioni sul tratto dell’intestino che soffre maggiormente di uno squilibrio della flora batterica e dal risultato dipende anche la scelta del probiotico. Infatti se è alterato il valore dell’indicano, è l’intestino tenue ad essere più sofferente: in questo caso è consigliabile una supplementazione con un probiotico contenente un ceppo batterico colonizzante soprattutto il tenuo come il Lactobacillus acidophilus. Se invece è lo scatolo ad essere aumentato, il problema è soprattutto a carico dell’intestino crasso, in particolar modo del colon: quindi sarà preferibile una supplementazione con un probiotico che contenga un ceppo batterico colonizzante il colon, come per esempio il Bifidobacter bifidus. Se risultano alti entrambi i valori, allora vuol dire che la disbiosi riguarda sia l’intestino tenue che crasso: in tal caso si opterà per un probiotico ad ampio spettro, che contenga per esempio sia acidophilus che bifidus. Alla fine della cura è consigliabile effettuare un disbiosi test di controllo, per essere sicuri della normalizzazione dei valori di indicano e scatolo. In pratica questo test permette di individuare l’entità qualitativa e quantitativa della alterazione della flora intestinale in atto e di monitorare nel tempo l’efficacia della terapia impostata: una sorta di check-up della corretta capacità funzionale del nostro apparato gastroenterico, con la possibilità poi di vedere impostate terapia assolutamente fisiologiche e naturali, in grado di ripristinarne la corretta funzionalità. I CONSIGLI �� ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA RICCA ANCHE DI CARCIOFI, PORRI E ASPARAGI Fermentilatticienientestress favore della vita”, è un termine utilizzato per indicare quei microrganismi “amici” (Lattobacilli, Bifidobatteri e Lieviti) in grado di coadiuvare il ripristino della microflora batterica intestinale e il riequilibrio delle diverse popolazioni di microrganismi intestinali. I fermenti lattici si possono definire probiotici quando: resistono all’acidità dello stomaco e all’azione dei sali biliari; aderiscono alla parete intestinale e colonizzano l’intestino; producono sostanze antimicrobiche contro i patogeni; hanno azione limitata nel tempo; ottimizzano la funzionalità intestinale (riduzione del pH fecale). Lo yogurt tradizionale, subendo l'aggressione dei succhi gastrici (digestione delle proteine) perde anche la maggior parte delle colonie batteriche in esso contenute, pertanto non può essere considerato un alimento probiotico. Il secondo consiglio consiste nell'assunzione di prebiotici cioè di sostanze che arrivano indigerite nel colon, dove sono fermentate dalla flora batterica locale. I metaboliti che si vengono a formare forniscono così elementi nutritivi utili per la crescita delle specie batteriche benefiche. I prebiotici sono contenuti, anche se in concentrazione limitata, in vari alimenti come cicoria, carciofo, porri, asparagi, aglio soia e avena. Infine, per migliorare la vitalità della nostra flora batterica intestinale, è fondamentale evitare il più possibile ogni fonte di stress ed adottare un corretto stile di vita, supportato da una alimentazione equilibrata.
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