Documento Finale 5AT

PARTE I - PRESENTAZIONE
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
3
PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO DI TECNOLOGIE ALIMENTARI
4
PERCORSO E COMPOSIZONE DELLA CLASSE NEL TRIENNIO FINALE
6
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
6
PARTE II - PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
OBIETTIVI
8
ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI
9
ATTIVITÀ DI RECUPERO E PERCORSI PLURIDISCIPLINARI
10
CRITERI DI VALUTAZIONE
11
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO
12
SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
13
TABELLA DI CONVERSIONE DEI VOTI DA DECIMI A QUINDICESIMI
14
PARTE III - ALLEGATI
Allegato1 : PROGRAMMI E RELAZIONI FINALI
16
Allegato2 : TRACCE E GRIGLIE DI SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
49
Allegato3 : GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE DEL COLLOQUIO
79
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 2
PARTE I – PRESENTAZIONE
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’Istituto si propone sul territorio con un’articolata area di specializzazioni, con le quali si
intende rispondere alla domanda dell’utenza e del mondo del lavoro.
Ai tre indirizzi dell’Istituto Tecnico Industriale:

Chimica

Informatica Industriale (progetto Abacus)

Tecnologia Alimentare
e ai tre indirizzi dell’Istituto Tecnico Commerciale:

Indirizzo Giuridico Economico Aziendale (IGEA)

Perito Aziendale Corrispondente in Lingue Estere (PACLE)

PACLE Sperimentale Brocca Linguistico
si affianca il Liceo Scientifico Tecnologico, pensato per coniugare l’esperienza e le
risorse consolidate nei tre corsi storici dell’Istituto Tecnico con l’esigenza di fornire una
preparazione culturale più ampia, con particolare riguardo all’ambito scientifico.
Da tre anni a questa parte, in seguito alla riforma della Scuola Secondaria Superiore, sono
attivati i seguenti indirizzi:
INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
– opzione INFORMATICA
CHIMICA E BIOTECNOLOGIE
– opzioni CHIMICA E MATERIALI
CHIMICA E BIOTECNOLOGIE SANITARIE
- AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
- RELAZIONI INTERNAZIONALI
E' stato attivato anche il corso del LICEO SCIENTIFICO
– opzione LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 3
TECNOLOGIE ALIMENTARI
Cos’è la specializzazione di Tecnologie Alimentari
La specializzazione in Tecnologie Alimentari, unica a Milano e in provincia, risponde
all’attuale realtà dell’industria alimentare, che mira, attraverso l’utilizzo di processi
tecnologici evoluti, ad innalzare il livello qualitativo e l’affidabilità dei prodotti.
L’adeguamento ai parametri europei e la normativa sui controlli degli ambienti in cui si
manipolano alimenti (HACCP) necessitano di figure specialistiche, che possano operare
nel settore.
L’obiettivo può essere raggiunto solo con la sperimentazione di nuovi processi, più attenti
alle problematiche ambientali (rispetto alle quali vasti settori di consumatori mostrano una
crescente sensibilità) e che si completano con analisi chimiche e microbiologiche effettuati
durante i cicli produttivi e dell’intera filiera.
Come si studia per la specializzazione di Tecnologie Alimentari
Dopo un biennio propedeutico, il triennio di specializzazione si articola in un’area comune e
una di indirizzo. Con la prima si rafforza l’ambito culturale e la conoscenza dell’Inglese, si
consolidano gli strumenti matematici, e si acquisiscono gli elementi fondamentali di
Economia ed organizzazione aziendale. Il potenziamento dell’area di indirizzo è affidato a
materie specialistiche quali Complementi di chimica e Analisi, Tecnologie e Impianti
Alimentari, Chimica Organica, Chimica degli Alimenti (di cui studia caratteristiche e
trasformazioni) e Microbiologia che tratta struttura e funzioni dei microrganismi.
Che tipo di formazione offre la specializzazione di Tecnologie Alimentari
Il diplomato nella specializzazione di Tecnologie Alimentari è una figura professionale in
grado di:
-
conoscere gli alimenti e le relative tecniche di conservazione e di produzione;
-
separare, purificare e identificare i principali composti organici costituenti gli alimenti;
-
controllare chimicamente e microbiologicamente materie prime e prodotti finiti;
-
riconoscere le principali cause di contaminazione degli alimenti;
-
esprimere giudizi sulla qualità degli alimenti;
-
assumere un idoneo comportamento in un laboratorio chimico con particolare
riferimento alle norme di sicurezza;
-
manipolare colture di microrganismi in sicurezza;
-
descrivere processi biotecnologici;
-
conoscere le problematiche connesse con la salvaguardia dell'ambiente e con la
tutela della salute, sia dei lavoratori che dei consumatori;
-
elaborare disegni di impianti industriali, sia in modalità manuale che computerizzata;
-
elaborare i dati anche con l'aiuto di mezzi informatici;
intraprendere e gestire attività auto imprenditoriali
Quali sbocchi offre la specializzazione di Tecnologie Alimentari
Il Perito in Tecnologie Alimentari può svolgere le seguenti mansioni:
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 4
-
tecnico di laboratorio di analisi con compiti di controllo, con particolare riferimento al
settore alimentare, ma con adeguate conoscenze in settori affini (farmaceutico,
ecologico)
-
tecnico addetto alla conduzione e al controllo di impianti destinati alla elaborazione,
trasformazione e conservazione degli alimenti, con versatilità verso i settori affini;
-
operatore nei laboratori scientifici e di ricerca, nonché insegnante tecnico-pratico
negli Istituti Tecnici e Professionali.
Come tale deve essere in grado di operare nelle varie fasi del processo analitico e
produttivo, sapendone valutare le diverse problematiche. Il Perito in Tecnologie Alimentari
può accedere all’industria, all’insegnamento e alla libera professione.
A quali facoltà universitarie si potrà accedere
Il perito in Tecnologie Alimentari ha accesso agli studi universitari di tutte le facoltà, con
preferenza per quelle di: Scienze e Tecnologie Alimentari, Agraria, Biotecnologie, Scienze
Biologiche, Scienze e Tecnologie per l’ambiente, Scienze e tecnologie chimiche.
Struttura oraria del piano di studi della specializzazione di Tecnologie Alimentari
III
IV
V
Italiano
3
3
3
Storia
2
2
2
Economia Industriale con elementi di Diritto
/
2
2
Lingua straniera (inglese)
3
3
2
Matematica
3
3
3
Complementi di Chimica e Analisi e Laboratorio
7 (5)
7 (4)
7 (5)
Chimica Organica e Laboratorio
5 (2)
/
/
Microbiologia e Laboratorio
3 (2)
2 (2)
4 (4)
Chimica degli alimenti e Laboratorio
/
3 (1)
/
Tecnologie, Impianti alimentari, Disegno e
Laboratorio
3
4 (2)
6 (2)
Educazione fisica
2
2
2
Religione
1
1
1
32
32
32
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Totale ore settimanali
Tra parentesi sono indicate le ore di lezione effettuate con il supporto del Laboratorio.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 5
PERCORSO E COMPOSIZIONE DELLA CLASSE NEL TRIENNIO FINALE
Nell’anno scolastico 2011/12 la classe terza A T.A era costituita da 19 alunni provenienti da
seconde diverse.
Nel corso dell’anno si sono ritirati 2 studenti, mentre nel secondo quadrimestre è stato
inserito uno studente straniero
Alla fine del terzo anno sono risultati promossi 14 alunni ( 12 promossi a giugno e 2, con
giudizio sospeso, a settembre ). Non sono stati ammessi alla classe successiva 5 studenti:
Nell’anno scolastico successivo, 2012/13, si sono aggiunti 5 ripetenti provenienti dalla
quarta e 1 studente proveniente da altro istituto per un totale di 20 studenti.
Alla fine del quarto anno sono risultati promossi 15 alunni ( 5 a giugno e 10 con giudizio
sospeso a settembre), non promossi 3 alunni e 2 ritirati.
Nel corrente anno scolastico 2013/14 sono stati inseriti 2 alunni dalla classe quinta A
dell'anno scolastico precedente.
Attualmente la classe è composta da 16 alunni (una studentessa si è ritirata a Marzo del
corrente anno).
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Nel corso del triennio di specializzazione la composizione della classe non è rimasta
costante ma è andata modificandosi per abbandoni, selezione e inserimenti di studenti
provenienti da altri corsi o ripetenti. Circa il 40% degli studenti ha avuto un percorso non
lineare, con bocciature e numerosi rinvii a settembre. Una studentessa si è ritirata nel
mese nel mese di marzo e un altro studente ha smesso di frequentare nel mese di aprile.
Della classe fanno parte un gruppo di alunne che sono in Italia da quattro – cinque anni e
scontano ancora le difficoltà nel padroneggiare correttamente i linguaggi specifici,
scientifico-letterario, dovuti alla recente immigrazione.
Anche il cambio continuo dei docenti lungo il triennio ha reso difficile il percorso scolastico;
e particolare rilevanza ha avuto l'attuale anno scolastico in cui sono cambiati sin dall'inizio
gli insegnanti delle materie di Lettere, Inglese, Matematica e dal mese di febbraio
l'insegnante di Diritto. La didattica ha sicuramente risentito di questo clima sfavorevole e
soprattutto quest'anno conclusivo dove venivano richiesti una determinazione e un
impegno maggiori. Alle richieste dei docenti la classe ha risposto in maniera inadeguata; le
lacune pregresse generalizzate associate ad un atteggiamento diffuso di passività verso le
proposte didattiche nelle varie discipline hanno indotto in molti studenti un comportamento
connotato da rassegnazione e sfiducia nelle proprie possibilità rispetto a risultati attesi. La
classe ha mostrato, inoltre, una scarsa consapevolezza delle ricadute dei propri
comportamenti in ambito scolastico (frequenza saltuaria, ascolto e puntualità discontinui
alle lezioni, aspetto, quest’ultimo, che denota l’incompleto raggiungimento degli obiettivi
formativi e di crescita trasversali alla didattica auspicabile da parte di studenti di una classe
quinta. Nel corso del secondo quadrimestre la situazione è migliorata sul piano relazionale,
senza comunque raggiungere una condizione di vera collaborazione con i docenti.
Molti studenti, in diverse discipline, non sono riusciti a tutt’oggi a far propria una completa
visione d’insieme dei programmi curricolari e presentano difficoltà ad effettuare
collegamenti disciplinari e interdisciplinari.
Il linguaggio tecnico non sempre è appropriato e adeguato alle discipline di riferimento
Il livello di preparazione raggiunto è diversificato a seconda della discipline e anche delle
singole capacità ma, in generale, non completamente soddisfacente, a conferma
dell’interesse modesto, della partecipazione poco costruttiva e di fragilità diffuse.Nelle
esercitazioni di laboratorio, peraltro, si sono evidenziate talvolta interesse e partecipazione
più attivi, cosa che ha consentito una sia pur blanda ricaduta positiva su alcuni elementi
della classe. La programmazione è stata rispettata in tutte le discipline, anche se sono
mancati momenti di approfondimento.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 6
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE E SUA EVOLUZIONE
A.S. 2011-2012
A.S. 2012-2013
A.S. 2013-2014
Religione
Bianchi G.
Bianchi G.
Pastori A
Supplente (Putignano
Ilaria)
Italiano
Palidda L.
Palidda L.
PedozziN.
Storia
Palidda L.
Palidda L.
Pedozzi N.
Inglese
Lombardi B.
Lombardi B.
Vergari A.
Matematica
Greco A.
Greco A.
Pasero I.
Diritto
//
Violetta M.
Basile S.
Tecn.imp.alim.
Mennitto D.
Mennitto D.
Mennitto D.
Lab. Tecn.impianti
//
Isopi F.
Isopi F.
Microbiologia
Grossi L.
Grossi L.
Grossi L
Lab. Microbiologia
Puricelli M.
Puricelli M.
Puricelli M.
Analisi e compl.
Chim.fisica
Lauro M.
Lauro M.
Lauro M.
Isopi F.
Isopi F.
Lab. Analisi e compl
Lombardi G
.chim
Chimica organica
Bresciani A.
//
//
Lab. Chimica org
Baroni A.
//
//
Chim. degli alimenti
//
Grossi L.
//
Lab . chim. alimenti
//
Puricelli M.
//
Puglia R.
Puglia R.
Educaz.fisica
Puglia R.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 7
PARTE II – PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
OBIETTIVI
FORMATIVI/ COMPORTAMENTALI GENERALI
Gli obiettivi trasversali di tipo formativo (quelli cioè finalizzati alla maturazione graduale
dello studente come persona e come cittadino) sono:

rispettare se stesso, gli altri e i diversi punti di vista in ogni occasione della
vita scolastica

partecipare in modo attivo all'attività didattica e alla vita dell'istituto,
collaborando con docenti, compagni e personale scolastico

maturare la capacità di assumersi le proprie responsabilità

dedicarsi con costanza e serietà ai propri impegni, rispettando le scadenze
assegnate

essere in grado di autovalutarsi, riconoscendo anche le proprie difficoltà

essere capaci di chiedere sostegno, se necessario

rispettare le regole della scuola, gli ambienti e le attrezzature, di uso
pubblico ed altrui
TRASVERSALI /COGNITIVI
Gli obiettivi trasversali di tipo cognitivo fondamentali, perseguiti nel corso dei cinque anni
di lavoro con gli studenti sono:

Acquisire un metodo di studio, così da organizzare in modo autonomo il
proprio lavoro

Saper cogliere e conoscere i contenuti fondamentali di ogni disciplina

Conoscere e saper utilizzare il lessico specifico di ogni disciplina
Tali obiettivi si declinano in altri più specifici:

Cogliere gli elementi concettualmente fondanti di ogni disciplina,
distinguendoli da quelli secondari o accessori

Stabilire collegamenti tra tematiche affini

Individuare gli strumenti e le strategie più adeguate alla risoluzione dei
problemi

Affrontare criticamente gli argomenti studiati e le realtà conosciute

Cogliere e attivare collegamenti tra quanto appreso a scuola e ciò che si
svolge al di fuori di essa
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 8
ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI
Per promuovere la crescita personale e civile degli studenti il C.d.C. ha proposto, nel corso
di tutto il triennio, varie attività ed incontri che stimolassero la riflessione su tematiche
importanti.
Sul piano didattico sono state proposte attività atte a completare la formazione
professionale degli studenti, ad aumentare la consapevolezza delle loro scelte formative o
a favorire il loro ingresso nel mondo del lavoro.
In particolare nel corso dell’ultimo anno gli allievi hanno partecipato alle seguenti attività:

Progetto ORIENTAMENTO per le classi quinte:
Incontro FEDERCHIMICA su ” LA CHIMICA NEL MONDO DEL LAVORO”
Incontro con professionisti del mondo del lavoro
Città dei Mestieri
partecipazione al “campus Orienta”

Progetto “Alimentazione “:
Incontro con Mario Bianchi ( ricercatore dell’IEO su “ Alimentazione e tumori”)






‒ Progetto “Scuola delle Essenze” (attività pomeridiana solo per studenti volontari
durante il quarto )
‒ Spettacolo teatrale: “ La banalità del male”

Attività di «EDUCAZIONE ALLA SALUTE», suddivise per tutto il triennio:

Incontri con rappresentanti delle associazioni AVIS, ADMO, AIDO e ANLAIDS

Incontri con operatori di Comunità Nuova su uso e l’abuso di sostanze

Incontro su “ Comportamenti a rischio e malattie sessualmente trasmissibili” in
collaborazione con il Comune di Milano e l’associazione Onda ( solo per le studentesse)

progetto “spiriti liberi”
Altre attività

corsa campestre (solo alcuni studenti)

Visita alla cantina sociale “Borgoratto Mormorolo (Pavia)

Visita al SIME (salone macchine enologiche)

STAGE:

3 studenti hanno partecipato a “stage” estivi tra il quarto e il V anno presso Aziende
e/o Enti di Ricerca contattati dalla Scuola
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 9
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Nel corso di questi anni l’attività didattica è stata spesso integrata da interventi di
“recupero in itinere”.
Tutti insegnanti si sono dichiarati disponibili a svolgere l’attività di “sportello di consulenza”
in orario pomeridiano per offrire agli studenti che ne facevano richiesta la possibilità di
realizzare interventi di recupero tempestivi e personalizzati.
Nel corso di quest’anno a conclusione del primo trimestre, i corsi di recupero su decisione
del Collegio docenti, si sono svolti in orario curricolare nell’arco max di tre settimane, con
una verifica attestante l’avvenuto recupero.
I risultati non sono stati omogenei: in alcune discipline il recupero ha avuto esito positivo, in
altre i risultati non sono stati soddisfacenti.
PERCORSI PLURIDISCIPLINARI

Attività pluridisciplinare è stata svolta relativamente all'uso della lingua inglese nelle
discipline professionali (microbiologia, impianti): sono stati analizzati articoli in inglese sia
dal punto di vista linguistico sia per il contenuto tecnico specifico ( si veda la programmazione
di Inglese).

Anche molti argomenti del programma di Impianti, Microbiologia e Analisi sono stati
svolti contemporaneamente per permettere agli studenti di acquisire una conoscenza il più
ampia possibile sui controlli igienico-sanitari, chimico-analitici e sulla tecnologia di
produzione degli alimenti.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 10
CRITERI DI VALUTAZIONE
Data la specificità delle singole discipline i docenti hanno elaborato, in fase di programmazione di
materia, dei criteri di valutazione.
Tali criteri, in ogni caso, tengono presenti i principi di carattere generale indicati dal Collegio
Docenti, contenuti nel P.O.F. e di seguito riportati.
PARAMETRI
10
SAPERE
SAPER FARE
Raggiunge tutti gli obiettivi anche con significativi contributi personali ed una
Conoscenza completa e
elaborazione critica.
arricchita da
Lavora in autonomia anche in contesti non noti.
approfondimenti personali
Mostra sicurezza argomentativa sostenuta da un lessico ricco e preciso.
9
Conoscenza completa
degli argomenti
Raggiunge tutti gli obiettivi.
Ha capacità di analisi, di sintesi e di approfondimento.
E' capace di trasferire conoscenze e competenze in contesti noti e non solo.
Si esprime in modo appropriato utilizzando un lessico preciso.
8
Conoscenza quasi
completa
degli argomenti
Raggiunge quasi tutti gli obiettivi.
Sa operare anche qualche approfondimento.
E' capace di fare collegamenti mostrando di saper trasferire conoscenze e competenze
in contesti noti e in semplici contesti non noti.
Il linguaggio è corretto ed appropriato.
7
Conoscenza di molti
degli argomenti
Raggiunge molti degli obiettivi.
Ha competenze adeguate e applica correttamente le conoscenze. Effettua semplici
collegamenti mostrando di saper trasferire conoscenze e competenze in contesti noti.
Si esprime con chiarezza e coerenza.
6
Conoscenza essenziale
degli argomenti
Raggiunge gli obiettivi minimi.
Ha competenze essenziali, anche se mostra incertezze nella comprensione dei
concetti e nell’applicazione delle conoscenze; si orienta solo se guidato.
Le competenze raggiunte gli consentono una parziale autonomia solo nei contesti noti.
Il linguaggio utilizzato è semplice. La comunicazione, sebbene incerta, risulta coerente
con i contenuti.
5
Ha scarse competenze di carattere generale e si orienta solo se guidato.
Conoscenze inesatte e/o
Svolge in modo parziale i compiti assegnati.
incomplete
Il linguaggio utilizzato è impreciso. La comunicazione è stentata.
4
Conoscenze errate e/o
incomplete
3
Risponde alle richieste in modo confuso. Ha competenze gravemente insufficienti.
Conoscenze gravemente
Svolge i compiti assegnati in parte minima e non significativa.
errate e incomplete
Il linguaggio adottato è inadeguato. La comunicazione è inefficace.
2
Conoscenze errate e
quasi inesistenti
Non è in grado di organizzare un discorso.
Non mostra alcuna competenza/abilità tra quelle richieste.
1
Non conosce
alcun argomento
Non è in grado di comprendere quanto richiesto
Ha competenze insufficienti o gravemente insufficienti.
Svolge i compiti assegnati con difficoltà e in modo incompleto.
Il linguaggio adottato è sistematicamente impreciso. La comunicazione è più che
stentata.
In base a tali criteri sono state elaborate anche le griglie di valutazione delle simulazioni
delle prove d’esame.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 11
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO
Gli elementi che concorrono all’attribuzione del credito scolastico sono:
 profitto
 assiduità alla frequenza scolastica
 interesse e partecipazione al dialogo educativo
 collaborazione all’area di progetto
 partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola
 eventuali crediti formativi
I criteri di attribuzione del credito formativo sono:
 esperienze acquisite al di fuori della scuola, in ambiti e settori della società civile legati
alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale, quali quelli
relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione
professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, allo sport
 documentazione dell’esperienza
 rilevanza qualitativa e coerenza con il tipo di corso frequentato, individuabile
nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro
ampliamento, nella loro concreta attuazione.
Le esperienze ritenute valide ai fini del punteggio per il credito formativo:
 esperienze di volontariato
 esperienze in campo artistico e dei beni culturali
 vincitore di concorso su temi legati ai contenuti del corso di studi
 altri titoli che attestino competenze aggiuntive e/o complementari al corso di studi
 attività sportiva effettuata presso Società riconosciute dal C.O.N.I. o aderenti ad
Associazioni riconosciute dal C.O.N.I.
I Consigli di Classe valuteranno il credito scolastico e le esperienze relative al credito
formativo tenendo in considerazione:
 la normativa sopra citata
 in particolare la coerenza col corso di studi e la ricaduta sul percorso scolastico in
termini anche di atteggiamenti
 la durata significativa in relazione all’attività svolta
I Consigli uniformeranno il più possibile la valutazione delle attività. Trattandosi di un solo
punto l’assegnazione dello stesso comporterà il possesso di più elementi tra quelli sopra
descritti.
Nell’assegnazione del credito scolastico il C.d.C. ha scelto di valorizzare:
la regolarità della frequenza scolastica;
l’impegno, l’interesse e la partecipazione alle attività educative;
il progresso dell’apprendimento nel corso del triennio;
la partecipazione ad attività complementari o integrative alla didattica;
la partecipazione a stage;
eventuali certificazioni di attività extrascolastiche presentate dagli studenti.
La scelta del punteggio, all’interno delle fasce indicate dalla normativa, è stata fatta
coerentemente con tali criteri.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 12
SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
Nel corso del secondo quadrimestre sono state predisposte N. 2 simulazioni della terza
prova scritta dell’Esame di Stato secondo la tipologia B (quesiti a risposta aperta a cui
rispondere in massimo 10 righe) della durata di 3 ore con il seguente calendario:
1°) 6 febbraio con le seguenti discipline: compl. e analisi, inglese, storia, matematica
2°) 14 aprile
microbiologia
con le seguenti discipline: diritto, educazione fisica, matematica,
Ausili consentiti: vocabolario di italiano, calcolatrice scientifica, codice non commentato
Sono state realizzate anche:
25 febbraio- simulazione del colloquio con 2 volontari
6 maggio - simulazione della prima prova di italiano (consentito l’uso del dizionario della
lingua italiana )
Durata 6 ore
14 maggio - simulazione seconda prova scritta di Tecnologia e impianti (consentito l’uso
delle norme UNICHIM, matita dura e morbida, foglio millimetrato, cerchiometri, righe,
squadre)
Durata 6 ore
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 13
TABELLA DI CONVERSIONE DEI VOTI DA DECIMI A QUINDICESIMI
VALUTAZIONE IN
DECIMI
VALUTAZIONE IN
QUINDICESIMI
1-3
1-4
PROVA LACUNOSA CON NUMEROSI ERRORI
4
5-6
PROVA INCOMPLETA CON ERRORI NON GRAVI
5
7-8
5.5
9
6
10
PROVA ESSENZIALE E CORRETTA, CON UTILIZZO SOSTANZIALMENTE
CORRETTO DI MODELLI, METODI E TECNICHE DI CALCOLO
6.5
11
PROVA CORRETTA, ABBASTANZA COMPLETA. UTILIZZA CON DISCRETA
SICUREZZA MODELLI, METODI E TECNICHE DI CALCOLO
7
12
PROVA CORRETTA, COMPLETA, ORGANICA
8
13
PROVA CORRETTA, COMPLETA, APPROFONDITA, RIGOROSA
9
14
10
15
GIUDIZIO
PROVA FORTEMENTE LACUNOSA CON NUMEROSI E GRAVI ERRORI
PROVA MANUALISTICA CON LIEVI ERRORI
E UTILIZZO POCO CONSAPEVOLE DEGLI STRUMENTI ACQUISITI
PROVA ESSENZIALE, COMPLESSIVAMENTE CORRETTA
CON UTILIZZO DI MODELLI E STRUMENTI IN SITUAZIONE STANDARD
PROVA CORRETTA, COMPLETA, APPROFONDITA, RIGOROSA ARRICCHITA DA
COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI CHE EVIDENZI PADRONANZA DEI MEZZI
ESPRESSIVI
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 14
PARTE III – ALLEGATI
ALLEGATO 1:
PROGRAMMI CONSUNTIVI DELLE DISCIPLINE E
RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI
ALLEGATO 2:
TRACCE E GRIGLIE DELLE SIMULAZIONI
DELLA PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SCRITTA
ALLEGATO 3:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 15
ALLEGATO 1
PROGRAMMI
E
RELAZIONI FINALI
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 16
Programma di ITALIANO
Anno scolastico 2013/2014
Classe V sez. A tecnologia alimentare
Docente: PEDOZZI Annunziata
Testo adottato
G. ARMELLINI e A. COLOMBO: Letteratura Letterature
(ed. Zanichelli, vol. II e III)
TITOLO 1: Il Romanticismo e Leopardi
Testi analizzati: dagli “Idilli”: l’Infinito; La sera del dì di festa
dai “Canti”: Ultimo canto di Saffo; Passero solitario; Il sabato
del villaggio; La quiete dopo la tempesta; A Silvia
dalle “Operette morali”: Dialogo della Natura e di un Islandese;
conclusione del Dialogo di Plotino e Porfirio
La ginestra o fiore del deserto (solo il tema fondamentale)
TITOLO 2: L’Età del Realismo: Positivismo, Naturalismo e Verismo
Testi analizzati: Zola : Il romanzo sperimentale
Flaubert: Rappresentare e basta
TITOLO 3: Verga
Testi analizzati: da “Vita dei campi”: Rosso Malpelo, Cavalleria rusticana, La
lupa, Fantasticheria, Jeli pastore, L’amante di Gramigna
da “Novelle rusticane: Libertà, La roba
da “Mastro don Gesualdo”: Morte di don Gesualdo
da I Malavoglia: Ora è tempo di andarsene
Prefazione a L’amante di Gramigna.
TITOLO 4: il Decadentismo
Argomento 4.1: il tardo Romanticismo e i precursori del Decadentismo
Testi analizzati: Baudelaire: La perdita dell’aureola, L’albatro,
Corrispondenze
Argomento 4.2: il Simbolismo: Verlaine: L’arte poetica (fotocopie)
Argomento 4.3: Pascoli
Testi analizzati: da “Il fanciullino”: E’ un fanciullino dentro di
noi”
da “Myricae”: Lavandare; Novembre;L’assiuolo;
X agosto,
da “Canti di Castevecchio: La mia sera; Nebbia,
Il gelsomino
Notturno-.
Argomento 4.4: l’Estetismo, D’Annunzio
Testi analizzati: dal “Piacere”: La vita come opera d’arte
da “Alcione”: La sera fiesolana,
La pioggia nel pineto.
TITOLO 5: il Novecento
Argomento 5.1: il Futurismo
Testi analizzati: Martinetti: Il Manifesto del Futurismo
Argomento 5.2: i Crepuscolari
Testi analizzati: Gozzano: La signorina Felicita
Argomento 5.2: Svevo
Testo analizzato: La coscienza di Zeno (lettura integrale)
Sintesi di “Una vita” e “Senilità”
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 17
Argomento 5.3: Pirandello
Testi analizzati: da “L’umorismo”: Il sentimento del contrario; La vita e la forma
Il fu Mattia Pascal (lettura integrale)
da Novelle per un anno: La carriola; La patente (fotocopie);
Il treno ha fischiato (fotocopie)
L’uomo dal fiore in bocca
Argomento 5.4: Ungaretti
Testi analizzati: da “L’Allegria”: I fiumi, Veglia, Soldati (fotocopie)
da “Sentimento del tempo”: La madre
da “Il dolore”: Giorno per giorno
Argomento 5.5: Montale
Testi analizzati: da “Ossi di seppia”: Non chiederci la parola; Spesso il male…;
Meriggiare pallido e assorto
Programma svolto fino al 16/04/2014, entro la conclusione dell’anno scolastico si prevede
il completamento del programma con i seguenti argomenti:
Argomento 5.6: Saba
Testi analizzati: da “Il Canzoniere”: La capra; Città vecchia, Il ritratto della mia
bambina.
Argomento 5.7: l’Ermetismo
Argomento 5.8: Il secondo Novecento (Neorealismo e la memorialistica)
Testi analizzati: Pavese: da “La luna e i falò”: Il ritorno
P. Levi: da “Se questo è un uomo”: Eccomi dunque sul fondo
La docente
PEDOZZI ANNUNZIATA
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 18
Relazione finale di Italiano VAta
La classe è stata seguita dalla docente soltanto durante questo anno sc. sia per lingua e
letteratura italiana sia per storia, pertanto nella prima parte dell’anno è stato indispensabile
impostare nuovamente il lavoro metodologico (analisi del testo, stesura di un
articolo/saggio breve, aspetti che, secondo gli alunni, mai erano stati trattati negli anni
precedenti) e completare i programmi con un inevitabile rallentamento nel loro svolgimento.
Per quanto riguarda Lingua e letteratura Italiana, gli studenti lamentavano un inesistente
svolgimento del programma nei precedenti anni scolastici, per cui la docente, dopo un
brevissimo excursus sul Romanticismo, si è soffermata sul Leopardi; successivamente il
programma è stato svolto con regolarità, anche se la partecipazione poco attiva di molti
studenti e le numerose e saltuarie assenze nel corso dell’anno sono state un notevole
ostacolo all’approfondimento del lavoro.
Nel I quadrimestre gli studenti in classe spesso si sono mostrati poco interessati alla
disciplina, nel II, presa coscienza della situazione difficile, hanno mutato atteggiamento,
anche se poi il lavoro autonomo a casa non è stato costante e non sempre ha dato risultati
sufficienti, permangono infatti difficoltà espositive e non per tutti è pienamente raggiunto
l’obiettivo della competenza nell’uso del lessico specifico e di una conoscenza globalmente
sufficiente dei contenuti disciplinari.
Durante il II quadrimestre sono state effettuate tre ore di recupero in itinere programmate
dal Collegio Docenti, anche se in realtà, nel corso dell’anno scolastico, durante le ore
curricolari sono stati effettuati alcuni interventi di recupero in itinere su richiesta degli stessi
studenti o quando, durante le verifiche orali, era chiaro che l’argomento aveva presentato
alcune difficoltà: i numerosi interventi sono stati debitamente registrati sul registro
personale della docente.
Per quanto concerne la competenza raggiunta nello scritto, diversi studenti presentano
ancora difficoltà sia nell’uso della sintassi (costruzioni spesso involute e periodi
formalmente non corretti) sia nell’uso del lessico (scelta lessicale limitata e povera).
Occorre, però, sottolineare che in questa classe, composta inizialmente di 17 alunni, è
molto rilevante la presenza di studentesse straniere che, benché da anni in Italia, ancora
privilegiano l’uso delle loro lingue di origine.
L’esito dei diversi interventi di recupero: su undici studenti che nei I quadrimestre
presentavano l’insufficienza all’orale, quattro hanno recuperato il debito del I q., quattro
parzialmente, gli altri non hanno evidenziato sensibili miglioramenti.
Le prove scritte ed orali sono state svolte regolarmente: tre scritti e due orali sia nel 1° sia
nel 2° quadrimestre. Per quanto riguarda le prove scritte, pur tenendo conto del limitato
monte ore previsto per l’insegnamento, nel corso dell’anno gli studenti hanno sperimentato
tutte le tipologie previste dalla prova ministeriale, in quelle orali almeno due interrogazioni
lunghe.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione, la docente ha seguito le indicazioni contenute
nella programmazione individuale della riunione del gruppo lettere ; in particolare, per la
sufficienza, si richiedono: per l’orale una conoscenza manualistica ma argomentata delle
principali caratteristiche di un testo, di una corrente, di un autore, di una problematica
previa spiegazione dell’insegnante e saper esporre le conoscenze in modo chiaro e saper
fare analisi e istituire , opportunamente guidati, i collegamenti e i confronti fondamentali.
Per quanto riguarda lo scritto, un elaborato tema/ saggio/articolo sarà ritenuto corretto se è
pertinente alla traccia, con esemplificazioni minime ma attinenti, è semplice ma coerente
nell’argomentazione, presenta lievi scorrettezze sul piano formale, tali però da non influire
sulla comprensione del testo; un elaborato di analisi di un testo sarà ritenutosufficiente se
ha individuato i contenuti fondamentali , ha riconosciuto la tipologia testuale e le principali
caratteristiche stilistiche e formali, presenta lievi scorrettezze sul piano formale, ma attesta
un uso adeguato dei termini indispensabili del registro specialistico. In particolare per lo
scritto, sono state proposte agli studenti le griglie allegate al presente Documento.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 19
In generale per la valutazione complessiva finale è stato valutato positivamente l’interesse
e la partecipazione alle attività didattiche e formative proposte e la regolarità del lavoro di
ciascuno studente.
Per la celebrazione della “Giornata della memoria”, gli studenti hanno assistito alla
rappresentazione nel nostro Istituto del dramma tratto dall’opera della Arent “La banalità
del male”.
La docente
PEDOZZI ANNUNZIATA
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 20
Programma di STORIA
Docente: Annunziata PEDOZZI
Anno scolastico 2013/2014
Classe V sez. A tecnologia alimentare
Testi adottati
Giardina-Sabbatucci-Vidotto: Guida alla storia
(Editori Laterza, vol. II)
Giardina-Sabbatucci-Vidotto: Il mosaico e gli specchi
(Editori Laterza, vol. 5 A e 5 B)
L’unificazione nazionale e la costruzione dello Stato
La II rivoluzione industriale
Imperialismo e colonialismo
L’Italia liberale (1870-1914)
La società di massa
Alla vigilia della guerra
La I Guerra Mondiale
La rivoluzione russa
La crisi delle democrazie
La crisi dello stato liberale e l’avvento del fascismo, l’Italia fascista
La grande crisi
L’età dei totalitarismi
Il tramonto del colonialismo
La II Guerra Mondiale
La “guerra fredda”
Programma che si prevede di svolgere dopo il 16/4
La decolonizzazione
La società del benessere
Il confronto Est-Ovest
Il Medio Oriente
La crisi dei comunismi
Dalla resistenza alla repubblica italiana
La prima repubblica
La docente
Prof.sa Annunziata Pedozzi
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 21
RELAZIONE FINALE DI STORIA
Sulla realtà della classe si fa riferimento alla relazione di lingua e letteratura italiana.
Per quanto riguarda lo svolgimento del programma, come per italiano, è stato necessario
completare il programma di quarta: gli studenti affermavano che nell’anno precedente era
stato fatto appena accenno alla Restaurazione. Naturalmente era impossibile svolgere il
programma dell’intero II q. del IV anno, pertanto, dopo una brevissima panoramica
dell’evoluzione storica dell’Europa nella I metà dell’Ottocento, l’attenzione si è focalizzata
sulla II metà del secolo, ciò ha comportato un ritardo nello svolgimento del programma di
almeno un mese, dunque il programma di V ha avuto inizio soltanto nel mese di ottobre.
In generale gran parte degli studenti ha palesato scarso interesse per la disciplina, che
spesso è stata tralasciata e, quando è stata studiata, l’approccio è stato soltanto
mnemonico; inoltre proprio gli studenti più deboli spesso si sono assentati per sottrarsi alle
verifiche per cui ben 13/17 hanno presentato una situazione di insufficienza più o meno
grave alla fine del I q. Soltanto nella parte conclusiva dell’anno scolastico anche gli studenti
più demotivati hanno cercato di seguire con maggiore assiduità, anche se per alcuni
permangono lacune piuttosto considerevoli. Lo studio individuale per molti è stato poco
continuo, e per questi studenti la capacità di rielaborare in maniera personale gli argomenti
e la competenza nell’uso di un lessico specifico non sono un obiettivo pienamente
raggiunto e tanti, ancora legati ad un apprendimento puramente mnemonico, mancano di
una visione di insieme che consenta loro di effettuare autonomamente collegamenti.
Nel corso dell’anno sono stati effettuati 2 interventi di recupero in itinere programmati dal
Collegio Docenti anche se in realtà nel corso dell’anno scolastico sono stati effettuati
diversi interventi di recupero in itinere su richiesta degli stessi studenti o quando, durante le
verifiche orali o la correzione delle prove scritte (quesiti a risposta aperta), era chiaro che
l’argomento aveva presentato alcune difficoltà: tali interventi sono registrati sul registro
personale del docente. L’esito dei diversi interventi di recupero: dei 14 studenti che nel I q.
presentavano un’insufficienza, soltanto 9 sono riusciti a recuperare, per 5 permangono
ancora le lacune del I q. Le prove orali sono state svolte regolarmente (1 scritto
considerato quale test per l’orale e 1 o 2 orali nel 1° quadrimestre; 2 scritti –di cui uno era
parte integrante della prima parte della simulazione della terza prova- ed almeno 2 orali nel
2° quadrimestre). Nelle prove scritte sono state proposte domande a risposta aperta, in
quelle orali è stata privilegiata la formula dell’interrogazione lunga.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione, in generale nel corso dell’anno si è tenuto conto
della partecipazione alle attività didattiche e formative proposte e della regolarità del lavoro
di ciascuno studente. Nella valutazione sono state considerate:
1)
il livello di acquisizione di tipo enciclopedico;
2)
il livello delle capacità di organizzare i contenuti in modo coerente, lineare e
articolato;
3)
il livello dell’ espressione, in particolare della padronanza della terminologia specifica
della disciplina;
4)
la capacità di operare confronti, collegamenti, sintesi sugli assi diacronico e
sincronico. In particolare per la sufficienza sono state necessarie:
una conoscenza manualistica delle informazioni inerenti al periodo studiato;
un’esposizione lineare ed essenziale, in grado di evidenziare una sia pur minima
conoscenza dei termini specifici;
una capacità di collegare, sulla scorta delle spiegazioni ricevute, gli eventi sia sul piano
logico sia su quello cronologico.
La docente
Prof.sa Annunziata Pedozzi
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 22
Programma di
Docente:
Classe:
Testo adottato:
MATEMATICA
I. PASERO
5 A TECNOLOGIE ALIMENTARI
MODULI DI LINEAMENTI DI MATEMATICA
Tomi D F GHISETTI E CORVI
N. DODERO P. BARONCINI R. MANFREDI
Analisi:
ripasso derivate
Integrali indefiniti:
concetto di primitiva, proprietà dell’integrale indefinito
integrali immediati e di funzioni composte
integrali di funzioni razionali fratte
integrali con il metodo “per sostituzione”
integrali con il metodo “per parti”.
Integrali definiti:
definizione: plurirettangolo inscritto e circoscritto
proprietà dell’integrale definito
teorema della media integrale: interpretazione geometrica
definizione e significato geometrico di funzione integrale
relazione tra funzione integrale ed integrale definito
teorema fondamentale del calcolo integrale
formula di Newton-Leibniz
calcolo dell’area di una superficie piana (delimitata da semplici funzioni).
Integrali impropri:
integrali del primo e del secondo tipo
proprietà degli integrali impropri
criteri di convergenza: primo e secondo criterio del confronto.
Equazioni differenziali:
definizione di ordine di un’equazione differenziale, integrale generale e integrale
particolare: cenni al problema di Cauchy
equazioni differenziali del primo ordine del tipo: y'= f(x) ed equazioni a variabili separabili
Funzioni di due variabili:
ripasso disequazioni in due incognite: risoluzione grafica
definizione della funzione z=f(x,y): dominio e sua rappresentazione grafica.
Dopo il 15 maggio:
definizione di derivata parziale e suo significato geometrico
condizione sufficiente per l’esistenza di un estremo.
(degli argomenti sottolineati è stata fatta la dimostrazione)
Milano, 06 Giugno 2014
I rappresentanti degli studenti:
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
L’insegnante:
A.S. 2013/2014 - Pag. 23
RELAZIONE FINALE: MATEMATICA
Gruppo classe, con il quale ho lavorato solo in questo anno conclusivo, faticoso da gestire
fin dall’inizio: livello generale di partenza inadeguato ad affrontare il programma della
classe quinta, a causa delle preoccupanti e generalizzate lacune pregresse (risalenti
addirittura al biennio o alle conoscenze delle scuole inferiori), atteggiamento diffuso di
passività verso le proposte didattiche della materia, che ha spesso generato un sentimento
di rassegnazione rispetto ai risultati ottenibili, infine, scarsa consapevolezza delle ricadute
dei propri comportamenti in ambito scolastico (frequenza saltuaria, ascolto e puntualità
discontinui alle lezioni, mancata cura del materiale specifico, cioè appunti e compilazione
del quaderno), aspetto, quest’ultimo, che denota l’incompleto raggiungimento degli obiettivi
formativi e di crescita trasversali alla didattica auspicabile da parte di studenti di una classe
quinta.
Ho speso molte energie, riconducendomi anche ad esempi pratici, nel tentativo di
interpretare il linguaggio specifico, necessariamente astratto e complesso per gli alunni e
per favorire la comprensione anziché l’apprendimento mnemonico degli argomenti. Ho
cercato, laddove possibile, di consolidare le conoscenze degli studenti e di fornire loro un
metodo di lavoro rigoroso, impostando procedure risolutive riproducibili e sforzandomi di
procurar loro dei quadri sintetici per affrontare classi di esercizi di una stessa tipologia. In
questo lavoro ho tuttavia incontrato l’ostacolo del numero di ore a disposizione troppo
esiguo e della presenza di molti rimandi ad argomenti che avrebbero dovuto essere, e non
erano, precedentemente acquisiti.
I risultati delle verifiche scritte sono stati spesso negativi perché la fragilità di molti degli
studenti non permette loro, ancora, di lavorare autonomamente con successo. Negli orali,
invece, dove l’interrogazione ha potuto, di volta in volta, essere guidata e si è verificata la
possibilità di auto correggersi o di riflettere nell’immediato sull’errore commesso, i risultati
sono stati decisamente migliori, anche perché ho voluto premiare i progressi ottenuti.
Con alcuni alunni, non sempre e non necessariamente i più intelligenti e/o dotati per la
matematica, ma i più volonterosi e disposti alla fatica dello studio e alla rielaborazione
personale, ritengo di aver ottenuto risultati soddisfacenti, anche se non direttamente in
termini di valutazioni, certamente in termini di ascolto, di fiducia nelle metodologie
proposte, di tentativo di mettere a frutto le proprie potenzialità. In un contesto apatico e
poco reattivo come è quello della classe, questi studenti meritano il riconoscimento del
proprio impegno. Qualche alunno, quindi, ha acquisito con più sicurezza competenze sugli
argomenti affrontati, conseguendo risultati anche discreti, qualcuno invece non ha saputo o
voluto infondere l’adeguato impegno nello studio.
Le verifiche scritte sono state: 3 nel primo e 6 nel secondo periodo, due di esse in forma di
simulazione della terza prova d’esame; quelle orali: 1 nel primo periodo (un solo studente
non ha potuto essere interrogato, a causa delle numerose assenze fatte anche nel giorno
concordato per la sua prova orale) e una, dove possibile due, nel secondo periodo.
Sono stati fatti due sportelli a richiesta degli studenti per un totale di due ore e mezza e per
un totale 17 studenti durante l’anno scolastico; tre studenti hanno recuperato le carenze del
primo periodo.
La Prof.sa
Ilaria Pasero
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 24
MATERIA: RELIGIONE
Testo adottato:
Bibiani- Cocchi “Per il mondo che vogliamo” ed. SEI
Docente: Prof.ssa ILARIA PUTIGNANO ( Supplente del prof. Pastore)
Classe: 5 AT
Anno Scolastico: 2013/2014
Contenuti disciplinari:
- Cristianesimo cattolico rispetto a guerre e flussi migratori
- Dibattito su Sessualità
- Il sacramento del matrimonio
- Religione e spiritualità, senso e parole chiave. Simboli delle religioni nel mondo.
- Discorso di Martin Luther King “I Have a Dream”. Diritti civili e dignità umana.
- Visione del film “The Help”: Razzismo e lotta non violenta per diritti civili. Il ruolo della fede e
della famiglia.
- L’amore e le relazioni ai tempi di Facebook
- La conquista della Pace e le beatitudini
- Il mistero della Passione di Cristo
- La chiesa e i totalitarismi
- Le novità del Concilio Vaticano II
- Ragione e fede oggi
Obiettivi:
sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla
propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e
della solidarietà in un contesto multiculturale
cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche
prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica
Metodi:
lezioni frontali e dialogate
discussioni guidate
visione di film
Valutazione:
attenzione e partecipazione
risposte a domande proposte dalla docente all’interno della lezione dialogata
RELAZIONE FINALE
Le due studentesse che si avvalgono dell’insegnamento della religione hanno sempre
presentato grande interesse ed ottima partecipazione. Sebbene la mia presenza come
supplente sia iniziata solo nella seconda parte dell’anno, il programma svolto è stato ben
accettato e rielaborato dalle studentesse, sempre disponibili all’ascolto e alla
partecipazione attiva. La presenza alle lezioni è stata costante.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 25
Programma di INGLESE classe 5 AT
Docente
VERGARI ANNA
Testo adottato Paola Briano “A Matter of Life”
Edisco Editore
THE FOOD OF MICROORGANISMS
-The tools of microbiologists: microscopes and culture equipment –genetic tools and
techniques
-What are microbes
ENVIROMENTAL SCIENCE AND TECHNOLOGY
-The lexicon of environmental damage
-Air pollution
-Water
-Water : The imperative for a sustainable planet – Water security – Who manages water
(Round table November 2013, Bocconi University, organized by Barilla Center For
Food & Nutrition)
-Sewage treatment
-Soil
DAIRY PRODUCTS
-Microbiological aspects of milk
-Fermented milk products
-Alcoholic drinks
-Wine and vinegar
-Beer
-Milk
-Butter and yoghurt
-Cheese
-Olive oil
BIOTECHNOLOGY
-What is biotechnology
-Genetic engineering
-Biological fuel generation
CHEMICALS INSIDE US AND AROUND US
-Organic molecules: proteins
-Carbohydrates
La docente
Anna Vergari
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 26
RELAZIONE FINALE
Il lavoro programmato è stato svolto cercando anche di procedere con i programmi delle
discipline di indirizzo (Impianti, Microbiologia, Analisi).
Il programma ha risentito fortemente delle numerose assenze degli studenti, dovute a
svariate motivazioni. Sono state sempre offerte possibilità di recupero anche in occasione
di assenza dalle verifiche.
L’interesse e la partecipazione non sono andati aumentando nel corso dell’anno anche se
si sono mostrati sempre interessati durante le spiegazioni. Rimane,purtroppo, un gruppo di
ragazzi che non ha risposto alle varie possibilità offerte e che, pertanto, non appare
pronto ad affrontare l’Esame di Stato.
Il clima in classe è sempre stato sereno ed i ragazzi si sono mostrati corretti ed educati.
Lo studio a casa e la rielaborazione personale sono la diretta conseguenza di quanto detto
a proposito dell’interesse e della motivazione: un piccolissimo gruppo ha lavorato
seriamente e con continuità, raggiungendo risultati più che sufficienti/ discreti ; un secondo
gruppo è riuscito a recuperare e a colmare alcune lacune del primo quadrimestre
raggiungendo un profilo globalmente accettabile; c’è poi un terzo gruppo di studenti che,
nonostante le molteplici opportunità di recupero offerte loro, non ha mostrato né impegno
né determinazione per cercare di colmare quelle lacune che sono tuttora presenti.
All’inizio del secondo quadrimestre è stato svolto un corso di recupero curricolare della
durata di quattro ore per gli studenti che avevano riportato risultati insufficienti: i ragazzi
coinvolti sono stati dodici. L’impegno e la determinazione con cui gli studenti hanno
frequentato il corso e svolto il lavoro proposto hanno permesso, a buona parte di loro, di
superare il debito del primo quadrimestre: sette di loro hanno raggiunto la piena
sufficienza.
Le prove, scritte ed orali, sono state svolte regolarmente (2 scritti e 2 orali nel 1° trimestre;
3 scritti e almeno 2 orali nel 2° quadrimestre); nelle prove scritte si è privilegiato la verifica
di esposizione di argomenti svolti (risposta aperta sul modello dei quesiti presenti nella
Terza Prova dell’Esame di Stato); in quelle orali la verifica di esposizione di argomenti noti
(sul modello del colloquio dell’Esame di Stato).
Milano,30 aprile 2014
La docente
Anna Vergari
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 27
PROGRAMMA DI Complementi di biologia, Microbiologia generale,
applicata e laboratorio

Docenti :
Laura Grossi, Marilena Puricelli

Classe:
V A T. A.
Testi utilizzati: Chimica degli alimenti. Conservazione e Trasformazioni.
Autore: Patrizia Cappelli e Vanna Vannucchi Editore: Zanichelli
Dispense del docente-
Anno scolastico : 2013/14
Programma di Teoria
BEVANDE ALCOLICHE E DERIVATI
Uva: microflora tipica, composizione chimica
Mosto: microflora del mosto, lieviti selezionati e fermentazioni guidate, fermentazione
alcolica (chimismo, prodotti principali e secondari, agenti, condizioni influenzanti),
Vino: fasi della vinificazione, fermentazione malolattica (chimismo, prodotti, agenti
microbici, funzioni, condizioni influenzanti) , malattie del vino (prodotti iniziali e finali, agenti
microbici, rimedi).
Birra: definizione e generalità, schema di produzione, esame delle fasi di lavorazione,
malattie della birra.
LATTE
Composizione chimica.
1)
Latte crudo: valutazione e destinazione, norme sanitarie per la produzione e la
commercializzazione, microflora patogena e saprofita, fonti di contaminazione, potere
batteriostatico, modificazioni biochimiche in seguito alla proliferazione microbica
2)
Latte crudo destinato al consumo diretto: normativa riferita al latte crudo, rischi
per il consumatore.
3)
Latte microfiltrato: normativa, aspetti nutrizionale e conservazione.
Latte pastorizzato: requisiti del latte crudo destinato alla produzione di latte pastorizzato,
categorie merceologiche, produzione, requisiti microbiologici, durata e conservazione.
Latte a lunga conservazione: produzione, flora microbica residua, conservazione.
Alterazione dei principi nutritivi in seguito a riscaldamento.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 28
Latte a ridotto contenuto di umidità: latte condensato, evaporato, essiccato
(produzione,flora microbica residua, conservazione).
LATTE FERMENTATO
Yogurt:
caratteristiche
generali,
tecniche
di
produzione,
tipologie
sul
mercato,
microbiologia dei batteri lattici e dei contaminanti, composizione chimica, valore nutritivo
Latte fermentato: i probiotici, fermentazione omolattica ed eterolattica, valore nutritivo.
Questa parte del programma verrà svolta nelle prossime settimane
CREMA E BURRO
Crema: composizione chimica, crema da affioramento e crema da centrifuga, microflora,
innesti e maturazione.
Burro: processo di burrificazione, microbiologia delle fasi di lavorazione, fermentazioni ed
agenti microbici, conservazione, microflora di inquinamento, alterazioni.
FORMAGGI
Definizione merceologica. Produzione di un formaggio a breve e lunga maturazione, fasi di
lavorazione, sieroinnesti, lattoinnesti e innesti fungini, processo di coagulazione acida ed
enzimatica, modificazione dei principi nutritivi durante il processo di maturazione,
microflora tipica, difetti e alterazioni.
Classificazione: cenni sui diversi metodi, classificazione riassuntiva, esame di alcuni
formaggi tipici italiani.
CEREALI
Microflora dei semi : microflora dei cereali in campo e in conservazione.
Microflora delle farine e sfarinati
Pane e prodotti da forno: lievitazione con lievito compresso e lievitazione naturale
(pasta acida)
Programma di laboratorio
BEVANDE ALCOLICHE
Vino
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 29
Osservazione microscopica di eumiceti (lieviti e muffe) isolati da acini d’uva e da
mosto d’uva in fermentazione
Confronto tra lieviti osservati nel mosto e in una sospensione di lievito madre
Ricerca, coltivazione ed isolamento di lieviti e muffe nel mosto d’uva (metodica per
inclusione su MEA
Birra

Ricerca, coltivazione ed isolamento di lieviti starter e contaminanti nella birra non
pastorizzata e pastorizzata ( semina per inclusione su MEA )

Ricerca dei contaminanti su U.B.
LATTE
Latte crudo
Valutazione dello stato di freschezza con le prove della reduttasi e dell’alcoolalizarina
Ricerca, coltivazione e determinazione della carica microbica standard mesofila e
psicrotrofa (per inclusione)
Latte pastorizzato
Ricerca, coltivazione e determinazione della carica microbica standard mesofila e
(per inclusione)
Latte a lunga conservazione

Valutazione del trattamento di sterilizzazione con il saggio di Aschafferburg

Ricerca, coltivazione e determinazione della carica microbica standard (per
spatolamento)
LATTI FERMENTATI
Yogurt

Ricerca, coltivazione, determinazione ed identificazione degli starter lattici su M17 e
MRS.

Ricerca, coltivazione, determinazione ed identificazione degli eumiceti contaminanti
su MEA
Queste esercitazioni verranno svolte nelle prossime settimane
CREMA E BURRO
Burro
Ricerca, coltivazione e determinazione della carica microbica standard (per
inclusione)
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 30
FORMAGGI
Ricerca, coltivazione, determinazione ed identificazione di coliformi in un formaggio
fresco su V.R.B.
CEREALI
Farina
 Ricerca , coltivazione, determinazione ed identificazione della carica microbica standard
della farina( semina per inclusione su P.C.A ).
RELAZIONE FINALE
CLASSE 5A TA
Microbiologia
Anno scolastico 2013/14
La classe attuale, composta da 17 alunni, ha subito, soprattutto nel corso del quinto anno,
il cambiamento di docenti di molte discipline.
E’ mancato quindi alla classe, di per sé fragile e poco motivata allo studio, un corpo
docente stabile.
Dopo un inizio difficoltoso caratterizzato da numerose e ripetute assenze e da un
atteggiamento poco collaborativo, i rapporti con i docenti sono migliorati e le lezioni si
sono svolte in un clima sufficientemente disteso che ha permesso di rispettare la
programmazione definita all’inizio dell’anno scolastico.
Dal punto di vista disciplinare gli studenti non hanno presentato ( tranne qualche isolato
caso) particolari problemi.
E’ mancata però la partecipazione attiva e la motivazione: anche dagli studenti più
diligenti non si è ottenuto che un atteggiamento scolasticamente corretto e adeguato, ma
senza nessun coinvolgimento e vero interesse.
Questo ha impedito di affrontare il programma del quinto anno, che rappresenta la sintesi
di un percorso di conoscenza e controllo delle caratteristiche analitiche, impiantistiche e
microbiologiche degli alimenti, in modo interdisciplinare e approfondito.
Gli studenti hanno affrontato lo studio degli argomenti della disciplina in modo settoriale: la
preparazione raggiunta e pertanto, in generale, scolastica e piuttosto superficiale .
Le prove di verifica si sono svolte regolarmente: nel primo quadrimestre sono state
effettuate 3 prove scritte mentre nel secondo 3 prove scritte di cui una simulazione della
terza prova d’esame. Si prevede di effettuare un’altra prova orale.
Le prove scritte hanno avuto come obiettivo principale quello di abituare gli studenti ad
affrontare la terza prova dell’esame di Stato: sono stati utilizzati quindi quesiti a risposta
aperta.
Durante le esercitazioni di laboratorio gli studenti hanno manifestato un comportamento
discontinuo alternando momenti di impegno e interesse ad altri in cui il lavoro è stato più
faticoso e poco produttivo. Anche nell’esecuzione delle esperienze pratiche alcuni studenti
si sono mostrati collaborativi e impegnati mentre alcuni hanno lavorato con fatica, sempre
sollecitati dai docenti.
Per verificare l’acquisizione
delle competenze laboratoriali, le docenti , oltre
all’osservazione al controllo dell’esecuzione delle singole esperienze, hanno utilizzato
brevi interrogazioni orali e la correzione delle relazioni compilate dagli studenti.
Le Insegnanti
Proff. Laura Grossi e Marilena Puricelli
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 31
ISTITUTO SUPERIORE
Curie Sraffa
Anno scolastico 2013/2014
PROGRAMMA consuntivo Classe V A t di Diritto e di Economia Industriale
DIRITTO COMMERCIALE
Imprenditore e impresa
1.
L'imprenditore
2.
La Società
3.
Classificazione dell'Impresa: impresa privata e pubblica
4.
Le dimensioni dell'impresa: l'artigiano
5.
L'impresa familiare
6.
L'attività dell'impresa – L'imprenditore agricolo e commerciale
7.
Lo Statuto dell'imprenditore commerciale – La capacità per l'esercizio dell'impresa –
Incompatibilità e inabilitazioni all'esercizio d'impresa- l'iscrizione al registro delle impresa La tenuta dei libri contabili- i collaboratori dell'imprenditore – Sottoposizione alle procedure
concorsuali
8.
Le procedure concorsuali (CENNI)
l'Azienda

Impresa e azienda

I segni distintivi – la ditta – l'insegna – il marchio

L'avviamento

Le creazioni dell'ingegno – le invenzioni – le invenzioni del prestatore di lavoro – il
diritto d'autore
Le società
Il contratto di società – la pluralità di soci – il conferimento dei beni e servizi – l'esercizio in
comune dell'attività economica – la divisione degli utili
Soggettività e personalità giuridica
Classificazione della società – società lucrative e mutualistiche – società commerciali e non
commerciali – la divisione degli utili – società di persone e società di capitali.
La società semplice: costituzione – struttura organizzativa – autonomia patrimoniale e
responsabilità – scioglimento della società – scioglimento dei singoli rapporti sociali
La società in nome collettivo – la particolarità della disciplina - La società in nome collettivo
irregolare
La società in accomandita semplice – accomandanti e accomandatari - le altre particolarità
della disciplina
Le società per azioni: il procedimento costitutivo – il contenuto dell'atto costitutivo – diritti
ed organi degli azionisti – gli organi: i modelli dopo il 2003
le società in accomandita per azioni
le società a responsabilità limitata
Le società cooperative e le mutue assicuratrici
I titoli di credito (Cenni)
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 32
DIRITTO DEL LAVORO
Il rapporto di lavoro subordinato: soggetti ed elementi
-
Lavoro subordinato e lavoro autonomo
Le fonti del diritto del lavoro
Le fonti contrattuali
Il lavoro subordinato
I soggetti del lavoro subordinato
Il contratto di lavoro
La costituzione e lo svolgimento del rapporto di lavoro subordinato







I limiti nella formazione del contratto
Cenni sulla procedura per l'assunzione
Gli obblighi del lavoratore
I diritti del lavoratore
Gli obblighi del datore di lavoro
I poteri del datore di lavoro
Cenni sulla riforma Biagi
La sospensione e la cessazione del rapporto di lavoro subordinato
-
Le cause di sospensione per fatto del lavoratore
le cause di sospensione per fatto del datore di lavoro
le cause di estinzione del rapporto di lavoro
Il licenziamento individuale
Il licenziamento collettivo
Il trattamento di fine rapporto
ECONOMIA
L'attività economica e l'azienda (Cenni)
Milano, 15 maggio 2014
Studenti
Docente
Stefania Basile
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 33
RELAZIONE FINALE
Prof.ssa Stefania Basile
Materia Diritto ed Economia Industriale
CLASSE 5^ At
Sono subentrata al docente di ruolo nella classe 5^ At il 3 febbraio, questo ha comportato
un cambiamento nelle modalità dell’organizzazione della lezione e probabilmente anche
nella tipologia delle richieste fatte agli studenti.
E’ stato per me difficile inquadrare il gruppo classe dato il poco tempo a mia disposizione e
per gli studenti il cambio di docente non è stato da tutti pienamente metabolizzato.
Solo un gruppetto ha partecipato in maniera attiva alle lezioni, raggiungendo anche una più
che sufficiente autonomia nella gestione dello studio dimostrando, così, di aver acquisito
un metodo di studio autonomo ed adeguato, mentre altri hanno dimostrato una scarsa
partecipazione alle attività didattiche di volta in volta proposte e l’acquisizione di un metodo
di studio non sempre adeguato e autonomo.
Tenendo conto delle difficoltà sopra evidenziate il rendimento della classe è stato solo in
parte sufficiente.
Il dialogo didattico-educativo è stato, comunque, nel complesso accettabile, anche se gli
obiettivi minimi prefissati non sono stati conseguiti da tutti gli studenti.
I continui recuperi resisi necessari hanno rallentato il regolare svolgimento del programma.
Per quanto riguarda il programma di Economia Industriale sono stati fatti solo dei cenni
sull’attività economica e l’azienda. i
La valutazione è stata effettuata mediante accertamenti accurati (interrogazioni orali,
domande da posto per verificare l’attenzione e la preparazione e verifiche scritte con
domande aperte).
L'INSEGNANTE
Stefania Basile
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 34
IIS "CURIE-SRAFFA” MILANO
Programma svolto durante l’anno scolastico 2013-2014
Classe: 5 AT
Materia: Complementi di chimica e analisi
Insegnante: Maurizio Lauro – Francesco Isopi
Testo utilizzato: Cozzi, Protti, Ruaro Analisi chimica strumentale Zanichelli
Argomenti svolti
etodi Cromatografici
Introduzione alle tecniche cromatografiche
Principi generali della separazione cromatografica. Esperimento fondamentale. Dinamica
elementare della separazione cromatografia; meccanismi chimico-fisici della separazione
cromatografica. il cromatogramma.
Grandezze, equazioni e parametri fondamentali: costante di distribuzione – selettività –
efficienza – teoria dei piatti – diffusione molecolare longitudinale – trasferimento di massa –
equazione di Van Deemter – ottimizzazione dei parametri operativi per il miglioramento
dell’efficienza – asimmetria dei picchi.
Cromatografia su strato sottile
Teoria: principi e applicazioni.
Grandezze, parametri e prestazioni: selettività e fattore di ritenzione – efficienza
risoluzione – capacità.
Materiali e strumentazione cenni: materiali di sostegno – fase stazionaria – fase mobile.
-
Gascromatografia
Teoria: principi e applicazioni – classificazione delle tecniche gascromatografiche.
Grandezze, parametri e prestazioni: tempo e volume di ritenzione – costante di
distribuzione, fattore di ritenzione - selettività – efficienza – ottimizzazione dell’efficienza –
risoluzione – asimmetria dei picchi e capacità.
Materiale cenni. Fase mobile – fasi stazionarie solide–
Strumentazione: schema del gascromatografo – colonne(cenni) - rivelatore a ionizzazione
di fiamma
Spettrometria di massa
Gascromatografia dello spazio in testa
Analisi qualitativa
Analisi quantitativa.
Cromatografia in fase liquida a elevate prestazioni
Teoria. Principi e applicazioni – classificazione delle tecniche HPLC.
Grandezze,parametri e prestazioni: selettività,risoluzione – efficienza
capacità.
Caratteristiche generali delle fasi : fase stazionaria – fase mobile.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
- risoluzione –
A.S. 2013/2014 - Pag. 35
Separazione in gradiente di pH
Strumentazione: schema del cromatografo per HPLC – sistema per realizzare il gradiente
di eluizione – sistemi di iniezione – colonne – rivelatore spettrofotometrico UV/ visibile.
ANALISI DEGLI ALIMENTI
Il vino
Generalità, composizione
Scopo delle analisi
Parametri misurati: Acidità totale Cloruri Anidride solforosa SO2 Zuccheri riducenti
Alcalinità delle ceneri Nitrati Prolina Rame Ferro Zinco Solfati
Le farine
Generalità, composizione
Scopo delle analisi
Parametri misurati: umidità,ceneri, zuccheri riducenti, lipidi, proteine, P-fosfati, K, Fe, Ca
L’olio di oliva
Generalità, composizione, classificazione
Scopo delle analisi
Parametri misurati: Numero di
L’acqua
Generalità, composizione
L’acqua potabile
Parametri misurati : pH Durezza Ca Mg HCO3- Cl- SO42- NO3- Na P-PO43Zn Mn Cu Conducibilità
Milano, 30 aprile 2014
Ad oggi sono stati completati tutti gli argomenti tranne l'acqua che si prevede di completare
entro giugno.
I docenti Maurizio Lauro e Francesco Isopi
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 36
RELAZIONE FINALE Analisi Chimica
Il gruppo classe è costituito da 10 studenti che hanno avuto un corso regolare di studio
dalla terza, da un gruppo di 4 che si è aggiunto al quarto anno e da altri 2 studenti
provenienti dalla 5^ dell' anno precedente.
Una studentessa si è ritirata alla fine di marzo visti gli scarsi risultati ottenuti e la mancanza
di motivazione allo studio.
Il clima nella classe non ha risentito delle nuove immissioniu riaggregandosi per affinità i
nuovi arrivati nei gruppi già preesistenti. Dal punto di vista didattico il livello di
partecipazione attiva alle lezioni ha risentito di una mancanza di motivazione e di interesse
per l’indirizzo di studio. Ciò ha portato ad una partecipazione passiva alle lezioni e ad un
inadeguato livello di studio. Il disinteresse e la mancanza di concentrazione si sono
evidenziate anche nella parte pratica di laboratorio il che ha comportato il dilatarsi dei
tempi di esecuzione delle analisi programmate e della consegna delle relative relazioni.
Il livello di autonomia negli incarichi di laboratorio assegnati non sempre è all’altezza
dell’impegno richiesto per il corso. Questo atteggiamento, unito alle mediocri capacità e
allo scarso impegno nel lavoro a casa, ha portato gli studenti ad un livello di competenza e
abilità nella preparazione teorica e nelle attività di laboratorio appena sufficienti
raggiungendo appena gli obiettivi minimi.
Le maggiori difficoltà per gli allievi riguardano l’ utilizzo corretto della terminologia richiesta
dalla specializzazione nell’esposizione orale, e una adeguata visione di insieme delle varie
competenze acquisite.
Va inoltre registrato, da parte di un gruppo numeroso di studenti, un numero elevato di
assenze alle lezioni a volte “mirate” nei giorni delle verifiche.
Non è stato necessario organizzare interventi di recupero perché l’ampio monte ore a
disposizione ha permesso recuperi in itinere.
30 aprile 2014
I docenti
proff Maurizio Lauro e Francesco Isopi
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 37
Programma di TECNOLOGIE e IMPIANTI ALIMENTARI
Docenti
MENNITTO DANIELA e FRANCESCO ISOPI
Testo adottato: Sicheri: “INDUSTRIE AGROALIMENTARI”, ed. HOEPLI
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
I MODULO: INDUSTRIE DI FERMENTAZIONE E DI DISTILLAZIONE (I QUADR.)
I UNITA’ - PROCESSI FERMENTATIVI
TEORIA
Generalità sulla fermentazione; importanza della fermentazione nell’industria alimentare;
biochimismo della fermentazione (da sviluppare nel corso di Microbiologia); i mosti; mosto
di frutta e mosto di cereali; struttura, conduzione e controllo di un fermentatore.
VERIFICHE
Una verifica scritta, in forma di relazione ed una in forma di test; una verifica orale, a
conclusione dello studio del biochimismo della fermentazione.
II UNITA’ - INDUSTRIA ENOLOGICA
TEORIA
Uva e sua composizione; parametri di maturazione; preparazione del mosto; pigiatura e
pigiadiraspatura; composizione e correzione del mosto; tino di fermentazione; vinificazione
con o senza macerazione delle vinacce; termovinificazione; composizione e correzione del
vino; stabilizzazione ed invecchiamento del vino.
Generalità sui vini speciali. Legislazione dei vini.
LABORATORIO
Controlli analitici. Esame della struttura dell’uva, indice di maturazione, pigiatura; analisi del
mosto densità, zuccheri, acidità; analisi del vino: grado alcolico, acidità, acidità volatile.
Disegno. Diagrammi di flusso; uso della simbologia UNICHIM; disegno delle macchine
enologiche; schemi di processi di vinificazione.
VERIFICHE
Una verifica scritta, in forma di relazione e due verifiche scritte, in forma di test; due
verifiche scritte di tipo calcolativo, sul controllo impiantistico; relazioni sulle esercitazioni di
laboratorio.
Una verifica orale.
III UNITA’ - ALTRE INDUSTRIE DI FERMENTAZIONE
TEORIA
Produzione industriale dell’aceto; produzione della birra: maltaggio, saccarificazione,
fermentazione. Legislazione.
Disegno. Schemi della produzione di aceto e della birrificazione.
VERIFICHE: Una verifica orale.
IV UNITA’ - DISTILLAZIONE E DISTILLATI
TEORIA
Principi teorici della distillazione; equilibrio liquido-vapore per una miscela di due liquidi
miscibili; funzionamento di una colonna a piatti; controllo ponderale ed energetico di un
impianto di distillazione continuo, in condizioni di regime stazionario.
Distillati alcolici: bevande alcoliche, liquori. Legislazione.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 38
Disegno: Schema di distillazione
LABORATORIO
Controlli analitici: grado alcolico; densità/grado alcolico.
Impianti. Conduzione dell’impianto pilota di distillazione.
VERIFICHE
Una verifica scritta sul processo di ottenimento distillato B.G , una verifica orale; una
relazione di laboratorio.
II MODULO: INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA (MARZO - APRILE)
V UNITA’ - PROCESSI DI RISANAMENTO E DI CONSERVAZIONE DEL LATTE
TEORIA. Composizione chimica del latte; depurazione fisica; scrematura;
omogeneizzazione.
Ripasso del programma del IV anno: pastorizzazione; trattamento U.H.T.; sterilizzazione.
Latte concentrato. Latte in polvere. Legislazione.
Disegno. Schema dei processi di risanamento
LABORATORIO. Analisi del latte: densità, acidità,valutazione del trattamento termico,
ricerca bicarbonato
VI UNITA’ - PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEL LATTE (IND. CASEARIA)
TEORIA. Crema (panna); burro; yogurt; formaggio: coagulazione, rottura della cagliata,
cottura, maturazione, stufatura, salatura.
Disegno: Schemi per la produzione del formaggio, del burro e dello yogurt
LABORATORIO: Prove di caseificazione, overrun gelato.
III MODULO: INDUSTRIE ESTRATTIVE (APRILE-MAGGIO)
VII UNITA’ - IMPIANTI DI ESTRAZIONE
TEORIA. Generalità sugli estrattori; caratteristiche del solvente estrattivo;
VIII UNITA’ - INDUSTRIA OLEARIA
TEORIA. Composizione chimica delle olive e dei semi oleaginosi; produzione e
classificazione dell’olio d’oliva; produzione dell’olio di sansa; produzione dell’olio di semi;
raffinazione.
Disegno: Schema grafico produzione olio di oliva e olio di semi, schema rettificazione oli
di semi
LABORATORIO. Analisi dell’olio: acidità, indice di rifrazione, ricerca olio sesamo, olio di
sansa e di arachide.
IV MODULO: INDUSTRIE CEREALICOLE E INDUSTRIA SACCARIFERA (verrà svolto
nella seconda metà di maggio):
IX UNITA’ - LA PANIFICAZIONE (I PARTE)
TEORIA
Struttura e composizione dei cereali; frumento di grano tenero e di grano duro; farine,
semole, semolati; lievitazione.
(Il processo della panificazione sarà ulteriormente sviluppato all’interno del IV Modulo,
relativo al settore cerealicolo).
.
X UNITA’INDUSTRIA DEL PANE
TEORIA.composizione del frumento di grano tenero; ottenimento farine; impastamento;
lievitazione.( varie tipologie) Cottura; caratteristiche di un buon pane;
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 39
Disegno : schema di produzione pane.
LABORATORIO: panel test sui panettoni
Cenni sulla produzione di prodotti dolciari
XI UNITA’ - INDUSTRIA DELLA PASTA
TEORIA.
Generalità sul processo di produzione della pasta fresca e essiccata
LABORATORIO : prove di cottura della pasta e determinazione dell’umidità
XII UNITA’ – INDUSTRIA DEL RISO :
Schema di produzione
XIII UNITA’ -- INDUSTRIA SACCARIFERA
TEORIA Schema di produzione dello zucchero e descrizione delle operazioni
principali:estrazione sugo-depurazione;cristallizzazione; raffinazione
Disegno: Schema per la produzione dello zucchero.
I docenti
Daniela Mennitto e Francesco Isopi
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 40
RELAZIONE SULLA CLASSE
Disciplina: Tecnologie e Impianti alimentari
Il programma è stato svolto con regolarità per i primi tre moduli, rispettando i contenuti e i
tempi preventivati. Il III e il IV modulo verranno completati per la fine dell'anno scolastico e
alcune unità didattiche saranno affrontate solamente nelle linee generali.
La classe ha mostrato dal terzo anno di avere discrete capacità, ma è mancata spesso una
partecipazione costruttiva, quindi in molte unità didattiche non è stato effettuato
l'approfondimento necessario per uno sviluppo completo delle tematiche proposte.
L'esposizione orale è, nella maggior parte dei casi, mnemonica e poco scorrevole.
Alcuni studenti si sono mostrati interessati agli argomenti proposti e, nonostante le
difficoltà, hanno lavorato con impegno costante; altri invece hanno dimostrato maggiore
superficialità e finalizzato il loro impegno solo in funzione di verifiche scritte e orali.
Nel I quadrimestre l’impegno è stato discontinuo se non a volte assente , nonostante sia
stata data a tutti la possibilità di potersi organizzare e proporsi autonomamente per le
interrogazioni, mentre nella seconda parte dell’anno la classe ha partecipato più
attivamente anche se lo studio non sempre adeguato; solo pochi studenti diligenti hanno
dimostrato una maggiore responsabilità. E’ stata data loro, inoltre, la possibilità di poter
recuperare alcuni risultati non positivi, riproponendosi sulle tematiche in cui erano stati
conseguiti risultati insufficienti.
Nel complesso la valutazione sul loro livello di preparazione è vicino alla sufficienza,
seppure in modo diversificato: ( solo pochi hanno un giudizio pienamente sufficiente a
fronte di una valutazione per molti studenti quasi sufficiente).
Gli stessi risultati sono stati ottenuti anche nel lavoro sulla rappresentazione grafica dei
processi tecnologici : ritardi nella consegna e scarso impegno nella correzione puntuale
degli elaborati, nonostante le indicazioni date dall’insegnante nei vari schemi grafici
sviluppati durante l'anno scolastico.
Il lavoro di laboratorio è stato svolto in modo adeguato, anche se le relazioni e i bollettini di
analisi utili alla discussione e al confronto con quanto è stato studiato nella parte teorica
non sempre sono stati puntuali nella consegna e quasi mai il frutto di una elaborazione
corretta e approfondita.
30/04/2014
GLI INSEGNANTI
Proff. Daniela Mennitto e Francesco Isopi
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 41
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA
CLASSE: 5 AT
Docente:Raffaella Puglia
Testo in uso: Corpo Libero Due Movimento e Salute - Fiorini, Coretti, Bocchi. Ed.
Marietti Scuola.
Per gli argomenti teorici trattati, sono state distribuite agli studenti delle fotocopie tratte dal
testo”ATTIVAMENTE” di Bughetti ,Lambertini,Pajini, Zanasi. Ed. Clio
ESERCIZI DI POTENZIAMENTO GENERALE :
-esercizi per la mobilità articolare, la forza, la velocità e la resistenza;
-esercizi per migliorare l’equilibrio e la coordinazione;
-percorsi con piccoli e grandi attrezzi e con l’implicazione di posizioni diversificate del
corpo nello spazio;
-serie di andature atletiche e vari tipi di saltelli.
TEST MOTORI EFFETTUATI :
-test dei 1000 metri;
-test della funicella;
-lancio della palla medica;
-percorso attrezzato a tempo con posizioni diversificate del corpo nello spazio ed esercizi
di coordinazione
-progressione dinamica alla spalliera.
-volteggio alla cavallina in framezzo e divaricata
ATLETICA LEGGERA:
-getto del peso;
-salto in alto, stile Fosbury
GIOCHI DI SQUADRA E DI GRUPPO
-pallavolo
-basket
-calcetto
-badminton
-unihoc
I suddetti giochi di squadra e di gruppo sono stati proposti nella seconda parte della
lezione , come ricerca di miglioramento del bagaglio tecnico-motorio e consapevolezza di
sé nel relazionarsi con gli altri e lo spazio.
ARGOMENTI TEORICI TRATTATI:
- storia e regolamento della pallavolo con relativa prova a risposte multiple.
-storia e nascita dello sport dall’antica Grecia fino all’Ottocento;
-lo sport moderno;
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 42
-olimpiadi: origine ,storia e valore politico.
.Olimpiadi di Berlino con Hitler nel 1936.
-doping: problematiche, sostanze vietate e metodi illegali
-apparato scheletrico.
-apparato muscolare.
-primo soccorso e traumatologia sportiva.
Milano, 2 maggio 2014
RELAZIONE
-
L’insegnante
Raffaella Puglia
FINALE VAT
Materia: EDUCAZIONE FISICA
La classe 5 AT si presenta come un gruppo eterogeneo all’interno del quale si
evidenziano capacità ed attitudini diverse.
Nel corso degli anni , la fisionomia della classe ha avuto dei cambiamenti che in alcuni
periodi si sono manifestati come difficoltà di percorso.
Il lavoro programmato è stato svolto regolarmente durante l’anno scolastico.
Gli obiettivi disciplinari sono stati globalmente raggiunti registrando anche una buona
partecipazione. L’atteggiamento verso la disciplina è stato abbastanza disponibile e
positivo permettendo, ad alcuni studenti, di acquisire maggior responsabilità ed
autonomia.
Gli interventi di recupero sono stati circoscritti e svolti in itinere.
Le prove pratiche individuali hanno registrato miglioramenti a fronte di un effettivo
impegno . I giochi di squadra, si sono svolti in un clima di condivisione registrando anche
una rispettosa e civile collaborazione.
Gli argomenti teorici trattati sono stati verificati con una prova scritta (simulazione terza
prova).
Milano 30/04/2014
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
Docente
R. Puglia
A.S. 2013/2014 - Pag. 43
ALLEGATO 2
TRACCE DELLE SIMULAZIONI
E GRIGLIE DI CORREZIONE
Simulazione Prima Prova
Esami di Stato a.s. 2013-2014
6 maggio 2014
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 44
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 45
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Salvatore Quasimodo, Uomo del mio tempo
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
- t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
carlinga, la parte centrale di un aereo,
destinata a contenere gli
come sempre, come uccisero i padri, come ucciserostrumenti di
guida, l’equipaggio, i passeggeri e il carico.
meridiane, strumenti di misurazione
che servono a
gli animali che ti videro per la prima volta.
identificare la posizione
di un bersaglio
E questo sangue odora come nel giorno
carro, carro armato.
Quando il fratello disse all’altro fratello:
persuasa, convinta, finalizzata.
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace, il fratello... fratello, Caino disse ad Abele.
tenace, persistente nel tempo.
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
o figli...padri, il poeta si riferisce alle nuove
e future
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
generazioni
le loro tombe... cuore, le tombe dei padri, per il male da essi compiuto,
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
sono in una
le loro tombe affondano nella cenere,
condizione particolare, quasi maledetta.
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Salvatore Quasimodo, siciliano (1901-1968), collaboratore delle maggiori riviste letterarie del
ventennio, insegnante di italiano al Conservatorio di Milano, fu premio Nobel nel 1959. Dopo una
prima fase di poesia complessa e oscura (“ermetica”), nel dopoguerra si orientò in una direzione
diversa, ritenendo che i poeti dovessero saper dialogare con gli altri uomini ed esprimere temi
sociali. Questa poesia, inserita nella raccolta “Giorno dopo giorno” pubblicata nel 1947, riflette
questo orientamento.
Comprensione complessiva
- Riassumi il contenuto del discorso poetico in circa 10 righe.
Analisi
1- Il testo presenta numerose ripetizioni di singole parole e di espressioni. Individuale e
commentale.
2- Nella poesia vi sono molte immagini e elementi concreti per comunicare l’idea di violenza.
Individua e commenta.
3- Analizza e commenta le espressioni metaforiche degli ultimi 4 versi, spiegando adeguatamente
quale messaggio esprime l’autore in questa parte conclusiva.
4- Che valore ed effetto ha l’uso della seconda persona singolare per rivolgersi all’uomo
contemporaneo e descriverne i comportamenti?
5- Quale visione della scienza e del progresso emerge dalla lettura del testo (e in quali punti in
particolare)?
6- Di che cosa è simbolo la figura di Caino e perché l’autore la utilizza parlando dell’uomo
moderno?
Approfondimenti e collegamenti
1- Uomo del mio tempo è scritta subito dopo la fine della seconda guerra mondiale: quanto conta
ciò e perché rispetto ai temi della lirica?
2- Confronta questo testo con altre opere (poesie, romanzi, film, canzoni ecc.) che conosci che
denunciano violenza e orrori dell’uomo e della storia contemporanei.
TIPOLOGIA B - Redazione di un “saggio breve” o di un “articolo di giornale”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Senso e valore della poesia
DOCUMENTI
Ai poeti resta da fare la poesia onesta.
Umberto Saba, da Quello che resta da fare ai poeti, 1912
Non chiederci la parola
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato:
Ah l’uomo che se va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondo possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Eugenio Montale, da Ossi di seppia, 1925
Se mai un poeta ha un obbligo verso la società, è quello di scrivere bene. Essendo in minoranza,
non ha altra scelta. Venendo meno a questo dovere, scivola nell’oblio. La società, d’altra parte, non
ha alcun obbligo verso il poeta. La società, maggioranza per definizione, presume di avere altre
opzioni che non leggere versi, per quanto ben scritti. Ma se trascura di leggere versi rischia di
scivolare a quel livello di eloquio al quale una società diventa facile preda di un demagogo o di un
tiranno. Questo è, per la società, l’equivalente dell’oblio: un tiranno, naturalmente, può tentare di
salvare i propri sudditi da questo pericolo con qualche spettacolare bagno di sangue.
Josif Brodskij, da Fuga da Bisanzio, 1987
Poesia significa in primo luogo libertà. Libertà e disobbedienza di fronte a ogni forma di
sopraffazione o di annullamento della persona: di fronte a ogni forma di irreggimentazione o,
peggio, di massificazione. La società in cui viviamo minaccia con sempre maggior pesantezza i più
elementari diritti del singolo: minaccia la distruzione totale del privato (della persona), per ridurre gli
individui a una somma di “consumatori”, ai quali – nell’imperante mercificazione anche di quelle che
una volta venivano chiamate le aspirazioni spirituali – si vorrebbero imporre bisogni artificialmente
creati per alimentare una macchina economica che trae a sé tutto il profitto, a pieno scapito d’ogni
scelta interiore. Il poeta è il più deciso oppositore, per sua propria natura, di tale sistema. È il più
strenuo difensore della singolarità, rifiutando d’istinto ogni parola d’ordine. E per questo, il sistema
lo avversa, sia ignorandolo o fingendo d’ignorarlo, sia cercando di minimizzarne la figura con l’arma
della sufficienza e dell’ironia.
Giorgio Caproni, da Sulla poesia, 1984
Tri tri tri,
fru fru fru,
uhi uhi uhi,
ihu ihu ihu.
Il poeta si diverte,
pazzamente,
smisuratamente.
Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie
sono il suo diletto.
Cucù, rurù,
rurù cucù,
cuccuccurucù!
Cosa sono queste indecenze?
Queste strofe bisbetiche?
Licenze, licenze,
licenze poetiche.
Sono la mia passione.
Farafarafarafa,
Tarataratarata,
Paraparaparapa,
Laralaralarala!
Sapete cosa sono?
Sono robe avanzate,
non sono grullerie,
sono la… spazzatura
delle altre poesie.
Bubububu,
fufufufu,
Friù!
Friù!
Se d’un qualunque nesso
son prive,
perché le scrive quel fesso?
E lasciatemi divertire!
Bilobilobilobilo
blum!
Filofilofilofilofilo
flum!
Bilolù. Filolù.
U.
Abì, alì, alarì.
Riririri!
Ri.
Lasciate pure che si
sbizzarrisca,
anzi, è bene che non lo
Non è vero che non voglion dire,
finisca,
vogliono dire qualcosa.
il divertimento gli costerà
Voglio dire…
caro:
come quando uno si mette a cantare gli daranno del somaro.
senza saper le parole.
Una cosa molto volgare.
Labala
Ebbene, così mi piace di fare.
falala
eppoi lala…
Aaaaa!
e lalala, lalalalala lalala.
Eeeee!
Iiiii!
Certo è un azzardo un po’
Ooooo!
forte
Uuuuu!
scrivere delle cose così,
A! E! I! O! U!
che ci son professori, oggidì,
a tutte le porte.
Ma giovinotto,
Ahahahahahahah!
diteci un poco una cosa,
Ahahahahahahah!
non è la vostra una posa,
Ahahahahahahah!
di voler con così poco
tenere alimentato
Infine,
un sì gran foco?
io ho pienamente ragione,
i tempi sono cambiati,
Huisc… Huisc…
gli uomini non domandano
Huisciu… sciu sciu,
più nulla
Sciukoku… Koku koku,
dai poeti:
Sciu
e lasciatemi divertire!
ko
ku.
Come si deve fare a capire?
Avete delle belle pretese,
sembra ormai che scriviate in
giapponese.
Aldo Palazzeschi, da
L’incendiario, 1910
2. AMBITO SOCIO-GIURIDICO
ARGOMENTO: La pena di morte
1) “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona”
(Art.3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, documento fondante dell’ONU, 1948)
2) Art. 27. […] Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla
rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte.
Art 13 […] È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
(da Costituzione della Repubblica italiana 1948)
3) Dei delitti e delle pene rovesciava dalle fondamenta un intero sistema di pensiero della società. Desacralizzava il
delitto penale, distinguendo una volta per tutte il delitto dal peccato, il danno dalla colpa, la pena dall’espiazione…
E per questa via l’argomentazione dei Delitti e delle pene sfociava, fra l’altro, nel rigetto della pena di morte: non
giusta, non necessaria e neanche utile. (Sergio Luzzatto, Il Sole 24 ore, 29/12/2013)
4) Se le leggi, invece di caratterizzarsi per un’efficace, calma, moderata severità, offrono il destro alla collera e alla
vendetta, se fanno scorrere sangue che dovrebbero invece risparmiare e che comunque non hanno il diritto di
spargere, se offrono allo sguardo del popolo scene crudeli e cadaveri straziati dalle torture, allora esse confondono
nella mente dei cittadini il concetto del giusto e dell’ingiusto e fanno nascere in seno alla società feroci pregiudizi
che a loro volta ne producono altri. L’uomo non è più per l’uomo una cosa così sacra; si ha un concetto meno alto
della dignità umana quando la pubblica autorità si fa gioco della vita. […] State molto attenti a non confondere
l’efficacia delle pene con l’eccesso di severità: l’una è assolutamente l’opposto dell’altra” (Robespierre: Discorso
contro la pena di morte, 30 maggio 1791)
5) Nelle dispute relative alla pena di morte si assiste, di norma, allo scontro di due principi di giustizia o, meglio, di
due diverse concezioni della pena: la retribuzione e la prevenzione. Nell’ottica della retribuzione, la pena si
configura come reazione morale e giuridica al male che è stato commesso con il reato, alla cui gravità è
proporzionato: si tratta, perciò, di un castigo morale e non di una vendetta. Secondo il principio di prevenzione,
invece, lo Stato non restituisce male con male, semplicemente assicura la difesa della società dalla pericolosità
degli autori dei reati, sforzandosi, mediante la pena, di impedire che soggetti socialmente pericolosi commettano
altri reati. Per i fautori della pena di morte, infatti, essa svolgerebbe proprio una funzione preventiva nei confronti di
ondate di criminalità organizzata, che rischierebbero di scompigliare il tessuto sociale di uno Stato (ad esempio, il
gangsterismo, la mafia, il terrorismo). La pena di morte, inoltre, a loro avviso, placando il rancore delle vittime e dei
loro parenti, attenuerebbe la tentazione di vendette private ed il ricorso a disordini sociali. Si aggiunga il fatto che
l'eliminazione fisica, dunque definitiva, di un criminale eviterebbe il reiterarsi dei reati da parte dello stesso che, pur
condannato, potrebbe ritornare in libertà beneficiando di condoni o di altri meccanismi previsti dalla legge; infine,
anche sul versante strettamente economico, essa rappresenta un tipo di punizione molto meno gravoso di una
lunga detenzione o dell'ergastolo, quindi conveniente alla società civile. (dal sito Volontariato internazionale per lo
sviluppo)
6) Due considerazioni significative. Innanzi tutto è sempre possibile l’eventualità di errori giudiziari, che avrebbero
come esito l’uccisione di un innocente. Uno studio dello Stanford Law Review ha documentato in questo secolo 350
casi di condannati a morte negli Stati Uniti, in seguito riconosciuti innocenti. Di questi 25 erano già stati giustiziati,
mentre altri avevano già trascorso decenni in prigione.
In secondo luogo, molti studi testimoniano come la pena di morte si configuri, nella realtà di molti Paesi, come uno
strumento di discriminazione sociale, poiché ad essere giustiziati sono, in larga maggioranza, criminali che
appartengono alle classi sociali più deboli, membri delle minoranze razziali, individui con un basso livello di
scolarizzazione, soggetti con una vita familiare allo sbando, persone con reddito molto basso, a volte oppositori
politici. (da Documentazione di Amnesty International)
7) Un'analisi delle percentuali di omicidi in paesi abolizionisti e mantenitori ha dimostrato che i paesi mantenitori
hanno in genere una percentuale maggiore. Tale analisi prendeva in considerazione i cinque paesi abolizionisti ed i
cinque paesi mantenitori con il maggior numero di omicidi. Confrontando i dati, l'analisi conferma che nei cinque
paesi abolizionisti il tasso più alto di omicidi era 11.6 per 100.000 persone, mentre nei paesi mantenitori il tasso più
elevato era 41.6 per 100.000 persone. Vi sono inoltre dati sulla criminalità di vari paesi che dimostrano come
l'abolizione della pena di morte non comporti alcun aumento della criminalità. (da Documentazione di Amnesty
International)
8) Il secondo meccanismo in base al quale si ritiene, da parte di chi è favorevole, che la pena di morte consegua la
sua funzione preventiva è quello della moralizzazione della società attraverso la denuncia solenne dell'omicidio. In
altre parole si ritiene cioè che la pena di morte abbia una forte influenza educativa sulla popolazione in genere,
perché più di qualsiasi altra punizione, riflette il rifiuto e l'orrore della società per l'orrendo atto dell'uccidere. Così,
mantenendo la pena di morte per il crimine più grave, la legge alimenta nella comunità una speciale avversione per
l'omicidio e, in qualche modo, tende a prevenirlo (da Wikipedia)
3. AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: Sul Novecento…
DOCUMENTI
Réné DUMONT (agronomo, ecologo): Per me il Novecento è stato solo un secolo di massacri e di guerre.
Rita LEVI MONTALCINI (Premio Nobel per la Neurobiologia): Nel ‘900 ci sono state, nonostante tutto, rivoluzioni
positive: penso all’emergere del quarto stato, penso alla donna che dopo secoli di repressione è riuscita a venire
alla ribalta.
Yehudi MENUHIN (musicista): Se dovessi caratterizzare il ventesimo secolo direi che ha suscitato le più grandi
speranze che l’umanità abbia mai avuto e che ha cancellato tutte le illusioni, gli ideali.
Severo OCHOA (Premio Nobel per la Fisica): Considero fondamentale il progresso scientifico, che nel XX secolo è
stato veramente straordinario. Guardo l’incredibile sviluppo della medicina e penso alla scoperta degli antibiotici.
L’evoluzione e il progresso scientifico a mio parere caratterizzano questo secolo.
Leo VALIANI (storico): Il nostro secolo prova, dunque, che la vittoria degli ideali di giustizia e di eguaglianza è
sempre effimera, ma, se si riesce a salvaguardare la libertà, si può, tuttavia, ricominciare da capo […] non bisogna
disperare, neppure nelle situazioni più disperate.
da P. Agosti, G. Borgese, Mi pare un secolo. Ritratti e parole di centosei protagonisti del Novecento, 1992
È delittuoso dimenticare le atrocità del secolo di Auschwitz, ma non è lecito scordare le atrocità commesse nei
secoli passati senza che la coscienza collettiva se ne accorgesse e ne avesse rimorso.
Claudio Magris, da Utopia e disincanto, 1996
Tendiamo tutti, soprattutto i media, a creare una specie d’isteria sulla nostra cattiva condizione. Si tratta di un mito.
Nessuno dice mai che, nonostante l’aumento vertiginoso della popolazione, il mondo industrializzato ha sconfitto il
problema della fame e che oggi per la maggior parte di noi, in questa parte del mondo, ci sono opportunità fisiche
economiche e intellettuali che nessuno aveva mai avuto prima.
Karl Popper, da Come io vedo il Duemila, 1998
La diffusione della cultura di massa, invece di appiattire le differenze individuali, le ha esaltate a dismisura: ciò che
colpisce nei nostri vicini di casa o di treno, è l’eccentricità, la stravaganza, l’irrazionalità, l’imprevedibilità, la follia. Il
mondo non è mai stato così divertente, così spettacolare. Non oso dire che sia diventato “migliore […] ma certo
non è più disumano né più prevedibile né più meccanico di una volta; è sempre un caos di fantastiche possibilità,
quello stesso intrico di splendore e di orrori, che ci costringe a rappresentarlo.
Pietro Citati, da L’armonia del mondo, 1998
Troppo spesso la storia europea è stata scritta con finalità autocelebrative. Troppo spesso gli ammiratori della
civiltà occidentale non fanno che lodare i valori della cristianità e della democrazia, gli avanzamenti delle
conoscenze scientifiche e tecnologiche, i successi in campo economico. A mio parere, un po’ di umiltà sarebbe
doverosa.
Norman Davies, da È possibile scrivere una storia d’Europa?
in Corriere della Sera, 17/05/2000
Abbiamo occhi
Abbiamo occhi ma non vediamo
abbiamo orecchi e non udiamo:
possibile memoria ma non tutti ricordiamo.
Intanto ragazzi,
adolescenti (la tenera
carne del mondo) gridano
- ammaestrati da noi adulti! –
“viva la morte!”I capi brindano
allo splendido avvenire.
Ma non c’è avvenire.
David Maria Turoldo, da Il grande male, 1987
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 50
4. AMBITO SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La donazione di organi
DOCUMENTI
1) Qualche giorno fa è arrivata a mia figlia, che sta per compiere ventun anni, una lettera riguardante la
donazione degli organi, firmata dal presidente della Regione Piemonte.
Anche se nella tua biografia di ragazza giovane non ci hai ancora pensato, e ti sembra una questione remota –
dice la lettera – sappi che hai quattro volte più possibilità di avere bisogno di un trapianto rispetto alla probabilità
di trovarti nella situazione di donare i tuoi organi. Riflettici, prendi una decisione, parlane con la tua famiglia (che
sarà chiamata a testimoniare sulla tua volontà, o sarà consultata nel caso in cui tu non abbia preso una decisione
in vita).
C’è anche un tesserino, che, compilato, esprime la volontà del soggetto, e che si può tenere nel portafoglio; la
propria scelta si può comunicare anche all’Aido (Associazione italiana per la donazione degli organi) o alla
propria Asl.
Le spiegazioni sono chiare e sintetiche: attraverso i trapianti di organi e tessuti è possibile salvare molte vite e
curare svariate malattie diversamente non guaribili; l’espianto degli organi avviene quando la diagnosi di morte
cerebrale è sicura, e non vi è alcuna possibilità di essere “depredati” dei propri organi quando si è ancora in
coma o comunque non morti: se il cuore batte ancora, è solo per l’attività delle macchine. Gli organi non vengono
venduti (il commercio degli organi è un atto criminale e perseguito dalla legge), e i costi del trapianto sono a
carico del Servizio sanitario nazionale. Non è possibile stabilire a chi debba essere trapiantato un proprio organo:
sono scelte che sono fatte in base alla lista d’attesa (che risponde al criterio dell’urgenza) e alla compatibilità
clinica e immunologica tra donatore e ricevente. Il corpo dal quale sono prelevati gli organi è riconsegnato per il
rito funebre non deturpato. Infine, tutte le religioni sono favorevoli alla donazione degli organi, vista come un atto
profondamente etico.
[…] Apprezzereste, come io ho fatto, quest’opportunità per far riflettere i vostri figli sulla morte?
(Marina Sozzi, Donazione degli organi, qualche perplessità?, Il fatto quotidiano, 11 marzo 2013)
2) Oggi, a fronte delle raffinate tecniche che permetterebbero di salvare molte persone in attesa di un organo, vi
sono poche donazioni. In Italia esiste una legge, la n. 91 del 1999, “Disposizione in materia di prelievi e trapianti
di organi e di tessuti”, che prevede un principio di silenzio/assenso (art. 4) in relazione al prelievo, e un’ampia
campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, fin dalla scuola. Tuttavia, l’articolo 4 non è ancora in
vigore, e valgono pertanto le norme “transitorie” (dopo 14 anni!!), secondo le quali il prelievo può avvenire solo
nel caso in cui sia presente una esplicita dichiarazione di assenso da parte del potenziale donatore, oppure con il
consenso dei congiunti. Il fatto è che purtroppo, in assenza d’informazione e sensibilizzazione, sovente gli organi
vengono
negati.
Da un lato, c’è una forte resistenza a pensare, in vita e in salute, alla propria morte, come ben sanno i lettori di
questo blog. Non si donano gli organi per la stessa ragione per cui non si fa testamento. E non se ne parla in
famiglia,
per
evitare
discorsi
ritenuti
“sgradevoli”.
Quando poi, in assenza di dichiarazioni del potenziale donatore, si chiede ai parenti, ci si scontra con timori
ancora maggiori. Nonostante l’irreversibilità della morte cerebrale, i congiunti faticano a vedere la morte del loro
caro
cui
una
macchina
tiene
il
cuore
e
i
polmoni
in
funzione.
(www.sipuodiremorte)
3) Quali pregiudizi e obiezioni possono frenare le donazioni? I pregiudizi religiosi possono fortemente
condizionare la pratica dei trapianti. La religione scintoista ad esempio impedisce ai giapponesi il prelievo degli
organi perché ciò precluderebbe la possibilità della reincarnazione, e così quel paese che primeggia in tutto, è
assai arretrato su questa frontiera della scienza medica.
Un’altra obiezione potrebbe così essere formulata: è possibile che i medici possano considerare più gratificante
da un punto di vista professionale fare i trapianti e che, quindi, possano essere condizionati nell’accertamento
della morte cerebrale? Ciò non è assolutamente possibile sia perché l’accertamento di morte viene fatto da
gruppi di medici diversi da quelli che trapiantano, sia perché per un rianimatore, che per primo rileva la morte
cerebrale, è assai più gratificante “restituire alla vita” alla gente che non segnalare cadaveri.
Ancora una possibile obiezione: la scelta del ricevente può essere condizionata da considerazioni di favore o di
lucro? No perché avviene solo su criteri di compatibilità immunologica, sotto il controllo di più medici.
(Ambrogio Aquino, presidente della sezione AIDO di Bari)
4) Bisognerebbe riflettere sulla complessa questione che si pone intorno all’opportunità di alcuni costosissimi
trapianti di organi dal punto di vista di una giusta distribuzione delle risorse, considerando la loro limitatezza. E’
giusto spendere centinaia di migliaia di euro per un trapianto, a fronte delle molte carenze del Servizio Sanitario
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 51
Nazionale che riguardano migliaia di pazienti? Questione troppo intricata per essere affrontata in poche righe (un
intervento su un blog)
5) La celebrazione del Vangelo della vita chiede di realizzarsi soprattutto nell’esistenza quotidiana, vissuta
nell’amore per gli altri e nella donazione di se stessi. Al di là dei fatti clamorosi, c’è l’eroismo del quotidiano, fatto di
grandi o piccoli gesti di condivisione che alimentano un’autentica cultura della vita. Tra questi gesti merita
particolare apprezzamento la donazione degli organi compiuta in forme eticamente accettabili, per offrire una
possibilità di salute e perfino di vita a malati talvolta privi di speranza
(Papa Giovanni Paolo II)
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Tra
gli
eventi
tragici
del
XX
secolo
emerge
in
particolare
la
Shoah.
Spiegane le possibili cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e aggiungendo riflessioni
personali, scaturite dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da film, da spettacoli teatrali o documentari.
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi
stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori
distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita
non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla
creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di
coevoluzione sempre più intricati».
Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita.
Durata massima della prova 6 ore.
E' consentito soltanto l'uso del dizionario italiano.
E' consentito l'uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua
non italiana.
Non è consentito lasciare l'istituto prima che siano trascorse tre ore dall'inizio della prova.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 52
Griglia di valutazione della 1° prova (tipologia A: analisi del testo)
CANDIDATO:
DESCRITTORE
Punti attribuiti
Piano formale (massimo 4 punti)
con numerosi e gravi errori
con vari errori ma non troppo gravi
semplice ma complessivamente corretta
corretta ed elaborata, ricca
1
2
3
4
Comprensione (massimo 4 punti)
Ha risposto alle richieste in modo:
Insufficiente
Lacunoso/impreciso
Nel complesso sufficiente
Completo ed approfondito
1
2
3
4
Analisi (massimo 4 punti)
Ha risposto alle richieste in modo:
Insufficiente
Lacunoso/impreciso
Nel complesso sufficiente
completo e approfondito
1
2
3
4
Approfondimento e contestualizzazione
(massimo 3 punti)
Inadeguati/incongrui
Sufficienti
ricchi ed efficaci
1
2
3
PUNTEGGIO ATTRIBUITO ALLA PROVA
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 53
Griglia di valutazione 1° prova (tipologia B: articolo o saggio breve)
CANDIDATO:
Punti attribuiti
DESCRITTORE
A) Piano formale (massimo 15 punti)
Livello morfologico-sintattico e lessicale
non consegue l’intento comunicativo
con numerosi e gravi errori
con diffusi errori, non troppo gravi
con sporadici errori, non troppo gravi
semplice ma corretta
corretta ed elaborata / ricca /personalizzata
Struttura: chiarezza, coerenza logica, originalità
nell’organizzazione del discorso
gravemente insufficienti
complessivamente molto scarse
complessivamente sufficienti
buone/efficaci
B) Piano dei contenuti (massimo 15 punti)
Coerenza rispetto al proprio titolo ed efficacia del titolo
scelto
insufficiente
sufficiente
ottima
Comprensione e utilizzo dei documenti
Entrambi errati
complessivamente sufficienti
comprensione corretta e utilizzo personale/originale
Correttezza, ricchezza e approfondimento delle
osservazioni
gravemente insufficienti
insufficienti
sufficienti
più che sufficienti
buoni
Efficacia complessiva del discorso ed apporti personali
insoddisfacenti
sufficienti
buoni
1
2-3
4-5
6
7-8
9-10
1
2
3-4
5
1
2
3
1
2
3
1
2
3-4
5
6
1
2
3
PUNTEGGIO ATTRIBUITO ALLA PROVA
(media del risultato A+B)
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 54
Griglia di valutazione della 1° prova (tipologia C : tema storico)
CANDIDATO:
Punti attribuiti
DESCRITTORE
A) Piano formale (massimo 15 punti)
Livello morfologico-sintattico e lessicale
-non consegue l’intento comunicativo
-con numerosi e gravi errori
-con diffusi errori, non troppo gravi
-con sporadici errori non troppo gravi
-semplice ma corretta
-corretta ed elaborata / ricca / personalizzata
Struttura: chiarezza, coerenza logica, originalità
nell’organizzazione del discorso
gravemente insufficiente
complessivamente molto scarse
complessivamente sufficienti
buone/efficaci
1
2-3
4-5
6
7-8
9-10
1
2
3-4
5
B) Piano dei contenuti (massimo 15 punti)
Sviluppo rispetto al titolo
assolutamente non centrato
parziale
centrato ed esauriente
Correttezza e ricchezza delle informazioni
gravemente insufficienti
insufficienti
sufficienti
buone
1
2-3-4
5-6
7-8
Efficacia complessiva del discorso e apporti
personali
insoddisfacenti
sufficienti
buoni
1
2
3
1
2
3-4
PUNTEGGIO ATTRIBUITO ALLA PROVA
(media del risultato A+B)
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 55
Griglia di valutazione della 1° prova (tipologia D: tema di ordine generale)
CANDIDATO:
Punti attribuiti
DESCRITTORE
A) Piano formale (massimo 15 punti)
Livello morfologico-sintattico e lessicale
-non consegue l’intento comunicativo
-con numerosi e gravi errori
-con diffusi errori, non troppo gravi
-con sporadici errori non troppo gravi
-semplice ma corretta
-corretta ed elaborata / ricca / personalizzata
Struttura: chiarezza, coerenza logica, originalità
nell’organizzazione del discorso
gravemente insufficiente
complessivamente molto scarse
complessivamente sufficienti
buone/efficaci
B) Piano dei contenuti (massimo 15 punti)
Sviluppo rispetto al titolo
Assolutamente non centrato
parziale
centrato ed esauriente
Correttezza, ricchezza e approfondimento delle
osservazioni
Gravemente insufficienti
insufficienti
sufficienti
più che sufficienti
buoni
Efficacia complessiva del discorso ed apporti
personali
insoddisfacenti
sufficienti
buoni
1
2-3
4-5
6
7-8
9-10
1
2
3-4
5
1
2
3-4
1
2-3
4-5
6-7
8
1
2
3
PUNTEGGIO ATTRIBUITO ALLA PROVA
(media del risultato A+B)
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 56
SIMULAZIONE II PROVA ESAMI DI STATO 2013/2014
14 Maggio 2014
“TECNOLOGIE E MPIANTI ALIMENTARI”
CANDIDATO………………………………………
Seguendo uno degli schemi di produzione dell'olio d'oliva, il candidato deve:
1.
Classificare e definire il prodotto dal punto di vista merceologico
2.
IIlustrare i processi di produzione, descrivendo le varie fasi e gli impianti impiegati.
3.
Descrivere la composizione delle materie prime e del prodotto finale
4.
Individuare i punti critici di controllo e i rimedi opportuni
5.
Descrivere i controlli analitici più ricorrenti
6.
Rappresentare graficamente , seguendo la simbologia UNICHIM ,uno schema
completo di processo per l’ottenimento del prodotto voluto,
7.
Elaborare una relazione tecnica sulla rappresentazione grafica
Durata della prova: 6 ore
Materiale da utilizzare: Norme UNICHIM, matita, squadre, righelli, cerchiometri
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 57
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
N°
RICHIESTE
1
Schema a blocchi riferito al processo
richiesto dalla traccia
2
3
4
5
Relazione tecnica contenente le operazioni
tecnologiche richieste.
Caratteristiche merceologiche e chimiche
della materia prima e del prodotto ottenuto.
Schema grafico coerente con le richieste
della traccia e con la relazione tecnica
Controlli analitici
sul prodotto
chimici e microbiologici
II PROVA SCRITTA
PUNTEGGIO RIPARTIZIONE PUNTEGGIO
MASSIMO
1
5
2
5
2
GIUDIZIO SINTETICO:
PUNTEGGIO
ASSEGNATO

Schematizzazione corretta
dal punto di vista grafico e
concettuale,
contenente
almeno
le
operazioni
fondamentali: 0,8 punti

Schematizzazione completa
anche
delle
operazioni
complementari: 0,2 punti.

Descrizione essenziale e
corretta dal punto di vista
concettuale: 3 punti.

Approfondimento
degli
aspetti tecnologici e di quelli
chimico/fisici: 1 punto.

Descrizione completa ed
esauriente, sviluppo organico e
uso corretto del linguaggio
tecnico: 1 punto..

Descrizione essenziale e
corretta dal punto di vista
concettuale: 1 punto.

Descrizione completa ed
esauriente: 0,5 punti.

Sviluppo organico e utilizzo
corretto del linguaggio tecnico:
0,5 punti.

Schematizzazione corretta
dal punto di vista grafico,
coerente
con
la
traccia,
contenente
almeno
le
apparecchiature fondamentali:
3 punti
 Schematizzazione completa
anche nelle parti accessorie e
nella strumentazione: 1 punto.
 Uso
corretto
della
simbologia e delle proporzioni:
1 punto.
 Descrizione essenziale e
corretta dal punto di vista
concettuale : 1 punto.
______
______
______
______
______
______
______
_____
 Descrizione corretta dei
principi teorici su cui si basano i
controlli: 1 punto.
PUNTEGGIO
VALUTAZIONE:
TOTALE
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 58
I SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO 2013/2014
(COMPL.CHIMICA E ANALISI – INGLESE - MATEMATICA- STORIA
data 6/2/2014
durata 3 ore
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 59
Simulazione della terza prova di Complementi e analisi chimica
del 6 febbraio 2014
CANDIDATO...................................................
Rispondi alle seguenti tre domande utilizzando un massimo di 10 righe.
Descrivi il meccanismo della separazione cromatografica. Cosa rappresentano: il
cromatogramma e il picco cromatografico? (fai un disegno come esempio)
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Schema di un GC; Principio di funzionamento della separazione in GC.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Quale metodo di analisi si può impiegare nell’analisi del rame nei vini?. Illustra sinteticamente i
passaggi compiuti nella determinazione. Qual l’origine della presenza del rame nel vino?
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 60
SIMULAZIONE TERZA PROVA
MATERIA:
data 6/2/2013 classe VAT
ENGLISH
CANDIDATO: ……………………………………………….
Answer the following questions using no more than 10 lines each one of them
1.
Tell why milk considered a very nourishing food and what carbohydrates it contains
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
2.
Describe the main differences between with and red wines.
…………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………..
3.
Tell about the effects of air pollution
…………………………………………………………………………………………..
…..........................................................................................................................
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 61
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA: MATEMATICA V SEZ. A
TECNOLOGIE ALIMENTARI
06-02-14
CANDIDATO:...................................................................................
Il candidato enunci il teorema della media: ipotesi, tesi, interpretazione grafica.
Successivamente, calcoli la differenza tra il seguente integrale definito
x x xdxe il valor medio della funzione integranda nell’intervallo indicato.
2
3
2
2
b
Il candidato spieghi come si calcola un integrale improprio del primo tipo
 f (x)dxe quali

4
casi si possono presentare. Calcoli il seguente
8
x
2
dx , motivando il segno del

risultato.
2 x 1
Il candidato consideri la funzione y  e , ne tracci il grafico e calcoli la misura dell’area
della parte di piano delimitata dal grafico stesso, dalle rette x= -1, x=1 e dall’asse delle
ascisse.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 62
Simulazione terza prova
6 febbraio
a.s. 2013/2014 classe VAT
STORIA
Docente: Annunziata Pedozzi
Risposte aperte max 15 righe
Le vicende diplomatico-militari in Italia dall’unità a Porta Pia.
Perché Stati Uniti e Giappone si possono definire gli stati emergenti della fine del XIX
secolo?
La società europea dopo la mobilitazione di totale della I Guerra mondiale.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 63
2^ SIMULAZIONE TERZA PROVA
(Matematica- Microbiologia-Diritto-Educazione Fisica) del
15 APRILE 2013
Materia: EDUCAZIONE FISICA
Candidato
Docente: R. Puglia
Nome
Classe
1. Nella pratica sportiva si possono verificare dei traumi all’apparato locomotore. Dopo averli
elencati, scegli di approfondirne uno solo. (max 10 righe)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2. Partendo dalla definizione del DOPING, sottolinea gli aspetti negativi che influiscono sull’atleta
e gli altri settori coinvolti. ( max 10 righe)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
3. Come si classificano i muscoli in base alla struttura? (max 8 righe)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 64
SIMULAZIONE TERZA PROVA
15 aprile 2014
A.S. 2013/14
TIPOLOGIA B
DISCIPLINA: Microbiologia
Rispondere alle seguenti domande utilizzando un max di 10 righe
1. Quali sono i limiti della normativa riguardo alla CMS del latte pastorizzato?
Quali m.o. resistono al trattamento di pastorizzazione?
2. Il latte crudo destinato al consumo diretto presenta una carica microbica,
anche se non elevata. Quali sono le fonti di contaminazione più comuni?
3. Descrivere le caratteristiche morfologiche e fisiologiche dei m.o. utilizzati per la
produzione dello yogurt
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 65
Istituto Superiore “M. Curie – Sraffa”
Simulazione III prova di Diritto
Rispondi alle seguenti domande utilizzando max 10 a disposizione.
Illustra le scritture contabili obbligatorie a cui è tenuto l’imprenditore commerciale.
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
A quali condizioni può essere assunto un minore?
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
Illustra la posizione del lavoratore nel rapporto di lavoro subordinato.
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
E’ consentito l’uso del codice civile non commentato
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 66
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA: MATEMATICA
15-04-14
QUINTA SEZ. A T
CANDIDATO:
1. Il candidato spieghi cos’è un’equazione differenziale, cosa si intende per soluzione e i tipi di soluzioni
che è possibile trovare.
Risolva e verifichi le seguenti:
A
B
5  2x
2x 2  x  1
y(2)  1
C
y' 1  x 2  xy
y' 

 

 2 y 3  y y ' 2 x 3  x  0

 y (2)  1
2. Il candidato spieghi la differenza fra:
 integrale indefinito di una funzione,
 integrale definito di una funzione in un intervallo chiuso,
calcoli i l valore dei seguenti integrali,
successivamente scriva delle considerazioni sulla relazione che esiste fra il valore di questi integrali e
la misura dell’area della parte di piano racchiusa dall’asse X e dal grafico della relativa funzione
A
3
1

0  4 x  1 dx
4
B
C
0

2
 ( x  3x  2)dx
2
3
 sin( x)dx

3
3. Il candidato risolva graficamente le seguenti disequazioni, dopo aver disegnato, in un piano
cartesiano, il grafico delle curve coinvolte:
A
xy  10  0
B
C
y  x  5x  6
2
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
x2  9  y2
A.S. 2013/2014 - Pag. 67
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 68
III ALLEGATO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
CANDIDATO ………………………………
MATERIA …………………………………….
1
Esercizio non svolto
Esposizione
Domanda 1
Esercizio svolto
Correttezza
Completezza








Insuff.
Suff.
Buono
Insuff.
Suff.
Buono
Ottimo
Insuff.
Suff.
Buono
Ottimo











1
Insuff. 1
Suff. 2
Buono 3
Insuff. 1 -3
Suff. 4
Buono 5
Ottimo 6
Insuff. 1 -3
Suff. 4
Buono 5
Ottimo 6
Esercizio non svolto
Esposizione
Domanda 2
Esercizio svolto
Correttezza
Completezza
1
Esercizio non svolto
-
Insuff. 1
Suff. 2
Buono 3
Correttezza
-
Insuff.
Suff.
Buono
Ottimo
1 -3
4
5
6
Completezza
-
Insuff.
Suff.
Buono
Ottimo
1 -3
4
5
6
Esposizione
Domanda 3
Esercizio svolto
1
2
3
1 -3
4
5
6
1 -3
4
5
6
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 69
TOTALE IN QUARANTACINQUESIMI: ………………………………….
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
CANDIDATO ………………………………
MATERIE
VOTO in 45
Materia1
Materia2
Materia3
Materia4
TOTALE
VOTO FINALE IN 15
Il voto in quindicesimi è ottenuto dividendo la somma dei voti in
quarantacinquesimi (voce “TOTALE” nella griglia) per 12 (numero dei quesiti).
L’arrotondamento viene fatto per difetto per<0,5 e per eccesso per>=0,5.
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 70
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA – Analisi Chimica e complementi
(punteggio massimo: 15)
Indicatori
1) Pertinenza a quanto
richiesto
2) Conoscenza dei contenuti
3) Correttezza
nell’esecuzione, efficacia
espositiva
4) Capacità di analisi, di
sintesi.
Descrittori
Parziale
Accettabile
Completa
Punteggi
1
2
3
Parziale
Superficiale
Accettabile
Completa
Ampia e approfondita
Non corretta
Approssimativa
Accettabile
Buona
Ottima
Limitata
Adeguata
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
1
2
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
A.S. 2013/2014 - Pag. 71
Criteri di valutazione del colloquio
CANDIDATO …………………………………………………………………………
ARGOMENTO A SCELTA DEL
CANDIDATO
(PUNTEGGIO 1-5)
CONOSCENZE E
COMPETENZE
AREA
DISCIPLINARE
(PUNTEGGIO 1-15)
(PUNTEGGIO 1-21)
CAPACITÀ DI
COLLEGAMENTO E
APPROFONDIMENTO
INTRADISCIPLINARE
(PUNTEGGIO 1-3)
PADRONANZA DELLA
LINGUA ORALE,
ESPRESSIONE,
ESPOSIZIONE
(PUNTEGGIO 1-3)
Discussione degli elaborati
(PUNTEGGIO 1-4)
Tematica scontata e svolta in
modo superficiale
Tematica svolta in modo
accettabile
Tematica svolta in modo
corretto e documentato
Tematica svolta in modo
documentato e approfondito
Completamente inadeguate
1-2
3
4
5
1-2
Insufficienti
3-4
Lacunose
5-6
Superficiali
7-9
Sufficienti
10
Corrette e sicure
11-12
Ampie e articolate
12-13
Ottime
14-15
Impreciso – superficiale
1
Adeguata
2
Articolato e/o personale
3
Inadeguata/molto imprecisa
1
Semplice ma corretto
2
Preciso, articolato, vivace
3
Capacità di approfondimento
e autocorrezione
Scarsa 1-2
Sufficiente 3
Buona 4
…………./30
PUNTEGGIO TOTALE
TABELLA DI CONVERSIONE DI DECIMI IN TRENTESIMI
1
2
3
4
5
6
10
1
26
7
2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
27 28 29 30
DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A.
PUNTEGGIO
ASSEGNATO
8
21
22
A.S. 2013/2014 - Pag. 72
9
23
24
25