Relazione tecnico illustrativa specialistica

Via del Macello, 14 - 26100 Cremona
tel. 0372/4791 fax 0372/479239-479245
COMUNE DI SOSPIRO
- Provincia di Cremona Accordo di programma Quadro “Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche”
Interventi di 4a fase – 2° stralcio – III elenco cantierabili
ESTENSIONE RETE IDRICA ALLA FRAZIONE DI TIDOLO
STUDIO DI FATTIBILITA’
PRELIMINARE
DEFINITIVO
ESECUTIVO
Area
Nome
Per emissione
RPR
S. Vicari
Per Verifica
RPE
F. Guercilena
Per Approvazione
DTEC
A. Piazza
Titolo:
Cod.Prog. PE 012 2012
Cod.Com. AC_COM_CR91
Elab. n. 1
data 14/09/2012
PROGETTAZIONE
Firma
Via del Macello 14
26100 Cremona
Fax 0372/479239
Tel. 0372/4791
Relazione tecnico illustrativa
specialistica
Rev. n.1 data 14/09/2012
www.padania-acque.it
TIMBRO E FIRMA
Rev. n. __ data __/__/____
Rev. n. __ data __/__/____
Rev. n. __ data __/__/____
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SOMMARIO
1
RELATIONE ILLUSTRATIVA ____________________________________________________________ 4
1.1
Premessa _____________________________________________________________________ 4
1.2
Risultati dello studio di fattibilità ___________________________________________________ 4
1.3
Soluzioni considerate nello studio __________________________________________________ 4
1.4
Conclusioni ____________________________________________________________________ 6
2
RELAZIONE TECNICA ________________________________________________________________ 7
2.1
Elementi di calcolo ______________________________________________________________ 7
2.1.1
Obiettivi __________________________________________________________________ 7
2.1.2
Caratteristiche degli impianti di acquedotto esistenti _______________________________ 7
2.1.3
Stima dei fabbisogni idrici complessivi al 2021 della Frazione Tidolo ___________________ 7
2.1.4
Dimensionamento della tubazione San Salvatore - Tidolo____________________________ 8
2.2
Descrizione delle Opere da realizzare _______________________________________________ 9
2.2.1
Scelta dei materiali __________________________________________________________ 9
2.2.2
Percorso e sviluppo della rete ________________________________________________ 10
2.2.3
Scavi e ripristini delle pavimentazioni __________________________________________ 10
2.2.4
Interventi presso gli impianti centrali – Installazione di due apparecchi di disinfezione UV _ 10
3
QUADRO ECONOMICO______________________________________________________________ 13
3.1
OPERE DA APPALTARE __________________________________________________________ 13
3.2
SOMME A DISPOSIZIONE ________________________________________________________ 14
4
CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI _____________________________________________________ 15
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1 RELATIONE ILLUSTRATIVA
1.1 Premessa
Con lettera del 02/04/2011 prot. 1373/1/1, l’amministrazione comunale di Sospiro incaricava Padania Acque
S.p.A. della stesura di uno studio di fattibilità per l’estensione della rete idrica alla frazione Tidolo, attualmente
sprovvista del servizio idrico-potabile.
Da un successivo incontro tra gli amministratori dei due enti è nata l’idea di valutare soluzioni alternative al
semplice prolungamento della rete idrica a servizio del capoluogo, considerando di portare l’acqua potabile al
maggior numero possibile di abitanti della frazione, compreso un piccolo nucleo ricadente nel comune di Pieve
d’Olmi (C.na Cappellana).
La Regione Lombardia, con delibera di Giunta n. IX/2937 del 25/01/2012, ha inserito l’intervento nell’Accordo di
Programma Quadro “Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche” – Intervento di 4a fase – 2°
stralcio – III elenco cantierabili, finanziandone il 70 % del valore del quadro economico.
L’ATO cremonese coprirà i restanti costi, utilizzando risorse derivanti dalla Tariffa.
1.2 Risultati dello studio di fattibilità
La frazione Tidolo è formata da un agglomerato principale di cascine, a cui si sommano numerosi nuclei abitativi
sparsi sul territorio. L’estensione fisica del territorio preso in esame è di circa 2,5 chilometri in direzione EstOvest e 2 km lungo l’asse Nord-Sud. Le indagini eseguite presso gli uffici anagrafici dei due comuni hanno
definito con buona precisione la popolazione da servire che ammonta ad un totale di 121 abitanti. La grande
estensione del territorio, rapportato al basso numero d’abitanti, incide pesantemente sui costi di realizzazione
delle opere. Ogni unità abitativa ha ovviato alla mancanze dell’acquedotto pubblico dotandosi di un proprio
pozzo. L’ufficio tecnico comunale ha acquisito numerosi dati tecnici di una trentina di pozzi privati, utili a
valutare la consistenza degli impianti esistenti.
Con lo studio di fattibilità SF 003 2011 ACQ redatto in data 06/05/2011, al quale si rimanda per ulteriori
approfondimenti, si è proceduto ad analizzare l’acqua emunta di un campione significativo di 9 pozzi privati,
scelti in base a criteri di rappresentatività della realtà locale (posizione, profondità). L’esito delle analisi è
facilmente riassumibile: nessun pozzo analizzato eroga acqua potabile.
Le acque sotterranee dell’area di Tidolo non sono potabili, senza un adeguato trattamento di potabilizzazione.
Anche in presenza di un impianto di potabilizzazione, le caratteristiche costruttive della quasi totalità dei pozzi
privati esistenti non garantiscono un sufficiente livello di protezione contro inquinamenti di origine antropica: le
falde superficiali (facilmente aggredibili dall’esterno) sono in comunicazione con gli acquiferi più profondi (dalle
qualità inferiori, ma più sicuri perché protetti da vari strati di argilla impermeabile).
1.3 Soluzioni considerate nello studio
Sono state formulate tre ipotesi risolutive, differenti tra loro per costi di realizzazione, problematiche gestionali
e spese d’esercizio.
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A) Estensione dell’acquedotto pubblico di Sospiro fino alla frazione di Tidolo
B) Mini acquedotto locale dotato di potabilizzatore e pozzo autonomo.
C) Micro impianti domestici, istallati presso i singoli utenti
In ogni ipotesi vengono indicati tre tipi di costo:
 costo presunto di realizzazione delle opere: è la quantificazione economica delle opere da eseguirsi
(esclusa IVA). L’importo, suscettibile di variazione in sede di progettazione, comprende le somme a
disposizione della stazione appaltante, quali danni, servitù, spese di progettazione e direzione lavori,
imprevisti, etc..
 costo di gestione: tiene conto delle spese di manutenzione (personale, materiale,..) ed energetiche a
carico del gestore dell’impianto (privato o pubblico);
 costo sociale: indica l’impatto con la popolazione dell’ipotesi in esame. Fondamentalmente, quantifica il
disagio cagionato relativamente alla durata dei lavori, alla chiusura di pubbliche vie, alle spese da
caricare sul singolo cittadino e alla ricaduta sull’ambiente naturale.
Per poter confrontare in modo semplice le varie ipotesi, si sono parametrizzati i vari costi di costruzione e di
gestione rapportandoli alla singola utenza, supponendo di suddividere gli importi complessivi prima calcolati per
i 30 nuclei famigliari da servire.
IPOTESI
Costo di costruzione
€/utenza
pubblico
IPOTESI A –
estensione rete
idrica
11.000÷13.000
IPOTESI B – mini
acquedotto locale
15.600÷17.300
IPOTESI C – micro
impianto domestico
0
privato
800÷1.000
+ impianti interni
800÷1.000
+ impianti interni
7.500÷16.500
+ depurazione
Costo di gestione
€/m3
Pubblico
(1)
Privato
(2)
Impatto
sociale
0,12÷0,15
0,62÷0,7
(3)
basso
0,7÷0,8
medio
0
0,8÷1,5
Note
Costo di
gestione
recuperato in
bolletta
Costo di
gestione
recuperato in
bolletta
alto
(1) I costi gestionali pubblici ricomprendono le spese generali, i costi energetici e del personale, le quote di
ammortamento impianti, etc.
(2) I costi gestionali privati riguardano i costi energetici e dei materiali di consumo. Tali costi vanno ricaricati
dell’utile d’impresa e delle spese generali di un eventuale manutentore/gestore.
Non sono inseriti eventuali quote di accantonamento per sostituzione impianto a fine carriera.
(3) Il costo di 0,12÷0,15 si riferisce alla manutenzione della sola rete di Tidolo (spurghi, energia,..); il costo di
0,62÷0,7 comprende, oltre alle spese prima citate, i costi di produzione ed esercizio del potabilizzatore
di Sospiro
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1.4 Conclusioni
Alla luce delle considerazioni elaborate nei punti precedenti le amministrazioni interessate hanno optato per
l’estensione della rete idrica.
In data 30/05/2012 venne emesso il Progetto Definitivo, cod. Padania Acque PD 011 2012, per la realizzazione
delle opere citate.
La presente relazione accompagna il relativo Progetto Esecutivo, cod. Padania Acque PE 012 2012, emesso in
data 14/09/2012.
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2 RELAZIONE TECNICA
2.1 Elementi di calcolo
2.1.1 Obiettivi
Il presente progetto si prefigge l’obiettivo portare l’acqua potabile estendendo il servizio acquedottistico a
frazioni abitate sprovviste di pubblico acquedotto, ricadenti nelle aree con acqua di falda ricca di Arsenico.
2.1.2 Caratteristiche degli impianti di acquedotto esistenti
Le reti idriche di Sospiro, Pieve San Giacomo e Pieve d’Olmi sono alimentati da un unico impianto di
potabilizzazione principale sito in Sospiro.
L’impianto di Sospiro è costituito essenzialmente da:







N. 2 pozzi rispettivamente del Ø 609 e del e del Ø 711 equipaggiati con due elettropompe sommerse (una di
riserva all’altra) ciascuno di alimentazione dell’impianto di potabilizzazione.
Impianto di potabilizzazione della portata nominale di 130 m3/h, già in linea con le nuove disposizioni
comunitarie che prevedono un contenuto di arsenico nell’acqua distribuita inferiore a 10 g/l.
N. 2 vasche di stoccaggio indipendenti in c.a., della capienza di 100 mc utili cadauna.
N. 1 un impianto rilancio della portata nominale di 60 m3/h costituito n.3 pompe ad asse verticale (due
attive più una di riserva) per alimentazione della rete di Pieve San Giacomo e Pieve d’Olmi
N. 1 un impianto rilancio della portata nominale di 70 m3/h costituito da n.2 pompe ad asse verticale (una
attiva più una di riserva) per alimentazione del serbatoio pensile di Sospiro.
L’impianto è alloggiato all’interno di una struttura in latero-cemento.
L’intero impianto è provvisto si sistema di telecontrollo.
Alcuni pozzi esistenti sul territorio, ma non collegati all’impianto, sono mantenuti in esercizio per i solo casi di
emergenza.
2.1.3 Stima dei fabbisogni idrici complessivi al 2021 della Frazione Tidolo
Le indagini eseguite presso gli uffici anagrafici dei due comuni hanno definito con buona precisione la
popolazione da servire, per un totale di 121 abitanti.
Nei P.G.T. dei due comuni non sono state riscontrate particolari zone di trasformazione del territorio rurale tale
da comportare significative variazioni dei fabbisogni idrici nei prossimi anni, pertanto la popolazione da servire a
dieci anni coincide di fatto con quella attuale, oltre ad un piccolo margine di sicurezza. In questa fase non sono
stati presi in considerazione eventuali utilizzi zootecnici, che potranno essere considerati solo in fasi più
concrete di progettazione.
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Alla luce di quanto esposto i fabbisogni idrici della frazione sono cosi definiti:




popolazione totale da servire al 2021
dotazione idrica pro-capite
coefficiente giorno di massimo consumo
coefficiente di punta giornaliero
140
260
1,5
3,0




fabbisogno medio giornaliero
portata media su 24 ore
portata media giorno massimo consumo
portata di punta oraria g.m.c. (Qpm1)
36,4
1,5
2,2
6,8
l/gg
m3/gg
m3/h
m3/h
m3/h
3,6 l/s
per le tratte secondarie si è operata un’unica verifica sulla tratta più sfavorita ipotizzando una portata
cautelativa superiore ai fabbisogni reali
 portata di punta oraria g.m.c. (Qpm2)
3,6
m3/h
1,0 l/s (stima)
2.1.4 Dimensionamento della tubazione San Salvatore - Tidolo
Il dimensionamento della condotta principale stante la limitata portata derivante dalla semplice richiesta
d’utenza riportata al punto 2.1.3, è stata anche verificata per poter alimentare almeno una presa antincendio
con portata di 400 l/min e con una pressione residua di almeno 1,0 bar, collocata al centro dell’abitato (verifica
non riportata). Oltre a queste condizioni di progetto, va detto che il risparmio economico ottenibile con la posa
di una condotta di diametro inferiore, se comparato ai prezzi di scavo e ripristino delle pavimentazioni, sarebbe
decisamente esiguo. La nuova tubazione verrà derivata dalla rete di distribuzione a servizio della frazione San
Salvatore.
Il calcolo è stato eseguito utilizzando un programma che sfrutta la formula di WILLIAMS-HAZEN:
Con:
: perdita di carico complessiva (m c.a.) (metri di colonna d’acqua)
L: lunghezza della condotta (m)
J: perdita di carico unitaria (m/Km)
Q: portata (l/s)
C: coefficiente di scabrezza
Di: diametro interno (m)
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

portata di punta oraria g.m.c. tratta A1 – A13 (Qpm1)
portata di punta oraria g.m.c. tratta A13 – D2 (Qpm2)
6,8
3,6







pressione minima di distribuzione rete di San Salvatore
quota terreno di San Salvatore
quota media terreno terminali di Tidolo
pressione minima di erogazione ai terminali
perdita di carico massima sulla rete di distribuzione di Tidolo
altezza idrostatica utile
battente disponibile (Hd)
30,0 m c.a.
34,10 m s.l.m.
34,40 m s.l.m.
25,0 m c.a.
2,0 m c.a.
29,7 m c.a.
2,7 m c.a.
m3/h – 1,9 l/s
m3/h – 1,0 l/s
verifica della prima tratta utilizzando una tubazione in PE100 PN 10 De 110 tra i picchetti A1 e A13
 portata di punta massima (Qpm1)
1,9 l/s
 diametro interno tubazione (Di1)
0,968 m
 lunghezza adduttrice principale pic. A1 – A13 (L1)
1,950 Km
 coefficiente di scabrezza (C1)
145
 Perdita di carico unitaria (J1)
0,84 m c.a. / km
 Perdita di carico adduttrice (p2L1J1)
1,65 m c.a.
verifica della seconda tratta utilizzando una tubazione in PE100 PN 10 De 90 tra i picchetti A13 e D2
 portata di punta massima (Qpm2)
1,0 l/s
 diametro interno tubazione (Di2)
0,792 m
 lunghezza tubazione secondaria pic. A13 – D2 (L2)
1,040 Km
 coefficiente di scabrezza (C)
145
 Perdita di carico unitaria (J2)
0,69 m c.a. / km
 Perdita di carico distribuzione (p2L2J2)
0,71 m c.a.
pt = p + p = 1,65 + 0,71 = 2,36 m c.a.
Come indicato dai dati esposti, la perdita di carico totale pt è inferiore al battente disponibile (Hd) e quindi la
tubazione ipotizzata consente di rispettare le condizioni imposte.
2.2 Descrizione delle Opere da realizzare
2.2.1 Scelta dei materiali
La scelta delle tubazioni da impiegare cade quasi obbligatoriamente su quelle realizzate polietilene che
consentono sia bassi costi di acquisto che di posa. Le nuove resine disponibili sul mercato, quale il PE 100,
consentono sia di limitare le perdite di carico, grazie alla bassa scabrezza interna, che di avere buone
caratteristiche meccaniche per un periodo di tempo garantito oltre i cinquant’anni. Negli ultimi anni la gamma
di prodotti realizzati in PE100 è stata ampliata con l’introduzione di nuove resine e tipologie costruttive che
hanno consentito di operare scelte tecniche mirate e adeguate per ogni tipo di posa. Nello specifico si è scelto
per le tubazioni posate con cambio terra totale di utilizzare tubazioni in PE 100 PN 10, per le tubazioni da posare
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su capezzagne e strade vicinali tubazioni e banchine stradali in PE 100 AR PN 10 (Alta Resistenza) che
consentono la posa senza letto di sabbia anche in presenza di sassi e pietrisco. Per le tubazioni destinate alle
trivellazioni orizzontali tele controllate, ovvero con posa senza scavo, verranno utilizzate tubazioni in PE 100 ARC PN 16 corazzate, che grazie allo spessore maggiorato e ad uno strato superficiale aggiuntivo offrono
un’adeguata resistenza alla trazione esercitata dalle macchine perforatrici e all’abrasione durante la posa.
2.2.2 Percorso e sviluppo della rete
La nuova tubazione principale di adduzione verrà derivata dalla tubazione di distribuzione DN 80 di Via G.
Mazzini in San Salvatore, e avrà uno sviluppo di circa 1.950 ml. Il primo tratto di circa 1.300 ml verrà posato nella
banchina stradale della strada comunale mentre le restanti tratte, causa restrizione della banchina stessa,
verranno posate sotto la sede stradale.
La rete di distribuzione è stata progettata per poter raggiungere la totalità della popolazione residente. Questo
ha comportato uno sviluppo lineare notevole a fronte di un limitato numero di abitanti per tratta. La scelta
tecnica è stata comunque di limitare il diametro di tubazione minimo impiegato a 90 mm esterni, soprattutto
per poter far fronte a nuove utenze future ma attualmente non previste. Lo sviluppo complessivo delle tubazioni
da posare, come riscontrabile dalle planimetrie di progetto, supera i 3.880 ml.
Sono esclusi dal progetto gli allacciamenti d’utenza, che verranno realizzati solo a fronte delle richieste degli
interessati.
2.2.3 Scavi e ripristini delle pavimentazioni
La profondità media degli scavi di posa delle tubazioni sarà di circa 1,40 m. dal p.c. questo per evitare le
sollecitazioni meccaniche che per isolare termicamente la tubazione dall’esterno. Sia lungo la banchina stradale
che sulle strade bitumate lo scavo avrà una larghezza minima di 20 cm e verrà eseguito con escavatore a catena,
questo per limitare i costi e la manomissione dei luoghi di posa, ad eccezione di brevi tratti di larghezza
superiore per consentire la posa di guaine di sottopasso e apparecchiature. Le rogge irrigue più profonde e
importanti verranno sottopassate tramite trivellazione orizzontale tele controllata (TOC). Questa tecnica
prevede l’esecuzione di un perforo di piccolo diametro tramite sonda telecontrollata dalla superficie. In seguito
si pratica l’alesaggio del perforo con introduzione contemporanea della tubazione definitiva, evitando quindi lo
scavo a cielo aperto.
Il rinterro della tubazione sarà eseguito con il materiale stesso dello scavo lungo la banchina e, con sabbia e
mista cementizia, sulle strade bitumate. Questa tecnica unita ad una accurata costipazione meccanica dello
scavo dovrebbe evitare assestamenti successivi.
Il ripristino finale delle pavimentazioni verrà eseguito con stesa di ghiaia lungo la banchina e tramite fresatura e
stesa di tappeto d’usura sulle strade bitumate. La larghezza del ripristino dipenderà dalla larghezza delle strade
interessate dalla manomissione: per quelle inferiori od uguali ai quattro metri verrà fresata e ripristinata l’intera
sede stradale, per quelle di larghezza superiore verrà ripristinata metà carreggiata.
2.2.4 Interventi presso gli impianti centrali – Installazione di due apparecchi di disinfezione UV
Il progetto prevede, oltre che la realizzazione dell’adduttrice precedentemente descritta, l’installazione presso
gli impianti centrali di Sospiro di due apparecchi di disinfezione dell’acqua distribuita tramite radiazione
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ultravioletta. Detti apparecchi andranno a sostituire la tradizionale disinfezione tramite dosaggio controllato di
ipoclorito di sodio fin qui utilizzata.
Lo scopo di questo intervento è quello di eliminare gli effetti secondari generati dal dosaggio di ipoclorito di
sodio, ovvero il peggioramento delle caratteristiche organolettiche dell’acqua distribuita e la possibile
formazione di THM (trialometani) oltre i limiti consentiti dalla Legge. Questi due fenomeni si manifestano in
modo più evidente nelle condotte di notevole lunghezza con basse velocità di transito e lunghi tempi di
permanenza, ovvero le condizioni che si verranno a generare nella condotta a servizio della frazione Tidolo.
Con il processo di disinfezione tramite raggi ultravioletti l’acqua viene irradiata con una sorgente luminosa alla
lunghezza d’onda compresa tra i 240 e i 280 m, i così detti UV-C, che hanno la proprietà di attaccare e
danneggiare in modo irreparabile il DNA di virus e batteri eventualmente contenuti nell’acqua. Questa reazione
fotochimica fa si che i germi perdano la capacità di riprodursi e quindi inibiscono il loro potenziale patogeno.
L’efficacia e comprovata anche nei confronti di agenti germi patogeni estremamente resistenti ai disinfettanti
chimici quali Cryptosporidia e Giarda. I due apparecchi verranno installati a valle dei due serbatoio di stoccaggio,
ovvero appena prima dei punti di immissione nelle reti di distribuzione (vedi schema impianto allegato).
La sperimentazione in corso da oltre un anno presso l’acquedotto di Cingia de’ Botti, sta fornendo positivi
riscontri con l’eliminazione di entrambe i problemi segnalati, pur garantendo il rispetto degli aspetti igienici. Il
protocollo di gestione prevede comunque il mantenimento dei dispositivi di dosaggio dell’ipoclorito di sodio che
vengono precauzionalmente impiegati solo in concomitanza con lo spurgo annuale di pulizia delle condotte.
Tale protocollo dovrebbe garantire il controllo della proliferazione di eventuali biofilm nelle condotte idriche,
verso i quali il trattamento UV non ha efficacia.
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Punto inserimento
Punto inserimento
UV 1
UV 2
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3
QUADRO ECONOMICO
3.1 OPERE DA APPALTARE
A1
A2
A3
B1
B2
B3
OPERE DI ADDUZIONE tratto A1-A15
Scavie rinterri
Posa tubazioni e apparecchiature idrauliche
Ripristino pavimentazioni bituminose
IMPORTO LAVORI (soggetto a ribasso)
IMPORTO OPERE PER LA SICUREZZA (non soggetto a ribasso)
IMPORTO TOTALE OPERE DI ADDUZIONE tratto A1-A15
OPERE DI ADDUZIONE tratto B1-B3
Scavie rinterri
Posa tubazioni e apparecchiature idrauliche
Ripristino pavimentazioni bituminose
IMPORTO LAVORI (soggetto a ribasso)
IMPORTO OPERE PER LA SICUREZZA (non soggetto a ribasso)
IMPORTO TOTALE OPERE DI ADDUZIONE tratto B1-B3
OPERE DI ADDUZIONE tratto D1-D2
Scavie rinterri
Posa tubazioni e apparecchiature idrauliche
Ripristino pavimentazioni bituminose
D1 IMPORTO LAVORI (soggetto a ribasso)
D2
D3
IMPORTO OPERE PER LA SICUREZZA (non soggetto a ribasso)
IMPORTO TOTALE OPERE DI ADDUZIONE tratto D1-D2
€
€
€
€
71.203,72
68.634,69
59.530,09
199.368,50
€
4.178,00
€
203.546,50
€
€
€
€
16.820,96
10.088,78
23.148,80
50.058,54
€
205,65
€
50.264,19
€
€
€
€
3.912,39
2.441,55
3.339,05
9.692,99
€
158,40
€
9.851,39
259.120,03
4.542,05
RIEPILOGO OPERE DA APPALTARE
E
F
IMPORTO TOTALE OPERE SOGGETTE A RIBASSO (A1+B1+C1+D1)
IMPORTO TOTALE OPERE PER LA SICUREZZA (A2+B2+C2+D2)
€
€
G
IMPORTO TOTALE OPERE DA APPALTARE (E+F)
€ 263.662,08
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Padania Acque Gestione S.p.A. Cod.Prog. PE 012 2012 Cod.Com. AC_COM_CR91 data 14/09/2012 Elab. n°1 Rev. n.1 data 14/09/2012
3.2 SOMME A DISPOSIZIONE
Acquisto apparecchi UV
€
30.000,00
Installazione apparecchi UV
€
20.000,00
Struttura di supporto UV nel serbatoio pensile
€
5.000,00
Acquisto materiale elettrico
€
16.000,00
Realizzazione impianto elettrico
€
10.000,00
Acquisto misuratori elettromagnetici e strumentazione controllo
€
4.000,00
Autorizzazioni e concessioni
€
2.000,00
Progetto Elettrico e collaudo
€
3.000,00
Adeguamento software di automazione
€
3.000,00
Spese di appalto
Imprevisti
€
€
300,00
3.037,92
H
IMPORTO TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE
€
96.337,92
I
IMPORTO TOTALE PROGETTO (G+H)
€ 360.000,00
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4 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI
PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI DALL'APPROVAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO
n. 5 giorni lavorativi
COLLEGAMENTI
DI
SERVIZIO
DIAGRAMMA LAVORI
GIORNI LAVORATIVI (IN SETTIMANE)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
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15
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35
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IPOTESI AVANZAMENTO LAVORI
Indizione gara, presentazione offerte, gara,
aggiudicazione
Lavori idraulici di posa tubazioni
Posa TOC
DIAGRAMMA LAVORI
1
2
3
4
5
6
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9
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INSTALLAZIONE IMPIANTI UV
Collaudo lavori, chiusura contabile
Indizione gara, presentazione offerte, gara,
aggiudicazione
Installazione UV impianto di potabilizzazione
Installazione UV serbatoio pensile
Collaudo lavori, chiusura contabile
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