•• 10 CAMPIONATO GIORNALISMO MERCOLEDÌ 12 MARZO 2014 SCUOLA MEDIA Magiotti MONTEVARCHI Quell’industria di inizio ’900 Dai pionieri del feltro alle aziende farmaceutiche: le origini di un’epopea ECONOMIA L’IDEA Ma lei lavora organizzando i matrimoni «PRIMA O POI mi sposo» dicono, citando il film con Jennifer Lopez, molte coppie preoccupate per i preparativi delle nozze. Ma ecco venire in loro aiuto il wedding planner, la persona a cui delegare la parte della cerimonia che rende ansiosi: l’organizzazione. «Perché non sfruttare la cosa per crearmi un lavoro?» ha pensato Elisa Neri, una ragazza appena diplomata e di grande iniziativa. Come hai deciso di fare questo lavoro? «Fin da piccola ho avuto grande senso estetico e capacità organizzative, perciò credo di potermi esprimere al meglio in questo lavoro e per prepararmi in modo serio ho frequentato un corso di 2 settimane alla scuola Enzo Miccio Academy di Roma». IN CHE COSA consiste il tuo lavoro? «Il wedding planner si occupa di pianificare l’intero svolgimento dell’evento, dalla scelta della location all’addobbo floreale, alla disposizione dei posti a tavola, tenendo presente la personalità degli sposi». Nonostante la crisi di oggi ci sono molti matrimoni? «“Le coppie vorrebbero ancora che il loro matrimonio sia indimenticabile; purtroppo i budget a loro disposizione si stanno abbassando per la crisi. Per questo è nato il matrimonio low cost: le aziende offrono i loro servizi ad un prezzo ridotto, ma in cambio si devono esporre le loro pubblicità. Così gli sposi riducono le spese e … vivono felici e contenti la loro favola». E DICIAMO pomiciose cosa vi viene in mente? Non iniziate a ridere in modo malizioso. Le pomiciose erano, in realtà, le donne che rifinivano con la pietra pomice il feltro usato nella fabbricazione dei cappelli. Lo abbiamo appreso quando una compagna ha portato a scuola il libro «Montevarchi immagini di un’industria», ricco di vecchie fotografie. Ma quando nacquero le prime industrie a Montevarchi? Esse nacquero a partire dalla seconda metà dell’ 800. Dopo la rivoluzione industriale, infatti, Montevarchi si attivò subito per dare vita a grandi industrie come cappellifici e filande. L’attività degli stabilimenti crebbe per tutto il XIX e XX secolo. Importante per la storia industriale di Montevarchi fu il cappellificio «La familiare» che nacque nel 1905 nel capannone «Il cantone»; bastarono una vecchia soffiatrice, un arcione meccanico e una piccola caldaia per dare vita ad un vero e proprio miracolo industriale. Il suo primo direttore fu Angiolo Masini e nel 1919 fu indicata come uno dei più importanti stabili- S L’ORIGINE DEI CAPPELLI L’industria nel disegno di Alessia Rossi menti italiani e tra i più accreditati all’estero per la lavorazione di articoli in feltro. MA CHE COS’È il feltro? Il feltro è una stoffa realizzata con l’ infeltrimento del pelo di coniglio, che diventava così molto resistente. La lavorazione richiedeva numerose fasi, tutte svolte in gran parte dalle donne, ma alla fine il prodotto era molto apprezzato tanto da vincere dei premi prestigiosi. POCO LONTANO dalla Familiare, nel ex convento della Ginestra, venne organizzata una Filanda per la lavorazione della seta, attività ormai cessata da decenni. Si- curamente un altro fiore all’occhiello di Montevarchi fu la nascita, nel 1872, dello stabilimento chimico-farmaceutico Ernesto Galeffi. Chi di noi non ha mai preso, dopo un sostanzioso pasto, la magnesia per digerire meglio? Ecco questa sostanza miracolosa fu prodotta per circa un secolo nell’omonimo stabilimento. Lo sviluppo industriale di Montevarchi, nel tempo, ha subito enormi evoluzioni: da piccolo mercato agricolo, dopo l’unità d’Italia è diventato centro industriale, insieme ai comuni circostanti, grazie alla disponibilità di energia ricavata dalla combustione di lignite estratta dai giacimenti presenti nella zona. Certamente le attività industriali di oggi sono cambiate: la Familiare è diventata un complesso abitativo, i cappelli non si fabbricano più perché è cambiata la moda, le fibre tessili sintetiche hanno vinto sulla seta, ma è un vero peccato che l’atmosfera che si respirava negli stanzoni delle vecchie fabbriche, fatta di duro lavoro ma anche di tanta solidarietà, sia ormai solo un ricordo. ECONOMIA NEI DETTAGLI DI VILLA MASINI, UNO DEI SET DE «LA VITA E’ BELLA», I SIMBOLI DEL BOOM Così lo sviluppo cambiò il volto della città VILLA MASINI Il palazzo in una scena de «La vita è bella» E’ SEMPRE STATO lì, in via del Pestello a Montevarchi, ma il film di Benigni «La vita è bella» ha portato alla ribalta il «Palazzo del nonno», esempio di tardo stile Liberty. Lui, Angiolo Masini, imprenditore della Familiare, lo fece costruire dalla ditta Failli su disegno dell’ingegner Petrini in onore della seconda moglie e come dimostrazione del prestigio acquisito con la fiorente attività del suo cappellificio. L’imponenza della villa è data dalla costruzione, ma anche dal monumentale cancello in ferro battuto in cui sono sbalzati due pavoni con lunghissime code e dai cancelli pedonali con il monogramma del proprietario. All’interno della villa tutto è celebrazione del lavoro del proprietario. Bellissima la vetrata che illumina le scale in cui è raffigurata una donna con una fiamma in mano e un vassoio contenente una ra- gnatela, simbolo della perseveranza nel lavoro, e nello sfondo lo stabilimento della famiglia, mentre i vetri di alcune porte raffigurano un coniglio a memoria della fortuna di famiglia: era appunto il pelo di questo animale la materia prima per il feltro dei cappelli. ANCHE IL giardino è ammirevole con le sue fontane, le statue di animali, l’uccelliera e il gazebo con la vasca decorata con ranocchie e draghi. Di fianco alla villa ci sono altre due costruzioni di notevole pregio artistico: l’autorimessa con fregi raffiguranti ruote e aquile simbolo di velocità in cui custodiva la sua Lancia e la limonaia nella quale furono girate delle sequenze del film di Benigni. Non dimentichiamo il mosaico voluto ai piedi della scalinata da «nonno» Masini IN LABORE VITA, «nel lavoro c’è la vita». Avete capito, ragazzi! i redattori in classe della II D... STUDENTI Chiara Andreoni, Alessandro Boccaccini, Marco Casini, Sofia Fabbrini, Alessio Ferrucci, Giada Foggi, Gabriele Ghiori, Maria Martina Giunta, Giulia Gori, Ivan Mangana- ro, Carolina Mealli, Leonardo Meoli, Marta Mottola, Sara Pasqui, Giulio Piccioli, Francesca Pia Piscopo, Angelo Rivo, Mattia Romoli, Samuele Salafia, Nadia Sandroni, Melissa Trotta, Matilde Veneziano INSEGNANTI Giovanni Betti Maria Cristina Marini PRESIDE Lucia Bacci
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