EFFICIENTAMENTO ENERGETICO INDUSTRIALE

MONFALCONE
02 settembre 2014
Mario Gargano
Sales Area Nord-Est
Fonti Rinnovabili
EFFICIENTAMENTO
ENERGETICO INDUSTRIALE:
IMPIANTO DI COTRIGENERAZIONE NEL
SETTORE INDUSTRIALE
Storia
CPL CONCORDIA è un
gruppo cooperativo fondato nel
1899 che opera in Italia e
all’estero.
Chi siamo
E’ un gruppo cooperativo che
opera in Italia e all’estero con
1800 dipendenti, 67 società e
17 sedi.
Dati
finanziari
I dati sono relativi al Bilancio
Preconsuntivo 2013
Soluzioni
GAS
ENERGIA
Reti
Distribuzione
Stoccaggio GPL
Odorizzazione
Protezione catodica
Stazioni di rifornimento
Cabine e gruppi riduzione
Telecontrollo cabine e consumi
Telecontrollo reti
Fatturazione
Servizi di contact center
Convertitori di volumi
Contatori gas
Software gas
GNL
Energy Management
Facility Management
Gestione Calore
Building Automation
Pubblica illuminazione
Teleriscaldamento
Pronto intervento elettrico
Smart city
Convenzioni CONSIP
Telecontrollo consumi energetici
Software energia
FOTOVOLTAICO
Impianti fotovoltaici
Telecontrollo impianti
COGENERAZIONE
Cogenerazione a metano
Trigenerazione
Service post vendita
Moduli di cogenerazione
Assorbitori a bromuro di litio
BIOGAS E
BIOMASSE
Cogenerazione da biogas
Trattamento rifiuti
Service post vendita
Moduli di cogenerazione
ACQUA
Costruzione reti
Gestione reti
Pronto intervento acqua
Telecontrollo impianti idrici
Software acqua
OIL&GAS SERVICE
Manutenzione macchine rotanti
Costruzione impianti
Soluzioni
COGENERAZIONE
> Cogenerazione a metano
> Trigenerazione
> Service post vendita
> Moduli di cogenerazione
> Assorbitori a bromuro di litio
COGENERAZIONE
La cogenerazione è la generazione simultanea in un unico processo di
energia termica ed elettrica.
La cogenerazione utilizza sistemi di generazione tradizionali dove l’energia
termica prodotta viene recuperata e riutilizzata per usi diversi dalla
generazione elettrica (ad es. usi industriali, teleriscaldamento, etc…).
ENERGIA ELETTRICA
CH4
PERDITE
ENERGIA TERMICA
VANTAGGI
La cogenerazione permette di risparmiare energia fino al 30% e assicura
benefici oggettivi, misurabili e quantificabili. Su tale principio guida si basa
anche la trigenerazione, cioè la produzione simultanea di energia termica,
elettrica e frigorifera da un'unica fonte energetica. Cogenerazione e
trigenerazione rientrano nelle scelte strategiche delle aziende che vedono
nell'efficienza energetica un'opportunità essenziale per ridurre i costi ed
aumentare la loro competitività.
VANTAGGI AMBIENTALI
Altrettanto significativi sono i vantaggi a livello di impatto ambientale, in
quanto vengono ridotte drasticamente le emissioni di CO2 grazie al minor
consumo di combustibile fossile. Ecco perché la cogenerazione rientra a
pieno titolo nella politica energetica sostenibile, in sintonia con gli obiettivi
dell'Unione Europea del "20-20-20" e con le altre disposizioni comunitarie
per la salvaguardia ambientale.
La C.A.R.
COGENERAZIONE AD
ALTO RENDIMENTO
Per il riconoscimento della condizione di Alto Rendimento (CAR) delle unità
di cogenerazione, bisogna fare riferimento ai criteri stabiliti dal D.M. 4
agosto 2011, validi a partire dal 1° gennaio 2011.
rendimento globale ≥ 75% tutta l’energia prodotta e recuperata dal cogeneratore viene classificata come CAR e valorizzata coi CB (certificati Bianchi)
rendimento globale < 75% solo una quota parte di energia prodotta e recuperata dal cogeneratore viene classificata come CAR e valorizzata coi CB (Certificati Bianchi)
La C.A.R.
T.E.P.
Si tratta di un sistema di incentivazione legato agli interventi di efficienza
energetica che introducono risparmi in termini di tep (tonnellate equivalenti
di petrolio) e che permettono il rispetto da parte dello stato italiano degli
impegni nei confronti della Comunità Europea
1 tep = 1 TEE [Titolo di Efficienza Energetica o cosiddetto «Certificato Bianco»]
> Esigenza di energia E.E.
> Esigenza di energia Termica
• Acqua Calda
• Vapore
> Esigenza Frigorifera ( 7-12 c°)
Prefattibilità
> Studio di Fattibilità
• Dimensionamento
• Piano economico finanziario
> Benefici Economici
DATI INPUT PER DIMENSIONAMENTO IMPIANTO
(ESEMPIO IMPIANTO LANDINI)
SITUAZIONE PRE COGENERAZIONE
Fabbisogno E.E.
20.272.850 kWhe
Gas metano
730.435 mc
3.245.850 euro
350.934 euro
DIMENSIONAMENTO
Motore Jenbacher 1063kW
Ore Funzionamento Impianto:
E.E. prodotta dal motore:
Acqua calda prodotta dal motore:
Vapore prodotto dal motore:
6.566 al 100%
6.839.544 kWh
3.972.015 kWh
1.916.000 kWh
LANDINI s.p.a.
TRIGENERAZIONE
>
RISULTATI
PRODOTTI DALLA
COGENERAZIONE
La Cogenerazione permetterà di:
•
•
•
•
•
•
•
Ridurre la spesa per E.E. e quindi il prelievo dalla rete nazionale;
Ridurre l’emissione di CO2;
Ottenimento dei Certificati Bianchi;
Defiscalizzazione Gas Metano;
Avere un impianto efficiente e dimensionato per l’esigenza aziendale;
Avere un impianto monitorato 24h/24h;
Avere un servizio dedicato di Manutenzione Full Service;
Rientrare mediamente dell’investimento in poco più di tre anni.
DECRETO-LEGGE 24
giugno 2014, n. 91
3. Per i sistemi efficienti di utenza, di cui al comma 1 dell'articolo 10 del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115, e successive modificazioni, entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2014, i corrispettivi a copertura degli oneri generali di sistema di cui al comma 1, limitatamente alle parti variabili, si applicano sull'energia elettrica consumata e non prelevata dalla rete, in misura pari al 5 per cento dei corrispondenti importi unitari dovuti sull'energia prelevata dalla rete. ITER AUTORIZZATIVO
- PRATICA PROVINCIA: serve per ottenere l'Autorizzazione Unica di realizzazione ed
esercizio dell'impianto; tale richiesta andrà in conferenza di servizi e la tempistica di
completamento indicativamente potrebbe essere di 6-8 mesi dalla presentazione.
- PRATICA ENEL: consente la stipula del contratto di connessione alla rete dell'impianto
di produzione di energia elettrica; tale pratica dovrebbe essere espletata in circa 2-3
mesi.
- PRATICA VVFF (Vigili del fuoco): richiesta del parere di conformità sul progetto
dell'impianto ed emissione dei CPI (certificati previdenziali incendi) da parte dei vigili del
fuoco, circa 2 mesi.
- PRATICA UTF (Ufficio tecnico di finanza): serve per richiedere la licenza di officina
elettrica di produzione e di vendita; deve essere svolta durante le fasi di installazione
della macchina ed espletata prima del collaudo dell'impianto, circa 3 mesi;
- DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA’: pratica per l'ottenimento di autorizzazioni e
concessione di licenze edilizie.
PRINCIPALI
SETTORI
INDUSTRIALI
COGENERABILI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
ALIMENTARE
METALLURGICO
BEVERAGE
SERVIZI OSPEDALIERI
LATTIERO CASEARIO
SERVIZI AMBIENTALI
CHIMICO FARMACEUTICO
CARTIERE
PLASTICA
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
CERAMICA E LATERIZI
TELERISCALDAMENTO
TESSILE
SETTORE AGRICOLO
PRINCIPALI
REALIZZAZIONI
2013-2014
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
AEROPORTO PISA - Pisa
POLICLINICO DI MODENA - Modena
LANDINI SPA – Castelnovo Sotto(RE)
LAMBORGHINI – Sant’Agata Bolognese(BO)
CERAMICHE NUOVA RIWAL – Roteglia(RE)
EUROVO – Occhiobello (RO)
ANGELINI FARMACEUTICA - Ancona
POLICLINICO MILANO - Milano
TELECOM ITALIA – Padova; Bologna; Milano;
COPTIP – Modena
ALPLA ITALIA – Tortona
CERAMICHE ATLAS CONCORDE s.p.a. –
Casalgrande(RE)
• STABILIMENTO HONDA – Bankok (Thailandia)
PRINCIPALI
REALIZZAZIONI
TELERISCALDAMENTO
ULTIMO TRIENNIO
•
•
•
•
•
AGESP ENERGIA SRL - Busto Arstizio (MI)
EDF PLSKA SP.Z.O.O. - Polonia
VIGNOLA ENERGIA - Vignola (MO)
UDINE
IREN – Torino
Grazie.
I Certificati Bianchi come strumento per il raggiungimento degli obiettivi di
risparmio energetico
w w w. m e r p r o j e c t . e u
CHI SIAMO
Eng Team & Partners SpA
è una società di ingegneria ed ESCo (Energy Service Company)
accreditata dal 2005 presso l’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas), il GSE (Gestore
Servizi Energetici) e operatore del mercato dei titoli di efficienza energetica presso il GME (Gestore
dei Mercati Energetici).
La società si occupa di progettazione e consulenza in ambito civile e industriale e propone servizi
rivolti a privati ed enti pubblici con lo scopo di diffondere la cultura del risparmio energetico.
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COSA SONO I
CERTIFICATI BIANCHI
I certificati bianchi, ovvero i Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono un meccanismo di promozione
dell’efficienza energetica negli usi finali. Nato in Italia con il DM 20.07.2004, col Decreto
28.12.2012 si sono posti i seguenti obiettivi di risparmio
I Certificati Bianchi concorrono al conseguimento entro il 2020 degli obiettivi della direttiva europea
2009/28/CE del 20 20 20.
•
riduzione del 20% dei consumi di energia primaria mediante aumento dell’efficienza
•
riduzione del 20% delle emissioni di gas climalteranti
•
aumento al 20% della quota di fonti rinnovabili nella copertura dei consumi finali di energia
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COSA SONO I
CERTIFICATI BIANCHI
I TEE incentivano: •
il miglioramento dell’efficienza energetica negli usi finali... •
il contenimento delle perdite di energia... •
la diffusione di fonti rinnovabili... COME? •
tramite l’adozione di tecnologie all’avanguardia, più efficienti dello standard vigente sul mercato
I TEE non incentivano: •
la semplice sostituzione di impianti giunti a fine vita •
la correzione di errori di progettazione •
L’adeguamento alla normativa www.merproject.eu
COSA SONO I
CERTIFICATI BIANCHI
I TEE certificano il risparmio conseguito, espresso in TEP (Tonnellata Equivalente di Petrolio) sui
consumi di energia elettrica, gas o di altro combustibile fossile, a seguito di interventi di risparmio
energetico.
1 TEP = 11627,907 kWh (energia da combustibili fossili) = 10.000.000 kcal
1 TEP = 5347 kWh (energia elettrica)
Equivalenze
Gasolio 1 t = 1,08 tep
Olio combustibile 1 t = 0,98 tep
GPL 1 t = 1,10 tep
Benzina 1 t = 1,20 tep
Legna da ardere 1 t = 0,45 tep
Gas naturale 1000 Nm3 = 0,82 tep
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COSA SONO I
CERTIFICATI BIANCHI
QUANTO VALE n.1 TEE?
Il valore del TEE è variabile, in funzione delle quotazioni raggiunte nel mercato gestito del GME.
Negli ultimi anni ha assunto un valore medio pari a 100 €/TEE.
Nell’ultimo anno il valore medio è stato di 110 €/TEE, con punte massime di 149 €/TEE nel mese di
febbraio 2014
I certificati bianchi vengono emessi per 5 - 8 anni consecutivi.
Esempio di equivalenze : Gasolio 1 t = 1,08 tep, Olio combustibile 1 t = 0,98 tep, GPL 1 t = 1,10 tep, Benzina 1 t = 1,20 tep, Legna da ardere 1 t
= 0,45 tep, Gas naturale 1000 Nm3 = 0,82 tep
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COSA SONO I
CERTIFICATI BIANCHI
ESISTONO TRE CRITERI PER RICHIEDERE I TEE al GSE

Standard ( ≥ 20 TEP/a)
metodo di calcolo preimpostato dal GSE, non richiedono misurazioni

Analitico ( ≥ 40 TEP/a)
metodo di calcolo preimpostato dal GSE, richiedono misurazioni in continuo

Consuntivo o a progetto ( ≥ 60 TEP/a)
metodo di calcolo individuato dal proponente e soggetto ad approvazione da parte del GSE,
richiede misurazioni in continuo
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COSA SONO I
CERTIFICATI BIANCHI
I TEE VANNO PREVISTI PRIMA DI INTERVENIRE !!!
Tempistiche interventi Standard e Analitici (RVC)
•
•
•
I TEE devono essere richiesti tramite presentazione di Richiesta di Verifica e Certificazione dei
Risparmi (RVC) entro 180 giorni dalla data di avvio del progetto (raggiungimento della soglia
minima di TEP prevista)
La data di avvio del progetto standard può distare al massimo 12 mesi dalla data di attivazione
dell’intervento
La data di avvio del progetto analitico può distare al massimo 24 mesi dalla data di attivazione
dell’intervento
Tempistiche interventi a Consuntivo (PPPPM+RVC)
•
Il programma di misura (PdM) deve iniziare entro 24 mesi dalla Proposta di Progetto e di
Programma di Misura (PPPM)
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COSA SONO I
CERTIFICATI BIANCHI
Tempistiche interventi Standard e Analitici
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COSA SONO I
CERTIFICATI BIANCHI
Tempistiche interventi a consuntivo
L’intervento non è stato ancora realizzato:
L’intervento è in corso di realizzazione:
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INTERVENTI AMMISSIBILI
Tipo: Standard (20 TEP)







Sostituzione di vetri semplici con doppi vetri
Isolamento di pareti e coperture
Installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria
Installazione di regolatori di flusso luminoso per lampade a vapori di mercurio e lampade a
vapori di sodio ad alta pressione negli impianti adibiti ad illuminazione esterna
Installazione di motori elettrici ad alta efficienza
Rifasamento distribuito di motori elettrici
Installazione gruppi di continuità statici (UPS) ad alta efficienza
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INTERVENTI AMMISSIBILI
Tipo: Analitici (40 TEP)







Applicazione nel settore civile di piccoli sistemi di cogenerazione per la climatizzazione invernale
ed estiva degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria
Applicazione nel settore civile di sistemi di teleriscaldamento per la climatizzazione ambienti e la
produzione di acqua calda sanitaria
Installazione di sistemi centralizzati per la climatizzazione invernale e/o estiva di edifici ad uso
civile
Installazione di sistemi elettronici di regolazione di frequenza (inverter) in motori elettrici
operanti su sistemi di pompaggio con potenza inferiore ai 22 kW
Installazione di sistemi elettronici di regolazione di frequenza (inverter) in motori operanti sui
sistemi di ventilazione
Installazione VSD o inverter su compressori di potenza >11 kW
Gruppi frigo industriali condensati ad aria o acqua
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INTERVENTI AMMISSIBILI
Tipo: Consuntivo (60 TEP)
Per gli interventi di efficientamento energetico, per i quali non sono disponibili schede tecniche di
valutazione standardizzata o analitica, è possibile proporre una valutazione denominata a
consuntivo.
La proposta a consuntivo comprende degli interventi eterogenei per metodo di valutazione, da
realizzarsi presso un unico cliente, per i quali è possibile presentare una proposta di progetto e
programma di misura (PPPM) attraverso la quale si presenta un metodo di quantificazione dei
risparmi energetici conseguibili (almeno 60 TEP).
Afferisce a questo metodo la maggior parte degli interventi proponibili in ambito industriale, i quali
sono per loro natura difficilmente standardizzabili.
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ESEMPIO PRATICO 1
Interventi standard
Sostituzione di motori elettrici a più alta efficienza (IE3)
In complesso industriale sono stati sostituiti 8 motori elettrici di potenza compresa tra 30 e 110 kW
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ESEMPIO PRATICO 2
Interventi standard
Sostituzione di motori elettrici a più alta efficienza (IE3) + rifasamento distribuito
In complesso industriale sono stati sostituiti circa 150 motori elettrici di potenza compresa tra 1,1 e
37 kW ed eseguito rifasamento distribuito
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ESEMPIO PRATICO 3
Interventi analitici
Installazione di sistemi elettronici di regolazione di frequenza (inverter) in motori elettrici
operanti sui sistemi di ventilazione.
In complesso industriale sono stati installati degli inverter in motori elettrici operanti su sistemi di
ventilazione.
Potenza elettrica CODICE Ore di assorbita in regolazione Data inserzione IDENTIFICATIVO funzionamento con serranda di inverter
MACCHINA
annuali
regolazione [kW]
1
2
3
…
…
36
26/03/2012
07/12/2012
09/11/2012
…
…
10/06/2012
2244
1824
2040
…
…
18,5
15
15
…
…
2730
Potenza elettrica assorbita in regolazione con inverter [kW]
8,21
8,6
3,53
…
…
15
7,61
TEE TOTALI
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TEP
11,4426
5,7849
11,5953
…
…
9,9976
368,00
ESEMPIO PRATICO 4
Interventi analitici
Installazione compressore con regolatore di frequenza (inverter)
In complesso industriale è stato sostituito compressore on-off da 110kW con compressore VSD da
75 kW.
Risultato
•
Il sistema di misura ( en.elettr
+ portata aria
)
ha rilevato una diminuzione del consumo specifico energia del 30%
•
Ottenimento 44 TEE/a, pari a circa 4400€/a di incentivo
•
Payback < 3 anni
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ESEMPIO PRATICO 5
Interventi consuntivo
Sostituzione forni trattamento termico
In complesso industriale sono stati installati 2 forni ad alta efficienza in luogo di forni standard per
trattamenti termici su acciai.
•
Utilizzo bruciatori a recupero termico
•
Alto livello di coibentazione
Risultato :
•
Raddoppio produttività
•
Ottenimento 250 TEE/a, pari a circa 25000€/a di incentivo
•
Diminuzione (misurata) del 30% di consumo specifico combustibile (Nm³CH4/t)
•
Drastica diminuzione dispersioni termiche in ambiente lavorativo
Tempo di rientro dell’investimento iniziale < 2 anni
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ESEMPIO PRATICO 6
Interventi consuntivo
Sostituzione illuminazione interna complesso industriale
In complesso industriale sono stati eseguiti vari interventi all’interno di un progetto TEE a
consuntivo. Uno di questi prevedeva la sostituzione di circa :
190 lampade (scarica a ioduri metallici) con 130 lampade a LED.
Diminuzione potenza installata: da 65 e 29 kW ( -56%)
Diminuzione consumi energetici rilevati: da 40000 a 18000 €/anno
Diminuzione costi di manutenzione : -50%
Costo dell’intervento: 56000 €.
TEE ottenuti su intervento : 17
Payback < 2,5 anni
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GRAZIE PER L’ATTENZONE
Eng Team & Partners S.p.a
4, Via Del Maglio ‐ Pordenone – PN
Tel : 0434 247736 Mail : [email protected] www.merproject.eu
Friuli Innovazione - CEEM Lead partner
-Let’s Go GreenRemida-Mer Projects
Monfalcone, 2nd September 2014
CEEM:
Central Environmental and Energy
Management As a Kit for Survival
•
CEEM is a EU project conceived by Friuli Innovazione and funded by
the European Regional Development Funds under the Central Europe
Operative Program.
•
Central Europe is a target area for the EU, because it is not very
homogeneous in terms of economic and environmental
performances.
•
CEEM is one of the initiatives of the priority “Sustainable Growth For
A More Resource Efficient, Greener And More Competitive
Economy” (Europe 2020 strategy).
•
•
CEEM duration: November 2012 - November 2014.
CEEM budget: 1.603.860.00 EUR.
2
Ceem Partnership
ITALY
Friuli Innovazione
Friuli Venezia Giulia Autonomous
Region
Bruno Kessler Foundation
SLOVENIA
Spirit Slovenia
Jozef Stefan Institute
Golea Local Energy Agency Nova Gorica
AUSTRIA
Cleaner Production Center Austria Ltd.
Styrian Business Promotion Agency
HUNGARY
Bay Zoltán Nonprofit Ltd. for Applied
Research
NORRIA North Hungarian Regional
Innovation Agency
CZECH
REPUBLIC
Centre for Community Organizing
Middle Moravia
Institute of social innovations
The project idea
•
Central Europe: great basin of traditional industrial companies
which
are
potential
heavy
polluters\
energy
consumers\transportation issues: strong negative impact on
Central Europe environment and competitiveness….
•
Lack of a common system to evaluate the eco-energy
performance of companies and to get a useful ranking for
benchmarking regions and for an exchange of good
practices…
…thus…
4
CEEM Objectives
Main goal: increasing and improving the environmental responsibility &
performance of companies of the addressed Central Europe area
Promote ecoefficient
production
processes in CE
companies
Foster
environmental
awareness
CE
in companies
Promote the
economic and
social advantage
of clean
production
Eco Energy
Efficiency
Management Tool
development
(3EMT)
Pilot action
involving a
sample of 500
companies in the
CE area
Specific
dissemination
activities and the
sensitization of
citizens
5
Ceem Project Idea…
Offering Central Europe companies
operative methods and ICT tools to
match jointly environmental needs
and to develop a common,
Comparative system for the selfassessment and evaluation of ecoenergy performance.
=
6
The 3EMTool
It’s an easy, user-friendly ICT tool, accessible through the CEEM
website http://www.ceemproject.eu/3emt-tool/ as an, tool for
companies to let them:
1.Self-assess their “green” performance (questionnaire);
2. Benchmark with the other Central European companies;
3. Get a customized Assessment Report of their EE performance;
4. Receive help and assistance from the of eco-energy experts sorted
per geographic area, useful links and documents; links to the Country
ECO Points.
7
The 3EMTool
www.ceemproject.eu/3emt-tool/
The tool is
available from
CEEM website
where companies
will enter they eco
energy data…
8
The 3EMT Tool
…in the online
software
which will
analyze and
elaborate
these Eco
Energy Data.
9
The Experts
www.ceemproject.eu/experts/
SMEs are supported by trained
CEEM Eco Energy Experts
available on the website page
in:
-Preparation of the documents
for the questionnaire;
-Analysis of the Benchmark
report;
-Implementation of measures of
energy efficiency;
10
Ceem Pilot Action
Each company receives a
Self-Assessment
Report
on
energy-efficiency figuring out the
weak points and potentials for
improvement
on
energy
management of each company.
50 Italian companies will also
receive direct assistance by eco
energy experts to put into practice
Self Assessment findings, realizing
effective energy savings and
improving
the
overall
eco
performance of the company.
11
The
Report
The Report has 4 main benchmark categories with individual scores:
• Energy effectiveness;
• Future and innovation;
• Sustainability;
• Quality and management aspects.
The company results are benchmarked with:
• National competitors: companies participating in the survey with the same NACE
code and of the same country as the considered company
•European competitors: companies participating in the survey with the same NACE
code from Austria, Czech Republic, Hungary, Italy, Slovenia
• All the companies participating in the survey.
In each category and group the company achieved a Performance Indicator PI.
12
CEEM Case
Studies
The measures of energy efficiency suggested by the experts and those
implemented by the companies will be reported into the CEEM Case Studies.
The Case Studies are the link with the Policy Level of CEEM…. But more
importantly the way to measure CEEM project efficiency in suggesting and
applying to greener production patterns for CE companies.
13
CEEM Policy level
CEEM case
studies
1 Eco point
per country
5 territorial
laboratories
will be set up
as permanent
Transnation
regional
al Strategy
Document
policy
meeting point
for companies
and policy
makers
14
Policy level
Proposals arising from
each territorial lab will flow
into a Transnational
Laboratory as permanent
Policy Forum on Eco
Energy Efficiency.
The Transnational Lab
will produce a
Transnational Strategy
on energy environment
and industrial policy,
collecting lessons and
best practices from
CEEM experience and
taking to policy making
level.
15
Beneficiaries
•
•
•
•
•
•
Enterprises: with 3EMT they will reach a direct improvement of
their eco-efficiency and reduction of costs as an integral part of
their innovation management process.
Consultants & intermediary organizations: fundamental to spread
and increase the knowledge about the 3EMT technology and let
SMEs of Central Europe be aware of the advantages of using it.
Public Authorities as policy makers the program area.
Environmental research institutions: to disseminate the knowledge
of the 3EMT new tool for environmental and energy efficiency
assessment.
Investors: can exploit the 3EMT platform to identify key technology
trends and innovations driving sustainable development.
European citizens: all of us!
16
THANK YOU FOR YOU ATTENTION!
Fabio Romano
Ceem Project
Tel. +39 0432 629920
Fax +39 0432 603887
www.ceemproject.eu
[email protected]
17
w w w. m e r p r o j e c t . e u
La tecnologia a tetto verde e i suoi
impieghi in ottica
di efficientamento energetico e di
sostenibilità ambientale
Monfalcone, 02 settembre 2014
www.merproject.eu
Indice argomenti:
•
•
•
•
•
•
•
•
Introduzione (concetti generali e definizioni);
Prestazioni «energetiche» del sistema a tetto verde;
Altre prestazioni del sistema a tetto verde;
Applicazioni sul nuovo (con esempi);
Applicazioni sull’esistente (con esempi);
Aspetti normativi generali (nazionali e regionali);
Sgravi e incentivi all’uso del sistema a tetto verde;
Avvertenze finali.
www.merproject.eu
Introduzione - 1
• IL RISPARMIO ENERGETICO può essere definito come:
-
-
dal punto di vista concettuale, come l’attitudine all’uso consapevole e
responsabile delle risorse energetiche a disposizione;
Dal punto di vista operativo, come l’insieme di azioni finalizzate alla riduzione
dell’energia utilizzata per compiere una serie di azioni.
• Esso può essere ottenuto mediante:
-
-
interventi di tipo ATTIVO, tendenti ad ottimizzare gli apporti
energetici che vengono forniti dall’esterno (installazione di impianti
più efficienti, ricorso a fonti rinnovabili, ecc.);
interventi di tipo PASSIVO, tendenti invece ad aumentare il grado di
passività (e quindi della conducibilità e dell’inerzia termica)
dell’edificio (realizzazione di cappotti o altri sistemi di isolamento,
scelta di serramenti di ultima generazione, scelta dell’orientamento
dell’edificio, gestione dei flussi d’aria, ecc.).
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Introduzione - 2
• INTERVENTI DI TIPO ATTIVO:
Installazione pannelli fotovoltaici
Installazione pannelli solari
Installazione sonde geotermiche
Installazione impianti più efficienti
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Introduzione - 3
• INTERVENTI DI TIPO PASSIVO:
Realizzazione cappotto termico
Installazione serramenti di
ultima generazione
Realizzazione coperture a
verde pensile
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Introduzione - 4
• LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE può essere definita come:
-
-
dal punto di vista concettuale, come l’insieme delle azioni tese ad evitare
l’utilizzo di risorse naturali in quantità superiore alla capacità di rigenerazione
dell’ambiente e della reintegrazione delle risorse stesse;
dal punto di vista operativo, come l’insieme di azioni finalizzate alla riduzione
della quantità di risorse consumate, alla riduzione degli effetti negativi
derivanti dall’utilizzo delle risorse e al reintegro delle risorse stesse.
• Esso può essere ottenuto mediante:
-
interventi tesi alla riduzione del carico inquinante prodotto, dalla
rinaturalizzazione dell’ambiente, dalla riduzione degli effetti
perturbanti del clima (quali l’effetto «isola di calore», ecc.),
dall’utilizzo di materiali naturali e di facile smaltimento a fine vita,
dalla riduzione della sigillazione dei suoli, dalla creazione di isole
verdi in grado di consentire alla flora e alla fauna di spostarsi (effetti
sulla tutela della biodiversità, ecc.), e così via.
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Introduzione - 5
• IL VERDE PENSILE: COS’È?
– Replicare la natura in copertura
Vegetazione
Substrato
Telo filtrante
Elemento di drenaggio
accumulo ed aerazione
Protezione meccanica
Impermeabilizzazione antiradice
Supporto
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Introduzione - 6
• IL VERDE PENSILE: COS’È?
– Il tetto verde è un SISTEMA MULTIPRESTAZIONALE
caratterizzato dalle seguenti proprietà:
• LEGGERO
• BASSO SPESSORE
• RIDUCE I COSTI DI MANUTENZIONE
• CONTROLLO SUI MATERIALI
• DURATA ELEVATA
• ACCESSORI AD HOC
• PRESTAZIONI CERTE
• IRRIGAZIONE RIDOTTA
• QUALITA’ AGRONOMICHE ELEVATE
• ABBINAMENTO CON SISTEMI ANTICADUTA
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Introduzione – 7
• IL VERDE PENSILE: TIPOLOGIE
Esistono sostanzialmente due tipologie di tetto verde, a seconda della
fruibilità e delle funzioni che si vuole assegnare ad esso.
– LE COPERTURE A VERDE PENSILE ESTENSIVO sono soluzioni a verde
pensile a bassa manutenzione fruibili solo per la manutenzione. Si
possono adottare soluzioni formali che prevedono l’uso di essenze
perenni, aromatiche o composite;
– LE COPERTURE A VERDE PENSILE INTENSIVO sono sistemi per
coperture a verde pensile fruibili con dimensionamento delle
stratificazioni e bilanciamento del rapporto aria/acqua nei vari strati
atti a consentire un equilibrato sviluppo a vegetazione erbacea,
arbustiva ed arborea con limite di sviluppo in altezza in funzione dello
spessore totale del sistema.
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Introduzione - 8
• IL VERDE PENSILE: TIPOLOGIE
ESTENSIVO non fruibili
INTENSIVO fruibili
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Introduzione - 9
• IL VERDE PENSILE: COME RICONOSCERLO?
CONSEGUENZE PER IL
COMMITTENTE
•
Se gli va bene:
–
Inefficienza dello strato impermeabile
–
–
–
Carico eccessivo del substrato
–
•
Se gli va male:
–
Terreno con caratteristiche ignote
e probabilmente non idonee
Permeabilità insufficiente
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Riduzione della fruibilità
• Pozzanghere
• Fango
Maggiore irrigazione
Oneri per il diserbo
Oneri per l’arieggiamento del
terreno
Costi strutturali maggiori
Rimozione totale
Introduzione - 10
• IL VERDE PENSILE: COME RICONOSCERLO?
NORMA UNI 11235
“Progettazione, esecuzione, manutenzione delle coperture a
verde”
–
–
–
–
–
E’ un codice di pratica
Definisce la regola dell’arte
Definisce quali sono gli strati primari
E’ una norma prestazionale
Definisce i parametri per il collaudo e la manutenzione
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Introduzione - 11
• IL VERDE PENSILE: COME È FATTO?
Devono avere tutti i requisiti richiesti dalle norme vigenti
La UNI 11235 non specifica i valori minimi ma definisce quali prestazioni devono essere
dichiarate dal fornitore
Elemento di tenuta
Membrane impermeabilizzanti bituminose/sintetiche
Elemento di protezione dell’azione delle radici
Nella quasi totalità dei casi la funzione di protezione all’azione delle radici è integrata nell’elemento di tenuta all’acqua
Elemento di protezione meccanica
Deve proteggere l’elemento di tenuta
Geotessili/Tappettini in gomma
Elemento drenante/accumulo idrico
Capacità drenante rispetto alle acque meteoriche o dovute all’irrigazione
Aggregati granulari/Elementi prefabbricati
In alcuni casi svolge anche la funzione di accumulo idrico
Determinare la portata idraulica richiesta allo strato drenante
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Introduzione - 12
• IL VERDE PENSILE: COME È FATTO?
Elemento filtrante
Evitare il passaggio di particelle fini dallo strato colturale verso l’elemento di drenaggio
Permeabile all’acqua
Aggregati granulari/geosintetici
Strato colturale
Controllo della capacità agronomica
Spessore in funzione della vegetazione/copertura/contesto climatico e strategia di irrigazione
Strato di vegetazione
Tipo, collocazione e densità
Integrazione delle specie vegetali con lo strato colturale e delle strategie di irrigazione
La scelta deve essere definita in base al contesto climatico/territoriale
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Prestazioni «energetiche» - 1
• RISPARMIO ENERGETICO E SFASAMENTO TERMICO
Per quanto riguarda l’isolamento termico, il verde pensile offre ottime performance
nel periodo estivo, riducendo il fabbisogno energetico di climatizzazione.
Da ricerche svolte da Università italiane risulta che già con spessori di
circa 15-16 cm di substrato
si ottiene un beneficio
sensibile. In pratica una
copertura a verde pensile
svolge due funzioni: abbatte
le
temperature
in
corrispondenza
della
membrana impermeabile
ed induce uno sfasamento
dei picchi di temperatura
tra l’esterno e la membrana
impermeabile.
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Prestazioni «energetiche» - 2
• ISOLAMENTO TERMICO AGGIUNTIVO
I giardini pensili rappresentano un fattore di isolamento termico aggiuntivo
sulle coperture, in funzione dei materiali adottati e dello spessore della
stratificazione raggiunto, diminuendo la dispersione termica verso l'esterno in
inverno portando benefici nel riscaldamento invernale.
Oggi si è in grado di determinare la resistenza
termica dei diversi sistemi per differenti
contenuti idrici nel substrato e per diversi
rapporti substrato/compattazione
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Altre prestazioni - 1
• DESIGILLAZIONE DEI SUOLI E REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
In conseguenza alla sempre crescente impermeabilizzazione delle superfici, causata
dall'edificazione (strade, piazze, parcheggi, edifici), l'acqua piovana non viene più
smaltita attraverso un processo naturale di filtrazione e alimentazione delle falde, ma
viene rapidamente convogliata nei sistemi artificiali di smaltimento con evidenti
ripercussioni sull'equilibrio idrico.
Le coperture a verde consentono di ridurre i picchi
di corrivazione grazie alla ritenzione idrica ed al
ritardo dei deflussi sgravando il carico sulle reti di
canalizzazione e raccolta delle acque meteoriche. Il
verde pensile è cioè in grado di trattenere una parte
delle precipitazioni rallentando il deflusso delle
acque meteoriche verso i sistemi di smaltimento e i
corsi d’acqua.
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Altre prestazioni - 3
• DESIGILLAZIONE DEI SUOLI E REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
... drenaggio ...
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Altre prestazioni - 8
• DIMINUZIONE COSTI DI MANUTENZIONE
Su una copertura a verde raramente le temperature
massime estive superano i 25°-30°, contro gli oltre 50° di
una copertura tradizionale. Oltre alla protezione dagli
sbalzi termici, la copertura a verde fornisce poi
protezione contro i danni conseguenti agli eventi
atmosferici. Come conseguenza è stato verificato un
consistente aumento della vita media degli strati di
impermeabilizzazione sottostanti.
• AUMENTO DEL VALORE DEGLI IMMOBILI
I giardini pensili, sia in considerazione dell’aumento delle
superfici fruibili che determinano che per le loro
caratteristiche di eco-compatibilità e sostenibilità
energetica, hanno in molti casi determinato un aumento
del valore degli immobili.
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Altre prestazioni - 9
• MITIGAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE
L’utilizzo di coperture a verde costituisce di per sé
un’importante mitigazione dell’impatto ambientale di ogni
nuovo intervento, e ciò sia dal punto di vista più squisitamente
«ambientale» (riduzione dell’inquinamento, ecc.), ma anche
dal punto di vista paesaggistico.
• ISOLA DI CALORE
Le temperature dell’aria nelle zone urbane sono di norma
superiori a quelle della campagna circostante. Questo
fenomeno che ha come conseguenza la formazione di un
ambiente completamente diverso rispetto alla regione in cui è
ubicato viene detto ”isola di calore urbano“. Le coperture a
verde contribuiscono alla riduzione di questo fenomeno.
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Altre prestazioni - 10
• TRATTENIMENTO DELLE POLVERI
Le coperture a verde ostacolano il libero movimento delle
polveri sospese sia in conseguenza della capacità delle
piante di filtrare e di assorbire in parte polveri e
particolati che del minore accumulo e riflessione del
calore, con riduzione del movimento delle particelle per
moti convettivi localizzati.
• TUTELA DELLE BIODIVERSITÀ
I giardini pensili non calpestabili possono essere utilizzati
per ricreare sui tetti habitat in pericolo tutelando il
patrimonio faunistico e floristico. Una distribuzione
diffusa delle coperture di questo tipo può assolvere
anche la funzione di ponte naturale attraverso aree
urbanizzate.
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Altre prestazioni - 11
• INTEGRAZIONE E INTERAZIONE CON ALTRI SISTEMI: GLI
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
E’ noto che i conduttori elettrici riducono
il loro rendimento a temperature troppo
elevate. Il calcolo delle prestazioni dei
sistemi fotovoltaici si basa su modelli di
misurazione con parametri fissi standard
detti STC (Standard Test Conditions).
La temperatura di esercizio calcolata
secondo gli STC è fissata in 25°C. Una copertura a verde consente di mantenere la
temperatura del tetto sotto i 30-35°C riducendo così le perdite di efficienza dei
pannelli fotovoltaici. Sulle coperture
Per maggiori informazioni si veda:
Manfred Köhler – Università del Brandeburgo,
tradizionali essa può raggiungere temperature
Marco Schmidt – Università di Berlino,
Michael Laar – Università di Colonia,
nettamente superiori, con notevoli perdite in
Ulrike Wachsmann – Stefan Krauter
termini di efficienza.
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Altre prestazioni - 12
• INTEGRAZIONE E INTERAZIONE CON ALTRI SISTEMI: GLI
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
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Applicazioni sul nuovo - 1
• INTERVENTI SU EDIFICI «NUOVI»
• Nel caso di realizzazione ex-novo di edifici
residenziali, palazzine per uffici, capannoni
e piastre commerciali (specie di notevole
dimensione), parcheggi multipiano, e così
via, può essere valutata l’opportunità di
realizzare una copertura a verde, e ciò sia in
ottica delle sue funzioni di risparmio
energetico che delle altre prestazioni viste
prima.
Molti
comuni
stanno
poi
introducendo importanti incentivi per
promuovere la diffusione di questo sistema
tecnologico, in particolar modo per la sua
capacità di regimentazione delle acque.
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Applicazioni sul nuovo - 2
• La tecnologia delle coperture a verde può
essere utilmente sfruttata in combinazione
con altre tecniche costruttive innovative,
eco-sostenibili e orientate al risparmio
energetico. In particolare, si pensi alle
strutture in legno (sistemi a telaio o con
strutture in X-lam), che già per propria
natura forniscono prestazioni energetiche di
alta fascia, all’installazione di pannelli
fotovoltaici, e così via;
• Le strutture verranno calcolate ad hoc;
• A seconda delle scelte progettuali, si
potranno definire gli spessori di substrato e,
di conseguenza, le tipologie di essenze.
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Applicazioni sul nuovo - 3
• ESEMPIO 1: parcheggio comunale a Monterosso (SP)
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Applicazioni sul nuovo - 4
• ESEMPIO 2: Parcheggio Vanvitelli – Fano (PU)
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Applicazioni sul nuovo - 5
• ESEMPIO 3:
Scuola inglese privata - Padova
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Applicazioni sul nuovo - 6
• ESEMPIO 4:
Piazza Alba – Riccione – complesso
commerciale e parcheggio interrato
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Applicazioni sul nuovo - 7
• ESEMPIO 5:
Università di Gorizia
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Applicazioni sul nuovo - 8
• ESEMPIO 6:
Palazzina uffici - Area Ex Ecorecuperi
CSIM - Monfalcone GO
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Applicazioni sul nuovo - 9
• ESEMPIO 6:
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Applicazioni sul nuovo - 10
• ESEMPIO 6:
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Applicazioni sull’esistente - 1
• INTERVENTI SU STRUTTURE ESISTENTI.
• Fatte salve le premesse di cui alla successiva
slide, le coperture a verde possono essere
usate anche per la riqualificazione di
strutture esistenti, così da migliorarne le
prestazioni generali ed energetiche e per
aumentare le condizioni di comfort degli
utilizzatori degli immobili interessati
dall’intervento. In caso di necessità di
interventi importanti sulle coperture e sule
impermeabilizzazioni, la scelta di utilizzare
questo sistema tecnologico può dare poi la
possibilità di usufruire di incentivi e sgravi
(quando previsti dalle norme e dai
regolamenti locali).
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Applicazioni sull’esistente - 2
• È POSSIBILE INSTALLARE UN TETTO VERDE
SU DI UN EDIFICIO ESISTENTE? SÌ, MA NON
SEMPRE E NON DOVUNQUE!
• Nel caso di interventi su edifici esistenti,
l’applicazione è possibile, fatte salve alcune
verifiche preliminari. Va innanzitutto
verificata la capacità portante delle
strutture esistenti e va effettuata una
verifica (anche rispetto al sisma) del sistema
con i nuovi carichi. Bisogna infatti
considerare che il pacchetto assorbe e
trattiene l’acqua piovana, così che, oltre al
suo peso proprio, nel calcolo bisogna
considerare anche quello della quantità
d’acqua in regime di piena saturazione.
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Applicazioni sull’esistente - 3
• ESEMPIO 1: DREAMHOUSE
Rotterdam
(Studio Claus en Kaan Architecten)
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Applicazioni sull’esistente - 4
• ESEMPIO 2:
GAVI– Alessandria
Cantina La Raia
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Applicazioni sull’esistente - 5
• ESEMPIO 3:
Stoccarda – Germania
Stabilimento industriale
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Aspetti normativi generali - 1
• A livello nazionale, oltre ai dettami della legge 192/05 ed al relativo
regolamento, di cui parleremo poi, in questa sede può essere utile
ricordare soprattutto due provvedimenti:
– La già citata norma UNI 11235, recante “Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione, il
controllo e la manutenzione di coperture verdi”, emanata nel 2007, che definisce i
requisiti prestazionali di ogni singolo elemento componente il pacchetto tecnologico,
nonché i criteri di calcolo riguardanti la composizione degli strati primari (portante, di
tenuta, di protezione dall’azione delle radici, drenanti, filtranti, di accumulo idrico, strati
colturali e di vegetazione, ecc.) e di quelli secondari (strato di barriera a vapore, strato
termoisolante, strato di pendenza, di protezione, di zavorramento, strato antierosione,
impianti di irrigazione, ecc.), indicando gli spessori minimi da utilizzare in base al tipo di
vegetazione;
– La deliberazione n° 1/2014 del Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico, pubblicata
in Gazzetta Ufficiale del 13 maggio 2014. Il comitato, chiamato a deliberare in materia di
ammissibilità agli sgravi fiscali del 65% per il risparmio energetico, ha ritenuto “che le
coperture a verde rientrino senz’altro tra gli altri interventi che legittimano a fruire di
tali misure”.
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Aspetti normativi generali - 2
•
Sempre a livello nazionale, con il DPR 59/09 è stato ufficialmente riconosciuto il contributo
delle coperture a verde al fine del rispetto dei parametri di legge relativi al risparmio
energetico.
DPR 02/04/2009 n.59
“Regolamento recante attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b) del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente
attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia”
pubblicato sulla GU n. 132 DEL 10.06.2009
testo in vigore dal 25 giugno 2009
- estratti riguardanti le coperture a verde ART. 2 - (Definizioni)
Comma 5): Coperture a verde, si intendono le coperture continue dotate di un sistema che utilizza specie vegetali in grado di adattarsi e
svilupparsi nelle condizioni ambientali caratteristiche della copertura di un edificio. Tali coperture sono realizzate tramite un
sistema strutturale che prevede in particolare uno strato colturale opportuno sul quale radificano associazioni di specie vegetali,
con minimi interventi di manutenzione, coperture a verde estensivo, o con interventi di manutenzione media e alta, coperture a
verde intensivo.
ART. 4 - (Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti)
Comma 18): ... il progettista, al fine di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di contenere la temperatura interna degli
ambienti ...
Lettera c): utilizza al meglio le condizioni ambientali esterne e le caratteristiche distributive degli spazi per favorire la ventilazione naturale
dell’edificio; nel caso che il ricorso a tale ventilazione non sia efficace, può prevedere l’impiego di sistemi di ventilazione
meccanica nel rispetto del comma 13 dell’articolo 5 decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412. Gli effetti
positivi che si ottengono con il rispetto dei valori di massa superficiale o trasmittanza termica periodica delle pareti opache
previsti alla lettera b), possono essere raggiunti, in alternativa, con l’utilizzo di tecniche e materiali, anche innovativi, ovvero
coperture a verde, che permettano di contenere le oscillazioni della temperatura degli ambienti in funzione dell’andamento
dell’irraggiamento solare. In tale caso deve essere prodotta una adeguata documentazione e certificazione delle tecnologie e dei
materiali che ne attesti l’equivalenza con le predette disposizioni.
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Aspetti normativi generali - 3
• A livello regionale, la normativa di riferimento per l’edilizia
sostenibile e la certificazione energetica e la valutazione di
sostenibilità ambientale degli edifici è la Legge Regionale 18 agosto
2005 n° 23, recante «Disposizioni in materia di edilizia sostenibile».
Essa, in particolare, introduce la certificazione VEA che, a regime,
sostituirà le certificazioni nazionali.
• Il protocollo VEA si compone di
numerose schede, tese a valutare la
«qualità» del costruito. All’interno di
tali schede è stato inserito anche
l’utilizzo o meno di tecnologie a verde
pensile, anche se riferito soprattutto
alla sua funzione di regimentazione
delle acque.
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Sgravi e incentivi - 1
• ESEMPI DI INCENTIVAZIONE ADOTTATI DA VARI COMUNI DEL
FRIULI VENEZIA GIULIA
Il Comune di Sacile (PN), facendo proprie molte delle schede del Protocollo
ITACA e nell’ottica del rispetto delle previsioni di cui alla Legge Regionale
23/2005 – «Disposizioni in materia di edilizia sostenibile», ha introdotto le
coperture a verde nel proprio Regolamento Energetico. Ad esso si fa infatti
riferimento al capitolo 5.6 – «Permeabilità dei suoli» e, soprattutto, nel
successivo capitolo 5.7 – «Coperture a verde».
Il Comune di Sacile «adotta le linee guida “Verde pensile: prestazioni di
sistema e valore ecologico” (ISPRA, 2012) e ne suggerisce l’applicazione.» Il
Regolamento prevede poi che «nelle aree industriali e artigianali, per il
calcolo della superficie di standard a verde è possibile computare – fino al
10% – la superficie delle coperture realizzate col sistema a verde pensile».
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Sgravi e incentivi - 2
Il Comune di Tavagnacco (UD), ha invece introdotto il concetto di «tetto
giardino» nel proprio Regolamento Edilizio, dove si prevede che:
«Nelle nuove costruzioni nelle zone D e H è incentivata la realizzazione di tetti
giardino (praticabili o non praticabili), con lo scopo di ridurre gli effetti dovuti
all’insolazione estiva delle superfici orizzontali e di compensazione ecologica
(“recupero di superfici verdi in quota”).
Incentivi: non determina aumento di cubatura, Sul e altezze, la costruzione di:
1)
manufatti strettamente necessari per l’accesso al tetto a giardino;
2)
locali abitabili purché connessi alla fruibilità del verde pensile, seppur
anche parzialmente, che non costituiscano autonome unita
immobiliari, fino a coprire al massimo il 50% della copertura (Q): tali
locali dovranno rispondere a caratteristiche di elevata qualità
formale.
Per la manutenzione deve essere comunque garantito l’accesso alla copertura.
Il tetto giardino dovrà coprire almeno il 50% della copertura (Q).»
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Sgravi e incentivi - 3
•
GRADISCA D’ISONZO (GO) – riduzione contributo costruzione e bonus urbanistici
NTA - Art. 4 - Definizioni
NTA – Art. 21 Z.t.o. C3: Zone a impianto articolato
NTA - Art. 36 Z.t.o. D2.1 : Ex PIP ed aree di nuova individuazione
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Sgravi e incentivi - 4
•
ROMANS D’ISONZO (GO) – riduzione contributo costruzione e bonus urbanistici
NTA - Art. 10 - Definizioni
NTA – Art. 19 Z.t.o. C
NTA - Artt. 21-22-25-26 Z.t.o. D.2; D.3/A; H2.1; H2.2
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Avvertenze finali - 1
• Come dovrebbe avvenire per tutte le cose, quando
programmate l’installazione di una copertura a verde
affidatevi a progettisti ed applicatori specializzati.
• L’improvvisazione è sempre l’anticamera di problemi
e costi non preventivati di gestione e manutenzione.
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Grazie a tutti per
l’attenzione.
Arrivederci!
STUDIO 3in
Studio di Architettura ed Urbanistica
arch. Irene La Rosa, ing. Davide Rigonat
via Battisti, 39
34072 Gradisca d’Isonzo (GO)
tel./fax: 0481/93241
P.IVA 01094890314
e-mail: [email protected]
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