SCHEDA DI RILEVAZIONE

ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014
Scheda-Progetto per iniziative didattiche di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica
ai sensi del D.M. 7 febbraio 2014 e del DDG 7 febbraio 2014
POSTA IN USCITA
PROTOCOLLO N° 1234/A10
IN DATA 27/02/2014
ISTITUZIONE SCOLASTICA PROPONENTE
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
“ ALESSANDRO VOLTA”
NAPOLI
Denominazione
NATF010007
Codice meccanografico
Piazza Santa Maria la Fede 16distretto sc. 48- municipalità 4
Recapito
Contatti ufficiali
Tel/Fax:
E-mail:
Cognome e nome:
Qualifica:
Tel.
Referente
E-mail:
081 287405
/
081 269972
[email protected]
DI PALO RACHELE
DOCENTE FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3
3398800361
[email protected]
ELENCO DELLE EVENTUALI SCUOLE IN RETE (ESCLUSA LA SCUOLA PROPONENTE / CAPOFILA)
n.
Codice meccanografico
Denominazione
DIRIGENTE SCOLASTICO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
ELENCO DEGLI EVENTUALI PARTNER COINVOLTI NEL PROGETTO
n.
7.
DENOMINAZIONE
ASSOCIAZIONE MAESTRI
Ragione sociale
RAPPRESENTANTE LEGALE
ONLUS
CESARE MORENO
DI STRADA
8.
ISTITUTO DON CALABRIA
ENTE RELIGIOSO DI DIRITTO PONTIFICIO
GIANLUCA BERGAMASCO
9.
DEDALUS “CENTRO INTERCULTURALE NANÀ”
COOPERATIVA SOCIALE
ELENA
DE FILIPPO
10.
11.
12.
PRIORITÀ DEGLI INTERVENTI [INDICARE ALMENO DUE PRIORITÀ]
X PREVENZIONE DEL DISAGIO CAUSA DI ABBANDONI SCOLASTICI
X RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE
X INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DI CITTADINANZA NON ITALIANA
Dati di cui all’allegato A del DM 16 gennaio 2014
N.
assoluto
% su totale alunni
CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA
TOTALE ALUNNI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA (O DELLA RETE)
900
1
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ALUNNI NEO IMMGRATI (DA MENO DI SEI MESI)
3
0,3
ALUNNI IMMIGRATI DI PRIMA GENERAZIONE
14
1,5
ALUNNI ROM, SINTI O CAMINANTI
/////////
ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ (CON DOCENTE DI SOSTEGNO)
15
0,25
ALUNNI FREQUENTANTI SCUOLA IN CARCERE
1
0,1
ALUNNI FREQUENTANTI SCUOLA IN OSPEDALE O DOMICILIARE
/////////
/////////
ALUNNI FREQUENTANTI I CPIA (GIÀ CTP)
///////
////////
DATI RELATIVI AL RENDIMENTO DEGLI ALUNNI
PERCENTUALE NON AMESSI ALLA CLASSE SUCCESSIVA
19,72
PERCENTUALE INTERRUZIONI DI FREQUENZA (FORMALIZZATE E NON)
29,56
PERCENTUALE ALUNNI CON GIUDIZIO SOSPESO
29,66
PERCENTUALE DI RIPETENZE (RAPPORTO DEI RIPETENTI ISCRITTI SUI FREQUENTANTI NEL CORRENTE ANNO SCOL.)
20%
PERCENTUALE DI DEBITO FORMATIVI (SOMMA DELLE MATERIE CON SOSPENSIONE)
58,4%
PERCENTUALE DI CLASSI CON UN PUNTEGGIO INVALSI DI ITALIANO ALMENO 2 PUNTI AL DI
SOTTO DELLA MEDIA REGIONALE (SPECIFICARE DI QUALE LIVELLO SCOLASTICO: 2ª PRIMARIA; 5ª PRIMARIA; 1ª SEC. 1° GRADO; 3ª SEC. 1° GRADO; 2ª SEC. 2° GRADO E L’A.S. AL
QUALE SI RIFERISCONO I RISULTATI CONSIDERATI)
CLASSE CONSIDERATA: __2ª SEC. 2° GRADO __ A.S. _2012-2013___)
83%
PERCENTUALE DI CLASSI CON UN PUNTEGGIO INVALSI DI MATEMATICA ALMENO 2 PUNTI
AL DI SOTTO DELLA MEDIA REGIONALE (SPECIFICARE DI QUALE LIVELLO SCOLASTICO: 2ª
PRIMARIA; 5ª PRIMARIA; 1ª SEC. 1° GRADO; 3ª SEC. 1° GRADO; 2ª SEC. 2° GRADO E L’A.S.
AL QUALE SI RIFERISCONO I RISULTATI CONSIDERATI)
CLASSE CONSIDERATA: __2ª SEC. 2° GRADO __ A.S. _2012-2013__)
50%
N. TOTALE ASSENZE A.S. 2012-2013
(SOMMA DELLE ASSENZE DI TUTTI GLI ALUNNI PER TUTTE LE CLASSI BIENNIO)
21160
N. SANZIONI DISCIPLINARI A.S. 2013-2013 (SOLO PRIMO BIENNIO)
180
CARATTERISTICHE DEL CONTESTO TERRITORIALE (*)

INDICATORE 1:__________________________________
BACINO DI UTENZA VARIO ED ETEROGENEO PER LA COMPLESSITÀ DELLE PROBLEMATICHE, SPESSO ANCHE IN CONTRASTO TRA LORO.
LA VARIETÀ DELLE PROBLEMATICHE RISCONTRATE SONO CARATTERISTICHE DEL CONTESTO TERRITORIALE NEL QUALE E’ SITUATA LA NOSTRA SCUOLA CHE ESSENDO VICINO ALLA STAZIONE CENTRALE DI NAPOLI, ACCOGLIE ALLIEVI PROVENIENTI DALLA PROVINCIA, DALLA PERIFERIA, DAI RIONI
PIÙ DEGRADATI DELLA CITTÀ, DAI QUARTIERI CITTADINI PIÙ POPOLATI E PIÙ A RISCHIO DI DEVIANZE. SPESSO AL DI FUORI DELLA SCUOLA NEI LORO QUARTIERI DI APPARTENENZA I RAGAZZI SI RITROVANO A FREQUENTARE GRUPPI A RISCHIO DEVIANZE DI OGNI TIPO DOVE IL RISPETTO DELLE
REGOLE E DELLE ISTITUZIONI E’ POCO SENTITO E SPESSO L’ILLEGALITÀ È NORMALITÀ .
OGNI RAGAZZO RIPORTA NELLA SCUOLA LE PROBLEMATICHE E LE CARENZE DEI PROPRI TERRITORI
DI APPARTENENZA E SAREBBE NECESSARIO ATTIVARE STRATEGIE DIDATTICHE E FORMATIVE DIVERSIFICATE MA SAPPIAMO CHE QUESTO E’ MOLTO DIFFICILE CON LA DIDATTICA TRADIZIONALE.
 INDICATORE 2: ____
GLI ALLIEVI HANNO ALLE SPALLE FAMIGLIE, SPESSO, MULTIPROBLEMATICHE PER FORTI DISAGI
SOCIALI ED ECONOMICI E/O ANCHE SPECIFICI DI DINAMICHE INTERNE ALLA FAMIGLIA STESSA;
FAMIGLIE CHE NON RIESCONO A PRENDERSI CURA DEI PROPRI RAGAZZI.
 INDICATORE 3: _______
ALLIEVI CHE NON HANNO NESSUN INTERESSE PER LO STUDIO E PER LA SCUOLA PERCHÉ TROVANO
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LA SCUOLA TROPPO LONTANA DALLA LORO REALTÀ, LA VIVONO COME UNA COSTRIZIONE E
REAGISCONO CON INTOLLERANZA E CON COMPORTAMENTI MOLTO SCORRETTI E INDISCIPLINATI.
(*) SCEGLIERE FINO A UN MASSIMO DI TRE INDICATORI CHE SI RITENGONO SIGNIFICATIVI PER QUANTIFICARE IL RISCHIO DI DISPERSIONE SCOLASTICA
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
LE FINALITÀ DE PROGETTO SONO QUELLE INDICATE DI SEGUITO:
 Prevenzione e/o contenimento dei fenomeni di abbandono e/o evasione scolastica.
 Prevenzione e/o contenimento dei fenomeni di selezione, insuccesso, disagio scolastico.
 Orientamento e/o integrazione socioculturale.
 Recupero e/o sviluppo competenze e abilità di base.
 Coordinamento degli input educativi ed informativi, interni ed esterni alla scuola, di cui è
fruitore lo studente.
 Sostegno alla professionalità docente nelle sue funzioni finalizzate alla prevenzione e al
contenimento di selezione,insuccesso,disagio scolastico,abbandono ed evasione.
 Sostegno alla funzione genitoriale.
 Accompagnamento dell’allievo dall’accoglienza nella scuola attraverso le fasi tipiche di inclusione, aggregazione, motivazione e quindi formazione.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI E INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI PER
L’INTEGRAZIONE
 Limitare il disorientamento degli allievi ma anche degli insegnanti e dei genitori;
 Limitare i casi di conflitto e di bullismo all’interno della scuola;
 Promuovere l’integrazione degli allievi portatori di diversità attraverso tutte le aree disciplinari previste.
 Dare la possibilità agli allievi di seguire un percorso formativo organico.
 Prevenire l’insuccesso scolastico attraverso il sostegno in tutte le aree disciplinari previste.
 Recuperare le competenze e le abilità di base per ridare agli allievi la coscienza e la possibilità di contrastare l’insuccesso attraverso l’area linguistica e l’area logico- matematica.
 Far acquisire agli allievi un metodo di studi adeguato.
 Prevenire il disagio adolescenziale.
 Monitorare i casi di disagio familiare ed ambientale dei nostri studenti ed orientarli verso le
risorse territoriali adeguate.
 Individuare i percorsi formativi alternativi adeguati ai casi che lo richiedono.
 Creare un percorso di continuità che agevoli il passaggio dalla scuola media alle superiori.
DESCRIZIONE DELLE AZIONI
PREMESSA METODOLOGICA GENERALE


Il progetto è in sintesi così articolato:
1. Incontri di riflessione e cooprogettazione tra Docenti interni ed esperti proposti dai
partner coinvolti nel progetto;
2. Attività a.s 2013-2014 con allievi già attualmente individuati a rischio dispersione
ed insucesso scolastico;
3. Attività a.s.2014-2015 di accoglienza e prevenzione della dispersione con nuovi
iscritti e con allievi ripetenti;
4. Tutte le attività saranno articolate in moduli per piccoli gruppi di allievi o di genitori
da svolgersi sia in orario curriculare che extracurriculari.
Tutte le attività di tipo 2,3,4 risulteranno saranno dettagliate da quanto verrà deciso nella
fase 1 di riflessione e cooprogettazione.
INCONTRI DI RIFLESSIONE E COOPROGETTAZIONE TRA DOCENTI INTERNI ED ESPERTI PROPOSTI DAI PARTNER
COINVOLTI NEL PROGETTO;
3
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Per rendere più efficace il servizio offerto agli utenti è necessario alternare fasi di formazione docenti e fasi di azione o meglio fasi di riflessione e cooprogettazione per equipe di
Docenti esterni ed esperti proposti dai partner coinvolti e fasi di applicazione per gruppi
classe e per gruppi di genitori(anche in orario extracurriculare).
(Nella nostra scuola per ogni classe viene nominato un Docente tutor che è figura di raccordo
tra docenti, genitori, allievi, territorio, e diverse componenti formative. Il Tutor dunque è il
Docente di classe che ha più informazioni sull’allievo; è figura di riferimento per allievi, genitori e Docenti; ha compiti di ascolto e consulenza.)
Si prevede che in questo progetto i tutor di classe ed in particolare di tutte le classi del
biennio partecipino ad incontri di formazione ed autoformazione coadiuvati dagli esperti
esterni. Questi saranno utili per riflettere sulle motivazioni alla base dell’insuccesso e della
dispersione dei propri allievi. A questi incontri di riflessione seguiranno poi degli incontri di
coprogettazione sia delle fasi di intervento per piccoli gruppi in orario curriculare sia gli interventi da attivarsi in orario extracurriculare.
Queste attività di riflessione e coprogettazione saranno articolate in più incontri che si alterneranno con le fasi di azione ed a tutti gli incontri parteciperanno gli esperti indicati dai
Partner coinvolti nel progetto e le funzioni strumentali; a questi incontri parteciperanno i
Docenti Tutor di classe ed tutti i Docenti che lo vorranno.
Il primo incontro sarà realizzato all’inizio del percorso progettuale (fine marzo 2014):1 incontro di 2 ore per riflettere sulle caratteristiche degli allievi in disagio scolastico e per coprogettare i moduli di attività da svolgersi nell’immediato a.s. 2013-2014. Il secondo incontro sarà di 2 ore (inizio settembre 2014) e consisterà nel monitoraggio e valutazione delle
attività svolte tra aprile e giugno, nella cooprogettazione dei moduli di attività di prima accoglienza. Il terzo e quarto incontro (fine settembre- inizio ottobre 2014) saranno di 2 ore
ciascuno per analizzare i dati risultanti dalla prima fase di accoglienza per poi cooprogettare divisi in sottogruppi i moduli di intervento da tenersi tra ottobre e novembre. Il quinto
incontro sarà realizzata (fine ottobre-inizio novembre) per monitoraggio, valutazione e riprogettazione delle attività in corso. Il sesto incontro(fine novembre-inizio diembre) sarà
realizzata da 1 incontro di 2 ore (fine novembre-inizio dicembre) per monitoraggio, valutazione ed eventuale riprogettazione delle attività in corso.
ATTIVITÀ A.S 2013-2014 CON ALLIEVI GIÀ ATTUALMENTE INDIVIDUATI A RISCHIO DISPERSIONE ED INSUCESSO
SCOLASTICO;

Per quanto riguarda le attività da svolgersi per il corrente a.s. 2013-2014 si lavorerà con
circa 80 ragazzi già attualmente individuati (dai Tutor di classe e dai Docenti funzioni
strumentali )e classificati secondo le seguenti problematiche riscontrate nella prima fase
del corrente anno scolastico: 1) allievi con numero di assenze elevato; 2)allievi con scarsa
partecipazione; 3) allievi con problemi di relazione con la classe e/o con i docenti; 4) allievi
con ansia da prestazioni scolastiche; 5) allievi con gravi e ripetuti problemi disciplinari determinati da una forte insofferenza verso la scuola, verso le regole, verso le istituzioni e
verso le metodologie didattiche tradizionali. Le problematiche riscontrate sono tutte sintomo di rifiuto della scuola e in qualche modo delle istituzioni. In ogni caso si tratta di allievi ad alto rischio di dispersione. A questi allievi vanno poi aggiunti quelli di altra etnia con
problematiche specifiche.
In questi casi l’attività consisterà in una prima fase di recupero fuori aula che si svolgerà tra
marzo e aprile (2 settimane) , una seconda fase di integrazione in aula ( 2 settimane tra
aprile e maggio); una terza fase(2 settimane giugno) di accompagnamento e sostegno nel
caso dell’insuccesso. Contemporaneamente saranno svolte delle attività extracurriculari
volte al recupero delle competenze base ed all’aumento dell’affezione alla vita della scuola.
ATTIVITÀ A.S.2014-2015 DI ACCOGLIENZA E PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE CON I NUOVI ISCRITTI E CON ALLIEVI RIPETENTI;
Le attività da svolgersi tra settembre e dicembre 2014 saranno suddivise nelle seguenti fasi
di lavoro:
prima fase (2 settimane/settembre-ottobre) ci si occuperà soprattutto di attivare interventi
di accoglienza degli allievi delle classi prime, di sostegno agli allievi ripetenti e di continuità
agli allievi delle classi seconde attraverso attività specifiche con i gruppi classe in orario
curriculare ed attività con i genitori in orario extracurriculare;
4
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seconda fase (2 settimane / ottobre) supporto allo sviluppo di relazioni positive nei gruppi
classe, nelle relazioni con i docenti, con la famiglia. Gli educatori si occuperanno di realizzare uno specifico programma educativo finalizzato allo sviluppo della consapevolezza personale, senso di efficacia, riflessione sul significato personale che riguardano il singolo e le
relazioni sociali.
terza fase (8 settimane/ottobre-novembre-dicembre) si realizzeranno interventi di supporto all’apprendimento degli allievi con l’interevento di esperti, educatori e mediatori interculturali in grado di assistere le attività degli studenti nel contesto classe e in altre attività
in orario extracurriculare.
MODULI DI ATTIVITÀ
Tutte le attività previste saranno sviluppate per moduli; ad ogni modulo parteciperanno piccoli
gruppi per un numero di ore tra un minimo 4 incontri di 2 ore ciascuno e massimo di 7 incontri di 2
ore ciascuno. Ogni piccolo gruppo potrà partecipare anche a più moduli. I moduli saranno organizzati secondo i principi della didattica breve e avanzeranno step by step per ricerca azione.
Ogni modulo dovrà terminare con l’elaborazione del portfolios attraverso il quale gli studenti valuteranno le competenze acquisite, i punti deboli ed i punti di forza.
I dettagli organizzativi dei moduli verranno stabiliti durante gli incontri di riflessione e cooprogettazione tra esperti, educatori e docenti interni.
I moduli previsti possono essere schematizzati come di seguito indicato:
 Moduli di conoscenza, riflessione e raccolta dati attraverso schech teatrali, test, colloqui,
osservazione indiretta.
 Moduli di supporto didattico con didattica alternativa in classe dai quali scaturirà
l’organizzazione di moduli di aiuto allo studio da svolgersi in orario extracurriculare.
 Moduli di potenziamento delle competenze di base da svolgersi in orario extracurriculare,
 Moduli di coaching scolastico dedicati a tutta la comunità educante.
 Attività di counseling “Sportello Ascolto” dedicato soprattutto alle problematiche relative alla scarsa motivazione allo studio, insuccesso scolastico, gestione pacifica del conflitto
e bullismo, orientamento e riorientamento studenti, funzione Docente e gestione della
classe, funzione Docente e BORN-OUT.
 Moduli di sostegno alla genitorialità
 Moduli di L2 con il metodo CLIL(Acquisizione del linguaggio attraverso l’acquisizione delle
competenze) dedicati ad allievi di altra madre lingua.
 Eventuali campi estivi solo nelle 2 settimane di giugno 2014
 Moduli di Social Urban Design(appropriazione del territorio )( rivalutazione artistica e culturale di alcune piazze del quartiere oggetto dell’intervento, parimenti simbolo di aggregazione giovanile eppur baluardo di degrado e abbandono).
 Modulo extracurriculare:utilizzo corretto dei Social Network con creazione del blog del progetto.
Nota risorse territoriali
Tutte le attività saranno sviluppate tenendo conto anche delle risorse territoriali(Asl-ComuneTribunale dei Minori-) individuate attraverso il GPA (Gruppo Programma Adolescenti) della quarta
municipalità con cui abitualmente lavoriamo.
Note monitoraggio-valutazione e riprogettazione
Le attività verranno costantemente monitorate e valutate e quando necessario alcuni moduli potranno essere rimodulate a secondo delle esigenze riscontrate.
Nota portfolio
Tutti i moduli di intervento termineranno con la compilazione del portfolio da parte dello studente
non solo per far acquisire allo studente la consapevolezza dei risultati ottenuti ma anche per mettere in luce i punti di forza e di debolezza dell’intervento.
RISULTATI ATTESI
Diminuzione delle assenze.
Diminuzione dei provvedimenti disciplinari.
Diminuzione degli insuccessi scolastici e degli abbandoni.
Diminuzione del numero dei debiti scolastici
Aumento dell’affezione alla vita della scuola
Riorientamento consapevole verso altra realtà formativa se necessario.
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ELEMENTI QUALIFICANTI IL PROGETTO SUL PIANO DELL’INNOVAZIONE DIDATTICA
Come si può evincere , nella descrizione delle azioni indicate sopra, caratterizzano il progetto o
seguenti aspetti:
 tutte le fasi del progetto come si può notare dalla descrizione sono scandite da momenti di
autovalutazione e riflessione sia da parte dei docenti e degli educatori che da parte degli
studenti;
 la didattica breve;
 la didattica laboratoriale;
 gli studenti attraverso la compilazione del portfolio sono guidati costantemente
all’autovalutazione ed all’auto-riflessione;
 ad un attenta lettura è evidente che la metodologia didattica utilizzata esce dagli schemi
tradizionali ;
 viene privilegiata la didattica inclusiva;
 vengono consolidate le competenze formali e non formali;
 entrano nella scuole nuove figure adulte di riferimento positivo per gli adolescenti,
 viene rinforzata la consapevolezza delle risorse territoriali.
PARTNERSHIP (SPECIFICARE LE EVENTUALI MODALITÀ DI COLLABORAZIONE CON ALTRE SCUOLE O CON GLI ALTRI
SOGGETTI PREVISTI DALLA LEGGE: ENTI LOCALI, COOPERATIVE DI EDUCATORI PROFESSIONALI, ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI PRIVATE SENZA SCOPO DI LUCRO)
Associazione Maestri di Strada
E’ la prima volta che firmiamo un accordo di programma cin quest’associazione.
Abbiamo concordato di attivare dei moduli di interventi già più volte realizzati da questa associazione in altre scuole su altri territori con il progetto “EVAI” ed il progetto “OSFASTIRIO”.
Abbiamo analizzato insieme i punti di forza ed i punti di debolezza delle attività da loro più volte
sperimentate in altri contesti ed abbiamo scelto i moduli di intervento e le modalità di lavoro che
più rispondono alle problematiche alla base della dispersione e dell’insuccesso nella nostra scuola.
Associazione Opera Don Calabria
Abbiamo già firmato un accordo triennale lo scorso anno, stiamo realizzando con successo:
interventi di didattica alternativa in 2 classi prime;
laboratori di “cittadinanza protagonismo” in 2 classi seconde;
“sportello ascolto” dedicato soprattutto alle problematiche relative alla scarsa motivazione allo
studio, insuccesso scolastico, gestione pacifica del conflitto e bullismo, orientamento e riorientamento studenti, funzione Docente e gestione della classe, funzione Docente e BORN-OUT.
Le attività fino ad ora svolte hanno avuto risultati positivi ma le attività risultano numericamente
insufficienti per le esigenze della nostra utenza.
Abbiamo progettato con questo articolo 7 di potenziare le attività in modo di soddisfare tutte le
esigenze possibili.
Associazione “DEDALUS” “centro interculturale NANà
Abbiamo già sperimentato un accordo dallo scorso anno per interventi di inclusione e mediazione
interculturale con utilizzo di mediatori sociali e culturali di altra madre lingua.
Grazie a questi accordo siamo riusciti ad avere per qualche ora settimanale nelle classi mediatori di
altra lingua. Anche in questo caso l’attività se pur positiva non è sufficiente a soddisfare tutte le
esigenze. Quindi anche in questo caso abbiamo ipotizzato con questo articolo 7 di potenziare le
attività in modo di soddisfare tutte le esigenze possibili.
GPA della quarta municipalità
Non abbiamo un accordo specifico sul progetto ma un’abitudine decennale a lavorare in rete con il
GPA con l’utilizzo, quando necessario, delle risorse: ASL (SERT-UOMI-SALUTE MENTALERIABILITAZIONE-SALUTE MENTALE); Comune (Servizi Sociali)- Tribunale dei Minori; sportello ascolto
adolescenti interistituzionale.
6
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TRASFERIBILITÀ (SPECIFICARE I MODI E I LIMITI PER LA TRASFERIBILITÀ E LA MESSA A SISTEMA DELLE INIZIATIVE
PROPOSTE)
COME SPIEGATO NEL RIQUADRO PRECEDENTE PER OGNI ATTIVITÀ PROPOSTA È STATA FISSATA UNA METODOLOGIA DI TRASFERIBILITÀ.
IL PROGETTO “EVAI” E LO “SFASTIRIO” GIÀ È STATO SPERIMENTATO IN ALTRE SCUOLE ED ABBIAMO ANALIZZATO LE RELAZIONI DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ GIÀ SVOLTE.
INSIEME AL REFERENTE DELL’ASSOCIAZIONE “M AESTRI DI STRADA” ABBIAMO ANALIZZATO I PUNTI DI FORZA E DI
DEBOLEZZA DELLE ATTIVITÀ GIÀ SPERIMENTATE, ABBIAMO ANALIZZATO LE NOSTRE ESIGENZE E POI PROGRAMMATO LE AZIONI E LE MODALITÀ POÙ ADATTE AL NOSTRO CONTESTO.
IL PROGETTO I.A.M.M.E DELL’OPERA DON CALABRIA VIENE GIÀ REALIZZATO IN 7 SCUOLE DEL NOSTRO TERRITORIO TRA LE QUALI LA NOSTRA.
ABBIAMO ANALIZZATO INSIEME AGLI ESPERTI ED AGLI EDUCATORI CHE, COLLABORANO CON NOI, I PUNTI DI FORZA E I PUNTI DI DEBOLEZZA DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NELLA NOSTRA SCUOLA E DECISO DI RICHIEDERE IL FINANZIAMENTO ART.7 PER POTENZIARE LE ATTIVITÀ IN MODO DA SODDISFARE IL CRESCENTE NUMERO DI ESIGENZE RILEVATE.
LA “DEDALUS” CON IL CENTRO INTERCULTURALR NANÀ FA DA TEMPO INTERVENTI DI MEDIAZIONE CULTURALE
E SOCIALE NELLE SUOLE DEL NOSTRO TERRITORIO. ANCHE IN QUESTO CASO ABBIAMO ANALIZZATO INSIEME ALLE
REFERENTI I PUNTI DI FORZA E I PUNTI DI DEBOLEZZA DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NELLA NOSTRA SCUOLA E DECISO DI
RICHIEDERE IL FINANZIAMENTO ART.7 PER POTENZIARE LE ATTIVITÀ IN MODO DA SODDISFARE IL CRESCENTE NUMERO DI RICHIESTE.
MODULO ORGANIZZATIVO
 ISTITUTO COMPRENSIVO, SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO, CIRCOLO DIDATTICO
X SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO
TIPOLOGIA A
NUMERO ALUNNI COINVOLTI NELLE INIZIATIVE IN PICCOLO GRUPPO
NUMERO DI PICCOLI GRUPPI
NUMERO ORE A SETTIMANA
NUMERO ORE DI APERTURA POMERIDIANA STRAORDINARIA DELLA/E SCUOLA/E
NUMERO DI SETTIMANE DI ATTIVITÀ CON GLI ALUNNI NELL’A.S. 2013-2014
NUMERO DI SETTIMANE DI ATTIVITÀ CON GLI ALUNNI NELL’A.S. 2014-2015
80
10
4
100
6
12
TIPOLOGIA B
NUMERO DI ORE DI ATTIVITÀ ED EVENTI RIVOLTI ALL’INTERA COMUNITÀ SCOLASTICA
TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ:
1. INCONTRI CON GENITORI
2. LABORATORI POMERIDIANI
3. ATTIVITÀ SPORTIVE
4. ALTRE ATTIVITÀ CULTURALI (CINEMA, ARTE, USCITE, GARE, ECC)
5. VOLONTARIATO PER LA SCUOLA O PER ALTRI SOGGETTI
6. ALTRO (SPECIFICARE): ____________________________________________
PIANO FINANZIARIO
TIPOLOGIA A
N. ORE DOCENZA PER SEGUIRE I PICCOLI GRUPPI (A.S. 2013-2014)
N. ORE DOCENZA PER SEGUIRE I PICCOLI GRUPPI (A.S. 2014-2015)
N. ORE ASSISTENZA, SORVEGLIANZA,
N. ORE
140
180
320
60
60

60


COSTO
UNITARIO
46,45
46,45
23,22
COSTO
LORDO
COMPLESSIVO
6503
8361
7430,04
MATERIALI DI CONSUMO
TIPOLOGIA B
7
ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014
N. ORE DOCENZA, CONSULENZA, ANIMAZIONE, APPRENDISTATO, GUIDA, ECC
SPESE PER APPARECCHIATURE
SPESE PER AFFITTO LOCALI
SPESE DI TRASPORTO
SPESE PER BIGLIETTI RELATIVI A SPETTACOLI E VISITE
ALTRE SPESE (SPECIFICARE): ___MATERIALI DI SEGRETERIA___________
SPESE GENERALI
SPESE DI AMMINISTRAZIONE E COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO (FINO AL 5 %)
SPESE PER DOCUMENTAZIONE, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE (SE A CARICO
DELL’ISTITUZIONE PROPONENTE) (10% CIRCA)
TOTALE
FINANZIAMENTO LORDO COMPLESSIVO RICHIESTO
EVENTUALE COFINANZIAMENTO DA PARTE DI ALTRI ENTI
COSTO TOTALE DEL PROGETTO
180
46,45
8361
594
1562
3125
35936
35936
Documentazione finale che la scuola si impegna a consegnare a conclusione del lavoro:
X
RELAZIONE SCRITTA
X
PRESENTAZIONE POWERPOINT
XDESCRIZIONE DI ATTIVITÀ DIDATTICHE
 Registrazioni video o audio
X Itinerario di lavoro
XDescrizione della metodologia di formazione
XALTRO: _ “BLOG DEL PROGETTO”
PREPARATO DA UN GRUPPO DI 6 ALLIEVI IN UN LABORATORIO EXTRACURRIULARE”
IL SOTTOSCRITTO DICHIARA DI
Ð
AVERE
(SE SI SPECIFICARE QUALI ________________)
X
NON AVERE
ATTIVATO PROGETTI SIMILI CON FINANZIAMENTI PUBBLICI O PRIVATI, NAZIONALI O INTERNAZIONALI PER IMPORTI SUPERIORI 10.000,00 EURO, SE TRATTASI DI SINGOLA ISTITUZIONE SCOLASTICA O DI IMPORTO PROPORZIONALMENTE
PIÙ ELEVATO, SE TRATTASI DI DUE O PIÙ ISTITUZIONI SCOLASTICHE.
Data: _27/02/2014___
Il Dirigente Scolastico
_____Salvatore Aniani_____
8