Incredibile Ambrì In vantaggio 4-1 al 33’, il Lugano si fa rimontare dai leventinesi con Hall autore del gol decisivo nel prolungamento di Gastone Albertoni Ambrì – Nel segno della tradizione, le emozioni continuano a essere il miglior propellente per l’Ambrì Piotta, che ieri sera ha vinto un derby in maniera incredibile, con un gol di Hall, in inferiorità numerica, all’inizio del prolungamento, ma soprattutto dopo che il Lugano aveva decisamente preso in mano la partita poco dopo lo scoccare del metà tempo, quando Walsky aveva messo alle spalle di Zurkirchen il disco del 4-1. Tre reti di vantaggio a metà partita spesso sono un’assicurazione per i tre punti al 60’, e a maggior ragione quando a essere in vantaggio è la squadra migliore, quella che partiva con tutti i favori dei pronostici. Ma il Lugano si è perso nel proprio edonismo e, dopo essersi affidato alle straordinarie doti di Pettersson – che sembrava imprendibile per i leventinesi – si è come fermato attendendo qualche altra magia per divertirsi. Ma nell’hockey possono essere decisive le giocate d’alta classe, come le doti tecniche, ma è importantissimo anche saper gestire le emozioni e soprattutto convogliarle nella giusta direzione. E l’Ambrì ci è perfettamente riuscito. A scatenare l’adrenalina giusta poteva già essere il primo gol di Stucki, autore di una spettacolare azione personale. Ma dopo quel gol il Lugano ha affondato ancora con Walker e il citato Walsky. I padroni di casa hanno cominciato a crederci quando Aucoin ha infilato la porta vuota da posizione angolata, dopo una clamorosa ciccata di “Camamela” Giroux. E poi quando quest’ultimo, con un contropiede appena rientrato da una penalità, ha infilato Manzato con la collaborazione involontaria di un bianconero. Dopo Stucki e Aucoin, un altro giocatore ha festeggiato il primo gol personale, Chavaillaz, anch’egli infilatosi in un reparto difensivo del Lugano che era ormai completamente saltato. Il 4-4 ha fatto esplodere la Valascia in un potente boato, e nei dieci minuti che sono rimasti, benché il Lugano abbia cercato di riprendere in mano la situazione, Adam Hall e Geoff Kinrade festeggiano il gol della vittoria nel primo derby stagionale alzando il ritmo, è ancora stato l’Ambrì ad andare più vicino al gol, con vari tentativi di Steiner, Dostoinov e Grassi. Mentre ci si avviava al quarto prolungamento in quattro partite alla Valascia, ecco che – fiscalissimo – l’arbitro Wehrli fischia un’ostruzione di Birbaum su Pettersson a 39’’ dalla fine del tempo regolamentare. Succede un putiferio che manda in tilt l’orologio e chi se ne occupa, tanto che per giocare quei 39’’, che alla fine non si sa bene quanti sono diventati, ci vogliono cinque buoni minuti. E alla fine il prolungamento arriva. Ma dura poco, e non perché il Lugano concretizza il powerplay, ma perché i tre dell’Ambrì (l’eccellente Kinrade, Gautschi e Hall) fanno una pressione che non lascia fiato al quartetto bianconero, che perde il controllo del disco del quale si impossessa Hall che lo porta di forza dalle parti di Manzato e poi sorprende quest’ultimo e Pettersson, che lo accompagnava verso la porta, con una giravolta che gli permette di mettere dentro il disco del 5-4. È facile immaginare quali vibrazioni ha vissuto a questo punto il vetusto stadio. TI-PRESS/REGUZZI
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