Lizzola chiude

L’ECO DI BERGAMO
45
GIOVEDÌ 13 MARZO 2014
Valli Seriana e di Scalve
IN BREVE
Lizzola non riapre
«Stl ha deciso: si va
verso la liquidazione»
GROMO
Assemblea anziani
e pensionati
Valbondione, l’annuncio della società dello sci
«Non sussistono le condizioni per la continuità»
Impianti chiusi, a casa 10 dipendenti e rifugisti
Valbondione
MARTA TODESCHINI
Il rebus si è sciolto e tra le due
opzioni la scelta è caduta su quella più amara: chiuso. Sviluppo
turistico Lizzola alza bandiera
bianca e annuncia urbi et orbi con
un comunicato smilzo giunto alle
23 di ieri che «ha deliberato l’attivazione delle procedure finalizzate alla liquidazione della società non sussistendo le condizioni
per la continuità aziendale».
Attivato le operazioni intanto
che si sfruttano le ultime sciate di
qui a Pasqua? No: «La stazione
sciistica non riaprirà per la corrente stagione 2013/2014» aggiunge la società nella sua nota.
Il sentore di chi sulle piste sopra
Valbondione lavora c’ha azzeccato, direbbe Di Pietro. Alcuni tra
i dipendenti e i rifugisti aveva
confessato di temere il peggio e
così è stato. La località sciistica,
dopo la decisione di tenerla chiusa nei giorni infrasettimanali,
avrebbe dovuto riaprire i battenti
sabato, invece nisba. L’ha deciso
l’assemblea dei soci, riunitasi ieri
su istanza del Consiglio di amministrazione.
Le tre seggiovie, i tre rifugi (il
Campel, il Duebaite e il Mirtillo)
resteranno quindi fermi, almeno
sino al prossimo anno. E chi li fa
funzionare, sgomento ma non
impreparato alla notizia, pensa
già al domani. Come i 10 dipendenti di Stl (i sei lavoratori stagionali erano già stati licenziati lunedì alla notizia che gli impianti sarebbero stati aperti solo nel fine
settimana) che restano senza lavoro. «Già domani (oggi per chi
legge, ndr) incontreremo i sindacati – anticipa Gianluigi Piffari,
caposervizio della stazione –. E
poi devo avvisare chi per domenica aveva qui organizzato delle gare». Le settimane bianche, quelle
sono già state dirottate agli Spiazzi.
La prima reazione a caldo sa di
rammarico e rabbia. «Si chiudono
anni che lasceranno ricordi belli
e indelebili – commenta Luca Bosio del Mirtillo –, perché del rifugio io voglio ricordarmi i vostri
sorrisi, le vostre bevute, il nostro
stare insieme, e non la chiusura
dovuta a persone e ai loro giochetti... E non accanitevi – continua
– su chi ha gestito le cose nell’ultimo periodo, sono certo che anche
loro han fatto di tutto, e sono certo che sono dispiaciuti quanto
me, ma si sono trovati una bomba
pronta ad esplodere, e disinnescarla era quasi impossibile».
Ora gli occhi sono ora puntati
sulle prossime pedine che Lizzola
potrà muovere per evitare «di fare la fine di Valcanale» fanno notare in tanti. Meglio se insieme,
il che lascia aperta la possibilità
che, con la prossima stagione dello sci, possa subentrare nella gestione della località una nuova
società. Punto e a capo, Lizzola
merita di rilanciarsi. Non solo di
sopravvivere. 1
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Le piste di sci a Lizzola: qui siamo fuori dal rifugio Mirtillo, il più alto
ALBINO
Via Crucis
a Vall’Alta
Ad Albino la Via Crucis pasquale esce dalla chiesa
parrocchiale di San Giacomo e Maria Assunta e si
porta nei quartieri di Vall’Alta. La proposta quaresimale prevede la partecipazione dei fedeli a cinque Via
Crucis itineranti, nei rioni
della frazione: brevi percorsi che si snoderanno, a
partire dalle 20,30 di domani.
Sono 10 i dipendenti Stl: i sei stagionali sono già stati licenziati lunedì
Vita e pensieri
di don Imberti
in una mostra
per circa 30 anni, metà dei quali
trascorsi nella cittadina di Gui«Vogliamo farvelo conoscere mechón, nel dipartimento di Payglio,è sempre stato in prima linea,
sandù nell’ovest dell’Uruguay.
primissima». C’è la gioia di ricordare
«Il nostro gruppo – aggiunge
e divulgare i frutti di un’amicizia inZeccoli – nacque alla fine degli
tensa nella mostra commemorativa
anni ’50 e sostenne le attività
che, a partire da sabato alle 17 a Vertomissionarie di don Nino. In
va, l’Associazione Volontari per il 3°
particolare completò la costruMondo dedica a don Anzione della bellissidrea Imberti «uomo della
ma chiesa di Guifede», a due anni dalla
chon, costruita su
morte.
progetto (interni
«Era nativo di Vertocompresi) di don Piva – racconta Rina
no Gusmini, un altro
Zeccoli, responsabile
compianto sacerdote
del gruppo – e crediavertovese. In quelle
mo che la comunità
terre lontane don Nidebba riscoprire i
no costruì casette per
tanti doni che ha
i poveri con slancio
elargito in sessan- Don Andrea Imberti costante e incredibit’anni di sacerdozio».
le. Ad una famiglia
La foto scelta per le locandine con otto figli che viveva sotto i
mostra don Andrea giovane e ponti, acquistò una casetta con
sorridente, pronto ad intra- un campo, una mucca e una
prendere con entusiasmo la via pompa elettrica per pescare
della missione in Uruguay, sicu- l’acqua da un pozzo».
ramente cuore della sua espeLa grande fede di don Nino
rienza di fede.
non si esprimeva soltanto nelle
Nato nel 1928 e ordinato nel opere materiali, ma anche e so1952, don Nino (come tutti lo prattutto in quelle spirtuali.
chiamavano) fu in Sudamerica
«Nonostante fosse dall’altra
Assemblea annuale, a Gromo, dell’associazione Anziani e pensionati, che annovera oltre 200 soci. Si
terrà alle 15 di giovedì 20
marzo al la sala polifunzionale «Le Fucine», in piazza
Pertini 4, nei pressi della
sede della Croce Blu. «Nel
corso dell’incontro – dice il
presidente Giuseppe Aquilina – si esamineranno, per
l’approvazione, la relazione
e il conto consuntivo 2013,
così come la relazione e il
conto preventivo 2014. Nel
corso dell’incontro si darà
anche il via al tesseramento
2014». Possono tesserarsi
all’Associazione gli anziani
e pensionati di Gromo e
della contrada di Colarete,
Comune di Valgoglio.
Audrey in musica
per l’Oncologia
t’anni fa (20 gennaio 1993), mito
da sempre del cinema.
Si fa concreta la presenza dell’AssociazioLo spettacolo di domenica vene «Amici dell’Oncologia Val Seriana-Val
drà esibirsi l’Ensemble Orchestra
Cavallina» sulterritorio dellaValSeriana.
Salmeggia, diretta da Gabriele CoDopo il concerto benefico «Le no- meglio, qui anche in veste di dirette del cinema» (un mix tra mondo tore, flautista e arrangiatore, con
del cinema e universo jazz), svol- Gianluigi Trovesi al sax alto, Giantosi ad Albino, l’associazione cul- niBergamellialpianoforte,Marco
turale Orchestra Salmeggia, in Remondini al violoncello ed eletcollaborazione con il Comune di tronica, Fulvio Maras alle percusNembro organizza per domenica sioni; inoltre, la voce del soprano
alle 21, all’auditorium «Modernis- Veronika Kralova e un quartetto
simo», un altro spettacolo musi- d’archi al femminile formato da
cale a carattere benefiAlessia De Filippo e
co, il cui ricavato andrà
Stefania Trovesi al vioa sostenere i tanti serSabato lino, Irina Balta alla vivizi (trasporto paziene Elena Castagnola
concerto ola
ti, supporto e assistenal violoncello. In proza oncologica, sostebenefico grammabranitrattida
gno psicologico, matecolonne sonore di film
promosso
riale antidecubito e atdi Audrey Hepburn:
trezzature di cura) che dagli Amici primo fra tutti, «Colal’associazione «Amici
zione da Tiffany»; poi,
dell’Oncologia Val Seriana-Val «Sabrina», «Sciarada», «My Fair
Cavallina» mette in campo.
Lady», «Vacanze romane», «CoUn concerto solidale, ma an- me rubare un milione di dollari e
che, e soprattutto, un tributo in vivere felici» e «Cenerentola a Paopere e musica ad Audrey Hep- rigi». Intanto, su uno schermo giburn, mito del cinema mondiale. gante scorreranno le immagini di
Infatti, l’associazione culturale alcuni film, ma anche fotografie a
Orchestra Salmeggia propone il tema e locandine dell’epoca, seleconcerto «Colazione da Tiffany», zionate da Sandro Barcella e acidea e realizzazione del pittore e compagnate dalla voce narrante
musicista nembrese Gianni Ber- di Alba Gentili. A presentare la
gamelli: un omaggio all’esile e sofi- serata è stata chiamata la giornalisticata, eterna adolescente, Au- sta Rai Alma Grandin. 1
drey Hepburn, scomparsa ven- Tiziano Piazza
Nembro
Vertova
La chiesa di Guichon in Uruguay
parte del mondo, rubava tempo
al sonno per registrare su audiocassetta le sue riflessioni religiose e sociali, per spedirle in
Italia e fare in modo che potessimo “dialogare” con lui durante gli incontri del gruppo».
La mostra ha voluto raccogliere tutte queste testimonianze, che corredano, nella sede della Pro Vertova vicino alla
parrocchiale, una trentina di
pannelli. In paese è già in distribuzione un opuscolo di oltre 70
pagine che riporta molte lettere
di don Andrea, il ricordo di
quanti, missionari come lui, ne
hanno condiviso l’attività e i
testi trascritti di quelle mitiche
audiocassette. Al rientro in Italia fu parroco a Casale di Albino,
coadiutore a Gorlago e parroco
a Monasterolo.
Fu vittima di un brutto incidente d’auto a Gorlago e soprat-
tutto, alla vigilia di Natale del
1992, fu selvaggiamente picchiato da malviventi penetrati
nella sua canonica a Monasterolo. Un’esperienza che lo segnò nel fisico e nell’animo,anche quando si trasferì successivamente nella natia Vertova.
La mostra resterà aperta sino al 31 marzo. Mercoledì 19
marzo si terrà un incontro con
don Silvano Berlanda, che per
30 anni condivise l’esperienza
in Uruguay. Mercoledì 26 marzo toccherà invece e don Luigi
Verzè e don OttavioTodeschini,
successori di don Imberti a Guichòn.
«Vogliamo far nostre – conclude Zeccoli – le parole di don
Verzé: Vertova ringrazi Dio per
questo suo figlio che è stato audace testimone del Signore in
terra di missione». 1
Giambattista Gherardi