da pagina 23 a 27 Decreto Legislativo 49/2014 Aires: “Vogliamo un mercato libero e aperto” I dati del Centro di Coordinamento a ottobre 2014 La raccolta torna a crescere Intervista con Gabriele Cané, presidente di Assoraee Editore: Edizioni Turbo srl - Palazzo di Vetro - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362 600463/4/5 - Fax: +39 0362 600616 - Registrazione al Trib. di Milano n° 66 del 1° febbraio 2005 - Periodico quindicinale Poste Italiane S.P.A. - Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003 Conv. in L 46/2004 Art. 1 - Comma 1 - LO/MI - Stampa: Italgrafica - Novara - Una copia 1,00 euro - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. “Servono regole chiare a tutela della qualità” Carta canta Piccole tv crescono Si chiama Agon Channel. È la nuova rete televisiva italiana, con sede in Albania a Tirana. A breve sarà visibile sul canale 33 del DTT. Punterà su talk in ogni forma o programmi tipo ‘Isola dei famosi’ e volti noti. In primis, Sabrina Ferilli. La guida dell’informazione va ad Antonio Caprarica, ex corrispondente Rai da Londra. Una lenta Agon…ia hitech periodico quindicinale 30 novembre 2014 anno 5 - numero 13 direttore responsabile Angelo Frigerio direttore editoriale Riccardo Colletti www.hitechweb.info magazine speciale raee - Ecomondo 2014 RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT Findomestic: ma che sondaggio è? di Riccardo Colletti “Sono una minoranza (il 38%) gli italiani disposti a sacrificarsi per sostenere il rilancio del Paese. I sacrifici più duri da accettare sarebbero quelli relativi al welfare, all’aumento dell’età pensionabile e al peggioramento delle condizioni di lavoro, sia in termini di contratto, che di salario. In generale, viene preferita una riduzione di tasse su imprese e lavoro a fronte di un aumento di quelle su consumi e ricchezza patrimoniale. E anche l’ipotesi dell’Iva al 25% risulta più digeribile, sempre a patto che l’imposizione fiscale sul lavoro e sulle attività produttive venga mitigata”. Sono le prime dieci righe del comunicato stampa che accompagna l’Osservatorio Mensile Findomestic, rilasciato lo scorso 30 ottobre. Dieci righe che bastano per far sobbalzare sulla sedia. Già perché il passaggio dedicato all’aumento ‘più digeribile’ dell’Iva alla soglia del 25% (dall’attuale 22%, mentre quella del 10% passerebbe al 13%, ndr) lascia basiti. Una piccola collezione di contraddizioni, che appare evidente non solo alla prima lettura. E che come tale merita alcune considerazioni. (...) continua a pagina 2 NUOVA RUBRICA Responsabilità Sociale d’Impresa: il valore di una scelta Da questo numero, Hitech Magazine dedica uno spazio allla CSR, ossia la Corporate Social Responsability. Un tema sensibile e importante – esteso anche alle attività di Charity – che vede sempre più le aziende di industria e retail impegnate in questa direzione. Parlare di CSR significa offrire uno spaccato informativo valoriale connesso alle novità di prodotto, ma ancor più allo sviluppo dell’organizzazione aziendale. a pagina 11 Olè! LA SPAGNA HA LA SUA WEB TAX Tv 4K, la chiave per la crescita Usa: le intenzioni di acquisto per Natale rilevate dalla Consumer Electronics Association. È nata BigBen Interactive Italia Ottaviano Di Bernardo, managing director della società, illustra obiettivi e strategie commerciali. a pagina 6 Soluzioni smart per tutti i target Passa la linea voluta dal Governo di Mariano Rajoy. Dopo il sì in Senato, arriva l’approvazione alla Camera dei Rappresentanti. E mentre Google minaccia azioni clamorose, cambiano anche il diritto d’autore e la normativa sulla copia privata. Riflettori sulla line up in arrivo a scaffale e firmata da Cellularline. La forza dell’innovazione a pagina 2 Vendite flop per lo smartphone Fire Phone ‘brucia’ la corsa di Amazon In scena a Milano l’evento di presentazione delle ultime novità Hp nella divisione Pps. Una trimestrale ‘interlocutoria’ fa crollare il titolo a Wall Street. Intanto prosegue la strategia di diversificazione. E a Torino si vocifera della creazione di un nuovo polo logistico. Sembra di assistere a una sorta di replay di quanto accaduto a Netflix poco tempo fa. Una trimestrale non esaltante. La freddezza degli analisti. I dubbi della comunità finanziaria sui piani di sviluppo. E il titolo che crolla a Wall Street. Amazon sta vivendo i giorni probabilmente più difficili della propria storia recente. Come mai? Il colosso dell’ecommerce ha riportato nel quarter chiuso al 30 settembre ricavi in crescita del 20%, per un fatturato di 20,58 miliardi di dollari. Ma i forecast parlavano di una cifra allineata ai 20,9 miliardi. La mancata crescita ha pesato parecchio sul giudizio di Wall Street, anche perché la società guidata da Jeff Bezos continua a investire su tantissimi fronti. In tal senso la perdita netta nel quarter di riferimento è stata di 437 milioni di dollari, (...) continua a pagina 2 a pagina 8 Versatilità e leggerezza Lenovo presenta in Italia i nuovi dispositivi della serie Yoga. a pagina 10 I dati Aires relativi al terzo trimestre 2014 Technical Consumer Goods: primi segnali di ripresa a pagina 12 Reportage da Milan Games Week 2014 Siamo tutti gamer. La carica dei centomila da pagina 18 a 21 Passa la linea voluta dal Governo di Mariano Rajoy Olè, la Spagna ha la sua Web Tax Dopo il sì in Senato, arriva l’approvazione alla Camera dei Rappresentanti. E mentre Google minaccia azioni clamorose, cambia anche il diritto d’autore e la normativa sulla copia privata. MADRID Nessuna sorpresa in dirittura d’arrivo: la Spagna ha la sua Web Tax. Dopo l’approvazione al Senato, anche la Camera dei Rappresentanti ha sancito una riforma che investe tanto il web quanto la normativa sul copyright. L’esecutivo guidato da Mariano Rajoy ha così superato prima l’opposizione della lobby degli aggregatori di notizie sul web, e poi le resistenze delle fazioni di minoranza. I voti del solo Partito Popolare sono infatti bastati a far passare la riforma, che da un lato accoglie le proteste di editori di quotidiani e testate web, dall’altro innova radicalmente la materia del diritto d’autore, intervenendo anche sulla copia privata. A partire dal prossimo 1° gennaio 2015 andranno dunque a raddoppiare le sanzioni amministrative che oggi limitano interscambio e utilizzo non autorizzati di contenuti protetti da copyright (una materia, detto per inciso, su cui l’Italia è ancora all’anno zero). Per le violazioni più gravi si passa così da 300mila a 600mila euro, mentre le sanzioni minime, che prima erano di 30mila euro, arriveranno a 151mila euro. Si attende ora la reazione di Google, che ha da subito mostrato chiaramente di non gradire il provvedimento e che potrebbe anche mettere in campo azioni clamorose, in primis l’uscita dal mercato spagnolo. L’azione legislativa spagnola prende così in contropiede da un lato quegli Stati-Paese che, come nel caso dell’Italia, hanno prima pensato a formulare un’ipotesi di Web Tax e poi l’hanno rimessa nel cassetto dopo aver registrato le rimostranze degli operatori over-the-top. Dall’altro il provvedimento conferma che l’impostazione seguita dalla Ue, che intende Il premier spagnolo Mariano Rajoy Anche in Italia qualcosa si muove Maurizio Costa (Fieg): “Google paghi i diritti sui contenuti” Google deve pagare i diritti d’autore agli editori per i contenuti pubblicati nella sezione News. Ad affermarlo è Maurizio Costa, presidente della Fieg, la federazione degli editori di quotidiani. “Chiediamo che paghi il giusto chi utilizza contenuti editoriali di proprietà di altri”, dice Costa in un’intervista al quotidiano Repubblica. “È ora che questo gigante, come qualsiasi aggregatore di notizie di Internet, riconosca il diritto d’autore per gli articoli, le foto, i video linkabili da Google News”. La risposta di Google non si è fatta attendere. La società ha diffuso una nota in cui sottolinea come ogni mese vengano inviati “10 miliardi di click agli editori di tutto il mondo. Riceviamo di gran lunga più richieste di essere inclusi in Google News che non di essere esclusi”. Inoltre, aggiunge la società, “attraverso il programma AdSense, nel 2013 abbiamo ridistribuito 9 miliardi di dollari agli editori di tutto il mondo, una cifra in crescita di 2 miliardi rispetto al 2012”. eliminare i privilegi fiscali delle varie Amazon, Apple e Google, può trovare un ambito di applicazione anche nei singoli ordinamenti. Ma non bisogna trascurare altri aspetti della riforma, a partire dalle sanzioni verso la pirateria informatica, che vengono innalzate sino a 600mila euro. Non dimentichiamo che la Spagna rappresenta forse il territorio dove le politiche di enforcement a oggi hanno fatto più fatica ad affermarsi, e dove anzi il lassismo verso fenomeni come le violazioni del diritto d’autore praticate con il ricorso all’upload di contenuti protetti era diventata una “stelletta” sul petto del Governo Zapatero. Ora il clima è radicalmente cambiato, a tutto vantaggio di quegli operatori che, a partire da Netflix, sino a oggi sono rimasti fuori dal mercato iberico per il tasso troppo alto di pirateria. Da rimarcare inoltre che gli aumentati poteri della Commissione sulla Proprietà intellettuale si configurano come una sorta di rivisitazione del Regolamento AgCom, se è vero che sarà possibile chiedere agli Internet Service Provider di oscurare un sito o una sua parte senza il passaggio per l’autorità giudiziaria. Resta infine il tema della copia privata, che alla luce del nuovo provvedimento non sarebbe più regolata attraverso un compenso da pagare da parte di tutti gli acquirenti di Cd e Dvd vergini, unità flash Usb e dischi rigidi, ma verrebbe rimodulata attraverso una nuova tassa, applicata a tutti i contribuenti. Un principio che però sarebbe già oggetto di un ricorso da parte della Corte Suprema alla Corte di Giustizia Europea, e che potrebbe dunque essere stralciato dal testo di legge. Andrea Dusio Findomestic: ma che sondaggio è? (...) La prima: il concetto così espresso fa scopa, o se preferite contraddice, un passaggio precedente in cui si dice che gli italiani preferiscono una riduzione delle tasse anziché un loro aumento sui consumi, (oltre che sulla ricchezza patrimoniale). No scusate, ma l’Iva non riguarda strettamente i consumi? Di che cosa stiamo parlando? La seconda: subordinare un eventuale incremento dell’Iva ‘digeribile’ a un vero e proprio tocco di bacchetta magica (mitigazione imposte su lavoro e attività produttive) mi pare a dir poco curioso e non necessariamente connesso nella sostanza. Ma che c’entra? Ma perché non è possibile fare una cosa ormai indispensabile, senza dover mettere in campo una sorta di contropartita? Detta, scritta e raccontata così è come chiedere a una perso- na un sacrificio sicuro minimo (che tale non è) in cambio di un vantaggio di cui non si conosce la portata. La terza: immaginare di far entrare in un sondaggio un tema così delicato come l’incremento dell’Iva richiederebbe alcuni accorgimenti. O che venissero rese note in maniera ben circostanziata le domande del sondaggio e la modalità con cui sono state proposte. Ad esempio: se mi chiedessero se sono spaventato da un possibile aumento dell’Iva, mi sentirei di rispondere con un’altra domanda. Questa: Ma in tal caso per me consumatore i prezzi aumenterebbero o no? Si capisce facilmente che se ci fosse la garanzia che tale maggior entrata per lo Stato venisse ‘assorbita’ da chi produce e/o rivende, senza ricadere su di me, acquirente finale, forse non mi preoccuperei. Ma sicco- me non credo più a Babbo Natale da qualche anno, so che sarebbe impensabile e impossibile. Garantisco allora che l’aumento dell’Iva non solo mi spaventerebbe ma mi farebbe decisamente incazzare. La quarta: l’innalzamento dell’Iva sarebbe – come dimostra anche la storia recente – un espediente vecchio e sciagurato per provare a fare cassa. Non a caso Confcommercio, per voce del suo presidente Carlo Sangalli, non ha esitato a evidenziare che il rialzo dell’imposta produrrebbe un contraccolpo pesantissimo sui consumi, facendo perdere all’incirca 65 miliardi di euro di base imponibile (16 miliardi nel 2016, 24 nel 2017 e 25 nel 2018). Insomma, non se ne può più di tariffe che aumentano in cambio di nessun servizio. 2 segue dalla prima Fire Phone, vendite flop (...) superiori a una previsione che metteva comunque in conto un rosso consistente, stimato però a quota 331,4 milioni di bigliettoni verdi. L’eccedenza del passivo ha decretato la crisi del titolo, che ha perso oltre il 10% in poche ore. Tra i costi che hanno maggiormente zavorrato i numeri di Amazon, al primo posto figura Twitch, la piattaforma per il gaming, acquisita per 970 milioni di dollari. Ma le critiche alla strategia di Bezos si sono in realtà concentrate sul Fire Phone. Amazon ha registrato nei propri inventari uno stock di unità invendute dello smartphone, lanciato a luglio, per un valore complessivo di 170 milioni di dollari. A oggi il sellout è di 35mila pezzi, inferiore anche alle previsioni più prudenti. Tra le cause del flop, il prezzo allineato ai dispositivi top di gamma di Samsung e Apple, la versione di Android implementata come sistema operativo, che sembra bloccare alcune tra le applicazioni più utilizzate, e il posizionamento iniziale delle offerte contrattuali del career AT&T. Che proponeva il Fire Phone a 200 dollari, esattamente come l’iPhone, e solo a inizio settembre, quando era ormai evidente la scarsissima domanda, si è decisa a tagliare il costo a 99 centesimi. Oggi Amazon sembra propensa a tagliare il prezzo, per cercare di smaltire l’invenduto. E c’è chi, numeri alla mano, ipotizza che a livello globale lo stock sia di quasi 350mila unità ancora da commercializzare. Ma come si diceva, il colosso di Seattle non sta fermo. E, proseguendo nella strategia di diversificazione del business, ha varato in queste ore il lancio di Fire Tv Stick, una chiavetta destinata al media streaming che si pone in diretta concorrenza con Chromecast di Google e Roku. La periferica è stata messa in vendita a 39 dollari e va a integrarsi nel sistema Fire Tv, consentendo di riprodurre attraverso la piattaforma Amazon Cloud Drive musica, video e imaging. Fire Tv Stick non è una soluzione chiusa: supporta Netflix, Hulu, Pandora e Spotify, e l’accesso a Amazon Instant per chi la possiede continua comunque a costare 99 dollari. Vedremo. Allargando lo spettro sui movimenti di Amazon, una notizia delle ultime ore coinvolge l’Italia. Come svelato dall’assessore al Commercio Domenico Mangone, alla Commissione Lavoro del Comune di Torino, la città sabauda è in pole position per la realizzazione di un polo logistico di circa 200mila metri quadrati, che dovrebbe servire una parte del territorio italiano (ricordiamo che esiste già una struttura analoga a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza) ma anche e soprattutto il Sud della Francia. Torino in tal senso sembra aver vinto la concorrenza di Nizza, al punto che i manager di Seattle avrebbero già verificato la compatibilità di un’area a ridosso di Mirafiori, del sito ex Thyssen Krupp di corso Regina Margherita e di un’ulteriore area nel comune di Bergamo Torinese, soluzione quest’ultima supportata dai Comuni del Nord Est torinese. L’investimento sul territorio di Amazon si aggirerebbe tra i 60 e i 90 milioni di euro. E va letta anche in chiave “distensiva” delle relazioni tra uno dei player over-the-top indiziato di strategie di elusione fiscale da parte dell’Unione Europea. hitech magazine il caso hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore Editoriale: RICCARDO COLLETTI Editore: Edizioni Turbo Srl Redazione: Palazzo di Vetro Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362 600463/4/5 - Fax: +39 0362/600616 Registrazione al Trib. di Milano n° 66 del 1° febbraio 2005 - Periodico quindicinale Anno 5 - n° 13 - 30 novembre 2014 Stampa: Italgrafica - Novara Una copia 1,00 euro - Poste Italiane S.P.A. Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003 - Conv. in L 46/2004 - Art. 1 Comma 1 - LO/MI L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. 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Il paese partner dell’appuntamento tedesco sarà la Cina, che ad Hannover sarà presente con circa 600 aziende. Da sottolineare l’apertura della nuova area Scale 11, all’interno del padiglione 11, che accoglierà l’intero ecosistema che orbita intorno alle startup. Non mancheranno, come da tradizione, anche le CeBIT Global Conferences, che nel 2014 ospitarono oltre 120 relatori. La società di Los Gatos annuncia una partnership per la produzione di quattro film di Adam Sandler, che lancerà contemporaneamente in Svod in 50 Paesi. E si appresta a un day&date streaming/theatrical per il sequel de ‘La tigre e il dragone’. Console in pole position “Netflix? Il suo core business sono le serie Tv”. Sino a poco tempo fa il servizio di Svod leader negli Usa e ora anche in Europa si era costruito la reputazione di brand leader non solo nella distribuzione ma anche nella produzione di prodotto seriale televisivo, in virtù del successo straordinario di House of Cards. Ma lo scorso 2 ottobre la società guidata da Reed Hastings ha annunciato di aver siglato un accordo con il comico Adam Sandler, uno dei beniamini del pubblico Usa, per produrre e distribuire direttamente quattro film, che saranno resi disponibili al lancio in 50 territori. Il deal prevede una coproduzione con Happy Madison, società che appartiene allo stesso Sandler, e che ha già in lavorazione altri prodotti, non inclusi nell’accordo. Vale la pena ricordare che complessivamente il box office mondiale dei titoli dell’attore del franchise Un weekend da bamboccioni e di 50 volte il primo bacio è di 3 miliardi di dollari, risultato che ne fa una delle star più “remunerative” di Hollywood. Gli stessi rank di Netflix lo vedono costantemente ai primi posti per film più visti, negli Usa ma anche nei territori esteri dove è presente il servizio di Svod, dal Regno Unito al Brasile. La notizia dell’accordo tra Sandler e Netflix è stata preceduta da un annuncio che vede la società di Los Gatos partner questa volta della Weinstein per co-produrre il sequel del film di Ang Lee La tigre e il dragone (2000). All’interno dell’accordo è già prevista la distribuzione affidata a Imax. E questa scelta ha scatenato la reazione dei grandi circuiti cinematografici, che hanno già annunciato che non programmeranno il film al lancio, schedulato per il 28 agosto 2015 e hanno promesso di interrompere tutte le proiezioni nelle sale Imax sotto il Lucca Comics & Games: frantumati i record di presenze Streaming video: una ricerca di Parks Associates dimostra che il consumo di contenuti audiovisivi nelle famiglie passa anzitutto per i dispositivi del gaming. Che superano Smart Tv, media box, BD player, Dvr e Chromecast. loro controllo. Il motivo di questa scelta è nella strategia day&date di distribuzione annunciata da Netflix, che trasmetterà in streaming il film (il titolo Usa è Crouching Tiger, Hidden Dragon: The Green Legend) la sera stessa dell’uscita in sala. Si annuncia dunque un braccio di ferro, che vedrebbe Netflix nella parte del “rottamatore” del sistema molto rigido di window applicato da sempre negli Stati Uniti. Ricordiamo in tal senso che la finestra tra theatrical e uscita negli altri formati si è già contratta negli ultimi vent’anni. Dai 6 mesi e 28 giorni che rappresentano il picco storico della window (eravamo nel 1997) si è arrivati sino ai 3 mesi e 14 giorni applicati come finestra media nel quarter chiuso il 30 settembre scorso. Una window dunque simile a quella italiana. Riavvolgendo il nastro quando Universal Studios nel 2011 annunciò di distribuire la commedia Tower Heist in modalità Premium Vod a poche settimane dall’uscita theatrical, le catene cinematografiche decisero di boicottare il film. E Universal decise di desistere da ulteriori esperimenti. E quando Warner Bros annunciò a inizio anno di voler distribuire il sala l’adattamento cinematografico del Tv show Veronica Mars in contemporanea con il digital sell-thru e il transactional Vod a noleggio, ottenne qualche centinaio di schermi. Probabilmente, stavolta, il day&date di un titolo con ottime - ma non eccezionali - potenzialità di box office fa ancora paura. Attenzione però, perché proprio l’annuncio relativo alla partnership con Adam Sandler dimostra che Netflix è anche in grado, se vuole, di correre da sola. Distribuendo un titolo theatrical senza nemmeno passare dalla sala. Forse è questa la prospettiva che dovrebbe fare davvero paura... Secondo una ricerca pubblicata da Parks Associates (Dallas, Stati Uniti), e basata su 10mila interviste realizzate presso famiglie americane, il 44% del campione considera le game console il primo device connesso a Internet per l’accesso a contenuti nongaming, con particolare riferimento alle applicazione video come Netflix, Hulu Plus e Amazon Video. Tra i possessori di console, circa i tre quarti riferisce di visionare contenuti video almeno una volta alla settimana e il 40% stima in circa dieci ore il consumo settimanale di film o serie Tv. Il report costituisce un vero e proprio ranking dei device preferiti dai consumatori statunitensi, con le console che superano di gran lunga le Smart Tv (20%), le streaming media box (12%), i Dvr (12%), i Bluray player (9%) e Google Chromecast (2%). “Abbiamo verificato che è molto difficile trovare un device che disponga di tutte le specifiche e funzioni chieste dai consumatori”, ha spiegato Barbara Kraus, direttore di ricerca per Parks Associates. Secondo gli analisti texani la propensione dei consumatori è all’utilizzo di più device, almeno sino a quando non esisterà una piattaforma in grado di rispondere a tutte le loro esigenze. Da rilevare che la quota del 62% di consumatori che dichiara di avere una console dedicata al gaming si alza sino all’80% tra le famiglie con bambini in possesso di una connesione a Banda Larga. “I giovani possessori di console e i genitori con bambini piccoli costituiscono la fascia di hard user di contenuti online non gaming”, ha aggiunto Barbara Kraus. Da rilevare che la ricerca di Parks si sofferma esclusivamente sullo streaming, considerato effettivamente la modalità di consumo di contenuti video Lucca Comics & Games edizione 2014 (in scena dal 30 ottobre al 2 novembre) ha frantumato tutti i record. Lo dicono i numeri: 240mila i biglietti venduti nei quattro giorni, con un picco di presenze registrato nella giornata di sabato. L’altro dato impressionante è invece legato all’incredibile afflusso di curiosi che hanno invaso le strade di Lucca, per una stima totale in termini di presenze che sale a oltre 400mila persone riversate in città. La Rivoluzione non era solamente il claim della manifestazione, ma anche un piano che prevedeva il dislocamento dell’evento lungo tutta la città. La strategia ha funzionato e gli appassionati hanno preso d’assalto padiglioni, installazioni, cinema, sale incontri e qualsiasi altro pretesto di ritrovo posizionato nelle diverse aree dentro e fuori le mura. 4 di riferimento a livello statistico, ma non prende in alcun modo in considerazione il download, né di fatto si sofferma sull’utilizzo preferenziale delle console, che è naturalmente quello del gaming. Il dato forse che più salta all’occhio è la scarsa penetrazione delle soluzioni nate essenzialmente come streaming media player. “A partire da Chromecast, possiamo dire che l’adozione di questo tipo di dispositivi è in rapida crescita”, riferisce John Barrett, director of consumer analytics per Parks. “Si tratta però di un ordine di grandezza che al momento non è in alcun modo paragonabile con la consistenza delle console per il gaming”. Da notare che proprio in queste ore giunge una notizia che potrebbe andare a enfatizzare la tendenza documentata dal reporti. Microsoft ha, infatti, concluso un deal con Plex, grazie a cui la app sarà ora implementata su Xbox One. L’accordo è particolarmente strategico, perché Plex rappresenta la go-to-solution più utilizzata dai consumatori che possiedono un archivio digitale su cloud o un altro server locale e vogliano fruirne in streaming su di un altro device. Sarà inoltre disponibile il “Plex Pass”, che consente per 4,99 dollari al mese di accedere a una serie di feature premium. Il mondo delle console guarda sempre di più, come secondo posizionamento, all’area media player, dopo esser stato tentato nell’ultimo anno dal business (molto, troppo dispendioso) della produzione dei contenuti. Consigliamo di prendere nota del cambio di direzione, perché lo streaming sta diventando rapidamente il campo di battaglia di tutto il mondo dell’entertainment... 5 consumer electronics hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info Tv 4K, la chiave per la crescita Wearable, alle soglie del boom Le intenzioni di acquisto per Natale censite dalla Consumer Electronics Association. I sistemi televisivi si collocano alle spalle di tablet e notebook. Ma un cut price dell’Ultra HD potrebbe far rivedere al rialzo il trend. Quali saranno i prodotti hi-tech più venduti a Natale? La Consumer Electronics Association (Cea) ha presentato il proprio “Annual Holiday Outlook”, giunto alla ventunesima edizione. A guidare le fila nelle liste dei gift preferiti sono i dispositivi di mobilità. Il 13% della popolazione statunitense adulta mette infatti al primo posto nei propri desiderata i tablet, davanti ai notebook, in fortissima ripresa, attestati all’11%. I sistemi Tv, che per anni hanno dominato questa particolare graduatoria, sono terzi, con l’8%, tallonati da console e smartphone, al 7%. La categoria che aggrega BD player, lettori Mp3 e E-readers, così come le digital camera, staziona al 2%, per un risultato che non ha avuto scostamenti rispetto al 2013, mentre con l’1% si segnala infine la presenza residuale dei Pc desktop. In totale il 73% degli acquirenti ha pianificato l’acquisto di un prodotto di consumer electronics, un dato in flessione dell’1% rispetto al 74% di dodici mesi fa, mentre nelle annate precedenti il valore era del 77%. I prodotti emergenti (stampanti 3D, Tv Ultra HD), pur non avendo ancora la potenza di fuoco per entrare nel ranking dei regali più gettonati, sono dati in crescita anno su anno del 242%, anche se il segmento ha oggi un peso di circa 5 miliardi di dollari sul volume totale del mercato misurato dalla Cea, che è di 211 miliardi di dollari: un valore che dunque non supera il 2,5%. La spesa in tecnologia dovrebbe salire complessivamente del 2,5% (mentre il dato previsionale re- stemi in Tv a Natale sono in ribasso, una ricerca appena pubblicata da Npd attesta invece il forte incremento del segmento 4K e dell’Ultra HD, che ha già raggiunto quest’anno un fatturato di 668 milioni di dollari. Secondo l’istituto di ricerca di Port Washington, la quota di mercato dell’ultra high resolution sul totale mercato flat panel Tv è superiore al 7% (rilevazione del 25 ottobre). E per Natale ci si attende un’ulteriore espansione del segmento. “Più del 70% dei sistemi 4K venduti si posizionano nelle fasce dei 55 e 65 pollici”, spiegano gli analisti di Npd. “Da notare che la differenza di prezzo medio con un sistema Tv tradizionale è ancora altissima: 2.400 contro 450 dollari”. In questa fascia di mercato, Samsung ha oggi una market share altissima, pari al 50%, con Sony seconda al 25%, davanti a LG e Seiki entrambe con l’11”. “Il prezzo giusto è la chiave per un successo durante le vacanze di Natale”, si legge ancora nel paper. “Se le promozioni consentiranno di tagliare il costo medio, il business dei Tv 4K beneficerà dell’indubbia crescita di awareness. I prezzi sono calati del 10% nelle ultime quattro settimane, dopo che Vizio ha fatto il suo ingresso in questo mercato”. E forse quell’8% indicato dalla Cea, alla luce di un posizionamento più aggressivo, potrebbe rivelarsi nelle prossime settimane inferiore al sell-out reale dei sistemi Tv, se l’Ultra HD sarà capace di garantire una crescita della domanda: non di solo tablet vive il mercato, ma anche di consumi hi-end. lativo al totale shopping natalizio è di un +4,5%): meglio dunque del +0,9 del 2013, ma lontano dalla media dell’ultimo decennio, che era di una crescita del 4,7%. La Cea individua anche i target che spenderanno di più, segnalando al primo posto i nuclei famigliari con fatturato superiore a 100mila dollari, gli early adopter dei nuovi prodotti, la fascia d’età da 35 a 54 anni e le coppie con bambini; le donne spenderanno mediamente più degli uomini e gli acquisti si concentreranno soprattutto sui negozi fisici (che passano dal 75% del 2013 al 77% di quest’anno), mentre il web è indicato dal 54% degli intervistati, contro il 45% di dodici mesi fa, a dimostrazione che i due canali non si cannibalizzano. Il 67% dei consumatori dichiara che userà inoltre un device mobile per controllare i prodotti in store e comparare i prezzi, avere informazioni aggiuntive, cercare sconti o coupon. Se le previsioni di vendita per i si- L’Apple Watch è annunciato per la prossima primavera: il blog 9to5Mac ha infatti intercettato una conversazione tra la senior vice president di Cupertino Angela Ahrendts e alcuni dipendenti, in cui la manager spiegava che il nuovo dispositivo verrà rilasciato subito dopo il Capodanno Cinese. Intanto però, il segmento del wearable continua a crescere a ritmi molto forti, trainato dai gadget tecnologici dedicati al fitness. Lo attesta un report di Npd , secondo cui l’awareness di questi prodotti da novembre 2013 a oggi è passata negli Usa dal 30 al 70% e in particolare la penetrazione dei fitness activity trackers, che costituiscono la fascia trainante del wereable, è passata dal 10 al 25% della popolazione. In crescita anche la percentuale di coloro che si dicono pronti a passare dai sensori implementati sullo smartphone a un dispositivo stand alone. Con la discesa in campo di player come Microsoft, Onyx, Fitbit e Jawbone, ora questo mercato vive un momento di competizione crescente, in cui sono sempre più gettonati i tracker delle calorie (14%), della nutrizione (13%), di jogging e walking (12%), i Gps del fitness (6%), i pedometri (4%) e i calcolatori di indice di massa corporea (3%), i cardiofrequenzimetri (2%) e i rilevatori del sonno (2%). Ma è chiaro che i giochi si faranno ancora più duri quando a sfidare il Band di Microsoft o l’Up3 di Jawbone sarà direttamente l’Apple Watch. Allora, c’è da scommetterci, i i wereable diventeranno il prodotto più trendy del 2015: prepariamoci al boom. È nata BigBen Interactive Italia Ottaviano Di Bernardo, neo managing director della società, illustra obiettivi, strategie commerciali e brand distribuiti. È ufficiale, dallo scorso 1° ottobre è operativa la filiale italiana di BigBen Interactive. Specializzato nella progettazione e distribuzione di accessori per videogiochi e per telefoni cellulari e prodotti audio, il gruppo francese BigBen Interactive occupa quasi 300 dipendenti e nel periodo 2012/2013 ha sviluppato un fatturato di 164 milioni di euro. Vanta sedi in Francia, Belgio, Germania, Hong Kong, uffici commerciali in Spagna, Olanda e da qualche settimana – come detto – anche Italia. Per approfondire le strategie operative e commerciali delineate nel business dell’accessoristica multimediale (dal gaming all’audio, fino agli smartphone), Hitech Magazine ha intervistato Ottaviano Di Bernardo, managing director della società. Quali le ragioni che hanno portato all’apertura della filiale italiana di BigBen Interactive? Innanzitutto c’è la volontà di presidiare un mercato importante e comunque dinamico come quello italiano. C’è molto da fare e non mancano opportunità da cogliere. Forte dell’esperienza vissuta negli anni precedenti, BigBen dispone di un panel di soluzioni realmente all’avanguardia e qualificate con le quali offrire sia ai retailer, sia ai consumatori prodotti al top. Come è composta la struttura commerciale? Premesso che il magazzino è dislocato in Francia, il nuovo ufficio di Legnano, sotto la mia guida, si avvale Ottaviano Di Bernardo, managing director di BigBen Interactive Italia. di un addetto al marketing, nella persona di Nadia Colombo, mentre per la parte commerciale c’è Gerardo Ferla, che ricopre la figura di national key account. Vi avvarrete anche di distributori per presidiare alcune aree di mercato? Il nostro obiettivo è seguire e gestire direttamente il numero più elevato di strutture retail che operano 6 sullo scenario italiano. Ma siccome il nostro obiettivo è anche quello di garantire una copertura capillare, in caso di necessità siamo disposti a valutare l’apporto di qualche partner distributivo per coprire in maniera massiccia e ideale il territorio. Quali i brand che distribuirete sia nel gaming sia nell’audio/video? Per quel che concerne l’ambito audio il marchio che abbiamo in distribuzione esclusiva è Turtle Beach, mentre tutto il resto delle referenze è griffato con il marchio proprietario BigBen e Thomson. Quali le caratteristiche tecniche della vostra offerta? La qualità indiscutibile, ma anche l’originalità che ha sempre contraddistinto il portafoglio delle referenze firmate BigBen. A quali eventi parteciperete per dare risalto al brand o ai marchi distribuiti? Dopo la fiera consumer Milan Games Week, siamo stati a Lucca Comics & Games. Quindi, per il 2015 abbiamo già in agenda una presenza in occasione del Salone del Mobile. Quali gli obiettivi prefissati per il 2015? Il nostro obiettivo prioritario è quello di aprire, sul mercato italiano, nuovi segmenti di business, dall’Ict all’home entertainment unitamente al gaming, da abbracciare con l’elevata qualità e ricchezza delle referenze sia firmate Big Ben, sia distribuite. ict hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info Riflettori sulla line up firmata da Cellularline Soluzioni intelligenti per tutti i target Dopo l’assaggio all’Ifa di Berlino, sbarca in maniera completa e articolata sul mercato l’ampia e ricca gamma di accessori firmati Cellularline, marchio che fa capo alla società Cellula Italia. E che è stata illustrata con un press tour lo scorso 12 novembre allestito presso lo Spazio Theca a Milano. Un panel di soluzioni pratiche, fruibili, intelligenti ma al contempo ricercate nel design, nel pensiero e nell’innovazione. ‘Genius’, l’App intelligente. Puntare la sveglia prima di addormentarsi, disattivare l’allarme quando si entra in casa o far partire il lettore musicale in auto. Molte di queste azioni le svolgiamo quotidianamente con il nostro smartphone. E protagoniste indiscusse del dialogo fra noi e i device sono le cosiddette App. Cellularline, puntando sulla tecnologia NFC (Near Field Communication), ha inventato una soluzione pratica per attivare i device. Nascono così i Tag NFC Cellularline, piccoli adesivi che si applicano su qualunque oggetto o superficie scelta: dal supporto su cui viene inserito lo smartphone in auto ai caricabatterie portatili sul comodino, in cucina o sull’impianto stereo. I Tag NFC Cellularline attivano ‘Genius’, l’App proprietaria sviluppata, che ha diversi profili: Car, Home, Office, Sleep e More, quest’ultimo per poter creare e personalizzare infinite varianti a seconda delle proprie abitudini. Ogni profilo di ‘Genius’ sarà collegato alle diverse App degli smartphone, automatizzando una o diverse azioni contemporaneamente. Mondo Kids. All’Ifa di Berlino aveva suscitato un interesse davvero notevole. Bastava avvicinarsi allo stand di Cellularline per rendersene conto. Stiamo parlando la Gamma Kids, una line-up di prodotti studiati per accompagnare i più piccoli nell’utilizzo della tecnologia. La Magic-Pen per touch screen è realizzata in materiale antibatterico e gommoso, ideale per far disegnare, scrivere e colorare su un tablet in tutta facilità, grazie all’alta sensibilità e all’elevata scorrevolezza sul display. Puffy è la custodia ultra protettiva, colorata e divertente per mettere al sicuro i tablet fino a 11 pollici. La custodia avvolge integralmente il device, permette una protezione totale del tablet e del display ed è utilizzabile come stand sia in posizione verticale che orizzontale. Quindi, per proteggere i bimbi dall’esposizione prolungata alla luce blu emessa da fonti artificiali come i Led, ecco allora Eye Protect. Questa speciale pellicola da applicare sullo schermo del tablet è caratterizzata da un film protettivo anti luce blu e da un rivestimento antibatterico, anti-impronte e anti-riflesso. Infine, Melody, le cuffie stereo realizzate a misura di bambino. Grazie al pratico ed intelligente blocco volume già integrato non bisogna avere più avere paura per l’udito dei piccoli, il controllo integrato infatti è sempre attivo e garantisce una soglia del volume fino ad un massimo di 85 db. Un ascolto a colori. La line-up L’innovazione al servizio dei consumatori di accessori audio Cellularline si rinnova con prodotti altamente tecnologici e colorazioni di tendenza che mettono in sinergia i mondi della musica, della telefonia e della moda. Stingwasp - disponibile nelle versioni Abyss (nera) e Desert (sabbia) - è la cuffia ad alte prestazioni che permette una totale immersione nella musica e di provare tutte le emozioni che solo un ascolto di grande qualità può dare. Jackwasp - disponibile nelle versioni Zion (nero-Jamaica), Eclypse (total black), Artic (bianco ghiaccio) e Drone (bianco-blu-rosso) - è l’headphone pronta a catapultare il consumatore in una psichedelia musicale di colore. Protezioni affidabili. Si chiama Second Glass il salva-display per lo smartphone. In vero vetro temperato si applica in manie- ra facile e veloce senza creare bolle d’aria e lo protegge da cadute accidentali, graffi e da tutti quei banali incidenti quotidiani che danneggiano lo schermo. La protezione estrema a prova di urto, invece, si chiama Hammer. Elegante, compatta, maneggevole è disponibile per i più recenti smartphone. Una guaina interna in gomma, che avvolge il telefono, e una struttura rigida all’esterno, che aggiunge un tocco di stile e ulteriore solidità. Protezione completa anche per lo schermo grazie alla pellicola ultra-protettiva Ok Display Protector, già inclusa nella confezione, che protegge dagli urti frontali accidentali assorbendo l’impatto e riducendo al minimo i rischi di rottura del display. Una carica di energia. Nel segmento dei caricabatterie, infine, Cellularline presenta da un lato le nuove colorazioni dei Pocket Charger Smart – piccoli, leggeri e con prestazioni di ricarica eccellenti – e i nuovi Freepower. La gamma è disponibile in due diverse potenze di carica: Freepower Ultra ha una capacità di 6600 mAH e permette di avere fino al 450% di batteria in più, pari a circa 4,5 ricariche aggiuntive del dispositivo, mentre il modello Freepower, con i suoi 4400mAh, consente di avere fino al 300% di carica aggiuntiva. Raffaella Cordera In scena a Milano l’evento di presentazione delle ultime novità Hp nella divisione Pps. Il general manager Tino Canegrati: “Investire nel futuro è nel nostro Dna”. Capitalizzare, anticipare, creare. Sono questi i tre imperativi della mission di Hp. Lo ha spiegato lo scorso 11 novembre Tino Canegrati, general manager della divisione Printing & Personal Systems Group, nel corso dell’evento di presentazione delle ultime novità di prodotto in ambito Personal Computing e Printing, andato in scena presso la Diamond Tower di Milano. L’evento si è aperto con il racconto delle origini di Hp, condotto da un narratore d’eccezione, il commentatore sportivo Federico Buffa. Tutto cominciò 75 anni fa, in un piccolo garage di legno – ormai divenuto leggendario - a Palo Alto, nell’America roosveltiana, grazie a Bill Hewlett e David Packard, due ingegneri appena usciti dall’università di Stanford. I quali, seguendo un’idea visionaria e partendo da un oscillatore audio – il primo prodotto Hp, utilizzato da Walt Disney per il film Fantasia – crearono un colosso della tecnologia in grado di assumere in breve tempo dimensioni mondiali portando tecnologia e innovazione nella vita di persone e aziende. Recuperare questo spirito originario è l’obiettivo a cui la società sta lavorando negli ultimi anni, sotto la spinta del ceo Meg Whitman. “Il nostro futuro si basa su tre parole: innovazione, innovazione, innovazione”, ha detto Tino Canegrati, sottolineando come il recente annuncio della divisione dell’azienda in due società, la prima focalizzata sui servizi alle imprese e la seconda sulla vendita consumer di computer e stampanti, non sia altro che una transizione Tino Canegrati 8 naturale già operativa nella realtà dei fatti. “Quella di Pc e stampanti è già una business unity in grado di lavorare in modo indipendente”, evidenzia Canegrati. Che punta l’attenzione non solo sugli annunci dello scorso 29 ottobre a proposito di blended reality e immersive computing – che promettono di rivoluzionare la stampa 3D – , ma soprattutto sulla grande quantità di prodotti lanciati sul mercato. Con lo scopo di fornire agli utenti velocità, efficacia e semplicità di utilizzo della tecnologia nella vita di tutti i giorni. Venendo proprio ai prodotti, è ampia la gamma presentata da Hp. Si va dai tablet ElitePad e Voice ai Pc di alta gamma Elite, dal nuovo notebook per il gaming Omen ai Pc touch convertibili Hp Pavillion x360 dai dispositivi all in one ai Pc detachable per il business, fino all’innovativa linea Stream, con device sottili e leggeri basati su cloud. Per passare poi alle stampanti, comparto in cui sono da segnalare tanto le nuove soluzioni pensate per le imprese, con ampliamento della gamma Office Jet e LaserJet Pro per il business, quanto le innovative soluzioni per la stampa mobile. Infine, spazio anche per gli accessori, in cui spicca la gamma audio con cuffie, auricolari e speaker colorati. Insomma, conclude Canegrati, “siamo tornati ad essere l’Hp di sempre, una società di ingegneri che ha ritrovato la forza di investire nel futuro e nell’innovazione”. Francesca Radaelli ict hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info Versatilità e leggerezza Sono ancora più leggeri e versatili i nuovi dispositivi della famiglia Yoga in arrivo in Italia a fine novembre. Yoga Tablet 2, Yoga Tablet 2 Pro e il Pc convertibile Yoga 3 Pro sono stati presentati da Lenovo nel corso di un evento per la stampa organizzato in collaborazione con Yoga Festival e andato in scena a Milano, presso il SuperStudio Più di via Tortona, lo scorso 7 novembre, a pochi giorni dalla notizia dell’acquisizione del brand Motorola Mobility da parte del colosso cinese. “Gli ultimi innovativi device Lenovo sono stati realizzati su misura per i nostri utenti”. Così Giuseppe Finocchiaro, executive director e GM del consumer business di Lenovo South-Emea, ha introdotto le tre principali novità presentate nel corso dell’evento. “La nostra seconda generazione di Yoga Tablet rappresenta la libertà di fare di più, consentendo all’utente di scegliere tra due sistemi operativi, mentre lo Yoga Tablet 2 Pro mira a rivoluzionare l’esperienza utente, grazie al proiettore integrato. Infine, il nuovo Pc convertibile Yoga 3 Pro costituisce il risultato di continui miglioramenti, ottenuti anche grazie ai feedback dei nostri utenti, che chiedevano una versione ancor più sottile e leggera”. La nuova serie Yoga Tablet 2, con l’innovativa modalità Hang, che permet- Il colosso cinese Lenovo, dopo aver perfezionato l’acquisizione di Motorola, presenta in Italia i nuovi dispositivi della serie Yoga. newsline Sony Mobile, Augusto Zumbo nominato country manager Sony Mobile Communications ha annunciato la nomina di Augusto Zumbo (nella foto) a nuovo country manager per l’Italia. In questo ruolo, Zumbo avrà la responsabilità di gestire e sviluppare il business sia sul fronte degli operatori che retail. “Siamo estremamente orgogliosi di accogliere nella squadra di Sony Mobile un professionista come Augusto”, ha commentato Antonios Barounas, vice presidente Sony Mobile Communications MED. “Sono convinto che la sua forte esperienza, l’energia e la passione dimostrata rappresenteranno un enorme contributo per il nostro business in Italia” Augusto Zumbo, 51 anni, vanta oltre 20 anni di esperienza nel mondo delle telecomunicazioni e dell’Information Technology, maturata in rinomate aziende quali Wind, Acer, Motorola Mobile Devices, Remedia – per citarne alcune – oltre a Sony in cui aveva già lavorato agli inizi della sua carriera in qualità di Trade Marketing Manager. te di appendere il device, offre per la prima volta agli utenti la possibilità di optare per modelli basati su Windows, disponibili in versioni da 8 e 10 pollici (inizialmente, in Italia, solo 10”), accanto a nuovi modelli Android: Yoga Tablet 2 da 8 e 10 pollici e il nuovo Yoga Tablet 2 Pro da 13 pollici. Yoga Tablet 2 Pro, sviluppato in collaborazione con l’attore Ashton Kutcher, punta invece a offrire una user experience innovativa. Il proiettore incorporato Pico - elemento distintivo del nuovo device - offre infatti la possibilità di trasformare istantaneamente una parete interna qualsiasi in un televisore o in un “minicinema”, proiettandovi un’immagine in alta risoluzione a 16:9, da 50 pollici. L’ultima delle novità in arrivo è Lenovo Yoga 3 Pro, il nuovo Pc convertibile ultrasottile da 13 pollici, i cui punti di forza sono la cerniera a “cinturino di orologio” dal design completamente rivisitato, lo schermo QHD+ e, non ultimo, Harmony, il software intuitivo di Lenovo che si adatta alle preferenze personali degli utenti nelle diverse modalità. Il nuovo modello è ancora, e sorprendentemente, più leggero del precedente, con una scocca ridotta del 17%, uno spessore di soli 12,8 millimetri, un peso di soli 1,19 kg (il 14% in meno della versione precedente). Guido Benassi Microsoft, Andrea Rubei general manager Mobile Devices Sales Lexar presenta la linea Workflow Thunderbolt 2 Andrea Rubei (nella foto) è stato nominato general manager mobile devices sales di Microsoft Italia, con il compito di rafforzare ulteriormente il business nel portfolio B2C e B2B sul fronte mobile, gestendo lo sviluppo a 360 gradi dell’azienda. Andrea Rubei nel corso degli ultimi tre anni ha guidato la divisione operator channel in Microsoft Italia, contribuendo significativamente alla collaborazione tra Microsoft e i partner del mondo delle telecomunicazioni. In precedenza, sempre in Microsoft, aveva ricoperto il ruolo di direttore del communications sector all’interno della divisione Enterprise and Partner Group con responsabilità sui clienti Telco e Media. Classe 1971, laureato in Business Administration all’Università Luiss di Roma. Lexar ha lanciato le nuove unità di archiviazione dati Workflow Thunderbolt 2, a potenziamento della gamma di soluzioni Professional Workflow, che si compone di device per il trasferimento e l’archiviazione dati, ad alte performance e prezzo conveniente per ogni tipo di cliente. Uno dei vantaggi offerti dai dispositivi della gamma è che non si limitano a trasferire contenuti da una card all’altra, ma permettono il trasferimento dati in contemporanea da più card. Workflow HR2 Workflow CR2 Workflow DD512 & DD256 Questo hub dispone di due porte Thunderbolt 2 e di una porta Usb 3.0, costituendo una soluzione ideale per il daisy chain e si caratterizza per performance quattro volte più veloci rispetto al precedente HR1. Offre quattro vani reader, consentendo all’utente finale di personalizzare la propria combinazione di reader. Completamente compatibile con ogni tipo di reader e unità di archiviazione, è perfetto per download contemporanei, ad alte velocità attraverso Thunderbolt 2 o Usb 3.0. Lettore CFast 2.0, offre una porta Thunderbolt 2 e una porta Usb 3.0 ed è in grado di supportare memory card CFast 2.0. Può essere usato in combinazione con un hub Workflow oppure “on the go”, grazie al cavo Usb incluso. Unità di archiviazione Usb 3.0, con capacità 512 GB e 256 GB, performance di lettura 450 MB/s e velocità di scrittura di 245 MB/s. DD256 & DD512 offrono backup e opzioni di archiviazione, sono compatibili con qualunque hub Workflow, mentre i Led frontali indicano la quantità di spazio disponibile nell’unità. 10 csr hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info Responsabilità Sociale d’Impresa: il valore di una scelta A partire da questo numero, nasce su Hitech Magazine una nuova rubrica. O meglio, un nuovo spazio dedicato al tema della cosiddetta CSR. L’acronimo sta per Corporate Social Responsability, altrimenti detta Responsabilità Sociale d’Impresa. Una questione sensibile e importante – che noi abbiamo deciso di estendere anche alle attività di Charity – che vede sempre più le aziende (da intendersi come industria e retail) impegnate in questa direzione: sia sotto un profilo numerico, sia sotto l’aspetto qualitativo delle pratiche attuate. In un momento complicato e difficile fortunatamente non si smette di pensare positivo e alle belle cose. Insomma: non manca- no storie che coinvolgono persone (aziende appunto) che pensano ad altre persone. Più in particolare, il mondo delle tecnologie e dell’entertainment protesi nell’innovazione di prodotti e servizi, oggi è all’avanguardia per attivare nel mercato un movimento di opinione e di impegno legato al tema della Responsabilità Sociale d’Impresa. L’Unione Europea è in prima fila a sostenere e orientare questo passaggio di relazione con gli stakeholder e intende tale movimento come “…una integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interes- sate” (Libro Verde Commissione Europea, 2001). La Commissione Europea vuole favorire la crescita sostenibile e responsabile delle imprese e giudica indispensabile la necessità di guardare al capitale umano, al territorio e allo sviluppo sociale per rafforzare la crescita delle aziende nell’attuale contesto economico e sociale. Quasi puntando verso un nuovo Umanesimo, attraverso l’attenzione all’ambiente, alle crisi e alle disparità sociali, all’intervento diretto di azioni di solidarietà. La CSR si è diffusa molto rapidamente in tutti settori produttivi, in Italia e all’estero. Aumentano sempre più i ‘bilanci sociali’ che accompagnano quelli ‘aziendali’. E SAMSUNG SOSTIENE SONY: LA PARTNERSHIP I GIOVANI TALENTI DELLA TECNOLOGIA CON MAKE-A-WISH ITALIA ONLUS Samsung si pone decisamente in prima linea nel sostegno alla formazione dei giovani talenti della tecnologia. Per iniziativa dell’azienda è partito, da novembre, il primo corso di alta formazione per artigiani digitali. Si chiama Samsung Maestros Academy @IED, è promosso da Maestros Academy, l’accademia digitale ideata da Samsung per valorizzare l’artigianato italiano, ed è stato avviato in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design di Milano. “Il corso Samsung Maestros Academy @IED, in collaborazione con una realtà importante come IED, vuole essere un ulteriore passo in avanti nella valorizzazione del Made in Italy e dare ai giovani l’opportunità di studiare a fianco dei grandi artigiani”, spiega Luca Danovaro, corporate marketing director di Samsung Electronics Italia. Sono 12 le borse di studio a copertura totale offerte da Samsung e Ied ai nuovi talenti, selezionati sulla base dei progetti da loro presentati, che sono stati sottoposti alla valutazione di una giuria di professionisti. Obiettivo del corso? Offrire agli studenti gli innovativi strumenti della digital fabrication per sviluppare, gestire e comunicare il proprio progetto. Intanto, al Mip Politecnico di Milano, nella nuova aula Samsung, ha preso il via Samsung App Academy, il progetto di formazione professionale ideato dall’azienda in collaborazione con il Mip, Business School del Politecnico, e Deib, Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria. Si tratta di un corso gratuito, promosso per fornire strumenti e conoscenze per lo sviluppo di App Android. I destinatari sono 30 giovani talenti italiani, di età compresa fra i 23 anni e i 35, scelti - tra gli oltre 200 che hanno fatto domanda di partecipazione - sulla base del loro background, delle loro competenze, ma soprattutto della loro motivazione. Sul fronte della responsabilità sociale Sony ha sempre prestato particolare attenzione alle nuove generazioni, anche attraverso il supporto alle associazioni impegnate a sviluppare progetti a sostegno dell’infanzia in tutto il mondo. È proprio in quest’ottica che, in Italia, la multinazionale giapponese ha stretto una partnership con l’associazione Make-A-Wish Italia, la cui missione è quella di esaudire i desideri di bambini tra i 3 e i 17 anni affetti da gravi malattie, “per arricchire di gioia e speranza la loro esperienza umana”. Presente in 50 Paesi nei cinque continenti, con 30mila volontari e il riconoscimento ufficiale dell’Onu, Make-A-Wish è approdata in Italia nel 2004, grazie ai genitori di Carlotta Frontani, scomparsa per una grave malattia all’età di 10 anni. La partnership di Sony con Make-A-Wish si sviluppa su più livelli, nasce dalla comunione di valori tra l’associazione e l’azienda e si fonda sul tema comune del desiderio, che per la società giapponese trova la sua espressione nel claim ‘make believe’. Perché anche i bambini che affrontano esperienze dolorose, la cui vita viene stravolta da ripetuti ricoveri in ospedale, possano credere che tutto ciò che si può immaginare, si possa anche realizzare. KOCH MEDIA: IL CINEMA CONTRO IL CANCRO In occasione dell’uscita in sala, lo scorso 30 ottobre, del film Annie Parker, Koch Media Italia ha annunciato la collaborazione con Susan G. Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato, che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno. Basato su una storia vera, il film racconta l’incredibile storia di Annie Parker (Samantha Morton nel film), una donna che per tutta la vita si è trovata ad affrontare e combattere il cancro. “Siamo orgogliosi di questa partnership con Komen Italia e siamo lieti di annunciare che il film Annie Parker sosterrà i progetti dell’associazione per la prevenzione e lotta ai tumori del seno. Fornendo un concreto contributo alle attività che da anni Komen porta avanti in termini di prevenzione, informazione e sensibilizzazione”, ha commentato Umberto Bettini, country manager Koch Media Italia. La prima tappa di questa partnership è stata l’8a edizione della Race for the Cure (Bologna - 26, 27 e 28 settembre), una tre giorni di salute, sport e benessere per la lotta ai tumori del seno. Koch Media sosterrà, inoltre, Susan G. Komen Italia devolvendo una parte dell’incasso del film Annie Parker a sostegno dei progetti dell’associazione per la lotta ai tumori del seno. 11 proprio una recente direttiva della Commissione Europea informa che in un prossimo futuro sarà indispensabile per tutte le aziende dotarsi di questo strumento informativo. Dare notizia di chi presta attenzione ai temi della CSR significa offrire uno spaccato informativo valoriale connesso proprio al dettaglio delle novità di prodotto e allo sviluppo della propria organizzazione aziendale. Da un lato il tema della CSR diventa una leva in più di comunicazione. Dall’altro ci permette di conoscere un lato sicuramente bello e interessante del modo di fare impresa. Ma ancor più di ‘fare del bene’. Che è - e resta - una delle cose più belle al mondo. D-LINK, CON WATERAID PER PROTEGGERE LA VITA D-Link ha avviato un’importante iniziativa a supporto delle famiglie che vivono nei Paesi in via di sviluppo. Una parte dei ricavati dalla vendita della gamma di prodotti EyeOn Baby Monitor è infatti devoluta dall’azienda a WaterAid, associazione impegnata nel rendere accessibili acqua potabile e infrastrutture sanitarie, finanziando programmi di sviluppo economico e supporto alla salute. “Ogni genitore vuole proteggere e nutrire i propri figli”, spiega Stefano Nordio, vice president D-Link Europe, sottolineando il forte legame tra le caratteristiche dei baby monitor EyeOn e l’iniziativa benefica ad essi associata. “La gamma EyeOn Baby Monitor, grazie al sistema di controllo automatico con notifiche push via smartphone, fornisce ai genitori la giusta sicurezza e tranquillità. Essere genitore nei Paesi in via di sviluppo, può voler dire non riuscire a rispondere ai bisogni primari dei propri figli, come l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici moderni. D-Link vuole aiutare i genitori di tutto il mondo. Ecco perché abbiamo iniziato questa collaborazione con WaterAid”, conclude Nordio. Secondo i dati dell’associazione, circa un decimo della popolazione mondiale (748 milioni di persone) non ha accesso a fonti sicure di acqua potabile, mentre ben due quinti (2,5 milioni di persone) non hanno disponibilità di strutture igieniche moderne. E, come dimostrano diversi studi dell’Organizzazione mondiale della sanità, investire nell’accesso all’acqua potabile non significa solo salvare vite umane, ma è anche un modo per accelerare la produttività economica e lo sviluppo dei Paesi più poveri. LIDL E ABIO INSIEME PER I BAMBINI IN OSPEDALE Lidl Italia ha donato alla Fondazione Abio Italia Onlus, impegnata al fianco dei bambini ricoverati in ospedale, oltre 9mila giocattoli destinati ai piccoli pazienti ospitati nei reparti pediatrici degli ospedali milanesi. L’obiettivo è rendere l’ambiente ospedaliero un luogo sempre più a misura di bambino. Gli ospedali in cui sono attivi i volontari di Abio Milano riceveranno materiale ludico donato dall’insegna di supermercati come peluche, mascotte, pastelli colorati, matite per trucco, che saranno messi a disposizione di bambini, adolescenti e genitori costretti a trascorrere molto tempo nei reparti ospedalieri insieme ai loro figli. Grazie a questa donazione, Lidl vuole rendere gli spazi dedicati ai bambini più colorati e accoglienti, e ancora più adatti a rispondere alle esigenze di gioco e di creatività. retail hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info I dati Aires relativi al terzo trimestre 2014 Technical Consumer Goods: primi segnali di ripresa Un raggio di sole o se preferite di luce in fondo al lunghissimo tunnel della crisi economica e dei consumi. È quanto emerge dai dati relativi al terzo trimestre 2014, stilati e forniti da Aires (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati) che riunisce aziende e gruppi distributivi per un totale di 189 aziende singole, 1.550 punti vendita, circa 19.900 addetti ed un fatturato 2013 di oltre 9,5 miliardi di euro. Nel trimestre compreso tra luglio e settembre, l’intero comparto ha registrato una crescita dell’1,4% rispetto allo stesso periodo 2013, con un fatturato totale di 2.290 milioni di euro. Nel 2013, la cifra si fermava a 2.257 milioni di euro. Più in dettaglio, i mesi di luglio (-0,2%) e di agosto (-0,3%) hanno mostrato una sostanziale continuità con i dati registrati negli stessi mesi del 2013, mentre nel mese di settembre le vendite hanno segnato un incoraggiante +4,1%, dato trainato dalle performance eccezionali del settore Telefonia (+27,9%) e dei Major Domestic Appliances - Grandi Elettrodomestici (+7,4). “In uno scenario ancora drammaticamente difficile, questi dati ci regalano un piccolo segnale positivo che dobbiamo valorizzare e usare come antidoto ai momenti di sconforto che, talvolta, colpiscono gli imprenditori del nostro settore. Auspichiamo ovviamente che il prossimo, cruciale, trimestre confermi e consolidi questa inversione di tendenza”, ha dichiarato Alessandro Butali, presidente di Aire, che continua: “La crescita straordinaria delle vendite del settore Telefonia è un dato che va interpretato principalmente alla luce del lancio di nuovi prodotti che, proprio nel mese di settembre, si sono affacciati sul mercato italiano. Buona anche la crescita del comparto dei Grandi Elettrodomestici, sempre trainati egregiamente dal Bonus legato alle ristrutturazioni. La categoria dell’Home Comfort ha segnato invece un crollo del 43,9%, dovuto principalmente ad una estate straordinariamente fredda che ha, di fatto, bloccato le vendite dei condizionatori domestici. Bene, nel complesso, questo terzo trimestre che riporta Aires: reintegrato il consiglio direttivo Trend Mercato – Anni 2013 e 2014 a confronto 6% 4% 3,10% 2% 4,15% 3,39% 0,94% 0% 2,23% 1,29% 0,60% -1,46% -2,40% -3,23% -6% 0,46% 2014 2013 -2,03% -2,75% -3,68% -6,17% -5,90% -8% 0,33% 0,31% -2% -4% 2,11% -0,24% gen feb mar apr mag giu -5,24% lug ago set in crescita i dati annuali del settore”. Ma veniamo all’andamento dei singoli comparti merceologici. Rispetto allo stesso periodo 2013, il Consumer Electronics nel terzo trimestre è rimasto sostanzialmente stabile con un +0,7%, l’Home Comfort ha segnato un drastico -43,9%, l’Information Technology si è fermata a un -7,3%, mentre l’ambito delle Tlc continua il trend in ascesa con un +19,1%. E ancora: il segmento Entertainment delinea un trend positivo con un +13,4%, il Major Domestic Appliances (Grandi Elettrodomestici) ha fatto registrare un +2,8%, così come lo Small Domestic Appliances (Piccoli Elettrodomestici). Analizzando i dati progressivi del 2014, da gennaio a settembre, il mercato è sostanzialmente stabile, con un +0,4%. Le performance positive di questo ultimo trimestre hanno infatti invertito la tendenza, passando da un segno negativo a uno positivo: i dati del primo semestre segnavano infatti un calo dello 0,2%. “Con questi ultimi risultati, possiamo finalmente prendere un bel respiro per affrontare con speranza l’ultimo trimestre dell’anno che, per il nostro settore, rappresenta quello più significativo in termini di fatturato”, ha concluso il presidente Alessandro Butali. ott nov dic fonte: Aires Nell’assemblea generale Aires è stato reintegrato il consiglio direttivo, con la nomina di Stefano Biffi, chief financial officer e membro del consiglio di amministrazione di Mediamarket e di Roberto Omati, direttore generale di Expert Italy. L’assemblea ha rivolto un ringraziamento a Stefano Biffi per il lavoro svolto durante i tre anni di Presidenza di Ediel Servizi e a Giuseppe Silvestrini che, il 15 ottobre a Roma, parteciperà per la prima volta come delegato permanente di Aires al consiglio confederale di Confcommercio. Il consiglio direttivo risulta così composto. Presidente, Alessandro Butali (Euronics Italia); vicepresidente, Riccardo Pasini (Consorzio Elite); consiglieri, Stefano Biffi (Mediamarket), Roberto Omati (Expert), Giuliano Sbaraini (GRE) e Andrea Scozzoli (Unieuro). Grazie di tutto, caro Architetto Riccardo Pasini, storico presidente del Consorzio Elite, chiude la sua avventura professionale. Raffaella Cordera Riccardo Pasini Media World torna a crescere Il 31 dicembre se ne andrà in pensione. Dopo quarant’anni trascorsi nel mondo dell’elettronica di consumo, Riccardo Pasini chiude la sua avventura professionale. “Sono ormai un brontosauro in questo mondo che va così veloce. Non sono più attuale…”. Non lo dice perché gli piace atteggiarsi. Non è il tipo. Milanese doc, anni 65, l’attuale (ma in prossima e imminente uscita) presidente di Elite chiude un’avventura. L’Architetto prestato alle vendite del consumer electronics però, assapora già le prossime sfide da vivere. Ma non manca di riavvolgere il nastro dei ricordi con la giusta misura della nostalgia. “Sono stati quarant’anni semplicemente splendidi. Il Gruppo Metro chiude il quarter finale del proprio anno fiscale 2013/2014 con una crescita dello 0,7%, legata soprattutto alle performance degli ipermercati Kaufhof e Real. Media World e Saturn, le insegne di consumer electronics controllate dal Gruppo Metro (che vantano 942 punti vendita in 17 Paesi) sono cresciute dell’1,8%. Il trimestre di riferimento rappresenta un miglioramento delle performance sia di Media World che di Saturn, il cui risultato nei primi mesi del 2014 aveva costretto Metro a rivedere al ribasso i propri forecast a maggio. Per le due catene si tratta di un ritorno alla positività sui numeri dei negozi consolidati dopo otto trimestrali negative, segnate in particolare da una performance inferiore alle aspettative nel periodo coincidente con i Mondiali di Calcio in Brasile. Sul mercato domestico Metro fa segnare una crescita complessiva dell’1,4%, che nelle comunicazioni agli analisti finanziari il management ha spiegato con gli ingenti investimenti di marketing in Germania. Ricordiamo che nell’estate scorsa Mediamarket ha avviato un’attività di rebranding dei propri store italiani, con la scomparsa del marchio Saturn e il passaggio dei punti vendita sotto l’insegna di Media World, a cui è seguito lo stanziamento degli investimenti necessari a effettuare il restyling dei negozi e a nuove aperture (previste nel numero di tre all’anno). Le risorse messe in campo da Mediamarket sono in tal senso di 27 milioni di euro, parte dei quali destinati anche al potenziamento dell’infrastruttura dedicata al commercio elettronico. 12 Incredibili. Ho conosciuto tantissime persone uniche e indimenticabili. Ma ora è un mondo totalmente diverso da quello che sento e ho sempre sentito appartenermi. Una volta si vendevano sogni. Ora si vendono prezzi. Solo prezzi. Non si va più alla ricerca di un prodotto, magari nel suo piccolo unico e speciale. Ora si va a caccia di un ‘199’ (intenso come prezzo in euro, ndr). E francamente, questa cosa non mi piace. Non mi appassiona. Non mi ci ritrovo. Io sarò fatto in modo strano, l’ho detto che sono di un’altra era: ma voglio continuare a sognare”. E adesso cosa farà da grande Riccardo Pasini? Intanto, in agenda c’è ‘quel’ viaggio dall’altra parte del mondo che non è mai stato possibile fare per via dei tanti impegni e della passione profusa ogni giorno nel lavoro. E poi c’è la voglia di rispolverare un sogno cullato fin da giovane. Mettersi a studiare storia contemporanea. Quella del periodo compreso tra il 1600 e il 1815. La ragione? Riccardo Pasini risponde così: “Perché sono stato sempre convinto che proprio quei duecento anni sono stati determinanti e hanno scritto quello che siamo adesso. La storia mi ha sempre appassionato e coinvolto. Mi sono laureato in Architettura per non deludere la mia mamma. Adesso posso dedicarmi alla mia grande passione. È un sogno che cullo da sempre. E mi piacerebbe realizzarlo. Non voglio smettere di sognare”. E allora, buon viaggio caro Riccardo. E grazie di tutto. Riccardo Colletti eldom Ces 2015: la Smart Home presto sarà di casa Tra i protagonisti annunciati della prossima edizione del Consumer Electronics Show, in scena a Las Vegas dal 6 al 9 gennaio 2015, ci saranno anche le ultime novità in termini di Smart Home. L’Internet delle cose si preannuncia, infatti, come uno dei trend più importanti del prossimo anno. Come ha spiegato Steve Koenig, direttore delle analisi industriali della Consumer Electronic Association, ente organizzatore del Ces, “l’Internet delle cose ha un impatto praticamente su tutta l’industria elettronica di consumo”. E proprio la casa sarà il settore sul quale vedremo il maggiore impatto nel 2015. “Di ‘smart home’”, continua Koenig, “ne parliamo da un decennio, ma solo adesso sono in arrivo tanti prodotti ‘connessi’ per la sicurezza della casa, il controllo del clima, delle luci e degli elettrodomestici”. Grandi produttori come Samsung e LG, che già nel corso dell’edizione 2014 della kermesse dedicata all’elettronica di consumo avevano presentato elettrodomestici interconnessi, nel 2015 lanceranno “veri e propri ecosistemi di dispositivi che vanno dal televisore alla lavatrice, dal forno al frigorifero, alla console, che possono comunicare attraverso Internet, per ricevere istruzioni o avvertire se hanno finito un ciclo di lavoro oppure manca un alimento in frigo”. I benefici di un sistema Smart Home vanno ben oltre la comodità e la convenienza per l’utente, e coinvolgono il risparmio in termini di consumi energetici e l’impatto ambientale, come nel caso del controllo delle luci e dei termostati da remoto. Oppure, aggiunge Koenig, “il settore della sicurezza, con nuovi sistemi biometrici e remoti per serrature e porte, capaci di avvertire l’utente se i figli tornano a casa oppure no, per esempio”. Insomma, la tecnologia sta maturando e ci avviciniamo sempre di più al momento in cui tutto questo diventerà una realtà piuttosto che una promessa. La Legge di Stabilità per mobili ed elettrodomestici Ecobonus, detrazioni prorogate al 2015 C’è anche la proroga dell’ecobonus per mobili ed elettrodomestici all’interno della Legge di Stabilità, attualmente in discussione in parlamento. Il Ddl proroga infatti di un anno, fino al 31 dicembre 2015, la misura introdotta nel 2013 che consente la detrazione Irpef del 65% per le riqualificazioni energetiche degli edifici e un bonus Irpef del 50% per il recupero edilizio. Il bonus del 50% si applica anche sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici su una spesa massima di 10 mila euro ripartita in 10 anni. Una buona notizia, che è stata accolta con soddisfazione dal mondo della distribuzione. In una nota Aires, l’Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati, ha definito la proroga “un’iniezione di fiducia per gli operatori del settore”, all’interno di un comparto, Panasonic lancia l’iniziativa “Sforna il pane” quello della distribuzione di elettrodomestici ed elettronica di consumo, che muove oltre 9,5 miliardi di euro l’anno, con quasi 20mila addetti e 1.550 punti vendita. Per Alessandro Butali, presidente di Aires, “La conferma dell’incentivo sosterrà i consumi e il settore. Siamo soddisfatti che il Governo abbia accolto la nostra richiesta per la proroga dell’ecobonus all’interno della legge di Stabilità”. Giuseppe Silvestrini, presidente Unieuro e delegato permanente Aires presso il consiglio federale di Confcommercio, spiega: “Già durante la seduta del consiglio confederale si era percepito che questo importante risultato stava per essere raggiunto. Non posso che esprimere soddisfazione”, continua Silvestrini, “per la proroga della misura, che ci vede coinvolti all’interno della legge di Stabilità, Si chiama “Sforna il pane” il nuovo concorso Panasonic, al via da sabato 8 novembre, che mette in palio una macchina del pane Panasonic ogni settimana. Possono partecipare all’iniziativa tutti coloro che acquisteranno un forno a microonde delle serie GD3 (incluso il nuovo K354), GD4, DF383 o i microonde combinati alti di gamma CF873 e CS894. La procedura di partecipazione prevede la registrazione del prodotto via web tramite un apposito form di iscrizione. La comunicazione delle attività, attiva fino al 9 gennaio 2015, sarà veicolata sul sito dell’azienda al link www.panasonic.it/sfornailpane.html e sul punto vendita tramite materiali dedicati (adesivi, cartoline e poster). Sul sito www.panasonic.it è inoltre possibile consultare 10 speciali ricette preparate con i microonde Panasonic dalla cooking blogger Marta Tovaglieri nella cucina allestita in Panasonic Italia – in Viale dell’Innovazione 3, a Milano. e ringraziare tutte le parti interessate, che hanno permesso il raggiungimento di questo risultato”. L’ecobonus, ovvero il regime di detrazioni fiscali per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, con l’articolo 14 del decreto legge 63/2013 è stato innalzato da quota 55% a quota 65% ed è stato poi confermato nel maggio 2014 con il Decreto Casa approvato dal parlamento. Requisito principale per ottenere il beneficio rimane l’aver già effettuato un intervento di ristrutturazione, precisamente di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, oppure di manutenzione ordinaria sulle parti comuni di edificio residenziale. Per la detrazione è indispensabile che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui si sono sostenute le spese per l’acquisto dei mobili. La detrazione riguarda le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 per l’acquisto di mobili nuovi e di grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore ad A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Rientrano nei grandi elettrodomestici frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici e apparecchi per il condizionamento. Nell’importo complessivo possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati. Philips Shaver 9000, al via il concorso Space Challenges Polti, on air lo spot dedicato a Unico In occasione del lancio del nuovo rasoio Shaver series 9000, Philips ha lanciato anche “Space Challenges”, il concorso, attivo dal 15 ottobre al 31 dicembre, che permette di vincere un viaggio a bordo del simulatore Space Walker Desdemona, presso il centro Tno di Soesterberg in Olanda. Per partecipare occorre accedere al sito http:// www.spacechallenges.philips. it/ e aderire alla missione, caricando nell’apposito spazio un breve testo con la propria “space challenge”, ossia la sfida che si vorrebbe affrontare nello spazio in assenza di gravità. Un’estrazione finale decreterà il fortunato vincitore del biglietto, per due persone, per salire a bordo del simulatore SpaceWalker Desdemona. Non solo. Philips mette in palio ogni settimana anche il nuovo Shaver series 9000, che può essere vinto da ciascun partecipante secondo la modalità Instant Win. È stato presentato ufficialmente lo spot Tv di lancio di Unico, l’aspirapolvere multicicolonico di ultima generazione che costituisce l’ultima novità di casa Polti. Realizzato dall’agenzia Auge, la stessa che ha curato il re-branding dello storico marchio italiano, lo spot è on air in Italia e Spagna a partire da inizio novembre e racconta, con ironia e freschezza, le trasformazioni della vita domestica delle famiglie contemporanee. La campagna sarà on air su televisioni a copertura nazionale, Sky e LA7/ LA7D, nel periodo compreso tra l’8 novembre e il 20 dicembre e sarà indirizzata a tutti i responsabili d’acquisto. Gli spot sono stati caricati anche su YouTube. 14 hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info newsline LG: negli ultimi cinque anni oltre 20 milioni di lavatrici vendute Sono 20 milioni le lavatrici vendute da LG Electronics negli ultimi cinque anni, pari a una lavatrice ogni otto secondi. Il driver principale di questo risultato è la tecnologia 6 Motion Direct Drive, elemento distintivo della più recente gamma LG, in grado di garantire la stessa delicatezza ed efficacia del lavaggio a mano. Introdotta per la prima volta nell’ottobre 2009 su lavatrici a carica frontale, 6 Motion Direct Drive è approdata nel gennaio 2010 sui modelli a carica dall’alto. Nell’ottobre 2013 LG ha venduto 10 milioni di unità con questa tecnologia, mentre all’inizio di questo mese il numero di unità vendute è salito a quota 20 milioni. In una nota, LG sottolinea come le sue lavatrici “abbiano assunto il ruolo di industry standard in mercati rilevanti come Stati Uniti, Russia, Cina e in un’area particolarmente competitiva come la Corea. Per mantenere la propria leadership”, prosegue la nota, “LG ha presentato circa 150 richieste di brevetto in diversi mercati chiave per la tecnologia 6 Motion Direct Drive”. Da segnalare inoltre che il Korea Institute for Advancement of Technology (Kiat) ha attribuito alla tecnologia 6 Motion Direct Drive di LG il riconoscimento Green Technology Certification in riferimento alla sua capacità di contribuire alla riduzione dei gas serra. Ma non solo. Le novità in casa LG riguardano la nuova tecnologia TurboWash studiata per ridurre i tempi di lavaggio e ottenere bucati perfetti in meno di un’ora. La prima gamma con TurboWash sarà disponibile a breve sul mercato italiano e consentirà un lavaggio completo della durata solo 59 minuti, riducendo allo stesso tempo il consumo energetico fino al 15% e il consumo d’acqua fino al 40%. L’ultima novità LG è nata dall’unione del movimento filtrante della tecnologia 6 Motion Direct Drive di LG con il getto d’acqua Shower Spray, che spruzza acqua all’interno del cestello per rimuovere più velocemente il detersivo dagli indumenti, con un minor dispendio energetico. Durante la fase di risciacquo i capi non restano in ammollo, ma vengono sciacquati sotto l’acqua corrente di Shower Spray. In questo modo, il risciacquo dura di meno, si riducono i consumi d’acqua e di energia ma le performance di lavaggio rimangono inalterate. E a TurboWash si affianca anche TrueSteam, che permette di lavare a vapore ogni tipologia di capo di abbigliamento, compresi i delicati, in modo efficace. Il vapore viene immesso direttamente nel cestello durante il lavaggio e igienizza gli indumenti già a 30°, riducendo pieghe ed eliminando odori. Un poker di regali tecnologici da mettere sotto l’albero DC52 Dyson Cinetic Dyson DC43H DC62 Dyson Digital Slim AM05 Hot+Cool ...per una casa super pulita e libera da allergeni, in vista dell’arrivo di parenti e amici durante le vacanze di Natale. ...per ripulire rapidamente la cucina e la tavola da pranzo dopo i festeggiamenti natalizi. ...per eliminare velocemente gli aghi di pino sotto l’albero di Natale. ...per aumentare il tepore in casa quando fuori nevica. L’unico aspirapolvere senza filtri da pulire, senza sacchetti da acquistare e senza perdita di aspirazione, realizzato grazie a 20 anni di ricerca e sviluppo. Dopo aver eliminato i sacchetti dagli aspirapolvere attraverso l’invenzione della tecnologia ciclonica, con questo modello Dyson elimina anche il problema della manutenzione dei filtri. Grazie alla tecnologia Dyson Cinetic, infatti, i cicloni sono così efficienti da non richiedere nessun lavaggio, nessuna sostituzione dei filtri... una cosa in meno a cui pensare. L’efficacia del DC52 è garantita dagli ingegneri Dyson, che hanno condotto dei test in vere e proprie abitazioni per stimare il volume di polvere che verrebbe raccolto in 10 anni. Utilizzando quello stesso volume di polvere hanno verificato che il Dyson Cinetic mantiene costante la sua capacità di aspirazione, con polvere test equivalente a 10 anni di utilizzo, senza richiedere alcuna manutenzione dei filtri. Il nuovo portatile Dyson vanta potenza di aspirazione doppia rispetto agli altri portatili, grazie al motore digitale V2, che utilizza la tecnologia ad impulsi digitali e può raggiungere i 104.000 giri al minuto, risultando cinque volte più veloce di un’automobile da F1. Con un’aspirazione di 10 litri d’aria al secondo e 20 minuti di autonomia, i nuovi aspirapolvere portatili sono progettati per operazioni di pulizia rapide ed immediate e per raggiungere quegli spazi dove gli aspirapolvere a filo non arrivano. Il DC43H offre un’aspirazione costante ed è alimentato da una tecnologia agli ioni di litio che garantisce una potenza costante per tutta la durata della carica dell’apparecchio. Con un peso di soli 1,3 kg, il DC43H è leggero e facile da maneggiare ed è in grado di rimuovere la polvere dagli spazi ristretti e più difficili, mentre la modalità boost di 8 minuti fornisce una potenza di aspirazione extra per eliminare anche lo sporco più ostinato. Il nuovo cordless Dyson è un aspirapolvere senza filo, leggero e in grado di garantire la stessa potenza di un aspirapolvere di grandi dimensioni. Con 20 minuti di aspirazione potente e soli 2 kg di peso, il DC62 è facile da utilizzare muovendosi tra spazi alti, bassi e difficili da raggiungere. Il motore V6, progettato appositamente per questa macchina, è una volta e mezzo più potente rispetto al motore precedente, assorbe più potenza dalla batteria, senza alcuno spreco. I 15 cicloni 2 Tier Radial lavorano in parallelo su due schiere per catturare le particelle di polvere più sottili. Gli ingegneri Dyson hanno assicurato un flusso d’aria uniforme in tutto il corpo ciclonico grazie alla progettazione di vie aeree, in modo da garantire forze centrifughe costanti e un’elevata separazione della polvere. Le setole in fibra di carbonio generano un effetto anti-statico, che permette la rimozione della polvere sottile dai pavimenti più difficili da pulire, mentre le setole in nylon lavorano efficacemente per rimuovere lo sporco dai tappeti. Il nuovo ventilatore senza pale Dyson con funzione termo offre raffreddamento ad alta velocità e riscaldamento rapido e uniforme degli ambienti. Sfruttando la tecnologia Air Multiplier e un motore progettato per un flusso d’aria più potente, l’AM05 trascina 28 litri d’aria al secondo tramite un rotore a flusso misto. Nove alette allineate asimmetricamente, con file di minuscoli fori, riducono la frizione causata dalla collisione tra alta e bassa pressione dell’aria mantenendo un flusso omogeneo e costante. Nella fase di riscaldamento, l’aria passa su delle piastre di ceramica autoregolando il calore trasferito. Il flusso d’aria viene poi accelerato passando attraverso un’apertura di 2,5 mm all’interno dell’anello amplificatore e genera un getto che scorre lungo una rampa aerodinamica. Infine, grazie a un’area di bassa pressione dietro al ventilatore, l’aria viene incanalata in un processo di induzione. www.dyson.it/ informazione pubblicitaria Il Natale firmato Dyson eldom - focus stiro hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info HOOVER Ironspeed BLACK + DECKER Ferro da stiro a vapore XT2030 Ironspeed è un sistema stirante dotato della tecnologia Multi Steam brevettata da Hoover, che permette di gestire la potenza, la direzione e il grado di umidità del getto di vapore con un solo gesto tramite un selettore posto direttamente sull’impugnatura del ferro. I tipi di vapore che fuoriescono da tre parti specifiche della piastra, generati grazie alla Multi Steam Technology e creati in tre apposite camere, sono: Diffuse Caresse per i tessuti più delicati, Precise Power per le zone più difficili come tasche, maniche e asole dei bottoni, e Profound Care per i tessuti più comuni e resistenti. A questo si aggiungono una maniglia ergonomica integrata, un sistema di blocco, spegnimento automatico dopo 15 minuti di inutilizzo del ferro (un beneficio a livello di consumo energetico) e la carica continua, che garantisce vapore costante. Con potenza di 2000 watt, questo ferro a vapore è munito di piastra in acciaio inox e provvisto di funzione di autopulizia e sistema anticalcare. Offre vapore variabile e vapore verticale, presenta un’impugnatura ergonomica morbida e ha in dotazione un cavo da 3 metri. BRAUN TexStyle 7 TS735TP Ferro da stiro a vapore che si distingue per l’elevata qualità di stiratura anche nelle zone più difficili da raggiungere. Offre performance di alto livello grazie a 2400 watt di potenza erogata dalle tre aree attive, tra cui quella con vapore di precondizionamento, che consente di rimuovere le pieghe da tende e indumenti velocemente e comodamente. La piastra Eloxal di qualità assicura resistenza ai graffi e scorrevolezza. La configurazione dei fori nella zona triangolare frontale porta oltre il 50% del vapore più vicino alla punta del ferro per raggiungere anche le zone più difficili come colletti, polsini, tasche e pizzi. Con pulsante turbo vapore, vapore in verticale e grande serbatoio d’acqua da 400 ml per una maggiore autonomia, il ferro è disponibile nelle due colorazioni bianca e blu. BOSCH ProEnergy SensorSteam TDI902431E Il ferro da stiro ProEnergy SensorSteam con sensore Active Control Advanced si disattiva ogni volta che si lascia l’impugnatura, per stirare senza correre rischi. Durante il primo minuto dall’accensione il ferro si scalda rapidamente, grazie a una potenza da 2400 watt, mentre il display rimane illuminato durante l’utilizzo e lampeggia quando viene rilasciata la presa. La funzione “eco” permette di risparmiare fino al 25% di energia e fino al 35% di acqua rispetto all’impostazione “max”, mentre il programma Antishine offre una protezione speciale per tessuti scuri e delicati. La tecnologia MotorSteam consente al vapore di entrare più in profondità nei tessuti, la piastra CeraniumGlissée presenta scanalature vapore e design a “3 Zone” per un’elevata distribuzione del vapore e scorrevolezza, mentre la tecnologia Advanced Steam System offre vapore più efficace. NECCHI FreeFill600 Sistema stirante con caldaia in acciaio inossidabile più resistente, in pressione a ricarica continua per stirare senza interruzioni. Garantisce una partenza superveloce, vapore pronto in soli 2 minuti e regolabile con un massimo di 80 g/min. È munito di contenitore per acqua estraibile e ricaricabile da 0,8 litri, seconda cartuccia anticalcare inclusa, supporto antiscivolo per il ferro e finiture professionali, con base ferro in alluminio, manico in sughero e cruscotto tasti on/off con spie luminose. La potenza del ferro è di 800 watt, quella della caldaia di 1.200 watt, mentre la capacità della caldaia è di 0,5 litri. PHILIPS PerfectCare Viva TEFAL Freemove FV9962 Il nuovo generatore di vapore PerfectCare Viva raddoppia la velocità di stiratura grazie al generatore Compact ProVelocity. Garantisce la massima sicurezza su tutti i tipi di tessuto, anche su quelli più delicati come la seta, il cachemire, la lana e i sintetici, attraverso la tecnologia OptimalTemp, che facilita la stiratura senza la necessità di impostare e regolare la temperatura, grazie al processore avanzato Smart Control, per il controllo preciso e costante della temperatura della piastra. La piastra SteamGlide permette di stirare gli indumenti con la massima velocità e scorrevolezza: i fori appositamente studiati e progettati garantiscono una distribuzione bilanciata del vapore e consentono al ferro di scivolare facilmente su qualsiasi tessuto. Dotato di colpo di vapore ad alte prestazioni da 210 g, pompa ad alta pressione fino a 5 bar e serbatoio di capacità 1,7 litri. Versione upgraded del modello Optimo GV4630, con prestazioni più performanti. Il concept senza filo consente di muoversi liberamente intorno all’asse da stiro senza l’intralcio del cavo, la potenza passa dai 2400 watt ai 2600 e il vapore da 150 g/min a 160 g/min. La piastra smaltata Ultragliss permette di stirare velocemente ogni tipo di tessuto, dai capi normali a quelli più delicati. Freemove presenta una ricarica rapida durante le pause per garantire una sessione di stiratura attiva al 100% dell’efficienza. Una base ergonomica e una cupola assorbi-colpi permettono di rimettere il ferro nella sua base facilmente e senza problemi. Il pannello di controllo avverte l’utente quando è necessario ricaricare il ferro mentre una clip garantisce la massima stabilità della base sull’asse da stiro. 16 entertainment Centomila! Reportage da Milan Games Week 2014 Record di visitatori durante i tre giorni in fiera e i numerosi appuntamenti del Fuori Salone. Record! Centomila visitatori. È lo splendido risultato registrato da Milan Games Week 2014 - l’evento di riferimento del settore dei videogiochi in Italia, andato in scena dal 24 al 26 ottobre a Fieramilanocity, promosso da Aesvi e organizzato Fandango Club - che ha così incasellato un incremento di pubblico di oltre il 50% rispetto al 2013. A farla da padrone in questa quarta edizione appena conclusa sono stati i contenuti e le numerose iniziative speciali che hanno animato l’evento meneghino. Dall’anteprima nazionale di oltre 40 videogiochi attesi nei negozi tra la fine del 2014 e il 2015, all’omaggio ai titoli del passato di Milan Games Week Retro; dalle finali mondiali della FACEIT Counter-Strike Global Offensive League, agli oltre 1.700 posti per i tornei; dal cosplay contest che ha animato il palco centrale nel pomeriggio di domenica, all’area Milan Games Week Junior che ha accolto i piccoli videogiocatori in erba. Per arrivare alle attività dedicate agli sviluppatori di videogiochi Made in Italy con Milan Games Week Indie, area che ha ospitato una collettiva italiana di 18 titoli, e la tre giorni di conferenze e workshop dell’Italian Game Developers Summit. Grandi protagonisti della kermesse sono stati due partner strategici: Unieuro e Radio Deejay. Il primo ha attirato i consumatori nel suo temporary shop E adesso, avanti tutta! Un grande risultato, che premia gli sforzi messi in campo nei tre anni precedenti e che porta Milan Games Week ad assurgere a evento di grande rilievo per la piazza fieristica di Milano. Già i 100mila visitatori dimostrano che c’è fame e voglia di videogioco. Ma questo traguardo adesso deve essere un punto da cui ripartire. Con forza e decisione. Soprattutto guardando - più che alla prospettiva - alle aspettative del pubblico. Il nuovo format predisposto - con il ‘Fuori Salone’ che ha fatto da apripista - alla fiera è un elemento da capitalizzare. Ma è soprattutto la fiera in quanto tale che merita di essere implementata. E ampliata. Da tempo a Milano non si vedeva nella zona della cosiddetta Fiera vecchia un afflusso capace di intasare i marciapiedi e le strade adiacenti gli ingressi. Qualche operatore - che come me frequenta questo mondo da alcuni anni - per un attimo ha rivisto la stessa bolgia che per anni animava il mitico e storico Smau. Ma la di là degli amarcord l’edizione 2014 di Milan Games Week ha confermato che quella del gaming non è soltanto una cittadella. E che non c’è soltanto una tribù che balla. Il mercato italiano è dinamico. La voglia di videogiocare non è soltanto un pensiero che anima i presunti think tank. È tangibile e palpabile quanto si riesce a chiamare a raccolta - seppur con le ragioni più svariate - quasi centomila persone pronte a comprare un biglietto - ergo a spendere dei soldi - per provare in anteprima dei videogiochi, o anche solo per partecipare a una grande festa videoludica. Non solo: nella prima giornata si è registrata anche una significativa presenza di operatori del canale retail. Tutte le principali insegne che operano in questo business hanno quanto meno ‘fatto un salto’ per curiosare, o magari per incontrare i partner fornitori dell’industria. Un altro indicatore importante che in Italia c’è la possibilità - con toni e proporzioni corrette - di pensare a un momento ‘tutto italiano’ con un taglio B2B, magari allargato a tutto l’entertainment, includendo cioè il settore home video. Tutti questi spunti, insomma, devono essere presi in grande considerazione. Milan Games Week si è confermata come la kermesse di riferimento del settore dei videogiochi in Italia. Tutto il settore ha tra le mani un patrimonio ingente e prezioso. Bisogna cominciare dunque a pensare in grande all’edizione 2015. Adesso. E avanti tutta. con imperdibili offerte; la seconda ha trasmesso in diretta dalla Milan Games Week Arena nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica con alcuni dei suoi più noti speaker. Ma il fiore all’occhiello di questa edizione sono state le serate del Fuori Milan Games Week: un ricco palinsesto di eventi gratuiti che hanno fatto conoscere ai milanesi gli aspetti artistico-culturali dei videogiochi attraverso le oltre 20 iniziative dislocate in città. Dalle serate al cinema con proiezioni di pellicole originali di titoli cult e serie Tv in anteprima, alle mostre di game art; dal retrogaming alla musica a 8bit, dalle tavole rotonde ai tour negli studi di sviluppo di videogiochi. Fino alla grande festa, ossia il Milan Games Week Party realizzato nella cornice dell’Hangar Bicocca, che ha inaugurato l’edizione 2014 dell’evento. Fandango Unieuro “Quando ci siamo incontrati con Aesvi per presentare la nuova edizione Milan Games Week, abbiamo messo in campo sogni e visioni ambiziosi. Ma credo di poter dire con orgoglio che abbiamo mantenuto le promesse fatte in origine”, dichiara Michele Budelli, executive director di Fandango Club (nella foto a destra con Marco Moretti), società che ha curato l’organizzazione di Milan Games Week 2014. “Non era facile superare gli ottimi risultati delle edizioni precedenti”, prosegue Michele Budelli, “ma eravamo sicuri del carattere dirompente di alcune delle novità da noi proposte e - grazie anche allo straordinario supporto da parte di Aesvi - possiamo celebrare con sincero entusiasmo il traguardo dei 100mila visitatori che hanno partecipato alla manifestazione e alle attività di Fuori Milan Games Week nella settimana precedente all’evento. Proprio il Fuori Milan Games Week rappresenta uno dei più grandi successi di quest’edizione, unitamente all’impatto della MGW Arena by Personal Gamer”, conclude Michele Budelli. “Fondamentale da parte nostra è anche un ringraziamento a Unieuro, partner retail della manifestazione. E, in tema di ringraziamenti, non posso che dedicarne uno speciale anche a tutto il team di Fandango Club, senza il quale naturalmente tutto questo non sarebbe stato possibile. Ovviamente, siamo già al lavoro in vista dell’edizione 2015, facendo tesoro di tutti i suggerimenti emersi quest’anno”. Per la prima volta dall’esordio della manifestazione nel 2011, partner retail di Milan Games Week è stata Unieuro. La catena, recentemente al centro di un’importante operazione di rebranding che ha visto il Gruppo Sgm Distribuzione finalizzare in soli quattro mesi il cambio di insegna su oltre 400 punti vendita in tutta Italia e su tutti i canali digitali, era presente all’interno del padiglione espositivo con un temporary shop di 600 metri quadrati ricco di offerte estremamente convenienti nell’ambito dei videogiochi, delle console, dell’home entertainment e dei prodotti di elettronica di consumo. L’operazione messa in atto da Unieuro è stata un successo assoluto, complici anche i numerosi sottocosti denominati “happy hour”, che hanno visto la vendita di un numero limitato di console a prezzi estremamente aggressivi, come Wii U e Ps3 16 GB a 99 euro, o Ps4 nella versione stand-alone a 299 euro. Del resto, la partecipazione di Unieuro a Milan Games Week è stata supportata, a partire dal mese di settembre, da un imponente piano di comunicazione presso i punti vendita, oltre a volantini promozionali e inserzioni pubblicitarie, al coinvolgimento del sito www.unieuro.it e delle pagine dedicate sui social network, e all’organizzazione di iniziative di engagement diretto del pubblico di videogiocatori. Inoltre, grazie alla collaborazione di Unieuro con GameTime e videogiochi.com, erano disponibili quattro postazioni demo per testare i visori Oculus Rift DK2 di Oculus VR, sperimentando le nuove frontiere della realtà virtuale grazie a Pc ad alte prestazioni forniti da Asus e Amd. 18 Silvano Colombo Nintendo hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info Divertimento, gadget, ospiti esclusivi e tanti giochi da provare allo stand Nintendo. Per Wii U erano presenti Super Smash Bros. for Wii U, Hyrule Warriors, Bayonetta 2, Captain Toad: Treasure Tracker, Splatoon, Yoshi’s Woolly World e Kirby. Ma anche i fan di Nintendo 3DS/3DS XL non sono rimasti a bocca asciutta, grazie a titoli in anteprima come i tanto attesi Pokémon Rubino Omega, Pokémon Zaffiro Alpha e Disney Magical World, oltre ai recenti successi di Super Smash Bros. for Nintendo 3DS, Fantasy Life e Tomodachi Life. Sul palco centrale, per tutte le tre giornate di Games Week, si sono alternati momenti di animazione, sfilate di cosplayer e lanci di gadget esclusivi. Inoltre, il pubblico ha avuto la possibilità di giocare insieme ad alcuni dei più noti youtuber del panorama italiano, come Favij, RichardHTT, Giorgio Cappello di Paglia, Homyatol e tanti altri, che si sono cimentati in Super Smash Bros. for Nintendo 3DS. Sempre sul palco dello stand, si è tenuto il Pokémon Show, con molte attività dedicate a Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha, gadget e ospiti d’eccezione: il doppiatore Giorgio Vanni, voce delle sigle Pokémon più note, lo youtuber Dario Moccia e l’esperta di manga Asuka Ozumi. Un’area speciale era infine dedicata a Tomodachi Life, il gioco diventato un vero e proprio fenomeno sociale durante la scorsa estate: tutti gli appassionati hanno potuto incontrarsi, scambiarsi QR code dei personaggi e condividere le situazioni più pazze che accadono quotidianamente in questo titolo. Nell’Area Kids di Milan Games Week, Nintendo ha messo a disposizione dei giovani ospiti alcune postazioni con Super Smash Bros. for Nintendo 3DS, Mario Kart 7, Kirby Triple Deluxe e Pokémon X e Y. A intrattenere i piccoli giocatori, numerose attività ludiche, un’area di disegno dove dare sfogo alla propria creatività e tanta animazione dello staff Nintendo. Evita Barra Microsoft Circa 80 postazioni di gioco hanno animato lo stand Microsoft: per la prima volta nella storia di Games Week, lo spazio espositivo ha ospitato anche le demo station di Activision ed Electronic Arts, rispettivamente con Fifa 15 e Call of Duty: Advanced Warfare. Ma tra i titoli proprietari, i visitatori hanno potuto provare le novità annunciate recentemente per il mondo Xbox, come Forza Horizon 2, Project Spark, Sunset Overdrive (in uscita il 31 ottobre) e Halo: The Master Chief Collection, che arriverà in Italia il 14 novembre. Durante la fiera è stato possibile provare Nero, della software house romana Storm in a Teacup, esempio di eccellenza italiana fortemente voluta nel programma ID@Xbox di Microsoft e acclamato dalla critica. Nero era presente in anteprima sia allo stand di Xbox che nell’area Indie della fiera, per la prima volta giocabile a livello worldwide. Il suo lancio è previsto nei primi mesi del Da sinistra: Chiara Santilli, 2015, in esclusiva per Xbox. Claudia Radicello ed Elena Lottici Sony Computer Entertainment Andrea Persegati Da sinistra: Lorenzo Perrucchetti, Francesca Prandoni e Alessandro Carpignani Electronic Arts Un’intera sezione dello stand di Xbox era dedicata alle postazioni di gioco di Fifa 15: ultima edizione del franchise firmato EA Sports, questa simulazione consente di vivere le emozioni del calcio in modo estremamente realistico e convincente. Non solo: una delle tante iniziative della settimana di “fuori salone” ha riguardato proprio il titolo EA campione d’incassi. Dal 21 al 31 ottobre il Museo Mondo Milan ha ospitato una mostra che ripercorreva tutta la storia di Fifa, con uno sconto esclusivo per i visitatori di Games Week. Dalla sua nascita, che risale al 1993, fino all’ultima versione, erano in mostra tutti i pack della serie, insieme ad alcuni ricercati cimeli della saga, mentre un grande schermo proiettava una selezione degli spot Tv storici e recenti che hanno accompagnato il lancio del videogioco negli ultimi anni. All’interno di una delle sale del museo rossonero, due postazioni di gioco hanno dato l’opportunità di provare non solo Fifa 15, ma anche la sua primissima versione, Fifa International Soccer. In anteprima assoluta, poi, Electronic Arts ha portato a Milan Games Week Battlefield Hardline, titolo che combina gli intensi momenti multiplayer della serie Fps con un’ambientazione che ricorda le moderne serie televisive crime. Se nella campagna single player i giocatori vestono i panni di Nick Mendoza, giovane detective alla ricerca di un riscatto contro quelli che una volta erano compagni fidati, la modalità sfida in multiplayer si svolge tra criminali da catturare, casseforti da svaligiare, ostaggi da salvare in nuove modalità ispirate a polizia e criminali. A meno di un anno dal lancio sul mercato, Ps4 è presente in oltre 10 milioni di case nel mondo. Per chi ancora non l’ha acquistata, Milan Games Week ha costituito l’occasione ideale per toccare con mano le potenzialità di questa console, con un succoso assaggio dei prossimi software in arrivo. Bloodborne, ad esempio, esclusiva Ps4 nata dalla creatività del team di From Software e di Hidetaka Miyazaki (padre dei giochi della serie Souls), un gioco ricco di azione e terrore, racconta la storia di Gascoigne, uomo solitario e cacciatore sanguinario che si reca nell’antica città di Yharnam, nella quale si è sviluppato un virus che trasforma tutti gli abitanti in creature demoniache, bestie e umanoidi. Atmosfere completamente diverse per The Order 1886, ambientato nella Londra di un’età vittoriana alternativa, con forti sfumature steam punk. Venerdì 24 ottobre, nella prima mattinata di Milan Games Week, Sony Computer Entertainment Italia ha anche organizzato una presentazione alla stampa del nuovo LittleBigPlanet 3, un’esclusiva per Ps3 e Ps4 sviluppata da XDev e Sumo Digital. Come i suoi predecessori, anche quest’ultimo titolo della serie LittleBigPlanet gioca sul principio base dello user generated content, ossia un sistema di creazione dei contenuti che ha portato una community particolarmente attiva a ideare e condividere oltre 8,5 milioni di livelli originali. Il principale elemento di novità di LittleBigPlanet 3 è l’introduzione di nuovi personaggi, ognuno dotato delle sue abilità specifiche, in grado di portare il multiplayer a un nuovo livello. Marco Saletta 19 entertainment Ubisoft Nel corso della quarta edizione della manifestazione dedicata ai videogiochi è stato possibile provare in anteprima esclusiva alcuni dei titoli più attesi della stagione autunnale, tra cui Assassin’s Creed Unity, Assassin’s Creed Rogue, Far Cry 4 e The Crew, tutti disponibili con postazioni da gioco per Pc o console. Oltre alle anteprime assolute per i visitatori di Games Week, Ubisoft ha mostrato l’ampio ventaglio di titoli per l’attuale generazione di console, tra cui Just Dance 2015, il gioco di ballo più venduto al mondo, Just Dance Now, rivoluzionaria versione mobile già disponibile per smartphone iOS e Android, e Valiant Hearts: The Great War. E proprio in merito a quest’ultimo titolo Ubisoft ha organizzato, nel corso del Fuori Milan Games Week, una tavola rotonda in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, alla scoperta dei numerosi punti di unione tra il videogioco e i principali accadimenti storici della Prima Guerra Mondiale. A Games Week non è mancato, poi, Watch_Dogs e la recentissima espansione Bad Blood, con protagonista il carismatico hacker T-Bone. Le famiglie, infine, hanno avuto modo di sfidarsi con i classici Hasbro senza tempo, come Monopoly Plus e Trivial Pursuit Live!, entrambi presentati in anteprima esclusiva durante la fiera. Activision Paolo Chisari Maurizio Pedroni Anteprime per grandi e bambini nella Games Week firmata Activision. Per la prima volta, i fan del franchise Call of Duty hanno potuto provare il nuovo capitolo Advanced Warfare nella modalità multiplayer, in un’area appositamente creata presso lo stand Xbox. Code lunghissime per riuscire a giocare in anteprima al nuovo sparatutto sono state una costante per tutte le tre giornate di Games Week: l’attesa per questo titolo è altissima, soprattutto perché si tratta del primo gioco della serie CoD sviluppato nativamente per le console di nuova generazione. Lo stand di PlayStation ha invece ospitato Destiny e il suo universo online in costante espansione, fatto di attività cooperative, pubbliche e di community. Per i più piccoli e per le famiglie non poteva poi mancare uno spazio ad hoc dedicato a Skylanders Trap Team, all’interno dell’area Junior. In aggiunta alle versioni per console, nel corso della fiera è stato possibile provare la versione per tablet (iPad, Kindle Fire e dispositivi Android), che porta su dispositivi mobili le avventure ambientate nelle magiche terre di Skylands, con una grafica dalla qualità pari a quella delle console, un portale e un controller ad alte prestazioni sviluppato appositamente per il gioco. Da sinistra: Massimo Cervia, Mauro Trasa e Fabio Migliavacca The Walt Disney Company Italia Anche nel 2014 The Walt Disney Company Italia è tornata alla Games Week con anteprime esclusive, un’immersione nell’universo Disney e Marvel, l’incontro con i disegnatori Disney, e la presenza di Capitan America, Spider-Man e IronMan, che si sono fatti fotografare insieme ai loro fan. In anteprima è stato possibile provare Disney Infinity 2.0: Scatola dei Giochi Starter Pack, l’edizione speciale di Disney Infinity 2.0 che offre la possibilità di vivere nuove avventure nella Scatola dei Giochi 2.0 con i personaggi interattivi di Hulk, Paperino, Aladdin e Jasmine, Malefica, Merida, Stitch, Trilli, Hiro e Baymax . Presente in fiera anche Disney Fantasia: Il Potere della Musica, titolo musicale interattivo ispirato al film classico di animazione Disney Fantasia, con tecnologia di controllo del movimento, e le nuove app Disney Junior: Gioca Con Noi, disponibile su Apple Store, in cui si interagisce con i personaggi delle serie prescolari più amate del canale Tv Disney Channel, fra cui Dottoressa Peluche, Sofia La Principessa, Jake e i Pirati dell’Isola che non c’è e La Casa di Topolino, e Star Wars: Commander, app di- Federico Marelli sponibile per iOS e Android, gioco strategico in tempo reale dove costruire la propria base, reclutare le forze d’attacco e sfidare altri giocatori nell’universo di Star Wars scegliendo l’Alleanza Ribelle o l’implacabile Impero. Koch Media Moltissimi i giochi presenti nello stand che Koch Media ha allestito per Games Week. In anteprima assoluta sul suolo italiano i fan hanno potuto mettere le mani su Dead Island 2, sfidare gli amici con Lara Croft & the Temple of Da sinistra: Umberto Bettini Osiris, immergersi nelle magiche e Luigi Colamusso atmosfere di Kingdom Hearts HD 2.5 ReMix, oppure nella visionaria follia di Escape Dead Island. Sequel di un gioco che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, Dead Island 2 ne riprende i punti di forza, offrendo un’adrenalinica esperienza survival zombie open-world. Anello di congiunzione tra i due titoli è invece Escape Dead Island, che punta maggiormente su aspetti survival mystery per svelare la vera origine dell’epidemia zombie. Presenti anche Sleeping Dogs - Definitive Edition, la versione rimasterizzata del titolo Square Enix, arricchita di tutti i 24 contenuti aggiuntivi originali, Ryse: Son of Rome, MXGP: The Official Motocross Videogame e lo spaventoso The Evil Within, diretto da Shinji Mikami, un vero veterano del genere horror e già creatore della serie Resident Evil. Allo stand di Koch Media, la stampa ha anche potuto assistere a un’anteprima di Ride, la nuovissima Ip firmata Milestone e in uscita nel 2015, che si propone di diventare un punto di riferimento assoluto per gli appassionati di corse motociclistiche. 20 hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info Warner Bros. Interactive Entertainment Warner Bros ha portato in anteprima a Milan Games Week Lego Batman 3 Gotham e Oltre: nel nuovo action game il Cavaliere Oscuro unisce le forze con i supereroi dell’universo DC Comics e vola nello spazio per impedire al malvagio Brainiac di distruggere le Terra. Utilizzando il potere degli Anelli della Lanterna, Brainiac restringe i mondi per aggiungerli alla sua contorta collezione di città in miniatura provenienti da tutte le parti dell’universo. I più grandi supereroi e i più scaltri cattivi dovranno unire le proprie forze e viaggiare per i differenti mondi della Lanterna per collezionare gli anelli e fermare Brainiac prima che sia troppo tardi. Alcune postazioni di gioco erano poi dedicate a La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor, un videogioco d’azione single player che funge da collegamento tra le straordinarie avventure di Bilbo Baggins ne Lo Hobbit e le vicende narrate da Il Signore degli Anelli. Da sinistra: Manuel Del Rosso, Fabrizio Ioli e Davide Bilotta Christophe Berrard Christian Born Project Cars, Rugby 15, Lords of the Fallen e Dragon Ball Xenoverse sono state le principali anteprime di Bandai Namco Games per i visitatori di Games Week 2014. Per gli appassionati di corse automobilistiche erano disponibili due postazioni racing per Project Cars, in arrivo il 20 marzo 2015 per Xbox One, Ps4 e Pc, mentre gli sportivi hanno potuto provare il nuovo titolo Bigben Interactive dedicato a una delle discipline a squadre più nobili e storiche, Rugby 15, in uscita a metà novembre per console old e next gen, oltre a Pc e Ps Vita. Accanto all’action-Gdr fantasy Lords of the Fallen, grande successo per l’anteprima di Dragon Ball Xenoverse: venerdì 24 ottobre, presso il palco dell’Area Tornei, i fan hanno potuto incontrare Masahiro Kashino, development producer del gioco, insieme a Hideo Baba, producer della serie Tales of, che hanno firmato autografi ai presenti. Nell’area tematica 100% Manga è stato possibile giocare non solo a Dragon Ball Xenoverse, ma anche con Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm Revolution, One Piece Unlimited World Red, Tales of Xillia 2 e JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle. Oltre alla presenza di diverse postazioni per provare il nuovissimo F1 2014, interamente brandizzate Red Bull, è stato possibile godersi un’anteprima di The Witcher 3 Wild Hunt in una speciale area cinema, che ha proiettato i video più belli del titolo, introdotti da uno speciale ringraziamento da parte del team di sviluppo di CD Project Red. Bandai Namco era presenta anche nell’area Kids, con Violetta: Musica e Ritmo (Wii, 3DS e DS), e Pac-Man e le Avventure Mostruose 2 (Xbox 360, Ps3, Wii U e 3DS). Turtle Beach Turtle Beach, brand specializzato in audio di alta qualità distribuito da Bigben Interactive, era presente a Milan Games Week con tre colonne brandizzate all’interno dell’area tornei. Le ultime novità del marchio includono referenze per le console di nuova generazione, come il modello Ear Force P12 per Ps4 e XO One per Xbox One. Per Pc e device mobili, le cuffie Recon 100 garantiscono estrema leggerezza e grande comodità di utilizzo, grazie ai cavi per Pc e telefono inclusi. Infine, per tutti gli appassionati di Call of Duty, Turtle Beach produce anche l’headset per gaming Call of Duty Advanced Warfare Ear Force Sentinel Task Force, disponibile per Ps4 e Xbox One, ma compatibile anche con dispositivi mobili e Ps Vita. Bandai Namco Games Da sinistra: Nadia Colombo, Ottaviano Di Bernardo e Gerardo Ferla 2K Sports Stand interamente dedicato a NBA 2K15 quello di 2K a Milan Games Week. La celebre simulazione di basket torna quest’anno ancora più ricca di contenuti e con una grafica altamente spettacolare. All’interno del gioco sono stati inseriti 11 nuovi team appartenenti all’Eurolega di basket, tra cui il team tedesco FC Bayern Munich, la squadra francesce JSF Nanterre, il team turco Galatasaray Liv Hospital Istanbul e la squadra serba Partizan NIS Belgrade, che portano a 25 il totale delle squadre giocabili di questa categoria. L’atleta di copertina dell’edizione 2K15 del franchise NBA è Kevin Durant, quattro volte miglior realizzatore NBA, MVP della stagione 2014, cinque volte selezionato per l’NBA All Star team e vincitore del premio “NBA Rookie of the Year” 2007-2008. 21 Da sinistra: Matteo Tinelli e Gustavo Provasi Bilancio dell’edizione 2014 Ecomondo, un altro record hitech Intervista Gabriele Cané, presidente di Assoraee “Servono regole chiare a tutela della qualità” magazine A Rimini sono stati oltre 100mila i visitatori della 18esima fiera dedicata a green economy e sviluppo sostenibile. La kermesse di riferimento dell’area euro-mediterranea assume così una dimensione sempre più internazionale. a pagina 24 speciale raee Aires: “Vogliamo un mercato libero e aperto” Il principio ‘all actors’ offre ai retailer maggiore libertà nella scelta a chi affidarsi per lo smaltimento dei rifiuti. I negozi di elettronica di consumo giocano un ruolo strategico, con 216mila tonnellate raccolte, da cui si ricavano materie prime per 140 milioni di euro. a pagina 24 Forum Raee Decreto 49: una sfida ambiziosa per la filiera La raccolta torna a crescere I dati del Centro di Coordinamento a ottobre 2014. Dopo un 2012 in calo e un 2013 in stallo il trend in Italia registra un rialzo nell’ordine di un 2% medio. a pagina 27 Museo del Riciclo a Ecomondo: l’arte che nasce dai rifiuti Ecolight porta i RAEEshop Evolution in Romagna a pagina 27 Riciclo batterie al litio: al via il progetto Cobat-CNR Stati Generali della Green Economy 2014 a pagina 24 a pagina 25 “L’economia verde, la strada maestra per uscire dalla crisi” 23 Ecolamp, andamento positivo Guardando all’andamento nei primi 10 mesi del 2014, il trend registrato dal consorzio Ecolamp è positivo. “Siamo in linea con il target di raccolta definiti nell’ambito dei prodotti di illuminazione”, ha commentato Fabrizio D’Amico (foto), direttore di Ecolamp. “Alla fine di ottobre ci siamo attestati su circa 1.700 tonnellate raccolte e dunque guardo con fiducia agli obiettivi delineati per questo esercizio. E credo che con ragionevole certezza possiamo pensare di superare la soglia di oltre 2mila tonnellate. È un anno per noi positivo, anche perché, grazie al nostro progetto ‘ExtraLamp’, una quantità significativa di installatori si sono iscritti al Centro di Coordinamento Raee”, conclude Fabrizio D’Amico. Buon compleanno, Ecopower L’occasione rappresentata da Ecomondo 2014 è stata scelta dal consorzio Ecopower, che fa parte del network con Ridomus ed Ecoped, per festeggiare il successo collezionato nei primi 5 anni di attività. Positivi anche i riscontri che si stanno registrando al seguito del progetto di integrazione che Eco p e d - Ri d o mus-Ecopower (guidati dal direttore Giuliano Maddalena, nella foto) stanno implementando con il consorzio Ecor’it, guidato da Luciano Teli. speciale raee Il bilancio dell’edizione 2014 Ecomondo, un altro record A Rimini sono stati oltre 100mila i visitatori della 18esima fiera dedicata a green economy e sviluppo sostenibile. La kermesse di riferimento dell’area euro-mediterranea assume una dimensione sempre più internazionale. Si è conclusa con numeri da record la 18esima edizione di Ecomondo, la fiera internazionale dedicata al recupero di materia ed energia e allo sviluppo sostenibile, in scena negli spazi di Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre. Sono stati oltre 100mila, per la precisione 101.144 (in aumento dell’8,6% sul 2013), i visitatori della kermesse, 350 i buyer presenti in fiera, oltre 550 i giornalisti accreditati, con anche ampi riscontri dal mondo dei social network. Da segnalare la consistente presenza estera, con operatori provenienti da 86 Paesi, dei quali 30 d’Oltreoceano. Oltre 1.200 le imprese espositrici presenti, dislocate nei 16 padiglioni, all’interno dei vari spazi espositivi, tutti all’insegna della green economy. A cominciare dal salone Ecomondo, focalizzato sul recupero e riuso di materia ed energia, a cui si sono affiancati gli spazi di Key Energy, dedicato alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica, Key Wind, per l’energia eolica, H2R, per la mobilità sostenibile, Cooperambiente, per il sistema coop per l’ambiente, e Condominio Eco, dedicato alle soluzioni e ai servizi per gli immobili. Ecomondo oggi rappresenta non solo la piattaforma tecnologica di riferimento per l´economia del futuro, che punta su ecoinnovazione e trasformazione dei rifiuti in risorsa, ma anche un importante laboratorio di formazione e informazione. Grazie anche, e soprattutto, al fitto calendario di eventi promossi dal Comitato Tecnico Scientifico guidato dal Professor Fabio Fava, con grande attenzione al mondo delle Pmi e all’internazionalità, con focus quest’anno sui Paesi dell’area mediterranea e su Brasile, Russia e Cina. Centrale è stato ancora una volta il ruolo degli Stati Generali della Green Economy, l’appuntamento annuale che riunisce il mondo dell’economia verde allo scopo di elaborare nuove proposte da indirizzare alle istituzioni. E che quest’anno ha visto la partecipazione di due ministri, Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, e Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, di oltre 100 relatori, tra i quali rappresentanti istituzionali, imprese e organizzazioni di newsline Museo del Riciclo a Ecomondo: l’arte che nasce dai rifiuti Il Museo del Riciclo torna a Ecomondo. Alla diciottesima edizione della manifestazione espositiva dedicata alla green economy e alle buone pratiche ambientali, il consorzio Ecolight è tornato a essere protagonista con il portale www.museodelriciclo.it, e con “WEEE Cities”, una personale dell’artista Franco Recchia. “Il Museo del Riciclo è un progetto web nato per incrementare la sensibilità ambientale che vuole dare visibilità a quanti, utilizzando materiali di scarto, realizzano opere d’arte, installazioni, oggetti di design e gioielli”, spiega Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight, consorzio nazionale che si occupa della gestione di Raee, pile e accumulatori esausti. “In occasione di Ecomondo, dal web il progetto diventa uno spazio concreto dove poter ammirare direttamente le opere d’arte”. imprese, mondo della ricerca e associazioni, e di circa 2mila partecipanti, a cui vanno aggiunti tutti coloro che hanno seguito la diretta streaming delle sette sessioni tematiche di approfondimento e consultazione. “Gli Stati Generali del 2014 lanciano un messaggio al Governo: la green economy è la via maestra per uscire dalla crisi”, ha evidenziato in chiusura Edo Ronchi, presidente del Consiglio nazionale della Green Economy. Anche la Città Sostenibile si è confermata uno dei punti di forza di Ecomondo, registrando l‘adesione di realtà di primo piano come Hewlett Packard Italiana, Telecom, Enel, I-Casa Green, Gruppo Ferrovie dello Stato, Ancitel Energia e Ambiente, Coordinamento Agende 21, Regione Marche, Cloros, Invernizzi Imballaggi, Cisa, Confagricoltura, Blupura e Celli. Allestito su 6mila metri quadrati, lo spazio progettato da Rimini Fiera – con il supporto del Comitato di Indirizzo e la collaborazione commerciale e progettuale di eAmbiente – ha presentato un modello ideale di città sostenibile mostrando soluzioni, tecnologie e progetti che consentono di migliorare la qualità di vita del cittadino e favorire lo sviluppo dei territori in chiave sostenibile ed efficiente. Insomma, i numeri dell’edizione 2014 confermano ancora una volta il ruolo guida nel settore della green economy che la kermesse di Rimini ormai riveste nell’area euro-mediterranea, da cui giunge la più folta presenza di visitatori. Ma Ecomondo non si ferma al Mediterraneo. Proprio nel pieno dello svolgimento della fiera è arrivata la notizia dell’acquisizione da parte di Rimini Fiera, e del Gruppo Tecniche Nuove, della manifestazione brasiliana Fimai, la più importante fiera sull´ambiente in America Latina, che da 15 anni si svolge all´Expo Center Norte di San Paolo con circa 500 espositori e 15mila visitatori professionali. “Esportiamo Ecomondo in America Latina – ha commentato Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera, dando l’annuncio dell’acquisizione – per sostenere e accompagnare le imprese verso un mercato strategico. Abbiamo lavorato molto per tessere relazioni internazionali che offrissero, a partire dalla manifestazione di Rimini Fiera, opportunità di nuovo business a livello mondiale; ora un passo ulteriore, che ci garantisce di essere anche fisicamente su mercati decisivi. Penso sia una grande opportunità per le imprese, particolarmente le medie, per garantirsi una vetrina d´eccezione”. Ecolight porta i RAEEshop Evolution in Romagna In occasione di Ecomondo, la fiera dedicata al recupero di materia ed energia e allo sviluppo sostenibile, arrivano in Romagna i cassonetti smart per la raccolta dei rifiuti elettronici. A Rimini, Riccione, Cesena, Ravenna e Faenza il consorzio Ecolight ha posizionato sei nuovi RAEEshop Evolution; salgono così a 18 le strutture commerciali dell’Emilia Romagna dotate dell’innovativo cassonetto dove poter conferire rifiuti elettronici di piccole dimensioni e sorgenti luminose a risparmio energetico esauste. “È un servizio che abbiamo predisposto per rispondere all’Uno contro Zero”, spiega il direttore generale di Ecolight Giancarlo Dezio. “Questi cassonetti, che vengono posizionati in prossimità di grandi strutture di vendita, sollevano i negozi dalla gestione dei rifiuti consegnati dai clienti, ma soprattutto vanno incontro ai cittadini nell’ottica di facilitare il conferimento dei RAEE, quindi stimolare un maggiore rispetto dell’ambiente”. 24 Riciclo batterie al litio: al via il progetto Cobat-CNR Il riciclo delle batterie al litio parte dall’Italia. A raccogliere la sfida saranno Iccom, l’Istituto di chimica dei composti organometallici del Cnr, e Cobat, Consorzio Nazionale per la Raccolta e il Riciclo, che da oltre 25 anni è leader nel settore del recupero di pile e accumulatori. L’obiettivo è trovare una tecnologia affidabile ed ecosostenibile per il trattamento di questa ormai diffusissima tipologia di batterie, presente nei dispositivi di elettronica portatile (smartphone, tablet, Pc) e nelle auto elettriche. L’assegnazione del progetto ai ricercatori dell’Iccom è stata sottoscritta da Giancarlo Morandi, presidente di Cobat, e da Maurizio Peruzzini, direttore di Iccom, alla presenza del presidente del Cnr Luigi Nicolais. Si tratta del primo passo concreto dell’accordo-quadro di durata triennale siglato a maggio 2014 dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e da Cobat. Il Consorzio ha affidato ufficialmente all’Istituto uno studio di fattibilità per individuare un processo di trattamento e riciclo degli accumulatori al litio esausti e quindi recuperare i metalli e i componenti contenuti. Si tratta di batterie estremamente delicate, il cui elemento base è altamente infiammabile, in particolar modo in presenza di acqua. hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info Stati Generali della Green Economy 2014 “L’economia verde, la strada maestra per uscire dalla crisi” L’edizione 2014 degli Stati Generali della Green Economy – l’appuntamento ‘verde’ annuale andato in scena a Rimini nel quadro di Ecomondo, e che riunisce tutto il mondo dell’economia verde per elaborare nuove proposte da indirizzare al Governo – lancia un messaggio: la green economy è la via maestra per uscire dalla crisi. E lo fa mediante la voce del presidente, Edo Ronchi, che ha sottolineato un aspetto importante e strategico in vista delle sfide future: “Dobbiamo prestare la massima attenzione a non subire solo le emergenze. A mio parere occorre più che mai alzare la testa, guardare cosa fanno i paesi più avanzati. Per aprire nuove strade, è necessario rottamare le vecchie idee di sviluppo”. L’edizione 2014 ha visto la presenza qualificata di esponenti del mondo politico e non solo: da Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, a Giuliano Poletti, titolare del Lavoro, a cui si sono aggiunti oltre 100 relatori, tra i quali rappresentanti istituzionali, imprese e organizzazioni, mondo della ricerca e associazioni. Complessivamente sono stati circa 2mila i partecipanti ai lavori che si sono svolti in sala, a cui vanno aggiunti tutti coloro che hanno seguito la diretta streaming e hanno interagito mediante le attività di social network. Le novità 2014 degli Stati Generali della Green Economy sono state le sette sessioni tematiche di approfondimento e consultazione, che hanno elaborato alcune proposte discusse nella sessione conclusiva di stamattina. Non solo. Bisogna ricordare che nell’indagine, elaborata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, a cui è dedicato il terzo capitolo del Rapporto Fondazione-Enea “Le imprese della green economy”, sono stati coinvolti 437 imprenditori di tutti i settori più rappresentativi della green economy, che hanno risposto a un questionario articolato in 56 temi relativi a otto argomenti strategici. Dalla ricerca emerge che oltre il 90% delle imprese della green economy è convinto che la produzione in direzione green possa contribuire in maniera significativa alla ripresa economica. Gli imprenditori stanno cominciando a fare squadra su idee e convinzioni condivise: la crisi economica può essere superata innovando, differenziando e puntando su produzioni e consumi in direzione green. Il Consiglio Nazionale della Green Economy è composto da 67 organizzazioni di imprese rappresentative e promuove, in collaborazione con il mini- stero dell’Ambiente e il ministero dello Sviluppo Economico, questa manifestazione. Il Consiglio si è dotato di dieci gruppi di lavoro su altrettanti settori strategici - che coinvol- gono quasi 400 esperti in tutta Italia - allo scopo di sviluppare una piattaforma di proposte strategico-programmatica per lo sviluppo di una green economy come via d’uscita dalla 25 crisi economica e come chiave per il rilancio di investimenti e occupazione attraverso un Green New Deal. Raffaella Cordera speciale raee hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info Decreto Legislativo 49/2014 Aires: “Vogliamo un mercato libero e aperto” La campagna informativa a beneficio dei consumatori Per illustrare in modo chiaro le modalità di conferimento dei Raee ai consumatori che frequentano i negozi delle insegne aderenti ad Aires, l’associazione ha organizzato una campagna di informazione. Oggetto la nuova normativa e i ritiri 1 contro 1 e 1 contro 0. Il principio ‘all actors’ offre ai retailer maggiore libertà nel scegliere a chi affidarsi per lo smaltimento dei rifiuti. I negozi di elettronica di consumo giocano un ruolo strategico, con 216mila tonnellate raccolte, da cui si ricavano materie prime per 140 milioni di euro. I retailer scendono in camApertura significa assicurare po sulla scottante materia dei al sistema maggiore concorRaee. E segnatamente lo fanrenza, sia per quanto riguarda no Aires (Associazione Italiai servizi offerti, sia per i prezzi na Retailer Elettrodomestici praticati”, hanno evidenziato Specializzati) e ConfcommerRiccardo Pasini e Davide Roscio avanzando e auspicando si, rispettivamente vice presiun’apertura del mercato, ma dente e direttore generale di proponendo concretamente Aires. un’azione incisiva attraverso “Riteniamo di fondameni punti vendita dei propri astale rilievo, per la crescita sociati. L’iniziativa è stata andel sistema di raccolta dei nunciata e presentata proprio Raee, la previsione di connel corso di Ecomondo 2014. sentire canali alternativi di Come a dire che si volta paconferimento agli operatori gina nel panorama dello smalcommerciali, per ovviare alla timento dei rifiuti elettronici: cronica carenza di piattaforcosì le due associazioni ponme comunali sul territorio gono l’accento sul nuovo ruo- Davide Rossi, nazionale”, ha dichiarato Pier lo della distribuzione che ora direttore generale di Aires Paolo Masciocchi, responsabigioca un ruolo primario all’inle settore ambiente, sicurezza terno del processo, diventane utilities in Confcommercio. do centri di raccolta. Con il Decreto, entrato in “Una previsione che recepisce lo spirito del nuovigore lo scorso 12 aprile, alla ormai consolidata vo quadro ‘all actors’ e il ruolo sempre più deternormativa dell’1 contro 1, che prevede l’obbligo minante che alcuni operatori, come quelli della per la distribuzione di ritirare gratuitamente il distribuzione, saranno chiamati a ricoprire visti grande elettrodomestico all’acquisto del nuovo, è gli obblighi e gli obiettivi fissati dalla normativa. stato affiancato l’1 contro 0, ovvero l’obbligo per Per essere pienamente operativi crediamo, però, gli esercizi di oltre 400 metri quadrati di ritirare che questi principi dovrebbero essere tradotti e i piccoli elettrodomestici anche senza un nuovo trasferiti anche all’interno delle rappresentanze acquisto, purché sia di dimensioni inferiori ai 25 istituzionali previste. Il Comitato di Indirizzo, la cui funzione appare quantomeno essenziale alla cm (lato lungo). Ad oggi, i rivenditori di elettronica e di elet- luce degli ambiziosi obiettivi di raccolta e recupetrodomestici raccolgono, grazie al sistema dell’1 ro, dovrebbe riflettere nella sua composizione, in contro 1 e dell’1 contro 0, circa 216mila tonnel- modo adeguato, tutti gli attori della filiera. A tal late di prodotti destinati al recupero e allo smal- proposito”, prosegue Maschiocchi, “sarebbe autimento. Il valore stimato medio intrinseco delle spicabile un allargamento dei componenti previmaterie prime recuperate è di 140 milioni di euro sti per le organizzazioni nazionali delle categorie (dati del Consorzio Remedia, Rapporto Annuale). del commercio al fine di equipararle, quantomeSi tratta di un vero e proprio “tesoro” ecologico, no, al numero di componenti previsto per le orche scongiura la dispersione nell’ambiente di ganizzazioni nazionali dell’industria. Nel Comitamateriali potenzialmente pericolosi e inquinanti, to d’indirizzo previsto, il settore del trattamento ed economico, che fornisce concrete opportunità Raee, ad esempio, è riconosciuto soltanto se di emanazione delle associazioni rappresentative di business per le imprese nazionali. L’obiettivo stabilito dal Decreto è quello di ar- del comparto produttivo. Ciò significa che gli imrivare, nell’arco dei prossimi cinque anni, a rac- pianti Raee continueranno a poter essere rapprecogliere 720mila tonnellate di rifiuti elettrici ed sentati, nelle sedi istituzionali, esclusivamente da elettronici, pari a circa l’85% di tutti i Raee gene- organizzazioni del comparto industriale, come è rati, che corrispondono a circa 12 Kg a cittadino. stato sino ad oggi. Non ci sembra una scelta corSi tratta di obiettivi di raccolta e di recupero dav- retta visto che Confcommercio, oltre al comparto vero ambiziosi, che dovranno spingere tutti gli dell’importazione e della distribuzione, rappreoperatori a migliorare la gestione di questa risor- senta una sensibile quota di mercato per quanto sa e ad aumentare sensibilmente gli sforzi nella riguarda gli operatori del recupero e del trattaraccolta. In quest’ottica, il Decreto ha finalmente mento”. Ma, come detto in apertura, da parte di Aires introdotto nel nostro Paese il modello ‘all actors’, previsto dalla normativa Europea: il nuovo siste- c’è la precisa volontà di agire in maniera concrema affianca ai sistemi collettivi dei produttori an- ta. Per questo è stata messa a punto una campagna informativa che vedrà coinvolti tutti i punti che altri operatori accreditati del settore. Per la distribuzione, questo significa maggio- vendita delle insegne e catene associate (si veda re libertà nella scelta a chi affidarsi per lo smal- riquadro a lato). Un’azione mirata e coordinata, timento dei Raee raccolti, ma anche maggiore dislocata sul territorio, proprio a ribadire il ruolo concorrenza e liberalizzazione del mercato. “Il che il canale retail intende ‘giocare’ in materia di nuovo modello, basato su una legittima e auspi- Raee. Per fornire il proprio contribuito tangibile cata apertura del mercato, si traduce in un van- alla crescita dei livelli di raccolta dei rifiuti elettritaggio per produttori, distributori e consumatori. ci ed elettronici in Italia. 26 Gli obblighi dei punti vendita speciale raee hitech magazine anno 5 - numero 13 - 30 novembre 2014 www.hitechweb.info Forum Raee Le sfide ambiziose del Decreto 49 Un confronto aperto. Schietto. Che ha visto alternarsi al tavolo dei relatori tutti i protagonisti della filiera italiana dei Raee: dai rappresentanti dei produttori e degli importatori alla distribuzione, dai sistemi collettivi di raccolta agli impianti di trattamento, dagli esponenti dell’Anci (i Comuni italiani) a quelli del Ministero dell’Ambiente. L’edizione 2014 del Forum Raee – andata in scena lo scorso 6 novembre nel quadro di Ecomondo a Rimini – ha marcato il perimetro di quanto è stato fatto (e resta da fare) a seguito del recepimento della Direttiva Europea che ha portato alla definizione del Decreto 49. Ebbene: la strada è lunga. Molto lunga. Non facile. E nessuno si nasconde che il target da raggiungere (dagli attuali 4 Kg pro capite ai 12 Kg del 2019) sia decisamente impegnativo e sfidante. Ci sono ancora svariati aspetti da definire sulla materia. A cominciare dai Decreti Attuativi e dai sistemi di controllo. Così come diventa centrale il ruolo che deve giocare ciascun interprete della filiera, proprio alla luce del sistema ‘all actors’ attivato. Sul tappeto resta nodale il tema della semplificazione operativa. La distribuzione (canale retail specializzato e Gd) lo invocano proprio per fornire un contributo fattivo e importante, dal momento che oltre all’1 contro 1 si è implementato proprio il meccanismo dell’1 contro 0. Ma sul tappeto ci sono altre questioni, a cominciare dall’accordo di programma non soltanto con i Comuni italiani, con i quali sembra sia prossima la definizione. L’Italia anche nell’anno 2014 dovrebbe ripartire da un dato consolidato: ossia una raccolta intorno ai 4 Kg di Raee per cittadino. Ma è chiaro che nel prossimo triennio urge cambiare passo. Sotto ogni profilo. Insomma, qualcosa deve accadere. Altrimenti la situazione si complica. Il tema dei Raee richiede di fare sistema veramente. Senza cercare scorciatoie e mettendo al centro dell’attenzione tutti i soggetti protagonisti di questo mercato. Il conto alla rovescia sta per comunicare. Intervista Gabriele Cané, presidente di Assoraee I dati del Centro di Coordinamento a ottobre 2014 Incontriamo il presidente di Assoraee, Gabriele Cané, nel corso dell’edizione 2014 di Ecomondo, per un giro d’orizzonte sulla tematica dei rifiuti elettrici ed elettronici. E come sempre non mancano gli spunti di analisi e riflessione. Dopo un 2012 in calo e un 2013 in stallo, quest’anno la raccolta dei Raee in Italia torna a crescere di una media del 2%. Lo rivelano i dati sui primi 10 mesi del 2014, presentati dal Centro di Coordinamento nel corso dell’edizione 2014 della fiera Ecomondo di Rimini. Si tratta di una netta inversione di tendenza che vede le lampadine a basso consumo – appartenenti al raggruppamento R5 – e le piccole apparecchiature elettroniche come telefonini, computer, frullatori o aspirapolveri (raggruppamento R4) fare il balzo in avanti più marcato, con rispettivamente un +9% e un + 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Cresce del 2% anche la raccolta delle apparecchiature refrigeranti (R1) come frigoriferi e condizionatori. Stazionari invece i grandi elettrodomestici (R2 - lavatrici, forni elettrici, lavastoviglie) che registrano numeri simili a quelli dello scorso anno. L’unico raggruppamento in calo (-2%) è quello di Tv e Monitor (R3) che, dopo aver registrato crescite a due cifre nel periodo dello switch-off al digitale terrestre, ormai risente di una naturale flessione nel ricambio di questi dispositivi. Un aspetto importante da sottolineare è che la raccolta complessiva dei rifiuti elettrici ed elettronici torna a crescere mentre i consumi di apparecchiature nuove sono sostanzialmente fermi o in calo. Trattandosi per lo più di acquisti di sostituzione (si getta via un prodotto vecchio all’acquisto di uno nuovo) la crescita della raccolta dimostra una maggiore efficienza del sistema di gestione che fa capo al CdC Raee e la capacità di intercettare nuovi flussi di rifiuti. Il Centro di Coordinamento ha inoltre sviluppato delle stime per valutare l’andamento della raccolta in rapporto all’immesso al consumo di apparecchiature nuove, che rappresenta il metodo per verificare il raggiungimento degli obiettivi europei in base alla nuova Direttiva sui Raee. Se oggi la raccolta rappresenta il 30% delle apparecchiature nuove acquistate annualmente, in futuro questo rapporto andrà migliorando, arrivando al 37% nel 2016 e al 45% nel 2017, con un anno di ritardo rispetto a quanto richiesto da Bruxelles. “Per accelerare la corsa verso i traguardi europei”, hanno dichiarato Fabrizio D’Amico e Fabrizio Longoni (foto), “Servono regole chiare La raccolta a tutela della qualità” torna a crescere Presidente Cané, a che punto siamo dopo il varo del Decreto 49? Indubbiamente, il dispositivo evidenzia non pochi aspetti nuovi e positivi. Sicuramente ridisegna il sistema, recependo il concetto di ‘all actors’ e questo è un elemento importante poiché coinvolge la filiera nel suo insieme, inclusi gli impianti di trattamento. Tuttavìa, come spesso accade in Italia, è incompleto. In che senso? Semplice: come per tutta la materia ambientale in Italia manca di quei fattori legati alla omogeneizzazione e alla standardizzazione di procedure, che facciano della qualità degli operatori una componente decisiva. E quindi? Beh, siamo in un sistema dove mancano ancora i Decreti Attuativi. Ma dove permangono non poche problematiche di gestione e controllo. A cosa si riferisce? Il sistema non si è ancora dotato di quegli strumenti indispensabili affinché si possano attivare le buone partiche nel rispetto di tutti i canoni previsti dalla normativa. Non basta la semplificazione delle procedure. Bisogna tutelare chi opera con serietà e nel rispetto di tutti i parametri legislativi. Non possiamo trovarci ancora nella situazione in cui due comuni limitrofi vedono player lavorare sulla base di autorizzazioni evidentemente difformi. Questo determina una malsana competizione tra le aziende. Dunque il tema delle regole sembra facilitare la ‘concorrenza sleale’… Ahimé è così. Lo dice la storia quotidiana. Quello dei Raee e della loro gestione a tutti i livelli è un tema delicato che sta alla base di un mercato complicato. Per questo è indispensabile intervenire con regole chiare e certe, a cui si devono abbinare i necessari controlli. Altrimenti non ne verremo mai fuori. E le distonie sul Gabriele Cané mercato si amplificheranno. Su questo versante, purtroppo si opera sempre all’italiana. Leggi il caso Sistri… Per carità! Preferisco non parlarne neanche. Il mostro è stato creato e non produce nulla di buono. Le aziende però continuano a pagare l’ennesima gabella da anni senza ricevere alcun servizio. Guardando alla prospettiva, possiamo augurarci che questa situazione venga modificata in maniera virtuosa? Logicamente me lo auguro. È davvero indispensabile generare un meccanismo efficace e qualificato. L’Italia dispone di indubbie eccellenze operative, industriali e in materia di competenze. Ma bisogna agire e in fretta. Non è più possibile derogare o diluire nel tempo interventi basilari. Solo così potremo mettere in campo un sistema capace di vincere la sfida e raggiungere i traguardi prefissati. 27 rispettivamente presidente e direttore generale del Centro di Coordinamento, “ bisognerà sicuramente aumentare la densità dei Centri di Raccolta per rendere più agevole la consegna dei Raee da parte dei cittadini. L’altro aspetto è quello di innalzare sempre di più gli standard del trattamento dei rifiuti, in modo da trovare un mercato di sbocco alle materie prime seconde e attivare una vera e propria economia circolare. Il Cdc Raee, anche grazie ai nuovi compiti assegnatigli dalla normativa, sta già lavorando in questa direzione, sia incentivando l’infrastrutturazione del sistema di raccolta da parte dei comuni, favorendo la diffusione di un sistema di controllo per gli impianti di trattamento”. Ma non solo. Ecomondo è stata anche l’occasione per fare il punto sulle principali novità normative introdotte dal Decreto 49 del 2014 che recepisce la Direttiva Europea. Presso lo stand del Centro di Coordinamento sono stati organizzati tre seminari tecnici a cui hanno partecipato oltre 100 persone. Nel corso di uno degli incontri è stato presentato il libro Gestione ambientale e recupero delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. La disciplina dei Raee di Paolo Pipere che oltre ad un approfondimento sulla normativa europea e nazionale dedica particolare attenzione agli aspetti relativi ai nuovi obblighi, così come agli organismi di controllo e di gestione e al sistema sanzionatorio.
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