articolo - Azienda ULSS 21

Basso Veronese 39
L'ARENA
Domenica 14 Settembre 2014
ROVEREDODIGUA’. Ignotihannoscaricato di notteuna sostanzaoleosa nelloscoloirriguo
Inquinatoil Colognesa
Mortipesciacentinaia
Losversamento hainteressato
untrattoditrechilometriemezzo
L’ipotesièchepossa trattarsi
diunprodottousatoinmeccanica
Paola Bosaro
Una sostanza tossica avvelena
lo scolo irriguo: centinaia i pesci morti. Sgradevole scoperta
degli abitanti di via Rudenega
giovedì mattina. Lo scolo irriguo detto «Colognesa», perché parte dal confine con Cologna e scende attraverso la campagna roveredana fino a nordest del centro storico, non aveva il colore limpido a cui i contadini della zona sono abituati. Le acque che scorrevano nel
fossato odoravano di marcio
ed erano disseminate di chiazze dal colore biancastro e dalla
consistenza oleosa. Sulla superficie dello scolo compariva
inoltre una consistente quantità di schiuma che faceva pensare ad una reazione chimica fra
la sostanza presente e l'acqua
del fosso.
I residenti hanno subito capito che si trattava di un inquinamento, anche perché dall'acqua iniziavano ad affiorare decine di pesci morti soffocati. È
stata subito allertata la polizia
locale che ha inviato una pattuglia sul posto per verificare di
quale natura fosse l'inquina-
mento. Non appena sono giunti in zona, gli uomini del comandante Giovanni Reginato
hanno effettuato i prelievi dell'
acqua contaminata ed hanno
avvertito i tecnici dell'Arpav
della situazione presentatasi
davanti ai loro occhi. In collaborazione con gli operai comunali, hanno dunque posizionato nello scolo alcuni salsicciotti assorbenti per cercaredi trattenereil più possibile la sostanza inquinante che scendeva a
valle.
In seguito i vigili urbani hanno percorso a ritroso a piedi i
tre chilometri e mezzo del canale, fino a via Boara, ma non
hanno individuato alcun scarico illegale o possibile fonte di
avvelenamento.Nel giro di perlustrazione hanno rilevato invece la presenza nello scolo di
numerosi lucci, carpe, tinche e
scardole morti, di tutte le dimensioni, sia grandi che piccoli. «Non avendo trovato alcuna
conduttura lungo il fossato, riteniamo che l'inquinamento
possa essere stato originato da
uno scarico tossico effettuato
da una o più persone di passaggio», riferisce il comandante
della polizia dell'Unione Regi-
Morìadi pescinello scoloColognesa inquinato dasostanzechimiche
nato. «Lo sversamento potrebbe essere avvenuto alle prime
luci dell'alba, visto che il giorno precedente l'inquinamento
alcune persone ci hanno riferito di aver tranquillamente pescato lungo la Colognesa». Gli
agenti invitano chiunque abbia notato movimenti sospetti,
nella notte fra il 10 e l'11 settembre scorsi, a contattare il comando dei vigili.
I prelievi di acqua contaminata, nel frattempo, sono stati inviati all'Agenzia per l'ambiente che dovrà effettuare le analisiper appurare l’origine dell’inquinamento. I risultati si
avranno soltanto fra una quin-
ULSS21. Il direttoregenerale Piccolihanominato i dirigenti vacanti
Arrivanotre primari
L’ospedale sirafforza
SceltaanchelareferentedelleProfessionisanitarie
Poker di nomine all'Ulss 21.
Con la designazione di tre nuovi primari e di una dirigente,
Massimo Piccoli, direttore generale dell'Azienda sanitaria
di via Gianella, ha rinnovato i
vertici di alcuni reparti strategici dell'ospedale «Mater Salutis», vacanti da diversi mesi. I
nuovi direttori di unità operativa complessa sono Pierpaolo
Curti, che guiderà l'Urologia,
Sergio Faggion, a capo di Anestesia e rianimazione e Federico Zaglia, neodirigente di Pediatria e neonatologia. La rosa
degli incaricati è poi completatada Maria Grazia Cengia, scelta come dirigente delle Professioni sanitarie.
«A queste nomine», osserva
il dg Piccoli, «entro la fine dell'
anno aggiungeremo anche
quelle dei nuovi primari di
Pronto soccorso, Chirurgia generale ed Otorinolaringoiatria». Su questa prima infornatadi nuovidirigenti, Piccoli evidenzia: «I professionisti scelti
erano i migliori disponibili sulla piazza. I tre primari, in particolare, sono stati scelti da apposite commissioni, composte
da membri esterni competenti
e provenienti da varie zone
d'Italia». Secondo il direttore
generale: «I nuovi assunti porteranno una ventata di novità
nell'assetto organizzativo e
funzionale dei reparti loro as-
PierpaoloCurti
SergioFaggion
segnati». Su Cengia il dg annota: «Il suo incarico è un passaggio importante in questa fase
di ridefinizione dell'assetto organico dell'Ulss 21 per potenziare i livelli di assistenza sanitaria».
Ciascuno dei quattro professionisti entrati a far parte dell'
organico dell'Azienda sanitaria della Bassa ha un consistente bagaglio di competenze. Il
dottor Curti, 55enne neo primario di Urologia, proviene
dall'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona:
dal 2003 al 2013 ha effettuato
cinquemila interventi di Chirurgiaoncologica, tra cui diverse operazioni con la tecnica laparoscopica che prevede l'impiego di robot. Il 59enne dottor Faggion, a capo di Anestesia e rianimazione, è già stato
assistente medico nello stesso
reparto del «Mater Salutis»
dal 1985 al 1987. Dal 2007 al
2013 ha diretto il Dipartimento di Emergenza urgenza dell'
Ulss 22 di Bussolengo.
Il 48enne dottor Zaglia, che
gestirà Pediatria e Neonatologia, ha invece alle spalle incarichi di lavoro negli Stati Uniti e
in Canada. Finora è stato dirigente medico di primo livello
nel reparto di Pediatria dell'
Azienda ospedaliera di Verona. Maria Grazia Cengia, laureata in Scienze infermieristiche
ed ostetriche, dopo aver diretto l'area delle Professioni sanitarie all'ospedale «San Martino» di Genova, a partire dal
2011 è stata scelta come dirigente delle Professioni sanitarie nell'Azienda ospedaliera integrata di Verona. • F.T.
dicina di giorni. «Da una prima sommaria valutazione,
sembrerebbe che si tratti di
una sostanza chimica utilizzata nell'industria meccanica,
tuttavia per ora non possiamo
essere più precisi», ha aggiunto Reginato. «Non abbiamo
mai avuto problemi del genere
nel nostro territorio», ha commentato il sindaco Antonio Pastorello. «Purtroppo di incivili
ce ne sono sempre in circolazione.Non pensino però didormire sonni tranquilli, faremo
di tutto per scovarli e per metterli di fronte alle loro responsabilità». •
© RIPRODUZIONERISERVATA
ALBAREDO. ColdiretticontrariaalprogettochecoinvolgecinqueComuni
NuovoParcodell’Adige
Altolàdegliagricoltori
Ilcommissarioconvocaisindaciperdeciderecosafare
Coldiretti contro il Parco dell'
Adige. L'accelerazione della
crisi amministrativa che ha innescato la caduta di Conti inizia ad avere contorni più chiari. Non è stato soltanto l'improbabile patto Conti-Menegazzi,
per offrire ad Andrea Carmignola l'assessorato al Sociale,
ad affossare definitivamente i
rapporti del sindaco con parte
della maggioranza, ma lo stesso progetto del Parco intercomunale delle anse dell'Adige.
L'opera, che l'ex primo cittadino considerava il fiore all'occhiello della propria amministrazione, era in realtà avversata da alcune categorie di cittadini, prima fra tutti quella degli imprenditori agricoli. È
per questo che gli eventi nelle
ultime due settimane hanno
conosciuto uno scatto in avanti repentino che ha sorpreso
tutti, Conti compreso.
L'8 settembre il progetto doveva giungere in Consiglio per
l'approvazione, tuttavia quel
giorno il medico di famiglia in
pensione non indossava già
più la fascia tricolore. Da quando è arrivato, il commissario
prefettizio Alberto Lorusso
sta valutando la possibilità di
non far cadere un'iniziativa voluta da cinque Comuni: oltre
ad Albaredo, sono infatti coinvolti anche Bonavigo, Roverchiara, Veronella e Ronco. Intanto, ieri il Parco è stato approvato dal consiglio comunale di Ronco, mentre Lorusso
VILLABARTOLOMEA. Domanipartono i corsi
L’Utlep sirinnova
conlezioni inedite
etappenellefrazioni
In programma33conferenze
usciteculturalie cenedi gruppo
Trentatrè lezioni pomeridiane, di cui quattro in programma per la prima volta nelle frazioni di Carpi e Spinimbecco,
uscite culturali e momenti dedicati alla convivialità e all’aggregazione. Torna con due settimane di anticipo rispetto allo scorso anno, l’università del
tempo libero promossa dall’assessorato alla Cultura. Il ciclo
di appuntamenti si aprirà domani e proseguirà fino all’11
maggio 2015 con la trattazione degli argomenti più diversi, alcuni dei quali scelti su
esplicita richiesta degli oltre
100 iscritti che nel 2013-’14
hanno frequentato l’Utlep. È il
caso ad esempio degli approfondimenti della figura femminile oppure dell’arte affrontata nei suoi aspetti più insoliti ed originali.
Oltre alle tradizionali tematiche legate alla letteratura, alla
storia, alla filosofia, alla poesia ed alla musica, verranno riproposti anche incontri dedicati al cinema, alla medicina,
alla psicologia, al teatro e alla
cultura locale. La programmazione prevede inoltre cene di
gruppo e visite alla mostra
«Paolo Veronese: l’illusione
della realtà», allestita al palazzo della Gran Guardia di Vero-
Ilrettore LuigiManfrin
na, al Vittoriale di D’Annunzio a Gardone Riviera, e alle ville venete del Vicentino. Le lezioni avranno luogo il lunedì,
dalle 15 alle 16.30, al Centro polifunzionale Loris Doriano Romano. Ai corsi si potrà accedere con una tessera d’iscrizione
del costo di 20 euro.
«Sarà un anno ricco di attività e progetti», assicura l’assessore alla Cultura Giacomo Soardo. «In aggiunta ai consueti
appuntamenti pomeridiani,
abbiamo pensato infatti ad altri incontri in orario serale e a
quattro lezioni nelle frazioni». L’Utlep verrà inaugurata
domani dal rettore Luigi Manfrin, che proporrà una lezione
in preparazione alla visita alla
mostra su Paolo Veronese fissata per il 29 settembre. • E.P.
Untrattodi zonaarginalenel territorio adAlbaredo
ha convocato per domani, in
municipio ad Albaredo, i quattro sindaci per stabilire il da
farsi. Ma su quest'incontro arriva la frecciata del presidente
provinciale della Coldiretti
Claudio Valente: «Chiedo al
commissario di non compiere
lo stesso errore del sindaco
Conti. Prima di prendere una
decisione che impatta notevolmente sul territorio e sulla comunità, ci coinvolga».
Agli agricoltori di Albaredo il
progetto del Parco non piace.
E lo dicono apertamente per
bocca del membro del direttivo Coldiretti nonché responsabile per il Colognese Alberto
Trentin. «Non siamo mai stati
informati del contenuto di
questo piano, eppure ad Albaredo ci sono almeno 400 persone che si occupano di agricoltura. Quando abbiamo saputo
che il Parco avrebbe dato la
discrezionalità all'amministrazione di stabilire zone vietate alla caccia e alla pesca e di
istituire aree per il ripopolamento faunistico, abbiamo
espresso tutta la nostra contrarietà». Trentin teme che Albaredo faccia la fine della Lessinia, che si trova ora a dover affrontare il problema dei lupi.
Il rappresentante dei coltivatori obietta poi che il contributo
di 450mila euro sia «del tutto
ipotetico» e, in ogni caso, «per
iniziare le opere il Comune dovrebbe anticipare soldi che
non ha». La biologa Paola Modena, che sta seguendo la progettazione, replica alle accuse:
«Non è previsto alcun vincolo
per l'attività venatoria, né per
quella agricola che, anzi, verrebbe potenziata e valorizzata. Il Parco si occupa di piste
ciclabili e di un'area attrezzata
alla nautica». • P.B.
CEREA
SORGÀ
Emmaus
inaugura
lacomunità
diAselogna
Fintitecnici
dell’acqua
svaligiano
unacasa
Dopo oltre un anno di ristrutturazione, oggi alle 15.30, in
via Palazzetto ad Aselogna, sarà inaugurata la nuova sede
della comunità Emmaus. Si
tratta di un sogno cullato a lungo e diventato finalmente realtà. Dal fatiscente complesso
seicentesco, offerto a Emmaus Villafranca per 40 anni
in comodato d’uso gratuito
dalla Fondazione Giovani
Amici Veronesi di don Marino
Pigozzi, sono stati ricavati gli
ambienti necessari per la vita
della comunità, compreso
uno spazio per un orto biologico. «È importante creare luoghi in cui le persone che vivono situazioni difficili possano
sperimentare un’inclusione rispettosa della loro persona attraverso la vita comunitaria, il
lavoro e il servizio», spiega il
presidente di Emmaus Italia
Renzo Fior, responsabile della
Comunità di Villafranca.
Emmaus, infatti, tende una
mano a chi si trova in situazioni di disagio dopo aver perso
tutto: lavoro, casa ed affetti. A
fare gli onori di casa saranno i
coniugi Henk Gelens e Lucia
Ottoboni: si conobbero nel
1998 durante un campo di volontariato nella comunità di
Fiesso Umbertiano, dove dal
2001 lui è stato vice responsabile. L’inaugurazione prevede
la visita alla villa e al mercatino dell’usato, aperto il martedì, il giovedì e il sabato, che finanzierà la comunità. • F.S.
A casa dell’anziana, a Sorgà,
s’è presentato un uomo con la
tuta da operaio che le ha detto
di dover verificare che l’acqua
che usciva dal suo rubinetto
fosse potabile. Ma per fare il
controllo la donna si doveva togliere i gioielli che sennò facevano interferenza con l’attrezzo utilizzato per i controlli. La
sessantottenne ha eseguito
senza porsi domande. Poco dopo, s’è accorta che non soltanto il finto operaio le aveva rubato i monili in oro, ma qualcuno, altri complici, erano entrati nella casa e avevano scardinato il mobile cassaforte in cui
il marito custodiva anche alcune carabine e fucili da caccia
che sono spariti.
La donna ha dunque allertato il marito e i carabinieri che
sono andati sul posto per il sopralluogo e per cercare di raccogliere impronte o altri elementi utili alle indagini, visto
che comunque adesso ci sono
armi in giro, nelle mani di malviventi. I carabinieri invitano i
cittadini a segnalare al 112 presenze sospette o richieste strane da parte di sconosciuti che
tentino di entrare nelle case.
Non sono rari i casi infatti di
finti elettricisti, tecnici di
aziende erogatrici di gas o
energia elettrica che svaligiano abitazioni o derubano anziani facendosi consegnare
contante o gioielli dopo essere
entrati con l’inganno a casa loro. • A.V.