Rassegna stampa 11 marzo 2014

Martedì 11 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
Esame avvocati
Dei 440 candidati,
agli scritti si è salvato
solo uno su tre
MAIORCA PAGINA 5
Boccali in testa a Perugia, Todini a Terni
A Orvieto crolla
Concina, a Foligno
rimonta Mismetti
Cintioli a Spoleto
Anno XV numero 69
PAGINA 8
In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
FEDERCONSUMATORI: TANTI CREDITORI RINUNCIANO ALLE AZIONI
Ora il Fisco chiede
pure la tassa
sulla truffa subita
Il decreto ingiuntivo si rivela una beffa
PERUGIA - Un contratto per acquistare casa che si
rivela in realtà una truffa. Il decreto ingiuntivo che
aggiunge la beffa al danno. Perché, oltre all’ingente
somma persa, si vede recapitare anche la pesante cartella dell’Agenzia delle Entrate. Cartella che arriva in
solido al truffato e al truffatore. Insomma, tra le tante
tasse, ora c’è anche quella sulla truffa. Un caso cla-
GIULI, LIBEROTTI PAGINE 20-21
L’ANALISI
di RUGGERO RANIERI
a Terni, oggi si chiama Acciai
Speciali Terni, compie 130 anni. L’inizio risale al 10 marzo
1884. In quella data, gli azionisti della Società, già di Cassian Bon, decisero di trasformarla in una anonima
denominata “Società degli Alti Forni,
Fonderie e Acciaierie di Temi”, al cui
capitale sociale parteciparono Vincenzo Breda, che ne assunse la presidenza, la società Veneta di cui Breda
stesso era presidente e un gruppo di
banchieri e capitalisti veneti. (...)
«Qui non
si fuma»,
scoppia la rissa
Stipendi, sono in ballo
100 euro in più al mese
per 219mila umbri
MA LA SFIDA DECISIVA
È IL PRESENTE
L
PAGINA 7
Perugia, «sì»
alla variante
di P. della Pietra
G. CASTELLINI PAGINA 28
LUCCIOLI PAGINA 9
GUALDO TADINO
Perugia
«Si dispiacciono quando è tardi» Muore a 43 anni
Il messaggio di Ofelia su Facebook
prima di essere uccisa dal fidanzato
SEGUE A PAGINA 21
LA CRISI IN UCRAINA
La Nato mostra i muscoli
Aerei in azione sui cieli di Polonia e Romania
Mosca boccia le soluzioni Ue e avanza le sue
dopo la partita
a calcetto con gli amici
GIOMBINI PAGINA 17
MAIORCA PAGINA 6
L’OPINIONE
L’INTERVENTO
I CATTOLICI
LA DESTRA “ORFANA”
DIVENTATI SOCIALISTI
DEGLI INTELLETTUALI
di GIOVANNI CODOVINI
di CHIARA MORONI
l fatto epocale dell’entrata del
Pd nel Partito socialista europeo non è stata valutata e approfondita come si dovrebbe, soprattutto qui in Umbria, che proprio periferia dell’Europa non siamo. Ci spieghiamo (...)
o scorso fine settimana i
leader e delegati locali si
sono riuniti a Fiuggi per dare vita in modo strutturale e organizzativo a Fratelli d’Italia. La
sfida è importante e ambiziosa e
molto alto è il rischio (...)
SEGUE A PAGINA 47
SEGUE A PAGINA 47
SALVALAGGIO PAGINA 26
INDUSTRIA
Riparte la produzione
L’Istat certifica: crescita dell’1% a gennaio
su dicembre, non accadeva da agosto 2011
TAI PAGINA 25
BORRELLI PAGINA 3
Cronache
Il Governo In base alla bozza sul “taglia Irpef”
AST: STORIA PRESTIGIOSA
DA TUTELARE,
moroso, ma che non è l’unico, come spiegano dallo
sportello di Federconsumatori: «Ormai molti privati
e piccole imprese rinunciano alle azioni per vedere
onorati i propri crediti». Perché di certo, in questi casi, c’è solo la spesa da affrontare.
I
L
Martedì 11 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162
[email protected]
www.giornaledellumbria.it
umbria
3
Si paga pure la tassa sulle truffe
LA PROTESTA
La caparra della casa restituita
con assegni scoperti, il decreto ingiuntivo In rete il video virale “Dipendenti pubblici fannulloni”
Perugia, i sindacati: stop alla campagna denigratoria
diventa una beffa. Federconsumatori:
- Il video sui cosiddetti “fannulloni della D.
in tanti così rinunciano ai propri crediti PERUGIA
P. Perugia” che gira su internet è offensivo e pericoloso. Per questo Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Pa, Salfi Confsal e
TRIBUTI
PERUGIA - L’acquisto di una casa. Un contratto preliminare. Una caparra. Poi, l’acquirente si accorge che
le cose non vanno: il rogito viene rinviato settimana
dopo settimana, la casa non c’è. E neppure, scopre, il
titolo per vendere quella casa. L’accordo viene annullato, la caparra restituita. Ma con assegni emessi da un
conto corrente estinto, staccati da un libretto che il
venditore aveva evidentemente mantenuto illegalmente. Insomma, una delle tante truffe del mattone.
Con il consueto calvario per il truffato: la denuncia, le
azioni affidate ad un legale per cercare di rientrare in
possesso del denaro. Il venditore, ovviamente, risulta
nullatenente. Inutile la visita a casa dell’ufficiale giudiziario: non c’è nulla da pignorare.
Quel decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Perugia sa di beffa: si riconosce un credito, ma non ci sono soldi o beni per onorarlo. Ma la vera beffa, per lo
sfortunato acquirente, deve ancora arrivare. Stavolta da quello Stato a cui
si era rivolto per avere un
aiuto. Si vede infatti recapitare dall’Agenzia delle
Entrate una cartella per
diverse migliaia di euro.
È il conto delle tasse di registrazione dell’“inutile”
decreto ingiuntivo, comUffici Un’impiegata
prensive della tassazione
dell’Agenzia delle Entrate
applicata su tutti gli atti
richiamati: il preliminare
nullo (addirittura mezzo
Timori
attraverso il quale si è
consumato un illecito),
I funzionari: «Noi
gli assegni scoperti. La
applichiamo solo
cartella è arrivata al venla legge, ma abbiamo ditore e all’acquirente.
rispondono in solido.
paura delle reazioni Ne
Insomma, per lo Stato,
dei contribuenti»
truffatore e truffato sono
sullo stesso piano, purché
qualcuno paghi. E siccome il venditore risulta ufficialmente disoccupato e
non ha alcun bene intestato, a pagare è solo il truffato.
«Può però rivalersi sull’altro» si sente rispondere
dai vari funzionari delle Entrate a cui si rivolge. Dai
quali riceve sempre parole di umana comprensione,
salvo poi ascoltare lo stesso responso: «Sappiamo che
è una beffa, ma le norme sull’imposta di registro parlano chiaro...». Una norma che impone il pagamento
della tassa anche nel caso di un atto nullo. In sintesi,
ogni qual volta si “scrive” di un passaggio di denaro, si
deve pagare una tassa. Anche se questo passaggio non
c’è stato (come nel caso della mancata restituzione
della caparra). Risultato: l’acquirente della casa “fantasma” si trova a pagare la tassa sulla transazione attraverso la quale gli sono stati presi i soldi della caparra, la tassa sugli assegni scoperti ricevuti e la tassa su
un decreto ingiuntivo che non ha avuto effetto. Più,
ovviamente, le relative sanzioni. «Noi applichiamo
solo la legge» continuano a ripetere agli sportelli delle
Entrate. Dove si accede, ormai, consegnando il documento e passando il controllo. «Abbiamo paura, specialmente dopo quanto successo un anno fa al Broletto» confida qualcuno di loro. «Ma noi applichiamo solo la legge...» ripetono come un mantra.
Lo sportello Federconsumatori. «Queste norme
andrebbero riviste, perché applicate a casi concreti
hanno spesso conseguenze assurde» spiegano dallo
Sportello di Federconsumatori. Che fornisce tutela legale a quanti si trova in simili situazioni. E il loro numero, complice la crisi e la conseguente crescita esponenziale dei “furbi”, inizia ad essere consistente. «Ma
tanti privati e piccoli imprenditori rinunciano alle
azioni legali per veder onorato il credito vantato, perché sanno di andare incontro a spese sicure senza avere la certezza di riavere i propri soldi» raccontano ancora dalla Federconsumatori.
Insomma, se si incappa in simili sventure, occhio a
chiedere aiuto allo Stato, nelle sue varie articolazioni:
potrebbe non rivelarsi il migliore degli alleati.
E (IN)GIUSTIZIA
di MATTEO BORRELLI
Flp delle Agenzie delle Entrate dell’Umbria dicono
«basta con la campagna denigratoria nei confronti dei
dipendenti pubblici».
«Avvenimenti come questo - spiega un comunicato
unitario - e, ben più grave, gli omicidi di Daniela e Margherita il 1° marzo 2013, sono figli, in parte, di una
campagna denigratoria portata avanti con cura sistematica, in questi ultimi 20 anni, da chi voleva solo un
palcoscenico da cui motivare la propria carica, ma il
cui operato niente ha avuto che vedere con “semplificazione amministrativa” né tantomeno con il dovuto
rispetto delle regole da parte dei cittadini e dei lavoratori pubblici. Tant’è che nulla è cambiato, se non l’insofferenza verso i pubblici dipendenti».
Con questo video è stata «violata la normativa vigente in materia di protezione dei dati personali e negata la
tutela della libertà personale di circolazione nei luoghi
pubblici - prosegue la nota unitaria - Le stesse riprese,
commentate con didascalie grondanti di disprezzo verso i lavoratori dell’Agenzia Entrate, comunque, non ri-
sultano avere alcuna valenza probante di inattività lavorativa o illiceità comportamentale. Al fine di evitare
l’ennesima intromissione ingiustificata nei diritti e
nelle libertà fondamentali dei lavoratori - è l’appello
dei sindacati - urge la necessità di far rispettare le norme del codice penale che vietano le intercettazioni di
comunicazioni e conversazioni».
SERVIZIO IDRICO
Importo della bolletta sbagliato,
corsa ad ostacoli per il conguaglio
di UMBERTO MAIORCA
PERUGIA - Sei mesi per farsi restituire i soldi che il servizio idrico perugino
aveva preso indebitamente attraverso una bolletta con consumi più elevati
del solito e con importi maggiorati. Il pagamento tramite rid bancario aveva
permesso di scoprire l’errore solo dopo l’avvenuto versamento della somma
riportata in bolletta. L’utente ha dovuto controllare il contatore, appuntarsi
la cifra che indica i litri d’acqua erogati e chiedere la rettifica della bolletta e
la restituzione della somma incamerata illecitamente. Ed è a questo punto
che è iniziata la lotta del cittadino e utente.
«Ho pagato una bolletta con oltre 200 euro di costi non dovuti - dice l’avvocato Vincenzo Repice - Quando mi sono accorto che c’era qualcosa che
non andava mi sono recato agli sportelli di Umbra Acque e ho segnalato l’errore nel conteggio dei consumi e la seguente richiesta di restituzione della
somma non dovuta. Mi hanno risposto che avrebbero effettuato dei controlli
e poi mi avrebbero fatto sapere». Il cittadino, quindi, attende fiducioso.
«Dopo un mese mi hanno richiamato e fatto sapere che c’era un errore nella
bolletta - prosegue l’avvocato Repice - Alla mia richiesta di restituzione degli oltre 200 euro non dovuti mi è stato risposto che avrebbero provveduto
con un conguaglio. Al che io ho obiettato: come li avete presi dal conto corrente potete rimetterli con un bonifico. Oppure vengo in ufficio e mi fate un
assegno circolare o un vaglia postale». Niente da fare, Umbra Acque non
prevede la restituzione diretta di somme pagate in più. Semmai un conguaglio. «A sei mesi dai fatti mi sono arrivate altre bollette, ma nessun conguaglio. Alla fine ho ottenuto la restituzione dei 200 euro - conclude l’avvocato
Repice - Ho avuto lo stesso problema con luce e gas e gli operatori mi hanno
chiesto se volevo il conguaglio o la somma nel conto. Agli sportelli di Umbra Acque c’erano diversi utenti nella stessa situazione. Non è corretto».
Martedì 11 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
4
umbria
Caldaie, bollino e controlli “light”
Provincia e Regione studiano ulteriori tagli
ai costi per gli utenti: le misure in esame
CASA SPESE E MANUTENZIONI
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - Non solo una possibile riduzione dei costi dovuta alla modifica delle scadenze dei
controlli obbligatori. Per gli umbri si annuncia infatti un’ulteriore riduzione delle spese di manutenzione alla voce impianti termici.
L’argomento, già affrontato su
queste colonne la scorsa settimana, si arricchisce ora di altri particolari che fanno ben sperare per
le tasche dei cittadini. Nel corso
dell’ultimo consiglio provinciale
di Perugia, infatti, è stata discussa
l’interrogazione del consigliere
«
Luca Baldelli (Prc) già anticipata
sul Giornale dell’Umbria.
Baldelli, nel suo documento, ha
sottolineato i possibili benefici
per i consumatori che deriverebbero dalle novità dello scorso anno introdotte dalla nuova legislazione nazionale in tema di caldaie. In particolare, ha puntualizzato Baldelli, la parte che più interessa i cittadini è quella relativa
alle nuove tempistiche dei controlli obbligatori degli impianti,
così come rivista dalla normativa
approvata nel 2013.
Sulla base dei regolamenti varati a livello nazionale, Baldelli
ha così chiesto alla Provincia di
adeguarsi al nuovo quadro normativo soprattutto per quanto
concerne le tariffe. Una misura
da valutare e attivare di concerto
con l’Aea, (l’Agenzia per l’energia e l’ambiente che si occupa dei
controlli).
Bollino “light” e controlli ridotti. Sull’argomento è così intervenuto l’assessore provinciale
al Patrimonio e che ha la delega
in materia, Piero Mignini, che durante la seduta consiliare ha risposto alla sollecitazione di Baldelli mettendo in chiaro alcune
questioni su cui l’Ente di piazza
I controlli sulla sicurezza restano biennali, quelli sui fumi diventano quadriennali
»
Piero Mignini, assessore al Patrimonio della Provincia di Perugia
Un tecnico durante l’ispezione di un impianto termico
Italia sta già lavorando.
Mignini ha precisato che i controlli sulla sicurezza degli impianti termici (che in base a quanto risulta dai report in questi anni
hanno permesso di azzerare incidenti e guasti gravi) resteranno
biennali, mentre quelli sui fumi
delle caldaie avranno cadenza
quadriennale e non più biennale.
Questo ha spiegato Mignini, conferma quanto già affermato da
Baldelli: la nuova normativa avrà
benefici evidenti per i consumatori con un risparmio previsto stimabile in circa 50/60 euro.
Non solo. Il nuovo quadro normativo nazionale impone agli enti locali umbri di rivedere gli at-
Tavolo
Enti al lavoro
per adeguare
i regolamenti
alle nuove
normative
tuali regolamenti. Per questo è
stato creato un tavolo tra le varie
Istituzioni interessate e che vede
tra gli attori anche la Regione.
Bene, il tavolo tecnico sta ragionando su varie ipotesi e tra queste
c’è anche una possibile riduzione
del costo del bollino che viene rilasciato al termine delle ispezioni
o , in alternativa, ad una ulteriore
riduzione del costo dei controlli,
già fortemente calmierato tre anni fa grazie all’iniziativa della
Provincia che, d’intesa con gli
operatori del settore, è riuscita ad
azzerare possibili speculazioni e
richieste particolarmente esose,
fissando un tetto massimo alle tariffe richieste per i controlli.
STEFANO VINTI AL CONGRESSO DEL SUNIA
«In tre anni possibile sfratto per 4mila famiglie»
PERUGIA - «È necessario fare i conti
con la drammatica prospettiva che nel
prossimo triennio altre 4.000 famiglie
umbre potrebbero essere private dell’alloggio nel caso di un persistere della crisi
economica e di una assenza di provvedimenti nazionali di tutela del diritto alla
casa. Il dato umbro si inserisce in un quadro nazionale dove le famiglie a rischio di
sfratto per morosità incolpevole potrebbero essere centinaia di migliaia»: parole
dell’assessore regionale Stefano Vinti,
che è intervenuto ieri mattina al congresso provinciale del Sunia, a Perugia nella
sede della Cgil.
Vinti ha sottolineato il «forte impegno
della giunta regionale nell’ambito delle
politiche della casa», tramite contributi a
fondo perduto per l’acquisto della prima
casa, la convenzione con Gepafin per
mutui agevolati, il sostegno agli sfrattati
per morosità incolpevole e sostegno agli
affitti. Per Vinti, esiste «la questione
dell’impiego del patrimonio abitativo
presente sul territorio che potrebbe garantire diritti e dignità, fermando inutili
speculazioni edilizie e concentrandosi su
un piano di intervento pubblico per accrescere l'offerta di alloggi a canone sociale,
per rispondere alle fasce della popolazione in difficoltà, a chi ha perso il lavoro o
non guadagna a sufficienza per arrivare a
fine mese. Ci vorrebbe, in sostanza, un
grande piano per l’edilizia a canone sociale, attuato con il recupero ed il riuso
del patrimonio pubblico ed esistente».
Assessore Stefano Vinti
Martedì 11 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
8
perugia-corciano
Arconi, con la biblioteca un “Fab lab”
Lo spazio, previsto dal Comune, fornirà
servizi innovativi per imprese e formazione
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - Nelle ultime settimane, specie a livello nazionale, si è
iniziato a parlare dei cosiddetti
“Fab lab” - Fabrication Laboratory
in inglese - ovvero dei laboratori in
scala ridotta che utilizzano delle
macchine altamente tecnologiche
per realizzare “forme creative innovative”. Metti insieme, ad esempio, una stampante 3D, un tagliatore laser di precisione, delle frese, un
plotter vinilico e molti altri strumenti avvenieristici e avrai un Fab
lab.
Uno di questi “Fab lab” è stato
previsto a Perugia, nell’Acropoli.
Bori (Pd): sinergia tra enti
e associazioni
di categoria
Bitumature: lavori a Prepo,
in via Sicilia e Cortonese
Aree verdi: le manutenzioni
PERUGIA - Conclusi i lavori di bitumatura del primo tratto della strada di Prepo, la parte che collega
Via dell’Acacia con la chiesa parrocchiale. Lo rende
noto l’assessore Ilio Liberati precisando che l’intervento verrà ultimato in anticipo rispetto ai tempi previsti, così da ridurre al minimo i disagi alla circolazione stradale. Anche i lavori sulla seconda parte
della strada, quella che collega il tratto dalla sede
della Figc fino a via dell’Acacia cominceranno prima: il cantiere sarà operativo
già da questa mattina. QueIl programma
sto secondo intervento sarà
degli interventi «particolarmente impegnativo» - sottolinea l’assessore previsti
tanto da richiedere anche lavorazioni notturne. Entro il
dal Comune
mese di marzo è stato inoltre
programmato l’inizio dei lavori su via Sicilia. A seguire, si interverrà in Via Cortonese, dove sono stati eseguiti interventi da parte di
Enel Rete Gas. Proseguono anche questa settimana,
inoltre, gli interventi di manutenzione del verde
pubblico. «Una attività continuativa tutto l’anno commenta il vicesindaco Nilo Arcudi - per rendere
pienamente fruibile il nostro patrimonio verde e
mantenere in ordine la città». In particolare si provvederà, nel corso di questa settimana, alla manutenzione nei pressi dello Zodiaco, piazza Cherubini, via
Allende, aiuola nei pressi dell’Emisfero, avincoli
Olmo-Lacugnano, area verde la Colonnetta-Montebello, Ottagono, spartitraffico via Pievaiola - via Tuzi San Faustino, Pian di Massiano, viale Roma, area
verde Case Bruciate, Villa Urbani, Pincetto, etc etc.
Più precisamente all’interno del
più ampio progetto della futura biblioteca degli Arconi. Un intervento pilota e che potrebbe essere poi
replicato, su larga scala, nell’edificio dell’ex carcere (per cui il sindaco Boccali, via Twitter, ha già annunciato di aver preso contatti con
il Governo per sbloccarne l’utilizzo).
Il futuro “Fab lab” degli Arconi è
un’occasione per tutti: studenti universitari, artigiani, imprese innovative, scuole e via dicendo. Questo
perché uno spazio del genere permette l’accesso a macchine di fabbricazione digitale in grado di sostenere idee e progetti dell’imprenditoria 2.0. Secondo alcuni, infatti,
i “Fab lab” sono il preludio alla terza rivoluzione industriale”.
Ora, senza andare troppo lontano, torniamo alle possibilità concrete. Il “Fab lab” perugino, che negli atti del Comune viene definito
“makerspace”, è stato previsto in
un’apposita delibera della giunta
comunale relativa alla nuova biblioteca. Nell’atto si prevede un
nuovo spazio per la “pubblica lettura” ed un’area dedicata “ad un makerspace”, il “Fab lab” appunto.
Del progetto se ne sta occupando
anche il consigliere Tommaso Bori
(Pd) che chiede a Palazzo dei Priori
L’interno di un “Fab lab”
degli interventi immediati per «avviare un percorso partecipativo sulla progettazione di un “Fab lab”
adatto al territorio e alla sua conversione in città-campus integrandolo con progetti di riqualificazione già avviati». Bori, inoltre, chiede che il laboratorio venga realizzato insieme ad altri enti locali, Sviluppumbria, Gepafin, Aur, l’Università, associazioni di categoria e
preveda anche il recupero di immobili inutilizzati nel centro storico.
SAN BEVIGNATE
Collegio studentesco, sul tavolo l’ipotesi
di realizzare il progetto a Monteluce
PERUGIA - È tra le ipotesi: spostare il collegio studentesco previsto a San Bevignate un po’ più su, nella
nuova zona di Monteluce. È questa una dell’idee su
cui stanno ragionando Regione, Comune e Università in vista dell’avvio dei lavori del tavolo che dovrà
decidere il futuro della struttura delle polemiche.
Corciano, un patto tra scuola e Comune
Un impegno per favorire la crescita formativa dei giovani
di CRISTIANA MAPELLI
CORCIANO - Un protocollo che prevede la stretta collaborazione tra l’istituto
di istruzione superiore “Giordano Bruno” e il Comune di Corciano.
Nello specifico, scuola e Comune, si
impegneranno a favorire e promuovere
una collaborazione che abbia il duplice
obiettivo di valorizzare e far conoscere il
patrimonio storico e culturale del Comune, così da accrescere la formazione e le
competenze degli studenti dell’indirizzo
linguistico dell’istituto.
L’atto è stato firmato ieri alla presenza
della dirigente scolastica Rosella Neri e
dell’assessore allo sviluppo economico,
cultura e turismo Lorenzo Pierotti.
«Il Comune - spiega Pierotti - si impegna a mettere a disposizione le proprie
competenze, le strutture e reti di relazione. Il Comune, inoltre, si impegna a mettere a disposizione le proprio competenze, le strutture e reti di relazione. Siamo
inoltre disponibili a ricevere visite di studio da parte delle classi e ad ospitare nelle
strutture che costituiscono la sede comunale gli alunni e le alunne in occasione di
eventuali tirocini formativi».
Un importante progetto questo che, a
detta dell’assessore di Corciano, sarà
presto solo uno dei tanti in attuazione per
instaurare una collaborazione con gli altri istituti superiori del territorio.
«L’alternanza scuola lavoro è un’esperienza di crescita molto importante per i
L’assessore Pierotti con la dirigente Neri
ragazzi. Sono soddisfatto e molto emozionato, dato che proprio il Giordano
Bruno è stata la scuola superiore che ho
frequentato e dove ho mosso i primi passi
della mia vita politica».
Scegli il primo cittadino
col voto on-line, i risultati
Ribaltoni e rimonte, a Perugia Boccali adesso è in testa
PERUGIA - Continuano a piovere,
a colpi di 4-5mila al giorno, i voti
nella consultazione on-line “Vota il
tuo sindaco”, lanciata dal Giornale
dell’Umbria per “tastare il polso”
dei cittadini su quale sindaco vorrebbero per il proprio Comune. La
consultazione on-line riguarda i
Municipi umbri con oltre 10mila
abitanti che andranno al voto i prossimi 25 e 26 maggio. Per votare basta andare sul nostro sito www.giornaledellumbria.it. Ecco i risultati
parziali alle 22 di ieri sera.
Bastia: continua la corsa del sindaco uscente, Ansideri (53,5%),
mentre Carosati (19,3%) recupera
su Rosignoli (19,4%). Castiglione
del Lago: Francesco Baiocchi mattatore assoluto (62,2%), il sindaco
uscente Batino fatica (23,4%). Traica al 14,4%. Foligno: tiene il primato Elisabetta Piccolotti di Sel
(24,1%). Spettacolare rimonta del
sindaco uscente, Mismetti (24,1%).
Scende il grillino Savini (19,1%).
Amoni al 17,6%. Gualdo Tadino:
Stefania Troiani (32,4%) guida, ma
alle sue costole ci sono Massimiliano Presciutti (30,3%) e Roberto
Morroni (30,3%), quest’ultimo in
forte rimonta. Crolla Sandra Mona-
celli (3,4%). Gubbio: Il grillino Rughi sempre in testa (34,6%), insegue
Ennio Palazzari del Pd (29,7%). Stirati al 22,1%. Il vice presidente della
Provincia, Aviano Rossi, non va oltre il 7,1%. Briciole per gli altri, che
appaiono senza appeal per gli elettori eugubini. Magione: Chiodini,
trionfatore nelle primarie del Pd,
continua a staccare tutti col 55,3%.
Prova a resistergli, ma a grande distanza, solo Tamburi (31,7%) del
centrodestra. Diego Conti si deve
accontentare dell’8,2%. Gli altri,
privi di consensi significativi, fanno
le comparse. Marsciano: Federico
Santi continua a tenere la vetta col
31,9%, lo insegue Brunori col
30,1%. Ranieri in evidenza col
20,5%, il sindaco uscente Todini fatica molto (7,1%). Orvieto: Spettacolare ascesa di Davide Melone
(62,3%) del centrodestra, che surclassa Roberta Tardani (25%), a
lungo primatista. Crolla il sindaco
uscente, Concina (7%). Il vincitore
delle primarie del Pd, Germani, fa
flop nel voto on-line, solo 2,8%. Perugia: Il sindaco uscente, Boccali,
dopo la vittoria alle primarie ha ingranato la quinta e, come un motore
diesel, alla distanza prevale col
21,7%. Secondo Monni dell’Ncd
(20,3%), bene Giusepe Cenci col
17,8%. Segue Dramane Waguè col
14,7%. Cozzari al 9,9%. San Giu-
stino: Paolo Fratini detta legge col
36,1%, lo rincorre Gabrielli
(31,2%). Enrico Flamini del Prc terzo col 17,6%. Battistelli al 6,5%,
briciole per gli altri. Spoleto: Cintioli del Pd (25,6%), il grillino Guido Grossi (25,1%) e Laura Zampa
(24,4%) del Pd sono sono i tre protagonisti del voto on-line. Maura
Coltorti al 5,6%, l’ex sindaco Brunini (2,1%) e il sindaco uscente Benedetti (2%) hanno pochissimo appeal. Carlo Petrini ottiene il 5,7%.
Terni: Franco Todini (30,7%) e
Leopoldo Di Girolamo (30,2%) sono i veri sfidanti. Terzo incomodo la
grillina Angelica Trenta (25%). Nevi solo al 5,3%, Bolletta al 6,2%. Gli
altri fanno le comparse. Umbertide:
il sindaco incaricato uscente, Marco
Locchi (56,5%), dall’inizio tiene in
pugno la situazione. Continua il suo
inseguimento la grillina Pigliapoco
(38,8%). Gli altri appaiono “out”.
Martedì 11 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
perugia
P. della Pietra, via alla variante
“Triplice fischio” del Consiglio:
il campo di calcio a 11 sparirà
nel 2015 per fare posto
al centro interparrocchiale
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - «La migliore soluzione possibile per conciliare gli interessi, legittimi, del privato e quelli
del pubblico», così il sindaco Wladimiro Boccali, ieri pomeriggio,
durante il suo intervento che ha
preceduto la votazione sulla variante al Piano regolatore per Ponte della Pietra. Atto che è stato poi
approvato, con 32 voti favorevoli
e bipartisan, dal consiglio comunale. Subito dopo, l’Aula di Palazzo dei Priori ha dato il via libera
anche all’esecutività dell’atto,
chiudendo di fatto i giochi sul
campo di calcio del popoloso
quartiere che negli ultimi tre mesi
è stato al centro di polemiche e
mobilitazioni. Triplice fischio, la
partita si chiude qui e il destino
dell’impianto è scritto nelle pieghe dell’atto che era stato già varato la scorsa settimana in com-
La seduta
del Consiglio
di ieri
Presenti
numerosi
residenti
di Ponte della
Pietra
missione tra fibrillazioni e nervosismi.
Tensioni che hanno animato anche la seduta consiliare di ieri cui
hanno preso parte decine di cittadini, i residenti di Ponte della Pietra, che fino all’ultimo hanno cer-
cato di “difendere” lo storico campo di calcio. Cosa succederà adesso? La società sportiva Ponte della
Pietra, sulla base di un accordo siglato a febbraio con la parrocchia,
continuerà ad utilizzare il campo a
11 fino al 30 giugno 2015, poi do-
REGIONE
A Palazzo Cesaroni stamane seduta dedicata al question time
PERUGIA - Il presidente Eros
Brega ha convocato per oggi alle 10 la seduta del Consiglio regionale dedicata al cosiddetto
question time.
L’intera seduta sarà cioè dedicata alla discussione delle in-
terrogazioni presentate nelle
ultime settimane dai consiglieri
regionali dei gruppi di maggioranza e opposizione.
Ciascuno per le proprie deleghe, gli assessori risponderanno ai quesiti che i consiglieri
pongono alla giunta Marini.
Seguirà quindi una breve replica da parte dei firmatari
dell’interrogazione, che alla fine dovranno manifestare o meno la propria soddisfazione al
quesito posto.
vrà lasciare spazio al centro interparrocchiale al cui interno sarà
realizzato - così come previsto dalla variante - un altro rettangolo di
gioco - per il calcio a 7 - la cui fruizione sarà destinata proprio alla
società sportiva. Il Comune, invece, si è impegnato a procedere alla
riqualificazione del campo di calcio a 11 di Pila, che andrà a compensare la “trasformazione” di
quello di Ponte della Pietra. Una
scelta, quest’ultima, difesa dal capogruppo del Pd, Francesco Mearini, durante la riunione del Consiglio. Mearini, infatti, ha messo in
luce il «potenziamento e l’ampliamento» della dotazione impiantistica pubblica che avverrà in seguito all’attuazione dello schema
previsto dalla variante.
Itts “Volta” e Cnr Studenti al lavoro insieme ai tecnici per la realizzazione di tre progetti per servizi web informativi di prevenzione
A lezione di monitoraggio idrogeologico
Gli studenti dell’Itts “Volta”
PERUGIA - «Un esercizio eseguito
non solo a scopo didattico ma per fini lavorativi può essere molto più
stimolante per gli studenti». Nelle
parole di Monia El Assl, studentessa
della V° I dell’Istituto tecnico tecnologico “Alessandro Volta” di Perugia, tutta l’essenza di una nuova iniziativa della scuola di Piscille. Un
progetto che ha fatto dialogare,
dall’ottobre 2012, circa 25 allievi
con gli esperti dell’Istituto di ricerca
per la protezione idrogeologica del
Consiglio nazionale delle ricerche
(Cnr-Irpi) al fine di sviluppare servizi web volti al reperimento e alla diffusione di informazioni connesse,
appunto, agli eventi idrogeologici. I
primi risultati di questa collabora-
zione sono stati illustrati nel corso di
una giornata di studio che ha visto
presenti Rita Coccia e Gianni Fiorucci, rispettivamente dirigente sco-
Sono stati 25 gli allievi
coinvolti nell’iniziativa
La soddisfazione
dei dirigenti scolastici
lastico e docente coordinatore del
progetto per Itts “Volta”, Fausto
Guzzetti, Paola Salvati e Vinicio
Balducci per il Cnr-Irpi. «Abbiamo
stipulato una convenzione con l’Irpi
- ha spiegato il professor Fiorucci - e
fatto la nostra parte nel progetto, sviluppando una metodologia didattica
che ponesse al centro dell’azione gli
studenti. Abbiamo cioè messo l’attenzione sul processo formativo per
giungere poi alla realizzazione di un
prodotto utilizzabile e funzionale.
Da qui proseguiremo nel percorso».
«Come istituto - ha aggiunto Guzzetti - ci occupiamo di dissesto idrogeologico. Una delle operazioni
fondamentali per mitigare l’azione
di questi fenomeni è la conoscenza, per cui non c’era di meglio che
appoggiarsi ad un istituto scolastico
e agli studenti». Tre sono i lavori degli studenti che hanno portato poi allo sviluppo di strumenti atti
all’obiettivo finale del progetto.
9
VENERDÌ E SABATO
Obiettivo scuola,
il punto sullo stato
dell’offerta
formativa umbra
PERUGIA - Fare il punto sulla situazione della scuola in Umbria e
approfondire alcuni aspetti della
Programmazione europea 20142020, in materia di istruzione, apprendimento, contrasto alla dispersione scolastica: con questo
obiettivo venerdì e sabato è in
programma a Perugia, su iniziativa dell’assessorato regionale
all’Istruzione, la Conferenza regionale 2014 “Obiettivo scuola”.
Le due giornate si terranno al
Centro congressi Hotel Giò, in
via Ruggero d’Andreotto 19 a
Perugia, a partire dalle 9 alle
17,30 di venerdì, e dalle 9 alle
12,30 di sabato. In apertura dei
lavori è previsto il saluto della
presidente della Regione, Catiuscia Marini, del presidente di
“Anci Umbria”, Wladimiro Boccali, e del dirigente dell’Ufficio
scolastico regionale per l’Umbria, Domenico Petruzzo.
A partire dalle 10,30 il presidente dell’Aur, Claudio Carnieri,
presenterà il volume: “L’istruzione in Umbria: scenari, caratteri, tendenze”, sarà presente anche
l’autore del testo, Fiorenzo Parziale. Seguirà un dibattito coordinato dalla vicepresidente, Carla
Casciari. Nel pomeriggio di venerdì saranno attivati 3 laboratori
che porteranno alla stesura di un
report da cui emergeranno suggerimenti e spunti per la programmazione regionale: “Tra gli
obiettivi della Conferenza infatti
- ha spiegato la vicepresidente
della Regione, con delega
all’Istruzione, Carla Casciari c’è quello di attivare una sorta di
«laboratorio» da cui mutuare un
modello di confronto continuo
per migliorare l’offerta educativa
e formativa regionale, per consolidare i risultati raggiunti in questi anni e confrontarsi apertamente sulle sfide che si dovranno affrontare per assicurare agli studenti umbri un sistema scolastico
all’avanguardia che si integri col
tessuto economico e sociale del
territorio e proponga un modello
di scuola innovativo e competitivo». La partecipazione alla conferenza è aperta a tutti, è possibile
iscriversi on line collegandosi alla pagina: http://www.regione.umbria.it/istruzione-universita-e-ricerca/valutare-per-qualificare-gli-strumenti-per-il-miglioramento-del-sistema-scolasticoe-formativo.
SERVIZIO NECROLOGI
Alla Stranieri per
promuovere se stessi
PERUGIA - Come costruire al meglio una strategia di marketing per
se stessi e comunicare capacità e talento per trovare un lavoro in tempi
di crisi. Questo il tema del seminario
in programma giovedì alle 17 alla
Palazzina Valitutti dell’Università
per Stranieri. Un’occasione formativa in grado di indirizzare gli studenti verso una comunicazione efficace della propria professionalità.
075 395041
Ieri è mancato all’affetto dei suoi cari all’età di anni 82
E’ tornato alla casa del Padre
GIANNETTO ANTONINI
ANDREA LATTARINI
Ne danno il triste annuncio la moglie, i figli, il genero, il nipote,
Ne danno il triste annuncio la moglie Gigliola, i figli Marta,
Anna e Roberto, la mamma Maria, la sorella Claudia, i suoceri Antonio, Luciana e gli amici tutti.
il fratello ed i parenti tutti.
Resina, 11 Marzo 2014
San Martino in Campo, 11 Marzo 2014
I funerali avranno luogo oggi Martedì alle ore 10,30 nella Chiesa
Parrocchiale di Resina S. Orsola.
Dopo le esequie la cara salma verrà tumulata nel Cimitero di Ripa.
La cara salma proveniente dall’Ospedale Silvestrini giungerà
oggi Martedì alle ore 10,00 nella Chiesa di Santa Maria
di Colle in via Leonardo da Vinci ove alle ore 15,00
si svolgerà il rito funebre.
NON FIORI MA OFFERTE ALL’ASSOCIAZIONE A.V.S.I.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto al caro estinto
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto al caro estinto
075 395043
PARTECIPAZIONE
SCUOLA PRIMARIA CONSERVATORIO ANTINORI
LE NECROLOGIE
Vergine Madre, figlia del tuo figlio... sei di speranza fontana vivace.
SI RICEVONO
Dante Alighieri inno alla Vergine
Tutta la scuola Antinori, tutto il personale, le famiglie
ed i bambini con immenso affetto e gratitudine salutano
ENTRO
ANDREA
LE ORE 17.00
Perugia, 11 Marzo 2014
Martedì 11 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
20 terni
Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032
[email protected]
www.giornaledellumbria.it
Grasso: «L’ Ast una risorsa per il Paese»
Il presidente del Senato visita la fabbrica per l’anniversario,
l’ad Pucci: tanti momenti critici, ma fieri del nostro impegno
ACCIAIERIE
I 130 ANNI
di FEDERICA LIBEROTTI
TERNI - Una festa sobria, nello stile di chi produce e ama più i fatti che
le parole, ma ricca di orgoglio e di
significati. Così l’Ast ha celebrato
ieri il traguardo delle 130 candeline, riunendo in viale Brin un pezzo
della Terni e dell’Umbria che conta, ma anche accogliendo un ospite
d’eccezione, il presidente del Senato, Pietro Grasso, presente nella città dell’acciaio a testimonianza del
legame che ha unito e unisce ancora
la fabbrica al destino dell’Italia.
«Questa cerimonia rappresenta
un’occasione per ricordare i 130
anni di storia, difficili ed entusiasmanti, di una grande impresa siderurgica, ma anche 130 anni, anch’essi difficili ed entusiasmanti, di
storia italiana» ha detto il presidente Grasso, parlando dal palco allestito dentro la fabbrica, per poi aggiungere che le acciaierie «hanno
rappresentato e continuano a rappresentare una risorsa essenziale
non soltanto per Terni e l’Umbria,
ma per il Paese».
Grasso, giunto a Terni come previsto poco dopo le 10,30, è stato
accolto dai vertici dell’azienda, primo tra tutti l’amministratore delegato Marco Pucci, e istituzionali,
tra cui la presidente della Regione
Catiuscia Marini, il presidente della
Provincia Feliciano Polli e il sindaco Leopoldo Di Girolamo. Dopo un
breve colloquio privato, la cerimonia si è spostata nel capannone della
Società delle fucine, dove ad attendere le parole della seconda carica
dello Stato c’era un ricco parterre di
istituzioni politiche, civili e religiose (tra cui l’amministratore apostolico Ernesto Vecchi).
«Da sempre le Acciaierie di Terni
sono caratterizzate dalla capacità di
innovazione tecnologica e contraddistinte dall’eccellenza della loro
produzione» ha detto ancora il presidente del Senato, che ha colto
l’occasione dell’intervento a Terni
per fare una riflessione più generale
su industria e lavoro. «Realtà produttive importanti come questa - ha
spiegato - ci ricordano che il lavoro è l’unico strumento per
garantire un duraturo benessere per le generazioni attuali e
quelle future. È per questo che
ritengo che lo Stato, i rappresentanti dei cittadini e le istituzioni debbano tornare ad impegnarsi in politiche industriali forti, perseguendole
con convinzione; politiche
che da troppo tempo mancano nel nostro Paese in una
prospettiva necessariamente
europea», ha concluso, senza dimenticare di fare cenno
alla rilevanza dei temi «della
sicurezza ambientale e sicurezza sul lavoro».
L’importanza economica, culturale e sociale
dell’Ast non solo per il territorio ma per il Paese è stata sottolineata anche
dall’ad Pucci che parlando della
storia della fabbrica - ripercorsa anche da un evocativo filmato proiettato in video - non ha potuto non ricordare «le molte circostanze critiche di questi ultimi anni, legate ad
eventi e fattori che spesso travalicano le nostre personali competenze e
responsabilità». «Ma non abbiamo
mai smesso di tutelare - ha aggiunto
- la nostra realtà produttiva, nelle
sue formidabili professionalità, nel
suo valore e nella sua reputazione,
impegnandoci con attenzione e rigore nella sua multiforme gestio-
ne». Secondo Pucci questi 130 anni
di storia «rendono visibile questo
sforzo» che, ha concluso, «dobbiamo continuare a condividere anche
col sistema paese, perchè una realtà
strategica come questa sia presidiata e abbia tutte le possibilità per rendere fruttifero il suo ineguagliabile
patrimonio. Senza impresa non c’è
futuro».
Prima di un tour nel cuore di alcuni reparti, lì dove l’acciaio si produce e si lavora, Grasso ha anche avuto modo di rendere un omaggio
simbolico a chi concretamente
Tour in fabbrica
La seconda carica dello Stato
ha premiato due dipendenti,
poi il giro nei reparti con le
altre istituzioni per osservare
da vicino la produzione
muove la fabbrica, gli operai, consegnando una targa al più anziano e
al più giovane tra i circa 2.900 dipendenti, rispettivamente Ennio
Rossi e Matteo Matteucci. Poi, caschetto in testa come tutti i visitatori, Grasso ha salutato di persona i
lavoratori impegnati nella produzione durante il giro negli stabilimenti, soffermandosi interessato
ad osservare e chiedere spiegazioni
sui vari cicli di produzione. Infine,
prima di riprendere la strada per
Roma, all’ora di pranzo, un brindisi
privato con le istituzioni per augurare un ultimo, almeno per quest’anno, «buon compleanno» ad
una realtà che, parola di Grasso,
«saprà trovare le modalità per continuare ad assicurare all’intero Paese il proprio essenziale contributo
produttivo e sociale».
SERVIZIO NECROLOGI
SERVIZIO NECROLOGI
Carducci & Giovannelli
ZENONI & SCARPONI - Tel. 0744 401235
Terni - 0744.288166
“Il tuo ricordo sarà
sempre nei nostri cuori.”
Il giorno 9 Marzo è mancata all’affetto dei suoi cari all’età di anni 85
EMILIA PALUZZI
Nata FRANCESCHINI
Addolorati ne danno partecipazione il genero, la nipote,
Alessandro, il fratello e tutti i suoi parenti.
I funerali saranno celebrati oggi 11 Marzo alle ore 10,45
nella Chiesa della Madonna del Monumento (Cimitero Urbano).
all’età di anni 85
ROSANNA MANCINI
TERZA GIOVANNELLI
IN VERDUCCI
Ne danno il triste annuncio la sorella Maria, il cugino Bruno
con la famiglia, i nipoti e i parenti tutti.
I funerali avranno luogo oggi 11 marzo alle ore 15
nella Chiesa dell’Immacolata Concezione (Vill. Polymer)
Il giorno 9 marzo è venuta a mancare la cara
I funerali avranno luogo oggi 11 marzo
alle ore 15 nella Chiesa di San Francesco.
PER ONORARE LA MEMORIA DELLA DEFUNTA
NON FIORI MA OPERE DI BENE
NON FIORI MA OFFERTE PER LE ATTIVITA’ DELLA
Seguirà il trasporto al cimitero di Terni
Si ringraziano quanti vorranno partecipare
Terni, 11 marzo 2014
Dopo lunga malattia il 10 marzo si è spenta,
Si ringrazia quanti vorranno partecipare
Terni, 11 marzo 2014
PARROCCHIA IMMACOLATA CONCEZIONE
Terni, 11 marzo 2014
DA DESTRA A SINISTRA
Angelilli, De Sio, Rossi:
sito strategico per l’Italia
TERNI - Alcuni dei protagonisti della giornata di
ieri hanno commentato più o meno all’unisono
l’avvenimento per le sorti della fabbrica. Per l’eurodeputata Roberta Angelilli (Ncd-Ppe) «si è ripercorsa la storia prestigiosa di una delle industrie
più importanti per l’Italia. Una storia fatta di ingegno, qualità, lavoratori specializzati, fatica e capacità di ricominciare anche nei momenti difficili, fino a far diventare Ast una delle realtà più strategiche nel panorama dell’industria siderurgica europea. Per questo motivo è fondamentale che partendo da tale orgoglio si guardi al futuro per un
percorso che sempre di più proietti il sito ternano
su scenari di competitività internazionale».
Per il consigliere regionale di FdI, De Sio «le acciaierie di Terni sono l’emblema del profilo industriale di eccellenza della nostra nazione. Ecco
perché le incertezze sul futuro possono riguardare
le operazioni finanziarie, ma mai dovrà venire meno la centralità di quel protagonismo delle produzioni di qualità, strategico per l’Italia e per l’Europa. E che deve essere difeso dai governi nazionali». Il senatore umbro del Pd, Rossi ricorda che
«siamo al crocevia di scelte importanti per il futuro
di Ast. Dobbiamo fare tesoro della centralità delle
acciaierie ternane in questi 130 anni e rivendicare
per il futuro la stessa lungimiranza, lo stesso respiro internazionale, la stessa tenacia. Il lavoro è la
benzina della nostra democrazia».
Martedì 11 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
terni
DIPENDENTI
2.900
Il numero complessivo del personale
diretto che oggi conta la “galassia”
Ast, comprese le società partecipate
Pietro Grasso Il presidente del Senato in visita all’Ast: qui stringe la
mano agli operai, a sinistra con Marco Pucci e il sindaco Leo Di Girolamo
FOTO MIRIMAO
21
Marini: preoccupazione
per il piano di Thyssen
Replica a Neri (Confindustria): Terni resterà una moderna città operaia
Il sindaco a Grasso: ci rivediamo qui per i 150 anni dello stabilimento
di ANDREA GIULI
TERNI - Un Di Girolamo evocativo e memoriale, una Marini incisiva e puntuta sull’attualità.
Non l’hanno fatto apposta, ma il
sindaco e la governatrice sono
sembrati assolutamente e felicemente complementari, nel messaggio e negli obiettivi. Dopo aver
sottolineato il «tratto identitario,
culturale, sociale e urbano che
l’acciaieria ha non solo per Terni,
ma per l’intera Regione», Catiuscia Marini ha ribadito il ruolo
dell’Ast quale «asset strategico
per l’Italia» e del comparto manifatturiero «fondamentale per un
Paese». Ma in un paio di rapidi
passaggi, la presidente della Regione ha voluto rendere il suo intervento non esattamente rituale. Il
primo, rivolto soprattutto al presidente del Senato, seduto in prima
fila nella scenografia allestita nel
capannone della Società delle Fucine: «Viviamo con preoccupazione il clima di incertezza che si è instaurato con il recente passaggio
dello stabilimento dai finlandesi a
ThyssenKrupp. Un passaggio e
una vicenda che hanno mostrato,
purtroppo, il lato peggiore della
commissione europea. Ora ci vuole chiarezza sui reali obiettivi strategici dei tedeschi che devono presto condividere i contenuti concreti del loro piano industriale per
Terni. L’Europa deve tornare a
prestare vera attenzione ad una politica di sviluppo industriale».
Secondo passaggio, questa volta
piuttosto evidentemente diretto alle recentissime sortite del presidente degli industriali ternani, Ste-
>>>
fano Neri: «Non nascondo qualche disagio leggendo certi titoli
della stampa locale che, spero
semplificando, riportano concetti
espressi da altri in riferimento ad
una città operaia come solo un ricordo. Un passato da dimenticare.
Allora, io dico che questa sarà ancora una città operaia, ma certo in
modo diverso, rinnovato. E che
c’è una grande differenza tra il capitale d’impresa e il capitale da finanza».
Leva sull’identità operaia e sulle
emozioni condivise. Così il succo
del vibrante intervento del primo
cittadino di Terni che ha tratteggiato un affresco dell’inscindibile,
vasto e imperituro rapporto che lega la fabbrica alla città, all’ «aristocrazia operaia». Una storia che
dall’ammiraglio Brin, Di Girolamo ha risalito per tappe simboliche, attraverso il momento d’oro
della fabbrica, durante il Fascismo
e la seconda guerra mondiale (con
i manufatti militari), il boom de-
La presidente Catiuscia Marini
mografico, urbanistico e occupazionale creato dallo stabilimento,
l’episodio dei 300 operai che, nelle ore antecedenti alla Liberazione
della città, occuparono l’acciaieria, minacciandola di farla esplodere per non consegnarla in mano
nazista. «Noi - evoca il sindaco ricordiamo di quando eravamo
bambini, lo sciame delle biciclette
di quegli operai felici e sotto il
suono della sirena. Abbiamo memoria delle lotte operaie, dei tanti
amministratori usciti da quella
fabbrica, della morte di Luigi Trastulli. E ricordiamo quando la città
viveva intorno all’acciaieria, con
la piscina della Terni, le case costruite per gli operai della Terni, le
colonie marine e montane della
Terni, lo spaccio aziendale dove si
compravano i vestiti».
Poi su, fino alla creazione della
Terninoss, alla privatizzazione del
sito con Enrico Micheli che consegna le chiavi dell’acciaieria ai
nuovi proprietari della Thyssen,
alla visita del papa polacco. La
chiusura del Magnetico e le vicende più recenti. Un accenno alla imminente visita a Papa Bergoglio e,
ancora, l’accento sui valori della
dignità e libertà umana, legati al
lavoro.
Per questo, rivolgendosi a Grasso, Di Girolamo ha voluto chiudere il suo saluto “cinematografico”
con un auspicio: «Grazie presidente. Sono convinto che le istituzioni tutte faranno il possibile per
tutelare questi valori e il lavoro
che questa fabbrica incarna. Ci vedremo qui per festeggiare i 150 anni dell’acciaieria». Un cedimento
all’ottimismo della volontà.
Segue dalla prima
Una storia prestigiosa e un futuro da tutelare,
ma per la fabbrica la sfida decisiva è quella del presente
(...) Alle spalle di questa operazione vi era
l’ammiraglio Benedetto Brin, allora ministro della Marina, che si impegnò per una
fornitura di 8.600 tonnellate di piastre per
corazze di nave. L’Italia muoveva i primi
passi come nazione e per dotarsi di una marina militare importante aveva bisogno di
una produzione di acciaio moderna. E, infatti, acquistati i nuovi terreni a nord-est di Terni, dove ancora oggi poggia lo stabilimento,
ci si assicurò l’appoggio tecnico delle famose acciaierie Schneider di Le Creusot, uno
dei giganti, allora, dell’industria europea.
Già dal suo atto di nascita, quindi, la Terni
fu una parte importante della industrializzazione italiana, della storia nazionale, ma anche un forte collegamento con l’Europa industriale che all’inizio fu di dipendenza e
poi divenne sempre più di scambio, integrazione, rivalità commerciale e tecnologica. E
il fatto che questa grande presenza sia al
centro dell’Umbria meridionale non deve
lasciarci indifferenti. Anche oggi la Terni,
insieme alle sue partecipate, occupa i primissimi posti nelle aziende della nostra regione, per fatturato, per dipendenti, per con-
tributo alle esportazioni. Senza la Terni,
senza le sue importanti propaggini nella chimica, nelle miniere, nelle centrali elettriche,
la nostra regione non sarebbe quello che oggi è, non sarebbe un luogo di storia e di cultura industriale, di disseminazione tecnologica, di know how e di importanti innovazioni e trasmissioni manageriali. Chi può fare la storia della nostra industria senza nominare alcuni grandi uomini della Terni: da
Arturo Bocciardo a Arnaldo Angelini, fino a
Gian Lupo Osti, solo per nominarne alcuni?
Molti di loro, quasi tutti, vennero da fuori
e vissero a Terni il culmine della loro parabola di uomini e di managers. Ma molti altri,
operai, tecnici, quadri, dirigenti, in numero
crescente anche donne, hanno lavorato e
vissuto a Terni: i loro nomi forse non sono
famosi, ma non di meno hanno fatto l’ossatura di un pezzo importante della nostra storia. E lo stesso vale per molti uomini politici, uomini del sindacato e della cultura. Un
nome su tutti, quello di Giulio Natta, il Nobel per la chimica che scoprì il polipropilene
lavorando in quei laboratori che erano stati
costruiti dalla Terni insieme alla Montecatini.
La Terni di oggi è solo lontana parente
della Terni del 1884. Il suo vero atto di nascita fu all’inizio degli anni 1960, quando
nazionalizzati gli impianti elettrici, nacque
per volontà dell’IRI-Finsider una nuova
Terni siderurgica, con impianti di avanguardia e la missione di produrre laminati piani
di acciaio inossidabile e magnetico. Si era in
pieno miracolo economico e si pensava in
grande; infatti, nonostante molte successive
difficoltà, l’idea fu vincente: i mercati di laminati piani speciali divennero sempre più
importanti, su scala europea e mondiale. La
globalizzazione, paradossalmente, è stata
quindi la salvezza della Terni, le ha permesso di sopravvivere al trauma della privatizzazione, aprendo i mercati alle sue produzioni più qualificate. L’acquisto da parte
della Thyssen Krupp, anche questo non privo di vicende contradditorie che speriamo si
risolvano positivamente, si iscrive in questa
parabola virtuosa. Nel suo segmento di mercato - peraltro qualificato e importante - la
Terni resiste e i grandi produttori ne devono
tenere conto.
Quali sono i problemi che ci troviamo ad
affrontare? Come ieri, anche oggi la Terni
vive in un piccolo territorio di una piccola
Regione, ma i suoi orizzonti produttivi e di
mercato sono molto più ampi. Le decisioni
che la riguardano non si prendono più a Roma, come in passato, ma a Bruxelles, e ancora più lontano. Si richiedono competenze,
contatti e intelligenze vaste e aggiornate per
contrattarne le condizioni migliori di esistenza e di prosperità. La sfida per le classi
dirigenti dell’Umbria, dell’Italia e dell’Europa è molto impegnativa, ma ci consegna la
necessità di tenere lo sguardo e gli orizzonti
aperti. Siamo sicuri che questo, per tutti noi
che viviamo in una regione che ha la tendenza a provincializzarsi, non sia un bene prezioso? Chissà se i nostri antenati, quando si
affacciarono alla Conca di Terni, con le sue
ricche acque e ne apprezzarono, oltre alla
naturale bellezza, le potenzialità di localizzazione industriale, avrebbero previsto che
dopo 130 anni la loro creazione è ancora viva e vitale?
RUGGERO RANIERI
Martedì 11 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
Fonti rinnovabili, focus a Villa Umbra
PERUGIA - “Fonti rinnovabili ed
efficienza energetica, quali strumenti, obiettivi ed opportunità offerte dal Gestore dei Servizi energetici (GSE)”.
È questo il tema che sarà approfondito domani, alle 9, presso Vil-
la Umbra, durante il convegno gratuito organizzato della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.
L’iniziativa si colloca all’interno
del protocollo d’intesa firmato il 24
luglio 2013 tra la Regione, GSE e
Sviluppumbria.
27
«Partecipate, tagliare i costi»
Confindustria: con un riassetto
si recuperano 12,8 miliardi. In Umbria
si potrebbero risparmiare 147 milioni
organismi che non producono servizi - pari a circa il 64% - si potrebPERUGIA - Solo per l’Umbria si bero risparmiare circa 12,8 miliarparla di oneri per 262 milioni a ca- di di euro. Facendo una proiezione,
rico dei contribuenti, che raggiun- se si procedesse con il riassetto delgono quota 22,7 miliardi se si con- le 756 partecipazioni detenute a
siderano gli organismi presenti in vario titolo dalla Pa dell’Umbria
tutte le regioni italiane. Una cifra (di cui 277 nei consorzi, 15 nelle
decisamente consiFondazioni e 464 nelstente, che nell’ambile società) per il manto del processo di riortenimento di questi
ganizzazione della
organismi si risparspesa pubblica non
mierebbero all’incirIn milioni
può passare inosserca 147 milioni. A
è l’onere sostevata. A presentare il
maggior ragione, se si
nuto dalla Pa
conto delle partecipaconsidera che «l’amumbra per
zioni (dati 2012) detemontare degli oneri
le partecipazioni
nute dalle amminideterminati dagli orstrazioni pubbliche,
ganismi partecipati a
centrali e locali, è il
carico della pa, è molCentro studi di Conto più rilevante del rifindustria, che chiede
sultato di bilancio,
un riassetto della
che può essere in utile
“giungla” delle parteo, in molti casi in perIl numero delle
cipate per «recuperare
dita», sottolinea il
partecipazioni
risorse da destinare
Centro studi Confindetenute dalle
alla riduzione del cadustria, che ha effetamministrazioni
rico fiscale e del debituato l’elaborazione
dell’Umbria
to pubblico e liberare
attingendo alla banil mercato dalla preca-dati Consoc (gesenza spesso impropria dello Sta- stione della partecipazione di pubto». L’associazione degli indu- bliche amministrazioni a consorzi
striali sottolinea che «l’utilizzo e società) aggiornata ogni anno (la
delle partecipate è divenuto una legge Finanziaria per il 2007 ha infonte di abuso sempre più diffusa, trodotto l’obbligo per le amminiche sfrutta posizioni dominanti sul strazioni pubbliche di comunicare i
mercato e consente di eludere i vin- dati delle proprie partecipazioni
coli di finanza pubblica, recluta- proprio per fare chiarezza sul sotmento del personale e acquisto di tobosco di migliaia di enti ed azienbeni e servizi» e che tagliando gli de per i quali non esiste un vero e
oneri di contratti di servizio.
Per quanto riguarda le partecipate dalla Regione (se ne contano 9,
ma va considerato che si sta procedendo ad uno snellimento con il
riassetto degli organismi Ict), circa
il 75% raggiungono il pareggio, ma
spesso solo per qualche migliaia di
euro.
Per la Confindustria le norme varate negli ultimi anni si sono rivelate inefficaci nel contenere il fenomeno partecipate, e «la legge di
stabilità 2014 ha indebolito ulteriormente i presidi di rigore imposti negli anni precedenti. Non si deve porre solo il problema di come
le pa utilizzano questi meccanismi,
ma bisogna mettere in discussione
l’opportunità stessa che ciò avvenga».
di LARA PARTENZI
262
756
COMUNE PERUGIA
Partecipate, Confindustria chiede tagli della spesa
L’elaborazione del Centro
studi dell’associazione
degli industriali
sulla banca dati Consoc
proprio controllo sulla gestione.
Ad esempio, la Relazione 2013
del ministero della Funzione pubblica, pubblicata lo scorso febbraio, ci dice che al 31 dicembre
2012 i soli Comuni umbri detengono circa 561 partecipazioni in 103
partecipate (il dato è parziale in
quanto riguarda l’89% degli Enti
locali, quelli che hanno comunicato la propria posizione). In pratica,
su un onere complessivo di 129,7
milioni di euro, di cui il 24%, pari a
30 milioni, sono stati utilizzati per
aumento di capitali, e ben il 44%,
siamo a 57,5 milioni di euro, per la
concessione di crediti per le proprie aziende partecipate. In altre
parole, mentre in media a livello
nazionale l’86% degli oneri complessivi sostenuti dai Comuni italiani per le proprie partecipazioni
in società, aziende speciali e consorzi, sono indirizzati agli oneri per
contratto di servizio o da trasferimenti in conto esercizio (a sottolineare che gli organismi partecipati
vengono costituiti e vivono soprattutto per fornire beni e servizi a favore del cittadino o del socio proprietario) in Umbria tale percentuale scende al 32%, per un totale
di 13,2 milioni di trasferimenti in
conto esercizio e di 28 milioni di
Bps commissariata, il Tar respinge gli ultimi tre ricorsi
E Bankitalia prende ancora tempo per definire la nuova proprietà
Palazzo Pianciani La sede Bps
SPOLETO - Mentre Bankitalia
prende ancora tempo per decidere il
futuro della Banca Popolare di Spoleto, sotto commissariamento da oltre un anno ed in attesa del nuovo socio di maggioranza (si torna a parlare anche di un possibile accordo tra
le due offerte, presentate dal Banco
Desio e dalla cordata Clitumnus),
dal Tar del Lazio è arrivata ieri sera
la parola fine sui ricorsi che contestavano la procedura di amministrazione straordinaria dell’istituto di
credito. Ad un mese dal pronunciamento sul ricorso presentato da tre
ex consiglieri della Bps (Mario Benotti, Michele Di Gianni e Gabriele
Chiocci), ieri sono state depositate
le sentenze relative anche agli altri
tre provvedimenti analoghi, presentati da altrettanti ex membri del Cda:
Claudio Umbrico, Michelangelo
Zuccari e Marco Carbonari. Anche
in questi casi i ricorsi sono stati respinti: il commissariamento, insomma, è stato ritenuto legittimo.
A motivare il pronunciamento dei
giudici a favore del ministero
dell’Economia e delle finanze e della Banca d’Italia è stato il riconoscimento della giustezza degli atti compiuti da questi ultimi due. I ricorrenti
(con motivazioni fotocopia, come
identiche sono le tre sentenze di ieri)
avevano fatto leva sulla mancata comunicazione dell’avvio del procedimento che poi ha portato al commissariamento, ma anche sulle risultan-
ze dell’attività ispettiva di Bankitalia. Doglianze non ritenute valide
dal collegio giudicante, che in più
punti ha richiamato l’inchiesta penale a carico di dirigenti e dipendenti di Bps. Analizzando poi la situazione economica dell’istituto, che
aveva bisogno, viene spiegato, di un
cambio di rotta possibile solo con il
commissariamento. «Del tutto privo
di fondamento - scrivono i giudici - è
il tentativo del ricorrente di minimizzare i dati negativi rilevati, adducendo tra le cause della situazione
patrimoniale della Bps anche la
mancata autorizzazione all’operazione di aumento del capitale sociale
da parte della Banca d’Italia».
SA. FRA.
Filiera Ict,
ok al riordino
PERUGIA - Nell’ambito del progetto di riordino del sistema degli
organismi partecipati della filiera
regionale dell’Ict (Informatica,
comunicazioni e telecomunicazioni), la Giunta del Comune di
Perugia, su proposta del vicesindaco Nilo Arcudi, ha deliberato
di aderire al percorso, che coinvolge le partecipazioni detenute
dal Comune nelle società in house Webred Spa e Centralcom Spa
e nel Consorzio Sir Umbria.
«Prendiamo atto - spiega il vicesindaco Arcudi - della cessione
del ramo d’azienda “sanità” da
Webred Spa a Webred Servizi
Scarl, della cessione alle Aziende
sanitarie ed ospedaliere della Regione Umbria del 49% di Webred
Servizi Scarl e della trasformazione di quest’ultima in Umbria
Salute Scarl. Viene dunque autorizzato, per la quota di competenza del Comune, l’ingresso del
Consorzio Sir Umbria nella compagine sociale di Centralcom Spa
mediante acquisizione delle quote di competenza regionale pari
allo 0,05%. Sempre in delibera
l’autorizzazione della procedura
di liquidazione del Consorzio Sir
e la fusione per incorporazione di
Webred Spa (senza il ramo
d’azienda “sanità”) in Centralcom Spa, nonché la costituzione
della società Umbria digitale
Scarl e la fusione di Hiweb Srl
(partecipata da Webred Spa) in
quest’ultima società a valle del
processo di riordino.
Martedì 11 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
28 economiaUMBRIA
Buste paga, 100 euro in più
al mese a 219mila umbri
Gli effetti sui lavoratori dipendenti nella regione in base alle bozze
del provvedimento “taglia Irpef” domani all’esame del Consiglio dei ministri
di GIUSEPPE CASTELLINI
PERUGIA - Se, come affermano le
indiscrezioni che trapelano da Palazzo Chigi, il taglio dell’Irpef sulle
retribuzioni dei lavoratori dipendenti riguarderà gli stipendi fino a
1.500 euro netti al mese (25mila euro lordi l’anno), saranno 219mila i
dipendenti umbri che ne beneficeranno. Da quanto si apprende, il Governo sarebbe intenzionato a ridurre
l’Irpef in modo che una basta paga di
1.200 euro aumenti di 100 euro netti
al mese. Buste paga di importi inferiori aumenteranno di più e quelle
superiori, ma comunque non oltre
1.500 euro netti al mese, un po’ meno di 100 euro. Il quadro completo,
comunque, sarà svelato nel Consiglio dei ministri di domani, quando
la manovra di riduzione del cosiddetto “cuneo fiscale” sarà varata.
Sempre secondo le indiscrezioni,
dei 10 miliardi di euro che il Governo ha reperito, 7,5 andranno alla riduzione dell’Irpef sulle retribuzioni
dei dipendenti e 2,5 miliardi alla riduzione dell’Irap per le imprese, con
un meccanismo che sterilizzerebbe
almeno in parte il fatto che l’Irap
viene pagata su una base imponibile
che è data dal valore della produzione netta, ma dalla quale non si può
togliere il costo dei dipendenti, penalizzando così le aziende che fanno
un uso intensivo del fattore lavoro e
premiando quelle che, invece, utilizzano poco personale. Tuttavia la di-
scussione è in corso e la divisione
7,5 miliardi alla riduzione dell’Irpef
e 2,5 miliardi alla riduzione
dell’Irap potrebbe essere modificata
all’ultimo momento in Consiglio dei
ministri.
Tuttavia, è stato lo stesso Matteo
Renzi che, ospite della trasmissione
“Che tempo che fa” di Fabio Fazio,
ha indicato un aumento di 100 euro
netti al mese per stipendi di 1.200
euro mensili, sostenendo che queste
somme aggiuntive prenderebbero la
via dei consumi («Chi prende 1.200
euro - ha detto il premier -, se arriva a
1.300 non credo che quelli in più li
metterà nel risparmio»). Si tratta,
Le anticipazioni
La riduzione del cuneo fiscale
riguarderebbe le buste paga
fino a 1.500 euro netti al mese,
ossia 25mila euro lordi l’anno
Impegno di oltre 7 miliardi
Il premier
«Si tratta di soldi che verranno
rimessi in circuito. Chi prende
1.200 euro, se arriva a 1.300
non credo che quelli in più
li metterà nel risparmio»
Taglio del “cuneo” Una busta paga e, nella foto
in tondo, il premier
Matteo Renzi
quindi, di «soldi che verranno rimessi in circuito».
L’operazione di riduzione dell’Irpef sulle buste paga fino a 1.500 euro
netti al mese, secondo i calcoli
del ministero, su base annua costa 9,6 miliardi,
ossia 800 milioni al
mese. Ma il primo
trimestre dell’anno
è ormai andato e,
pertanto, lo sgravio andrebbe finanziato per 9
mesi del 2014, impegnando una cifra
di 7,2 miliardi, che
diventano 7,5 miliardi con qualche aggiunta di benefici particolari
(si pensa a un primo provvedimento ad hoc per le retribuzioni delle donne). Ma i 300 milioni di differenza potrebbero anche essere destinati a rafforzare la riduzione
dell’Irap.
È ovvio che, per il 2015, il Governo dovrà reperire i mancanti 2,4 miliardi. Ma per l’epoca, è la speranza
di Palazzo Chigi, la ripresa si sarà irrobustita e le entrate saranno, di conseguenza, aumentate. Per cui finan-
ziare i tre mesi mancanti
non dovrebbe
essere un problema.
Questo, va ricordato, è il secondo taglio dell’Irpef sulle buste
paga nel 2014. È già operativa, infatti, quella approvata dal Governo
Letta con la Legge di stabilità, che ha
stanziato 2,6 miliardi di euro a vantaggio dei lavoratori dipendenti, ma
con un effetto impercettibile sulle
loro retribuzioni nette (al massimo
216 euro l’anno, ossia 18 al mese, su
una retribuzione lorda di 17mila).
Fondi europei anche per gli allevamenti, bocciata la Regione
Il Tribunale amministrativo: si tratta di attività agricole specializzate
di UMBERTO MAIORCA
PERUGIA – L’allevamento di cavalli di razza è un’attività agricola,
per quanto specializzata, e ha diritto
a partecipare ai bandi per l’assegnazione dei fondi europei. È quanto ha
stabilito il Tribunale amministrativo
regionale (Tar) dell’Umbria, bocciando una determinazione regionale che aveva escluso un allevamento
di cavalli dalla graduatoria «dei progetti integrati aziendali “pacchetto
Secondo Palazzo Donini,
le strutture che si occupano
di addestramento cavalli
non sarebbero comprese
tra le attività agricole
giovani”», riguardante l’ammodernamento delle aziende agricole.
La società agricola “Regina viarum”, rappresentata e difesa dagli
avvocati Massimiliano Brugnoletti
e Fabio Buchicchio, ha portato in
giudizio la Regione, rappresentata e
difesa dagli avvocati Paola Manuali
e Natascia Marsala, dopo «aver presentato domanda alla Regione per la
concessione di contributi al fine di
favorire l’ammodernamento aziendale per le imprese agricole, agroali-
mentari e forestali» ed aver ricevuto
un parere negativo e l’esclusione
dalle graduatorie, perché «la realizzazione di recinti per permettere la
stabulazione in sicurezza degli animali (cosiddetti paddock), oltre che
tre impianti fotovoltaici», non rientrerebbe in quelli finanziabili con i
fondi per l'agricoltura. La Direzione
regionale, «pur ammettendo la ricorrente al contributo, ha ridotto gli
investimenti ammessi per una somma di 1.654.833,98 euro in luogo dei
2.294.203,94 richiesti, ritenendo
non ammissibili gli investimenti relativi a strutture relative all’attività
di addestramento cavalli in quanto la
stessa non è compresa tra le attività
agricole».
Secondo i ricorrenti, la Regione
non avrebbe calcolato che la società
«svolgerebbe l’attività di addestramento dei cavalli se non nei limiti
delle esigenze connesse al loro allevamento, che è finalizzato alla vendita degli stessi a soggetti professionali interessati all’avvio degli animali all’attività agonistica; l’attività
di allevamento sarebbe a tutti gli effetti agricola secondo la definizione
tipica data dall’articolo 2135 del codice civile, così come la stabulazione dei cavalli rientrerebbe a pieno titolo nell’attività di allevamento».
Per la Regione «vi sarebbe sostanziale differenza tra i paddock esterni
ammessi a contributo ed il paddock
Anche gli allevatori di cavalli
possono
usufruire dei
fondi dell’Unione
europea
per l’agricoltura
Per i giudici amministrativi
l’ allevamento
di cavalli da corsa è da ritenersi
ormai senz’altro di natura
agricola con la nuova legge
non ammesso, in quanto realizzato
in sabbia, materiale diverso da quello di una semplice area di stabulazione esterna degli animali, trattandosi pertanto di struttura destinata
non già all’attività di allevamento
bensì a quella di addestramento, da
reputarsi non agricola» e perché
«l’attività agricola sarebbe soltanto
quella che utilizza lo specifico fattore produttivo costituito dalla terra, sì
che l’allevamento di cavalli da corsa
si attuerebbe con tecniche e procedi-
menti del tutto estranei all’agricoltura ed in cui la presenza del bene
terra presenta scarso rilievo».
Secondo il Collegio, «l’attività di
allevamento di cavalli da corsa … è
da ritenersi oramai senz’altro di natura agricola» con la nuova formulazione di legge delle imprese agricole. «Stando così le cose, non si vede
come possa ammettersi come la sola
utilizzazione della sabbia quale materiale di copertura dell’area di stabulazione dei cavalli possa costituire indice discriminante ai fini
dell’esclusione della natura agricola
dell’attività», dicono ancora i giudici amministrativi, per i quali «risulta
pertanto evidente, ad avviso del Collegio, la contraddittorietà e l’illogicità del provvedimento impugnato».
Da qui l’accoglimento del ricorso e
l’annullamento della determinazione dirigenziale regionale.
SINDACATO
Filt-Cgil Umbria,
Cristiano Tardioli
resta al vertice
TERNI - Sono stati quattro anni
«estremamente difficili» quelli
trascorsi per il settore dei trasporti in Umbria. Quattro anni che,
dall'ultimo congresso a quello
odierno, «la Filt Cgil dell'Umbria
ha affrontato però con la spinta di
un sostegno crescente da parte
delle lavoratrici e dei lavoratori,
come dimostrano i dati sulle
iscrizioni, che hanno superato
quota 2mila, con una crescita di
circa il 16% rispetto al 2009».
Lo ha evidenziato nella sua relazione di apertura Cristiano Tardioli, segretario regionale della
Filt Cgil, riconfermato al termine
del congresso tenuto a Terni alla
presenza di 113 delegate e delegati rappresentativi dei vari settori seguiti dalla categoria: trasporto merci e logistica, Tpl, trasporto ferroviario e aereo, Anas e autonoleggio. Tutti settori che attraversano una fase estremamente delicata ha spiegato lo stesso
Tardioli partendo dalla situazione del Tpl: «Nel 2010 l’unificazione delle 4 aziende ha rappresentato per tutti noi un risultato
eccezionale, il compimento di un
progetto nato molti anni prima,
ma presto gli entusiasmi iniziali
hanno lasciato il posto alle forti
preoccupazioni dettate da una situazione che oggi è letteralmente
esplosiva». Oltre a ricordare la
«situazione assurda» in cui versano tutti i lavoratori del Tpl, con
un contratto nazionale scaduto da
6 anni, Tardioli ha indicato le richieste del sindacato: «Urge la
definizione del nuovo Piano regionale dei trasporti e del Piano
di bacino. Quello che ci aspettiamo è la sostanziale conferma da
parte degli enti locali della quantità di servizi di Tpl in Umbria e il
mantenimento di Umbria Coach,
che è strategico».
Seguici anche su
Martedì 11 marzo 2014
Anno XXXII n. 69 - euro 1,20
www.corrieredellumbria.it
w.corrieredellumbria.it
UMBRIA
PERUGIA
Cresce l’allarme sfratti:
4mila famiglie a rischio
A
CITTA’ DI CASTELLO
Ponte della Pietra
Approvato il progetto
A
a pagina 11
ORVIETO
Truffa dei falsi incidenti
Denunciato un algerino
A
a pagina 23
Bancomat clonati
In 30 finiscono nei guai
A
a pagina 29
Un ferroviere ex caporepato delle Ogr di Foligno messo sotto accusa. Il figlio: “E’ un paradosso”
Mortedaamianto,indagatoa87anni
ITALIA & MONDO
Legge elettorale
La Camera dice no
alle quota rosa
Il voto spacca il Pd
Abbinamento opzionale con: “English in viaggio”Euro 9,80;
+ il prezzo del quotidiano
A
a pagina 44
Fraternamente
E’ bello
costruire
insieme
di Antonio Tofanelli
A FOLIGNO
A 87 anni un ex ferroviere - è
stato capo reparto alle ex Ogr
di Foligno - si ritrova coinvolto in un'inchiesta per omicidio
colposo per la morte di un collega causata, secondo la procura, dall'esposizione all'amianto. L'indagine coinvolge anche
due ex ingegneri - di 74 e 88
anni - e l'allora medico di impianto di 67 anni. Ai quattro si
contesta “la negligenza, inosservanza di leggi, regolamenti,
ordini o discipline, la violazione di norme sulla prevenzione
di infortuni, connesse alle rispettive qualifiche”. A pesare
come un macigno l’avviso di
conclusione indagini che prelude la richiesta di rinvio a giudizio. E il caso fa discutere. “Siamo al paradosso - sottolinea il
figlio dell’inquisito - come si
puòcaricarecosì di responsabilità dipendenti ottantenni che
nulla potevano fare e non i vertici dell'azienda?”.
A
a pagina 3
Terni Il presidente del Senato Pietro Grasso alla cerimonia per i 130 anni delle acciaierie
“Salute in fabbrica al primo posto”
Visita all’Ast L’ad Pucci e, a destra, il presidente del Senato, Pietro Grasso A a pagina 8
a pagina 33
A
S
coprire l'altro diverso da sé non sia il
principiodi una lotta per affermare se stessi,
ma la possibilità di un arricchimento. Per grazia e
per fortuna, siamo tutti esseri unici ed irripetibili;
pensate che noia se fossimo tutti uguali e pensassimo anche allo stesso modo su tutte le cose. In tanti
che siamo, ovviamente, ci
differenziamo per sesso,
razza, storia, lingua, cultura, religione, tradizioni,
usanze, costumi e chi più
ne ha più ne metta, ma anche all'interno dello stesso
contorno
esistenziale
emergono differenze provocate da sensibilità, carattere, personalità, gusti,
simpatie o antipatie, allergie o intolleranze ...
[continua a pagina 9 ]
Crisi Ucraina
Perugia Malore fatale per un uomo di 43 anni. E’ stato ritrovato nella sua auto fuori dagli impianti sportivi
Cresce la tensione:
il russo diventa la lingua
ufficiale a Sebastopoli
Stroncato da un infarto dopo la partita di calcetto
A
a pagina 5
A PERUGIA
SCAVI
Muro etrusco scoperto
in via dei Priori
Malesia
Ancora nessuna traccia
dell’aereo scomparso
Due i biglietti di sola andata
A
a pagina 5
Sport
A
a pagina 25
Una partita di calcetto tra amici. Che, alla
fine, si trasforma in tragedia. E’ accaduto nella serata di domenica scorsa presso gli impianti sportivi di Ponte Valleceppi. La vittima aveva 43 anni. Ad ucciderlo, con molta probabilità, un malore. Terminata la gara l’uomo si è
fatto la doccia, ha salutato tutti e poi si è diretto verso la sua auto. Proprio all’interno della
vettura lo hanno trovato ormai senza vita.
Immediati i soccorsi. Sul posto un’ambulanza del 118 e la una volante. Tutto inutile.
A
a pagina 21
La show girl continua a dedicare ai fans foto molto sexy
Volley Ma il presidente Sirci non ci crede ancora
Bomba in casa Sir Safety
Kovac a un passo dall’Iran
Per oggi atteso l’annuncio
A
a pagina 52
SERIE B
La Ternana di Tesser ha trovato la strada giusta
Media da serie A nelle ultime 8 gare A a pagina 45
LEGA PRO
Il Perugia prepara la partenza anticipata
A a pagina 46
per sbancare L’Aquila
Uragano Sara Tommasi su Facebook
Sulla sua pagina oltre 153mila mi piace
A TERNI
Ormai è diventata uno dei fenomeni di Facebook. Sono oltre 153mila i “mi piace” raccolti dal suo profilo e aumentano ogni giorno. Del resto Sara Tommasi quasi ogni giorno omaggia i suoi numerosi
fans con foto particolarmente
sexy che raccolgono migliaia
di consensi e tanti commenti.
Alcuni anche ironici.
A
a pagina 40
Facebook Una delle foto di Sara
FEMMINICIDIO
Il mistero dell’arma
che ha ucciso Ofelia
A
a pagina 7
Martedì 11
Marzo 2014
DELL’UMBRIA
8
CORRIERE
u
Umbria
TERNI
Il compleanno
delle acciaierie
Il presidente del Senato Pietro Grasso in visita tra i reparti: “La crisi non metta in secondo piano ambiente e salute”
“L’Ast è una risorsa per il Paese”
di Antonio Mosca
A TERNI - “Non c’è crisi o
ricerca del profitto che possa
far passare la tutela della vita
umana in secondo piano”. E’
questo il monito lanciato ieri
mattina dal presidente del Senato, Pietro Grasso, alla cerimonia per il 130esimo compleanno delle acciaierie ternane.
“Una storia gloriosa - ha aggiunto - segnata da una straordinaria capacità di fronteggiare la crisi puntando sulla ricerca e l’innovazione”. La seconda carica dello Stato ha auspicato un segnale forte che “renda sempre più conciliabili i termini industria, lavoro, ambiente, sicurezza e benessere, per
rinnovare il patto di fiducia e
collaborazione tra la città, l’azienda, i cittadini e i lavoratori”. Grasso ha poi invitato il
legislatore a definire “regole
chiare ed efficaci in materia di
sicurezza ambientale e sul lavoro”. Il presidente del Senato
ha quindi ha invitato la classe
politica a “tornare a impegnarsi sul fronte delle politiche industriali in modo forte e in
una prospettiva europea”.
Un altro messaggio lo ha rivolto ai giovani, affinchè - ha detto - “riscoprano l’etica del lavoro, intesa come strumento di
cooperazione e di emancipazione sociale, ma anche come
partecipazione al raggiungimento di un obiettivo comune
e condiviso”. Il numero uno di
palazzo Madama ha poi ricordato che l’Ast è il primo produttore di acciai speciali in Italiae il secondo in Europa. “Oggi - ha concluso - si ha l’impres-
Monito alla classe politica
z
per un forte rilancio
delle politiche industriali
y
Salute e sicurezza al primo posto Il presidente Grasso ne ha parlato
nel suo intervento durante la cerimonia alle acciaierie (Foto Stefano Principi)
sione che l’industria pesante
non sia più centrale come un
tempo, ma non è costì mentre
è sotto gli occhi di tutti come
l’Ast rappresenti una risorsa
essenziale per il Paese”.
“Il made in Italy - ha aggiunto
la presidente della Regione dell’Umbria, Catiuscia Marini -
non è solo la moda. Terni sarà
ancora a lungo la città dell’industria e del lavoro. Ora, però,
chiediamo chiarezza sull’operazione che ha riportato ThyssenKrupp in viale Brin. Vogliamo capire quali sono gli obiettivi che intende perseguire e
quale sarà il piano industriale
su cui si aprirà il confronto”.
“Centotrenta anni - ha continuato il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli
- sono un traguardo importante, ma si resta sui mercati solo
se si è realmente competitivi.
Questecondizioni però rischiano di non essere sufficienti se,
da parte europea e ancor più
italiana, non si mettono in
campo politiche di sviluppo favorevoli alla crescita delle imprese e dell'occupazione”.
“Ora - ha detto la vicepresidentedel parlamento europeo, Roberta Angelilli - è fondamentale guardare al futuro per un
percorso che sempre di più
proietti il sito ternano su scenari competitivi a livello mondiale”. “Siamo al crocevia di scelte importanti per l’Ast - ha detto il senatore del Pd Gianluca
Rossi - dobbiamo fare tesoro
della centralità delle acciaierie
ternane negli ultimi 130 anni e
rivendicare per il futuro la stessa lungimiranza e lo stesso respiro internazionale”.
“Ho la sensazione - ha concluso Raffaele Nevi, presidente
del gruppo di Forza Italia in
Regione - che dovremo ancora lavorare molto per far sì che
l’azienda possa continuare a
competere sui mercati mondiali. Ma la presenza a Terni del
presidente del Senato è stata sicuramente importante per riaffermare, una volta di più, che
l’acciaieria è un patrimonio di
B
tutto il nostro Paese”.
Mentre il sindaco Di Girolamo sottolinea il legame indissolubile tra la città e la sua fabbrica. Premiati il lavoratore più giovane e quello più anziano
L’ad Pucci è ottimista. Cauti i sindacati: “Ora aspettiamo i fatti”
A TERNI
“La presenza della seconda carica dello Stato
a Terni dimostra la centralità dell’Ast nel sistema industriale del Paese. Siamo soddisfatti
delle parole che abbiamo ascoltato da più parti. Ora ci attendiamo che superino anche la
prova dei fatti”. Questo il primo commento a
caldo dei sindacati durante la cerimonia per i
130 anni delle acciaierie ternane.
Carico di riferimenti storici ed emotivi l’intervento del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo. “Sin dai tempi della Saffat di Stefano
Breda - ha ricordato - le acciaierie hanno avu-
to le radici ben piantate nella città, ma con lo
sguardo aperto verso l’Italia e il mondo”.
Di Girolamo ha rievocato i tempi in cui gli
operai sciamavano in bicicletta verso i cancelli della fabbrica ed erano più di 14.000.
“In quei reparti - ha proseguito - c’era l’aristocrazia della classe operaia, la stessa che avrebbe dato tanti suoi esponenti prestigiosi anche
all’amministrazione della cosa pubblica”.
Il sindaco ha parlato di Terni come città fabbrica, legata indissolubilmente alle ciminiere
già dal nome dell’azienda. E un caloroso ringraziamento alle maestranze, che ora sono
scese a quasi 3.000, lo ha dato l’amministratore delegato dell’Ast, il ternano Marco Pucci,
che ieri ha fatto gli onori di casa.
“Formidabili professionalità e una straordinaria capacità di repentine conversioni - ha
detto - hanno permesso a questa azienda di
celebrare 130 anni di attività ininterrotta.
Senza impresa non c’è futuro e noi tutti andiamo avanti passandoci il testimone con chi ci
ha preceduto e tanto ha fatto per il bene di
questa fabbrica”.
Dopo la cerimonia sotto i capannoni della
Società delle fucine, il presidente del Senato,
Pietro Grasso, ha fatto visita alla torneria Sdf
e ai reparti Lac e Pix 2, rimanendo positivamente impressionato dalle lavorazioni eseguite in viale Brin. In più di un’occasione si è
allontanato dalla scorta per dirigersi verso gli
operai al lavoro nei gabbiotti. Ci sono state
calorose strette di mano e con alcuni ha scanbiato anche qualche parola.
Infine, sempre durante la festa di compleanno delle acciaierie, sono stati premiati Ennio
Rossi e Matteo Matteucci, il dipendente più
B
anziano e quello più giovane dell’Ast.
A.Mo.
Stati generali della scuola: obiettivo
migliorare l’offerta educativa
A PERUGIA
Fare il punto sulla situazione della scuola in Umbria e
approfondire alcuni aspetti
della Programmazione europea 2014-2020, in materia di
istruzione, apprendimento,
contrasto alla dispersione
scolastica: con questo obiettivo venerdì e sabato è in programma a Perugia, su iniziativa dell'Assessorato regionale all'Istruzione, la Conferenza regionale 2014 "Obiettivo
scuola". Le due giornate si
terranno al Centro Congressi Hotel Giò, in via Ruggero
d'Andreotto. Venerdì a partire dalle 10,30 il presidente
dell'Agenzia Umbria Ricerche, Claudio Carnieri, presenterà il volume: "L'istruzione in Umbria: scenari, caratteri, tendenze", sarà presente anche l'autore del testo, Fiorenzo Parziale. "Tra
gli obiettivi della Conferenza infatti - ha spiegato la vicepresidente della Regione
Umbria, con delega all'Istruzione, Carla Casciari - c'è
quello di attivare una sorta
di "laboratorio" da cui mutuare un modello di confronto continuo per migliorare
l'offerta educativa e formativa regionale, per consolidare i risultati raggiunti in questi anni e confrontarsi apertamente sulle sfide che si dovranno affrontare per assicurare agli studenti umbri un
sistema scolastico all'avanguardia che si integri col tes-
suto economico e sociale del
territorio e proponga un modello di scuola innovativo e
competitivo. Così è stato per
la prima edizione della Con-
ferenza sulla scuola che si è
svolta nel 2011 che ha registrato 200 iscritti tra docenti, presidi, personale della
scuola, rappresentanti degli
Il fatto
Il presidente Eros Brega
convoca il consiglio regionale
A PERUGIA
Il presidente Eros Brega (nella foto) ha convocato l'assemblea legislativa per le 10. All'ordine del giorno tra le
altre cose le seguenti interrogazioni a risposta immediata (question time): "Centro di documentazione e studio
sulla festa dei Ceri di Gubbio - intervenuta proposta di
raccolta, organizzazione, conservazione e salvaguardia
del materiale prodotto nel corso del tempo a cominciare da quello accumulato dalprofessor Maurizio De Ninno - intendimenti della Giunta regionale al riguardo", interroga il
consigliere Orfeo Goracci
(gruppo Comunista umbro), risponde l'assessore regionale alla Cultura Fabrizio Bracco; "Situazione del reticolo idraulico
del fiume Caina - torrente Oscano ed altri in zona Mantignana
delcomune di Corciano- modalità di utilizzazione dei fondi affidati nel 2005 alla Protezione civile per interventi di manutenzione/sistemazione", interroga il consigliere Gianfranco Chiacchieroni
(Pd), risponde l'assessore all'ambiente Silvano Rometti;
"Opportunità, alla luce dei recenti eventi giudiziari, che
venga urgentemente attivata un'inchiesta volta a verificare il regolare smaltimento dei rifiuti nel comune di
B
Perugia e nel territorio regionale.
enti locali, dei genitori, dei
sindacati e della formazione
professionale, mentre sono
stati 118 i soggetti che hanno preso parte ai laboratori.
Nell'intento di allargare la
partecipazione - ha concluso la vicepresidente - anche
al mondo dei non addetti ai
lavori, è stato previsto sia nel
sito istituzionale, che attraverso il forum online su Facebook nel gruppo Conferenza regionale scuola Umbria https://www.facebook.
c
o
m
/
groups/1411324455792703/,
la possibilità di approfondire le tematiche specifiche dei
gruppi, per condividere le
azioni, i nodi o semplicemente ricevere suggerimenti e riflessioni utili ai lavori".
I temi in discussione nei laboratori pomeridiani di venerdì prossimo sono 3: il primo
"Orientamento, formazione
e lavoro", sarà guidato dal
coordinatore regionale, Luigi Rossetti,il secondo gruppo avrà come tema "L'inclusione scolastica: valorizzare
le differenze, contrastare le
diseguaglianze", coordina il
dirigente regionale Alessandro Maria Vestrelli, il terzo
gruppo tratterà della "Scuola digitale" con la supervisione del dirigente regionale,
Graziano Antonelli. I gruppi riporteranno i contenuti
del report nella giornata di
sabato a partire dalle ore
B
9,30.
FRATERNAMENTE
CORRIERE
Appuntamento nel fine settimana a Perugia per una due giorni di analisi e proposte
DELL’UMBRIA
Umbria
t
Martedì 11
Marzo 2014
dalla prima pagina
E’ bello costruire insieme
... di diverso genere, che condizionano più o meno le
scelte, gli sforzi, i desideri, gli approcci e così via. La
differenza dell'altro suscita curiosità e confronto, in persone normali, stimola ad allargare gli orizzonti, apre
all'accoglienza di nuovi dati e concetti, favorisce la crescita per trasposizione di esperienze, provoca in modo
sano a misurarsi con se stessi e con chi ha altri punti di
vista. Pensiamo alla crescita umana che ne deriva dai
viaggi in altre terre, niente, a mio avviso, è più formativo
del confrontarsi con gente e spazi diversi, organizzati
con altri criteri che filano ugualmente, a volte meglio a
volte peggio. Se non si accettasse l'incontro non si avrebbe reale misura di come funziona o del perché non
funziona un certo approccio alle cose, non si avrebbe
chiarezza sul proprio punto di vista, sui sistemi politici,
sociali, cultuali e altro. Senza il confronto non sapremmo neanche chi siamo e non potremmo riconoscere il
peculiare, il particolare, il soggettivo e l'oggettivo. Chi
pensa di essere in possesso dell'unico punto di vista e
non si apre al dialogo ed alla ricchezza che ne deriva è
un ignorante presuntuoso (senza offesa), intollerante e
fondamentalista, ottuso ed insicuro, impreparato ed integralista, vanesio e violento, autolimitato e gretto e
vorrei andare avanti per far emergere, a mano a mano, i
volti pubblici che rappresentano tali mostruosità. C'è
chi, al giorno d'oggi, anche nel nostro Paese, sta parlando di separazioni ed allontanamenti geografici, di ritorni al passato razziale, un passato già smentito nelle sue
pretese. Che pensare in piccolo quando non si accetta
la diversità come possibile ricchezza anche nelle divergenze! Che pensare superbo e arrogante quando non si
concede neanche udienza all'altro, solo perché propone
opzioni e concetti differenti! Penso che chi non è davvero certo e sicuro del proprio pensare e del proprio punto
di vista abbia paura del confronto e di essere soggiogato; mentre chi è sereno delle proprie posizioni accetti
volentieri di mettersi in discussione, per proporsi pacificamente o per dialogare fino a saper cogliere il meglio
delle divergenze, cercando e ottenendo una convivenza
più ricca, grazie proprio alle diversità con diritto di cittadinanza. In questo articolo, niente a che vedere con
percorsi morali, ma solo uno stimolo ad accorgersi di
quanti sia bello stare insieme per costruire con l'aiuto di
tutti. Rispettare il prossimo, fino ad amarlo così com'è,
resta il principio base più profondo, costruttivo, lungiB
mirante e significativo che ci sia!
Antonio Tofanelli
Frate minore cappuccino
9
DELL’UMBRIA
CORRIERE
ECONOMIA
Attenzione al web Tante opportunità con la rete
ma occorre anche fare molta attenzione
LA TRUFFA CORRE SEMPRE ON LINE
L'Adiconsum Umbria vuole sensibilizzare i cittadini su un tema molto delicato che
al momento riguarda la generalità dei consumatori - clienti bancari, postali, - che
abbiano un indirizzo e-mail. Giornalmente le caselle di posta vengono invase, com'è
noto, da comunicazioni che appaiono provenire dagli intermediari o dalle società
P
11
Redazione: via Pievaiola, 166 F-6
PERUGIA
Tel. 075 52731
Fax 075 5273400
[email protected]
z
CONSUMATORI L’Adiconsum interviene sul fenomeno del phisching
A PERUGIA
t
Martedì 11
Marzo 2014
emittenti carte di credito in cui si chiedono verifiche, conferme pin o ancora si invita il consumatore a contattare il mittente
seguendo appositi percorsi. Nella quasi totalità dei casi si tratta di Phisching: truffa
azionata via Internet al fine di acquisire
dati personali. Recentemente si stanno intensificando le mail che hanno come oggetto "Normativa Antiriciclaggio" Atten-
zione: la normativa antiriciclaggio è molto stringente nel nostro paese ed impone
molti adempimenti a banche ed a clienti
ma nulla che preveda operazioni, questionari, verifica o quant'altro via e-mail. Non
deve quindi essere dato alcun seguito a
richieste avvenute via sms, via mail con
riferimento bancario, postale, carte di creB
dito.
y
IMMOBILI Il grido d’allarme arriva
dall’assessore regionale Stefano Vinti
EMERGENZA CASA:
RISCHIO SFRATTI
PER 4MILA FAMIGLIE
z
AGRICOLTURA
FINE SETTIMANA
ALL’INSEGNA
DEI MIGLIORI VINI
A ORVIETO
Sarà Orvieto ad ospitare da venerdì a
sabato prossimi I migliori vini umbria,
evento che premierà le produzioni vitivinicole più meritevoli di una regione che
si estende per circa ottomila chilometri
quadrati. Con una superficie vitata di
quasi 13mila ettari ed una dimensione
media delle aziende vitivinicole di poco
superiore all'ettaro, la regione attesta la
sua produzione di vino intorno agli 800
mila ettolitri. Oltre venti le aziende vitivinicole presenti al Palazzo del Capitano
nei tre giorni di manifestazione: durante
la serata di venerdì , a premiare alcune
delle aziende distintesi per la qualità della produzione, sarà Luca Maroni, rientrato da pochi giorni dalla tappa cilentana de I migliori vini Campania- Paestum
Wine Festival che ha accolto oltre 300
visitatori. Venerdì, sabato e domenica i
tre giorni di apertura al pubblico della
manifestazione che conterà tra le aziende presenti, le associate al Consorzio di
Tutela Vini Orvieto ed i Produttori dell'
Enoteca Regionale di Orvieto. Il Consorzio di Tutela Vini Orvieto sarà inoltre
protagonista di una degustazione sabato
alle 18: un'opportunità per il pubblico di
conoscere la Doc Orvieto, una delle 15
B
denominazioni della Regione.
y
A PERUGIA
"E' necessario fare i conti con la drammatica
prospettiva che nel prossimo triennio altre
4000 famiglie umbre potrebbero essere private dell'alloggio nel caso di un persistere della
crisi economica e di una assenza di provvedimenti nazionali di tutela del diritto alla casa.
Il dato umbro si inserisce in un quadro nazionale dove, le famiglie a rischio di sfratto per
morosità incolpevole potrebbero essere centinaia di migliaia". Lo ha affermato l'assessore
regionale alle politiche abitative Stefano Vinti, intervenendo al VI congresso provinciale
del Sunia "Un patto per l'affitto sostenibile", .
"A questo dato, ha sottolineato l'assessore,
corrisponde una disponibilità per gli anni
2014 e 2015 di 200 milioni di euro, un importo inferiore di oltre 1/3 rispetto allo stanziamento per il fondo sociale nel 1999 (310 milioni di euro). Crisi economica e diritto all'abitare vanno poco d'accordo, ma sicuramente la
crisi non è l'unica responsabile della situazione sempre più complessa che connota anche
in Umbria il settore. Certamente la mancanza di una politica e di una strategia a livello
nazionale hanno avuto un peso determinante, come pure le scelte che hanno negli ultimi
anni portato alla drastica riduzione dei fondi
alle regioni per far fronte a quella che sempre
l
più si va connotando come "emergenza abitativa strutturale. Si pone con forza, ha sostenuto Vinti, la questione dell'impiego del patrimonio abitativo presente sul territorio che potrebbe garantire diritti e dignità, fermando
inutili speculazioni edilizie". L'assessore, ha
sollecitato ancora i Comuni a provvedere ra-
pidamente all'approvazione del nuovo regolamento per l'assegnazione degli alloggi pubblici ed ha indicato gli impegni per il 2014: una
proposta per nuove politiche abitative nei centri storici; un tavolo per la revisione del "canone concordato", che ormai in più di un comune è superiore a quello a "libero mercato". B
RASSEGNE
z
Interesse e curiosità
per le proposte
che arrivano
dalle aree verdi
Positivo bilancio per l’esposizione di Bastia Umbra
EXPO CASA CHIUDE
UN’EDIZIONE DA RICORDARE
A BASTIA UMBRA
Successoper l’edizionedi Expo Casa. Numeri in crescita per questa
edizione fra espositori e visitatori;
numeri che sono sinonimo di un
ritrovato piacere di vivere la zona
giorno, la zona notte, la cucina, il
bagno ma non solo, perché lasezione green di Expo Casa, "Abitare il
Verde", ha testimoniato che il verde domestico e le aree outdoor sono sempre più parte integrante
dell'home living. "Il successo che
abbiamo registrato quest'anno e la
presenza di pubblicoha sicuramente invertito, o almeno ce lo auguriamo" dice Roberto Prosperi, presidente di Epta Confcommercio
"quella tendenza e quella sensazione di negatività che pesava, ormai
da troppo tempo, su alcuni settori
della manifestazione. L’affluenza
di pubblico ha fatto sì che il clima
che si respirava in questa edizione,
era un clima di fiducia e di speranza; un clima che ha aperto uno spiraglio di luce all'inizio di questo
2014, gettando le basi per uno scat-
y
to per l'economia regionale e per
gli addetti ai lavori." Soddisfazione
arriva dunque dagli esperti, che
confermano Expo Casa un appuntamento imperdibile per la promo-
zione anche del verde domestico.
E proprio questo nuovo settore di
Expo Casa ha fatto registrare un
incremento di interesse, complice
anche la collezione di elaborati del
concorso Green Art 2014 che ha
visto vincere il premio per la sezione Giardini d'Inverno da "Emozioni di Forme del Giardino d'Inverno" da Bazzoffia Vivai e "Il tuo Orto sul Balcone" per la sezione Orto
Tascabile, un'opera a 4 mani, firmata Amantini Recinzioni e HoB
mewood Design.
Martedì 11
Marzo 2014
DELL’UMBRIA
24
CORRIERE
u
Perugia
Pieno successo dell’iniziava “Umbria grida Terra”
che ha portato tante persone nella struttura
Qualche polemica
sui progetti
che ne riguardano
il futuro
funzionamento
Il mercato coperto
è tornato a vivere
e ora guarda avanti
Pieno successo
per l’iniziativa
del fine settimana
al mercato coperto
A PERUGIA
Al mercato coperto lo scorso
fine settimana c'è stata così
tanta gente che non si riusciva a camminare: non è una
notizia di cronaca vecchia di
qualche decennio, ma dell'altro ieri, quando un gruppo di
giovani ha reso possibile ciò
che pareva ormai impossibile, con l'iniziativa "Umbria
grida terra".
Contadini, allevatori, cuochi,
artigiani, artisti "tutti accomunati dal rispetto del lavoro
e dell'ambiente" hanno fatto
tornare il mercato "non un
semplice luogo di consumo
ma anche uno spazio di
socialità e di cultura".
La loro proposta è piaciuta
ai perugini, pellicce ed eskimo, anziani e bambini hanno
riempito le corsie , apprezzando i prodotti a km zero e le
performance artistiche, lanciando un chiaro segnale all'
amministrazione comunale,
che dovrà decidere del futuro
dell'immobile, su come trasformarlo.
Appartiene ormai agli annali
il periodo pulsante del mercato coperto, l'autentico cuore
commerciale
dell'Umbria
che attirava clienti e commercianti da tutta la regione, come racconta Primo Tenca,
che ne segue da anni le vicende, intervenuto pubblicamente contro l'ultimo progetto di
recupero affidato alla Nova
Oberdan.
Ora gli affittuari dei box sono
rimasti in tre, fruttivendolo,
pescheria e macellaio, mentre
gli ortolani pagano l'ingresso
giornaliero, ed i compratori
si sono assottigliati, per lo
più i residenti del centro storico e qualche buongustaio dal
resto della città.
I volontari del Progetto Paul
Beathens hanno rianimato il
mercato coperto superando
innanzitutto gli ostacoli burocratici ed adempiendo poi
con poche risorse economiche ma un notevole sforzo fisi-
co alla messa in sicurezza del
primo piano.
Con l'organizzazione dell'
evento hanno proposto "un
nuovo modello di sviluppo legato alla terra, come risposta
alla disoccupazione giovanile
ed alla speculazione urbanistica, motore di un nuovo turismo" e non hanno gradito
l'accostamento
mediatico
con Oscar Farinetti, patron
di Eataly.
L'imprenditore piemontese
che si trovava a Perugia per
ricevere un riconoscimento
dall'Università per Stranieri,
il giorno dell'apertura di
"Umbria grida terra", ha ribadito il proprio interesse verso
Perugia ed mercato coperto,
riconoscimento gradito invece a Wladimiro Boccali.
Il sindaco di Perugia ha dichiarato che l'intera zona dal
Pincetto agli Arconi è in fase
di recupero e che l'opera sarà
completata con il piano di ristrutturazone del Mercato
Coperto, a cui ha contribuito
"con i suoi consigli da esperto anche Farinetti".
Il progetto sarà presentato
prima della fine della legislatura, ed il Mercato Coperto
torna a candidarsi, come simbolo della città e della visione
politica dei suoi amministratori, dallo sguardo lungimirante che spazia dalla terrazza sulla valle umbra, a quello
basso che s'infrange contro i
cancelli nell'orario di chiusuB
ra del belvedere.
Stefania Piccotti
Il ciclo dei rifiuti nel Comune di Perugia presentato nell’ambito del XI Forum Agenda 21 Locale Continua la petizione per Villa Urbani: “Vogliamo maggiori certezze”
Quando i modelli di vita si devono ispirare
necessariamente ai principi di sostenibilità
“Quella biblioteca è un anche un presidio
per la sicurezza dell’intero quartiere”
A PERUGIA
di Isabella Rossi
E' impossibile realizzare un modello di vita
sostenibile in assenza di collettività locali che
si ispirino ai principi di sostenibilità, poiché
ogni città ha la sua specificità e, pertanto, occorre che ciascuna trovi una propria via nel
contesto delle rispettive politiche locali.
Questo è ciò che si è posto il Comune di Perugia, attuando tutti i passi necessari per raggiungere risultati ragguardevoli quantitativi e
qualitativi presentati nell'ambito del XI Forum Agenda 21 Locale, avvalendosi di numerosi e qualificati interventi per offrire una visione a 360˚ del lavoro svolto e della programmazione per il futuro.
La città di Perugia, con queste manifestazioni
di trasparenza e di informazione capillare, valorizza l'adesione alle dichiarazioni di "Principio delle città europee", esprimendo la capacità di assumersi responsabilità nelle politiche
riferite allo stile di vita urbano ispirato alla
sostenibilità.
Così l’assessore alle Politiche energetiche ed
ambientali, Lorena Pesaresi:
"Ogni autorità locale deve favorire il dialogo
con i cittadini, con le associazioni e le imprese
private, adottando un'Agenda 21 Locale solo
tramite la consultazione e la costruzione di
consenso.
Le autorità locali possono apprendere molto
dalla realtà di riferimento, per migliorare le
strategie istituzionali, in uno scambio di infor-
A PERUGIA - Villa Urbani, terzo atto. Dopo le petizioni cartacee e digitali che ne chiedevano il mantenimento, è arrivata la rassicurazione del Comune che ha annunciato
che Villa Urbani è stata cancellata dal Piano
delle alienazioni. La domanda ai promotori
delle petizioni, Ivan Longo e Matilde Biagioli e Cristina Presciutti, sorge spontanea.
Sarà ritirata la petizione?
"Siamo in campagna elettorale e non dobbiamo farci illudere dagli 'effetti annuncio'.
Apprezziamo il dietrofront rispetto alla cancellazione di Villa Urbani dall'elenco dei beni alienabili, ma ora siamo in attesa che le
promesse fatte trovino sostanza e concretezza attraverso atti deliberativi espliciti. Intanto, non solo non abbiamo ritirato la petizione cartacea, ma prosegue anche la raccolta
firme on-line su change.org. E chiediamo a
tutti di continuare a sostenerci con firme e
commenti".
- Quindi, insomma temete ancora per i destini della biblioteca di via Pennacchi. Perché?
"All'incontro del 19 febbraio, alla Sala Rossa di Palazzo dei Priori, dove eravamo presenti in 15, il sindaco ci ha detto che non era
sua intenzione stralciare Villa Urbani dal
registro dei beni alienabili. Unica concessione: la vendita non imminente. Ora le cose
sono cambiate ma siamo preoccupati anche
mazioni e di valori che può aumentare la consapevolezza ambientale della collettività, agevolando i programmi di sviluppo sostenibile.
I dati della percentuale di raccolta differenziata recentemente rilevati confermano che la
nuova metodologia è praticata e condivisa
dai cittadini, con valutazioni positive accertate grazie a ricerche statistiche e sociologiche
volte a stabilire i livelli di soddisfazione dell'offerta.
Un elemento di riscontro, nel campo d'intervento specifico, significativo e conforme ad
Agenda 21 Locale, che pone Perugia in vetta
al processo partecipativo e democratico nella
definizione e attuazione di politiche territoriaB
li di sviluppo".
per la possibilità, per l'altro già paventata precedentemente, che Villa Urbani possa essere "rifunzionalizzata a fini culturali". Ma una biblioteca che funziona non si chiude. La Biblioteca
di Villa Urbani è un punto di riferimento socioculturale per persone provenienti da tutta la
città e da fuori città e sopperisce alle carenze di
altri servizi pubblici inesistenti in questa zona
della città. Quindi chiediamo ora una precisa
delibera, dove si affermi con chiarezza la decisione di confermare il ruolo della Biblioteca di
Villa Urbani".
- Cosa rende l'esperienza di Villa Urbani non
ripetibile nei luoghi del progetto Arconi?
“Sono due realtà molto diverse. Villa Urbani è
dotata di un proprio parco, gode di ottima
esposizione e non è semplice contenitore di libri e materiale multimediale, ma un luogo dove
si studia, si ascolta la musica, ci si incontra, si
fanno attività culturali, si pratica il confronto e
la mediazione delle culture. Ha anche un piccolo parcheggio e questo la rende direttamente
accessibile a persone con ridotta capacità motoria e a mamme con bambini. E' un luogo per
giovani e anziani, dove si stemperano i disagi
sociali, e un presidio per la sicurezza del quartiere. E' anche frequentata da molti utenti fuori
sede e studenti. La Biblioteca degli Arconi prevede, invece, la dislocazione delle attività in più
edifici disomogenei e distanti tra loro. Le due
cose non devono essere in antitesi. Ma Villa
Urbani é un unicum già radicato e vitale". B
Martedì 11
Marzo 2014
DELL’UMBRIA
42
CORRIERE
u
Terni
L’appuntamento
Giovedì alle 16.30 incontro nella sala conferenze di via Aminale
loro comuni. Al convegno organizzato dall’Idv sono previsti gli interventi di: Sabrina Freda, responsabile nazionale dell’Italia dei valori
del laboratorio ambiente; Silvano
Rometti, assessore regionale all’ambiente; Carlo Ottone, presidente dell’Asm; Davide Dalle Mura, assessore all’ambiente del comune di Camaiore; Giuseppe Pellegrini Masini, già assessore all’ambiente del comune di Lucca;
Max Strata, consulente ambientale ed esperto delle politiche “rifiuti
B
zero”.
Rifiuti zero, come passare dalla teoria ai fatti
Iniziativa Idv per spiegare l’esperienza toscana
A TERNI
“Differenziati! Terni verso rifiuti
zero”. E’ il titolo del convegno organizzato dall’Italia dei valori e in
programma giovedì a partire dalle
ore 16.30 presso la sala conferenze
di via Aminale.
Si tratta di un incontro sulla “Strategia rifiuti zero” (recentemente
approvata dalla giunta comunale
di Terni) in cui si cercherà di capire
e di spiegare - attraverso il contributo di esperti - come passare dalla teoria ai fatti.
All’appuntamento parteciperanno amministratori e tecnici toscani che porteranno la loro esperienza e i progetti diventati fattivi nei
Rifiuti zero Giovedì un convegno organizzato dall’Italia dei valori
Sabato esperti a confronto. Itw Lkw spiegherà il progetto dell’impianto geotermico
Produrre energia pulita e sicura
Convegno al Centro multimediale
A TERNI
“Progettare l’energia pulita e
sicura. Etica, innovazione e
sviluppo in Umbria”. E’ il titolo del convegno in programma sabato (dalle 9) nella sala conferenze delle ex Officine Bosco (via di Porta
Spoletina). L’incontro con
esperti del settore è promosso dal Centro studi Malfatti
e dal Festival dell’energia.
Itw Lkw Geotermia Italia,
società promotrice del progetto di realizzazione di due
impianti pilota per la produzione di energia geotermica
nei comuni di Castel Giorgio e Acquapendente, è tra le
realtà invitate ad intervenire.
L’iniziativa si propone di approfondire il tema delle energie rinnovabili, terreno strategico di incontro tra concrete
opportunità di crescita economica ed occupazionale e
sfide cruciali sul piano dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità. Le esperienze progettuali presenti in
Umbria dimostrano come
sia possibile creare valore
condiviso - per le imprese,
per la società, per le istituzioni e la ricerca - attorno a piattaforme innovative di produzione energetica. Al convegno, accanto ad eccellenze
quali la Archimede Solar
Energy del Gruppo Angelantoni, Geotermia Italia
esporrà i punti chiave del proprio progetto, che per la prima volta in Italia - sostiene
l’azienda - consentirà di produrre elettricità da risorse geotermiche a media entalpia:
impianti a ciclo chiuso: zero
emissioni di vapori, odori in
atmosfera; dimensioni ridotte, senza torri visivamente impattanti sul paesaggio; sicurezza sismica: esclusivo impiego della naturale forza di
gravità per la re-immissione
dei fluidi geotermici nel sottosuolo, il cui equilibrio non
viene alterato;ricadute economiche e occupazionali per
il territorio.
Geotermia Italia introdurrà,
inoltre, un nuovo percorso di
dialogo con il territorio, con
l’obiettivo di chiarire ogni
fraintendimento circa le differenze del proprio progetto
rispetto alle esperienze di geotermia di vecchia generazione, finora conosciute in Ita-
Opera di Giovanni Tasca e Jacopo Castellani
In libreria “Gli occhi nel borgo”
Foto per raccontare Collescipoli
A TERNI
E’ in vendita “Gli occhi nel borgo”, libro fotografico
su Collescipoli realizzato da Giovanni Tasca e Jacopo
Castellani, a cura di “Tony Sarnano”. Il libro presenta
Collescipoli in tutta la sua unicità, accompagnando il
lettore in un viaggio intimo e sofisticato tra i vicoli. E’
un omaggio ad un delizioso tratto del territorio umbro
che rivive nei preziosi e numerosi scatti, accompagnati
da alcuni testi descrittivi. Giovanni Tasca, classe 1984,
è ternano. Operatore sociale, è alla sua seconda pubblicazione, dopo la raccolta di poesie “Frammenti” edita
dalla casa editrice Albatros. Il libro è reperibile nelle
seguenti librerie: Laurentiana, Alterocca, Libreria
Nuova, Passaparola, Mondolibri e a Collescipoli. B
lia. Un percorso che prenderà l’avvio con il lancio di un
sito internet informativo, a
disposizione dei cittadini, e
che proseguirà con momenti
di incontro e condivisione
con le comunità locali.
Al convegno parteciperanno: Alberto Bottai (Itw Lkw
Geotermia Italia), Adele
Manzella (Cnr Pisa), Fabio
Moia (Politecnico Milano),
Sergio Dotto (vicepresidente
Centro studi Malfatti), Francesco Colelli (Archimede Solar Energy), Yogendra Srivastava (ordinario di fisica Università di Perugia), Ubaldo
Mastromatteo (fisico ricercatore), Stefano Neri (presidente Confindustria Terni), Silvano Rometti (assessore ambiente Regione Umbria). Saranno presenti inoltre il sindaco di Terni Leopoldo Di
Girolamo; l’assessore all’ambiente della Provincia Fabrizio Bellini; il vicepresidente
di Fare Ambiente Giorgio
Prinzi; Alessandro Beulcke
del Festival dell’energia; Luciano Onofri della fondazione Sorella Natura; Edoardo
Mazzocchi presidente Centro studi Malfatti e il blogger
Claudio Pace. A moderare il
dibattito sarà Anna Mossuto, direttore del Corriere delB
l’Umbria.
San Gemini
Degustazioni Musicali Umbria
Alla Taverna del Torchio c’è Modica
A TERNI
Si chiama Degustazioni Musicali Umbria e prende il
via oggi alla Taverna del Torchio, a San Gemini. Si
tratta di un nuovo appuntamento di musica e cucina
già sperimentato nelle Marche dall’organizzatore di
eventi Paolo Forlì e importato in Umbria da Suoni In
Chiostro. Il primo appuntamento vedrà come ospite il
cantautore reggino Adriano Modica, in tour con il
suo terzo disco “La sedia”.
La serata avrà inizio alle 20
e prevede un buffet gratuito per tutti i partecipanti.
Modica è nato nel 1977 a
Reggio Calabria. Ha alternato carriera musicale a carriera cinematografica. Come bassista e cantante ha
fatto parte della band di
Marco Parente, degli Ulan
Bator e dei Jennifer Gentle. “La sedia” è il suo terzo
disco e chiude la trilogia dei materiali. Dopo Annanna,
“l’album di stoffa”, Il fantasma ha paura “l’album di
pietra”, arriva “l’album di legno” che rinsalda il legame
profondo di Modica con la canzone d’autore e con la
psichedelia sognante ormai marchio di fabbrica del muB
sicista.
Visioninmusica
Già iniziato il conto alla rovescia
per il concerto di Joshua Redman
Il documento preliminare è ormai giunto ad una fase avanzata di elaborazione e sarà presto presentato
Un patto per i problemi di ambiente e salute
La Provincia propone un approccio innovativo
A TERNI
La seconda conferenza provinciale “Ambiente e salute”, organizzata dalla Provincia nel maggio 2013, in collaborazione con l’Università di Perugia, a seguito
del lavoro dell’Osservatorio, nell’ambito
di una riflessione ampia e approfondita,
ha posto all’attenzione una questione di
fondo: la situazione ambientale del territorio, nonostante non presenti particolari differenze rispetto al quadro delineato
dalla precedente conferenza del 2009,
non mostra gli attesi miglioramenti. Partendo da questa constatazione e dagli
elementi emersi nel corso della discussione, la Provincia, in quella occasione, d’intesa con la facoltà di medicina e chirurgia di Perugia (cattedra di Igiene di Terni), ha lanciato l’idea di un approccio
innovativo: il patto per l’ambiente e la
salute. Il patto, oltre ad implementare le
attività di rilevazione, studio e analisi dei
dati, si pone con forza l’obiettivo di mettere in campo iniziative concrete e incisive per il miglioramento dell’ambiente.
Per ottenere risultati attesi, per la Provin-
cia, è necessaria un’intesa che coinvolga
tutti i soggetti interessati a livello territoriale. L’obiettivo è incidere sulle diverse
matrici ambientali: industria, traffico, riscaldamento domestico, uso del territorio, inquinamento acustico. Ciò comporta un sostanziale cambiamento nell’approccio ai problemi ambientali e ai
comportamenti individuali e richiede risorse finanziarie adeguate. A tale scopo,
risulta particolarmente importante la disponibilità della Regione, espressa dall’assessore regionale Rometti, di destinare specifiche risorse per il territorio. Il
documento preliminare del patto è ormai giunto ad una fase avanzata di elaborazione con il coinvolgimento dei soggetti tecnici. Nelle prossime settimane
verrà completata la partecipazione e successivamente, entro marzo, sarà presenB
tato.
A TERNI
E’ già iniziato il conto alla rovescia per il nuovo appuntamento di Visioninmusica. Il 20 marzo sul palco dell’Auditorium Gazzoli, si esibirà uno dei più grandi e acclamati jazzisti contemporanei: Joshua Redman, che presenterà il suo ultimo album “Walking Shadows”. Redman è
uno degli artisti più acclamati e carismatici del panorama jazz internazionale, nominato ai Grammy è consideB
rato fra i più importanti sassofonisti l mondo.
In Bct
Potatura e cura di ortensie e azalee
Oggi incontro con l’agronomo Tenneroni
A TERNI
In Bct tornano gli incontri nati dalla collaborazione con
il Garden Club di Terni. Il primo, oggi, è su “Potature e
cura delle ortensie e delle azalee” con l’intervento dell’agronomo Stefano Tenneroni e di Laura Chiari, presidente del Garden Club. Il 18 marzo si parlerà di orti, piante
officinali antiche e rare, ortaggi locali e non. Il 25 marzo
lezione su “Il giardino di bulbose” con Paolo Rinaldi,
esperto progettazione giardini. (Info 0744.549074). B
-MSGR - 06 UMBRIA - 31 - 11/03/14-N:RIBATTERE
Umbria
www.ilmessaggero.it
METEO
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
Professione Lavoro è sul Messaggero
PERUGIA
Terni
OGNI GIOVEDÌ LA VOSTRA CARRIERA
PRENDE UN’ALTRA DIREZIONE
Martedì 11
Marzo 2014
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Terni
Malore in campo
a 11 anni:
non ci sono
i soccorsi
La morte di Ofelia
La colletta
degli amici
per far tornare
la salma a casa
Gigli a pag. 43
Serroni a pag. 35
Perugia
Lavori in piazza Matteotti
la rabbia dei commercianti
L’ultima sfida al palazzo: «Rispettate i tempi
o non pagheremo gli affitti al Comune»
Benedetti a pag. 32
«Sicurezza, la sfida si vince così»
«Mi hai investito
ora paga»
E truffava solo
donne al volante
`Bocci: «Avanti con voli speciali e rimpatri per combattere la clandestinità legata ai reati»
CITTÀ DI CASTELLO La truffa del`«Successi contro la droga, ma battaglia lunga. Massima attenzione sui furti in aumento»
lo specchietto? Roba vecchia,
PERUGIA «Lotta determinata e aggressiva alla criminalità». Nel passaggio dal governo Letta al governo Renzi, il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci rinnova la
battaglia intrapresa dallo Stato per
l’Umbria e Perugia sul fronte sicurezza. Lo fa, nel corso di un forum
al Messaggero, citando quei dati
del Viminale che testimoniano l’efficacia del percorso intrapreso e
fra tutti il -15.8% rispetto al 2012 a
Perugia in fatto di reati riguardanti gli stupefacenti. Ma anche ammettendo «un trend crescente dei
delitti, seppur in linea con la media nazionale» e come «ci sia tanto
da fare» sul versante dei furti
(+24.2 per cento nel 2013) e della
clandestinità come «manovalanza
per una serie di crimini dallo spaccio, ai furti alla prostituzione» considerando che «oltre il 40% dei delitti scoperti in Umbria è stato purtroppo commesso da stranieri».
Avanti lungo la strada intrapresa, dunque. Ricordando sempre
come, nonostante sia fondamentale il legame cittadini-forze dell’ordine, la sicurezza passi «principalmente per lo Stato» e sottolineando come «i problemi si risolvono
affrontandoli e non negandoli, come successo qui per un periodo
troppo lungo».
Continua a pag. 42
Muore a 40 anni
dopo il calcetto
L’ultimo colpo
Entrano in casa e fuggono in Mercedes
Luigi Foglietti
TODI Ancora un furto fotocopia. A Pian di Porto
frazione di Todi, i ladri
entrano in casa durante la
notte, chiaramente
scegliendo le ore in cui il
sonno profondo abbassa la
soglia delle difese, e se gli
si offre l'opportunità di
avere a disposizione le
chiavi di una macchina,
magari nuova, modificano
il profilo della loro
missione ladresca non
tentando neppure di
cercare soldi e preziosi,
che comunque vanno
trovati con aumento del
rischio, e scappano con
l’auto.
Continua a pag. 33
Gianpiero Bocci al Messaggero
Terni, 130 anni dell’Ast. In visita il presidente Piero Grasso
`Il
consiglio del medico: «Praticare sport
fa bene ma bisogna sempre controllarsi»
PERUGIA Il dramma dopo la
partita di calcetto con gli amici, dopo una domenica sera di
divertimento seguendo quella
passione genuina “per il pallone” che può essere praticata
ad ogni età. Un malore è stato
fatale per un perugino di 43
anni.
L’episodio è avvenuto nella
tarda serata di domenica. Dopo una partita, una come tante altre, disputata negli impianti di Pontevalleceppi. All’improvviso l’uomo - che abitava nella periferia perugina ha accusato un forte malore.
Secondo le informazioni diffuse dall'ufficio stampa dell'
azienda ospedaliera di Perugia, le attivitá di soccorso da
parte degli operatori del 118 sono avvenute intorno alle 23,30
ma purtroppo i medici non
hanno potuto nulla. Per il quarantenne non c'é stato niente
da fare: l’uomo sarebbe praticamente morto sul colpo.
L’episodio, purtroppo, è
l’ennesimo di una triste casistica che racconta di come lo
sport, la sana attività fisica,
possa trasformarsi in qualcosa di completamente diverso.
La regola stabilisce che nel
caso dell’attività sportiva amatoriale non è obbligatorio sottoporsi a visite di idoneità. Anche sè «è fortemente consigliato controllarsi», dice il professor Bruno Stafisso, responsabile del dipartimento di Medicina dello sport dell’Asl Umbria 1.
Insomma, niente e nessuno
obbliga ad andare dal dottore
prima di affrontare una semplice corsetta, oppure prima
di una serata da trascorrere a
Tu chiamala se vuoi,
semplificazione. Da
una nota del vicesindaco di
Perugia Arcudi si scopre che
l’acquisto di Webred sanità
(330 dipendenti) da parte delle
4 aziende sanitarie umbre è
un atto di semplificazione.
Non ci resta che sperare sugli
atti di complicazione.
*****
FI, sul colle eletto di Gubbio
Polidori, Girlanda, Modena,
Romizi avrebbero partorito il
candidato sindaco di Perugia.
Finora ha detto sì solo Porena.
tirare quattro calci ad un pallone con gli amici. Il problema, però, sta nel fatto che lo
sforzo prodotto dall’attività
sportiva soprattutto per chi è
“fuori allenamento” può far
emergere le conseguenze di
patologie che fino a quel momento non erano assolutamente emerse.
La statistica dice che sono
tanti i “casi a rischio”. «Ragionare su queste circostanze ci
permette di spiegare che al dipartimento di medicina sportiva non si viene per prendere
quel “certificatino” - prosegue
il professor Stafisso - molte
volte, al contrario, svolgendo
una serie di controlli si riesce
letteralmente a salvare la vita
alle persone». Insomma, lo
sport fa bene ma anche l’attività fisica ha le sue regole.
F.Fab.
Altro servizio a pag.33
© RIPRODUZIONE RISERVATA
un po’ scontata. Meglio la scenetta del finto investimento.
Un ragazzo algerino trentenne ormai mandava la parte a
memoria alla perfezione. E da
attore consumato aveva pure
imparato a scegliere con attenzione le sue vittime: soltanto donne al volante, alle prese
con qualche manovra.
Il giovane, con piccoli precedenti, risultato clandestino
e senza fissa dimora, è stato
denunciato dai carabinieri
con l’accusa di truffa. In meno
di un mese c’aveva provato almeno tre volte. Tre sono i casi
scoperti dai carabinieri, che
però sospettano un elenco di
vittime molto più lungo.
La tecnica, ben studiata,
partiva dalla scelta della vittima. Per prima cosa il giovane
algerino notava una ragazza,
da sola al volante un po’ in difficoltà. Un parcheggio un po’
scomodo, ad esempio, era perfetto per lo scopo. Lui passava
accanto all’auto in movimento e dava un piccolo colpo alla
carrozzeria, quindi si gettava
a terra oppure - variante al copione restava in piedi lamentando dolori ad una gamba o
UN ALGERINO
TRENTENNE
ERA DIVENTATO
ESPERTO:
SEMPRE
LO STESSO
COPIONE
«Le Acciaierie sono un bene comune»
Il presidente del Senato, Piero Grasso, è intervenuto alle celebrazioni per i 130 anni delle acciaierie
ternane: «Salvaguardare occupazione e tutela dell’ambiente». Piccioni e Ugolini a pag. 44
L’angolo del meteo
E da domani primavera
Gilberto Scalabrini
Aria più fredda e ultimi disturbi,
poi da domani il tempo si addolcirà e ci regalerà il sole. La primavera ci sorprenderà per le belle giornate calde e luminose, quasi a
sbeffeggiare l'inverno appena passato. L'alta pressione dovrebbe
reggere almeno fino al 20. Poi la
svolta instabile della stagione: il
freddo potrebbe venirci a trovare
a ridosso della terza decade del
mese, verso il 22-23, per via del ritiro verso ovest del braccio azzorriano stabilizzante. Secondo le ultime proiezioni dei modelli (il più
"pessimista" è quello europeo), il
tempo potrebbe risultare a tratti
piovoso, temporalesco, ventoso e
con temperature mediamente inferiori, sia pure di poco, alla media
stagionale. Addirittura, l'aria gelida potrebbe rovinare fiori e gemme appena sbocciate. E' l'inverno
che si prenderà gioco della primavera e imbiancherà le montagne.
La situazione non è ancora ben definita, ma inquadrata solo a grandi linee, quindi non ci resta che attendere e vedere.
Oggi, cielo inizialmente nuvoloso al mattino sull'Umbria centro
occidentale, molto nuvoloso in
Appennino con locali addensamenti ma scarso rischio precipita-
zioni. In tarda mattinata rasserenamenti in avanzamento da nord
ovest. Nel pomeriggio, nuvolosità
in ulteriore, generale calo con tendenza a cessazione delle precipitazioni e ampi rasserenamenti. In
serata cielo sereno o poco nuvoloso con qualche nube in più in Appennino. Durante la notte, cielo
ovunque sereno. Domani, al mattino, cielo poco nuvoloso su tutta
l'Umbria. Nel pomeriggio, sereno
o poco nuvoloso su tutta la regione e venti deboli. In serata e durante la notte, cielo ovunque sereno.
Giovedì, l'alta pressione dominerà
il tempo, determinando una giornata ampiamente soleggiata. Solo
poche nubi diurne sulle montagne
e temperature in aumento a tutte
le quote nei valori massimi. Venerdì prosegue il trend stabile e soleggiato. Sabato un po’ più fresco.
ad un piede. Alla vittima di
turno spiegava di essere stato
investito. «Potrei sporgere denuncia... oppure». Oppure
chiedeva un risarcimento immediato. Si accontentava di
poche decine di euro e in cambio prometteva: «Nessuna denuncia e nessuna rottura di
scatole».
Alcune donne, certe di non
averlo urtato, si sono rifiutate
di pagare. Altre, invece, hanno aperto il portafoglio e “risarcito” il giovane. I carabinieri, dopo aver ricevuto svariate
denunce, hanno avviato le indagini. Decisiva, per rintracciare il furbetto, la descrizione fornita dalle vittime.
Nell’arco di poco tempo i
militari sono riusciti a risalire
all’identità del trentenne algerino, già noto alle forze dell’ordine, e lo hanno denunciato.
«L’invito che viene rivolto
alla cittadinanza è sempre lo
stesso - spiegano i carabinieri
- nel caso in cui si sospetti di
essere vittima di una truffa,
anche in assenza di certezze,
meglio contattare immediatamente le forze dell’ordine. Anche perché la tempestività
spesso può risultare decisiva
per individuare gli autori di
certe azioni».
Federico Fabrizi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 06 UMBRIA - 32 - 11/03/14-N:
32
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
L’IDV TORNA IN GRUPPO
LA SINISTRA CERCA
L’UNITÀ
DOMANI ALTRO
FACCIA A FACCIA
CI SARÀ BOCCALI
Perugia
Martedì 11 Marzo 2014
www.ilmessaggero.it
Fax: 075/5730282
e-mail: [email protected]
Centrosinistra, niente accordo e qualche tensione
VERSO LE ELEZIONI
Il centrosinistra, dopo la lunga
pausa post primarie, si è rimesso
intorno al tavolo per chiudere il
cerchio della coalizione. Tra passi avanti, crisi, dubbi, chi fa i conti con le liste e scopre che sono
tante, la coalizione che governa
la città e che avrà come candidato sindaco Wladimiro Boccali, si
è rimessa in moto. Con una chiarimento importante: l’Idv sarà
dentro e correrà con una lista
che avrà lo storico simbolo. Lo
ha detto chiaro Franco Granocchia, di fatto cancellando l’ipotesi di una scelta non ortodossa che
poteva portare l’Idv a scegliere il
vento delle liste civiche, magari
spingendo sui comitati ambientalisti con la candidatura a sindaco, si ipotizzava, di Urbano Barelli.
L’Idv sgombra il campo dai dubbi, Prc e Pdci fanno capire che
l’ala sinistra dello schieramento
potrebbe correre insieme sotto le
insegne della Sinistra per Perugia con una robusta rappresentanza di chi ha lanciato simbolo e
idee, mentre Sel non rinuncia al
simbolo.
Se dal Pd, pur nel riserbo, traspare ottimismo sul passo avanti e
sul futuro del confronto (al tavolo c’erano il segretario Giacopetti
e la coordinatrice Pannacci), più
cauti sono proprio Rifondazione
Comunisti Italiani «I passi avanti
ci sono stati e vanno riconosciuti
-dice il segretario provinciale del
Prc, Flamini (nella foto)- ma le
scelte politiche e programmatiche devono nascere di pari passo
dentro la colazione. Non ci piacciono gli ultimatum». Sulla stessa linea Cesare Megha (Pdci). Al
tavolo anche i Socialisti (Cocchi e
Carini), Centro democratico
(Marcucci) e il Sel Angelelli. Domani pomeriggio nuovo round,
annunciata la presenza del sindaco Boccali che, nei giorni sorsi,
aveva detto di voler chiudere al
più presto l’accordo. Ieri il sinda-
co, annunciato al tavolo, è stato
bloccato dai lavori del consiglio
comunale che sono finiti dopo le
otto di sera. Ce la farà Boccali a
usare la tecnica Renzi?
Intanto ieri pomeriggio si è anche riunito il tavolo regionale del
centrosinistra. Giro d’orizzonte
sulla situazioni delle varie città e
il Pd che annuncia la voglia di allargare la coalizione, anche alle
liste civiche. Non tutti avrebbero
gradito e torna il caso Perugia in
prima fila. Qualcuno ha già fatto i
conti, infilato sei liste di appoggi
a Boccali (se ci sarà Sinistra per
Perugia unitaria) e detto che sono gi troppe.
Lu.Ben.
Ieri pomeriggio pienone in consiglio comunale. I pro-chiesa
hanno festeggiato la chiusura della vicenda di Ponte della Pietra
«Qui dentro
non si fuma»
E la prendono
a sassate
Chiesa al posto
del campo,
ultimo via libera
LA STORIA
`La variante passa
Prima le offese, poi le minacce e infine le sassate del branco contro una donna. Colpevole solo di aver cercato di
far rispettare la legge.
La follia del branco è esplosa
domenica sera, all’interno di
un call center. Follia cieca e
barbara, innescata soltanto
perché è stato ricordato che,
per legge, nei locali pubblici
non si può fumare.
Vittima di dieci minuti di follia è una donna che gestisce
un call center nella zona di
Sant'Anna. La donna sta al
bancone e nota cinque ragazzi, per lo più nordafricani,
che accendono e aspirano sigarette all’interno della sua
attività. «Qui non si può fumare, è la legge», dice la donna. Ma la richiesta di smettere, ovvia, scatena una reazione inconcepibile. I giovani
iniziano ad offenderla pesantemente e minacciarla.
Volano parole grosse, ma c’è
chi prova a difendere la signora. Ci sono infatti anche
altre persone presenti all’interno del call center, che
prendono subito le difese
della donna. Insulti e qualche spintone e ne nasce una
zuffa in cui uno dei molestatori ha la peggio: nella concitazione e nel parapiglia, cade
e sbatte la testa ma fortunatamente non procurandosi
particolari danni.
FINALE VIOLENTO
Vista la botta e la reazione
degli altri clienti, i giovani
escono. Ma non vanno via.
Perché la rappresaglia, a
quel punto, prosegue all’esterno del locale. La follia,
infatti, non finisce con la zuffa e il peggio deve ancora arrivare.
Qualcuno dei clienti molesti
dall’esterno raccoglie dei sassi e inizia a scagliarli contro
la donna che gestisce il call
center. Contro la donna e
contro le auto parcheggiate
lì davanti.
A questo punto la donna
chiama la polizia che giunta
con una volante sul posto ferma uno dei balordi (palestinese di 39 anni) e lo denuncia per minacce, ingiurie e
lancio di oggetti pericolosi.
R.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
in consiglio
Maggioranza a pezzi
IL PIANO
Il cantiere di piazza Matteotti. Commercianti preoccupati per i tempi dei lavori (FOTO GIUGLIARELLI)
Piazza Matteotti,
rivolta anti tasse
`«Rispettate i tempi
o non pagheremo
gli affitti delle attività»
IL CASO
Con precisione svizzera ieri mattina è stato montato il cantiere
per i lavori in piazza Matteotti.
Lavori utili a consolidare le
strutture voltate la piazza e per
bonificare i sottoservizi. Lavori
utili per dare il via alla realizzazione della biblioteca agli arconi. E per permettere al Comune
di tornare in proprietà degli arconi stessi. Lavori da quasi
400mila euro. Ma che preoccupano pesantemente i commercianti della piazza. Che verrà
bloccata per mesi. Fino all’8 luglio secondo lo schema dei lavori che il Comune ha consegnato
alla Consulta per il centro storico che ha messo in fila le preoccupazioni dei commercianti dell’area di piazza Matteotti e dintorni. Timori tanto grandi da arrivare a minacciare di non pagare più gli affitti dei locali al Comune se i tempi dei lavori non
verranno rispettati.
«I lavori si concluderanno entro
il 30 giugno. Quelli più impegnati e invasivi cercheremo di terminarli entro il 21 maggio», ha rassicurato ieri mattina il sindaco
Wladimiro Boccali dalla sua pagina Facebook.
Ma i timori corrono di negozio
in negozio. Soprattutto perché
la piazza verrà di fatto chiusa
(non tutta però) allo sbocciare
della primavera quando si rinasce il turismo e in centro si inseguono le iniziative.
«Ma siamo preoccupati- dice un
commerciante storico della piazza- anche per il fatto che non si
potranno più parcheggiare le auto». Cioè un problema in più anche per il carico e scarico.
Le attività commerciali che si
aprono su piazza Matteotti hanno battuto cassa in Comune.
Mettendo nero su bianco le richieste sotto le insegne della
Consulta del Centro storico che
AL VIA IL CANTIERE
TRA TIMORI
E MALUMORI
DEI COMMERCIANTI
IL SINDACO: «A FINE
GIUGNO TUTTO OK»
riunisce Confcommercio, Cna,
Confesercenti e Confartigianato.
Per esempio la Consulta chiedeva di avviare i lavori entro i primi di febbraio (cioè un mese fa)
per riuscire a chiudere tutto «entro e non oltre il mese di giugno
al fine di non ulteriormente pregiudicare le attività commerciali presenti nell’area di realizzazione degli stessi....gli esercizi
commerciali subirebbero, oltre
a un disagio, anche un’ulteriore
contrazione delle entrate che a
oggi risulta già in corso stante la
crisi economica in atto».
Fino a qui le preoccupazioni. Poi
arrivano l’affondo, un po’ burocratico per spiegarlo al Comune,
ma tanto chiaro da far capire i timori dei negozianti di piazza
Matteotti: «È di tutta evidenza,
infatti, che lo sforare dell’anzidetto termine pregiudicherebbe
ulteriormente l’attività degli
astanti che per l’effetto, loro
malgrado, si verrebbero costretti a sospendere il pagamento, sia
dei canoni di affitto, nonché della tassa di concessione di suolo
pubblico e degli oneri». Insomma, la rivolta delle tasse se il cantiere sgarra sui tempi.
Luca Benedetti
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Come previsto, ma con grande
tensione, il consiglio comunale
ha detto sì alla variante al piano
regolatore che dàil via libera alla costruzione del centro parrocchiale di Ponte della Pietra
al posto del calcio da calcio. Succederà alla fine del 2015, ultima
data concessa alla società di calcio per andare avanti.
Dentro alla sala consiliare piena di parrocchiani che hanno
seguito i lavori, non sono mancate stoccate e tensione. Alla fine il voto favorevole è stato largo, ma a leggere tra le pieghe
dei numeri, la maggioranza, come era giù successo in commissione, è stata salvata dal centrodestra. Tra voti contrari (Rifondazione, Comunisti Italiani,
Bargelli del Pd e un Socialista) e
due astenuti (gli altri due Socialisti), il soccorso del centrodestra ha permesso di dare il via libera alla variante. Nascerà il
centro parrocchiale, ci sarà un
campo di calcio a sette e altri
spazi per lo sport. Con qualche
puntura di spillo ai consiglieri
contras da parte del sindaco
Boccali(«siate obiettivi, questo
è un atto atteso da decenni») cui
ha replicato duro il capogruppo
del Prc, Pampanelli. Nel pacchetto Ponte della Pietra anche
il campo di Pila e il passaggio
dalla Diocesi al Comune.
Nell’aula consiliare pienone come si è visto raramente. C’erano
i favorevoli alla costruzione del
nuovo centro parrocchiale che
hanno festeggiato a fine votazione. Ma la partita potrebbe non
chiudersi qui. Perché dal Comitato nato n difesa del campo da
calcio, proprio nei giorni scorsi,
era stato annunciato un ricorso
al Tar. Non resta che attendere.
NUOVE NORME
Il consiglio comunale ha anche
dato il via libera, ieri pomeriggio, ai criteri che permetteranno, nel rispetto della legge regionale 12 del 2013, di ottenere
premi dal punti di vista edilizio
(metri cubi sulle costruzioni) a
chi costruirà con particolari accortezze (anche di carattere ambientale all’interno dei piani attuativi) oppure quando, verranno realizzate opere pubbliche o
di interesse pubbliche con
esproprio che verrà riequilibrato con una variante al piano regolatore in cui saranno definite
le superfici di atterraggio delle
volumetrie generate dalla compensazione comprensive delle
relative premialità.
Ballerine in nero con clienti
Super multa a titolare di night
SICUREZZA
Blitz dei carabinieri della compagnia dei Perugia, assieme ai
colleghi del Nas e del nucleo
ispettorato lavoro e agenti della
provinciale, in due night club.
Un'operazione nell'ambito di
controlli serali nei luoghi di
possibile aggregazione di balordi e criminali, ma anche di contrasto al fenomeno del lavoro
nero.
In un night alla periferia della
città, infatti, è stata immediatamente sospesa l'attività perché
più di un dipendente su cinque
lavorava senza contratto. E così
a carico dell’amministratore
unico della società che gestisce
il locale (un 34enne, imprendi-
tore del posto, residente nella
provincia) sono state elevate
multe per 45mila euro: violazioni alla normativa in materia
di lavoro e di sicurezza sul posto di lavoro, ma soprattutto
sette ballerine dell'est europeo
trovate a intrattenere i clienti e
impiegate in nero.
In un altro night l’amministratore della società che lo gestisce
(un 61enne perugino) è stato segnalato alla Asl per il mancato
aggiornamento del piano delle
procedure previste dal servizio
di autocontrollo sanitario Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Points) sistema obbligatorio per legge che consente di applicare l’autocontrollo
in maniera razionale e organizzata su tutti gli alimenti.
-MSGR - 06 UMBRIA - 44 - 11/03/14-N:
44
Terni
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
Martedì 11 Marzo 2014
www.ilmessaggero.it
La visita del
presidente del Senato
Piero Grasso per i 130
anni delle acciaierie
negli scatti di Angelo
Papa
«Le acciaierie sono un bene comune»
Il presidente del Senato
col caschetto per i 130 anni di Ast
`La visita di Piero Grasso sulla sicurezza e sulla salvaguar- con Thyssen Krupp che ne ha re- alla riacquisizione del sito indu-
«Conciliare lavoro
e tutela dell’ambiente»
L’ANNIVERSARIO
Due targhe, una per Ennio Rossi il dipendente più anziano e l'altra per Matteo Matteucci quello
più giovane. E' iniziata con una
premiazione, segno di forte continuità tra passato e futuro, la cerimonia per i 130 anni di vita dell'
Acciaieria . Nel capannone della
Società delle Fucine Pietro Grasso, presidente del senato ha premiato i due lavoratori di Ast. Segnali chiari. Si punta sull'orgoglio del lavoro e su quello di un
passato importante , ma si sente
forte l'urgenza di parlare di futuro.
Ieri e oggi, passato e prospettive, nelle parole del presidente
Grasso. «Le Acciaierie - ha detto
hanno contribuito alla crescita
morale e materiale di questo territorio, offrendo a migliaia di persone la possibilità di trovare un
lavoro e di emanciparsi. Oggi
continuano a rappresentare una
risorsa essenziale non solo per
Terni e l'Umbria ma per tutto il
territorio. Le istituzioni devono
intervenire in maniera radicale e
convinta anche attraverso quelle
politiche industriali che forse da
troppo tempo mancano in Italia,
in una prospettiva necessariamente europea». Grasso ha ricordato che le Acciaierie da sempre
sono caratterizzate dalla capacità di innovazione tecnologica e
contraddistinte dall'eccellenza
della produzione. «Sono certo ha ribadito il presidente del senato - che anche oggi pur nella complessa situazione caratterizzata
da un quadro macroeconomico
ancora non positivo e segnata dal
necessario rispetto delle stringenti normative europee, l'Acciai
Speciali Terni saprà trovare le
modalità per continuare ad assicurare il proprio essenziale contributo produttivo».
Per l'oggi il presidente del senato ha posto l'attenzione anche
dia della salute. «Lo Stato è chiamato anche a definire regole
chiare ed efficaci in materia di sicurezza ambientale e di sicurezza sul lavoro, affinché sia tutelata
la salute delle popolazioni che vivono nei territori limitrofi ai
complessi industriali e siano garantite la salute e la sicurezza dei
lavoratori all'interno dei siti produttivi». Si è posto l'accento sulla
necessità di coniugare e rendere
compatibili industria, lavoro, benessere, salute e ambiente.
I 130 anni di Ast stanno ad indicare la fierezza e lo sforzo. «Uno
sforzo che dobbiamo condividere con il sistema paese perché
una realtà strategica come questa sia presidiata ed abbia tutte le
possibilità per rendere fruttifero
il suo ineguagliabile patrimonio». Ha sottolineato, nel suo discorso di saluto al presidente
Grasso, l'amministratore delegato di Ast Marco Pucci. Anche
Pucci ha ribadito il valore delle
produzioni delle acciaierie ternane e la volontà «condivisa con
centemente ripreso il controllo,
di mettere in atto tutte le strategie necessarie alloro potenziamento». L'importanza della presenza sul territorio di un polo
produttivo come l'Acciaieria è
stata sottolineata anche dalla
presidente della regione Catiuscia Marini. «Voglio continuare a
pensare - ha ribadito con tono deciso - che il futuro di Terni sia
nell'industria e nel lavoro. Questa città è cresciuta intorno alla
sua fabbrica». La Marini ha voluto anche ricordare le vicende più
recenti relative all'assetto proprietario di Ast e al recente via libera della commissione europea
«VOGLIO CONTINUARE
A PENSARE CHE IL FUTURO
DI TERNI SIA NELL’INDUSTRIA
E NEL LAVORO»
Catiuscia Marini
Presidente Regione
striale da parte di Thyssen
Krupp. In queste vicende secondo la presidente «la Commissione Europea ha mostrato il volto
più burocratico di un'Europa preoccupata più delle astratte regole
del mercato interno anziché di
cogliere le necessità di una nuova strategia di politica industriale europea che favorisca la crescita e l'occupazione». Chiarezza
dell'operazione rispetto agli
obiettivi strategici di TK, comunicazione del piano industriale della multinazionale tedesca e mantenimento della strategia del sito
integrato di Terni e dei livelli occupazionali, sono per la presidente Marini i temi aperti «che
aspettano risposte chiare». Il sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo ha ricordato un altro importante appuntamento che rientra
nei festeggiamenti dei 130 anni di
Ast: l'udienza speciale concessa
da Papa Francesco fissata per il
20 marzo.
Lucilla Piccioni
AUTORITÀ Sotto
le istituzioni
durante la
visita del
presidente
del Senato
Piero Grasso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ma il pericolo non è ancora scampato
`ThyssenKrupp
non ha ancora
scoperto le carte
IL PUNTO
La visita del presidente del
Senato Piero Grasso entrerà a
far parte della storia delle acciaierie ternane. E riempie
d’orgoglio sentire dire dalla seconda carica dello stato, fra l’altro con un passato così illustre,
che «Ast è un bene comune».
Soprattutto in un momento delicato come questo dove ThyssenKrupp, dopo due anni di
tormenti, si è ripresa le acciaierie ternane soprattutto per una
partita di giro finanziaria. Speriamo che il governo faccia sue
le parole del presidente del senato se, ancora, ci sarà da difenderle le acciaierie, da un
piano di rilancio firmato dai tedeschi che ancora non è venuto fuori (nella lettera ai dipendenti si parla dell’estate) e dal
rischio di un ulteriore passaggio di proprietà che gli stessi tedeschi hanno profilato fin dalle ore dopo la firma dell’accordo con i finlandesi di Outokumpu.
Speriamo che, - e ci auguriamo, naturalmente, di no - se ci
sarà bisogno di andare ancora
a fare le barricate per difendere le acciaierie ternane e il loro
futuro, ci siano più persone di
quante sono scese in campo
nei precedenti due anni. Che
sono state veramente poche,
molte meno di tutte quelle che
riempivano il parterre ieri.
L’attesa per il presidente
Piero Grasso
Speriamo che l’Italia abbia
un peso specifico maggiore
quando è il momento di trattare ai vari tavoli europei, senza
dover rincorrere le multinazionali che, ogni giorno, cercano
di sfilare dal territorio, compreso quello ternano (basti
pensare ai casi Basell, Sgl, e ai
timori che già si profilano per
la Bayer) aziende anche in attivo per semplici calcoli di profitto globali, dopo aver fatto buoni guadagni, aver sfruttato il
territorio dal punto di vista ambientale, lasciando sul campo
centinaia di dipendenti con la
prospettiva quasi esclusiva della cassa integrazione e poi dell’uscita del mondo del lavoro.
Da viale Brin, al momento, si
parla con ottimismo del futuro
delle accaiaiere ternane e si
ostenta ottimismo anche quan-
do si guarda ad un orizzonte
più lungo: se Terni tornerà al
profitto, perchè o tedeschi dovrebbero venderci, è il refrain
che si si sente molto spesso.
In arrivo c’è il piano europeo
sulla siderurgia, una carta che
se ben giocate potrebbe portare molti benefici ad Ast. Ma,
naturalmente, prima di mettere in sicurezza Ast ci sono molte mosse che devono essere fatte e che devono andare nella direzione giusta. E la stessa presidente Catiuscia Marini le ha
sottolineate nel suo intervento.
Se l’emergenza acuta sembra
passata, le preoccupazioni sul
futuro di Ast ci sono ancora
tutte. I beni comuni, perchè restino tali, vanno difesi e tutelati.
Vanna Ugolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA