PROGETTO G.I.O.CO. (Gioco, Imparo, Opero, COopero) (sito www.progettogioco.it) di Angela Lenzo Un metodo consolidato per imparare ad apprendere e a costruire il sapere in una scuola della progettualità e dell’operatività creativa e solidale. ***** PROGETTO G.I.O.CO. non significa imparare giocando bensì giocare a imparare per tutta la vita. Questo è il metodo che si propone per rinnovare la didattica a costo zero. Si fonda sull’ascolto e l’attenzione ai bisogni primari del bambino e dell’uomo per promuoverne realmente il massimo sviluppo e la piena espressione e realizzazione. “La miseria più grave dei miseri e che riassume tutte le altre loro miserie… è la mancanza di istruzione…” (intendendo per istruzione tutto ciò che è elevazione interiore) perché “su chi sa meno gioca bene il propagandista politico, il commerciante, l’imprenditore, la Confindustria, il distruttore di religione, il corruttore, lo stregone…”. Perciò“Fate scuola, fate scuola; ma non come me, fatela come vi richiederanno le circostanze”. (Don Lorenzo Milani) Presentazione esperienza e PROGETTO G.I.O.CO. (Gioco, Imparo, Opero, COopero) Sono un’insegnante di sostegno e per circa trent’anni ho prestato servizio nella scuola media in ambienti poveri e svantaggiati dove il DIRITTO ALLO STUDIO rimane un sogno perché, usando una metafora di Don Milani, la scuola pubblica per motivi ben noti è sempre di più un “ospedale che non riesce a curare i malati” e che fa ammalare anche i sani e, persino, chi dovrebbe curarli. E certo non in senso metaforico. Ho provato, perciò, anche io il senso di impotenza e la frustrazione che continuano a provare tanti miei colleghi ed ho valutato seriamente l’ipotesi di cambiare lavoro. Superato però il disorientamento iniziale, mi sono adoperata per trasformare l’emergenza morale, educativa e didattica in occasione di riflessione, confronto e crescita e in opportunità di cambiamento e innovazione, a costo zero, in tutta la scuola dell’obbligo. Ascoltando, dialogando e tenendo conto di problemi e difficoltà, ma anche di potenzialità, interessi, gusti e sensibilità degli allievi, ho cominciato a ricercare e a ideare strategie, metodi, percorsi e mezzi alternativi a quelli tradizionali per coinvolgerli e incuriosirli e per rendere motivante ed efficace l’attività scolastica. Ho, pertanto, accuratamente progettato, realizzato e ampiamente sperimentato materiali innovativi da utilizzare al posto dei quaderni per svolgere in maniera più interessante e proficua le normali attività quotidiane, senza nessun aggravio di fatica inutile per alunni e docenti ma al contrario semplificando e ottimizzando il lavoro. I sussidi di interesse più generale sono già in commercio: si tratta in gran parte di tessere, schede, tabelle e tabelloni in carta e cartoncino, trasversali e flessibili, da usare cioè per qualsiasi contenuto, lingua o disciplina, favorendo l’acquisizione di un solido sapere di base, la personalizzazione e l’integrazione degli interventi, attraverso facilitazioni per chi è in difficoltà e stimoli adeguati per ciascuno affinché nessuno venga trascurato e perché tutti , dal più debole al più capace, riescano a dare il massimo, ma soprattutto il meglio di sé. Con i sussidi e i materiali proposti inoltre tutti gli alunni, nessuno escluso, possono costruirsi ed avere a disposizione anche a casa delle “ludoteche” didattiche personali e personalizzate per consolidare, ripassare e verificare direttamente le reali acquisizioni. In questo modo anche i soggetti a rischio, sollecitati e attratti da stimoli e interessi significativi, vengono indotti a trascorrere in maniera piacevole e proficua il tempo extrascolastico, in genere perso per le strade dove molto spesso si perdono. Il PROGETTO G.I.O.CO., pertanto,favorisce l’integrazione di tutti gli alunni e contribuisce a rendere veramente efficace qualsiasi seria attività di contrasto e di prevenzione del disagio scolastico, della dispersione e della devianza, favorendo acquisizione di autonomia e indipendenza, autostima e fiducia. Ma col PROGETTO G.I.O.CO. principalmente tutti gli alunni sono responsabilizzati e coinvolti, da veri protagonisti, non solo nella costruzione di giochi e materiali didattici ma anche nella costruzione del progetto educativo personale e di quello dei compagni. Imparano così a conoscersi, a rispettarsi e ad aiutarsi reciprocamente, scoprendo il piacere di sentirsi utili agli altri e la gioia dell’agire etico e solidale. Col PROGETTO G.I.O.CO., infine, si impara giocando ma principalmente si gioca ad imparare; si propone quindi un modo di giocare che non serve solo ad apprendere solo contenuti ma serve principalmente ad imparare ad apprendere qualsiasi contenuto, in tutti i campi del sapere, per tutta la vita e per sempre. Per questo il PROGETTO G.I.O.CO. promuove lo sviluppo delle capacità metacognitive, progettuali e del pensiero divergente, favorendo l’attitudine alla cooperazione anche attraverso l’operatività creativa, la ricerca di percorsi condivisi e di soluzioni per i vari problemi che tengano conto dell’interesse collettivo, in classe, nella comunità scolastica e dovunque. Educazione emotiva e prosociale, educazione alla legalità, apprendimento cooperativo, apprendimento servizio e sviluppo del senso estetico ed etico sono, infatti, i pilastri sui quali è costruito il PROGETTO G.I.O.CO., mirando a promuovere l’attenzione all’altro e la riflessione sui valori della solidarietà, della cultura, della giustizia, della libertà, della pace…; a stimolare la curiosità, la fantasia e la creatività e ad incoraggiare espressioni catartiche e appaganti come quelle artistiche e poetiche; a favorire la ricerca e la scoperta di tutto ciò che fa stare bene con sé stessi e con gli altri, che può dare senso pieno alla vita e indicare la strada della vera felicità. Col PROGETTO G.I.O.CO., in conclusione, si vuole attuare una rivoluzione culturale e morale finalizzata a ridare all’uomo la supremazia che gli spetta su tutte le cose. Attraverso iniziative mirate e percorsi ben precisi e programmati, si mira perciò a risvegliare le coscienze narcotizzate da falsi idoli e improbabili paradisi perché tornino ad interrogare l’uomo, fin dalla più tenera età, su ciò che è male e su ciò che è bene, su ciò che è ingiusto e ciò che è giusto, su ciò che è falso e su ciò che è vero, su ciò che è brutto e su ciò che è bello, per favorire quel processo di elevazione interiore che rende la vita degna di essere vissuta. Questo è il modo innovativo di fare scuola che si propone col PROGETTO G.I.O.CO., attraverso il quale, superando riserve e pregiudizi, abbiamo introdotto il gioco e l’animazione, in maniera generalizzata, in tutta la scuola dell’obbligo (ma anche negli ordini superiori), raggiungendo risultati educativi e didattici sui quali nessuno avrebbe scommesso e sfatando il luogo comune secondo il quale il gioco dopo la scuola elementare vada bene solo per i soggetti diversamente abili e con difficoltà di apprendimento. Col PROGETTO G.I.O.CO., infine, si propone e si contrappone al gioco diseducativo, alienante e distruttivo dell’essenza stessa e della dignità dell’uomo (purtroppo sempre più dilagante tra grandi e piccoli) il gioco educativo e creativo, che aiuta la persona ad esprimersi e a realizzarsi pienamente. Come afferma, infatti, il pedagogista Piero Bertolini: “Il vero homo ludens non è chi usa il gioco per stordirsi, ma chi col gioco e attraverso il gioco diventa un uomo scomodo per la società perché si è abituato a pensare criticamente, a scoprire e vivere le contraddizioni ed a proiettarsi nel mondo del possibile”. Angela Lenzo
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