La forza della concretezza

Vita e opere di Renato Polese
A
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ppena
superata la soglia dei
novant’anni,
lo
scorso 9 maggio
è scomparso a
Scandriglia (RI) Renato Polese,
uno dei più solidi ed eclettici
professionisti del fumetto italiano.
Polese nasce infatti il 27 aprile
1924 a Roma. Frequenta il liceo
artistico e studia anche musica,
ma deve interrompere gli studi
quando la capitale viene occupata dai tedeschi, l’8 settembre
1943. L’anno seguente la capitale viene liberata e il giovane Renato, che sta lavorando alla Breda come collaudatore, conosce
in occasione di un comizio Costi,
attivista politico e direttore di
una galleria d’arte. Gli mostra le
sue tele e i suoi disegni e Costi
lo incoraggia a intraprendere la
carriera artistica, presentandolo
al direttore del giornale socialista Il Partigiano, il quale a sua
volta gli fa conoscere l’editore
Dante Daini. Questi apprezza il
suo giovane talento e lo manda
a fare apprendistato presso Vittorio Cossio, che all’epoca abita
a Roma. Purtroppo pochi giorni
dopo Polese è colpito da una febbre tifoidea, che lo affligge per
qualche mese. Finalmente guarito, torna da Cossio e inizia a collaborare con lui occupandosi del
lettering.
L’esordio ufficiale
nei fumetti avviene
nel 1945, quando
Polese disegna Il domatore di tigri per
il settimanale Giramondo delle edizioni
Pegaso. Per l’Editrice
Esperia illustra la serie di albi tascabili
orizzontali Tivegnas
contro
Cartomas
(1945), poi contribuisce a Cineavventura
con Il cavaliere del
giglio d’oro (1946)
e ad Avventure Illustrate con Il fantasma
della City (1946). Per
l’editore Allulli, ancora nel 1946 disegna Il
cavaliere senza nome
per Albi di Grandi Avventure. Nel 1946-47
contribuisce con storie
realizzate a mezzatinta alla rivista Fascino di ZaZà e nel 1948
disegna Invisibile catena per il
periodico Noi Donne dell’UDI.
Lo stesso anno apre la sua collaborazione anche alla milanese Edizioni Esse, disegnando La
Leonessa di Castiglia per Stelline
(1948).
Polese costruisce progressivamente un proprio stile ispirandosi alla scuola USA che ha tra i
suoi alfieri Milton Caniff e Frank
Robbins. Di quest’ultimo artista
ammira particolarmente la sintesi del tratto.
Nel 1949 inizia la collabora-
di Alberto Becattini
Sopra, Polese in un’immagine
recente; a lato, copertina
per un tascabile britannico
del 1964; sotto, a sinistra,
tavola da Lion su testi di
Jerry Siegel, cocreatore di
Superman autore anche di
storie Disney; a destra, una
tavola di Mister Charade,
realizzata per il Giornalino
nel 1972 su testi di Alfredo
Castelli
zione con le Edizioni A.V.E., che
durerà 17 anni. Esordisce sugli
Albi del Vittorioso con La notte
della desolazione, seguìta a breve da I giocolieri del River Plata e poi da Il signore delle Ande
(1950). Prende a collaborare anche con il Vittorioso, realizzando
storie quali Il segreto dell’officina n.2 e Nella terra di nessuno
(1949), Sulle rovine torna il sole
(1950), Strada maestra (1951),
Maglie bleu (1952), Lupo Bianco,
Il richiamo di Roma e …Come un
grande fiume (1954), Lo sceriffo
di Prescott (1954-55), Non si rubano le mummie e La banda della
pietraia (1955), Smog (1956),
Le gole del silenzio e Gauchos
(1957), 13 stelle per una bandiera (1958), Forte Laramie (1959),
La diga dei castori e Gli eroici vagabondi (1962), Torre radar nr.
4, Il pupillo di O’Higgins, Bisonte!
e 2 valigie e una pistola (1963) e
Safari con Bill Holden (1963-66).
Disegna inoltre numerose copertine per Capitan Walter (195356) e storie per Jolly (1957-60).
AUITORI
AUITORI
La forza della concretezza
Su invito di Giorgio Bellavitis, nel
giugno 1955 Polese
si trasferisce con
la moglie a Londra,
dove l’editore Hulton gli commissiona
illustrazioni a colori
e storie romantiche per Girl (1956).
Polese
collabora
anche come illustratore con i quotidiani
Daily Mirror, Daily
Express e The Sun.
Dopo sei mesi rientra in Italia, ma continua la collaborazione con l’Inghilterra
e in particolare con
l’editrice Fleetway,
tramite lo Studio D’Ami. Disegna storie di
avventura (The Three
Musketeers,
Robin
Hood e Dick Daring of
the Mounties su Thriller Picture Library nel
1957-61, Maroc the
Mighty su Lion nel
1965, Johnny Cougar su Tiger nel 1966), western
(Buffalo Bill su Comet Weekly nel
1958, Top Spot nel 1958-60, Kit
Carson, Davy Crockett, Kansas Kid
e Buck Jones su Cowboy Picture
Library nel 1958-62, Lone Rider
nel 1961), guerra (Battle Picture
Library e War Picture Library nel
1962-65, He Rides
Alone, Paratrooper
e Sgt. Rock su Hurricane e Hurricane
Annual nel 1964-70,
Andy’s Army su Lion
nel 1968), spionaggio (Codename: Barracuda su Fleetway
Super Library Secret
Agent Series, Lion
e Lion Annual nel
1967-68),
supereroi (Gadgetman &
Gimmick-Kid su Lion,
1968) e sport (Tiger
Sports Library nel
1961, Roy of the Rovers su Roy of the Rovers Annual nel 196167, King of the Ring su
Smash nel 1968-70).
Illustra anche alcune
copertine per i romanzi tascabili dell’editrice Fontana Books.
Contribuisce
nel
frattempo al Messaggero dei Ragazzi, realizzando tra l’altro Le
avventure del signor
Kin-Fo (1964) e Coraggio sul mare (1966).
Inizia quindi una pro-
Sopra, gli Angeli del West
(terzetto simile a Bud Spencer
e Terence Hill, più un indiano)
in copertina de il Giornalino
n.14 (1979); a lato, tavola de Il
Legionario, romanzo a fumetti
bonelliano su testi di Stefano
Piani; sotto, tavola da Zagor
n.367 del 1991
ficua collaborazione con il Giornalino delle Edizioni Paoline
(dal 1991 edito dai Periodici San
Paolo, e che il prossimo ottobre
festeggia orgogliosamente i suoi
primi 90 anni), realizzando serie
e adattamenti quali Babe Ford
(1970-77), Pony Express/Quelli della Pony (1971-72), Mister
Charade (197175),
Avventure
dell’uomo (1972),
Viaggio al centro della Terra
(1978), Sheriff
Wanted (197879), Angeli del
West (1979-91),
Le tribolazioni di
un cinese in Cina
(1980), 20.000
leghe sotto i mari
(1981), Susanna
(1982-95), Mitty (1986-98),
Ronin (1991),
Moby Dick e
Amadeus! Amadeus! (1992),
Il
fantasma
di Canterville
(1993),
P.G.F.
(1994), La figlia del capitano
(1998)
e
Cheyenne
(1998-2001),
oltre a numerosi racconti
autoconclusivi.
Nel 1967 inizia a collaborare anche con
le edizioni CEPIM di Sergio Bonelli. Disegna per Storia del West
(26 numeri più varie sequenze
aggiunte nelle ristampe, 196880 e 1984), Un uomo un’avventura (L’Uomo di Pechino nel
1977, L’Uomo dello Zululand nel
1983), Collana Rodeo (Un uomo
e la sua colt e Requiem per un legionario, 1977-78), Ken Parker
(3 albi, 1982), l’acclamata dalla
critica (non dal pubblico) Bella &
Bronco (9 albi, 1984-85) di Gino
d’Antonio, Zagor (Caccia al lupo,
1991), Nick Raider (32 albi della serie regolare più tre Speciale
Nick Raider e due Almanacco del
Giallo tra il 1989 e il 2004), Mister No (Uomini senza speranza e
Missione suicida, 1998) e lo oneshot Il legionario (2006). Ancora
nel 2006, Polese illustra per le
edizioni if di Gianni Bono due
storie del Comandante Mark,
ospitate su Mark in occasione dei
festeggiamenti per il quarantennale del personaggio.
La carriera di Polese parla da
sola. L’autore romano attraversa sessant’anni di fumetto prestando il suo versatile pennello
a vari generi, sempre con grazia,
sapienza e credibilità. Con quella generazione di grandi artisti
romani cui appartengono fra
gli altri Guido Buzzelli, Alberto
Giolitti, Ruggero Giovannini,
Giorgio e Guglielmo Letteri, Lino
Landolfi, Sergio Rosi e Antonio
Sciotti, Polese è, anche all’estero, tra i massimi testimoni della
narrazione per immagini made
in Italy.
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