IAR-81C 1/48 BREVE STORIA Lo IAR 80 era un monomotore da caccia ad ala bassa prodotto dall'azienda rumena Industria Aeronautică Română (IAR) negli anni anni quaranta e utilizzato dalla Forţele Aeriene Regale României, la forza aerea del Regno di Romania, durante la seconda guerra mondiale. Dallo IAR 80 verrà sviluppata una variante cacciabombardiere/bombardiere in picchiata che assunse la nuova denominazione di IAR 81. Progettato dagli ingegneri della IAR (Intreprinderea Aeronautica Romana), lo IAR 80 impiegava elementi della fusoliera del PZL P.24 E e dell'ala del Savoia-Marchetti S.M.79 (al 50% delle dimensioni), entrambi costruiti sotto licenza in Romania in quello stesso periodo. Compì il suo primo volo nell'aprile 1939 e sorprese gli esperti di aviazione raggiungendo una velocità, in volo orizzontale, di 510 km/h, una quota massima di 11 000 metri e riuscendo a salire a 5 000 metri in 6 minuti.[2] In quello stesso anno, alcune classifiche lo registravano al quarto posto nel mondo per velocità dietro allo Spitfire, il Messerschmitt Bf 109 e il Curtiss Hawk 75. I primi 20 IAR 80 erano equipaggiati con il motore radiale IAR 14 K II C 36 da 930 hp e armati con quattro mitragliatrici calibro 7,92 mm. Vennero consegnati nel febbraio 1941. Le successive 30 macchine erano dotate di un più potente motore da 960 hp e al posto del ruotino di coda avevano un pattino.[2] In seguito l'aereo venne motorizzato con il 14K Mistral Major della Gnome et Rhône da 1 000 CV. Lo IAR 81 C, che risultò la variante più utilizzata negli ultimi anni di guerra, era armato con 2 potenti cannoni MG 151/20 e 4 affidabili mitragliatrici FN da 7,92 mm con proiettili esplosiviincendiari-traccianti, un armamento per molti versi superiore a quello dell'MC 202 Folgore. Volava però ad "appena" 550 km/h, una velocità di tutto rispetto per la modesta potenza del motore installato (appena 1025 cv), testimonianza della bontà del progetto e della buona aerodinamica complessiva, ma decisamente inferiore a quella dei caccia e dei caccia bombardieri sovietici e anglo-americani con cui si trovò a competere. Uno dei pochi difetti era invece la scarsa visibilità in avanti durante i decolli e gli atterraggi, per la lunghezza del motore. Un difetto condiviso dal Corsair F4U cui in volo somigliava. Molto interessante per l'epoca risultava anche il tettuccio a goccia (anche questo un carattere condiviso con il Corsair F4U), molto aerodinamico e con visibilità a 360°. Il kit Il kit mi proviene direttamente dalla Romania , regalo di un amico dell’ associazione di modellismo AMA con la quale siamo gemellati. La ditta è la Icaerodesign e il kit è totalmente in resina con parti in fotoincisioni , mascherature per tettuccio , ruote e insegne nazionali, e tettuccio in resina trasparente. Il dettaglio è molto buono e lo spessore della resina molto fine . Dopo aver pulito i pezzi dalle materozze, ho iniziato il montaggio dell’interno con l’aggiunta di qualche cavetto. Il tutto si dipinge in rlm65 , quindi si procede ad un lavaggio ad olio . Il pannello strumenti è fotoinciso con i quadranti stampati su carta e colorato in verde. Con qualche difficolta si uniscono le semifusoliere, poiche non ci sono riscontri, ma alla fine il lavoro riesce abbastanza bene e non occorre molto stucco per eliminare le imperfezzioni. Le semiali sono in un unico pezzo e con i flap e timoni staccati Dopo aver incollato le ali alla fusoliera sono passato al motore al quale ho aggiunto le aste e i cablaggi. . Il motore va fissato alla cofanatura tramite cinque staffette fotoincise che vanno incollate alla NACA nella parte interna con molte difficolta per allinearle. Dopo aver passato una mano di primer grigio ho eseguito la preombreggiatura con il nero. In precedenza si dipingono in bianco le aree delle insegne e si coprono con le mascherine. Di seguito si dipinge la parte inferiore dell’aereo in rlm 65 e la parte esterna delle ali in giallo rlm2, mentre le superfici latero-superiori in verde rml71. Ecco alcune immagini. Le superfici inferiori dipinte in rlm65 Lifecolor e le estremità alari in rlm02 Gunze. Le superfice inferiore dipinta e lucidata con la future Le superfici latero-superiori dipinte in verde rlm71 Gunze con la banda in giallo rlm02 A seguire le immaggini dell’ aereo dopo la posa delle decals. Veniamo ora ai carrelli, alle eliche e agli altri dettagli . Qui sotto un esploso delle parti già dipinte e pronte per il montaggio Il modello terminato Ringraziamenti Un doveroso ringraziamento a Tibi dell’ associazione modellisti Alba Iulia (Romania) per il bel regalo e per la documentazione che mi ha inviato utilissima per un soggetto poco conosciuto da noi ma molto interessante e accattivante.
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