RASSEGNA Stampa 1 dicembre 2014 SOMMARIO GdS – Grasso: nei momenti di crisi la mafia trova terreno fertile La Sicilia – “Dite no a corruzione ed evasione fisco” La Sicilia – Sarà riqualificato l’ex ospedale militare GdS – Occhipinti (Idv): “Troppe code per gli studenti” GdS – Edilizia, energia e medicina. La Sicilia è terra di inventori GdS – Quattro giornate sull’economia al Sud Repubblica – Quei vecchi privilegi da togliere ai burocrati di Alessandro Bellavista GdS – L’intervista. Raimondi: “Ma l’esposto non vale per tutti i dipendenti” La Sicilia – Caso Maggio, l’Università si oppone Ufficio Comunicazione Istituzionale - Responsabile per la Rassegna stampa Giusi Inzinna - [email protected] Giornale di Sicilia data pag Palermo 29/11/2014 35 STERI. Lectio magistralis del presidente del Senato Grasso: nei momenti di crisi la mafia trova terreno fertile **e «La mafia, come diceva Falcone, non è solo un fenomeno criminale altrimenti l'avremmo già distrutta. Purtroppo si addentra nella società, nell'economia e nella politica e questo rende difficile il contrasto». Lo ha detto il presidente del Senato Piero Grasso nel corso della sua lectio magistralis nella sede del rettorato universitario. «In un momento dì crisi per il lavoro come quello attuale - ha aggiunto - bisogna stare in guardia contro la mafia perché in questi casi può trovare terreno fertile. La mafia non ha una ideologia, non ha colore politico anche perché spesso si è rivolta anche a partiti non tradizionali». Rivolgendosi agli studenti univer- presidente del Senato li ha esortati a «dire no alla corruzione, all'evasione fiscale, alle spartizioni, ai finanziamenti illegali, alla compravendita degli appalti pubblici, allo svuotamento delle aziende pubbliche e private, alle estorsioni, agli sfregi ambientali, allo sfruttamento degli immigrati». Grasso ha ripercorso le tappe dei suoi studi e della sua carriera, ricordando le fasi del maxiprocesso e la guerra di mafia, citando spesso Falcone e concludendo con gli incoraggiamenti ad andare sempre avanti con coscienza che gli fece Caponnetto. Secondo Grasso «in Italia c'è una grave crisi di legalità e nascere a Scampia o allo Zen può segnare il destino di una persona». Il presidente del Senato Pietro Grasso ieri ha tenuto una lectio magistralis Università degli studi di Palermo — Servizio Stampa data LA SICILIA ez pa g Palermo 29/11/2014 35 «Dite no a corruzione ed evasione fisco» LECTIO MAGISTRALIS. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, si è così rivolto agli studenti in Rettorato LEONE ZINGALES Lectio magistralis molto seguita quella che, ieri, ha visto protagonista il presidente del Senato Pietro Grasso, che ha avuto luogo nella sede del Rettorato a Palazzo Steri. Rivolgendosi agli studenti universitari Grasso li ha esortati a «dire no alla corruzione, all'evasione fiscale, alle spartizioni, ai finanziamenti illegali, alla compravendita degli appalti pubblici, allo svuotamento delle aziende pubbliche e private, alle estorsioni, agli sfregi ambientali, allo sfruttamento degli immigrati». - Grasso ha ripercorso le tappe dei suoi studi in giurisprudenza e della sua carriera in magistratura, ricordando la stagione del maxiprocesso e le varie fasi della guerra di mafia. Grasso ha citato più volte Giovanni Falcone e ha concluso con gli incoraggiamenti ad andare sempre avanti con coscienza che gli fece Antonio Caponnetto. Secondo il presidente del Senato «in Italia c'è una grave crisi di legalità e nascere alle Vele di Scampia a Napoli o allo Zen di Palermo può segnare il destino di una persona». Alla fine della lectio magistralis il presidente del Senato ha ricevuto dal rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla il sigillo d'argento. «La mafia - ha detto Grasso - va combattuta con ogni mezzo, con quello militare, sociale ma soprattutto quello culturale. Siamo abituati a combattere con la mafia che spa- ra, che commette stragi ma non quando si inabissa e tesse silenziosamente la sua ragnatela di interessi. Bisogna stare attenti che non sia il risultato di un consenso perchè il pericolo è proprio questo che anche senza mafia il metodo mafioso sia considerato vincente». «La mafia - ha proseguito - la combattono i magistrati e le forze di polizia ma devono agire in sinergia con le istituzioni. Per vince- • re la mafia - ha concluso Grasso- non basta la repressione ma occorre anche l'apporto della società. L'assenza di manifestazioni esterne eclatanti da parte della mafia ha fatto perdere la percezione della sua pericolosità. Bisogna stare in guardia quando la mafia si inabissa per tessere la sua tela». Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa LA SICILIA ez data pag Palermo 30/11/2014 43 SANITA'. L'azienda Policlinico pronta ad acquisire la struttura per farne un centro polivalente Sarà riqualificato l'ex ospedale militare Da ex cittadella della "salute" militare a centro polivalente sempre però legato alla sanità cittadina. Potrebbe essere presto risolto il destino dell'ex ospedale militare di corso Calatafimi ormai da anni dismesso e che fa parte dei cosiddetti "beni demaniali" che lo Stato vorrebbe alienare. Già un primo passo sembra che il ministero della Difesa lo abbia compiuto. Se non ci saranno intoppi burocratici, presto l'ex ospedale militare passerà sotto l'egida dell'azienda ospedaliera universitaria Policlinico. I passaggi per la consegna definitiva del bene - si tratta di un ampia area tra parco e immobili di oltre centomila metri quadrati tra superfici coperte e scoperte - sembrano ben avviati, così' come conferma- ti da indiscrezioni che trapelano non solo dal ministero ma anche dallo stesso assessorato regionale della Salute. Sembra pure che ci sarebbe un progetto di massima che vedrebbe in prima linea l'azienda universitaria con la collaborazione dell'assessorato alla Salute. Siamo pur sempre sul piano delle ipotesi anche se, qualcuno, soprattutto da piazza Ottavio Ziino, ci confermano di riunioni che si sono svolte nel tempo sia con la Regione che con il Policlinico e lo stesso Comando della Regione Militare Sud. E' naturale pure che ci sia un forte interesse anche da parte dell'Università. Secondo i rumors, il centro polivalente, che potrebbe nascere all'interno dell'ex cittadella dalla salute militare, potrebbe portare notevoli benefici alla già difficile logistica dell'attuale Policlinico che, com'è noto è in fase di ristrutturazione e i cui lavori si concluderanno non prima dei prossimi 2-3 anni. Dai corridoi dell'assessorato assicurano che il progetto potrebbe nei prossimi mesi vedere l'attuazione. Nei padiglioni storici dell'ex ospedale militare potrebbero essere allocati l'amministrazione del Policlinico - in atto l'azienda paga un congruo affitto a dei privati - la farmacia centralizzata; una moderna centrale di sterilizzazione; ma si parla pure di un moderno polo per la riabilitazione, così come si potrebbero- anche trasferire le attività formative e didattiche dell'università. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa A. F. Giornale di Sicilia I data pag Palermo 30/11/2014 23 • Università Occhipinti (ldv): «Troppe code per gli studenti» *e* «Non è possibile che l'Università costringa le matricole e in genere gli studenti ad estenuanti e inutili file». Lo dice il capogruppo di Idv in Consiglio comunale Filippo Occhipin , ti:«I n questi giorni le procedure di immatricolazione costringono tanti futuri studenti ad attese interminabili e procedure farraginose, impensabili in un'epoca informatizzata come la nostra. Gli studenti, dopo la procedura on line, sono infatti costretti a tornare personalmente ìn segreteria». Università degli studi di Palermo — Servizio Stampa Giornale di Sicilia ez data pag Palermo-tempo libero 1/12/2014 19 Una giornata per premiare i «cervelli» di casa nostra. Riconoscimenti alle migliori idee e attività di impresa capaci di far conoscere un marchio lontano dai soliti stereotipi Edilizia, energia e medicina La Sicilia è terra di inventori Anche le università sono pronte ad accaparrarsi i giovani talenti in crescita Le prern'azioni nell'Innovation Makers Day, dove si celebra l'estro dell'Isola Osvaldo Esposite PALERMO e visite lampo di Renzi nell'Isola saio state caratterizzate da ima volontà precisa in direzione di una visi°, ne più ampia dei nostri territori. La settimana scorsa a Catania il premier ha avuto un incontro con i giovani imprenditori presso il Working Capita! Telecom Accelerami-, mentre qualche mese fa, a Palermo, il meeting avvenne nei local della startup Mosaicoon, sotto i sole di Mondello. Forse il vento sta cambiando e la punta di diamante del Mezzogiorno d'Italia po:rebbe essere proprio la Sicilia, deputata già da tempo ad assumete un ruolo prioritario nello sviluppo di eccellenze riconosciute a livello mondiale in campo tecnobgico. Negli ultimi anni la valle dell'Etna è stata paragonata alla Silicon Valley d'Europa e sembra ,-.he tutte le startup più originali abbiano sede in Sicilia, come dimostrano i risultati ottenuti da diversi giovani neoimprenditori impegnati in attività creative ad alt tasso d'innovazione tecnologica. I segnali atrivano da più parti, con eventi, manifestazioni, convegni che stanne alimentando un circuito sempre più ampio, sostenuto da sponsor privati e da enti pubblici, con le università già pronte ad affrontare un futuro di talenti in crescita. Riconoscere le qualità delle nostre eccellenze è un esercizio utile a divulgare e diffondere la contaminazione delle idee per allargare il campo d'azione sul territorio, a seminare una cultura d'impresa che guardi oltre i confini dell'isola, in competizione con il mondo intero. Ventisei eccellenze siciliane che si sono distinte con l'innovazione tecnologica saranno celebrate domani pomeriggio in un inedito talent awards che avrà luogo nei prestigiosi locali di Castello Utveggio. Innovation Makers Day è la rassegna, voluta dal presidente del Cerisdi, Salvatore Parlagreco, riservata ai giovani talenti che con il loro ingegno e la loro abilità, hanno saputo evidenziare l'estro siciliano nel campo scientifico e tecnologico. Una giornata nella quale verranno premiati i cervelli di casa nostra, secondo Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa un modello cerimoniale tipico di un'Academy awards. Un modo, per o maggiare e diffondere il valore dello studio e del sacrificio applicato alla creatività. Ad essere premiate le migliori idee e le attività di impresa capaci di far conoscere un "marchio Sicilia" lontano dagli stereotipi popolari. Le premiazioni avverranno alla presenza di Umberto La Commare, in rappresentanza dell'Univer- data Giornale di Sicilia pag Palermo-tempo libero • :' ;•., . ,,,, • '. :,,,,- ',.',. , .;•„..".. ' -" - ' •-•''-?-'".. •," ...--,-g.:',' --," ''' .,•'.:,..- .: '":.-"1"1.9' -.-7...., .._...,r-',-", ,,,,":‘ ,:',1; ,,,,, ‘,„ , , . 7 , • :,»; -,'• : ",h'i'5.-7' ..! r:.'—"'. 'i:4', .• - ' ---.< -.,.:(,, • i9i, . ,' ..',:-,..' 1 , k,",^:.,,iZI ::: ;', :, ',,,,,:' . ,0,' ,....- !!-,' • "T,,,.., ' "...,., 14- .!‹..,; ... '-'. • tR' .,.. .,./.-..::. -i., ..--r.•,-.,'"1.-: A. ; : -, ..,....,---., ; ,..,,. ,,•,'' .---.-- •:--•,-- 3p •: '',,,, •'-•-:.J.,;,, <,.. 2. ,;•J ,..e.,;•,. .,5-.:0-":,;- ,•,, ?-3.:< , ' '.','. ',.,,," :' ,.''...; ' .-.••.<,; , -;-:-.••? •••• - : - . --, ,,,,, .> • ',..ii.: i ' ',,,‘..,p , ' . ..;:' F.-- 1-,F.,i'..: ' 'i.;:■'i:^ t'sí.7tZ'''f;',. .: ' 1... 5; 17,- q'. ,',' ■ ,..:' ,.,_. ' --< 1 .. ,r..t. ,,,,,-,.:,-..: -....,',;,..',..,.. I • 4:1',:,,,.; -.•:- .;.,:-.:2_,',;-,-,',-,.. . 'f'' .!9.,:T,.' ,13:-..... ,, ,,,,:;- .....5,';',1.:': ,"'.:f..Y;4-0,,I; 51.1.,:etì-,-.2.',;‘.--- . I ...,- ,t,, , .,,, . C .....,-,, ,t4', • , 1 , - :./'; ■ '.4-' A, , , . . ..,,, ,t-..".'-- : .1 - '.i: , "-t .'" ',.',..:' ."--". : -' ; -• ..;;,.., ..., ' ...' ''''' '.49fr't ,, -, t.' ?:..i.,"'!",i:Aíd7g5.4g.'1., t , -- . ':-=: : ,,,„ , ,.y, ..,,,,,-. .<- <' ..:. i • ' ,.."<.'" ,',.•:tr-:1 •••••• . ....,:. ,.......i ,.., ".(j ,-:;‘,' ' -.•,•.:, 3.' ,,i , '';':„-:.'-,•,.,,. .....,,,, ;-,<< 5,1,.,:.; 7, 5'...r,.<:. , ''.::.;• . .- • • .; 19 ...- z' . • s, - 1/12/2014 'Ct, ,g'c'c ','LA .' 2' cí. '-'' . •,-, -, ,,•yt::?..,:,<:-:• ',.t,,,,, ,..: .. i : . ,, , ,,g,-;.,........,. , . . --......"-'•;, . .... ..:: .2 .. , t r ' -,, 3,- 7... ..., 1.410.?,..3.i,g7;.:`''. 1,i'...,,3.,:f.í.5, '' ,:s1 , Sopra Marco Sciuto, Carlo Sciutoe d Pierluigi ByuFtteirt gliiieri,autori ity» di «Park Smart». A sinistra un'immagine eii pp sità di Palermo, dell'assessore Purpura e dei membri di Confindustria, Albanese e Salerno. A fare gli onori di casa il presidente del Cerisdi, che sottolinea «con questa prima edizione del premio all'eccellenza il Cerisdi intende proporre all'attenzione generale il valore scientifico e il marchio d'impresa siciliano nel mondo. Un percorso che si coniuga con l'attività improntata al management e all'in- novazione che l'Istituto di Castello Utveggio ha nella propria rnission istituzionale. Siamo certi che l'unico modo per rispondere al i meglio al mercato e al valore scientifico della Ricerca sia innovare e far conoscere soprattutto il valore dell'innovazione. Lavorare per accrescere la competitività e essere , di supporto al miglioramento costante della conoscenza è un obiet- , tivo sociale irrinunciabile». Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa Giornale di Sicilia I data pag Palermo 1/12/2014 17 O Università Quattro giornate sull'economia al Sud se. «La Grande Bellezza per un nuovo Rinascimento» è il tema delle «Le Giornate dell'Economia del Mezzogiorno», che si svolgeranno da oggi a giovedì organizzate da Diste Consulting e Fondazione Curella. Cerimonia d'apertura e primo appuntamento oggi dalle g, alla Scuola di Scienze Umane e del Patrimonio Culturale, nell'aula magna dell'Edificio 12 (viale delle Scienze). Intervengono Alessandro La Monica, Leoluca Orlando e Pietro Busetta. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa data LA REP UUBLICA pag Palermo prima pagina 29/11/2014 I L'ANALISI Quei vecchi privilegi da togliere ai burocrati ALESSANDRO BELUWISTA , S uquesto giornale è statoriportato un dato: più di 300 dirigenti lavorano nei beni culturali in Sicilia. SEGUE A PAGINA XVII Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa LA REPUBBLICA data pag Commenti 29/11/2014 XVII QUEI VECCHI PRIVILEGI DA TOGLIERE AI BUROCRATI ALESSANDRO BELLAVISTA sé stessi; altri ancora sono collocati in una sorta di cimitero degli elefanti rappresentato dall'adibizioENTRE nello Stato sonopoco più di 190 In altri termini, la Si- ne a compiti di studio e di ricerca. Queste promozioni di massa cilia ha, in questa specifica hanno avuto però la conseguenza aerea, più dirigenti del ministero. A di aumentare i trattamenti retticiò si aggiunge la cronica mancanbutivi dei nuovi dirigenti regionali: za di fondi per il funzionamento dei sia per distinguerli dalle altre catevari siti, perché ovviamente le rigorie di personale sia in virtù delsorse vanno primariamente destil'equiparazione ai dirigenti dello nate al pagamento degli stipendi. Stato, grazie all'illusione ottica geNon è certo nuova la notizia di un nerata dalla legge del 2000. R tutto eccesso di dirigenti ( ma anche di ha avuto il suo peculiare condipersonale tout cotut ) nell'amminimento in salsa sicilianista: come ha strazione regionale, ma ogni volta piùvolte segnalato la Corte dei conche viene riproposta desta sconti, nei primi anni duemila, i diricerto. Basti segnalare che, in base genti siciliani ( ma anche gli altri all'ultima relazione della Corte dei colleghi) hanno avuto incrementi conti, in Siciliav'è "mediamente un stipendialibenpiùfavorevoli delloclirigente per ogni otto dipendenti" ro omologhi statali. e che "tale dato non appare ragioOra i nodi sono venuti al pettine nevole e si pone al di sopra della me- . a causa della situazione di crisi fidia nazionale, poiché il rapporto nanziaria, al limite del default, che nelle regioni a statuto ordinario è di affligge la Regione. Si tratta di adotun dirigente ogni sedici dipendentare provvedimenti drastici. Forti, e in quelle a statuto speciale di me di mobilità obbligatoria presso uno a diciannove". Le origini del problema risalgo- gli uffici sguarniti di personale, anche degli enti locali e delle altre no alla stessa nascita della regione amministrazioni pubbliche non resiciliana la cui classe politica ha gionali. Erogazione del salario acsempre praticato politiche clientecessorio strettamente legata a palari volte a riempire gli uffici di personale indipendentemente dalle rametri che misurino effettivi inreali esigenze organizzative. In crementi di produttività e la reale soddisfazione dell'utenza-Valorizparticolare, l'attuale sovrabbondanza di dirigenti in Sicilia è frutto di una legge bipartisan del 2000 che, nei recepire le importanti riforme amministrative nazionali, costituì l'occasione per reali77are quello che, tra gli addetti ai lavori, è denominato il "salto della quaglia". E cioè, più di duemila dirigenti della Regione vennero, ex lege, equiparati ai dirigenti dello Stato. Il che avvenne sebbene i primi non svolgessero le funzioni dei secondi, a causa della ditiersità delle strutture organizzative e delle norme di stato giuridico operanti nelle rispettive amministrazioni. L'equiparazione ha prodotto effetti perversi. L'enorme numero di dirigenti siciliani era di fatto inutilizzabile in un apparato non sufficientemente grande da potere assorbire tutti. Ciò ha determinato il risultato che molti dirigenti non svolgono compiti dirigenziali; altri non hanno alcun ufficio di una minima consistenza e si limitano a dirigere SEGUE DALLA PRIMA DI CRONACA M zazione del merito e non della fidelizzazione politica nell'attribuzione degli incarichi. Eliminazione di privilegi e dinorme di salvaguardia del trattamento economico percepito che non hanno rapporto con il valore delle funzioni esercitate. Riorganizzazione completa della macchina regionale improntata ai principi di sobrietà e che determini una generale riduzione di tutte le indennità variabili. E così via. Tuttavia, per fare ciò è necessario un governo regionale che si assuma pienamente la responsabilità politica di un progetto del ge- ‘i nere per il bene dell'intera Sicilia. Il che presuppone il possesso di una grande maturità, perché, come dice Shakespeare, la maturità è tutto". Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa 0 RIPRODUZIONE RISERVATA 44. Più di 300 dirigenti lavorano nei --- Beni culturali alla Regione Assunzioni e qualifiche spesso frutto di accordi politici bipartisan 99 Giornale di Sicilia ez pag Economia L'INTERVISTA. data 29/11/2014 15 I l docente di di ritto amministrativo: «Esclusi magistrati o militari. Lecito sperare in una pronunzia favorevole alla fine del blocco, ma non sono ottimista» Raimondi:«Ma l'esposto non vale pertutti i dipendenti» Filippo Passantino «L'azione dei sindacati riguarda allo stato attuale solo il personale della pubblica amministrazione contrattualizzato, come ad esempio i dipendenti degli enti locali o quelli ministeriali e delle aziende sanitarie». Lo spiega Salvatore Raimondi, già ordinario di Diritto amministrativo dell'Università di Palermo e presidente dell'Associazione Avvocati amministrativisti della Sicilia, in merito al ricorso sul blocco dei contratti nella pubblica amministrazione annunciato dalle parti sociali. Non riguarda invece, secondo l'esperto, categorie come magistrati, militari e docenti universitari. •c• Come giudica la decisione dei sindacati? «Con un decreto legge del maggio 2010 è stato disposto il blocco dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2010 -2013. Per gli anni 2013 e 2014 è stata prevista invece la contrattazione solo relativamente alla parte normativa e senza possibilità di recupero per la parte economica. Al contempo è stato disposto il blocco delle retribuzioni per il personale non contrattualizzato (magistrati, avvocati dello Stato, militari e polizia, diplomatici, docenti universitari, ecc.) per gli anni 2011, 2012, 2013.11 blocco è stato prorogato per il 2014. È più che comprensibile che i sindacati promuovano l'azione che è stata prearmunziata. Riguarda però, allo stato attuale, soltanto il personale contrattualizzato, come si desume dal fatto che si sono rivolti al giudice del lavoro di Roma». mie Ci sono stati in passato altri pronunciamenti della Consulta In materia? «Per il personale a rapporto di diritto pubblico, vale a dire non contrattualiz7ato, la Corte costituzionale ha avuto occasione di pronunziarsi. Soltanto relativamente ai magistrati la Corte con una sentenza del 2012 ha ritenuto la norma incostituzionale. Ha spiegato nella motivazione che si pronunziava per l'incostituzionalità, perché le norme che prevedono gli incrementi delle retribuzioni per i magistrati hanno la finalità di mettere al riparo la magistratura da qualsiasi forma di interferenza che possa, sia pure potenzialmente, menomarne l'autonomia e l'indipendenza, sicchè vanno mento dello stop alle assunzioni da provvisorio diventi strutturale? Cioè che resti in vigore per lungo tempo? «Non può diventare strutturale, ma può essere prorogato ancora per an- , ni. Le ragioni del blocco dei contratti e delle retribuzioni, se guardiamo la situazione dell'economia, di certo non sono venute meno, ma francamente dopo cinque anni riesce difficile ritenere che ci si trovi ancora di fronte a misure temporaneamente limitate, sicché sarebbe lecito sperare in una pronunzia favorevole alla cessazione del blocco. Tuttavia personalmente non sono ottimista, nel senso che sembra difficile che la Corte costituzionale accolga la questione di costituzionalità». Salvatore Raimondi otto Quali indicazioni ha fornito il governo Renzi su questo tema? mantenute. Relativamente ad altre «Non mi risulta che il governo Renzi categorie del pubblico impiego non abbia fornito chiare indicazioni al ricontrattualizzato, la Corte costitu- guardo». (FP*) zionale ha costantemente ritenuto infondata la questione di costituzionalità». *•• Quali possibilità hanno i sindacati& riuscire a sbloccare i contratti nelle pubbliche amministrazioni? «Rispondere a questa domanda è davvero difficile. Va ricordato che la Corte, nel fare salve le disposizioni che hanno previsto il blocco delle retribuzioni, ha ravvisato «nel carattere eccezionale, transeunte, non arbitrario, nonché temporaneamente limitato» la «non irragionevolezza della misura». C'è il rischio che il provvedi- Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa data LA SICILIA ez pag Catania 29/11/2014 40 Caso Maggio, l'Università si oppone Il rettore: «Interpretazioni creative, se non interessate, sulla vicenda» Non è ancora stata detta l'ultima parola esisterebbe alcun braccio di ferro, si sul "pasticciaccio" della revoca (prima) e tratterebbe (come al solito), di interdel reintegro (poi) dell'ex direttore gene- pretazioni creative dei giornalisti, cosa che ha tenuto a precisare lo stesso retrale dell'Università Lucio Maggio. Come si ricorderà, Maggio era stato tore Pignataro: «Dispiace rilevare ancoreintegrato dieci giorni fa nel suo ruolo, ra una volta - ha infatti dichiarato - che dal giudice del Lavoro al quale si era ri- alcune letture, anche giornalistiche, volto per contestare la revoca del suo abbiano negli ultimi giorni interpretamandato avvenuta sei mesi fa. Sembra- to in modo creativo (se non interessava tutto risolto e, invece, l'Università ha to) le vicende legate al ricorso del dott. deciso di impugnare l'ordinanza del Tri- Maggio come una."fantasiosa" disputa personale o tra singoli individui. Corre bunale del lavoro. Lo ha fatto sapere lo stesso Ateneo il l'obbligo di ricordare quanto è ovvio ed quale in un comunicato ufficiale informa evidente ad uno sguardo minimamenche l'Avvocatura distrettuale dellaStato te disinteressato: ovvero che l'Ateneo, (difesa tecnica dell'Università) «all'esito nella piena maggioranza dei suoi orgadi un attento vaglio dell'ordinanza che ni e delle sue strutture, ha inteso e inha disposto il reintegro del dott. Maggio, tende affermare quella che ritiene esravvisa la necessità, a tutela dei superio- sere una visione corretta del rapporto ri interessi dell'Amministrazione uni- tra direttore generale e Organi di goversitaria, di presentare reclamo alla verno dell'Ateneo stesso (Consiglio di medesima ordinanza. Essa, pertanto, ha Amminishizione in primis). provveduto a depositare l'atto di reclaSe il dott. Maggio, col ricorso e la legitmo al Tribunale del lavoro, presentando, tima difesa della sua azione passata, ha allo stesso tempo, istanza di sospensio- ribadito un'interpretazione, di certo inene dell'efficacia dell'ordinanza». dita, del direttore generale quale organo «L'Ateneo, come accade in ogni ipote- monocratico se non autocratico, l'Ateneo si di contenzioso - ha spiegato il rettore afferma l'idea - corroborata anche da Giacomo Pignataro - nel pieno rispetto passaggi importanti e sostanziali della degli strumenti dell'ordinamento giuri- recente ordinanza, aldilà del suo esito dico, non può che operare per garantire che esista e debba esistere, nel pieno rila tutela degli interessi dell'Amministra- spetto delle funzioni e delle prerogative zione, coerentemente con le valutazioni di ciascuno in un'organizzazione comgiuridiche fornite dai tecnici, in partico- plessa, un rapporto di subordinazione lare quando si tratta di un organo istitu- funzionale e gerarchica tra Consiglio di zionale quale è l'Avvocatura dello Stato. Amministrazione e direttore generale; e Si attende, quindi, serenamente l'esito ciò unicamente ai fini del buon andadell'iter giudiziario, al quale l'Ateneo si mento del servizio universitario e a difeconformerà pienamente». sa delle prerogative dell'istituzione stesLa battaglia tra Università e il suo ex sa. Va altresì rilevato che la stessa ordidirettore generale Maggio è, dunque, tutta da giocare e, sulla questione, non Continua la querelle a colpi di carta bollata tra l'ex direttore generale e l'Università. Reclamo dell'awocatura dello Stato contro il reintegro nanza ha ribadito la piena legittimità delle procedure di eccezione e conte- i stazione poste in essere dal Consiglio di Amministrazione, sgombrando il campo da qualsiasi supposta prevaricazione o pregiudizio personale nei confronti di' chicchessia. Nel contempo - afferma il prof. Pignataro - prosegue il lavoro per il quale l'Ateneo e la sua Amministrazione sono chiamati ad operare. È necessario se non urgente, infatti, rispondere oggi a problemi annosi e che si sono negli ultimi anni fortemente inaspriti; è oggi ur- . gente rilanciare le performance, talora non soddisfacenti, dell'Ateneo a più livelli, dalla didattica (numero di abbandoni, studenti fuori corso...) all'internazionalizzazione della ricerca, dall'azione di risparmio e razionalizzazione della spesa nei servizi (anche esterni) alla trasformazione decisa della macchina amministrativa, affinché essa operi finalmente in modo trasparente e sinergico, valorizzando competenze e professionalità reali e coniugando autonomia e responsabilità dei corpi accademici e amministrativi. A tal fine, azioni e decisioni importanti sono state già messe in campo dagli Organi di governo e, nelle prossime settimane, in incontri e conferenze programmatiche dedicati specificamente ai temi della didattica, della ricerca e dell'organizzazione, il rettore, i suoi delegati e gli organi dell'Ateneo illustreranno un crono-programma di obiettivi strategici e ulteriori azioni amministrative d'indirizzo alle quali informare, nei prossimi mesi, un ineludibile e robusto processo di rilancio della nostra Università». Il Tribunale del Lavoro aveva accolto il ricorso del dirigente "revocato" sei mesi fa che era stato reintegrato dal giudice Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
© Copyright 2024 Paperzz