Rassegna stampa 7 marzo 2014

Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
Fine settimana dedicato alle donne
A Perugia “Umbria grida terra” al Mercato coperto
A Bastia gran finale con Expo casa. E poi musica, teatro...
DA PAGINA 33 A PAGINA 46
Anno XV numero 65
In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
L’ADOC UMBRIA TRASCINA IN TRIBUNALE I MONOPOLI. LE STORIE
Gioco d’azzardo,
per la prima volta
denunciato lo Stato
Informazioni scarse e in ritardo sui rischi
CINTI, MARCUCCI PAGINE 4-5
PERUGIA - La ludopatia miete vittime. Lo sa
l’Adoc, associazione dei consumatori che da giugno
ad oggi ha raccolto le richieste di aiuto di 126 giocatori finiti sul lastrico. E probabilmente lo sa anche lo
Stato, visto che dal settembre 2012 ha emanato un decreto che prevede che, ad esempio sui gratta e vinci,
venga inserita la scritta che il gioco d’azzardo può
Cronache
Usl, casse ticket
vecchie: a Castello
code e proteste
PIPPI PAGINA 15
Fusione Comuni
dell’Orvietano,
«sì» al referendum
BENE, CINTI PAGINA 6
Economia
L’esercizio si trova sotto il loggiato di via Cavour
Tasi, i conti
per inquilini
e proprietari
Gioielliera tramortita,
legata e rapinata
in pieno centro a Foligno
L. PARTENZI PAGINA 29
La lavastoviglie
per cucinare,
così si risparmia
REMOLI PAGINA 18
TOMBA PAGINA 24
«provocare dipendenza». Troppo poco, e molto in ritardo, sostiene però l’Adoc, che ha deciso - primo caso in Italia - di citare in giudizio i Monopoli di Stato e
chiedere il risarcimento dei beni, materiali e non, a favore delle vittime del gioco d’azzardo.
F. CASTELLINI PAGINA 30
Verso le elezioni
Terni
Terni, Catia Polidori
Lavoro, le nuove offerte dei privati
“osa”: «Forza Italia
Le ultimissime occasioni in Umbria, ci sono
ha scelto il suo candidato»
anche 20 borse di studio per “startupper”
Crisi Sgl Carbon, il Mise
scrive all’azienda: serve
tempo per vendere il sito
PAGINA 23
PAGINE 58-59
Ikea, trattative e retroscena
Il nuovo progetto: il sindaco di Perugia cerca
chiarimenti, quello di Corciano smentisce
PAGINA 21
ADRENALINA
UNIVERSITÀ (E NON SOLO),
LE QUOTE INDIGESTE
di MARCELLA CALZOLAI
SBARDELLA PAGINA 8
anno accademico con la
primavera in arrivo, come
sempre, volgerà al suo autunno. E nello Studium sembra ancora tempo di luna di miele per il rettore. Non dissensi avvertiti, rarissimi
rumors fastidiosi, bisticci sì, (...)
L’
PALAZZO CHIGI
«Niente manovra aggiuntiva»
Renzi rassicura: i fondi arriveranno
da spending review e rientro dei capitali
CARBONE PAGINA 25
Un sito commerciale Ikea
SEGUE A PAGINA 62
Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
8
Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162
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perugia
Gli svedesi spiazzano le diplomazie
Boccali cerca chiarimenti, da Corciano
Betti ribadisce: nessun contatto ufficiale
IKEA NODI E ASPETTATIVE
di MASSIMO SBARDELLA
PERUGIA - Da una settimana, da
quando il responsabile risorse umane per l’Italia, Valerio Di Bussolo,
ha confermato l’interesse di Ikea ad
investire in Umbria, a Perugia e
d’intorni è tra gli argomenti più gettonati. Anzi, passata la sfida Boccali-Fioroni ed in attesa di conoscere
l’alfiere (o gli alfieri) del centrodestra per la corsa a Palazzo dei Priori,
l’argomento è salito in cima alla top
ten dei più discussi a Perugia. Se ne
parla nei bar come nei Palazzi che
contano. Perché appurato l’immutato interesse di Ikea «al mercato di
Perugia e dell’Umbria» (sono le
esatte parole di Di Bussolo), le incognite restano ancora molte.
Il progetto originario. A cominciare dall’ubicazione. Ufficialmente, il progetto al vaglio degli uffici
comunali perugini resta quello che
prevede la creazione a San Martino
in Campo (adiacente alla E45) di un
complesso di uno store di 30mila
metri quadrati su due piani all’interno di un’area servizi complessiva di
326mila mq. Trovato l’accordo con i
proprietari del terreno, avuto l’ok di
massima dal Comune (l’investimento, complessivo delle opere di
urbanizzazione ed anche di una
scuola, si aggira sui 7,5 milioni di
euro), il progetto da un anno e mezzo
si è arenato a seguito di un esposto
presentato dagli ambientalisti.
Tant’è che gli emissari svedesi,
spazientiti, hanno anche iniziato a
guardare altrove, per sondare altre
soluzioni possibili. Perché l’interesse per «il mercato di Perugia e
dell’Umbria» di cui ha parlato Di
Bussolo non significa che Ikea debba aprire per forza all’interno del territorio comunale del capoluogo umbro.
Corciano. Da giorni, tra i tecnici
del settore, si parla di un’opzione Ellera di Corciano. Voce che le smentite del sindaco Cristian Betti non
sono riuscite a fugare. Tant’è che
Betti ieri ha diramato una nota in cui
ribadisce che «non c’è stato nessun
contatto ufficiale né sono in programma incontri con il colosso svedese». Aggiungendo poi: «Il sindaco è qui, disponibile a ricevere tutti
Cambio di progetto
Si pensa ad uno store
più piccolo di quello
di 30mila mq più servizi;
da qui il possibile cambio
del sito di S. Martino
ed a parlare. Ripeto, contatti ufficiali
non ci sono, qualora venissero avanzati sono pronto a mettermi al tavolo
come faccio con tutti». Insomma,
una «tempesta sul niente», per usare
le sue parole. Però sempre di tempesta si tratta, capace di far attivare le
diplomazie tra Perugia e Corciano.
Palazzo dei Priori. «Se sceglies-
Conferme e novità Il progetto di San Martino in Campo;
nella foto piccola, un tradizionale store Ikea
sero un comune vicino, non mi straccerei le vesti» ha commentato dal
capoluogo il sindaco Boccali. Che
però si è mosso per avere un chiarimento su Ikea. Sulla scelta del sito,
ma anche su un eventuale cambio
del progetto. Perché gli svedesi, fanno trapelare i beni informati, sarebbero propensi a realizzare uno store
più piccolo di quello inizialmente
ipotizzato. Da qui anche la possibile
scelta di un altro luogo dove realizzarlo.
A fari spenti. Le trattative, come
avviene quando la posta è alta, si
fanno a fari spenti. Salvo poi accendere le luci quando serve la ribalta.
I posti di lavoro. Sul progetto di
un complesso di 326mila mq tra store, magazzini e logistica, servizi, era
I critici
Dopo ambientalisti
e sinistra, arriva il “no” di
Federmobili
LA NUOVA INAUGURAZIONE
E per l’esordio a Pisa è record di visitatori
PERUGIA - «Può essere un segnale di
ripresa dei consumi: neppure a Catania
nel 2011, per il nostro esordio sul mercato siciliano e a Pescara, l’anno dopo,
c'era così tanta gente». Valerio Di Bussolo, responsabile risorse umane di
Ikea, si fregava le mani, nel pronunciare
queste parole osservando l’interminabile fila di clienti che attendeva di entrare
nel nuovo negozio Ikea a Pisa. I primi
clienti hanno varcato la soglia alle 9.30
subito dopo il tradizionale taglio del
tronco, ma hanno atteso almeno due ore
in coda prima di accedere allo store.
Un punto vendita che con i suoi
33.600 metri quadrati tra superfice di
vendita e magazzini diventa il più grande della Toscana, superando anche
quello di Sesto Fiorentino.
E dire che la multinazionale svedese
aveva minacciato di dire addio alla Toscana, dopo le lentezze burocratiche che
hanno fatto trascorrere ben sei anni dalla
scelta di aprire un nuovo store a Pisa fino al momento della sua inaugurazione.
Il via libera era stato due anni fa due anni
fa. Decisivo si è rivelato l’intervento del
governatore Enrico Rossi, che ha salvato, oltre all’investimento, la “faccia”
dell’Italia, dopo le accuse alla burocrazia nostrana mosse dal presidente della
Commissione europea Josè Manuel
Barroso. Dopo il via libera, il progetto è
giunto in porto a tappe forzate: tra l’individuazione della nuova localizzazione e l’inaugurazione di mercoledì sono
passati 24 mesi esatti con procedure amministrative sbrigate a tempo di record.
Le navette gratuite messe a disposizione per fare la spola dal centro di Pisa
allo store e ed i collegamenti stradali con
l’ampio parcheggio (2mila le auto ospitate) hanno consentito anche di limitare
i disagi per la viabilità. «Questo nuovo
store dimostra che rispetto dell’ambiente e sviluppo economico possono andare
di pari passo» ha commentato l’ad di
Ikea Italia, Lars Petersson.
tarato anche il fabbisogno occupazionale di 240 unità. L’altro “tesoretto” portato in dote dalla Svezia. A
cui c’è da aggiungere, ovviamente,
l’indotto.
Le critiche. Ma non mancano coloro che si oppongono al progetto.
Gli ambientalisti e la sinistra perugina hanno ripreso il fuoco di sbarramento. Da Facebook Marco Fantauzzi, presidente dei mobilieri aderenti a Confcommercio, ribadisce il
“no” di Federmobili Perugia
all’apertura di Ikea «per la salvaguardia delle aziende locali e di tutti
i loro dipendenti». Seguono i “like”
di altri mobilieri (ma non solo). E
quello di Giovanni Giorgetti, che invita Boccali, piuttosto, ad uno scatto
«per salvare il salotto dell’Umbria»,
cioè il centro storico.
Una pagina Facebook i fautori di
Ikea non l’hanno attivata. Difficile,
dunque, “pesare” tra loro fautori e
contrari sul web. Ma la lunga fila
delle persone che mercoledì hanno
atteso di entrare nel nuovo store Ikea
di Pisa, ad occhio e croce, è ben più
lunga di quanti all’ombra della Torre Pendente hanno osteggiato il progetto.
Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
10 perugia
Il centrodestra è sull’ottovolante
Candidato a sindaco al “buio”
Spunta l’ipotesi di Calabrese
di PIERPAOLO BURATTINI
PERUGIA - Un flipper in cui la
pallina sembra schizzare in ogni
angolo e compiere grandi giri, in
cui tante luci e segnali si accendono, ma alla fine il totalizzatore di
punti segna un magro bottino.
L’eventuale osservatore rimarrebbe di sicuro spiazzato dalla partita che da settimane sta giocando il
centrodestra perugino sul candidato a sindaco. Roba da mal di testa
che va ben oltre la comprensibile
complicazione che ogni scelta politica si porta appresso: Forza Italia, Nuovo centrodestra e Fratelli
d’Italia sembrano sempre sul crinale della decisione che puntualmente non arriva mai. E ognuno
punta l’indice contro l’altro: la colpa è tua... E intanto il tempo passa.
Chi guida il convoglio e chi ha
compiti da ufficiale di collegamento è ormai ad un vero e proprio rebus. Dopo una ventina di nomi bruciati negli ultimi quattro mesi
sull’altare del “si dice” e del “vedremo”, siamo ancora al punto di
partenza, come al Monopoli. Forza
Italia aspetta di capire dal quartier
generale romano quali sono gli alleati “buoni” e quali quelli “cattivi” e in molti sperano che tra questi
ultimi rientrino gli alfaniani; Fratelli d’Italia un po’ attacca e un po’
media, sapendo che tra i due litiganti ha una invidiabile forza negoziale; mentre il Nuovo centrodestra con una mano invoca il tavolo
di coalizione e con l’altra tiene in
pugno il coltello per un’eventuale
resa dei conti.
I montiani di Scelta civica, come
era prevedibile, intendono giocarsi
la partita in proprio e non poco si
sono innervositi del fatto che sia
uscito da ambienti forzisti il nome
della parlamentare Adriana Galgano come possibile portabandiera
dell’intero fronte.
Ora gli ultimi pissi pissi di corridoio fanno sapere che Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia avrebbero fatto un pensierino politico
sull’avvocato ed ex consigliere comunale Udc Francesco Calabrese.
Persona per nulla incline a dema-
RELIGIONE
La sfida L’interno di palazzo dei
Priori, sede del
Comune
gogie e “sparate” e con una conoscenza non superficiale delle dinamiche politiche e del tessuto sociale ed economico della città, Calabrese potrebbe risultare il punto
d’incontro e mediazione delle varie esigenze partitiche. E soprattutto, si tirerebbe dietro un pezzo di
quel moderatismo cittadino che da
I vescovi riorganizzano
le commissioni regionali
in sei ambiti di attività
di LUCIO FONTANA
PERUGIA - Nel corso della loro
riunione del 3 marzo, svoltasi a
Città della Pieve sotto la presidenza, per la prima volta come
cardinale, dell’arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti, i vescovi umbri hanno proceduto ad una
revisione delle Commissioni della Conferenza Episcopale Regionale. Hanno pertanto definito sei
aree di interesse, composte ciascuna di alcune Commissioni,
che raggrupperanno quelle attualmente esistenti. Ogni area è
affidata alla responsabilità del
Vescovo delegato. L’area Liturgia è stata affidata al vescovo di
Foligno monsignor Gualtiero Sigismondi; l’area Evangelizzazione sarà guidata dall’arcivescovo
di Spoleto-Norcia monsignor
Boccardo; l’area Carità dal vescovo di Orvieto-Todi monsignor
Benedetto Tuzia; l’area Clero e
Vita Consacrata sarà appannaggio del vescovo di Città di Castello monsignor Domenico Can-
L’arcivescovo monsignor Bassetti
cian; l’area Laici è stata invece
assegnata al vescovo di AssisiNocera Umbra-Gualdo Tadino
monsignor Domenico Sorrentino
mentre quella riguardante i Beni
culturali al vescovo di Gubbio
monsignor Mario Ceccobelli.
Nel corso della stessa riunione,
grazie al generoso contributo di
alcuni Enti e delle Diocesi della
Regione, i vescovi hanno deciso
di prolungare l’azione del “Fondo
di solidarietà delle Chiese umbre”, che in quasi cinque anni ha
E il cardinal Bassetti
ha incontrato gli Atenei
Oggi messa al Circolo
dipendenti Perugina
raccolto circa 3 milioni di euro e
prestato aiuto a 2.000 famiglie.
Messa con gli universitari. Ieri monsignor Bassetti ha celebrato la messa di fronte ad una nutrita
rappresentanza del corpo accademico (il rettore della Stranieri Paciullo e il prorettore dell’Università degli Studi Figorilli), del personale tecnico-amministrativo
dei due Atenei e di centinaia di
studenti. «La realtà delle due Università che abbiamo in Perugia
(l’Università degli Studi e quella
per Stranieri, ndr), insieme al
Conservatorio musicale e all’Accademia di Belle Arti e alle tante
Scuole - ha detto - sono fucine di
formazione umana soprattutto
per i giovani e come Pastore mi
stanno particolarmente a cuore».
Alla Perugina. Oggi alle 12,30
Bassetti celebrerà messa al Circolo dipendenti Perugina, per poi
incontrare con le maestranze.
Ipotesi Francesco Calabrese
diverso tempo ha deciso di restare
solo alla finestra. Il condizionale,
visto il giocare a flipper del centrodestra, è più che mai d’obbligo:
l’impressione è che se anche su
questa ipotesi si andasse ad un gioco d’interdizione (molto probabile) tra i vari partiti si troverebbe per
forza di cose una soluzione dell’ultimo momento. Il nome del coordinatore provinciale forzista Andrea
Romizi è sempre in auge, anche se
le quotazioni sembrano scendere;
le candidature dei consiglieri Valentino, Baldoni e Cenci sono sempre valide, così come il pressing
che non pochi starebbe continuando a fare sul consigliere regionale
del Nuovo centrodestra Massimo
Monni perché decida di giocarsi la
partita da candidato a sindaco.
La pallina di questo immaginario
flipper che rappresenta plasticamente il centrodestra perugino
continua a spostarsi da un angolo
all’altro: le luci s’accendono, i nomi circolano, ma per il momento
alla voce candidato a sindaco il tabellone non segna punti. Il pissi
pissi impazza e le elezioni si avvicinano.
CENTROSINISTRA
Boccali lunedì
vede gli alleati
Fioroni va avanti
PERUGIA - Dopo la “conta”
delle primarie è arrivato il momento di riorganizzare le idee
(piuttosto velocemente) e mettere in campo la squadra che dovrà
affrontare le elezioni di maggio.
La squadra e soprattutto il programma. Per questo motivo lunedì il sindaco Boccali, insieme
al segretario comunale Giacopetti, incontrerà i responsabili
comunali dei partiti della coalizione, ovvero Rifondazione,
Sel, Comunisti italiani, socialisti, Centro democratico e Idv.
L’intenzione è quella di mettere
subito in chiaro le cose, (soprattutto con l’ala sinistra e l’Idv)
sottoscrivere il programma è
aprire di fatto la campagna elettorale. Eventuali distinguo da
parte degli alleati? Se ci saranno,
il Pd è intenzionato a mediare fino ad un certo punto: l’obiettivo
ad oggi è sì tenere unita la coalizione, ma soprattutto aprire un
canale di dialogo con i movimenti civici e tutto ciò che si
muove al centro.
Questo schema, d’altronde,
verrà portato avanti anche dal segretario regionale Leonelli che
sempre lunedì incontrerà gli alleati per discutere del quadro regionale. Nel frattempo, il lavoro
diplomatico per dare vita al ticket Fioroni-Boccali continua,
anche se per il momento nulla è
stato messo nero su bianco. Si
vedrà. Nel frattempo proprio
l’ex senatrice e attuale coordinatrice nazionale del settore Commercio e consumatori per il dipartimento Economia del Pd,
Anna Rita Fioroni, oggi alle
18,30 al Decò Hotel di Ponte San
Giovanni incontrerà i suoi sostenitori. «Avvertiamo il peso e
l’onore di tutto questo patrimonio che non è un verdetto - dichiara - ma un trampolino di lancio sul quale non possiamo ragionare in termini nostalgici ma
con la consapevolezza che un
cambio di passo è iniziato».
Questi i movimenti in campo.
RE. POL.
Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
perugia-corciano-torgiano
Presto un campo a Brufa
Stranieri, giornata di big
Impianti sportivi
a Torgiano,
nuova formula
con risparmio
Apertura dell’anno accademico
con imprenditori e politici
PERUGIA - L’inaugurazione del
nuovo anno accademico cade
nell’ottantesimo della sua fondazione. E anche per questo il rettore Giovanni Paciullo ha voluto
che nella giornata di oggi l’Università per Stranieri riuscisse a tenere insieme gli ingredienti della
modernità con quelli della tradizione. Da qui l’idea di conferire i
sigilli dell’Ateneo a cinque personalità che, più di altre, rappresentano lo sforzo di esportare e dare
lustro al made in Italy. Come madrina d’eccezzione, oltre ai rappresentanti istituzionali della città
e della regione, ci sarà il presidente della Camera Laura Boldrini.
Nel corso della cerimonia, che
avrà inizio alle 10,30 il rettore assegnerà i sigilli dell’Ateneo allo
stilista Ferruccio Ferragamo, al
patron di Eataly Oscar Farinetti,
al regista e direttore della Fondazione Festival dei Due Mondi di
Spoleto Giorgio Ferrara, all’ex
direttore generale della Rai Pier
Luigi Celli e all’amministratore
delegato dell’azienda Luisa Spagnoli, Nicoletta Spagnoli. Un’iniziativa, questa, che come detto
punta a posizionare l’Ateneo
all’interno di una strategia che vede accanto all’insegnamento della
cultura italiana anche la capacità
di guardare oltre confine e unire
cultura e imprenditoria. Su questo
punto, d’altronde, proprio il rettore Paciullo fin dall’inizio del suo
mandato ha lavorato cercando di
allargare il tradizionale raggio
d’azione dell’Ateneo anche ad altri Paesi. Proprio nel rafforzamento di questo asse strategico è
stata perfezionata la costituzione
della Fondazione negli Stati Uniti
e sono stati stretti rapporti con
Cuba. Un lavoro che con molta
probabilità oggi durante il suo intervento il rettore confermerà di
voler portare avanti, magari allargando ulteriormente l’orizzonte.
Questo per quanto riguarda
l’apertura dell’anni accademico.
Sul versante amministrativo va
Cerimonia Palazzo Gallenga, sede
dell’Università
per Stranieri
sottolineato che all’assetto quadro dell’Ateneo manca ancora
l’insediamento del nuovo consiglio d’amministrazione. A questo
proposito Regione, Comune e
Provincia dovrebbero fornire a
breve l’indicazione del nominativo del loro rappresentante. Nella
giornata di oggi, inoltre, è prevista anche una manifestazione degli insegnanti precari dell’Ateneo
che chiedono il riconoscimento
professionale della figura di collaboratore esperto linguistico e
l’uscita dal precariato.
RE. PE.
CORCIANO
“Bevilacqua Autonoleggi” si espande
CORCIANO - «È una giornata di festa, perché
un’azienda storica del territorio si è ampliata ed ha
cambiato sede. Inoltre inauguriamo anche il primo
Man Euro 6 venduto in Italia, un autobus dotato di
alta tecnologia, ai massimi livelli europei in termini
di modernità, comfort e contenimento delle emissioni in atmosfera». Con queste parole l’assessore
all Sviluppo economico, Lorenzo Pierotti, è interve-
11
nuto alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede di “Bevilacqua Autonoleggi”, una realtà “corcianese doc”, gestita da 3 fratelli ed attiva fin dal
1997 nel settore del noleggio con conducente. «Si
tratta di un’azienda - ha sottolineato - che non punta
solo ad espandersi (il numero dei dipendenti è passato da 11 dello scorso anno agli attuali 15), ma che
fa anche investimenti mirati all’ambiente».
di ATTILIO FALCINELLI
TORGIANO - L’associazione
“Torgiano sport srl” che gestisce
gli spazi sportivi di Torgiano-capoluogo e di Pontenuovo, voluta
dal sindaco Nasini, ingloba tutte
le società sportive presenti nel
territorio torgianese e ne fanno
parte tutti quei cittadini che hanno voluto sostenere la nascita di
questa società. Molta attenzione
viene rivolta alle finalità sociali
dello sport, ma soprattutto ai costi, come rimarca il vice sindaco
Vitali, «in quanto l’affidamento
della gestione alla nuova società
comporta un risparmio per l’Ente
di circa 30.000 euro l’anno che
potranno in parte essere reinvestiti sugli impianti sportivi».
Nel frattempo, anche in questo
periodo funzionano i nuovi impianti per il tennis, mentre è stato
ristrutturato in materiale sintetico anche l’adiacente campetto in
modo da avere così impianti
sportivi di primo ordine nella nostra regione. Si lavora, infine, anche per un campo sportivo nella
frazione di Brufa, che sarà completato entro giugno dopo la richiesta inviata al sindaco da un
gruppo di ragazzi per una sistemazione dei loro giochi preferiti.
Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
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gubbio
Affitti agevolati,
occasione sfuggita
Il Comune non ha mai attivato questa opportunità
che porterebbe vantaggi ai proprietari e agli inquilini
di MARTINA CANCELLOTTI
GUBBIO - Nessun margine di risparmio per gli eugubini in affitto, neanche in periodo di crisi come quella attuale.
Infatti, nonostante Gubbio presenti i requisiti per attivare i contratti di locazione a canone concordato (o agevolato), disciplinato dalla legge numero 431 del
1998, nulla è stato definito, ormai
da anni.
Certo è che il comune è «ad alta
tensione abitativa» - come impone la legge - e che basterebbe un
accordo con le associazioni più
rappresentative del settore per
definire l’attuazione di una norma che porterebbe non poche
agevolazioni e sgravi fiscali, sia
per i proprietari sia per gli inquilini.
I DETTAGLI
Nei contratti a canone concordato le condizioni economiche, i
parametri di valutazione dell’immobile e l’adozione di un modello contrattuale sono affidati ad
accordi territoriali, definiti dal
Comune e dalle organizzazioni
dei proprietari e degli inquilini.
Con questa modalità si identifica un range di affitto consono alla
tipologia di immobile e vantaggioso per proprietario e conduttore dell’immobile, oltre che un abbattimento dell’imposta di registrazione del contratto e dei successivi rinnovi.
Per quei proprietari poi che
scelgono l’opzione della cedolare secca, si può usufruire di una
aliquota Irpef unica e ridotta dal
21% al 15%, diminuita in questi
giorni ulteriormente al 10% dal
Governo Renzi.
Per gli inquilini, invece, sono
stabilite detrazioni fiscali sulla
dichiarazione dei redditi rispettivamente di 495,80 euro (se il reddito complessivo che non supera
15mila 493,71 euro) e di euro
247,90 (se il reddito complessivo
giunge fino a 30mila 987,41 euro).
Dai contratti concordati però
sono escluse le locazioni brevi
(da 1 a 18 mesi) e quelle di durata
SCUOLA
“Lezione di impresa” per gli studenti dell’Its Cassata
grazie ad un progetto della Camera di commercio
GUBBIO - “Lezione d’impresa” per le classi IV e V dell’Its “Cassata”. È quanto avvenuto nell’ambito di un progetto finalizzato
alla divulgazione della cultura d’impresa
promosso dalla Camera di commercio di Perugia. Nel ruolo di “docenti”, gli imprenditori Cinzia Bugiantelli e Gabriele Galatioto.
Bugiantelli, vicepresidente del Comitato
per l’imprenditorialità femminile e presidente dell’Unione autoriparatori Cna, ha
esordito ponendo ai ragazzi un quesito di
“genere” legato delle imprese dei due docenti. La prima, l’azienda di Cinzia Bugiantelli, è la “Ora srl” di Perugia, una officina
meccanica specializzata, appartenente a un
comparto tradizionalmente “maschile”,
4+4 anni che rientrano nei contratti di affitto liberi: le formule
agevolate, infatti, hanno una durata massima di 3+2 anni.
Ad oggi i proprietari e gli inquilini di Gubbio, non potendo usufruire di patti territoriali specifici, possono far riferimento, come
prevede la legge in queste circostanze, agli accordi definiti in un
comune vicino con caratteristiche simili.
Di fatto, però, in molti non sottoscrivono per difficoltà burocratiche questi contratti agevolati,
che rappresentano pur sempre
una possibilità in più di scelta - e
di risparmio - di cui i cittadini eugubini potrebbero usufruire solo
se esistessero dei patti territoriali
tra Comune e associazioni sindacali.
Indagine Trust, tocca alle difese
Gubbio, gli avvocati degli 11 imputati tornano in aula il 24 e 31 marzo
Avvocati in aula
GUBBIO - Diciotto giorni per affilare le armi difensive e tentare di
smontare le accuse della procura
perugina.
Gli avvocati Franco Libori,
Marco Marchetti, Ubaldo Minelli,
Luigi Santioni, Marco Brusco,
Mario Monacelli e David Brunelli
sono chiamati a smontare la richiesta di rinvio a giudizio per Orfeo Goracci, Maria Cristina Ercoli
(ex vice sindaco ed ex assessore al
Bilancio), Lucio Panfili (ex assessore all’Ambiente), Graziano
Cappannelli (ex assessore al Commercio), Antonella Stocchi (ex
presidente del consiglio comunale), Nadia Ercoli (funzionaria del
Comune alla polizia municipale),
Paolo Cristiano (ex segretario comunale di Gubbio) e Lucia Cecili
(dirigente comunale al Personale),
Marco Ottaviani (messo comunale) e Umberto Baccarini (addetto
dell’ufficio protocollo). Marino
Cernicchi (ex assessore all’Urbanistica) ha patteggiato la pena a
maggio del 2013.
Gli imputati sono accusati di
«una serie indeterminata di delitti
di abuso di ufficio, concussione,
falso in atti pubblici, soppressione
di atti pubblici» nell’ambito della
gestione del Comune di Gubbio. si
torna in aula il 24 e 31 marzo e il 9
aprile per la sentenza.
«Fare ogni sforzo per lo svolgimento delle primarie»
Pd, un gruppo di iscritti guidati da Michele Sarli rivolge un ultimo appello al segretario Ruspi
La richiesta: convocare Stirati e cercare un accordo sulle consultazioni per evitare divisioni
GUBBIO - Un ultimo appello perché prevalga il «senso di responsabilità» e domenica si possano svolgere le primarie del Pd. È questo il
significato della “lettera aperta” a
tutti i membri del partito inviata
dall’ex segretario Michele Sarli insieme a Gianni Fiorucci, Barbara
Mischianti, Federico Panfili, Diego
Pierotti e Gianni Fabbretti.
L’unico candidato ad avere
presentato le firme nei termini
previsti dal regolamento
è Ennio Palazzari
Una richiesta rivolta in particolare
a Filippo Mario Stirati, iscritto al Pd,
che ha deciso di non sottoporsi alle
consultazioni e di correre sostenuto
dalla coalizione formata da Psi, Sel,
lista civica “Scelgo Gubbio” e lista
congressuale “Gubbio rinasce” del
Pd. Allo scadere dei termini per la
presentazione delle firme è così risultato un solo candidato a sindaco,
Ennio Palazzari, che martedì è stato
presentato ufficialmente dal Pd.
«Non ravvisando posizioni nettamente divergenti tra i due candidati
(se ci sono, qualcuno ce lo dica) - si
legge nella lettera - e per evitare il
danno per la città che questo clima
di divisioni spesso pretestuose arre-
13
cherebbe, invitiamo tutti, iscritti e
dirigenti, al senso di responsabilità
teso alla ricerca dell’interesse generale e del bene comune che dovrebbe contraddistinguere l’azione politica, abbandonando pericolosi avventurismi e personalismi. Invitiamo il segretario - concludono - a
convocare tutte le parti ed in particolare Filippo Stirati per organizzare
assieme primarie aperte e permettere ai cittadini di potersi esprimere liberamente. Diciamo di più, che sia
lo stesso Stirati a dire come le vuole
organizzare per consentire a tutti i
cittadini di dire chi sarà il futuro sindaco di Gubbio».
mentre al contrario, la “Galassia srl” (Brand
Pashmere) del settore tessile abbigliamento,
dove spesso la presenza femminile è preponderante, è condotta da Gabriele Galatioto.
Uno “strano” connubio che ha interessato
gli studenti, che hanno così compreso come
a livello imprenditoriale conti la competenza e non il sesso. Galatioto, del Comitato
giovani imprenditori, ha poi presentato ai ragazzi tre “pillole per il successo”: creatività,
perseveranza, “extra mile” ovvero dare
sempre il massimo. Maria Letizia Margiotta, infine, ha illustrato agli studenti i primi
passi da compiere per mettersi in proprio e il
ruolo della Camera di commercio e delle associazioni di categoria.
IN BREVE
Mostra
“Havana-Roma 1151”
dell’artista Figueroa
Iniziativa
Ricordato il professore
Lanfranco Bertolini
GUBBIO - Prosegue fino al 21
marzo nella sala di via Lucarelli,
la mostra “Havana-Roma 1151” di
Alberto Figueroa. L’esposizione,
coordinata dal Comune, è realizzata in collaborazione con “In arte” associazione culturale Fabriano. L’artista è una figura di rilievo
del panorama cubano, allievo del
maestro Heriberto Manero Alfert. Ha
partecipato a numerose collettive e
le sue opere fanno parte di collezioni private. La mostra è aperta
tutti i giorni dalle 10 alle
12.30 e dalle 16 alle 19.30.
GUBBIO - È stato ricordato ieri,
con una iniziativa pubblica che si
è tenuta alla biblioteca Sperelliana, Lanfranco Bertolini, caratterizzato da un profondo legame con
Gubbio e da un costante impegno
politico e intellettuale. Fu tra i
fondatori del “Comitato dei vicoli”.
L’ incontro ha visto gli interventi
di Giancarlo Sollevanti, Fabio Ciceroni, Calogero Alessi, con un
momento musicale curato da Catiuscia Marionni e Arnaldo Ridolfi.
Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032
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terni
21
Il Mise scrive alla Sgl: non chiudete
prima del 2015
Summit a Roma senza la multinazionale,
secondo il ministero e i sindacati serve
tempo per vendere il sito narnese
TERNI - Un summit, quello andato in scena ieri mattina presso il
ministero dello Sviluppo economico, che non poteva sortire svolte
o decisioni dirimenti.
Se non altro perchè la multinazionale tedesca Sgl Carbon, proprietaria del sito narnese che produce elettrodi in grafite per la filie-
Ci sarebbero primi contatti
tra il ministero e alcuni
clienti dell’azienda
per una eventuale cessione
ra siderurgica, come già annunciato formalmente non si è presentata
al tavolo (non c’erano elementi
nuovi rispetto alla confermata
chiusura dello stabilimento umbro, quindi la loro presenza era
perfettamente inutile, hanno scritto i manager teutonici nelle ore
scorse). Si sono dunque ritrovati al
Mise i segretari sindacali territoriali di categoria, i loro colleghi
delle strutture nazionali, il sindaco
di Narni con l’assessore al ramo,
l’assessore regionale Riommi,
quello provinciale e il responsabile dell’Ufficio ministeriale che segue le vertenze e le crisi industriali, Giampiero Castano.
Fatto, di nuovo, un punto della
situazione e preso ulteriormente
atto della irremovibile, quanto formale, volontà della Sgl di chiudere
la storica fabbrica di Narni Scalo,
l’unica novità degna di un qualche
rilievo è nella lettera urgente che
lo stesso Castano si è impegnato a
scrivere già oggi ai vertici della
multinazionale e nella quale il ministero chiede ufficialmente alla
proprietà di non chiudere i battenti
almeno fino alla fine del 2014.
Sindacati e rappresentanti governativi, infatti, hanno convenuto
che l’unica e ultima strada percorribile è il tentativo di prendere
tempo; un certo numero di mesi
che si renderebbero necessari per
instradare quantomeno in una direzione concreta la possibilità
(confermata decisamente dai tedeschi) di poter vendere lo stabilimento stesso.
Una recente manifestazione dei lavoratori della Sgl Carbon
Operazione, sostengono i sindacati e il Mise, che non può essere
certo condotta, realisticamente ed
efficacemente, nel giro di qualche
settimana. Da qui, la decisione comune di inviare con sollecito questa richiesta scritta alla multinazionale e il cui testo gli uffici ministeriali avrebbero portato a conoscenza di istituzioni e sindacati
locali già nella giornata di oggi.
Durante il summit romano di ieri, infatti, sarebbe stato fatto un accenno all’esistenza di alcuni contatti, del tutto embrionali, tra il Mi-
se stesso e non meglio specificati
soggetti potenzialmente interessati al sito della Sgl Carbon. Si tratterebbe, da quanto trapela, di
clienti consolidati dello stabilimento narnese. Siamo solo agli
inizi, comunque. Per questo serve
tempo. Adesso, ministero, istituzioni e sindacati sperano solo in
una risposta sollecita e indulgente
dei tedeschi a tale richiesta.
In caso contrario, la vicenda, già
in salita, diventerebbe una montagna praticamente insormontabile.
ANDREA GIULI
Actl espelle le socie di Aidas, ma è caos totale
Continua il digiuno, ma la vicenda si complica di più
TERNI - Mentre scocca il 22 esimo giorno di sciopero della fame
del segretario Uil Venturi e delle
tre lavoratrici della cooperativa
Aidas (Rita satolli, Petya Dimova
e Serenella Arca), ormai quasi allo
stremo, e mentre il leader nazionale della Uil-Fpl, Torluccio e il presidente dell’Agci, De Crescenzo,
scrivono un’accorata lettera al ministro Guidi per chiedere un incontro urgente, la telenovela Aidas registra l’ennesima, sorprendente e desolante puntata. Che, almeno ad un primo sguardo, non
sembra certo facilitare la già durissima strada per una soluzione sollecita e positiva.
Ieri, infatti, in una nota a firma di
Elsa Cerrata, Roberta Bannella e
Immacolata Ibello, le circa 35 socie Aidas (ma che sono da qualche
tempo contrattualizzate nell’altra
coop, l’Actl) hanno comunicato
«che non hanno aderito all’invito
del presidente Corsi (il numero
uno dell’Actl, ndr) di sciogliere il
rapporto associativo con Aidas,
poiché non intendono subire una
sorta di ricatto morale operato dalle scioperanti della fame, con
l’obiettivo di queste e di Gino
Venturi di farle rinunciare ai loro
inalienabili diritti societari. Pertanto, confidano nella sicurezza
del posto di lavoro che Actl ha dichiarato e che sta correttamente
praticando. Il Comitato per i diritti
Confindustria: innovazione, finanza e ricerca
al centro del workshop in programma oggi
TERNI - Innovazione e ricerca per lo sviluppo del territorio ternano. Sarà
questo il motivo conduttore del workshop organizzato della sezione territoriale di terni di Confindustria Umbria in programma oggi alle 9 al circolo “Il Drago”. Un’occasione di incontro tra le imprese e i principali attori del territorio per confrontarsi su alcune questioni cruciali e per proporre idee concretamente realizzabili. L’incontro sarà aperto dal presidente di Confindustria Umbria Ernesto Cesaretti. Seguiranno interventi
dedicati all’innovazione, alle multinazionali, alla finanza al servizio delle imprese, alle azioni che la sezione di Terni ha programmato ber il prossimo biennio. Queste ultime saranno illustrate dal presidente della sezione Stefano Neri. Una parte della mattinata sarà riservata alla poster session durante la quale saranno presentati i progetti di Interamna, del Polo
d’innovazione Pumas e di alcune realtà aziendali. Tra gli interventi quelli
di Antonio Alunni, vice presidente sezione Terni Confindustria Umbria e
di Marco Pucci, amministratore delegato Ast.
Le lavoratrici dell’Aidas in sciopero della fame
delle socie Aidas chiarisce, informa e denuncia ai mezzi di informazione ed alle istituzioni che
nessuna delle scioperanti della fame è socia della cooperativa Aidas, tantomeno il signor Venturi,
ma che una sola delle scioperanti è
lavoratrice Aidas ed insieme presidente della cooperativa La Fenice. Si precisa che attualmente risulterebbero iscritte al libro soci
anche diverse persone che non sono più, da diversi anni, lavoratrici
Aidas o che non lo sono mai state;
ma di quelle non se ne è mai parlato. Forse perché sono persone
vicine ai vecchi amministratori
Aidas? Che interesse hanno di votare nelle nostre assemblee? Il Comitato informa che, profondamente indignate da questa pressione
nei loro confronti, attiveranno nei
prossimi giorni forme di protesta
ed iniziative sociali contro chi
vuol farle rinunciare ai lori diritti».
A stretto giro, arriva la puntua-
lizzazione, lapidaria, dello stesso
Corsi: «Il presidente di Actl informa che in data 6 marzo 2014, il
consiglio di amministrazione della cooperativa Actl, prendendo atto della doppia adesione di socie
Aidas in Actl, ha deliberato di
escluderle da socie. Parimenti, il
consiglio di amministrazione, rassicurando tutte queste lavoratrici
sul loro tranquillo e sereno futuro
lavorativo, ha deliberato che i contratti a tempo determinato, in ragione del periodo di prova previsto dal capitolato e dal contratto, di
costoro siano trasformati alla scadenza a tempo indeterminato».
Insomma, mentre non sembrano
alle viste azioni decisive del commissario ministeriale della stessa
Aidas che possano far almeno interrompere il digiuno dei 4 protestatari non-violenti, la vicenda si
complica se possibile ulteriormente. E gli ultimi fatti non depongono granchè bene.
A. G.
INDUSTRIA
Area di crisi
complessa, Riommi
ne riconosce i limiti
ma rilancia
TERNI - «In un periodo di crisi
internazionale come quello attuale, il nostro obiettivo deve essere il rilancio dello sviluppo
dell’industria manifatturiera nel
nostro territorio. L’attivazione
dell’area di crisi complessa è
l’unico strumento politico-amministrativo al momento disponibile. Siamo però consapevoli di
tutti i limiti oggettivi che ha questo dispositivo normativo, anche
per il continuo mutamento del
quadro legislativo di riferimento.
Ma non possiamo non porre questo tema all’interno della politica
industriale del nostro paese. Per
rendere più efficace lo strumento
dell’area di crisi complessa, però,
è necessario valutarlo non solo
nell’ambito del territorio ternano, ma all’interno della crisi che
sta colpendo tutta l’Umbria,
l’Italia centrale e l’intero Paese».
Così parlò l’assessore regionale,
Riommi, nel corso dell’audizione che si è tenuta in seconda commissione, nell’ambito dell’analisi della mozione di Damiano Stufara (Prc) per il riconoscimento
dello stato di crisi complessa per
l’aria di Terni e Narni.
La commissione ha delegato il
consigliere Mariotti (Pd) e lo
stesso Stufara a lavorare ad una
sintesi dopo le indicazioni raccolte nelle molte audizioni fatte,
che hanno portato la commissione anche a Terni lo scorso 13 febbraio. Il gruppo di lavoro predisporrà una bozza di documento
da analizzare in commissione per
poi essere portato in aula. Nel
corso della seduta è stato preso in
considerazione anche il documento presentato dal presidente
del consiglio regionale, Brega,
per lo studio delle problematiche
ambientali del territorio ternano,
che verrà approfondito nella
prossima seduta della commissione stessa.
Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
terni
La parlamentare di Fi, Catia Polidori, coordinatrice regionale umbra degli azzurri
FI, la Polidori si sbilancia:
il nostro candidato c’è
La coordinatrice umbra: noi abbiamo già scelto su Terni ma parleremo
con Ncd e FdI, Torchio e la Urbani non sono in corsa. Poi cita Todini
TERNI - Rocambolesca caccia al tesoro (al candidato), psicodramma
latente, gioioso mistero.
Dopo il ritiro ufficiale delle due
autorevoli candidature (Guardalben
e Crescimbeni) la vicenda, a 45 giorni dalla presentazione delle liste,
della candidatura a sindaco di Terni
per Forza Italia, sembra restare avvolta nella nebbia. Se Raffaele Nevi
(a quanto pare l’unico candidato ufficiale di partito rimasto in corsa) si
trincera in un laconico «no comment, non so nulla» e il coordinatore
provinciale Masciarri preferisce
parlare solo con interlocutori giornalistici “scelti” (ma si lascia scappare, a proposito del veto da lui posto a mezzo stampa sulla candidatura dello stesso Nevi, un «ho solo risposto con un’offesa ad un’offesa di
Nevi al sottosegretario Girlanda, e
io sono un girlandiano di ferro», che
però non è chiaro se sia del Ncd o di
Fi), a tentare di diradare un pò i fumi
ci pensa un’affabile Catia Polidori,
parlamentare e coordinatrice dei
forzisti umbri: «Formalmente abbiamo fino al 25 aprile per presentare liste e candidati ma noi faremo
prima. Stiamo solo attendendo, speriamo a giorni, l’indicazione di
Schifani e Matteoli che stanno lavorando per una possibile alleanza
elettorale tra Fi e Ncd nei singoli territori».
Ma il bello (?) viene dopo: «Sono
sinceramente dispiaciuta del passo
indietro di Guardalben e Crescimbeni. Comunque - dice la Polidori - noi
un nostro candidato sindaco per Terni lo abbiamo già individuato e lo
proporremo ai potenziali alleati. Se
si potrà fare un’ampia alleanza bene,
altrimenti, Forza Italia anche su Terni ha la sua opzione E sarà forte».
Alla domanda sul profilo di questo
fantomatico candidato già scelto, la
coordinatrice regionale ovviamente
dribbla, ma dice che, in prima opzione sarà un candidato della società civile; nel caso di una corsa solitaria,
invece, sarà un uomo del partito locale. Già un uomo. Perchè la Polidori tiene a precisare che, almeno finora, Ada Urbani non si è candidata ufficialmente. Mentre, sempre al telefono durante una seduta parlamentare, l’onorevole azzurra cita - a volo
d’uccello - il nome di Franco Todini.
Potrebbe essere lui, nel caso delle alleanze larghe, l’uomo della società
civile?
Sul fronte delle alleanze, invece,
in attesa del responso del duo Schifani-Matteoli, la Polidori si mostra
prudentemente possibilista: «Io credo che un’intesa fra Fi e alfaniani sia
auspicabile e possibile e non sono
così convinta che, nonostante l’endorsement del Ncd umbro per Todini, la scelta sia irremovibile. Così
come non credo che sia già precluso
ogni confronto con Fratelli d’Italia e
gli altro tronconi della destra».
Se sul candidato, naturalmente, la
Polidori mantiene la bocca cucita
(«non lo bruciamo»), un ultima puntualizzazione aggiunge, di fatto, un
altro tassello al rebus: «Posso però
già dire da ora che l’attuale coordinatore comunale di Terni, il pur valido Torchio, non sarà il candidato
nel modo più assoluto. Penso che
stia facendo bene quello che fa». Facendo il mero gioco della margherita
(quella conosciuta, almeno) e,
esclusi i petali già detti, rimarrebbero dunque il civico Todini o il politico Nevi. Ma qui siamo già oltre. O
forse no. Gioioso mistero.
ANDREA GIULI
I dipinti nella cappelletta della Madonna del Rosario necessitano di urgenti restauri, pena la loro perdita
Monterivoso, a rischio gli antichi affreschi
FERENTILLO - Gli affreschi di
scuola umbra della prima metà XVI
e altri del XVIII secolo situati nella
Cappelletta votiva della Madonna
del Rosario, posta lungo la vecchia
mulattiera che costeggia il fosso di
Castellone poco dopo l’abitato di
Monterivoso, necessitano di un intervento conservativo, altrimenti
andranno persi per sempre.
Il luogo è singolare e suggestivo,
in mezzo alla natura e, in questo periodo, è circondato da cespugli fioriti. La cappelletta si trova sotto la
strada all’altezza del bivio per la frazione di Colleolivo. Qui una volta
l’anno, a ottobre, giunge la proces-
sione dalla chiesa di Sant’Antonio di
Monterivoso. Il piccolo edificio, ha
l’interno voltato, un altare e 2 acquasantiere in pietra incastonate sul mu-
ro all’esterno dell’ingresso. Una
cancellata delimita l’accesso. La
struttura qualche tempo fa ha subito
un parziale recupero da parte degli
abitanti, ma le infiltrazioni di acqua
piovana provenienti dal costone della rupe della strada soprastante stanno rovinando i già malandati affreschi che ricoprono la superficie sopra l’altare e le due fiancate laterali.
L’affresco principale è quello che
raffigura la Madonna del Rosario
con il Bambino Gesù in Braccio che
porge il Rosario ai Santi Caterina e
Domenico, sotto in un finto cartiglio
la scritta e i committenti. Angeli, teste cherubiche, cornici a grotteschi,
decorano l’insieme dell’affresco, in
un susseguirsi tra variopinti fiori e
racemi. Sui fianchi dell’altare, 4 figure di Santi e si intravede una Santa
Lucia con Santa Caterina d’Alessandria, mentre gli altri 2 Santi sono
di scarsa interpretazione per le cattive condizioni.
Abrasioni, crepe, cadute di colore,
muffe, stanno distruggendo questo
patrimonio devozionale di grande
tradizione popolare, da sempre custodito dagli abitanti del luogo. Affreschi che necessitano di un urgentissimo recupero, consolidamento e
restauro.
CARLO FAVETTI
SERVIZIO NECROLOGI
ZENONI &
SCARPONI
Melasecche boccia il cavalcavia di Cospea:
«Una scelta assurda, ci opporremo in tutti i modi»
Enrico Melasecche
TERNI - Enrico Melasecche (Udc) boccia il
cavalcavia di Cospea: «Ben poco si può aggiungere su uno sgorbio che questa giunta
pretende di imporre alla città intera: un cavalcavia di cemento armato, non di metri
2,50 ma, fra cemento, marciapiedi, guard
rail, barriera antirumore, di ben 5-6 metri, rispetto all’attuale piano di campagna. Tutto
questo su uno dei viali alberati più belli della
città. La domanda che ancora poniamo è: tutto questo perchè? Quali sono gli interessi in
gioco? Perchè l’alternativa esiste ed è quella,
fra le altre, di un sottopasso ciclo pedonale illuminato, con telecamere, magari con tapis
roulant; oppure, una passerella leggera ed
elegante in acciaio inox. Il Comitato “No cavalcavia”, da noi sostenuto, ha illustrato ieri
mattina in prima commissione l’assurdità di
una tale scelta che il sindaco sta caldeggiando in tutti i modi. Oggi, con la stessa coerenza di ieri, sosteniamo che quell’errore va rivisto. Diversamente, continueremo a raccogliere le firme e ci opporremo ad una vera e
propria cattiveria contro la città».
el. 0744 401235
GIULIO AMOROSI
non è più tra noi.
Con dolore ne danno l’annuncio la moglie Aura, i figli Luis,
Maria, Sara, Fabrizio, i nipotini Nicolò e Sofia, i cognati
Gisella e Claret con i figli e tutti i cari amici.
Il rito funebre avrà luogo oggi 7 marzo
alle ore 10.30 presso la Chiesa della Madonna del Ponte in
Narni Scalo.
Si ringrazia quanti vorranno partecipare
Terni, 6 marzo 2014
23
IN BREVE
Ambiente
Rifondazione promuove
la differenziata
TERNI - Iniziativa per promuovere la raccolta differenziata da parte del circolo “Dante Sotgiu” di Rifondazione comunista. Il circolo promuove tra mite un volantino multilingue - un’iniziativa di informazione sulle modalità di effettuazione della raccolta differenziata nel Comune di Terni,
con le regole della raccolta differenziata porta a porta: oltre
2000 saranno i volantini consegnati alla maggior parte delle
utenze della zona a traffico limitato cittadina. Un’operazione volta da una parte a formare
e informare i cittadini e dall’altra a stimolare l’ente gestore
dei rifiuti nel dotarsi - in maniera più costante durante l’anno - di strumenti di informazione e di controllo più mirati.
Politica
Nasce in città
un comitato Tsipras
TERNI - Nasce anche a Terni
un comitato per sostenere la
“Lista Tsipras” alle elezioni
europee del 25 maggio, che
aderisce all’appello lanciato da
Andrea Camilleri, Paolo Flores
D’Arcais e altri intellettuali
italiani per la candidatura di
Alexis Tsipras, presidente del
partito greco Syriza. Un incontro aperto alla cittadinanza si
svolgerà questo pomeriggio alle 17 nella sede messa a disposizione da Rifondazione Comunista in via Vitalone, 18.
La polemica
Scelta civica, gli iscritti
si autoconvocano
TERNI - Un’assemblea degli
iscritti della provincia di Terni
a Scelta civica si è autoconvocata questa sera alle 20 all’Hotel della Torre di Narni. L’assemblea discuterà la delicata
situazione del movimento politico, dopo le dimissioni del segretario regionale Elia Giovanni Orsini e del membro della
direzione regionale Paolo
Gamboggi. I due dirigenti - entrambi ternani - si sono dimessi
a causa del dissenso sull’identità di Scelta civica in Umbria e
sulla linea delle alleanze politiche che Perugia vorrebbe imporre ai ternani.
Il cammello
Todini discute di sport
con i giovani
TERNI - “Turismo e sport” è
stato il tema del primo di quattro incontri organizzati da
Franco Todini, candidato della
lista civica “Il Cammello” con
i giovani ternani per affrontare
le tematiche relativa al territorio e al suo rilancio. Il ciclo di
incontri proseguirà la prossima
settimana con un incontro martedì 11 marzo alle 21 nella sede
elettorale di corso Vecchio: questa volta si parlerà di cultura.
Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
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Fusione tra Comuni:
La Regione dice «sì»
al referendum
Modificata la norma inerente l’istituzione
di nuove municipalità nell’Alto Orvietano
di STEFANIA TOMBA
ORVIETO - Fusione dei cinque
Comuni dell’Alto Orvietano, sì al
referendum. L’assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a
maggioranza ieri pomeriggio la
legge che modifica la normativa referendaria regionale, prevedendo
la possibilità che i referendum consultivi per l’istituzione di nuovi
Comuni, fusione di Comuni esistenti o modificazione delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali si possano tenere anche in
prossimità delle elezioni amministrative e possano essere svolti in
un periodo compreso tra 30 e 120
giorni dal giorno del decreto di indizione. Via libera al referendum,
dunque, dopo le polemiche contro
l’ingiustificata - per alcuni - accelerata impressa al progetto e le richieste di rinvio al 2015. Secondo
quanto approvato dal consiglio regionale, la validità del referendum
viene inoltre legata al raggiungi-
mento del quorum degli eventi diritto (50 per cento più uno) e l’approvazione alla maggioranza dei
voti espressi. Sì all’unanimità
all’ordine del giorno proposto da
Damiano Stufara (Prc-Fds) che impegna la Regione «a procedere
all’eventuale fusione solo di quei
Comuni le cui popolazioni si siano
dichiarati favorevoli e i cui territori
risultino contigui». C’era infatti
l’impegno della Giunta a delegare
al consiglio la modifica del quesito
al riguardo. L’assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato la
normativa regionale in materia di
referendum con 17 sì (Partito democratico, Forza Italia, Psi, Lega
nord), 7 no (Fratelli d’Italia, Nuovo
Centrodestra, Italia dei valori e Rifondazione comunista) e l’astensione di Goracci (Comunista umbro). I referendum consultivi per
l’istituzione di nuovi Comuni, fusione di Comuni esistenti o modificazione delle circoscrizioni e delle
denominazioni comunali si potran-
«Vogliamo la verità su Ivano»
Le sorelle dello scomparso dopo “Chi l’ha visto?”
ORVIETO - «L’importante ora è sapere se l’uomo segnalato con la frequenza di una volta al mese nel Perugino, sia Ivano oppure no». Dopo
la trasmissione “Chi l’ha visto” che
ha allungato l’ombra di Satana e
quella di strane frequentazioni dietro la morte di Valentino (9 novembre 2008) e la succesiva scomparsa,
9 mesi dopo, di Ivano Torricelli, le
parenti chiariscono che se da un lato
era loro intenzione tornare a sollevare i dubbi che sempre ci sono stati
nella vicenda (anche se non erano
mai stati resi noti), dall’altro, quello
che più di tutto per loro conta adesso
è sapere se quell’uomo robusto, segnalato in continuazione dall’estate
scorsa nel Perugino, sia effettivamente Ivano. L’ultimo avvistamento a gennaio fuori da una chiesa di
Castel del Piano, dopo la funzione
serale. Di certo però, i punti oscuri
su tanti aspetti, a partire dalla tragica
scomparsa di Valentino, fratello di
Ivano, sono difficili da accantonare.
Il caso venne presto archiviato come
suicidio. «Ma perchè - è la domanda
che si fanno le parenti - avrebbe dovuto uccidersi di domenica mattina
con 1200 euro nelle tasche e soprattutto lasciando il fratello, dal quale
era inseparabile, solo in macchina
ad aspettarlo fuori dai giardini
dell’Albornoz dove è stato ritrovato
impiccato?». Sono le scoperte sulle
frequentazioni dei due fratelli a
preoccupare le cugine Daniela ed
Emanuela. «Nei mesi successivi alla
morte di Valentino - raccontano Ivano un giorno a pranzo ci raccontò
dell’amicizia con un ragazzo che sa-
pevamo essere stato legato ad un’altra vicenda strana. Noto satanista.
Gli dicemmo che era pericoloso e
che non avrebbe dovuto vederlo mai
piu. E sempre Ivano ci raccontò che
Valentino si assentava di notte per
assistere a delle messe nere». Da
chiarire che la patologia di Ivano,
schizofrenico e interdetto, secondo
le cugine, non era comunque tale da
compromettere la sua credibilità. E
poi c’è il pregiudicato per truffa del
quale Valentino era diventato autista e che frequentava la casa dei 2
fratelli. Nell’abitazione, conferma
l’avvocato Anna Picciolini, tutore di
Ivano, venne ritrovata una richiesta
per l’assunzione di una badante
ucraina a nome del pregiudicato, fatto strano che venne subito riferito al
magistrato. Tanti e tali elementi non
hanno però portato gli inquirenti da
nessuna parte.
Un momento
della seduta
dell’assemblea regionale durante
la votazione
no tenere dunque anche in prossimità delle elezioni amministrative
e potranno essere svolti in un periodo compreso tra 30 e 120 giorni dal
giorno del decreto di indizione. A
tirare le conclusioni dell’animato
dibattito la presidente della Giunta
regionale. «L’iniziativa di questi
Comuni - ha detto Catiuscia Marini
riferendosi alla richiesta di referendum avanzata a gennaio dalle municipalità di Montegabbione, Monteleone, Fabro, Ficulle e Parrano - è
di grande coraggio e responsabilità, attivata al termine dei mandati.
È evidente - ha aggiunto - che la
Regione dovrà tenere conto
dell’esito del referendum oltre che
dell’orientamento dei consigli comunali. Si tratta di un progetto
molto interessante da proporre anche in altre località dell’Umbria
(ben 63 Comuni in regione hanno
meno di 5 mila abitanti, ndr) pur
nel rispetto delle diverse situazioni
ed esigenze. Non si tratta tanto di
razionalizzare i costi di funzionamento, già ridotti oltre il minimo ha concluso la presidente - quanto
piuttosto di garantire un futuro alle
funzioni di livello locale che le amministrazioni comunali sono chiamate ad esercitare». Adesso non
resta che indire la consultazione.
AMBIENTE
Quindici associazioni progettano
il “Parco civico del Paglia”
ORVIETO - Dalla catastrofe alla
riqualificazione. Tramite un percorso inedito: il coinvolgimento
della gente e delle associazioni in
un laboratorio comunitario di intervento urbano. È questa la nuova esperienza che sta nascendo ad
Orvieto attorno al disastro
dell’alluvione del novembre
2012. Quindici associazioni di diversa natura (sport, ambiente, volontariato, assistenza) ieri mattina, dopo un paio di incontri serviti
a delineare di massima ognuno i
propri desiderata, hanno formalmente siglato un accordo per progettare insieme il cosidetto “Parco civico del Paglia”. Ci saranno almeno queste le idee che circolano - piste ciclabili, sentieri, aree
attrezzate e anche un laghetto. È
di tutta evidenza - come è stato ribadito - che, dopo quanto accadu-
to, la priorità sia la messa in sicurezza. Ma proprio perchè a breve
arriveranno le ruspe sulle sponda
del Paglia, le associazioni intendono stringere sul progetto di riqualificazione. «Ci piace inoltre
sottolineare - dice dice Enrico Petrangeli, presidente dell’associazione Val di Paglia bene comune che la modalità di partecipazione
alla definizione progettuale che
stiamo portando avanti d’intesa
con il Comune di Orvieto ha parecchie note di originalità e realizza il coinvolgimento articolato
della comunità nelle politiche urbanistiche dell’area. La data del
12 novembre 2012 sta gradualmente perdendo l’unico significato di catastrofe e sta diventando
la pietra miliare di un diverso modo di considerare il territorio e la
città».
AMELIA
Incidente in centro,
coinvolti un’auto
e il pullman “Pollicino”
AMELIA - Mai distrarsi quando
si è alla guida di un’autovettura;
ma la signora che ieri mattina a
bordo della propria utilitaria ha
deciso di fermarsi in Via Cavour, davanti alla chiesa di
Sant’Agostino, in pieno centro
storico e con tanto di divieto di
sosta, evidentemente pensava a
qual cosa d’altro visto che, senza
osservare lo specchio retrovisore ha aperto la portiera ed è stata
presa in pieno dal mini bus Pollicino che serve la parte alta della città. Diversi i danni alle due
vetture e i passeggeri del mezzo
pubblico costretti a scendere ed
interrompere la corsa, e naturalmente traffico bloccato verso il
Duomo, il Comune ed ancor
peggio per chi era diretto
all’Ospedale che dista appena
cento metri.
I Vigili urbani hanno riportato
la calma, fotografato il tutto,
danni compresi ed elevato alla
«molto distratta signora bionda», un verbale lungo un metro
per divieto di sosta ed ostacolo
alla viabilità.
Un borgo antico sommerso ormai dalle auto, con i Vigili sempre più impegnati, ma in servizio
sono solo in sei su un organico
previsto di dodici ed ogni giorno
devono supportare tanti servizi:
a quando un nuovo concorso?
MARIO CIUCHI
Si spacciano per addette dell’azienda del gas, truffa a Narni
NARNI - La storia si ripete. Due ragazze, educate e ben vestite, con in mano una cartella e tanti fogli pieni zeppi di nomi, che suonano ai campanelli delle case ed intrattengono i cittadini,
imbastendo nei loro confronti un lungo “pistolotto” dove ripetono spesso le parole “sconto” e
soprattutto “rimborso”. Un rimborso del tutto
improbabile di ben 100 euro che loro, qualificatesi come addette dell’azienda del gas, darebbero, ma chissà perché “non subito”, a coloro che
firmano uno stampato. Nella rete delle due venditrici starebbero cadendo in questi giorni nel
comprensorio narnese molte persone, gran par-
te delle quali anziane che, ignare del raggiro, si
lasciano convincere dalle due gentili signorine
a firmare una sorta di contratto di acquisto non
si sa bene di che cosa. Anche perché le due ragazze si guardano bene dal lasciare una copia
come ricevuta, quindi gli effetti di quel che si è
firmato potrebbero vedersi solo tra qualche
tempo, a patto che le due non vengano fermate
prima da qualcuno. Magari dai carabinieri che
farebbero bene a identificarle ed a scoprire per
conto di chi se ne vanno in giro a suonare i campanelli delle case. Dicono di venire da Perugia e
di essere incaricate dall’azienda del gas di fare il
giro di tutti gli utenti. Promettono un rimborso
secco di cento euro dovute a dei conguagli sulle
ultime bollette, poi mettono il contratto sotto al
naso del malcapitato o della malcapitata, chiedono gentilmente di firmare, ringraziano e se ne
vanno. Inutile dire che dalla Vivigas, l’azienda
che gestisce su tutto il territorio di Narni l’erogazione del gas, dicono in modo che chiaro di
«non aver mai mandato in giro nessuno a nostro
nome, né stiamo riconoscendo dei rimborsi a
chicchessia». Insomma meglio fare attenzione,
se si vogliono evitare brutte sorprese.
MAURO PACELLI
Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
Cgil, oggi quattro congressi di categoria
PERUGIA - «L’incertezza che la
crisi genera nel mondo del lavoro
non riguarda solo il lavoro privato,
ma anche quello pubblico».
Lo ha voluto sottolineare nella sua
relazione al X congresso della Fp
Cgil dell’Umbria, Vanda Scarpelli
(nella foto), segretaria generale
uscente e riconfermata al termine
dei lavori congressuali alla guida
della categoria che organizza le lavoratrici e i lavoratori del pubblico
impiego e della cooperazione sociale in Umbria.
29
Tasi comunale, i conti per inquilini
e proprietari
PIANO CASA 2014
La cedolare secca sugli affitti scende al 10%
E tra le novità spunta il riscatto degli alloggi sociali
Le ipotesi in base alle aliquote
e alle percentuali applicate dai Municipi
di LARA PARTENZI
PERUGIA - Tempi duri non solo per i
proprietari, ma anche per gli inquilini
umbri, ai quali non sarà risparmiato il
pagamento della Tasi, per un importo
che può oscillare da 17 euro fino ad un
massimo di 166 euro. Cominciamo
dalle certezze, perchè sono ancora tanti gli interrogativi in sospeso.
E dunque, oltre alla Tari - l’imposta
destinata a coprire i costi del servizio
rifiuti, totalmente a carico degli inquilini - chi è in affitto dovrà pagare anche
una quota della Tasi, la tassa municipale sui servizi indivisibili - cioè quelli
offerti dai Comuni che riguardano l’illuminazione pubblica, la manutenzione di strade e verde pubblico e vari servizi per la sicurezza - che è dovuta sia
dal proprietario sia dall’utilizzatore
dell’immobile. Qui comincia il caos,
perchè siccome la Tasi è una tassa federale, saranno i sindaci di ciascun ente locale dell’Umbria a decidere la
percentuale a carico dell’affittuario,
percentuale che può oscillare dal 10%
al 30%.
È evidente, considerando la possibilità di aumentare la Tasi dal tetto massimo del 2,5 per mille previsto dalla legge stabilità fino al 3,3 per mille (per gli
immobili diversi dalla prima casa
l’aliquota di Imu più Tasi non potrà
superare l’11,4 per mille, ovvero 10,6
EURO
166
Il massimo a carico degli
inquilini. Si parte da un minimo
di 17 euro
PER CENTO
30
La percentuale a
carico di chi è
in affitto può
oscillare dal
10% al 30%
PER MILLE
0,8
L’ulteriore
maggiorazione
che i sindaci
possono
decidere
per mille comprensivo di Tasi e Imu
più l’0,8 di maggiorazione) che per i
proprietari che affittano - che già devono farsi carico della intera Imu - ci
saranno rincari più contenuti rispetto a
quelli che non affittano, proprio perchè una parte della Tasi viene pagata
dagli inquilini. Quanto? Prendiamo
un’abitazione-tipo con rendita catastale di 1.000 euro. Considerando
l’aliquota base all’1 per mille (che può
comunque essere ridotta o azzerata),
se il Comune addossasse all’inquilino
il 10% della Tasi quest’ultimo pagherebbe 17 euro e il proprietario 151 invece di 168, ma se si applica la percentuale del 30% l’importo a carico
dell’affittuario sale a 50 euro e quello
del proprietario scende a 117 euro. Innalzando l’aliquota Tasi al 2,5 per mille, ovviamente cresce la componente a
carico dell’affittuario che pagherà da
42 euro, nel caso del 10%, a 126 euro
in quello del 30%, mentre il proprietario si troverebbe a pagare rispettivamente 378 euro e 294 euro, invece di
420 euro, che è il valore di 2,5 punti di
Tasi. Ora, è vero che è a discrezione
dei sindaci, ma se si aggiunge l’ulteriore 0,8%, il peso sugli inquilini è
tutt’altro che trascurabile: sempre per
un appartamento con una rendita catastale di 1000 euro, il 10% della Tasi
corrisponde a 55 euro, ma il 30% raggiunge ben 166 euro.
Agriturismo: bene la legge, ora stringere
i tempi per l’approvazione
Domenico Brugnoni
PERUGIA - «La preadozione
da parte della giunta regionale
della nuova normativa su agriturismo, fattorie didattiche e
agricoltura sociale costituisce
un importante passo avanti in
direzione dell’adeguamento
delle disposizioni di legge alle
nuove esigenze del mondo agricolo». Questo il primo commento di Domenico Brugnoni,
presidente della Cia dell’Umbria, al provvedimento varato
nei giorni scorsi. «La multifunzionalità dell’azienda agricola
rappresenta una delle innovazioni più interessanti degli ultimi anni», ha detto Brugnoni, e
pertanto è «da giudicare positivamente l’inquadramento in
un’unica legge delle tre espressioni più rilevanti di questa importante novità. Ora occorre
stringere i tempi ed esperire rapidamente le procedure per il
varo finale della legge da parte
del consiglio regionale». Anche
Giampiero Rosati, presidente di
Turismo Verde Umbria, ha
espresso soddisfazione: «Questa decisione - ha detto - segna
una svolta per un comparto,
quello agrituristico, che nonostante le tante difficoltà contingenti ha dimostrato anche in
Umbria di essere attrattivo».
PERUGIA - Diverso il caso per gli immobili in
leasing, per i quali la Tasi è completamente a carico del locatario. Altro interrogativo: le detrazioni Tasi interesseranno anche gli affittuari oltre i proprietari della casa? Il Governo dà la possibilità ai Comuni di alzare l’aliquota massima
della Tasi finalizzando il maggior gettito alle detrazioni (la Tasi non dovrà pesare più dell’Imu
2013). In via teorica il provvedimento riguarda
tutte le abitazioni, ma al Tesoro hanno spiegato
che non riguarderanno gli affittuari. I tecnici
Anci sostengono però che agli inquilini possa
essere riconosciuta una detrazione per l’abitazione principale come quella riconosciuta per le
prime case di proprietà. Si vedrà. Quando si pagherà? Saranno sempre i Comuni a stabilire le
scadenze di pagamento, della Tari come della
Tasi, prevedendo di norma almeno due rate a
scadenza semestrale. Sarà comunque consentito
il pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno, a partire da quest’anno.
Cosa accade invece ai proprietari di immobili
dati in affitto? La cedolare secca sugli affitti a
canone concordato è scesa dal 15% al 10%. Il taglio di 5 punti percentuali è previsto dal Piano
casa 2014, che dovrebbe essere adottato nella
prossima riunione del Consiglio dei ministri (la
cedolare secca è l’imposta che si applica ai proprietari di alloggi che li affittano a prezzi calmierati in modo da venire incontro a quelle fasce di
popolazione che faticano a pagare un affitto a
prezzi di mercato, ma che non hanno un reddito
tale da accedere all’edilizia popolare).
La riduzione della cedolare secca, tuttavia, non è
l’unica misura prevista nel Piano casa 2014, che
prevede anche il riscatto dell’alloggio sociale
per gli inquilini che abitano in affitto da più di
sette anni. L’ipotesi è quella di dare la possibilità
di riscattare la totalità o una parte dei canoni pagati come “acconto” del prezzo di acquisto della
casa, lasciando in capo al soggetto che vende
l’alloggio il pagamento dell’Imu (o dell’imposta che ne prenderà il posto) per i primi sette anni.
CONFAGRICOLTURA
Affitti terreni comunanze agricole:
«Penalizzati gli operatori umbri,
servono subito interventi»
PERUGIA - «Metteremo in campo
ogni possibile strumento, anche sollecitando provvedimenti legislativi
regionali, per porre rimedio a questa
situazione penalizzante per gli allevatori e agricoltori umbri che coltivano, presidiano e conservano il nostro territorio, creando lavoro e ricchezza nella nostra regione». È
quanto annuncia Confagricoltura
Umbria in merito a un problema
esploso in Abruzzo e
che sta sempre più
coinvolgendo anche alcune aree della dorsale
appenninica umbra: rilevanti superfici destinate a pascolo vengono
utilizzate per “appoggiare” i titoli di allevamenti senza terra, provenienti da altre regioni, o di coltivazioni con
«
Si subaffittano
per appoggiarvi
titoli di valore
Confagricoltura Umbria
»
un alto aiuto al reddito, alterando in
maniera insostenibile il mercato degli affitti per gli allevatori residenti.
«Il “disaccoppiamento” - sostiene
l’associazione - introdotto con l’ultima riforma Pac, ha consentito di
percepire aiuti al reddito a prescindere dalla reale coltivazioni dei terreni. Contro questa scelta abbiamo
all’epoca condotto, senza successo,
una battaglia che vede in questo degli affitti uno dei tanti aspetti negativi, accanto a quello di ‘un’esplosione’ degli adempimenti burocratici».
«C’è poi la scelta di moltissime Comunanze agrarie - spiega ancora
Confagricoltura Umbria - che, vista
l’alta richiesta, concedono i terreni
ad alti canoni di affitto, mettendo
all’asta le superfici eccedenti i fabbisogni degli utenti della Comunanza. La conseguenza è che, spesso, gli
aggiudicatari o subaffittano i terreni
per appoggiarvi titoli di alto valore,
come tabacco e pomodoro, o sono
allevatori di altre regioni che mantengono la mandria nella loro azienda non presidiando il territorio ed
inibendone l’uso agli allevatori della zona. Per dare un’idea del problema, in Umbria vi sono oltre 180 comunanze agrarie, per alcune decine
di migliaia di ettari di terreno».
Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
30 economiaUMBRIA
Prelibatezze e leccornie
sfornate dalla lavastoviglie
Presentato a Palazzo della Penna il metodo rivoluzionario ed ecologico
che consente di cucinare sfruttando le potenzialità dell’elettrodomestico
di FRANCESCO CASTELLINI
PERUGIA - Può sembrare una provocazione, invece usare la lavastoviglie come forno per cucinare funziona. E la cosa bella è che il gusto,
la sostenibilità e il risparmio si coniugano “brillantemente” insieme.
E così carni, pesce, crostacei, uova, frutta e verdura possono essere
disposti fra piatti, pentole e bicchieri
da lavare, per trasformarsi in straordinarie leccornie. Sì, perché quando
il ciclo è terminato, da questo magico elettrodomestico ne escono fuori
piatti ben lindi e cibo cotto a puntino, tanto da poter essere gustato immediatamente. Questa è un’altra
delle idee tirate fuori dal “cappello”
de “La Casa delle Cuoche”, (la trasmissione tv con la maestria culinaria di Laura Colaiacovo, condotta da
Diana Capodicasa, esperta di marketing e comunicazione, con la partecipazione di Angelo Valentini,
esperto enologo ed oxologo di fama
nazionale), che da tre anni viene diffusa da UmbriaTv e Trg, e che racconta soprattutto quel modo di cucinare umbro che ha fatto della tradizione e dell’attaccamento alle proprie radici un modo di essere e una
maniera di esprimersi unica, particolare e irrinunciabile.
E dunque, anche in questo caso,
tutto si deve a Laura Colaiacovo che
ha voluto dare spazio alla proposta
“rivoluzionaria” di Caterina Betti,
fotografa professionista che ama fa-
re ricerca sulla cucina tradizionale.
Una curiosità che l’ha portata a cercare sempre nuovi metodi di cottura.
Così che è iniziata la sperimentazione su un sistema ancora poco in uso
nel mondo ed approdato solo recentemente in Italia.
Ed è sempre lei, durante la presentazione di un video proiettato all’interno di Palazzo della Penna a Perugia, che ha voluto fare alcune dovute
precisazioni. Che cosa occorre? Tre
le regole principali: igiene e pulizia,
contenitori appropriati (vasetti a
chiusura ermetica e sacchetti per il
sottovuoto), qualità del cibo.
Ma com’è possibile che dentro
una lavastoviglie in funzione si possano preparare tutte queste cose?
«Dovete sapere - ha spiegato Caterina - che il calore di una lavastoviglie
sviluppato durante il lavaggio, è simile a quello sprigionato dalla cot-
“La Casa delle Cuoche”
A presentare il progetto
è stata Laura Colaiacovo,
protagonista della trasmissione
televisiva in onda
su UmbriaTv e Trg
tura a vapore. Proprio per questa ragione è possibile cucinare al suo interno. Abbiate cura di chiudere i cibi
in un barattolo di vetro, oppure in
sacchetti sottovuoto adatti alla cottura, mettete il cibo in una teglia da
ricoprire con carta d’alluminio. Non
utilizzate programmi di lavaggio
ecologici, perchè sviluppano poco
calore. È ottimale il ciclo di lavaggio normale (che ha una durata compresa tra i 90 e i 120 minuti), con
asciugatura finale. Il risultato è garantito». «Cucinando con la lavastoviglie si risparmia in acqua e energia. Ma solo al cibo di prima qualità
viene esaltato il sapore», avverte
Laura Colaiacovo, sottolineando
che «se ne guadagna nel gusto, in
tempo libero, oltre a non aver più
cattivi odori in cucina».
Sopra, da sinistra, Laura
Colaiacovo,
Caterina Betti,
Fabrizio Fofo
e Diana Capodicasa, durante la presentazione del video dedicato
alla cucina
con la lavastoviglie
A destra un
esempio di
cottura
Tante le richieste presentate, in base ai dati comunicati dal ministero dell’istruzione entro la data di scadenza del 14 febbraio
Insegnanti, nella regione da settembre 170 in pensione
PERUGIA - Non sarà un vero e proprio esodo - probabilmente anche
perchè i paletti imposi dall’ex ministro Fornero sono così stringenti da
costringere anche chi non ne avrebbe voglia a rimanere ancora in cattedra per qualche anno - ma anche in
Umbria c’è stata una “mini fuga”
verso la pensione di docenti di ogni
ordine e grado.
Sono stati, infatti, 169 gli insegnanti della nostra regione in possesso dei requisiti anagrafici o contributivi previsti dalle norme, che
hanno presentato entro la scadenza
del 14 febbraio la domanda di cessazione dal servizio con giuntamente
alla richiesta di pensione a partire al
1° settembre del 2014. A comunicare il numero è stato il ministero
dell’istruzione, a cui sono pervenute
complessivamente 13.516 domande
da tutto il territorio nazionale. Si
tratterebbe di circa il 50% dei docenti in possesso dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia o a
quella anticipata.
Pur volendo tenere conto del numero limitato, sarebbero appena più
di venticinquemila i docenti che
avevano i titoli per andare in pensione dal primo settembrere 2014 (sarebbero stati invece circa ottantamila se non fosse entrata in vigore la riforma Fornero del 2011), è evidente
che si è in presenza di una uscita considerevole.
Soprattutto se si considera che nel
2013 le domande di cessazione dal
servizio erano state, nello stesso periodo, meno di undicimila. Per il
2014, dunque, l’aumento delle domande è quantificabile intorno al 30
per cento.
Il comunicato ministeriale non indica invece gli ordine e i gradi di
scuola da cui provengono gli inse-
gnanti che hanno presentato domanda di cessazione dal servizio e di accesso alla pensione, ma si limita a indicarne il numero registrato in ogni
singola provincia e il totale regionale: 2.272 in Lombardia, 1.416 in
Campania, 1.230 in Piemonte, 1.171
nel Lazio, 1.065 in Sicilia, 1.031 nel
Veneto, 947 in Puglia, 909 in Emilia
Roma gna e 814 in Toscana, 268 in
Abruzzo, 158 in Basilicata, 624 in
Calabria, 330 in Friuli, 372 in Liguria. 339 nelle Marche, 327 in Sardegna e, come detto, 169 in Umbria.
Va detto che il corpo insegnante
italiano, detiene il titolo del più vecchio in Europa: gli insegnanti giovani (under 30) sono solo lo 0,3% del
totale, contro la media del 12% nel
resto d’Europa.
REGISTRO IMPRESE
Visura camerale
più chiara,
verificabile anche
con lo smartphone
PERUGIA - Con un nuovo volto
ed elementi innovativi, è entrata
in scena la rinnovata visura camerale. Dal 5 marzo, infatti, tra
veste grafica rivista, un’organizzazione dei contenuti più funzionale e il QR Code, aziende, amministrazioni, professionisti e
cittadini, nella consultazione dei
dati del Registro delle imprese
possono ottenere informazioni
ancora più chiare, complete, accessibili e garantite.
«Rendere i contenuti della visura camerale più chiari, completi e facilmente fruibili - ha affermato Mario Pera, segretario
generale della Camera di commercio di Perugia - è il nostro
contributo ad aumentare la diffusione del patrimonio informativo delle Camere di commercio
verso le imprese e i cittadini».
Informazioni più accessibili e
garantite, grazie al QR Code che
consente ovunque e in qualsiasi
momento di recuperare il documento originale direttamente da
smartphone e tablet e confrontarlo con quello in proprio possesso.
Inoltre, sulla prima pagina della visura sono evidenziate le
principali
informazioni
dell’azienda: i suoi dati anagrafici ed economici, le informazioni relative all’attività esercitata e
un riepilogo dei documenti e delle certificazioni dell’impresa.
Grazie all’indice navigabile si
può accedere direttamente alle
informazioni da approfondire ed
avere una sintesi dei dati principali grazie agli schemi presenti
all’inizio di ogni paragrafo.
Non mancano cambiamenti
anche sul fronte tecnologico,
con l’arrivo, nella prima pagina
della visura camerale, del QR
Code, cioè il nuovo codice identificativo dei documenti ufficiali
della Camera di commercio, grazie al quale chiunque può verificare la corrispondenza tra il documento in suo possesso e quello
archiviato dal Registro imprese
al momento dell’estrazione.
Il Registro imprese, strumento
di trasparenza economica, grazie alle novità introdotte diventa
ancora più trasparente.
Unicredit dona dieci computer
“rigenerati” per progetti territoriali
All’azienda Iraci Borgia il premio
“Migliori pratiche bioenergy 2014”
PERUGIA - In totale sono 10 i computer “rigenerati” e donati in Umbria
al coordinamento regionale “Libera” di Ponte San Giovanni (7 computer) ed alla Cittadella di Assisi (3), per realizzare progetti a beneficio della
realtà nell’ambito della quale operano.
È operativa anche in Umbria l’iniziativa promossa da UniCredit in collaborazione con Libera che, a livello nazionale, si è concretizzata nella
donazione di 2300 computer dismessi dall’Istituto di credito, “rigenerati” e distribuiti a decine di cooperative, associazioni, scuole e presidi di
Libera. La consegna dei computer è avvenuta nei giorni scorsi.
«L’operazione di riuso di computer rigenerati, formattati con sistema
operativo “open source” (Linux) ha un duplice obiettivo - afferma Enrico
Fontana, coordinatore nazionale Libera - supportare realtà che operano
sull’intero territorio nazionale e che perseguano finalità di carattere sociale e contemporaneamente aiutare con un piccolo gesto concreto l’ambiente, evitando lo smaltimento di computer che soltanto nei monitor
contengono sostanze altamente inquinanti come piombo, mercurio, zinco e bromo». «Con questa operazione UniCredit risponde alle esigenze di
welfare di soggetti vulnerabili», sottolinea Gabriele Piccini, Country
Chairman Italy UniCredit e conferma la sua attenzione al territorio.
BEVAGNA - La Società agricola Iraci Borgia di Bevagna ha ricevuto
una menzione speciale per la categoria impianti a biogas, nell’ambito
del premio “Migliori pratiche Bioenergy 2014”, promosso da CremonaFiere e Dlg International in collaborazione con Legambiente e Chimica verde.
L’azienda agricola, che è associata del Cib (Consorzio italiano biogas), è stata premiata per la modifica rilevante apportata all’alimentazione dell’impianto a biogas, basata su un utilizzo efficiente di residui e sottoprodotti come la sansa di olive e l’acqua di vegetazione
olearia proveniente dai frantoi della zona, invece che sullo sfruttamento di terreni agricoli per colture dedicate.
Lorenzo Iraci, consigliere del Consorzio italiano biogas, insieme al
fratello Giacomo sono passati dalla coltura tradizionale ad alto reddito del tabacco, mantenendo il posto di lavoro dei 5 dipendenti, alle
colture energetiche (mais, sorgo, triticale e orzo) per la produzione di
biogas.
Di recente, la Iraci Borgia ha ridotto drasticamente la quota di insilati grazie a una serie di accordi con imprese della zona per il ritiro
dei loro residui.
Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
62 lettere&OPINIONI
Minimetrò, un “sì” netto
per Monteluce
Risiedo nella zona nord di Perugia, a Monteluce, e voglio dire la
mia, anche a nome di tanta altra
gente che vive da queste parti, in
merito all’eventuale costruzione
della seconda tratta del minimetrò, quella che dovrebbe collegare il Pincetto, cioè il centro storico, con le zone dove noi viviamo.
Nei nostri quartieri abbiamo tirato un grande sospiro di sollievo
quando abbiamo appreso nelle ultime settimane che l’eventuale
completamento del minimetro
avrebbe rispettato, dopo attenti
studi statistici, il progetto originale, cioè la tratta centro storicoMonteluce, con un grande parcheggio di scambio in zona Monteluce. Voglio invitare tutti i detrattori di questo progetto a pensare anche alla popolazione che
vive non solo nei quartieri cittadini di nord-est (Monteluce, Porta
Pesa, S. Erminio, corso Garibaldi, corso Bersaglieri, zona delle
due Università, via Fabretti, via
Pinturicchio, ecc.), ma anche ai
tantissimi pendolari (e non solo
pendolari) che ogni giorno arrivano a Perugia con la propria auto
dall'hinterland a nord-est del capoluogo (dal Tifernate, dall’Eugubino, dal Folignate, dall’Assisano, dallo Spoletino, ecc. oltre
che dai numerosi Ponti). Tutta
questa massa di gente è spesso
costretta, per parcheggiare, ad attraversare in auto Perugia o a percorrere le E45 fino a Collestrada,
proseguire poi fino a Ponte San
Giovanni ed imboccare infine
l'intasatissimo raccordo PerugiaBettolle per uscire al Pian di Massiano dove finalmente si trova la
facilità sia del parcheggio, sia del
minimetro che in pochi istanti
porta in centro o alle stazioni intermedie. Non è giusto. Queste
decine di migliaia di cittadini non
sono figli di nessuno, pagano le
tasse come tutti e hanno diritto
anche loro a qualche innovazione
e facilitazione. Non possono essere considerati cittadini di secondo ordine. Non lo accettiamo.
Il Comune e la Società Minimetrò
se lo ricordino.
LETTERA FIRMATA
Perugia
Italicum, 5M5s
penalizzato
Le proiezioni fornite dal servizio
studi della Camera dei Deputati
parlano fin troppo chiaro: l’Italicum penalizzerà il Movimento 5
Stelle. Un vero e proprio annullamento della volontà popolare, in
quanto il voto espresso rischierà
di essere drammaticamente inutile. Basta pensare all’Umbria. Nel
collegio Umbria 1 (Foligno, Gubbio, Terni), nonostante una percentuale di voti pari al 28,5% il
Movimento 5 stelle nonprenderebbe un solo seggio, mentre
Scelta Civica, con l’8,1%, si aggiudicherebbe un seggio. È un vero è proprio ribaltamento della
democrazia creato al solo scopo
di annientare, quanto più possibile, la forza Movimento, come
preannunciato dell’ex ministro
Mauro. È evidente che questa legge accontenta tutti perché li unisce dietro l’obiettivo comune di
far fuori l’unica vera opposizione
a questo sistema politico ormai
vecchio e decrepito. Ma Renzi e
co. sembrano non rendersi conto
che così facendo verranno meno
alla volontà dei cittadini. O forse
se ne rendono perfettamente conto. Ma che importa? Nuova legge,
>>>
Segue dalla prima
Università (e non solo) ...
(...) come a Medicina, ma parrebbero consegnati nell’area in cui
sgorgano in attesa che si plachino i
bollori.
Visibilità
E il Magnifico non si risparmia.
Sta dando visibilità mediatica
all’ateneo: comunicati stampa, tivù locali e radio, inevitabile la rete
con facebook e twitter. Né manca
l’occasione di far sentire la sua attenzione agli accademici, in particolare laddove il tema sono i fondi
per la ricerca o la cooperazione internazionale. Centrale è il tasto
dell’orientamento, e lo ha confermato l’incontro di ieri con i dirigenti degli istituti superiori, in cui,
per indisposizione improvvisa,
Franco Moriconi ha affidato il
ruolo di tessitore al prorettore, Fabrizio Figorilli.
“Mi piace”
Obiettivo: «affrontare insieme
l’emergenza iscrizioni» per fermare l’esodo di studenti e far uscire l’ateneo dal «letargo» con un
“pacchetto” che la delegata Anna
Martellotti ha messo sul tavolo:
“Prove d’università” e “Maturità
d’ateneo”. A conferma che restano punto centrale per il rettore le
larghe intese, ovvero sinergie
all’interno dell’ateneo e all’esterno, con le istituzioni culturali e politiche e con la peruginità. Insomma, se il rettore avesse una pagina
personale su facebook, c’è da
scommettere che i “mi piace” non
mancherebbero. E non è ancora
tutto.
Tre pedine
Senza far rumore e agitare rumors, Moriconi ha già piazzato tre
sue pedine fondamentali nella
scacchiera della governance alta.
Niente di ufficiale, ancora. Ma del
direttore generale, che andrà a sostituire Angela Maria Lacaita, correva voce da tempo, e ormai è accertato che si tratta di Dante De
Paolis, dirigente dei servizi finanziari del Comune di Perugia, nutrito curriculum e collaborazioni con
la ex facoltà di Giurisprudenza, di
cui era vicepreside proprio l’attuale prorettore, Figorilli. Una soluzione che non può non essere accolta con soddisfazione dal sindaco Boccali.
Gradimento
Le altre due pedine di peso sono
i membri esterni del consiglio di
amministrazione, la cui scelta
compete esclusivamente al rettore. E i nomi dati per certi sono
Mauro Agostini, direttore di Sviluppumbria, e il commercialista
Massimo Bugatti, graditi l’uno alla presidente della Regione, Catiuscia Marini, e l’altro al presidente
nuovo inganno, solo per mantenere la poltrona.
FILIPPO GALLINELLA,
STEFANO LUCIDI
E TIZIANA CIPRINI
Deputati Movimento 5 stelle
Pmi, le misure
in Parlamento
Nel corso del suo primo anno di
vita, il Parlamento ha adottato misure volte a sostenere quelle piccole e medie imprese che, per le
loro caratteristiche, hanno permesso all’intero sistema economico di reggere alla crisi, nonostante un costo del lavoro più elevato rispetto all’Europa, una burocrazia soffocante e dispendio-
della Fondazione, Carlo Colaiacovo. Anche se hanno presentato
candidatura, oltre a Agostini, anche Giuseppe Bruno, Mario Davighi, Mariapia Viola Magni.
Il granello
Segnali forti, tutti, dell’era Moriconi. Ma un “granello” si è infiltrato nell’ingranaggio così ben
oliato: le “quote”, che hanno posto
sul tavolo del Magnifico le nove
accademiche firmatarie di una lettera per reclamare “uguaglianza di
diritti nei ruoli di responsabilità”
anche nello Studium. Quote che
preferiscono colorate di “fucsia”,
essendo il rosa ritenuto troppo
“Barbie”. È, anche in questo caso,
del cda che si sta parlando, ovvero
dei cinque membri che al senato è
attribuito l’onore e l’onere di eleggere.
Lo scoglio
Ebbene, quella lettera ha causato un acceso (e benvenuto) dibattito via mail tra colleghi e colleghe
sul rapporto “quote-merito”, vexata quaestio, che sta non poco,
proprio in queste ore agitando i lavori della Camera sull’Italicum. E
non a caso la nuova legge elettorale si è incagliata sullo scoglio della
parità di genere in lista, sulla quale
insiste un fronte bipartisan con
forte contrapposizione “sessuale”
all’interno di Forza Italia. E appello della presidente Boldrini.
Lo scossone
E non è a caso, per tornare nello
Studium, che anche la lettera delle
nove accademiche ha provocato
uno scossone negli equilibri (faticosamente raggiunti) per la scelta
dei membri interni del cda, a causa
di sei impreviste candidature fucsia. Alle quali si è sommata la (altrettanto imprevista) grandinata di
nomi del dipartimento di Medicina
sperimentale diretto da Talesa.
Le sorti del cda
Vicende già, in questa rubrica,
rese note. Il fatto è che si era al 17
febbraio - qui siamo al seguito della storia - e da allora delle sorti del
cda non era dato di conoscere altro
che la composizione della commissione incaricata di ridurre le 27
candidature alle 10 da proporre al
voto del senato per la selezione dei
cinque membri interni.
Sospetto standby
E sono tornati a fiorire i rumors:
“Il Magnifico 2.0 sta mettendo
l’ateneo in standby per le candidature scomode: possono sparigliare
i suoi impegni post- elettorali. Così
si è preso una pausa a tempo indeterminato”. E ogni riferimento ai
candidati “forti” da sempre noti
non è casuale. Di più: altri rumors
attribuiscono al rettore una battuta
sa, costi dell’energia troppo elevati, una grave carenza infrastrutturale e difficoltà di accesso al
credito. Alcune misure utili sono
state prese con il Decreto del Fare, tra cui la promozione del credito e la semplificazione dell’accesso al fondo di garanzia per le
Pmi; inoltre è stata riproposta la
legge Sabatini che prevede il finanziamento a tasso agevolato
per l’acquisto di nuovi macchinari, attrezzature e impianti ad uso
produttivo. Anche gli investimenti in hardware, in software e
in tecnologie digitali sono stati
inseriti tra i beni per i quali le Pmi
potranno usufruire del credito
agevolato nell’ambito di un plafond di 2,5 miliardi. In tale direzione va poi il decreto Destina-
fatta nell’attuale (vecchio) cda: “Il
consiglio io ce l’ho, e mi piace anche!”. Replica indiretta alle malizie di corridoio? In più c’era la
questione dei curricula dei candidati: pubblicarli o no? Più d’uno
dubitava.
Malizie e fatti
Invece no: rumors smentiti. I
curricula si possono leggere nel sito dell’ateneo. E il Magnifico ha
convocato per mercoledì la commissione che ha il compito di scremare. Sarà un passaggio decisivo
anche per capire quando e come si
voterà sulla rosa dei dieci: area per
area, cioè con spareggio due per
due, oppure tutto il pacchetto insieme? La qualcosa fa la differenza, tanto più che lo statuto prevede
una maggioranza dei due terzi dei
senatori. Altissima. E altro interrogativo che corre: Moriconi arriverà all’incontro con la commissione
con una sua proposta, o no?
Sfide calde
Nell’attesa, ricordiamo chi sono
i candidati e le aree più calde. A
Medicina, i nomi del dipartimento
di Chirurgia sono Annibale Donini, Ettore Mearini e Massimo Porena. E per il dipartimento
dell’area sperimentale Maria Bodo, Andrea Crisanti, Angelo Sidoni, Rosario Donato, Alba Minelli,
Paolo Puccetti, Anna Vecchiarelli
e Luigina Romani. Con rumors che
insistono nel dare Donini in pole.
Donne toste
Nelle due aree scientifiche, ecco
i concorrenti dei candidati “forti”:
Fausto Elisei ha come competitors
Massimo Giulietti e Andrea Capotorti, mentre Franco Cotana, oltre
alla “fucsia” Donnini, ha Massimo
Pepe. Nelle due aree umanistiche,
in zona “Lettere” Gianluca Grassigli, oltre a Braconi, ha in gara la
“tosta” Cristina Papa, mentre nella
Conca una concorrenza intenso
“fucsia” (Caruso, Costantini, Marella e Pitch) per i due ex presidi
Giorgio Eduardo Montanari e
Pierluigi Daddi e Andrea Sassi.
Auguri fucsia
La selezione della rosa di nomi
da proporre al voto del senato è affidata alla commissione presieduta
dal rettore e composta da Ceccarelli, Tei, Riccardi, Talesa, Petrillo,
Tarantelli, Pagliacci, Anastasia,
Capecci e Tosti. E, visto che domani è pur sempre l’8 marzo, auguri
speciali (e di genere) alle candidate
“fucsia”. Inutile aggiungere che
sarà una competizione tosta. Rumors segnalano “inversioni di rotta”. E corrono scommesse. Ma potrà davvero avere lo Studium un
cda tutto azzurro?
MARCELLA CALZOLAI
zione Italia che ha introdotto una
serie di misure volte a ridurre il
costo dell’energia, a favorire la
nascita di nuove imprese, a promuovere ricerca e sviluppo attraverso 600 milioni in tre anni come credito di imposta. Sul fronte
internazionalizzazione sono stati
stanziati 22,594 milioni di euro
in più per il 2014 nel fondo per la
promozione degli scambi e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, riguardo alla
digitalizzazione sono stati stanziati 100 milioni di euro per le
piccole e medie imprese, finalizzati all’acquisto di prodotti ICT e
al potenziamento della connessione a banda mentre sono state
adottate misure per favorire il
credito alle Pmi. C’è ancora
molto da fare; servono un alleggerimento del peso fiscale sul costo del lavoro e un intervento
pubblico diretto con investimenti
in reti materiali ed immateriali e
questo sarà l’impegno del nuovo
governo di Matteo Renzi.
GIAMPIERO GIULIETTI
Deputato Pd
L’Upi chiama
il ministro Poletti
La Garanzia giovani è lo strumento più importante che abbiamo a disposizione per provare a
dare risposte concrete ai tanti giovani senza occupazione. Non
possiamo permetterci di sprecare
nulla di quanto l’Unione Europea
ci assegnerà, e dobbiamo partire
subito, entro la fine di marzo. Per
questo serve un forte coinvolgimento di tutte le istituzioni, a partire dalle Province che gestiscono
i 550 Centri per l’impiego che saranno gli uffici pubblici che in
trincea offriranno i servizi. Il rischio è che tra passaggi burocratici tra Ministeri e Regioni, si perda il tempo utile che dovrebbe essere usato per rafforzare i servizi,
per aumentare gli standard e assicurare su tutto il territorio le
stesse garanzie ai giovani disoccupati. Ad oggi invece c’è un
quadro incerto di interventi regionali privo di un sistema nazionale
di riferimento e di un programma
di intervento. Con la disoccupazione giovanile al 40%, non possiamo permetterci di mettere in
piedi un intervento boomerang ,
che rischia di non funzionare
perché la rete dei servizi e degli
strumenti non è operativa su tutto
il territorio e non è coordinata.
Nessuna politica per il lavoro di
tipo europeo può ignorare il ruolo dei servizi per l’impiego che in
Italia sono sostenuti da risorse
pubbliche dieci volte inferiori
alla media europea e su cui la Garanzia giovani aveva dato aspettative di rilancio che rischiano di
essere disattese.
ANTONIO SAITTA
Presidente Upi
Cittadini stanchi,
riprendiamoci Perugia
Cittadini stanchi di una Perugia
ormai al fallimento, brutto da dirsi ma purtroppo una realtà. Perugia ormai in mano agli spacciatori, delinquenti, ma fortunatamente non tutti stanno a guardare questo triste spettacolo. Dobbiamo
ribellarci a questo degrado, dobbiamo pretendere dalle Istituzioni
ed alzare la voce. Perugia oggi
più che mai ha bisogno di noi,
diamo a questa città ricca di cultura, monumenti, parchi, palazzi
e scorci storici quello che si merita, rivitalizziamola senza abbandonarla, riapriamo il centro
storico cosicchè i commercianti
possano tirare un sospiro di sollievo, i turisti possano ammirare
le nostre fonti di cultura e che i
perugini possano finalmente tornare a dire Perugia è nostra. Città
che merita di essere vissuta in tutte le sue bellezze. Si è parlato anche di questo in un’assemblea
pubblica tenutasi in Via Bonazzi
ed organizzata dal presidente
dell’associazione Acropolis, Mario Orsini. Appoggio e sposo con
tutte le mie forze questa iniziativa. Facciamo sì che Perugia torni
in mano ai perugini. A fine maggio abbiamo la possibilità di cambiare le cose. Non perdiamo questa occasione.
MICHELANGELO FELICIONI
Nuovo centrodestra Perugia
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UMBRIA
Venerdì 7 marzo 2014
Anno XXXII n. 65 - euro 1,20
FOLIGNO
Aeroporto ok, ma per Um
rischio spacchettamento
A
ORVIETO
A Berlino la Fertitecnica
conquista buyer mondiali
A
a pagina 7
CASTIGLIONE DEL LAGO
Fusione dei Comuni
C’è il sì al referendum
A
a pagina 31
Rubavano e scappavano
con l’auto dei proprietari
A
a pagina 42
Foligno In pieno centro bandito armato stordisce la titolare e la lascia legata a terra
Pistola in pugno rapina gioielleria
Una targa per le vittime del Broletto
Margherita e Daniela,
ricordo sempre vivo
A
a pagina 8
ITALIA & MONDO
Abbinamento opzionale con: “English in viaggio”Euro 9,80;
“Delizie al cioccolato” Euro 4,80; + il prezzo del quotidiano
Legge elettorale
Il dibattito in Parlamento
è stato rinviato a lunedì
A
a pagina 3
Conti pubblici
A FOLIGNO
A
Pompei
e la caduta
dell’impero
a pagina 29
PERUGIA Al quarto posto nella top ten degli eventi
Eurochocolate batte Sanremo e Siena
Il popolo dei golosi Grande successo nazionale per Eurochocolate
A
a pagina 21
A n cerca di notizie fre-
I
sche sull’Ucraina,
mercoledì sera ho intercettato sulla Cnn il fervorino finale della conduttrice, poco prima delle
20.30, che integralmente
trascrivo: ‘il mondo moderno ha i suoi mali, come l’esplosione della violenza in Ucraina e la Russia che cerca di ricostituire il suo impero.
Adesso, immaginate un
impero dove una città sia
stata distrutta da un’eruzione vulcanica e le sue
rovine esistano ancora:
nel 79 d.C. la città romana di Pompei subì una
delle catastrofi più gravi
di tutti i tempi. La cenere
venne giù come pioggia
dal vulcano Vesuvio,
estinguendo (...)
[continua a pagina 4 ]
Terni Spunta l’ombra dei riti satanici dietro il macabro ritrovamento. Il parroco ha sporto denuncia ai carabinieri
Polli sgozzati davanti alla basilica di San Valentino
A TERNI
PERUGIA
Zio e nipote arrestati
In casa eroina e coca
a pagina 3
A
a pagina 17
A
Automobilista ubriaco
aggredisce i carabinieri
A
a pagina 36
Lega Pro I tifosi in vista di domenica: “Noi crediamo nella B”
Serie B La Ternana si avvicina alla sfida con il Varese
Lesione al menisco
Salta l’esordio di Franco
Per lui un mese di stop
Valeri influenzato, torna Viola
Tesser ha deciso chi gioca
a pagina 44
NUOVE FRONTIERE
Si chiama Anthony Angeloni: è di Gubbio
il re dei manager del poker sportivo A a pagina 45
LA SCARPA D’ORO
Qualche infortunio di troppo Per Tesser
La grande bruttezza
di Elena Stanghellini
Francesco Federico Mancini
A
Sport
Antenucci torna al comando della classifica
A a pagina 48
speciale del Corriere dell’Umbria
VALORE AGGIUNTO
SAN GIUSTINO
Raid sacrilego di fronte alla
basilica di San Valentino dove sono stati trovati due polli
decapitati e una busta con del
materiale che fa pensare a riti
satanici e messe nere. A fare la
macabra scoperta è stato il
parroco che ha subito chiamato i carabinieri che hanno eseguito un attento sopralluogo.
Antonio Mosca
A
FUORI DAL VIDEO
di Michele Cucuzza
Minacciata con una pistola e
costretta a salire al piano superiore del negozio dove è stata stordita con un colpo alla
testa, legata e imbavagliata.
Sono state ore terribili quelle
vissute ieri mattina da Catia
Cruciani, titolare della storica gioielleria Brunozzi, al civico 79 di corso Cavour, sotto
le logge. Tutto è accaduto poco dopo l'orario d'apertura
dell'attività
commerciale,
quando un uomo - a volto
scoperto e fingendosi un
cliente - è entrato nella gioielleria. E' questa la prima ricostruzione della terribile rapina, sulla quale stanno indagando gli agenti del commissariato di polizia di Foligno avvenuta nella mattinata di ieri nel cuore del centro storico
della città. A trovare la donna legata a terra è stata la figlia che non riusciva a contattare la mamma.
Il premier all’Europa
“Non dateci i compiti
Facciamo da soli”
A
a pagina 22
A
a pagina 43
a pagina 25
L
'incredibile vicenda di San Bevignate e le altrettanto incredibili implicazioni politico-amministrative che
l'accompagnano impongono qualche ri[continua a pagina 20 ]
flessione.
DELL’UMBRIA
CORRIERE
UMBRIA
t
Venerdì 7
Marzo 2014
7
Via Pievaiola, 166 F-6
Tel. 075 52 731
Fax 075 5273400
[email protected]
La comparazione sui prezzi dei parcheggi
Sipa, tariffe sopra la media nazionale
A PERUGIA
Partecipate
ad un bivio
Tariffe al di sopra della media nazionale. E’ questo l’esito di una comparazione fatta dalle associazioni dei consumatori tra le tariffe della società perugina di gestione
dei parcheggi, la Sipa, e le società omologhe su suolo
nazionale.
B
Il ministero non eccepisce al dossier presentato dalla Sase
Nessuna questione preliminare, verdetto atteso entro il mese
San Francesco,
arriva il primo ok
alla concessione
di Alessandro Antonini
A PERUGIA - Nessuna eccezione preliminare.
Il dossier dell’aeroporto umbro sulla concessione ventennale (ossia la possibilità di fae
entrare un privato con quote
di maggioranza) per la gestione dello scalo ha superato il
primo vaglio della commissione preposta del ministero
delle Infrastrutture e dei trasporti. Il senso del placet è
che la documentazione proposta dalla Sase (Società di
gestione Sant’Egidio, oggi
San Francesco, ndr) è completa: non ci sono ulteriori richieste di integrazione.
I tecnici del ministero non
hanno bisogno di altro per decidere se concedere o meno il
via libera. L’unica incognita è
quella tempi. Ma entro la fine del mese un responso dovrebbe arrivare. Anche perché c’è pendente la decisione
del Tar.
La procedura, avviata nel
2008, è rimasta incagliata per
tutto questo tempo senza un
motivo chiaro ed esplicito. In
origine la richiesta della concessione di 20 anni aveva avuto il via libera del cda dell’Enac e dal ministero delle Infrastrutture. Al dicastero dell’Economia invece il fascicolo si era bloccato senza giustificazioni. A quel punto la Sase, assistita dall’avvocato Enrico Mormino, aveva presentato ricorso al Tar del Lazio
che, a distanza di poco tempo, aveva rimandato tutto al
mittente per incompetenza
territoriale. Stesso discorso
era avvenuto per gli aeroporti
di Cuneo e Parma: dopo il
niet del tribunale amministrativo laziale si erano rivolti ai
togati regionali.
Pure qui il Tar ha dato analogamente il tempo di 30 giorni
per un verdetto definitivo sulla concessione. Il tribunale
umbro è andato oltre, nominando commissario ad acta
Scalo di livello nazionale L’aeroporto di San Francesco è rientrato
nel novero di quelli di interesse nazionale. si attende la concessione
il ministro dei Trasporti e rimandando ad altro procedimento la richiesta di risarcimento danni (per un silenzio
prolungato e non giustificato
di oltre 5 anni) pari a 12,3 milioni di euro. Fra i possibili
colossi privati pronti entrare
c’è Panerai come annunciato
la scorsa estate in commissio-
ne comunale dallo stesso presidente Fagotti e confermato
dal medesimo l’altro ieri.
Proprio oggi il presidente Sase incontrerà l’imprenditore
che al San Francesco ha la
Delta aerotaxi e conta un negozio espositivo nel centro
commerciale dello scalo. Altro punto fondamentale per
attrare il privato - e per arrivarre ai 400mila passeggeri è l’attivazione di un hub internazionale. Viene anche sottolineato nel documento triennale per il turismo di Palazzo
Donini. “Appare essenziale è scritto nell’atto - al di là di
ipotetiche tratte low cost, attivare quanto più rapidamente
possibile un collegamento
con un hub internazionale in
grado di rafforzare la
competitività dell’Umbria.
Di particolare interesse potrebbe essere il collegamento
con Francoforte o Amsterdam e in seconda battuta anche in relazione alla disponibilità finanziaria con quello
di Madrid”. Sull’esito definitivo dell’esame i vertici della so-
cietà e delle stesse istituzioni
umbre sono fiduciosi.
Lo scalo è rientrato nel novero di quelli di interesse nazionale e il business plan ha come obiettivo i 400mila passeggeri in tre anni. Il condizionale resta tuttavia d’obbligo, visti i tempi incredibilmente
lunghi che ci sono voluti per
arrivare a questo risultato. E
le “marce indietro” sullo scalo umbro: tipo il governo
Monti che l’aveva espunto
dal piano degli scali di rilievo
B
italiano.
Tra le prescrizioni ci sarebbe l’obbligo di dividere la gara di servizio in diversi tronconi. Altri tagli alla dirigenza
Antitrust, Um a rischio spezzatino
A PERUGIA
L’azienda unica della mobilità è a
rischio spacchettamento. C’entra
la cessione del 70% delle quote a
Busitalia della newco di gestione.
L’antitrust, nel dire sì al passaggio
di mano, avrebbe posto delle prescrizioni.
La gara per l’affidamento del servizio va divisa in tre parti. L’autorità
per la concorrenza stabilirebbe che
la gara stessa “non possa avere un
oggetto unico ma che distingua la
gara per il comparto ferro da quella del comparto gomma e per
quest'ultimo che non si realizzi una
gara di bacino unico ma si suddivida il bacino regionale gomma”.
Lo scrive il consigliere regionale
dell’Idv Paolo Brutti in un’interrogazione urgente alla giunta regionale. “Tale prescrizione - spiega
Brutti - mette in discussione la stes-
Cessione ok L’autorità sulla concorrenza ha dato il via libera alla cessione
sa utilità della realizzazione di Um come azienda unica dell'unico bacino di
trasporto pubblico regionale. “Non
solo: l'effettiva unificazione della gestione del trasporto pubblico regionale viene “affidata essenzialmente a
meccanismi di mercato che potrebbero anche determinare l'affidamento
della gestione a distinti soggetti industriali”.
Brutti infine chiede all’esecutivo di Palazzo Donini “quale sia la risposta data ai quesiti dell'autorità della concorrenza con particolare riferimento a
quello della suddivisione in più parti
del contratto di servizio”.
Intanto dopo il taglio di un dirigente
con contratto a termine ecco che cala
un’altra scure sugli apicali. Ad uno di
questi è stato tagliato l’integrativo proveniente da contrattazione aziendale.
Una somma che si avvicina ai mille
B
euro.
DELL’UMBRIA
CORRIERE
z
A PERUGIA
ECONOMIA
t
Venerdì 7
Marzo 2014
Redazione: via Pievaiola, 166 F-6
PERUGIA
Tel. 075 52731
Fax 075 5273400
[email protected]
CREDITO
(AleAnt) Il verdetto, di rinvio in rinvio, è atteso per stasera. Alla chiusura dei mercati.
Ma potrebbe saltare ancora. Il responso sul
futuro della commissariata Bps è ancora
un’incognita aperta. Ma da fonti accreditate
l’ipotesi dell’accordo sullo “spezzatino” è
sempre più quotata: Banco Desio al 51%,
un 20% alla Clitumnus e le restanti quote
che potrebbero anche andare a Mps. Proprio sulla presenza dell’istituto senese è legata anche la “disponibilità” alla cordata locale di imprenditori. Lucio Giardini, tesoriere
ATTESO VERDETTO BPS, SPEZZATINO IN VISTA
Uilca, spiega come qui servano soldi veri
“anche per non offendere le legittime aspettative di Mps”: vanta crediti che se non soddisfatti porterebbero a conteziosi capaci di
bloccare “tutto il processo in corso”. Questo nel caso di conferma dell’uscita di Mps
dal sodalizio con Bps-Scs. “Diversamente spiega Giardini - il quadro si complichereb-
be alquanto”. Poi c’è il nodo Scs, commissariata fino al 31 dicembre 2014 (per Bps la
proroga è a giugno, ndr). Sulla Spoleto crediti e servizi, interviene il sindacato Fabi, coordinamento Bps. “Non esistono - scrivono allo stato progetti sul suo futuro ma, soprattutto, sono carenti idee e proposte per tutelare i quasi 19mila soci che hanno sottoscritto
P
11
il capitale sociale e che rischiano di veder
liquidata la loro vicenda come un aspetto
marginale della vertenza Popolare di Spoleto. Nei prossimi giorni, insieme alle altre organizzazioni sindacali, proprremo iniziative
volte al rapido superamento dell'attuale situazione”. Nello stesso comunicato Fabi
non manca di stigmatizzare il ritardo della
decisione di palazzo Koch. “Chiediamo che
Bankitalia - è il passaggio - sciolga la sua
riserva in tempi consoni, perché questa situazione di stallo sta generando incertezza tra i
B
lavoratori e la stessa clientela”.
y
CHIMICA Dal ministero parte una nuova richiesta
d’incontro alla multinazionale. Produzione a rischio stop
SGL CARBON NEL TUNNEL
ITEMPIRISTRETTI
PESANOCOMEMACIGNI
z
di Carlo Ferrante
INNOVAZIONE
A NARNI - Klaus Unterharn-
ARRIVA IL SOFTWARE
CHE GESTISCE
IL PERSONALE
scheidt, responsabile della Business Unit Elettrodi di grafite di
SglGroup, è stato il grande assente alla riunione convocata al ministero dello Sviluppo Economico,
in via Molise, a Roma, da Giampietro Castano, il direttore del dicastero che segue la crisi delle imprese. Un’assenza annunciata.
Perché, come aveva già anticipato il manager tedesco, l’invito
non riportava alcun ordine del
giorno riguardo al nuovo incontro.
La convocazione si era fatta urgente, e non rinviabile, dopo la
presa di posizione (della disperazione) dei lavoratori, otto dei quali martedì 25 febbraio erano saliti
su un silos e si erano incatenati,
con la minaccia di restare sospesi
ad un'altezza di 50 metri fino a
quanto non si trovava lo sbocco
alla trattativa. Un’azione clamorosa, estrema, con il timore che
potesse succedere qualcosa d'irreparabile e soltanto la mediazione
e la diplomazia del sindaco di
Narni Francesco De Robotti e
delle forze sociali, ha evitato il
precipitare degli eventi.
I rappresentanti sindacali di
Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec
Uil, Framarini, Cardinali, Di
Lecce, i delegati della rappresentanza sindacale di stabilimento, il
sindaco di Narni De Robotti, l'assessore regionale Riommi, provinciale Rosati, comunale De Arcangelis, i segretari nazionali di
categoria, con Giampietro Castano, hanno fatto il punto della situazione che sta diventando sempre più critica ed allarmante.
L’ha ribadito lo stesso Unterharnscheidt che la produzione cesserà il più presto possibile per ridurre al minimo le perdite finanziare
ed i relativi impatti sui dipendenti
e su terzi. Le materie prime sono
ormai quasi esaurite e, a giorni, i
A PERUGIA
Nasce Gruweb, il nuovo software targato Umbra Control, per la gestione del
personale. Un sistema on line totalmente innovativo, capace di coordinare le
risorse umane, permettendo così una comunicazione semplice e intuitiva tra tutti gli actors.
"Gruweb è uno strumento essenziale
per la risoluzione delle criticità relative
alla gestione
del personale" le parole
di Mauro
Cassini, titolare
dell'
azienda, che
hasottolineatocomeilsoftware non
sia esclusivamente un mezzo per controllare presenze ed assenze dei dipendenti, ma anche un elemento in grado
di fornire "risultati aggregati nei modi e
nei tempi giusti". Il risultato finale si traduce allora in risparmio di tempo, di
denaro e nella possibilità di fruire di dati
aggiornati in tempo reale e totalmente
attendibili.
Ottimizzare l'attività degli uffici, semplificare le procedure interne e gestire in
modo flessibile e personalizzabile flussi
di richieste ferie, permessi o timbrature
mancanti sono solo alcuni dei vantaggi
apportati dalla nuova tecnologia.
"Si è provveduto anche a realizzare sistemi Mobile NFC per tutti i dipendenti
itineranti - spiega Cristina Luciani - attraverso cui sarà possibile timbrare facendo uso di un semplice smartphone".
Una grande innovazione quella di Umbra Control, che ha saputo mettere sul
piatto tutte le proprie competenze in terB
mini di gestione d'azienda.
Lena Schepers
y
lavoratori potrebbero trovare i
cancelli chiusi, decisione che spetta ai liquidatori di Sgl Carbon
Spa, Mauro Montani e Marco
Petrucci che “porteranno avanti
tutte le fasi della liquidazione,
senza alcun indugio”. Una decisione immediata, nelle prossime
ore, non giova alla multinazionale che si potrebbe trovare a risolvere il problema relativo alla bonifica senza avere sconti.
Jürgen Köhler, il ceo di Sgl
Group, si era espresso in termini
pacati e distensivi. “Desideriamo
ringraziare tutto il personale italiano per la qualità delle produzioni e per la dedizione e la professionalità dimostrate in tutti
questi anni. Anche per questo
motivo è nostra intenzione impegnarci per ridurre il più possibile
l'impatto che la chiusura delle attività produttive avrà sui nostri dipendenti e sulle loro famiglie”.
Castano farà una nuova richiesta d’incontro alla multinazionale e invierà una lettera formale,
(ma non troppo), all'ambasciata
tedesca facendo notare la
z
SINDACATO
CORRUZIONE, I DATI FANNO PAURA
INCIDONO LE AMNESIE DELLA POLITICA
A PERUGIA
Ti hanno mai chiesto una tangente negli ultimi 12 mesi? A questa
domanda il 12% degli umbri ha risposto di sì. Questo dato, fornito
da uno studio pubblicato dall’Institute For Good Government
dell’Università di Goteborg, è emerso nella tavola rotonda sul tema
della corruzione alla scuola di amministrazione pubblica Villa Umbra di Pila e organizzata in occasione della due giorni del congresso
regionale di Funzione pubblica Cgil. Dai dati, nello specifico, l'Umbria risulta essere l'ottava regione più corrotta d’Italia e una delle
più corrotte a livello europeo. All'incontro, moderato da Fabrizio
Ricci della Cgil Umbria, si sono susseguiti gli interventi di Alberto
Vannucci, docente di scienza politica all'Università degli Studi di
Pisa e Iaia Calvio, ex sindaco del Comune di Orta Nova (Foggia),
protagonista di una coraggiosa denuncia sui comportamenti distorti della politica, dell'amministrazione e della società civile. “Corruzione e inefficienza - ha spiegato Alberto Vannucci - sono due facce
della stessa medaglia. In un'amministrazione inefficiente si sviluppano le condizioni migliori perché burocrati, funzionari e politici possano chiedere tangenti. C'è una grande amnesia della classe politica
italiana e riguarda uno scenario di corruzione come quello di Mani
pulite, il più devastante nella storia delle democrazie occidentali di
sempre. Così, per circa 20 anni, non ci sono stati provvedimenti di
contrasto. Al contrario, paradossalmente, sono state introdotte delle misure, quasi calibrate, che hanno reso la pratica della corruzione
B
più redditizia e con un’alta aspettativa di impunità”.
Errico Mascioli
y
precarietà della vertenza.
Per Fabrizio Framarini, della
Femca, “l'incontro, nonostante
l’assenza dell'azienda è servito
per mettere ordine alla complicata trattativa e come sindacato abbiamo chiesto al ministero di continuare nella ricerca di un imprenditore che sostituisca Sgl nella
produzione degli elettrodi. L’importante è che dobbiamo creare
le condizioni affinché gli impianti rimangano in marcia. Con gli
impianti fermi nessuno si potrà
interessare a continuare la produzione”. Per motivi tecnici sarebbe opportuno non spegnere il forno, visto che per riavviarlo sono
necessarie delle procedure che
non sempre riescono. E' dunque
una corsa contro il tempo trovare l’acquirente ma, sostiene
Klaus Unterharnscheidt, “prima di avviare una qualsiasi verifica in merito alla vendita del sito, i
nostri liquidatori dovranno accertare l’affidabilità del potenziale acquirente e vagliare i termini
dell’offerta riguardo al piano di
liquidazione, la tempistica, le risorse finanziare e tutti gli altri prerequisiti del caso”. Tempi lunghi,
intanto le produzioni si fermeranno, i clienti saranno costretti a rivolgersi ad altri stabilimenti, e un
patrimonio e un'eccellenza come
il sito di Narni Scalo (nato nel
1896,) finirà nel dimenticatoio,
con gravi danni per centinaia di
famiglie e per il territorio.
Il Governo aveva cercato di venire incontro ai problemi sollevati
da Sgl Carbon per sgravare i costi, proponendo aiuti in materia
di fornitura di energia elettrica,
ed altri interventi per evitare la
chiusura. Ieri pomeriggio c'è stata un’assemblea dei lavoratori
nella sala mensa all'interno dello
stabilimento, in via del Lavoro,
numero 8. Lo stato d'animo delle
maestranze è a terra, nonostante
la solidarietà espressa da più parB
ti.
CORRIERE
DELL’UMBRIA
Perugia
t
Venerdì 7
Marzo 2014
19
Il segretario democratico Giacopetti apre al ticket Boccali-Fioroni. Udc contro il centro destra
“Liste aperte ai non iscritti”
di Alessandro Antonini
A PERUGIA - Ci sarà il ticket Boccali-Fioroni? Con la
seconda capolista Pd alle amministrative del 25 maggio?
“Prima dobbiamo parlarne
con i diretti interessati. Poi dovrà decidere l’assemblea. Ho
parlato con Anna Rita, lei ha
confermato di voler dare un
contributo, ché il lavoro fatto
non vada disperso”. Queste
le parole del segretario comunale del Pd Francesco Giacopetti. Spiega anche che pensa
a una “lista aperta, senza paletti né logiche spartitorie,
con possibilità di inserire anche i non iscritti, per dare un
valore aggiunto al Pd. Nel criterio di alternanza uomodonna”. I 32 nomi dovranno
essere presentati 30 o 40 giorni prima del voto (oggi se ne
saprà di più). Il sottosegretario Bocci aveva auspicato l’apertura a movimenti e forze
civiche. Ipotesi di liste? “Fatta
la coalizione - spiega Giacopetti - sono possibilista in questo senso. L’apertura alle
istanze civiche c’è e ci deve essere. Non chiudo la porta a
questa ipotesi: se poi non saranno liste collegate, lo ripeto, il Pd nei suoi nomi potrebbe includere non iscritti che
ne condividono la politica e il
programma”. Programma
che si fa insieme alla coalizione. Lunedì pomeriggio alle 18
c’è l’incontro decisivo. L’ultimatum di Boccali (“48 ore”)
Apertura alle istanze civiche E’ la richiesta fatta da Bocci in appoggio
alla candidatura a sindaco di Wladimiro Boccali (foto)
E apre le porte al possibile ritorno di Girlanda
FI, tre consiglieri si fanno avanti
Ma la Polidori guarda “fuori”
A PERUGIA
Per adesso ci sono solo tre richieste di candidature
scritte: si tratta dei consiglieri comunali Renzo Baldoni, Rocco Valentino (regionale) e Giuseppe Cenci. Tutti di area Laffranco. La Forza Italia di Catia
Polidori guarda però alla società civile. E lavora “in
proprio”, in attesa che i livelli nazionali sciolgano le
riserve per quanto riguarda l’alleanza con il Nuovo
centro destra. Polidori, che “spalanca le porte del
partito” ad un possibile ritorno di Rocco Girlanda
(che non è mai entrato in Ncd e visto il gelo dei
vertici umbri nei suoi confronti difficilmente lo farà,
ndr.), non esclude tuttavia che alla fine i dirigenti di
partito - che ad oggi non si sono candidati - debbano
B
per spirito di servizio scendere in campo.
è scaduto da un pezzo. Al tavolo ci sono tutti. Prc, Pdci,
socialisti, Idv, Centro democratico, Sel. Nessuno si è sfilato. Il programma metterà tutti d’accordo: centro storico, sicurezza, città smart, cultura,
sburocratizzazione, welfare e
mantenimento dei servizi, lavoro.
Intanto dall’altra parte il
“centro” si fa avanti. Il coordinatore regionale Udc dell’Umbria, Maurizio Ronconi, va all’attacco sull’immobilismo del centrodestra. “Mai
in passato - dice Ronconi - si
era verificato che a 70 giorni
dalle elezioni amministrative
il centro destra non avesse ancora indicato alcun candidato sindaco nelle città più grandi dell’Umbria”. Anche se
l’Udc, come nelle passate elezioni, non e “parte di quella
coalizione, l’incertezza del
centro destra non rafforza di
certo la dialettica tra le parti
politiche”. “Una situazione
di grave incertezza - ribadisce
Ronconi - che alla fine può favorire l’avanzata di quei movimenti qualunquisti di cui non
si sente il bisogno”. E’ dunque il momento “di arginare
il qualunquismo che potrebbe sostituire un centro destra
evidentementebalbettante”.
Abboccamenti in corso con
Scelta civica, il cui segretario
regionale Elia Giovanni Orsini si è dimesso proprio in dissenso con la linea delle alleanB
ze politiche.
Il sindaco
Ikea a Corciano, Betti: “Nessun contatto
Credo che si stiano guardando intorno”
A CORCIANO
Il sindaco di Corciano Cristian Betti (foto) è categorico:
nessun responsabile dell'Ikea sino ad ora l'ha contatto ufficialmente per valutare la possibilità di realizzare il grande
stabilimento nella zona industriale di pertinenza del comune. Di voci però ne girano tante e tante sono anche le persone che con la qualifica non meglio precisata di "emissari"
chiedono di qua e di là, anche a diversi sindaci, quale
sia la disponibilità ad ospitare una sede del potente
gruppo svedese del settore
dell'arredamento.
Che
l'Ikea, dopo il blocco del
progetto perugino, stia cercando una zona molto vicina al capoluogo non è un
segreto. E' stato annunciato
alcuni giorni fa durante la
cerimonia inaugurale della
sede di Pisa. Ma sono già
mesi e mesi che se ne parla.
"Io credo che si stiano guardando intorno" precisa Betti "Bisogna solo stare attenti a persone che si dichiarano emissari e millantano
rapporti con l'azienda. Vanno dai sindaci per contatti informali, ma la credibilità è tutta da verificare. Io sono comunque contento che il nostro territorio sia ancora molto attrattivo per la grande industria, ci sono ottimi servizi a disposizione e l'apparato comunale è a disposizione per facilitare
ogni nuovo insediamento. Dobbiamo solo capire di che
cosa hanno bisogno”. Nel territorio, oltretutto, oltre ancora a parecchi lotti disponibili serviti dalla superstrada, ci
sono anche zone dismesse da recuperare, come tanto per
fare un esempio, quella dell'ex Sicel a Strozzacapponi. B
Anna Lia Sabelli Fioretti
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Marzo 2014
DELL’UMBRIA
20
CORRIERE
u
Perugia
Il sindaco e l’idea dello studentato diffuso, bocciato lo steccone davanti
alla chiesta dei templari: tutto in un convegno organizzato dalla Cisl
Ex carcere e caserme
per gli alloggi Adisu
Proposta del Comune
A PERUGIA
(AleAnt) Lo hanno battezzato “studentato diffuso”, niente collegi o stecconi. Tantomeno davanti ad un simbolo della città come San Bevignate. Il
sindaco Boccali davanti alla
platea della Cisl (incontro sul
futuro dei due atenei di Perugia) ritocca i piani sul collegio
della discordia. Niente revisione del progetto, secondo questa linea, ma una proposta tutta nuova che recuperi l'esistente. L'idea era stata lanciata anche da alcuni degli animatori
del gruppo facebook “Perugia:ieri, oggi e domani”. Non
sono pochi gli spazi che sarebbe possibile riutilizzare. A partire da quelli di proprietà del
ministero della Difesa e degli
Interni. Si tratta della ex caserma di corso Garibaldi e della
ex caserma di piazzetta Ferri,
in via dei Priori. E ancora: l'ex
carcere di piazza Partigiani,
che doveva fare da fulcro per
la cittadella giudiziaria e dopo il “fallimento” di questa
ipotesi si era pensato proprio
alla casa per studenti. Il problema è che l'interlocuzione
La commissione comunale approva la preconsiliare del campo da calcio
Centrosinistra a pezzi su Ponte della Pietra
Fuori Prc e Pdci, i socialisti votano contro
A PERUGIA
In commissione urbanistica di palazzo
dei Prori è stata definita “una piccola
opera con grandi polemiche”: la costruzione del centro interparrocchiale Beato Giovanni Paolo II di Ponte della Pietra, che per mesi ha diviso l'opinione
pubblica.
Il “protocollo d'intenti” sottoscritto tra
le parrocchie e l'asd di Ponte della Pietra, è stato recepito nella preconsiliare
della giunta comunale, per la variante
al prg sulla riclassificazione del terreno
di proprietà della chiesa, attuale sede
del campo da calcio e futura del centro
ecclesiale. L'atto è stato approvato dalla
III Commissione, dopo l'uscita dall'aula di Pier Luigi Neri (Pdci) ed Emiliano
Pampanelli(Prc), con il voto contrario
con i ministeri dura da dieci
anni e non si è mai arrivati ad
una svolta. Boccali aveva anche scritto lettere di fuoco al
di Silvano Segazzi e l'astensione di Mario Catrana del gruppo consiliare Sinistra e Socialisti Per Perugia.
L'assessore comunale alle Infrastrutture Ilio Liberati ha sostenuto l'accordo di
disputare nel campo anche la prossima
stagione calcistica, che proseguirà nel
nuovo impianto previsto a Pila e nei
campi regolamentari a Ponte della Pietra fino alla categoria pulcini.
Segazzi invece ha manifestato i suoi
dubbi sulla possibilità nel centro interparrocchiale di giocare a calcio la domenica mattina mentre si celebra la messa
e sul mantenimento dell'identità e dello
spirito di appartenenza dei giocatori
dell'asd Ponte della Pietra in altro quartiere.
governo per chiederne lo
sblocco nel periodo del federalismo demaniale. Per non contare quelli privati o di proprie-
Stefania Piccotti
tà del Comune, come l'ex
Tim, ex Coin, Turreno, ex sede del comune in via Fiorenzo di Lorenzo, zona tra via
Oberdan e scalette San Ercolano. Certo, il progetto di San
Bevignate (Boccali ha detto
che è stato approvato frettolosamente e che non doveva andarelì) per lo stop ai lavori prevede una penale di 1,5 milioni. Si perderebbe anche un finanziamento pubblico di 6.
La Cisl e il suo segretario Ulderico Sbarra hanno fatto da
cornice a questo incontro con
il sindaco Boccali con sullo
sfondo il futuro delle due università, presenti anche i rispettivi rettori. Partendo da una
descrizione accurata della città di Perugia, che ha visto negli anni un decremento delle
iscrizione universitarie, la tavola rotonda si è confrontata su
quali regole, relazioni e priorità si debba costruire il nuovo
sviluppo. Per questo diviene
strategico un approccio meritocratico alle questioni che
sappia essere la premessa a
nuovi progetti. Tra i settori nei
quali si dovrà cercare di creare nuova occupazione quella
della conoscenza e comunicazione, la green economy, l'assistenza, la cura e la buona formazione. Nel progetto di Perugia capitale europea, descritto dal sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e appoggiato
da Sbarra, “è stata indicata scrive la Cisl in una nota - una
possibilità di sviluppo non solo per la città ma anche per
l'intera regione, grazie anche
ad un'idea progettuale diffusa
a livello regionale che sappia
valorizzare le singole realtà”.
B
VALORE AGGIUNTO
dalla prima pagina
La grande
bruttezza
A parte l'italica abitudine di scaricare su altri responsabilità che sono riconducibili in modo chiaro e diretto all'
Amministrazione Comunale, alla Regione e alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, protagonisti, insieme all'Adisu e alla passata amministrazione universitaria, di questa brutta pagina della pianificazione urbanistica perugina, resta la gravità di aver solo
pensato alla costruzione di una stecca di edifici pluripiano davanti al magnifico tempio di San Bevignate: un
monumento unico nel suo genere, straordinario per la
maschia rudezza della sua architettura, eccezionale per
le rarissime decorazioni tardo duecentesche conservate
al suo interno, inserito in un contesto paesaggistico-ambientale miracolosamente conservato. E' stato chiesto:
"ma, quando si varava il piano, i cittadini dove erano"?
Non possiamo rispondere per gli altri, possiamo dire di
noi: noi ci fidavamo. Confidavamo che un progetto che
ha ricevuto tutti i timbri necessari non andasse a sfigurare per sempre la stupenda vallecola punteggiata di olivi,
cipressi e filari di viti a ridosso del cimitero monumentale. Pensavamo che quella valle, sopravvissuta alla urbanizzazione degli anni '60, quando non si conoscevano i
danni di una cementificazione sfrenata, non cadesse sotto le ruspe oggi, nel momento in cui - non finiremo mai
di stupirci - da ogni parte si parla di tutela dell'ambiente,
di salvaguardia dei beni artistici, di attenzione per la
bellezza. Vedere quest'oasi di verde aggredita dai caterpillar è spaventoso. Fa piacere prendere atto che il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, arch.
Francesco Scoppola, si sia detto stupito che tutto ciò si
stia verificando non solo in prossimità della chiesa di
San Bevignate ma anche a ridosso dei tenimenti agrari
appartenuti a Galeazzo Alessi e in una zona assimilabile
a bosco per la presenza di numerosi olivi. Ma allora,
come mai la stessa direzione regionale ha assentito, sia
pure dettando alcune prescrizioni, a quest'obbrobrio urbanistico che, se realizzato, suonerebbe come eterno atto di accusa nei confronti delle pubbliche amministrazioni che lo hanno voluto e autorizzato? Quanto al Comune, ci si chiede come sia stato possibile adottare e approvare una variante al Piano Regolatore Generale per declassare ad area edificabile una zona di eccezionale pregio ambientale. Come se Perugia, già maglia nera nella
classifica Istat per tutela del territorio (solo il 5 per cento
della superficie è protetta, contro una media nazionale
del 15,3), possa permettersi lussi di questo tipo. Proprio
a Perugia, del resto, si sta materializzando un esempio
negativo di riqualificazione del suolo urbano: la costruzione della nuova Monteluce. Provate ad affacciarvi dal
Mercato Coperto per vedere con i vostri occhi l'impressionante inquinamento visivo che producono quegli orrendi ecomostri, una cascata di cemento impietosamente riversata sul colle più bello, aprico e luminoso della
città. Ci si chiede se, a guasto ormai consumato, non si
poteva trovare proprio lì una comoda sistemazione per
gli studenti universitari. Era proprio necessario prevedere il consumo di altro verde e per di più di grande preB
gio?
Elena Stanghellini
Francesco Federico Mancini
CORRIERE
DELL’UMBRIA
Perugia
t
Venerdì 7
Marzo 2014
21
Amazon sarà main sponsor al Festival internazionale del giornalismo
A PERUGIA
Il Festival Internazionale del Giornalismo
ha annunciato i che Amazon sarà main
sponsor dell’edizione 2014. Grazie alla
centralità che attribuisce al lettore, Amazon
si presenta come il partner ideale per supportare e diffondere la cultura della partecipazione e le opportunità che esistono oggi
per quanti creano contenuti, siano essi giornalisti o autori. Al centro dell’VIII edizione
del Festival Internazionale del Giornalismo, fondato nel 2006 da Arianna Ciccone
e Christopher Potter, ci sono le tematiche
legate all’ascesa del lettore e al giornalismo
nell’era dell’open web. “Il Festival Internazionale del Giornalismo accoglie con entusiasmo Amazon come main sponsor dell’evento di quest’anno,” commenta Arianna
Ciccone, co-founder e direttore del Festival.
“Siamo molto felici di collaborare con una
delle più innovative realtà dei nostri tempi
perché l’era digitale, mai come oggi, presenta opportunità infinite di trovare nuove vie
per diffondere l’informazione ai lettori di
tutto il mondo.” Grazie al sostegno di Amazon, il Festival si configurerà ancora di più
come un laboratorio sperimentale di cinque
giorni nel quale i giornalisti saranno liberi
di confrontarsi e scambiare opinioni, tra loB
ro e con i lettori.
Secondo una indagine si colloca al quarto posto nella top ten delle 10 manifestazioni culturali più seguite in Italia
Eurochocolate evento da sballo
A PERUGIA
Eurochocolate è fra i 10 eventi culturali più seguiti in Italia. Lo rileva la speciale ricerca "Sponsor Value - Cultura
e Spettacolo" che colloca il
popolare evento perugino, seguito da 32,2 milioni di italiani, al quarto posto, preceduto solo dal Carnevale di Venezia (34 milioni), la Mostra del
Cinema di Venezia (32,9 milioni) e il Carnevale di Viareggio (32,5 milioni). L'indagine, realizzata da StageUp Sport & Leisure Business e
Ipsos, è stata condotta su un
campione rappresentativo
della popolazione italiana.
"Trovarsi in una Top Ten cosi
prestigiosa - dichiara Eugenio Guarducci (nella foto),
presidente di Eurochocolate fa venire i brividi. Soprattutto perché vicino a noi ci sono
eventi che hanno una lunga
tradizione mentre Eurochocolate è un evento molto gio-
#
!
"
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%'() * )+,)*)-! . /)
vane che in poco tempo si è
dimostrato capace di attrarre
l 'interesse di milioni di visitatori. I nostri 20 anni di storia
abbassano senz'altro la me-
dia degli altri nove eventi in
classifica che in totale fanno
circa 1701 anni di età! Il nostro prossimo obiettivo sarà
quindi la conquista del po-
dio." StageUp e Ipsos hanno
indagato anche i consumi culturali e di spettacolo degli italiani, fornendo una fotografia delle attività preferite per
il tempo libero: la ricerca rileva la prevalenza dell'interesse
per il cibo, rappresentato dalla preferenza per le sagre e le
feste di paese (37,3 milioni di
italiani interessati) e per le fiere enogastronomiche (33,7
milioni di interessati). Si posizionano bene l'andare al cinema (secondo posto con 35,4
milioni di preferenze) e visitare i musei (terzo posto con
34,1 milioni). La visita a mostre temporanee di pittura, fotografia, scultura e design interessa 32,4 milioni di persone e completa le prime 5 posizioni.
Le kermesse del cioccolato,
sempre più seguita dagli italiani,tornerà dal 17 al 26 ottobre prossimi, con "Masterchoc" . "Non faremo Torte a
nessuno" è l'ironico claim della ventunesima edizione, in
programma da venerdì 17 a
domenica 26 ottobre. Il tema
vuole essere uno stimolo per i
visitatori ad interagire in maniera diretta con la materia
prima cioccolato attraverso
anche l'aiuto di esperti cioccoB
latieri e pasticceri.
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Marzo 2014
DELL’UMBRIA
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CORRIERE
u
Terni
Rilevate carenze igienico-sanitarie, problemi strutturali e la presenza non autorizzata di anziani non autosufficienti
Blitz in una casa di riposo a “La Castagna”, accertate irregolarità
A TERNI
Dopo quella presa di mira mesi
fa dalla finanza, un’altra casa di
riposo finisce nelle maglie dei
controlli attivati dal Comune di
Terni, dall’Asl e dai carabinieri
del Nas e dell'ispettorato del lavoro.
Nella giornata di ieri le verifiche
sono scattate all'interno di una
struttura situata in località La
Castagna: la classica casa di riposo - e non una struttura protetta - destinata ad ospitare persone autosufficienti.
I controlli, però, avrebbero fatto
emergere la presenza di diversi
anziani non autosufficienti, oltre una decina in totale. Un fatto, questo, che dovrebbe portare
a conseguenze facilmente prevedibili - come la sospensione
dell’attività - anche se ogni decisione in merito è stata rinviata
alla giornata di oggi.
L'intervento degli operatori dei
servizi sociali comunali, unitamente al personale Asl e dei carabinieri, si sarebbe concentrato
anche su alcune carenze igenico-
sanitarie, strutturali e relative all'
agibilità dei locali.
Le verifiche hanno riguardato
anche il personale della casa di
riposo e sarebbero state rilevate
difformità dal punto di vista dei
contratti lavorativi e anche per
quel che concerne il numero deB
gli operatori presenti.
F.T.
L’assessore regionale interviene sul dibattito: “Non è una sconfitta e non si temano ricadute di immagine” Sacripanti interroga su polizia postale e polfer di Orvieto
Paparelli dice sì all’area di crisi complessa
“Sia una grande opportunità per il territorio”
A TERNI (r.c.)
Sull’area di crisi complessa di Terni si è
aperto un dibattito molto acceso, assessore Paparelli qual è la sua opinione?
“Il comprensorio ternano sta affrontando una crisi difficile con ricadute economiche ed occupazionali straordinarie. Riconoscere la criticità e la straordinarietà
della situazione è condizione necessaria
per individuare strumenti e soluzioni,
avendo l’onesta politica di chiamare le
cose con il proprio nome. Attivare le procedure ministeriali previste per le aree di
crisi complesse, significa avere il coraggio
di affrontare i problemi del territorio per
quello che sono e con l’unico strumento
idoneo a dare una risposta ad obiettivi
strategici”.
Si sono levate alcune voci contrarie a questa ipotesi. Cosa risponde?
“Siamo chiamati ad affrontare gli effetti
di una crisi globale persistente e politica e
associazioni sono ad un bivio: cogliere o
meno questa opportunità, senza tentennamenti. Il percorso deve concretizzarsi
senza rinvii o tattiche dilatorie, uscendo
dalla contraddizione di chi, da un lato,
mette in evidenza la gravità dei problemi
e dall’altro evidenzia la non necessità di
strumenti straordinari. Certo, il riconoscimento di area di crisi complessa non è,
e non può essere il fine, ma lo strumento
per attivare risorse per un progetto di rilancio territoriale, in grado di far agganciare i segnali di ripresa. E’ giusto che ci
sia un dibattito in proposito con opinioni diverse del mondo produttivo e sindacale, ma è il tempo delle scelte e della
responsabilità”.
Ma per questo territorio non è un po' come ammettere una sconfitta?
“Il percorso non può, e non deve, essere
percepito come una sconfitta, né far te-
Assessore regionale Fabio Paparelli
mere ricadute in termini di immagine,
ma come una grande opportunità, l’unica veramente percorribile e concreta, in
grado di rafforzare il patto di solidarietà
tra istituzioni nazionali e locali e il tessuto economico e sociale. Prova ne sono gli
esempi positivi di Porto Marghera e
Piombino. In passato sia gli accordi di
programma, sia i patti territoriali, così come l’incessante lavoro di concertazione
sulle grandi vertenze acciaio e chimica
verde, hanno generato effetti positivi (Polo universitario, infrastrutture viarie, innovazione etc.) che hanno valorizzato un
patrimonio di professionalità, lavoro, cultura e storia industriale che, lunedi sarà
celebrata a Terni, con il 130esimo delle
acciaierie, alla presenza del presidente
Grasso”.
Quali sono i veri vantaggi allora?
“Laprocedura ha un senso solo se finalizzata ad interventi strategici: riqualificazione industriale e ambientale, nuove infrastrutture, investimenti su innovazione
e ricerca. Terni deve sviluppare il suo ruolo di città moderna capace di trainare l’intera Umbria. Le risorse statali straordina-
rie, nel caso di accoglimento, unite ad
una stagione di fondi comunitari utilizzati per progetti d’area, possono farci raggiungere tali obiettivi”.
Anche sui temi ambientali il dibattito si fa
sempre più acceso. Facili allarmismi?
“Sbaglia chi ritiene che su questi temi siamo all’anno zero o che bisogna ancora
accumulare studi ed indagini. Permangono delle criticità ma molto è stato fatto.
La Provincia di Terni, e con essa la città,
è stata la prima in Italia, ad attivare una
rete di monitoraggio della qualità dell’aria; le istituzioni locali sono state le prime
a stipulare con la più grande multinazionale del territorio un protocollo ambientale che ha consentito notevoli miglioramenti e che va attuato anche in quelle
parti ferme, come il teleriscaldamento ed
implementato con progetti di riutilizzo
delle scorie. Un piano straordinario di
bonifica delle discariche delle fabbriche,
può essere un’occasione di lavoro e sviluppo, ma servono risorse, in una città
che si è sviluppata, grazie ed intorno alla
fabbrica. Allora ciò era un valore, oggi
un tema su cui porre l’attenzione senza
inutili allarmismi. Un piano di infrastrutture come la bretella Ast, la piastra la
logistica e il collegamento ad essa su rotaia, occorrono ad attenuare il problema
del traffico, che influisce sull’ambiente”.
Quale elemento ritiene maggiormente
strategico per il futuro?
“Il sostegno alla ricerca e all’innovazione. Terni città intelligente e sostenibile,
sostegno alle start up innovative, smart
city, smart gride: è questa la Terni di domani. Essere oggi, in questi ambiti, tra le
prime 10 città del Paese significa contare
su un patrimonio vivo che deve essere coltivato. La Regione deve fare e sono sicuB
ro farà la sua parte”.
“Continuiamo a perdere pezzi
La Provincia non può restare
a guardare senza fare niente”
A rischio I tagli potrebbero colpire la polizia postale di Terni e quella
ferroviaria di Orvieto
A ORVIETO
“La Provincia non può rimanere indifferente all’ennesimo tentativo di mortificazione perpetrato ai danni di
questo territorio e ai suoi cittadini”. A dirlo è il consigliere provinciale Andrea Sacripanti (Gm) che con un’interrogazione urgente chiede alla giunta di intervenire per
scongiurare la chiusura del posto di polizia ferroviaria di
Orvieto e della polizia postale di Terni.
“Una scelta insensata - sostiene - sia per Orvieto, che
rappresenta un polo di attrazione turistica importantissimo per l’Umbria e il cui scalo ferroviario ha un bacino
di utenza considerevole, sia per Terni che dovrà rinunciare ad uno strumento fondamentale per il contrasto ai
crimini informatici in costante aumento. Dopo il tribunale e la sede dell’Asl, il territorio rischia di perdere altri
pezzi di istituzioni.
La situazione - conclude il documento - non è più tollerabile anche perché queste scriteriate e incomprensibili
decisioni, oltre a ledere il prestigio delle singole realtà
territoriali, avranno un impatto fortemente negativo sulla vita dei cittadini il cui diritto alla sicurezza, alla legalità e a fruire di servizi essenziali, appare ormai irrimediaB
bilmente compromesso”.
Il titolare delle deleghe economiche di Palazzo Donini è stato ascoltato dalla seconda commissione
I lavori al circolo Il Drago dalle ore 9
innovazione e ricerca
Riommi: “Strumento utile da inquadrare in area vasta” Sviluppo,
Oggi il workshop Assindustria
A PERUGIA
“In un periodo di crisi internazionale
come quello attuale il nostro obiettivo
deve essere il rilancio dello sviluppo dell’industria manifatturiera nel nostro territorio. L’attivazione dell’area di crisi
complessa è l’unico strumento politicoamministrativo al momento disponibile. Siamo però consapevoli di tutti i limiti oggettivi che ha questo dispositivo
normativo, anche per il continuo mutamento del quadro legislativo di riferimento. Ma non possiamo non porre
questo tema all’interno della politica industriale del nostro paese. Per rendere
più efficace lo strumento dell’area di crisi complessa, però, è necessario valutarlonon solo nell’ambito del territorio ternano ma all’interno della crisi che sta
colpendo tutta l’Umbria, l’Italia centrale e l’intero Paese”. È quanto dichiarato
dall’assessore all’economia, Vincenzo
Oggi incontro aperto a tutti i cittadini
Anche a Terni nasce il comitato
a sostegno della “Lista Tsipras”
A TERNI
Anche a Terni, dopo un’affollata assemblea alla Circoscrizione Nord, nasce l’intenzione di costituire il
comitato per la “Lista Tsipras” alle europee del 25
maggio, che aderisce all’appello nazionale lanciato
da Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinelli e Guido
Viale a sostegno della candidatura di Alexis Tsipras,
presidente del partito greco Syriza. Un altro incontro, sempre aperto a tutti, si ripeterà oggi alle 17 presso la sede messa a disposizione di Rifondazione Comunista in via Vitalone, 18. Per qualsiasi info [email protected] o pagina facebook Terni
B
per l’Altra Europa - con Tsipras.
Riommi, nel corso dell’audizione che si
è tenuta ieri in seconda commissione,
presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, nell’ambito dell’analisi della mozione di Damiano Stufara (Prc) per il riconoscimento dello stato di crisi complessa per l’aria di Terni e Narni.
La commissione ha delegato il consigliere Manlio Mariotti (Pd) e lo stesso presentatore della mozione Damiano Stufara, a lavorare ad una sintesi dopo le
indicazioni raccolte nelle numerose audizioni tenute. Il gruppo di lavoro predisporrà una bozza di documento da analizzare in commissione per poi essere
portato in aula. Nel corso della seduta è
stato preso in considerazione anche il
documento presentato dal presidente
del consiglio regionale, Eros Brega, per
lo studio delle problematiche ambientali del territorio ternano, che verrà approB
fondito nella prossima seduta.
A TERNI
Innovazione e ricerca per lo sviluppo del territorio ternato. Sarà il motivo conduttore
del workshop organizzato della sezione territoriale di Confindustria Umbria in programma oggi alle 9 al circolo “Il Drago”. Un’occasione di incontro
tra le imprese ei principali attori del territorio per confrontarsi su
alcune questioni cruciali e proporre idee
concretamente realizzabili. L’incontro sarà
aperto dal presidente
di Confindustria Umbria Ernesto Cesaretti. Seguiranno interventi dedicati a innovazione, multinazionali, finanza per le imprese, azioni che la sezione di
Terni ha programmato ber il prossimo biennio. Queste ultime saranno illustrate dal preB
sidente Stefano Neri (nella foto).
-MSGR - 06 UMBRIA - 33 - 07/03/14-N:
Umbria
www.ilmessaggero.it
METEO
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
PERUGIA
Terni
Venerdì 7
Marzo 2014
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Terni
Aidas, le socie Actl
fanno dietrofront
«Torniamo
nella cooperativa»
Terni
Arrivano tre pm
ma mancano
gli uffici: in tilt
il tribunale
Capotosti a pag. 45
Servizio a pag. 45
Perugia
Blitz della polizia
nei covi dei clandestini
Controlli negli appartamenti di Fontivegge
Trovati balordi legati al mondo della droga
Servizio a pag. 34
Malato di gioco denuncia lo Stato
Paolo, cinquantenne perugino, porta in tribunale i Monopoli: «Persi 200mila euro
per colpa di Gratta e Vinci e videopoker». C’è anche chi si gioca tutta la liquidazione
`
Michele Milletti
PERUGIA Un dramma iniziato per
gioco. Proseguito nel gioco diventato malattia. E ora la consapevolezza che tornare alla normalità sarà tutt’altro che un gioco. Perché ha distrutto se stesso
nell’ossessione della vittoria che
cambia la vita, ha deluso sua moglie e i suoi figli. Perché ha un
fardello di duecentomila euro a
zavorrare i suoi giorni. E nonostante tutto può dirsi fortunato,
dal momento che ha ritrovato lavoro e un minimo di serenità.
Questo perché Paolo, cinquantenne perugino, dopo quattro anni di gioco malato e sfrenato ha
avuto il coraggio (o forse la forza
che la disperazione può dare) di
chiedere aiuto allo sportello di
Adoc Umbria, l’associazione per
la difesa e l’orientamento dei
consumatori diretta nella nostra
regione da Angelo Garofalo. E
ora, rimesso in carreggiata, Paolo si appresta a dare battaglia allo Stato. Ha deciso, affidandosi
all’avvocato Stefania Biscotti e
con il sostegno dell’Adoc, di portare in tribunale l’amministrazione autonoma dei Monopoli di
Stato. Responsabile, a suo dire,
della ludopatia di cui ha sofferto
per anni.
Continua a pag. 37
Rapina, legata per ore
e salvata dalla figlia
Buoni propositi
Gli umbri lo fanno meglio
atelo a Perugia,
giocatela a Gubbio,
assaggiatela Todi,
compratela a Terni,
bevetelo a Foligno e
ascoltatela a Terni,
gustatela a Castello o a
Norcia. Quel che vi pare,
purché in Umbria. Da
queste parti funziona
meglio. Saranno le colline, il
F
clima, la terra, la manualità,
ma quanto di assaggia, si
pianta, si produce e si tesse
è più buono, più delicato,
più saporito, più caldo. Così
viene percepito, così va
raccontato, così è. Pare
incredibile, ma l’Italia
continua a premiare i
prodotti umbri. A partire
da uno.
Continua a pag. 44
Tanti i malati di gioco in Umbria
La tragedia del Broletto Il giorno del ricordo
Assalto di un bandito solitario
a una gioielleria del centro di Foligno
FOLIGNO Rapinatore solitario
assalta la gioielleria Brunozzi
in Corso Cavour, storica attività che si trova nel complesso
del palazzo delle logge in pieno centro storico, blocca la titolare, la lega e quindi fugge.
La donna resterà legata e imbavagliata per ore fino a quando non la salverà la figlia. Il
bandito è fuggito a piedi, ma
la polizia che conduce le indagini, non esclude che possa
avere avuto un complice ad attenderlo a bordo di un’automobile. Gli investigatori della
poliziapensano sia stato un
colpo studiato e non improvvisato. Forse studiato da settimane.
Camirri a pag. 42
L’angolo del meteo
Weekend ok
Gilberto Scalabrini
Il tempo guarisce lentamente, l'instabilità è sempre meno vivace e
gli spazi di sereno si fanno più ampi. E' il segnale che si apre un lungo periodo di alta pressione, come
se l'esordio della primavera meteorologica volesse rompere ogni legame con l'inverno appena trascorso. Oggi, il tempo si presenta
stabile, ma il cielo non sarà completamente soleggiato. Domani
qualche incertezza per le nubi nelle zone interne dell'Umbria orientale. Domenica prevalenti condizioni di bel tempo, ma il vento sarà a tratti sostenuto e freddo.
Ansia da presidente
Boldrini. Ieri non è
arrivata per via dei lavori della
Camera, oggi la attendono per
due cerimonie a Perugia e
Todi. Ieri era stato allertato
anche un noto parrucchiere.
Oggi arriverà?
*****
Cena di ringraziamento per
la vittoria alle primarie Pd di
Perugia. Boccali si lascia
andare a una lista dei cattivi:
Capaldini, Chianella e Rossi
(Aviano). I quali ora
organizzeranno la resistenza?
Mini dirigenti
il premio
appeso
a una firma
PERUGIA Nell’anno delle elezioni comunali le trattative per i
contratti integrativi negli enti
locali diventano materia che
incendia ben più del normale.
La partita che si gioca al Comune di Perugia diventa chiave non solo per i 1200 che guardano la busta paga e aspettano. Ma anche perché può diventare un caso di scuola per
l’Umbria che fa i conti con il
grande mondo del pubblico
impiego e con la spending review.
I bene informati raccontato
come nei giorni scorsi la delegazione trattante del Comune
di Perugia si sia seduta al tavolo con i sindacati con indicazioni chiare: portare a casa
l’accordo sulle linee guida e
poi parlare di quattrini. Ma
dentro ai tre punti chiave che
l’amministrazione mette sul
piatto, sotto sotto di soldi già si
parla. Perché, per esempio, c’è
la possibilità che le mitiche posizioni organizzative becchino
una sforbiciata, ma non troppo però. Meglio farlo di più dal
2015.
Sulle risposte le Rsu sono
tiepide. Anche perché c’è un
documento del 25 novembre
scorso che picchiava duro, tra
SPENDING
REVIEW
COMUNE
DI PERUGIA
BAGARRE
SU SOLDI
E ACCORDI
«Daniela e Margherita erano un esempio»
PERUGIA Il 6 marzo 2013 due dipendenti della Regione, Daniela Crispolti e Margherita Peccati, vennero uccise
mentre erano al lavoro. «Erano due brave persone», ha detto commossa la presidente Marini. Fabrizi a pag.44
l’altro proprio sui soldi ai mini
dirigenti: meglio darne di più
agli impiegati cui finiscono
sempre le briciole. Ma c’è di
più. C’è una postilla sull’accordo firmato per il 2012 che dice
come a fine 2013 scadeva l’accordo decentrato 2010-2013 e
che prima di mettere mano al
pagamento di nuove indennità bisognava rimettere tutto in
discussione. Discussione che è
iniziata nei giorni scorsi. E c’è
chi pensa di brandire quelle righe messe a verbale proprio
dai sindacati interni per spiegare che forse è inopportuno
continuare a pagare i mini dirigenti (e le alte professionalità)
a fronte di un accordo che una
delle due parti considera scaduto. Si sa, nella dialettica sindacale non si va per il sottile. E
la partita dei premi è quanto
mai delicata. Soprattutto perché il pubblico impiego, che in
Umbria pesa per più di quarantamila addetti(scuola compresa), si trova a dover fare i
conti con la cinghia da tirare.
Anzi, già tirata. E quando c’è la
sfida per i premi la tensione si
accende con niente. Anche su
una virgola. Figurarsi su una
firma e sulla proposta di un accordo che infila paletti e mosse col contagocce.
Luca Benedetti
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VENERDÌ 7 marzo 2014
StragedelBroletto,unannofa
Toccante cerimonia in Regione. Il ricordo di Margherita e Daniela
Dal lusso al carcere
Quando
Gheddafi Jr.
era il «re»
di Perugia
«Eurochocolate» diventa il quarto evento nazionale
Lo dice una ricerca
specializzata:
il Festival più gustoso
d’Italia mobilita ogni
anno milioni di fans
SERVIZI
· Alle pagine 2 e 3
S.COLETTI · In Nazionale
L’INVENTORE
EugenioGuarducci,
estro& talento
CIIOOCCCCOOLLAATTOO
C
DDII SSUUCCCCEESSSSOO
Gioielleria rapinata, ferita la titolare
BORGIONI · A pagina 7
Malati di scommesse
«Rovinato»
dal gioco: perde
una fortuna
S. ANGELICI · A pagina 4
«Colpo grosso » in pieno centro a Foligno. Ha agito un bandito solitario
PEPPOLONI · A pagina 13
La storia Presi tre giovani. Sono gli autori di raid tra Umbria e Toscana
Da Bergamo al Trasimeno per svaligiare ville
SONO TRE VENTENNI. Tutti di origine albanese. E sono loro, secondo i carabinieri, i componenti di una gang che ha
compiuto raid e furti in ville e abitazioni
isolate al confine tra Umbria e Toscana,
partendo da Bergamo, città dove risiedevano. I tre sono stati arrestati dai carabinieri di Siena, al termine di una lunga indagine che ha portato i militari a ricostruire il modus operandi della banda e poi a
identificare e bloccare i componenti.
I tre albanesi, che agivano sempre intorno all’ora di cena, sono ritenuti responsabili di almeno due saccheggi compiuti
tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre in abitazioni di Castiglione del Lago,
dalle quali era stato portato via un bottino ingente in denaro contante, gioielli e
vari oggetti preziosi. Altri colpi erano invece stati messi a segno in Toscana. Gli
albanesi avrebbero avuto dei ‘fiancheggiatori’ anche a Perugia.
Blitz contro i pusher
Abitazioni
al setaccio
BERETTA · A pagina 5
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‘Carnevale del cane’
La grande sfilata
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Violenze, don Elvio
a processo
LEGGI L’ARTICOLO
Corriere della droga
preso alla Stazione
•
32 ECONOMIA & FINANZA
IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE
VENERDÌ 7 MARZO 2014
INNOVAZIONE RICONOSCIMENTO CONSEGNATO DAL SALONE TECNOLOGICO DI CREMONA
Dal tabacco al biogas? Si fa così
Premiata l’azienda umbra «Iraci» per la riconversione della filiera
· PERUGIA
CAMERA
ll segretarioMarioPera
NUOVI SISTEMI
Visure
camerali,
si cambia
· PERUGIA
CON UN NUOVO volto ed ele-
menti innovativi, è entrata
in scena la rinnovata visura
camerale. Amministrazioni,
professionisti e cittadini, nella consultazione dei dati del
Registro delle imprese, potranno ottenere così informazioni ancora più chiare, complete, accessibili e garantite.
«Rendere i contenuti della visura camerale più chiari,
completi e facilmente fruibili, — ha affermato Mario Pera, segretario generale della
Camera di Commercio di Perugia — è il nostro contributo ad aumentare la diffusione del patrimonio informativo delle Camere di Commercio verso le imprese e i cittadini. Attraverso Infocamere
lavoriamo costantemente e
investiamo nello sviluppo
del Registro delle imprese
che rappresenta uno degli asset nazionali sui cui fondare
lo sviluppo dell’Agenda digitale. Spazio dunque alle novità nella visura camerale, per
incontrare sempre meglio le
esigenze degli utenti. Informazioni più chiare e complete, grazie alla nuova veste grafica della visura camerale e
di tutti i documenti ufficiali,
che facilita la lettura dei principali dati dell’impresa. Informazioni più accessibili e
garantite, grazie al QR Code
che consente ovunque e in
qualsiasi momento di recuperare il documento originale
direttamente da smartphone
e tablet e confrontarlo con
quello in proprio possesso».
DA IERI sulla prima pagina
della visura sono evidenziate
le principali informazioni
dell’azienda: i suoi dati anagrafici ed economici, le informazioni relative all’attività
esercitata e un riepilogo dei
documenti e delle certificazioni dell’impresa. Grazie
all’indice navigabile si può
accedere direttamente alle informazioni da approfondire
ed avere una sintesi dei dati
principali grazie agli schemi
presenti all’inizio di ogni paragrafo.
HA SEMPLICEMENTE cambiato
«dieta», passando dalla coltivazione tradizionale del tabacco, coltura ad alto reddito che dava lavoro a
5 dipendenti, alle colture energetiche (mais, sorgo, triticale e orzo) e
ha garantito col biogas la conservazione dei posti di lavoro. Ma non
solo: di recente ha ridotto drasticamente la quota di insilati grazie a
una serie di accordi con aziende
della zona per il ritiro dei loro residui. In tal modo ha dato anche risposta a problemi significativi del
settore olio (la gestione della sansa) e di un vicino allevamento suinicolo, che così ha potuto riprendere l’attività zootecnica grazie alla possibilità di cedere i liquami
all’impianto di biogas.
GRAZIE al biogas, il calore ottenuto va per il 35% al riscaldamento
dei digestori, per il 10% agli uffici
e abitazioni, il 25% per le serre
aziendali. Parliamo dell’azienda
agricola «Iraci Borgia» di Bevagna, gestita dal giovane manager
Giacomo Iraci. L’azienda è stata
premiata a Cremona nell’ambito
di «BioEnergy Italy», il più importante salone delle tecnologie per le
CORAGGIOSO
A sinistraGiacomoIraciriceve
il premio«BioEnergyItaly»
a Cremona.In altostudenti
in visitaall’aziendadi Bevagna
STOP ALLA CRISI
L’impresa agricola
è riuscita a mantenere
i livelli occupazionali
biomasse e le rinnovabili in agricoltura. Il premio impianti a biomasse o biogas, e relativa filiera,
(impianti di combustione o gassificazione o digestione anaerobica), è
destinato alle aziende agricole e
agli enti locali che hanno offerto i
migliori esempi d’impianti realizzati nel rispetto dell’uso del suolo
e delle risorse naturali, dell’efficienza energetica e degli interessi
dell’agricoltura e delle comunità
locali.
E LA «IRACI» aveva appunto tutte queste caratteristiche, tanto che
è tornata a casa, incassando anche
la menzione speciale. Tra le motivazioni del premio, la modifica ri-
levante della «dieta» che ha consentito un uso efficiente di residui; la soluzione di uno dei problemi più annosi dei frantoi della zona, come il recupero della sansa di
olive; la ripresa di un’attività zootecnica confinante, grazie al ritiro
dei liquami. Da sottolineare che
l’azienda si è dimostrata in «salute» anche dal punto di vista occupazionale, visto il mantenimento
dei posti di lavoro dopo la fine della tabacchicoltura.
Silvia Angelici
IL CONVEGNO SE NE PARLA A VILLA UMBRA DI PILA
LA SCELTA LA CIA APPREZZA IL TESTO REGIONALE
· PERUGIA
«LA PREADOZIONE da parte della Giunta Regionale della nuova normativa su agriturismo, fattorie didattiche e agricoltura sociale costituisce un importante passo avanti in direzione dell’adeguamento delle disposizioni di legge alle nuove esigenze del mondo agricolo». Questo il
primo commento di Domenico Brugnoni, presidente della Cia dell’Umbria, al provvedimento trasmesso al Consiglio Regionale per la definitiva approvazione. «La multifunzionalità dell’azienda agricola rappresenta una delle innovazioni più interessanti degli ultimi anni — spiega Brugnoni — E’ quindi da giudicare positivamente l’inquadramento in
un’unica legge delle tre espressioni più rilevanti di questa importante
novità, più volte richiesto dalla Cia dell’Umbria. Ora occorre stringere i
tempi per il varo finale della legge da parte del Consiglio Regionale».
«Fonti rinnovabili, la sfida» Sì alla legge sugli agriturismi
«FONTI rinnovabili ed efficienza energetica, quali strumenti, obiettivi
ed opportunità offerte dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE)». È questo il tema che sarà approfondito mercoledì 12 alle 9 a Villa Umbra durante il convegno organizzato della Scuola umbra di amministrazione
pubblica. L’iniziativa si colloca all’interno del protocollo d’intesa firmato il 24 luglio 2013 tra Regione Umbria, GSE e Sviluppumbria.
Il GSE opera per la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso la
qualifica tecnico-ingegneristica e la verifica degli impianti a fonti rinnovabili e di cogenerazione ad alto rendimento e riconosce gli incentivi per
l’energia elettrica prodotta e immessa in rete da tali impianti. Deve garantire una maggiore concorrenzialità nel mercato del gas naturale.
LA STRETTA ‘UMBRA CONTROL’ HA PROGETTATO IL «GRUWEB». CONSENTE DI CONTROLLARE I DIPENDENTI
Addio ‘furbetti del cartellino’. Un software li stana
intorno al perimetro del Duomo
di Milano, il sistema di building
automation della Galleria Nazionale dell’Umbria, il sistema di sicurezza per la Biblioteca Nazionale di Firenze, tutti gli impianti di
sicurezza integrati presenti nel
complesso anrchitettonico della
«Fondazione Cini» sull’Isola di
San Giorgio a Venezia.
· PERUGIA
VECCHIO «CARTELLINO» addio. Adesso c’è Gruweb ed è il programma che consente la gestione
del personale on line e da tutti i
dispositivi. Il software è stato progettato da «Umbra Control»,
azienda specializzata nel settore
della sicurezza e videosorveglianza, della raccolta e gestione dati.
L’azienda fondata nel 1975 da
Mauro Cassini e Italo Ercolani
opera in tutti questi settori progettando e realizzando sistemi per i
settori industriale, bancario, pubblico, militare. Ieri, il presidente
della sezione «meccanica» di Confindustria Pietro Tacconi con Veronica Albergotti e Mauro Mar-
chi (entrambi di Umbra Control)
hanno illustrato le caratteristiche
del programa.
L’AZIENDA negli anni ha indirizzato la sua specializzazione verso
la protezione dei beni artistici, architettonici e storico-religiosi lavorando in quest’ambito su tutto
il territorio nazionale. E’ di «Umbra Control» l’avanzato sistema videosorveglianza sulle terrazze e
LE COMPETENZE di Umbra Control nella creazione di sistemi capaci di centralizzare la gestione di
tutti gli impianti tecnologici è stata utilizzata anche per la progettazione e realizzazione del sistema
di protezione della Sacra Sindone
in occasione della sua esposizione
al Duomo di Torino nel 2010.