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COMUNICATO STAMPA
Si chiude il primo International Parks Festival
un evento ospitato dalla Città di Trezzo sull’Adda che ha animato il centro cittadino,
la Centrale Enel Taccani e le altre location coinvolte,
raccogliendo seguito e consensi intorno al tema
del “valore della natura”
un programma di convegni e workshop, esposizioni e spettacoli, esperienze da parchi
stranieri e ospiti internazionali, raccolti in un percorso condiviso che ha permesso di
istituire una nuova formula di incontro
per istituzioni, parchi, università, associazioni e cittadini
Più di 25mila visitatori e tante nuove proposte
per la manifestazione dedicata a parchi e ambiente
che si è svolta a Trezzo sull’Adda (MI) dall’1 al 4 maggio
1200 convegnisti nelle diverse giornate e sezioni,
di cui il 40% rappresentato da professionisti del settore,
in particolare iscritti all'Ordine degli Architetti di Milano e di Bergamo.
6 Delegazioni straniere:
Germania, Inghilterra, Austria, Spagna, Serbia, Romania
Volge al termine la prima edizione dell’International Parks Festival: per quattro giorni
istituzioni, operatori e tecnici si sono incontrati e confrontati, in un ampio programma
finalizzato a sostenere “la creatività della natura” e i paesi che la vivono.
Emerge come fondamentale lo sviluppo della comunicazione e dell’informazione
consapevole su questi temi, come strumento per un vero passaggio dalla Green
Economy alla Green Society: i parchi come nuovo motore dell’economia, elemento
scatenante per la prossima rivoluzione culturale, come modello da seguire, da non
considerare come luoghi astratti o solo aree verdi, ma realtà concrete in cui convivono
natura, civiltà e realtà produttive, aprendo il parco a cittadini e aziende.
-Il Festival gode del patrocinio di Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare, Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, di Federparchi, delle
Province di Milano, Bergamo, Lecco e Monza Brianza, della Presidenza e Segretariato
Permanente della Convenzione delle Alpi, dell’Università degli Studi di Bergamo,
dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano e di Bergamo, dei Comuni di Vaprio
d’Adda e Capriate San Gervasio, di Coopagri.
Fondamentale il sostegno delle aziende del territorio che hanno condiviso e aderito alla
manifestazione: GELSIA, CEM AMBIENTE, PERCASSI, GAZELEY, GESTEDIL, CAP
HOLDING, ENEL, ENECO, A2A Spa.
Un ringraziamento particolare al Corpo Forestale dello Stato.
-Dichiarazione conclusive:
Giuseppe Luigi Minei, Direttore del Parco Adda Nord: “Il Parco Adda Nord è stato
cuore ed anima di questa quattro giorni di incontri del Festival valorizzando il ruolo dei
parchi in questo momento difficile gestione delle criticità ambientali ed economiche . Il
Fiume Adda, storicamente motore industriale e fonte di sviluppo del territorio, si candida
ora ad essere contro motore industriale e sorgente di nuovi progetti e proposte innovative
per l’economia del futuro che dovrà indirizzarsi all’ integrazione olistica tra uomo e natura:
i parchi come rete ed ossatura per un nuovo modo di vivere, per lo sviluppo socio economico e culturale del futuro.
Massimo Colombo,Vice Sindaco della Città di Trezzo sull’Adda, partner dell’evento
“grande soddisfazione dell’amministrazione comunale per aver ospitato un evento
internazionale che ha portato alla ribalta la Città di Trezzo sull’Adda e la sua sensibilità ed
interesse alle tematiche ambientali. Ringrazio il Parco dell’Adda e Fe.Da. per aver
individuato nella nostra città il luogo per affrontare nel concreto tematiche fondamentali
per il futuro dei parchi, delle riserve e delle aree protette, nuove economie di gestione,
progetti ed idee, green economy e finanziamenti europei, con il coinvolgimento di tecnici
e professionisti e di tutta la città attraverso incontri, mostre, spettacoli.”
Daniele Baronio, Presidente FE.DA. srl, organizzatore dell’evento insieme a Città di
Trezzo sull’Adda, Federparchi e Parco Adda Nord.“Con questo Festival si è aperta una
finestra internazionale di confronto tra mondo dei parchi, istituzioni, università
e il mondo economico che ha portato nella Città di Trezzo d'Adda tecniche e formazione
su nuove tematiche e nuove progettualità. I parchi sono turismo e cultura, i parchi
sono un tassello fondamentale dell'economia del futuro e proprio da questi argomenti
lavoreremo all'edizione 2015 dell'International Parks Festival.”
"La presenza di circa1200 convegnisti - aggiunge Rossella Venturelli, Responsabile
della Direzione Organizzativa del Festival -quella di6 paesi delegati attraverso i
propri referenti di parchi naturali, aree protette, ecomusei che hanno portato
progetti, esperienze, best practice da confrontare con quelle italiane per creare un modello
di sviluppo e crescita rispettosa e volta al recupero e mantenimento dell'ambiente
circostante, danno un forte segnale sul successo dell'evento. In questa prima edizione del
Festival abbiamo avuto il patrocinio e la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato ed
il coinvolgimento diretto del Comandante Olivieri del Corpo Forestale Provincia di
Milano con mostre, esposizione di mezzi storici, esercitazioni e laboratori per i ragazzi al
Castello Visconteo. E poidiverse mostre, spettacoli musicali e teatrali tutte le sere e tante
iniziative parallele che hanno contribuito a coinvolgere anche il pubblico e le famiglie su
temi fondamentali per il nostro futuro, sui quali costruire da subito le basi per la prossima
edizione dell'International Parks Festival.”
Alcuni estratti degli interventi dei principali relatoricoinvolti negli incontri:
Maurizio Martina(Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali)denota la
ricchezza dei temi affrontati e degli interlocutori invitati durante gli incontri del festival,
alcuni molto importanti su cui lavorare nel quotidiano futuro: il passaggio storico attuale,
anche in virtù della crisi, necessita di un governo ha l'onore e l'onere di realizzare un
nuovo modello, con grandi piattaforme che sono occasioni da sfruttare, una su tutte
l'EXPO.
Esprime come forte l’esigenza di recuperare la statualità perduta, tutte le discussioni tra
regioni e stato non sono forse il tavolo giusto per discutere delle strategie: le regioni,
giustamente, hanno un interesse primariamente territoriale mentre il livello nazionale deve
andare oltre i problemi e le specificità delle singole zone e trovare una soluzione per non
distruggere il territorio e mettere d'accordo tutti
Affronta il temaEXPO come una grande possibilità per misurarsi con un
cambiamento sistemico, un appuntamento politico prima che per le imprese,
un'occasione per l'Italia per ridefinirsi e alzare lo sguardo (prima di noi la Cina ha usato
Expo Shanghai per rinascere, dopo di noi gli Emirati Arabi).
Immagina scenari di un futuro non troppo lontano: nel 2050 c'è il rischio che non saremo
in grado di soddisfare le esigenze alimentari di tutto il pianeta e le conseguenze
potrebbero essere devastanti (come l'accaparramento delle terre da parte di grandi stati);
per questo è fondamentale sviluppare la questione alimentare grazie a EXPO,
portarla sul piano dell'educazione
civica.
Tenere i piedi per terra ma la testa nel mondo: meglio qualche ambizione in più che
qualche
frustrazione in più.
- Barbara Degani (Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare) convalida l'utilità di progetti come International Parks Festival,
augurandosi che diventi un appuntamento annuale, in modo da sviluppare un'azione unica
che partendo dalle amministrazioni locali arrivi all'intera nazione, coinvolgendo diverse
sensibilità con un unico spirito.
- Claudia Terzi (Assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione
Lombardia) conferma gli obiettivi di comunicazione, educazione e informazione
come strumenti per evitare gli sbagli e arrivare a una responsabilità che sia diffusa e
condivisa, non solo imputata a cittadini o istituzioni: il paesaggio considerato come
motivo di insediamento urbanistico per le generazioni future.
- Agostino Agostinelli (Presidente del Parco Adda Nord e Vice Presidente Federparchi –
Europarc Italia) sottolinea come la grande caratteristica dei parchi italiani - natura da
tutelare che coesiste con realtà produttive, industriali, abitative, culturali e storiche - possa
diventare modello di territorio da riprodurre anche fuori dai parchi stessi, con la
necessità di un approccio territorialista, che consideri l'abitante come produttore.
Presenta i parchi come realtà da non sono da considerare come soggetto separato ma
esempio riproducibile anche all'esterno delle aree verdi, che comprende tre segmenti di
attività e valori: tutela territorio naturalistico ed ecologico, sviluppo dell'ambito agricolo e
del patrimonio culturale. Oggigiorno la coscienza di classe è ormai sostituita dalla
coscienza di luogo, soprattutto considerando i concetti chiave di Expo (nutrire il pianeta ed
energia per la vita)
Tutt'intorno cemento, plastica, scatolame: la verde Lombardia non c'è più e lo chiamano
miracolo. (Emilio Gadda)
- Luca Mercalli (Presidente della Società Italiana Metereologica onlus / Nimbus journal)
evidenzia come l'ambiente debba divenire filosofia prioritaria da cui far dipendere le scelte
negli altri settori e attraverso l'autorevolezza delle informazioni, smettere di
considerare gli ecologisti come categoria a parte e prendere consapevolezza,
soprattutto da parte dei giovani, del proprio diritto anagrafico al benessere,
imponendosi contro le scelte sbagliate dei più anziani
- Paola Brambilla (WWF)concentra l’attenzione sul significato di consumo del
territorio, non c'è controllo, il settore economico deve capire quando agire e quando i
danni ambientali superano i risultati attesi. Lo sviluppo è saper cambiare.
-Anche Damiano di Simine (Legambiente) fa luce sulla necessità di regolarizzare il
consumo di suolo, vigilare e bloccare, che non significa bloccare l'edilizia ma sviluppare
progetti funzionali e di tutela. Sul tema della mobilità: i numeri del car sharing (a Milano
140mila iscritti) fanno riflettere su quali siano le esigenze contemporanee. Perché la
regione ha stanziato 10 miliardi per nuove autostrade? C’è l’urgenza di una legalità
ambientale, con l'aumento dei controlli e presidi a livello regionale
- Paolo Pilieri (Docente del Dipartimento di Architettura e di Studi Urbani del Politecnico
di Milano) racconta il caso delle infrastrutture cicloturistiche del progetto Vento e
porta l’attenzione sul ruolo delle università che, come recita l’articolo 33 della Costituzione
Italiana, devono occuparsi di alta cultura e non di bassa consulenza.
- Michael Schwarze-Rodrian (referente per la Regione tedesca della Ruhr) si mostra
impressionato dalle strutture dell’Adda come patrimonio utile all’uomo e racconta come in
25 anni un’area fortemente industriale sia stata recuperata e trasformata in meta turistica
anche grazie alla presenza di grandi festival e progetti culturali che attirano, sensibilizzano
e soddisfano il pubblico giovane
- Slobodan Puzovic (Segretario all'Urbanistica e l'Ambiente della provincia autonoma di
Vojvodina, in Serbia) chiarisce i tre aspetti fondamentali per la collaborazione tra
governi e regioni: lo scambio di esperienze nei vari settori, il coinvolgimento di tutte le
istituzioni e delle realtà non governative territoriali e il bisogno di fondi che arrivino anche
dall'Unione Europea e non solo dalle regioni.
- Radovan Durutovic (Direttore del Parco Nazionale Fruska Gora in Serbia) conferma
l'importanza degli aspetti collaborativi e pone lo scambio di esperienze come punto
centrale per la diffusione delle informazioni tecniche e per la formazione, con
l'obiettivo di realizzare progetti comuni che non coinvolgano solo istituzioni ma tutte le
realtà utili allo sviluppo
- Stephen Wilkinson (coordinatore strategico del Lee Valley Park in Inghilterra)
conferma l’importanza dell’approccio critic del preservare i parchi regionali, in virtù dei
cambiamenti ambientali e di crescita della popolazione in Europa: le aree verdi devono
essere nodo centrale per perseguire la salute e il benessere dei cittadini.
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