Associazione VociInNote .Yet/c Ic~yrrle:Pirrzzu Nizzu. 81 - 10176 Torino 7è1: 340 2Y0874j ( ' . I .9--0/3100/9 . \I,\I,\I,. \-oc~iinnole. il PREMIO ANGHIARI 2009 - "PAROLE, SUONI, COLORI DIVERSI" SEZIONE PROGETTISTI TITOLO: "Percorso didattico di esplorazione ritmica, vocale, con percussioni in movimento" PRO(; ETTIS'TA: Associazione VocilnNote, Torino indiri.\ lotiic.rrfumo /'t.(? .YcJ~I.L> I L > I . I ( ~ .-1.s.~ocic1zione VociInNole I>irr::c/ .Li::tr. 51 I O 126 7i)rit70 it Indice I n troduzione ......................................................................................... Pag 3 Obiettivi del percorso didattico .................................................................. Pag 3 Metodologia .......................................................................................... Pag 4 Struttura del percorso didattico ................................................................... PaS 6 Lezione I .............................................................................................. Pag 7 Lezione 11............................................................................................. Pag 9 Lezione 111............................................................................................ Pag 10 Lezione IV ............................................................................................ pag l l Considerazioni conclusive ........................................................................ pag l 3 Introduzione VocilnNote è un'Associazione cultiirale, con sede a Torino, che ha per scopo la diffusione del canto e della musica in generale attraverso concerti, corsi, attività didattica ed ogni altra via che consenta la fruizione e la diffusione della cultura musicale, la formazione e la crescita artistica, ciilturalc e umana di bambini, ragazzi e adulti. Ld'Associazione è costituita dai genitori dei componenti del Coro VocilnNote, un ensemble di voci bianche composto da cantori di età compresa tra gli 1 I e i 18 anni, nato a Torino nel 2005 da iin'esperienza di didattica corale iniziata nella scuola elementare. Integrando competenze professionali specifiche del settore sanitario, didattico e musicale, l'Associazione VociliiNote ha sviluppato nel 2008 una nuova proposta formativa per Professionisti impegnati nel settore dell'educazione e/o della riabilitazione di soggetti diversamente abili (Ilducatori. Riabilitatori, Pedagogisti, Logopedisti). Questa proposta, denominata "Percorso didattico di esplorazione ritmica, vocale, con percussioni in movimento", è stata favorevolmente accolta nella sua prima edizione sperimentale nell'ambito del Corso di Laurea in Logopedia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università dcgli Studi di Torino (Anno Accademico 2008-2009). Nelle pagine seguenti verranno delineate le connotazioni salienti del Corso, con particolare attcn~ioiie alle valenze pedagogiche e musicali sulle quali esso è strutturato. A titolo eseinplilicativo. verranno illustrati anche alcuni modelli di lezione. Obiettivi del Percorso Didattico Questo Corso propone agli Educatori e ai Riabilitatori un'esperienza teorico-pratica relativa alla miisica, volta a sottolinearne le grandi potenzialità come canale espressivo dai forti contenuti creativi ed educativi. In particolare, si offre un percorso inteso a mostrare coine, attraverso la musica, sia possibile suscitare nelle persone la capacità di aprirsi verso i l mondo esterno, di mettersi in gioco nei confronti degli altri e di acquisire consapevolezza e competenza della propria espressività artistica ed cniotiva. Attraverso questa esperienza, gli Operatori cui questo Corso è rivolto avranno modo di ;icqiiisirc strumenti formativi utili in diversi settori dell'educazione e della riabilitazione. 3 Ad esempio, un interessante campo di applicazione è costituito dalle attività di recupero o rinforzo di singole abilità specifiche, quali l'educazione percettiva, la motricità globale e fine, la cognit ività e le competenze comunicativo-linguistiche. IJn altro importante settore dove trovano applicazione le competenze psicopedagogiche offèrte da questo Corso riguarda l'attività educativa di stimolazione e rinforzo del comportamento: fiducia e sicurezza nelle proprie abilità, potenziamento delle competenze comunicative non verbali, grati tica~ioneed autostima. Mediante apposite attività teoriche e pratiche, i l Corso è strutturato in modo da consentire agli allievi di acquisire le competenze necessarie ad utilizzare la voce e i l corpo come duttile oggetto sonoro. con prospettive di applicazioni pratiche nell'ambito della fisiologia e della patologia della coinunicazione interindividuale, sia nell'età evolutiva sia in quella adulta. Al termine del Corso, l'allievo avrà appreso le tecniche fondamentali di utilizzo della voce come strumento per il coinvolgimento di gruppi di pazienti in senso ludico ed educativo, mediante 1'utili;lzo di strumenti diversi ( filastrocche, cori parlati, esperienze di canto corale ecc). Dall'unificazione dell'attività di percussioni e canto verrà fatto emergere i l concetto di "tnoviniento sonoro". Metodologia Molti dei materiali e delle esercitazioni svolte all'interno del corso sono di derivazione orffiana, proprio perché da questo tipo di didattica applicata sono tratti gli spunti iniziali per questa che è \lata una forte condivisione di esperienze tra musica e disabilità, nella costante ricerca del punto d'incontro e di interscambio tra i due ambiti. In una didattica come quella del metodo Orff, che intende avvalersi di tutto quanto fa parte della normale attività del bambino, un ruolo primario è svolto dall'impiego specifico del linguaggio \erbale. Si puO lavorare ampiamente con la voce parlata, manipolando un testo e rendendolo dibcrtente e stimolante da un punto di vista musicale. Le filastrocche, ad esempio, rappresentano una possibilità di educazione musicale; mettendo in evidenza di volta in volta fonemi o gruppi consonantici. viene rafforzata la musicalità delle parole in modo da far vivere i testi e animarli. La lirigiia parlata diventa, così. un piacevole stimolo per sollecitare i l senso musicale dei bambini, gra/ic all'iitilizzazione del fraseggio, della dinamica e del ritmo. 1.a gestualità ed i l movimento ritmico, attraverso l'utilizzo del corpo coine strumento, sono stati clementi costantemente trattati nell'arco di tutto i l corso, approfondendo molto i l discorso sulla t3od' Percussion (percussione del corpo). I l gesto - suono. che anche per un bambino piccolo risulta essere i l modo più immediato ed efficace per emettere un rumore percussivo. è i l passaggio fondamentale, davvero primordiale :ittra\ erco i l quale ogni attività ritmica deve passare. Nei ~ o l u m idell'orff Schulwerk, documenti fondamentali per la didattica generale, e ancor più per la propedeutica ritmica. sono numerosissimi quelli che i l maestro definisce "verbali". cioè ewinpi concreti di lezioni in classe, su bambini e ragazzi, nei quali è onnipresente l'utilizzo di iin apprendimento ritmico come sopra citato. Dasandosi sulla grande qualità di questi documenti, ogni educatore può elaborare materiali suscettibili di essere riadattati su un qualsiasi gruppo di lavoro, valutandone in via preliminare l'età, le capacità tlno a quel punto acquisite, i l numero, e la capacità di ricezione. La Body Percussion consiste essenzialmente in un approfondimento forte e deciso del gesto\iiono. Con questa tecnica si possono creare ritmi sviluppati dall'incastro di più "ostinati" (v.infra), e partiture vere e proprie di varia difficoltà, unendo così. oltre all'apprendimento puramente ritmico, anche iin'idea compositiva, un concetto di struttura, elementi di fraseggio, nonché la lettura dei \alori. I utto i l processo di apprendimento ruota quindi intorno a due grandi perni: La capacità di imitare, nel rispetto della pulsazione fissa, ostinati (o ritmi liberi) La capacità di inserire, e di rendere naturali questi ritmi, nel movimento 1,'ostinato t. quindi la prima forma ritmica che si affronta, proprio nel tentativo di sviluppare qLiestc capaciti. Possiamo definire gli ostinati come "strutture modulari" in quanto nascono dalla prolungata ripcti7ione di una breve idea ritmica o ritmico-melodica che funge da modulo costruttivo. Proprio la ripetiti\ ita. il concetto più elementare nella costruzione del discorso, li rende immediati e istintivi. L.'iitilizzo di diverse timbriche. e di differenti colori, applicati su partiture di ostinati ritmici, rendono ancor più accattivante i l risultato sonoro. Struttura del Percorso Didattico I I percorso formativo è rivolto a coloro che operano nell'ainbito del l'educazione e10 riahi l ita7iorie di soggetti diversamente abili. Ogni Corso prevede un totale di 8 -10 lezioni, ciascuna della durata di un'ora e mezza, rivolte a gruppi di studenti, da un numero minimo di 15 a un massimo di 25. 1.a rnetodologia di riferimento è stata illustrata ed analizzata nel precedente paragrafo. I diversi incontri sono configurati come "esperienze sonore" intorno al concetto di percussione. individuando e approfondendo i l ruolo dell' "elemento percussivo" nella respirazione, nel linguaggio parlato, nel corpo umano utilizzato come strumento e nell'utilizzo della maggior parte degli oggetti di uso comune. Nell'ambito del Corso. oltre allo sviluppo di una parte teorica propedeutica, vengono evideri~iateed approfondite la rilevanza pratica delle attività proposte. Ilall'analisi delle diverse abilità stimolate dalla proposta pedagogica, si giunge alla comprensione dei loro possibili campi di applicazione, fino all'individuazione di specifici quadri clinici patologici sui quali operare. Docenti del Corso Prof Dario Piumatti, diplomato in Percussioni al Conservatorio di Torino e Direttore di Coro. Dott.ssa Anna Accornero, Logopedista e Psicopedagogista presso i l Dipartimento di I-isiopatologia Clinica dell'Università degli Studi di Torino. A titolo esemplificativo, verranno qui di seguito riportati alcuni modelli di lezione. Lezione I Tenia centrale: LA PLTLSAZIONE I ) tlscrci~iper mantenere la pulsazione (4 tempi) -+ i l tenipo deve essere "interiorizzato", senza necessita di "tenere i l conto" mentalmente delle pulsazioni: Copiare una sequenza motoria e ritmica proposta dalla persona modello (insegnante o uno dei partecipanti); Copiare la sequenza proposta dal modello; quindi, mentre si ripete questa sequenza, i l modello ne propone una nuova (tale esercizio può anche essere proposto come gioco ad eliminazione). Osservazioni: Ris~iltapii1 semplice riprodurre un modello se i movimenti seguono un percorso circolare (ad esempio. coinvolgendo parti del corpo a partire dal basso -gambe, piedi- verso I'alto-mani, braccia- e viceversa). Gli esercizi sono più complessi se i movimenti sono prodotti con distretti corporei incrociati - ad esempio: piede destro, mano sinistra- oppure se vi è una continua alternanza tra i movimenti dei distretti corporei superiori e inferiori. 3 ) Urano musicale "Fatujo" (canto popolare senegalese): I componenti del gruppo si mettono a coppie su 2 file disposte una di fronte all'altra, ad un metro di distanza circa. Si canta la canzone e. mentre una persona batte le mani - in modo alternato - prima davanti a se e poi dietro. la persona che le sta a fianco nella fila esegue la sequenza in modo opposto (prima dietro e poi davanti). Sulla fila opposta, ognuno fa gli stessi movimenti di chi gli sta di ti-onte (ogni coppia - l'uno di fronte all'altro - fa gli stessi movimenti). A t~irno.una persona deve passare all'interno del tunnel composto dai membri delle coppie. scegliendo i l tempo in modo da non farsi toccare. È fondamentale camminare mantenendo un ritmo adeguato ( 1 passo= 1 pulsazione). Attraverso questi esercizi si allenano le seguenti abilità: attenzione (sostenuta. selettiva, divisa); concentrazione; memoria (visiva. uditiva); coordinazione; coordinazione oculo-motoria; l'abilita di saper mantenere un ritmo. Queste attività possono essere utilizzate con: bambini con balbuzie -+ importante saper mantenere un proprio ritmo interno e non solo seguire quello dato dal metronomo (strumento artificiale); bambini con Disturbi Pervasivi dello Sviluppo* possono costituire un primo approccio relazionale; disturbi dell'articolazione verbale; adultihambini con disturbi di attenzione e memoria; bambini con difficoltà di coordinazione oculo-manuale; bambini sordi. V O b \ \ N N C P - r P Lezione 11 Tema centrale: RITMO E CORPO 1 ) Hrano "f.'atujo" (cfr Lezione I), accompagnata da strumento musicale (tastiera) e a "cappella": 3 ) Gioco ritmico, introdotto tramite i l racconto di una storia ambientata in una tribù indigena (viene formato u n tunnel, attraverso cui una persona deve passare evitando di essere colpito dai battiti delle mani). Rispetto al semplice gioco ritmico proposto nella Lezione I, in questa versione si introduce I'eleinento inusicale, finalizzato all'educazione alla percezione delle varie pulsazioni che compongono la ritmica di una melodia. 3 ) t<sercizio ritmico attraverso mani e piedi: ognuno propone uno schema ritmico rispettando la piilsazione in quattro tempi predefinita. Questa lezione è incentrata sulla consapevolezza dell'alternanza tra suono e pause e sulla coordinazione di distretti corporei distanti. Nel corso della lezione, è emersa una difficoltà maggiore nel coordinare parti diverse e distanti tra loro (mani e piedi) rispetto a quanto accade per parti vicine (mani). 1.e atti\ i t i presentate in questa Lezione possono essere utili per i l trattamento di: balbuzie; aprassia: afasia; deticit attentivi Lezione 111 Tema centrale : 1L RITMO E LA VOCE Canto : "O Le Le Moliba-MakasiW(cantopopolare congolese) 1.a melodia viene introdotta partendo dalla voce principale Iiiseriinento di una seconda voce (contralto-basso) 1.a canzone viene appresa per blocchi: 1 " step: ascolto ( 1-2 volte) 2" step: ripetizione (5-6 volte, per consentire l'apprendimento della melodia) 3" step: inserimento del contro-canto Si introduce poi i l blocco successivo con le stesse modalità, ma prima di passare alla parte linale. viene riprodotta la melodia dall'inizio. I.'esecuzione di tale proposta consente di stimolare le seguenti abilità: la capacità di mantenere la corretta posizione degli organi fono-articolatori ( posizionare la bocca con la conformità di un uovo), corretto coinvolgimento dei vari distretti corporei necessari per favorire una produzione armoniosa del suono (consapevolezza della tensione e detensione muscolare, percezione kinestesica), LISOdella respirazione diaframmatica, mantenimento dell'attenzione selettiva e divisa, mantenimento attentivo e una buona percezione uditiva. I>ertaiitopuò essere utile nelle seguenti situazioni: disfonia deficit di attenzione allenamento percezione uditiva V O ~ \ I N N C ~ T F Lezione 1V Tema centrale: LA MELODIA 1.a caratteristica peculiare di questa lezione è costituita dall'utilizzo di uno strumento musicale. Viene proposto l'uso di un metallofono, costituito da 5 piastre metalliche, ognuna corrispondente ad una nota musicale nell'intervallo DO-SOL, utile per l'allenamento della perce/ione uditica. In una prima fase, questa attività può essere proposta per il semplice differenziamento dei suoni gral i e acuti. Nclle fasi avanzate, quando è consentito, possono essere presentate le 5 note in ordine sparso. I l wggetto in trattamento avrà i l compito di ordinarle dalla più grave alla più acuta. Iln elemento di complessità aggiuntiva è costituito da una Filastrocca "nonsense", tramite la quale c iene effettuato un lavoro su differenti attività: Memorizzazione a. Attraverso la ripetizione di "pezzi" della filastrocca alternati (prima docente poi discenti). b. Con la facilitazione del supporto gestuale e con l'associazione della filastrocca con l'immagine fantastica di un mago che prepara la pozione. Ricerca del ritmo. Associazione ritmo-simbolo. Riproduzione del ritmo mediante battito di mani e mani-gambe. a. Divisi in due gruppi, ogni frase viene riprodotta dai due gruppi alternati b. Ogni individuo riproduce una battuta e Creazione di nuovi ritmi a partire da quello pre-esistente. e Riproduzione contemporanea dei due ritmi. Riduzione ai minimi termini del ritmo originario, eliminando le battute che si presentavano più volte e le pause. Creazione di un ritmo e riproduzione dello stesso mediante gesti a coppie. e Riproduzione corale di ritmi: a. 2 volte ritmo del proprio gruppo b. 2 volte ritornello C. 2 volte ritmo improvvisato d. 2 volte ritornello lZ'esecii~ione di tale proposta consente di stimolare le seguenti abilita: Attenzione e concentrazione Memoria Categorie della percezione uditiva, quali FIGURA-SFONDO e COSTANZA DELLA [;ORMA Coordinazione verbale-gestuale Caratteristiche del suono (intensità e durata) I'eri:into. può essere utile nelle seguenti situazioni: Ritardo di linguaggio (Disturbo fonologico) Halbuzie e Disturbo specifico di apprendimento Sordità Disartria Atàsia OligotTenia Considerazioni conclusive I l percorso formativo proposto, con la doppia valenza teorica e pratica, può dare la possibilità a coloro che si occupano di soggetti diversamente abili di: I ) sperimentare direttamente, con un coinvolgimento attivo e concreto, le abilità necessarie a realizzare le consegne proposte (quali sono, che ruolo giochino. in che misura influiscano sul l 'esecuzione del la consegna); 2 ) d iventare consapevoli, in relazione a se stessi, dei requisiti necessari a realizzare tali proposte per poterle successivamente proporre a livello educativo e10 riabilitativo in modo appropriato, individualizzato e pedagogicamente pertinente; 3 ) apprendere le basi teoriche correlate a tali proposte, dal punto di vista sia della metodologia musicale sia della pedagogia clinica, analizzandone i collegamenti, gli ambiti operativi nei quali possono essere applicati, le macroaree e le abilità sulle quali di conseguenza si può incidere a livello educativolrieducativo. l'crtanto. l'attività qui proposta può costituire un percorso di alta formazione professionale, in grado di offrire strumenti teorico-pratici utili per integrare le conoscenze già acquisite dai partecipanti e progettare percorsi educativi e10 riabilitativi con le persone diversamente abili. scgliendo u n approccio pedagogicamente efficace, innovativo e creativo. I.'analisi dei "Questionari di valutazione" compilati dagli studenti che hanno fruito nel 2009 della prima edizione di questo Percorso formativo (I, Il e 111 anno del Corso di Laurea in Logopedia prc\so la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'università degli Studi di Torino) ha fornito elementi inolto conhrtanti. sia per i giudizi decisamente positivi sull'esperienza effettuata, sia per Lin condi\ iso auspicio di di 1,aiirea. iin consolidamento di questa nuova proposta didattica nell'ambito del Corso
© Copyright 2024 Paperzz