ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI FILADELFIA Via Piano delle Grazie – 89814 - Sito web Filadelfia - www.cdfiladelfia.it La voce dei bambini Saluto del Dirigente Questo secondo numero di “La voce dei bambini” presenta alcune attività che sono state svolte nei vari plessi durante i primi mesi dell’anno 2014. I lavori sono molto eterogenei e toccano tematiche importanti che spaziano da quelle stagionali (il mese di gennaio, l’inverno) a quelle di carattere storico (la giornata della memoria, le foibe), da quelle oggetto del percor- Aprile 2014 La voce dei S o m ma r i o : Saluto del dirigente 1 so curricolare (il testo descrittivo, gli Egizi, le tecniche artistiche: graffite e collage), un aspetto rilevante c’è stato con i lavori relativi al Carnevale quando c’è stata, come da consuetudine, anche la visita ai “nonnini” ospiti della Residenza Sanitaria Assistita “Madonna delle Grazie” di Filadelfia. Anche per i lavori prodotti voglio ringraziare tutti gli alunni dell’Istituto che hanno contribuito, sotto la sicura guida dei docenti, alle attività e alla realizzazione del giornalino. Un doveroso ringraziamento per il coordinamento di questo secondo numero di “La voce dei bambi- Il giorno della memoria 2 Le grandi tragedie dell’umanità 3 Visita ai nonni 4-5 Rispetto l’ambiente 6 ni” all’insegnante Gregorio Torchia, funzione strumentale al POF per la comunicazione. Il Dirigente Dott. Francesco Ciliberto NO ALLA VIOLENZA! 25 Novembre: giornata mondiale dedicata alla violenza sulle donne. Nelle piazze italiane, sono state esposte delle scarpe rosse che simboleggiano le violenze subite dalle donne. Le prime violenze le donne le subiscono in casa; dai mariti, dai padri, dai compagni e dai fratelli che le considerano come un qualsiasi oggetto. Tolgono loro la libertà, il rispetto e le rendono schiave. Spesso le donne, in casa non sanno difendersi perché continuano a volere bene ai propri uomini. Bisogna stare attente: quello che spesso viene definito amore non è altro che un brutto ricatto. Si sopporta per amore dei figli… ma i figli soffrono quando le mamme vengono picchiate e torturate: bisogna avere il coraggio, di denunciare, di non subire, di non aspettare di essere uccise. Adesso questi reati vengono puniti da leggi apposite. Bisogna, però educare i ragazzi a rispettare le donne. Le donne sono delle persone libere: hanno il diritto di vivere, di uscire di casa, di divertirsi, di affermare le proprie idee. Noi come donne vorremmo incontrare uomini che non ci picchiassero, che non fossero violenti. Vorremmo uomini che ci rispettassero come persone: rispettassero la nostra intelligenza, le cose che sappiamo fare ma soprattutto la nostra libertà. PLURICLASSE PRIMARIA POLIA Il carnevale 7-8-9 Argomenti vari 10 L’inverno 11 Descrivo le persone 12-13 8 marzo 14 Mandela 15 La felicità vista dai 16 bambini L’amicizia 17 Il graffito e collage 18 Pagina 2 La voce dei bambini Il 27 Gennaio: giorno della memoria “GIORNATA DELLA MEMORIA” La Repubblica Italiana riconosce il 27 Gennaio come “GIORNO della MEMORIA data in cui vennero abbattuti i cancelli di AUSCHWITZ alla fine di ricordare la SHOAH,lo sterminio degli ebrei,le leggi razziali,la persecuzione in ITALIA dei cittadini ebrei, per non dimenticare tutti quegli italiani che hanno subito la deportazione,la prigione,la morte,ma anche coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e che,a rischio della propria vita,hanno salvato molte persone e protetto i perseguitati. Alunni IVB Filadelfia C.C. Tra questi non dobbiamo dimenticare GIORGIO PERLASCA un commerciante italiano che,fingendosi CONSOLE SPAGNOLO,salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi strappandoli alla deportazione NAZISTA. CLASSE IV A SCUOLA ELEMENTARE FILADELFIA CENTRO Ogni anno il ventisette gennaio si ricorda “ La giornata della memoria”. “L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria.” Primo Levi Nel 1945 il dittatore Adolf Hitler fece perseguitare gli ebrei perché riteneva pura solo la razza Ariana cioè quella tedesca. Gli ebrei furono costretti ai lavori più duri, furono trattati come bestie e uccisi nei forni crematori e nelle camere a gas con l’inganno. Una bambina di nome Anna Frank scrisse tutto nel suo diario segreto che il padre pubblicò dopo la sua morte. Anche Primo Levi fu fatto prigioniero dai tedeschi, e, riuscito a salvarsi , scrisse la poesia “Se fossi un uomo ” dove racconta come venivano trattati i prigionieri. Tanti sono i film che raccontano questi episodi come “La vita è bella” di Benigni, “Il bambino col pigiama a righe”, “Jonah che visse nella pancia della balena”. Questi fatti li ricordiamo perché non succedano mai più. Federica Bartucca classe IVB Filadelfia C. C. Il 27 GENNAIO di ogni anno in Italia è “Il giorno della MEMORIA” per ricordare gli Ebrei che sono stati cacciati dalle loro case e portati nei campi di concentramento e uccisi crudelmente con le docce a gas e poi bruciati nei forni crematori. Questo progetto di distruzione e di morte è stato pensato da HITLER, il capo dei tedeschi, che riteneva che gli Ebrei fossero di razza inferiore alla sua. Perciò il razzismo è il germe velenoso da cui è nata la seconda guerra mondiale. HITLER fece costruire AUSCHWITZ e altri campi di concentramento e ordinò la SHOAH che significa “sterminio di massa degli Ebrei”. Inoltre ha fatto uccidere tantissime altre persone: polacchi, russi, slavi, zingari, comunisti… per cui il termine SHOAH oggi include tutti i morti dei campi di concentramento. Ho visto sulla persecuzione degli Ebrei il film “JONAH che visse nella pancia della balena”, conosco anche “Il diario di ANNA FRANK” e la poesia “Se questo è un uomo” Trinchi Mariateresa di Primo Levi. VA Filadelfia C.C. Sono veramente commosso per questa tragedia umana e penso che tutti abbiamo il dovere di ricordarla affinché non succeda mai più. BARTUCCA Francesco VA Filadelfia C.C Pagina 3 La voce dei bambini Le grandi tragedie dell’umanità Nel 1942 Anna e i suoi familiari abbandonarono la loro casa perché iniziò la persecuzione degli Ebrei. Proprio quella mattina Anna Frank fece il compleanno. Era il dodici giugno 1942, Anna si svegliò alle sei, ma non le era concesso svegliarsi a quell’ora così, alle sette andò nel lettone di mamma e papà a svegliarli. Più tardi andarono nel salotto a scartare i regali. Il suo preferito fu il diario segreto che le avevano regalato i suoi genitori. La mattina andò a prenderla la sua compagna per andare a scuola. Durante l’intervallo Anna offrì i biscottini ai professori e compagni. Il quattordici giugno Anna iniziò a scrivere la sua prima pagina di diario. Lei non scriveva nel suo diario di amici, perché ,in quel momento la sua migliore amica era il diario che chiamò Kitty. Nel pomeriggio Anna e i suoi compagni videro un film: “Il guardiano del faro” con “Rin-tin-tin”. Alla fine dell’anno tutti erano preoccupati per la pagella, mentre Anna Frank se la rideva insieme alla sua compagna perché sapevano di cavarsela, anche se avevano qualche scoglio con la matematica. Miriam Campisano IVA Filadelfia C.C. Ritratto di Anna Frank «Quando non si riesce a dimenticare, si prova a perdonare» Primo Levi, Da “Se questo è un uomo” Ogni anno il 27 Tutto questo la gennaio, il giorno storia ci narra della memoria viene ricordato. e io spero che solo nel ricordo rimanga. Tante persone Alunni 4 B sono state perseguitate Filadelfia C.C. maltrattate, bruciate, e ai lavori forzati condannate. . 10 FEBBRAIO- LE FOIBE Oggi 10 febbraio è un’altra giornata da ricordare, perché molti sono gli italiani che sono stati gettati nelle foibe. Esse sono voragini rocciose, profonde oltre 200 metri, dove venivano buttate persone colpevoli di essere italiane o perché non appartenevano al regime comunista di Tito che, a quel tempo comandava l’Istria. Quelle persone venivano buttate a gruppi nelle foibe e venivano legate con fili di ferro ai polsi formando catene umane. Venivano buttati morti o ancora vivi, e chi non moriva subito subiva una doppia morte, e soffriva per giorni e giorni. Precipitando si laceravano i fianchi soffrendo molto. Per 60 anni non se ne è parlato perché non ci sono stati superstiti per testimoniare. Oggi sono venute allo scoperto le salme di quelle persone ma nessuno conosce il numero preciso dei morti. Spero che queste cose non succedano mai più perché sono state dolorose per gli italiani. Anna CONIDI IVB Filadelfia C.C. La voce dei bambini Pagina 4 I nonni Dai nonni siamo andati e molta allegria abbiamo portato una nonnina la poesia ha recitato e noi bambini abbiamo cantato Cari nonni e nonnini siete tanto dolci e carini Grazie alla vostra esperienza ci insegnate a diventare dei bambini buoni e intelligenti Chiara Masdea Classe I A Mazzotta Luca IA Filadelfia C.C. GINESE FRANCESCA IA Filadelfia C.C. Carnevale è la festa più bella che ci sia mascherine e coriandoli fanno tanta allegria Dai nonnini siamo andati per portare gioia e simpatia Amendola Maria Elisabetta I A Filadelfia C.C. CHIARA MASDEA IA Filadelfia C.C. Ma che belle mascherine! Tanto allegre e birichine Tutti insieme siamo andati a trovare gli ammalati A portargli compagnia e speriamo tanta allegria Ielapi Vincenzo Fruci Francesco I A IA Filadelfia C.C. La voce dei bambini “Carnevale Pagina 5 con i nonnini” Un saluto a voi nonni facciamo e un buon Carnevale vi auguriamo. In questi giorni di allegria speriamo di farvi dimenticare ogni malattia. Ci dovete scusare per la nostra baldoria, ma forse vi farà passare un po’ la noia. Coriandoli, scherzi, stelle filanti e colori ce ne sono tanti ma le cose per noi più im- portanti dobbiamo farle sentire a tutti quanti. La nostra manina una carezza vi farà e il nostro affetto vi dimostrerà. Solo un sorriso a voi chiediamo un sorriso e cosi contenti ce ne andiamo. CLASSE 1^ B Scuola Primaria Filadelfia C.C. Barbara Fruci IB Filadelfia C.C. Miriam Mastrandrea IB Filadelfia C.C. In a l l e g r i a c o n i n o n n i Francesco Serratore IB Filadelfia C.C. ALUNNI CLASSE IB FILADELFIA CENTRO CAPOLUOGO Melania Manduca Classe IB Filadelfia C.C. Giovanna Mastrandrea IB Veronica Rondinelli Filadelfia C.C. Classe IB Filadelfia C.C. Pagina 6 La voce dei bambini R I S P E T TO L’ A M B I E N T E Quando va per strada in bici, getta le bucce di banana e di altri frutti per terra. M a r i o è u n b a mb i n o m a l e d u c a t o . S e m a n g i a u na c a r a m e l l a b ut t a la c a r t a p e r t e r r a . Un giorno mentre passeggia per il bosco, butta per terra la carta del suo panino. Proprio in quel momento passa una guardia forestale che lo rimprovera. Mario! Bisogna aver rispetto per l’ambiente. Comportamenti corretti Durante una gita in montagna Sara scopre alcune stelle alpine bellissime. Tutta contenta le guarda per bene e poi le lascia dove sono. Alla fine di un pic-nic tutto intorno sono rimasti cartacce e rifiuti di vario genere. Luca allora li mette in un sacchetto per gettarli negli appositi cestini. Classe I A – Filadelfia C.C. - Lavoro di gruppo Pagina 7 La voce dei bambini I L C A R N E VA L E Il Carnevale è spassoso e divertente chiude la scena con un gran inchino porta tanta allegria tra la gente. il furbo dei furbi Rugantino. è allegro e sorridente È la festa dei coriandoli, delle stelle filanti Qualsiasi abito tu puoi indossare Con coriandoli e scherzetti scherzi, giochi e maschere stravaganti. per diventare ciò che ti pare; E’tutto un po’spettacolare, questa è la festa del travestimento sembra una rappresentazione teatrale. Marica Messina Classe 3^ Monteso- C’è Pulcinella che è un gran mangione insieme ad Arlecchino col suo bastone. Carnevale pazzerello con la maschera e il cappello, colorato e divertente. facciam festa e balletti, in giro per le vie con lazzi e schiamazzi siam tutti contenti e pazzi. dove ogni bambino è felice e contento. Stanchi e affamati dopo la pignolata Messina Marica per una bella abbuffata Classe III Montesoro e se non vi ricordate a carnevale ogni scherzo vale Ecco Balanzone detto il gran dottore e chi si offende è un… Erika Campisano VA con Pantalone che si atteggia a gran signore, ARLECCHINO Filadelfia C.C. Arlecchino che sciocchino, si è bevuto tutto il vino, va di qua, va di là a cantare per la città. Un bambino gli chiede stupito:Chi ti ha cucito quel bel vestito? - Mi hanno aiutato i miei amici Giuseppe Fruci tutti insieme e tutti felici! classe 3^ Montesoro Pungitore Vincenzo Classe III Montesoro L A F E S TA D E I B A M B I N I Carnevale è la festa di noi bambini perché ci rende allegri e birichini, Mazzotta Francesca scherziamo, inchini facciamo tanti Prestigiacomo Giuseppe e indossiamo buffi cappellini. Enrico Galati Facciamo per la via, Rondinelli Tommaso di coriandoli una scìa, Classe 2^ Montesoro offriamo le frittelle, risate a crepapelle, un sorriso a chi sta male, viva viva il Carnevale! Classe II Montesoro Classe II Montesoro Il carnevale Sta arrivando il Carnevale e tutto il mondo è in allegria! Van cantando, van ballando i ragazzi per la via. Mascherine spiritose, ciambelline appetitose, un enorme cappellino Carnevale è vicino! Katia Vitale classe 3^ Montesoro Pagina 8 La voce dei bambini Carnevale Christian Galati classe IV Gennaro COLITTI CLASSE III Francavilla Angitola FRANCAVILLA ANGITOLA Matteo RAIMONDI IIB Filadelfia C.C. Ecco le belle mascherine si mangiano un bel calzone e ci porta l’allegria. tutte vivaci e carine, giocando e danzando saltando e ballando parlano saltellando. giocano scherzando. Meneghino con il suo mantello Christian, Melissa, Francesco, Fabio, Catrin, Cristina – Classe 4^ Arlecchino e Pulcinella hanno una faccia molto bella, danza insieme a Stenterello. fanno il girotondo per tutto il mondo; Pierrot fa il salto dal banco, non si fermano neanche un secondo. Riccardo CILIBERTI Classe III Francavilla Angitola Pulcinella grasso e bianco, Arlecchino con la maschera sugli occhi con le toppe sui ginocchi Gianduia e il dottor Balanzone la tristezza porta via Viva viva il Carnevale Arlecchino e Balanzone noi scherziamo senza far male. fanno proprio confusione. Viva viva Pulcinella fa delle grosse punturone: Con la sua chitarra che strimpella. << So far scherzetti, son birichino Giriamo tutto il mondo saluto tutti a distanza e formiamo un gran girotondo: con un leggero passo di danza.>> Colombina è così bella Alessandra, Andrea, Carmelo, Sofia, Matteo, Giada – sembra proprio una zitella. Francavilla Angitola Il dottore Balanzone Classe 4^ Francavilla Angitola La voce dei bambini Pagina 9 Carnevale Carnevale è arrivato e tutti ci macchiamo. e tutti hanno cantato. Fili e nastri lanciamo Noi siamo felici e tutti quanti felici siamo. e tutti quanti siamo amici, chiacchiere noi mangiamo Bello e un po’ magro è Pantalone e tutti quanti sorridiamo. e un po’ grosso Balanzone. Ci vestiamo di Arlecchino, Pulcinella e Brighella. Buon Carnevale!!! Daniela Gugliotta – Classe 5^ Francavilla Angitola Michela Malta V—Francavilla A. Bombolette ci spruzziamo Gioele RONDINELLI Classe III Francavilla Angitola Gioele RONDINELLI Classe III Michela MALTA classe V Francavilla Angitola Francavilla Angitola Carnevale pazzerello Il Carnevale è una magia e per tutti è un’allegria. Con le maschere sugli occhi con le toppe sui ginocchi, Pulcinella ed Arlecchino Classe IV Francavilla Angitola e tornano felici come prima! Il Carnevale è una magia fanno festa fino al mattino, perché si sta tutti in compagnia! troppe frittelle hanno mangiato Gugliotta Angelica e il pancione si è gonfiato. Fabio TALORA Il dottor Balanzone gli dà una medicina classe 3^ Montesoro Erika Campisano VA Filadelfia C.C. La voce dei bambini PROFUMO Profumo …… di lettura ! Quando è sera e c’è molta pioggia, è bello ascoltare una storia dalla voce della mamma…… Ricordo in particolare una sera; la mamma mi stava raccontando una storia fantastica, e io l’ascoltavo con grande gioia. Mentre lei leggeva io la guardavo “intrufolarsi” nel personaggio come se fosse una vera attrice; era molto espressiva e nella stanza c’era un’atmosfera ricca di coccole, piena di baci e abbracci. Non volevo dormire ma ascoltare soltanto la sua voce; ad un certo punto però la storia è finita, mia mamma mi ha abbracciato, mi ha dato un bacio forte e se n’è andata. La mamma pronunciava le parole lentamente ; la sua era una voce diversa da quella “sbrigativa” di tutte le mattine, quando ha fretta e deve correre; riusciva a trasportarmi in tutti i luoghi, in tutte le vicende narrate e, io, sognavo. Io mi sono addormentata in un’atmosfera dolce che sapeva di odore buono……. come di latte caldo e biscotti appena sfornati. Pagina 10 Beatrice Galati pluriclasse scuola primaria Polia Pluriclasse Scuola Primaria Polia VERDURE ….. CHE PASSIONE ! La coltivazione delle verdure ha origini lontane : furono le donne, già nel periodo neolitico, ad iniziare la loro coltivazione. I popoli mesopotamici capirono che la verdura si poteva cuocere e quindi crearono le prime “ricette” con pietanze semplici. Nel tempo la cucina è diventata più raffinata, elaborata, con piatti sempre più appetitosi. Oggi, lo scambio di prodotti tra i paesi di tutto il mondo, favorisce l’arrivo di vegetali finora sconosciuti che trovano buon uso in cucina e che arricchiscono la nostra tavola. Tutti i dietologi consigliano di mangiare molte verdure, salutari per il nostro organismo poiché contengono vitamine e sali minerali; noi bambini però non amiamo molto verdure come fagiolini, asparagi,carciofi; forse,se fossero cucinate in un certo modo………… potrebbero diventare anche per noi una vera passione! Allora, siete pronti a consumare tortini gustosi di zucchine, carciofi e quant’altro ? Pluriclasse Primaria Polia Pluriclasse Scuola Primaria Polia IL BUCATO DI UNA VOLTA Le nostre nonne non avevano la lavatrice e per questo dovevano lavare tutto a mano con acqua bollente e cenere. Per fare il bucato ci impiegavano due giorni. Si recavano al fiume per sciacquare i panni ,prima col sapone fatto in casa , dopo li sistemavano in un grande cesto ,sopra mettevano uno strofinaccio in modo che la cenere non filtrasse , e , fatto questo spargevano sopra il bucato, con un vaso di terracotta, l’acqua bollente con la cenere e lo facevano riposare per una notte. Il giorno seguente tornavano al fiu- me , risciacquavano nuovamente il bucato e lo lasciavano ad asciugare sui sentieri. Una volta asciutto aveva un profumo delicatissimo! Noemi Mastrandrea Valeria Mazzotta Lorenzo Galati classe 5^ Montesoro Mastrandrea Vittoria classe 5^ Montesoro. Pagina 11 La voce dei bambini L’ i n v e r n o L’inverno è arrivato L’inverno è arrivato, e la pioggia ha portato. e il modo di vestirsi è cambiato. I frutti tipici sono Molti acquazzoni arriveranno, gli agrumi che fanno e molti orti rovineranno. bene alla salute. Quando la neve arriverà, I giorni della merla ogni bambino si divertirà. stanno arrivando La neve bella sarà, e freddo ci porteranno. se danni non farà. In questo periodo si prende il raffreddore L’inverno finirà Simone Carchedi classe4B e si ha tanto dolore. la primavera arriverà Filadelfia (VV) L’inverno è arrivato, tanto freddo ha portato. e il suo posto prenderà. Gli animali sono andati in letargo, Alunni classe 4 B Filadelfia centro e resta il passerotto piccolo, ma coraggioso. Non vedono l’ora che nevichi gli sciatori, ma la neve non piace ai barboni. Miriam Serratore IVB Filadelfia centro Bartucca Elisabetta classe IIA - Filadelfia C.C. L’inverno è arrivato, e il freddo ha portato. Le uniche feste che devono arrivare sono la Pasqua e il carnevale. Il virus sta circolando e le persone sta contagiando. Dentro dobbiamo stare; ma io voglio andare fuori a giocare. Gli sciatori, la neve, la vogliono tanto, ma ai barboni non piace affatto. Chiara Valia IVB Filadelfia C.C. Pagina 12 La voce dei bambini Descrivo le persone Un mio compagno Il mio compagno di cui vi voglio parlare, si chiama Luca, ha 9 anni e vive alla periferia di Filadelfia. E` basso e magro con i capelli di colore castano scuro, gli occhi sono marroncini, il viso e` un po` rotondo, il suo naso e` regolare e la bocca sempre sorridente. Porta sempre una felpa , dei jeans e scarpe sportive dell`Adidas . di solito porta il suo orologio nuovo HIP HOP verde che profuma di gomma. Parla velocemente e cammina normalmente Con gli altri delle volte litiga ma finisce sempre nel ridere . E` abituato a scherzare sempre ed e` interessato ai giochi della Play. Io penso che delle volte esagera, ma in fin dei conti e` buono e gentile con tutti quanti ed e` il mio migliore amico. Mattia Creazzo classe IV A Filadelfia C.C. Una mia amica La persona che vi voglio descrivere si chiama Veronica . Ha 9 anni e vive nel paese dove vivo io , a Filadelfia. Veronica ha la statura bassa e ha la corporatura normale. I suoi capelli sono neri e il viso è tondo. I suoi occhi marroni e la sua bocca è rossa e il suo naso è a forma di patatina. Di solito porta abiti molto eleganti e le scarpe abbinate al vestito. Ama molto ogni giorno mettere orecchini abbinati al suo look. I suoi ornamenti di sempre sono gli occhiali. Veronica, parla in italiano e molto velocemente al punto che non capisco niente e deve ripetere. Cammina in modo così bello che sembra una fata. Ha un carattere dolce e remissivo, infatti con gli altri reagisce sempre con tranquillità. Questa mia amica ha tante di quelle abitudini che ne descriverò soltanto un paio: ha l’abitudine di andare a letto presto e di mangiare le unghie. Il suo interesse è quello che da grande vuole diventare una cantante professionista e quindi sarebbe interessata a seguire la scuola di canto. Insieme , ci divertiamo tanto e ci piacerebbe inserire nel nostro gruppo un’altra amica di nome Miriam. Io penso che questa persona sia un vero e proprio angelo, che resterà per sempre la mia migliore amica! Lucia Diaco IVA Filadelfia C.C. La mia mamma Oggi voglio descrivere una persona che mi sta particolarmente a cuore è la persona che mi ha messo al mondo! Mia madre ! Il suo nome è Varrese Maria Francesca, ha 45 anni e il 22 luglio ne compirà 46. Di corporatura è normale è alta e magretta, i suoi capelli sono corti e marroni, il suo viso è rotondo, i suoi occhi sono marroni, il suo naso è piccolo , la sua bocca è a forma di cuore. Si veste in modo semplice ed usa i tacchi in ricorrenze speciali. Lei ha solo un ornamento che indossa sempre è la fede del matrimonio. Ella si comporta molto bene con tutti anche con me. A lei piace molto cucire, ricamare , cucinare e pulire. Fa la casalinga e a volte la sarta. È un pò timida, come me ,ma io lo sono di più. Io penso che sono stata fortunata ad avere una persona così brava , buona , generosa, premurosa e sarta per mamma. Le voglio tantissimo bene. Campisano Veronica IV A Filadelfia centro La voce dei bambini Pagina 13 U n ’ a m i c a f a vo l o s a Io ho un`amica favolosa di nome Francesca Diaco, ha 11 anni ,vive a Filadelfia e frequenta la mia classe. È alta ed è anche un po’ grassottella, infatti, la maestra la chiama “provolina”. La sua pelle è morbida come velluto, ha i capelli corti a caschetto e castani, il suo viso è paffutello,con occhi marroni, un naso a patatina e una bocca a cuoricino rossa come una rosa. Lei si veste sempre con delle tute o felpe colorate con le scarpe con un plantare speciale che le serve per la schiena, dato che lei ha una malattia genetica che non si può curare purtroppo. Con gli altri si comporta educatamente, è dolce e affettuosa parla molto poco e cammina molto lentamente, adesso , però la maestra le ha insegnato a camminare velocemente. Il suo interesse maggiore è leggere e ha l’abitudine di andare nella sala computer. Indossa gli occhiali e alcune volte dei fermacapelli. Io le voglio molto bene e mi sta molto a cuore. Quanto vorrei che la sua malattia sparisse, comunque per me senza malattia o con rimarrà sempre la mia amica. Anna Conidi classe IVB Filadelfia C.C. Campisano Miriam classe IVA Filadelfia C.C. La c i t t à d i m i a m a m m a Vi vorrei raccontare un po’ di cose sulla città di mia mamma: la città di Varna . Visto che molti di voi ne hanno sentito soltanto parlare,il modo migliore per conoscerla sarebbe visitarla ma intanto vi racconto io qualcosa . Varna è chiamata la perla del Mar Nero, la capitale estiva della Bulgaria . D’ estate i centri di villeggiatura nel comune di Varna “Albena “ , “S.S. Costantino ed Elena, “ Sabbie d’ oro “ sono piene di turisti,ma se decidessero di staccarsi dalla sabbia di velluto e dalla carezza delle onde del Mar Nero,potrebbero visitare la città che è poco distante dai centri di villeggiatura!Anche in città ci sono le spiagge ma a dir la verità sono meno curate. Comunque ci sono ben altre cose da vedere . Nei dintorni della città c’è una località dove risuona la voce dei secoli . È il Monastero Alagià fondato nel 13’ secolo . Ancora un po’ e si vede il golfo di Varna , con le numerose navi ancorate .Dopo l’ultima ristrutturazione il porto è diventato il più grande del Mar Nero. Tra l’altro Varna è la terza città più grande della Bulgaria dopo Sofia e Plavdiv, che nel passato ha portato il nome di Adessos. Fondata nel 4’ secolo a.C da coloni greci la città si ingrandisce. Passeggiando tra le vie centrali si trovano le testimonianze di quel periodo e anche dal periodo in cui la città era compresa tra l’impero romano. Per saperne di più potete visitare il museo Archeologico! All’ ora di pranzo potete andare nei tanti locali in cui si mangia di gusto . Dopo aver mangiato si può fare una passeggiata nel meraviglioso giardino del Lungo Mare pieno di diverse specie di vegetali . questa è una città unica! Julia Serrao classe IVA Filadelfia C.C. La mia mamma Oggi vi voglio descrivere la mia mamma che si chiama Maria Bonocore ha 38 anni e vive a Filadelfia in via Anile, 6 . Di statura è alta e robusta , ha i capelli marroncini e lunghi , il viso rotondo , il naso a patata , la bocca a cuore e gli occhi marroni. Lei si veste con tute e magliette sportive , ma si trucca e si veste d’incanto quando deve uscire o andare a cena con gli amici .Parla in italiano anche se alcune volte parla il dialetto , cammina piano e con eleganza . Il suo carattere è forte e affettuoso , con me gioca e scherza . Io alla mia mamma voglio un mondo di bene perché la persona che mi ha messo al mondo e mi ha dato la vita . Laura Serratore IVA Filadelfia C.C. Varna Pagina 14 La voce dei bambini Poesia NATURA Tu natura sei libertà amore e serenità. Il mese di marzo Il terzo mese è arrivato e da noi è aspettato. C`e` la festa del carnevale e tutti noi andiamo a sfilare. Marzo e` dispettoso Perché è ventoso e piovigginoso. Luca De Nisi IV A Filadelfia (VV) Tu sei bellezza oasi di pace madre generosa. Tu sei paradiso immenso ai nostri occhi, i tuoi suoni armonie i tuoi profumi magie la tua luce allegria i tuoi colori serenità. Lo spettacolo del mondo sei tu natura. Mazzotta Maria Alexia VA Filadelfia C.C. Concetta Mazzotta VA Filadelfia C.C. 8 MARZO L’8 marzo di ogni anno, in Italia e nel mondo, si celebra la festa della donna per ricordare all’umanità che le donne hanno lottato per conquistare gli stessi diritti dell’uomo e per ottenere maggiore libertà nel modo di vivere. Fin dall’antichità le donne venivano umiliate, odiate e disprezzate, infatti nell’antica Grecia esisteva la “misoginia”, una parola che deriva dalla lingua greca e significa “odio per la donna”. Nel 1800 e poi nel 1960, le donne si sono ribellate al potere dell’uomo e questa rivolta collettiva fu chiamata “femminismo”. In America nel 1908, in una fabbrica tessile sono state bruciate vive molte operaie che avevano fatto sciopero per avere lo stesso stipendio degli uomini. Nel 1946 in Italia le donne hanno ottenuto il diritto al voto. Finalmente nel 2011 in Italia hanno fatto la legge N°120 che afferma la parità delle quote nelle liste elettorali. Ancora oggi però esiste il “femminicidio” cioè le donne vengono uccise e maltrattate dagli uomini, purtroppo questo fenomeno è frequente e ci fa ricordare l’antica “misoginia”. Io penso che la donna sia una persona molto speciale perché è lei che ci dà la vita, che unisce la famiglia e che fa tanti sacrifici per noi figli. L’uomo si dovrebbe vergognare per la sua cattiveria e crudeltà verso la donna. Nella nostra società le donne devono continuare a lottare in modo che non ci sia più il femminicidio. In altre parti del mondo India, Arabia, Africa… la donna ancora non ha gli stessi diritti dell’uomo e questo ci dà tristezza Mazzotta Concetta VA Filadelfia C.C. La voce dei bambini Pagina 15 NELSON MANDELA È UN SIMBOLO PER TUTTI Nelson Madiba Mandela era un sudafricano, il nome “Nelson” glielo aveva dato la maestra della scuola elementare, perché pensava che “Madiba” fosse un nome troppo sudafricano. Era una maestra razzista. Egli capì fin da ragazzo che non aveva gli stessi diritti dei bianchi e poi capì che tutti i neri erano trattati male e anche offesi, infatti nelle strade della città c’erano i cartelli “VIETATO L’ACCESSO AGLI INDIGENI E AI CANI”. Quando Nelson diventò grande fece una protesta non violenta e lo misero in carcere quella volta e tantissime altre volte, alla fine fu condannato a 27 anni di carcere; poi fu liberato e tutti, sia neri che bianchi, lo elessero Presidente della Repubblica Sudafricana. Nelson allora diede la libertà e il possesso dei diritti umani ai suoi cittadini neri. Inoltre perdonò il suo carceriere e lo invitò come ospite d’onore quando è stato eletto Presidente, accettò di stare a pranzo anche con il giudice che lo aveva condannato a lunghi anni di carcere. Così ci ha dato l’esempio del perdono e giustamente ha avuto il “PREMIO NOBEL PER LA PACE”. Io credo che il razzismo sia un’idea sbagliata perché tutti gli esseri umani devono essere rispettati in modo uguale, perciò tutti devono avere gli stessi diritti. Inoltre il razzismo genera ribellione e anche la guerra per questo motivo dove c’è razzismo non c’è pace. Allora tutto il mondo dice: “GRAZIE MADIBA” Non ti dimenticheremo mai,mai! Trinchi Mariateresa classe VA Filadelfia C.C. Il ballo fa bene Il ballo fa esprimere liberamente sentimenti e sensazioni, si diventa più sciolti nei movimenti e non si sente imbarazzo davanti al pubblico. Io quando ero nella Scuola Materna avevo sempre vergogna di recitare davanti a tutti, poi diventato più grande sono andato a “scuola di ballo” ed è stato come se avessi cambiato vita perché mi sentivo disinvolto e sicuro e questo non mi era mai successo prima, perciò consiglio il ballo a chi è molto timido. Quando ballo mi sento anche felice e mi concentro per non sbagliare i movimenti. Il ballo mi dà una forte carica di energia e tanto divertimento perciò non lo lascerò mai e lo considero il mio sport preferito. Limardi Pasquale classe VA Filadelfia C.C. Trinchi Mariateresa VA Filadelfia C.C. La voce dei bambini Pagina 16 LA FELICITÀ VISTA DAI BAMBINI Villelli Giorgia classe IIIA Filadelfia C.C. Bruno Bilotta classe IIIA Bartucca Sabrina classe IIIA Filadelfia C.C Filadelfia C.C Manduca Silvia classe IIIA Filadelfia C.C. Carchedi Elena classe IIIA Filadelfia C.C. Serratore Giulia classe IIIA Chiara Diaco classe IIIA Filadelfia C.C. Filadelfia C.C. Bruno Conidi classe IIIA Filadelfia C.C. Francesca Rondinelli classe IIIA Filadelfia C.C. Nadia Rondinelli classe IIIA Filadelfia C.C. Francesco Campisano IVB Filadelfia C.C. La voce dei bambini Pagina 17 L’amicizia Essere amici vuol dire volersi bene e aiutarsi nei momenti di difficoltà come ci ha insegnato la serie televisiva “Braccialetti Rossi”. Noi bambini l’abbiamo seguita con molta passione e quello che ci ha colpiti è stato l’amore e la sensibilità che legavano quei ragazzi che si sono conosciuti in quel luogo particolare e in un momento difficile della loro vita. Ciò che ha prevalso, alla fine, su ogni sofferenza, è stata la forte amicizia nata in ospedale. Anche noi, nella nostra numerosa classe, ci aiutiamo a vicenda, soprattutto siamo disponibili e collaborativi verso i compagni che si trovano in difficoltà. Classe II B – Filadelfia Centro Alunni della classe II B Filadelfia Centro Federica Bartucca IVB Filadelfia C.C. Panda realizzato con la tecnica del sale PAOLO TETI MANDUCA NICOLE IVB Filadelfia C.C. IV B Filadelfia C.C. Il graffito Bretti Giusy VB Filadelfia C.C. Caruso Francesco VB Filadelfia C.C. Runca Antonio VB Filadelfia C.C. Manduca Martina VB Filadelfia C.C. Il collage Giusy Bretti VB Filadelfia C.C. Mastrandrea Angela VB Filadelfia C.C . Runca Antonio VB Filadelfia C.C. Classe V B Filadelfia C.C. Bartucca Claudia VB Filadelfia C.C.
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