Piano triennale di valutazione degli obiettivi 2014

AZIENDA ULSS N. 8 - ASOLO
Piano triennale di valutazione degli obiettivi
2014 – 2016
in attuazione della
DGRV 2533/2013
Indice
Presentazione……………………………………………………………………………………………….………………pag.3
L'azienda…………………………………………………………………………………..……………..….……………….pag.3
- la mission………………………………………………………….…………………….………………………pag.4
- la vision……………………………………………………………………………….…….…………………...pag.4
- i principi e le modalità di assistenza……………………………….….………….……….………pag. 5
Il contesto demografico…………………………………………………………………….………………………….pag.7
L'organizzazione……………………………………………………………………..……….………….………………pag.10
- le risorse umane…………………………………………………………………………………………….pag.11
La normativa di riferimento per la programmazione 2014-2016………………………….……..pag.13
Il ciclo di gestione della performance………………………………………………………………..………..pag.14
Gli obiettivi regionali………………………………………………………………………………….……………….pag.16
Il Sistema di misurazione e valutazione della performance………………………….……………..pag.24
- performance organizzativa……………………………….…………………….………………………pag.24
- performance individuale.. ………………………………………………….…….…………………...pag.25
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Piano triennale di valutazione degli obiettivi 2014 – 2016
in attuazione delle DGRV 2533/2013
- Azienda Ulss n. 8 di Asolo -
Presentazione
Il Piano triennale di valutazione degli obiettivi 2014-2016, come previsto dall’art. 10,
comma 1, lett. a) del D.Lgs. 27 ottobre 2009 n. 150, è il documento programmatico triennale
attraverso il quale, in conformità alle risorse assegnate e nel rispetto della programmazione
sanitaria regionale e dei vincoli di bilancio, vengono individuati gli indirizzi e gli obiettivi
strategici ed operativi dell’Azienda e vengono definiti gli indicatori per la misurazione e la
valutazione delle performance.
Tale piano è lo strumento che dà avvio al ciclo di gestione della performance
organizzativa e individuale, in attuazione dell’art. 4 del D.Lgs. 27 ottobre 2009, e si presenta
come elemento fondamentale di un sistema di misurazione e di valutazione dei risultati
attesi, allo scopo di migliorare la qualità dei servizi offerti e la crescita delle competenze
professionali.
L’Azienda
L’unità locale socio-sanitaria n. 8 della Regione del Veneto è una azienda dotata di
personalità giuridica pubblica ed autonomia imprenditoriale, con sede legale in Asolo (TV),
via Forestuzzo, n. 41.
Al direttore generale spettano tutti i poteri di gestione, nonché la rappresentanza
dell’unità locale socio-sanitaria. E’ responsabile del raggiungimento degli obiettivi assegnati
dalla giunta regionale del Veneto, nonché della corretta ed economica gestione delle risorse
a disposizione dell’azienda.
Il direttore generale è coadiuvato, nell’esercizio delle proprie funzioni, dal direttore
amministrativo, dal direttore sanitario e dal direttore dei servizi sociali. Essi partecipano,
unitamente al direttore generale, che ne ha la responsabilità, alla direzione dell’azienda,
assumono diretta responsabilità delle funzioni attribuite alla loro competenza e concorrono,
con la formulazione di proposte e di pareri, alla formazione delle decisioni della direzione
generale.
Il collegio sindacale esercita il controllo di regolarità amministrativa e contabile,
assicurando un ruolo collaborativo a favore della direzione generale dell’azienda, salvo i casi
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di possibile responsabilità contabile nei quali esso è tenuto a riferire alla Corte dei Conti. Le
verifiche di regolarità amministrativa e contabile devono rispettare, in quanto applicabili
all’unità locale socio-sanitaria, i principi generali della revisione aziendale asseverati dagli
ordini e collegi professionali operanti nel settore. Il controllo di regolarità amministrativa e
contabile non comprende verifiche da effettuarsi in via preventiva, se non nei casi
espressamente previsti dalla legge e fatto salvo, in ogni caso, il principio secondo cui le
definitive determinazioni in ordine all’efficacia dell’atto sono adottate dal direttore generale.
La mission
L’unità locale socio-sanitaria riconosce nella salute, da intendersi quale stato di
completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto come assenza di malattia, un
fondamentale diritto dell’individuo e un interesse della collettività.
L’unità locale socio-sanitaria persegue il soddisfacimento dei bisogni di salute
espressi dalla comunità del territorio di riferimento, attraverso gli interventi di promozione,
prevenzione, cura e riabilitazione contemplati dai livelli essenziali di assistenza previsti dalla
programmazione nazionale e regionale.
L’assistenza sanitaria e socio-sanitaria viene erogata nel rispetto della dignità e della
libertà della persona umana, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
I processi clinici e manageriali dell’azienda, nel rispetto del vincolo del pareggio di
bilancio, devono essere sostenuti da una tensione continua di tutta l’organizzazione verso la
garanzia e il miglioramento continuo della qualità, da intendersi in senso globale,
professionale, manageriale e percepita garantendo i servizi e le attività comprese nei livelli
essenziali di assistenza (LEA) definiti dalla normativa nazionale e regionale.
La vision
La visione aziendale è orientata a qualificare l’offerta dei servizi sanitari e socio
sanitari sviluppando la capacità del sistema al fine di analizzare i bisogni di salute della
popolazione, identificare le priorità, perseguire i principi di appropriatezza nell’erogazione
dei servizi e garantire la responsabilizzazione sui risultati, anche nell’accezione di rendere
conto delle scelte effettuate a tutti gli interessati, in primo luogo i cittadini.
Contestualmente l’unità locale socio-sanitaria persegue l’obiettivo della
valorizzazione e dello sviluppo professionale e motivazionale dei professionisti e degli
operatori che ivi lavorano. In particolare, intende concretizzare tale visione adottando
strategie e strumenti di governance integrata al fine di assicurare:
4
-
la promozione della qualità e dell’innovazione in campo clinico assistenziale, tecnologico
e organizzativo, perseguendo:
il miglioramento continuo della qualità clinico assistenziale, adottando le tecniche più
appropriate al contesto, e promuovendo l’adesione a sistemi e programmi di
miglioramento continuo della qualità;
lo sviluppo di sistemi e strumenti di risk management;
lo sviluppo di sistemi e strumenti di health technology assessment;
la costante ricerca dell’allineamento tra gli assetti organizzativi aziendali e
l’evoluzione delle conoscenze e degli attori interni ed esterni;
-
la valorizzazione delle risorse umane attraverso:
la creazione di un ambiente di lavoro sereno e stimolante, capace di esaltare le
potenzialità esistenti e di attrarre competenze professionali;
la responsabilizzazione dei professionisti, facilitando e sostenendo la ricerca
dell’eccellenza anche attraverso la formazione continua;
la valutazione delle performance dei singoli, delle equipe e dell’azienda nel suo
complesso;
il riconoscimento del merito nel conseguimento degli obiettivi professionali e nella
realizzazione di percorsi di sviluppo professionale e di carriera;
la partecipazione alla definizione delle linee strategiche, nel rispetto dei ruoli che la
legislazione e il presente regolamento di organizzazione attribuisce loro;
-
lo sviluppo delle relazioni con l’ambiente esterno mediante:
la ricerca delle sinergie, attraverso diverse forme di aggregazione, con le istituzioni
nazionali e regionali, con gli attori sociali ed economici e con i cittadini;
l’adozione di idonei strumenti diretti all’informazione e all’orientamento dei cittadini,
in applicazione del principio di trasparenza, per agevolare l’accesso e la fruizione
delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie.
I principi e le modalità di assistenza
La competenza fondamentale dell’unità locale socio-sanitaria è l’assistenza che deve
essere prestata con continuità e secondo criteri di integrazione organizzativa e
multidisciplinare.
I principi che orientano l’unità locale socio-sanitaria nell’erogazione dei servizi sono:
-
la centralità della persona: intesa come condizione necessaria per assicurare
un’assistenza caratterizzata da una costante attenzione ai diritti della persona in modo
da valutarne tutti i bisogni fisici, psicologici, intellettuali e relazionali;
5
-
-
l’equità: intesa come presupposto necessario per garantire la parità di accesso alle
prestazioni e ai servizi sanitari e socio-sanitari;
l’appropriatezza: definita come la capacità di erogare prestazioni di provata efficacia e
sicurezza in tempi adeguati ai bisogni clinici e nei contesti assistenziali opportuni;
la trasparenza: intesa come visibilità e chiarezza nei processi gestionali delle politiche
aziendali;
l’accessibilità: intesa come la facilità per l’utente di accedere alle prestazioni;
la tempestività: definita come la disponibilità delle prestazioni in termini utili rispetto
allo stato di bisogno del paziente;
la pertinenza: nel senso di corrispondenza tra prestazione ottenuta e bisogno
presentato dalla persona;
la correttezza: intesa come la corrispondenza delle prestazioni ottenute alla migliore
evidenza scientifica o, in sua assenza, alla migliore esperienza condivisa e accettata;
la partecipazione: intesa come il coinvolgimento del paziente e dei familiari nelle
decisioni relative alla prestazione;
la riservatezza: intesa come la tutela del trattamento dei dati concernenti il cittadino e il
suo stato di salute;
la garanzia: nel senso di possibilità di ottenere le prestazioni in caso di bisogno;
la continuità: definita come il coordinamento e l’integrazione tra le prestazioni
necessarie a soddisfare il bisogno del paziente;
la sicurezza: intesa come la possibilità di ottenere le prestazioni in condizioni di tutela
dal rischio legato a possibili fattori ambientali, con riferimento agli aspetti strutturali,
tecnologici e organizzativi;
la formazione e il miglioramento continui: intesi come approccio fondamentale per un
sistema orientato al miglioramento continuo della qualità dell’assistenza fondato sulla
condivisione della conoscenza nonché sulla valorizzazione e l’accrescimento della risorsa
umana.
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Il contesto demografico
L’ambito territoriale di riferimento dell’unità locale socio-sanitaria n. 8 comprende
trenta comuni, articolati, a decorrere dal 16 settembre 2002, in due distretti socio-sanitari:
distretto socio-sanitario n. 1 “Asolo – Castelfranco Veneto” e distretto socio-sanitario n. 2
“Valdobbiadene – Montebelluna” (dal 1° giugno 2014 riuniti in un unico distretto).
Il territorio di riferimento dell'unità locale socio-sanitaria n. 8 si estende su una
superficie di 801 kmq, con una densità di 314,3 abitanti per kmq ( -1.85 unità rispetto al
2012, - 1.69 unità rispetto al 2011). La popolazione, alla data del 31 dicembre 2013, risultava
pari a 251.764 unità e distinta pressoché equamente rispetto al sesso: 124.523 maschi
(49,5% della popolazione) e 127.241 femmine (50,5 % della popolazione), come riportato
nella tabella n. 1.
Sempre dalla stessa tabella, si può osservare che le prime due grandi classi di età
sono più numerose, in termini percentuali, nel distretto socio-sanitario n. 1 rispetto al
distretto socio-sanitario n. 2 (+ 0,81% nella prima classe e + 1,48% nella seconda). La classe
degli ultra 65-enni risulta più consistente nel distretto socio-sanitario n. 2 (+ 2,29%).
tabella n. 1: popolazione residente al 31 dicembre 2013, per distretto socio-sanitario, grandi classi di età e
sesso. (fonte: anagrafe comunale e anagrafe sanitaria)
classi
di età
maschi
femmine
totale
%
0_14
11.848
11.315
23.163
16,19%
15_64
48.267
46.427
94.694
66,18%
65 e oltre
11.057
14.171
25.228
17,63%
totale
71.172
71.913
143.085
100%
%
49,74%
50,26%
100%
0_14
8.560
8.152
16.712
15,38%
15_64
35.569
34.744
70.313
64,70%
65 e oltre
9.222
12.432
21.654
19,92%
totale
53.351
55.328
108.679
100%
%
49,09%
50,91%
100%
totale unità locale socio-sanitaria n. 8
124.523
127.241
251.764
%
49,46%
50,54%
100%
distretto socio-sanitario
n. 1
"Asolo – Castelfranco Veneto"
n. 2
" Valdobbiadene - Montebelluna"
Per una maggiore analisi di dettaglio della situazione demografica della popolazione,
si riporta, di seguito, la tabella n. 2 riepilogativa della popolazione residente al 31 dicembre
2013, suddivisa per distretto socio-sanitario, comune e sesso.
7
tabella n. 2: popolazione residente al 31 dicembre 2013, per distretto socio-sanitario, comune e sesso.
distretto socio-sanitario n. 1 "Asolo –
Castelfranco Veneto"
maschi
femmine
totale
variazione
rispetto al 2012
età
media
Altivole
Asolo
Borso del Grappa
Castelcucco
Castelfranco Veneto
Castello di Godego
Cavaso del Tomba
Crespano del Grappa
Fonte
Loria
Maser
Monfumo
Paderno del Grappa
Possagno
Resana
Riese Pio X
San Zenone degli Ezzelini
Vedelago
Totale
3.353
4.551
3.017
1.145
16.074
3.564
1.500
2.181
3.047
4.749
2.519
714
1.088
1.107
4.812
5.515
3.839
8.397
71.172
3.473
4.582
3.001
1.087
17.087
3.596
1.530
2.352
3.016
4.529
2.575
704
1.096
1.098
4.705
5.539
3.622
8.321
71.913
6.826
9.133
6.018
2.232
33.161
7.160
3.030
4.533
6.063
9.278
5.094
1.418
2.184
2.205
9.517
11.054
7.461
16.718
143.085
-0,71%
-2,55%
0,75%
1,64%
-1,78%
0,07%
-0,92%
-2,54%
-2,10%
0,64%
-0,20%
-1,53%
-0,95%
0,00%
-0,78%
-0,57%
0,17%
-0,72%
-0,91%
39,4
39,4
39,6
40,7
42,8
40,1
42,5
42,9
39,5
38,6
42,2
42,7
40,7
42,3
38,7
38,9
38,4
39,8
40,5
distretto socio-sanitario n. 2
"Valdobbiadene - Montebelluna"
maschi
femmine
totale
variazione
rispetto al 2012
età
media
Caerano di San Marco
Cornuda
Crocetta del Montello
Giavera del Montello
Montebelluna
Nervesa della Battaglia
Pederobba
Segusino
Trevignano
Valdobbiadene
Vidor
Volpago del Montello
totale
3.967
3.065
2.986
2.578
15.244
3.428
3.735
957
5.391
5.103
1.878
5.019
53.351
4.105
3.197
3.131
2.600
16.092
3.494
3.813
967
5.393
5.451
1.918
5.167
55.328
8.072
6.262
6.117
5.178
31.336
6.922
7.548
1.924
10.784
10.554
3.796
10.186
108.679
-0,07%
-0,74%
0,58%
0,31%
-0,25%
-0,35%
-0,24%
-0,52%
0,76%
-1,40%
-0,03%
0,40%
-0,15%
40,7
42,3
43,5
40,3
42,0
43,6
41,5
44,5
39,5
44,7
42,2
41,9
42,2
totale –u.l.ss. n. 8
124.523
127.241
251.764
-0,58%
41,2
Vengono riportati, di seguito, alcuni indicatori demografici, riferiti alla popolazione
residente al 31 dicembre 2013 e confrontati con quelli relativi all’anno 2012.
8
tabella n. 3: indici di struttura per età della popolazione residente al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012.
anno 2012
anno 2013
variazione
assoluta
variazione
relativa
indice di vecchiaia
113,26%
117,57%
4,31%
3,8%
indice di invecchiamento
18,08%
18,62%
0,54%
3,0%
indice di dipendenza anziani
27,42%
28,41%
0,99%
3,6%
indice di dipendenza giovani
24,20%
24,17%
-0,03%
-0,1%
indice di dipendenza totale
51,63%
52,58%
0,95%
1,8%
Gli indici riportati nella tabella n. 3 permettono di trarre alcune osservazioni,
relativamente alla struttura per età della popolazione residente al 31 dicembre 2013. Gli
anziani ultra 65-enni costituiscono oltre il 18% della popolazione complessiva (indice di
invecchiamento = 18,62%) (indice di vecchiaia = 117,57%). Inoltre, il carico relativo dei
giovanissimi (età < 14 anni) e degli anziani (età > 65 anni), sulla collettività attiva (età 15-64
anni), risulta pari a circa il 24% e 28%, rispettivamente (indice di dipendenza giovani =
24,17% e indice di dipendenza anziani = 28,41%). Da queste osservazioni si evince che la
classe degli anziani è cresciuta più rapidamente rispetto a quella dei giovanissimi,
determinando un incremento del peso sulla classe lavorativa attiva e confermando come il
processo di invecchiamento della popolazione sia uno dei fenomeni più rilevanti negli ultimi
anni.
Nel nostro territorio per l’anno 2012, (ultimo dato disponibile) si riscontra un valore
più alto del tasso di natalità rispetto alla media provinciale e, ancor di più, rispetto a quella
regionale.
tabella n. 4: tasso di natalità confronto tra Regione, provincia e Ulss n. 8.
livello territoriale
ulss 8
provincia di Treviso
Regione Veneto
Fonte dati: ISTAT, anagrafe sanitaria e anagrafe comunale.
natalità 2012 (nati x 1000 abitanti)
9,7
9,6
9,1
Bisogna considerare anche quanto incide la presenza della popolazione straniera nel
nostro territorio. Come dimostrato dal “Rapporto 2013 Immigrazione straniera in Veneto” a
cura dell’Osservatorio Regionale Immigrazione, l’area pedemontana del Veneto presenta
una concentrazione maggiore di popolazione straniera rispetto alle altre zone della Regione;
in particolare, le province di Treviso, Verona e Vicenza, si collocano fra i primi tre posti con la
percentuale più elevata di immigrati (circa il 10%).
Considerando i dati resi disponibili dall’ISTAT riferiti al 31/12/2012, ultimo dato
disponibile, si riscontra che l’incidenza dei nuovi nati stranieri nei comuni dell’Ulss n. 8 sul
totale dei nuovi nati è del 23,9%, pari al rapporto tra 589 nuovi nati stranieri su un totale di
9
2.468 nuovi nati complessivi. I minori di nazionalità straniera, nel 2012, rappresentano il
16,9% della popolazione di età compresa tra 0 e 17 anni residente nel territorio dell’Ulss.
L’Organizzazione
L’organizzazione del livello operativo dell’unità locale socio-sanitaria si articola in
strutture operative, dipartimenti, strutturali e funzionali, ed unità operative, complesse o
semplici.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL'AZIENDA
ULSS N. 8 DI ASOLO
DIREZIONE GENERALE
COLLEGIO
SINDACALE
COLLEGIO DI
DIREZIONE
DIRETTORE GENERALE
UNITA' DI
STAFF
OSPEDALE
CONSIGLIO
DEI SANITARI
DIRETTORE
SANITARIO
DIRETTORE DEI
SERVIZI SOCIALI E
DELLA FUNZIONE
TERRITORIALE
DIPARTIMENTO
DI
PREVENZIONE
DISTRETTO
SOCIO-SANITARIO
10
DIRETTORE
AMMINISTRATIVO
AREA
PROFESSIONALE,
TECNICA E
AMMINISTRATIVA
Le risorse umane
Di seguito vengono riportati i dati relativi alla dotazione effettiva del personale
dipendente dell’azienda, al 31 dicembre 2013, suddiviso in base al genere, al ruolo coperto e
al tipo di contratto.
tabella n. 5: dotazione del personale Ulss n. 8 al 31 dicembre 2013.
Totale dipendenti
di cui maschi
di cui femmine
Ruolo Sanitario
Ruolo Amministrativo
Ruolo Tecnico
Ruolo Professionale
Dirigenti
Non dirigenti
Tempo indeterminato
Tempo determinato
2.505
729
1.776
1.725
194
584
2
472
2.033
2.440
65
DIPENDENTI PER RUOLO
11
DIPENDENTI PER SESSO
DIPENDENTI PER CONTRATTO
12
La normativa di riferimento per la programmazione triennale 2014-2016
Il quadro di riferimento principale riguardante la programmazione sanitaria è
contenuto nel Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016 approvato con L.R. 29 giugno 2012,
n.23, (modificato con L.R. 3 dicembre 2012, n. 46) che introduce importanti novità relative
all’organizzazione del Sistema Sanitario Veneto, tra le quali la nuova impostazione dei servizi
di assistenza e di cura, che punta a ridurre il numero degli ospedali e dei posti letto e a
potenziare la rete territoriale facendo perno sui distretti, sui medici di base associati in
gruppo e su nuove strutture residenziali (ospedali di comunità, hospice, Rsa, centri diurni,
unità riabilitative territoriali).
L'attuazione del piano avviene tramite le schede di programmazione ospedaliere e
territoriali, approvate con DGRV 19 novembre 2013, n. 2122 “Adeguamento delle schede di
dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate, di cui alla l.r. 39/1993,
e definizione delle schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle
strutture di ricovero intermedie. PSSR 2012-2016. Deliberazione 18 giugno 2013, n. 68/CR”,
che indicano per ogni azienda il numero e l’organizzazione dei presidi, le funzioni suddivise
per area, i reparti, i posti letto, le strutture intermedie e i servizi ambulatoriali.
L’adeguamento dell’organizzazione aziendale secondo gli indirizzi previsti dal
suddetto provvedimento, è prevista e contenuta nel nuovo Atto Aziendale, approvato con
delibera 23 aprile 2014, n. 471, e redatto in base alle nuove linee guida definite dalla DGRV
10 dicembre 2013, n. 2271.
La programmazione aziendale, inoltre, recepisce annualmente gli obiettivi di salute e
di funzionamento dei servizi con relativi indicatori di performance che vengono definiti dalla
regione ed assegnati alle aziende ulss. Tali obiettivi costituiscono le linee di indirizzo
prioritarie che verranno declinate nelle schede di budget delle strutture aziendali (si rimanda
al paragrafo dedicato del presente documento).
13
Il ciclo di gestione della performance
Con la DGRV 6 novembre 2012, n. 2205, “Linee di indirizzo in materia di misurazione
e valutazione dei dipendenti del servizio sanitario regionale ed in materia di trasparenza,
applicative delle disposizioni del d.lgs. 150/2009 e della L.R. 26 Maggio 2011, n. 9 modificata
dalla L.R. 11 novembre 2011, n. 22 Approvazione definitiva della deliberazione/CR n. 90 del 4
settembre 2012 sulla base del parere favorevole espresso dalla Quinta Commissione
consiliare”, la Regione ha definito le linee generali di indirizzo riguardanti la misurazione e la
valutazione dei dipendenti del servizio sanitario regionale e la trasparenza dell’attività
amministrativa, volte a favorire un’applicazione omogenea da parte delle aziende ed enti
dello stesso SSR delle disposizioni in materia contenute nel decreto legislativo 27 ottobre
2009, n. 150.
Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, ha recato una riforma organica della
disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, prevedendo
lo sviluppo di un ciclo di gestione della performance (art. 4) che si articola nelle seguenti fasi:
-
definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori
attesi di risultato e dei rispettivi indicatori;
collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse;
monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi;
misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale;
utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito;
rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici
delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti
interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi.
Di seguito viene rappresentato il ciclo di gestione della performance con l’evidenza di
tutte le azioni e i documenti che ne caratterizzano il funzionamento e la rispettiva
tempistica.
14
Livello istituzionale
Pianificazione pluriennale
Piano Socio Sanitario
Regionale
Pianificazione annuale
DGRV Obiettivi assegnati
ai Direttori generali
Livello strategico
entro il 30 gennaio
entro il 30 giugno
entro il 15 settembre
Pianificazione annuale
Valutazione annuale
anno precedente
Valutazione annuale
anno precedente
Documento di Direttive
Relazione degli obiettivi
Validazione della Relazione
degli obiettivi da parte
dell'OIV
Pianificazione triennale
Piano triennale di valutazione
degli obiettivi
Livello operativo
entro il 1° trimestre
entro il 31 agosto
entro il 31 marzo
Pianificazione annuale
Valutazione infra-annuale
Valutazione annuale
Obiettivi operativi organizzativi
Schede di budget
Monitoraggio semestrale
delle schede di budget
Consuntivo
Pianificazione annuale
Valutazione annuale
Obiettivi operativi individuali
Compilazione delle schede di
valutazione individuale
15
Gli obiettivi regionali
Con la DGRV 20 Dicembre 2013, n. 2533, “Determinazione degli obiettivi di salute e di
funzionamento dei servizi per le Aziende Ulss del Veneto, l’Azienda Ospedaliera di Padova,
l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e per l’IRCCS Istituto Oncologico
Veneto” Anno 2014”, la Regione del Veneto ha definito gli obiettivi di salute e di
funzionamento unitamente ai relativi indicatori di performance a valere per l’anno 2014
secondo la ripartizione di seguito rappresentata nelle seguenti aree:
A) Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e di
programmazione degli uffici (peso 10%);
B) Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate (peso 4%);
C) Obiettivi di salute e funzionamento dei servizi (peso 12%);
D) Equilibrio economico (peso 30%);
E) Liste d’attesa (peso 11%);
F) Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel
Nuovo Sistema Informativo Sanitario (peso 8%).
Tale delibera stabilisce che gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi
assegnati ai Direttori Generali delle aziende vengano considerati raggiunti in modo
soddisfacente nel caso in cui venga conseguito un risultato totale di almeno il 70%, in
riferimento alla globalità delle valutazioni espresse dai vari soggetti coinvolti (Giunta
Regionale, competente Commissione del Consiglio Regionale, Competente Conferenza dei
Sindaci) e al peso assegnato a ciascun soggetto dalla DGRV 14 maggio 2013, n. 693,
“Determinazione della pesatura delle determinazioni dei soggetti coinvolti nel procedimento
di valutazione annuale dei Direttori Generali delle Azienda Ulss, Ospedaliere e dell’IRCCS
Istituto Oncologico Veneto (IOV)”. Tale delibera rappresenta una delle principali fonti di
input per la pianificazione operativa triennale ed annuale.
Di seguito vengono elencati gli obiettivi della DGRV 2533/2013 con relativi indicatori
nei tre anni di riferimento 2014-2016.
16
ID
OBIETTIVO
INDICATORE 2014
INDICATORE 2015
INDICATORE 2016
A) Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e di programmazione dell’organizzazione
degli uffici
Implementazione (a livello
sperimentale) del modello di
Centrale Operativa
proseguimento attività
proseguimento attività
proseguimento attività
come da
programmazione
proseguimento attività
come da
programmazione
sviluppo attività
proseguimento attività
proseguimento attività
come da
programmazione
proseguimento attività
come da
programmazione
aggiornamento e
valutazione percorsi
aggiornamento e
valutazione percorsi
aggiornamento e
valutazione percorsi
aggiornamento e
valutazione percorsi
Definire i Percorsi Diagnostico
Terapeutico Assistenziale per i
pazienti diabetici
aggiornamento e
valutazione percorsi
aggiornamento e
valutazione percorsi
Presentazione della relazione
valutativa annuale sul piano di
zona, entro i termini previsti,
corredata dal monitoraggio
annuale sui dati.
Presentazione della
relazione valutativa
annuale sul piano di
zona, entro i termini
previsti, corredata dal
monitoraggio annuale
sui dati.
Presentazione della
relazione valutativa
annuale sul piano di
zona, entro i termini
previsti, corredata dal
monitoraggio annuale
sui dati.
Adeguamento della
organizzazione
Formulazione e Rispetto del
distrettuale agli
Piano aziendale di
A.1 indirizzi previsti dalla
adeguamento della dotazione
LR n.23/2012 PSSR
assistenziale territoriale
2012-2016
(strutture intermedie) come da
Allegati alla DGR 2122 del
19/11/2013
Sviluppo delle cure
primarie attraverso
l’implementazione
A.2 diffusa del modello
di medicina di
gruppo integrata
Conformità delle medicine di
gruppo integrate e delle altre
forme associative al Contratto
di esercizio-tipo definito a livello
regionale
Formulazione e Rispetto del
Piano Aziendale di
adeguamento alle schede di
dotazione ospedaliera come da
Allegati alla DGR 2122 del
19/11/2013
Adeguamento della Definire Percorsi Diagnostico
Terapeutici Assistenziali per le
organizzazione
principali patologie che
ospedaliera agli
A.3 indirizzi previsti dalla richiedono terapie di
riabilitazione
LR n.23/2012 PSSR
2012-2016
Definire il Percorso Diagnostico
Terapeutico Assistenziale per la
patologica senologica
Valutazione e
monitoraggio
A.5 dell’attuazione del
Piano di Zona
17
Dare uniformità, a
livello provinciale, ai
Dipartimenti di
A.6
Prevenzione
aziendali
Uniformare a livello provinciale
gli indirizzi operativi per quanto
attiene alla vigilanza e più in
generale le procedure e la
modulistica utilizzata dalle
strutture dipartimentali.
proseguimento attività
B) Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate
Riduzione prezzi di
Utilizzo del Prezzo unitario di
acquisto all'interno
riferimento Regionale (ove
delle soglie di prezzo
presente) nella determinazione
unitario di
della base d’asta di nuove gare
riferimento
finalizzate alla acquisizione di
proseguimento attività
B.1 Regionale, come
“principi attivi” , “dispositivi
indicato dai
medici”, nonché dei servizi di
documenti
“lavanderia”, “pulizia”,
dell'Osservatorio
“ristorazione”.
Prezzi (OPRVE)
Predisposizione del piano
relativo al Percorso Attuativo
della Certificabilità secondo le
tempistiche definite dal
progetto regionale e
completamento efficace delle
azioni pianificate per il 2014
entro le tempistiche concordate
con l'Azienda
Sviluppo del Sistema Attuare le attività di sviluppo
di Controllo Interno del percorso di Prevenzione
B.2
Revisione di Bilancio della Corruzione (D.Lgs.
190/2012) secondo le
tempistiche definite dal
progetto regionale.
Attuare le attività di sviluppo
del controllo interno per il
governo dei rischi
amministrativo contabili
secondo le tempistiche definite
dal progetto Regionale
proseguimento attività
proseguimento attività
sviluppo attività
sviluppo attività
proseguimento attività
proseguimento attività
proseguimento attività
proseguimento attività
Applicare le nuove
politiche di
B.3
Assicurazione
Adottare il modello di
Autoassicurazione secondo le
direttive regionali
sviluppo attività
sviluppo attività
Raccogliere dati
analitici di consumo
B.4 delle risorse nelle
Aziende
Ottemperare agli adempimenti
informativi relativi alla
Contabilità Analitica Standard
Regionale
sviluppo attività
proseguimento attività
18
C) Obiettivi di Salute e funzionamento dei servizi
Tasso di copertura vaccinale
"aggiustato" - Difterite e Tetano
Tasso di copertura vaccinale
"aggiustato" - Epatite B
Tasso di copertura vaccinale
Copertura
"aggiustato"
- Polio
Vaccinazioni già
C.1 Obbligatorie e
Adesione “corretta” per
Screening Oncologici screening mammografico
mantenimento tassi di
copertura
mantenimento tassi di
copertura
Prevenire nuovi casi
C.2 di West Nile
Assicurare la sorveglianza e il
controllo delle malattie
trasmesse da vettori attraverso
la collaborazione con gli Enti
locali per garantire
l’effettuazione e la valutazione
di efficacia della disinfestazione.
proseguimento attività
proseguimento attività
Ottimizzazione del
Tasso di
C.3
ospedalizzazione
Mantenimento o riduzione al
140‰ del Tasso di
ospedalizzazione (tasso
aziendale del 2013 o, se
superiore,140)
mantenimento o
riduzione del tasso di
ospedalizzazione
mantenimento o
riduzione del tasso di
ospedalizzazione
Applicazione di quanto previsto
Ottimizzazione della dalla DGR 2067 del 19/11/2013
C.4 Rete Oncologia
per il funzionamento della Rete
Oncologica
proseguimento attività
proseguimento attività
Percentuale di pazienti con età
maggiore di 65 anni con
diagnosi principale di frattura
del collo del femore operati
entro 2 giornate in regime
ordinario ≥ 60%
mantenimento attività
mantenimento attività
Percentuale di DRG medici
dimessi da reparti chirurgici
proseguimento attività
proseguimento attività
Adesione “corretta” per
screening citologico
Adesione “corretta” per colonretto
Riorganizzazione
dell'Attività
C.5
Chirurgica
19
Aumento
dell'efficienza
C.6 nell'impiego delle
Sale Operatorie
Effettuazione di almeno 1000
interventi annui (solo Ricovero
Ordinario) in ciascuna sala
operatoria utilizzata 5 giorni alla
settimana
proseguimento attività
proseguimento attività
Ottimizzazione
dell'utilizzo dei Posti
C.7
Letto
Attivazione Week Surgery e
Day Surgery
proseguimento attività
proseguimento attività
Miglioramento rispetto al 2012,
o mantenimento all'interno
dello standard, nel 2014 degli
indicatori selezionati
miglioramento rispetto
all'anno precedente o
mantenimento
all'interno degli
standard
miglioramento
rispetto all'anno
precedente o
mantenimento
all'interno degli
standard
Miglioramento nel 2014 degli
indicatori "critici" nel 2012
(performance molto scarsa) per
la specifica Azienda
miglioramento
indicatori critici nel
2014
miglioramento
indicatori critici nel
2015
Adesione al
Percorso di
Monitoraggio degli
Indicatori di Qualità
dell'Assistenza
Sanitaria da inserire
nel Network di
C.8
Regioni coordinato
dal Laboratorio
Management e
Sanità della Scuola
Superiore S. Anna di
Pisa
Numero di sperimentazioni
rispetto all'anno precedente
numero
numero
estratte dall'Osservatorio
sperimentazioni > 2014 sperimentazioni > 2015
nazionale sulla sperimentazione
clinica dei medicinali - AIFA
Sperimentazione
Clinica ed Aumento
delle segnalazioni
C.9
ADR per farmaci e
vaccini
Tasso di segnalazioni (numero
di segnalazioni ADR per milione
di abitanti)
mantenimento o
incremento tasso di
segnalazioni
mantenimento o
incremento tasso di
segnalazioni
Registri AIFA: chiusura delle
schede di follow-up per i
farmaci sottoposti a meccanismi
di rimborso (payment by results
e risk-sharing)
proseguimento attività
proseguimento attività
20
D) Equilibrio Economico
Rispetto della
programmazione
D.1
regionale sui costi
Equilibrio
EconomicoD.2
Finanziario
Rispetto dei vincoli definiti a
livello regionale con riferimento
a specifici costi di produzione
rispetto dei vincoli
regionali
rispetto dei vincoli
regionali
Delta Risultato Economico
effettivo rispetto Risultato
Economico CR 154/2012
proseguimento attività
proseguimento attività
Delta 2014 - 2013 Costo della
Produzione (+ Imposte e tasse)
mantenimento delta
2015-2014 Costo della
produzione
mantenimento delta
2016-2015 Costo della
produzione
Rispetto Tempi d'attesa classe
A: 90%
Rispetto Tempi d'attesa classe
B: 90%
Rispetto Tempi d'attesa classe
C: 100%
Rispetto Tempi
Rispetto Tempi
d'attesa classe A: 90% d'attesa classe A: 90%
Rispetto Tempi
Rispetto Tempi
d'attesa classe B: 90% d'attesa classe B: 90%
Rispetto Tempi
Rispetto Tempi
d'attesa classe C: 100% d'attesa classe C: 100%
Apertura degli ambulatori e
delle diagnostiche in orario
serale e nei giorni di sabato e
domenica
proseguimento attività
proseguimento attività
Mantenimento o Riduzione del
Numero di prestazioni per
Abitante al di sotto di 4
mantenimento
numero di prestazioni
mantenimento
numero di prestazioni
% di prestazioni privati
estraibili
dall'applicativo CUP
aziendale > 20%
% di prestazioni privati
estraibili
dall'applicativo CUP
aziendale > 20%
E) Liste d'Attesa
Piena
implementazione
delle modalità
organizzative ed
erogative per il
E.1 contenimento dei
tempi d'attesa
secondo le
disposizioni della
DGR 320/2013
Ottimizzazione del
Numero di
E.2 Prestazioni per
Abitante
Inserimento dei
privati convenzionati
% di prestazioni privati estraibili
nel CUP Aziendale
dall'applicativo CUP aziendale >
E.3 secondo la
20%
programmazione
aziendale
21
F) Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel Nuovo Sistema Informativo
Sanitario
Adempimenti
F.1 Questionario LEA
Implementazione delle attività
finalizzate al raggiungimento del
livello di totale adempienza
rispetto agli adempimenti
previsti nel Questionario LEA.
proseguimento attività
proseguimento attività
Rispetto dei tempi previsti nello
svolgimento delle attività e
delle modalità di invio/controllo
della qualità del dato fornito
come previsto da Questionario
LEA e documenti
allegati/collegabili allo stesso.
rispetto dei tempi
previsti
rispetto dei tempi
previsti
sviluppo attività
proseguimento attività
Implementazione secondo
Programmazione Regionale
% di lettere di
dimissioni firmate
rispetto al totale: 90%
% di referti di
% di referti di Anatomia
Anatomia Patologica
Patologica firmati rispetto al
firmati rispetto al
totale: 100%
totale: 100%
% di referti di
% di referti di Laboratorio
Laboratorio firmati
firmati rispetto al totale: 100%
rispetto al totale: 100%
% di referti di
% di referti di Microbiologia
Microbiologia firmati
firmati rispetto al totale: 100%
rispetto al totale: 100%
% di referti di
% di referti di Radiologia firmati
Radiologia firmati
rispetto al totale: 100%
rispetto al totale: 100%
% di referti di Verbali Pronto
% di referti di Verbali
Soccorso firmati rispetto al
Pronto Soccorso firmati
totale: 100%
rispetto al totale: 100%
% di lettere di dimissioni
firmate rispetto al totale: 90%
Implementazione
del FSE (DGR
F.2
1671/2012)
% di lettere di
dimissioni firmate
rispetto al totale: 90%
% di referti di
Anatomia Patologica
firmati rispetto al
totale: 100%
% di referti di
Laboratorio firmati
rispetto al totale: 100%
% di referti di
Microbiologia firmati
rispetto al totale: 100%
% di referti di
Radiologia firmati
rispetto al totale: 100%
% di referti di Verbali
Pronto Soccorso firmati
rispetto al totale: 100%
% di ricette dematerializzate (n.
Dematerializzazione
ricette dematerializzate
della ricetta cartacea
dicembre anno corrente / n.
F.3 (Decreto MEF del 2
ricette art.50 anno precedente)
novembre 2011)
≥ 80%
proseguimento attività
proseguimento attività
Flusso consumi DM: % del
Qualità dei flussi
Costo DM codificati con
F.4 informativi relativi ai RDM/BD rispetto al valore
Beni Sanitari
contabilizzato nel modello CE
(B.1.A.3.1.A + B.1.A.3.1.B +
B.1.A.3.2)
proseguimento attività
proseguimento attività
22
Flusso consumi DM: % del
Costo dei IVD codificati con
Qualità dei flussi
almeno la prima lettera dalla
F.4 informativi relativi ai categoria W rispetto al valore
Beni Sanitari
contabilizzato nel modello CE
(B.1.A.3.3)
Adempimenti in
materia di gestione
informatica della
residenzialità
F.5 extraospedaliera
(anziani e disabili)
come da DGR
regionali
proseguimento attività
proseguimento attività
Rispetto delle scadenze e della
qualità nell'invio del flusso
informativo sulla residenzialità
extraospedaliera
rispetto delle scadenze
rispetto delle scadenze
Avvio della raccolta dati relativa
alla residenzialita’ e
semiresidenzialita’
extraospedaliera in area disabili
nel 2014 (dgr 1059/2012).
proseguimento attività
proseguimento attività
sviluppo attività
mantenimento attività
proseguimento attività
proseguimento attività
proseguimento attività
proseguimento attività
Strutturazione della raccolta
dei flussi informativi dai centri
servizi per la residenzialita’
extraospedaliera
Costituzione e adeguamento
dei CDC (Centri per il
Decadimento Cognitivo), ove
mancanti o carenti, secondo le
linee guida della DGR 2006 e
avvio raccolta di flussi
informativi secondo indicazioni
regionali (rete Alzheimer).
Implementazione
del flusso
informativo delle
Rispetto delle specifiche
Cure Domiciliari
relative a tempi e qualità dei
F.6
secondo
dati inviati
il tracciato della DGR
2372
23
Il Sistema di misurazione e valutazione della performance
Il Sistema di misurazione e valutazione della performance dell’Ulss n. 8 di Asolo, ai
sensi dall’art. 2 del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, ha la finalità di assicurare elevati standard
qualitativi ed economici e di favorire il miglioramento continuo della qualità del servizio
offerto tramite la valorizzazione del contributo che le diverse unità operativa e i diversi
dipendenti apportano attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli
obiettivi dell’Azienda e alla soddisfazione dei bisogni per i quali la stessa è costituita.
Il Sistema è articolato in due ambiti applicativi: l’ambito della performance
organizzativa e l’ambito della performance individuale:
-
Performance organizzativa
La Valutazione della Performance Organizzativa opera a tutti i livelli organizzativi in
funzione del grado di responsabilità previsto nell’Atto Aziendale:
Strutture Tecnico Funzionali: Direzione Medica di Ospedale, Direzione del Distretto
Socio Sanitario Unico, Direzione del Dipartimento di Prevenzione
Dipartimenti Strutturali;
Strutture Complesse;
Strutture Semplici Dipartimentali.
L’oggetto della valutazione è il grado di raggiungimento degli obiettivi attribuiti
nell’ambito delle schede di programmazione e budgeting (risultati gestionali), tenendo
presente quanto stabilito dall’Azienda con il Piano triennale di valutazione degli obiettivi e
con il Documento di Direttive, nel rispetto dei vincoli gestionali e di bilancio stabiliti a livello
Regionale.
Gli obiettivi di performance organizzativa sono assegnati ai responsabili delle
strutture complesse e semplici dipartimentali con cadenza annuale.
Le verifiche periodiche dei risultati conseguiti e la rilevazione e misurazione finale
degli scostamenti tra obiettivi e risultati è effettuata dall’U.O. Programmazione, Controllo di
gestione, Qualità.
La valutazione finale dei risultati di performance di tutte le articolazioni organizzative
aziendali è deliberata dal Direttore Generale su proposta dell’OIV.
L’OIV, ai sensi dell’art.14, comma 6 del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, è chiamato a
validare la Relazione sulla Performance che l’azienda deve adottare entro il 30 giugno di ogni
anno. Tale documento evidenzia, a consuntivo, con riferimento all’anno precedente, i
risultati organizzativi ed individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle
risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti.
Di seguito viene presentato un esempio di scheda di programmazione e budgeting
con relativi punteggi.
24
-
Performance individuale
La valutazione della performance individuale è estesa a tutti i dipendenti con
contratto a tempo indeterminato e determinato ed ha periodicità annuale.
Il sistema di valutazione della performance individuale prevede che:
25
I Direttori di Struttura tecnico Funzionale “Ospedale” e “Dipartimento di
Prevenzione” sono valutati, per competenza, dal Direttore Sanitario. Il Direttore del
Distretto Socio Sanitario Unico è valutato congiuntamente dal Direttore Sanitario e
dal Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale.
I direttori dei dipartimenti strutturali sanitari vengono valutati dal Direttore della
Struttura Tecnico Funzionale di afferenza.
I direttori del dipartimenti dei Servizi Generali sono valutati dal Direttore
Amministrativo.
I direttori delle Strutture Complesse e i Responsabili di Strutture Semplici (non
articolazione interna di struttura complessa) sono valutati, per competenza, dal
Direttore del dipartimento di appartenenza. Nel caso di mancanza dal Direttore del
Dipartimento, dal Direttore della Struttura tecnico Funzionale di riferimento. Nel caso
dei servizi in Staff della Direzione Strategica, vengono valutati dal Direttore dell’area
di appartenenza.
I responsabili delle strutture semplici articolazione interna di U.O. sono valutati dal
Direttore della Struttura Complessa di riferimento. In caso di mancanza, la
valutazione viene effettuata dal Direttore del Dipartimento di riferimento o, in caso
di mancanza, dal Direttore della Struttura tecnico Funzionale di afferenza.
Il Personale del Comparto viene valutato dal Direttore della Struttura Complessa di
afferenza che si avvale del personale del comparto cui è affidata la Posizione
Organizzativa o l’incarico di Coordinamento. In caso di mancanza, la valutazione
viene effettuata dal Direttore del Dipartimento Strutturale di riferimento o, in caso di
mancanza, dal Direttore della Struttura tecnico Funzionale di afferenza.
Nella valutazione del personale del comparto, i dirigenti valutatori si avvalgono dei
dipendenti con incarico di Posizioni Organizzative e/o di Coordinamento.
Nel caso in cui, in corso d’anno, il valutato presti la propria attività lavorativa presso
due o più strutture, la valutazione verrà effettuata dal Responsabile della Struttura presso
cui il valutato ha prestato o presti l’attività prevalente in termini temporali, coadiuvato dagli
altri Responsabili.
Nel caso in cui, in corso d’anno, il valutato presti la propria attività lavorativa presso
due o più strutture contemporaneamente, la valutazione verrà effettuata dal Responsabile
della Struttura presso cui il valutato percentualmente ha prestato o presti in modo
prevalente l’attività, coadiuvato dagli altri Responsabili.
Di seguito vengono presentate le nuove schede di valutazione individuale della
dirigenza medica e veterinaria, della dirigenza SPTA e del personale del comparto con i
relativi punteggi.
26
27
28
29