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PLUS MAGAZINE
28
IN QUESTO NUMERO
FERZAN ÖZPETEK
ROSSO ISTANBUL,
COLORI E MISTERI NELLA SUA VITA
LUIGI ZINGALEs
USA EUROPA Italia: qualE STRADA
PER LA RIPRESA E QUALE RUOLO
DELLE NUOVE TECNOLOGIE
71ª MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
GIORGIO NAPOLITANO TRA LE STAR
TAORMINA FILM FEST
SESSANTESIMA EDIZIONE
DEDICATA ALLE DONNE
ERNESTO OLIVERO
50 ANNI DI SERMIG
TORINO
TUTTO PRONTO PER IL SALONE DEL GUSTO
E TERRA MADRE 2014
CARLO
LUCARELLI
l’uomo a caccia di misteri
Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero
Pubblicazione trimestrale Numero XXVIII- settembre 2014
Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NO/TORINO N._3/2014
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PLUS MAGAZINE
Periodico trimestrale dell’Associazione
Fabi Plus per la cultura e il tempo libero
Numero 28 - settembre 2014
Reg. presso il tribunale di Torino
n. 5919 dell’8/11/2005
Redazione e Amministrazione
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
www.fabiplus.org/magazine.html
[email protected]
Direttore editoriale
Paola Gomiero
Direttore responsabile
Mauro Bossola
In questo numero:
2Copertina
6 Protagonisti
10 Tecnofuturo
14 Eventi
16 Eventi
18 Protagonisti
22 Protagonisti
24 Moda
30 Medicina e salute
32 Medicina e salute
34 Medicina e salute
38 Recensioni
44 M
appamondo
50 Iniziative associati
56 Eventi
Carlo Lucarelli: l’uomo a caccia di misteri
Ferzan Özpetek: Rosso Istanbul, colori e misteri nella sua vita
Usa Europa Italia. Quale strada per la ripresa e quale ruolo
delle nuove tecnologie? Intervista a Luigi Zingales
Mostra del Cinema di Venezia: Giorgio Napolitano tra le star
Taormina Film Fest: sessantesima edizione dedicata alle donne
Ernesto Olivero: 50 anni di Sermig
Marcello Cicchitti: il futuro delle assicurazioni tra broker e internet
Autumn leaves
Imparare un corretto stile alimentare si può: IRM - Indagini
Ricerche Mediche
Alluce valgo e dita “a martello”, nuovi orizzonti con la chirurgia mininvasiva: Dr. Vincenzo Langerame
Alimentazione e sport, il connubio vincente: Dr. ssa Elisabetta Zecchin
Film, libri, fumetti, mostre, musica, teatri
Cambogia: in viaggio tra templi e giungla
Convenzioni nazionali
Tutto pronto a Torino per il Salone del Gusto e Terra Madre 2014
Caporedattore
Pietro Gentile
Segreteria di redazione
Chiara Attolico
Photo editor
Alessandro Lercara, Salvatore Taormina
Hanno collaborato a questo numero:
Benedetta Breveglieri, Dario Migliardi,
Barbara Odetto, Barbara Oggero, Giuliana
Rebaudo, Mariangela Salvalaggio,
Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi.
LUS
IP
FAB
SU
Fotografie
Archivio Stilisti, Archivio Slow Food, Pietro Gentile,
Barbara Oggero.
Torino:
vivere la città
Pubblicità
Nova Labor Servizi srl
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
Grafica e impaginazione
Carlo Fantinel – Torino
Stampa
Garabello Artegrafica – San Mauro Torinese
La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti.
Il materiale inviato non viene restituito.
È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti
di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore.
Gusti e piaceri
60 Cà Mentin: charme e cucina sostenibile
61 La Bottega del Gusto: un bistrot stile parigino nel cuore di Torino
62 Tre da Tre: tre fratelli e dieci anni di successi
64 Ristorante La Piola: nuove
atmosfere in cucina
Eventi
66 Berlino - Torino, andata e ritorno
Idee e servizi
70 Nonsolofashion: i professionisti della moda e degli eventi al tuo servizio
71 Il Gioielliere: eleganza, tradizione orafa ed esclusività
72 Chiesa srl e Chiesa Viaggi: leader del turismo su strada e della vacanza organizzata
74 Alla Città di Torino: capi sartoriali per l’uomo attento ai dettagli
75 Gallo Domus: domotica per la casa del futuro
76 Il Talpino: l’ottico per tutta la famiglia
Comunicazione e immagine
78 La resilienza
di Modernacomunicazione
Protagonisti
80 Mi piacciono le donne paffute: parola di Xu Hong Fei
Visite guidate
84 Scoprire Torino e non solo:
programma settembre - dicembre
Gite e spettacoli
86 Proposte settembre - dicembre
Conferenze e corsi
88 Proposte settembre - novembre
89 Convenzioni territoriali
91 I luoghi del gusto
92 Gli esperti rispondono
96 La parola ai lettori
E D I T O R I A L E
I mille volti
del cibo
Paola Gomiero
Direttore FABI Plus
“Noi siamo ciò che mangiamo” affermava il filosofo Feuerbach, e non era certamente
solo un modo di dire. Il cibo é innanzitutto nutrimento e quindi agisce sul nostro fisico, ma
influenza anche i nostri comportamenti e le nostre abitudini.
Il fenomeno alimentare é sempre stato osservato da punti di vista differenti: “... salute,
benessere, piacere, relazioni, cultura, comunicazione ...”.
In effetti il cibo é tutto questo e variegati e complessi sono gli aspetti che lo caratterizzano.
Ciò di cui ci nutriamo diventa parte di noi stessi, ci forma, ci rigenera, modifica il nostro
modo di pensare e condiziona la nostra vita. Assume anche significati diversi in relazione
allo stato d’animo, all’ambiente che ci circonda, alla cultura e alle tradizioni.
Si mangia per compensare un vuoto della vita, un lutto, un abbandono, una delusione.
Si mangia per comunicare: l’offerta di cibo é il primo gesto di amicizia in ogni parte del
mondo; oppure simboleggia il ritrovarsi: per una famiglia la cena rappresenta il momento
in cui ci si riunisce; è anche un’occasione per approfondire un rapporto di lavoro o di conoscenza: a tavola si è più rilassati e disponibili. Il cibo è tradizione: è anche attraverso i piatti
tipici e tradizionali che si tramanda la cultura di un popolo.
Tra i numerosi eventi nazionali e internazionali che trattano l’argomento, occupa un
posto di assoluto rilievo il Salone del Gusto, che torna a Torino, dal 23 al 27 ottobre, nella
sua decima edizione ancora una volta insieme a Terra Madre, la rete mondiale dei piccoli
produttori alimentari.
Definito il “Villaggio globale del cibo” il Salone del Gusto propone laboratori e iniziative che coinvolgono oltre 1000 espositori provenienti da più di 100 paesi e quest’anno sono
attesi più di 200mila visitatori.
Tanti ed interessanti gli argomenti affrontati, a partire dall’Arca del Gusto – progetto
internazionale di Slow Food – concepito per catalogare e promuovere gli alimenti a rischio
di estinzione fino ad arrivare alla valorizzazione delle coltivazioni di base in linea con la
FAO, che ha dichiarato il 2014 Anno internazionale dell’Agricoltura Familiare.
E su tutto, la grande attesa per l’Expo 2015, il cui tema “Nutrire il pianeta, energia per
la vita” appare come l’ideale prosecuzione delle sfide nate con il Salone del Gusto.
Gli obiettivi di quest’ultimo si intrecciano infatti idealmente con il grande appuntamento dell’Expo di Milano: sollevare domande e riflessioni sulle principali sfide alimentari
dell’umanità. È possibile garantire cibo e acqua alla popolazione mondiale? Aumentare la
sicurezza alimentare? Proporre nuove soluzioni e nuove prospettive in grado di tutelare la
biodiversità del pianeta?
Il passaggio di testimone tra Torino e Milano questa volta ha come orizzonte il mondo
intero ed il suo futuro; le risposte a queste domande determinano la vita delle future generazioni.
Buona lettura!
[email protected]
settembre 2014 | Plus Magazine | EDITORIALE
01
COPERTINA
Carlo Lucarelli
L’UOMO
A CACCIA
DI MISTERI
i n t e r v i s t a
Non è solo uno scrittore noir
di successo, tra i suoi libri-romanzi
possiamo ricordare Almost blue,
Falange armata, L’isola dell’Angelo
Caduto, è anche autore di saggi
che hanno riguardato i Misteri d’Italia,
come la strage di Piazza Fontana,
l’Italicus o storie di mafia.
I suoi libri, sia i saggi che la narrativa,
non hanno confini
e sono stati tradotti all’estero.
Due suoi personaggi, il Commissario
Coliandro e De Luca, sono diventati
i protagonisti di serie televisive.
Altri libri sono diventati film
per il grande schermo. E il grande
pubblico lo conosce come autore
di programmi TV che hanno sempre
trattato storie legate a circostanze
poco chiare.
02
D A R I O
d i
M I G L I A R D I
el luglio scorso è accaduto l’incidente all’aereo
malese abbattuto sui cieli dell’Ucraina, una storia che per noi italiani sembra un dejà vu. Cosa
ne pensa?
Appena ho sentito la notizia l’ho collegata subito
a Ustica, anche perché la spiegazione che hanno dato i russi o i filorussi è stata
molto lacunosa. Dicevano che era stato abbattuto un aereo, ma il loro obbiettivo
era un altro. L’unica differenza di questa strage è che qui viene ammesso tutto
fin dall’inizio. Non si dice che c’è stato un cedimento strutturale, purtroppo è
una storia assurda.
Rispetto a una volta, potremmo dire che qualcosa è cambiato?
Sì, viviamo in un mondo più democratico dove la tecnologia e anche la fine
della Guerra Fredda hanno permesso di dire subito come stanno le cose. Ma ci
sono ancora guerre fredde, si chiamano gruppi d’interesse, che non permettono
alle verità di venire fuori.
L’arrivo e la conoscenza della tecnologia ha impedito certi misteri, ma la verità
può essere manipolata. Al G8 di Genova, le tante telecamere e i tanti telefonini che filmavano e documentavano, hanno potuto provare come sono andate
veramente le cose. Negli anni ‘60 e ‘70, invece, c’erano solo poche fotografie a
documentare gli avvenimenti. Adesso abbiamo una consapevolezza della democrazia più corretta e siamo diventati tutti più adulti, ci sono voluti 40 anni di
misteri italiani per cambiare la nostra mentalità.
COPERTINA
Lei è sempre alla ricerca di un mistero da svelare, come nasce la sua
trasmissione?
Riporto sullo schermo lo stesso metodo che uso quando scrivo i miei romanzi. Ci metto tanta suggestione, il mio format è sempre lo stesso, racconto una storia dal punto di vista storico. Per esempio nella Tredicesima ora, ci
sono delle interviste e delle contro interviste però alla fine il succo è sempre
lo stesso, racconto una storia come la racconterei nei miei libri.
Da cosa inizia?
Parto da un punto, seleziono dei momenti cruciali, non ho la pretesa di
scoprire delle nuove verità. Cerco di far emergere i motivi per cui si è arrivati ad un epilogo tragico di un particolare avvenimento. Posso ritenermi
soddisfatto di quello che ho fatto come autore.
Quando scrive una storia, qual è il motivo che la spinge a indagare?
Il motivo può essere l’anniversario o anche semplicemente perché di quella
storia non si è parlato abbastanza. Quando abbiamo registrato la puntata
su Falcone e Borsellino il motivo era il loro ricordo nel giorno dell’anniversario. Ci sembrava giusto in quel momento ricordarli di nuovo, poi ovviamente la puntata va oltre l’anniversario, mettiamo in scena tutto quello che
sappiamo. Altre volte invece capita che leggo una notizia che mi incuriosisce
sul giornale e che non conoscevo, la vado ad analizzare e mi chiedo “ma che
cos’è questa storia?”. E mi dico che se non la so io, non la sapranno altre persone e che quindi potrebbe essere una storia giusta da raccontare. Altre volte
invece sono gli stessi protagonisti che ci chiamano e ci dicono: “Date un’occhiata alla mia storia?”.
Qual è il suo approccio quando scrive un testo?
Sono molto artigianale, mi dico sempre che è
come costruire un mosaico.
Mi fa qualche esempio?
Il mosaico della Storia d’Italia ha tante tesserine che metto su un tavolo. Poi mi accorgo che
ci sono dei buchi e con il mio staff cerchiamo di
colmare quei buchi.
Lei racconta sempre avvenimenti e misteri
legati all’Italia, perché? Sono forse quelli che
conosce meglio e che l’hanno colpita?
Sono quelli che io riesco a raggiungere fisicamente. Sarebbe difficile per me parlare dell’omicidio Kennedy perché è lontano e altri lo hanno
già raccontato.
Altre volte ci sono storie che potrebbero riguardarci e sono vicine a noi come per esempio l’uccisione in Cecenia di quel giornalista di Radio Radicale (Antonio Russo cronista inviato in Cecenia e
settembre 2014 | Plus Magazine | COPERTINA
03
COPERTINA
Dobbiamo pensare che una storia è come un
libro, ci sono libri belli e libri brutti e quindi la
storia o la racconti bene o la racconti male. Se
riesci, per fortuna o per qualsiasi altro motivo,
a raccontarla bene diventa interessante qualsiasi
tipo di storia.
Raccontiamo storie importanti al di là che si siano già sentite, raccontiamo un altro aspetto, un
altro angolo, raccontiamo soprattutto qualcosa
che ha a che fare con noi e con la nostra Storia
quella con la “S” maiuscola.
ucciso dai soldati Russi nel 2006 - n.d.r.). Sarebbe una storia importante da
raccontare, ma è lontana ed è difficile andare a indagare. Devo avere tutte le
carte necessarie per spiegare che cosa è avvenuto. Analizzo fotografie, filmati, articoli e documenti e negli anni ho imparato a trovare le notizie. È chiaro
che in Italia mi muovo con maggiore facilità. Andare all’estero è più difficile,
pensi che non siamo nemmeno riusciti a parlare dei “Misteri Vaticani” perché appartengono a un’altra nazione anche se molto vicina.
Tra le tante storie che ha raccontato o che voleva raccontare ce n’è
stata qualcuna che le hanno impedito di mettere in scena, non perché sia
stata censurata, ma perché non avrebbe avuto audience?
No, questo non è mai successo perché i misteri che racconto hanno una loro
audience. Sarebbe un errore pensare che solo alcune storie tirano e altre
no. C’è stato un periodo in cui si raccontavano solo vicende di mafia, oggi
sembra che la mafia non sia più di moda.
Che tipo di trasmissione è la sua? Ricerca la
verità ad ogni costo? È mai capitato che dopo
aver visto il programma le indagini siano andate in un’altra direzione?
Faccio un programma di storia e non un programma d’inchiesta, se racconto della strage di
Bologna spiego quali sono le indagini e cosa si
può scoprire dalla lettura dei documenti di archivio. Quando ho trattato la strage di Alcamo,
in cui vennero ammazzati due carabinieri negli
anni ‘70, dopo la nostra puntata, un carabiniere si
è presentato e ha raccontato la sua verità.
Qualche hanno fa Fabio De Luigi la imitava.
Come ha vissuto quella parodia?
Molto bene e mi dispiace non essere più imitato,
mi aveva creato problemi di identità – sorride –
perché la gente mi diceva che assomigliavo molto
all’imitazione e questo è un paradosso perché era
Fabio che assomigliava a me, non io a lui. Sono
stato invitato anche a una delle sue trasmissioni
ed è stato molto divertente lavorare insieme.
La vedremo a settembre con una nuova trasmissione?
No, siamo stati cancellati – è la risposta secca e che
non lascia scampo a interpretazioni – noi siamo
una di quelle trasmissioni che è stata cancellata
dal palinsesto. Può essere anche una decisione
sacrosanta e legittima da parte di Rai Tre, ma
non mi è stato detto il perché e non è stato un
motivo legato all’audience perché gli ascolti andavano bene.
Non trovare più Carlo Lucarelli in televisione è
una grave perdita per la Rai. Per fortuna oggi esistono altre realtà editoriali alle quali gli auguriamo di poter accedere per continuare a raccontare
storie, misteri e nuove avventure.
04
PROTAGONISTI
ROSSO ISTANBUL,
COLORI E MISTERI
NELLA VITA di
Ferzan Özpetek
N
I N T E R V I S T A
D A R I O
d i
M I G L I A R D I
on È SOLO uno dei registi più apprezzati del panorama
italiano, è un artista completo a cui piacciono le sfide. Ha diretto alcuni
dei film più interessanti del nostro cinema quali “Le Fate ignoranti”, “La
finestra di fronte” e “Mine vaganti”, tanto per citarne alcuni. In questi
anni ha voluto mettersi alla prova dirigendo un’Opera lirica, l’“Aida” di
Giuseppe Verdi presentata al Maggio Fiorentino e successivamente, per il
Teatro San Carlo di Napoli, ha curato la regia de “La Traviata”.
Il racconto dei sentimenti, delle passioni, dei drammi e dei turbamenti
dell’anima sono le tematiche che hanno quasi sempre accompagnato i
suoi film. Da pochi mesi ha scritto un libro che ha già venduto 50 mila
copie e la curiosità di sapere di cosa si tratta ci porta alla presentazione
avvenuta tra le colline delle Langhe, a Barolo.
Ferzan, ci incontriamo a Collisioni e non a un festival di Cinema,
“Rosso Istanbul” è il tuo primo libro, qual è stata l’esigenza di scrivere
un libro e non un film?
È stata un’idea di Nicoletta Lazzari della Mondadori che mi ha chiamato
chiedendomi se volevo scrivere un romanzo. All’inizio ero stato molto
reticente perché ero impegnato a scrivere un film. Poi è stata proprio
quella storia che era nata come idea per un film che ha fatto schioccare la
scintilla e da lì il passo è stato breve.
È stata una scelta difficile?
Ho riflettuto una decina di giorni ed è la stessa cosa che avevo già fatto
quando ho diretto l’Opera e succede sempre quando devo affrontare una
nuova strada. Avevo dei dubbi e come puoi immaginare mi sono messo
in discussione. È pur sempre un nuovo modo di raccontare e di parlare
alla gente.
Ti è piaciuta come esperienza?
Sì, molto! Sono contento perché è un’esperienza che è iniziata bene e che
continua su quella strada positiva.
06
PROTAGONISTI
Un maestro come te che sa esprimere in
modo così forte l’emozione attraverso l’immagine, che cosa ha trovato di diverso nella scrittura? Puoi pennellare in modo diverso il messaggio che vuoi far arrivare al pubblico?
È meraviglioso lavorare da solo e sapere che poi il
proprio lavoro sarà preso in considerazione da altre persone che si occupano della parte di editor,
che cambiano le frasi, allungano i periodi oppure
accorciano le frasi.
È un lavoro che viene fatto con pochi collaboratori e non mi devo confrontare con una troupe
cinematografica formata da 80 persone. Sono
due mondi diversi sia nel linguaggio che nella
produzione.
che scrivere per il cinema? Penso per esempio ai problemi di produzione
che tendono sempre a limitare le risorse.
I produttori non mi mettono limiti, sono io che mi auto-censuro. Certamente nella scrittura posso scrivere che in quella scena sono presenti un milione
di persone. E so che in un film questo non me lo posso permettere, costerebbe troppo.
Scrivere per la narrativa è meno vincolante
“Rosso Istanbul” è un titolo bellissimo e hai voluto parlare anche delle
Dal punto di vista narrativo hai trovato differenze?
Ciò che è interessante è che posso scrivere un evento molto drammatico senza aver paura che sia troppo drammatico per il pubblico che lo legge.
Al cinema invece è un po’ diverso.
Nel tuo ultimo film “Allacciate le cinture” hai raccontato una storia
molto drammatica.
Sì, ho parlato del cancro e avevo un certo timore per lo spettatore, ma ripeto,
nel libro quel timore non esiste.
settembre 2014 | Plus Magazine | PROTAGONISTI
07
PROTAGONISTI
Hai già un’idea di cast?
Ci saranno degli attori inglesi ma non so ancora quali e il film non sarà esattamente il libro perché il libro ricorda un po’ tutti i miei film.
Con Gianni Romoli ho scritto sei film e questo sarà il settimo. Poi ho lavorato con Ivan Cotroneo, ne “Le mine vaganti” e con Federica Pontremoli
ho fatto “Magnifica presenza”. Mi trovo bene con tutti questi che ho citato.
Quando si scrive per il cinema devi avere un’intimità che invece nella scrittura di un romanzo non c’è. Quando si scrive un libro si è chiusi in se stessi,
mentre in una sceneggiatura bisogna raccontare, spiegare e coinvolgere. Per
esempio alla produttrice Tilde Corsi devo definire il perché di quella scena
e il suo significato.
È un obbligo che ti senti di dare al produttore che ha riposto fiducia
su di te?
Nel cinema devi sempre condividere le idee se le vuoi vedere realizzate.
Parliamo di cinema, è un discreto momento per il cinema italiano,
pensi che i riconoscimenti avuti possano aiutare a uscire dalla crisi?
Lo sento dire tutti gli anni e tutti gli anni sento dire che siamo in crisi, bisogna andare avanti e si vedrà...
tue radici. Per esempio scrivi di questa bellissima Villa Bianca sul Bosforo?
Che purtroppo non c’è più, è stata abbattuta.
Parlo della mia infanzia, di Istanbul, la città in
cui sono nato, di come sta cambiando la città,
del mio rapporto con mia madre, delle zie e degli
amori.
È una storia che s’intreccia con passioni,
amori proibiti come in una scatola magica.
È vero che hanno comprato i diritti anche per
l’estero?
Sì, prima è uscito in Turchia dove è stato un bestseller e ora uscirà in altri paesi d’Europa.
Tu vivi a Roma da parecchi anni, ci vai ancora a Istanbul? È cambiata?
Istanbul è una città che si è completamente
trasformata rispetto a quando l’avevo lasciata.
Ogni volta che ci ritorno scopro che qualcosa è
cambiato nel panorama della città. Per esempio,
hanno costruito un ponte enorme in pochi mesi
e interi quartieri hanno subito una radicale riqualificazione. E questo mi lascia a bocca aperta
soprattutto quando torno a Roma e rimango intasato nel traffico per via dei cantieri della metropolitana che non finiscono mai.
Il libro sarà lo spunto per il tuo prossimo
film?
Buona parte del materiale sarà usato nella sceneggiatura che sto scrivendo insieme a Gianni
Romoli e il titolo sarà “Istanbul red”.
08
Il cinema ha attraversato parecchie rivoluzioni, penso all’avvento del
sonoro nel 1927, poi l’arrivo del colore, l’audio è cambiato con il Dolby surround e adesso il digitale, che ha coinciso con la fine della pellicola. Come
la pensi, può nascere un nuovo linguaggio?
Premetto che intanto non ci sarà più la pellicola perché inquinava troppo
ed è stata abolita. Tutti i cinema proiettano già da alcuni mesi in digitale. La
stagione della pellicola è durata poco più di un secolo. Io non sono come
molti miei colleghi che sono innamorati della pellicola. Preferisco sempre le
novità e il digitale è meraviglioso perché ti dà molta più libertà. Non è la pellicola a raccontare le storie, ma sono le idee che vengono immaginate. Non
è importante cosa raccontare ma come lo si racconta. Questa è la differenza.
Hai parlato prima di “Istanbul red” che è in preparazione, quando lo
vedremo?
Prima farò la regia di un’Opera molto importate che annunceranno a breve.
Poi inizierò a girare il film tra settembre e ottobre del 2015 e sarà pronto per
le sale nel 2016.
TECNOFUTURO
Intervista al Professor
Luigi Zingales
10
TECNOFUTURO
Quale strada per la ripresa
e quale ruolo delle nuove tecnologie?
d i
L
PIETRO GENTILE
e nuove tecnologie stanno influenzando sempre
più la nostra vita, in molti casi semplificandola.
Purtroppo la nostra Nazione non ha investito
massicciamente negli ultimi vent’anni nello sviluppo tecnologico. Gli ultimi dati del Rapporto sulle Competenze ICT in Italia rilasciato da Assinform e Assintel ci rivelano come, nonostante la mancata ripresa economica e la
forte disoccupazione giovanile che ha raggiunto il 43%, le
imprese italiane fatichino seriamente a trovare sul mercato professionalità informatiche e tecniche adeguatamente
preparate per far fronte alla competizione globale.
È un vero controsenso ma è un dato di fatto. Diversamente vanno le cose negli USA ed anche nelle aree
più sviluppate d’Europa.
Nel corso del Festival dell’Economia di Trento abbiamo avuto l’onore di incontrare ed intervistare
il Professor Luigi Zingales autore del recente libro
“Europa o No”.
Zingales è “Professor of Entrepreneurship and Finance” presso la University of Chicago Booth School of
Business. Nelle passate settimane è stato invitato con
altri tre economisti internazionali (unico italiano) ad
un pranzo di lavoro organizzato dal Presidente USA
Barack Obama in qualità di massimo esperto economico nei rapporti USA-Europa.
Zingales è uno degli esponenti più noti del pensiero
monetarista, che hanno abbracciato le teorie liberiste
del Nobel Milton Friedman (fondatore della Scuola
di Chicago che ha ispirato negli anni ‘80 gli operati
di Reagan e Thatcher), in opposizione ai teorici della
Scuola Keynesiana quali i premi Nobel Akerlof o Pissarides, già intervistati in edizioni passate.
Proprio dei rapporti economico-finanziari tra USA
e Europa e della complessa situazione italiana abbiamo avuto modo di trattare con il Professor Zingales
nel corso dell’ultima edizione del Festival dell’Economia di Trento.
settembre 2014 | Plus Magazine | TECNOFUTURO
11
TECNOFUTURO
L’INTERVISTA
Come docente in Chicago, oggi, conosce molto bene il mercato Americano. Le grandi Corporation specialmente quelle legate ad Internet stanno creando una grande quantità di ricchezza in America, raccogliendo
profitti da tutte le parti del mondo. Conosco le sue idee liberistiche in merito alla creazione e redistribuzione della ricchezza. Ma non le sembra che
la ricchezza accumulata nelle mani di pochissime persone ed a scapito di
milioni di lavoratori sottopagati possa rappresentare un pericolo dirompente? Esiste la possibilità di redistribuzione al di là della partecipazione
azionaria?
Innanzitutto lei ha detto molto bene, il principale sistema per partecipare a
questa grande creazione di ricchezza a mio avviso è attraverso la partecipazione azionaria, ma parliamo ovviamente di Public Companies nel modello
americano. In questo caso sono fondamentali corrette regole di Corporate
Governance che diano potere agli azionisti minori e che evitino la concentrazione di potere nelle mani di pochissimi azionisti. Le cito una frase dello
storico inglese Lord John Emerich Acton “Power corrupts; absolute power
corrupts absolutely” (“Il potere corrompe, il potere assoluto corrompe in modo
assoluto” n.d.r.). Questo è vero sia nel settore Pubblico ma anche ed in questo caso in particolare nel settore Privato. L’eccesso di concentrazione di potere è un pericolo in qualsiasi settore economico.
Lei vede come economista una modalità di distribuzione differente
rispetto alla partecipazione azionaria quale ad esempio la leva fiscale?
Intanto io non vedo problemi nella ridistribuzione in questo caso, in quanto
“Corporations are not people” le Corporations non sono persone fisiche, sono
l’unione di tante persone. La redistribuzione nel momento in cui va fatta
deve essere fatta a mio avviso in capo al singolo. Nel sistema fiscale americano esiste già la tassazione in base al singolo, ma io sono più favorevole al
sistema di tassazione sulle eredità.
Vede, molti economisti liberisti dicono sempre che tanto più il singolo può
fuggire dalla tassazione tanto meglio. Ma sicuramente alla morte non si può
fuggire, per cui a mio avviso sarebbe più logico incrementare la tassazione
sui patrimoni in fase di passaggio ereditario. Io credo nell’uguaglianza al
12
punto di partenza. Perlomeno nella possibilità di
tendere il più possibile a fare in modo che tutti
possano partire dalla stesso punto. Se una persona parte da una posizione estremamente privilegiata tenderà a competere con meno efficienza
e porterà egli stesso inefficienza nel sistema. Un
sistema veramente efficiente è quello che dà la
possibilità a tutti di avere le stesse opportunità al
momento della nascita.
Passiamo dagli USA all’Europa, dopo anni
di discussioni siamo giunti a mettere in pratica
l’Unione Bancaria. Ritiene che siamo vicini al
raggiungimento di questo importante obiettivo
europeo?
Sono stati fatti passi avanti nell’unificazione bancaria, anche se io non sono molto ottimista: rimangono però le grandi sfide sociali. È necessaria
una qualche forma di unione fiscale, se si vuole
tenere in piedi l’Euro, altrimenti si prenda atto
che manca questa volontà e, come in una coppia
che litiga e non riesce più ad andare d’accordo, si
arrivi a un divorzio.
A mio avviso comunque una Unione Bancaria di
qualche tipo si farà. Molto spesso però “il diavolo è nel dettaglio”, nel senso che dovremo vedere
come si arriverà al “photofinish”. Solo allora capiremo se questa sarà “abbastanza” un’unione o se
invece si rivelerà la perpetrazione della situazione
in essere.
In Italia abbiamo due banche con una grande liquidità e con una solida posizione anche
internazionale. Ritiene che le banche italiane
possano giocare un ruolo importante in fase di
Unione Bancaria nel caso in cui ripartano le fusioni Cross-border che si sono arrestate nel 2008
con la crisi finanziaria?
Un’ottima domanda alla quale temo di non avere un’ottima risposta. Se effettivamente l’Unione
Bancaria dovesse creare un ambito comune su
cui competere questo potrebbe favorire le fusioni
Cross-Border. Ma l’esperienza della crisi ha minato molti dei benefici dell’idea di fusioni internazionali: alcune banche italiane con presenza internazionale hanno incontrato problemi da parte
degli enti esteri di supervisione locale rimanendo
in qualche modo segregate in tale territorio. Uno
dei benefici delle fusioni internazionali dovrebbe
invece essere proprio quello di muoversi senza
confini potendo spostare capitali e investimenti
in Europa in modo molto semplice. Secondo me
quindi non vi sarà un effetto immediato.
Continuando a parlare di Europa, in questo frangente, dopo il termine del Quantitative
Easing da parte degli Stati Uniti, tutti stanno
TECNOFUTURO
guardando a Draghi. Se lei fosse nei panni del Governatore della BCE,
cosa farebbe?
A mio avviso la soluzione migliore è quella di passare a tassi negativi sui
depositi e ad una forma di Quantitative Easing europeo.
Il problema comunque non è semplice perché, a differenza della FED che
ha di fronte un mercato unico ed un governo unico, la BCE deve gestire una
serie di governi e mercati frammentati, dove qualsiasi acquisto di titoli pubblici nei singoli paesi può creare tensioni. Ancora peggio nel caso di acquisto
di titoli emessi da privati. In merito al mercato italiano ad esempio vi è una
scarsa quantità di titoli con un buon rating che possano essere acquistati
dalla BCE senza che questa venga messa in un angolo da parte dei paesi forti.
E dal punto di vista del cambio, ritiene che l’Euro sia ancora troppo
forte e che debba esservi un intervento da parte della BCE in merito?
Se vi fosse effettivamente un tasso negativo sui depositi e se questa operazione creasse realmente un aumento della liquidità, allora l’effetto sul cambio,
con un rafforzamento del Dollaro ed un indebolimento dell’Euro che porti
a maggiore competitività dei paesi del Sud Europa, potrebbe essere tangibile.
In base alla sua opinione, l’Italia ha qualche possibilità di riavviare l’economia grazie alle nuove tecnologie oppure il “treno” per il nostro Paese
è stato perso?
L’innovazione avviene in molti settori, secondo me al momento l’Italia non
ha un vantaggio comparato ad esempio nelle biotecnologie o nelle tecnologie informatiche come si può osservare nella Silicon Valley americana.
Abbiamo però un vantaggio comparato in altri settori quali ad esempio
quello del restauro, dove abbiamo i migliori ricercatori e specialisti al mondo. Secondo me, quello che uno deve comprendere è quali sono i propri
vantaggi comparati e sfruttarli al massimo.
Rimarremo quindi forti solo in poche nicchie ultraspecialistiche?
Guardi, la Svizzera ad esempio da sempre è specializzata in poche nicchie
specifiche, ma riesce a vivere da sempre molto bene, per cui non è detto che
in futuro essere di nicchia abbia un significato necessariamente negativo.
Restiamo sempre in Italia per l’ultima domanda. Recentemente alcune grandi società
e banche italiane hanno lanciato un piano di
azionariato diffuso ai dipendenti. Cosa ne pensa in merito?
Penso che avere piccoli incentivi in forma di
azioni distribuite ai dipendenti, che possano far
sentire il lavoratore non solo un dipendente, ma
anche una parte importante dell’azienda, un socio, sia una cosa molto positiva.
Diversa è invece la situazione se, come negli USA,
dovesse essere utilizzato il Fondo Pensioni per
alimentare tale modello di azionariato. Abbiamo visto proprio negli Stati Uniti che in questo modello, quando la società dovesse fallire, i
dipendenti non solo perdono il posto di lavoro
ma anche la propria pensione com’è avvenuto ad
esempio con il fallimento di Enron.
settembre 2014 | Plus Magazine | TECNOFUTURO
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EVENTI
Giorgio
Napolitano
tra le star al Festival di Venezia
Applausi per il Capo dello Stato all’inaugurazione della 71ª edizione
della Mostra del Cinema di Venezia
d i
P A O L A
G O M I E R O
foto di Salvatore Taormina
Il cast di “Birdman” di Alejandro González Iñárritu.
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14
È
il festival cinematografico più antico del
mondo: la prima edizione si tenne nel 1932 e
continua ad essere un evento mediatico molto
atteso nella affascinante cornice del Lido di Venezia.
Quest’anno alla 71ª edizione, che si è svolta dal 27
agosto al 6 settembre, è toccato al film Birdman
del regista messicano Alejandro González Iñárritu aprire le danze.
All’inaugurazione, in Galleria della Sala Grande, erano presenti, oltre ai mille invitati, Giorgio
Napolitano, il Ministro Franceschini, il direttore
della Mostra Alberto Barbera e accanto a loro
tutto il cast di Birdman, tra cui Michael Keaton,
Emma Watson, Edward Norton e Naomi Watts.
Poco prima della proiezione del film il Capo dello Stato soffermandosi nel Foyer con i giornalisti
ha dichiarato: “Desidero cogliere quest’occasione
per rendere merito alla Biennale e alla Mostra del
Cinema, alla quale l’Italia deve molto per il suo
EVENTI
prestigio e la sua vita culturale e artistica internazionale… questa città impareggiabile è scossa da
vicende recenti inquietanti e penose e la Biennale
costituisce un decisivo pilastro istituzionale, trasparente e utile”.
Il Capo dello Sato, parlando delle vicende inquietanti ha fatto esplicito riferimento a quanto stava
accadendo in quel momento al Lido: un imponente corteo dei dipendenti comunali, arrivato
poco prima della cerimonia, a poca distanza dal
Palazzo del Cinema, stava manifestando per proQui sopra: Luisa Ranieri, Madrina della Mostra.
A fianco: Carlo Verdone, membro della giuria del Leone d’oro 2014.
In basso: Al Pacino tra Barry Levinson e David Gordon Green.
Sul palco Luisa Ranieri in abito blu lungo, l’incarnazione della bellezza mediterranea e della femminilità, ha interpretato il ruolo della “Madrina” parlando della Mostra del Cinema come “una festa di storie, di sguardi, di corpi
e di mondi diversi”; di “film che non parlano a noi, ma di noi, dello spettacolo,
delle nostre vite”. Aveva promesso un discorso non personale dei suoi ricordi
di bambina e così è stato, preferendo dare spunti di pensieri sulla centralità
della settima arte: “Storie che interpretano il presente e ci fanno sentire il passato vicino a noi... per riconoscerci e alla fine capirci meglio”.
Presenti anche le giurie. Ad assegnare il Leone d’oro 2014 insieme a Carlo Verdone (grande ovazione per lui, davvero acclamatissimo), Tim Roth,
Sandy Powell, Joan Chen, Philip Gröning, Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri
ed Elia Suleiman, guidati dal Presidente Alexandre Desplat, il pluripremiato
compositore francese di musiche per il cinema.
Una mostra sempre all’altezza delle aspettative, che non delude mai, sebbene stia attraversando un periodo di transizione, cercando di combattere la
crisi, la concorrenza degli altri festival nazionali e internazionali e nonostante il web stia cambiando il modo di vedere i film.
testare contro i tagli di servizio e salario, decisi dal
commissario prefettizio Vittorio Zappalorto. Una
rappresentanza sindacale ha consegnato al Segretario Generale della Presidenza della Repubblica
Carlo Guelfi una lettera con le loro rivendicazioni.
A chi infine ha chiesto a Napolitano se dall’esempio della Biennale possa ripartire non solo Venezia ma anche l’Italia, ha risposto sottolineando
che: “Molte sono le realtà positive in Italia, si può
prendere esempio da esse, e anche dalla Biennale di
Venezia”.
Il Capo dello Stato ha inoltre auspicato “i provvedimenti migliori, realisticamente possibili, per stimolare la crescita del cinema italiano”, in merito
alla necessità di una legge di sistema per il settore,
auspicata dal Direttore della Mostra di Venezia.
Napolitano ha però puntualizzato che “chi chiede
una legge sul cinema credo sappia che l’iniziativa legislativa, per Costituzione, appartiene al Governo e
al Parlamento, non al Presidente della Repubblica”.
settembre 2014 | Plus Magazine | EVENTI
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EVENTI
d i
Taormina
Film Fest
Sessantesima edizione
dedicata alle donne
In alto a sinistra Eva Longoria, a destra Claudia Cardinale.
In basso Paola Cortellesi e Tiziana Rocca.
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L
S A LVAT O R E TA O R M I N A
foto di Luca Taormina
a donna al centro del mondo. È questa
l’idea centrale della 60esima edizione di questo
Festival che mai come quest’anno è stato così
fortemente colorato di rosa. L’idea della General Manager Tiziana Rocca è stata sicuramente
vincente e il messaggio che ne è scaturito è decisamente importante: “Le violenze subite dalle
donne in tutto il mondo sono in continuo crescendo e da ogni parte c’è consapevolezza e desiderio di porre un freno a questa follia”. Molto
forte e di grande efficacia è stata la Campagna
Intervita “La violenza ha mille volti, impara a
riconoscerli” contro il femminicidio, il cui slogan veniva proiettato ogni sera prima dell’inizio
del Film al Teatro Antico.
Grande cinema, Masterclass e Campus per i giovani, incontri con gli autori e con grandi attori
tutto questo fa del Taormina Film Fest una delle
più importanti rassegne cinematografiche d’Italia, nonché uno degli appuntamenti culturali
più attesi dagli appassionati di cinema di tutto
il mondo. Regina e musa della manifestazione è
stata sicuramente Claudia Cardinale, indimenticabile interprete de “Il Gattopardo” girato proprio nella splendida Sicilia, a cui è stato consegnato il Taormina Arte Award. Altro personaggio
di spicco è stata sicuramente Eva Longoria che
ha ricevuto l’Humanitarian Taormina Award
per “The Eva Longoria Foundation” la Fondazione che aiuta le ragazze latino-americane a
costruire un futuro migliore per se stesse e per
le loro famiglie attraverso l’istruzione e lo sviluppo di attività imprenditoriali. Eva Longoria
ha catalizzato una grande attenzione mediatica,
non solo per la sua straordinaria bellezza, ma
anche per il suo importante messaggio al piane-
EVENTI
Qui sopra: Ertharin Cousin durante la premiazione.
A fianco: Melanie Griffith e Pamela Anderson.
Un premio importante come l’Humanitarian Taormina Award è stato dato
anche a Ertharin Cousin per il World Food Programme e il suo impegno
per lo sviluppo del continente africano.
Il giudizio finale della sessantesima edizione del Taormina Film Fest è sicuramente più che positivo vista la grande partecipazione al Teatro Antico
soprattutto nei week end e con il tutto esaurito nelle serate che hanno
visto protagonisti star internazionali come Ben Stiller, Melanie Griffith,
Eva Longoria, Paz Vega, Bo Derek, Matt Dillon, John Corbett e Pamela
Anderson, ma anche per star del cinema nostrano come Isabella Ferrari, Vittoria Puccini, Raoul Bova, Vanessa Hessler, Massimo Ghini, Cristiana Capotondi, Cristian e Brando De Sica, Flavio Parenti, Claudia e
Francesca Cardinale, Margareth Madè e la sempre leggiadra Carla Fracci.
ta femminile: “La violenza contro le donne – ha
ribadito più volte Eva Longoria – è un fenomeno
diffuso in tutto il mondo; diventiamo ogni giorno
sempre più indipendenti e consapevoli, vogliamo
uscire dalle gabbie sociali ma è un desiderio che
paghiamo caro. Guardate la Nigeria: quelle ragazze sono state rapite perché volevano andare a
scuola, perché volevano crescere. Ovunque c’è una
forte pressione contro l’emancipazione femminile,
dobbiamo sostenerci a vicenda attraverso le associazioni e la solidarietà, ma anche i governi devono fare la loro parte per favorire un cambiamento
che è sostenibile”.
Come la scorsa edizione, anche quest’anno è
stata data grande attenzione alla solidarietà con
serate dedicate a fondazioni e associazioni benefiche per raccogliere fondi utili ai programmi
di ognuna: D.I.R.E, WFP, Associazione Intervita,
Associazione Foemina, Telethon etc.
Anche la rassegna cinematografica curata dal Direttore Artistico Mario
Sesti è stata di grande livello artistico, su tutti l’apertura con “Dragon
Trainer 2” in 3D alla presenza del regista Dean De Blois, secondo capitolo
della divertente trilogia dedicata alle avventure del giovane vichingo Hiccup e del suo drago sdentato.
Grande successo hanno riscosso anche i film “Synecdoche, New York”
di Carlie Kaufman con Philip Seymour Hoffman e “Jersey Boys” di Clint
Eastwood. Un’edizione nata, però, tra mille difficoltà economiche superate grazie alla passione e alla tenacia degli organizzatori, Tiziana Rocca e
Mario Sesti in primis, e tutti i loro collaboratori che si sono prodigati per
la riuscita di questo evento, ma soprattutto, come ha più volte sottolineato
il Sindaco Elio Giardina, al senso di responsabilità dei lavoratori di Taormina Arte, che avrebbero potuto incrociare le braccia e fermare tutto, visto che sono senza stipendio dal mese di gennaio. Questo non è avvenuto,
grazie all’amore per il loro lavoro, per questa splendida manifestazione e
alla dignità che li contraddistingue. “Speriamo che la politica – ha concluso Mario Sesti – sappia leggere l’importanza di tutto quello che il Taormina Film Fest rappresenta e sappia risolvere i problemi di finanziamento che
quest’anno hanno rischiato di impedire la realizzazione del Festival”.
Chi scrive si unisce alla solidarietà per chi difende la propria dignità di lavoratore in attesa di uno stipendio che tarda inspiegabilmente ad arrivare,
ma questo si sa, è un Paese con poche luci e molte ombre.
settembre 2014 | Plus Magazine | EVENTI
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PROTAGONISTI
I N T E R V I S T A
d i
INCONTRO CON
50 ANNI
DI SERMIG
M A R I A N G E L A S A LVA L A G G I O
Il Sermig – Servizio Missionario Giovani – è nato nel 1964 da un’intuizione di Ernesto
Olivero e da un sogno condiviso. In 50 anni sono nati più di 3 mila progetti di solidarietà
nei cinque continenti. Parte dal sogno il racconto del suo fondatore, un sogno che continua.
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PROTAGONISTI
ERNESTO OLIVERO
Chi eravate nel 1964?
Eravamo un piccolo gruppo di giovani. Mi piace parlare di noi come di un gruppo di ragazzini
senza arte né parte. Eravamo inesperti, avevamo
pochi mezzi, ma avevamo un sogno: quello di
sconfiggere la fame nel mondo attraverso opere
di giustizia. Nel tempo ci siamo trasformati da
gruppo in fraternità - la Fraternità della Speranza
- composta di famiglie, consacrati, giovani. Desideriamo portare speranza attraverso le opere,
la solidarietà verso i più poveri, l’accoglienza ai
giovani.
Dal 1983 la nostra casa è l’ex Arsenale Militare di
Torino trasformato in Arsenale della Pace, ma siamo anche in Brasile con l’Arsenale della Speranza
e in Giordania con l’Arsenale dell’Incontro. A Torino, insieme a noi, operano 800 volontari e migliaia di amici in tutta Italia ci sostengono. Oggi
gli Arsenali danno decine di migliaia di risposte
ogni giorno, ma i numeri in fondo non contano.
Contano le motivazioni.
Quando ha capito che poteva nascere quello
che oggi è il Sermig?
Il Sermig è nato da una decisione presa con mia
moglie. Prima di sposarci ero impegnato in una
decina di gruppi: la Lega missionaria studenti, gli
scout, la parrocchia. A un certo punto lei mi disse: “Ernesto, scegline uno!”. Aveva ragione ma non
ci riuscivo. Decisi così di creare una nuova realtà che riassumesse tutti i valori che mi stavano a
cuore. Eravamo giovani, volevamo continuare ad
impegnarci per le missioni. Da qui la scelta del
nome: Servizio Missionario Giovani.
Come si è allargata la vostra strada?
Per vent’anni è come se avessimo vissuto sotto
una tenda. Abbiamo incrociato grandi difficoltà, ma anche testimoni e maestri che ci hanno
riconosciuto quando ancora non sapevamo chi
eravamo. Ricordo soprattutto il Cardinale Michele Pellegrino che ci diede come sede la Chiesa dell’Arcivescovado di Torino. Poi personalità
come Madre Teresa di Calcutta, Giovanni Paolo
II, l’ex sindaco di Firenze Giorgio La Pira. Fu
proprio La Pira a farmi innamorare della profezia di Isaia:“Ci sarà un tempo in cui le armi saranno trasformate in strumenti di lavoro, un tempo
in cui una nazione non alzerà più la spada contro
un’altra nazione, non impareranno più l’arte della
guerra”. Tra me e me dissi: “Mi sa che il Signore
mi userà per qualcosa del genere”. Il 2 agosto del
1983 siamo entrati così nell’ex Arsenale Militare di Torino. Era un rudere,
servivano molti miliardi delle vecchie lire per rimetterlo a posto. Noi non
avevamo una lira, ma avevamo un sogno!
E cosa è successo?
Che nel giro di pochi anni abbiamo trasformato un luogo di morte e di
guerra in una casa di pace, in un monastero metropolitano aperto 24 ore su
24, a chi cerca riparo per la notte, a chi vuole cambiare vita, ai giovani. Una
trasformazione che è stata possibile grazie al lavoro gratuito di centinaia di
migliaia di giovani e adulti. Siamo testimoni di come ha operato la Provvidenza: chi ci portava mattoni, chi denaro, chi la propria professionalità, chi
un’idea, chi il cibo per il pranzo. Quando oggi guardo l’Arsenale della Pace
sento che sono dentro una storia non mia, una storia sacra, voluta da Dio.
Ogni pietra ha il nome di tante persone, donne e uomini, credenti e non
credenti. E lo stupore e il grazie mi prendono...
Ci regala un momento di gioia trascorso con Madre Teresa e Giovanni
Paolo II...
Di Giovanni Paolo II ricordo un’amicizia che ha attraversato tutto il suo
pontificato. 77 incontri che porto nel cuore, uno ad uno, con commozione
e riconoscenza. Con Madre Teresa ci siamo incontrati in diverse occasioni
ma l’incontro più commovente è avvenuto dopo la sua morte.
Un giorno che ero particolarmente inquieto su come aiutare i giovani massacrati da dipendenze, perdita di valori e di senso del vivere, avevo chiesto a
Dio un segno che mi indicasse le priorità. Arrivò AnnaMaria nel mio ufficio: “Ernesto guarda cosa ho trovato mettendo a posto l’archivio”. Mi mostra
una busta ancora chiusa, la apro e con lo sguardo corro alla firma: Madre
Teresa. Inspiegabilmente non l’avevamo aperta. La Madre mi scriveva tra le
altre cose: “Caro Ernesto (…) penso che dobbiamo prendere la Madonna con
noi e insieme a Lei andare alla ricerca dei bambini, dei giovani, per portarli
settembre 2014 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 19
PROTAGONISTI
ti che non riescono a guardare al futuro perché
costretti alla disoccupazione da un sistema che
non ha più al centro l’uomo ma il denaro. Ma
ci incontreremo anche e soprattutto per portare
la determinazione e il coraggio di chi ha scelto
di non rassegnarsi a pensare che tutto questo sia
normale e inevitabile; di chi si sta spendendo per
cambiare le cose a partire dal suo piccolo. Ci saranno migliaia di giovani da tutta Italia e da altri
Paesi. Il tema dell’incontro sarà “Appuntamento
con la coscienza”. Abbiamo invitato anche responsabili della politica, dell’economia, dell’informazione, non a parlare ma ad ascoltare i giovani.
a casa”. Mi aveva scritto nel 2007, cinque mesi prima della sua morte e io
la leggevo nel 2008. Per me è stato come ricevere una lettera dal Paradiso.
Quando ho incontrato persone come Madre Teresa o Giovanni Paolo II non
ho pensato a loro come a delle personalità. Quando ho qualcuno davanti,
non sento di parlare con un ricco o un povero, un bianco o un nero, una
persona importante o uno sconosciuto. Io davanti ho un’anima. Ed è quella
la cosa che conta.
Gli eventi del Sermig non sono mai fine a se stessi ma concrete esperienze di aiuto. Ce ne sono altri nei prossimi mesi?
Gli eventi che organizziamo sono tappe di un cammino e di uno stile di vita
che cerchiamo di vivere ogni giorno. Stiamo vivendo uno dei momenti più
difficili della storia: guerre, avidità, corruzione, droga. Eppure il mondo è
ancora nelle nostre mani. Una delle nostre missioni è proprio l’impegno per
i giovani. Per loro e con loro il 4 ottobre in piazza Plebiscito a Napoli vivremo insieme il 4° Appuntamento mondiale dei giovani. Ci incontreremo per
dar voce a chi ogni giorno muore di fame e che non sentiamo più perché il
mondo in cui viviamo ci ha addormentato la coscienza. Per portare il grido
di disperazione di tanti giovani che preferiscono la droga e la morte a una
vita senza senso e direzione. Per condividere il dolore e l’impotenza di tan-
In questo momento di crisi, il Papa ci ha detto di rimettere al centro l’uomo e la sua dignità.
Come si fa?
Non è difficile rimettere al centro l’uomo e la
sua dignità. Lo facciamo quando impariamo a
riconoscere nell’altro il nostro volto. Chi crede,
nell’altro, vede il volto di Dio. Ma l’impegno è
comune.
Lei ha lavorato in banca. Di cosa si occupava?
Sono entrato in banca a 22 anni e ho iniziato facendo il cassiere. Poi sono stato trasferito al servizio organizzazione, ho diretto alcuni uffici e,
quando ho raggiunto il minimo della pensione,
mi sono licenziato per dedicarmi interamente al
Sermig. Ricordo gli anni della banca con molto
piacere perché ho incontrato colleghi importanti per la mia vita. Alcuni di loro li elenco ancora
oggi tra i miei maestri di vita.
Che rapporto hanno gli istituti bancari con
il Sermig?
Il Sermig è finanziato al 93% dalla gente comune, con piccole o grandi donazioni di denaro,
lasciti, donazioni materiali. Il restante 7% arriva
da enti pubblici o privati tra cui qualche banca.
Dico sempre che se la gente smettesse di aiutarci, in pochi giorni saremmo costretti a chiudere.
Non chiuderemo se continueremo ad essere trasparenti nei bilanci, se non diventeremo gente di
potere, se resteremo umili e disponibili. E poi fin
dall’inizio abbiamo deciso che avremmo trattato
le offerte come qualcosa di sacro, utilizzandole
sempre secondo le intenzioni dei donatori.
Mi risponda con un flash: chi bussa alla vostra porta ha bisogno di...
Potrei dire che ha bisogno di risposte a situazioni
difficili: un tetto per dormire, cure mediche, cibo,
lavoro, casa… Ci sono molti altri bisogni che
spesso non vengono espressi, è una vera e propria
fame che la gente ci porta: fame di pane, ma anche
di amore, di ascolto. In una parola, fame di Dio.
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PROTAGONISTI
d i
P A O L A
G O M I E R O
IL FUTURO
DELLE ASSICURAZIONI
TRA BROKER
E INTERNET
Come sono cambiate in questi anni la domanda e l’offerta
di servizi assicurativi? Quali sono le esigenze più significative
per le persone e per le aziende? Ne parliamo
con il Dr. Marcello Cicchitti
Presidente di Biverbroker srl e
Consultant di AON, e da venticinque
anni consulente della FABI.
el mese di gennaio 2014, dopo tanti anni di attività in
Biverbroker ha avuto inizio un rapporto di collaborazione
con AON. Ce ne può parlare?
É un accordo che ho siglato il 27 dicembre 2013 con il Dr. Andrea
Parisi - Vice Direttore Generale di AON. Biverbroker proviene da
un’ottima esperienza nel retail riconosciutale da tutto il mercato
assicurativo nazionale; nel corso degli anni sono stati raggiunti elevati livelli di affidabile servizio che hanno posizionato la mia società
tra i leader in questo campo. AON ci ha scelto per questo motivo.
Devo dire che il software é stato un ottimo e prezioso partner operativo che ci ha consentito di raggiunger per primi molti traguardi
importanti.
22
02
PROTAGONISTI
Oggi l’obiettivo é quello di far crescere il retail
all’interno di una grande realtà come la AON.
Cosa le ha dato l’esperienza vissuta con il
mondo dei bancari della FABI?
Penso che dopo venticinque anni di amichevole
servizio professionale svolto in totale esclusiva
per la FABI, sia impossibile non riconoscerle un
ruolo centrale nella mia vita lavorativa; ho avuto
la fortuna di lavorare gomito a gomito con decine
e decine di dirigenti sindacali che mi hanno un
po’ plasmato, insegnato, educato al mondo FABI
ed alle esigenze dei lavoratori bancari.
Ho avuto, inoltre, l’opportunità di parlare con
migliaia di bancari che mi hanno riportato le
proprie necessità e trasmesso le proprie ansie.
Questo é il percorso che mi ha fatto innamorare
di questo particolare settore a cui ho sempre garantito il miglior servizio ed il miglior prodotto
assicurativo. All’interno di AON, quale responsabile, continuerò ad occuparmi del settore bancario intensificando la mia attività.
Come si posiziona AON in Italia?
AON è leader, in Italia e nel mondo, nel brokeraggio assicurativo.
In Italia conta 34 uffici e circa 1300 dipendenti.
Come clientela si annoverano le maggiori aziende multinazionali italiane ed estere, le principali
istituzioni finanziarie, enti pubblici e privati.
Insomma si parla di 16 gruppi italiani quotati
nell’indice S&P40 di Borsa italiana, di 8000 medie e piccole imprese e di 700 enti e aziende di
pubblica amministrazione. Ora AON deve crescere nel retail e largo consumo.
Di quali settori andrà ad occuparsi all’interno di AON?
Oltre a quello bancario, che ritengo primario, gli
incarichi che mi sono stati affidati sono quelli riferiti ai comparti degli enti no profit-terzo settore, delle associazioni e dei sindacati: sono mondi
particolari verso i quali AON non ha mai rivolto
molta attenzione.
mo strumento più adatto per il broker che per le compagnie assicuratrici;
il broker é un interlocutore capace di fornire contenuti sia al web che alla
distribuzione. Sulle polizze classiche e necessarie per il retail – auto, capofamiglia, furto, casa etc... – a taglio fisso, già oggi il web vince nettamente.
Quindi, Dr. Cicchitti pensa che in futuro sarà più conveniente accedere
direttamente ai servizi assicurativi via web?
Per il cliente retail, sicuramente sì, anche se si dovrà comunque fare una certa attenzione alla serietà delle proposte. Per questo credo che collaborazioni
come quella tra Biverbroker-AON e FABI possa continuare ad essere una
scelta vincente.
In un mercato altamente competitivo poter contare su soluzioni ritagliate
sulle necessità di una categoria consentirà di affinare il servizio e di poter
spuntare ottime condizioni a prezzi più convenienti per l’assicurato, con la
garanzia di grandi organizzatori che operano da anni insieme con successo.
Quali sono le sue previsioni per il futuro
dell’assicurazione? Che ruolo avrà il web?
Penso che il web andrà a sostituire gran parte dei
piccoli uffici di assicurazione. Lo ritengo un otti-
settembre 2014 | Plus Magazine | PROTAGONISTI
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MODA
AUTUMN
LEAVES
Le foglie d’autunno, nella celebre canzone Autumn leaves di
Eric Clapton, iniziano a scendere mentre la voglia di moda inizia
a salire. Gli stilisti propongono linee, colori e texture capaci di
regalare un twist brioso alle giornate più grigie e l’uomo, come la
donna, possono scegliere tra una proposta raffinata di stili.
di
BARBARA ODETTO
(foto Archivio Stilisti)
Sorprendimi!
ferragamo
Tatto e vista sono costantemente sedotti nella collezione Salvatore Ferragamo woman. Il look proposto per l’autunno-inverno è caldo come un abbraccio, avvolgente
e sensuale. I cappotti, le cappe dal taglio architettonico e i piccoli blouson dai colli scultorei nascondono abiti leggeri; le maxi maglie di mohair proteggono le gonne
percorse da pieghe spalmate. Perché la “signora” Ferragamo vuole essere sorpresa di continuo, anche nei colori. La palette è pastosa, fondente: toni di nero, caffè,
cioccolato, sabbia e cammello si mescolano con armonia alle nuance del mattone,
dell’ambra grigio e del bronzo. Le texture spaziano con disinvoltura dalla leggerezza
alla compattezza voluttuosa, le opacità si illuminano per poi ispessirsi e le consistenze
si amalgamano. Tutto, nella proposta della stagione più fredda firmata dal brand di origini fiorentine, è simbolo di invenzione e manipolazione e la donna è l’icona di questa
costante trasformazione.
➝ www.ferragamo.com
24
MODA
La Martina
Country mood
La Martina è molto più di un brand. È la storia di un mondo legato alla tradizione del polo
argentino, con le sue regole e il suo cerimoniale, è un esempio di lifestyle difficilmente
inimitabile. Per questo indossare gli outfit La Martina significa vivere e assaporare la vita
in maniera unica. Per l’universo rosa il brand punta su un look pratico e capace di mixare
capi basici ad altri più originali. La sua lei è casual, sportiva, sempre attenta ai dettagli
moda; conosce la cultura delle grandi città ma preferisce la vita all’aria aperta e lo spirito country,
semplice e al contempo raffinato. Perché chi
sceglie questi outfit non abbraccia solo
uno stile, ma una filosofia di vita che
ha conquistato tutto il mondo e che
affascina e stupisce collezione
dopo collezione.
➝ www.lamartina.com
settembre 2014 | Plus Magazine | MODA
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MODA
Grialaltro
Ai miei piedi!
Avete presente Luciana Littizzetto? Avete presente le sue scarpe, che sono
delle vere sculture? A firmarle è il giovane designer torinese Andrea Seano che, con il suo concept-store Grialaltro, ha letteralmente conquistato la
signora della TV. Tra i modelli più visti ci sono Lucy, nata per celebrare i 150
anni della Mole Antonelliana, e Giulia&Sanremo, creata per festeggiare la
Sessantaquattresima edizione del Festival della Canzone Italiana.
La prima, chiamata così in onore della Luciana nazionale, è una décolleté
con un tacco scultura a forma di Mole Antonelliana, realizzata in Italia e
rigorosamente a mano, in pelle ricoperta di jersey nero e con tacco color
oro satinato.
La seconda, indossata da Luciana Littizzetto alla kermesse canora, è una
zeppa in pelle scamosciata nera alta 12 centimetri, con ricami in organza
e filo dorato che riproducono tridimensionalmente una palma e un leone
rampante, simbolo del Comune di Sanremo e del premio consegnato al vincitore del Festival. Due chaussures originali per le signore
che vogliono avere la
moda ai propri piedi!
➝ www.grialaltro.it
26
MODA
Multitasking
VIcedomini
Per la stagione più fredda la ex modella Alessandra Vicedomini immagina una
girl raffinata, avvolta in ampi cappotti e leggere gonne fluttuanti alle quali si sovrappongono preziosi gilet e deliziose stole. La sua lei è semplice ma raffinata, si
fa incantare dal glamour moderno di ispirazione anni cinquanta e ama mixare la
ricercatezza più tradizionale con un twist seducente che non disdegna il gioco
del maschile e del femminile, della forza e della leggerezza. Al pizzo ricamato e
al lurex che fanno capolino sui motivi geometrici tridimensionali si affiancano la
purezza delle linee dei cappotti e delle gonne a trapezio lunghe fino al ginocchio,
abbinate a maglie oversize o a bluse di raso impalpabile. Must della collezione
autunno-inverno, la mantella in lurex, cashmere o bouclé che sottolinea con eleganza ogni movimento. Per la donna che ama sedurre, i look serali firmati Vicedomini giocano sulle sovrapposizioni di veli di seta e maxi lunghezze, puntando sul
bagliore metallico dei ricami in stile damascato, in un moderno gioco di eleganza
tono su tono. La palette cromatica, infine, abbina il cammello al bianco invernale,
lo accosta al nero, e predilige la tavolozza dei grigi affiancati ai colori vivaci.
➝ www.vicedomini.ch
settembre 2014 | Plus Magazine | MODA
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MODA
Bulova
Il tempo dell’uomo
Dall’alba al tramonto, ogni suo attimo è scandito da ritmi precisi. Ogni sua
giornata ha il ritmo del tempo che passa. Lui, l’uomo che sceglie Bulova, ha la
certezza di indossare un orologio di alta gamma che unisce lo stile e la qualità indiscussa di un brand nato nel 1875 e ancora attuale. Il successo della
casa fondata da Joseph Bulova, ventiquattrenne immigrato dalla Boemia in
quella Manhattan che allora era il cuore del commercio dei preziosi, è un
successo inarrestabile oggi come allora. Tra gli orologi più esclusivi, il gentleman che indossa Bulova può scegliere tra uno degli esemplari del modello
Accutron, in una serie numerata che affascina il mondo del collezionismo.
➝ www.bulova.com
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MODA
Ermenegildo
Zegna
couture
Esteta contemporaneo
La linea Ermenegildo Zegna Couture guarda alle origini per proiettarsi nel futuro;
in una prospettiva inedita, ricontestualizza i codici moda e i capi diventano sinonimo di lusso già nella palette cromatica che spazia dal blu ispirato alle profondità
del cosmo al grigio cenere, dal bordeaux alle sfumature del verde bosco. La tradizione e la tecnologia del marchio si incontrano nel trionfo delle texture naturali
e nel mix che abbina l’abito da cerimonia al capo sportivo, la forma alla funzione,
le tonalità scure a quelle luminose. L’uomo che indossa questi capi è un esteta
contemporaneo raffinato, elegante, up to date e attento alla cura dei dettagli. Ha
una spiccata personalità e al suo guardaroba richiede stile e confort tanto nel
business look quanto in quello sporty.
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settembre 2014 | Plus Magazine | MODA
29
MEDICINA E SALUTE
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
Imparare un corretto
stile alimentare
si può
Parola di IRM
N
on avete il metabolismo di una modella e nei mesi precedenti l’estate avete
evitato dolci e altri cibi iper calorici a costo di sacrifici terribili? Associate alla fine
delle vacanze il principio di un inesorabile cammino verso l’aumento di peso? In
realtà mantenere la perfetta forma fisica
conquistata con tanta determinazione si
può. La soluzione più razionale è seguire
la dieta consigliata da un medico specialista. Sì perché al di là delle formule
più o meno magiche suggerite da amiche e conoscenti, solo un professionista
del settore è in grado di stilare una serie
di consigli alimentari studiati specificamente per ogni persona non solo in base
al proprio metabolismo, ma anche in
funzione di eventuali intolleranze o allergie. La giusta alimentazione, infatti, aiuta
non solo ad essere tonici, ma è un alleato
prezioso per la salute.
Esiste infatti una vasta gamma di comportamenti alimentari che è bene adottare per promuovere e garantire lo stato di
benessere e per favorire il giusto assorbimento delle terapie farmacologiche in
caso di malattia. Sottoporsi ad una visita
dietologica specifica è dunque importan-
te per imparare ad adottare un corretto
stile alimentare, fondamentale a qualsiasi età. La Dottoressa Lidia Maria Luisa
Rovera, specialista in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica che visita presso
il laboratorio Indagini Ricerche Mediche
di Pianezza, sottolinea che saper come e
cosa mangiare ha un ruolo chiave in tutte
le fasi della nostra vita.
È importante per la crescita dei bambini
e degli adolescenti, per le donne durante
la gravidanza, l’allattamento, la menopausa e per migliorare l’osteoporosi, le
infezioni uro-ginecologiche, la sindrome
dell’ovaio policistico e il mestruo irregolare; è utile per chi pratica sport sia
a livello agonistico sia amatoriale per
massimizzare la propria prestazione e in
generale per la prevenzione e la cura di
molte malattie. Alimentarsi in maniera
equilibrata, introducendo nell’organismo
le giuste quantità di acqua e di cibo e gli
alimenti necessari ad ognuno – naturalmente coadiuvando le specifiche terapie – aiuta a prevenire e a contrastare
il sovrappeso, l’obesità, le sindromi da
malassorbimento, i disturbi del comportamento alimentare, la malnutrizione
per difetto, le dislipidemie, il diabete,
l’ipertensione arteriosa, le malattie cardiovascolari, quelle cerebrovascolari, l’ipercolesterolemia, l’ipertrigliceridemia,
l’insufficienza renale, la celiachia, le malattie dell’apparato digerente, del fegato,
del pancreas ed anche i tumori.
L’azienda sanitaria privata IRM, che dal
1976 si prende cura della salute delle persone, grazie all’esperienza comprovata
della Dottoressa Rovera mette a punto
una serie di programmi alimentari mirati
per prevenire e curare molte malattie e
per garantire il mantenimento ottimale
dello stato di salute psicofisica.
Al fine di stilare la dieta più funzionale
alle esigenze di ciascuna persona, la specialista effettua in primis una valutazione
clinica e famigliare del paziente, l’anamnesi fisiologica e dunque l’andamento
della crescita e le eventuali variazioni di
peso, e indaga sulle abitudini alimentari
del proprio interlocutore. Oltre agli esami di laboratorio specifici effettua poi l’esame obiettivo e individua quali sono le
finalità della dieta per il singolo soggetto.
Come norma generale, in caso di buona
salute, la Dottoressa Rovera consiglia di
seguire un’alimentazione equilibrata che
soddisfi il fabbisogno alimentare senza
eccessi così da non alterare il metabolismo. L’apporto di calorie, sottolinea la
specialista, varia in funzione delle stagioni; nei mesi più freddi è bene assumere
i carboidrati e le proteine vegetali contenute nei legumi perché sono nutrienti,
ma non grassi.
Un valido consiglio da seguire in previsione dell’autunno-inverno.
IRM - Indagini Ricerche Mediche
Via Torino 19 – Pianezza (To)
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30
È necessario presentare la tessera
durante la 1ª visita
MEDICINA E SALUTE
di Chiara Attolico
ALLUCE VALGO
E DITA “A MARTELLO”:
nuovi orizzonti
con la chirurgia mininvasiva
Dopo aver conseguito la laurea in
Medicina e Chirurgia, il Dott. Vincenzo
Langerame si è specializzato in
Ortopedia e Traumatologia presso
l’Università “La Sapienza” di Roma.
Nel corso degli anni ha lavorato intensamente come chirurgo ortopedico
nel campo della chirurgia ricostruttiva protesica del ginocchio e dell’anca
e nella traumatologia sportiva. Nel
2004, presso l’Hosmond Hospital di
Londra, si è specializzato in malattie
ortopediche dei bambini, studiando
soprattutto il trattamento delle anomalie degli arti in accrescimento.
Attualmente lavora come
responsabile dell’Unità Operativa di
Ortopedia presso il G.B. Mangioni
Hospital di Lecco. All’interno della
struttura si occupa principalmente
della chirurgia del piede utilizzando le
tecniche mininvasive.
32
Dott. Langerame ci descriva in cosa
consiste il problema dell’alluce valgo e
delle dita “a martello”?
L’alluce valgo è una deformità del piede
molto diffusa, caratterizzata dalla deviazione della falange verso l’esterno. Si
associa alla presenza di una tumefazione
dolente alla sua base, la cosiddetta “patata” o “cipolla”, una forma di borsite,
ovvero un’infiammazione provocata dallo sfregamento con la calzatura.
L’alluce valgo spesso si associa anche
al piede piatto: la ridotta curvatura della pianta porta a sovraccaricare la parte
anteriore del piede e può causare, oltre
a lesioni cutanee anche deformazioni al
secondo e terzo dito, definiti “a martello”.
Quali conseguenze porta con sé il valgismo?
La deformità dovuta al valgismo dell’alluce si accompagna a problemi infiammatori che portano con sé dolori e conseguenze funzionali come problematiche
legate alla deambulazione che a volte
possono risultare invalidanti. Si possono
generare anche lesioni osteoarticolari
all’avampiede e persino ripercussioni
gravi sulle ginocchia o alla colonna vertebrale. Si ricorre allo specialista quando la
deformità diventa esteticamente insop-
portabile e quando il dolore impedisce
l’uso delle calzature preferite. Vengono
coinvolte in questo processo deformante
anche le dita vicine, che possono sovrapporsi o sottoporsi al primo dito.
È vero che l’alluce valgo è un problema diffuso soprattutto tra le donne?
Certo, l’alluce valgo è una deformità che
le donne conoscono molto bene. Colpisce maggiormente e con grande frequenza il sesso femminile dove alla presenza
di fattori costituzionali si associa spesso
l’utilizzo di scarpe strette in punta e con
tacchi eccessivamente alti. Le mode, infatti, a cui l’universo femminile è da sempre sensibile, talvolta impongono delle
calzature belle a vedersi ma faticose e
traumatiche da portare. Il piede, invece,
ha bisogno delle scarpe per la loro funzionalità; mal sopporta incongrui sovraccarichi sulle sue strutture.
Come si può rimediare a questa deformità?
La chirurgia è l’unico mezzo capace di
agire sulle cause della deformità e ripristinare sia l’estetica che la funzionalità
del piede. Mai come per il trattamento
dell’alluce valgo sono state studiate tante tecniche chirurgiche, tutte volte alla
correzione della deformità ed al bilancio
delle forze di trazione in gioco a causa
della deformità stessa.
In cosa consiste la chirurgia mininvasiva?
La moderna chirurgia, qualunque sia la
specialità, va sempre più orientandosi
verso la mininvasività. Per chirurgia mininvasiva si intende la possibilità di raggiungere gli stessi obiettivi della chirurgia
tradizionale utilizzando vie chirurgiche
con incisioni sempre più piccole nel rispetto di strutture vitali, quali vasi e nervi,
e con l’obiettivo di danneggiare il meno
possibile i tessuti e gli organi circostanti.
Per ottenere un più rapido recupero fun-
MEDICINA E SALUTE
zionale, in campo ortopedico e traumatologico si vanno sempre più affinando le
tecniche mininvasive che consentono di
riparare ossa, muscoli e legamenti che la
chirurgia tradizionale risolveva con ampie incisioni.
Ci descriva meglio la chirurgia mininvasiva o percutanea applicata alle patologie del piede.
La chirurgia del piede è il campo in cui
sono state introdotte le tecniche più innovative e di ultima generazione. Con la
chirurgia mininvasiva si possono risolvere
i più comuni disturbi della parte anteriore
del piede (avampiede) e della parte posteriore (retropiede) ovvero alluce valgo, dita
“a martello”, metatarsalgie, Neuroma di
Morton, fascite plantare con sprone calcaneale doloroso e M. di Haglund.
Per chirurgia mininvasiva o percutanea
si intende una chirurgia in grado di correggere le patologie del piede sopracitate
non attraverso ampie incisioni della cute
ma esclusivamente attraverso piccole incisioni di pochi millimetri, il tutto sotto
controllo di amplificatori di brillanza o
fluoroscopi che permettono al chirurgo
di controllare in diretta le sedi e le manovre da eseguire usando strumenti miniaturizzati (apposite frese).
Con questi strumenti si possono eseguire
le correzioni sulle ossa, sui muscoli e sulle capsule articolari senza dover utilizzare
poi mezzi di stabilizzazione esterna (fili
metallici) o interna (placche o viti) come
richiesto dalla chirurgia tradizionale.
Torniamo all’alluce valgo: in cosa si
differenzia l’attuale tecnica mininvasiva
dalle vecchie operazioni chirurgiche?
In passato le tecniche chirurgiche erano particolarmente minimaliste, ossia
miravano ad un ritensionamento delle
parti molli, senza intervenire a correggere gli aspetti ossei della deformità. La
recidività era molto frequente e il postoperatorio era abbastanza doloroso. I
pazienti quindi preferivano evitare di ricorrere all’intervento, accontentandosi di
controllare la deformità con distanziatori
delle dita in silicone o altri materiali.
L’introduzione e lo sviluppo delle tecniche mininvasive hanno rivoluzionato
l’approccio alla soluzione chirurgica
dell’alluce valgo. La tecnica prevede di
effettuare due o
tre mini incisioni che portano
all’eliminazione
della protuberanza ossea, detta
comunemente “cipolla”, e quindi al
riallineamento sia
del metatarso che
della falange. Inoltre questa tecnica
garantisce l’assenza di cicatrici.
Quali sono i pazienti più indicati per questa tecnica?
L’ideale è trattare preventivamente tutti
i casi che presentano un’evolutività evidente, ma nella mia esperienza tante
persone anziane con gravi patologie ne
hanno tratto ampio giovamento. Comunque è sempre vantaggioso tenere
presente la prevenzione!
Quali sono gli esami da effettuare prima dell’intervento?
Prima dell’intervento è necessaria una
precisa valutazione clinico-radiologica
del piede in scarico e sottocarico, stabilendo l’ampiezza in gradi della deviazione ossea e tenendo conto dell’età,
dell’attività motoria abituale e di altri
fattori.
Cosa ci può dire sul decorso post-operatorio?
L’assenza di traumatismi a carico dei tessuti molli migliora in maniera evidente
il periodo post-operatorio e l’assenza di
mezzi metallici di stabilizzazione, interni
o esterni, rende tale procedura praticamente priva di dolore.
La cura dell’alluce valgo tramite questa
nuova tecnica permette di camminare
subito dopo l’intervento grazie ad un’apposita scarpa ed ad un bendaggio particolare che viene posizionato una volta
alla settimana per tre settimane e contribuisce a mantenere il corretto posizionamento dell’alluce. Con lo stesso principio
è possibile correggere il dito “a martello”
e la metatarsalgia da sovraccarico.
Dott. Langerame ci riassuma tutti i
vantaggi di questa tecnica.
Essendo meno invasiva rispetto alle tradizionali procedure chirurgiche, questo
tipo di tecnica comporta una serie di
vantaggi importanti che, per il paziente,
possono fare la differenza. Oltre all’assenza di cicatrici chirurgiche, come già
accennato precedentemente, gli altri
vantaggi più importanti sono: ridotto
trauma chirurgico, ridotto dolore postoperatorio, ridotto tempo di degenza e
recupero funzionale più rapido rispetto
alle altre tecniche chirurgiche.
Dott. Langerame vuole dare un ultimo consiglio alle nostre lettrici?
Un messaggio rivolto alle giovani pazienti, appena si accorgono della presenza di
anomalie di tal genere e nel loro nucleo
familiare sono già presenti casi di alluce
valgo, è di rivolgersi allo specialista di fiducia che indicherà la migliore strategia
da attuare.
Dott. VINCENZO LANGERAME
Medico Chirurgo Specialista
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settembre 2014 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE
33
MEDICINA E SALUTE
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
Alimentazione e sport:
il connubio vincente
D
alla prima infanzia sino all’età più
matura, un apporto equilibrato di acqua
e di nutrienti è basilare per l’organismo
e per le funzioni che ricopre: dallo studio
al lavoro, passando per lo sport. La dieta
varia in base alla latitudine e alla longitudine, ma ovunque esistono delle regole
alimentari che dobbiamo rispettare per
godere di buona salute.
“Oltre al giusto nutrimento ci sono situazioni nelle quali è importante seguire un regime alimentare specifico, ad esempio durante una prestazione sportiva perché in questo
caso al fisico viene richiesto uno sforzo notevole per un determinato lasso di tempo”
spiega la Dottoressa Elisabetta Zecchin,
laureata in Scienze Biologiche con indirizzo biomolecolare. Profonda conoscitrice
della natura e dei meccanismi biochimici e fisiologici della digestione e dell’assorbimento, la biologa nutrizionista si
occupa di intolleranze alimentari ed è
la responsabile per la Provincia di Torino dell’Associazione Centro Studio delle
Intolleranze Alimentari e della Nutrizione
(A.C.S.I.A.N.) che ha come obiettivo l’approfondimento delle tematiche relative
alle intolleranze alimentari. Il suo curriculum vitae annovera importanti espe-
34
rienze e riconoscimenti tra i quali una
borsa post-dottorato presso il laboratorio
del Professor Rosa, direttore dell’U784
dell’INSERM École Normale Superieure
de Paris, e un master in nutrizione e dietetica presso l’Università Politecnica delle
Marche.
Negli anni ha firmato diverse pubblicazioni ed ha approfondito argomenti quali
l’alimentazione e le intolleranze nello
sport, la celiachia, la stima della composizione corporea e la nutrizione della
donna. L’abbiamo incontrata per parlare del legame che unisce la prestazione
sportiva all’alimentazione.
Esiste una relazione tra attività agonistica e cibo?
Da anni sono animata dalla convinzione
MEDICINA E SALUTE
che il percorso che conduce ad uno stato
di salute, intesa come equilibrio psico-fisico e metabolico, passa attraverso la pratica dell’esercizio fisico, contestualmente
ad una nutrizione equilibrata, rappresentata da tutti i gruppi alimentari. Inoltre, in
quanto biologa ricercatrice specializzata
in biologia dello sviluppo, credo nel ruolo
chiave attribuibile alla genetica nel campo delle differenze comportamentali. In
questi anni si è indagato sulla tipologia
dei vari alimenti, studiandoli in maniera
puntuale nella loro composizione, ma
oggi si avverte la necessità di valutarne
l’impatto con la soggettività di ciascuno.
Ciò può spiegare perché alcune condizioni alimentari e sportive diano brillanti
risultati in taluni soggetti e non in altri: la
differenza è sull’individualità genetica di
ognuno e sulla sua composizione corporea in relazione all’entità della massa magra, per cui si dovrà parlare sempre di più
di nutrizione genetica personalizzata e di
attività fisica individuale ideale.
Chi pratica uno sport agonistico deve
seguire una dieta particolare?
Quando parliamo di agonismo, quindi
del raggiungimento della più alta performance possibile, non possiamo tralasciare un aspetto fondamentale come
la corretta alimentazione. Lo sportivo ha
infatti una diversa composizione corporea rispetto a quella media, ha delle esigenze alimentari differenti sia per quanto
riguarda la quantità che la qualità dei cibi
ed ha la necessità di programmare la sua
alimentazione in base alle competizioni
da affrontare.
Il piano alimentare varia quindi in funzione del tipo di sport e della prestazione e conoscere le qualità degli alimenti e
come impiegarli è importante per definire
la dieta corretta per ogni atleta. Un calciatore, ad esempio, seguirà un programma
nutrizionale differente da un ciclista o da
uno sciatore.
Anche la genetica è legata alla performance sportiva?
Gli studi sui comportamenti ereditari
dimostrano che esiste una stretta correlazione tra le caratteristiche ambientali
del paese di origine e lo sport. Non è un
caso, quindi, che i maratoneti dell’Africa
orientale siano tra i migliori del mondo.
Dott.ssa Elisabetta Zecchin
Benché sia stato dimostrato che non esiste un rapporto diretto tra il singolo gene
e la prestazione fisica, è stato provato che
nel genoma più geni hanno invece un
ruolo chiave nel definire una prestazione.
Questo tipo di informazione è molto utile per chi allena un singolo atleta o una
squadra agonistica in quanto fornisce un
ulteriore elemento per migliorare le performance dei campioni. Vorrei aggiungere che la coordinazione motoria, lo stile
di vita, l’alimentazione, sono determinanti al pari del DNA nella performance sportiva, anche se ad oggi la nutrigenetica e la
nutrigenomica non sono ancora entrate a
far parte di un’adeguata nutrizione per il
massimo rendimento dello sportivo.
Che cos’è l’impedenziometro?
Innanzitutto va specificato che la bioimpedenziometria è una metodica utilizzata
per la determinazione della composizione corporea che fornisce un modello
preciso del soggetto in quanto indica la
massa grassa, la massa cellulare, l’acqua
intra ed extracellulare, lo scambio Na/K e
il metabolismo basale.
Essa misura l’impedenza del corpo al
passaggio di una corrente elettrica a bassa potenza e alta frequenza. L’impeden-
ziometro è costituito da quattro elettrodi
che si applicano sul dorso delle mani e
dei piedi e che sono collegati a dei fili
conduttori attraverso i quali viene fatta
circolare la corrente che, attraversando
le strutture corporee, subisce un calo di
intensità dovuta all’impedenza associata
alle stesse. Il segnale risultante, ovvero la
risposta in termini di intensità elettrica, è
trasmesso ad un apparecchio trasduttore
che raccoglie i dati traducendoli in misure corporee. Un esame impedenziometrico fatto prima, durante e dopo la prestazione fisica dello sportivo registra valori
diversi nei tre momenti e offre risultati
interessanti.
Il primo passo per poter organizzare una
scheda di allenamento personalizzata, e
un’alimentazione appropriata, è proprio
la conoscenza oggettiva della composizione corporea.
Qual è il legame tra cibo e DNA?
L’alimentazione impatta su diversi aspetti della nostra vita ed ha anche risvolti
psicologici e socio-culturali. Gli studi di
nutrigenetica e nutrigenomica hanno
mostrato uno stretto legame tra gli alimenti e il DNA per cui è possibile validare scientificamente la constatazione em-
settembre 2014 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE
35
MEDICINA E SALUTE
pirica che persone diverse rispondono in
modo differente ad alimenti uguali e che
i cibi possono modificare l’espressione di
alcuni geni.
Può riportare degli esempi di nutrigenetica?
Un soggetto giovane che accusa disturbi
gastrointestinali dopo i pasti, a prescindere da ciò che mangia, potrebbe essere
intollerante al lattosio o al glutine mentre
una persona giovane che ha familiarità
con l’osteoporosi o ha problemi dentali frequenti potrebbe avere una carenza
di vitamina D causata da uno scorretto
metabolismo della stessa. Una ragazza
normopeso con un regime alimentare di
base corretto che ha capelli fragili e acne
marcata potrebbe invece essere carente di
acido folico. Una variante termosensibile
dell’enzima coinvolto nella sintesi dell’acido folico è fortemente correlata all’accumulo nocivo di omocisteina (iperomocisteinemia), un metabolita che se presente
in eccesso può provocare danni a vasi
sanguigni aumentando indirettamente
l’incidenza di malattie cardiovascolari.
Infine, un soggetto con esami ematici frequentemente alterati che però segue un
regime alimentare attento potrebbe avere
difficoltà a metabolizzare i lipidi.
Quali sono le principali intolleranze
genetiche e quali disturbi causano?
Una delle più conosciute è la celiachia
ovvero l’incapacità di tollerare il glutine
presente in cereali quali orzo, frumento,
segale, miglio e avena. La patologia determina il malassorbimento dei nutrienti,
36
la diarrea, l’anemia e delle manifestazioni cutanee. L’intolleranza al lattosio
e cioè l’impossibilità di digerire il latte e
i suoi derivati presenta invece sintomi
quali gonfiore, crampi allo stomaco e
diarrea. Un’altra intolleranza genetica è
quella legata al metabolismo scorretto
della vitamina D che impedisce di assimilare la giusta quantità di calcio che è
fondamentale per le ossa e per l’impulso
nervoso, attiva gli enzimi che regolano il
metabolismo ed è basilare per la normale
funzione muscolare. Un soggetto carente
di vitamina D, e ancora di più un atleta,
rischia fratture ossee o pessime performance durante una gara.
Segnalo ancora il metabolismo scorretto
dei lipidi – che causa un rischio quattro
volte superiore di ipertrigliceridemia e di
insorgenze di infarti, arteriosclerosi e patologie cardiovascolari – e dei folati che
hanno una funzione basilare nella termoregolazione. L’acido folico contenuto
nella vitamina B9 è importante per la riproduzione cellulare e in caso di mutazione genetica può esserci una carenza che
incide negativamente sul metabolismo
della persona.
Come è possibile individuare queste
intolleranze?
Consiglio di effettuare dei test genetici mirati quali il tampone buccale che consiste
nel prelievo di cellule della mucosa orale
tramite lo sfregamento di un apposito
tampone sulle pareti interne della bocca;
l’esame non è invasivo, è veloce e l’esito
ha un indice di affidabilità elevato.
Per uno sportivo, come per ognuno, è
importante sapere se è celiaco o se è intollerante al lattosio o se assorbe male la
vitamina D o ancora se ha una predisposizione genetica al sovrappeso.
Ci sono altri test che si possono effettuare?
Con il test citotossico è possibile conoscere le intolleranze alimentari: viene
eseguito tramite un prelievo di sangue e
l’esame è fatto sulle cellule leucocitarie
osservando la loro reazione a contatto
con gli estratti degli alimenti analizzati
dei quali si vuole stabilire l’intolleranza.
Quali disturbi sono collegati all’alimentazione?
Sono molteplici, comuni a diverse patologie e non tutti vengono associati direttamente alla dieta: cefalee, emicranie,
nevralgie, acne, dermatiti, orticaria, sovrappeso, obesità, cellulite, coliti, colon
irritabile, gastriti, meteorismo, costipazione, diarrea e ancora problemi metabolici, ritenzione dei liquidi, malattie
reumatiche, depressione, ansia, insonnia, vertigini e panico. Non è sempre
facile associare un sintomo all’apparato
gastro-intestinale. Teniamo presente che
una corretta nutrizione, associata ad uno
stile di vita sobrio, costituisce la base della prevenzione di moltissime patologie.
Una dieta bilanciata deve soddisfare il
fabbisogno giornaliero di determinati nutrienti e microelementi, necessari per la
propria salute.
Dott.ssa ELISABETTA ZECCHIN
Biologa Nutrizionista
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Regia: Jonathan Teplitzky
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Cast: Colin Firth, Nicole Kidman, Jeremy Irvine, Stellan
Skarsgard, Sam Reid
Trama: Inghilterra, 1980. Eric
Lomax, uno strano tipo ossessionato dagli orari ferroviari,
incontra in treno la bella Pat-
Regia: David Gordon Green
Data uscita: 25/09/2014
Cast: Nicolas Cage, Ronnie
Gene Blevins, Tye Sheridan,
Sue Rock, Heather Kafka
Trama: Gary Jones ha quindici anni e un padre alcolista
che “picchia duro”. Costretto
a cambiare paese con la ma-
Regia: David Fincher
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Cast: Ben Affleck, Rosamund
Pike, Neil Patrick Harris, Missi
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Trama: Basato sul best-seller
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L’amore bugiardo (Gone Gir)
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Regia: Christopher Nolan
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Cast: Matthew McConaughey,
Anne Hathaway, Matt Damon,
Jessica Chastain, John Lithgow
Trama: In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito
duramente l’agricoltura. Un
ti. È amore a prima vista, e poi
matrimonio. Ma la prima notte di nozze iniziano i guai: Eric
è in preda agli incubi, e rifiuta
di raccontarne a Patti il contenuto. Singapore, 1942. Winston Churchill dichiara la resa
della città-stato ai giapponesi.
Migliaia di soldati britannici
vengono fatti prigionieri e costretti a lavorare come schiavi
alla costruzione della ferrovia
che dovrà collegare Bangkok
a Rangoon. Fra i prigionieri
addetti alla costruzione della
ferrovia ci sono anche Eric e
i suoi compagni, e il trattamento loro riservato è dei più
crudeli, sfociando per Eric in
una detenzione nella caserma della polizia segreta, dove
subirà ogni sorta di torture.
Inghilterra, 1980. A popolare
gli incubi di Eric è soprattutto
il poliziotto giapponese che è
stato il suo aguzzino. La moglie Patti, con l’aiuto del compagno di disavventura Finley,
spingerà Eric a ricollegare i fili
spezzati del proprio passato,
con esiti del tutto imprevisti.
dre e la sorella per le intemperanze del genitore, il ragazzo arriva in una cittadina del
Texas deciso a trovare lavoro
e a proteggere la parte sana
della sua famiglia. Assoldato
da Joe Ransom, un uomo generoso coi deboli e aggressivo
con gli arroganti, Gary trova
pace e consiglio al suo fianco.
Ex detenuto col vizio della birra e delle belle signore, Joe è
noto alla polizia e inviso a un
vecchio rivale che non smette
di provocarlo rivelandone la
natura collerica. Natura che
sembra acquietarsi davanti
allo sguardo azzurro e pulito
di Gary, che non smette di
sognare un futuro migliore. Accomunati dallo stesso
cuore, crescono insieme, tra
abeti avvelenati e dentro un
pick-up. Ma il mondo fuori
non smette di tormentarli e
di chiedere loro il conto.
Nell’America rurale, dove
l’umanità sembra costretta
a convivere con la sua parte
peggiore, un uomo e un ragazzo camminano insieme
verso la redenzione.
David Fincher.
Da poco trasferitisi in una
piccola cittadina del Missouri da New York, Nick Dunne
(Ben Affleck) e la moglie Amy
(Rosamunde Pike) stanno attraversando un periodo difficile, con un matrimonio in
crisi per via della difficoltà
della donna ad abituarsi alla
nuova esistenza.
In occasione del loro quinto
anniversario di matrimonio,
Nick Dunne (Ben Affleck) si
rende conto che la sua bella moglie Amy (Rosamund
Pike), è scomparsa e il primo
ad essere sospettato della
sua scomparsa è Nick ma la
realtà è ben diversa da come
appare a prima vista.
Sotto i riflettori dei media e
della polizia, che ben presto
lo accusa di omicidio premeditato, Dunne è costretto a rimettere in discussione tutta
la sua vita e le sue certezze.
gruppo di scienziati, sfruttando un “whormhole” per superare le limitazioni fisiche del
viaggio spaziale e coprire le
immense distanze del viaggio interstellare, cercano di
esplorare nuove dimensioni.
Il granturco è l’unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati
a trovare nuovi luoghi adatti
a coltivarlo per il bene dell’umanità.
Il regista visionario della trilogia de Il Cavaliere Oscuro e
Inception, che con i suoi film
ha rinnovato più di ogni altro
la cinematografia contemporanea, si misura questa volta
con uno science fiction dirigendo, come sempre, un cast
eccezionale.
recensioni
DONNE
di Andrea Camilleri
libri
I GIORNI DELL’ETERNITÀ
di Ken Follett
plus magazine letture
MR. MERCEDES
di Stephen King
I LOVE SHOPPING
A HOLLYWOOD
di Sophie Kinsella
Donne fiere che non cedono a minacce né a lusinghe,
pronte ad affrontare il loro
destino. Donne misteriose
che compaiono e scompaiono nel volgere di un viaggio
in nave. Donne soavi e ine-
I giorni dell'eternità è l’appassionante conclusione dell’epica trilogia “The Century”,
dedicata al Novecento, nella
quale Ken Follett segue il
destino di cinque famiglie
legate tra loro: una america-
All’alba di un giorno qualsiasi della primavera 2009,
davanti all’ufficio di collocamento di una cittadina
americana, si è formata una
lunga coda di giovani, donne, uomini che sperano di
Becky Bloomwood non sta
più nella pelle, si è appena
trasferita con la piccola Minnie a Hollywood, per stare al
fianco del marito Luke che
ha una nuova importante
cliente, Sage Seymour, l’at-
brianti, come la Sicilia.
Donne scandalose, perché
non hanno paura di prendere ciò che è loro, compresa
la libertà. Semplicemente,
donne. Sono loro le protagoniste di questo libro unico,
viste da un Andrea Camilleri in carne e ossa, prima
di diventare lo scrittore più
amato d’Italia.
È il ragazzino timido che scopre il piacere di riaccompagnare a casa una compagna
di classe, magari tenendola
per mano. È il diciassettenne
che di fronte al volto intenso e tenero di una diva del
cinema scoppia in lacrime e
decide di abbandonare la sua
terra. È questo e tanto altro, il
Camilleri che in un solo colpo ci regala un’autobiografia
d’amore e una raccolta di indimenticabili storie.
Un viaggio di scoperta della seduzione, del sesso e di
quel formidabile, irrisolvibile enigma che è l’universo
femminile.
na, una tedesca, una russa,
una inglese e una gallese.
Dai palazzi del potere alle
case della gente comune, le
storie dei protagonisti si snodano e si intrecciano nel periodo che va dai primi anni
Sessanta fino alla caduta del
Muro di Berlino, passando
attraverso eventi sociali, politici ed economici tra i più
drammatici e significativi
del cosiddetto “Secolo breve”:
le lotte per i diritti civili in
America, la crisi dei missili
di Cuba, la Guerra Fredda, le
prime sfide per la conquista
dello spazio come simbolo
di superiorità tra le due superpotenze, gli omicidi dei
fratelli Kennedy e di Martin
Luther King, il Vietnam, lo
scandalo del Watergate, ma
anche i Beatles e la nascita
del rock and roll.
Con il tocco di un vero maestro, Ken Follett ci porta in
un mondo che pensavamo
di conoscere, ma che ora non
ci sembrerà più lo stesso.
trovare un lavoro.
All’improvviso su di loro
piomba invece una rombante Mercedes grigia, che spazza via decine di persone per
poi sparire alle prime luci
del giorno. Il killer non sarà
mai trovato. Un anno dopo,
un poliziotto che sta per andare in pensione, William
Hodges, riceve il beffardo
messaggio di Mr. Mercedes,
che lo sfida a trovarlo prima
che lui compia la prossima
strage.
Nella disperata corsa contro
il tempo e contro il mostro,
il vecchio Hodges può contare solo sull’intelligenza
e l’esperienza per fermare
il suo sadico nemico. Inizia
quindi un’incalzante caccia all’uomo, una partita a
scacchi tra bene e male, costruita con maestria da uno
Stephen King in grande forma. Un thriller ad alta tensione con due dei migliori
personaggi del Re visti negli
ultimi tempi.
trice del momento, di cui lui
curerà carriera e immagine.
Per Becky è un sogno che si
trasforma in realtà, ed è più
che comprensibile che sia
molto eccitata: è convinta
infatti che d’ora in poi potrà
dare una svolta decisiva al
suo lavoro di personal shopper per diventare invece la
stilista personale di Sage...
e perché no, la stilista più
acclamata e ricercata da tutte le star... e poi ci sono così
tante cose da fare e da vedere! Ben presto Becky scopre
che le cose non sono affatto
come sembrano.
Dopo quattro anni di assenza, I love shopping a
Hollywood segna il graditissimo ritorno di Becky Bloomwood, mitica protagonista di ben sei romanzi della
serie I Love Shopping. Ancora una volta, Sophie Kinsella
non tradisce le aspettative
di tutti i suoi fan tornando
a stupirci con una storia divertentissima.
settembre 2014 | Plus Magazine | RECENSIONI
39
plus magazine fumetti e cartoons
f&c
LE NEUROFIABE - Nº 1
“Biancaneve Cyberpunk”
di D. Zaccagnino (t) e F. Vivaldi (d/c)
CRONACHE DAL GHIACCIO - Nº 1
“Il Villaggio abbandonato”
di D. Zaccagnino (t) e M. Cacciatore (d/c)
HASTA LA VICTORIA!
di Stefano Casini
ASSOCIAZIONE GLI AMICI DEL FUMETTO
Brossurato, 16 pagine a colori + copertina
formato cm 17 x 26 – € 4,50
Brossurato,
20 pagine a colori + copertina
formato cm 17 x 26 – € 4,50
EDIZIONI DI
Brossurato, 248 pagine a colori
formato cm 28 x 20,5 – € 55,00
Un modo tutto nuovo e totalmente inedito di affrontare le Fiabe tanto care a
tante generazioni di lettori. La rivisitazione delle Fiabe, in questo caso di Biancaneve passa attraverso un groviglio di
cavi che nel Cyberspazio trovano la loro
naturale e futura “Casa virtuale”. Consigliato ai giovanissimi, non mancherà di
stupire e divertire anche un pubblico più
adulto, smaliziato e aperto alle nuove
tendenze tecnologiche. Piccolo capolavoro del genere. In Fumetteria.
Si tratta, per l’Associazione gli Amici del
Fumetto, di un ritorno al fantasy ad altissimo livello, dopo le riuscitissime serie
di Avalonia e de La Saga di Ho Lan. Un
team tutto al femminile inizia a raccontarci la storia di due clan (delle “Frecce” e
delle “Spade”) della tribù Ya sopravvissuta alla terza glaciazione in lotta tra loro.
Avvincente e di grande qualità narrativa. In Fumetteria.
 appuntamenti
FUMETTOPOLI
20 e 21 settembre
NH Milanofiori - Centro Congressi Assago
Una splendida mostra consigliata soprattutto per i
giovanissimi e non solo. Non viene tralasciato il settore collezionismo e il “Manga”. Molti i disegnatori
ospiti.
 di Salvatore Taormina (il Tao)
40
autunno
BOLOGNA COMICS
11 e 12 ottobre
c/o Palanord - Via Stalingrado 81
La mostra è incentrata sul collezionismo di fumetti e
figurine, ma non mancano le presentazioni di volumi
e mostre a tema. Consigliata.
Pubblicata in Francia dalle Edizioni Mosquito, in Italia è stata pubblicata dalle
Edizioni Di in quattro episodi: Cuba 1957,
Mambo Cubano, Ultima estate all’Avana
e Venceremos! Questo volume raccoglie
la storia completa trasportandoci con
la fantasia in una terra particolare, un
luogo dell’anima dove il tempo sembra
si sia fermato, dove certe chimere illusorie sembrano estranee e dove la gente
sorride seppur vittima di una povertà
dignitosa ma implacabile e onnipresente. Capolavoro assoluto che ti tiene incollato alle pagine del volume fino alla fine
della storia.
LUCCA COMICS AND GAMES
30 ottobre/2 novembre
Piazza Napoleone/Del Giglio - Centro di Lucca
La principale fiera del fumetto italiana e la seconda a
livello internazionale (dopo San Diego), vi si riuniscono tutti i principali editori nazionali, punto d’incontro
per giovani fumettisti che possono far visionare i loro
lavori agli “Editor” delle case editrici e momento di
presentazione al pubblico di tutte le principali novità
del settore da parte di tutte le principali case editrici
italiane. Ampio spazio dedicato anche ai “Games” e
alle gare per i cosplayer che tingono di “Colore” la città
per tutti e 4 i giorni della manifestazione. Presenti anche molti rivenditori di alto antiquariato fumettistico
e di tavole originali.
recensioni
DOSSO DOSSI
Rinascimenti eccentrici al Castello
del Buonconsiglio
Fino al 2 novembre 2014
La mostra, allestita in quelle stesse sale
che tra il 1531 ed il 1532 lo videro protagonista a Trento assieme al fratello Battista nella decorazione del Magno Palazzo
del Castello del Buonconsiglio, racconta
lo straordinario percorso di questo eccentrico pittore del Rinascimento. Ideata dalla Galleria degli Uffizi di Firenze
nell’ambito del progetto “La città degli
Uffizi”, la rassegna propone una quarantina di dipinti che mettono a confronto
le opere di Dosso e Battista tracciando
le tappe artistiche di Dosso alla corte di
Alfonso d’Este a Ferrara, a Pesaro presso
la Duchessa Eleonora d’Urbino fino a
Trento al servizio del Principe Vescovo
Bernardo Cles.
Trento - Castello del Buonconsiglio
Via Bernardo Clesio 5 – 0461 233770
www.buonconsiglio.it
PASOLINI A MATERA
Il Vangelo secondo Matteo
cinquant’anni dopo
Fino al 9 novembre 2014
Dal 21 luglio al 9 novembre 2014 il Museo nazionale d’arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi a Matera
ospita la mostra “Pasolini a Matera. Il
Vangelo secondo Matteo cinquant’anni
dopo. Nuove tecniche di immagine: arte,
mostre
plus magazine arte, scienza
e costume
cinema, fotografia”, curata da Marta
Ragozzino, Soprintendente BSAE per la
Basilicata e Giuseppe Appella, Direttore
del MUSMA, con Ermanno Taviani, Professore di Storia Contemporanea all’Università di Catania e la collaborazione
di Paride Leporace, Direttore della Lucana Film Commission. Obiettivo della
mostra è mettere a fuoco la genesi del
capolavoro pasoliniano e il rapporto del
regista con la città di Matera, che nell’estate del 1964, sotto un sole “ferocemente antico”, divenne Gerusalemme.
Matera - Museo nazionale d’arte
medievale e moderna
di Palazzo Lanfranchi e MUSMA
Piazza G. Pascoli 1 – 0835 256211
www.artibasilicata.beniculturali.it
I PAPI DELLA SPERANZA
Arte e religiosità nella Roma del ‘600
Fino al 16 novembre 2014
Dal 16 maggio al 16 novembre 2014, a
Roma, a Castel Sant’Angelo sarà visitabile la 33esima edizione della Mostra Europea del Turismo e delle Tradizioni Culturali, organizzata quest’anno per onorare
il 1° anniversario dell’elezione di Papa
Francesco quale segno di devoto omaggio e gratitudine per il nuovo Pontefice.
La mostra, ospitata nelle Sale di Clemente VII, di Clemente VIII, di Apollo e della
Giustizia, sarà organizzata in tre sezioni
tematiche: “Roma Sancta: recupero del
Cristianesimo delle origini”, “I Giubilei” e
“Arte e devozione”.
Roma - Museo Nazionale di Castel
Sant’Angelo
Lungotevere Castello 50 – 06 6819111
www.castelsantangelo.beniculturali.it
LA FORTUNA DEI PRIMITIVI
Tesori d’arte dalle collezioni italiane
fra Sette e Ottocento
Fino all’8 dicembre 2014
La mostra, la prima dedicata all’argomento nel suo complesso, si propone di
offrire un punto critico-bibliografico su
questo importantissimo fenomeno culturale riguardante la storia del gusto e
del collezionismo in Italia, tra la fine del
Sette e l‘inizio dell’Ottocento, che esercitò una rilevante influenza diretta sulla
formazione delle grandi raccolte d’arte
pubbliche nei maggiori paesi europei.
La mostra coincide con i cinquant’anni
dalla pubblicazione del libro di Giovanni
Previtali “La fortuna dei Primitivi”, titolo
che è stato non a caso ripreso anche per
la mostra.
Firenze - Galleria dell’Accademia
Via Ricasoli 58-60 – 055 2388612
www.polomuseale.firenze.it
IL GENIO DELLE ACQUE
Dalla domus in riva al mare a Tamo
Fino al 31 dicembre 2014
Si chiama “Il genio delle acque” il nuovo
allestimento museale di RavennAntica che arricchisce la raccolta di mosaici
antichi e moderni del centro TAMO nel
Complesso di San Nicolò a Ravenna. Il
titolo prende spunto dal più importante
reperto esposto, la raffigurazione di un
uomo con barba, simbolo di una divinità
fluviale, portato alla luce durante l’ultimo ritrovamento archeologico avvenuto a Ravenna, in Piazza Anita Garibaldi.
Ravenna - Tamo
Via Rondinelli 2 – 0544 213371
www.tamoravenna.it
settembre 2014 | Plus Magazine | RECENSIONI
41
plus magazine musica
musica
Maroon 5
V
autunno
meno, restate in contatto”. Il batterista
Mason si è sempre dichiarato favorevole all’evento, più difficile convincere
Gilmour.
Intanto c'è un’altra certezza: il 19 settembre, alla Fabbrica del Vapore di
Milano, debutterà la mostra The Pink
Floyd Exhibition - Their Mortal Remain.
La band è pronta a presentare al pubblico il nuovo disco, intitolato V, in
uscita il 2 settembre. L’album, il quinto
della carriera dei Maroon 5, contiene
anche il singolo Maps, già in cima alle
classifiche di tutto il mondo.
Vasco Rossi
DANNATE NUVOLE
volta loro ormai da tanti anni. Il trio, infatti, viene spesso accusato dai vecchi
sostenitori di aver perso lo spirito e lo
stile che hanno portato alla realizzazione di Mi Fist, primo album in assoluto,
pubblicato nel lontano 2003 con un’etichetta indipendente.
Questo nuovo progetto vede tornare
nel gruppo il tastierista Jesse Carmichael che aveva lasciato la band nel
2012 durante le registrazioni di Overexposed. La band, che ha venduto 17 milioni di dischi in tutto il mondo e vinto
tre Grammy Award (il primo nel 2005
come miglior nuovo gruppo), ha registrato il nuovo album a Los Angeles insieme a produttori come Max Martin,
Benny Blanco, Ryan Tedder, Shellback e
Sam Martin.
Pink Floyd
THE ENDLESS RIVER
Dopo le voci la conferma: tornano i Pink
Floyd, con un album che uscirà in ottobre. C’è già anche il titolo: The Endless
River e conterrà materiale inedito
Club Dogo
NON SIAMO PIÙ QUELLI DI MI FIST
I Club Dogo, il trio hip-hop milanese
composto dai rapper Guè Pequeno e
Jake La Furia e dal dj e beatmaker Don
Joe, hanno annunciato il titolo del nuovo album e anche il giorno esatto della
pubblicazione.
Il settimo album di inediti dei Club
Dogo si intitolerà Non siamo più quelli di Mi Fist e uscirà il prossimo 9 settembre. L’album è stato anticipato dal
singolo apripista Weekend che è stato pubblicato lo scorso 2 giugno. Non
siamo più quelli di Mi Fist è un titolo
provocatorio. I Club Dogo, infatti, hanno deciso di utilizzare come titolo per
il nuovo album un’accusa che viene ri-
42
Il prossimo 31 ottobre Vasco Rossi presenterà a Bari il suo nuovo album, la cui
uscita è prevista per il 4 novembre 2014.
Non sono stati resi ancora noti né titolo
estrapolato dalle sessioni che hanno
dato vita all’ultimo album registrato in
studio, The Division Bell, uscito vent’anni fa. Lo ha rivelato con un tweet Polly
Samson, scrittrice, compagna nella
vita e nell’arte di David Gilmour. E lo
conferma su Facebook la corista Durga
McBroom-Hudson che alimenta anche qualche speranza per un possibile
tour: “Non so ancora se ci sarà un tour o
né ulteriori dettagli riguardanti il disco
di prossima uscita, ma lo scorso aprile
Vasco ha pubblicato il nuovo singolo
Dannate Nuvole.
Vasco Rossi ha deciso di puntare sull’effetto sorpresa e assicura che l’attesa
sarà ripagata. È un Vasco Rossi malinconico e introspettivo quello che canta tra effetti speciali nel video del suo
ultimo singolo, Dannate Nuvole. Così
intenso nell’interpretazione, espressivo
nello sguardo e nel volto, forse non lo
avevamo mai visto: il rocker si è lasciato alle spalle il mood ironico e rilassato di Cambia-menti per calarsi in uno
stile molto più introverso e riflessivo,
senza rinunciare alla potenza del rock
che torna a farsi sentire più che mai in
quest’ultimo singolo.
recensioni
teatro
plus magazine teatro
TEATRO ALLA SCALA - Milano
rittura incisi indipendentemente da
celebri direttori e cantanti, entrando
nel repertorio concertistico. Sˇvanda,
celebre zampognaro, una settimana
dopo il matrimonio viene trascinato da
Babinsk´y a cercare fortuna nel mondo:
incontrerà la regina dei ghiacci e anche
il diavolo, ma il potere della sua musica
sconfiggerà ogni male.
ROMEO E GIULIETTA
Date: dal 10 al 23 ottobre 2014
Kenneth MacMillan tratta la vicenda
shakespeariana degli amanti veronesi
con profonda attenzione alle relazioni
umane, con lirismo e tensione psicologica, senza dimenticare i momenti di
humour, attraverso le dinamiche e le
emozioni del ballet d’action ben presenti nella musica di Prokof’ev.
In repertorio alla Scala da molti anni,
Romeo e Giulietta ha trovato nel 2010
Gregory Kunde, l’unico tenore che ha in
repertorio i due “Otelli”, quello di Rossini e quello di Verdi; al suo fianco Erika Grimaldi (Desdemona) e Ambrogio
Maestri (Jago), sul podio Gianandrea
Noseda.
TEATRO COSTANZI - Roma
AIDA
Date: 27 e 29 novembre,
2, 4, 7, 10, 12 e 14 dicembre 2014
una nuova veste, con le scene di Mauro
Carosi e i costumi di Odette Nicoletti.
Una scenografia parlante e soprattutto
in dialogo con la coreografia di MacMillan, che esige spazi geometrici, precisi e
che si fonde coerentemente con i costumi dalle fogge medievali-rinascimentali.
TEATRO REGIO - Torino
OTELLO
TEATRO MASSIMO - Palermo
Date: dal 14 al 28 ottobre 2014
Date: dal 19 al 26 ottobre 2014
L’inaugurazione operistica sarà il 14 ottobre nel segno di Verdi. Per l’occasione
verrà messo in scena un nuovo allestimento di Otello firmato da Walter
Sutcliffe, al suo debutto in Italia.
Il giovane regista inglese (già assistente di David McVicar) gran conoscitore
dei testi di William Shakespeare, dipingerà con essenziali elementi dalla
forte valenza teatrale i tre personaggi
che abitano la tragedia, ambientata
in una Cipro sotto assedio. Otello sarà
A ottobre la prima italiana di ˇSvanda,
dudák, del compositore ceco-americano Jaromír Weinberger (1869-1967),
libretto di Milosˇ Kareˇs, in una colorata
e fantasiosa produzione della Semperoper di Dresda. Allievo di Max Reger,
Weinberger scrive quest’opera nel 1926
su solide basi tardo romantiche aperte
alle suggestioni internazionali e alle
mode del tempo. Opera molto celebre nella prima metà del Novecento,
tanto che alcuni brani vennero addi-
ŠVANDA
La stagione 2014/2015 ha un cartellone
ricco di nomi prestigiosi: direttori, registi, cantanti che hanno fatto e fanno, la
storia dell’interpretazione e della messa in scena.
A cominciare dal Maestro Riccardo
Muti, il quale ha dato nuova identità
all’Orchestra e al Coro del Teatro dell’Opera considerati oggi, dalla critica specializzata, tra le compagnie musicali
più importanti d’Europa.
Il Maestro aprirà la nuova stagione, in
novembre, con l’Aida di Giuseppe Verdi. Sarà un’eccezionale interpretazione
per un capolavoro che troverà nuova
vita, rivelerà tutti gli incanti musicali e
vocali che si nascondono nella partitura. Ed è facile prevedere che sarà, come
hanno scritto numerosi critici per le
precedenti opere dirette dal Maestro
Muti, “come ascoltare l’opera per la prima volta”.
settembre 2014 | Plus Magazine | RECENSIONI
43
MAPPAMONDO
CAMBO
in viaggio
tra templi e giungla
di BARBARA OGGERO
48
44
MAPPAMONDO
GIA
Di ritorno da un viaggio in Cambogia
sono tante le domande ricevute da parenti, amici e conoscenti, perché l’Indocina
è un posto esotico, dai caratteri sfumati,
dove la nostra conoscenza passa soprattutto attraverso stereotipi e vicende di guerra
che coinvolsero a più riprese l’area.
L
A pagina precedente:
un particolare della splendida Terrazza
degli elefanti, nel Parco Archeologico di
Angkor.
A fianco:
Golden Buddha Hill, una delle attrattive
più importanti di Battambang.
e domande riguardano il cibo (“Davvero mangiano gli insetti?”), il clima (“Fa tanto caldo? È
tanto umido?”), le abitudini diverse dalle nostre
e – ovviamente – quanto fermarsi.
I tour propongono la Cambogia spesso come appendice di viaggi nei paesi vicini di confine (Thailandia, Laos o Vietnam), considerando degno d’esser visitato solo il Parco Archeologico di Angkor con le famose rovine dei templi Khmer mangiati dalla giungla.
Per stabilire la durata della permanenza in Cambogia bisogna però decidere cosa si vuole
vedere, quale esperienza vivere e cosa si cerca. Chi si aspetta una carrellata di visite monumentali e giornate ricche di meraviglie antiche da visitare probabilmente resterà un
po’ deluso, poiché dopo Angkor tutto il resto rischia di sembrare sotto tono; chi invece sa
settembre 2014 | Plus Magazine | MAPPAMONDO
45
MAPPAMONDO
In alto:
• a sinistra: i sorrisi dei bambini cambogiani accompagnano per tutto il viaggio.
• a destra: Museo di Toul Sleng a Phnom Penh (ex S-21 o
scuola delle torture durante il periodo dei Khmer Rossi di
Pol Pot).
Qui sopra: mercato cambogiano.
A fianco: la Pagoda d’Argento nel Palazzo Reale
di Phnom Penh.
gustare il luogo dov’è ospite, senza smanie o frenesie, lasciandosi portare dal ritmo indocinese,
scoprendone lo stile di vita pacato e non annoiandosi per una certa ripetitività, allora in questo
angolo di mondo troverà letizia e soddisfazione.
Con queste premesse, è facile sostenere che in
Cambogia si possono trascorrere sia quattro
giorni che un intero mese, esplorando templi e
natura, vivendo esperienze comunque uniche.
Perché essa è proprio un mix di questi ingredienti e va vissuta a piccoli passi, lasciandosi incantare dai campi di riso a perdita d’occhio, dai sorrisi
e dai saluti dei bambini, dalla gentilezza disarmante della sua gente.
Come spesso accade, la realtà si fonde col mito e
dalla loro unione nasce la storia di un popolo e
di un paese. In questo caso, la sua storia, passata
e recente, l’architettura e la cucina sono segnati e
racchiusi nella parola Khmer.
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I Khmer esistono dal momento in cui nacquero i primi regni cambogiani
(nel IX secolo) e, passando per decenni di lotte e dominazioni straniere, un
loro travisamento è arrivato fino al secolo scorso quando si compirono le
atroci violenze segnate dal regime di Pol Pot e dei suoi accoliti, che piegarono ma non spezzarono il carattere docile e resistente di questa gente.
Il nostro viaggio inizia nella capitale, Phnom Penh, definita ‘la perla dell’Asia’ negli anni d’oro del post colonialismo francese. Di quel tempo rimane
solo il ricordo in video e fotografie di repertorio, ma guardando la testimonianza del fulgore di edifici in stile e dell’abbigliamento occidentale anni
‘60, è forte l’impressione di aver dinnanzi latitudini nostrane.
Cresciuta velocemente negli ultimi dieci anni, il ritmo delle sue strade è
segnato dalla moltitudine di motorini e tuk-tuk che sfrecciano in ogni direzione. Il Mekong, maestoso, l’attraversa e pare esser l’unico ad aver mantenuto la calma nel caos. Nuovi locali e negozi aprono nelle zone centrali:
con il loro slancio imprenditoriale esprimono il potenziale di una nazione
MAPPAMONDO
giovane che ha voglia di crescere e ci crede. È facile immaginare che, se il
ceto medio e abbiente continuerà a fare investimenti in patria, la capitale
della Cambogia tornerà presto ad avere nuovamente il suo titolo elitario.
Oltre a deliziarsi nei raffinati caffè e ristoranti di cucina tradizionale rivisitata in chiave moderna, la visita alla città comprende alcuni luoghi simbolo,
dal Palazzo Reale al Mercato Russo, dalla Scuola delle Torture (oggi Museo
Tuol Sleng) al Campo di Sterminio dei Khmer Rossi.
Il Palazzo Reale lo si riconosce dai classici tetti in stile Khmer, impreziositi
da ricche decorazioni dorate. Tutt’ora residenza del sovrano è visitabile solo
in parte. Tra le zone aperte al pubblico vi è anche la Pagoda d’Argento, il
cui pavimento è interamente rivestito da cinquemila mattonelle del prezioso metallo dal peso di un kilo ciascuna. Il Mercato Russo è invece un
attentato ai sensi ed è il posto ideale per chi vuole dedicarsi allo shopping e
allo street food. Decisamente molto turistico, deve il suo nome all’afflusso
di sovietici che negli anni ‘80 vi si recavano per i
loro acquisti. Il vero nome è Psar Tuol Tong Pong,
ma praticamente nessuno lo chiama più così!
Due luoghi importanti in cui recarsi per comprendere il passato recente di questo paese sono
anche il simbolo di quel grande buco nero in cui
la Cambogia cadde tra il 1975 e il 1979, quando
Pol Pot e i Khmer Rossi della Kampuchea Democratica governarono la nazione dopo un colpo di
stato e uccisero in maniera sistematica oltre un
terzo della popolazione.
Il Museo Tuol Sleng e i Killing Fields (i campi di
sterminio di Choeung EK a 7 km dal centro) non
sono posti semplici da visitare perché sbattono in
Qui sopra, da sinistra: le radici sono diventate parte
integrante dei templi nel Parco di Angkor.
Il tempio di Angkor Wat, simbolo della Cambogia.
A fianco: il tempio di Banteay Srei, nel Parco
Archeologico di Angkor.
settembre 2014 | Plus Magazine | MAPPAMONDO
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MAPPAMONDO
Phnom Santuk, il tempio buddista in cima a una montagna
sacra raggiungibile salendo 809 scalini.
faccia una realtà sconvolgente, mostrano senza
pudore il livello di cattiveria raggiungibile dall’essere umano, obbligano a fermarsi e riflettere.
Dal sud del paese passiamo a nord, dove Siem
Reap ci attende col Parco Archeologico di Angkor, spalmato in un’area grande 4,5 volte Manhattan. Servono almeno tre giorni per visitare
il complesso dei templi Khmer famosi in tutto
il mondo, tra cui spicca Angkor Wat, bello nella
sua simmetrica perfezione e simbolo di un’intera
I monaci buddhisti sono presenze della vita quotidiana.
A fianco: un albero e le sue tentacolari radici hanno preso il
posto del tetto di un tempio nel Parco di Angkor.
nazione, tanto da esser rappresentato anche sulla bandiera. Bello, ma non il più bello secondo il
mio modesto parere. Gli manca il fascino delle
radici secolari infilate nei muri e divenute parti integranti della struttura; sono assenti quegli
alberi che svettano verso il cielo al posto dei tetti
mancanti; non possiede il respiro incalzante della giungla che vibra tutt’attorno, facendo sentire
il visitatore come un prode esploratore.
I nomi degli altri templi sono più esotici e magari
difficili di ricordare, ma è nelle loro particolarità
che risiede il loro carattere eccezionale.
Dopo aver vissuto le emozioni per le visite, la sera
è possibile ristorarsi a Siem Reap, dalle parti di
Pub Street e dell’Old Market: ristoranti tipici dove
assaporare piatti locali, preparati con delicatezza,
48
e una variegata offerta di attrattive pensate per gli occidentali fanno a gara
per soddisfare chiunque, a prezzi davvero modesti.
Un’altra città interessante è Battambang, nell’omonima provincia. La sua
naturale bellezza sta nella commistione tra un’architettura coloniale, con
edifici tra i meglio conservati della Cambogia, e l’atmosfera di piccola cittadina. I suoi dintorni sono un vero richiamo all’esplorazione con gite giornaliere verso templi costruiti in cima alle colline e villaggi immersi nella
giungla. Degni di nota sono i tre Wat, templi buddisti d’epoca Khmer sopravvissuti alla furia distruttrice della Kampuchea Democratica.
Nel nostro viaggio, tra templi e giungla, raggiungiamo altri due siti interessanti, in aree decentrate della Cambogia. Il primo è il Prasat Preah Vihear,
al confine nord con la Thailandia, in una zona soggetta spesso a rivendicazioni territoriali. Esso è considerato il capostipite di tutti i templi, oltre
ad avere una vista a perdita d’occhio sulla pianura sottostante dall’alto dei
suoi 625 metri. Costruito infatti in cima a una parete montuosa a picco, si
sviluppa in lunghezza con stanze in successione che lo portano a stender-
MAPPAMONDO
A fianco: il villaggio flottante di Chong Kneas
vicino a Siem Reap.
Offerte votive buddhiste sulla strada per raggiungere un
tempio.
si per 800 metri sul crinale. Immersi nella
giungla e parzialmente recuperati sono
invece i templi Sambor Prei Kuk, di epoca
preangkriana, a una trentina di kilometri
da Kompong Thom. Per raggiungerli ci si
inoltra nella giungla e si attraversano villaggi spartani, dalle cui abitazioni arrivano
i saluti dei bambini ai mezzi di passaggio.
Il complesso comprende oltre cento edifici
disseminati nella foresta, parzialmente coperti dalla vegetazione e da essa arricchiti,
alcuni dei quali sono tra i più antichi del
paese.
Camminando nel fitto del sottobosco si
incontrano anche delle grosse voragini ormai rivestite di vegetazione: sono le buche
lasciate dalle bombe statunitensi lanciate
sul paese nel 1972, a testimoniare come la
storia riesca sempre a intrecciarsi.
Andando di villaggio in villaggio e scoprendo ritmi di vita meno urbani, incontriamo i
Parchi Nazionali che da est a ovest, da nord
a sud, permettono di scoprire ambienti ancora incontaminati; percorriamo quindi il
fascinoso Mekong fino a Kratie, dove andiamo in esplorazione del territorio in bicicletta e avvistiamo una specie di delfino
d’acqua dolce ormai in estinzione.
fo della Thailandia. Estesa su spiagge di sabbia bianca, pronte a soddisfare
tutti i gusti, e con isolotti tropicali a far da estensione, la cittadina ha ancora
l’aspetto di un piccolo paradiso. Vorremmo cimentarci in sport acquatici
come windsurf, kitesurf, kayak e snorkeling, ma è anche piacevole stare solo
sdraiati all’ombra di un albero di cocco, sorseggiare un cocktail preparato
con frutta appena colta e attendere il tramonto.
Una disponibilità varia e ricca per un paese in cui molti pensano che l’unica
e sola attrattiva risieda nei comunque bellissimi templi di Angkor.
Gli amanti delle escursioni adrenaliniche,
nonché estimatori del film ‘Apocalypse Now’
possono arrivare fino a Ratanakiri, al confine col Laos. In quest’area così lontana dai
circuiti turistici è possibile vivere con gli
elefanti, fare trekking nelle ultime distese
di foresta vergine, stare alcuni giorni con
dei gibboni semi-addomesticati ed entrare
ovviamente in contatto con comunità locali
dalle antiche tradizioni.
E dopo tanto peregrinare, tra risaie e sorrisi,
incontri che allargano il cuore e buon cibo,
per concederci del relax marittimo giungiamo a Sihanoukville, la principale località
balneare della Cambogia affacciata sul Gol-
settembre 2014 | Plus Magazine | MAPPAMONDO
49
CONVENZIONI
Convenzioni nazionali
AVIS AUTONOLEGGIO
Noleggio veicoli con le migliori tariffe
per ogni esigenza di viaggio:
Per gli associati FABI:
• sconto fino al 10% sulla Tariffa Giornaliera, Weekend, Settimanale Standard Italia e Standard Estero.
Per accedere alla convenzione:
– collegarsi al sito
www.avisautonoleggio.it
–contattare il Centro Prenotazione
Avis al numero 199 100133, soggetto
a tariffazione specifica;
– recarsi presso gli uffici di noleggio
Avis.
ALPITOURWORLD
Gruppo leader in Italia per i viaggi organizzati.
Per gli associati FABI:
• riduzione del 12% sulle quote pubblicate da catalogo, cumulabile con
tutte le offerte da catalogo in vigore
al momento della prenotazione, valida per le prenotazioni di pacchetti
viaggio relativamente ai servizi turistici offerti da Alpitour, Francorosso e
Villaggi Bravo (consultabili anche sui
siti: www.alpitour.it
www.francorosso.it
www.villaggibravo.it);
• riduzione del 10% sulle quote di
eventuali soli servizi a terra (esempio
solo soggiorno senza il volo) cumulabile con tutte le offerte da catalogo e
pacchetti con voli di linea pubblicati
sui cataloghi Alpitour, Francorosso e
Villaggi Bravo;
• riduzione dell’8% sulle quote pubblicate da catalogo, cumulabile con
tutte le offerte da catalogo in vigore
al momento della prenotazione, valida per le prenotazioni di pacchetti
viaggio relativamente ai servizi turistici offerti da Viaggidea e Karambola (consultabili anche sui siti:
www.viaggidea.it
www.karambola.it);
50
• ulteriore riduzione del 5% per le prenotazioni effettuate con la promozione Last Minute.
Per informazioni e prenotazioni:
– centro Prenotazioni
tel. 011 19690202
[email protected]
– presso tutte le agenzie di viaggio in
Italia, il cui elenco è visibile su
www.alpitour.it/trova_agenzie.asp
Il codice sconto identificativo della
convenzione è visibile sulla newsletter
presente su www.associatiallafabi.it
ARREDAMENTI EXPO-WEB
Arredamenti Expo-Web dispone di
6.000 mq. di esposizioni affiliate site
in Brianza (Mi), e altri 2.000 mq. in Toscana in provincia di Firenze che sono
visitabili previo appuntamento.
Tra i prodotti esposti troverete arredamenti moderni e classici, che saranno
in grado di soddisfare tutte le vostre esigenze. Arredamenti Expo-Web progetta
e fornisce alla clientela arredamenti costruiti da aziende di primaria importanza del settore arredo e design.
Per gli associati FABI:
sconti fino al 30%.
Per informazioni e per conoscere il punto vendita più vicino a voi contattare:
Tel. 02 87197002
Cell. 335 5475737
www.expo-web.it
[email protected]
BIGLIETTI SCONTATI:
Acquari e Parchi in Italia
Per gli associati FABI sconti diversificati
sull’acquisto dei biglietti per: l’Acquario
di Cattolica, l’Oltremare e l’Aquafan di
Riccione, l’Acquario di Livorno, le diverse attrazioni presenti nell’Acquariovillage di Genova e l’Acquario di Cala
Gonone in Sardegna.
Per ogni dettaglio scaricare la newsletter dal sito www.associatiallafabi.it
BIGLIETTI SCONTATI:
The Space Cinema
Campagna per i soci FABI ottobre 2014
Anche per l’anno 2014 condizioni agevolate a favore di tutti i soci.
I biglietti hanno validità tutti i giorni
della settimana e in qualsiasi orario,
presso le multisale convenzionate. Il
circuito The Space Cinema, dispone di
numerose sale cinematografiche presenti in tutto il territorio nazionale.
Per le modalità di richiesta rivolgersi
alla sede FABI di appartenenza.
BRITISH INSTITUTES
Azienda leader nel campo
dell’insegnamento della lingua inglese.
Docenti madrelingua qualificati, ampia scelta di corsi e soluzioni, storia ed
esperienza nel campo, oltre 200 sedi
su tutto il territorio italiano: British Institutes è la risposta a chi cerca un aggiornamento professionale, un esame
universitario o semplicemente a chi
vuole conoscere la lingua inglese.
Per gli associati FABI:
• test d’ingresso gratuito;
• sconto del 10% sui corsi collettivi;
• sconto del 5% sui corsi individuali.
Elenco sedi British Institutes su
www.britishinstitutes.it
CINZIA ROCCA
Cinzia Rocca Retail è un’azienda leader
nella vendita di abbigliamento e accessori femminili, riconosciuta in tutto il
mondo come simbolo di eccellenza del
made in Italy.
La selezione accuratissima delle fibre
tessili è la caratteristica principale del
processo produttivo dell’azienda Cinzia Rocca, una scelta che si è rivelata
strategica non solo per la qualità della
produzione ma per vincere le sfide di
mercato.
Per gli associati FABI: sconto del 15%
su tutti gli acquisti di abbigliamento
e accessori con esclusione dei prodotti
CONVENZIONI
in promozione o durante il periodo dei
saldi.
Negozi:
• Cinzia Rocca Milano
Via Senato 45 (angolo Via Manzoni)
Milano tel. 0276280530
[email protected]
• Cinzia Rocca Verona
Piazza delle Erbe 35 - Verona
tel. 045591280
[email protected]
• Cinzia Rocca Brescia
Via Gramsci 6 – Brescia
tel. 03042904
[email protected]
www.cinziarocca.com
www.cinziarocca.com/it/shoponline
CONBIPEL
ABBIGLIAMENTO
Da sempre sinonimo
di stile e qualità per tutti italiani.
Una grande passione per l’abbigliamento donna, uomo e bambino raccontata
in più di 50 anni di storia e 150 punti
vendita diretti in Italia.
Per gli associati FABI che sottoscrivono
la Partnership ‘Con Te Card’ i seguenti
privilegi:
• 20% di sconto su tutti i capi Conbipel;
• saldi esclusivi in anteprima 4 volte
l’anno;
• 30% di sconto per un acquisto entro
30 giorni dal proprio compleanno;
• promozioni dedicate.
L’elenco dei punti vendita è visibile su
www.conbipel.it
Per attivare la card scaricare e seguire
le indicazioni riportate sulla newsletter
visibile su www.associatiallafabi.it
CROMIA
Cromia è un’azienda leader nella vendi ta di borse da donna
e accessori in pelle. È un marchio di La.i.pe S.p.a., azienda che da 50 anni produce pelletteria
per i maggiori marchi internazionali.
La qualità della lavorazione artigianale
è alla base di tutte le collezioni di borse
e accessori Cromia. Grazie ad uno staff
giovane e preparato offre ai clienti puntualità nelle consegne e un severo controllo della qualità su tutta la merce.
52
Per gli associati FABI: sconto del 15%
nei seguenti punti vendita:
Negozi:
•Boutique Cromia Milano: via della
Spiga 1 - Milano
•Boutique Cromia Palermo: via della
Libertà 5/C - Palermo
Outlet:
•Brand Village Il Castagno: via Mostrapiedi 2 (Strada Brancadoro) - S. Elpidio A Mare (Fm)
•Factory Outlet Tolentino: via W. Tobagi 2 – Tolentino (Mc)
•Rubicone Fashion Outlet: p.zza Trattati di Roma 1 - Savignano Sul Rubicone (Fc)
www.cromiabags.com
DUE RUOTE NEL VENTO
Tour Operator che si occupa di realizzare viaggi in bicicletta e trekking in
tutta Italia, Europa e in tutto il Mondo
(Tunisia, Cuba, Messico).
Per gli associati FABI:
• sconto dell’8% su tutti i viaggi in bicicletta, a piedi, trekking, con gli sci,
in canoa/kayak, con i pattini a rotelle, presenti nel catalogo cartaceo e nel
sito web www.dueruotenelvento.com
• sconto del 5% su i viaggi in: Irlanda,
bici+veliero in Olanda, Basilicata,
Sardegna 8 giorni, bici+houseboat
(Francia, Olanda, Italia), Corsica.
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 011 4372057 – fax 011 4304621
[email protected]
EC MALTA SCUOLA
LINGUA INGLESE
Corsi per tutti anche per tutta la famiglia: i genitori possono accompagnare
i figli e frequentare i corsi programmati
per gli adulti, ma con gli stessi orari dei
ragazzi, per poter trascorrere insieme
la vacanza studio e dare l’opportunità
anche ai genitori di migliorare la lingua
inglese, un po’ “appannata” nelle reminiscenze scolastiche.
Informazioni sui corsi sul sito
www.ecenglish.com/Malta
Per gli associati FABI:
• scaricare la newsletter con tutti i costi
convenzionati dal sito
www.associatiallafabi.it
FAXIFLORA
Spedizione fiori on-line.
Azienda leader nella trasmissione floreale in Italia e nel mondo. Faxiflora
opera da oltre vent’anni sul mercato,
avvalendosi di una propria organizzazione di fioristi associati con regolare
contratto, distribuita su tutto il territorio nazionale e costituita da migliaia di
fioristi in grado di soddisfare con professionalità e competenza le richieste
di consegne di omaggi floreali.
Per gli associati FABI:
• sconto del 10% per acquisti on-line
su www.faxiflora.it nella sezione dedicata alla convenzione oppure contattando il numero verde 800 618667
- tel. 0171 694004 - [email protected]
Inoltre al raggiungimento di € 100,00
di spesa, anche con più ordini (max 3),
l’associato riceverà in regalo il libro “Le
parole dei fiori”.
La password identificativa della convenzione è visibile sulla newsletter presente
sul sito www.associatiallafabi.it
GOMMEUR SRL
La Gommeur Srl è titolare del sito internet www.gommeur.com presso cui è
possibile acquistare pneumatici on-line
mediante un codice utente e una password.
Tali codici permettono di consultare i
relativi prodotti, servizi, prezzi e solo
nel caso di acquisto verrà richiesta una
registrazione personale al sito.
Per gli associati FABI: sconti dal 30% al
70% con la comodità della vendita diretta, senza intermediari, direttamente
dal sito www.gommeur.com
L’associato può scegliere il pneumatico
d’interesse e decidere se farselo spedire al proprio domicilio oppure in un
centro convenzionato Gommeur (circa
800 in Italia). Il costo della spedizione
è di solo € 1,00 e si può scegliere se pagare mediante paypal, con carta di credito, con bonifico bancario oppure con
contrassegno.
Il codice identificativo della convenzione è visibile sulla newsletter presente
su www.associatiallafabit.it
CONVENZIONI
IL TUCANO VIAGGI
Tour Operator che
da oltre trent’anni organizza viaggi
d’autore culturali, naturalistici ed etnografici, su misura per piccoli gruppi
o individuali.
Per gli associati FABI:
• sconto del 10% su pacchetto da catalogo “tutto compreso”;
• sconto del 10% su preventivi per
viaggi individuali su misura;
• sconto del 12% su base familiare o
amici (gruppo minimo 4 persone).
Sulle pratiche non vengono applicati i
diritti di iscrizione.
I cataloghi oggetto della convenzione
sono quelli pubblicati in forma cartacea e on-line, integrati e aggiornati sul
sito www.tucanoviaggi.com
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 011 5617061 – fax 011 515805
[email protected]
IMPERATORE TRAVEL
Tour Operator, con esperienza ventennale, in grado di proporre ogni
formula di viaggio.
Oltre 1.500 soluzioni per soggiorni
classici, in alberghi 5 stelle lusso,
Bed & Breakfast, Villaggi, Residence,
Ville, Tour culturali e Vacanze tematiche, sportive, benessere, religiose
nelle località più belle d’Italia: Campania, Ischia e Capri, Sicilia e Isole
Eolie, Lampedusa, Pantelleria e altre
isole minori, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Lazio e ora anche
Nord Italia.
Per gli associati FABI:
• sconti fino al 12% sulle quote da catalogo pubblicate su
www.imperatore.it
• catalogo confidenziale prezzi netti
(sconti dal 15 al 50%)
• quota individuale di gestione
pratica: adulti € 15,00 anziché
€ 30,00 - bambini 2/12 anni € 10,00
anziché € 15,00;
• assicurazione annullamento viaggio
gratuita.
Per informazioni e prenotazioni:
direttamente dall’associato telefonando al numero 081 3339550,
oppure via fax al numero 081 908486,
o via mail [email protected] (Sig.ra
Ida Restituto)
54
DOTT. ENRICO
ROLLA
ISTITUTO WATSON
Centro di Psicologia Cognitiva Comportamentale e Scuola di Specializzazione Post-Universitaria.
Oltre ai programmi di terapia individuale e di gruppo è specializzato nella
terapia online e telefonica per il trattamento di svariati disturbi.
Per gli associati FABI:
• sconto del 10%.
Per informazioni e prenotazione appuntamenti online: tel./fax 011 5611102
[email protected]
www.iwatson.com
LAVAZZA A MODO MIO
Lavazza è una delle aziende di torrefazione più importanti al mondo. Nel
2007 Lavazza ha creato A Modo Mio:
qualità superiore e gusto autentico che
rendono ogni tazzina un’esperienza
unica e indimenticabile.
Nelle capsule A Modo Mio sono racchiusi oltre cento anni di passione ed
esperienza, per portare a casa propria il
piacere di un espresso sempre perfetto.
Per gli associati FABI:
offerte dedicate per macchine espresso
Lavazza A Modo Mio visibili sul sito
www.associatiallafabi.it
MASSIMO REBECCHI BOUTIQUE
La convenzione con Virginia Srl, industria di confezioni della linea abbigliamento e accessori del gruppo Massimo Rebecchi, prevede lo sconto nei
punti vendita Massimo Rebecchi.
Per gli associati FABI:
• sconto del 10% presso tutti i punti
vendita (negozi e outlet).
L’elenco dei punti vendita è visibile su
www.massimorebecchi.it
MONDADORI
ABBONAMENTI
RIVISTE
Una delle principali società europee
nel settore editoriale, la sua mission è
di favorire la diffusione della cultura e
delle idee con una produzione che tocca ogni genere e raggiunge tutti i lettori.
Per gli associati FABI:
• sconti fino al 78% su abbonamenti
settimanali, mensili e periodici.
Per informazioni: telefonare al Servizio
Clienti 199 111999, oppure inviare una
mail a [email protected]
Per sottoscrivere gli abbonamenti scaricare l’apposito coupon di adesione
dal sito www.associatiallafabi.it
NCC ITALY
NCC Italy è un’azienda leader nei servizi di noleggio con conducente a Roma.
NCC Italy nel corso degli anni ha imparato a differenziarsi dai tanti competitors
grazie all’indiscutibile qualità dei servizi
offerti ed alla totale propensione alla
soddisfazione del cliente.
L’azienda offre un’ampia gamma di
servizi, che spaziano dai servizi di trasferimento verso aeroporti, porti e stazioni ferroviarie, servizi turistici, servizi
Business, ed eventi speciali, quali matrimoni, meetings e fiere. La NCC Italy
propone solo auto di recente immatricolazione, autisti professionali, cordiali
e multilingua.
Per gli associati FABI: tariffe agevolate
visibili sulla newsletter presente sul sito
ww.associatiallafabi.it
NH HOTELS
È una delle 25 maggiori catene alberghiere al mondo e una delle
principali in Europa. Gestisce circa 400
alberghi (di cui 53 in Italia). La convezione per gli associati FABI riguarda gli
alberghi in Italia e prevede:
• tariffe specifiche per l’NH Machiavelli, Touring e President di Milano,
per l’NH Leonardo da Vinci e Vittorio
Veneto di Roma e per l’NH Excelsior
di Siena, mentre per gli altri alberghi
NH in Italia è previsto uno sconto del
15% sulla miglior tariffa disponibile al
momento della prenotazione.
Il codice identificativo della convenzione è visibile sulla newsletter presente
sul sito www.associatiallafabi.it
Per prenotazioni individuali:
Centro Prenotazioni: 848 390 398
[email protected]
Per prenotazioni gruppi:
Ufficio Gruppi: 800 160 199
[email protected]
CONVENZIONI
POLIZZA AUTO
Per il tramite della
Biverbroker condizioni agevolate sulle
tariffe relative alle coperture assicurative
riguardanti autovetture, camper e moto.
Per gli associati FABI:
• RC Autovettura: sconto fino al 62%;
• ARD (incendio, furto, kasko, ecc.):
sconto fino al 40%;
• eventi naturali e atti vandalici: sconto
fino al 40%.
Per richiedere il preventivo accedere al
sito www.fabi.polizze.it “area preventivi
auto e camper” e seguire le indicazioni.
Per informazioni scrivere a:
[email protected]
POLIZZA CASA
Per il tramite della
Biverbroker condizioni agevolate sulle
tariffe relative alle coperture assicurative riguardanti la casa/abitazione (dimora abituale o saltuaria) e precisamente:
• RC capo famiglia - incendio - furto.
Per richiedere un preventivo compilare
la modulistica allegate alla newsletter
sul sito www.associatiallafabi.it
SALMOIRAGHI
& VIGANO’
Salmoiraghi & Viganò è un marchio leader nel panorama dell’ottica al dettaglio
con 500 punti vendita in Italia. A questa consolidata attività ha affiancato la
proposta di soluzioni acustiche personalizzate e di ultima generazione grazie
alla presenza di specialisti dell’udito
altamente qualificati.
Per gli associati FABI:
• sconto del 20% su occhiali da vista
completi di lenti;
• sconto del 15% su apparecchi acustici;
• sconto del 15% su occhiali da sole;
• sconto del 10% su lenti a contatto;
• sconto del 5% su strumentazione ottica
non elettronica (telescopi, microscopi,
binocoli, bussole, e oltre 200 strumenti per hobby, sport e tempo libero).
La scontistica sugli apparecchi acustici
è applicabile nei negozi dove l’attività
audioprotesica sia operativa.
Sul sito www.salmoiraghievigano.it potrete visualizzare le ultime promozioni
e l’elenco dei punti vendita.
SIMPLY GROUP SRL
Simply Group srl rappresenta la Dia-
mond Resorts International che è specializzata in località e proprietà di vacanza
con un programma basato su punti di
scambio.
Per gli associati FABI:
• Simply Group Srl mette a disposizione
gratuitamente, per ogni iscritto che ne
faccia richiesta, un Voucher Resort per
una settimana di soggiorno dal valore
di € 750,00 a Tenerife o Costa del Sol
per un minimo di due persone pagando solo le Spese Amministrative,
comprensive di Assicurazione Mondial
Assistance, di € 48,00 a persona.
Per ogni dettaglio scaricare la newsletter dal sito www.associatiallafabi.it
Per Informazioni e prenotazioni:
Centro informazioni - 02 99775000
oppure scrivere all’indirizzo
[email protected]
SLOW FOOD
La Campagna per i soci FABI
Diventare socio Slow Food vuol dire
entrare a far parte di un’associazione
che difende il cibo “vero” con i denti
per scegliere quello che mangiamo in
base ai nostri gusti, alla nostra cultura
e alla nostra identità. Donando la tessera Slow Food regalerete un intero
mondo fatto di produttori che lavorano
in armonia con l’ambiente per ottenere quell’eccellenza gastronomica vanto
del nostro Paese, prodotti tutelati da
progetti come i Presìdi Slow Food e
l’Arca del Gusto, cene, degustazioni,
eventi, orti scolastici e mercati contadini, campagne in difesa della sovranità
alimentare in tutto il mondo.
E i vantaggi sono tantissimi: sconti sui
corsi di degustazione Master of Food,
su tutto il catalogo Slow Food Editore,
gadget, durante gli eventi nei locali
amici.
Per gli associati FABI: con la tessera
Slow Food a € 25,00 riceverete:
• Slow, la rivista di Slow Food in formato elettronico (4 numeri all’anno);
• una guida della collana MANGIAMOLI GIUSTI;
• la e-newsletter settimanale con consigli, appuntamenti, notizie dal mondo
Slow;
• sconti su libri e gadget e sugli eventi nazionali come Salone del Gusto
Terra Madre (i soci Slow Food pagheranno il biglietto d’ingresso € 10,00
anziché € 20,00).
In esclusiva...
• un libro omaggio della Collana Terra
Madre e un buono sconto del 40% da
utilizzare per l’acquisto di libri presso
lo stand Slow Food durante gli eventi
nazionali del 2014.
La campagna è valida da marzo al 31 dicembre 2014.
Per le adesioni www.associatiallafabi.it
TURISBERG
AGRISPORT SRL
La Turisberg Agrisport Srl è un Tour
Operator che gestisce i Club Valtur. In
Valtur il piacere della vacanza si incontra con luoghi straordinari, dove l’accoglienza e lo stile si riconoscono dai
sorrisi e dai gesti di persone che hanno
a cuore una sola cosa: il benessere dei
clienti. I Villaggi Valtur rendono le vostre vacanze esperienze emozionanti e
momenti indimenticabili. È la cura dei
dettagli che rende l’ospitalità Valtur unica nel suo genere, in grado di accogliere
e soddisfare ogni vostra esigenza.
Per gli associati FABI la Turisberg Agrisport Srl propone tariffe scontate per
diversi Club situati in Italia.
UNITELMA SAPIENZA
UNIVERSITA’ TELEMATICA
“Braccio” telematico della prestigiosa
Università romana La Sapienza, con
sede a Roma, Viale Regina Elena 295,
è un’Università pubblica non statale
istituita con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
in data 7 maggio 2004, con peculiarità
di formazione universitaria tramite internet. Unitelma Sapienza è autorizzata a rilasciare i seguenti titoli di studio:
Laurea, Laurea Magistrale, Diploma di
specializzazione, Dottorato di Ricerca e
Master Universitari di I e II livello, validi
a tutti gli effetti di legge.
Per gli associati FABI riduzione sulla retta annuale di iscrizione. Esempio:
• corso di laurea € 1.500,00;
• corso di laurea magistrale e laurea
magistrale a ciclo unico € 1.700,00.
Troverete le informazioni su iscrizioni, immatricolazioni, valutazioni preimmatricolazioni ed elenco corsi su
www.unitelma.it
settembre 2014 | Plus Magazine | CONVENZIONI
55
EVENTI
TUTTO PRONTO A TORINO
PER IL SALONE DEL GUSTO
E TERRA MADRE 2014
Immagini Archivio Slow Food - EventoLive
56
IL
Tutti a bordo dell’ARCA DEL GUSTO
in questa edizione dedicata alla tutela
della biodiversità e all’agricoltura familiare
SALONE DEL GUSTO E TERRA MADRE
torna dal 23 al 27
ottobre 2014 a Torino (Lingotto Fiere e Oval), organizzato da Slow Food,
Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con il Ministero delle
politiche agricole, alimentari e forestali.
Dieci è il numero che ci accompagna quest’anno. Nel 2014 infatti ricorrono la decima edizione del Salone del Gusto e i dieci anni dalla nascita
di Terra Madre. Nel 1996, a dieci anni dalla sua fondazione, Slow Food
organizzava la prima manifestazione interamente dedicata al cibo e alle
piccole produzioni alimentari di qualità. Nel 2004 l’incontro tra contadini, allevatori, pescatori delle Comunità del cibo, metteva in rete il sapere e
la perseveranza di chi, ogni giorno, lavora per mantenere la propria identità e sovranità alimentare. Entrambi gli eventi sono resi possibili grazie al
sostegno di numerose realtà, tra le quali citiamo gli Official Partner: Lurisia, Garofalo, Lavazza, Novamont, DHL, Intesa Sanpaolo; i sostenitori della
Fondazione Terra Madre e di Slow Food: Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte.
Temi dell’edizione 2014 sono l’Arca del Gusto e l’agricoltura familiare.
L’Arca, lanciata proprio al Salone 1996 per catalogare i prodotti a rischio,
è il progetto di Slow Food più rappresentativo per la tutela della biodiversità. L’agricoltura familiare sale sul palcoscenico nell’anno in cui la FAO
la celebra in tutto il mondo. Questi temi incrociano il lavoro di Slow Food
e di Terra Madre e ogni giorno vengono declinati in tutta un’altra serie di
argomenti come lotta alla fame, malnutrizione e cattiva alimentazione –
facce della stessa medaglia – l’educazione alimentare, il rapporto tra cibo
e ambiente e il rispetto dei territori e delle tradizioni.
Anima del Salone del Gusto e Terra Madre – dal 2012 riuniti in un unico
grande evento interamente aperto al pubblico – è come sempre il Mercato
con oltre 1000 espositori, produttori dei Presìdi e delle Comunità del cibo
provenienti da più di 100 Paesi. Una bella passeggiata tra gli stand offre la
possibilità di conoscere gli artigiani, approfondire le filiere più interessanti, sperimentare nuovi sapori e scoprire nuove idee. Fanno il loro ingresso
al Salone curiosi Presìdi della nostra penisola: la piemontese cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto, il melo decio di Belfiore dal Veneto e le lucane soppressata e salsiccia del Vallo di Diano. A grande richiesta tornano i
EVENTI
Personal shopper, studenti dell’Unisg che propongono diversi percorsi nel
Mercato per capovolgere la prospettiva dalla quale si guarda abitualmente
il mondo del cibo e soddisfare le più originali curiosità gastronomiche.
Non perdetevi una sosta alle Cucine di strada: qui ci si può concedere una
pausa golosa con le migliori ricette della tradizione romana proposte dalla
new entry Spasso Food, le baked potatoes, fiore all’occhiello degli italianissimi Poormanger, per finire con una tigella farcita di crema alla nocciola
di LaTigellina.com. Cibo di strada per eccellenza, torna anche quest’anno
la Piazza della Pizza, in cui, grazie alla collaborazione con Associazione
Verace Pizza Napoletana, si sfornano i grandi classici della tradizione e le
creazioni di grandi pizzaioli. Si brinda al Salone del Gusto e Terra Madre
con un vino scelto nella vicina Enoteca, che propone centinaia di etichette
aderenti al Progetto Vino di Slow Food e selezionate dalla Banca del Vino
di Pollenzo.
Mentre i tre padiglioni del Lingotto ci accompagnano in un viaggio nella
produzione alimentare e nella cultura gastronomica italiana, l’Oval racchiude la diversità del mondo. Qui una grande Arca presenta i 2000 prodotti già segnalati e raccoglie tutti quelli che, grazie anche al vostro aiuto,
riusciremo a far salire in futuro.
La grande novità del programma è rappresentata dal padiglione 5 del Lingotto, interamente dedicato alla didattica e all’educazione del gusto. Immancabili gli appuntamenti nell’area Slow Food Educa per tutta la famiglia
e le scolaresche e i Laboratori del Gusto, che quest’anno ci accompagnano
in un viaggio agli angoli del pianeta. Al debutto Scuola di Cucina: due ore
di lezione, 25 partecipanti per instaurare un dialogo diretto con lo chef,
ambiente studiato ad hoc per seguire passo passo la nascita di un piatto
d’alta gastronomia o della tradizione popolare. A condurre il gioco, i grandi nomi della sfera italiana e internazionale: dal ristorante Nerua del museo Guggenheim di Bilbao arriva lo stellato Josean Alija, mentre dal Brasile
risponde all’appello Regina Tchelly, vera artista della cucina degli avanzi.
Nella Fucina Pizza&Pane i panettieri fanno luce sul loro mestiere: si parla
di grani d’annata, lieviti madre e poolish, per finire con le mani in pasta,
mentre i pizzaioli propongono una pizza d’autore realizzata con i prodotti
dell’Arca del Gusto e dei Presìdi Slow Food e il loro cavallo di battaglia,
settembre 2014 | Plus Magazine | EVENTI
57
EVENTI
tutto da assaggiare. E poi un brindisi nell’area Mixology con i migliori
bartender del momento, per chi vuole scoprire la storia del gin, come nasce e come si fa la tequila, o preparare un vero drink a opera d’arte per
lasciare gli amici senza fiato. Questo e altro si può imparare seguendo le
acrobazie di Dom Costa, che ripercorre la storia del cocktail dagli albori
fino ai giorni nostri, gli abbinamenti di Dario Comini, deus ex machina
del Nottingham Forest, tempio della miscelazione molecolare a Milano, o
di Deise Novakoski, tra le bartender brasiliane più esperte. Quest’anno dedichiamo un’intera sala alla birra e proponiamo importanti novità anche
sul fronte vinoso: conquista un ruolo da assoluto protagonista il rapporto con il territorio, per una degustazione che non si limita alla semplice
analisi sensoriale, ma è guidata dalla storia, la cultura, l’ambiente e la società che rendono unico ogni luogo e dunque ogni vino. Immancabile la
grande presentazione della guida Slow Wine 2015 di Slow Food Editore, un
momento unico in cui scoprire le migliori etichette d’Italia. Con 1000 vini
provenienti da 500 aziende italiane selezionate, la degustazione è un viaggio, calice alla mano, alla scoperta della storia enologica della Penisola.
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Infine tornano gli Appuntamenti a Tavola, per
chiudere l’esperienza del Salone con una cena di
alta gastronomia in location esclusive a Torino
e dintorni.
Ma si sa, al Salone del Gusto e Terra Madre si
viene anche per imparare. Ecco allora una nuova formula per il programma delle Conferenze,
che accanto a quelle classiche presenta le lectio magistralis, analisi più profonde di esperti
e studiosi come Stefano Rodotà, Woody Tasch e
Eric Holt-Giménez, Luca Mercalli, Gilberto Gil,
Luis Sepúlveda e tanti altri ancora. Ritroviamo i
Laboratori della Terra e gli appuntamenti nella
Casa della Biodiversità, per approfondire i progetti che Slow Food porta avanti in ogni angolo
del globo tutelando la nostra biodiversità. Il tutto senza rinunciare a una pausa golosa e solidale
con la cioccolata calda ideata da Guido Gobino
con il cacao della Chontalpa e il gelato preparato ad arte da Alberto Marchetti. Non contenti, all’Oval abbiamo organizzato anche tanti
incontri tematici: si parla di miele e apicoltura
nell’Honey Bar, di pesca e sostenibilità nella sala
Slow Fish, di nuove generazioni e futuro del cibo
nello spazio della Rete Giovane di Slow Food, di
comunità indigene nello spazio Terra Madre Indigeni.
Insomma, moltissimi gli appuntamenti da non
perdere al Salone del Gusto e Terra Madre…vi
aspettiamo a Torino! Scoprite il programma su
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Torino
vivere la città
EVENTI
BERLINO-TORINO, ANDATA E RITORNO
PROTAGONISTI
XU HONG FEI: MI PIACCIONO
LE DONNE PAFFUTE
RUBRICHE
GUSTI E PIACERI, IDEE E SERVIZI,
COMUNICAZIONE E IMMAGINE,
GLI ESPERTI RISPONDONO
PROPOSTE
VISITE GUIDATE, GITE E SPETTACOLI,
CONFERENZE E CORSI, CONVENZIONI,
I LUOGHI DEL GUSTO, LA PAROLA AI LETTORI
GUSTI E PIACERI
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
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quale si affaccia basterebbe, da solo, a fare di
Cà Mentin un ristorante unico. Incastonato nella piccola ed elegante Revigliasco, alle
porte di Torino, offre infatti una vista scenografica su Pecetto.
Il locale, però, ha numerosi altri plus che
lo rendono affascinante e che ne fanno un
punto di riferimento per la clientela affezionata. In primo luogo il cibo, accuratamente
selezionato dal titolare, lo chef Enzo Gola,
che predilige la filiera corta e che sceglie
esclusivamente prodotti freschi, di qualità
e rigorosamente del territorio. A conferma
dell’importanza che attribuisce alla selezione delle materie, lui stesso coltiva l’orto di
3.000 metri quadri annessi al ristorante per
offrire ai propri ospiti sapori genuini che si
rinnovano di stagione in stagione.
Un altro aspetto che rende Cà Mentin un ristorante di livello superiore è la proposta del
menù. Varia e articolata, affianca ricette che
è possibile gustare durante tutto l’anno ad
altre che sono legate alla frutta e alla verdura
del periodo. Ecco allora che per l’autunno
nella cucina di Enzo Gola fanno capolino il
cavolo, la zucca, i cachi e le castagne – per citarne alcuni – interpretati però in chiave nuova e accostati a gusti inediti per
regalare una parentesi di piacere non solo al gusto e all’olfatto, ma anche alla vista.
Dai Gamberoni lardellati con salsa guacamole rivisitata sino
all’Uovo nel raviolo con la fonduta, il burro di marga al tartufo
bianco e il parmigiano reggiano – rielaborazione di un’antica ricetta di Casa Savoia – passando per il Petto d’anatra al
mango e frutti rossi e arrivando alla vasta proposta di formaggi e di dessert: tutto, nella carta proposta dallo chef, è studiato nel dettaglio ed è un connubio perfetto di sapore e design.
Come il food, anche la selezione dei vini è fatta con grande
cura e punta su una cantina ricercata e capace di accostare
ad ogni piatto l’etichetta migliore perché, come spiega Enzo
Gola, ogni singolo dettaglio deve contribuire a rendere perfetti un pranzo o una cena da Cà Mentin. Accanto ai bianchi
e ai rossi piemontesi, troviamo quindi una selezione di aziende vinicole che dal Nord al Sud della penisola offrono un quadro qualitativamente interessante dell’enologia italiana.
Un altro aspetto che rende speciale questo locale che un tempo era un cascinale per l’allevamento dei cavalli e che oggi
è un ristorante dall’atmosfera intima e raccolta nella quale
convivono tradizione e design, è l’attenzione posta nei confronti del cliente. Merito del titolare, da sempre nel mondo
della ristorazione, e del suo staff che sanno coccolare i propri
ospiti facendoli sentire “a casa”. Ecco perché non è inusuale
che lo chef esca dalla sua cucina per salire al piano superiore
e incontrare i commensali, chiacchierare con loro e cucinare
all’istante la ricetta che desiderano assaporare.
Rientra in questa filosofia di attenzione al cliente l’appuntamento del giovedì sera in cui Cà Mentin presenta ogni volta
un menù fisso dedicato ad una regione italiana e ad un costo
sostenibile e accessibile a tutti. Ogni pietanza nasce dallo studio accurato di Enzo Gola della cucina del Bel Paese e dalla
sua capacità di rivisitarle in chiave nuova.
Le proposte, che vanno dall’antipasto al dolce, sono diverse da quelle presenti abitualmente nel menù per offrire agli
ospiti la possibilità di conoscere i piatti e i sapori della penisola senza rinunciare alla qualità delle materie.
Enzo Gola
GUSTI E PIACERI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
La Bottega del Gusto:
un bistrot stile parigino nel cuore di Torino
A
bbiamo apprezzato le squisitezze de La
Bottega del Gusto in occasione dei rinfreschi al termine delle conferenze FABI Plus e
oggi intervistiamo il titolare Mauro Garbarino, che dopo alcuni anni in via Mercanti,
dal 2013 si è trasferito in via Andrea Doria
per offrire l’opportunità di assaporare le
proposte della sua ricercata gastronomia
in un vero bistrot con dehor aperto tutto
l’anno, 7 giorni su 7, per chi ama lo stile
francese.
Sig. Garbarino, La Bottega del Gusto
cambia a seconda dell’ora e del giorno…
A colazione il bistrot è l’ideale per iniziare
bene la giornata con un buon caffè Vergnano, le briosche e le paste create dai nostri pasticceri, mentre a pranzo si possono
scegliere le proposte del giorno oppure
decidere per un piatto personalizzato, combinando tra loro le prelibatezze esposte nel
bancone della gastronomia.
Alla sera La Bottega del Gusto si trasforma in un raffinato ristorantino a lume di
candela, esclusivamente alla carta, con 50
coperti all’interno ed altrettanti esterni.
Da noi vengono privilegiate le ricette del
territorio, anche le più rare, aggiornandole
secondo il gusto odierno. Essendo originario di Santo Stefano Belbo e macellaio da
generazioni, nel mio ristorante ho voluto
la carne Fassone femmina, rinomata per la
sua tenerezza unita al sapore gustoso e per
celebrarla degnamente abbiamo creato il
Gran Elogio al Fassone preparato con 8 tipi
di carne cruda serviti in 8 modi diversi.
Come è organizzato il vostro team per
gestire il ristorante e la gastronomia?
Il nostro capo chef Quintino, coadiuvato
dal suo gruppo di 4 collaboratori, prepara
i piatti sia per la gastronomia sia per il ristorante. Anche il pane viene fatto da noi.
La gastronomia segue i ritmi stagionali ed
è tutta fresca di giornata. D’inverno prepariamo piatti come la polenta al baccalà
mantecato, i brasati o le zuppe di legumi e
verdure mentre per l’estate suggeriamo idee
più fresche e leggere. Siamo sempre attenti
ad inserire alcune proposte che vadano incontro alle esigenze dei celiaci e dei portatori di altre intolleranze alimentari, sempre
più diffuse.
E per gli amanti del pesce?
Offriamo pochi piatti di altissima qualità
preparati con ingredienti rigorosamente
freschi, e per pareggiare i conti con i piatti
di terra abbiamo inventato l’Elogio del Mare
con tentacolo di polipo, gamberi di Saint
Malò, insalatina di sgombro, guazzetto di
pesce e alici marinate.
Ci parli della carta dei vini, sig. Garbarino. Quali sono le vostre etichette
preferite?
Per i vini la scelta è completa e copre tutte le regioni, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia:
proponiamo ben 180 etichette tutte italiane, comprese le bollicine, per far conoscere
la straordinaria varietà enologica del nostro
paese ai turisti in visita a Torino.
Alla Bottega del Gusto siete sempre
aperti…
La domenica e il lunedì siamo aperti fino
alle 15, dedicandoci al brunch in stile anglosassone per soddisfare i turisti e i torinesi
amanti di queste nuove forme di desinare
che abbinano dolce e salato e quindi cuciniamo pancake, cheesecake, sciroppo d’acero, rumble, uova e bacon, etc. mentre dal
martedì al sabato siamo aperti fino a tarda
sera con il ristorante.
LA BOTTEGA DEL GUSTO
Via A. Doria 15 – Torino
Tel. 011 6995030
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settembre 2014 | Plus Magazine | GUSTI E PIACERI
61
GUSTI E PIACERI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
e il talento della mia squadra è aver unito
l’arte e l’esperienza nel preparare una pizza
eccellente al palato e ben tollerata. Nel periodo invernale proponiamo anche un’ottima farinata.
Tre fratelli e 10 anni di successi
TRE DA TRE
per
Ipizzeria
fratelli Rongioletti sono i titolari della
ristorante Tre da Tre nella zona
pedonale di via Verdi, un ampio e moderno locale con 120 coperti e un suggestivo
dehor apprezzato dalla clientela nel periodo estivo. Il locale, posizionato vicino al
Museo del Cinema, all’Auditorium e Palazzo RAI, al Teatro Regio e Gobetti, al Cinema
Massimo, è frequentato da attori e artisti
entusiasti per l’ottima pizza e l’invitante
cucina. I complimenti lusinghieri e spontanei di Fiorello a Radio 2 e di Jean Reno in
un’intervista confermano il successo raggiunto dal 2004 ad oggi di Tre da Tre.
Per iniziare la vostra attività avete
scelto uno splendido locale proprio nel
cuore della città!
In realtà siamo nel settore della ristorazione da sempre, ognuno di noi ha fatto
una lunga gavetta prima di aprire questo
ristorante: è un sogno che si avvera dopo
una vita di strenuo impegno. Il contesto
del centro storico circondato da musei e
teatri è molto attrattivo. A Torino sta decollando un turismo internazionale che
prima sceglieva altre mete e finalmente si
è accorto delle sue bellezze architettoniche
e della qualità delle proposte culturali. In
questo scenario il nostro desiderio è sedurre l’ospite con il gusto tipico della cucina
italiana, una grande tradizione conosciuta
e rinomata in tutto il mondo.
Quali sono i vostri ruoli, Michele?
I ruoli sono ben suddivisi: mio fratello
62
Alessandro è pizzaiolo, Ettore è chef e io
sono responsabile di sala. Ognuno di noi
gestisce il proprio gruppo di lavoro coordinandolo con efficienza. In questi dieci anni
abbiamo fidelizzato una clientela apprezzabile grazie alla scelta di ingredienti genuini,
esclusivamente italiani, cucinati all’italiana
e presentati in un ambiente affascinante
situato nel salotto di Torino.
Alessandro, le tante pizze proposte
lasciano il Cliente nell’imbarazzo della
scelta.
Sono ben 45 le pizze e focacce che proponiamo, così quando i nostri Clienti ritornano hanno l’opportunità di provarne
sempre una diversa. Gli aspetti fondamentali per una buona pizza sono la lunga lievitazione che ne garantisce la digeribilità,
gli ingredienti di primo ordine e la cottura
nel tradizionale forno a legna, con cui facciamo anche il pane. La nostra pizza è un
mix tra quella napoletana e quella siciliana
Ettore, nella cucina il menù si suddivide tra terra e mare.
Abbiamo diversificato la scelta per soddisfare esigenze differenti e invogliare a
provare il menù alla carta che rinnoviamo
ogni tre mesi. La cucina si fonda su ingredienti semplici della nostra tradizione,
rigorosamente freschi e in armonia con il
naturale ritmo delle stagioni.
E per la carta dei vini, Michele?
Anche qui confermiamo la nostra scelta
italiana selezionando solo vini del nord e
sud Italia e anche per le birre proponiamo
unicamente marchi nazionali. Da noi si
trovano etichette famose e piccoli produttori di qualità per soddisfare ogni capriccio.
Siamo entusiasti sostenitori dei prodotti
del Bel Paese e riteniamo che nel settore
enogastronomico non abbiano rivali.
Quale convenzione proponete per i
nostri Soci?
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GUSTI E PIACERI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
Ristorante LA PIOLA:
nuove atmosfere in cucina
L
ocali totalmente rinnovati, risorse
umane giovani e talentuose: da luglio
2013 una nuova gestione per il ristorante
La Piola, e dopo un anno la soddisfazione
dei titolari per la fiducia riposta nel giovane chef Luigi D’antuono che coordina con
efficienza il team di 5 persone in cucina.
Un giovane chef con un’importante
esperienza alle spalle. Ci racconti Luigi.
Dopo la scuola ho lavorato in cucine di
realtà ben conosciute a Torino, a fianco di grandi chef come Bagatin al circolo
del Whist o al Sitea e all’ex Meridien oltre a un’importante esperienza maturata
in una casa privata di una nota famiglia
industriale torinese. Oggi a 30 anni sono
uno chef che riesce a unire tradizione e innovazione e il mio team sa che l’attenzione ai dettagli fa sì che ogni portata diventi
un successo. Non amo l’approssimazione
e desidero che qualsiasi piatto, indipendentemente dal valore economico, sia cucinato con cura. Ad esempio il sugo per
l’arrosto va preparato in tre giorni e non
in tre ore!
Cosa possiamo trovare nel menù del
ristorante La Piola?
Per gli amanti della carne utilizziamo solo
il fassone piemontese e una proposta è la
battuta di fassone con sedano a la julienne, scaglie di grana e marmellata di cipolle
rosse oppure il filetto di fassone nelle tre
varianti: al pepe verde, alla crema di parmigiano o all’aceto balsamico di Modena.
64
Marco Maniello e lo chef Luigi D’antuono
Il pesce è sempre presente nel nostro
menù e il polipo piastrato viene servito su
una coulisse di peperoni e patate prezzemolate oppure la tagliata di tonno accompagnata con cous-cous di verdure. Tutte le
settimane variamo il menù degustazione
che per i golosi è veramente conveniente
comprendendo due antipasti, un primo,
un secondo, dolce, caffè e calice di vino o
birra a soli € 27,00.
Poi ci sono le proposte vantaggiose per il
pranzo dove un piatto preparato in cucina
è ben differente da quello che possiamo
trovare al bar. Pensi che a pranzo spesso
superiamo i 150 coperti, tanto sono valide
le nostre proposte!
Quali sono le soluzioni per il pranzo?
Il menù insalata dove il Cliente sceglie
5 ingredienti dei 12 elencati a € 7,00; il
menù tris piatto unico con primo, secondo, contorno, bibita e caffè a € 8,00; il
menù pizza che comprende anche bibita e
caffè a € 7,00.
Abbiamo tanti Clienti che arrivano da
noi, pur non lavorando in zona, per trascorrere una piacevole pausa pranzo al ristorante con il piatto cucinato al momento e tutti gli ingredienti di qualità. Come
la nostra pizza, i nostri due pizzaioli sono
davvero bravi e ogni impasto ha una lievitazione di ben 48 ore per renderla sempre
digeribile. È questa la vera differenza!
Per chi ama la birra abbiamo selezionato
diverse varianti di Soralamà e le serviamo
sia in bottiglia sia alla spina. È una birra
cruda, non pastorizzata, prodotta nella
Valle di Susa con l’acqua delle sorgenti
montane.
Da noi tutto viene scelto con cura, come
il Caffè Illy buono per eccellenza. Gli avventori occasionali per il pranzo tornano
anche la sera per mangiare alla carta e la
conferma della qualità della nostra cucina
arriva proprio da loro!
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EVENTI
BERLINO
ANDATA
d i
B E N E D E T TA B R E V E G L I E R I
V
I CHIEDERETE PERCHÉ accomunare Berlino, fredda e modernissima capitale tedesca, memoria di uno degli episodi più drammatici del secolo scorso, con Torino, ex capitale d’Italia, oggi elegante città sabauda, sede
di eventi culturali di ogni genere. Perché Berlino e Torino si abbracciano,
a mio parere, nella fervida volontà di portare avanti l’arte contemporanea
non come è stata, ma come è, e come può diventare.
Tuttavia una differenza c’è. Non solo nel modo e nell’aspetto in cui queste
due città dialogano con arte ed artisti, ma anche per la flessione economica
che naturalmente colpisce questo settore che di sola arte, purtroppo, non
può vivere. Berlino sta cambiando. Gli affitti aumentano e nonostante sia una delle poche città elette a non avere un tasso di disoccupazione alle stelle, il caro-affitti ha prodotto un tale disagio,
che sebbene siano proprio gli artisti a produrre quella linfa vitale
che attira migliaia di turisti ogni anno, sono proprio loro a dovere
lasciare la città. Il risultato evidente è che le gallerie faticano un
po’ di più a lavorare, e soprattutto a farlo con i giovani e promessi
talenti. Torino è invece meno costosa e quindi logisticamente più
accogliente. È sicuramente meno ricca di Berlino e anche di dimensioni più ridotte, ma è anche da dieci anni a questa parte in
crescita progressiva nella diffusione di arte e cultura.
E allora fra la Biennale di Berlino, Paratissima e i nuovi progetti
come Torino Incontra Berlino – prossimo progetto del 2015 che
racchiude le due città nell’unico interesse di una progettazione artistica ed architettonica che sappia reinterpretare e sperimentare il
substrato urbano come è vissuto oggi – queste due vecchie sorellastre si tengono per mano ed organizzano un percorso comune
dove proporre non solo artisti già noti – che detengono sempre
un ruolo da protagonisti, alcuni direbbero “eccessivo”– ma anche
giovani promesse.
Berlino lo fa attraverso le sue gallerie off e lo fa anche grazie ad un sentiero già tracciato ma che quest’anno è stato svestito da tutte le sue abitudini
e cioè la Biennale 2014. Torino presiede con Artissima, più nota e forse
meno alternativa di Paratissima, che apre la porta ad artisti minori ma
spesso talentuosi, e domina la scena artistica contemporanea con le numerose gallerie che vivono in città. Insomma, queste due città, così diverse fra
loro per storia e cultura, diverse nella radice ed origine linguistica, hanno
oggi, più che altri, una passione e direi quasi una missione in comune.
66
EVENTI
RITORNO
TORINO
settembre 2014 | Plus Magazine | EVENTI
67
EVENTI
Venticinque anni dopo la caduta del muro, l’ottava edizione della Biennale di Berlino, infatti, si
scompone in quattro diversi luoghi per cinquantuno artisti. La novità è appunto dislocare questa
mega vetrina in posti non convenzionali, diversi
dalle vecchie programmazioni e quasi sconosciuti dai circuiti artistici tradizionali. Un bel po’ di
kilometri oltre la notissima porta di Brandeburgo si raggiungono due dei quattro fantomatici
spazi: il Museen Dahlem e la Haus 1Waldsee.
Sedi che spostano il baricentro della manifestazione nei quartieri di Dahlem e Zehlendorf, nella periferia sudoccidentale di Berlino (e quindi
non solo nell’oramai noto Mitte) e sperimentano, attraverso questi nuovi percorsi, la volontà di
vivere arte e cultura in questo modo. Il Dahlem
prima di ospitare la collezione etnografica custodiva l’intero corpus dello Staatliche Museen, e
la Haus 1Waldsee, una villa costruita negli anni
venti da un industriale ebreo e nel dopoguerra
trasformata in un centro espositivo, fu anche la
prima, nel 1946, a ricominciare a fare arte dopo
la devastazione della guerra. La mia impressione,
anche solamente mettendo il naso per pochi minuti nelle gallerie di Berlino che ho visitato nel
mio recente viaggio, è che ci sia una ridistribuzione del flusso artistico che ha vissuto sino ad
ora nella città. D’altronde Torino la sta seguendo
e non copiando, mi raccomando, la distinzione
non è delle più sottili. Fra le notissime gallerie
torinesi e fiere di prestigio come Artissima, con
la meno lussuosa ma di altrettanta importanza e
concretezza artistica, come la già citata Paratissima, hanno raccolto e raccolgono, i desideri ed i
talenti di giovani artisti e galleristi. Bug, acronimo di Burning Giraffe Art Gallery, nella centralissima Via Bava, neonata della capitale piemontese, accoglie e promuove, fra le altre iniziative,
progetti di giovani artisti under 35. Andrea Rodi,
gallerista e promotore di Bug, ha aperto questo
68
nuovo spazio proprio per contribuire all’evoluzione che più o meno velocemente Torino sta vivendo.
Un aspetto che io reputo fondamentale nell’evoluzione di un artista e
quindi della città dove la sua arte vive è la mutazione. Come sta mutando, se di mutamento si parla, l’arte a Torino?
La scena artistica torinese è complessa perché si sviluppa su due livelli molto
diversi fra loro. Un livello è quello che vede protagoniste le grandi gallerie
torinesi, molto legate al mercato internazionale e che propongono artisti
molto noti, che sono poi quelli che dettano il percorso di Artissima, e quindi di un’arte molto concettuale. L’altro livello è invece quello popolato da
artisti giovani che cercano di farsi conoscere. E il mutamento si fa con loro.
Ad esempio, un movimento che ha avuto un discreto successo è quello degli
street artists, che non sono quelli che volgarmente scribacchiano sui muri,
ma sono giovani artisti che oggi fanno arte da strada in modo serio, con
tecniche molto valide e concetti forti. Palazzo Nuovo, a Torino, è stato, fino a
poco tempo fa, testimone della street art attuale, con entrambe le facciate dipinte da alcuni di loro. Grazie all’iniziativa “picturin” promossa dal Comune
di Torino che ha dato in gestione questo progetto alle Associazioni per la
creatività urbana (ACU), trentasette artisti di tutto il mondo hanno preso
parte a questo festival di arte da strada, trasformando Torino in un museo
a cielo aperto. Il mutamento quindi c’è, ma dura sempre poco. I due livelli
non dialogano. È impossibile che le gallerie torinesi più conosciute siano
pronte a superare il confine che separa gli artisti affermati da quelli emergenti. Quello che posso fare io è cercare di autenticare il nuovo. La galleria
dà, in qualche modo, una sorta di autenticazione all’artista. Lo fa perché dà
sicurezza al collezionista, e lo fa perché rende l’artista finalmente visibile a
tutti e non solo al pubblico specializzato.
Giuseppe Lo Schiavo, per l’appunto giovane artista trentenne in mostra oggi in Via Bava, è fotografo e pittore. Una tecnica tutta sua che
sposa due arti in un’unica espressione. Questo mi fa pensare allo straordinario talento di uno dei miei geni preferiti: Salvador Dalì che riuscì,
secondo me, a rendere unica, nella tecnica e nell’espressione, l’arte della
pittura con l’arte del cinema e delle lettere. Quanto di tutta questa magica armonia potrebbe essere riproposto nell’arte contemporanea?
Poco. Il periodo in cui Dalì visse fu unico. Basti pensare alla quantità di
artisti straordinari che vissero in quel momento: Mirò, Picasso, Chagall,
Bunuel. Era poi successa una cosa fondamentale. Era nata la fotografia, e
fu lei a creare una delle spinte più forti che portò gli artisti a trovare uno
sbocco nuovo rispetto alla pittura classica. Oggi posso pensare di trovare
l’originalità più che la novità. Di nuovo non c’è molto se non il rischio di
trovare l’originale.
E di novità tratta anche Artissima 2014, sempre a Torino. Si chiama Per4m
(gioco fonetico per pronunciare il verbo inglese perform), una piattaforma
tutta speciale che all’interno della fiera darà vita ad uno spettacolo continuativo. Sedici performance dal vivo, quattro per ciascuna giornata fieristica, presentate non solo da artisti noti ma anche da giovani emergenti che
potranno presentare uno spettacolo di danza, teatro e musica all’interno
di una fiera colma di opere d’arti visive. Un’altra buona soluzione per coniugare le arti contemporanee e che esce, direi definitivamente, dalle scene
classiche.
Se quindi con Berlino si consolida il simbolo della città che si trasforma
nell’arte e ne prende le sembianze seguendo le tendenze dell’anno in corso,
Torino si trasforma in una grande vetrina europea, pronta a raccoglierne gli
stimoli, augurandoci che la mutazione sia rapida quanto l’arte che la ispira.
IDEE E SERVIZI
Nonsolofashion
Grazie all’esperienza acquisita nel corso
degli anni nei settori della moda e dell’immagine e alla grande passione per tutto
ciò che riguarda abbigliamento, accessori,
cosmesi, make-up, Annamaria e Claudia
hanno approfondito ulteriormente queste tematiche frequentando diversi corsi
di specializzazione con professionisti ed
esperti, mantenendosi costantemente aggiornate sulle ultime mode e tendenze.
In seguito allo studio e all’approfondimento di questi argomenti negli ultimi anni
hanno iniziato a tenere corsi con l’obiettivo
i professionisti della moda e degli eventi
al tuo servizio
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ata nel 2002 dall’esperienza decennale nel campo della moda e degli eventi
di Annamaria Panero e Claudia Aguiari,
Nonsolofashion è ormai diventato un importante punto di riferimento sul territorio
Piemontese offrendo soluzioni a 360° per
la realizzazione di eventi e manifestazioni
su tutto il territorio nazionale ed internazionale con risorse e servizi altamente qualificati.
L’intento di Nonsolofashion è di soddisfare le esigenze di tutte quelle Aziende
che necessitano di assistenza organizzativa
qualificata per promuovere la propria immagine, mettendo a completa disposizione
l’esperienza, la professionalità ed un team
di esperti. L’obiettivo è quello di dare risposte concrete e positive alle esigenze de-
70
Annamaria Panero e Carla Gozzi
gli addetti ai lavori offrendo diversi servizi
che vanno: dall’ideazione dell’evento alla
ricerca e selezione di hostess e modelle,
dalla fornitura degli
allestimenti, arredamenti e impianti tecnici alla fornitura del
servizio di catering,
dalla gestione dell’ufficio stampa e delle
pubbliche relazioni al
noleggio di divise personalizzate, dalla fornitura di presentatori,
deejay, testimonial, artisti, truccatori, acconciatori, fino ad arrivare
al servizio di sicurezza.
di fornire a uomini e donne di qualsiasi età
e professione consulenze volte al miglioramento dell’immagine personale. Su questi
temi si svilupperanno i quattro incontri
che verranno proposti nel mese di ottobre
(replicabili nel mese di novembre) presso
la sede di FABI Plus in via Guarini 4.
Tra le proposte troverete appositi corsi dedicati a: make-up base, che svelerà
alle donne i segreti per ottenere una pelle
perfetta e per realizzare un trucco che valorizzi il proprio stile personale; personal
style, dove oltre a fornire cenni storici della
moda, verrà spiegato come adattare i colori
al proprio corpo; analisi del guardaroba,
che aiuterà le persone nella riorganizzazione dei propri armadi, al fine di capire cosa
indossare e quando, come creare nuovi
abbinamenti e risistemare capi inutilizzati;
bon ton, che fornirà i principi fondamentali per imparare a comportarsi, dal luogo
di lavoro alla cena di gala.
Via Agostino da Montefeltro 2 – Torino
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IDEE E SERVIZI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
Iful Gioielliere
di via Fratelli Calandra 18/C
aperto nel 1992 dal giovane orafo Roberto Demeglio, che ospitava in questi locali il laboratorio e il punto vendita.
A fine del 2012 questa realtà è stata rilevata
e ristrutturata da una cordata di appassionati determinati a mantenere questa gioielleria un riferimento esclusivo nel panorama torinese.
IL GIOIELLIERE: eleganza,
tradizione orafa ed esclusività
Diretto da Francesca Pasini, Il Gioielliere
si presenta al pubblico come un salotto
raffinato, mantenendo la focalizzazione su
prodotti di elevato prestigio e al contempo
introducendo delle argomentazioni innovative. Naturalmente è rivenditore autorizzato Roberto Demeglio, brand di riferimento per l’alta gioielleria, per sottolineare
quel legame di storicità e affezione con la
clientela che l’ha reso celebre; per ciò che
concerne il laboratorio, tutta l’assistenza, la
manutenzione e le eventuali trasformazioni vengono ancora seguite personalmente
dal maestro, nonostante oggi sia un protagonista di levatura mondiale. Un elemento
di continuità e garanzia sicuramente apprezzabile.
Signora Francesca Pasini, quali sono
i tratti distintivi delle creazioni di Roberto Demeglio?
Sono gioielli che puntano sulla qualità
e sull’innovazione, rappresentativi della
grande tradizione orafa italiana da sempre
famosa nel mondo. Alle origini di queste
creazioni c’è una selezione delle materie
prime molto accurata e solo i diamanti, le
pietre e le perle migliori entrano nella loro
manifattura. Ma vi sono aspetti del tutto
peculiari che li contraddistinguono, frutto
di ricerche tecniche iniziate oltre dieci anni
or sono e sfociate in diversi brevetti industriali, volti a rendere questi gioielli comodi
e pratici da indossare nel quotidiano.
L’alta gioielleria tradizionale non è particolarmente fruibile e finisce in cassetta di
sicurezza per essere sfoggiata soltanto in
occasioni particolari. Al contrario, la fi-
losofia di Demeglio si pone l’obiettivo di
trasformare un manufatto molto prezioso
in un oggetto fruibile e confortevole, offrendo il piacere di portarlo tutti i giorni.
Ne è un esempio Margherita, un anello il
cui gambo, formato da molle di acciaio
rivestite d’oro, asseconda il gonfiore della
mano e consente di coprire quattro misure
per essere indossato su diverse dita, anche
con i guanti. Questo concetto di morbidezza fa in modo che le molle si pieghino
insieme alla mano. È un gioiello che unisce portabilità e preziosità – l’alta gamma
è tutta giocata sulla combinazione dei tre
ori e dei diamanti bianchi, neri o champagne – in aggiunta ad un elemento giocoso:
la corolla di Margherita è montata su un
cuscinetto a sfera che le permette di girare
liberamente così che quando si muovono
le mani lei tende a girare ed è un divertente
“antistress”. Un gioiello dinamico, estremamente originale e innovativo! Il principio
della molla è il filo conduttore delle creazioni di Demeglio e accompagna tutta la
gamma di ultima generazione, come base
per le gemme più preziose, con le colorate
pietre dure o con la ceramica bianca e nera.
Ogni marchio che offriamo è specializzato in una lavorazione che rappresenta la
sua unicità. Come Pesavento di cui abbiamo selezionato la linea DNA, costituita da
elementi realizzati con fili elastici di seta e
argento e Polvere di Sogni, gioielli creati su
base argento abbinato a silicati colorati per
un effetto sorprendente. Oppure Anna e
Alex per orecchini di indiscutibile originalità e qualità artigianale, senza dimenticarsi
dell’uomo a cui dedichiamo una parte della
collezione degli sfiziosi orologi ToyWatch.
La vostra offerta prevede prodotti alternativi ai gioielli più preziosi?
Abbiamo deciso di affiancare una gioielleria in grado di soddisfare differenti esigenze, dall’oggetto moda per le giovanissime
alla regalistica, non rinunciando mai ad alcuni elementi distintivi, come essere Made
in Italy ed offrire gioielli che coniughino
contenuti di qualità abbinati a caratteristiche di prodotto e distribuzione di nicchia.
IL GIOIELLIERE S.r.l.
Via Fratelli Calandra 18/C – Torino
Tel. 011 19914013
www.ilgioiellieretorino.it
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Convenzione associati FABI Plus:
sconto del 15%
settembre 2014 | Plus Magazine | IDEE E SERVIZI
71
IDEE E SERVIZI
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
proseguito con successo il lavoro svolto dal
Signor Celestino. Oggi in azienda è entrata
la terza generazione rappresentata da Marco e Mattia Tropini che hanno l’obbiettivo
di portare il gruppo verso nuovi orizzonti.
Dalle origini ad oggi, Chiesa srl è diventata leader indiscussa nel settore del trasporto passeggeri con conducente su autobus
Gran Turismo e ogni anno con i propri
mezzi effettua oltre tre milioni di chilometri su tutte le strade d’Europa, proponendo
viaggi nazionali ed internazionali garantiti
CHIESA srl e CHIESA VIAGGI
Leader del turismo su strada
e della vacanza organizzata
S
ant’Agostino disse: “Il mondo è come un
libro. Chi non viaggia ne legge una pagina
soltanto”. La citazione ben rappresenta la
filosofia di questa azienda famigliare che
venne fondata da Celestino Chiesa nel
1963 e che nel tempo ha fatto del viaggio
la propria mission. Nata come ditta individuale con attività di trasporto pubblico, il
primo anno possedeva un solo pullman da
turismo e l’anno seguente ne contava altri
tre. Nel 1973 il fondatore trasferì l’attività a
Carmagnola di fianco alla stazione dei treni dove ancora oggi risiede il quartier generale di Chiesa Group. Alla prima generazione è seguita la seconda, composta da
Silvana Chiesa dal marito Tino Tropini e
da suo fratello Michele Tropini che hanno
72
Marco Tropini, Silvana Chiesa, Mattia Tropini
da un servizio confortevole e sicuro. Accanto ad essa, come ci spiega Marco Tropini, nel 1983 è sorta Chiesa Viaggi: il Tour
Operator che organizza viaggi di gruppo,
soggiorni in Italia e all’estero e agenzia di
viaggi che si occupa di biglietteria aerea,
marittima e ferroviaria e leisure (viaggi e
vacanze individuali).
Sig. Tropini, visitando la vostra sede si
evince che tutto è studiato nel dettaglio.
È questo il segreto del vostro successo?
Per noi la qualità del servizio offerto è fondamentale. Occupandoci di trasporto su
strada di passeggeri non possiamo lasciare
nulla al caso: dalla manutenzione dei mezzi al confort a bordo, ogni aspetto viene seguito internamente da personale altamente
qualificato. Tutti gli autobus sono prodotti
dalla Setra, la casa costruttrice tedesca più
prestigiosa in commercio. I nostri autobus
sono soggetti ad una manutenzione programmata preventiva composta di varie
attività che vengono effettuate all’interno
con il massimo controllo e particolare cura
dei dettagli. Disponiamo anche di una cabina di verniciatura da diciotto metri e siamo costantemente alla ricerca di soluzioni
innovative che ci permettono di gestire al
meglio la flotta e garantire un confort ineguagliabile ai passeggeri. Nel 2002 abbiamo conseguito la certificazione del Sistema Qualità secondo lo standard ISO 9002
e nel 2003 secondo lo standard ISO 9001.
Crediamo infine nella formazione del personale e i nostri autisti seguono dei corsi di
guida e di meccanica per essere capaci di
gestire ogni situazione.
IDEE E SERVIZI
Quale tipologia di mezzi avete?
Disponiamo di autobus di linea che coprono le tratte del torinese e del cuneese
e di una flotta Gran Turismo, tutta di recente immatricolazione, caratterizzata da
una qualità tale da soddisfare le necessità
della clientela più esigente. Le nostre vetture variano da diciannove a ottanta posti in
classe normale e sono suddivise in cinque
diversi tagli, incluso il brand Golden class
che garantisce 45 cm di spazio tra i sedili.
So che state studiando dei nuovi pullman Gran Turismo.
Siccome amiamo il nostro lavoro, per il
2015 abbiamo progettato una vettura da
cinquantaquattro posti ancora più confortevole dotata di tettuccio panoramico che
permette di aumentare la visibilità nelle
città d’arte, mentre la new entry del 2016
sarà il bus Platinum class caratterizzato
da quaranta posti dotato di chaise longue,
sullo stile degli aerei first class, ma soprattutto di una briefing room attrezzata con
monitor e wifi per consentire un viaggio
business di altissimo livello.
Quali confort assicurate ai passeggeri?
Le aziende, le associazioni, le scuole, gli
enti, e le importanti squadre sportive nazionali e internazionali che ci scelgono
sanno che trovano un servizio superiore
alla media. Questo perché noi ascoltiamo
il cliente, capiamo le sue esigenze e le traduciamo in confort.
Disponiamo di pullman a uno o due piani
abbiamo creato uno spazio maggiore tra
un sedile e l’altro, così come abbiamo ridotto i posti al fondo da cinque a quattro
per assicurare una maggiore comodità.
I nostri veicoli sono dotati della luce di
lettura, del pulsante di chiamata hostess,
dell’aria condizionata a controllo elettronico e di una presa di corrente per ogni
coppia di sedili; hanno toilette ad acqua
corrente sempre a disposizione, frigobar e
macchina per bevande calde.
Tutta la flotta dispone infine di capienti
rimorchi per il trasporto di attrezzature di
ogni genere al seguito e di sistemi elettronici di controllo della velocità e della stabilità per offrire sicurezza e relax a bordo.
Alla flotta tradizionale si è aggiunto
IlGustibus: di cosa si tratta?
Nostro padre è sempre stato un appassio-
nato di food, per questo ha ideato IlGustibus: un veicolo a due piani dotato di cucina attrezzata per cento persone, frigorifero,
cappe aspiranti e sali-scendi vivande.
Questo ristorante su ruote è pensato per
le aziende che vogliono organizzare degli
eventi o dei meeting: ecco perché ogni tavolo è dotato di un monitor e c’è anche un
punto regia per il relatore.
IlGustibus è sempre affiancato da un altro
mezzo che trasporta il gruppo elettrogeno
e dispone anche di un rimorchio con il necessario per montare un gazebo e mangiare in zone panoramiche, ma le poltrone in
pelle bianca e i tavoli interni illuminati con
le luci a led che variano colore lo rendono
perfetto anche per un pranzo o una cena
on board.
La passione per il vostro lavoro e l’attenzione al cliente vi ha portati a fondare
il Tour Operator Chiesa Viaggi. In cosa
differisce da un’agenzia di viaggi tradizionale?
La filosofia dei nostri quattro punti vendita dislocati tra Torino, Carmagnola, Savigliano e Bra è di anticipare i desideri della
clientela organizzando vacanze di qualità
dalla partenza all’arrivo.
Per questo selezioniamo con attenzione
le mete proposte e i locali dove pranzare
durante il viaggio e nel periodo della permanenza, studiamo tour culturali, gite
scolastiche, trasferte, pellegrinaggi ad hoc.
Accanto alle vacanze firmate da noi, proponiamo anche quelle di altri Tour Operator e forniamo un servizio di biglietteria
aerea, marittima, ferroviaria per cui ci occupiamo davvero di turismo a trecentosessanta gradi.
GROUP
AGENZIE DI VIAGGI - TOUR OPERATOR
AUTONOLEGGIO - AUTOLINEE
MEETING - BANQUETING - ROAD SHOW
CHIESA GROUP (sede)
Via Valfrè 35 - Carmagnola (To)
Tel. 011 9720379
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Tel. 011 9712033
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Via XX Settembre 8/C - Torino
Tel. 011 4407689
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Tel. 0172 713901
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Via Audisio 53/A – Bra (Cn)
Tel. 0172 430401
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• sconto del 10% su tutto il nostro catalogo;
• sconto del 5% su tutti i cataloghi dei
migliori Tour Operator.
settembre 2014 | Plus Magazine | IDEE E SERVIZI
73
IDEE E SERVIZI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
ALLA
CITTÀ DI TORINO
capi sartoriali
per l’uomo
attento
ai dettagli
A
lla Città di Torino è un negozio storico dedicato all’eleganza maschile situato
e, naturalmente, poi si può ulteriormente
affinare.
in zona Crocetta, conosciuto ed apprezzato
fin dal 1937. Rilevato da Paolo e Fabrizio
Ricossa negli anni novanta, ha conservato
alcune caratteristiche della vecchia gestione
rinnovandone altre.
Quali sono le analogie con il negozio
di una volta, sig. Fabrizio?
Come in precedenza è stata mantenuta
un’attenzione particolare al rapporto qualità-prezzo, pur considerando che il mercato
della moda è completamente cambiato rispetto a un tempo. Attualmente le aziende
italiane subiscono la concorrenza della produzione cinese e si trovano a dover scegliere tra aumentare i prezzi per operare una
differenziazione di marketing che consenta
loro di sopravvivere oppure giocare poco
pulito, facendo produrre i capi in quel paese
per poi apporre l’etichetta “Made in Italy”
sul prodotto finito. Noi vogliamo rappresentare un punto di riferimento e una garanzia per l’uomo che apprezza la qualità
della manifattura italiana ma al contempo
desidera dare il giusto valore al denaro,
senza inseguire i capricci di una moda non
sempre coniugata anche alla qualità.
Quindi avete scelto di far confezionare direttamente i capi con il vostro
marchio.
Le persone più attente al settore moda
preferiscono scegliere un capo di qualità
piuttosto di uno griffato, per questo siamo
attenti a proporre un prodotto di estrema
qualità. In quest’ottica, Alla Città di Torino fa confezionare i suoi abiti, anche su
misura, ad un’azienda italiana che produce
linee per le principali firme internazionali.
Quest’azienda produce solo capi intelati,
74
Vedo tutta una serie di accessori, dalle scarpe alle camicie, dalle maglie alle
cinture: l’uomo che entra nel vostro
punto vendita può vestirsi da capo a
piedi!
Alla Città di Torino propone linee classiche e sportswear. Abbiamo scelto le scarpe
Barbour e Snob’s tra le sportive e le intramontabili classiche inglesi Tricker’s, la
maglieria d’eccellenza dell’azienda umbra
Della Ciana e Brook Brother’s per camicie
e polo, mentre per capi più particolari abbiamo selezionato il marchio americano
Project. E poi i pantaloni Santaniello e C
Plus e le cravatte Eredi Chiarini.
mentre non è difficile incontrare capi adesivati, anche di alta gamma e griffe altisonanti. Sono lavorazioni difficilmente riconoscibili che differiscono per qualità e durata. Il
Cliente evoluto si identifica con il negozio
e il suo stile, affidandosi ad uno specialista
che garantisca per lui la qualità dei tessuti e
della manifattura.
Avete un’area completamente dedicata al “su misura”.
Sì, ci teniamo a ribadire la nostra ricerca di
eccellenza, sia per la selezione dei tessuti sia
per la rifinitura della confezione. I nostri
tessuti sono realmente italiani, così come la
confezione. Vogliamo distinguerci dai tanti che propongono capi su misura, ma di
qualità ben diversa. Con una sola misura e
venti giorni di attesa forniamo il capo finito
Per i Soci FABI Plus, su tutto il confezionato che si trova nello show room
c’è uno sconto del 10%.
Esattamente; mentre per la sartoria su misura, avendo prezzi già fortemente competitivi rispetto alla realtà di Torino, non
viene applicato. I nostri Clienti vengono
anche da Milano per farsi realizzare abiti su
misura, considerati veramente di alta qualità sartoriale, con rifiniture e dettagli che ne
determinano l’eccellenza.
ALLA CITTÀ DI TORINO
Corso Alcide de Gasperi 27 – Torino
Tel. 011 591962
www.allacittaditorino.com
Convenzione associati FABI Plus:
sconto del 10%;
lo sconto non è applicabile sugli abiti su
misura.
IDEE E SERVIZI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
M
arco Martino insieme alla moglie Lidia Costa sono i titolari dello storico marchio Gallo Domus specializzato in elettrodomestici, apparecchiature audio/video,
domotica e soluzioni abitative.
L’attività è suddivisa in due show room: in
via Tiziano troviamo un’area espositiva di
oltre 500 mq su tre piani collegati da un
ascensore interno dedicata agli elettrodomestici ed elettronica di consumo, mentre
in via Ormea le ampie vetrine su due piani
presentano 400 mq di proposte di arredo.
Perché venire da Gallo Domus per la
scelta di un elettrodomestico?
Siamo tra i pochi negozi in Torino con una
vasta esperienza sui prodotti e con tecnici
preparati per installazioni e riparazioni.
Oggi sembra semplice comprare un elettrodomestico o un televisore attraverso
internet o la grande distribuzione, ma non
è così. Da Gallo Domus è possibile parlare con persone qualificate e gentili, essere
sollevati da problematiche di installazione
e funzionamento, apprezzare la differenza
di qualità di un televisore tramite un segnale come quello di casa anziché quello
delle centraline, che è perfetto ma non reale
e non consente di valutare la differenza di
qualità tra i vari modelli. Sono tutti fattori
che rappresentano un vantaggio per orientarsi a ragion veduta in questo settore.
Gallo Domus appartiene alla catena Expert, leader in Europa e con più di 200
negozi in Italia per la scelta di elettrodomestici di qualità. Oltre al singolo pezzo, noi
offriamo un servizio completo recandoci a
casa del Cliente per verificare le sue necessità per la cucina, gli impianti audio/video,
la domotica e proponiamo un progetto in
sintonia con i suoi desideri.
Chi viene da Gallo Domus sa di trovare i
prodotti top del mercato come le lavatrici e
GALLO DOMUS
domotica per la casa del futuro
lavastoviglie Miele, Bosch, Samsung Panasonic e molti altri.
Che cos’è la domotica, sig. Martino?
È la possibilità di controllare qualsiasi funzione della casa o degli elettrodomestici
anche attraverso uno smartphone, anche
quando siamo fuori. Gallo Domus è in
prima linea per presentare tutte le novità
legate a questa tecnologia nascente.
Vedo esposti gli splendidi apparecchi
Bang & Olufsen, sempre ambiti tra gli
intenditori.
Questo brand non ha bisogno di presentazioni e rappresenta lo stato dell’arte sia per
la qualità sia per il design. Da noi gli appassionati avranno l’opportunità di ascoltare la
gamma completa, insieme agli apparecchi
della Loewe Gallery.
E per la cucina che cosa ci propone,
sig.ra Lidia?
Per l’arredamento e la cucina disponiamo
di un team di 4 persone, tra le quali l’architetto Laura Origlia e Salvo Giordano, in
grado di consigliare con esperienza e competenza la migliore soluzione. Martino ha
scelto di collaborare da molti anni con due
valide imprese di ristrutturazioni per offrire un servizio completo a chi desidera rinnovare la propria abitazione. Tra le cucine,
Effeti e De Rosso sono le predilette da molti
architetti per l’originalità dei materiali e la
varietà di configurazioni possibili, poi abbiamo le linee Veneta Cucine e Scic. Siamo
sostenitori del “Made in Italy” e intendiamo
privilegiare l’eccellenza e la creatività dei
nostri artigiani, come per le sedie Bontempi
e i divani e le cucine che le ho nominato.
Quali condizioni offrite ai Soci FABI
Plus che desiderano arredare la casa da
Gallo Domus?
La convenzione è diversa a seconda dei prodotti: per gli elettrodomestici e le apparecchiature audio/video lo sconto varia dal 5%
al 10% mentre per l’arredamento si va dal
10% fino al 30% per Veneta Cucine o i divani Nicoletti Home.
GALLO DOMUS srl
• Via Tiziano 34/C – Torino
Tel. 011 6647920 – 6967117
• Via Ormea 164 – Torino
Tel. 011 677100
www.gallodomus.it
[email protected]
Convenzione associati FABI Plus:
• sconto dal 5% al 10% per gli
elettrodomestici e le apparecchiature
audio/video;
• sconto dal 10% al 30% per
l’arredamento.
settembre 2014 | Plus Magazine | IDEE E SERVIZI
75
IDEE E SERVIZI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
ILTALPINO
l’ottico per tutta la famiglia
O
ttica Il Talpino è un’azienda che
ama valorizzare i Clienti offrendo servizi e prodotti selezionati e il suo titolare
si pone con professionalità e cortesia per
fornire una consulenza personalizzata.
L’ottico Giuseppe Laganà ha maturato
un’esperienza ventennale come tecnico
per il montaggio degli occhiali e il negozio Il Talpino in Largo Lancia dispone di
un’area dedicata alle apparecchiature per
il controllo e la misurazione della vista e
una parte espositiva con due vetrine allestite a tema con le proposte moda per gli
occhiali.
Sig. Laganà, le proposte per le montature sono veramente tante!
Sì, da noi trovate un vasto assortimento
di modelli accuratamente selezionati in
base a resistenza, ergonomia e durata,
declinati negli stili più originali ed esclusivi, adatti per ogni tipo di look. Ma per
76
salvaguardare la vista riteniamo prioritario proporre lenti di qualità, come Zeiss
o Essilor, disponibili in materiali con diversi indici di rifrazione e con trattamenti
antiriflesso, antigraffio o protezione UV,
fotocromatiche o colorate con le tinte di
moda o da sole. Siamo in grado di fornire
qualsiasi tipo di lente, dalla monofocale
alla progressiva, con ogni tipo di trattamento. E per chi utilizza le lenti a contatto
abbiamo un’ampia scelta per correggere
tutti i difetti visivi, dalle monouso toriche
per astigmatici alle monouso progressive
per presbiti, alle tradizionali morbide, e
proponiamo anche diversi accessori per
la cura e la manutenzione della lente e
vari prodotti per dare sollievo agli occhi.
Per dare sollievo agli occhi lei suggerisce anche degli integratori, come
vedo da questo espositore.
Effettivamente possono essere d’ausilio,
come gli integratori
per il film lacrimale a
seguito di esposizione in ambienti secchi,
gli integratori per il
comfort perioculare
oppure quelli per il
metabolismo oculare come supporto per
l’alimentazione, considerando che non tutti
sono attenti nella scelta
degli alimenti. Consiglio ai miei Clienti di
effettuare ogni due anni una visita specialistica dal medico oculista per valutare
la capacità visiva e curare gli occhi come
una parte veramente importante del nostro organismo. L’utilizzo di occhiali presi
al supermercato o in negozi generici, senza un’adeguata valutazione della capacità
visiva, può creare dei danni perché possono esserci differenze tra l’occhio destro
e quello sinistro. Meglio quindi affidarsi
agli esperti e dopo la diagnosi dell’oculista, recarsi da un bravo ottico che scelga
lenti di qualità al di là delle mode per la
montatura, pur soddisfacendo anche
questa richiesta.
A proposito di moda, quali sono le
novità per gli occhiali da sole?
Abbiamo una grande selezione di occhiali
da sole per tutti i gusti, dai Serengeti, con
lenti altamente tecnologiche, ai più trendy Rayban, agli sportivi Zerorh+ e tanti
altri brand di moda.
Proponiamo sempre prodotti di qualità
con la possibilità di scegliere tra diversi modelli di lenti da sole, polarizzate, a
specchio, fotocromatiche o alla melanina.
E per gli sportivi che usano gli occhiali?
Da Il Talpino trovano le soluzioni per
praticare qualsiasi sport in totale sicurezza, per gli sciatori offriamo l’aggiuntivo
graduato per la maschera da sci e abbiamo diversi modelli di occhialini per il
nuoto…
IL TALPINO di LAGANÀ GIUSEPPE
Largo Vincenzo Lancia 58/B – Torino
Tel. e fax 011 0363021
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• sconto del 15% su occhiali da vista
completi di lenti antiriflesso e su occhiali da vista completi di lenti antiriflesso per PC (Lenti Office); • sconto del 10% su occhiali da sole,
su lenti a contatto e liquidi per manutenzione e pulizia, su aggiuntivo
completo di lenti per tutte le maschere da sci e subacquea e su occhialini
da nuoto e occhiali sportivi graduati.
N.B. Sono esclusi dallo sconto tutti gli
articoli in promozione.
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COMUNICAZIONE E IMMAGINE
di Emanuela Truzzi
LA RESILIENZA
I
n psicologia la resilienza viene considerata come la capacità
dell’uomo di affrontare le avversità della vita, di superarle e di
uscirne rafforzato o addirittura trasformato positivamente.
E come non parlare di resilienza di
fronte a una crisi economica che ha
messo in ginocchio aziende, persone,
famiglie. Eppure da sempre l’uomo lotta contro le avversità: guerre, epidemie,
terremoti, cataclismi di ogni genere
mettono a dura prova la sopravvivenza
e confermano la straordinaria capacità
dell’uomo di lottare per la conservazione della specie. “Le anime più forti
sono quelle temprate dalla sofferenza”
ci suggerisce Gibran.
Ma cos’è che consente l’adattamento
alle avversità? La resilienza, la capacità di far fronte agli eventi stressanti o
traumatici e di riorganizzare la propria
vita dinnanzi alle avversità con coraggio
e determinazione. Avere un alto livello
78
di resilienza significa essere disposti al
cambiamento, non piangersi addosso
e reagire con forza alle avversità della
vita; significa separarsi per dare serenità alla propria figlia pur affrontando
mille ostacoli; significa continuare a vivere dopo un ictus accettando che una
parte di noi sia cambiata, lottando per
mantenere tutto il resto sotto controllo;
significa reinventarsi professionalmente a 50 anni dopo essere stati licenziati;
significa rinunciare a molte cose materiali e dare più valore agli affetti; significa ricostruire una nuova chiave di lettura di se stessi, degli altri, del mondo.
Prendiamo il concetto sociologico di
crisi come opportunità di cambiamento e miglioramento: “Ciò che non uccide, fortifica!” sosteneva Seneca.
Allora affrontiamo di petto le difficoltà oggettive della vita e le paure che ci
attanagliano rafforzando la nostra resilienza e motivandoci per raggiungere
gli obiettivi che ci siamo prefissati.
Le persone con un alto grado di resilienza riescono a superare efficacemente le contrarietà, dare nuovo slancio alla
propria esistenza e conquistare traguardi importanti. La resilienza è una caratteristica presente in molti individui e in
altri latente. D’altronde, l’antecedente
emozionale è la causa di ciò che proviamo e la risposta emotiva si propone
sempre di ristabilire l’omeostasi cioè
il mantenimento della condizione di
equilibrio dell’organismo.
Il 2014 è certamente l’anno dove ho
seguito come coach tante persone con
difficoltà oggettive e ho allenato la loro
mente a cambiare prospettiva, sviluppando e potenziando la resilienza che
si modifica nel tempo e presuppone
comportamenti, pensieri ed azioni che
possono essere appresi da chiunque.
Abbiamo lavorato per trasformare la
collera da distruttiva in costruttiva, ad
accettare la tristezza come emozione
legata al concetto di perdita e circoscriverla al ‘qui e ora’, motivando le persone
a reagire alle situazioni e affrontare gli
ostacoli. Abbiamo coltivato la gioia per
le piccole cose e usando le tecniche di
rilassamento di Jacobson, imparato ad
ascoltare il nostro corpo amandolo e
rispettandolo. Abbiamo sfruttato abilmente la tecnica dell’ancoraggio per
riflettere e rappresentare nella nostra
mente i momenti positivi della vita e
allontanare quelli negativi controllando le emozioni.
E nel dedicare questo articolo ai miei
coachee, invito il lettore a riflettere sulle parole del grande filosofo Giordano
Bruno: “Non è la materia che genera il
pensiero, è il pensiero che genera la materia”.
Dr.ssa Emanuela Truzzi
docente in comunicazione
e coach motivazionale
MODERNACOMUNICAZIONE
Via Baltimora 21 – Torino
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PROTAGONISTI
MI PIACCIONO
Lo scultore cinese più famoso del mondo è approdato a Torino
e le sue opere hanno letteralmente conquistato la città.
i n t e r v i s t a
d i
BARBARA ODETTO
L
e sue Chubby women, letteralmente donne paffute, stanno facendo il giro
del mondo e lui, Xu Hong Fei, è considerato un
artista contemporaneo unico nel suo genere ed
è tenuto in grande considerazione dal Governo Cinese, dai collezionisti e dalla critica locale.
Dopo Sydney, Parigi e Londra, le sue opere la
scorsa estate sono approdate a Torino e a Milano ed hanno conquistato non solo il capoluogo
piemontese e quello lombardo, ma tutta l’Italia.
I critici d’arte e i turisti della penisola, infatti,
sono approdati nelle due città sedi espositive per
ammirare le numerose sculture: alcune di piccole dimensioni, altre – di un metro per un metro
– decisamente grandi. Non è la prima volta che
Xu Hong Fei espone in Italia: nel 2013 i suoi lavori erano stati protagonisti di due mostre, una
a Montepulciano (SI) e una a Zafferana Etnea
(CT). A dimostrazione che la sua arte piace al Bel
Paese, quasi sicuramente il maestro il prossimo
anno sarà ospite all’Expo 2015.
Ma chi è Xu Hong Fei? Classe 1963, è il più famoso artista cinese nel campo della scultura contemporanea oltre che Rettore dell’Accademia di
Scultura di Guangzhou. Autore di numerosi progetti di scultura pubblica nel suo paese natale, nel
2008 è stato selezionato dal Comitato Olimpico
Internazionale come unico scultore per rappresentare la Cina presso la “Olympic Sport & Art
Exhibition”. A testimonianza della fama che lo
caratterizza, la sua opera Una vittoria allegra è in
mostra permanente a Losanna presso il CIO (Comitato Olimpico Internazionale).
80
PROTAGONISTI
le donne
paffute
Parola di Xu Hong Fei
Perché le sue sculture appassionano e affascinano
i critici di tutto il mondo? Perché i visitatori del
pianeta, anche senza alcuna nozione di carattere
artistico, amano le sue Chubby women?
Lo abbiamo domandato direttamente al maestro
che, sorridendo, ha risposto: “Perché le mie sono
donne vere”. La sintesi della risposta rappresenta
perfettamente lo spirito di quest’uomo che, a dispetto dell’aria minuta e dimessa, ha un’energia
e una cultura che gli permettono di tradurre con
semplicità anche i concetti più complessi. Non è
una persona banale Xu Hong Fei e tantomeno è
banale la sua arte che raffigura con ironia e divertimento queste signore robuste, ritratte in abiti
succinti mentre svolgono le azioni più disparate:
dal suonare il sax all’andare in bicicletta, dallo
sfrecciare sui pattini da ghiaccio al giocare a golf.
Maestro, gli oggetti che indicano le azioni
che svolgono le sue donne paffute sono minuti,
quasi sproporzionati rispetto alle protagoniste.
Perché?
Perché hanno il compito di enfatizzare ancora di
più la loro robustezza. Apparentemente sembra
impossibile che una signora così opulenta possa
andare al galoppo su un cavallo tanto minuto o
saltare la corda. Ogni singolo elemento che ho
scelto per raccontare un’azione ha il compito di
sottolineare in maniera quasi spropositata le dimensioni del corpo di queste donne, che sembrano così ancora più enormi.
Come è nato il progetto Chubby women?
L’amicizia con il maestro cinese Huang Yongyu
ha avuto un ruolo chiave. Lui è un famoso autore
di opere in calligrafia, pittura ad olio, acquerello,
pittura a inchiostro e xilografie. Alla fine del 1990
riflettevamo insieme su una nuova direzione della mia arte perché sentivo di dover intraprendere
un nuovo percorso. Ci ho impiegato quasi dieci
anni a capire esattamente ciò che volevo rappresentare e il risultato sono le
donne paffute, una collezione di oltre cento sculture, alcune delle quali di
grandi dimensioni.
Quando crea quale sensazione prova?
Sono solo con la mia creatività e questo mi regala grande energia; mi sento
come trasportato in un’altra dimensione. Inizio sempre da un disegno, un
bozzetto di piccole dimensioni, e solo successivamente realizzo la scultura.
E quando termina un’opera?
(Sorride) Vorrei rifarla, modificarla, aggiungere qualcosa. Come molti artisti, non sono mai soddisfatto dei miei lavori.
Nelle sue opere lei sovverte i canoni estetici: che cosa rappresenta per
Xu Hong Fei la bellezza femminile?
Secondo me il bello è la capacità di amare il proprio corpo e di considerare
certi difetti dei veri punti di forza. Le mie donne, anche se sono robuste,
si muovono con leggerezza, sembrano esili e leggiadre perché si sentono
così. Loro sono normali in quella che i canoni estetici moderni considerano
anormalità.
Il maestro Xu Hong Fei con Flavia Curti, Presidente dell’Associazione Secretaries’ Voice,
e Angelo Wu, Presidente dell’Associazione Cinesi e Italo-Cinesi di Torino, durante la
conferenza stampa che si è tenuta lo scorso 12 giugno in occasione della mostra “Il Fascino
della Capitale antica. L’esposizione itinerante dello scultore Xu Hong Fei alla Fermata Torino
Italia”. Le due associazioni hanno organizzato l’evento con il patrocinio della Città di Torino.
settembre 2014 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 81
PROTAGONISTI
Le protagoniste delle sue opere sono sorridenti. Sono felici?
Sono felici perché sono indipendenti e hanno una profonda passione per la
vita. Si amano e sanno divertirsi con semplicità, ad esempio andando sullo
skateboard o prendendo in braccio un bambino. In molte delle opere le mie
donne sono proiettate in avanti proprio perché rappresentano la curiosità
verso il mondo, la voglia di scoprire, lo sguardo positivo nei confronti del
domani. Sono persone passionali e la scultura Kiss lo dimostra. L’espressione
del volto della donna, mentre bacia, esprime tutto il sentimento che prova
per il suo uomo.
Perché nelle sue sculture raffigura solo donne?
Perché più degli uomini sanno mettersi in gioco ed essere gioiose. Sanno
amare e donare la vita, possiedono un’anima grande che ritraggo nelle mie
opere.
Le sue protagoniste appartengono alla cultura cinese o internazionale?
All’inizio del mio percorso artistico le credevo le perfette rappresentanti della Cina, ora non più. Sono donne di tutto il mondo, che mi hanno ispirato
in ogni parte del pianeta; sono capaci di trasferire emozioni e questo non ha
confini né culturali né ideologici.
Nei suoi lavori unisce lo spirito della tradizione cinese con i mezzi espressivi della scultura
contemporanea. È corretto?
In effetti sono profondamente legato alla tradizione culturale e artistica del mio paese che ha
radici millenarie, ma sono anche proiettato verso
il futuro. Secondo me un artista deve essere attento e ricettivo nei confronti dell’oggi e anticipare quelle che saranno le tendenze del domani.
La storia crea il nostro background, ma viviamo
nel presente e, come rappresentanti di creatività,
dobbiamo anticipare il futuro. L’arte moderna è
sicuramente la forma espressiva più in linea con
il mio messaggio perché parla in maniera trasversale al mondo, è facile da capire e chiunque può
immedesimarsi in essa.
Secondo lei l’arte è sottoposta alle regole della logica?
Assolutamente no. Come si può notare, io affianco opere di grandi dimensioni ad altre più piccole
e in entrambi i casi le mie donne sono paffute.
Questo perché secondo me l’arte deve essere fuori dagli schemi, dalle proporzioni e da ogni routine. Altrimenti è noia.
Maestro, lei è stato spesso paragonato a Botero: questa similitudine la infastidisce?
(Ride) Niente affatto! Entrambi elogiamo una
bellezza fuori dagli schemi e rappresentiamo
donne gioiose che suscitano simpatia, ma non
ilarità.
82
Quali sono i materiali che utilizza per le sue sculture?
I marmi bianchi perché rievocano la cultura classica, i legni preziosi e il bronzo perché mi permettono di plasmarli con facilità, la giada perché è l’emblema del lusso. Seleziono materiali diversi per esprimere donne differenti con
caratteri unici.
Un’ultima domanda: perché l’Italia e il mondo amano così tanto le sue
Chubby women?
Perché hanno capito lo spirito profondo delle mie opere. Io non voglio puntare il dito su temi quali la bulimia e l’anoressia, non voglio indagare la psiche umana, ma rappresentare la bellezza femminile nel senso più profondo
del termine. Una donna, come un uomo, è amata solo se si ama e se accetta
il proprio corpo con tutte le sue limitazioni. Anzi, secondo me la robustezza
non è un limite e infatti le mie ragazze sono agili e svolgono qualsiasi sport.
VISITE GUIDATE
Scoprire Torino
e non solo
Programma settembre > dicembre 2014
di Giuliana Rebaudo
I mesi che ci aspettano, a partire da settembre 2014 fino a tutto il 2015, saranno
caratterizzati da numerose e importanti
iniziative culturali, previste nell’ambito
dell’Esposizione Internazionale che tra
maggio e ottobre 2015 avrà la sua sede
centrale a Milano: molte di esse verranno
incluse nel programma “Scoprire Torino”
promosso dalla FABI Plus, naturalmente
quelle presenti sul territorio torinese, ma
non solo.
Nel momento in cui scriviamo non tutta
la programmazione appare compiutamente definita, ma le prospettive sono
davvero allettanti: la GAM di Torino, per
esempio, ha previsto una serie di esposizioni di respiro internazionale che certo
non ci lasceremo sfuggire: Roy Lichtestein, in autunno, Monet e Kandinsky
nei mesi a seguire. La Biblioteca Reale di
Torino inaugura al suo interno un nuovo
spazio espositivo con una mostra dedicata
ai Capolavori della Biblioteca Reale, in
cui saranno presentati antichi e preziosi
libri, tra i quali codici miniati e incunaboli
e una parte della straordinaria collezione
di disegni donata alla Biblioteca da Carlo
Alberto, comprendente anche i celebri fogli di Leonardo, Michelangelo e Raffaello.
Per la prenotazione alle visite
contattare FABI Plus
tel. 011 5611153
oppure [email protected]
84
È stato inoltre completato il nuovo allestimento di un altro spazio espositivo
torinese ora aperto al pubblico: il Museo
Storico della Reale Mutua Assicurazioni, all’interno del seicentesco Palazzo
Biandrate Aldobrandino di San Giorgio,
che, con uno scenografico allestimento
multimediale, illustra 186 anni di vita di
impresa, tra aneddoti, curiosità e racconti
che s’intrecciano con la storia di Torino e
di tutta l’Italia.
A Milano, poi, il programma è così fitto
che sarà necessario operare delle scelte,
certo non rinunceremo all’esposizione dedicata a Vincent Van Gogh o, nei mesi
di apertura dell’Expo, alla grande mostra
intitolata a Leonardo.
Nell’attesa che il programma dell’Expo diventi operativo, a metà settembre andremo a Superga, con la tranvia a dentiera,
anticipando i turisti che, a quanto risulta, includono la basilica juvarriana tra le
mete irrinunciabili dei loro viaggi nella
nostra città.
Nel programma per il periodo settembredicembre 2014 troverete, infine, un’altra
novità rispetto alle edizioni precedenti, ossia un numero maggiore di itinerari culturali fuori Torino – San Fruttuoso, Masino
e Ivrea, Milano – tutti viaggi di un giorno,
ma in primavera vi proporremo anche degli itinerari più lunghi, visto il favore con
cui avete accolto finora le nostre iniziative; nel scegliere le mete terremo senz’altro
conto delle molte e gradite indicazioni che
ci avete suggerito.
Dunque arrivederci a presto.
VISITA A SUPERGA: BASILICA, TOMBE
REALI E APPARTAMENTO REALE
L’itinerario prevede il trasferimento a
Superga con la dentiera di inizio Novecento, a cui seguirà la visita guidata al
complesso della Basilica di Superga,
gioiello architettonico settecentesco
progettato da Filippo Juvarra, da quasi
tre secoli punto di riferimento essenziale per i torinesi e per i turisti provenienti
da tutte le regioni d’Italia e dall’estero, e
meta obbligata per gli appassionati d’arte e di storia. Al sabato pomeriggio sarà
possibile ammirare il panorama della
città dalla cupola.
La visita comprende lo spazio aulico
della Basilica, con i suoi capolavori pittorici e scultorei, e prosegue nei
sotterranei della chiesa dove ci sono le
Tombe reali dei Savoia, prezioso mausoleo dalle rare suggestioni barocche
– progettato da Francesco Martinez –
custode di memorie storiche e opere
d’arte scultoree di artisti attivi alla corte
sabauda tra la metà del ‘700 e la fine
dell’‘800.
Data: sabato 13 settembre 2014
VISITE GUIDATE
MUSEO STORICO DELLA SOCIETÀ
REALE MUTUA ASSICURAZIONI
LICHTENSTEIN: GALLERIA
d’ARTE MODERNA DI TORINO
MOSTRA TEMPORANEA: “I CAPOLAVORI DELLA BIBLIOTECA REALE”
Visita guidata al Museo Storico della
Società Reale Mutua di Assicurazioni
che raccoglie una selezione del materiale documentale più rappresentativo custodito nell’archivio storico della
Compagnia torinese. Inaugurato nel
2007 nella cosiddetta “Sala delle Colonne” di Palazzo Biandrate Aldobrandino
di San Giorgio, affascinante complesso
seicentesco nel centro di Torino, fresco
di restauro, il museo è stato di recente
ampliato e completamente rinnovato
negli spazi espositivi e nell’allestimento. Il progetto dello Studio Gritella &
Associati per il nuovo museo si articola
infatti in isole tematiche, servendosi di
soluzioni tecnologiche multimediali e
interattive: il percorso di visita si articola
in 8 sale, per un totale di circa 400 mq
e illustra 186 anni di vita di impresa, tra
aneddoti, curiosità e racconti che si intrecciano con la storia di Torino e di tutta l’Italia. Il percorso espositivo racconta
la storia del gruppo, dei suoi assicurati
che, secondo la formula delle mutue assicuratrici, sono soci del personale della
Compagnia, della sua sede, dagli spazi
seicenteschi del Palazzo di San Giorgio
a quelli degli anni Trenta della sede di
via Corte d’Appello, il primo edificio a
uso civile costruito a Torino con intelaiatura d’acciaio, una tecnica fino a quel
momento utilizzata solo per i grattacieli
newyorkesi.
La Galleria d’Arte Moderna di Torino
sotto la direzione di Danilo Eccher si
prepara ad un’altra grande retrospettiva
su uno degli artisti che ha più influenzato la comunicazione artistica nel XX
secolo: Roy Lichtenstein, uno degli artisti simbolo dell’arte pop. La mostra è
il frutto di una nuova importante collaborazione con il Museo d’Arte Moderna
di New York (MOMA), dopo il successo
di quella con il Musée d’Orsay e l’Orangerie di Parigi per la mostra su Renoir.
Una rete che sottolinea la disponibilità
da parte delle istituzioni culturali a sapersi privare per qualche mese di capolavori dell’arte resi, per fortuna, sempre
più itineranti.
Come sarà organizzata la mostra ancora non è dato saperlo: se sarà sviluppata per linea tematica o cronologica.
Se raccoglierà le opere della prima fase
meno nota, ma più sperimentale, quando Lichtenstein elaborava il linguaggio
artistico accostandosi all’espressionismo astratto e al cubismo oppure se
la mostra avrà un taglio nettamente
“pop” e raccoglierà le opere dal 1961,
ossia il periodo più conosciuto dell’artista quando si è discostato dagli stili
precedenti per prediligere le tematiche
del fumetto e l’imitazione delle tecniche di stampa commerciali.
In occasione dell’inaugurazione di un
nuovo spazio espositivo realizzato
nell’interrato grazie al contributo finanziario della Consulta per la Valorizzazione
dei Beni Artistici e Culturali di Torino, la
Biblioteca Reale di Torino mette in mostra alcuni dei suoi capolavori: materiali
preziosi e rari che hanno arricchito la collezione Sabauda in stretta connessione
con le vicende storiche della casata. La
Biblioetca è stata definita “L’isola del tesoro”, vera e propria wunderkammer – camera delle meraviglie – per un pubblico
privilegiato.
Possiede 185.000 volumi antichi, tra cui
numerosi codici miniati, incunaboli, e libri rari: il Codice pergamenaceo commissionato da Gian Galeazzo Maria Sforza e
Bona di Savoia nel 1476, contenente 323
splendide miniature eseguite da Cristoforo De Predis; l’Atlante di Cosmografia
eseguito per Caterina Micaela d’Austria,
sposa di Carlo Emanuele I; gli Album Naturalistici appartenuti a Carlo Emanuele
I e il Theatrum Sabaudiae, stampato ad
Amsterdam nel 1682, costituito da una
raccolta di carte topografiche antiche e
circa 2000 disegni, appartenuti alla collezione privata di Carlo Alberto, relativi
alle più importanti scuole pittoriche italiane e straniere, tra i quali: i celebri disegni di Leonardo, come l’Autoritratto e il
Codice sul volo, di Michelangelo, di Raffaello, di Rembrandt e di Van Dick.
Data: sabato 15 novembre 2014
Data: domenica 5 ottobre 2014
Data: sabato 13 dicembre 2014
settembre 2014 | Plus Magazine | VISITE GUIDATE
85
GITE E SPETTACOLI
Domenica 21 settembre 2014
Domenica 12 ottobre 2014
UNA GIORNATA A SAN FRUTTUOSO
UNA GIORNATA NEL TERRITORIO DI IVREA: IL MUSEO
DELL’ARCHITETTURA DI ADRIANO OLIVETTI A IVREA
E IL CASTELLO DI MASINO
In Liguria, tra Camogli e Portofino, incastonata in una profonda
insenatura, quasi una perla nella frastagliata costa del Monte di
Portofino, c’è una deliziosa, piccola baia, raggiungibile soltanto a
piedi o dal mare: è la baia di San Fruttuoso di Capodimonte che
ospita una magica Abbazia risalente all’anno Mille, oggi di proprietà del FAI, intorno alla quale si sviluppano una spiaggetta, una
chiesa, una torre e poche casette di pescatori che si specchiano nel
blu smeraldo del mare, su un fondo verde scuro di pini.
L’imbarco è previsto da Camogli, con una tratta di navigazione nel
Golfo Paradiso in un paesaggio unico e indimenticabile, dalla panoramica del borgo di Camogli alla maestosità del monte di Portofino, dalla caratteristica puddinga di Punta Chiappa all’esclusivo
borgo di San Fruttuoso, passando per la famosa grotta dell’Eremita e la Cala dell’Oro. Prima del rientro a Torino, è prevista una sosta
nel centro di Portofino.
SPETTACOLI
SUBSONICA
TORINO – PalaAlpitour
(ex Palaolimpico)
13 novembre 2014 ore 21.00
Tribuna non numerata € 28,75
86
PAOLO NUTINI
ASSAGO (MI)
Mediolanumforum
15 novembre 2014 ore 21.00
Tribuna Gold centrale
numerata € 36,80
Tribuna num. anello A € 36,80
Tribuna non numerata € 31,05
Parterre in piedi € 31,05
Al mattino è prevista la visita al MAM di Ivrea, Museo a cielo aperto
dell’Architettura Moderna, dedicato agli edifici realizzati dalla Olivetti. Architetture nate dalla visione sociale, oltre che industriale,
di Adriano Olivetti, riconosciute a livello mondiale come capolavori
dell’architettura moderna e razionalista del Novecento. Nel corso
della visita si potrà accedere anche all’antica Chiesa di San Bernardino che custodisce uno dei più importanti cicli pittorici del Quattrocento piemontese, opera di Martino Spanzotti. Al pomeriggio è
prevista la visita guidata all’antico Castello dei conti Valperga di
Masino, situato nell’anfiteatro morenico eporediese, di fronte alla
serra di Ivrea. L’intero compendio, comprendente anche il vasto parco all’inglese e il Palazzo delle carrozze, è stato acquisito dal FAI nel
1988 per il suo rilevante interesse storico e culturale. Edificato nell’XI sec. come semplice fortificazione, in una posizione strategica
che permetteva il controllo su un ampio territorio tra Ivrea, Vercelli,
la Valle d’Aosta e la pianura verso Torino, il castello fu trasformato
in elegante edificio residenziale nel corso del Seicento.
VENDITA BIGLIETTI TRAMITE IL CIRCUITO TICKET.IT
SLASH
TORINO – PalaAlpitour
(ex Palaolimpico)
16 novembre 2014 ore 21.00
1º anello numerato € 48,30
Parterre in piedi € 41,40
PETER GABRIEL
TORINO – PalaAlpitour
(ex Palaolimpico)
20 novembre 2014 ore 21.00
1º anello numerato € 59,80
2º anello num. frontale € 51,75
2º anello num. laterale € 41,40
Parterre in piedi € 51,75
GITE E SPETTACOLI
GITE
Per prenotazioni
rivolgersi a FABI Plus
Tel. 011 5611153 - [email protected]
Sabato 29 novembre 2014
UNA GIORNATA A MILANO: LA MOSTRA DEDICATA A VINCENT
VAN GOGH A PALAZZO REALE, LA BASILICA DI SANT’AMBROGIO E GLI AFFRESCHI DELLA CHIESA DI SAN MAURIZIO
La giornata prevede al mattino la visita a due luoghi milanesi pieni
di arte e storia: la Basilica Romanica di Sant’Ambrogio e la Chiesa
di San Maurizio con gli affreschi rinascimentali di Bernardino Luini.
Al pomeriggio è prevista la visita alla grande mostra che Palazzo
Reale dedica a Vincent van Gogh, uno degli artisti che meglio ha
saputo condensare nella propria esperienza artistica tutta l’intensità della sua seppur breve esistenza, scandita da grandi slanci e
passioni, ma segnata anche da una grande fragilità di carattere,
causa delle crisi nervose che ne segnarono la vita. Intitolata “L’uomo, la terra” – in riferimento al tema dell’alimentazione al centro di
Expo 2015 – la mostra traccia un percorso cronologico, snodandosi
tra le principali tappe biografiche e artistiche di Van Gogh, dai primi
lavori eseguiti in Olanda, all’incontro con l’Impressionismo e il NeoImpressionismo, per poi arrivare ai periodi conclusivi di Arles e di
Saint-Rémy, cui seguirà il suicidio all’età di 37 anni.
Sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 dicembre 2014
MERCATINI DI NATALE A NORIMBERGA
La gita prevede la visita ai famosi mercatini di Norimberga. Sullo sfondo della stupenda Chiesa Gotica Frauenkirche, in piazza
Hauptmarkt e nelle strade adiacenti, si tiene il più importante
mercatino tedesco. Nurnberg, per noi italiani Norimberga, con il
suo seducente profumo di vin brulè, di mandorle tostate, le tipiche
salsicce e il panpepato, per tutto il periodo dell’Avvento viene addobbata con splendide decorazioni natalizie, creando un’atmosfera fiabesca. Sono almeno 180 le bancarelle di legno, decorate con
festoni di stoffa rossa e bianca. E qui, da oltre 400 anni, si svolge
il mercatino del Bambin Gesù (Christkindlesmarkt), emblema dei
mercatini di Natale della Baviera ed in particolare della Franconia,
la parte settentrionale della regione. Durante la gita sono previste
le soste a Bregenz per ammirare il Lago di Costanza e alla famosa
città di Innsbruck.
Per prenotazioni e ritiro biglietti rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected]
CESARE CREMONINI
TORINO – PalaAlpitour
(ex Palaolimpico)
22 novembre 2014 ore 21.00
1º anello numerato € 41,40
2º anello num. laterale € 34,50
Parterre in piedi € 36,80
BIAGIO ANTONACCI
TORINO – PalaAlpitour
(ex Palaolimpico)
1 dicembre 2014 ore 21.00
1º anello numerato € 60,00
2º anello num. frontale € 46,00
2º anello num. laterale € 34,50
Parterre in piedi € 41,50
FABI SILVESTRI GAZZÈ
TORINO – PalaAlpitour
(ex Palaolimpico)
5 dicembre 2014 ore 21.00
Ingresso intero € 34,50
THE BLACK KEYS
ASSAGO (MI)
Mediolanumforum
17 febbraio 2015 ore 21.00
Tribuna Gold centrale
numerata € 46,00
Tribuna numerata
anello A € 46,00
Tribuna non numerata
anello B - C € 39,10
settembre 2014 | Plus Magazine | GITE E SPETTACOLI
87
CONFERENZE E CORSI
AUTUNNO
2014
CONFERENZE
30 settembre 2014
06 novembre 2014
“Il dentista questo sconosciuto: come riconoscere qualità
e professionalità in odontoiatria”
Relatore:
Studio Dentistico Associato
Autieri & Doglio
“Cos’è cambiato negli ultimi due anni in tema di acquisto casa e donazioni”
Relatore:
Notaio Remo Bassetti
14 ottobre 2014
“Sport amatoriale e d’élite.
L’importanza di una giusta
alimentazione.
Genetica di nutrizione e performance sportiva”
Relatrice:
Dott.ssa Elisabetta Zecchin
Gli appuntamenti si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino nelle date sotto indicate dalle ore 18,00
alle ore 19,30 per le conferenze e dalle ore 18,00 alle ore
20,30 per i corsi. Al termine di ogni incontro verrà offerto un aperitivo ai partecipanti.
Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus
tel. 011 5611153 – [email protected]
11 novembre 2014
“Sole amico e nemico della
pelle”
Relatrice:
Dott.ssa Anna Luisa Carmagnola
CORSI
8 ottobre 2014
“Corso di trucco base per apprendere i segreti di una pelle
perfetta e realizzare un perfetto trucco base da giorno”
Relatrice:
Claudia Aguiari
di Nonsolofashion
15 ottobre 2014
“Personal Style. Ogni donna ha il suo stile … aiutiamola a scoprirlo!”
Relatrice:
Anna Maria Panero
di Nonsolofashion
88
22 ottobre 2014
“Analisi del guardaroba. I
segreti per un guardaroba
perfetto ed organizzato”
Relatrice:
Anna Maria Panero
di Nonsolofashion
29 ottobre 2014
“Bon Ton. Principi fondamentali per imparare a
presentarsi nelle occasioni
pubbliche e private e le varie occasioni d’uso”
Relatrice:
Anna Maria Panero
di Nonsolofashion
CONVENZIONI
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settembre 2014 | Plus Magazine | CONVENZIONI
89
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• priorità di accesso ai programmi di
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• sconto del 20% su visite specialistiche;
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privati.
DOTT. VINCENZO LANGERAME
Medico Chirurgo Specialista
in Ortopedia e Traumatologia
Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia si è specializzato in
Ortopedia e Traumatologia.
Attualmente lavora come responsabile
dell’Unità Operativa di Ortopedia presso il G.B. Mangioni Hospital di Lecco,
dove si occupa principalmente della
chirurgia del piede utilizzando le tecniche mininvasive.
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I luoghi del gusto
CA’ MENTIN
Immerso nella campagna di Revigliasco, in
una splendida posizione affacciata sulla collina di Pecetto, il Ristorante Cà Mentin è stato
ricavato da un vecchio cascinale completamente ristrutturato. Ambienti in cui convivono con armonia elementi rustici e moderni, in
un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione: a partire dall’arredamento, concepito
con gusto e attenzione per i dettagli, sino alla
La Bottega del Gusto
La Bottega del Gusto è un bistrot stile parigino nel cuore di Torino. A colazione il bistrot
è l’ideale per iniziare bene la giornata con un
buon caffè Vergnano, le brioches e le paste
create dai pasticceri, mentre a pranzo si possono scegliere le proposte del giorno oppure
decidere per un piatto personalizzato, combinando tra loro le prelibatezze esposte nel bancone della gastronomia.
LA PIOLA
Locali totalmente rinnovati, risorse umane
giovani e talentuose: da luglio 2013 una nuova
gestione per il ristorante La Piola, e dopo un
anno la soddisfazione del titolare per la fiducia
riposta nel giovane chef Luigi D’antuono che
coordina con efficienza il team di 5 persone
in cucina.
Tutte le settimane il menù degustazione varia
e per i golosi è veramente conveniente com-
TRE DA TRE
I fratelli Rongioletti sono i titolari della pizzeria
ristorante Tre da Tre nella zona pedonale di via
Verdi, un ampio e moderno locale con 120 coperti e un suggestivo dehor apprezzato dalla
clientela nel periodo estivo.
Il locale, posizionato vicino al Museo del Cinema, all’Auditorium e Palazzo RAI, al Teatro
Regio e Gobetti, al Cinema Massimo, è frequentato da attori e artisti che mostrano entu-
TORPEDO
Hotel NH LINGOTTO
Il Ristorante Torpedo è il posto perfetto per un
pranzo in famiglia, in compagnia di amici o
per una cenetta romantica, ma soprattutto la
meta ideale per i buongustai che amano i piatti della tradizione italiana e regionale.
Le eleganti sale interne ed il lussuoso giardino
che circonda la struttura offrono un’atmosfera
I LUOGHI DEL GUSTO
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preparazione dei piatti. Materie prime di qualità che provengono dalla filiera corta, servizio
accurato, perfetto mix di tradizione e speri-
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in un raffinato ristorantino a lume di candela, esclusivamente alla carta, con 50 coperti
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giose per il pranzo dove un piatto preparato
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trovare al bar.
prendendo due antipasti, un primo, un secondo, un dolce, il caffè e un calice di vino o birra
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settembre 2014 | Plus Magazine | I LUOGHI DEL GUSTO
91
il notaio risponde
Il Notaio Remo Bassetti, titolare dell’omonimo studio torinese,
collabora con la nostra rivista, per fornire ai lettori chiarimenti
su problematiche e pratiche inerenti per esempio a successioni,
donazioni, compravendita di immobili, costituzione di associazioni e fondazioni, convenzioni matrimoniali e costituzione di
fondi patrimoniali, mutui e altri tipi di finanziamento.
Per le vostre domande scrivete a [email protected]
Gent.mo Notaio Bassetti,
ho seguito con grande attenzione la
conferenza “Coppie di fatto - Unioni
civili” che ha tenuto presso la FABI a
novembre dell’anno scorso. In quell’occasione aveva parlato dei “Contratti
di convivenza per coppie di fatto”, argomento per me di grande interesse.
Volevo sapere se c’erano delle novità in
merito? Grazie per la risposta.
Cristina - Unicredit
Gentile signora Cristina,
il quadro normativo sin qui è immutato, anche se nel calendario parlamentare di settembre è prevista la
discussione sul disegno di legge che
introdurrebbe in Italia le unioni civili
tra coppie dello stesso sesso, ponendole giuridicamente sullo stesso piano della famiglia coniugale.
Visti gli affondamenti di precedenti iniziative, non si può giurare sul
buon esito di tale progetto. Esso comunque non riguarderebbe le convivenze tra persone di sesso diverso.
Per costoro dunque (e sino a che non
c’è una legge, anche per le coppie
omosessuali) il contratto di convivenza (che personalmente, sino a
che una legge non introdurrà l’istituto, preferisco chiamare contratto di
unione civile) rimane un’ottima soluzione per avvicinare la propria tutela, reciprocamente e nei confronti
del parente, a quella discendente dal
matrimonio.
Mi rincresce, anzi, che l’informazione
non abbia ancora attecchito nella società e che molto limitata sia tuttora
la quota di coloro che hanno deciso
di affidarsi a tale risorsa, o almeno di
prenderla in considerazione. Ricordo
tuttavia che il risultato che nessun
contratto di convivenza potrà mai ottenere è l’attribuzione della pensione di reversibilità al convivente.
92
Gent.mo Notaio,
spesso sento parlare di testamento biologico per quanto riguarda la delicata
questione di coloro che sono in fin di
vita. Il testamento biologico assicura il
rispetto della propria volontà o ci sono
comunque delle limitazioni? È utile
fare questo testamento?
Federico - Pensionato
Gentile signor Federico,
il testamento biologico in Italia propriamente non esiste. La prassi tuttavia ha introdotto due modi per
consentire il rispetto del malato terminale di non essere sottoposto ad
accanimento terapeutico. Una è la
nomina di un amministratore di sostegno, attribuendogli espressamente
anche un potere di decisione in quei
casi, nei limiti dell’indirizzo fornitogli dalla persona che lo nomina. Si
tratta di una soluzione che ha trovato
il favore di una storica sentenza del
Tribunale di Modena nel 2008. La relativa dichiarazione va autenticata dal
Notaio. La seconda è una dichiarazione scritta, e anch’essa autenticata dal
Notaio, che manifesta la volontà della
persona di non essere sottoposta a certi trattamenti e delega a un fiduciario
il compito di controllare che quella volontà venga rispettata. Tecnicamente
si tratta di una procura notarile. Alcuni comuni, come Bologna e più recentemente Venezia, hanno istituito
un vero e proprio registro anagrafico
dei soggetti che sottoscrivono queste
dichiarazioni, indicando nel registro il
notaio che conserva la dichiarazione.
Come in molti casi (comprese le unioni civili) i comuni si dimostrano molto più dinamici ed evoluti dello stato
nella difesa dei diritti sociali. È chiaro,
tuttavia, che in assenza di una normativa non esiste la certezza assoluta che,
in caso di resistenza dei medici o op-
posizione dei parenti, la volontà venga
realmente rispettata.
◆◆◆
Buongiorno,
negli ultimi anni, probabilmente a causa del perdurare della crisi, mi capita di
leggere su La Stampa o su altri giornali
notizie sull’aumento delle aste giudiziarie per la vendita di immobili.
Visto che ho un piccolo patrimonio da
investire volevo avere notizie riguardo a un ipotetico acquisto di una casa
all’asta: gli aspetti notarili sono gli
stessi o cambia qualcosa? Ci possono
essere dei rischi? Grazie per la disponibilità.
Fulvio - Intesa Sanpaolo
Gentile signor Fulvio,
il limitato spazio di questa pagina
sarebbe insufficiente a spiegare la
procedura di acquisto all’asta, che naturalmente diverge da quella dell’acquisto con normale atto notarile.
Tuttavia la legge ha progressivamente
dato spazio al ruolo del Notaio, quale
delegato del giudice nelle procedure all’asta, e ora vi è la possibilità di
avvalersi del Notaio in quel contesto
anche per via telematica. L’acquisto
quindi è assolutamente sicuro e non
abbia dubbi nell’investire il suo piccolo patrimonio se trova un’opportunità
conveniente.
L’instabilità del mercato, attualmente,
fa sì che molte aste vadano deserte ma
questo determina, nel prosieguo della
procedura, un abbassamento del prezzo. Chi nutre fiducia nel futuro rialzo
dei prezzi può trovare davvero chanche di affari interessanti.
l’esperto fiscale risponde
Paolo Quaglia, Responsabile della sezione fiscale
della Nova Labor Servizi/Caaf FABI srl,
collabora con la nostra rivista per rispondere
ai quesiti posti dai lettori relativi a redditi,
detrazioni e deduzioni inerenti alla compilazione
del Modello 730.
Potete inviare le vostre domande
a [email protected]
Mia moglie nel corso del 2013 ha percepito esclusivamente compensi per attività sportive dilettantistiche per un
importo complessivo di € 9.750.
Posso ancora considerarla fiscalmente
a mio carico?
Francesco - BNL
Sì, può continuare tranquillamente a considerarla fiscalmente a carico.
In generale le detrazioni di imposta
per familiari a carico spettano a condizione che questi ultimi possiedano
un reddito complessivo annuo non
superiore a € 2.841,51, al lordo degli
oneri deducibili.
I compensi erogati nell’esercizio diretto dell’attività sportiva dilettantistica da qualunque organismo,
comunque denominato, che persegua finalità sportive dilettantistiche
riconosciuto dal Coni o dagli enti di
promozione sportiva oltre ad essere
esenti da imposta non concorrono a
formare il reddito imponibile Irpef
del percettore fino al limite annuo
di € 7.500; sui successivi € 20.658,28
viene operata una ritenuta a titolo di
imposta, con aliquota del 23% e sulle
somme eccedenti l’importo complessivo di € 28.158,28 viene operata una
ritenuta a titolo d’acconto, sempre
con aliquota del 23%.
Poiché ai fini della detrazione per familiari a carico non rilevano i redditi
esenti da Irpef né quelli assoggettati
a ritenuta a titolo di imposta, i compensi in questione fino a € 28.158,28
non rientrano nel calcolo del reddito
complessivo.
◆◆◆
Nel mese di febbraio di quest’anno
ho eseguito e terminato dei lavori di
riqualificazione energetica in una
abitazione di mia proprietà: scopro,
purtroppo ai primi di giugno, che il
tecnico al quale avevo affidato le incombenze burocratiche non ha trasmesso all’Enea, entro i 90 giorni dal
termine dei lavori, la scheda informativa degli interventi realizzati e copia
dell’attestato di qualificazione energetica.
Posso in qualche modo rimediare oppure ho perso la possibilità di usufruire dei benefici fiscali nel prossimo 730?
Simona - pensionata
Per sua fortuna è ancora possibile
rimediare all’inadempienza causata
dalla disattenzione del professionista
al quale ha affidato la pratica.
È opportuno ricordare che, per la tipologia dei lavori da lei effettuati,
è necessario, tra l’altro, trasmettere
all’Enea, entro 90 giorni dalla fine dei
lavori, copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica e
la scheda informativa relativa agli in-
terventi realizzati. Nel caso di omessa comunicazione all’Enea entro il
termine di 90 giorni, è possibile, per
evitare la decadenza dall’agevolazione, utilizzare la cosiddetta procedura
di remissione in bonis.
In cosa consiste? Semplicemente occorre inviare la comunicazione omessa e versare la sanzione di € 258, con
indicazione del codice tributo 8114,
entro il termine di presentazione
della prima dichiarazione che scade
successivamente al termine per effettuare la comunicazione.
◆◆◆
Un dubbio ed anche una curiosità che
ho sempre avuto: i genitori hanno fiscalmente a carico due figli, al 50% ciascuno: le spese mediche dei figli possono essere interamente detratte anche
da uno solo di essi?
Ferdinando - Monte dei Paschi
Sì, certamente e le spiego perché:
le regole di ripartizione delle detrazioni per carichi di famiglia che sono
regolate dall’articolo 12 del Tuir non
valgono anche per il riparto delle detrazioni per spese ed oneri regolate
queste ultime dall’articolo 15 del Tuir.
Quando l’onere è sostenuto per i familiari a carico, la detrazione spetta
sicuramente al contribuente al quale
è intestato il documento che certifica la spesa. Se invece il documento è
intestato al familiare fiscalmente a
carico e gli interessati intendono suddividere la spesa in misura diversa
dal 50%, i medesimi devono annotare, nel relativo documento, semplicemente la percentuale di ripartizione
ad esempio con l’annotazione: “spesa
sostenuta integralmente da ….” indicando il nome del genitore che intende scaricarsela al 100%.
settembre 2014 | Plus Magazine | GLI ESPERTI RISPONDONO
93
l’esperto immobiliare risponde
Il Dottor Cesare Furbatto, titolare
dell’omonimo studio immobiliare
torinese, collabora con la nostra
rivista per dare la possibilità ai
lettori di avere risposte esaustive alle
domande inerenti il settore casa.
Potete inviare le vostre richieste a
[email protected]
Ho deciso di vendere un alloggio a Laigueglia. Mi consiglia di affidarmi ad
un’agenzia del posto o a mio cugino che
ha un’agenzia immobiliare a Torino?
Leonardo - Banca Sella
Le consiglio, se sono d’accordo, di
affidarsi ad entrambi. In certi casi può
essere molto utile (per tutti: proprietario e per le due agenzie) fare una
co-agency ossia una collaborazione tra
agenzie immobiliari.
L’agenzia di Laigueglia sfrutterà la sua
“vetrina” sul posto e tutti i suoi contatti mentre l’agenzia torinese utilizzerà i suoi eventuali canali pubblicitari
(inserzioni su La Stampa, Repubblica,
settimanali Free-Press di annunci immobiliari/internet etc.).
Naturalmente le visite verranno gestite dall’agenzia locale e indipendentemente da chi trova il cliente l’intera
provvigione (sia da parte dell’acquirente che da parte del venditore) verrà
divisa in parti uguali (eventualmente
al netto dei costi vivi pubblicitari sostenuti).
◆◆◆
Da quando uno stabile deve possedere il
“Certificato di Agibilità”?
Antonella - pensionata
Ottima domanda che nel corso degli anni ho fatto tante volte a Notai e
professionisti vari.
Non ho mai ricevuto una risposta univoca e pertanto un piccolo margine di
dubbio mi rimane.
Da quel che mi risulta il “Certificato di
Agibilità” è richiesto a partire dal 27
luglio 1934 con il Regio Decreto n° 1265
che prevede all’art. 220 che “i progetti
per la costruzione di nuove case, urbane
o rurali, quelli per la ricostruzione o la
sopraelevazione o per modificazione,
che comunque possono influire sulle
condizioni di salubrità delle case esistenti debbano essere sottoposti al visto
del sindaco, che provvede previo parere
94
dell’ufficiale sanitario e sentita la commissione edilizia”.
◆◆◆
Sono proprietario di un immobile comperato con l’agevolazione 1ª casa. Ho deciso di venderlo per comprarne un altro.
Posso acquistare un nuovo immobile
con l’agevolazione 1ª casa e impegnarmi (es. entro 1 anno) a vendere il mio
immobile?
Roberto - Unicredit
La domanda mi era già stata posta
anni fa e la risposta è negativa, non è
cambiata da allora. La normativa prevede espressamente che chi compra un
immobile, per il giorno dell’atto, non
abbia altri beni acquistati con l’agevolazione 1ª casa. È pertanto da escludere,
in sede di atto pubblico, la possibilità di
un impegno scritto di vendere l’immobile successivamente.
◆◆◆
Desidero affittare un appartamento con
la cedolare secca. Nello stesso stabile affitterei alla stessa persona anche un box
auto. Il rogito dell’alloggio e quello del
box sono stati fatti in momenti diversi.
Come mi devo comportare con la stipula del contratto? Posso fare un unico
contratto e optare per la cedolare secca?
Teresa - Neo assunta
Il fatto che il rogito del box sia stato fatto in un secondo tempo rispetto
all’abitazione (o viceversa) non esclude
il fatto che possa essere pertinenziale
all’abitazione stessa. Neppure il fatto
che abbiano mappali diversi (quindi
che non siano nello stesso stabile) ne
esclude la pertinenzialità. In merito
alla nozione di pertinenza si fa riferimento alla nozione civilistica: ciò che
conta è che si tratti di beni posti a servizio o ornamento dell’abitazione. Per
poter usufruire quindi del regime di
cedolare secca è indispensabile che il
box sia incluso nello stesso contratto
di locazione dell’immobile cui fa riferimento. Si deve quindi stipulare un unico contratto per appartamento e box
ed in fase di registrazione scegliere di
aderire al regime di cedolare secca.
l’avvocato risponde
Pubblichiamo alcuni dei quesiti posti dai nostri
lettori all’Avvocato Giuseppina Verduci alla
quale abbiamo chiesto, per ciascuno di essi,
di esprimere il suo parere. Come al solito
tra le richieste pervenute in redazione si è
cercato di scegliere quelle con una valenza
di interesse generale.
Potete inviare le vostre domande per l’Avvocato
Verduci direttamente a [email protected]
Mi scrive una studentessa che desidera,
per ovvi motivi, restare nell’anonimato.
Gentile Avvocato,
sono un’aspirante studentessa universitaria e quest’anno mi sottoporrò per il
secondo anno al test di ammissione alla
Facoltà di Medicina e Chirurgia poiché
l’anno scorso purtroppo non sono riuscita a superarlo.
Non ho presentato alcun ricorso, tuttavia, a mio parere, il test di ammissione
non era regolare poiché vi erano delle
domande con cinque soluzioni tutte
completamente errate, e poi erano presenti delle domande con più di una risposta esatta. Vorrei avere indicazioni
precise sul punto prima di affrontare il
nuovo test.
nullamento della graduatoria, ai sensi
dell’articolo 21 nonies della legge 241
del 1990. L’annullamento di tali quesiti
in via di autotutela, deve essere vagliato alla luce dei consueti canoni dell’interesse pubblico concreto e attuale
all’annullamento di atto illegittimo, al
ragionevole lasso temporale, alla valutazione comparativa dei contrapposti
interessi pubblici e privati. Nella fattispecie in questione sussistevano sia
l’illegittimità dell’atto amministrativo-graduatoria; sia l’interesse pubblico concreto e attuale a rimuovere l’illegittimità, e il rispetto di un termine
ragionevole per l’esercizio dell’autotutela.
Occorre sottolineare inoltre che a fronte di uno o più quesiti inesatti, l’Amministrazione, nel caso di specie l’Università, nell’esercizio discrezionale del
potere di autotutela, aveva in teoria
due alternative: annullare solo i quesiti
inesatti, oppure annullare l’intera prova concorsuale relativa all’ammissione
al corso di laurea. “Siffatta scelta costituisce merito amministrativo e implica
valutazioni di opportunità riservate
all’Amministrazione, sindacabili in sede
giurisdizionale solo in caso di manifesta
irragionevolezza o travisamento”.
Le preciso, inoltre, quanto sarebbe possibile fare nel caso in cui lo strumento dell’autotutela non dia esito o dia
un esito inadeguato. In caso di inerzia
dell’Università, ossia laddove la Pubblica Amministrazione non dovesse
decidere di esercitare il suo potere di
autotutela totale o parziale, successivamente all’approvazione e alla pubblicazione della graduatoria dei vincitori
ammessi al corso, è possibile impugnare con ricorso giurisdizionale al Tar, il
provvedimento amministrativo sfavorevole. Cordiali saluti ed in “bocca al
lupo” per il prossimo test.
Grazie in anticipo per la sua collaborazione.
Gentile studentessa,
le preciso quanto stabilito nella recente
sentenza del Consiglio di Stato, sezione
VI, del 18 giugno 2012, n° 3541:
“Costituisce prescrizione imperativa
quella secondo cui ogni quesito relativo
al test di ammissione al corso universitario deve prevedere una sola risposta
esatta tra le cinque proposte.
Ne consegue che sono illegittimi non
solo i quesiti che non prevedono nessuna risposta esatta, ma anche quelli che
prevedono più di una risposta esatta”.
A mio parere sarebbe stato opportuno,
con tempestività, inoltrare alla Pubblica Amministrazione, un’istanza di
annullamento della procedura concorsuale in autotutela, ovviamente prima
della pubblicazione delle graduatorie.
Sussistevano, infatti, a mio modesto
avviso e per quanto da Lei rappresentatomi i requisiti per chiedere l’an-
settembre 2014 | Plus Magazine | GLI ESPERTI RISPONDONO
95
La parola
ai lettori
Per scrivere alla Redazione
Plus Magazine: [email protected]
Spettabile FABI Plus,
forse mi è sfuggito ma esistono offerte per villaggi
vacanze all’estero? Con i piani ferie sempre più difficili
da concordare, spesso mi trovo ad avere giorni di vacanza in periodi improponibili in Italia.
Alice - Neo assunta
Sì certamente Alice. Le consiglio il sito del Tour Operator Alpitour World con ottime mete in tutto il mondo
oppure quello dell’agenzia Sira Viaggi che propone numerose offerte per partenze in diversi periodi dell’anno.
◆◆◆
Buongiorno,
chiaritemi un dubbio, ma questo decantato centro
servizi FABI Plus non è la fotocopia di uno dei tanti circoli ricreativi che esistono da decine e decine di anni?
Dove sta la differenza? Tranne forse che i circoli bancari usano il denaro delle banche e questo invece usa i
soldi delle nostre quote associative?
Valeriano
Buongiorno Valeriano,
dubbio legittimo. Vediamo di chiarire meglio. In effetti la nostra è un’Associazione non riconosciuta senza
fini di lucro (come la maggioranza dei circoli aziendali)
ma essendo di emanazione sindacale (della FABI
di Torino appunto) non gode ovviamente di alcun
contributo aziendale. Le entrate derivano dalla
FABI di Torino in quanto promotrice dell’attività
e tramite una quota annuale che viene erogata
senza aumento delle quote associative, oltre che
dai contributi versati dai familiari e dagli aggregati degli iscritti/e FABI.
Va sottolineato che i servizi di FABI Plus sono
solo in parte paragonabili a quelli tradizionali dei
circoli ricreativi, in quanto l’Associazione copre un
campo ben più vasto e realizza molte convenzioni
anche in campo fiscale, legale, notarile, etc...
Tenga inoltre presente che non tutte le banche
sono dotate di un circolo aziendale (molte li stanno eliminando o riducendone le attività) mentre
le più piccole non hanno la forza numerica e contrattuale per costituirne uno.
◆◆◆
Spettabile Redazione,
sono un nuovo iscritto, volevo complimentarmi con la vostra Associazione per tutta la
serie di servizi che propone e sottolineare che
proprio questo mi ha fatto propendere per la
vostra sigla.
Maurizio
Grazie Maurizio, ci fa
piacere che le nostre iniziative siano seguite ed apprezzate. Per quanto riguarda
la scelta sindacale che hai
fatto, la nostra Associazione si propone di essere un
complemento a quella sindacale, fornendo soluzioni e
agevolazioni che aumentano le possibilità degli iscritti
e delle iscritte.
96
PLUS MAGAZINE
Periodico trimestrale dell’Associazione
Fabi Plus per la cultura e il tempo libero
Numero 28 - settembre 2014
Reg. presso il tribunale di Torino
n. 5919 dell’8/11/2005
Redazione e Amministrazione
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
www.fabiplus.org/magazine.html
[email protected]
Direttore editoriale
Paola Gomiero
Direttore responsabile
Mauro Bossola
In questo numero:
2Copertina
6 Protagonisti
10 Tecnofuturo
14 Eventi
16 Eventi
18 Protagonisti
22 Protagonisti
24 Moda
30 Medicina e salute
32 Medicina e salute
34 Medicina e salute
38 Recensioni
44 M
appamondo
50 Iniziative associati
56 Eventi
Carlo Lucarelli: l’uomo a caccia di misteri
Ferzan Özpetek: Rosso Istanbul, colori e misteri nella sua vita
Usa Europa Italia. Quale strada per la ripresa e quale ruolo
delle nuove tecnologie? Intervista a Luigi Zingales
Mostra del Cinema di Venezia: Giorgio Napolitano tra le star
Taormina Film Fest: sessantesima edizione dedicata alle donne
Ernesto Olivero: 50 anni di Sermig
Marcello Cicchitti: il futuro delle assicurazioni tra broker e internet
Autumn leaves
Imparare un corretto stile alimentare si può: IRM - Indagini
Ricerche Mediche
Alluce valgo e dita “a martello”, nuovi orizzonti con la chirurgia mininvasiva: Dr. Vincenzo Langerame
Alimentazione e sport, il connubio vincente: Dr. ssa Elisabetta Zecchin
Film, libri, fumetti, mostre, musica, teatri
Cambogia: in viaggio tra templi e giungla
Convenzioni nazionali
Tutto pronto a Torino per il Salone del Gusto e Terra Madre 2014
Caporedattore
Pietro Gentile
Segreteria di redazione
Chiara Attolico
Photo editor
Alessandro Lercara, Salvatore Taormina
Hanno collaborato a questo numero:
Benedetta Breveglieri, Dario Migliardi,
Barbara Odetto, Barbara Oggero, Giuliana
Rebaudo, Mariangela Salvalaggio,
Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi.
LUS
IP
FAB
SU
Fotografie
Archivio Stilisti, Archivio Slow Food, Pietro Gentile,
Barbara Oggero.
Torino:
vivere la città
Pubblicità
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La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti.
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È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti
di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore.
Gusti e piaceri
60 Cà Mentin: charme e cucina sostenibile
61 La Bottega del Gusto: un bistrot stile parigino nel cuore di Torino
62 Tre da Tre: tre fratelli e dieci anni di successi
64 Ristorante La Piola: nuove
atmosfere in cucina
Eventi
66 Berlino - Torino, andata e ritorno
Idee e servizi
70 Nonsolofashion: i professionisti della moda e degli eventi al tuo servizio
71 Il Gioielliere: eleganza, tradizione orafa ed esclusività
72 Chiesa srl e Chiesa Viaggi: leader del turismo su strada e della vacanza organizzata
74 Alla Città di Torino: capi sartoriali per l’uomo attento ai dettagli
75 Gallo Domus: domotica per la casa del futuro
76 Il Talpino: l’ottico per tutta la famiglia
Comunicazione e immagine
78 La resilienza
di Modernacomunicazione
Protagonisti
80 Mi piacciono le donne paffute: parola di Xu Hong Fei
Visite guidate
84 Scoprire Torino e non solo:
programma settembre - dicembre
Gite e spettacoli
86 Proposte settembre - dicembre
Conferenze e corsi
88 Proposte settembre - novembre
89 Convenzioni territoriali
91 I luoghi del gusto
92 Gli esperti rispondono
96 La parola ai lettori
PLUS MAGAZINE
28
IN QUESTO NUMERO
FERZAN ÖZPETEK
ROSSO ISTANBUL,
COLORI E MISTERI NELLA SUA VITA
LUIGI ZINGALEs
USA EUROPA Italia: qualE STRADA
PER LA RIPRESA E QUALE RUOLO
DELLE NUOVE TECNOLOGIE
71ª MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
GIORGIO NAPOLITANO TRA LE STAR
TAORMINA FILM FEST
SESSANTESIMA EDIZIONE
DEDICATA ALLE DONNE
ERNESTO OLIVERO
50 ANNI DI SERMIG
TORINO
TUTTO PRONTO PER IL SALONE DEL GUSTO
E TERRA MADRE 2014
CARLO
LUCARELLI
l’uomo a caccia di misteri
Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero
Pubblicazione trimestrale Numero XXVIII- settembre 2014
Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NO/TORINO N._3/2014
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