Relazione Federesco

L’efficienza energetica e le ESCO
Claudio G. Ferrari
Efficientamento energetico: nuova sfida per l’impresa profit e non profit
Brescia, 25 febbraio 2014
“…i problemi non possono essere risolti
dallo stesso atteggiamento mentale che
li ha creati…”
Albert Einstein
2/87
SOMMARIO
Sezione 1
•
I vantaggi dell’efficienza energetica
•
I nuovi obblighi per la Pubblica Amministrazione
•
Il monitoraggio: strumento strategico per l’efficienza energetica
•
I Titoli di Efficienza Energetica
•
Sistemi di Gestione dell’Energia – ISO 50001
•
Il finanziamento tramite terzi
•
Cosa è una ESCO
3/87
L’ATTUALE SISTEMA ENERGETICO - PERDITE ENERGETICHE
L’attuale sistema energetico comporta: spreco di risorse energetiche e quindi economiche.
Fonte: Amory B. Lovins, “More Profit with Less Carbon”; Scientific American Magazine, 09/2005
4/87
LE PRINCIPALI AZIONI DI RIDUZIONE DELLA CO2
SVILUPPO SOSTENIBILE
A livello globale, l’obiettivo di riduzione
delle emissioni di CO2 viene perseguito
attraverso tre azioni principali:
• Cattura e sequestro del carbonio
• Sviluppo di energia da fonti rinnovabili
• Efficienza energetica, a sua volta attuata
attraverso :
− riduzione dei consumi
− generazione distribuita
Solo attraverso l’efficienza energetica,
rispettando gli obiettivi ad oggi definiti
(-20% al 2020 rispetto al 2005), la
Commissione Europea stima a livello
europeo un risparmio ottenibile di circa 100
miliardi di euro all’anno.
Sviluppo
dell’efficienza
energetica:
Cattura e
sequestro
del carbonio
L’obiettivo
ultimo è la
riduzione delle
emissioni di
CO2 in
atmosfera
• Interventi di
riduzione del
fabbisogno
• Generazione
Distribuita
Passaggio dalle fonti
convenzionali alle fonti
rinnovabili
5/87
L’ATTUALE SISTEMA ENERGETICO - COSTI ENERGETICI
COSTO DEL KWH ELETTRICO DA VARIE FONTI
Fonte: Lazard 2008 for NARUC (Associazione USA per lo studio dei servizi pubblici fondamentali)
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20 ANNI DI EVOLUZIONE NORMATIVA
Europa
Mondo
1990
I Rapporto Valutazione
IPCC (1989)
Convenzione Quadro
Cambiamenti Climatici
(1992)
II Rapporto Valutazione
IPCC (1995)
Protocollo di Kyoto
(1997)
Direttiva 93/76/CEE
(1993)
Italia
Piano energetico
nazionale (1991)
Impianti termici (1993)
D.Lgs. 79/1999
Recepimento 96/92/CE
2000
2005
2007
2008
2009
2012
III Rapporto Valutazione
IPCC (2001)
Entrata in vigore del
Protocollo di Kyoto
(2005)
Rapporto Stern (2006)
IV Rapporto Valutazione
IPCC (2007)
Fonti energetiche
rinnovabili (2001)
Direttiva 2002/91/CE
Rendimento energetico
edilizia
Biocarburanti (2003)
Emission Trading System
(2003)
Cogenerazione (2004)
Progettazione
ecocompatibile prodotti
(2005)
Fare di più con meno
(2005)
Direttiva 2006/32/CE
Efficienza usi finali
energia
Libro Verde Efficienza
Energetica (2006)
Direttiva 2008/28/CE
Definizione Politica
Energetica Europea
(2008)
Direttiva 2012/27/UE
Direttiva 2010/31/UE
Direttiva 2009/28/CE
Direttiva 2009/29/CE
Titoli Efficienza
Energetica (2001)
D.Lgs. 387/2003
DM 20/07/2004 Titoli
Efficienza Energetica
Riordino settore
energetico (2004)
D.Lgs. 192/2005
Recepimento 2002/91/CE
Regolamentazione
Certificati Verdi (2005)
Incentivi al fotovoltaico
(2005)
D.Lgs. 216/2006 (ETS)
Legge finanziaria 2007
D.Lgs. 20/2007
(cogenerazione)
Incentivi al fotovoltaico
(2007-2012)
DM 21/12/2007 Titoli
Efficienza Energetica
Liberalizzazione mercati
energia (2007)
Finanziaria 2008
Piano Azione Italiano
Efficienza Energetica
2007
DM MATTM 07/03/2012
D.Lgs. 115/2008
Valori limite fabbisogni
energia (2008)
Incentivazione fonti
rinnovabili (2008)
Finanziaria 2009
Linee Guida
certificazione energetica
(2009)
DPR 59/2009
Regolamento ex D.Lgs.
192/2005
Legge 99/2009
Disposizioni materia di
energia
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NORMATIVE E ATTI RILEVANTI SULL’EFFICIENZA ENERGETICA
•
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•
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•
D.Lgs. 192/2005 (Obblighi attuali per la PA in materia di rendimento energetico in edilizia)
D.Lgs. 115/2008 (Obblighi attuali per la PA in materia di efficienza energetica negli usi finali)
D.Lgs. 99/2009 (Supporto del GSE alle Pubbliche Amministrazioni)
Direttiva 2010/31/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di rendimento energetico in edilizia)
D.Lgs. 28/2011 (Recepimento Direttiva EU su fonti rinnovabili)
D.L. 98/2011, convertito con modificazioni dalla Legge 111/2011 (Nuove competenza dell’Agenzia del
Demanio in materia di patrimonio immobiliare)
Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica 2011
DM Ministero Ambiente 7 marzo 2012 (Criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di gara della PA)
Legge 94/2012, di conversione del D.L. 52/2012 (Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa
pubblica - Spending Review), Art. 14
Direttiva 2012/27/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di efficienza energetica negli usi finali)
DM MSE 28/12/2012 Conto Termico
DM MSE 28/12/2012 Titoli di Efficienza energetica
DM Ministero Ambiente 8 marzo 2013 (Strategia Energetica Nazionale - SEN 2012)
D.L. 63/2013 (Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE, sulla prestazione energetica
nell'edilizia)
DPR 74/2013 (Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione,
controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli
edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari)
DPR 75/2013 (Regolamento recante disciplina dei criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e
l'indipendenza degli esperti e degli organismi a cui affidare la certificazione energetica degli edifici)
8/87
Il PAEE e la Proposta di Direttiva Europea 2012/27/UE pongono l’efficienza
energetica e la generazione distribuita tra le priorità della strategia politica ed
economica per i prossimi anni.
«Il risparmio non è 107 miliardi di euro l’anno, come stimato dall’UE, ma circa 200 miliardi
di euro l’anno, perché la riduzione del 20% dei consumi comporterà anche una riduzione
del prezzo dell’energia.» (Stime di Ecofys per Friends of the Earth Europe e Climate Action Network Europe, pubblicate
in “Saving Energy: bringing down Europe’s energy prices”)
Il PAEE stima che, per raggiungere gli obiettivi al 2020, sono necessari in Italia tra i 50 e
i 100 mld € di nuovi investimenti.
Confindustria stima che gli investimenti nel settore energetico comporteranno un
incremento occupazionale di circa 1,6 milioni di unità di lavoro e che l’impatto
economico complessivo per il sistema Paese sarà pari a +15,3 mld €.
Sono necessarie risorse finanziarie prontamente disponibili: il
Finanziamento Tramite Terzi costituisce lo strumento che meglio soddisfa
queste esigenze. La Commissione Europea vede le Esco “come catalizzatori
del rinnovamento”.
9/87
L’ATTUALE SISTEMA ENERGETICO – POTENZIALITÀ E OBIETTIVI
L’ E F F I C I E N Z A E N E R G E T I C A
Realizzare interventi che consentano, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie, di
recuperare efficienza dagli impianti esistenti.
potenziale di
miglioramento:
25% - 40%
potenziale
tecnico di
riduzione dei
consumi: 40%
obiettivo di
riduzione dei
consumi del 20%
entro il 2020
Può essere realizzato grazie alla normativa già in vigore
Direttiva 2006/32/CE
impone
D.Lgs. 115/2008:
-9% tra 2008 e 2016
=
•sulla media annua della quantità di
energia distribuita o venduta ai
clienti finali tra il 2003 e il 2007
-9,6% al 2016
-10,8 Mtep/anno
10/87
IL DECRETO LEGISLATIVO 115/2008
Attuazione della Direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici
Crea
Definisce
un quadro di misure
volte al miglioramento
dell'efficienza degli usi
finali dell'energia
gli obiettivi indicativi, i
meccanismi, gli
incentivi e il quadro
istituzionale, finanziario
e giuridico.
[-9,6% entro il 2016]
le condizioni per lo
sviluppo e la
promozione di un
mercato dei servizi
energetici
Obbliga la Pubblica Amministrazione
contribuire al miglioramento della sicurezza dell'approvvigionamento energetico e
alla tutela dell'ambiente attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra
Stabilisce
FINALITÀ
ad applicare tutte le
disposizioni previste
a ricorrere agli strumenti
finanziari per il risparmio
energetico
a fare le diagnosi
energetiche e la
certificazione energetica
degli edifici pubblici
ad acquistare apparecchi,
impianti, autoveicoli e
attrezzature con ridotto
consumo energetico
per l'affidamento della
gestione dei servizi
energetici, in regime di
FTT, ad applicare il criterio
dell'offerta
economicamente più
vantaggiosa
11/87
IL DECRETO LEGISLATIVO 192/2005
Attuazione della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia
stabilire i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici al
fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la
diversificazione energetica, contribuire a conseguire gli obiettivi nazionali di limitazione delle
emissioni di gas a effetto serra posti dal Protocollo di Kyoto, promuovere la competitività dei
comparti più avanzati attraverso lo sviluppo tecnologico.
la metodologia per il calcolo delle
prestazioni energetiche integrate
degli edifici
l'applicazione di requisiti minimi in
materia di prestazioni energetiche
degli edifici
i criteri generali per la
certificazione energetica degli
edifici
Obbliga
Stabilisce
Disciplina
FINALITA’
il rispetto di specifici parametri,
livelli prestazionali e prescrizioni
(via via più stringenti col passare
degli anni) in caso di costruzione di
nuovi edifici, ristrutturazioni
integrali, ampliamenti di volume e
installazioni di impianti di
condizionamento invernale ed
estivo
alla predisposizione della
certificazione energetica in caso di
nuova costruzione,
ristrutturazione e per la richiesta di
incentivi
12/87
I VANTAGGI DELL’EFFICIENZA ENERGETICA
P R O D U C E L AV O R O
/
O C C U PA Z I O N E
il più importante dei vantaggi dell’efficienza energetica
Produrre energia da fonti
rinnovabili serve a poco se poi la si
spreca.
è necessaria:
CAPITAL
INTENSIVE
IMPIANTI DI GRANDI DIMENSIONI
LABOUR
INTENSIVE
EFFICIENZA E GENERAZIONE DISTRIBUITA
una politica di stretta
sinergia tra fonti
rinnovabili, generazione
distribuita ed efficienza
energetica
una politica comune
pubblico/privato in grado di
rendere partecipi i territori
dei vantaggi derivanti dalla
“rendita elettrica” , prima
tradizionale, ora
rinnovabile
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I VANTAGGI DELL’EFFICIENZA ENERGETICA
I vantaggi nelle realtà industriali sono molteplici
Riduzione dei consumi elettrici, termici e idrici
Riduzione delle emissioni climalteranti in atmosfera
Notevole impatto sia dal
punto di vista ambientale che
politico e sociale
Riduzione dei costi energetici
Ottenimento di un plus finanziario derivante dai TEE
generati dai risparmi (permettendo un più veloce rientro
dell’investimento complessivo)
Miglioramento dell’immagine aziendale, in qualità di
impresa virtuosa sotto il profilo della tutela al clima e
all’ambiente (gli interventi, per i quali verranno richiesti i
TEE, saranno “certificati” dall’AEEG)
Ruolo cruciale per le attività
di comunicazione e di
marketing rivolte al mercato
di riferimento, istituzionale e
del cliente finale
Nuovo posizionamento
nell’ambito energetico e
ambientale
14/87
I VANTAGGI DELL’EFFICIENZA ENERGETICA
RIDUZIONE DEL 20%
DEI CONSUMI
ENERGETICI
VANTAGGI
DIRETTI
Vantaggi
ambientali
Riduzione della
spesa per acquisto
energia
VANTAGGI
INDIRETTI
Riduzione
dipendenza da
importazioni di
combustibili fossili
Aumento
dell’occupazione
Aumento del
risparmio
economico
Il risparmio non è 107 miliardi di euro
l’anno, come stimato dall’UE, ma circa
200 miliardi di euro l’anno, perché la
riduzione del 20% dei consumi comporterà
anche una riduzione del prezzo
dell’energia*.
* Stime di Ecofys per Freinds of the Earth Europe e Climate Action Network Europe, pubblicate in “Saving Energy: bringing
down Europe’s energy prices”
15/87
Fonte: Confindustria
16/87
* Calcolato considerando il valore di 75 dollari al barile di petrolio e un cambio Dollaro-Euro pari a 1,25
** Calcolata considerando il valore di 25 €/tonnellata di CO2
Fonte: Confindustria
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VALENZA INFRASTRUTTURALE E STRATEGICA
È UN’ATTIVITÀ
INFRASTRUTTURA
LE ALTAMENTE
STRATEGICA.
E’ NECESSARIO
SVILUPPARE LA
GENERAZIONE
DISTRIBUITA E
LE RETI INTERNE
DI UTENZA
È NECESSARIO
SVILUPPARE
FILIERA DI
RICERCA
TECNOLOGICA
NAZIONALE
CREA POSTI DI
LAVORO
E’ NECESSARIO
CREARE
CULTURA
EFFICIENZA
ENERGETIC
A
È
NECESSARIO
SVILUPPARE
SISTEMI DI
GESTIONE
DELL’ENERGIA
È
AUTOLIQUIDANTE
, MA SERVE LA
FINANZA INIZIALE
È NECESSARIO
UN UNICO
INTERLOCUTO
RE A LIVELLO
GOVERNATIVO
18/87
SOMMARIO
Sezione 1
•
I vantaggi dell’efficienza energetica
•
I nuovi obblighi per la Pubblica Amministrazione
•
Il monitoraggio: strumento strategico per l’efficienza energetica
•
I Titoli di Efficienza Energetica
•
Sistemi di Gestione dell’Energia – ISO 50001
•
Il finanziamento tramite terzi
•
Cosa è una ESCO
19/87
DECRETO 7 MARZO 2012 DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE
Il 7 marzo 2012 è stato emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare il Decreto denominato “Piano d’azione per la sostenibilità
ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione”
OGGETTO E STRUTTURA DEL DECRETO
Il decreto contiene i criteri ambientali minimi che le stazioni appaltanti
pubbliche devono utilizzare nell’affidamento di:
• servizi di illuminazione e forza motrice,
• servizi di riscaldamento/raffrescamento (comprensivi dell’eventuale
trattamento dell’aria e della fornitura di acqua calda sanitaria)
affinché i relativi contratti d’appalto possano essere definiti verdi.
20/87
DECRETO 7 MARZO 2012 DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE
Tale decreto disciplina i criteri di selezione per le società che partecipino alle gare
d’appalto per la fornitura dei servizi energetici:
“Oltre a quanto previsto dalle leggi vigenti, i candidati per essere ammessi alla gara
d’appalto debbono avere capacità organizzativa, diagnostica, progettuale, gestionale,
economica e finanziaria almeno pari a quelle previste dalla norma UNI CEI 11352 sulle
società che forniscono servizi energetici”.
21/87
DECRETO 7 MARZO 2012 DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE
In particolare i candidati debbono:
1) disporre di personale con le competenze tecniche necessarie a realizzare
correttamente il servizio, riducendone gli impatti ambientali. L’offerente deve
presentare l’elenco del personale dedicato alla realizzazione del servizio.
Per il nuovo personale che dovesse essere dedicato alla realizzazione del servizio
durante l’esecuzione del contratto deve essere presentata analoga
documentazione prima che prenda servizio, a dimostrazione del fatto che si tratta
di personale già adeguatamente formato,
2) avere la capacità di eseguire il contratto con il minore impatto possibile
sull’ambiente attuando misure di gestione ambientale conformi ad uno schema
riconosciuto in sede internazionale (come il Regolamento CE 1221/2009-EMAS, la
norma ISO 14001 o equivalente).
Tutta la documentazione necessaria a testimoniare le competenze e le qualifiche
“non è richiesta all’offerente che dimostri di essere in possesso di certificazione di
parte terza che attesti il rispetto dei requisiti di cui alla norma UNI CEI 11339 o il
rispetto dei requisiti di cui alla norma UNI CEI 11352”.
22/87
NORMATIVE DI RIFERIMENTO PER IMMOBILI PUBBLICI
Direttiva 2012/27/UE
stabilisce che a partire dal 1˚ gennaio 2014 ogni anno debba essere ristrutturata il 3% della
superficie totale degli immobili di proprietà del Governo centrale per rispettare almeno i
requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti dallo Stato membro. Gli Stati membri
incoraggiano gli enti pubblici a:
a) adottare un piano di efficienza energetica
b) instaurare un sistema di gestione dell'energia, compresi audit energetici
c) ricorrere, se del caso, alle Esco e ai contratti di rendimento energetico per finanziare le
ristrutturazioni e attuare piani volti a mantenere o migliorare l'efficienza energetica a lungo
termine
Legge 94/2012
“Le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto (9
maggio 2014), sulla base delle indicazioni fornite dall’Agenzia del demanio, adottano misure
finalizzate al contenimento dei consumi di energia e all’efficientamento degli usi finali della
stessa”.
23/87
NORMATIVE DI RIFERIMENTO PER IMMOBILI PUBBLICI
D.Lgs. 192/2005 (coordinato con Legge 90 del 3 agosto 2013)
 Per edifici utilizzati da P.A. e aperti al pubblico con superficie utile totale > 500 m² (dal 9
luglio 2015 per superfici > 250 m²) è obbligatorio:
• redigere l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) entro il 31 gennaio 2014;
• affiggere APE all’ingresso dell’edificio.
 Il fondo di garanzia (art.22, comma 4, d.lgs. 3 marzo 2011, n.28) è utilizzabile per la
copertura delle spese relative alla redazione dell’APE.
 Per contratti relativi alla gestione di impianti termici o di climatizzazione degli edifici
pubblici è obbligatorio redigere l’APE.
 In caso di vendita, locazione, nuova costruzione o ristrutturazione importante degli
edifici, è obbligatorio redigere l’APE. In questi casi, per gli edifici aperti al pubblico con
superficie utile totale > 500 m², è anche obbligatorio affiggere APE all’ingresso
dell’edificio.
24/87
DIRETTIVA 2012/27/UE
 Direttiva 2012/27/UE - Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sull'efficienza energetica
che abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE
DA RECEPIRE ENTRO IL 5 GIUGNO 2014
Articolo 1 - Oggetto e ambito di applicazione
1. La presente direttiva stabilisce un quadro comune di misure per le promozione dell'efficienza
energetica nell'Unione al fine di garantire il conseguimento dell'obiettivo principale dell'Unione
relativo all'efficienza energetica del 20% entro il 2020 e di gettare le basi per ulteriori miglioramenti
del l'efficienza energetica al di là di tale data.
Essa stabilisce norme atte a rimuovere gli ostacoli sul mercato dell'energia e a superare le carenze
del mercato che frenano l'efficienza nella fornitura e nell'uso dell'energia e prevede la fissazione di
obiettivi nazionali indicativi in materia di efficienza energetica per il 2020.
2. I requisiti stabiliti dalla presente direttiva sono requisiti minimi e non impediscono ai singoli Stati
membri di mantenere o introdurre misure più rigorose. Tali misure sono compatibili con il diritto
dell'Unione. Qualora la normativa nazionale preveda misure più rigorose, gli Stati membri
notificano tale normativa alla Commissione.
Articolo 3 - Obiettivi di efficienza energetica
2. Entro il 30 giugno 2014 la Commissione valuta i progressi compiuti se l'Unione sia in grado di
raggiungere un consumo energetico non superiore a 1474 Mtoe di energia primaria e/o non
superiore a 1078 Mtoe di energia finale entro il 2020.
25/87
DIRETTIVA 2012/27/UE
Articolo 5 – Ruolo esemplare degli edifici degli enti pubblici
1. Fatto salvo l'articolo 7 della direttiva 2010/31/UE, ciascuno Stato membro garantisce che dal 1 gennaio
2014 il 3% della superficie coperta utile totale degli edifici riscaldati e/o raffreddati di proprietà del proprio
governo centrale e da esso occupati sia ristrutturata ogni anno per rispettare almeno i requisiti minimi di
prestazione energetica che esso ha stabilito in applicazione dell'articolo 4 della direttiva 2010/31/UE.
La quota del 3% è calcolata sulla superficie coperta totale degli edifici con una superficie coperta utile totale
superiore a 500 m2 di proprietà del governo centrale dello Stato membro interessato e da esso occupati che,
al 1 gennaio di ogni anno, non soddisfano i requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti in
applicazione dell'articolo 4 della direttiva 2010/31/UE. Tale soglia è portata a 250 m2 a partire dal 9 luglio
2015.
7. Tenendo in debito conto le rispettive competenze e l'assetto amministrativo, gli Stati membri
incoraggiano gli enti pubblici, anche a livello regionale e locale, e gli organismi di diritto pubblico
competenti per l'edilizia sociale, a:
a) adottare un piano di efficienza energetica, autonomo o nel quadro di un piano ambientale più
ampio, che contenga obiettivi e azioni specifici di risparmio energetico e di efficienza energetica,
nell'intento di conformarsi al ruolo esemplare degli edifici delle amministrazioni centrali di cui ai
paragrafi 1, 5 e 6;
b) instaurare un sistema di gestione dell'energia, compresi audit energetici, nel quadro dell'attuazione
di detto piano;
c) ricorrere, se del caso, alle società di servizi energetici e ai contratti di rendimento energetico per
finanziare le ristrutturazioni e attuare piani volti a mantenere o migliorare l'efficienza energetica a
lungo termine.
26/87
DIRETTIVA 2012/27/UE
Articolo 8 - Audit energetici e sistemi di gestione dell'energia
1. Gli Stati membri promuovono la disponibilità, per tutti i clienti finali, di audit energetici di elevata
qualità, efficaci in rapporto ai costi e:
a) svolti in maniera indipendente da esperti qualificati e/o accreditati secondo criteri di
qualificazione; o
b) eseguiti e sorvegliati da autorità indipendenti conformemente alla legislazione nazionale.
2. Gli Stati membri elaborano programmi intesi ad incoraggiare le PMI a sottoporsi a audit energetici
e favorire la successiva attuazione delle raccomandazioni risultanti da tali audit.
Gli Stati membri richiamano l'attenzione delle PMI, anche attraverso le rispettive organizzazioni
intermedie rappresentative, su esempi concreti di come i sistemi di gestione dell'energia possono
aiutarle nelle loro attività.
4. Gli Stati membri garantiscono che le imprese che non sono PMI siano soggette a un audit
energetico svolto in maniera indipendente ed efficiente in termini di costi da esperti qualificati e/o
accreditati o eseguito e sorvegliato da autorità indipendenti conformemente alla legislazione
nazionale entro il 5 dicembre 2015 e almeno ogni quattro anni dalla data del precedente audit
energetico.
6. Le imprese che non sono PMI e che attuano un sistema di gestione dell'energia o ambientale sono
esentate dai requisiti di cui al paragrafo 4.
27/87
SPENDING REVIEW
LEGGE N. 94/2012
Conversione in legge del decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52, recante disposizioni
urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica
Articolo 14.
(Misure in tema di riduzione dei consumi di energia e di efficientamento degli usi
finali dell’energia)
1. Le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto,
sulla base delle indicazioni fornite dall’Agenzia del demanio, adottano misure finalizzate
al contenimento dei consumi di energia e all’efficientamento degli usi finali della stessa,
anche attraverso il ricorso ai contratti di servizio energia di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, e al decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115, e
anche nelle forme dei contratti di partenariato pubblico privato di cui all’articolo 3,
comma 15-ter, del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui
al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163. L'affidamento della gestione dei servizi
energetici di cui al presente comma deve avvenire con gara a evidenza pubblica, con le
modalità di cui all'articolo 15 del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115.
28/87
SOMMARIO
Sezione 1
•
I vantaggi dell’efficienza energetica
•
I nuovi obblighi per la Pubblica Amministrazione
•
Il monitoraggio: strumento strategico per l’efficienza energetica
•
I Titoli di Efficienza Energetica
•
Sistemi di Gestione dell’Energia – ISO 50001
•
Il finanziamento tramite terzi
•
Cosa è una ESCO
29/87
IL CONTESTO NORMATIVO - CE
 Comunicazione CE 241/2008
 Comunicazione CE 111/2009 e Raccomandazione CE 7604/2009 - Sull’uso delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione per agevolare la transizione verso
un’economia efficiente sotto il profilo energetico e a basse emissioni di carbonio
«Controllando e gestendo direttamente il consumo energetico, le TIC
(tecnologie dell’informazione e della comunicazione) possono
consentire incrementi di efficienza nei settori a maggiore consumo
energetico.
Recenti studi indicano che questa capacità può essere sfruttata per
ridurre fino al 17% il consumo energetico degli edifici nell’UE e per
ridurre fino al 27% le emissioni di carbonio nella logistica dei trasporti.»
«Prove con contatori intelligenti effettuate nell’UE dimostrano che fornendo
informazioni ai clienti sui loro reali consumi energetici è possibile arrivare fino
a riduzioni del 10%.»
«Si stima che i miglioramenti resi possibili dalle TIC in altri settori
potrebbero far risparmiare circa il 15% delle emissioni totali di carbonio
entro il 2020.»
30/87
EFFICIENZA ENERGETICA E MONITORAGGIO
Il sistema di monitoraggio riveste un ruolo fondamentale per l’ottimizzazione
energetica degli immobili e degli impianti
Attraverso la misurazione continua di tutti i parametri rilevanti (fabbisogni energetici,
potenze, dati microclimatici e macroclimatici, presenze del personale, ore di
funzionamento, ecc) e le informazioni normalizzate dei consumi che ne conseguono
permette di:
Assumere le migliori decisioni (in termini
di efficacia ed efficienza tecnica ed
economica) nella pianificazione degli
interventi di riqualificazione applicando
con oggettività criteri di efficacia /
necessità / priorità degli stessi (tenendo
conto delle varie tipologie di intervento).
Assumere le migliori decisioni derivanti
dalla misurazione a posteriori del reale
grado di miglioramento in termini di
efficienza energetica consentendo una
oggettiva
applicazione
di
modelli
finanziari (project financing).
31/87
I VANTAGGI DEL MONITORAGGIO
1.
2.
Risparmio energetico ed economico derivante da:

Sensibilizzazione del personale

Ottimizzazione energetica

Realizzazione di interventi
Supporto nella progettazione degli interventi
3. Supporto nella identificazione e ottimizzazione della documentazione tecnica
di gara
4.
Ottimizzazione della gestione post-intervento
5.
Presupposto per le verifiche di conformità dei contratti
32/87
AMBITI DI APPLICAZIONE
La Missione è quella di offrire servizi standardizzati e/o soluzioni mirate volte al
monitoraggio di tutti i parametri rilevanti del settore energetico e ambientale.
Controllo e gestione
•
•
•
•
•
•
Verifiche conformità
• Verifiche di conformità contratti di forniture e servizi (DPR
207/2010 - Regolamento di esecuzione del D.Lgs. 163/2006.)
Ottimizzazione
• Individuazione e realizzazione interventi di ottimizzazione
Diagnosi e certificazione energetica
Controllo e gestione consumo energetico (ISO 50001)
Misure per settore TEE
Progettazione degli interventi
Energy e building management
Smart energy
33/87
IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO
Analisi strumenti e standard
• analisi della sensoristica per il caso specifico;
• analisi degli standard di riferimento;
• analisi delle architetture applicative conformi agli standard;
Definizione obiettivi
• definizione degli obiettivi della Committenza;
• analisi presso la Committenza della situazione esistente;
• definizione dei requisiti funzionali e non funzionali del sistema;
Progettazione e realizzazione
•
•
•
•
scelta della sensoristica, delle modalità e tecnologie di acquisizione dati;
disegno del modello dei dati;
disegno dell’architettura di sistema;
approfondimento sulla rappresentazione spaziale degli oggetti e sui metodi
di analisi spaziale;
• predisposizione della documentazione sui risultati della ricerca.
34/87
PROGETTO DI MONITORAGGIO
Fasi del progetto di
Monitoraggio
Raccolta dati relativi
alle misure elettriche
Analisi dei dati
di consumo
Ricezione bollette e
archiviazione
Cruscotti
Reporting e
Analisi
Supporto alle
direttive per
l’ottimizzazione
PreLex
Assegnazione
Assegnazione
Elaborazione ed
Elaborazione
edinvio
invio
Approvazione
Ragioniere
Generale
Firma ?
Riesame?
Ufficio di Coordinamento
Si
Inizio
processo
Modifica P finale
Verifica sigle
Assegnazione
Si
Riesame?
Modifica P
finale
No
No
Ricezione RdP
Segreteria Ispettorato
Capofila
Fine
processo
Si
No
Acquisizione e
fascicolazione
Ricezione e
consultazione
P finale
Presa in
carico?
No
Invio parere
finale per
richiesta visti
Ricezione visti e
validazione
P finale
No
Assegnazione
Sì
Riesame?
No
Sì
No
Modifica?
Sì
Si
Riesame?
Modifica P e sigla
Ufficio Competente
Ufficio Responsabile Ispettorato
Capofila
Ricezione RdP
Presa in
carico?
Consultazione
SP in II e SP
Sì
Assegnazione fascicolo ad
un faldone
Produzione e
inserimento P finale
Assegnazione
Sigla P finale
Ricezione RdP
Presa in
carico?
Uscita dal
processo
No
Produzione e
inserimento SP
Uff. Competente Uff. Responsabile Ispettorato
in IIa
in IIa
Segreteria Ispettorato in Iia
Sì
•Raccolta dei dati di
consumo energetico relativi
ai contatori elettrici dei
siti/enti/reparti distribuiti
per aree geografiche.
Monitoraggio cabine MT
attraverso l’installazione di
sensori e rilevatori nelle
rispettive sottocabine
•Raccolta e
visualizzazione dei
dati di consumo
attraverso la
creazione di una
base dati storica
•Ricezione File
relativi ai contratti,
bollette, ecc.
•Lettura e
interpretazione dei
dati (OCR)
•Archiviazione dei
dati con i relativi
metadati
•Visualizzazione,
navigazione e alert
sui dati di consumo
e di spesa
•Scenari di
simulazione piani
tariffari, costo
unitario
Ricezione RdP
Presa in
carico?
Ricezione P finale
Ricezione e
consultazione
SP in IIa
Uscita dal
processo
No
Riesame?
No
Smistamento uffici
responsabili e
competenti visti
Invio SP in IIa
No
Sì
Modifica?
Assegnazione Ufficio
Responsabile e Competenti in IIa
Sì
Modifica SP in IIa
Sigla P finale
Sì
Sì
Ricezione RdP
Ricezione P finale
No
Presa in
carico?
Produzione
SP in IIa
Sì
Assegnazione Ufficio
Competente in II
Presa in
carico?
Invio SP alla
Segreteria
Isp. in IIa
Visto
Ricezione P finale
No
Uscita dal
processo
Elaborazione
sottoparere
Visto
Si
•Analisi e
report
predittivi
•Ottimizzazion
e in caso di
anomalie tra
consumo
misurato e
consumo
calcolato
35/87
ESEMPIO PRATICO
“Razionalizzare i consumi energetici del sistema edificio – impianto”
Punto di partenza: analisi delle criticità
 Il costo energetico è spesso una voce marginale nei bilanci delle aziende
 Le bollette energetiche sono di difficile comprensione
 Il fenomeno energetico è complesso, dinamico e dipendente da fattori esterni
 La valorizzazione economica dell’energia consumata non è di “dominio pubblico” nelle aziende
 Esiste una dicotomia di obiettivi tra chi progetta edifici/impianti, chi li utilizza e chi le manutiene
 La destinazione d’uso di un edificio può cambiare durante la sua “vita utile”
Passo successivo: conoscere
•
L’installazione di smart meter a cui sono collegati vari tipi di sensori permette di rilevare, in
tempo reale, l’andamento di tutti i vettori energetici. I dati rilevati confluiscono
automaticamente nel Data Base centralizzato e la loro analisi permette la comprensione delle
dinamiche delle varie grandezze, le loro correlazioni con il funzionamento dell’azienda, ma
anche la loro interdipendenza da fattori esogeni come quelli climatici.
36/87
IL SISTEMA LUM&N
Il sistema di telecontrollo su onde radio per una smart city
Illuminazione Pubblica
Servizio pubblico che consiste nell’illuminazione di spazi di libera circolazione.
Generalmente è offerto dal Comune che ha il compito di:
• Acquistare l’impianto
• Installarlo
• Provvedere al mantenimento
Telecontrollo
Possibilità di pilotare, controllare e gestire da remoto installazioni tecnologiche:
• Aumenta l’efficienza e la sicurezza
• Riduce i costi
Servizi al Cittadino
Possibili servizi da erogare:
• Wi-Fi
• Impianto di Video-Sorveglianza
• Informazioni Pubbliche (Traffico, Parcheggi)
• Informazioni Ambiente (Meteo, Inquinamento)
• Stazioni Ricarica Mezzi Elettrici
• Chiamata Pronto Intervento e Teleassistenza
37/87
IL SISTEMA LUM&N
Illuminazione Pubblica = simbolo di progresso:
-
Migliora la vivibilità
Aumenta la sicurezza globale
Rete Urbana presente sul 100% del territorio
Utilizzo dei lampioni come punti di Invio/Ricezione
Un adeguato controllo permette
-
Ottimizzare le prestazioni del servizio
Evitare inutili sprechi
Organizzare le opere di manutenzione
Preservare l’ambiente dall’inquinamento
E’ in corso una GRANDE RIVOLUZIONE TECNOLOGICA
del sistema della Pubblica Illuminazione
Geosystems Group S.r.l precede tale rivoluzione sviluppando
Obiettivi:
- Risparmio energetico
- Tutela ambientale
- Offerta di nuovi servizi innovativi ai cittadini
38/87
SISTEMA DI BUSINESS
Mercato
Green Consulting
PA
Trasporti
Partner
tecnologici
Partner
scientifici
ICT & Energy
Service
Center
Servizi
Energy
Consultant
Company
Banche
Finanziamenti
Industria
VERIFICHE DI CONFORMITÀ
 D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 - Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.
163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE
e 2004/18/CE» Artt. 312-325
Art. 312. Oggetto delle attività di verifica di conformità
1. I contratti pubblici di forniture e di servizi sono soggetti a verifica di conformità al fine di accertarne la
regolare esecuzione, rispetto alle condizioni ed ai termini stabiliti nel contratto, ….
2. Le attività di verifica di conformità sono dirette a certificare che le prestazioni contrattuali siano state
eseguite a regola d'arte sotto il profilo tecnico e funzionale, in conformità e nel rispetto delle condizioni,
modalità, termini e prescrizioni del contratto, nonché nel rispetto delle eventuali leggi di settore. Le attività di
verifica hanno, altresì, lo scopo di accertare che i dati risultanti dalla contabilità e dai documenti giustificativi
corrispondano fra loro e con le risultanze di fatto, fermi restando gli eventuali accertamenti tecnici previsti dalle
leggi di settore.
Art. 313.Termini delle attività di verifica di conformità
1. La verifica di conformità è avviata entro venti giorni dall’ultimazione della prestazione ovvero entro il
diverso termine previsto dal contratto.
2. E’ obbligatoria la verifica di conformità in corso di esecuzione, sempre che non sussistano le condizioni per il
rilascio dell’attestazione di regolare esecuzione:
a) nei casi in cui per la natura dei prodotti da fornire o dei servizi da prestare sia possibile soltanto
l’effettuazione di una verifica di conformità in corso di esecuzione contrattuale;
b) nei casi di appalti di forniture e di servizi con prestazioni continuative, secondo i criteri di periodicità
stabiliti nel contratto.
40/87
VERIFICHE DI CONFORMITÀ
3. In tutti gli altri casi, tenuto conto della natura delle prestazioni, del contenuto del contratto e di ogni
altra circostanza resta ferma la facoltà delle stazioni appaltanti di procedere a verifica di conformità in
corso di esecuzione al fine di accertare la piena e corretta esecuzione delle prestazioni contrattuali, con
la cadenza adeguata per un accertamento progressivo della regolare esecuzione delle prestazioni.
Art. 314. Incarico di verifica della conformità
1. La verifica di conformità è effettuata direttamente dal direttore dell’esecuzione del contratto.
2. Ove il responsabile del procedimento accerti che le prestazioni rientrino tra quelle di cui all’articolo 300,
comma 2, lettera b) [prestazioni particolarmente complesse sotto il profilo tecnologico ovvero che
richiedono l'apporto di una pluralità di competenze ovvero caratterizzate dall'utilizzo di componenti o di
processi produttivi innovativi o dalla necessità di elevate prestazioni per quanto riguarda la loro
funzionalità], la stazione appaltante attribuisce l'incarico della verifica di conformità ad un soggetto o
ad una commissione composta da due o tre soggetti che siano in possesso della competenza tecnica
eventualmente necessaria in relazione all’oggetto del contratto.
6. Ai fini del compenso spettante al soggetto esterno incaricato della verifica di conformità possono
essere utilizzate come criterio o base di riferimento, ove motivatamente ritenute adeguate, le tariffe
della categoria dell’ordine professionale di appartenenza. (…)
41/87
SOMMARIO
Sezione 1
•
I vantaggi dell’efficienza energetica
•
I nuovi obblighi per la Pubblica Amministrazione
•
Il monitoraggio: strumento strategico per l’efficienza energetica
•
I Titoli di Efficienza Energetica
•
Sistemi di Gestione dell’Energia – ISO 50001
•
Il finanziamento tramite terzi
•
Cosa è una ESCO
42/87
I TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (TEE)
I DM 20 luglio 2004 definiscono le modalità con cui i distributori di energia
elettrica e gas sono obbligati a conseguire crescenti livelli annuali di risparmio
energetico, attraverso l’acquisto di titoli commerciabili (TEE) che attestano
l'avvenuto risparmio energetico.
1 TEE = 1 TEP (Tonnellata Equivalente di Petrolio) = 5.347 kWhe o 11.627,9 kWht
1 TEE, attualmente, ha un valore di circa 95/100 euro
Una Esco, in qualità di Energy Service Company accreditata, è abilitata a
presentare all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (A.E.E.G.) la richiesta di
ottenimento dei TEE, in seguito ai risparmi energetici conseguiti grazie alla
realizzazione degli interventi di efficienza energetica.
43/87
TEE - DEFINIZIONE
I TEE sono titoli commerciabili che attestano l'avvenuto risparmio
energetico, quantificato in TEP risparmiate, grazie all’attuazione di specifici
interventi presso gli utenti finali.
I TEE, una volta ottenuti, possono essere venduti dalla Esco ai Soggetti
obbligati, direttamente o attraverso il Gestore del Mercato Elettrico (GME).
I TEE sono incompatibili con altre forme di incentivo pubblico.
 I TEE, nella maggioranza dei casi, vengono erogati per 5 anni («vita utile»)
 I risparmi di energia primaria contestuali sono moltiplicati per un
«coefficiente di durabilità» (tau) che relazione la «vita tecnica» alla «vita utile»
44/87
TEE - OBBLIGHI E MERCATO
Obblighi (Mtep/anno)
Elettrico
Gas
Totale
2005
0,1
0,1
0,2
2006
0,2
0,2
0,4
2007
0,4
0,4
0,8
2008
1,2
1,0
2,2
2009
1,8
1,4
3,2
2010
2,4
1,9
4,3
2011
3,1
2,2
5,3
2012
3,5
2,5
6,0
Obblighi (MTEE/anno)
2013
3,03
2,48
5,51
2014
3,71
3,04
6,75
2015
4,26
3,49
7,75
2016
5,23
4,28
9,51
45/87
TEE - I SOGGETTI COINVOLTI
DISTRIBUTORI ENERGIA
(SOGGETTI OBBLIGATI)
- Commercio TEE
- Progetti
AEEG/GSE
- Certificazione risparmi
- Rilascio TEE
- Contributo tariffario
- Verifiche e sanzioni
FINANZA
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
ESCO
- Commercio TEE
- Progetti (diretti o raccolta)
REGIONI
Programmazione sul
territorio
CLIENTI FINALI
Elaborazione Esco Italia. Fonte MAP
46/87
TEE - REGOLE
 I TEE sono normati e definiti dai DM 20/07/2004 che individuano
l’universo degli interventi di risparmio incentivabili (negli usi finali di
energia)
 Non sono ammissibili i progetti orientati al miglioramento dell'efficienza
energetica relativi agli impianti di generazione di energia elettrica
 Il meccanismo dei TEE è regolato dalle Linee Guida emanate dall’AEEG
con Delibera 103/2003, profondamente modificata dalla Delibera EEN
9/2011, in vigore dal 1 novembre 2011
 Le Linee Guida individuano, per una serie di interventi di risparmio basati
su tecnologie diffuse, Schede Tecniche di quantificazione dei risparmi
 tecnologie semplici: valutazioni risparmi standardizzate
 tecnologie complesse: valutazione risparmi analitiche
 Per le tecnologie meno diffuse (sempre nell’ambito dei DM 20/07/2004):
valutazione risparmi a consuntivo
47/87
TEE - METODI DI VALUTAZIONE DEI RISPARMI
Valutazione standardizzata
I metodi di valutazione standardizzata consentono di quantificare il risparmio
specifico lordo annuo dell’intervento attraverso la determinazione dei
risparmi relativi ad una singola unità fisica di riferimento (UFR), senza
procedere a misurazioni dirette.
La procedura di richiesta dei TEE è semplice e veloce, attraverso invio di
una Richiesta di Verifica e Certificazione dei risparmi (RVC).
Dimensione minima RVC: 20 TEE
Valutazione analitica
I metodi di valutazione analitica consentono di quantificare il risparmio lordo
conseguibile sulla base di un algoritmo di valutazione predefinito e della
misura diretta di alcuni parametri di funzionamento del sistema dopo
che è stato realizzato l’intervento.
La procedura di richiesta dei TEE è relativamente complessa e abbastanza
veloce, attraverso invio di una Richiesta di Verifica e Certificazione dei
risparmi (RVC).
Dimensione minima RVC: 40 TEE
48/87
TEE - METODI DI VALUTAZIONE DEI RISPARMI
Valutazione a consuntivo
I metodi di valutazione a consuntivo consentono di quantificare il risparmio
netto conseguibile attraverso uno o più interventi in conformità ad un
programma di misura proposto e approvato dal GSE.
La procedura di richiesta dei TEE è complessa e lenta, attraverso l’invio di
una Proposta di progetto e di programma di misura - PPPM e, poi, di
RVC almeno una volta all’anno.
Il GSE emette eventuale parere negativo entro 60 giorni, altrimenti la
PPPM è approvata.
I tempi di presentazione delle RVC sono stabiliti nella PPPM.
I TEE decorrono dalla data in cui viene avviato il programma di misura o
comunque, al più tardi, dopo 24 mesi dalla data di prima attivazione
dell’intervento.
Dimensione minima RVC: 60 TEE
49/87
TEE - ATTIVITÀ
La richiesta dei TEE si delinea attraverso due attività principali:
1.
Attività
preliminari
2.
Procedura di
richiesta dei TEE
individuazione
ambiti e interventi
di risparmio
energetico
misurazione
dell’energia
risparmiata
identificazione
sistema di misura
dell’energia
inoltro
all’AEEG/GSE di
richieste di
verifica e
certificazione dei
risparmi per 5
anni
definizione iter
procedurale e
tempistiche di
ottenimento dei
TEE
gestione
commerciale dei
TEE verificati e
certificati
dall’AEEG/GSE
50/87
TEE - L’IMPORTANZA DEL SISTEMA DI MISURA
Permette di quantificare il risparmio energetico effettivamente
conseguito con gli interventi realizzati, attraverso:
• misura ante-intervento (una tantum)
• misura post-intervento continuativa per 5 anni
51/87
SOMMARIO
Sezione 1
•
I vantaggi dell’efficienza energetica
•
I nuovi obblighi per la Pubblica Amministrazione
•
Il monitoraggio: strumento strategico per l’efficienza energetica
•
I Titoli di Efficienza Energetica
•
Sistemi di Gestione dell’Energia – ISO 50001
•
Il finanziamento tramite terzi
•
Cosa è una ESCO
52/87
IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA – CONTESTO NORMATIVO
Decreto legislativo 115/2008: Articolo 6 – Qualificazione dei fornitori e dei servizi energetici
1.
Allo scopo di promuovere un processo di incremento del livello di qualità e competenza tecnica per i
fornitori di servizi energetici, con uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico e' approvata, a
seguito dell'adozione di apposita norma tecnica UNI-CEI, una procedura di certificazione volontaria per le
ESCO di cui all'articolo 2, comma 1, lettera i), e per gli esperti in gestione dell'energia di cui all'articolo 2,
comma 1, lettera z).
2.
Allo scopo di promuovere un processo di incremento del livello di obiettività e di attendibilità per le
misure e i sistemi finalizzati al miglioramento dell'efficienza energetica, con uno o più decreti del Ministro
dello sviluppo economico e' approvata, a seguito dell'adozione di apposita norma tecnica da parte
dell'UNI-CEI, una procedura di certificazione per il sistema di gestione energia così come definito
dall'articolo 2, comma 1, lettera v), e per le diagnosi energetiche così come definite dall'articolo 2, comma
1, lettera n).
3.
Il Ministro dello sviluppo economico aggiorna i decreti di cui ai commi 1 e 2 all'eventuale normativa
tecnica europea emanata in riferimento ai medesimi commi.
4.
Fra i contratti che possono essere proposti nell'ambito della fornitura di un servizio energetico rientra il
contratto di servizio energia di cui all'articolo 1, comma 1, lettera p), del decreto del Presidente della
Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, rispondente a quanto stabilito dall'allegato II al presente decreto.
53/87
SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA – ISO 50001
La norma ISO 50001 specifica i requisiti per stabilire, attuare, mantenere
attivo e migliorare un Sistema di Gestione dell’Energia.
L’obiettivo generale è di supportare le organizzazioni a predisporre processi e
sistemi necessari per migliorare l’efficienza energetica.
54/87
SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA – ISO 50001
Ad oggi, la voce dei consumi energetici industriali viene considerata dai Produttori
un costo inevitabile dell’impresa che può essere gestito solo attraverso un minore
utilizzo.
I Produttori più all’avanguardia, invece, sono alla ricerca di risposte al problema della
gestione energetica, attraverso tre leve:
Ridurre
Spendere meno
Ottimizzare
Un sistema di gestione dell’energia, dopo un’analisi dettagliata delle perdite e degli
sprechi, consente di ottimizzare l’utilizzo energetico e permette di trasformare le
spese energetiche da costi strutturali in input aziendali.
Ciò da la possibilità di ridurre al minimo tale spesa e di controllare quindi il costo del
prodotto finale.
55/87
SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA – ISO 50001
1
Monitoraggio
dell’impianto
7
2
Valutazione
Monitoraggio
della
produzione
6
Reazione
Valutazioni e verifiche della
gestione energetica possono
aiutare
le
aziende
ad
identificare un’ampia gamma
di cambiamenti che possono
essere
introdotti
per
contribuire alla riduzione dei
consumi.
5
Controllo
4
Modellazione
3
Registrazione
dell’energia
nella distinta
di produzione
Non è necessario attuare tutte
le fasi in modo sequenziale, ma
la stabilità e i vantaggi
aumentano all’aumentare del
numero di fasi realizzate.
56/87
COSA MANCA SENZA UN SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA
Definizione della politica energetica
Elaborazione di un Energy Planning
Identificazione degli aspetti energetici significativi
Verifica delle prestazioni
57/87
VANTAGGI DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA
In futuro potrebbe essere avviata la certificazione dei bilanci energetici
aziendali di imprese aderenti al Sistema di Gestione dell’Energia (vedasi
PAEE 2011)
La certificazione è una prova che il Management è impegnato a rendere
sostenibile il sistema di gestione dell’energia e ne trae beneficio anche
l’immagine dell’Azienda
L’ottenimento dei Certificati Bianchi (TEE) potrebbe essere più semplice
per le aziende certificate
58/87
CICLO DI REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA
Do
Plan
Sistema,
attività,
obiettivo
Action
Check
59/87
DIAGRAMMA DI PIANIFICAZIONE ENERGETICA
INPUT
Bollette, produzione illuminazione, umidità,
grado giorno, requisiti legali
Pianificare cosa
considerare come
input e chi e quando
deve monitorare
Pianificare la frequenza delle
analisi, le procedure e il team,
pianificare come le
opportunità debbano essere
registrate e riesaminate
Analisi energetica
Analisi degli
usi e delle
variabili
connesse
Usi energetici
significativi e
personale
Opportunità
di miglioramento
STRUMENTI E TECNICHE
Grafici, tabelle, ecc.
OUTPUT ANALISI
ENERGETICA
• Indici di prestazione
• Baseline
• Obiettivi
• Target
• Action Plans
Pianificare quali
strumenti
devono essere
usati; come e chi
li utilizza
OPERATIVITA’
• Formazione
• Comunicazione
• Controllo operativo
• Approvvigionamento
• Progettazione
Pianificare
risorse, processi e
procedure
60/87
SOMMARIO
Sezione 1
•
I vantaggi dell’efficienza energetica
•
I nuovi obblighi per la Pubblica Amministrazione
•
Il monitoraggio: strumento strategico per l’efficienza energetica
•
I Titoli di Efficienza Energetica
•
Sistemi di Gestione dell’Energia – ISO 50001
•
Il finanziamento tramite terzi
•
Cosa è una ESCO
61/87
FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI (“FTT”) - DEFINIZIONE
Direttiva 93/76/CEE - art. 4
“Fornitura globale dei servizi di diagnosi, installazione, gestione, manutenzione
e finanziamento di un investimento finalizzato al miglioramento dell'efficienza
energetica secondo modalità per le quali il recupero del costo di questi servizi è in
funzione, in tutto o in parte, del livello di risparmio energetico.”
Istituito il fondo di rotazione per
il Finanziamento Tramite Terzi
(D.Lgs. 115/2008 – Art. 9)
ABROGATO
• Destinata quota di 25 milioni di
euro per gli interventi realizzati
tramite lo strumento del
finanziamento tramite terzi in cui
il terzo risulta essere una ESCO.
62/87
FTT – SCHEMA DI FUNZIONAMENTO
un committente, pubblico o privato, vuole effettuare un
intervento per ridurre i propri consumi energetici
SENZA
FTT
individua i fornitori e
destina le proprie
risorse finanziarie
per realizzare l’opera
il costo iniziale dell’opera è
tutto a
CARICO DEL COMMITTENTE
TRAMITE
FTT
individua una ESCO
che provvede a
ricercare sia i
fornitori che le
risorse finanziarie
il costo iniziale dell’opera è
tutto a
CARICO DELLA ESCO *
* in funzione della disponibilità bancaria
63/87
STRUMENTI OPERATIVI - FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI (“FTT”)
bolletta
energetica
investimenti
per il risparmio
energetico
risparmio
atteso
100 €
120 €
30% annuo
RECUPERO INVESTIMENTO DA PARTE DI ESCO
IPOTESI A
IPOTESI B
ammortamento a
ammortamento a
5 anni
15 anni
100%
50%
50%
risparmio
risparmio
risparmio
AD ESCO
AL CLIENTE
AD ESCO
64/87
FTT – RIPARTIZIONE DEI RISPARMI
Livello della spesa energetica
ESEMPIO DI SUDDIVISIONE FINANZIARIA CON IL FTT
100%
95%
RISPARMIO PER
L'UTENTE
70%
Recupero
investimento da
parte della Esco
Bolletta
energetic
a prima
degli
intervent
i+
manuten
zione
RISPARMIO PER L'UTENTE
Bolletta energetica dopo gli interventi +
manutenzione
0%
anni
-3 -2 -1 0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
65/87
FTT E PATTO DI STABILITÀ
Come previsto dalla Circolare n.5 del Ministero dell’Economia e delle Finanze del
14/02/2012, il Finanziamento Tramite Terzi non è escluso dai saldi del Patto di
Stabilità
I Comuni vincolati dal patto di stabilità possono
ricorrere al Finanziamento Tramite Terzi per la
realizzazione di interventi di efficienza
energetica sul territorio di propria competenza
66/87
GARANZIE PUBBLICHE SU PROGETTI A COMMESSA
Medio Credito Centrale - Circolare 617 del 25 maggio 2012
Criteri di valutazione economico-finanziaria per le imprese caratterizzate da cicli produttivi
ultrannuali e operanti su commessa o a progetto.
"Nell’ambito delle Disposizioni Operative è emersa la lacuna normativa data dall’assenza di modalità
per la selezione delle imprese non caratterizzate da continuità operativa, contraddistinte da un’alta
volatilità del fatturato, operanti su commessa o a progetto, le quali, per realizzare una determinata
iniziativa, sono chiamate a dotarsi, talvolta anche ricorrendo a forme di outsourcing, di un’adeguata
struttura produttiva.
Questa tipologia di imprese si distingue per un marcato disallineamento temporale dei flussi
finanziari, con una concentrazione dei costi nella fase iniziale e un rientro dei flussi attesi più o meno
graduale, collegato al ciclo economico dell’iniziativa.
A seguito della modifica normativa approvata, la valutazione economico-finanziaria dei dati storici
degli ultimi due bilanci effettuata sui modelli di scoring applicabili è integrata da un ulteriore modello
di analisi basato su business plan, con l’obiettivo di acquisire le informazioni necessarie per rilevare la
capacità dell’impresa di:
 realizzare la commessa o il progetto;
 di remunerare l’iniziativa.
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GARANZIE PUBBLICHE SU PROGETTI A COMMESSA
Di seguito si riportano gli elementi caratteristici per valutare la capacità di realizzazione e di
remunerazione dell’iniziativa alla base del modello di analisi fondato su business plan.
Capacità di realizzazione
 descrizione della struttura organizzativa dell’impresa (compreso outsourcing)
 descrizione della commessa o del progetto
 relazione sull’esperienza dell’impresa nella realizzazione di iniziative similari
 descrizione delle componenti di spesa
 definizione dei tempi di realizzazione dell’iniziativa
Capacità di remunerazione
 piano dei costi
 individuazione delle fonti finanziarie interne ed esterne per la copertura dell’iniziativa
 analisi del mercato di sbocco
 importi, qualificazione e orizzonte temporale dei rientri attesi
Ai fini dell’ammissibilità al Fondo di operazioni di finanziamento a favore di tali tipologie di imprese
sono state introdotte due specifiche condizioni vincolanti:
 mezzi propri, pari almeno al 10% del budget dell’iniziativa;
 durata del finanziamento collegata ciclo economico dell’iniziativa, comprensivo del
periodo di realizzazione della commessa o del progetto e dell’orizzonte temporale necessario
per il conseguimento dei rientri attesi.
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SOMMARIO
Sezione 1
•
I vantaggi dell’efficienza energetica
•
I nuovi obblighi per la Pubblica Amministrazione
•
Il monitoraggio: strumento strategico per l’efficienza energetica
•
I Titoli di Efficienza Energetica
•
Sistemi di Gestione dell’Energia – ISO 50001
•
Il finanziamento tramite terzi
•
Cosa è una ESCO
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COSA È UNA ESCO
D.Lgs. 115/2008 definisce una Energy Service Company
“Persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici ovvero altre misure di
miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell'utente e
ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi
forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza
energetica conseguito e sul raggiungimento di altri criteri di rendimento stabiliti”.
Norma UNI CEI 11352:2010 definisce i requisiti generali delle Esco
a) offrire un servizio di efficienza energetica
b) possedere le capacità organizzativa, diagnostica, progettuale, gestionale,
economica e finanziaria
c) offrire garanzia contrattuale di miglioramento dell'efficienza energetica
attraverso i servizi e le attività fornite, con assunzione in proprio dei rischi tecnici
e finanziari connessi con l'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi
concordati
d) collegare la remunerazione dei servizi e delle attività fornite al miglioramento
dell'efficienza energetica e ai risparmi conseguiti
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COSA È UNA ESCO: SETTORI DI MERCATO E ATTIVITÀ
Le Esco sono l’operatore di riferimento per tutte le tematiche energetiche
Le Esco sono soggetti specializzati nei settori:
• efficienza energetica (EE)
• energie rinnovabili (FER)
• generazione distribuita (GD)
Attività principali:
 Audit energetici
 Progettazione, realizzazione e
manutenzione interventi
 Monitoraggio energetico e ambientale
 Sistema Gestione Energia - ISO 50001
 Gestione titoli energetici: Titoli di Efficienza
EE - FER - GD
Gestione titoli
energetici
Formazione
Informazione
Comunicazione
Energetica (TEE), Certificati Verdi (CV), Quote Emissione
di CO2
 Reperimento risorse finanziarie
 Formazione, Informazione, Comunicazione
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COSA È UNA ESCO: SETTORI DI INTERVENTO E CLIENTI
settori di intervento
• Edilizia civile ed industriale
• Interventi sui processi produttivi
clienti
• privato: civile e industriale
• pubblica amministrazione centrale e periferica (ospedali,
ministeri, scuole, aziende partecipate, …)
Nel DM MATTM 07/03/2012 Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di gara
della Pubblica Amministrazione per l’acquisto di servizi energetici per gli edifici è espressa la
necessità per le società che forniranno tali servizi di disporre dei requisiti almeno pari a quelli
previsti dalla norma UNI CEI 11352 sulle Esco
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COSA È UNA ESCO: OPERATIVITÀ
1. Approccio strategico e operativo su tutta la filiera di riqualificazione energetica:
finalizzato al raggiungimento del massimo risparmio energetico.
2. Remunerazione in base al risparmio energetico conseguito
3. Finanziamento diretto o indiretto dell'intervento: Finanziamento Tramite Terzi
(FTT)
4. Garanzia al cliente del risparmio ottenuto
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COSA È UNA ESCO: VANTAGGI
1. Realizzazione di interventi con ridotte immobilizzazioni finanziarie
2. Affidamento della progettazione, degli interventi e della manutenzione a
qualificate competenze tecniche specifiche
3. Riduzione dei consumi e dei costi di gestione
4. «Certificazione» degli interventi di risparmio energetico con i Titoli di Efficienza
Energetica, ove ottenibili
5. Sviluppo di un Sistema di Gestione dell’Energia (ISO 50001)
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IL PROCESSO DELLE ATTIVITÀ DI UNA ESCO
Le fasi per la realizzazione di un progetto di efficienza energetica sono tutte
coordinate da una Esco. In tale percorso la fase del monitoraggio riveste un
ruolo fondamentale.
Il finanziamento dei progetti prevede principalmente una metodologia definita
Finanziamento Tramite Terzi (“FTT”) (D.Lgs. 115/08).
Fase iniziale
Analisi criticità
Rilevamento dati primari
GESTIONE
Rilevamento di tutti i dati e gli
effettivi consumi ad
integrazione della fase di audit
per una rappresentazione dello
stato reale
• Collaudo, start up
REALIZZAZIONE
PROGETTAZIONE
RILEVAMENTO
DATI
• Definizione progetto
• Individuazione fornitori
• Piano Economico-Finanziario
• Analisi impatti ambientali,
economici, finanziari,
ANALISI
patrimoniali
• Audit energetico- • Coordinamento
ambientale
• Sistema di Gestione
dell’Energia
• Studio di fattibilità
• Certificazione energetica
iniziale
• Individuazione e
reperimento finanza
• Direzione lavori
• Interventi: efficienza
energetica, generazione
distribuita, fonti rinnovabili,
cogenerazione,
trigenerazione;
teleriscaldamento
• Verifica della rispondenza
tra il progetto e la sua
realizzazione
ANALISI
PERFORMANCE
• Certificazione
energetica finale e
certificazione
ambientale
• Impronta ecologica e
bilancio ambientale
• Gestione post consegna
e manutenzione
• Dismissione impianti a
fine vita
Fase finale
Analisi performance
Monitoraggio performance
raggiunte e consumi effettivi a
seguito degli interventi
realizzati
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SOMMARIO
Sezione 1
•
I vantaggi dell’efficienza energetica
•
I nuovi obblighi per la Pubblica Amministrazione
•
Il monitoraggio: strumento strategico per l’efficienza energetica
•
I Titoli di Efficienza Energetica
•
Sistemi di Gestione dell’Energia – ISO 50001
•
Il finanziamento tramite terzi
•
Cosa è una ESCO
Sezione 2
•
Federesco
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Nel 2006, è stata costituita Federesco (Federazione nazionale delle Esco)
che permette di aggregare gli interessi dei differenti stakeholder del
settore.
Federesco è un'associazione
che persegue lo scopo di
diffondere fra gli operatori
pubblici e privati e la
cittadinanza:
Esco Italia è socia fondatrice
di Federesco
BEST PRACTICE piu'
appropriate al fine del
raggiungimento degli
obiettivi previsti dal
Protocollo di Kyoto e
dalla Politica Energetica
Europea.
EDERESCO
FEDERESCO
cultura
dell'EFFICIENZA
ENERGETICA e del
risparmio energetico;
diffusione sul territorio
di impianti di
GENERAZIONE
DISTRIBUITA di
energia basati sullo
sfruttamento delle
FONTI RINNOVABILI in
COGENERAZIONE e
TRIGENERAZIONE;
conoscenza delle
ENERGY SERVICE
COMPANY quali
operatori di
riferimento per il
settore energetico;
cultura e utilizzo del
meccanismo FTT al fine
di ottenere la
compressione della
domanda energetica e la
riduzione delle emissioni
inquinanti con investimenti
nulli per i clienti;
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FEDERESCO
2P Engineering S.r.l
Adige Energy Company S.r.l.
Aura Energy S.r.l.
Avvenia S.r.l.
Bi Esse Energy S.r.l.
Centoraggi Soc. Coop.
Consul System S.p.A
Coppermann S.r.l.
EcoEnergy Solutions
EdS Infrastrutture S.p.A.
Energeco S.r.l.
Energetic-Sei S.r.l.
Energie S.r.l.
Energy Life S.r.l.
Energy Solve S.r.l.
EnergyCoop S.r.l.
Enerset S.r.l.
Enfinity Italia S.r.l.
Esco Campania S.r.l.
Esco Cilento Sele e Diano S.r.l.
Esco Italia S.r.l.
Esco Marche S.r.l.
Esco Puglia S.r.l.
Esco Sardinia S.r.l.
Esco Sicilia Occidentale S.r.l.
Esco Sicilia S.r.l.
Esco Veneto S.r.l.
Ferrari Green Energy S.r.l.
Genea Consorzio Stabile S.r.l.
Hakaklima S.r.l.
Hi Technology S.r.l.
Impiantistica Lamedica S.r.l.
JPE 2010 SCARL
Kairos società di ingegneria
Magico Service S.r.l.
Musumeci Costruzioni Generali S.r.l.
Pavesi E.S.Co S.r.l.
R.T.S. S.r.l.
RES S.r.l.
S.I.Co.S. S.r.l.
Sartec S.p.A
Selav S.p.A.
Sita Sud S.r.l.
Smepa S.r.l.
Studio Bartucci S.r.l.
Tea Servizi S.r.l.
Tesi S.r.l.
Time Led S.r.l.
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I PARTNER
Esco Italia dispone di una fitta rete di rapporti e relazioni con i principali operatori italiani attivi nel suo settore e
altamente complementari per la tipologia di prodotto e servizio offerto. Attraverso Federesco, sta sviluppando una
serie di importanti rapporti di collaborazione con primari enti e associazioni italiane.
PARTNER SCIENTIFICI
PARTNER COMMERCIALI
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Intervista ANSA
26 marzo 2012
RASSEGNA STAMPA
Rivista mensile GISI
News - aprile 2012
Finanza e Mercati
09 luglio 2009
31 agosto 2009
Intervista a Radio Vativcana
Presentazione al Quirinale
Progetto GSE – Energie per il Sociale
11 aprile 2012
12 febbraio 2010
Quotidiano Energia
09 luglio 2009
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ACCORDO GSE - FEDERESCO
Il 19 luglio 2012, il GSE S.p.A. (Gestore dei Servizi Energetici) e Federesco hanno
stipulato un Accordo di sviluppo e supporto, da parte di quest’ultima, in merito alle
attività di efficienza energetica nell’ambito della missione istituzionale del GSE.
L’Accordo riguarda la realizzazione delle seguenti attività:
• Linea A: Supporto strategico nei temi dell’efficienza energetica, sostenibilità, e
delle energie rinnovabili
• Linea B: Supporto ad Enti Pubblici e Imprese in varie tematiche
• Linea C: Organizzazione di seminari e corsi di formazione
• Linea D: Organizzazione di workshop
• Linea E: Supporto all’attività di comunicazione istituzionale del GSE sui temi
oggetto dell’accordo
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ACCORDO FITS! – BANCA PROSSIMA - FEDERESCO
FITS!
• Fondazione per l’innovazione del
terzo settore, si occupa di creare
valore sociale fornendo servizi a
supporto dello sviluppo e della
sostenibilità del Terzo Settore, laico
e religioso
• Non ha finalità erogative e coinvolge
partner qualificati in grado di offrire
servizi utili allo sviluppo sostenibile
del terzo settore
BANCA PROSSIMA
• E’ la banca del gruppo Intesa San
Paolo dedicata al Terzo Settore
• Ha come obbiettivo la creazione di
valore sociale offrendo ai soci
dividendi contenuti allo scopo di
formare un proprio fondo
mutualistico dedicato all’accesso al
credito delle ONP più fragili e
innovative
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ACCORDO FITS! – BANCA PROSSIMA - FEDERESCO
FITS!
Promuove il servizio
di efficientamento
energetico alle
Organizzazioni No profit
BANCA PROSSIMA
Garantisce i finanziamenti
sugli interventi di
efficientamento nelle
strutture del terzo settore
FEDERESCO
Coordina ed esegue
tramite i propri associati
gli interventi di efficienza
Gestisce le pratiche per
l’ottenimento dei TEE
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OBIETTIVI PER UNA IMPRESA
 Massimizzazione del ritorno di immagine e dei benefici economici derivanti
degli interventi attuabili e il conseguente nuovo posizionamento nell’ambito
energetico e ambientale
 Riduzione della bolletta elettrica e termica
 Ottenimento del Sistema di Gestione dell’Energia ISO 50001
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POSSIBILI SVILUPPI
Le attività possono essere svolte in sequenza o anche singolarmente
 Recupero TEE da interventi di efficienza energetica già realizzati (fino al 31/12/2013)
 Analisi energetiche e di fattibilità tecnico-economiche
 ISO 50001
 Inserimento di sistemi di monitoraggio energetico-ambientale
 Formazione, informazione, comunicazione
 Realizzazione di interventi di efficienza energetica e da fonti rinnovabili
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CONCLUSIONI
 Il mercato dell’Efficienza Energetica a livello mondiale e, in particolare, a livello
europeo è quello che ha maggiore potenzialità di sviluppo e crescita nei prossimi 20
anni.
 L’investimento imprenditoriale in questo settore è il più remunerativo
 In presenza di appropriati strumenti finanziari tale mercato è autofinanziabile
 Il monitoraggio è l’elemento cardine del settore
 Esco Italia è leader strategico del settore
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CONTATTI
Viale Antonio Gramsci, 55 - Firenze (FI)
Tel. 055.2344262
Fax 055.2639736
Sede legale: Via Mario Pagano 41 - 20145 Milano
[email protected]
www.federesco.org
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