La sparata su Schumi «Non avremo mai più buone notizie su di lui

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MERCOLEDÌ 4 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
SCI ALPINO PRESENTAZIONE A BARCELLONA
italia: 58495454534957
4 Col Dream Team
5 MESI
D’ANSIA
S
29 dicembre
Schumi
cade mentre
scia fuoripista a
Meribel (Fra).
Viene ricoverato
a Grenoble,
dove arriva
in coma.
Ha un’emorragia
cerebrale
e viene operato
Michael Schumacher, 45 anni, al volante della Mercedes: ha vinto 7 Mondiali con Benetton (2) e Ferrari REUTERS
30 dicembre
I medici lo
operano
di nuovo: ci
sono lesioni
cerebrali diffuse
S
3 gennaio
Schumi compie
45 anni.
I ferraristi si
riuniscono sotto
l’ospedale
L’ex medico della Fia: «Residue le speranze di risveglio»
Ma l’esperto assicura: «Non è vero». Il fastidio del clan La domanda che non tro­
va risposta è: perché? Perché
Gary Hartstein, per 15 anni,
dal 1997 al 2012 coinvolto nel
servizio medico della Fia pri­
ma come braccio destro dello
scomparso Sid Watkins, poi da
responsabile, senta ogni tanto
la necessità di intervenire sul­
lo stato di salute di Michael
Schumacher, «sparando» dia­
gnosi che contribuiscono a de­
primere un quadro già incer­
to. A fine marzo la pri­
ma...bomba, quando sul pro­
prio blog aveva scritto:
«Prepariamoci al peggio»,
mettendo in fibrillazione tifo­
si e stampa. Una considerazio­
ne che l’anestesista americano
si era rimangiato nemmeno
una settimana dopo, quando
Sabine Kehm, storica portavo­
ce del campionissimo, aveva
infranto il silenzio, sostenen­
do che Michal stava reagendo
agli stimoli. «Serve pazienza
— aveva gioito sempre trami­
te il proprio blog — ma questo
è un passo fondamentale». Era
il 4 aprile.
Messaggio Dopo due mesi,
ieri, una nuova esternazione:
«Temo, e ne sono quasi certo,
che non avremo mai più buo­
ne notizie sullo stato di salute
di Michael Schumacher». Poi
quasi a voler sminuire la por­
tata della propria sparata ha
«
Nessuna persona
in quello stato
per un anno può
riprendere conoscenza
GARY HARTSTEIN
EX MEDICO DELLA FIA
S
6 gennaio
La famiglia:
«Michael è
fuori pericolo»
Smentita Una tesi che il pro­
fessor Maurizio Fornari, re­
sponsabile del reparto di Neu­
rochirurgia dell’Istituto Clini­
co Humanitas, smentisce cate­
gor icamente: «Ci sono
persone che si sono risvegliate
dal coma dopo un anno. Come
si fa a dire cose del genere se
non si hanno in mano delle in­
formazioni? Serve un encefa­
logramma, oltre a una miria­
de di altri dati. La famiglia ha
chiesto il massimo riserbo e va
rispettata. Questa uscita cre­
do che sia offensiva nei con­
fronti sia della famiglia sia del
personale medico che ha in
cura Schumacher».
S
29 gennaio
A 30 giorni
dall’incidente
l’Equipe rivela
che i medici
hanno iniziato la
fase di risveglio.
Il giorno dopo la
conferma
dal clan
S
6 febbraio
Su Twitter:
«Schumi è
morto».
L’ospedale di
Grenoble
smentisce
Fastidio Il clan di Michael
aggiunto: «Non ho alcuna in­
formazione diretta». Nulla
dunque che possa essere scap­
pato dalla bocca dei medici
che a Grenoble dal 29 dicem­
bre, giorno della caduta sugli
sci a Meribel, hanno in cura il
7 volte campione del mondo.
«Ma ritengo che, se ci fossero
buone notizie, saremmo stati
informati. Non avrebbe senso
di non dare ai tifosi buone no­
tizie, se ci fossero».
Previsione Da qui la diagno­
si raggelante: «Le possibilità
di risveglio diminuiscono con
il passare delle settimane e di­
ventano minime dopo sei me­
si: nessuna persona in stato
vegetativo per un anno può ri­
prendere conoscenza».
come ha reagito a questa spa­
rata? Ufficialmente non c’è
stato alcun commento ma la
Kehm non ha nascosto un cer­
to fastidio per l’esternazione
non richiesta da parte dell’ex
medico della Fia. Già nei gior­
ni scorsi la portavoce tedesca
si era trovata a smentire frasi
che le erano state attribuite e
che non aveva pronunciato
(almeno non in quella occa­
sione), quando erano trascor­
si 5 mesi dall’incidente (29
maggio). Resta il fatto che Mi­
chael rimane inchiodato in un
letto del reparto di rianima­
zione dell’ospedale di Greno­
ble. E di che cosa sarà di lui,
nessuno per ora è in grado di
dirlo.
Taccuino
Alonso: «La missione Ferrari
è ridurre il gap in Canada»
MOTOGP 1/ A UN ANNO E MEZZO DAL RITIRO «Abbiamo migliorato la F14 T sul piano
dell’aerodinamica, mentre al simulatore abbiamo fatto moltissimo lavoro sull’assetto: il nostro obiettivo è avere una vettura migliore in Canada»: Fernando Alonso, dal sito del Cavallino, guarda alla trasferta canadese con un pizzico di ottimismo. «Dopo Monaco ho notato una bella atmosfera a Maranello. Sono tutti motivati e affamati di buoni risultati però è inutile fare pronostici perché i nostri miglioramenti devono essere visti in relazione a quelli che faranno i nostri avversari. L’ambizione resta quella di ridurre il gap il più possibile».
Alonso ha già vinto a Montreal nel 2006 con la Renault. «Ha solo 6­7 curve, ma ciascuna di esse ha qualcosa di speciale e una certa componente di pericolo, affrontarle in modo corretto può dare grandi vantaggi di tempo sul giro. Non c’è margine per gli errori, tutti i muretti sono molto vicini alla pista. I miei risultati qui sono stati altalenanti, alcune volte sono andato molto bene, altre meno. Speriamo che questo sia un anno buono». S
7 marzo
La Gazzetta
rivela: Schumi
respira da solo
S
30 marzo
La moglie
Corinna
starebbe
pensando di
trasferire
Michael a casa,
a Gand (Svi)
S
4 aprile
La manager
annuncia:
«Michael mostra
momenti
di coscienza
e risveglio»
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LE PREVISIONI DELLO SPAGNOLO
Da Montezemolo a Malagò e Tomba, la Fis garantita
«Nel 2019 sarà un evento davvero memorabile»
S
La sparata su Schumi
«Non avremo mai più
buone notizie su di lui»
ANDREA CREMONESI
Cortina ci crede
Domani mondiale?
Stoner: «Ok a un altro test Honda»
A un anno e mezzo dal ritiro dalla MotoGP, Casey Sto­
ner non ha nessun rimpianto per la scelta fatta. L’australiano
lo conferma a BT Sport. «Però se la Honda mi chiedesse di
fare un altro test, accetterei». DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO
BARCELLONA (Spagna)
Dieci anni di lavoro e di
passione in dodici minuti. Tan­
to il tempo riservato a Barcello­
na, nell’ambito del congresso
della Fis, alla presentazione
della candidatura di Cortina ad
ospitare i Mondiali di sci alpino
2019. Un lavoro immenso con­
centrato in poche parole per
convincere i 17 membri del
consiglio che domani assegne­
ranno la rassegna iridata. Se la
sfida con la svedese Are fosse a
tavola, la località dolomitica
vincerebbe 16­1 vista l’affluen­
za allo stand cortinese, dove la­
vorano incessantemente quat­
tro chef che ogni 10 minuti sfor­
nano qualche delizia. Lo stand
è stato preso letteralmente d’as­
salto da tutto il mondo. Ma non
basta.
S
Nella foto
Vesentini, il
«dream team»
italiano: da
sinistra il
sottosegretario
Giuliano Del Rio,
l’olimpionico
Alberto Tomba, il
governatore del
Veneto, Luca
Zaia, il presidente
del Coni, Giovanni
Malagò, e il
presidente della
Ferrari, Luca di
Montezemolo
La squadra Comunque è sta­
to forte anche l’impatto del Dre­
am Team che Cortina ha pre­
sentato ieri davanti al consiglio
dello Fis. Dopo l’introduzione
del presidente del comitato
promotore Enrico Valle, sono
arrivate le rassicurazioni del
sottosegretario
Giuliano
Delrio: «Porto i saluti del primo
ministro Renzi: il Governo sup­
porta totalmente questa candi­
datura. Non è un progetto di
Cortina, ma di tutta l’Italia .
Siamo pronti a partire anche
grazie alla nostra nuova stabili­
LA GUIDA
Sfida all’ultimo voto con Are
Nordici: Oberstdorf favorita
La città che organizzerà i Mondiali di sci
alpino 2019 verrà proclamata dalla Fis domani alle 17.30 nel salone dell’hotel Juan Carlos I. Voteranno i 16 membri del consiglio uscente (venerdì verrà eletto quello nuovo) più il presidente, lo svizzero Gianfranco Kasper. Si prevede nella sfida fra Cortina e Are una maggioranza minima. La località svedese di Are, 90 km a ovest di Ostersund, ha già ospitato i Mondiali nel 2007. Cortina è stata sede dei Giochi Olimpici 1956, i primi trasmessi in Tv. L’Italia ha ospitato i Mondiali nel 1970 in Val Gardena, nel 1985 e 2005 a Bormio e nel 1997 a Sestriere.
In programma anche le commissioni delle varie discipline, la definizione dei calendari della prossima stagione di Coppa del mondo e nella stessa giornata l’annuncio della città che ospiterà i Mondiali di sci nordico 2019: in corsa ci sono Almaty (Kaz), Oberstdorf (Ger, favorita), Planica (Slo) e Seefeld (Ger). Sempre Oberstdorf (unica candidata) è certa dei Mondiali di Volo di salto del 2018.
MOTOGP 2/ VUOLE TORNARE A MONTMELÒ
Hayden operato al polso destro
Nicky Hayden è stato operato con successo in Italia
dal dottor Riccardo Luchetti per curare un problema al polso
destro, aggravato da un contatto con Iannone al Mugello.
L’americano punta a tornare in pista già tra dieci giorni nel GP
Catalogna a Montmelò.
TOURIST TROPHY
Muore Harris campione Superport
(p.g.) Karl Harris, 3 volte campione britannico Super­
sport, è morto ieri in un incidente al Tourist Trophy nel corso
del 2o giro della Superstock. Il pilota, 34 anni, era su una
Kawasaki, urtata da un avversario.
ENDURO NO (d.a.) Annullato il GP Messico, 6a prova del Mondiale enduro prevista il 5 e 6 luglio a Guanajuato.
tà politica». Ha poi proseguito il
presidente del Coni Giovanni
Malagò: «Per il comitato olim­
pico questi Mondiali non sono
solo un sogno e con le grandi
tradizioni organizzative nel
mondo dello sport che abbiamo
alle spalle ci sentiamo pronti
per realizzare un evento memo­
rabile». Certo è che il breve fil­
mato che è seguito valeva an­
che più delle parole: la bellezza
della conca ampezzana inonda­
ta di sole, le cifre, come i 15.000
posti letto in paese e oltre
30.000 nei dintorni, cifre e im­
magini che l’avversaria Are non
può certo presentare.
All’attacco Ma non si è gioca­
to solo sulle emozioni che riser­
va una località fra le più belle
del mondo. Lo ha dimostrato
l’intervento del governatore del
Veneto, Luca Zaia: «Siamo già
partiti con la pista Sailer che
dovrebbe ospitare gli slalom iri­
dati, sono già pronti interventi
per migliorare la viabilità». E la
forza, anche economica della
candidatura l’ha ribadita anche
Luca di Montezemolo con un
intervento appassionato: «Die­
tro ad ogni grande evento c’è
una squadra e quella alle spalle
di Cortina è una grande squa­
dra. Tutto il paese la spinge e lo
dimostra anche l’appoggio di
Unicredit. Ci sono tutti i pre­
supposti per dare vita ad un
evento fantastico, perché po­
che volte ho respirato tanto en­
tusiasmo e mai in passato avevo
trovato tale compattezza». Ha
chiuso Tomba, che dal podio ha
guardato negli occhi i grandi
elettori. Poche parole e incisi­
ve: «Cortina è un posto straor­
dinario, io sciisticamente sono
nato lì. E adesso siamo pronti,
credete in noi, possiamo regala­
re a tutti un Mondiale meravi­
glioso».
L’impatto La sensazione bella
è che finalmente un’iniziativa
italiana si sia presentata com­
patta e decisa, il Dream Team
ha dato davvero un’idea di
squadra, 5 grandi individualità
che si sono integrate alla perfe­
zione, non solo nelle parole ma
anche negli atteggiamenti. For­
se davvero il tempo del pessimi­
smo è finito, crediamo nelle no­
stre forze. E il governatore Zaia
alla fine, dopo l’uscita dal salo­
ne «mare nostrum» sussurra:
«Questa di Cortina è una propo­
sta davvero completa. L’unica
cosa che non possiamo garanti­
re è che il clima impazzisca, ve­
dere Cortina con 40 gradi a feb­
braio. Ma il resto c’è tutto».
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