La formulazione degli scopi del certificato per le certificazioni ambientali e di sicurezza e La programmazione triennale Q07 Stefano Senesi – Emanuela Bertagnon 20 Gennaio 2014 Sollecitazione ACCREDIA Non si è avuta evidenza di riesame dell’efficacia delle azioni correttive conseguenti alle osservazioni ACCREDIA n° 1 e 2 di sede del settembre 2012 e n°1 c/o Adriatica SpA: programmi di audit e scopi di certificazione, che sono risultati in parte ancora inefficaci o non conformi alle prescrizioni di riferimento. Per il secondo anno ripetitiva ESSENZIALE CHIUDERE IL RILIEVO 1 OGGETTO DEL CERTIFICATO Il perimetro della certificazione è definito nell’oggetto del certificato Per norme diverse con obiettivi diversi è necessario definire in modi differenti tale perimetro aziende con più certificazione avranno oggetti differenti per qualità, ambiente e sicurezza Perché nella ISO 9001 dobbiamo focalizzare i processi produttivi nella ISO 14001 dobbiamo focalizzare gli impatti ambientali nella OHSAS 18001 dobbiamo focalizzare i rischi RT 09 Accredia e scopo del certificato Cap 7 PRESCRIZIONI PER LA CONDUZIONE DI AUDIT EFFICACI ED OMOGENEI IN RELAZIONE ALLA DEFINIZIONE DELLO SCOPO DI CERTIFICAZIONE Si ritiene che, nell’ambito della certificazione dei SGA, il “cliente” sia da identificare con l’ambiente in senso lato, ovvero con il pubblico ed ogni altro soggetto interessato alle prestazioni ambientali dell’Organizzazione. Pertanto l’informazione “critica” per le parti interessate, pur comprendendo anche il prodotto, consiste essenzialmente nelle attività e nei processi svolti dall’Organizzazione oggetto di certificazione. Nel formulare lo scopo di una certificazione ambientale, rilasciata ai sensi della norma UNI EN ISO 14001, gli OdC devono riportare, oltre eventualmente al prodotto, le tipologie di attività (processi) sotto il controllo dell’organizzazione incluse nel campo di applicazione del SGA certificato; il grado di dettaglio ragionevole potrà essere stabilito in funzione della complessità produttiva dell’organizzazione, ma dovrà sempre fornire l’idea dei possibili impatti ambientali collegati. 2 RT 09 Accredia e scopo del certificato viene precisato che, per gli scopi dei certificati SGA “si ammette l’uso di termini generali presenti nelle norme applicabili ai SGQ (es. progettazione, sviluppo, fabbricazione, ecc.) seguiti dall’oggetto delle attività. Tali termini devono essere integrati da termini più specifici, appropriati e rilevanti (es.: “lavorazioni meccaniche” “verniciatura” “sintesi organica” “produzione di energia con olio denso / carbone ..”) allo scopo di fornire l’idea dei possibili impatti ambientali collegati.” Esempi di scopi formulati in modo non corretto: • Produzione di bulloneria ad alta resistenza; • Strumentazione di controllo e regolamentazione; • Materiale elettrico da installazione per applicazioni civili e industriali, canalette di cablaggio e da installazione; • Produzione di energia elettrica e termica per teleriscaldamento. Esempi di scopi formulati in modo corretto: • Termocombustione di RSU, di rifiuti sanitari a rischio infettivo e di farmaci e cosmetici scaduti con recupero energetico; • Produzione di motori asincroni in bassa tensione tramite le fasi di assemblaggio, verniciatura e collaudo; • Stampaggio ad iniezione di articoli tecnici in materiali termoplastici e termoindurenti; • Approvvigionamento, selezione, stoccaggio e selezionamento di prodotti ortofrutticoli. Scopo del certificato E’ fondamentale rivedere ed eventualmente mettere in discussione il perimetro della certificazione e quindi l’oggetto del certificato in riunione di apertura. NON LASCIATE LA DISCUSSIONE A FINE VERIFICA PERCHE’ E’ UN APPROCCIO PERDENTE Evidenziate che il documento Accredia è prescrittivo e che avete un mandato da Certiquality per attuare focus specifico sugli oggetti dei certificati. Per situazioni complesse di resistenza e di conflittualità dell’azienda (ad esempio hanno ad oggi 3 certificati con oggetti identici) contattate l’Istituto per avere supporto 3 PROGRAMMA TRIENNALE Q07 Si tratta di uno strumento di programmazione che ci permette di rispondere alla seguente domanda: – Per ciascuna delle verifiche incluse nel contratto: quali processi vado a vedere e quali e quanti siti? Il programma triennale deve coprire, nell’arco del triennio, tutti i processi e tutti i siti inclusi nel certificato – Eccezione: aziende con alto numero di siti, COMM stabilisce con il cliente il numero di siti da verificare per ciascuno degli anni PROGRAMMA TRIENNALE Q07 Quali processi inserire nella programmazione triennale? – Solo quelli presenti nell’oggetto del certificato (vedere MOD PIA) – – Si raccomanda di fare ricorso al campionamento e non guardare sempre tutto tutti gli anni Non occorre inserire i processi Direzionali e relativi alla gestione del sistema, poiché non sono campionabili e vanno visti in ogni verifica 4 PROGRAMMA TRIENNALE Q07 Chi sono gli utilizzatori della programmazione triennale? – – – Gli AUDITOR che compilano il piano di audit sulla base di quanto indicato nella programmazione triennale La COMMISSIONE TECNICA che deve verificare che nell’arco del triennio siano stati esaminati tutti i processi e tutti i siti presenti nell’oggetto del certificato ACCREDIA che verifica che nell’arco del triennio tutti i processi e tutti i siti siano stati visti PROGRAMMA TRIENNALE Q07 Quali siti inserire nella programmazione triennale? – Quelli presenti sul certificato (vedere MOD PIA) – – – Il campionamento deve essere fatto per siti omogenei, pertanto se è presente un sito produttivo e 10 magazzini, il sito produttivo andrà visto tutti gli anni ed i magazzini dovranno essere campionati Per i casi complessi fare attenzione alle note del COMM inserite nel PIA Per i casi più complessi seguire le indicazioni del KAM (referente del cliente) 5 PROGRAMMA TRIENNALE Q07 Il programma triennale è un documento di programmazione prima che di consuntivazione. L’indicazione delle sole NC serve per capire se occorre, per l’anno o gli anni successivi, aumentare la frequenza di verifica di un dato processo. MOD PIA PROGRAMMA DI AUDIT, CONFERIMENTO DI INCARICO DA PARTE DI CERTIQUALITY SRL, IMPEGNO DEL VALUTATORE Auditor: STEFANO SENESI Norma: UNI EN ISO 9001:2008 Tipo di Audit: Sorveglianza N° di registrazione: 10685/2/B Data Scadenza Certificato: 25/04/2015 Area: Area Certificazione Sistemi di Gestione QHSE e Compliance Settore/i: * EA 35 SERVIZI PROFESSIONALI D'IMPRESA IL MANDATO DELLA VERIFCA E’ NEL MOD PIA. Giorni di Audit: 1.00 Giorni complessivi di audit: 1.00 Giorni complessivi assegnati all'auditor: 1.00 Periodo di effettuazione dell'audit: 4/2014 Data Scadenza dell'audit: 15/04/2014 Data di effettuazione dell'audit: N° Add.: 6 Anno di Rilevazione: 2012 Responsabile del Certificato: Responsabile di Pianificazione: N° Coinv. Certif.: 6 N° Add.: 6 PRANDINI CARLO; Area: QHSE SERPAGLI SONIA; Area: -- N° Add. Equiv.: 6 Organizzazione: OSSERVATORIO METEOROLOGICO di MILANO DUOMO Referente principale: DR.SSA SUSANNA DI LERNIA Indirizzo del referente principale: CORSO SEMPIONE 6 MILANO - 20154 Telefono: 02.36526526, Fax: 02.36631795, E-Mail: [email protected] Altre sedi oggetto della certificazione: 20154 CORSO SEMPIONE 6 MILANO MI Siti oggetto dell'audit: 20154 CORSO SEMPIONE 6 MI MILANO Oggetto della certificazione: Progettazione e studi finalizzati all'erogazione di servizi di gestione, analisi ed elaborazione di dati, osservazioni e previsioni in campo meteorologico e climatologico. SENESI TL UNI EN ISO 9001:2008 1.00 Cell.: 3371069519 STEFANO Tel.: Fax: E-Mail: [email protected] VERIFICATE SEMPRE PRIMA L’OGGETTO E LE NOTE E I SITI Note ed osservazioni: CON 10685 OSSERVATORIO METEREOLOGICO DEL DUOMO E 17145 6 siti oggetto note 7 Senza esagerare con i dettagli…. RICERCA E SVILUPPO, COMMERCIALIZZAZIONE E PRODUZIONE IN FORMA LIQUIDA O POLVERE DI: POLIMERI A BASE FENOLICA (TANNINI SINTETICI) OTTENUTI MEDIANTE POLICONDENSAZIONE DI FENOLO, FORMALDEIDE ED UREA, PREVIA REAZIONE DI SOLFONAZIONE DEL FENOLO; POLIMERI A BASE NAFTALENICA (POLINAFTALENICI SINTETICI) OTTENUTI MEDIANTE POLICONDENSAZIONE DI NAFTALINA E FORMALDEIDE, PREVIA REAZIONE DI SOLFONAZIONE DELLA NAFTALINA; POLIMERI A BASE DI MELAMMINA (POLIMELAMMINE) OTTENUTI MEDIANTE POLICONDENSAZIONE DELLA MELAMMINA CON FORMALDEIDE ED UREA, PREVIA REAZIONE DI SOLFITAZIONE DELLA MELAMMINA; POLIMERI A BASE DI DICIANDIAMMIDE (POLIDICIANDIAMMIDI) OTTENUTI MEDIANTE POLICONDENSAZIONE DELLA DICIANDIAMMIDE MEDIANTE FORMALDEIDE ED UREA PREVIA REAZIONE DI SOLFITAZIONE DELLA DICIANDIAMMIDE; PRODOTTI A BASE DI CROMO TRIVALENTE OTTENUTI MEDIANTE REAZIONE DI RIDUZIONE DI CROMO ESAVALENTE IN CORRENTE DI ANIDRIDE SOLFOROSA E/O MEDIANTE PRODOTTI ORGANICI RIDUCENTI (MELASSO, FORMALDEIDE); MISCELE DI POLIMERI ACRILICI E POLINAFTALENSOLFONICI (ADDITIVI PER CEMENTI E CALCESTRUZZI) ADDIZIONATI CON GLUCONATO, LIGNINA SOLFONATA, NITRATO DI SODIO, ANTISCHIUMA E BATTERICIDI. RICERCA E SVILUPPO, COMMERCIALIZZAZIONE, E PRODUZIONE IN FORMA LIQUIDA DI: PRODOTTI A BASE DI POLIMERI ACRILICI (POLIACRILATI) OTTENUTI MEDIANTE POLICONDENSAZIONE DI POLIMERI ACRILICI CON METOSSIPOLIETILENGLICOLE. Anno/Data 2011 Processo *C. NC 1°Manten. 2012 NC 2°Manten. 2014 NC **R. Commercializzazione Intermediazione Distribuzione Ricerca e sviluppo Progettazione processi Produzione (salificazione) Produzione (miscelazione) Produzione (preparazione emulsioni) Produzione (ammidazione) Produzione (esterificazione) Produzione (solubilizzazione) Produzione (distillazione) Produzione (diluizione) X X X X X X X X 3° Manten. (solo per OHSAS 18001) NC (1) X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Totale Anno/Data Sito 2011 2012 2013 *C. 1° Manten. 2° Manten . X X X X X **R Rho Trecate Tradate X X X 2014 3° Manten. (solo per OHSAS 18001) (1) X X X Totale 8
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