programma del viaggio

Da mercoledì 19 a domenica 23 FEBBRAIO 2014
PARIGI
ITINERARI D’ARTE NELLE CAPITALI D’EUROPA
(durata 5 giorni – 4 notti)
Continua il nostro itinerario d’arte alla scoperta delle capitali d’Europa: dopo Istanbul, Atene, Lisbona,
Londra, Budapest, Madrid, voliamo questa volta a Parigi, finalmente.
Parigi città eterna, Parigi in movimento, Parigi da scoprire o riscoprire: un viaggio in questa città non risulta
mai banale per le infinite sollecitazioni culturali che ci infonde questa capitale del mondo.
L’itinerario che Flumen propone, tra cattedrali, musei sensazionali e quartieri caratteristici, è alla ricerca
dell’anima di questa incredibile città.
Mercoledì 19 febbraio
ROMA – PARIGI
LE ORIGINI:
L’Ile de la Cité e la vertigine del gotico / Notre Dame e la Sainte Chapelle
In mattinata partenza per
Parigi da Roma Fiumicino.
Trasferimento in città e inizio
del programma di visite.
Il nostro incontro con Parigi ha
inizio dal suo cuore: l’Île de la
Cité, con la cattedrale di Nȏtre
Dame e la Sainte Chapelle.
L'Île de la Cité è una delle due
isole fluviali della Senna (l'altra è
l'Île Saint-Louis), centro di Parigi,
dove la città medievale fu
rifondata e in un certo modo
costituisce l'equivalente parigino
dell'Isola Tiberina a Roma. Per via della sua posizione strategica per oltrepassare la Senna, l'Île de la Cité
ha ospitato fin da tempi antichi insediamenti umani. Secondo taluni studiosi l'isola sarebbe stata la sede
della piccola tribù celtica dei Parisii (da cui il nome della futura città), anche se le prime tracce archeologiche
risalgono all'epoca della città romana, Lutetia.
L'isola fu poi sede della corte merovingia e capitale del regno di Neustria, mentre nel VI secolo il re
Childeberto I diede avvio ai lavori della cattedrale di Santo Stefano nell'area in cui in seguito sorgerà la
cattedrale di Nȏtre-Dame. Per tutto l'alto medioevo l'Île de la Cité fu così il centro politico e religioso di Parigi.
Preceduta da un tempio gallo-romano dedicato a Giove, da una basilica
cristiana e da una chiesa romanica, la costruzione della cattedrale di NotreDame de Paris iniziò nel 1163, durante il regno di Luigi VII e per volontà del
vescovo Maurice de Sully, che non esitò a far demolire la preesistente
cattedrale di Santo Stefano, fondata nel 528 da Childeberto I, re dei Franchi.
Notre-Dame è una delle più grandi cattedrali gotiche di tutta la Francia: assieme
a quella di Saint-Denis e di Laon rappresenta una delle prime applicazioni dello
stile gotico.
La Sainte Chapelle, prezioso reliquiario per i frammenti della Corona di Spine
di Gesù, è un esempio mirabile di grande eleganza e leggerezza, dove le
finissime pareti, ridotte all'ossatura dei contrafforti, lasciano immensi squarci
vuoti riempiti dallo straordinario ciclo delle preziose vetrate duecentesche,
l'elemento più famoso della cappella. Le vetrate della navata e dell'abside, in
totale quindici, seguono un preciso programma iconografico incentrato sulle
storie dell'Antico Testamento.
Pranzo libero, cena in hotel
Giovedì 20 febbraio
UNA GIORNATA AL LOUVRE
La giornata è dedicata a una delle cittadelle
della cultura più importanti del mondo: il
Louvre.
Il Museo del Louvre è una vera città in cui è
facile sperdersi per l’incredibile numero di opere
d’arte mondiali in esso contenute. Su un totale di
oltre 380.000 pezzi sono sempre in esposizione
permanente 35.000 opere, scelte dai curatori
delle sue otto sezioni, ed esibite nei 60.600 mq
a loro dedicati.
Il Resoconto Annuale del 2005 ha pubblicato
questi straordinari numeri:
100.000 pezzi di archeologia mediorientale;
50.000 pezzi di archeologia egizia; 45.000 pezzi
di archeologia greca, etrusca e romana; 10.000 pezzi di arte islamica; 6.550 pezzi di sculture; 20.704 pezzi
di arti decorative; 11.900 dipinti; 183.500 stampe e disegni
Il vanto del museo è sicuramente la sua raccolta di dipinti ( di cui 6.000 in sempre esposizione permanente),
che rappresenta la seconda più grande collezione di arte pittorica del mondo dopo quella del Museo
dell'Ermitage di San Pietroburgo in Russia.
Il Louvre è il museo più visitato al mondo.
Pranzo libero, cena in hotel.
Venerdì 21 febbraio
LA PARIGI DEGLI IMPRESSIONISTI:
Il Museo d’Orsay e le Marais
Un altro appuntamento irrinunciabile è con gli Impressionisti esposti nella cornice della Gare
d’Orsay. Nel pomeriggio passeggeremo per uno dei quartieri che permettono di respirare a pieni
polmoni l’aria di fascino e seduzione di Parigi: Le Marais.
La Gare d'Orsay è una ex-stazione
ferroviaria costruita in stile eclettico alla
fine dell'Ottocento. La sua trasformazione
in sede espositiva, avvenuta tra la anni ’70
e ’80, venne affidata all'architetto italiano
Gae Aulenti, diventando uno dei museo
più famosi al mondo.
Importantissima la collezione di quadri
impressionisti (Claude Monet, Paul
Cézanne, Edouard Manet, Pierre-Auguste
Renoir, Edgar Degas, Alfred Sisley,
Camille Pissarro, Berthe Morisot, Gustave
Caillebotte, ecc.) e post-impressionisti
(Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, ecc.),
tuttavia sono esposte anche opere datate
dalla seconda metà del XIX secolo e non
solamente dipinti ma anche importanti
lavori di architetti, scultori, fotografi e creatori d'arte decorativa ed industriale dal 1848 al 1914.
La direzione del museo ha scelto di esporre opere che si collocano tra due limiti storici: l'inizio della Seconda
Repubblica (1848) e l'inizio della grande guerra (1914), in questo modo il museo d'Orsay va a colmare la
lacuna esistente tra la collezione del Louvre e quella esposta al Museo
Nazionale d'Arte Moderna, che si trova nel Centre Pompidou. Le opere
provengono principalmente da tre fonti: naturalmente dal Louvre ma
anche dall'ex-museo del Jeu de Paume, attualmente una struttura per
esposizioni d'arte contemporanea, che ha ceduto la sua ricchissima
collezione di impressionisti, ormai troppo sacrificata nei suoi spazi
espositivi, e che ha trovato nel musée d'Orsay una ben più idonea
valorizzazione; infine dal Museo Nazionale d'Arte Moderna, collocato
appunto nel Beaubourg, che ha contribuito con le opere più recenti, e
che rimane il punto di riferimento a Parigi per le testimonianze d'arte
successive al 1914.
Il Marais, arrondissement III, offre un interessante centro architettonico per via dei suoi palazzi risalenti al
secolo XVII e per la celeberrima Place des Vosges, luoghi ideali dove rilassarsi in tranquillità, dove scrittori
del calibro di Victor Hugo hanno soggiornato e trovato fonte per la loro ispirazione.
Il nome Marais deriva dalla natura paludosa della terra della zona in cui i nobili del '500 e del '600 fecero
costruire palazzi che tutt'oggi sono presenti.
Il quartiere è uno dei più antichi di Parigi, risalente al secolo XII, ed attualmente ospita una importante
comunità ebraica fra le tante ivi stanziatesi a partire dal secolo XIII; il quartiere si estende sia in questo
arrondissement che in quello successivo, il 4ème arrondissement, ed è circondato dal Municipio, dalla
Piazza della Bastiglia e dalla Piazza
della Repubblica.
La zona è caratterizzata anche dalla
presenza di diversi graziosissimi bar e
caffetterie che appaiono un po'
ovunque tra vie strette caratteristiche,
e da un mercato delle pulci. Diversi
palazzi residenziali, dimora della
nobiltà parigina del secolo XVIII,
hanno sede in questo quartiere e
sono denominati hôtel particulier,
grandi costruzioni di gran lusso.
Pranzo libero, cena in hotel
Sabato 22 febbraio
UNA GIORNATA CON MONET:
L’Orangerie e il Museo Marmottan
Questa nuova giornata parigina la passeremo in compagnia di Claude Monet, visiteremo
l’Orangerie e il Museo Marmottan.
Il Musée de l'Orangerie è ubicato nell'arrondissement 1, nella zona sud-ovest del Jardin des Tuileries,
lungo la Senna. Come la denominazione stessa suggerisce, il museo ha sede in una orangerie, termine
indicante una struttura annessa ad una villa o palazzo importante, tipicamente una serra o comunque un
luogo dove un tempo venivano
conservati alimenti per l'inverno, in
modo particolare le arance;
l'orangerie, in questo caso, è una
vecchia serra, un vecchio deposito
del Palazzo
delle Tuileries,
palazzo che fu distrutto nel 1871
durante il periodo della Comune di
Parigi.
La costruzione dove ha sede il
museo risale al 1853, al periodo
del
Secondo
Impero
sotto
Napoleone III, e prese vita da un progetto dell'architetto Firmin Bourgeois. Il museo fu inaugurato nel 1927.
Il Musée de l'Orangerie ospita principalmente opere di pittori impressionisti e post-impressionisti, dipinti di
artisti di fama mondiale del calibro di Claude Monet, Pablo Picasso, Pierre-Auguste Renoir, Paul Cézanne e
Amedeo Modigliani.
Ma è il nome di Claude Monet che assume particolare rilievo nel contesto di questo museo, in quanto il
grande pittore, nel 1920, scelse l'orangerie del Giardino delle Tuileries per accogliere il ciclo delle
Nymphéas (Ninfee), ossia una serie di dipinti sulle ninfee del giardino della sua tenuta di Giverny, in
Normandia, posti in successione in modo tale da formare un'unica grande. Il numero di tele delle Nymphéas
presente nel Musée de l'Orangerie è limitato a 12, la serie completa conta invece nella sua interezza ben
250 dipinti circa, di cui 12, lunghi ciascuno circa 4 metri, furono appunto offerti da Monet allo Stato francese,
nel 1920, e custoditi nel Museo dell'Orangerie nel 1927, mentre altri dipinti analoghi vennero ospitati nel
Musée Marmottan. Fu l'architetto Camille Lefèvre che si occupò della sistemazione delle opere in uno spazio
ovale.
Il Museo Marmottan Monet, custodisce la più importante collezione di quadri di Monet al mondo: 94
tele, 29 disegni e 8 taccuini; si trova nell'arrondissement
16 della città, nei pressi del Bois de Boulogne.
Paul Marmottan diede quindi un grande contributo alla
diffusione dell'arte, soprattutto alla diffusione delle arti
decorative del Primo Impero di Napoleone, nel cui ambito
si diede vita ad una importante collezione di oggetti di
artisti quali Hippolyte Bellangé, Jean-Jacques Feuchère,
Jacob e Molitor.
Furono molti i collezionisti ed i parenti di collezionisti che
donarono al Museo Marmottan le opere delle loro
collezioni o le opere da loro ereditate. Fra i vari contributi
che il museo ricevette in termini di opere d'arte vi furono
quello di Madame Victorine Donop de Monchy del 1957,
quello del secondo figlio di Claude Monet, Michel Monet,
del 1966, e quello di Nelly Duhem del 1987. Nel 1996 il
museo poté contare su vari dipinti di Edouard Manet, Edgar Degas, Berthe Morisot e Henri Rouart..
Tra le varie opere donate da Donop de Monchy vi è il dipinto del 1872 Impression, soleil levant, ossia
Impressione, levar del sole, il cui titolo diede origine alla parola Impressionismo.
Pranzo libero, cena in hotel
Domenica 23 febbraio
IL CENTRE POMPIDOU E LA PARIGI CONTEMPORANEA
La nostra domenica è
dedicata a un altro
museo simbolo della
città,
il
Centre
Pompidou, luogo di
adozione
dell’arte
contemporanea.
Il Centre Pompidou è
stato
progettato
da
Gianfranco
Franchini,
Renzo
Piano,
Richard
Rogers e Sue Rogers, assieme all'ingegnere britannico Edmund Happold e all'ingegnere strutturista
irlandese Peter Rice. Il progetto di questo gruppo di semi-sconosciuti (al tempo) risultò vincente alla gara
indetta per realizzare il museo, competizione il cui risultato fu annunciato nel 1971.
Il New York Times, in occasione della vittoria da parte di Rogers del Premio Pritzker nel 2007, scrisse che il
design del centro "ha rovesciato l'architettura mondiale". Sin dalla sua costruzione, l'edificio audacemente
colorato e dalla struttura evidente è divenuto uno dei simboli dell'architettura del XX secolo.
I diversi colori delle tubature esterne del prospetto del Centre Pompidou sono differenziati in base al loro
utilizzo: quelle gialle per l'elettricità, le rosse per gli ascensori e le scale mobili, verde per l'acqua, blu per
l'aria. Il Musée National d'Art Moderne è situato al quarto e quinto piano del Centre Pompidou, allestito
negli anni 1980 dall'architetto e designer italiana Gae Aulenti. Il museo espone opere di Georges Braque,
Marc Chagall, Henri Matisse, Pablo Picasso, Maurice Utrillo, Vasily Kandinsky, Joan Miró e altri artisti.
La vicina fontana Stravinsky (chiamata anche Fontaine des automates), mette in mostra opere di Jean
Tinguely e Niki de Saint-Phalle.
Dopo il pranzo (libero) trasferimento in aeroporto e rientro in Italia con volo di linea.
il programma, nel corso di svolgimento, potrebbe subire per motivi organizzativi
modifiche nella sequenza delle visite ma non nei suoi contenuti
Viaggio a Parigi, 19-23 febbraio 2014
Programmazione e Conduzione / Associazione Culturale Flumen, Piazza Pompei 14 – Roma
Organizzazione tecnica / tour operator “The Partner”, via G.Sommeiller 13 – Roma
SCHEDA TECNICA
VIAGGIO CONDOTTO DA …
Dr. Carla Vaudo
Dr. Gabriele Rossoni
LA QUOTA PREVEDE
 Pernottamento in hotel categoria 4****
 Volo aereo Roma-Parigi-Roma
 Trasferimenti con pullman privato e con i mezzi pubblici
 Trattamento di mezza pensione
 Assicurazione Viaggio
 Sistema di amplificazione Whisper/Vox
 Assistenza tecnica e culturale durante il viaggio
della dott.ssa Carla Vaudo e del dott. Gabriele Rossoni
LA QUOTA NON PREVEDE
 gli ingressi a monumenti e musei in programma
(costo previsto circa € 65 complessive a persona)
 i pranzi
 eventuali mance
 le bevande ai pasti
 tutti gli extra a carattere personale
 tutto quanto non espressamente riportato alla voce “la quota prevede”
QUOTE DI PARTECIPAZIONE A PERSONA
 EU 1.070,00 con un gruppo minimo di 15 partecipanti
 EU 1.020,00 con un gruppo superiore ai 20 partecipanti
 EU
 EU
240,00 supplemento camera singola
15,00 quota di iscrizione annuale a Flumen
ISCRIZIONE AL VIAGGIO E MODALITÀ DI PAGAMENTO
 Per motivi legati alla rapida conferma dei servizi (soprattutto i voli aerei) l’iscrizione al viaggio deve
pervenire quanto prima, possibilmente non oltre il 22 gennaio.
 Attenzione: il costo delle tasse aeroportuali, e quindi del biglietto aereo, potrebbero variare dal
momento della pubblicazione di questo programma all’atto dell’iscrizione al viaggio.
Nel caso di sopraggiunti aumenti sostanziali della tariffa aerea, verrà applicata un’integrazione sul
costo finale del viaggio, preventivamente comunicata.
 La sottoscrizione della polizza assicurativa di annullamento viaggio è facoltativa, il costo è
calcolato sulla base della spesa finale sostenuta e va richiesta all’atto dell’iscrizione.
Per confermare immediatamente la prenotazione aerea, all’atto dell’iscrizione andrà subito versata
una caparra pari a Eu 190,00 che verrà utilizzata per l’acquisto del biglietto. Tale quota non potrà
essere rimborsata a coloro che decidessero successivamente di cancellarsi dal viaggio.