SCHEDA DI SICUREZZA In base alla Normativa (UE) N. 1907/2006, Allegato II _____________________________________________________________________________________________ Nome del prodotto FYROL FR-2 7007 Id. Prodotto 01/06/2014 Data di revisione Revisione 6 20/11/2011 Sostituisce _____________________________________________________________________________________________ 1: Identificazione della sostanza/miscela e della società /organizzazione 1.1 Identificatore del prodotto: Tris(1,3-dichloro-2-propyl) phosphate Sinonimo(i) Tri(B,B'-dichloroisopropyl) phosphate; 2-Propanol,1,3-dichloro-, phosphate (3:1) Formula chimica C9H15Cl6O4P N. di Registrazione REACH: 01-2119519227-41-0000 Peso Molecolare 430.91 Famiglia chimica Fosfato di alchile 1.2. Utilizzi rilevanti identificati della sostanza o miscele e utilizzi controindicati Prodotto fiamma-ritardante 1.3. Dettagli del fornitore della scheda tecnica di sicurezza ICL-IP Europe B.V. P.O. Box 465 1000 AL Amsterdam, Paesi Bassi Tel.: +31 20 800 5 800 Fax: +31 20 800 5 805 e-mail: [email protected] Numero telefonico di emergenza: - Per l`Europa +32 (0) 3 575 5555 SGS Sezione 2: IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI 2.1. Classificazione della sostanza o miscela Cancerogena 2, H351 Si sospetta che causi il cancro Classificazione in base al Regolamento (CE) N. 1272/2008 Cronica acquatica 2, H411 Tossica per la vita acquatica con effetti duraturi [CLP/GHS] Cancerogena Cat. 3; R40 Evidenza limitata di effetto cancerogeno. Pericolosa per Classificazione in base alla Direttiva 67/548/EEC, 1999/45/EC avversi a lungo termine in ambiente acquatico Etichettatura in conformità con il Regolamento CLP CE (n.) 1272/2008 Page 1 of 10 SCHEDA DI SICUREZZA In base alla Normativa (UE) N. 1907/2006, Allegato II _____________________________________________________________________________________________ Nome del prodotto FYROL FR-2 7007 Id. Prodotto 01/06/2014 Data di revisione Revisione 6 20/11/2011 Sostituisce _____________________________________________________________________________________________ Avvertenza AVVERTENZA Indicazioni di pericolo H351 - Sospettato di provocare il cancro H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata Consigli di prudenza P202 - Non manipolare prima di avere letto e compreso tutte le avvertenze P391 - Raccogliere il materiale fuoriuscito P280 - Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/il viso P308 + P313 - IN CASO di esposizione o di possibile esposizione, consultare un medico P405 - Conservare sotto chiave e internazionali. 2.3. Altri pericoli Nessuna 3. Composizione / informazioni riguardanti gli ingredienti Componenti CAS 1,3-Dichloro-2-propanol phosphate (3:1) 13674-87-8 % in peso No.Indice CE: No.EINECS Classificazione 93 - 97 015-199-00-X 237-159-2 Carc. Cat.2,: H351 Aquatic Chronic 2, H411 (In accordance with CLP 1272/2008) Carc. Cat.3 Xn:R40, N;R51/53 (In accordance with DSD 67/548/EEC) Page 2 of 10 SCHEDA DI SICUREZZA In base alla Normativa (UE) N. 1907/2006, Allegato II _____________________________________________________________________________________________ Nome del prodotto FYROL FR-2 7007 Id. Prodotto 01/06/2014 Data di revisione Revisione 6 20/11/2011 Sostituisce _____________________________________________________________________________________________ 4. Misure di Pronto Soccorso 4.1. Descrizione delle misure di pronto soccorso Contatto con gli occhi Tenendo aperte le palpebre, sciacquare tempestivamente con abbondante acqua corrente per almeno 20 minuti. Richiedere l`immediata assistenza medica. Contatto con la pelle Togliere gli indumenti contaminati. Insaponare e sciacquare con cura la pelle per almeno 15 minuti con un sapone delicato ed acqua in abbondanza. Lavare gli indumenti prima di rimetterli in uso. Richiedere l`assistenza medica se c`é irritazione. Inalazione Nel caso di inalazione, trasportare il colpito all`aria aperta. Tranquillizzare e tener caldo il colpito. Praticare se necessario la respirazione artificiale e richiedere l`immediata assistenza medica. Ingestione In caso di ingestione, lavare ripetutamente la bocca con molta acqua e rivolgersi immediatamente ad un medico. ------------------------------------------------------------------------------------NOTA: Non somministrare mai liquidi ad una persona priva di conoscenza. -------------------------------------------------------------------------------------- 4.2. Sintomi e effetti più importanti, sia acuti che ritardati Sospettato di provocare il cancro. 4.3. Indicazione di cure mediche immediate e trattamenti speciali essere: salivazione, mal di testa, nausea, diarrea e tremori. necessari utilizzata come antidoto. 5. Fuoco - le misure preventive 5.1. Metodi di estinzione Acqua, spray d'acqua, diossido di carbonio (CO2), polvere chimica asciutta. 5.2 Pericoli speciali dovuti alla sostanza o miscela Se riscaldato fino alla decomposizione, potrebbe rilasciare fumi velenosi e corrosivi di biossido di carbonio, di monossido di carbonio, di cloruro di idrogeno e di ossidi di fosforo. 5.3. Consigli per i vigili del fuocoI pompieri dovrebbero indossare degli appositi indumenti protettivi e apparecchi per respirazione integrali. Limitare il versamento, per evitare l'immissione nei sistemi idrici o di svuotamento. Page 3 of 10 SCHEDA DI SICUREZZA In base alla Normativa (UE) N. 1907/2006, Allegato II _____________________________________________________________________________________________ Nome del prodotto FYROL FR-2 7007 Id. Prodotto 01/06/2014 Data di revisione Revisione 6 20/11/2011 Sostituisce _____________________________________________________________________________________________ 6. Misure in caso di perdte e fuoriuscite 6.1. Precauzioni personali, apparecchiature protettive e procedure di emergenza Indossare adeguato abbigliamento di sicurezza ed una protezione per gli occhi/viso (consultare la Sezione 8). 6.2. Precauzioni ambientali Evitare che il prodotto entri negli scarichi, nei fossati e nei fiumi. Evitare che entri nel terreno, fossati, fognature, idrovie e/o acque freatiche. 6.3. Metodi e materiale per il contenimento e la pulizia Raccogliere in contenitori idonei e correttamente etichettati. Inzuppare con sabbia od altro materiale assorbente idoneo ed eliminare come rifiuto solido. Dopo aver completato il trasporto dei materiali, arieggiare la zona e sciacquare il sito della fuga. 6.4 Riferimento a altre sezioni Nessuna. 7. Manipolazione e magazzinaggio 7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura 7.2. Condizioni per un immagazzinaggio sicuro, comprese le incompatibilità 7.3. Utilizzo(i) finale(i) specifico(i) Evitare il contatto diretto. Tenere i recipienti ermeticamente chiusi. Conservare in una zona asciutta, fresca e ben ventilata tenere lontano da materiale incompatibile (fare riferimento alla sezione 10). La temperatura massima di immagazzinaggio consigliata è di 54.4° C (130° F) Nessun requisito specifico 8. Controlli di esposizione / protezione personale 8.1. Parametri di controllo Componenti CAS % in peso ACGIH - TLV Dati UK EH40 MEL (tabella 1) - TWA 1,3-Dichloro-2-propanol phosphate (3:1) 13674-87-8 93 - 97 non determinato non determinato Page 4 of 10 Dati dei valori limite TRGS 900 della Germania non determinato SCHEDA DI SICUREZZA In base alla Normativa (UE) N. 1907/2006, Allegato II _____________________________________________________________________________________________ Nome del prodotto FYROL FR-2 7007 Id. Prodotto 01/06/2014 Data di revisione Revisione 6 20/11/2011 Sostituisce _____________________________________________________________________________________________ Requisiti di ventilazione Protezione individuale: - Protezione respiratoria - Guanti - Protezione oculare - Protezione della pelle e del corpo Misure di igiene E` raccomandata un`adeguata ventilazione per proteggere gli addetti dalla potenziale esposizione Maschera antigas provvista di nuovo filtro per vapori organici. Nastro di neoprene o nitrile Occhiali protettivi per la sicurezza chimica Abbigliamento e stivali di copertura del corpo Non mangiare, non fumare e non bere nei luoghi in cui i materiali vengono maneggiati, elaborati o conservati. Lavare le mani accuratamente dopo il maneggio e prima di mangiare o fumare. È necessario disporre di una doccia di sicurezza e di un bagno per gli occhi. 9. Proprietr fisiche e chimiche 9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche di base Aspetto - Odore Punto di fusione/intervallo Liquido chiaro incolore Leggero -20°C (1013 hPa) Questo prodotto è un liquido super-raffreddato e potrebbe cristallizzarsi 326°C (1013hPa) >200°C 0.0000056Pa (25°C) Punto di ebollizione/intervallo Punto di infiammabilità Pressione di vapore Solubilità: 18.1mg/l a 20°C - Solubilità in acqua Log Kow - 3.69 Coefficiente di partizione ottanolo / acqua Temperatura di Non autocombustibile autocombustione 1715mPa.s(dynamic) (20°C) Viscosità Proprietà comburenti (ossidanti) Non ossidante Temperatura di decomposizione 326°C 513°C (955 °F) Temperatura di accensione 1.51(20°C) Densità relativa 10. Stabilitr e Reattivitr 10.1 Reattività 10.2 Stabilità chimica Si idrolizza lentamente a temperature normali in soluzioni acquose acide o alcaline. Stabile alle condizioni normali Page 5 of 10 SCHEDA DI SICUREZZA In base alla Normativa (UE) N. 1907/2006, Allegato II _____________________________________________________________________________________________ Nome del prodotto FYROL FR-2 7007 Id. Prodotto 01/06/2014 Data di revisione Revisione 6 20/11/2011 Sostituisce _____________________________________________________________________________________________ 10.3 Possibilità di reazioni pericolose 10.4 Condizioni da evitare 10.5 Materiali incompatibili 10.6. Prodotti a decomposizione pericolosa Non si prevede che si verifichi Riscaldamento al di sopra di 50° C Questo materiale è incompatibile con ossidanti forti, acidi forti, e alcali forti. L`anidride carbonica e il monossido di carbonio Hydrogen Chloride Phosphorus oxides 11. Informazioni tossicologiche 11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici Tossicità acuta: - Ratto orale LD50 - Coniglio cutaneo LD50 - Ratto inalazione LC50 >2000 mg/kg >2000 mg/kg >5220 mg/m³ Gravi danni/irritazione agli occhi Lievemente irritante Non soddisfa i criteri di classificazione Corrosione/irritazione della pelle Non classificato come irritante per la pelle dei conigli quando sottoposto a test in base alla Direttiva 404 OECD. Sensibilizzazione respiratoria o Non è un sensibilizzante della pelle Mutagenicità Mutagenico secondo l`Ames Test Sintesi del DNA non programmata (fegato di ratto) - non mutageno Non mutageno nel sistema di test L5178Y del linfoma del topo. Negativo nel test delle aberrazioni cromosomiche (cellule V79 di criceto) Non clastogenico all`esame sperimentale di aberrazione cromosomica su cellule di cavia cinese. Citogenesi del midollo osseo dei topi in vivo Non mutageno Test in vivo Moscerino della frutta: Non mutageno Cancerogenicità Non classificata dallo IARC. Non inclusa nella Relazione sui Carcinogeni NTP 12. Tossicità riproduttiva Gli studi sulla riproduzione hanno dimostrato che la somministrazione orale di questo prodotto ai conigli maschi, per 12 settimane, non ha influito negativamente sulla fertilità o sulla quantità di sperma. Teratogenicitá Non teratogenico Page 6 of 10 SCHEDA DI SICUREZZA In base alla Normativa (UE) N. 1907/2006, Allegato II _____________________________________________________________________________________________ Nome del prodotto FYROL FR-2 7007 Id. Prodotto 01/06/2014 Data di revisione Revisione 6 20/11/2011 Sostituisce _____________________________________________________________________________________________ Neurotossicità specifica (STOT) - Esposizione ripetuta Tutti i test di neurotossicità condotti consistentemente hanno dimostrato che il prodotto è privo di attività neurotossica In uno studio sulla cancerogenicità di 2 anni, un LOAEL di 5 mg/kg/giorno (basato sull'iperplasia, considerata una lesione pre-neoplastica, osservata nei reni in tutti i gruppi trattati e gli effetti testicolari osservati a questa dose) può essere derivato. TDCP non viene classificato per la tossicità a dose ripetuta. 12. Informazioni ecologiche 12.1 Tossicità Tossicità in acqua : 1.1 mg/l (Oncorhynchus mykiss) - 96 Ore-LC50 - Pesce - 48 Ore, EC50, Daphnia magna 3.8 mg/l 12.2 Persistenza e degradabilità Non immediatamente biodegradabile 12.3 Potenziale bioaccumulativo Il BCF misurato su pesce è di 31-59 Non bioaccumulativo 12.4 Mobilità nel terreno Il composto è stato considerato molto fortemente assorbito sulle particelle del terreno. 12.5 Risultati della valutazione PBT e vPvB Per la valutazione PBT, TDCP può essere considerato potenzialmente persistente (P) o potenzialmente molto persistente (vP) in base alla sua definitiva mineralizzazione. Le informazioni disponibili sul bioaccumulo mostrano che TDCP non soddisfa il criterio B o vB. Il criterio T non è soddisfatto. 12.6 Altri effetti avversi 13. Considerazioni sullo smaltimento 13.1 Metodi di trattamento dei rifiuti Eliminazione rifiuti Eliminare in modo sicuro secondo i regolamentilocali / nazionali. Eliminazione di imballaggi Smaltire in modo sicuro conformemente alle norme locali/nazionali. 14. Informazioni sul trasporto NU No. 3082 Page 7 of 10 SCHEDA DI SICUREZZA In base alla Normativa (UE) N. 1907/2006, Allegato II _____________________________________________________________________________________________ Nome del prodotto FYROL FR-2 7007 Id. Prodotto 01/06/2014 Data di revisione Revisione 6 20/11/2011 Sostituisce _____________________________________________________________________________________________ ADR/RID Descrizione della merce: ENVIRONMENTALLY HAZARDOUS SUBSTANCE, LIQUID, N.O.S. (tris(1,3-Dichloroisopropyl)phosphate) Classe: 9 - Sostanze e articoli pericolosi di varia natura Etichetta Pericolo Modello NO.: 9 Codice classificazione: M6 Identificazione di rischio n. 90 Gruppo imballaggio: III Marcatura:Sostanza pericolosa per l'ambiente IMO Denominazione tecnica esatta: ENVIRONMENTALLY HAZARDOUS SUBSTANCE, LIQUID, N.O.S. (tris(1,3-Dichloroisopropyl)phosphate) Classe: 9 - Sostanze e vari articoli pericolosi Etichetta: 9 Gruppo Imballaggio: III Marcatura: INQUINANTE MARINO ICAO/IATA Denominazione tecnica esatta: ENVIRONMENTALLY HAZARDOUS SUBSTANCE, LIQUID, N.O.S. (tris(1,3-Dichloroisopropyl)phosphate) Classe: 9 Etichetta Pericolo: Miscellaneo Gruppo Imballaggio: III Marcatura:Sostanza pericolosa per l'ambiente 15. Informazioni normative 15.1 Regolamenti/normative sulla salute, sicurezza e ambiente specifici per la sostanza o la miscela CEE Riportato dall`EINECS gli Stati Uniti Riferito nell`Inventario EPA TSCA Australia Iscritto nel AICS Canada Iscritto nel DSL - Cina Elencato Giappone ENCS n. (2)-1914 ISHL n. (2)-1914 Corea Elencato in ECL (KE-34801) Page 8 of 10 SCHEDA DI SICUREZZA In base alla Normativa (UE) N. 1907/2006, Allegato II _____________________________________________________________________________________________ Nome del prodotto FYROL FR-2 7007 Id. Prodotto 01/06/2014 Data di revisione Revisione 6 20/11/2011 Sostituisce _____________________________________________________________________________________________ Messico Elencato nel National Inventory of Chemical Substances (INSQ). Nuova Zelanda Iscritto nel NZIoC Filippine Classificato PICCS 15.2 Valutazione della Sicurezza Una Valutazione della Sicurezza Chimica è stata eseguita ai sensi del Regolamento REACH. Scenario d'esposizione disponibile. Chimica 16: Altre informazioni Questa Scheda di Sicurezza Prodotto contiene le seguenti variazioni rispetto alla precedente nella sezione 2, 11, 15 Politica sulla Salute, Sicurezza e Ambiente comunità globale, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni Riconosciamo che il successo della nostra attività commerciale dipende dalla fornitura di prodotti e servizi utili alla nostro impegno mirante alla realizzazione del programma Responsible Care, garantiremo un ambiente di lavoro operativi di produzione PER RAGGIUNGERE QUESTO OBIETTIVO, CI IMPEGNIAMO A: Rispettare, o superare, tutti i requisiti normativi in vigore a livello nazionale e internazionale, oltre ad altri requisiti ai quali facciamo riferimento Comunicare attivamente e apertamente incoraggiare il dialogo con il personale, i clienti e la comunità, in merito ai nostri prodotti e operazioni. Sviluppare e fornire prodotti che possano essere fabbricati, trasportati, usati ed eliminati in maniera sicura, e che comunque soddisfino le necessità dei nostri clienti Valutare regolarmente, migliorare continuamente e gestire incorporarle nelle nostre operazioni Istruire e formare i dipendenti, gli appaltatori ed i clienti, al fine di migliorare le loro prestazioni relative a HSE (Salute, Sicurezza e Ambiente) Comunicare le informazioni aggiornate, al fine di consentire ai lavoratori, ai clienti e a terzi interessati, di gestire i nostri prodotti in maniera sicura e responsabile, da un punto di vista ambientale Sforzarci di lavorare con clienti, fornitori, distributori e appaltatori, al fine di stimolare un uso, trasporto ed eliminazione sicuri delle nostre sostanze chimiche Sostenere i programma di Gestione Responsabile dei Prodotti, in collaborazione con clienti, distributori e trasportatori Page 9 of 10 SCHEDA DI SICUREZZA In base alla Normativa (UE) N. 1907/2006, Allegato II _____________________________________________________________________________________________ Nome del prodotto FYROL FR-2 7007 Id. Prodotto 01/06/2014 Data di revisione Revisione 6 20/11/2011 Sostituisce _____________________________________________________________________________________________ buona fede e con la convinzione della loro correttezza in data odierna, ICL-IP Europe BV non rilascia alcuna dichiarazione in merito alla completezza o accuratezza delle stesse. Le informazioni vengono fornite a condizione che coloro che le ricevono prendano le proprie decisioni per la sicurezza e l`adeguatezza ai loro fini specifici d`uso. In nessuna circostanza, ICL-IP Europe BV sarà responsabile di danni di qualsiasi tipo che possano in qualunque modo ESPLICITA OD IMPLICITA SULLE INFORMAZIONI O IL PRODOTTO AL QUALE SI RIFERISCONO TALI INFORMAZIONI RIGUARDO LA COMMERCIABILITA`, L`IDONEITA` AD UNO SCOPO PARTICOLARE O DI OGNI ALTRA NATURA versione inglese dello stesso, la versione inglese avrà la prevalenza. Preparato da Divisione HSE (Salute, Sicurezza e Ambiente) di ISRAELE tel.: +/972-8-6297835 telefax: +/972-8-6297832 www.icl-ip.com e-mail:[email protected] Fine della Scheda Sicurezza Prodotto Page 10 of 10 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 Allegato Indice 1. 2. 3. 4. 5. 6. Introduzione Panoramica sugli utilizzi che sono stati identificati e valutati ES 2 – Produzione di schiuma con TDCP ES 3 – Taglio e maneggiamento di schiuma con TDCP ES 4 – Riciclaggio ES 5 – Vita di impiego Introduzione In base a REACH, Art. 37(5) gli utenti a valle delle sostanze chimiche identificheranno, applicheranno e, quando possibile, consiglieranno misure appropriate per controllare adeguatamente i rischi identificati nel foglio dati di sicurezza loro fornito. Questa identificazione e applicazione delle misure appropriate viene spesso definita controllo della conformità. In questo allegato all’SDS abbiamo raccolto tutti gli scenari di esposizione pertinenti per la sostanza Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato (TDCP). Per poter eseguire il controllo della conformità, di seguito viene fornita una tabella di presentazione (Tabella 1) di tutti gli utilizzi del TDCP che erano stati identificati e per i quali era stato generato uno scenario di esposizione. Dopo aver individuato l’uso nella tabella è necessario controllare la conformità con le condizioni descritte nello scenario di esposizione corrispondente nelle parti seguenti del presente documento. Tutte le valutazioni sono state eseguite utilizzando gli strumenti di modellazione ECETOC TRA o (per l’esposizione umana) ed EUSES (per l’esposizione ambientale). Per la salute umana, qualora non si dovesse essere in grado di dimostrare la conformità con le condizioni descritte nei seguenti scenari di esposizione, esiste la possibilità di eseguire il proporzionamento eseguendo ECETOC TRA con i propri dati. Poiché il proporzionamento non è consentito con EUSES per la salute ambientale1, le opzioni in caso di non conformità consistono nel contattare il proprio fornitore o preparare il resoconto sulla sicurezza chimica degli utenti a valle. 1 La complessità del modello EUSES è di natura tale che non è possibile garantire che l’utente a valle abbia utilizzato gli stessi valori di parametro di chi si registra (oltre ai dati specifici dell’impianto ha l’input), consentendo l’esecuzione di un proporzionamento corretto. Versione 01-02-2013 1 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 Tabella 1. Panoramica sugli utilizzi che sono stati identificati e valutati Numero ES ES 2 – Produzione di schiuma con TDCP SU* SU 10 PC* PC 32 ES 3 – Taglio e maneggiamento di schiuma con TDCP SU 17 SU 18 PC 32 ES 4 – Riciclaggio SU 17 SU 18 PC 32 ES 5 – Vita di impiego SU 17 SU 18 PC 32 PROC* PROC 1 PROC 2 PROC 3 PROC 4 PROC 5 PROC 8° PROC 8b PROC 9 PROC 15 PROC 1 PROC 2 PROC 3 PROC 4 PROC 5 PROC 8a PROC 8b PROC 14 PROC 15 PROC 21 PROC 24 PROC 1 PROC 2 PROC 3 PROC 4 PROC 5 PROC 8a PROC 8b PROC 14 PROC 15 PROC 21 n/a AC* AC 1 AC 5 AC 13 ERC* ERC 3 AC 1 AC 5 AC 13 ERC 3 ERC 12a AC 1 AC 5 AC 13 ERC 3 ERC 12a AC 1 ERC 10 ERC 11a AC 5 AC 13 * SU = Settore di utilizzo; PC = Categoria prodotto; PROC = Categoria processo; AC = Categoria articolo; ERC = Categoria rilascio ambientale Versione 01-02-2013 2 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 Scenario di esposizione 2: Produzione di schiuma con TDCP 1. Scenario di esposizione: Produzione di schiuma con TDCP Titolo Settore di utilizzo Categoria di processo Categoria di prodotto Categoria di articolo Categoria di rilascio ambientale Categoria di rilascio ambientale specifica Processi, attività, attività coperte Produzione di schiuma con TDCP SU 10 PROC 1, 2, 3, 4, 5, 8a, 8b, 9, 15 PC 32 AC 1, 5, 13 ERC 3 n.a. Produzione di schiuma generale con TDCP produzione di schiuma di blocchi espansi con produzione di schiuma stampata TDCP con TDCP 2. Condizioni operative e misure di gestione dei rischi 2.1. Scenario contribuente per il controllo dell’ESPOSIZIONE AMBIENTALE 2.1.1 Scenario di esposizione contribuente per il controllo dell’esposizione ambientale per: Produzione generale di schiuma con TDCP Condizioni operative Quantità utilizzate 2000 Tonnellaggio utilizzato su scala locale (tonnellate/anno)2 Frequenza e durata dell’utilizzo Tipo di rilascio Continuo Giorni di emissione (giorni/anno) 167-300 Dati di monitoraggio specifici del sito Non disponibili Altre condizioni operative di utilizzo che interessano l’esposizione ambientale Fattore di diluizione dell’acqua dolce 10 locale Fattore di diluizione dell’acqua marina 100 Acqua del fattore di emissione 3E-05 Aria del fattore di emissione 3E-05 Misure di gestione dei rischi Condizioni e misure tecniche in sede per limitare o ridurre gli scarichi, le emissioni d’aria e i rilasci sul suolo I fattori di rilascio per la produzione di schiuma non tengono conto del trattamento dell’aria o dell’acqua. Se è presente un STP non è necessario nessun trattamento in sede. Condizioni e misure relative al trattamento dell’acqua di scarico Si suppone la presenza di un STP municipale, a meno che non sia presente un WWTP in sede o un ambiente ricevente marino. Sono state considerate le impostazioni predefinite di EUSES. Rimozione del 18% calcolata da EUSES. Si suppone l’applicazione di fango sul suolo agricolo. Condizioni e misure relative al trattamento esterno dei rifiuti per lo smaltimento Il trattamento esterno dei rifiuti per lo smaltimento è minimo, in quanto la maggior parte di essi viene recuperata. La frazione rimanente viene inviata nella discarica. Condizioni e misure relative al recupero esterno dei rifiuti La frequenza di raccolta degli scarti prodotti dagli stabilimenti di produzione di schiuma e di taglio è "molto elevata”, in quanto gli stabilimenti di risaldatura pagano per la schiuma di scarto e l’alternativa consiste nel fatto che gli stabilimenti di taglio paghino per lo smaltimento della schiuma). La schiuma di scarto può essere venduta come schiuma di seconda scelta oppure viene granulata (per formare "particelle") e trasformata in schiuma rigida. 2.2. Scenario contribuente per il controllo dell’ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI 2.2.1 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione dei lavoratori per: Produzione di schiuma di blocchi espansi con TDCP Caratteristiche del prodotto Nome sostanza: TDCP Purezza: 93-99% Punto di fusione: < 20 °C Punto di ebollizione: la scomposizione avviene a 326 °C Densità relativa: 1,51 mg/L a 20°C Pressione vapore: 5,6E-6 Pa a 25°C Solubilità acqua: 18,1 mg/L a 20°C Kow (valore log): 3,69 2 Questo è il tonnellaggio massimo consentito utilizzato dall’utente a valle nel suo sito Versione 01-02-2013 3 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 Viscosità: 1715 mPa s (dinamico) a 25 °C Quantità utilizzate Non pertinente. Frequenza e durata dell’utilizzo/esposizione 200 giorni/anno e 8 ore/giorni è teoricamente possibile (presupposto del peggior caso) Altre condizioni operative date che influenzano l’esposizione dei lavoratori Le aree principali di potenziale esposizione all’inalazione da parte dei lavoratori durante la produzione di schiuma di blocchi espansi si trovano al livello della testa di miscelazione e avvengono quando gli operatori devono entrare nel tunnel per svolgere operazioni quali la rimozione di carta e la supervisione del blocco nelle aree di taglio. La potenziale esposizione cutanea può verificarsi nell’area della testa di miscelazione quando le materie prime vengono miscelate e possono entrare in contatto con i prodotti chimici. Essa può verificarsi anche durante la supervisione della temperatura e il taglio della schiuma. Condizioni e misure tecniche a livello di processo (origine) per impedire il rilascio È inclusa la sezione del processo relativa alla produzione della schiuma. Condizioni e misure tecniche per controllare la dispersione dall’origine verso il lavoratore Il LEV è presente in tutti gli stabilimenti, in quanto essi funzionano con l’isocianato, un componente altamente tossico, in tutte le schiume. Condizioni e misure relative alla valutazione della protezione, dell’igiene e della salute personale La cartella VX dell’allegato transizionale – TDCP, evidenzia che l’applicazione di misure igieniche adeguate determina un grado di efficacia appropriato per limitare i rischi. Esse vanno implementate e seguite scrupolosamente. Inoltre, l’uso di PPE (guanti) va preso in considerazione qualora risultasse impossibile evitare i rischi o qualora essi non fossero sufficientemente limitati mediante protezioni o misure collettive. Per l’inalazione non sono sufficienti PPE aggiuntivi. Consulenza aggiuntiva sulle buone pratiche oltre la valutazione della sicurezza chimica REACH3 È inclusa la sezione del processo relativa alla produzione della schiuma, all’interno di un tunnel installato con l’estrazione per la rimozione di vapori di di-isocianato ed emissioni di agenti soffianti (HMIP, 1995). 2.2.2 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione dei lavoratori per: Produzione di schiuma stampata con TDCP Caratteristiche del prodotto Nome sostanza: TDCP Purezza: 93-99% Punto di fusione: < 20 °C Punto di ebollizione: la scomposizione avviene a 326 °C Densità relativa: 1,51 mg/L a 20°C Pressione vapore: 5,6E-6 Pa a 25°C Solubilità acqua: 18,1 mg/L a 20°C Kow (valore log): 3,69 Viscosità: 1715 mPa s (dinamico) a 25 °C Quantità utilizzate Non pertinente. Frequenza e durata dell’utilizzo/esposizione 200 giorni/anno e 8 ore/giorni è teoricamente possibile (presupposto del peggior caso) Altre condizioni operative date che influenzano l’esposizione dei lavoratori Si ritiene che l’erogazione della schiuma liquida negli stampi sarebbe simile all’erogazione della miscela di schiuma dalla testa di miscelazione durante la produzione di blocchi di schiuma PUR. Anche se un confronto diretto non è possibile, si ritiene altresì che i risultati del taglio dei blocchi di schiuma darebbero un’indicazione dell’intervallo probabile delle esposizioni durante il taglio e la rifinitura delle parti stampate. Condizioni e misure tecniche a livello di processo (origine) per impedire il rilascio È inclusa la sezione del processo relativa alla produzione della schiuma. Condizioni e misure tecniche per controllare la dispersione dall’origine verso il lavoratore Il LEV è presente in tutti gli stabilimenti, in quanto essi funzionano con l’isocianato, un componente altamente tossico, in tutte le schiume. Condizioni e misure relative alla valutazione della protezione, dell’igiene e della salute personale La cartella VX dell’allegato transizionale – TDCP, evidenzia che l’applicazione di misure igieniche adeguate determina un grado di efficacia appropriato per limitare i rischi. Esse vanno implementate e seguite scrupolosamente. Inoltre, l’uso di PPE (guanti) va preso in considerazione qualora risultasse impossibile evitare i rischi o qualora essi non fossero sufficientemente limitati mediante protezioni o misure collettive. Per l’inalazione non sono sufficienti PPE aggiuntivi. Consulenza aggiuntiva sulle buone pratiche oltre la valutazione della sicurezza chimica REACH4 È inclusa la sezione del processo relativa alla produzione della schiuma, all’interno di un tunnel installato con l’estrazione per la rimozione di vapori di di-isocianato ed emissioni di agenti soffianti (HMIP, 1995). 3. Stima e riferimento dell’esposizione alla relativa origine 3.1. Scenario contribuente delle stime di esposizione per l’AMBIENTE Strumento usato per la valutazione Set di parametri generali EUSES Stato della sostanza Liquido Peso molecolare 430,91 Punto di fusione < 20°C 3 Le misure indicate in questa sezione non sono state prese in considerazione nelle stime di esposizione relative allo scenario di esposizione precedente. L’utente a valle non è obbligato a essere conforme alle condizioni indicate in questa sezione specifica. 4 Le misure indicate in questa sezione non sono state prese in considerazione nelle stime di esposizione relative allo scenario di esposizione precedente. L’utente a valle non è obbligato a essere conforme alle condizioni indicate in questa sezione specifica. Versione 01-02-2013 4 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 Log Kow 3,69 Solubilità acqua Pressione vapore 18,1 mg/L a 20°C 5,6E-6 Pa a 25°C Stime di esposizione Esposizione indiretta di essere umani tramite l’ambiente Assunzione giornaliera totale locale per gli esseri umani, totale PEC locali Valore 2,46E-04 unità [mg.kg-1. giorno-1] Unità PEC locale media annuale nell’aria (totale) ACQUA, SEDIMENTO 6,01E-07 [mg.m-3] PEC locale nell’acqua di superficie (dissolta) PEC locale nel sedimento di acqua dolce PEC locale nell’acqua marina (dissolta) PEC nel sedimento di acqua marina SUOLO, ACQUA DI FALDA 2,29E-04 0,0416 2,61E-05 4,74E-03 [mg.l-1] [mg.kg-1] [mg.l-1] [mg.kg-1] PEC locale nel suolo agricolo (totale) calcolato su una media di 30 giorni STP 0,0213 [mg.kg-1] PEC per micro-organismi nell’STP Avvelenamento secondario PEC orale, predatore, pesce marino PEC orale principale predatore marino 1,47E-03 [mg.l-1] 5,53E-04 4,05E-04 [mg.kgwwt-1] [mg.kgwwt-1] ARIA 3.2. Scenario contribuente alle stime dell’esposizione per i LAVORATORI 3.2.1 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione dei lavoratori per: Produzione di schiuma di blocchi espansi con TDCP Strumento usato per la valutazione ECETOC TRA v2 Set di parametri generali Tipo di impostazione: Industriale Durata dell’esposizione: > 4 ore/giorno Utilizzo della ventilazione: Ventilazione di scarico locale Utilizzo della protezione respiratoria: nessuna Utilizzo della protezione cutanea: nessuna Concentrato nella preparazione: n/a Stime di esposizione PROC RMM, in aggiunta Misurazione Misurazione cutanea RWC5 Peso Peso corporeo Esposizione a quelli elencati dell’inalazione usata usata per RCR corporeo inalazione RWC combinata RWC nella sezione 2.2.1 (mg/cm2/giorno) per RCR cutaneo (mg/m3) (mg/kg/giorno) (mg/kg/giorno) 1, 2, 3, 4, 5, 5,1 7E-02 6,3E-02 7,3E-04 6,4E-02 nessuno 8b, 15 3.2.2 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione dei lavoratori per: Produzione di schiuma stampata con TDCP Strumento usato per la valutazione Set di parametri generali ECETOC TRA v2 Tipo di impostazione: Industriale Durata dell’esposizione: > 4 ore/giorno Utilizzo della ventilazione: Ventilazione di scarico locale Utilizzo della protezione respiratoria: nessuna Utilizzo della protezione cutanea: nessuna Concentrato nella preparazione: n/a Stime di esposizione PROC Misurazione Misurazione cutanea RWC Peso Peso corporeo Esposizione RMM, in aggiunta dell’inalazione usata usata per RCR corporeo inalazione RWC combinata RWC a quelli elencati per RCR (mg/cm2/giorno) cutaneo (mg/m3) (mg/kg/giorno) (mg/kg/giorno) nella sezione 2.2.2 1, 2, 3, 4, 5, 4,8 7,5E-02 6,8E-02 6,9E-04 6,9E-02 nessuno 8b, 15 4. Guida al DU per valutare se funziona entro i limiti fissati dall’ES 4.1. Guida al DU per valutare se funziona entro i limiti fissati dallo scenario contribuente per l’ESPOSIZIONE AMBIENTALE L’esposizione ambientale è stata valutata utilizzando il modello EUSES. Entro le condizioni sopra descritte, non ci sono ulteriori limitazioni all’uso della sostanza nella produzione di schiuma. Poiché il proporzionamento dei risultati mediante l’esecuzione del modello EUSES con i propri dati non è consentito a causa della complessità del modello, in caso di mancata conformità è consigliabile contattare il proprio fornitore o preparare il resoconto sulla 5 RWC = Reasonable Worst Case (caso peggiore ragionevole) Versione 01-02-2013 5 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 sicurezza chimica degli utenti a valle. 4.2. Guida al DU per valutare se funziona entro i limiti fissati dallo scenario contribuente per l’ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI L’esposizione dei lavoratori è stata valutata utilizzando lo strumento integrato ECETOC TRA versione 2. Valutare se si opera entro i limiti delle condizioni operative e delle misure di gestione dei rischi descritte nelle tabelle precedenti. Entro tali condizioni, è stato mostrato l’uso sicuro. Tuttavia, qualora non si dovesse essere in grado di dimostrare la conformità con le condizioni sopra descritte, il proporzionamento dei risultati è possibile utilizzando il modello ECETOC TRA eseguito per generare la valutazione di cui sopra. Versione 01-02-2013 6 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 Scenario di esposizione 3: Taglio e maneggiamento di schiuma con TDCP 1. Scenario di esposizione: Taglio e maneggiamento di schiuma con TDCP Titolo Settore di utilizzo Categoria di processo Categoria di prodotto Categoria di articolo Categoria di rilascio ambientale Categoria di rilascio ambientale specifica Processi, attività, attività coperte Taglio e maneggiamento di schiuma con TDCP SU 17, 18 PROC 1, 2, 3, 4, 5, 8a, 8b, 14, 15, 21, 24 PC 32 AC 1, 5, 13 ERC 3, 12a n.a. Taglio di schiuma con TDCP Produzione di beni con schiuma con TDCP 2. Condizioni operative e misure di gestione dei rischi 2.1. Scenario contribuente per il controllo dell’ESPOSIZIONE AMBIENTALE 2.1.1 Scenario di esposizione contribuente che controlla l’esposizione ambientale: taglio e maneggiamento di schiuma con TDCP Condizioni operative Quantità utilizzate 400 Tonnellaggio utilizzato su scala locale (tonnellate/anno)6 Frequenza e durata dell’utilizzo Tipo di rilascio Continuo Giorni di emissione (giorni/anno) 300 Dati di monitoraggio specifici del sito Non disponibili Altre condizioni operative di utilizzo che interessano l’esposizione ambientale Fattore di diluizione dell’acqua dolce 10 locale Fattore di diluizione dell’acqua marina 100 Acqua del fattore di emissione 5E-05 Aria del fattore di emissione 5E-05 Misure di gestione dei rischi Condizioni e misure tecniche in sede per limitare o ridurre gli scarichi, le emissioni d’aria e i rilasci sul suolo I fattori di rilascio per taglio e maneggiamento di schiuma TDCP non tengono conto del trattamento dell’aria o dell’acqua. Se è presente un STP non è necessario nessun trattamento in sede. Condizioni e misure relative al trattamento dell’acqua di scarico Si suppone la presenza di un STP municipale, a meno che non sia presente un WWTP in sede o un ambiente ricevente marino. Sono state considerate le impostazioni predefinite di EUSES. Rimozione del 18% calcolata da EUSES. Si suppone l’applicazione di fango sul suolo agricolo. Condizioni e misure relative al trattamento esterno dei rifiuti per lo smaltimento Il trattamento esterno dei rifiuti per lo smaltimento è minimo, in quanto la maggior parte di essi viene recuperata. La frazione restante va trattata come rifiuti pericolosi. Condizioni e misure relative al recupero esterno dei rifiuti La frequenza di raccolta degli scarti prodotti dai tagliatori è "molto elevata", in quanto gli stabilimenti di risaldatura pagano per la schiuma di scarto e l’alternativa consiste nel fatto che gli stabilimenti di taglio paghino per lo smaltimento della schiuma. La schiuma di scarto può essere venduta come schiuma di seconda scelta oppure viene granulata (per formare "particelle") e trasformata in schiuma rigida. 2.2. Scenario contribuente per il controllo dell’ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI 2.2.1 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione dei lavoratori per: Taglio di schiuma con TDCP Caratteristiche del prodotto Nome sostanza: TDCP Purezza: 93-99% Punto di fusione: < 20 °C Punto di ebollizione: la scomposizione avviene a 326 °C Densità relativa: 1,51 mg/L a 20°C Pressione vapore: 5,6E-6 Pa a 25°C Solubilità acqua: 18,1 mg/L a 20°C Kow (valore log): 3,69 Viscosità: 1715 mPa s (dinamico) a 25 °C 6 Questo è il tonnellaggio massimo consentito utilizzato dall’utente a valle nel suo sito Versione 01-02-2013 7 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 Quantità utilizzate Non pertinente Frequenza e durata dell’utilizzo/esposizione 200 giorni l’anno e 8 ore/giorno è teoricamente possibile (presupposto del peggior caso) Altre condizioni operative date che influenzano l’esposizione dei lavoratori Generalmente, i blocchi di schiuma di poliuretano devono essere tagliati con le dimensioni e la forma necessaria del prodotto finale. Di solito questa operazione avviene dopo che i blocchi sono stati vulcanizzati e raffreddati. I blocchi vengono venduti ai tagliatori di schiuma, i quali li tagliano in base alle dimensioni e alla forma desiderate. I produttori di schiuma gestiscono i propri stabilimenti di taglio, ma vendono anche a un gran numero di tagliatori di schiuma, la maggior parte dei quali è costituita da (almeno nel Regno Unito) piccole aziende private. I blocchi di schiuma vengono tagliati nelle forme/pezzi desiderati utilizzando coltelli a nastro ruotante. Questo scenario copre anche l’istanza in cui i produttori di mobili potrebbero tagliare la propria schiuma su misura, anche se nel settore si dice che ciò accade raramente. Condizioni e misure tecniche a livello di processo (origine) per impedire il rilascio Durante il taglio, le polveri vengono raccolte nel punto di taglio da estrattori installati sulla lama. Condizioni e misure tecniche per controllare la dispersione dall’origine verso il lavoratore Il LEV deve essere presente vicino alle lame di taglio per rimuovere le particelle di polvere durante il taglio. Condizioni e misure relative alla valutazione della protezione, dell’igiene e della salute personale Non sono state considerate protezioni specifiche e non è stata effettuata nessuna valutazione della salute personale. Consulenza aggiuntiva sulle buone pratiche oltre la valutazione della sicurezza chimica REACH7 Nessun consiglio aggiuntivo sulle buone pratiche. 2.2.2 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione dei lavoratori per: Produzione di beni con schiuma con TDCP Caratteristiche del prodotto Nome sostanza: TDCP Purezza: 93-99% Punto di fusione: < 20 °C Punto di ebollizione: la scomposizione avviene a 326 °C Densità relativa: 1,51 mg/L a 20°C Pressione vapore: 5,6E-6 Pa a 25°C Solubilità acqua: 18,1 mg/L a 20°C Kow (valore log): 3,69 Viscosità: 1715 mPa s (dinamico) a 25 °C Quantità utilizzate nessun dato Frequenza e durata dell’utilizzo/esposizione Esposizione ripetuta Altre condizioni operative date che influenzano l’esposizione dei lavoratori I dati forniti da un produttore di schiuma indicano che il TDCP è usato nella produzione di schiume utilizzabili con i prodotti tessili nella produzione di sedili per auto, pannelli di porte, isolamento acustico, rivestimenti e cuscini. La maggior parte dei sedili è realizzata con schiuma non contenente ritardanti delle fiamme. È solo la copertura esterna della schiuma associata al tessuto di copertura a contenere TDCP. I processi di assemblaggio variano a seconda del prodotto realizzato, ma di solito prevedono l’uso di adesivi per laminare la schiuma e il materiale usato per gli interni dell’auto, il taglio, la rifinitura e la cucitura dei componenti. Ciascun operatore svolge attività diverse, in modo tale che, ad esempio, un operatore lamina la schiuma e il tessuto, un altro cuce e rifinisce la fodera del sedile e un altro ancora assembla il sedile. Questi processi possono essere svolti all’interno della stessa azienda, ma è più comune che le varie aziende si occupino delle diverse fasi della produzione. Condizioni e misure tecniche a livello di processo (origine) per impedire il rilascio Non pertinente Condizioni e misure tecniche per controllare la dispersione dall’origine verso il lavoratore Nessuna Condizioni e misure relative alla valutazione della protezione, dell’igiene e della salute personale Non sono state considerate protezioni specifiche e non è stata effettuata nessuna valutazione della salute personale. Consulenza aggiuntiva sulle buone pratiche oltre la valutazione della sicurezza chimica REACH8 I blocchi di schiuma possono essere coperti di tessuti o plastica, il che riduce la velocità di rilascio del TDCP dalla schiuma 3. Stima e riferimento dell’esposizione alla relativa origine 3.1. Scenario contribuente delle stime di esposizione per l’AMBIENTE 3.1.1 Scenario di esposizione contribuente che controlla l’esposizione ambientale: taglio e maneggiamento di schiuma con TDCP Strumento usato per la valutazione Set di parametri generali EUSES Stato della sostanza Liquido Peso molecolare 430,91 7 Le misure indicate in questa sezione non sono state prese in considerazione nelle stime di esposizione relative allo scenario di esposizione precedente. L’utente a valle non è obbligato a essere conforme alle condizioni indicate in questa sezione specifica. 8 Le misure indicate in questa sezione non sono state prese in considerazione nelle stime di esposizione relative allo scenario di esposizione precedente. L’utente a valle non è obbligato a essere conforme alle condizioni indicate in questa sezione specifica. Versione 01-02-2013 8 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 Punto di fusione > 20°C Log Kow 3,69 Solubilità acqua Pressione vapore 18,1 mg/L a 20°C 5,6E-6 Pa a 25°C Stime di esposizione Esposizione indiretta di essere umani tramite l’ambiente Assunzione giornaliera totale locale per gli esseri umani, totale PEC locali Valore 1,42E-04 unità [mg.kg-1. giorno-1] Unità PEC locale media annuale nell’aria (totale) ACQUA, SEDIMENTO 2,96E-07 [mg.m-3] PEC locale nell’acqua di superficie PEC locale nel sedimento di acqua dolce PEC locale nell’acqua marina PEC nel sedimento di acqua marina SUOLO, ACQUA DI FALDA 1,1E-04 0,0199 1,15E-05 2,09E-03 [mg.l-1] [mg.kgdw1] [mg.l-1] [mg.kgdw1] PEC locale nel suolo agricolo (totale) calcolato su una media di 30 giorni STP 0,0121 [mg.kg-1] PEC per micro-organismi nell’STP Avvelenamento secondario PEC orale, predatore, pesce marino PEC orale principale predatore marino 2,74E-04 [mg.l-1] 4,3E-04 3,81E-04 [mg.kgwwt-1] [mg.kgwwt-1] ARIA 3.2. Scenario contribuente alle stime dell’esposizione per i LAVORATORI 3.2.1 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione dei lavoratori per: Taglio di schiuma con TDCP Strumento usato per la valutazione Set di parametri generali ECETOC TRA v2 Tipo di impostazione: Industriale Durata dell’esposizione: > 4 ore/giorno Utilizzo della ventilazione: Ventilazione di scarico locale (efficienza non specificata) Utilizzo della protezione cutanea: nessuna Concentrato nella preparazione: n/a Stime di esposizione Misurazione PROC dell’inalazione usata per RCR (µg/m3) 21, 24 4,1 Peso corporeo Esposizione RMM, in RWC9 Peso Misurazione combinata RWC aggiunta a quelli cutanea usata per corporeo cutaneo inalazione RWC (mg/kg/bw/giorno) (mg/kg/bw/giorno) elencati nella (mg/kg RCR sezione 2.2.1 bw/giorno) (mg/cm2/giorno) 7,1E-03 1,3E-02 5,9E-04 1,4E-02 LEV 3.2.2 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione dei lavoratori per: Produzione di beni con schiuma con TDCP Strumento usato per la valutazione Set di parametri generali ECETOC TRA v2 Tipo di impostazione: Industriale Durata dell’esposizione: > 4 ore/giorno Utilizzo della ventilazione: nessuno Utilizzo della protezione cutanea: nessuna Concentrazione nel preparato: n/a Stime di esposizione Misurazione PROC dell’inalazione usata per RCR (µg/m3) 21, 24 4,6 Peso corporeo Esposizione RMM, in RWC Peso Misurazione combinata RWC aggiunta a quelli cutanea usata per corporeo cutaneo inalazione RWC (mg/kg/bw/giorno) (mg/kg/bw/giorno) elencati nella (mg/kg RCR sezione 2.2.2 bw/giorno) (mg/cm2/giorno) 7,1E-03 1,3E-02 6,6E-04 1,4E-02 nessuno 4. Guida al DU per valutare se funziona entro i limiti fissati dall’ES 4.1. Guida al DU per valutare se funziona entro i limiti fissati dallo scenario contribuente per l’ESPOSIZIONE AMBIENTALE L’esposizione ambientale è stata valutata utilizzando il modello EUSES. Entro le condizioni sopra descritte, non ci sono ulteriori limitazioni all’uso della sostanza nel taglio e nel maneggiamento della schiuma. Poiché il proporzionamento dei risultati mediante l’esecuzione del modello EUSES con i propri dati non è consentito a causa della complessità del modello, in caso di mancata conformità è consigliabile contattare il proprio fornitore o preparare il resoconto sulla sicurezza chimica degli utenti a valle. 9 RWC = Reasonable Worst Case (caso peggiore ragionevole) Versione 01-02-2013 9 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 4.2. Guida al DU per valutare se funziona entro i limiti fissati dallo scenario contribuente per l’ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI L’esposizione dei lavoratori è stata valutata utilizzando lo strumento integrato ECETOC TRA versione 2. Valutare se si opera entro i limiti delle condizioni operative e delle misure di gestione dei rischi descritte nelle tabelle precedenti. Entro tali condizioni, è stato mostrato l’uso sicuro. Tuttavia, qualora non si dovesse essere in grado di dimostrare la conformità con le condizioni sopra descritte, il proporzionamento dei risultati è possibile utilizzando il modello ECETOC TRA eseguito per generare la valutazione di cui sopra. Versione 01-02-2013 10 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 Scenario di esposizione 4: Riciclaggio 1. Scenario di esposizione: Riciclaggio Titolo Settore di utilizzo Categoria di processo Categoria di prodotto Categoria di articolo Categoria di rilascio ambientale Categoria di rilascio ambientale specifica Processi, attività, attività coperte Riciclaggio SU 17, 18 PROC 1, 2, 3, 4, 5, 8a, 8b, 14, 15, 21 PC 32 AC 1, 5, 13 ERC 3, 12a n.a. Risaldatura di schiuma con TDCP Produzione di particelle sciolte di schiuma con TDCP 2. Condizioni operative e misure di gestione dei rischi 2.1. Scenario contribuente per il controllo dell’ESPOSIZIONE AMBIENTALE 2.1.1 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione ambientale per: Risaldatura di schiuma con TDCP Condizioni operative Quantità utilizzate Tonnellaggio utilizzato su scala regionale 420 (tonnellate/anno)10 Frequenza e durata dell’utilizzo Tipo di rilascio Continuo Giorni di emissione (giorni/anno) 246 giorni Dati di monitoraggio specifici del sito Non disponibili Altre condizioni operative di utilizzo che interessano l’esposizione ambientale Fattore di diluizione dell’acqua dolce n/a locale Acqua del fattore di emissione 0 Aria del fattore di emissione 1E-04 Misure di gestione dei rischi Condizioni e misure tecniche in sede per limitare o ridurre gli scarichi, le emissioni d’aria e i rilasci sul suolo Le macchine di granulazione sono dotate di un’apparecchiatura di estrazione della polvere con efficienza del 99%. Condizioni e misure relative al trattamento dell’acqua di scarico Non pertinente, in quanto non sono presenti acque di scarico Condizioni e misure relative al trattamento esterno dei rifiuti per lo smaltimento Il trattamento esterno dei rifiuti per lo smaltimento è minimo, in quanto la maggior parte di essi viene recuperata. La frazione restante va trattata come rifiuti pericolosi. Condizioni e misure relative al recupero esterno dei rifiuti Non pertinente, in quanto la risaldatura è già un processo di riciclaggio. 2.1.2 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione ambientale per: Produzione di particelle sciolte di schiuma con TDCP Condizioni operative Quantità utilizzate Tonnellaggio utilizzato su scala regionale (tonnellate/anno)11 180 Frequenza e durata dell’utilizzo Tipo di rilascio Continuo Giorni di emissione (giorni/anno) 246 giorni Dati di monitoraggio specifici del sito Non disponibili Altre condizioni operative di utilizzo che interessano l’esposizione ambientale Fattore di diluizione dell’acqua dolce n/a locale Acqua del fattore di emissione 0 Aria del fattore di emissione 1E-04 Misure di gestione dei rischi Condizioni e misure tecniche in sede per limitare o ridurre gli scarichi, le emissioni d’aria e i rilasci sul suolo Le macchine di granulazione sono dotate di un’apparecchiatura di estrazione della polvere con efficienza del 99%. Condizioni e misure relative al trattamento dell’acqua di scarico Non pertinente, in quanto non sono presenti acque di scarico Versione 01-02-2013 11 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 Condizioni e misure relative al trattamento esterno dei rifiuti per lo smaltimento Il trattamento esterno dei rifiuti per lo smaltimento è minimo, in quanto la maggior parte di essi viene recuperata. La frazione restante va trattata come rifiuti pericolosi. Condizioni e misure relative al recupero esterno dei rifiuti Non pertinente, in quanto la produzione di particelle sciolte è già un processo di riciclaggio. 2.2. Scenario contribuente per il controllo dell’ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI 2.2.1 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione dei lavoratori per: Produzione di granuli di schiuma e schiuma rigida Caratteristiche del prodotto Nome sostanza: TDCP Purezza: 93-99% Punto di fusione: < 20 °C Punto di ebollizione: la scomposizione avviene a 326 °C Densità relativa: 1,51 mg/L a 20°C Pressione vapore: 5,6E-6 Pa a 25°C Solubilità acqua: 18,1 mg/L a 20°C Kow (valore log): 3,69 Viscosità: 1715 mPa s (dinamico) a 25 °C Quantità utilizzate Non pertinente Frequenza e durata dell’utilizzo/esposizione 200 giorni/anno e 8 ore/giorni è teoricamente possibile (presupposto del peggior caso) Altre condizioni operative date che influenzano l’esposizione dei lavoratori I processi di trinciatura e granulazione non generano nuovo TDCP. La schiuma di scarto viene fornita in balle. Nelle fabbriche di dimensioni maggiori la balla viene inserita direttamente nell’interruttore mediante un carrello a forche. Nelle altre fabbriche la schiuma viene inserita manualmente su un trasportatore e quindi nell’interruttore. L’interruttore scompone la schiuma di scarto in pezzi più piccoli per la macchina granulatrice che ha l’estrazione. Gli operatori non sarebbero esposti in alcun modo durante questi processi, in quanto essi sono chiusi. Dopo che la schiuma è stata granulata, essa viene insaccata per essere usata nella produzione di mobili. La schiuma di scarto può essere inoltre trinciata, granulata e ritornata in blocchi di schiuma. Condizioni e misure tecniche a livello di processo (origine) per impedire il rilascio I processi di risaldatura e granulazione e ritorno sono contenuti all’interno dell’apparecchiatura. Condizioni e misure tecniche per controllare la dispersione dall’origine verso il lavoratore Il LEV va installato nel caso in cui la generazione di polvere nelle aree di lavoro sia troppo elevata. Condizioni e misure relative alla valutazione della protezione, dell’igiene e della salute personale Non sono state considerate protezioni specifiche e non è stata effettuata nessuna valutazione della salute personale. Consulenza aggiuntiva sulle buone pratiche oltre la valutazione della sicurezza chimica REACH12 Nessun consiglio aggiuntivo sulle buone pratiche. 3. Stima e riferimento dell’esposizione alla relativa origine 3.1. Scenario contribuente delle stime di esposizione per l’AMBIENTE Strumento usato per la valutazione EUSES Set di parametri generali Stato della sostanza Liquido Peso molecolare 430,91 Punto di fusione > 20°C Log Kow 3,69 Solubilità acqua Pressione vapore 18,1 mg/L a 20°C 5,6E-6 Pa a 25°C 3.1.1 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione ambientale: Risaldatura di schiuma con TDCP Stime di esposizione Esposizione indiretta di essere umani tramite l’ambiente Assunzione giornaliera totale locale per gli esseri umani, totale PEC locali Valore 1,17E-04 unità PEC locale media annuale nell’aria (totale) ACQUA, SEDIMENTO 3,2E-07 [mg.m-3] PEC locale nell’acqua di superficie PEC locale nel sedimento di acqua dolce PEC locale media annuale nell’acqua marina (dissolta) PEC nel sedimento di acqua marina SUOLO, ACQUA DI FALDA n.a. n.a. n.a. n.a. [mg.l-1] [mg.kgwwt-1] [mg.l-1] [mg.kgwwt-1] PEC locale nel suolo agricolo (totale) calcolato su una media di 30 giorni 0,01 [mg.kg-1] [mg.kg-1. giorno-1] Unità ARIA Versione 01-02-2013 12 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 STP PEC per micro-organismi nell’STP Avvelenamento secondario PEC orale, predatore, verme di terra n.a. [mg.l-1] 0,018 [mg.kg] 3.1.2 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione ambientale: Produzione di particelle sciolte di schiuma con TDCP Stime di esposizione Esposizione indiretta di essere umani tramite l’ambiente Assunzione giornaliera totale locale per gli esseri umani, totale PEC locali Valore 1,17E-04 unità PEC locale media annuale nell’aria (totale) ACQUA, SEDIMENTO 2,19E-07 [mg.m-3] PEC locale nell’acqua di superficie PEC locale nel sedimento di acqua dolce PEC locale media annuale nell’acqua marina (dissolta) PEC nel sedimento di acqua marina SUOLO, ACQUA DI FALDA n.a. n.a. n.a. n.a. [mg.l-1] [mg.kgwwt-1] [mg.l-1] [mg.kgwwt-1] PEC locale nel suolo agricolo (totale) calcolato su una media di 30 giorni STP 0,01 [mg.kg-1] PEC per micro-organismi nell’STP Avvelenamento secondario PEC orale, predatore, verme di terra n.a. [mg.l-1] 0,018 [mg.kg] [mg.kg-1. giorno-1] Unità ARIA 3.2. Scenario contribuente alle stime dell’esposizione per i LAVORATORI 3.2.1 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione dei lavoratori per: Produzione di granuli di schiuma e schiuma rigida Strumento usato per la valutazione Set di parametri generali ECETOC TRA v2 Tipo di impostazione: Industriale Durata dell’esposizione: > 4 ore/giorno Utilizzo della ventilazione: nessuno Utilizzo della protezione respiratoria: nessuna Utilizzo della protezione cutanea: nessuna Concentrazione nel preparato: n/a Stime di esposizione Misurazione Misurazione PROC dell’inalazione usata cutanea usata per RCR per RCR (µg/m3) (mg/cm2//giorno) 14, 21 4,6 1,7E-03 RWC13 Peso corporeo cutaneo (mg/kg/bw/giorno) 3,1E-03 Esposizione RMM, in Peso corporeo inalazione RWC combinata RWC aggiunta a quelli elencati nella (mg/kg bw/giorno) (mg/kg/bw/giorno) sezione 2.2.1 6,6E-04 3,8E-03 nessuno 4. Guida al DU per valutare se funziona entro i limiti fissati dall’ES 4.1. Guida al DU per valutare se funziona entro i limiti fissati dallo scenario contribuente per l’ESPOSIZIONE AMBIENTALE L’esposizione ambientale è stata valutata utilizzando il modello EUSES. Entro le condizioni sopra descritte, non ci sono ulteriori limitazioni all’uso della sostanza nel riciclaggio. Poiché il proporzionamento dei risultati mediante l’esecuzione del modello EUSES con i propri dati non è consentito a causa della complessità del modello, in caso di mancata conformità è consigliabile contattare il proprio fornitore o preparare il resoconto sulla sicurezza chimica degli utenti a valle. 4.2. Guida al DU per valutare se funziona entro i limiti fissati dallo scenario contribuente per l’ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI L’esposizione dei lavoratori è stata valutata utilizzando lo strumento integrato ECETOC TRA versione 2. Valutare se si opera entro i limiti delle condizioni operative e delle misure di gestione dei rischi descritte nelle tabelle precedenti. Entro tali condizioni, è stato mostrato l’uso sicuro. Tuttavia, qualora non si dovesse essere in grado di dimostrare la conformità con le condizioni sopra descritte, il proporzionamento dei risultati è possibile utilizzando il modello ECETOC TRA eseguito per generare la valutazione di cui sopra. 13 RWC = Reasonable Worst Case (caso peggiore ragionevole) Versione 01-02-2013 13 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 Scenario di esposizione 5: Vita di impiego 1. Scenario di esposizione: Vita di impiego Titolo Settore di utilizzo Categoria di processo Categoria di prodotto Categoria di articolo Categoria di rilascio ambientale Categoria di rilascio ambientale specifica Processi, attività, attività coperte Vita di impiego SU 17, 18 n.a. PC 32 AC 1, 5, 13 ERC 10, 11a n.a. Vita di impiego: uso al chiuso e all’aperto 2. Condizioni operative e misure di gestione dei rischi 2.1. Scenario contribuente per il controllo dell’ESPOSIZIONE AMBIENTALE 2.1.1 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione ambientale per la vita di impiego: uso al chiuso Condizioni operative Quantità utilizzate Importo annuale totale usato nella sezione 10.000 schiuma (tonnellate/anno)14 Frequenza e durata dell’utilizzo Tipo di rilascio Continuo Giorni di emissione (giorni/anno) 365 giorni Dati di monitoraggio specifici del sito Non disponibili Altre condizioni operative di utilizzo che interessano l’esposizione ambientale Fattore di diluizione dell’acqua dolce 10 locale Portata dell’acqua di superficie ricevente 18000 (m3/giorno) Utilizzo al chiuso/all’aperto della sostanza al chiuso Acqua del fattore di emissione 0 Aria del fattore di emissione 1E-04 Suolo del fattore di emissione 0 Misure di gestione dei rischi Condizioni e misure tecniche in sede per limitare o ridurre gli scarichi, le emissioni d’aria e i rilasci sul suolo Non pertinente Condizioni e misure relative al trattamento dell’acqua di scarico Valori predefiniti usati. Rimozione del 18% calcolata da EUSES. Si suppone l’applicazione di fango sul suolo agricolo. Dimensioni del sistema/impianto di trattamento delle acque reflue municipale (m3/g) (di solito 2.000 m/g per una città standard) Condizioni e misure relative allo smaltimento degli articoli alla fine della vita di impiego Lo smaltimento in discarica è considerato il percorso più significativo dello smaltimento di schiuma flessibile e altri articoli contenenti TDCP. Delle piccole quantità vengono recuperate e riciclate oppure incenerite con o senza recupero di calore. Condizioni e misure relative al recupero degli articoli alla fine della vita di impiego Una piccola frazione ( < 5%) di schiuma per il settore automobilistico o dei mobili viene riciclata 2.1.2 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione ambientale per la vita di impiego: uso all’aperto Condizioni operative Quantità utilizzate 450 Tonnellaggio nella schiuma di particelle sciolte (tonnellate/anno)15 Frequenza e durata dell’utilizzo Tipo di rilascio Continuo Giorni di emissione (giorni/anno) 365 giorni Dati di monitoraggio specifici del sito Non disponibili Altre condizioni operative di utilizzo che interessano l’esposizione ambientale Fattore di diluizione dell’acqua dolce 10 locale Portata dell’acqua di superficie ricevente 18000 (m3/giorno) Utilizzo al chiuso/all’aperto della sostanza all’aperto Versione 01-02-2013 14 Numero EC: 237-159-2 Acqua del fattore di emissione Aria del fattore di emissione Discarica del fattore di emissione Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 0 1E-04 0 Misure di gestione dei rischi Condizioni e misure tecniche in sede per limitare o ridurre gli scarichi, le emissioni d’aria e i rilasci sul suolo non pertinente Condizioni e misure relative all’impianto di trattamento delle acque reflue municipali Valori predefiniti usati. Rimozione del 18% calcolata da EUSES. Si suppone l’applicazione di fango sul suolo agricolo. Dimensioni del sistema/impianto di trattamento delle acque reflue municipale (m3/g) (di solito 2.000 m/g per una città standard) Condizioni e misure relative allo smaltimento degli articoli alla fine della vita di impiego Lo smaltimento in discarica è considerato il percorso più significativo dello smaltimento di schiuma flessibile e altri articoli contenenti TDCP. Delle piccole quantità vengono recuperate e riciclate oppure incenerite con o senza recupero di calore. Condizioni e misure relative al recupero degli articoli alla fine della vita di impiego Una piccola frazione (<5%) di schiuma per il settore dei mobili viene riciclata. 2.2. Scenario contribuente per il controllo dell’ESPOSIZIONE DEI CONSUMATORI 2.2.1 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione dei consumatori per: Esposizione dei consumatori al chiuso Tipicamente, la concentrazione di TDCP nella schiuma flessibile va dal 3 al 15%. Solo il 10% del TDCP è disponibile per il rilascio. Talvolta viene usato solo un livello di schiuma con TDCP e il centro del blocco è costituito da schiuma senza TDCP. I consumatori vengono esposti raramente alla schiuma, in quanto essa è coperta con un tessuto che rallenta il rilascio di TDCP. La durata prevista della schiuma per il settore dei mobili e quello automobilistico è di dieci anni. Quantità utilizzate Il TCP nella schiuma flessibile ha delle concentrazioni che vanno dal 3 al 15%, a seconda dell’uso. L’esposizione non si riferisce all’uso, ma alla volatilizzazione del TDCP dalla schiuma. Frequenza e durata dell’utilizzo/esposizione Nel caso peggiore, l’esposizione all’inalazione sarebbe di 24 h/g in una sala contenente schiuma con TDCP. Nel caso peggiore, l’esposizione cutanea sarebbe di 24 h/g con schiuma con TDCP. L’esposizione orale è significativa solo per i bambini e dipende dal fatto che spesso si mettono le mani in bocca. Altre condizioni operative determinate che influenzano l’esposizione dei consumatori dalla vita di impiego dell’articolo Uso al chiuso. Le piccole sale sarebbero lo scenario del caso peggiore. Condizioni e misure a livello di produzione dell’articolo per impedire il rilascio durante la vita di impiego Durante la manutenzione, la schiuma è coperta da tessuti e tappezzeria. Condizioni e misure relative alle informazioni e consigli per gli utenti sul comportamento da tenere Non pertinente. Di solito non è applicabile in relazione agli articoli. Condizioni e misure relative alle apparecchiature di protezione personale e all’igiene Non pertinente. Di solito non è applicabile in relazione agli articoli. Consulenza aggiuntiva sulle buone pratiche oltre la valutazione della sicurezza chimica REACH16 n.a. 3. Stima e riferimento dell’esposizione alla relativa origine 3.1. Scenario contribuente delle stime di esposizione per l’AMBIENTE Strumento usato per la valutazione EUSES Set di parametri generali Stato della sostanza Liquido Peso molecolare 430,91 Punto di fusione > 20°C Log Kow 3,69 Solubilità acqua 18,1 mg/L a 20°C Pressione vapore 5,6E-6 Pa a 25°C 3.1.1 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione ambientale: Vita di impiego e smaltimento di schiuma con TDCP Stime di esposizione Esposizione indiretta di essere umani tramite l’ambiente Assunzione giornaliera totale locale per gli esseri umani, totale PEC locali Valore n.a. unità [mg.kg-1. giorno-1] Unità PEC locale media annuale nell’aria (totale) ACQUA, SEDIMENTO n.a. [mg.m-3] PEC locale nell’acqua di superficie PEC locale nel sedimento di acqua dolce PEC locale media annuale nell’acqua marina (dissolta) PEC nel sedimento di acqua marina SUOLO, ACQUA DI FALDA n.a. n.a. n.a. n.a. [mg.l-1] [mg.kgwwt-1] [mg.l-1] [mg.kgwwt-1] PEC locale nel suolo agricolo (totale) calcolato su una media di 30 giorni n.a. [mg.kgwwt-1] ARIA Versione 01-02-2013 15 Numero EC: 237-159-2 Nome sostanza: Tri[2-cloro-1-(clorometil)etil]fosfato Numero CAS: 13674-87-8 STP PEC per micro-organismi nell’STP Avvelenamento secondario PEC orale, predatore, verme di terra n.a. [mg.l-1] n.a. [mg.kg] 3.2. Scenario contribuente alle stime dell’esposizione per i CONSUMATORI 3.2.1 Scenario contribuente per il controllo dell’esposizione dei consumatori per: Esposizione dei consumatori al chiuso Strumento usato per la valutazione ECETOC TRA v2 Set di parametri generali AC 1, 5, 13 Tipo di impostazione: Consumatore Durata dell’esposizione: > 4 ore/giorno Utilizzo della protezione cutanea: nessuna Concentrato nella preparazione: n/a Stime di esposizione Misurazione RWC17 Peso RWC Peso RWC Ingestione dell’inalazione corporeo inalazione corporeo cutaneo orale per un usata per RCR (mg/kg/bw/giorno) (mg/kg bw/giorno) bambino (µg/m3) (Ng/kg bw/giorno) 3,8 0,0011 0,0011 0,2 RWC Ingestione RMM, in orale per un aggiunta a quelli bambino elencati nella (Ng/kg bw/giorno) sezione 2.2.1 2,4E-03 nessuno 4. Guida al DU per valutare se funziona entro i limiti fissati dall’ES 4.1. Guida al DU per valutare se funziona entro i limiti fissati dallo scenario contribuente per l’ESPOSIZIONE AMBIENTALE L’esposizione ambientale è stata valutata utilizzando il modello EUSES. Entro le condizioni sopra descritte, non ci sono ulteriori limitazioni all’uso della sostanza nella vita di impiego. Poiché il proporzionamento dei risultati mediante l’esecuzione del modello EUSES con i propri dati non è consentito a causa della complessità del modello, in caso di mancata conformità è consigliabile contattare il proprio fornitore o preparare il resoconto sulla sicurezza chimica degli utenti a valle. 4.2. Guida al DU per valutare se funziona entro i limiti fissati dallo scenario contribuente per l’ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI L’esposizione dei lavoratori è stata valutata utilizzando lo strumento integrato ECETOC TRA versione 2. Valutare se si opera entro i limiti delle condizioni operative e delle misure di gestione dei rischi descritte nelle tabelle precedenti. Entro tali condizioni, è stato mostrato l’uso sicuro. Tuttavia, qualora non si dovesse essere in grado di dimostrare la conformità con le condizioni sopra descritte, il proporzionamento dei risultati è possibile utilizzando il modello ECETOC TRA eseguito per generare la valutazione di cui sopra. 17 RWC = Reasonable Worst Case (caso peggiore ragionevole) Versione 01-02-2013 16
© Copyright 2024 Paperzz