REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI VILLAFALLETTO COMMITTENTE FIRMA MARTINO P. & D. srl CAP 12020, VILLAFALLETTO (CN) P. IVA 08446250014 IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" CONCESSIONE DI DERIVAZIONE PER USO IDROELETTRICO TORRENTE MAIRA OGGETTO: IMPATTO ACUSTICO - 52/2000 Versione Descrizione Data 1 RELAZIONE Maggio 2014 Codice dell'opera I_026 Lotto Livello progettazione Numero elaborato 0 D A10_b Disegnatore Tipo documento STUDIO DOTT. ARCH. ANGELA FUMERO Via Roma, 123 - 12030 CAVALLERMAGGIORE (CN) Tel. 0172.382.518 Approv. PF DATA: SCALA: 26/05/2014 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) 0. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Legislazione Nazionale D.M. 24 luglio 2006 Modifiche all'allegato I - Parte b, del decreto legislativo 4 settembre 2002, n. 262, relativo all'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate al funzionamento esterno. (G.U. n. 182 del 07/08/06) DECRETO LEGISLATIVO 10 aprile 2006, n. 195 Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore). (G.U. n. 124 del 30/05/06) D. LGS. 19/08/05 n° 194 Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. (GU n. 222 del 23-9-2005) Testo coordinato del Decreto-Legge n. 194 del 19 agosto 2005 (G.U. n. 239 del 13/10/2005) Ripubblicazione del testo del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194, recante: «Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale», corredato delle relative note. (Decreto legislativo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 222 del 23 settembre 2005) CIRCOLARE 6 SETTEMBRE 2004 Ministero dell'Ambiente e tutela del territorio - Interpretazione in materia di inquinamento acustico: criterio differenziale e applicabilità dei valori limite differenziali (GU n. 217 del 15/09/04) DPR 30/03/04 n. 142 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (GU n. 127 del 01/06/04) DM Ambiente e Tutela del Territorio 1 aprile 2004 Linee guida per l'utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale. (G.U. n. 84 del 09/04/04) LEGGE 31 ottobre 2003, n.306 Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2003. (G.U. n. 266 del 15/11/03 - Suppl. Ordinario n. 173) - Art. 14 Delega al Governo per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni comunitarie in materia di tutela dall'inquinamento acustico. DECRETO LEGISLATIVO 4 settembre 2002, n.262 Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto. in G.U. n° 273 del 21/11/02 - supp. ord. n° 214 Legge 179 del 13/07/02 Disposizioni in materia ambientale in G.U. n° 189 del 13/08/02 LEGGE 09/12/98, n. 426 Nuovi interventi in campo ambientale in GU n. 291 del 14/12/98. DPCM 31/03/98 Atto di indirizzo e coordinamento recante criteri generali per l'esercizio dell'attività del Tecnico competente in acustica, ai sensi dell'art.3, comma 1, lettera b), e dell'art.2, commi 6,7 e 8, della legge 26 ottobre 1995, n.447 "Legge quadro sull'inquinamento acustico" in GU n. 120 del 26/05/98. DM Ambiente 16/03/98 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico in GU RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 1 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) n. 76 del 01/04/98. DPCM 05/12/97 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici in GU n. 297 del 22/12/97. DM Ambiente 11/12/96 Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo in GU n. 52 del 04/03/97. LEGGE 26/10/95, n. 447. Legge quadro sull'inquinamento acustico in GU n. 254 del 30.05.95 suppl. ord. n. 125 DPCM 01/03/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno in GU n. 57 del 08/03/91 D.Lgs. 15 Agosto 1991 - n°277 Attuazione delle direttive n.80/1107/CEE, n.82/605/CEE, n.83/477/CEE e n.88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell'art.7 della Legge 30 Luglio 1990 n.212 in GU n. 200 del 27.08.91 - suppl. ord. n.53 Legislazione Regionale D.G.R. n. 9-11616 del 02/02/04 "L.R. 25 ottobre 2000, n. 52 - art. 3, comma 3 lettera c). Criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico" (B.U.R. Piemonte n. 5 , supp. 2 del 05/02/04) D.G.R. n. 85-3802 del 06/08/01 "L.R. n. 52/2000, art. 3, comma 3 lettera a), linee guida per la classificazione del territorio" (B.U.R. Piemonte n. 33 del 14/08/01) L.R. n. 52 del 20/10/00 "Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento acustico" (B.U. R. Piemonte n. 43 del 25/10/00) L.R. n. 53 del 20/10/00 "Integrazione alla legge regionale 20 ottobre 2000, n. 52 'Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento acustico" (B.U.R. Piemonte n. 43 del 25/10/00) Legislazione Comunitaria Direttiva 2003/10/CE del 06/02/03 sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore) - (diciassettesima direttiva particolare ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE) (G.U.C.E. 15/02/03) Direttiva 2002/49/CE del 25/06/02 sulla determinazione e gestione del rumore ambientale (G.U.C.E. 18/07/02) Direttiva 2000/14/CE del 08/05/00 sul ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri concernenti l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto. (G.U.C.E 03/07/00) RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 2 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) 1. DESCRIZIONE DELLA TIPOLOGIA DELL’OPERA DEL CICLO PRODUTTIVO O TECNOLOGICO, ATTREZZATURE E DEI MACCHINARI DI CUI È DELL’UBICAZIONE DELL’INSEDIAMENTO E DEL INSERITA O ATTIVITÀ IN PROGETTO, DEGLI IMPIANTI, DELLE PREVEDIBILE L’UTILIZZO, CONTESTO IN CUI VIENE L’attività in progetto è un impianto idroelettrico a bassa caduta lungo il torrente "Maira nel Comune di VILLAFALLETTO in Provincia di CUNEO. Il tratto di torrente interessato dalle opere risulta posto immediatamente a valle del ponte della SP25, all’interno di un’area di proprietà della società Martino P. & D. s.r.l. , in cui la ditta stessa svolge l'attività di estrazione (cava). Il ricettore sensibile dal punto di vista acustico più prossimo é rappresentato da due civili abitazioni poste lungo la strada provinciale SP155 a circa 140m (abitazione "A" nella presente relazione) e a 130m (abitazione "B" nella presente relazione) dal punto in cui è previsto l'edificio della centralina. La zona in cui é svolta l'attività di estrazione (cava) é classificata dal piano di zonizzazione acustica del Comune di Villafalletto in Classe V. Il piano stesso inserisce all'intorno della zona di cui sopra una "fascia cuscinetto" in Classe IV, fascia in cui é previsto l'edificio della centrale idroelettrica ed é presente una delle due civili abitazioni di cui sopra (abitazione "A"), mentre la seconda civile abitazione di cui sopra é nelle vicinanze in Classe III (abitazione "B"). Descrizione generale del progetto Scelta della tipologia di opera L’impianto in esame sarà del tipo “ad acqua fluente”, con la realizzazione dell’opera di presa presso una soglia esistente, che verrà mantenuta ed adattata alla derivazione, canale di derivazione completamente interrato lungo il suo percorso e sottostante prevalentemente lungo aree limitrofe ai depositi di materiale sciolto della società proponente, e fabbricato centrale completamente interrato. Si prevede l’installazione di due turbine Kaplan ad asse verticale in camera d’acqua Opere in progetto Il presente progetto propone la realizzazione di una centrale idroelettrica composta da: - un’opera di presa, costruita in sponda destra a monte della briglia esistente, che consenta la derivazione delle acque ed al contempo permetta il deflusso nel t. Maira della portata da rilasciare come Deflusso Minimo Vitale attraverso la scala di risalita dell’ittiofauna posta al centro della briglia esistente (o della portata totale in caso di fermo-impianto per eventi accidentali o manutenzione delle macchine); RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 3 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) - una scala di risalita dell’ittiofauna secondo la tipologia “close to nature”, sotto-tipologia “fish ramp”; - un canale di derivazione , risultante completamente interrato, di dimensioni interne pari a 3,40 x 3,80 m ed una lunghezza pari a 266 m con pendenza del fondo pari a 0,002 %; - un fabbricato-centrale interrato di dimensioni esterne pari a circa 12,00 x 16,00 m, realizzato all’interno dell’area di proprietà, atto ad ospitare tutte le apparecchiature elettromeccaniche che compongono la centrale di produzione; - le principali apparecchiature, contenute all’interno del fabbricato-centrale, che saranno composte dai gruppi turbina-generatore (con n. 2 turbine di tipo Kaplan ad asse verticale), una valvola per lo scarico del canale ad impianto fermo, la quadristica di controllo e gestione i quadri e le attrezzature necessarie alla connessione rete, centraline oleodinamiche ed apparecchiature varie; - un canale di scarico di dimensioni interne pari a 6,00 x 3,00 m e che si estende per circa 165 m dal fabbricato centrale sino all’alveo del t. Maira, collegandosi allo stesso, con una pendenza del fondo pari a 0,002 % ; - interventi presso la cabina esistente per il conferimento dell’energia elettrica prodotta sulla rete ENEL DISTRIBUZIONE secondo le modalità illustrate all’interno della Solu-zione Tecnica Minima Generale. Verifica idraulica e Produzione attesa Per i successivi calcoli sono stati assunti i seguenti dati di progetto: portata massima: Qmax = 22,00 m3/s volume turbinabile annuo: 123.751.176,47 m3 quota di derivazione: 431,36 m s.m. quota fabbricato centrale: 424,26 m s.m. salto geodetico : 7,10 m Producibilità La producibilità è stata determinata considerando il fermo-macchine per un periodo pari a 30 gg/anno e assumendo un rendimento medio dei gruppi di produzione (turbina + alternatore + trasformatore) pari a 0,81: si ottiene così un’energia annua producibile pari a 1,79 GWh/anno. RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 4 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) Tabella Errore. Nel documento non esiste testo dello stile specificato..1 – Dati caratteristici dell’impianto idroelettrico in progetto Portata massima turbinabile m3/s 22,00 Portata media di concessione m3/s 3,92 Quota di presa m s.l.m. 431,36 Quota di restituzione m s.l.m. 424,26 Salto geodetico = salto netto m 7,10 Potenza di concessione kW 273 Potenza effettiva kW 223 Producibilità media annua GWh 1,79 Ore/anno funzionamento medio impianto n. 8.040 2. DESCRIZIONE DEGLI ORARI DI ATTIVITÀ E DI QUELLI DI FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI PRINCIPALI E SUSSIDIARI. L’orario dell’attività è sulle 24 ore dell’intero periodo annuale. 3. DESCRIZIONE DELLE SORGENTI RUMOROSE CONNESSE ALL’OPERA O ATTIVITÀ E LORO UBICAZIONE, NONCHÉ INDICAZIONE DEI DATI DI TARGA RELATIVI ALLA POTENZA ACUSTICA DELLE DIFFERENTI SORGENTI SONORE Le emissioni rumorose durante l’esercizio derivano dalla fase di produzione elettrica tramite rotazione della turbina ed al funzionamento di altri macchinari. Con il ricorso alle nuove tecnologie il livello di pressione sonora a 1m dalla sorgente può essere ridotto sino a 70dB(A) all’interno della centrale (dato da pubblicazione ENEA “Le fonti rinnovabili” Capitolo 8 Tecnologie per le fonti rinnovabili - Centrali idroelettriche). Nel presente progetto non sono disponibili dati di potenza acustica per la turbina in oggetto. Per analogia con altre apparecchiature analoghe come caratteristiche sia costruttive che di potenza, misurata all’interno di ambienti analoghi al locale tecnico in progetto, si può comunque considerare come dato cautelativo un livello di pressione ad 1 m pari a 90dB(A). Le sorgenti sonore costituite appunto dalle turbine e dagli altri macchinari sono tutte interne al locale interrato della centrale elettrica. Il canale di restituzione è previsto al di sotto dell’alveo, non viene quindi considerato il rumore dovuto al salto dell’acqua nello stesso, rumore viceversa da considerarsi nel caso in cui la restituzione avvenisse sopra l'alveo. RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 5 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) 4. DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DEI LOCALI Ai fini della presente relazione è di interesse solamente il locale “Centrale di produzione”con il relativo canale di derivazione in quanto l’opera di presa non é fonte di emissione di rumore. La centrale di produzione sarà realizzata in cemento armato, interrata. La sala macchine sarà realizzata interrata ed al suo interno sarà posizionato il gruppo di produzione, nonché alcune apparecchiature elettriche ausiliarie. Verranno realizzate pareti, solai, infissi con caratteristiche costruttive e valori di attenuazione del rumore (indice del potere fonoisolante R’w in opera) almeno uguali a quelli qui elencati : • parete perimetrale e solaio del vano di accesso in calcestruzzo spessore 20 cm R’w = 52 dB • solaio in calcestruzzo del fabbricato centrale spessore 30 cm R’w = 54 dB • porta accesso da vano esterno R’w =25dB . • Essendo la centrale interrata, non vengono considerati i poteri fonoisolanti delle pareti della stessa. I valori delle superfici opache sono stati calcolati con la formula proposta dal rapporto tecnico UNI (settembre 2004) .Tale formula è valida per partizioni orizzontali e verticali (singole o doppie) con m’ > 80kg/mq. Rw = 20 log (m’) - 2 5. IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DEI RICETTORI PRESENTI NELL’AREA DI STUDIO La zona è scarsamente abitata, sul lato del torrente opposto al locale centralina vi é una zona adibita a coltivazioni di campi e sono totalmente assenti insediamenti, mentre dal lato del torrente in cui é previsto detto locale sono presenti case sparse, che rappresentano i ricettori sensibili potenzialmente più esposti; le due civili abitazioni più prossime sono identificate nella presente relazione come "A" in Classe IV e "B" in Classe III poste rispettivamente a140 e 130m dal futuro locale centralina. 6. PLANIMETRIA DELL’AREA DI STUDIO E DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA UTILIZZATA PER LA SUA INDIVIDUAZIONE In allegato planimetrie aggiornate con indicazione dell’ubicazione di quanto in progetto, dei ricettori con indicazione delle relative quote altimetriche. RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 6 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) 7. INDICAZIONE DELLA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEFINITIVA DELL’AREA DI STUDIO AI SENSI DELL’ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE N. 52/2000. Il ricettore sensibile dal punto di vista acustico più prossimo é rappresentato da due civili abitazioni poste lungo la strada provinciale SP155 a circa 140m (abitazione "A" nella presente relazione) e a 130m (abitazione "B" nella presente relazione) dal punto in cui è previsto l'edificio della centralina. La zona in cui la é svolta l'attività di estrazione (cava) é classificata dal piano di zonizzazione acustica del Comune di Villafalletto in Classe V. Il piano stesso inserisce all'intorno della zona di cui sopra una "fascia cuscinetto" in Classe IV, fascia in cui é previsto l'edificio della centralina ed é presente una delle due civili abitazioni di cui sopra (abitazione "A"), mentre la seconda civile abitazione di cui sopra é nelle vicinanze in Classe III (abitazione "B"). I valori assoluti limite per le diverse classi interessate dall'insediamento in progetto sono indicati nella tabella seguente (il periodo diurno va dalle ore 06.00 alle ore 22.00). Classificazione acustica Valori limite [dB(A)] Periodo diurno Classe Descrizione Immissione Emissione I Aree particolarmente protette 50 45 II Aree prevalentemente residenziali 55 50 III Aree di tipo misto 60 55 IV Aree di intensa attività umana 65 60 V Aree prevalentemente industriali 70 65 VI Aree esclusivamente industriali 70 65 Classificazione acustica Valori limite [dB(A)] Periodo notturno Classe Descrizione Immissione Emissione I Aree particolarmente protette 40 35 II Aree prevalentemente residenziali 45 40 III Aree di tipo misto 50 45 IV Aree di intensa attività umana 55 50 V Aree prevalentemente industriali 60 55 VI Aree esclusivamente industriali 70 65 I valori limite di emissione fanno riferimento al valore massimo emettibile da una singola sorgente (con riferimento agli insediamenti produttivi tale limite è identificabile come il valore massimo RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 7 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) ammissibile di emissione acustica da parte di un singolo stabilimento industriale, misurato sul confine di proprietà). I valori limiti di immissione identificano il livello acustico massimo complessivo dovuto all’insieme di tutte le sorgenti presenti che immettono rumore in zona; esso ai sensi del D:M:A: 16/3/98 deve essere verificato “in corrispondenza degli spazi effettivamente goduti da persone e comunità”. I valori limite di immissione differenziali sono pari a 5 dB(A) nelle ore diurne, e pari a 3dB(A) nelle ore notturne. Come limite di tollerabilità è ammesso un aumento del livello di pressione sonora di 3dB(A) rispetto al rumore di fondo I valori limite d’immissione differenziali sono “determinati con riferimento alla differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale ed il rumore residuo” (Art. 2 comma 3 lettera b legge n. 447 del 26/10/1995) “I valori limite differenziali d’immissione sono 5dB per il periodo diurno, e 3dB per il periodo notturno all’interno degli ambienti abitativi” (Art. 4 comma1 DPCM 14/11/1997). Inoltre “Le misure devono essere eseguite sia con le finestre aperte che con le finestre chiuse”. Tali valori non si applicano nelle aree esclusivamente industriali (Classe VI) e neppure nei seguenti casi: - se il rumore ambientale misurato a finestre aperte è inferiore a 50dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno; - se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse è inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno; Inoltre le disposizioni non vengono applicate se la rumorosità è prodotta dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime o da attività non connesse da esigenze produttive, commerciali e professionali oppure da servizi e impianti fissi dell’edificio adibiti a uso comune, limitatamente al disturbo provocato all’interno dello stesso. 8. INDIVIDUAZIONE DELLE PRINCIPALI SORGENTI SONORE GIÀ PRESENTI NELL’AREA DI STUDIO E INDICAZIONE DEI LIVELLI DI RUMORE ANTE-OPERAM IN PROSSIMITÀ DEI RICETTORI ESISTENTI E DI QUELLI DI PREVEDIBILE INSEDIAMENTO IN ATTUAZIONE DELLE VIGENTI PIANIFICAZIONI URBANISTICHE La caratterizzazione dei livelli ante-operam è stata effettuata attraverso misure articolate sul territorio con riferimento a quanto stabilito dal D.M. Ambiente 16 marzo 1998 (Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico), nonché ai criteri di buona tecnica indicati RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 8 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) ad esempio dalle norme UNI 10855 del 31/12/1999 (Misura e valutazione del contributo acustico di singole sorgenti) e UNI 9884 del 31/07/1997 (Caratterizzazione acustica del territorio mediante la descrizione del rumore ambientale). In allegato risultati dei rilievi fonometrici. Le fonti di rumore nell’area sono rappresentate dal traffico veicolare della Strada Provinciale 155 e dal rumore proveniente dall'attività estrattiva presente (cava). I punti di misura sono stati 4, indicati nella tavola allegata: - il primo (punto 1) in prossimità della civile abitazione identificata nella presente relazione come "A" sita in zona di Classe IV. In questa zona é presente sia il rumore della strada provinciale che quello della cava. - il secondo (punto 2) in prossimità della civile abitazione identificata nella presente relazione come "B" sita in zona di Classe III; rappresentante uno dei due ricettori sensibili potenzialmente più esposti. In questa zona é presente sia il rumore della strada provinciale che quello della cava. - il terzo (punto 3) in prossimità sito prossimo al torrente ove verrà realizzata la centralina; - il quarto (punto 4) in prossimità del "salto" del torrente ove verrà realizzata la presa; Il livello di rumore ambientale misurato LAeq è di: - 60,7 dBA nel punto di misura 1 - 57,0 nel nel punto di misura 2 - 60,1 dBA nel punto di misura 3 - 62,1 dBA nel punto di misura 4 Le misure hanno avuto durata di 5 minuti e si sono svolte in orario diurno (dalle ore 10.00 alle ore 13.00 ) nel mese di aprile 2014, in assenza di vento. La durata delle misure è stata stabilita in relazione alla invariabilità del rumore praticamente costante per tutto il periodo di osservazione. Strumentazione utilizzata Per i rilievi fonometrici è stato utilizzato un fonometro integratore avente le seguenti caratteristiche: Marca: DELTA OHM Mod. HD 2010 mat. 07011630943 MICROFONO S.N. 33065 Classe 1 IEC 61672.2002-5 CLASS 1 GROUP X IEC 60651.2001-10 CLASS 1 IEC 60804.2000-10 CLASS 1 IEC 61260.1995-8 CLASS 1+AMENDEMENT 1.2001-09 ANSI S1 4.1983 TYPE 1 ANSI S1.11.1986 ORDER 3 TYPE 1D RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 9 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) per la taratura è stato utilizzato un calibratore avente le seguenti caratteristiche: Marca DELTA OHM Mod. HD 9101 MK221 UN.18585 mat. 2903965905 Classe 1 Conforme alle norme IEC 60942-1988 e soddisfa i requisiti della norma ANSI S1.40-1984, IEC 61094-1 ed IEC 61094-4 Frequenza 1000 Hz Intensità del segnale 94 dB e 110 dB 9. CALCOLO PREVISIONALE DEI LIVELLI SONORI GENERATI DALL’OPERA O ATTIVITÀ NEI CONFRONTI DEI RICETTORI E DELL’AMBIENTE ESTERNO CIRCOSTANTE Da quanto sopra, considerato che il rumore si propaga dalla sala macchine verso l'esterno o attraverso il solaio in cemento armato del fabbricato centrale (ricoperto inoltre da uno strato di 30cm di terreno) o attraverso il vano di accesso, e in particolare dalla porta dello stesso, considerando sia i poteri fonoisolanti dei vari elementi che la misura delle loro rispettive superfici, si desume che la via che presenta la minore attenuazione acustica é quella della porta del vano di accesso. Nei calcoli seguenti verrà quindi considerato cautelativamente l'elemento costituito dalla porta di accesso come divisorio verso l'esterno, essendo in pratica la stessa porta costituente la totalità della superficie di un lato del vano di accesso. Per calcolare il livello di pressione sonora prevedibile all’esterno della centrale si utilizza la seguente formula: Lp2=Lp1- Rw +10logSd-20logr-14 Lp2= livello di pressione sonora all’esterno, in dB Lp1= livello di pressione sonora in prossimità della parete perimetrale, dalla parte della sorgente sonora, in dB Sd =superficie del divisorio, in m2 r = distanza dal divisorio, in m Rw = potere fonoisolante del divisorio, in dB RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 10 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) I valori di isolamento acustico si intendono in opera. Verifica della compatibilità del livello di rumore prodotto dal fabbricato centrale con il valore limite di emissione della Classe IV in cui é posto Il valore limite di emissione notturno per la centrale in oggetto, misurato sul confine (considerato a 20m dalla centrale) è uguale (Classe IV) a 50dBA . Calcolo con la formula di cui sopra Lp2=Lp1-R+10logSd-20logr-14= 90-25+10log2-20log20-14=28dBA Il valore ottenuto é inferiore al limite di emissione. Verifica del rumore prodotto dal fabbricato centrale con i valori limite di immissione e differenziale presso l'abitazione identificata con "B" posta in Classe III Andiamo a determinare il livello di rumore previsto presso il ricettore più sensibile, cioè la civile abitazione posta a circa 130m dalla centralina idroelettrica e identificata con "B" nella presente relazione. Lp2=Lp1- R'w +10logSd-20logr-14 = 90-25+10log2-20log130-14=12dBA Lp2= livello di pressione sonora all’esterno, in dB Lp1= livello di pressione sonora in prossimità della parete perimetrale, dalla parte della sorgente sonora, in dB Sd =superficie del divisorio, in m2 r = distanza dal divisorio, in m R'w = potere fonoisolante del divisorio, in dB Risultano quindi rispettati i valori limite di immissione e differenziale della Classe III in cui é posta l'abitazione. A maggior ragione sono rispettati i limiti per l'abitazione identificata con "A" nella presente relazione e posta in Classe IV: 10. CALCOLO PREVISIONALE DELL’INCREMENTO DEI LIVELLI SONORI DOVUTO ALL’AUMENTO DEL TRAFFICO VEICOLARE INDOTTO DA QUANTO IN PROGETTO NEI CONFRONTI DEI RICETTORI E DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 11 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) L’accesso all’impianto avviene da strada provinciale SP155, quindi da strada sterrata. Non è previsto un incremento del traffico mezzi. Analogamente non sono previste aree destinate a parcheggio e manovra dei veicoli tali da incrementare il rumore ambientale. 11. DESCRIZIONE DEI PROVVEDIMENTI TECNICI, ATTI A CONTENERE I LIVELLI SONORI EMESSI PER VIA AEREA E SOLIDA, CHE SI INTENDONO ADOTTARE AL FINE DI RICONDURLI AL RISPETTO DEI LIMITI ASSOCIATI ALLA CLASSE ACUSTICA ASSEGNATA PER CIASCUN RICETTORE SECONDO QUANTO INDICATO AL PUNTO 7 Occorre rispettare le caratteristiche costruttive dei locali di cui al precedente punto 4 della relazione. 12. ANALISI DELL’IMPATTO ACUSTICO REALIZZAZIONE, O NEI SITI DI CANTIERE, GENERATO NELLA FASE DI Alla fase di realizzazione dell’opera, facendo questa parte delle attività definite come “attività temporanee e/o mobili”, non sono applicabili i limiti fissati dal D.P.C.M. 14 novembre 1997, il quale per queste attività rimanda ad appositi regolamenti comunali. Il comune di VILLAFALLETTO ha adottato un regolamento acustico che disciplina tale tematica. Ciò significa, da un lato, che l’impresa realizzatrice delle opere dovrà farsi carico di verificare le eventuali richieste di documentazione da presentare al Comune e dell’altro, che la valutazione dell’accettabilità dell’impatto delle attività di cantiere può essere svolta solo rifacendosi alle indicazioni che si trovano applicazione nel Regolamenti Acustico Comunale. Dall’analisi di numerosi Regolamenti risulta prassi comunale stabilire un livello di immissione, da calcolare in corrispondenza del ricettore più sfavorito, entro il quale considerare accettabile sotto il profilo acustico l’attività in esame. Inoltre nel caso in cui non sia possibile rispettare tale limite, i regolamenti prevedono la possibilità di presentare una istanza di autorizzazione in deroga, la quale deve essere vagliata al Comune ed ovviamente può essere accettata più o meno. Il livello di immissione limite considerato accettabile è perlopiù fissato in 70dBA. In definitiva, per la fase di costruzione occorre svolgere una analisi specifica. I limiti di accettabilità potrebbero essere fissati a livelli assoluti di immissione pari a 70 dBA, con la precisazione che tali limiti trovano applicazione in corrispondenza dei ricettori sensibili. RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 12 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) In particolare in questa fase comprendente movimento terra, posa condotte, opere edili e ripristino ambientale le emissioni rumorose saranno provocate dai macchinari e mezzi di trasporto quali: escavatori, autocarri, betoniere e pompe cls, argani e gru, generatori, martelli pneumatici e vibratori. Nonostante si possa prevedere che le emissioni sonore prodotte durante la fase di realizzazione delle opere raggiungano notevoli picchi acustici, bisogna comunque considerare, almeno per ciò che concerne il posizionamento del canale di derivazione, che il cantiere è in continuo movimento (25m/giorno circa), che la fase di realizzazione ha una durata limitata nel tempo, e che l’esposizione al rumore una durata giornaliera massima di otto ore riferita esclusivamente ai giorni lavorativi. Nella tabella seguente sono riportati i dati tipici di emissione acustica delle macchine operatrici sopraelencate, desumibili da informazioni di letteratura quali le misure svolte dal Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione degli Infortuni di CUNEO. In particolare sono riportati i livelli di potenza sonora spetrale emessa (LW,spettrale [dB]) e i relativi livelli di potenza sonora globale (LW, globale [dB(A)] ) Sorgente L W, spettrale [dB] 31,5 Hz 94,4 Escavatore cigolato Autobetoniera 95,4 Autocarro 106,2 Pala 112,1 meccanica gommata LW, globale dB(A) 63 125 250 500 1 2 4 8 16 Hz Hz Hz Hz kHz kHz kHz kHz kHz 101,4 111,2 109,9 106,9 102,2 98,4 91,9 87,6 80,5 108 100,4 99,9 92,5 102,2 95,6 94,4 89,5 86’5 81’3 102 102,4 97,5 95,8 96,2 98,8 94,4 89,5 86,5 81,3 102 119,3 108,8 104,4 101,8 103.0 99,3 95,0 92,9 87,9 107 Ipotizzando a favore di sicurezza, la contemporaneità di funzionamento delle sorgenti esaminate e assimilando il cantiere ad una sorgente puntiforme, il livello di potenza sonora emesso globalmente risulterà essere pari a: LW, globale 112 [dB(A)] 13. PROGRAMMA DEI RILEVAMENTI DI VERIFICA DA ESEGUIRSI A CURA DEL PROPONENTE DURANTE LA REALIZZAZIONE E L’ESERCIZIO DI QUANTO IN PROGETTO Durante la fase di realizzazione dell’opera verranno effettuate adeguate campagne di misura per il monitoraggio delle condizioni più critiche riscontrabili in corrispondenza dei recettori più sfavoriti. RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 13 MARTNO P&D - IMPIANTO IDROELETTRICO "MAIRA" - VILLAFALLETTO (CN) Tali misurazioni seguiranno il procedere del cantiere. Le misurazioni verranno svolte secondo il D.M. 16 marzo 1998 da Tecnico Competente in Acustica, anche secondo eventuali prescrizioni degli Enti di controllo competenti. 14. INDICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO REGIONALE CON CUI IL TECNICO CHE HA PREDISPOSTO LA DOCUMENTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO È STATO RICONOSCIUTO “COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE” AI SENSI DELLA LEGGE N. 447/1995, ART. 2, COMMI 6 E 7 dott. arch. Angela Fumero, con Studio in Cavallermaggiore Via Roma 123 , Iscritto all’Ordine Architetti di Cuneo al n°347, Tecnico Competente in Acustica Ambientale - Determinazione dirigenziale n.239 del 23/04/13 Regione Piemonte) 15. ALLEGATI • estratto zonizzazione acustica del Comune di VILLAFALLETTO; • diagrammi del rumore rilevato nei punti di misura (numero 4) con fotografie punti di misura; • planimetria con identificazione dei punti di misura; • estratto di planimetria 1:10.000 • estratto di planimetria 1:2.000 • planimetrie scala 1:200 e 1:500; • piante,sezioni e prospetti della centrale elettrica in scala 1:100; • scheda pannello isolante per canale scarico; Cavallermaggiore, lì 20 maggio 2014 dott. arch. Angela Fumero RELAZIONE TECNICA D’IMPATTO ACUSTICO ARCH. ANGELA FUMERO 14 ESTRATTO DEL PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA DI VILLAFALLETTO punto centralina dott. arch. ANGELA FUMERO - Cavallermaggiore (CN) RILIEVI FONOMETRICI IN BASE ALLE INDICAZIONI DEL DM 16 MARZO 1998 TEMPO DIURNO Temperatura: Umidità: Vento: 21,0 65,0 0,7 °C % m/s Leq,A = LAImax = LASmax = 60,7 61,3 60,2 dB(A) dB(A) dB(A) dott. arch. ANGELA FUMERO - Cavallermaggiore (CN) RILIEVI FONOMETRICI IN BASE ALLE INDICAZIONI DEL DM 16 MARZO 1998 DESCRIZIONE: ABITAZIONE "A"- MISURAZIONE DI CLIMA ACUSTICO Leq,A Compon. impulsiva dB(A) dB(lin) TEMPO DIURNO m dB(A) 65 Livello equivalente ponderato istantaneo 64 63 62 61 60 59 58 t(s) 60,7 115,0 57 0,5 20,5 40,5 60,5 80,5 100,5 120,5 140,5 160,5 180,5 200,5 220,5 240,5 260,5 280,5 Componenti tonali Hz dB 16,0 20,0 25,0 31,5 40,0 50,0 63,0 80,0 125 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3150 4000 5000 6300 8000 10000 12500 16000 51,6 50,7 50,8 50,2 49,9 50,4 51,9 52,3 49,9 47,7 47,2 48,1 49,7 52,6 53,6 53,3 51,9 50,9 51,3 50,1 49,2 48,1 47,5 45,8 44,2 41,7 39,1 34,9 30,2 23,8 Livello equivalente corretto ponderato in curva A Correzione Tonale Correzione S.P.L. dB(A) 0 0 Leq,max SLOW FAST IMPULSE 60,2 61,1 61,3 Leq,A tot 60,7 dott. arch. ANGELA FUMERO -CAVALLERMAGGIORE (CN) RILIEVI FONOMETRICI IN BASE ALLE INDICAZIONI DEL DM 16 MARZO 1998 TEMPO DIURNO Temperatura: Umidità: Vento: 24,0 70,0 0,8 °C % m/s Leq,A = LAImax = LASmax = 57,0 61,8 60,9 dB(A) dB(A) dB(A) RILIEVI FONOMETRICI IN BASE ALLE INDICAZIONI DEL DM 16 MARZO 1998 dott. arch. ANGELA FUMERO -CAVALLERMAGGIORE (CN) DESCRIZIONE: ABITAZIONE "B"- MISURAZIONE DI CLIMA ACUSTICO Leq,A Compon. impulsiva dB(A) dB(lin) TEMPO DIURNO dB(A) 65 Livello equivalente ponderato istantaneo 64 63 62 61 60 59 58 57 t(s) 56 57,0 87,3 55 0,5 20,5 40,5 60,5 80,5 100,5 120,5 140,5 160,5 180,5 200,5 220,5 240,5 260,5 280,5 Componenti tonali Hz dB 16,0 20,0 25,0 31,5 40,0 50,0 63,0 80,0 125 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3150 4000 5000 6300 8000 10000 12500 16000 58,5 57,1 66,2 65,7 66,9 66,9 63,5 59,3 55,4 55,1 53,1 51,9 52,0 52,3 50,5 51,3 51,7 52,0 52,8 52,0 50,8 49,0 46,4 44,8 42,7 39,3 36,3 32,6 28,3 24,1 Livello equivalente corretto ponderato in curva A Correzione Tonale Correzione S.P.L. dB(A) 0 0 Leq,max SLOW FAST IMPULSE 60,9 61 61,8 Leq,A tot 57,0 dott. arch. Angela Fumero Cavallermaggiore (CN) RILIEVI FONOMETRICI IN BASE ALLE INDICAZIONI DEL DM 16 MARZO 1998 TEMPO DIURNO Temperatura: Umidità: Vento: 21,0 65,0 0,7 °C % m/s Leq,A = LAImax = LASmax = 60,1 60,8 60,1 dB(A) dB(A) dB(A) dott. arch. Angela Fumero Cavallermaggiore (CN) RILIEVI FONOMETRICI IN BASE ALLE INDICAZIONI DEL DM 16 MARZO 1998 PUNTO "3" - MISURAZIONE DI CLIMA ACUSTICO Leq,A Compon. impulsiva dB(A) dB(lin) TEMPO DIURNO m dB(A) 61 Livello equivalente ponderato istantaneo 60,8 60,6 60,4 60,2 60 59,8 59,6 59,4 t(s) 59,2 60,1 82,1 59 0,5 20,5 40,5 60,5 80,5 100,5 120,5 140,5 160,5 180,5 200,5 220,5 240,5 260,5 280,5 Componenti tonali Hz dB 16,0 20,0 25,0 31,5 40,0 50,0 63,0 80,0 125 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3150 4000 5000 6300 8000 10000 12500 16000 51,6 50,7 50,8 50,2 49,9 50,4 51,9 52,3 49,9 47,7 47,2 48,1 49,7 52,6 53,6 53,3 51,9 50,9 51,3 50,1 49,2 48,1 47,5 45,8 44,2 41,7 39,1 34,9 30,2 23,8 Livello equivalente corretto ponderato in curva A Correzione Tonale Correzione S.P.L. dB(A) 0 0 Leq,max SLOW FAST IMPULSE 60,1 60,7 60,8 Leq,A tot 60,1 dott. arch. ANGELA FUMERO -Cavallermaggiore (CN) RILIEVI FONOMETRICI IN BASE ALLE INDICAZIONI DEL DM 16 MARZO 1998 TEMPO DIURNO Temperatura: Umidità: Vento: 21,0 65,0 0,7 °C % m/s Leq,A = LAImax = LASmax = 62,1 61,9 61,6 dB(A) dB(A) dB(A) RILIEVI FONOMETRICI IN BASE ALLE INDICAZIONI DEL DM 16 MARZO 1998 dott. arch. ANGELA FUMERO -Cavallermaggiore (CN) DESCRIZIONE: PUNTO "4" - MISURAZIONE DI CLIMA ACUSTICO Leq,A Compon. impulsiva dB(A) dB(lin) TEMPO DIURNO m dB(A) 63 Livello equivalente ponderato istantaneo 62,8 62,6 62,4 62,2 62 61,8 61,6 61,4 t(s) 61,2 62,1 79,5 61 0,5 20,5 40,5 60,5 80,5 100,5 Componenti tonali Hz dB 16,0 20,0 25,0 31,5 40,0 50,0 63,0 80,0 125 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3150 4000 5000 6300 8000 10000 12500 16000 49,4 48,1 47,6 47,9 48,3 49,2 50,4 50,6 49,4 47,6 46,9 47,3 50,9 53,1 53,4 53,4 54,0 54,1 53,8 53,0 51,8 50,5 49,5 47,6 45,7 43,5 40,7 37,0 32,3 26,1 Livello equivalente corretto ponderato in curva A Correzione Tonale Correzione S.P.L. dB(A) 0 0 Leq,max SLOW FAST IMPULSE 61,6 62,6 61,9 Leq,A tot 62,1 PUNTI DI MISURA PUNTO MISURA 1: LUOGO REALIZZAZIONE CENTRALINA IDROELETTRICA PUNTO MISURA 2: LUOGO REALIZZAZIONE OPERA DI PRESA PUNTO MISURA 3. CIVILE ABITAZIONE "A" PRESSO CAVA ESTRAZIONE PUNTO MISURA 4. CIVILE ABITAZIONE "B"
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