Report 2013 gruppo fitosanitari finale

Report anno 2013
Gruppo Fitosanitari
Prevenzione e controllo ufficiale sul commercio e sull'impiego dei
prodotti fitosanitari nel territorio bresciano
(Ivan Scalfi, Claudio Bertocchi)
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
1
Premessa
I prodotti fitosanitari (p.f.) sono le sostanze chimiche impiegate nei vari comparti
per la protezione delle piante e per la conservazione dei prodotti vegetali.
In particolare in agricoltura, l'impiego dei p.f. (denominati spesso anche in diverso
modo come pesticidi, fitofarmaci, agrofarmaci, ecc.), rappresentano uno dei principali
sistemi moderni adottati dall'uomo per proteggere le produzioni vegetali (frutta, ortaggi,
cereali, ecc.) contro gli organismi dannosi, comprese le erbe infestanti, nonché per
migliorare la qualità della produzione agricola. In questa grande famiglia si annoverano
diverse sostanze quali: anticrittogamici, insetticidi, acaricidi, nematocidi, molluschicidi,
diserbanti, rodenticidi, fitoregolatori,….
L’uso dei p.f. tuttavia può produrre effetti avversi sulla produzione vegetale e
comportare rischi ed effetti negativi anche per l'uomo, gli animali e l'ambiente (consumo
di alimenti contaminati, e/o diffusione nell'ambiente circostante – terreno, acqua ed aria).
Per garantire la sicurezza nell’uso dei prodotti fitosanitari nel settore alimentare, in
Italia, sono previsti tre diversi livelli di tutela:
• Europeo (strategico)
• Nazionale (normativo, indirizzo, controllo)
• Regionale (controllo)
I controlli riguardano sia i prodotti alimentari di origine vegetale, per monitorare livelli
di eventuali residui di prodotti fitosanitari negli alimenti, sia le modalità di impiego e
commercio di prodotti fitosanitari.
I dati dei controlli vengono ogni anno comunicati al Ministero che li elabora, dispone le
relazioni nazionali e comunica i risultati alla Commissione Europea.
Nell’ambito del Dipartimento di Prevenzione Medico dell'ASL, il Servizio che
opera nel campo della prevenzione e controllo in campo alimentare è il Servizio Igiene
Alimenti e Nutrizione (SIAN) istituito a seguito del Decreto Ministeriale del 16 ottobre
1998.
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
2
Tra le altre funzioni esercitate da questo Servizio, anche in coordinamento con altri
Servizi interessati, vengono ricompresi:
• controlli ufficiali sulle attività di produzione primaria per quanto attiene gli aspetti
connessi con la sicurezza alimentare (con particolare riguardo al trattamento e allo
stoccaggio delle sostanze alimentari)
• controlli sul deposito, commercio, vendita e impiego di prodotti fitosanitari.
Quadro normativo
Nel complesso ed articolato quadro normativo che trae le sue origini sin dal 1968,
nel corso del 2012, in attuazione alla Direttiva 2009/128/CE, è stato emanato il D.L.vo n.
150 del 14 agosto 2012 che rigoverna l’intero settore in chiave più moderna. Il dettato
normativo struttura i suoi effetti a lungo termine attraverso un Piano d'Azione Nazionale
(PAN adottato con il Decreto 22 gennaio 2014). In questo piano, nuovo strumento di
pianificazione, vengono definiti obiettivi, misure, modalità e tempi per la riduzione dei
rischi e degli impatti nell'utilizzo dei p.f. sulla salute umana, sull'ambiente e sulla
biodiversità.
Sinteticamente, nel PAN, vengono considerati questi aspetti:
a) la salvaguardia dell'ambiente acquatico e delle acque potabili;
b) la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi;
c) la protezione degli utilizzatori e della popolazione durante l’uso dei p.f.;
d) la tutela dei consumatori.
L'ASL di Brescia ha da tempo intrapreso un percorso di riordino, pianificazione ed
approfondimento dell'attività di prevenzione e controllo in tale settore, istituendo “gruppi
di lavoro” multidisciplinari in capo al Dipartimento di Prevenzione Medico. Il gruppo del
Servizio PSAL creato all’interno del “Progetto Speciale Agricoltura” e il Servizio di Igiene
Pubblica con il “Gruppo Fitosanitari” lavorano congiuntamente per garantire una
revisione continua legata alla vivacità del settore e alla nuova filosofia Comunitaria e
nazionale nell’uso dei p.f.. Obiettivo prioritario dei gruppi è rappresentato dalla qualità
informativa e formativa da diffondere nei comparti produttivi e commerciali da parte
degli operatori della vigilanza.
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
3
Ulteriormente, all’interno del quadro legislativo nazionale che verrà adottato nella
sua complessità nei prossimi anni, nascono anche iniziative territoriali volte a regolare i
rapporti di convivenza tra gli imprenditori agricoli ed i cittadini, al fine di codificare
alcune norme di buona pratica da applicare laddove l'agricoltura professionale convive ed
impatta con le aree urbane. E' il caso dell'iniziativa nata dal Consorzio per la Tutela del
Franciacorta DOCG dove, in collaborazione con i gruppi dipartimentali citati, è stato
redatto e poi deliberato dai Comuni interessati un regolamento che stabilisce norme
integrative e tutelanti dei diversi interessi che vengono coinvolti con l'uso dei p.f..
Alcune considerazioni di contesto vanno comunque sottolineate:
L'Italia è considerata dall'Unione Europea il paese che ha il miglior sistema di
controllo in materia di residui di antiparassitari negli alimenti;
I dati del Ministero della Salute (2011) evidenziano che, nel settore dell’ortofrutta, il
99,97 % dei prodotti commercializzati sono privi di residui o perfettamente in linea
con i Limiti Massimi di Residui (LMR) ammessi dalla legge;
Il Centro Antiveleni di Niguarda (Milano) evidenzia che le segnalazioni di
intossicazioni accertate o sospette relative a p.f. rappresentano un contenuto 6,63 %
sul totale delle chiamate.
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
4
Attività di Prevenzione adottata dall'ASL di Brescia
Come precedentemente accennato l'ASL di Brescia ogni anno, nelle sue attività
preventive, organizza corsi formativi propedeutici al rilascio dell'abilitazione alla vendita
dei p.f., in ossequio anche alle disposizioni di cui alla D.G.R. 25 novembre 2002 n. 7/11225.
Questa attività assume carattere strategico poiché si ritiene che queste figure professionali
rappresentano un punto nevralgico nella sensibilizzazione degli operatori che utilizzano
queste sostanze.
In attesa che il D.L.vo 150/12 sviluppi completamente le sue previsioni e completi
la sua strutturazione operativa, nel corso del 2013 si è proceduto ad effettuare una
completa revisione del materiale utilizzato nei momenti di formazione, realizzando
presentazioni in PowerPoint che sono state poi pubblicate nella Intranet aziendale. Questo
ha garantito che l’evoluzione normativa, basata su step progressivi, venisse trasmessa ai
discenti in modo strutturato. I docenti, rappresentati dai componenti del gruppo,
seguendo il percorso tracciato dal materiale predisposto, forniscono in questo modo
contenuti e modalità concettuali comuni, indipendentemente dall’operatore che gestisce il
momento formativo.
L’organizzazione dei corsi, prevista in due sessioni annuali, una primaverile ed una
autunnale, è influenzata dalla domanda formativa che ogni venditore presenta al
Dipartimento di Prevenzione Medico attraverso l’articolazione distrettuale territoriale.
Per facilitare e condividere l’informazione legata alla autorizzazione alla vendita, sulla
intranet aziendale è stato realizzato un archivio informatizzato, continuamente aggiornato
sulla scorta delle abilitazioni progressivamente rilasciate, e consultabile da tutti gli
operatori. Con la normativa attuale, che verrà superata nel 2015, le abilitazioni possono
essere ottenute in due modi: frequentando un corso e superando un esame oppure
ottenendo automaticamente una autorizzazione quando il richiedente possiede già una
formazione di base specifica (diploma o laurea, es. agrotecnico). Le abilitazioni hanno
durata quinquennale e devono essere rinnovate allo stesso modo del rilascio, pena la
decadenza.
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
5
Nel grafico 1. si rappresenta la situazione delle abilitazioni rilasciate nell’ultimo triennio.
Grafico 1
34
35
30
25
20
20
18
16
16
12
15
Esame
Prerequisiti
10
5
0
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
L’ASL di Brescia inoltre, in collaborazione con l'Assessorato Agricoltura della
Provincia di Brescia, realizza dei corsi formativi per gli operatori che utilizzano i p.f. nella
loro attività lavorativa. Il corso, preliminare al test di verifica, consente all’utilizzatore
(agricoltori, vivaisti, contoterzisti e operatori anche non professionali), di acquisire
conoscenze per ottenere l’autorizzazione all'acquisto dei p.f., il cosiddetto patentino.
Anche in questo caso, dopo il primo rilascio, è previsto un ulteriore corso di
aggiornamento ed un test finale allo scadere del quinto anno. I commissari che
partecipano all’esame finale, ope legis, devono coprire tutti gli aspetti della prevenzione
sia per la sanità pubblica sia per gli aspetti considerati nella medicina del lavoro.
Anche per quanto riguarda gli utilizzatori, sia per il mutando quadro normativo di
riferimento sia per uniformare il messaggio preventivo fornito, si è provveduto a
realizzare un materiale didattico strutturato. Nel passato i formatori utilizzavano
materiale diverso e spesso influenzato da sensibilità e singole capacità personali. Consci
del mutevole, variegato e numeroso target rappresentato dal mondo produttivo, sono
state spese importanti risorse per realizzare, sempre in formato elettronico, il materiale da
utilizzare nei momenti formativi. Anche questo materiale, con taglio pratico e molto
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
6
illustrativo, è stato pubblicato sulla intranet aziendale per cui tutti gli operatori possono
scaricarlo ed adottarlo nei vari momenti istituzionali (attività divulgativa, di controllo, …).
Nella tabella 1., si rappresenta l’impegno fornito dai funzionari ASL nell’anno 2013 per
corsi di formazione e sessioni di esame (fonte Assessorato Agricoltura della Provincia di
Brescia).
Tabella 1.
Tipologia
nr. corsi
nr. esami
nr. esaminati
Rilascio
8
8
257
Rinnovo
10
10
272
TOTALE
529
Immissione in commercio e utilizzazione dei prodotti fitosanitari:
organizzazione dei controlli.
In Italia la conferenza permanente Stato Regioni, in data 8 aprile 2009, ha adottato il
presente accordo: “Adozione del Piano di controllo sull’immissione in commercio e
l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari per il quinquennio 2009-2013”. Il piano precisa gli
indirizzi operativi omogenei da adottare sul territorio nazionale per consentire alle
Regioni la programmazione di un piano di controllo sull’immissione in commercio e
l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari nel periodo indicato. Le finalità del piano mirano
ad accertare il rispetto delle condizioni delle autorizzazioni ministeriali dei prodotti
fitosanitari ed il loro utilizzo, conformemente a tutte le indicazioni riportate nelle etichette,
in applicazione delle buone pratiche fitosanitarie.
I controlli sono eseguiti dagli Assessorati alla Sanità delle Regioni attraverso il
personale ASL per le attività ispettive e attraverso i laboratori accreditati e le ARPA per i
controlli analitici. Vengono coinvolti nel processo, anche i Comandi Carabinieri per la
Tutela della Salute (CCTS) attraverso i NAS e l’Ispettorato Centrale per la Tutela della
Qualità e Repressioni Frodi dei Prodotti Agroalimentari (ICTQRFPA) nelle articolazioni
territoriali dei rispettivi uffici periferici.
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
7
Il Ministero della Salute raccoglie, verifica ed elabora i dati ricevuti, tramite i
modelli armonizzati presenti nell’accordo, e predispone un rapporto ai sensi dell’articolo
68 del regolamento CE n.1107/2009, che invia alla Commissione Europea entro il 30
giugno di ogni anno.
In ossequio alle disposizioni ministeriali ed agli accordi intrapresi, la Regione
Lombardia ha predisposto un sistema informatizzato per la raccolta e trasmissione del
debito informativo. L’applicativo viene usufruito sia dai funzionari addetti al controllo sia
dai venditori che, attraverso questo sistema, ottemperano alla dichiarazione di vendita che
va effettuata entro il 28 di febbraio di ogni anno.
Questa è la maschera di inserimento raggiungibile al seguente indirizzo web:
http://www.icps.it/fitoweb290/
attività ASL di Brescia – settore Igiene e Medicina delle Comunità.
L’attività di controllo effettuata presso gli operatori commerciali, prevista nel piano
annuale e registrata nel sistema regionale, ha evidenziato i seguenti risultati:
Imprese Controlli Infrazioni
29
38
10
Tipologia infrazioni
nr.
Vendita di prodotti fitosanitari non autorizzata
Addetti alla vendita non abilitati
Prodotti fitosanitari non autorizzati
Conservazione/trasporto inadeguato
Mancanza registri carico e scarico
2
3
2
2
1
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
8
attività ASL di Brescia – settore Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro.
Questa attività, in parte programmata nel piano aziendale dei controlli e in parte
effettuata per rispondere alle istanze presentate nei piani di sviluppo rurale (PSR) è rivolta
principalmente verso gli operatori del mondo agricolo della produzione primaria. Questi
gli obiettivi raggiunti:
Imprese Controlli Infrazioni
100
150
15
Tipologia infrazioni
Carenza misure di sicurezza
Mancata valutazione rischi e sorveglianza
sanitaria
nr.
8
7
i controlli in fase di sperimentazioni dei p.f.
Le aziende chimiche produttrici di p.f. hanno la necessità di sperimentare in campo
le future novità prima della registrazione e autorizzazione ministeriale per il commercio.
Questa necessità va comunque presidiata dal punto di vista sanitario, pertanto, la legge,
prevede che la sperimentazione debba essere effettuata sotto il controllo delle ASL e dopo
averne preventivamente informato il Ministero.
Le aziende chimiche produttrici devono altresì notificare alle ASL tutti i dati
necessari ad identificare le aree interessate al trattamento, compresa l'indicazione del
periodo di svolgimento e della distruzione, del fascicolo relativo alla valutazione sulle
conseguenze che gli stessi trattamenti possono determinare sulla salute umana ed animale,
corredato altresì da ogni altro dato tecnico-scientifico conosciuto.
I controlli adottati dalle ASL, che rientrano nella corrente attività di vigilanza,
vanno inseriti nei flussi informativi annuali che sono inviati alle aziende sperimentatrici,
alla Regione e al Ministero della Salute.
Nel corso dell'anno è stata predisposta una comunicazione (nota prot. 22/08/2013
Prot. Gen. n. 0130415) per fornire nel dettaglio le modalità operative alle ditte che
organizzano prove sperimentali. Tale nota, è stata creata con l'intento di razionalizzare i
flussi informativi e richiamare le ditte che effettuano sperimentazioni nel nostro territorio,
al rispetto degli obblighi previsti dalla vigente normativa. Questo si è reso opportuno per
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
9
poter gestire al meglio i debiti informativi previsti anche per questa attività. In
considerazione delle prove effettuate negli anni passati e di quanto previsto nei Decreti
Regionali, tutte le prove sperimentali e tutte le distruzioni finali sono state presidiate dagli
operatori ASL.
E’ utile sapere
In provincia di Brescia, vi è il più alto numero di rivenditori di prodotti fitosanitari
della Regione. Come precedentemente accennato, i venditori, dopo registrazione, debbono
accedere al sistema regionale FitoWeb per dichiarare tipologia e quantità di prodotto
venduto nell’annata precedente.
Questo consente alla Regione di effettuare alcune elaborazioni, fra cui quella
relativa alle quantità e tipologia dei p.f. ad uso agricolo venduti nel 2012 (ultimo anno
disponibile).
Nella tabella 2., si definiscono i quantitativi di p.f. venduti in Lombardia nell’anno 2012.
Tabella 2.
ASL
Totale
(ql.)
% sul
Tot.
Bergamo
Brescia e Valle Camonica
Como
Cremona
Lecco
Lodi
Mantova
Milano
Monza e Brianza
Pavia
Sondrio
Varese
TOTALE
18.983
16.259
202
17.790
55
12.981
18.436
18.088
469
30.981
2.237
1.310
137.791
13,8
11,8
0,1
12,9
0,0
9,4
13,4
13,1
0,3
22,5
1,6
1,0
100
Gli erbicidi rappresentano il 34%, gli insetticidi il 30% e i fungicidi il 14%.
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
10
Nel grafico 2. si rappresenta la distribuzione per classe funzionale - tipologia dei principali
p.f. venduti in Lombardia.
Grafico 2.
Regione Lombardia
Classi funzionali maggiormente vendute
Anno 2008- 2012
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
2008
2009
2010
2011
2012
erbicidi %
27
43
42
34
24
fungicidi %
25
16
26
14
17
Insetticidi %
16
20
14
30
34
In forte crescita sono risultati i prodotti fitosanitari ammessi in agricoltura biologica
(Regolamento CE n. 404/2008) rispetto ai due anni precedenti. Le aziende biologiche attive
sul territorio lombardo al 31 marzo 2012 risultano pari a 1.456. La distribuzione
territoriale, sempre delle imprese che adottano i trattamenti dell’agricoltura biologica,
registra un primato a Pavia con il 20% del totale, seguita da Brescia (18%), Milano (17%),
Mantova (11%) e Bergamo (11%). Anche alla luce delle previsioni strategiche identificate
nel PAN, è plausibile aspettarsi un ulteriore incremento di questa tipologia di attività.
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
11
controllo ufficiale dei residui in alimenti di origine vegetale e non
Il Controllo Ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari nei prodotti alimentari rappresenta
una delle priorità sanitarie più rilevanti nell’ambito della sicurezza alimentare.
Il Ministero, attraverso il Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la
Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti – Direzione Generale della Sicurezza degli
Alimenti e della Nutrizione (DGSAN), coordina e definisce in Italia i programmi di
controllo ufficiale sui prodotti alimentari, che comprendono anche i piani annuali in
materia di residui di prodotti fitosanitari negli alimenti. Questi ultimi sono parte del
programma europeo di controllo ufficiale su alimenti di produzione interna e di
importazione volto a conoscere l'effettiva presenza dei livelli massimi consentiti di residui
nelle derrate alimentari. I prodotti di origine vegetale non devono contenere, al momento
della loro immissione in circolazione, residui di sostanze attive nei prodotti fitosanitari,
superiori ai limiti massimi di residui (LMR) fissati per legge.
I limiti massimi di residui, espressi in mg di sostanza attiva per kg di prodotto
vegetale, vengono fissati al momento dell’autorizzazione con criteri internazionalmente
condivisi, al fine di garantire un’esposizione accettabile da parte dei consumatori. Il
corretto impiego dei prodotti fitosanitari secondo le modalità riportate nelle etichette
autorizzate assicura il rispetto di tali limiti.
L'ASL di Brescia effettua un regolare piano di campionamenti annuali finalizzati
alla ricerca delle principali molecole di prodotti fitosanitari in matrici alimentari
significative per il nostro territorio. I risultati sono più che incoraggianti: a tutt'oggi si è
sempre confermato il rispetto dei limiti previsti dalla normativa.
Sul portale del Ministero della Salute:
http://www.salute.gov.it/portale/temieprofessioni/alimenti/prodottifitosanitari si può
facilmente trovare ogni nozione utile in tale complessa materia.
Relativamente ai residui di p.f. nelle acque, si evidenzia che sul portale dell'ISPRA
(Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ) è scaricabile il rapporto
nazionale n. 175/2013. Tale rapporto, redatto al fine di rappresentare lo stato di
contaminazione sul territorio nazionale, relaziona sulla presenza dei prodotti fitosanitari
nelle acque superficiali e sotterranee (biennio 2009-10).
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
12
Il rapporto è scaricabile al seguente link:
http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/rischio-sostanze-chimiche-reach-prodottifitosanitari.
Il monitoraggio dei p.f. nelle acque è reso complesso dal numero di sostanze
interessate, dalla conoscenza non adeguata degli scenari di utilizzo e della distribuzione
geografica delle sorgenti di rilascio. Sono circa 350 le sostanze attualmente utilizzate in
agricoltura e nel 2010 sono state vendute in Italia 143.907 ton. di prodotti fitosanitari
(ISTAT, 2011a).
Nelle acque superficiali sono stati trovati residui di p.f.:
• nel 55,1% dei punti
• nel 28,1% dei casi con concentrazioni superiori ai limiti delle acque potabili.
Nelle acque sotterranee sono stati trovati residui di p.f.:
• nel 28,2% dei punti
• nel 9,6% dei casi con concentrazioni superiori ai limiti.
Le concentrazioni misurate sono spesso basse, ma il risultato complessivo indica
una diffusione molto ampia della contaminazione. I livelli sono generalmente più bassi
nelle acque sotterranee, ma residui di pesticidi sono presenti anche nelle falde confinate, la
causa può essere cercata nelle complesse interazioni degli acquiferi, per cui l’infiltrazione
dei contaminanti può anche verificarsi in aree distanti da quella in cui sono stati rilevati.
Le sostanze trovate complessivamente nelle acque sono 166, in prevalenza erbicidi e
relativi metaboliti. La causa può essere ricondotta alle modalità di utilizzo di queste
sostanze, che può avvenire direttamente al suolo, e al periodo dei trattamenti, in genere
concomitante con le precipitazioni meteoriche più intense, che attraverso ruscellamento e
infiltrazione ne determinano un trasporto più rapido nei corpi idrici superficiali e
sotterranei.
I dati del biennio confermano uno stato di contaminazione già rilevato negli anni
precedenti, con una maggiore diffusione nelle aree della pianura padano-veneta.
Anche in tale ambito l'ASL di Brescia effettua un regolare piano di campionamenti
annuali finalizzati alla ricerca delle principali molecole di prodotti fitosanitari nell'acqua
distribuita al consumo umano, nei Comuni maggiormente a rischio che si
approvvigionano da fonti classificate di “pianura” e “superficiali”. Gli esiti analitici,
effettuati presso il laboratorio di riferimento di Bergamo, confermano il rispetto dei limiti
previsti dalla normativa.
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
13
Dall’analisi dei dati presenti sul sistema regionale FitoWeb, sopra citato, si è potuto
effettuare una distribuzione delle molecole del principio attivo, quantitativamente più
rappresentativo, che vengono utilizzate sul territorio bresciano.
Nella tabella 3., si stimano i quantitativi di principio attivo venduti in provincia di Brescia,
distribuito nell’ultimo triennio (esclusi i prodotti a base di rame e suoi composti).
Tabella 3.
BRESCIA
2010
Terbutilazina
Glifosate
S-Metolachlor
Fosetil-alluminio
Dicamba
74909
31121
27346
7255
5115
erbicida
erbicida
erbicida
fungicida
erbicida
79900
36133
29267
8775
7840
erbicida
erbicida
erbicida
insetticida
fungicida
41565
46697
18900
6914
5169
erbicida
erbicida
erbicida
fungicida
insetticida
2011
Terbutilazina
Glifosate
S-Metolachlor
Clorpirifos
Fosetil-alluminio
2012
Glifosate
Terbutilazina
S-Metolachlor
Fosetil-alluminio
Clorpirifos
Brescia, maggio 2014.
BIBLIOGRAFIA
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
14
Favalli Luigia 2013 – Tossicologia dei fitofarmaci – Dipartimento di scienze del farmaco
Università di Pavia
ICPS (Centro Internazionale per gli antiparassitari e la prevenzione sanitaria) Milano
2013 – Elaborazione dati di vendita dei p.f. Raccolti tramite il sistema Fitoweb290 secondo
normativa vigente anni 2010, 2011, 2012 - Ospedale Fiugi Sacco Azienda Ospedaliera Polo
Universitario
DPM (Dipartimento di Prevenzione Medica) dell'ASL di Brescia 2013 – Elaborazione dati
attività di prevenzione e controllo
Ministero della Salute – Controllo ufficiale sui residui di p.f. negli alimenti anno 2011 –
Direzione Generale per l'Igiene e la Sicurezza degli alimenti e la nutrizione
ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) – rapporto nazionale
pesticidi nelle acque dati 2009 – 2010 edizione 2013
ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari
15