Gruppo Presanella Cima Piccolina, 2655 m Due nuove vie d’arrampicata Akku, 6a+ Due su Due, 6a+ © 7/2013 Testo e fotografie Davide Ortolani, Alessandro Botteri Gruppo della Presanella Cima Piccolina 2655m La Cima Piccolina si trova nella Val d’Amola nelle vicinanze del Rifugio Segantini; sulle cartine topografiche non è presente il nome, ma solo un punto quotato 2655m posto nelle vicinanze di Cima Vallina 2698m e Cima Laeng 2674m. Le vie si svolgono su buona roccia compatta, tonalite, molto simile al granito. La tonalite è una roccia di origine magmatica-intrusiva come il granito, per cui in pratica simile sia esteticamente che come conformazione e stile di arrampicata. Fu scoperta alla fine del 1800 da uno scienziato tedesco al Passo del Tonale. Bellissimo ambiente d’alta quota, con panorama mozzafiato su Presanella e Dolomiti di Brenta. Il comodo accesso dal parcheggio del rifugio Segantini (1.30h) oppure dal rifugio Segantini stesso (0.75 h) hanno decretato il successo della Cima Piccolina con più di 10 vie d’arrampicata presenti. Cenni storici La prima via documentata risulta essere la Via Maffei, aperta in solitaria Clemente Maffei (Gueret) gestore del rifugio Segantini, del 16.8.1949, difficoltà III con passagVia Due su Due, 2 lunghezza, 6a+ ( in foto Davide Ortolani) gi di IV e V con l’uso di 6 chiodi. Seguirà una variante 19.8.1949 con Maffei e Coelli, Guida TCI, Ongari. Il 7.6.1964, la via di Pericle Sacchi, Capria, Perodi, con difficoltà V, A1 e A2, Guida TCI, Ongari. Negli anni 80 le guide alpine Beltrami e Turri con la via Antonietta con difficoltà IV. Variante di Guidi Gerardini, Frank Kunzmann, Maurizio Borghi, LrS (Libro rifugio Segantini) senza data. Il 17.8.1986 Corrado Tisi, Gianni Berta, Marco Polla con la via Vive Le Rock, con difficoltà VII, LrS. Il 30.8.1987, Gerardo Re Depaolini con Gianni Berta, con la via Per Far Contento Remo con difficoltà VII, LrS. Il 12.8.1990 Gianni Berta, Corrado Tisi, con la via Mè con Tëk a Tè con Mëk con difficoltà VII, LrS. Il 21.7.2007 Alberto Adamioli, Stefano Carocci, con la via Mille Splendidi Soli, con difficoltà 6a, internet, www.adamellothehumantouch.it L’elenco non è completo visto che in parete ci sono molte altre vie con chiodature degli anni 40-60 ma delle quali non si è a conoscenza nè degli itinerari nè degli autori. Cima Piccolina Akku, 6a+ 14/09/2010 Davide Ortolani, G.A. UIAGM Alessandro Botteri, SAT TN S3 6a+ Passaggio chiave anche 6a+ / A0 45 m 6 spit S2 6a+ 45 m 6 spit Corde Friends Discesa Soste Rinvii Lunghezza Chiodatura Cima Piccolina Due su Due, 6a+ / A0 (6c+) 14/07/2011 Davide Ortolani, G.A. UIAGM Alessandro Botteri, SAT TN Corde Friends Discesa Soste Rinvii Lunghezza Chiodatura S1 4b 5c Akku Due su Due 2 x 50 m 1 set via 2 spit + anello 10 5 lunghezze buona 45 m 4 spit friends nel 4b 2 x 50 m 1 set via 2 spit + anello 14 4 lunghezze buona Via Akku Primi salitori: Alessandro Botteri e Davide Ortolani 14/09/2010 Sviluppo via: 185m circa + 50m facili per la cima (dall’ultima sosta proseguire verso destra lungo la cresta con difficoltà di primo grado fino a raggiungere l’aerea cima). Attenzione al 5 tiro alcune pietre instabili. Difficoltà: 6a+ Attrezzatura via: le soste sono attrezzate con spit inox 10 mm con anello o moschettone per le calate; sui tiri la chiodatura è a spit abbastanza ravvicinati, utili comunque una serie di friends medio piccoli per proteggere le fessure del primo tiro. Materiale: 2 corde da 50m, 10 rinvii, alcuni friends medio piccoli e NDA Discesa: in doppia lungo la via Note tecniche (tra il serio ed il faceto) L’avventura parte con uno strabiliante trapano Makita dal peso molto contenuto (che sembra più un avvitatore che un trapano tassellatore) ed una geniale fondina ricavata da un contenitore per detersivo liquido. Come trapano di riserva portiamo anche un Bosch GBH36VF-LI 36V batterie Li-ion, 600 Watt dal peso di 4.5 Kg; con gli accumulatori di riserva si aggiungono 3 Kg. Tanto ormai chilo più, chilo meno, non cambia molto. Il sacco grigio da 70 litri è strapieno. Il trapano Makita dopo pochi fori da 10mm di diametro con profondità 8-9 cm decide di andare in ferie e quindi passiamo al Bosch ed andiamo avanti a forare fino all’ultimo tiro. La temperatura esterna di pochi gradi annienta l’accumulatori (Akkus in tedesco) ed alla fine l’ultima sosta riceve uno spit ed un chiodo tradizionale. L’anno dopo torniamo a spittare l’ultima sosta e questa volta abbiamo anche le punte a 4 alette che sulla tonalite permetto di economizzare gli accumulatori. Valide alternative al Bosch sono Hitachi DH36DAL 36V, Dewalt DCH213M2 18V XR, Hilti TE 4-A18. CPC. Via Akku, 1 lunghezza, 5c (in foto Davide Ortolani con trapano Makita, leggero ma che dopo pochi fori ha deciso di scioperare) Via Due su Due Primi salitori: Alessandro Botteri e Davide Ortolani 14/07/2011 Sviluppo via: 130m fino al congiungimento con la sosta S3 della via AKKU Difficoltà: 6a+/A0 (6c+) Attrezzatura via: le soste sono attrezzate con spit inox 10 mm con anello o moschettone per le calate; sui tiri la chiodatura è a spit abbastanza ravvicinati, utili comunque una serie di Friends e nuts piccoli. Materiale: 2 corde da 50m, 14 rinvii, una serie di Friends dal 0,5 a 3 BD e qualche nuts piccolo o micro friends (per il terzo tiro) un paio di cordini per gli attriti + NDA Discesa: in doppia lungo la via oppure discesa in doppia sulla via Akku Passaggio chiave, uscita tetto della via Due su Due, 3 lunghezza, 6C+ (passaggio azzerabile) in foto Davide Ortolani Accesso alla Val d’Amola Dopo l’abitato di Pinzolo (provenendo dall’abitato di Tione di Trento) si continua lungo la statale che conduce a Madonna di Campiglio, dopo aver oltrepassato il Campeggio FAE’ su di un secco tornante si trova il bivio per la Val Nambrone (indicazioni per i rifugi Segantini e Cornisello). Si percorre ora tutta la strada per circa una decina di chilometri, fino ad un evidente bivio posto a c.1900m di quota dove si svolta a sinistra per strada sterrata con indicazioni Rifugio Segantini. Dopo poche centinaia di metri in prossimità di un ponte si parcheggia. Avvicinamento alla parete Dal parcheggio seguire il sentiero n° 211 bis che conduce al Rifugio Segantini, per circa 200m di dislivello. Oltrepassato un piccolo torrente continuare per circa 100m in linea d’area lungo il sentiero, quindi deviare a sinistra “ometti” in direzione della cima. Salire per ripidi prati e rocce “ometti” costeggiando un evidente canale di rocce per circa 150m fin contro delle paretine rocciose. Obliquare ora a sinistra fino ad entrare in un piccolo anfiteatro glaciale e rimanendo sulla sua destra si giunge in breve alla parete (ore 1.30 dal parcheggio). Cartografia e libreria utile Cartina TABACCO 1:25000 Adamello-Presanella. Guida dei Monti d’Italia, Presanella, Dante Ongari, 1978 110 Itinerari Alpinistici del Gruppo della Presanella, Urbano Dell’Eva, Edizioni Manfrini, 1985 Cima Piccolina Punta Claudio Cima Piccolina, 2655m Via Akku, 1 lunghezza, 5c spit poi 4b proteggibile a friends A fine giornata lo spettacolo del Brenta, scendendo da Cima Piccolina Per informazioni Davide Ortolani, guida alpina UIAGM, Fisto, Val Rendena Email: [email protected] In montagna con le guide alpine di www.mountaincolors.it
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