05/02/2014 Epidemiologia Prende in considerazione: distribuzione geografica e caratteristiche ecologiche (es.: habitat) degli agenti eziologici specie e categorie animali interessate e/o a rischio (recettivi, portatori, serbatoi...) modalità di trasmissione e fonti di infezione conseguenze socio-economiche e riflessi negativi sulle produzioni animali fattori condizionanti l’insorgenza, diffusione e mantenimento in natura (relativi all’agente eziologico, agli ospiti e all’ambiente) frequenza di comparsa ed andamento spazio-temporale (malattie endemiche, epidemiche, sporadiche) morbilità, mortalità e letalità causate EPIDEMIOLOGIA studio delle popolazioni studio delle malattie a livello di popolazione 1 05/02/2014 EPIDEMIOLOGIA EPIDEMIOLOGIA MOLECOLARE EPIDEMIOLOGIA CLASSICA clinica, patologia, epidemiologia 2 05/02/2014 EPIDEMIOLOGIA • scopo ultimo dell'epidemiologia veterinaria è quello di «acquisire dati sui quali basare decisioni razionali per la prevenzione e il controllo delle malattie in popolazioni animali e, di conseguenza, ottimizzare lo stato di salute e quindi la produttività». 3 05/02/2014 EPIDEMIOLOGIA EPIDEMIOLOGIA 4 05/02/2014 OBIETTIVI DELL’EPIDEMIOLOGIA • determinare l'origine di una malattia la cui causa è conosciuta (perché si è verificato un focolaio? da dove ha avuto origine? perché il numero di casi di una determinata malattia è aumentato? perché la malattia si è estesa a nuovi territori?); • studiare e controllare una malattia la cui causa è inizialmente sconosciuta; • acquisire informazioni sulla ecologia e sulla storia naturale di una malattia (quali situazioni favoriscono i determinanti della malattia? quale è l'andamento naturale della malattia nella popolazione, cioè in assenza di qualsiasi intervento?); • pianificare e monitorare i programmi di controllo delle malattie (quale è la strategia migliore per controllare una malattia? quali sono le malattie da controllare prioritariamente? i piani di controllo già in corso sono efficaci?) • valutare l'impatto economico delle malattie ed analizzare il rapporto costi/benefici dei piani di controllo (quanti danni produce una malattia? qual è il risparmio ottenuto con un piano di controllo e, più in generale, le risorse spese per il controllo sono spese bene?). INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE i metodi epidemiologici servono per: a) formulare ipotesi in merito alla comparsa, distribuzione e frequenza delle malattie; b) verificare le ipotesi attraverso l’impiego di strumenti di analisi c) utilizzare le conclusioni emerse per la formulazione di nuove ipotesi. questi obiettivi sono raggiungibili con l’utilizzo, in combinazione o in successione, di diverse tipologie di studi epidemiologici con finalità e livelli di complessità diversi. 5 05/02/2014 • "epidemiologia descrittiva“ ha lo scopo di stimare la frequenza di malattia e le sue caratteristiche a livello di popolazione. L'attributo "descrittiva" deriva dal fatto che, nello studio, si osserva e si descrive una situazione senza “interferire” con la sua evoluzione. • • • • risponde a quattro quesiti principali (le quattro W): cos’è (What) il fenomeno che deve essere valutato? quali animali (Who) manifestano il fenomeno? quando (When) si è manifestato il fenomeno? dove (Where) si è manifestato il fenomeno? La malattia viene caratterizzata su base geografica 6 05/02/2014 • "epidemiologia analitica” ha lo scopo di verificare una ipotesi; le ipotesi più frequenti riguardano l'effetto di uno o più (presunti) determinanti di malattia. L'attributo "analitica" indica che ci si basa su procedimenti propri dell'analisi. In questo tipo di studi si interferisce attivamente con la malattia in studio, “manipolando” una o più delle variabili in causa. In genere, gli studi descrittivi ("studi ecologici") rappresentano un substrato prezioso per gli studi analitici, e quindi li precedono. risponde a cinque quesiti principali (le cinque W): What? Who? When? Where? Why? INDAGINE EPIDEMIOLOGICA • Raccolta dei dati • Elaborazione dei dati • Interpretazione dei dati DATI: numeri o valori in un dato contesto 7 05/02/2014 INDAGINE EPIDEMIOLOGICA E’ una raccolta di dati pertinente, corretta, accurata. QUANDO FARE UN’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA?? EMERGENZA EPIDEMICA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA STRUMENTO DI PREVENZIONE INDAGINE EPIDEMIOLOGICA raccolta di dati pertinente, corretta, accurata. deve essere eseguita in due direzioni: Indagine prospettica (follow-up) Indagine retrospettiva (trace-back) 8 05/02/2014 DPR 17/05/1996, n.362 MISURE GENERALI DI LOTTA CONTRO ALCUNE MALATTIE DEGLI ANIMALI ART. 7 L’indagine epidemiologica riguarda: a) il periodo durante il quale la malattia può essere stata presente nell’azienda prima della notifica o del sospetto → PERIODO A RISCHIO b) ORIGINE DELL’INFEZIONE DPR 17/05/1996, n.362 MISURE GENERALI DI LOTTA CONTRO ALCUNE MALATTIE DEGLI ANIMALI ART. 7 c) identificazione di altre aziende in cui si trovano animali di specie sensibili che possono essere stati infettati o contaminati; ALLEVAMENTI A RISCHIO PER CONTATTI DIRETTI O INDIRETTI CON IL FOCOLAIO d) i movimenti di persone e di veicoli, nonché i trasporti di animali carcasse, materiali o materie che possono aver portato fuori o dentro l’agente in questione; e) l’eventuale presenza e distribuzione di vettori della malattia. - DIFFUSIONE INFEZIONE - ESTENSIONE AREA A RISCHIO 9 05/02/2014 Chi fa l’indagine epidemiologica? • ASL supportato da: – IIZZSS e CdR • Visita clinica, prelievi, prove di laboratorio – Osservatorio Epidemiogico Veterinario Regionale • Campionamenti, questionari, rintracci – Regione • Collegamenti istituzionali, supporto legislativo – Veterinario aziendale • Visita clinica, prelievi, questionari ATTENZIONE!!! ! Effettuare un’indagine epidemiologica non vuole dire raccogliere un’anamnesi collettiva 20 10 05/02/2014 ANAMNESI COLLETTIVA • Ha fini diagnostici • L’attenzione è focalizzata sui capi malati • Non standardizzata INDAGINE EPIDEMIOLOGICA • Può avere fini diagnostici • Coinvolge sia capi malati che capi sani • Standardizzazione nella modalità di raccolta dei dati COSA SAPERE….. • EPIDEMIOLOGIA • • • • Resistenza agente eziologico Modalità di trasmissione Vettori, portatori, serbatoi Fattori di rischio • PATOGENESI – Periodo di incubazione • SINTOMATOLOGIA 11 05/02/2014 COSA SAPERE….. • LESIONI ANATOMO-PATOLOGICHE • DIAGNOSI – Diagnosi diretta e indiretta – Metodiche diagnostiche applicate – Campioni da prelevare • Trasporto, conservazione dei campioni biologici • PROFILASSI – Protocolli vaccinali – disinfezioni FASI DELL’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA • RACCOLTA E ANALISI DEI DATI • FORMULAZIONE DELLE IPOTESI • RACCOLTA E ANALISI DEI RISCONTRI • CONFERMA/RIGETTO DELLE IPOTESI 12 05/02/2014 FONTE DEI DATI • Documentazione sanitaria – mod. 4, mod. 7, registri di stalla, registri di macellazione, passaporti, cedolini, libretti di pascolo vagante (mod. 8), mod. 2/33 e 2bis/33, certificati sanitari, ricette, rapporti di prova di laboratorio, registro dei farmaci, bolle consegna mangime, registro visitatori, ecc. • • • • Documentazione fiscale: fatture, bolle ecc Risultati precedenti indagini Bibliografia Intervista all’allevatore e al personale ATTENZIONE!!! DOMANDE DA PORRE AL PERSONALE • C’è stata mortalità superiore alla norma? • Gli animali hanno avuto problemi respiratori, sintomi nervosi, diarrea …..? • La produzione di ……./il consumo di alimento è calato? Chiedere sempre: Da quando? In quali capannoni? 13 05/02/2014 RACCOLTA DEI DATI • Modello unico → SCHEDA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SCHEDA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA • Anagrafica azienda – ragione sociale della proprietà, ubicazione, indirizzo produttivo • Censimento – specie e categoria • Anamnesi – Visita clinica – Datazione delle lesioni – Controlli sanitari precedenti – Profilassi vaccinale – Terapie 14 05/02/2014 SCHEDA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA • Fattori di rischio ambientali presenza vettore, allevamenti vicini, pascoli, contatti con animali selvatici o di altri allevamenti, acqua, ecc. Mappa dell’allevamento • animali presenti, esami clinici o di laboratorio eseguiti per box/capannone • Movimenti di animali in entrata e in uscita SCHEDA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA • Movimenti di persone personale di stalla, veterinari, maniscalchi, fecondatori, rappresentanti, mediatori, disinfestatori, manutentori, etc. • Altri contatti indiretti movimenti di mangimi, liquami, carcasse, latte, uova etc. • Eventuali fattori di rischio specifici per la malattia • Note e osservazioni 15 05/02/2014 INDAGINE EPIDEMIOLOGICA in caso di focolaio: Visita clinica e datazione delle lesioni Prelievo e analisi di campioni idonei numero, tipo, modalità prelievo e conservazione Controlli di identità, censimento Controlli documentali Intervista all’allevatore e compilazione questionari (verbali o relazioni) Segnalazioni Raccolta e analisi dei riscontri L’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA risponde a 5 domande….. • L’infezione/malattia: – QUANDO E’ ENTRATA? – COME E’ ENTRATA? – DA DOVE E’ ARRIVATA? Indagine retrospettiva (trace-back) COME POTREBBE ESSERE USCITA? DOVE POTREBBE ESSERE ANDATA? Indagine prospettica (follow-up) 16 05/02/2014 QUANDO E’ ENTRATA? PERIODO A RISCHIO DI ALCUNE MALATTIE ESOTICHE Malattia t max inc Malattia t max inc Peste bovina 21 giorni Peste Picc. Rum. 21 giorni MVS 28 giorni Blue Tongue 40 giorni Mal. Emorr. cervi 40 giorni Vaiolo OVC 21 giorni Stomatite Vesc. 21 giorni Malattia Teschen 40 giorni Dermatite nodul. contagiosa 28 giorni Febbre Valle del Rift 30 giorni QUANDO E’ ENTRATA? PERIODO A RISCHIO DI ALCUNE MI Malattia Afta epizootica t max inc Influenza Aviare 14 giorni (bovini,suini) 21 giorni (ovi-caprini) 21 giorni BSE 7 anni Malattia t max inc Pesti Suine 30 giorni Malattia di Newcastle Scrapie 30 giorni 10 anni 17 05/02/2014 L’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA RISPOSTA ALLE 5 DOMANDE • L’infezione/malattia: – – – – – QUANDO E’ ENTRATA? COME E’ ENTRATA? DA DOVE E’ ARRIVATA? COME POTREBBE ESSERE USCITA DOVE POTREBBE ESSERE ANDATA? Si può tentare di rispondere con un’accurata raccolta dei dati e degli avvenimenti accaduti durante il PERIODO DI RISCHIO (movimentazioni, contatti indiretti, modifiche mangement ecc) Link utile http://www.quadernodiepidemiologia. it/epi/HomePage.html 18
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