Sistemi di Produzione Stati di tensione triassiali e criteri di snervamento Bibliografia per la lezione “Sistemi di Produzione” D. Antonelli, G. Murari C.L.U.T. Editrice, 2008 • capitolo 3 “Tecnologia meccanica” S. Kalpakjian, S. R. Schmid Pearson – Prentice Hall, 2008 • capitolo 2 Esercizio 1 Da una prova di trazione si ottengono come dati di rottura ε=125% e σ=2063 MPa. Si trovino in tali condizioni (usando il criterio di Von Mises): a) la tensione equivalente σeq; b) le tensioni σ1, σ2, σ3; c) le deformazioni ε1, ε2, ε3. 3 1 Esercizio 1 - Soluzione a) Calcolo della tensione equivalente σeq: In condizioni di rottura Y= σrott da cui la tensione equivalente è pari a 𝜎𝑒𝑞 = MPa 1 2 (𝜎1 − 𝜎2 )2 +(𝜎2 − 𝜎3 )2 +(𝜎3 − 𝜎1 )2 = 𝑌=2063 b) Calcolo delle tensioni σ1, σ2, σ3: Essendo una prova di trazione 𝜎2 = 𝜎3 = 0, per cui la forza applicata si traduce solo in uno sforzo assiale per cui 𝜎1 = 𝑌 = 2063 𝑀𝑃𝑎 𝜎2 = 𝜎3 = 0 Esercizio 1 - Soluzione c) Calcolo delle deformazioni ε1, ε2, ε3: Considerando per la prova di trazione l’asse del provino come asse principale si ha 𝜀1 = 𝜀 = 125% Dalla legge di conservazione dei volumi: 𝑙 𝑤 𝑏 𝑙 ∗ 𝑤 ∗ 𝑏 = 𝑙0 ∗ 𝑤0 ∗ 𝑏0 → ∗ ∗ =1 𝑙0 𝑤0 𝑏0 Applicando il logaritmo ad entrambi i membri: 𝜀1 + 𝜀2 + 𝜀3 = 0 Essendo la prova assialsimmetrica: 1 𝜀2 = 𝜀3 = − 𝜀1 2 𝜀2 = 𝜀3 = −62,5% 5 Esercizio 2 Un corpo cubico di lato 10 mm è sollecitato da tre forze di cui una applicata perpendicolarmente alla faccia x che vale 100 N, una applicata alla faccia y vale -100 N. Sapendo che la tensione di plasticizzazione vale 2.5 Mpa, calcolare la forza F3. 6 2 Esercizio 2 - Soluzione La superficie della faccia del cubo è pari a 𝑆 = 𝑙 2 = 100𝑚𝑚2 Applicando la formula: 𝐹𝑥 100 𝑁 𝜎1 = = = 1 𝑀𝑃𝑎 𝑆 100 𝑚𝑚2 𝐹𝑦 −100 𝑁 𝜎2 = = = −1 𝑀𝑃𝑎 𝑆 100 𝑚𝑚2 7 Esercizio 2 - Soluzione Considerando il criterio di Von Mises 2𝑌 2 = (𝜎1 − 𝜎2 ) 2 + (𝜎2 − 𝜎3 ) 2 + (𝜎3 − 𝜎1 ) 2 Sostituendo i valori dell’esercizio abbiamo: 2𝑌 2 = 1 + 1 2 + −1 − 𝜎3 2 + (𝜎3 − 1)2 → → 2𝑌 2 = 4 + (𝜎3 + 1)2 +(𝜎3 − 1)2 → → 2𝑌 2 = 6 + 2𝜎3 2 → → 𝜎31/2 = 𝑌 2 − 3 → → 𝜎3 1 = ± 𝑌 2 − 3 2 → 𝜎31/2 = ± 2.52 − 3 = ±1.80 𝑀𝑃𝑎 8 Esercizio 2 - Soluzione Calcoliamo la forza F3: 𝐹3 = 𝜎3 ∙ 𝑆 = ±1,8 𝑀𝑃𝑎 ∙ 100 𝑚𝑚2 = ±180 𝑁 9 3 Esercizio 3 Si applichino il criterio di Tresca e di Von Mises alla trazione, alla compressione, alla tensione piana e alla deformazione piana. Trazione 10 Esercizio 3 Compressione Tensione piana 11 Esercizio 3 Deformazione piana 12 4 Esercizio 3 - Soluzione Trazione Lo stato di tensione è uniassiale, positivo perché in trazione, quindi: 𝜎2 = 𝜎3 = 0, 𝜎1 > 0 La 𝜎𝑚𝑎𝑥 coincide con la tensione uniassiale per cui, secondo il criterio di Tresca si ha: 𝜎1 = 𝑌 Applicando il criterio di Von Mises si ottiene: 2𝑌 2 = 2𝜎1 2 → 𝜎1 = ±𝑌 I criteri di Tresca a Von Mises danno risultati uguali a meno del segno che è indeterminato per Von Mises. 13 Esercizio 3 - Soluzione Compressione Lo stato di tensione è sempre uniassiale, negativo perché in compressione, quindi: 𝜎1 = 𝜎2 = 0, 𝜎3 < 0 La 𝜎𝑚𝑖𝑛 coincide con la tensione uniassiale per cui, secondo il criterio di Tresca si ha: 𝜎3 = −𝑌 Applicando il criterio di Von Mises si ottiene: 2𝑌 2 = 2𝜎3 2 → 𝜎3 = ±𝑌 Anche per quanto riguarda la compressione, Tresca e Von Mises danno lo stesso risultato. 14 Esercizio 3 - Soluzione Tensione piana Esistono solo due tensioni principali, mentre la terza è nulla: 𝜎1 ≠ 0, 𝜎3 ≠ 0, 𝜎2 = 0 15 5 Esercizio 3 - Soluzione I quadrante 𝜎1 > 0, 𝜎3 > 0, 𝜎2 = 0 Quindi la tensione maggiore sarà data dalla tensione più grande tra 𝜎1 e 𝜎3 che per convenzione è pari a 𝜎1 , quindi: 𝜎𝑚𝑎𝑥 = 𝜎1 , 𝜎𝑚𝑖𝑛 = 𝜎2 Da cui si ottiene il Criterio di Tresca 𝑌 = 𝜎1 Il criterio di von Mises per lo stato di tensione piana si riduce a: 𝑌 2 = 𝜎1 2 + 𝜎3 2 − 𝜎1 𝜎3 16 Esercizio 3 - Soluzione II quadrante 𝜎1 < 0, 𝜎3 > 0, 𝜎2 = 0 La tensione maggiore è data dalla tensione positiva mentre quella minore da quella negativa. 𝜎𝑚𝑎𝑥 = 𝜎3 , 𝜎𝑚𝑖𝑛 = 𝜎1 Il criterio di Tresca diventa: 𝑌 = 𝜎3 − 𝜎1 Il criterio di von Mises per lo stato di tensione piana si riduce a: 𝑌 2 = 𝜎1 2 + 𝜎3 2 − 𝜎1 𝜎3 17 Esercizio 3 - Soluzione III quadrante 𝜎1 < 0, 𝜎3 < 0, 𝜎2 = 0 La tensione maggiore è pari alla tensione nulla, la tensione minore, convenzionalmente è pari alla 𝜎3 , quindi: 𝜎𝑚𝑎𝑥 = 𝜎2 , 𝜎𝑚𝑖𝑛 = 𝜎3 Il criterio di Tresca diventa: 𝑌 = − 𝜎3 Il criterio di von Mises per lo stato di tensione piana si riduce a: 𝑌 2 = 𝜎1 2 + 𝜎3 2 − 𝜎1 𝜎3 18 6 Esercizio 3 - Soluzione IV quadrante 𝜎1 > 0, 𝜎3 < 0, 𝜎2 = 0 La tensione maggiore è pari alla tensione positiva mentre la tensione minore è pari alla tensione negativa, quindi: 𝜎𝑚𝑎𝑥 = 𝜎1 , 𝜎𝑚𝑖𝑛 = 𝜎3 Il criterio di Tresca diventa: 𝑌 = 𝜎1 − 𝜎3 Il criterio di von Mises per lo stato di tensione piana si riduce a: 𝑌 2 = 𝜎1 2 + 𝜎3 2 − 𝜎1 𝜎3 19 Esercizio 3 - Soluzione Deformazione Piana Per lo stato di deformazione piana si suppone che il corpo si deformi solo lungo due direzioni mentre è vincolato lungo la terza: 𝜀2 = 0 La tensione dovuta alla reazione vincolare è pari a: 1 𝜎2 = (𝜎1 + 𝜎3 ) 2 20 Esercizio 3 - Soluzione Essendo 𝜎2 una tensione intermedia, il criterio di Tresca è: 𝑌 = 𝜎1 − 𝜎3 sostituendo l’espressione di 𝜎2 nel criterio di Von Mises: 2𝑌 2 = 𝜎1 − 𝜎2 2 + 𝜎2 − 𝜎3 2 + 𝜎3 − 𝜎1 2 = 1 1 = 𝜎1 − (𝜎1 + 𝜎3 ) 2 + (𝜎 + 𝜎3 ) − 𝜎3 2 2 2 1 + 𝜎3 − 𝜎1 2 = 1 1 1 1 = 𝜎 − 𝜎 ) 2+ 𝜎 − 𝜎 2 + 𝜎3 − 𝜎1 2 = 2 1 2 3 2 1 2 3 3 = 𝜎 − 𝜎1 2 2 3 3 3 𝑌 2 = (𝜎1 − 𝜎3 )2 𝑌 = (𝜎 − 𝜎3 ) 4 2 1 21 7 Esercizio 4 Si vuole comprimere un corpo di forma cubica, di lato l=100 mm, dentro lo stampo indicato in figura, in modo da portarne l'altezza a 50 mm. Il corpo è stimato rigido plastico con tensione di snervamento Y=200 MPa e viene deformato in condizioni di attrito nullo. Calcolare la forza di compressione. 22 Esercizio 4 - Soluzione La forma dello stampo è tale da costringere il corpo a deformarsi solo nelle due direzioni x e z, o 1 e 3. Calcoliamo la dimensione finale del pezzo l f2. Dalla conservazione del volume abbiamo: 𝑙𝑖 1 × 𝑙𝑖 2 × 𝑙𝑖 3 = 𝑙𝑓 × 𝑙𝑓 × 𝑙𝑓 → 1 2 3 𝑙𝑖 1 × 𝑙𝑖 × 𝑙𝑖 2 3 → 𝑙𝑓 = = 200 𝑚𝑚 1 𝑙𝑓 × 𝑙𝑓 2 3 23 Esercizio 4 - Soluzione Per calcolare la tensione in direzione 3 applico il criterio di Von Mises per lo stato di deformazione piana ricavato nell’esercizio precedente, per cui: 𝑌= 3 (𝜎1 2 − 𝜎3 ) Criterio di Von Mises Sapendo che la tensione in direzione 1 deve essere nulla perché non ci sono né forze applicate né contatti con pareti dello stampo, possiamo ricavare la tensione in direzione 3: 2 𝜎1 = 0 → 𝜎3 = − 𝑌 = −231 𝑀𝑃𝑎 3 24 8 Esercizio 4 - Soluzione La forza di compressione sarà data da: 𝐹3 = 𝜎3 ∙ 𝑆 = 𝜎3 × 𝑙𝑓 × 𝑙𝑓 = 1 2 = −4.618.208 𝑁 25 Esercizio 5 Un metallo snerva plasticamente sotto lo stato di tensione mostrato nella figura seguente: 26 Esercizio 5 a) Si indichino gli assi delle tensioni principali in accordo con la convenzione (1, 2, 3) b) Qual è la tensione di snervamento in accordo con il criterio di Tresca? c) Quale se si usa il criterio di Von Mises? d) Lo stato di tensione determina deformazioni misurate pari a ε1 = 0,4 e ε2=0,2 con ε3 che non viene misurato. Qual è il valore di ε3? 27 9 Esercizio 5 - Soluzione a) Per convenzione, si indica con pedice 1 la tensione massima e con pedice 3 la tensione minima: σ σ σ 1 2 [MPa] 3 [MPa] 50 20 [MPa] -40 b)La tensione di snervamento secondo il criterio di Tresca è pari a: 𝑌 = 𝜎𝑚𝑎𝑥 − 𝜎𝑚𝑖𝑛 = 90 𝑀𝑃𝑎 28 Esercizio 5 - Soluzione c) La tensione di snervamento secondo il criterio di Von Mises è pari a: 2𝑌 2 = (𝜎1 − 𝜎2 ) 2 + (𝜎2 − 𝜎3 ) 2 + (𝜎3 − 𝜎1 ) 2 2𝑌 2 = (50 − 20) 2 + (20 + 40) 2 + (−40 − 50) 2 = 302 + 602 + 902 = 12600 𝑌= 12600 = 79 𝑀𝑃𝑎 2 29 Esercizio 5 - Soluzione d) La deformazione ε3 si ottiene applicando la legge di conservazione dei volumi: 𝜀1 + 𝜀2 + 𝜀3 = 0 Sostituendo: 0.4 + 0.2 + 𝜀3 = 0 𝜀3 = −0.6 30 10
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