La Voce n.37 del 17 Ottobre 2014

N. 37
Venerdì
17 Ottobre 2014
Periodico settimanale
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in
Abbonamento Postale -D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 1, DCB
Fil. di Perugia Uff. A/P
GIORNALE LOCALE ROC
1,10 euro
PONTE FELCINO
Posa della prima
pietra del nuovo
teatro-oratorio
16
DIOCESI CASTELLO
Lezione del Vescovo
alla Scuola di formazione teologica
18
l’editoriale
COLLEVALENZA
Convegno della
Federazione opere
eucaristiche
21
DIOCESI TERNI
Veglia di preghiera
per le famiglie
in difficoltà
23
GUALDO TADINO
La Pro Tadino
compie 60 anni e
pensa al futuro
25
CONTIENE I.P.
FOLIGNO
L’associazionismo
tiene il suo primo
meeting
27
lavoro
I lavoratori dell’Ast all’Angelus in piazza San Pietro il 31 agosto scorso
In questa situazione
siamo “tutti ternani”
di Elio Bromuri
C’
era da aspettarlo, per come si sono messe le
cose, che si arrivasse a una rottura tra la
ThyssenKrupp e i suoi dipendenti, con la
conseguenza di uno sciopero e l’approdo a una
situazione confusa e piena di angoscia. In questo
momento una città intera è in ginocchio, e noi
insieme ai cittadini della regione ci sentiamo “tutti
ternani”. A nessuno può sfuggire la gravità di una
decisione aziendale che prevede licenziamenti per
537 tra operai e impiegati, mettendo in seria
difficoltà le loro famiglie. Ma c’è qualcosa anche di
più grave, in quanto questo tipo di scelta della
ThyssenKrupp sta a indicare una disaffezione per
l’Acciaieria, una presa di distanza, l’annuncio di un
declino per cui non sarà facile guardare con fiducia
al futuro. Come cittadini di una stessa comunità
regionale, inoltre, la vicenda ternana ci apre a una
rassegna di tutte le attuali criticità presenti
nell’ambito della produzione industriale che destano
da tempo gravissima preoccupazione, come la
Merloni e altre aziende in precarie condizioni di
sopravvivenza. Nella comune sofferenza si
dileguano da una parte campanilismi, partigianerie
di settori della vita sociale, divisioni ideologiche, in
nome di una comune lotta e di un interesse
condiviso; dall’altra parte, si corre il rischio di alzare
troppo la voce, di lasciarsi trascinare dall’ira e di
rimanere attaccati ognuno - persone e aggregazioni
- alla propria soluzione del problema. Si devono
evitare l’intransigenza aziendale e il massimalismo
sindacale, per fare spazio a soluzioni eque e
concordate per il massimo bene comune
concretamente raggiungibile. Non ci si può
permettere, in queste condizioni di difficoltà
oggettiva e storica - non certo frutto di capricci di
qualche sprovveduto - quanto successo in una delle
sedute del Consiglio comunale di Terni riunito per
formulare la posizione da prendere nei confronti
della Tk, ossia che vengano elaborati tre diversi
comunicati. La tensione inevitabile e la rabbia
possono giocare brutti scherzi e mettere gli uni
contro gli altri, pur accomunati dalla stessa passione
per la difesa del lavoro. Un appello alla concordia e
all’unità nella difesa del lavoro è venuto dai Vescovi
a più riprese, dall’ultimo comunicato della
Conferenza episcopale umbra, dal vescovo di Terni
Giuseppe Piemontese (vedi pag. 5), dagli interventi
del card. Bassetti sull’Osservatore Romano e
nell’intervista sul Messagero di domenica 12 ottobre,
in cui propone una società che esprima un nuovo
umanesimo fondato sui principi della dottrina
sociale cristiana e sui grandi valori evangelici. I
Vescovi anche in passato non hanno cessato di
richiamare alla preghiera, elaborato una teologia
del lavoro, sottolineato il valore e la dignità del
lavoro, la solidarietà, la sussidiarietà e l’ispirazione
umanistica della nostra storia. I Vescovi umbri
chiedono di mettere da parte scontri e discordie e
trovare percorsi unitari alla ricerca di soluzioni,
ascoltando tutti, anche la gente comune dotata di
buon senso, che vive in prima persona i problemi e i
disagi collegati al lavoro. Non è di poco conto
segnalare l’accenno fatto da Papa Francesco alla
vicenda di Terni il 3 settembre scorso, quando ha
detto: “Esprimo la mia profonda preoccupazione per
la situazione che stanno vivendo tante famiglie di
Terni a motivo dei progetti della ditta ThyssenKrupp.
Ancora una volta rivolgo un accorato appello,
affinché non prevalga la logica del profitto, ma
quella della solidarietà e della giustizia. Al centro di
ogni questione, anche di quella lavorativa, va
sempre posta la persona e la sua dignità. Con il
lavoro non si gioca. E chi per motivi di denaro, di
affari, per guadagnare di più, toglie il lavoro, sappia
che toglie la dignità delle persone”.
In piazza
(e in chiesa)
per il lavoro
Oggi stesso, venerdì, sono in corso a Terni lo
sciopero generale e le manifestazioni a favore
dei lavoratori delle Acciaierie. La proprietà, la
ThyssenKrupp, finora è rimasta sorda agli
appelli, senza mai rimettere in discussione il
piano industriale che prevede oltre 500
licenziamenti. Il Vescovo esorta “a riaprire il
dialogo tra le parti interessate su basi della
giustizia e dell’equità, evitando irrigidimenti
pericolosi”
5 & 22
VITTORIO VIOLA VESCOVO!
BEATO
Una nuova, inattesa
gioia per le Chiese
dell’Umbria: Papa
Francesco ha eletto
padre Vittorio Viola
vescovo della diocesi di Tortona
9
Questa
domenica
viene proclamato
beato
Giovanni Battista Montini, Papa del
Concilio e dell’umanesimo cristiano
Parola a...
MARCIA DELLA PACE
SINODO
Torna la
Perugia - Assisi.
Domenica tanta
gente in marcia
per chiedere
“Pace e fraternità”. Per la
prima volta il mondo
dell’associazionismo
partecipa come
“Rete della Pace
Si avvia
alla fase
conclusiva
la dibattutissima
assise. Ma quali sono le
attese che è lecito nutrire
nei confronti dei “temi
caldi” allo studio dei
Vescovi del mondo?
2
11
15
3& 6
Mons. Sorrentino chiama
scuola e famiglia a stringere
un’alleanza
Riascolta trasmissioni
e speciali.
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LA VOCE PRIMO PIANO SU …
2
LE TAPPE
Le principali tappe della
Marcia Perugia- Assisi
24 SETTEMBRE 1961
Prima Marcia per la pace e la fratellanza fra i
popoli - Ideata e organizzata da Aldo Capitini.
Le prime circolari di annuncio della Marcia
sono dell’estate del 1960.
24 SETTEMBRE 1978
Seconda Marcia per la pace “Mille idee contro
la guerra” - Dopo 17 anni dalla prima Marcia,
questa edizione fu organizzata dal Movimento
Nonviolento, fondato da Aldo Capitini, e dalla
Fondazione Centro Studi Aldo Capitini. La
partecipazione alla marcia fu valutata sulle
15.000 persone, con la più grande varietà di
provenienza geografica, ideologica e sociale.
27 SETTEMBRE 1981
III Marcia per la Pace “Contro la guerra: a
ognuno di fare qualcosa” - Venne organizzata
da Movimento Nonviolento, Fondazione
Centro studi Aldo Capitini e Comitato Umbro
per la Pace. La marcia registra una
straordinaria affluenza anche internazionale
valutata tra le 70.000 e le 100.000 persone.
6 OTTOBRE 1985
IV Marcia per la Pace “Contro il riarmo,
blocchiamo le spese militari” - Alle sigle
precedenti si aggiungono le Confederazioni
Sindacali, il Partito Comunista e le ACLI.
1985
La quarta marcia “Contro il riarmo blocchiamo
le spese militari” - Si distingue dalle
precedenti con uno slogan che ha un preciso
obiettivo politico: il blocco delle spese militari
italiane.
2 OTTOBRE 1988
V Marcia per la Pace “Per un’Europa
nonviolenta”
7 OTTOBRE 1990
VI Marcia per la Pace “In cammino per un
mondo nuovo”
1 NOVEMBRE 1992
VII Marcia per la Pace “Liberi dalla mafia,
dalla corruzione e dalla violenza”
26 SETTEMBRE 1993
VIII Marcia per la Pace “La guerra nell’ex
Yugoslavia: fermiamola”
24 SETTEMBRE 1995
IX Marcia per la Pace “Noi popoli delle Nazioni
Unite” - Si svolge la prima edizione
dell’assemblea dell’Onu dei Popoli, che verrà
ripetuta nel 1999 e nel 2001
2 OTTOBRE 1997
X Marcia per la Pace “Noi popoli delle Nazioni
Unite per un’economia di giustizia”
16 MAGGIO 1999
XI Marcia (straordinaria) per la Pace “Contro la
doppia guerra del Kosovo”
26 SETTEMBRE 1999
XII Marcia per la Pace “Un altro mondo è
possibile: costruiamolo insieme”
24 SETTEMBRE 2000
XIII Marcia nonviolenta “Mai più eserciti e
guerre” - Dal 1995 la paternità della
convocazione della marcia passa alla Tavola
della Pace, che nel frattempo si era costituita
come frutto della collaborazione fra
associazioni e istituzioni locali per le marce
precedenti. Il Movimento Nonviolento
convoca una propria marcia specifica cui
partecipano oltre 5000 persone.
14 OTTOBRE 2001
XIV Marcia per la Pace “Cibo, acqua e lavoro
per tutti”
12 MAGGIO 2002
XV Marcia (straordinaria) per la Pace “Appello
all’Europa: Per la Pace in Medio Oriente”
12 OTTOBRE 2003
XVI Marcia per la Pace “Per un’Europa di pace”
11 SETTEMBRE 2005
XVII Marcia per la Pace “Mettiamo al bando la
miseria e la guerra. Riprendiamoci l´Onu. Io
voglio, tu vuoi, noi possiamo”
7 OTTOBRE 2007
XVIII Marcia per la Pace “Tutti i diritti umani
per tutti”
16 MAGGIO 2010
XIX Marcia per la Pace “Abbiamo bisogno di
un’altra cultura!”
25 SETTEMBRE 2011
XX Marcia per la Pace “Per la pace e la
fratellanza dei popoli”
19 OTTOBRE 2014 XXI Marcia per la Pace “Perugia-Assisi per la
pace e la fraternità” - La Tavola della Pace
convoca la marcia Perugia Assisi. Per la prima
volta il mondo dell’associazionismo e dei
sindacati partecipa come “Rete della pace”.
(Con la collaborazione di Gabriele De Veris.
Sul sito www.lavoce.it una scheda più ampia e
una scheda sul mondo cattolico e la Marcia)
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
Per la pace e la fraternità
Il 19 ottobre si
marcerà da Perugia
ad Assisi. Assenti
l’Agesci e il Movimento
non violento
S
ono la “pace e la fraternità” i temi
della Marcia Perugia-Assisi che si
svolgerà domenica prossima.
Tante le adesioni di enti locali,
associazioni e scuole ma anche tante le
polemiche e qualche significativa
assenza di organizzazioni e movimenti
che hanno fatto parte della storia di
questa manifestazione, ideata e voluta
nel 1961 da Aldo Capitini, da alcuni
definito il “Gandhi italiano”. Una
marcia che avviene a 100 anni
dall’inizio della Prima guerra mondiale
con i suoi 10 milioni di morti e 20
milioni tra feriti ed invalidi. Anche oggi
però “la pace è in pericolo e il 19
ottobre vogliamo lanciare un forte
segnale d’allarme” ha detto Flavio
Lotti, coordinatore della Tavola della
pace che organizza la PerugiAssisi,
nella conferenza stampa che si è svolta
la scorsa settimana a Roma. “Noi - ha
proseguito - non sappiamo più cos’è la
pace. La diamo per scontata e non ci
accorgiamo che la stiamo perdendo.
Non sappiamo nemmeno cosa sia la
guerra e siamo sempre più disposti a
farla. Il 19 ottobre marceremo contro la
Terza guerra mondiale denunciata da
Papa Francesco e ignorata dalla gran
parte della politica e delle istituzioni.
Denunciamo il pericoloso tentativo di
rilegittimare la guerra come strumento
inevitabile”. Alla marcia hanno aderito
763 tra associazioni, enti locali e scuole
di 480 città. Per la prima volta non ci
saranno però l’Agesci, l’associazione
italiana degli scout e delle guide, ed il
Movimento Nonviolento, fondato
proprio da Capitini. Accusano Lotti di
una “gestione personalistica” e “poco
trasparente” della manifestazione e
ritengono che avrebbe dovuto
dimettersi da questo incarico di
coordinatore dopo essersi candidato
nelle ultime elezioni politiche (senza
essere stato eletto). “I nostri bilanci
sono online e trasparenti” ha replicato
Lotti, che ha anche ricordato di essersi
sempre impegnato sui temi della pace
e di volere continuare a farlo. Tornando
ai numeri della prossima Marcia Lotti
ha sottolineato che ci saranno studenti
Lotti, Tavola della Pace:
Marceremo 100 anni dopo
la II guerra mondiale
e contro la III guerra,
come denunciata
da papa Francesco
di 100 scuole e sindaci, consiglieri,
assessori e presidenti di 100 tra
Comuni, Province e Regioni. Questi
ultimi dalla Basilica di San Francesco
rivolgeranno un nuovo appello per il
riconoscimento della pace come diritto
umano fondamentale. A tale proposito
Andrea Ferrari, presidente del
Coordinamento nazionale degli enti
locali per la pace e i diritti umani, ha
ricordato che molti degli enti da lui
rappresentati hanno contribuito ad
organizzare la Marcia “nella
convinzione che la pace, oggi più che
mai, comincia nelle nostre città dove la
crisi sta alimentando povertà, paure e
insicurezza”. “La Perugia Assisi sarà
per noi un giorno di scuola” ha
affermato Aluisi Solini, dirigente
scolastico e coordinatore della Rete
delle scuole di pace. “Daremo avvio ad
un nuovo programma di educazione
alla cittadinanza democratica perché la
pace ha bisogno di una nuova cultura,
si insegna, s’impara e si vive. A partire
dalla scuola”. Le guerre - è stato detto non sono solo quelle combattute con le
armi, ma anche quelle combattute
dall’economia che genera
sfruttamento, povertà, fame,
distruzione dell’ambiente,
diseguaglianze sempre più forti. A
questo proiposito “la marcia vuole
essere il punto di partenza non di
arrivo” ha detto padre Enzo Fortunato,
direttore della Sala stampa del Sacro
Convento di Assisi. “Il 19 ottobre - ha
proseguito - vivremo la festa della pace,
di ripudio della guerra e di amore per il
prossimo. Sarà una marcia spinta solo
dalla coscienza degli uomini di buona
volontà che chiedono ai governanti,
come fece lo stesso Francesco d’Assisi
ai potenti di allora, di pensare al bene
degli uomini e non alla guerra”. La
partenza avverrà come al solito alle ore
9 dai Giardini del Frontone a Perugia e
la marcia si concluderà alle 15 alla
Rocca Maggiore di Assisi. Per
informazioni www.perugiassisi.org
Enzo Ferrini
La Rete della Pace non aderisce
ma partecipa alla Marcia
L
a Marcia della pace Perugia-Assisi
che si svolge domenica 19 ottobre si
presenta con una novità: l’assenza
del comitato promotore del mondo dell’associazionismo che in tutti questi anni
è stato l’anima della marcia del movimento pacifista italiano.
La “Rete della Pace”, infatti, e le associazioni che la compongono, non hanno aderito al Comitato promotore della Marcia e
non ne hanno sottoscritto né condiviso il
documento anche se partecipano alla
Marcia stessa.
La vicenda della separazione è recente.
Nel dicembre 2013 un numero rilevante
di organizzazioni della società civile, che
negli anni avevano partecipato all’esperienza della Tavola della Pace, approvava
il percorso costituente della “Rete della
Pace”. A febbraio di quest’anno si è svolta l’Assemblea di costituzione che ha dato il via ufficiale al nuovo soggetto collettivo con l’adesione di 56 organizzazioni,
tra cui Acli, Agesci, Arci, Auser, Cgil, Legambiente, il Movimento non violento,
l’Udu…
È stata una “scelta sofferta ma obbligata”
(così la definì il Coordinamento naziona-
le della Rete) nata da un’incompatibilità
di visione e di gestione con l’attività della
“Tavola della Pace”. La Marcia per la Pace Perugia-Assisi – spiegavano, infatti, dal
Coordinamento - “è un patrimonio collettivo, che non può essere proprietà di
una persona o di un comitato promotore
auto-nominatosi tale”. Secondo la Rete,
l’esperienza della “Tavola della Pace” si
era così esaurita “per l’impossibilità di
rinnovarne lo spirito originario e per l’assenza al suo interno di regole democratiche”.
Il riferimento era evidentemente alla dirigenza di Flavio Lotti, il coordinatore della Tavola, su cui, nel corso dei mesi, sono
pesate anche accuse di poca trasparenza
nei bilanci e non ultima la scelta di candidarsi con “Rivoluzione Civile” in occasione delle elezioni politiche 2013, salvo
poi, dopo la sconfitta alle urne, tornare al
proprio ruolo all’interno della Tavola,
contro, però, il parere di molti dei componenti della Tavola stessa.
La decisione, spiegano dalla segreteria
della Rete, è stata maturata alla luce della vocazione originaria dell’iniziativa,
aperta a tutti coloro che si riconoscono,
Sopra: la conferenza
stampa di presentazione
della “Rete della Pace”.
Qui a fianco: il logo
dell’associazione
aldilà delle divergenze dei percorsi, nel
pensiero e nell’azione di Aldo Capitini e
che lavorano in favore della non violenza,
della pace e della giustizia sociale.
La Rete sarà, quindi, presente e attiva all’evento del 19 ottobre, anche attraverso
un incontro pubblico che si terrà sabato
pomeriggio, un seminario sull’attualità
del pensiero di Aldo Capitini (“Un passo di
pace oggi nel solco di Aldo Capitini”, a partire dalle 15, presso la Sala del Dottorato
in piazza IV Novembre a Perugia), al quale interverranno, oltre alle organizzazioni aderenti, anche la Fondazione Aldo Capitini.
Le associazioni della Rete parteciperanno
alla Marcia indossando una maglietta
bianca, cui sarà applicato il logo della Rete distribuito nei due punti di concentramento all’Arco di corso Cavour e a Ponte
San Giovanni, nel sottopasso della E45.
Laura Lana
LA VOCE ATTUALITÀ
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
3
SINODO SULLA
FAMIGLIA. Mentre
ABAT JOUR
procedono i lavori,
si impone qualche
chiarificazione sugli
scopi dell’assise in
corso in Vaticano
E il secondo
non fu da meno
A cura di Angelo M. Fanucci
S
i è conclusa la prima fase dei lavori
del Sinodo sulla famiglia. La seconda tappa di questo cammino di discernimento ecclesiale, apertasi con la
relazione post disceptationem, da integrare con i suggerimenti dei “circoli minori”, darà origine al documento finale
del Sinodo (Relatio Synodi), che sarà poi
affidato al discernimento ultimo del Papa.
L’attesa per il completamento di questo
itinerario offre ancora uno spazio opportuno per la riflessione e l’approfondimento di qualcuno dei temi “caldi” affrontati dall’assise sinodale. È il caso, ad
esempio, della situazione dei matrimoni
civili e delle unioni di fatto tra un uomo e
una donna, realtà di cui i Padri sinodali si
sono occupati fin dalle prime riunioni. Innanzitutto una premessa: a fondamento
di ogni ulteriore considerazione, occorre
rammentare che la prospettiva specifica
di questo Sinodo straordinario, fin dal suo
titolo “Le sfide pastorali sulla famiglia
nel contesto dell’evangelizzazione”, è dichiaratamente pastorale, non dottrinale.
Ogni ragionamento sui singoli temi dovrà quindi tener conto di quest’orizzonte
ermeneutico, per non incorrere nel rischio di banali e grossolani fraintendimenti. Non è quindi in discussione la dottrina sul matrimonio-sacramento, con il
suo carattere essenziale di indissolubilità, né la verità che per due battezzati cattolici l’unica forma di unione coniugale
coerente con la propria fede sia la celebrazione del sacramento del matrimonio.
Questo è e rimane l’“ideale cristiano” che
la Chiesa ha il compito di salvaguardare
e annunciare a chi riconosce nel matrimonio la propria vocazione di vita. Piuttosto, si tratta qui di assumere la prospettiva del Sinodo e, di conseguenza,
“posare lo sguardo sulle situazioni concrete della gente che quell’ideale non riesce a raggiungerlo”, per ragioni diverse.
O in altre parole, adottare quella che il
card. Coccopalmerio ha definito “l’ermeneutica del Papa”, vale a dire “salvare la
dottrina, ma partendo dalle singole persone e dalle loro concrete situazioni e sofferenze”.
In quest’ottica i Padri sinodali hanno voluto sottolineare come anche situazioni
matrimoniali “imperfette” in rapporto all’ideale cristiano - quali i matrimoni civili e, ancor più, le unioni di fatto - debbano essere considerate con rispetto e speranza, perché anche in esse possono essere presenti “elementi di santificazione
e di verità”, assunta la precondizione minima di un convinto impegno della coppia alla fedeltà e all’amore reciproco.
Una tale visione sembra ispirarsi alla
prospettiva più generale già delineata
dalla Lumen gentium quando, pur riaf-
fermando la piena sussistenza della Chiesa di Cristo nella Chiesa cattolica, riconosce come anche “al di fuori del suo organismo si trovino parecchi elementi di
santificazione e di verità, che, appartenendo propriamente per dono di Dio alla
Chiesa di Cristo, spingono verso l’unità
cattolica” (LG 8). In quest’ottica la relazione conclusiva sottolinea che “la dottrina dei gradi di comunione, formulata
dal Concilio Vaticano II, conferma la visione di un modo articolato di partecipa-
La rinnovata attenzione
pastorale che il Sinodo auspica
per le situazioni matrimoniali
“imperfette” mira a riconoscere
e coltivare i semi di grazia
già presenti in esse, cercando
di farne crescere di nuovi
re al Mysterium Ecclesiae da parte dei battezzati” (Relatio post disceptationem, 18).
Per la comunità cristiana, quindi, anche
in ragione della legge della gradualità
(cfr Familiaris consortio, 34) propria della pedagogia divina, si tratta di guardare
innanzitutto agli elementi positivi presenti in queste forme imperfette di famiglia, da valorizzare, incoraggiare e sostenere, anche in vista di un possibile cammino di maturazione verso il matrimonio
come sacramento.
Non a caso, sia la relazione introduttiva
del Sinodo sia quella conclusiva hanno
evidenziato come i matrimoni civili, essendo connotati da un vincolo pubblico
e, in linea di principio, da affetto profondo, dall’impegno di responsabilità verso
la prole, dalla capacità di resistere alle
prove, rappresentano un “germe da accompagnare nello sviluppo verso il sacramento del matrimonio”. Vale anche
per questi sposi, infatti, quanto afferma
ancora la LG 16: “Né la divina Provvi-
denza nega gli aiuti necessari alla salvezza a coloro che non sono ancora arrivati alla chiara cognizione e riconoscimento di Dio, ma si sforzano, non senza
la grazia divina, di condurre una vita retta. Poiché tutto ciò che di buono e di vero si trova in loro è ritenuto dalla Chiesa
come una preparazione ad accogliere il
Vangelo, e come dato da Colui che illumina ogni uomo affinché abbia finalmente la vita”.
Non bisogna dimenticare quindi che
chiunque, con retta coscienza, si sforza
di vivere il vero bene e l’amore autentico,
anche senza un’adesione esplicita alla fede, in qualche modo è già sostenuto dalla “grazia divina”. E ciò che costituisce
l’essenza di ogni matrimonio è proprio
l’impegno a vivere l’amore coniugale, un
amore che comporta il coinvolgimento di
tutte le componenti della persona, corporeità, istinto, sentimento, affettività, volontà e spiritualità; “esso mira a un’unità
profondamente personale, quella che, al
di là dell’unione in una sola carne, conduce a non fare che un cuor solo e un’anima sola: esso esige l’indissolubilità e la
fedeltà della donazione reciproca definitiva e si apre sulla fecondità” (FC 13).
Dunque, anche gli sposi legati da un matrimonio civile o, pur se in misura minore, da un’unione di fatto, possono vivere
autenticamente il loro impegno all’amore coniugale, santificandosi nella misura
della propria rettitudine. La rinnovata attenzione pastorale che il Sinodo auspica
per queste situazioni matrimoniali “imperfette”, quindi, dovrà aver cura di riconoscere e coltivare i semi di grazia già
presenti in esse, cercando di farne crescere di nuovi. Senza dimenticare, però,
che solo con il sacramento “l’amore coniugale raggiunge quella pienezza a cui
è interiormente ordinato, la carità coniugale, che è il modo proprio e specifico con
cui gli sposi partecipano e sono chiamati
a vivere la carità stessa di Cristo che si
dona sulla croce” (FC 13).
Maurizio Calipari
della Pontificia accademia per la vita
Le proposte che emergono dal Sinodo
“L
a Segreteria
generale del
Sinodo, in
seguito alle reazioni e
discussioni seguite alla
pubblicazione della
Relatio post
disceptationem e al fatto
che la sua natura non sia
stata spesso
correttamente compresa,
ribadisce che tale testo è
un documento di lavoro
che riassume gli
Padre Lombardi
interventi e il dibattito
della prima settimana e
ora è proposto alla discussione dei
membri del Sinodo nei circoli minori,
come prevede l’ordo del Sinodo”. Apre
così il briefing con la stampa padre
Lombardi, martedì 14. La relazione non
è quindi un documento definitivo. Ora
passa ai circoli minori, che
presenteranno ciascuno una propria
riflessione, e quindi si procederà alla
stesura dei documenti finali. La Sala
stampa vaticana ha inoltre reso noto il
contenuto degli interventi liberi
pronunciati al Sinodo, a seguito della
presentazione della Relatio post
disceptationem. Sono state suggerite
alcune riflessioni aggiuntive. Ad
esempio, parlare più diffusamente delle
famiglie fedeli agli insegnamenti del
Vangelo, dare maggiore accento alla
tutela della donna e alla sua importanza
per la trasmissione della vita e della
fede, fare più riferimenti alla famiglia
come “Chiesa domestica”,
valorizzandone la prospettiva
missionaria nel mondo contemporaneo.
Approfondire e chiarire meglio il tema
della “gradualità”, che può essere
all’origine di una serie di confusioni. Per
quanto riguarda l’accesso ai sacramenti
per i divorziati risposati, ad esempio, è
stato detto che è difficile accogliere delle
eccezioni senza che in realtà diventino
una regola comune. Riguardo agli
omosessuali, la necessaria accoglienza
va accompagnata dalla giusta prudenza,
affinché non si crei l’impressione di una
valutazione positiva di tale orientamento
da parte della Chiesa. La stessa
attenzione è stata auspicata nei riguardi
delle convivenze. Riguardo allo
snellimento delle procedure per le
cause di nullità matrimoniale, qualche
perplessità è stata sollevata riguardo alla
proposta di affidare maggiori
competenze al vescovo diocesano,
gravandone eccessivamente le spalle.
Isabella Piro
Bellissimo, eh!, il primo aneddoto che v’ho raccontato a proposito del piglio da bucaniere
che Elio Cecchetti metteva in
campo nella sua quotidiana dedizione al bene degli altri.
Ascoltate il secondo.
Anno 1975. La Comunità di San
Girolamo (futura Comunità di
Capodarco dell’Umbria) ha preso l’abbrivo: accanto a sei-sette
ragazzi che hanno scelto di vivere con noi, una dozzina di disabili sono ormai (come diceva il
Pulpettone) “a polaro”.
Ma non c’è l’ascensore. Come
fare per portare Doretto al primo piano? Nel secondo cortile
abbiamo piazzato un lunghissimo ponte in salita, tavoloni e tubi Innocenti. “Lunghissimo”,
per addolcire la pendenza: Doretto pesa 180 (centottanta) chilogrammi. Ma l’ascensore ci
vuole! Per realizzare l’ascensore scaviamo la montagna (do
una mano anch’io) sul retro dell’edificio.
Si chiamerebbe “martello pneumatico”, ma tutti lo chiamano
motopicco: 80 kg che, quando tu
lo tieni puntato a terra e la forza elettrica lo fa vibrare, ti
stroncano le braccia; io reggo 4
o 5 minuti, poi chiedo il cambio;
Gianni Cecchini regge quattro
volte tanto. Ma il lavoro non
rende, perché il terreno che domani alloggerà la fossa dell’ascensore è fatto di un materiale
che a cielo aperto si sfarina, ma
prima di quel momento è durissimo, e spezza le punte del motopicco una dopo l’altra.
Arriva Elio e mi copre di improperi. Il più lieve: “Non capisci
un cavolo”, con tre “z”. Poi: “È
vero che fate la raccolta di carta e stracci?”. È vero. “Bene, stavolta raccogliete solo vecchi
materassi!”.
Quando ebbe a disposizione
una ventina di materassi, tutti
vagamente maleodoranti, Elio
convocò un suo antico operaio.
“Antico”: magro, lunghissimo,
allampanato, polveroso, con un
occhio bollo anche lui e gli
orecchi a sventola. Lo chiamavano “il Vignale”. Nella cava di
Elio, a Mocaiana, aveva ricoperto tutti i ruoli del minatore,
dal crivellino al sondatore all’armatore.
Il Vignale praticò con un trapano a punta lunghissima (un metro o forse più) una serie di fori
sul rettangolo predestinato, poi
li allargò con un alesatore d’acciaio temperato. Poi... “Fuori
tutti!” gridò Elio, e chiuse la
porta del primo cortile. Rimasero dentro solo lui e il Vignale, a
riempiere di tritolo tutti quei
buchi e a coprire il tutto con i
venti materassi.
Tutta la comunità era sul piazzale. La nostra attesa fu abbastanza lunga da spegnere ogni
voglia di scherzare. Poi… una
botta tremenda. Ci sembrò di
essere tutti sulla schiena di un
cavallo imbizzarrito. Un materasso cadde vicino a noi, gli altri 19 erano sparsi un po’ su tutto il tetto. Ci guardammo in faccia, ci abbracciammo, pronti al
peggio.
E invece la porta si aprì e uscirono Elio e il Vignale, coperti da
cinque cm di polvere.
Ci precipitammo dentro: il convento non aveva subito danni, la
buca agognata era enorme.
Elio sorrideva. Il Vignale pareva
che sorridesse.
LA VOCE ACCADE IN UMBRIA
4
SetteGIORNI
POLITICA. Eletti i due nuovi
Presidenti dai loro colleghi
a cura di Enzo Ferrini
FESTA PER ESAW
IL BAMBINO ERITREO
Grande festa all’ospedale di Perugia per Esaw,
un bambino eritreo di cinque anni affetto
dalla nascita da una grave patologia alla vista
e sottoposto a intervento chirurgico per rimuovere la cataratta di entrambi gli occhi.
Era arrivato in Italia con la madre grazie a
una catena di solidarietà. “Ci occupiamo con
affetto - ha detto il prof. Carlo Cagini che lo ha
operato e curato con la sua équipe - di tutti i
bambini che sono in cura da noi, ma per
Esaw, venuto da un Paese difficile e così lontano, abbiamo organizzato un saluto speciale. Siamo riusciti a fargli riacquistare una vista di oltre 5 decimi, un risultato straordinario che ci gratifica come medici e soprattutto
come persone”.
TANTI DICONO “SÌ”
ALLA DONAZIONE ORGANI
In Italia ci sono circa 9.000 persone in attesa
di un trapianto di organi che potrebbe loro
salvare la vita, e l’Umbria è in prima linea per
i programmi per promuovere le donazioni,
con una significativa risposta dei suoi abitanti. In occasione della Giornata europea per
le donazioni, svoltasi a Roma, la presidente
Catiuscia Marini ha ricordato che l’Umbria ha
creato il progetto-pilota a livello nazionale
“Una scelta in Comune” per permettere a chi
richiede o rinnova la carta di identità di esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione, firmando un semplice modulo. Un
progetto avviato nel 2012 a Perugia e Terni, e
al quale hanno già aderito 33 Comuni, con la
stragrande maggioranza di cittadini che hanno detto “sì”. Tiziana Garzilli, responsabile del
Centro regionale trapianti, ha sottolineato
che è più che mai necessario alimentare l’educazione anche a questo tipo di solidarietà,
perché la scarsità di organi pone un limite alla possibilità di cura per molti pazienti.
FONTIVEGGE, INIZIATIVE
CONTRO GLI SPACCIATORI
Ci sono in giro tanta sfiducia e troppa rassegnazione, ed è bello quando si vede che i cittadini, insieme, si rimboccano le maniche per
migliorare la situazione. Come avviene sempre più spesso a Perugia con iniziative di
quartiere promosse dai suoi abitanti. Una
delle più recenti è “Fontivegge insieme”, promossa da un gruppo di giovani. “Perché hanno spiegato - rivogliamo il nostro quartiere, le nostre vite, perché vogliamo essere liberi e non prigionieri degli spacciatori che ci
costringono a restare chiusi in casa”. Con pale, scope e sacchetti hanno cominciato a ripulire le aree verdi di un quartiere difficile come quello di Fontivegge; poi, domenica scorsa, hanno organizzato una “merenda di quartiere” in piazza del Bacio. Adesso stanno pensano a mercatini e tante altre iniziative, perché - dicono - “insieme tutto è possibile”.
ANCHE I TIFOSI SONO
VICINI AGLI OPERAI AST
La solidarietà vince sul tifo anche allo stadio.
Al Curi, domenica scorsa, c’era un grande striscione con la scritta “Perugia vicina agli operai Ast”. E poi la firma: “Curva nord”, quella
da dove solitamente parte lo slogan “Chi non
salta, un ternano è...”
NUOVE REGOLE
PER I VITALIZI
“Un atto di valenza morale”: così è stato definito dal presidente del Consiglio regionale
dell’Umbria Eros Brega l’ordine del giorno
dell’assemblea di tutti i presidenti dei Consigli regionali che rivede le regole per i vitalizi
degli ex consiglieri, alcuni dei quali (non in
Umbria) sono diventati pensionati anche a
40 anni. Un “atto di valenza morale” che però non avrà alcun valore concreto fino a che
non sarà approvato dai singoli Consigli regionali. Quello dell’Umbria ha pochi mesi per
farlo, perché il prossimo anno concluderà il
suo mandato.
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
Le ‘nuove’ Province
N
ando Mismetti e Leopoldo
Di Girolamo sono i nuovi
presidenti delle Province
di Perugia e Terni. Nessuna sorpresa di rilievo, solo qualche mal
di pancia nel centrodestra perugino perché alcuni consiglieri
avrebbero votato un esponente di
un altro collegio invece di quello
proprio. Sono paradossali anche
i commenti, considerando che si
vuole far passare per test elettorale una votazione compiuta solo
da sindaci e consiglieri comunali
per i loro colleghi.
“La Provincia ha cambiato pelle,
ma non le sue competenze. Non è
più diretta emanazione dei cittadini, ma resta ente al servizio dei
Comuni in stretta relazione con
la Regione come supporto nell’erogazione dei servizi ai cittadini”.
Nando Mismetti eletto a Perugia
Leopoldo Di Girolamo eletto a Terni
Lo ha detto Nando Mismetti,
nuovo presidente della Provincia
di Perugia e sindaco di Foligno,
nel corso della cerimonia di pas- Mismetti (Perugia): “La Provincia ha
do Meloni della lista “Provincia civica”.
saggio delle consegne con il pre- cambiato pelle, ma non le sue
Leopoldo Di Girolamo, neo-presidente
sidente uscente Marco Vinicio
della Provincia ternana, ha parlato di
Guasticchi; il quale ha auspicato competenze”. Di Girolamo (Terni)
“rinnovata attenzione al territorio, sosteun ripensamento perché “le Pro- auspica “una logica di sussidiarietà e di
gno ai Comuni e alle realtà locali, in una
vince da sempre sono un punto di
logica di sussidiarietà e di sviluppo di poriferimento fondamentale, e al sviluppo di politiche di area vasta”
litiche di area vasta che sappiano acmomento non c’è un modello di
compagnare i processi di cambiamento
sostituzione”.
re l’Umbria aprendo un confronto su in atto in senso positivo”.
Mismetti ha fatto presente che “in questa competenze e funzioni avendo come uni- I consiglieri provinciali di Terni sono 7
fase transitoria avverto il disagio dei di- co obiettivo l’interesse dei cittadini. Ogni per la lista “Democratici, progressisti e
pendenti di questo ente, vero ‘tesoro’ del- altra logica non ci interessa”.
riformisti”: Giampiero Lattanzi, Sandro
la Provincia. Posso assicurare fin d’ora Ricordiamo che i consiglieri eletti per la Piermatti, Riccardo Maraga, Leonardo
che questo patrimonio umano e profes- Provincia di Perugia sono Roberto Berti- Grimani, Giuseppe Germani, Marco Rosionale avrà anche un ruolo fondamen- ni, Roberto Ferricelli, Filippo Maria Sti- sati, Francesco de Rebotti. Gli altri eletti
tale di supporto ai Comuni, soprattutto a rati, Erika Borghesi, Gino Emili, Paolo sono 2 per la lista “Provincia civica”, Serquelli medio-piccoli che sono la maggior Fratini e Maria Pia Bruscolotti per la lista gio Bruschini, Manuela Beltrame e uno
parte della nostra Provincia. Abbiamo da- “Provincia democratica e riformista” e per la lista “Progetto civico”, Cristiano
vanti la straordinaria opportunità, insie- Massimo Perari, Giampiero Panfili, Flo- Ceccotti.
me a Regione e Comuni, di riorganizza- riano Pizzichini, Enea Paladino e RiccarEmilio Querini
Università. All’Erasmus welcome day accolti 381
studenti stranieri, la maggior parte sono donne
S
ono 381 gli studenti
stranieri che nel corso
dell’anno accademico
2014/2015 vivranno a Perugia
grazie al programma di
mobilitazione internazionale
Erasmus dell’Università degli
studi. Per dargli il benvenuto,
l’Ateneo ha organizzato martedì
14 una giornata di accoglienza,
l’Erasmus welcome day. Presenti
il rettore Franco Moriconi,
l’assessore alla Cultura del
Comune, Teresa Severini, e la
professoressa Elena Stanghellini,
delegato per le Relazioni
internazionali dell’ateneo. “Vi
accogliamo in una delle più
antiche Università europee, che
risale al 1308 – ha spiegato
Moriconi –. Un ateneo ricco di
storia quindi, ma sempre aperto
alla modernità, per di più in una
città ospitale con antica
vocazione culturale. Molti nostri
studenti sono ora in altri istituti
accademici europei, in un
rapporto di scambio che
auspichiamo possa crescere
ancora. Crediamo molto nei
processi di
internazionalizzazione, abbiamo
incrementato gli accordi di
cooperazione con Università e
Centri di ricerca europei ed
extraeuropei, consapevoli che la
cultura e la scienza non
conoscono né barriere, né
confini”. L’assessore Severini ha
poi ricordato che l’accoglienza
della città di Perugia passa
anche attraverso “agevolazioni
che facilitano gli studenti, per
esempio, nell’ingresso ai cinema
o nei luoghi di intrattenimento e
di cultura”. Dei 381 universitari
stranieri in arrivo a Perugia, 158
giungeranno nel primo
semestre, 66 nel secondo
semestre e 153 per i corsi
annuali. Il numero delle donne
prevale su quello degli uomini,
anche se il dato è provvisorio, in
quanto le iscrizioni al secondo
semestre sono ancora aperte.
Altri 28 studenti stranieri sono a
Perugia per accordi di scambio
con paesi extraeuropei, e tra
questi studenti Usa e coreani.
Per quanto riguarda la
provenienza dei giovani
Erasmus, la parte del leone la fa
la Spagna, con 190 studenti (pari
al 50%), seguita da Turchia (36),
Germania (32), Romania (29) e
Polonia (28). Il 19% di loro
frequenta corsi di Medicina (73),
l’11% Economia (42) e Lingue e
Letteratura (42), poi
Giurisprudenza (40) e Ingegneria
(36).
Laura Lana
Nemetria a Foligno “L’etica collettiva
di un paese manifatturiero”
S
i tiene venerdì 24 ottobre, all’Auditorium San Domenico di Foligno,
(dalle ore 9.30 alle 13) la XIII conferenza di “Etica ed Economia” promossa
da Nemetria su “L’etica collettiva di un
paese manifatturiero”. Modererà Giulio
Gallazzi, presidente e amministratore delegato Sri Group. Alle ore 9.3 dopo i saluti delle autorità interverranno Angelo Maria Petroni, segretario generale Aspen Institute, Salvatore Rossi, direttore generale Banca D’Italia, Yoram Gutgeld, politico
ed economista, Alessandro Profumo, presidente Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Gilotti, presidente e amministratore delegato Kuwait Petroleum Italia, Alberto Bombassei, presidente Brembo Spa,
Antonio Patuelli, presidente Abi. Ore
13.30, conclusioni di Giuseppe De Rita,
presidente Censis e di Nemetria.
“Non sempre - dice De Rita
- anzi raramente, ci ricordiamo che l’Ita-
lia è un grande paese manifatturiero. Lo
siamo sempre stati, su questa componente abbiamo costruito la nostra solidità economica negli anni ’70 e ’80; ed abbiamo anche costruito, in silenzio, la nostra capacità di sopravvivenza nella grande crisi che abbiamo attraversato dal
2007 in poi. L’opinione pubblica, anche
quella qualificata, è stata ed è occupata
da altre vicende mediaticamente più impressive (le bolle finanziarie, i vincoli europei, i conti pubblici) ma è stata la vocazione manifatturiera il cardine del sistema, il motore della sua dinamica.
Eppure non le abbiamo mai prestato attenzione e volontà di approfondimento. È
nell’attività manifatturiera che la società
italiana esprime la sua aderenza ai valori della competizione, della innovazione
di processo, dell’avventura imprenditoriale, della responsabilità organizzativa,
della fedeltà all’oggetto, del primato del
fare e saper fare, della stessa relazione
fra le persone e della coesione sociale (locale e nazionale). È nel manifatturiero
che si cela l’anima del sistema italiano,
nelle sue più diverse connotazioni esplicite, dal lavoro artigiano alla presenza sui
mercati internazionali, dal brand del made in Italy all’integrazione dei vari soggetti operanti sul territorio. Ragionare di
questi temi nell’annuale appuntamento
di Etica ed Economia è un’occasione importante per tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell’economia italiana, al di là
di ogni ondata emotiva, al di là di ogni
drammatizzazione degli eventi che occupano le cronache. Perché noi siamo, e
speriamo di restare, un grande paese manifatturiero.
LA VOCE ACCADE IN UMBRIA
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
TERNI. Appello
alle parti in causa per
evitare il licenziamento
di più di 500 operai
La solidarietà dei vescovi
ai lavoratori dell’Ast
“I
Vescovi dell’Umbria esprimono
viva preoccupazione per il
fallimento delle trattative che
interessano i lavoratori dell’Ast di
Terni”. La nota della Conferenza
episcopale umbra diffusa una settimana
fa, non appena giunta la notizia dei 500
licenziamenti, mantiene tutta la sua
attualità. La preoccupazione dei vescovi
“come è avvenuto in altre simili
circostanze” è viva e si associa
all’“accorato appello alle parti in causa,
ThyssenKrupp, Governo, Sindacati,
Istituzioni affinché riprendano
immediatamente il dialogo e le
trattative con toni sereni e aperti alla
comprensione reciproca per trovare una
soluzione equa e dignitosa per tutti,
specie per i più deboli della vertenza in
atto”. “La rottura delle trattative - hanno
scritto i vescovi - rende ancor più grave
la situazione sociale e occupazionale
dell’intera regione dell’Umbria a seguito
del paventato avvio della procedura di
licenziamento per oltre 500 lavoratori,
che porta con sé conseguenze umane e
sociali dolorosissime”. Il card. Bassetti
in una intervista al Messaggero
domenica scorsa ricordava le “crisi”
dell’Umbria: non solo la Tk ma anche la
Merloni, il settore della chimica nel
ternano e le tante piccole e medie
aziende che chiudono o mettono in
cassa integrazione. “È emergenza, lo
abbiamo detto” diceva Bassetti al
Messaggero, e aggiungeva: “dalla gente
dell’Umbria arrivano segnali di nuove
povertà” ricordando le Caritas che
registrano un numero sempre più
crescente di famiglie ridotte a chiedere
un aiuto come mai avrebbero voluto
fare. In questo “difficilissimo momento”
i vescovi umbri “esprimono la loro
vicinanza e solidarietà ai lavoratori e
alle loro famiglie”.
Maria Rita Valli
Il vescovo Giuseppe
Piemontese: “Si
trovino soluzioni eque
e giuste per tutti”
A seguito degli ultimi avvenimenti della
vertenza dell’Ast con il fallimento delle trattative e alla vigilia dello sciopero cittadino
di venerdì prossimo, il vescovo Giuseppe
Piemontese rinnova l’invito a riaprire il
dialogo nella nota che segue e che si conclude con un invito “ai sacerdoti, fedeli e
La manifestazione degli operai delle acciaierie dello scorso agosto
quanti non potranno prendere parte alla
manifestazione ufficiale, a ritrovarsi nella
propria chiesa, alle ore 12.00, per pregare per la nostra città e per tutti coloro che sono alle prese con la e di dialogo e a tutelare i lavoratori e la città.
disoccupazione e la precarietà”.
Come cristiani di questo territorio desideriamo unirci ai lavoratori, ai cittadini e alle Istituzioni locali e regionali per riaffermaa comunità ecclesiale di Terni-Narni-Amelia, dopo re il desiderio di una giusta soluzione della trattativa. Siano di
aver posto grande speranza nelle trattative tra le par- monito e incoraggiamento le parole di Papa Francesco, pronunti interessate, è grandemente amareggiata per la man- ciate per noi il 3 settembre: “Desidero unirmi ai recenti interventi
cata soluzione della vertenza dell’Ast, che riguarda il posto di la- del Vescovo di Terni-Narni-Amelia, ed esprimo la mia profonda
voro di centinaia di lavoratori e il futuro stesso della città di Ter- preoccupazione per la grave situazione che stanno vivendo tanni. Tante speranze, coltivate fin dall’inizio dell’anno, si vedono te famiglie di Terni a motivo dei progetti della ditta Thyssenvanificate dalla mancata intesa, vanamente ricercata negli in- krupp. Ancora una volta rivolgo un accorato appello, affinché
contri di settembre e inizio ottobre.
non prevalga la logica del profitto, ma quella della solidarietà e
Ora si temono prove di forza che non concorrono alla soluzione della giustizia. Al centro di ogni questione, anche di quella lavodei problemi, ma ad esasperare ulteriormente gli animi e a sa- rativa, va sempre posta la persona e la sua dignità! Col lavoro non
turare l’ambiente di tossine pericolose, se non proprio mortife- si gioca! E chi, per motivi di denaro, di affari, di guadagnare di
re.
più, toglie il lavoro, sappia che toglie la dignità alle persone”.
Ribadiamo l’invito a riaprire il dialogo tra le parti interessate su Auguriamo che la manifestazione, pur nella ferma proposta dei
basi della giustizia e dell’equità, evitando irrigidimenti pericolo- diritti dei lavoratori e del futuro della nostra città, si svolga pacisi. Si promuova una riflessione seria che favorisca l’avvicina- ficamente e nel rispetto di tutti.
mento delle posizioni verso l’attenzione alla persona, al bene Maria Santissima, che veneriamo Madonna del popolo e nostra
comune oltre che all’interesse della ThyssenKrupp. Lo sciopero speciale patrona, sostenga l’impegno di quanti sono preposti al
generale proclamato serva a ribadire questa volontà di proposta bene comune perché trovino soluzioni eque e giuste per tutti”.
“L
Perugia. Dal 17 al 26 ottobre torna Eurochocolate
P
svolgerà comunque in piazza IV
Novembre, dove è stata allestita la
grande struttura Expo Chocolate. Al
suo interno si susseguiranno, con un
fittissimo calendario di appuntamenti,
laboratori e degustazioni guidate,
condotte dall’Università dei Sapori.
L’obiettivo è “far interagire in maniera
diretta i visitatori con la materia prima
cioccolato, grazie all’aiuto di esperti
cioccolatieri e pasticceri”, spiega
Eugenio Guarducci, presidente di
Eurochocolate.
Non mancheranno poi gli
appuntamenti più classici, come le
Sculture di cioccolato, la rassegna
letteraria “Cioccolata con l’autore” ed
iniziative ad hoc per bambini, scuole
e famiglie. Spazio anche al mondo
virtuale con gli Eurochocolate Tweet
Awards. Nell’acropoli perugina,
presenti poi gli stand di circa 100
aziende, tra piccoli artigiani, medie e
grandi imprese dolciarie nazionali,
compresa l’area Gluten Free e lo
spazio dedicato al cioccolato del
mercato equo. Un posto speciale sarà
riservato al Distretto del Cioccolato di
BREVI
❖ RESIDENCE CHIANELLI
“Perché vivere?” giornata
di studio del MpV di Perugia
Sabato 18 ottobre, dalle ore 9 alle 13, presso il
Residence Daniele Chianelli di Perugia si terrà
l’annuale giornata di studio indetta dal
Movimento per la Vita di Perugia per i propri
associati e non solo. L’occasione, infatti, vuole
essere un momento di incontro e riflessione
condivisa anche con altre associazioni del
mondo del volontariato che operano sul
territorio in ambiti affini a quelli del MpV, che
sono la difesa del valore della vita umana dal
concepimento alla morte naturale. Il tema di
discussione dal quale si partirà per poi
maturare proposte e idee di lavoro per il 2015
è: “Perché vivere? Le domande sulla vita che
mettono in movimento la vita”. Dopo il saluto
di Franco Chianelli, e del Presidente del MpV
Perugia, Vincenzo Silvestrelli, relazioneranno
Raffaele Iannuzzi, filosofo e giornalista, sul
senso del vivere, il prof. Giovanni Stelli su
relativismo etico e vita, padre Renato Russo su
la vita come dono e il dott. Augusto Luciani
sull’esperienza associativa dei farmacisti come
valorizzazione e arricchimento dell’uomo.
Come di consueto, poi, la giornata vedrà i
presenti chiamati a lavorare per gruppi. Per
partecipare è raccomandata l’iscrizione,
scrivendo a [email protected] o telefonando
al 348.6842253 o allo 075.5847231.
❖ TURISMO SPIRITUALE
I prodotti di campagna Amica
nel Menù del pellegrino
Organizzare un sistema di azioni per lo sviluppo
e la promozione del cammino “Via di
Francesco” e delle vie collegate, per quanto
riguarda i servizi resi lungo il percorso, nonché
per lo sviluppo del progetto “Menù del
Pellegrino”. Questo l’obiettivo principale del
Protocollo d’Intesa siglato tra Coldiretti Umbria
in collaborazione con Fondazione Campagna
Amica e il Consorzio Umbria & Francesco’s
Ways, dedicato al turismo spirituale. In
particolare - spiega Coldiretti - i prodotti umbri
delle imprese agricole della rete di Campagna
Amica Coldiretti, saranno alla base del “Menù
del Pellegrino”, studiato dal Consorzio Umbria
& Francesco’s Ways per riproporre in chiave
moderna i cibi della tradizione, nel rispetto
dell’ambiente e della cultura enogastronomica
umbra. Si tratta - aggiunge Coldiretti - di un
“pranzo al sacco” che, a partire dal 2015, le
strutture ricettive lungo la Via di Francesco,
potranno consegnare ai moderni pellegrini che
si avventurano lungo il percorso che conduce
ad Assisi partendo da La Verna o da Greccio.
Grazie al “Menù del Pellegrino” - ribadisce
Coldiretti - si implementerà la promozione dei
prodotti agroalimentare italiani, anche
attraverso la loro vendita e diffusione presso le
strutture ricettive e ristorative aderenti al
Consorzio.
❖ CITTÀ DELLA PIEVE
Protagonista è il cioccolato
er il ventunesimo anno
consecutivo torna a Perugia da
venerdì 17 a domenica 26 ottobre
Eurochocolate, la manifestazione tutta
dedicata al cioccolato. L’edizione 2014
– dal tema “MasterChoc – Non faremo
torte a nessuno” – strizza già l’occhio
al prossimo anno, in particolare ad
Expo Milano 2015, dove
Eurochocolate sarà protagonista in
veste di consulente progettuale e
culturale del cluster del Cacao. Expo
Milano 2015 ha scelto proprio Perugia
per organizzare il 24 ottobre il Cocoa
Cluster Working Group 3rd Meeting, il
terzo incontro di lavoro dei Paesi che
parteciperanno al cluster del Cacao
dell’Esposizione universale. Il 22
ottobre, inoltre, si svolgerà il summit
internazionale “In the Hearth of
Chocolate”, dal tema ”La
cooperazione allo sviluppo nei Paesi
produttori di cacao: best practices e
prospettive”, patrocinato dalla
Direzione generale Cooperazione allo
sviluppo del ministero degli Affari
esteri.
Il fulcro dell’edizione di quest’anno si
5
Seminario su “Fenomenologia
e narrazione dell’obesità”
Una passata edizione di Eurochocolate
Perugia: il progetto a cura della
Camera di Commercio promuoverà la
tradizione cioccolatiera del territorio,
valorizzando le piccole imprese e
laboratori artigianali che assicurano
un prodotto genuino di elevata qualità.
I prodotti delle aziende del Distretto
animeranno le principali vetrine del
centro storico: chi vorrà fotografarle
potrà postarle utilizzando gli hashtag
indicati accanto ai prodotti e vincere
dei golosi omaggi firmati Distretto del
Cioccolato.
Laura Lana
Si tiene il 23 ottobre a Città della Pieve, presso
la chiesa di S. Agostino, dalle ore 8.30 alle 18, il
seminario internazionale “I racconti del corpo Fenomenologia e narrazione dell’Obesità”. La
giornata di studio, che sarà anche occasione di
incontro tra Centri europei (Inghilterra e Malta),
intende rappresentare un approccio nuovo al
problema dell’obesità: filosofi, medici
nutrizionisti e psichiatri, psicologi
presenteranno in forma di dialogo riflessioni,
ipotesi, dati e risultati per restituire la
complessità del rapporto dell’uomo con il
proprio corpo e del suo essere nel mondo.
L’iscrizione è gratuita ma consigliata poiché i
posti sono limitati. Si prega di inviare la scheda
di iscrizione via fax al numero 075/5153466 o
via mail all’indirizzo
[email protected]. La conferma
dell’iscrizione avverrà via e–mail. È previsto
l’accreditamento Ecm per le seguenti figure
professionali: medici, psicologi, dietisti, biologi–
nutrizionisti, fisioterapisti, tecnici riab.
psichiatrica, assistenti sociali, infermieri,
educatori professionali. Per tutti i partecipanti è
previsto il rilascio di un attestato di
partecipazione. Segreteria organizzativa
Consulta Umbria Srl, via R. Gallenga 2, 06127
Perugia, tel.: 075/5000066, Fax: 075/5153466.
LA VOCE APPROFONDIMENTI/ECCLESIOLOGIA
6
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
La Chiesa ha spesso
dovuto affrontare
situazioni in cui un certo
numero di fedeli si era
“allontanato” dal resto
della comunità. Oggi il
problema si ripropone
per i divorziati risposati
Secondo momento
di approfondimento
nell’ambito della
nuova rubrica di
riflessione culturale
inaugurata da “La
Voce” nel numero
scorso
L
a lettera pastorale del card.
Gualtiero Bassetti Missione
e conversione pastorale
presentata il 14 settembre, contiene un passaggio interessante
circa la capacità di accogliere in
seno alla comunità ecclesiale situazioni cosiddette “irregolari”.
Ciò suscita una riflessione specialmente in riferimento al Sinodo sulla famiglia - che si svolge
questi giorni a Roma -, che riporta alla memoria un atteggiamento di fondo con cui la Chiesa ha affrontato diverse situazioni critiche.
È il caso per esempio della grande questione della Gnosi, che si
spaccia per messaggio evangelico e invece si appropria del linguaggio utilizzato all’interno
delle comunità ecclesiali, ma attribuendo un diverso significato
ai termini, e di conseguenza
traendone un’interpretazione
contraria a quella trasmessa dagli apostoli; e perciò apportando
un insegnamento morale erroneo.
Tra i diversi testi che riguardano
questo tema, la Prima lettera di
Giovanni lascia trasparire questa problematica, opponendo a
una conoscenza esoterica per
iniziati (propria degli gnostici)
quella divulgata apertamente
(propria delle comunità apostoliche): “Sono usciti in mezzo a
noi, ma non erano dei nostri...
Ora voi avete l’unzione ricevuta
dal Santo e tutti avete la scienza” (1Gv 2,19.20). La Chiesa giovannea vuole comunque risolvere la disputa tenendo conto della condizione di fragilità dei suoi
membri: “Se riconosciamo i nostri peccati, Egli che è fedele e
giusto ci perdonerà i nostri peccati e ci purificherà da ogni colpa. Se diciamo che non abbiamo
peccato, facciamo di Lui un bugiardo” (1Gv 1, 9-10).
“Non esiliare lo Spirito”
Un simile atteggiamento nei
confronti dei dissidenti lo troviamo nella Seconda lettera di
Pietro. Il suo autore ammoniva
severamente coloro che o formalmente o nei comportamenti
(attratti dalla requiescenza del
modello di vita pagano) fuoriuscivano dalla comunità; citando
Proverbi 26,11, li paragonava a
cani che si cibano del loro vomito, ma ribadiva il sussistere della misericordia di Dio, che usa
pazienza, cosicché tutti abbiano
Questo è il tempo
della riconciliazione
modo di pentirsi.
Come non ricordare poi l’annosa questione dei lapsi, cioè coloro che per sfuggire alle prime
persecuzioni erano venuti meno
alla testimonianza della loro fede: non tutti accoglievano di
buon grado il martirio. Cipriano
di Cartagine biasimava i presbiteri ‘lassisti’ che, senza interpellare il vescovo e senza una adeguata penitenza, riammettevano
i lapsi all’eucarestia. La questione si trascinò, ma alla fine si
crearono le condizioni per una
loro riammissione in seno alla
comunità. Certo, era morta tanta gente e molti avevano pagato
a caro prezzo la loro appartenenza alla chiesa, ma Dionigi
d’Alessandria ricordò che non si
poteva “esiliare lo Spirito santo”
(cf. Eusebio di Cesarea, Historia
Ecclesiastica, VII, 7), rifiutando
anche una remota possibilità del
ritorno per coloro che avevano
sacrificato agli idoli sotto tortura,
o si erano procurati una tavoletta con una falsa certificazione
del sacrificio idolatrico.
“Puri” e “traditori”
In questa piccola menzione di
eventi trova il suo spazio anche
la polemica di Agostino con i Donatisti. Il donatismo scaturì dall’indignazione collegata alla consegna - avvenuta tra il 303 e il
305 - dei libri delle Scritture alle
autorità imperiali da parte di
molti membri del clero dell’Africa del Nord. Agli occhi di chi
aveva resistito, questi furono
Ai Pastori la
responsabilità di
fornire strumenti con
cui consentire il
“risanamento della
ferita”, attingendo alle
risorse spirituali di cui
dispone la Chiesa
considerati traditori, indegni
della condizione clericale. Il movimento donatista si espanse
tanto da raggiungere la dimensione di una Chiesa parallela.
Addirittura, i donatisti si consideravano un tipo di umanità diverso rispetto a quello dei cattolici: una umanità di ‘duri e puri’.
Agostino, nella conferenza congiunta cattolico-donatista dell’estate del 403, li esortò a rientrare nella Grande Chiesa e a prendere atto della condizione di peccato propria di tutti gli uomini,
cristiani compresi (cf. Post collationem contra donatistas), esaltando la bontà della Chiesa che
richiama e accoglie gli erranti
(cf. lettera 185, De correptione
Donatistarum).
Illuminante è in ultima istanza
la disciplina seguita dalla Chiesa
fino al IV secolo circa l’amministrazione del sacramento della
riconciliazione. Come noto, si
dava solo una seconda possibilità ai battezzati per ricevere il
perdono dei peccati in tutta la lo-
ro vita. Tale disciplina era detta
“penitenza canonica”. Preme al
riguardo ricordare ciò che Agostino consigliava ai più giovani
che desideravano intraprendere
il duro percorso penitenziale. Il
Vescovo ipponense li spingeva a
essere prudenti, non sottovalutando la possibilità di ricadere
nuovamente nei peccati durante
l’arco della loro esistenza, attendendo quindi di giungere a un
età più avanzata.
Dunque, all’interno della comunità vi erano persone che venivano tollerate pur trovandosi in
stato di peccato e in attesa di purificazione. Tutti questi avvenimenti condividono una dinamica comune, consistente in una
frattura generatasi in seno alla
comunità ecclesiale, con complesse implicazioni ricadenti sulla disciplina ecclesiale e sul
comportamento dei fedeli. La
preoccupazione della Chiesa su
come risanare tale frattura e superare la separazione venutasi a
creare portò frutti di nuovi ricongiungimenti.
Un problema inedito
Oggi siamo in presenza di una
questione mai affrontata con
queste proporzioni dal “Patriarcato d’Occidente”, cioè la Chiesa
di Roma. Questa problematica,
che potremmo ascrivere tra
quelle situazioni irregolari cui si
riferisce il card. Bassetti, è quella dei separati-divorziati e divorziati-risposati. È palese la sofferenza che la Chiesa vive al suo
interno e il disagio profondo che
la società civile manifesta circa il
persistere dell’incapacità di superare tale problematica. Le
persone che vivono tale condizione si sentono di fatto escluse
dalla vita ecclesiale, e la Chiesa
non riesce a fornire loro una reale soluzione, sentendosi quasi
prigioniera delle sue stesse norme.
Appare evidente che non si tratta di escogitare qualche ‘trucco’
o di praticare ‘facili sconti’, oppure di rifarsi a un Vangelo ‘allo
stato puro’ come se le norme
successive fossero in qualche
modo una sovrastruttura. Si tratta di interpretare correttamente
e adeguatamente il connubio
che la Dei Verbum sancisce:
quello tra Scrittura e Tradizione.
E di utilizzare il grande potenziale che la Chiesa da sempre
possiede: quello di saper comunicare la fede in un mondo che
cambia.
In tal senso si esprimeva Vincenzo di Lerins circa la possibilità di un progresso nell’intendere il dato rivelato e trasmesso:
“Qualcuno dirà: non vi sarà mai
alcun progresso della religione,
quindi nella Chiesa di Cristo?
Certo che ci sarà, e anche molto
grande!... A condizione che si
tratti di un reale progresso per la
fede” (Commonitorio,XXIII, 1-2).
Urge un progresso
A tale proposito, può apparire un
progresso nell’intendere l’indissolubilità del matrimonio l’intuizione invocata dai più e riportata con molta lucidità da Giovanni Cereti. Il costituirsi del sacramento del matrimonio si fonda
su due elementi legati, da una
parte, alla sua celebrazione e,
dall’altra, dal fatto che sia consumato, cioè che gli sposi pervengano all’unione intima. Cereti parla di “consumazione esistenziale”, che consiste nell’istaurarsi di un vero rapporto di
amore tra gli sposi (Matrimonio
e indissolubilità, Bologna 2014,
pp. 325-326).
Ascoltare la sofferenza di tanti
nostri fratelli e comprendere la
reale difficoltà legata a fattori di
ordine sociologico, psicologico e
spirituale potrà portare alla capacità di superare la frattura in
seno alla comunità ecclesiale
circa la questione dei divorziatirisposati. Essi chiedono una reale possibilità di essere parte della Chiesa; e la Chiesa, dal canto
suo, ha assoluta necessità di fornire a se stessa un progresso nella comprensione del matrimonio-sacramento.
Ai Pastori la grave responsabilità di fornire strumenti con cui
consentire il risanamento della
ferita, attingendo alle grandi risorse spirituali di cui dispone il
patrimonio della comunità cristiana. Mai come oggi la Chiesa
è chiamata a credere in se stessa e, così facendo, credere nel
suo Signore, quel Dio che vuole
tutti al suo banchetto (Mt 22,114).
Sembra sia maturo il tempo della riconciliazione, il tempo della
clemenza.
Don Francesco Benussi
docente alla Scuola diocesana di
teologia di Perugia
LA VOCE CULTURA
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
ASSISI. Conclusi i restauri
all’edificio sacro fondato dal re
di Spagna Felipe III nel 1615
BREVI
❖ MORRA
Stampe di arte sacra
alla Pieve di S. Maria
L
a Chiesa Nuova di Assisi innalzata
sul luogo indicato dalla tradizione
come la casa paterna di san Francesco, è stata restaurata grazie alla generosità di un cittadino russo: Sergey
Matvienko. L’edificio sacro fu fondato dal
re di Spagna Felice III nel 1615. Il restauro (durato 12 mesi) che ha riportato
alla luce gli affreschi originali celati dietro uno strato di intonaco finto oro realizzato nel 1925, è stato presentato alla
stampa lunedì 13 ottobre nella Sala della Conciliazione del Comune. Un restauro che ha consentito di ripristinare tutti
gli affreschi dei pennacchi e delle paraste dell’edificio sacro, che narrano le vicende più significative dei primi anni
dell’avventura francescana. Il 30 ottobre
prossimo i risultati saranno presentati alle autorità e al pubblico.
Tutto il lavoro è stato reso possibile grazie alla sensibilità del Consolato onorario
della Federazione russa di Ancona, diretto da Armando Ginesi il quale in occasione di una sua visita ad Assisi, parlando con padre Francesco De Lazzari,
superiore della comunità dei frati minori conventuali della Chiesa Nuova, era
venuto a conoscenza del desiderio di procedere al restauro e della difficoltà di reperire il finanziamento. Il console Ginesi ha quindi messo in contatto padre De
Lazzari e il mecenate Sergey Matvienko
di San Pietroburgo, di religione ortodossa. figlio della terza carica della Federazione Russa, la presidente del Senato Valentina Matvienko già Governatrice di
San Pietroburgo. Matvienko ha sostenuto economicamente in toto il restauro
“dimostrando - ha detto padre De Lazzari - una profonda spiritualità e rispetto
nei confronti della figura di san Francesco d’Assisi”, e dando, inoltre, ha aggiunto, “un segnale di grande importan-
Da sinistra il console Armando Ginesi, padre Francesco De Lazzari, il sindaco Claudio Ricci
Una ‘nuova’ chiesa
La Chiesa Nuova sorge sul
luogo della casa paterna di san
Francesco. Il restauro si deve al
finanziamento di un cittadino
russo, Sergey Matvienko
za ecumenica proprio nella città della
Pace per eccellenza e dell’incontro tra
fedi diverse qual è la città di Assisi”.
Il sindaco di Assisi Claudio Ricci ha ringraziato il console Ginesi per l’idea ed il
costante impegno profuso nella sua realizzazione, e in particolare modo Matvienko il quale, ha sottolineato “non è
uno sponsor, perché non ha un marchio
da reclamizzare e nulla avrà di ritorno
se non il soddisfacimento di un’esigenza spirituale e di fede che gli fa onore”.
Il 30 ottobre, il giorno della presentazione al pubblico, la chiesa si presenterà
ancora con una impalcatura. Nel corso
dei lavori è infatti emerso che anche la
cupola centrale, ricoperta da intonaco, è
interamente affrescata. Dai primi sondaggi sembra vi siano rappresentate
scene legate alle stimmate di san Francesco. Ginesi ha annunciato che si sta
attivando presso il Consolato, affinché
anche le risorse economiche per questo
ulteriore restauro vengano reperite. Anche le Ambasciate della Repubblica di
Armenia in Italia e presso la Santa Sede
- ha aggiunto Ginesi - hanno voluto dare un segno di disponibilità facendosi
carico della donazione di due Pale d’altare, che andranno ad arricchire due
degli altari laterali.
Maria Rita Valli
(Utilizzando il QRCode
potrai visionare la
fotogallery nel sito
www.lavoce.it)
Galleria nazionale dell’Umbria. Con ArtSiders
spazio all’arte contemporanea di 39 artisti
L
a Galleria nazionale
dell’Umbria si è aperta alla
contemporaneità, con il
proposito che creare un dialogo tra
antico e moderno. Sabato 11
ottobre, in occasione della Giornata
del contemporaneo che si è svolta
in tutta Italia, promossa dall’Amaci
(Associazione dei Musei d’arte
contemporanea italiani) e
sostenuta dal Ministero, in Galleria
è stata inaugurata ArtSiders, una
collettiva di 39 artisti
contemporanei emergenti italiani.
Nel corso della presentazione il
soprintendente Fabio De Chirico,
curatore dell’esposizione insieme a
Massimo Mattioli, l’ha definita
quasi una biennale, sostenendo la
sua scelta per “sfatare il pregiudizio
che non si possa far entrare l’arte
contemporanea in un museo di
arte antica”. ArtSiders sarà un
contenitore che ospiterà mostre a
cadenza annuale. Un progetto
ampio che si strutturerà con
mostre personali, progetti
curatoriali specifici e collettive
coordinate attorno a un principio
unificatore, senza opzioni
vincolanti in termini di tecniche o
Libro. I capolavori della pittura presentati da Rosa Giorgi
Storie della vita di san Francesco
L
7
e
immagini
scorrono pagina
dopo
pagina,
bellissime, e raccontano la storia di un uomo
santo, Francesco d’Assisi. Immagini realizzate da artisti dal Duecento al Seicento e raccolte
in una recente pubblicazione Francesco. Storie
della vita del Santo realizzata da Rosa Giorgi per
la Casa editrice Electa. Il
volume è stato presentato
ad Assisi il 1° ottobre nella sala della Conciliazione del Comune,
dall’associazione Risorse & Talenti, alla
presenza dell’autrice, storica dell’arte, direttrice e conservatrice al Museo dei Cappuccini di Milano.
Il più antico ritratto contemporaneo di
san Francesco che la storia ci ha restituito è forse quello tratteggiato dalle parole
di Tommaso da Celano, primo biografo
del Poverello di Assisi - scrive l’autrice nel
contributo introduttivo al volume, riportando le parole con cui il Celano descrive
san Francesco “Di statura piuttosto pic-
cola, testa regolare e rotonda, il viso un po’ ovale
e proteso, fronte piana e
piccola, occhi neri, ...capelli pure oscuri, ...barba
nera e rara, collo sottile,
spalle dritte, braccia corte, mani scarne ....”. Ed
è così che molti artisti lo
hanno ritratto nei primi
tempi dopo la morte del
Santo, per passare poi a
identificarlo con tre
elementi che diventeranno i principali attributi iconografici per riconoscerlo: l’abito di sacco
con la cintura di corda, un libro del Vangelo, i segni delle stimmate alle mani, ai
piedi e al costato.
La Giorgi si sofferma anche su questo
aspetto ripercorrendo a grandi linee come i tratti caratterizzanti la figura del
Santo si siano andati modificando nel corso dei secoli. Invece quella che generalmente si ritiene la più antica immagine di
san Francesco, “realizzata prima della canonizzazione, è l’effigie affrescata nel Sacro Speco di Subiaco - scrive ancora la
Giorgi - la cui datazione è ricavata da
di linguaggi, ma con la ferma
convinzione che la parte attiva
debba essere l’artista. Il museo sarà
dunque popolato da artisti diversi:
pittori, fotografi, videoartisti,
scultori, autori di istallazioni o di
opere di sound art. La Galleria
diventerà dunque un contenitore
aperto al dialogo, alle riflessioni e
alla sperimentazione. Il progetto
ha visto la luce grazie alla
finanziamento del Piano per l’arte
contemporanea 2014, del Mibact e
al sostegno della Fondazione Cassa
di risparmio di Perugia. La mostra
si chiuderà l’11 gennaio.
M. A.
un’iscrizione che la colloca nel secondo
anno del Pontificato di Gregorio IX
(1228)”.
Pagina dopo pagina san Francesco e le
storie più significative della sua vita terrena le troviamo illustrate da artisti quali Giotto e Caravaggio, passando per Cimabue, Sassetta e Gentile da Fabriano,
ma non solo. E così il racconto parte da la
“Nascita di San Francesco” di Benozzo
Gozzoli (Montefalco), per passare all’omaggio dell’uomo semplice, della basilica Superiore di San Francesco (Giotto) e
via via gli episodi più noti della sua vita,
la rinuncia degli averi, la cura dei lebbrosi, la scelta dell’abito, la predica agli
uccelli, il Natale di Greccio, solo per citarne alcuni. Ogni immagine è illustrata
con tavole a piena pagina, accompagnate
da una citazione tratta dalle Fonti francescane e da un testo descrittivo dell’episodio stesso e dell’iconografia ad esse collegata. In fondo si trova un breve apparato documentario che raccoglie alcuni
scritti, preghiere e il testamento di Francesco. Alla presentazione erano presenti
l’assessore alla Cultura della Provincia di
Perugia Donatella Porzi, l’assessore alla
cultura di Assisi, Serena Morosi, Fabiana
Codiglioni e Patrizia Tosti rispettivamente presidente e vicepresidente ass. “Risorse&Talenti”, padre Saul Tambini ofm,
direttore Museo della Porziuncola.
Manuela Acito
La Proloco di Morra, nel comune di Città di
Castello, in occasione della “Sagra della
Castagna” che si tiene nei giorni 17, 18, e 19
ottobre, propone una esposizione di arte sacra
con stampe su tela che richiamano l’antica
tradizione della tecnica eliografica. Si tratta di
veri e propri capolavori di arte, giusto
connubio di rappresentazioni tra cultura e
fede. La mostra, “Esposizione di immagine
sacre” si terrà presso la Pieve di Santa Maria in
Morra ed è curata da Giancarlo Vichi.
❖ CORCIANO
Premio nazionale di poesia:
ricevuti 1000 componimenti
A Corciano conto alla rovescia per il XXVII
Premio nazionale di poesia ‘Città di Corciano”
che si terrà sabato 18 ottobre alle 17 al Teatro
della Filarmonica. La commissione giudicatrice
ha dovuto leggere circa 1.000 componimenti
giunti dai 337 partecipanti (ciascuno ne poteva
proporre 3 - ndr) sparsi lungo tutto lo stivale.
Ad essersi sottoposti all’impegno della scelta
sono stati Vincenzina Bartolozzi, Piero
Calmanti, Antonella Giacon, Luciano Pellegrini
e, nel ruolo di Presidente, la novità del 2014, il
‘poeta della canzone italiana’ Giulio Rapetti,
meglio conosciuto come Mogol. Il
coinvolgimento di Mogol ha dato l’opportunità
di introdurre una sezione riservata a giovani
fino a 35 anni di età il cui vincitore riceverà
una borsa di studio per frequentare il corso
‘autori’ presso il Centro Europeo di Toscolano
fondato nel 1992 ad Avigliano (Tr),
un’istituzione riconosciuta come Centro di
Interesse Pubblico dal Ministero per i Beni e le
Attività Culturali. Saranno presenti il sindaco
Christian Betti, l’assessore regionale Fabrizio
Bracco, voce recitante Beatrice Ripoli, voce e
musica Noemi e Frank dal Cet (Centro europeo
di Toscolano).
❖ FONDAZIONE RANIERI
Pittura e letteratura
nell’Ottocento romantico
Venerdì 17 ottobre, alle ore 17, presso la
Fondazione Ranieri di Sorbello in Piazza
Piccinino 9 a Perugia, verrà presentato il libro
“Arti sorelle. Pittura e letteratura nell’Ottocento
romantico”
di Concetto Nicosia (Bologna, Pendragon 2013).
Ut pictura poesis. Da questa formula di Orazio
il prof. Concetto Nicosia, storico dell’arte e già
docente all’Università di Bologna, è partito per
indagare il rapporto tra pittura e letteratura
nell’Ottocento romantico. È in questo secolo,
infatti, che più stretti e fecondi si fanno i
rapporti tra le due arti, con pittori che
compongono testi a commento delle opere e
scrittori che traggono ispirazione dalle arti
figurative. Ne parleranno l’italianista Isabella
Nardi (Università degli Studi di Perugia) e la
storica dell’arte Chiara Stefani (Galleria
Nazionale d’arte moderna e contemporanea di
Roma).
❖ PROGETTO “IN VITRO”
Libri all’asilo nido
e in famiglie con bambini
Sono circa 12 mila i libri che arriveranno negli
asili nido e nelle case delle famiglie umbre con
bimbi piccoli, grazie al progetto “In vitro”,
finalizzato ad aumentare il numero dei lettori
abituali nel nostro Paese. L’iniziativa a livello
sperimentale, ha coinvolto i territori delle
Province di Biella, Ravenna, Nuoro, Lecce e
Siracusa e i comuni della Regione Umbria. E
proprio in Umbria, a Perugia e Narni, il 16 e il
17 di ottobre, sono in corso due eventi dal
titolo “È arrivato un treno carico, carico di
libri”, in cui verrà presentata la selezione dei
libri operata dal gruppo di lavoro del progetto,
con la finalità di aiutare gli adulti ad orientarsi.
Gli appuntamenti, sottotitolati “Presentazione
dei libri per i bambini nei primi mille giorno di
vita”, si terranno a Perugia (il 16 ottobre, alle
17,30, alla Sala Sant’Anna in Viale Roma n 15)
e a Narni (l’appuntamento è fissato alle 16,30
all’Auditorium di San Domenico, piazza XIII
giugno). Contestualmente a Narni, sarà firmato
“Il Patto per la lettura della Zona sociale 11”.
LA VOCE CHIESA&RELIGIONE
8
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
PAPA FRANCESCO. Proseguono le catechesi sulla Chiesa
In attesa dello Sposo
A
ll’udienza generale di mercoledì,
si prepara giorno dopo giorno all’inPapa Francesco ha svolto la cacontro con lui, come una sposa con il
techesi sul tema “La Chiesa Sposa
suo sposo. E non è solo un modo di diaspetta il suo Sposo”.
re: saranno delle vere e proprie nozze!
In pratica, “vogliamo domandarci: alla
Sì, perché Cristo, facendosi uomo come
fine, che cosa sarà del popolo di Dio?
noi e facendo di tutti noi una cosa sola
Che cosa sarà di ciascuno di
con lui, con la sua morte e la
noi? Che cosa dobbiamo atsua risurrezione ci ha davvero
tenderci? L’apostolo Paolo La speranza
sposato e ha fatto di noi come
rincuorava i cristiani della finale dei
popolo la sua sposa. E questo
comunità di Tessalonica, che
non è altro che il compimento
si ponevano queste stesse cristiani
del disegno di comunione e di
domande, e dopo la sua ar- sgorga dalla
amore tessuto da Dio nel corgomentazione dicevano queso di tutta la storia, la storia del
ste parole che sono tra le più visione della
popolo di Dio e anche la probelle del Nuovo Testamento: Chiesa come
pria storia di ognuno”.
‘E così per sempre saremo Sposa di
“C’è un altro elemento che ci
con il Signore!’ (1Ts 4,17, fraconforta ulteriormente e che
se che ha fatto ripetere tre Cristo e come
ci apre il cuore: Giovanni ci divolte a tutta la folla, all’inizio nuova
ce che nella Chiesa, sposa di
e al termine del discorso).
Cristo, si rende visibile la GeMa sono parole semplici, ma Gerusalemme
rusalemme nuova. Questo sicon una densità di speranza
gnifica che la Chiesa, oltre che
tanto grande!”.
sposa, è chiamata a diventare città, sim“È emblematico - ha aggiunto - come
bolo per eccellenza della convivenza e
nel libro dell’Apocalisse Giovanni, ridella relazionalità umana. Che bello, alprendendo l’intuizione dei profeti, delora, poter già contemplare (...) tutte le
scriva la dimensione ultima, definitiva,
genti e tutti i popoli radunati insieme in
nei termini della ‘Gerusalemme nuova,
questa città, come in una tenda, sarà la
che scende dal cielo, da Dio, pronta cotenda di Dio (cfr Ap 21,3). E in questa
me una sposa adorna per il suo sposo’
cornice gloriosa non ci saranno più iso(Ap 21,2). Ecco quello che ci attende! Ed
lamenti, prevaricazioni e distinzioni di
ecco, allora, chi è la Chiesa: è il popolo
alcun genere, di natura sociale, etnica o
di Dio che segue il Signore Gesù, e che
religiosa, ma saremo tutti una cosa so-
Commento alla liturgia della Domenica
La “Danza dei beati nella nuova Gerusalemme” del Beato Angelico
la in Cristo”.
“Al cospetto di questo scenario inaudito e meraviglioso, il nostro cuore non
può non sentirsi confermato in modo
forte nella speranza. Vedete, la speranza cristiana non è semplicemente un
desiderio, un auspicio, non è ottimismo.
Per un cristiano, la speranza è attesa,
attesa fervente, appassionata del compimento ultimo e definitivo di un mistero, il mistero dell’amore di Dio, nel quale siamo rinati e già viviamo.
Ed è attesa di qualcuno che sta per arrivare: è il Cristo Signore che si fa sempre più vicino a noi, giorno dopo giorno,
e che viene a introdurci finalmente nella pienezza della sua comunione e della sua pace. La Chiesa ha allora il compito di mantenere accesa e ben visibile
la lampada della speranza, perché pos-
“FIRMATO” Famiglia
XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A
Vangelo
Liberi protagonisti della Storia
N
ella prima e terza lettura
di questa domenica
emerge il tema del potere
temporale in relazione con Dio.
Esso viene presentato da due
prospettive diverse: Isaia parla
del re Ciro che, pur non
conoscendo il Dio d’Israele,
realizza con le sue gesta il
disegno di Dio; si afferma così
che Dio è il Signore che guida la
storia. Nel Vangelo invece viene
lumeggiata l’autonomia (la
libertà) dell’agire umano nella
storia, esemplificata dal rispetto
delle regole imposte dal potere
temporale: “dare a Cesare quello
che è di Cesare”, accanto alla
A causa del
fondamentalisno
islamico, torna in
primo piano il
rapporto tra fede
e politica
riaffermazione di “dare a Dio
quello che è di Dio”. Nella
seconda lettura il taglio è di
esortazione a praticare le virtù
teologali e di fiducia nell’amore
di Dio e nel Suo aiuto tramite lo
Spirito. Prosegue il
tema del regno di
Dio, la sua
supremazia su
tutto, che si
della Domenica
esercita e si
realizza tramite
PRIMA LETTURA
Cristo su tutte le
Dal libro del profeta Isaia 45,1.4-6
realtà, anche
SALMO RESPONSORIALE
quelle influenzate
dall’agire umano
Salmo 95
nella storia; che
SECONDA LETTURA
pur nel rispetto
Dalla Prima lettera ai Tessalonicesi 1,1-5
delle sue regole
intrinseche, sono
VANGELO
comunque
Dal Vangelo secondo Matteo 22,15-21
orientate e
LA PAROLA
finalizzate alla costruzione del
Regno. La risposta di Gesù
presentata nel Vangelo, pur
sollecitata dalla contingenza di
una polemica verso i suoi
interlocutori, ha come
conseguenza la negazione che
il Regno si debba costruire in
un ambito teocratico, collegato
strettamente alla realtà di
Israele. Sia pure
indirettamente, viene quindi
affermato che anche altri popoli
ne potranno far parte.
Immediato è il confronto con il
mondo dell’islam, dove la
distinzione tra dimensione
religiosa della vita e autonomia
delle istituzioni non è (ancora)
stabilita; anzi gli attuali rigurgiti
di integralismo, con le sue
drammatiche conseguenze,
appaiono suscitare ancora un
certo seguito. Ne consegue che
la “tentazione” di annoverare
tutte le religioni (cristiana
inclusa) tra le cause dei conflitti
nel mondo, già ampiamente
presente almeno in certi
ambienti “laici”, risulta
confermata ed ampliata. È
opportuno che i cristiani
“difendano” con chiarezza che la
loro concezione della società
rifugge totalmente da ogni logica
SPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI
I
farisei (...) mandarono da lui i propri discepoli, con gli
erodiani, a dirgli: “Maestro, (...) di’ a noi il tuo parere: è
lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?”. Ma Gesù,
conoscendo la loro malizia, rispose: “Ipocriti, perché volete
mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo”. Ed essi
gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: “Questa
immagine e l’iscrizione, di chi sono?”. Gli risposero: “Di
Cesare”. Allora disse loro: “Rendete dunque a Cesare quello che
è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”.
di conflitto che abbia a
fondamento il credo religioso.
Bisogna adoperarsi per ben
interpretare e, quando
necessario, fare ammenda di
varie vicende del passato in cui
religione e violenza e
intolleranza a volte sono apparse
interconnesse. È importante
riaffermare che gli eventuali
“errori” sono in relazione con i
limiti dell’uomo e non con la
natura in sé del cristianesimo.
Ma, accanto a questo, appare
ancora più importante un
discorso di “proposizione”. Il
messaggio cristiano, i cristiani
nelle loro azioni, sono realmente
capaci di collaborare allo
sviluppo della pace e della
società civile? La formula
cristiana (primato del Regno,
“autonomia” dell’agire umano
nella storia) può essere una
ragionevole e credibile proposta
A cura di Michela Massaro
(Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero)
CRUCIPUZZLE
Le parole sotto elencate sono tutte contenute nel brano del Vangelo di questa domenica. Trovale e cancellale nella griglia, dove
sono disposte in orizzontale, verticale o diagonale, e orientate da
sinistra a destra o da destra a sinistra. Le lettere che resteranno,
prese nell’ordine, ti daranno la frase-chiave del Vangelo (2, 7, 2, 3).
COGLIERE
DISSE
SECONDO
ALCUNO
DENARO
PROVA
NON
SUOI
ERODIANI
CONSIGLIO
sa continuare a risplendere come segno
sicuro di salvezza e possa illuminare a
tutta l’umanità il sentiero che porta all’incontro con il volto misericordioso di
Dio”.
“Cari fratelli e sorelle - ha concluso il
Papa - ecco allora che cosa aspettiamo:
che Gesù ritorni! La Chiesa Sposa aspetta il suo Sposo! Dobbiamo chiederci però, con molta sincerità: siamo davvero
testimoni luminosi e credibili di questa
attesa, di questa speranza? Le nostre comunità vivono ancora nel segno della
presenza del Signore Gesù e nell’attesa
calorosa della sua venuta, oppure appaiono stanche, intorpidìte, sotto il peso della fatica e della rassegnazione?
Corriamo anche noi il rischio di esaurire l’olio della fede, e l’olio della gioia?
Stiamo attenti!”.
NOI
FALLO
PER (2 VOLTE)
VIA
COME
CHI
CESARE
MAESTRO
LORO
SOLUZIONE DEL
CRUCIVERBA DEL
NUMERO
PRECEDENTE:
1. Fiamme; 2. Animali;
3. Invitati; 4. Chiamare; 5. Cattivi; 6. Nozze;
7. Pranzo; 8. Affari;
9. Servi; 10. Sala;
11. Strade; 12.
Campo. Frase-chiave:
invito a festa
per la società civile? Non si può
ignorare che nel mondo
islamico, anche al di fuori di
atteggiamenti di violenza
conclamata, ci sono gruppi che
propongono un loro modello di
società basata sul Corano,
considerandolo il modello
“giusto”, esportabile anche in
altre realtà. Questa impostazione
appare lontana dalla realtà
cristiana. La “civiltà” cristiana è
stata una realtà per secoli.
Esprimere un giudizio su tale
realtà non è nostro compito; ma
probabilmente non è possibile
formulare una valutazione
univoca fondata su criteri
incontrovertibili. Non appare
evidente quindi un modello di
società “cristiana” cui far
riferimento. Ma sul tema c’è
l’insegnamento della Chiesa
(Papa Francesco in primis); ci
sono varie testimonianze di
singole persone e di gruppi che
hanno intrapreso un cammino di
impegno civile ispirato
credibilmente a una visione
cristiana, e che sono un esempio
e un incoraggiamento per noi
tutti. A ciascuno il compito di
proseguire per questa strada
che, sia pure non definita,
presenta alcuni punti luminosi
di orientamento, nella speranza
che Chi guida la storia ci
sostenga in questo incerto e
faticoso cammino di
collaborazione alla
costruzione del Regno.
Sergio Biagini
Ambretta Berioli
LA VOCE CHIESA&RELIGIONE
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
Con talento e con spiritualità
CHIESA UMBRA.
Un nuovo vescovo
“nato” fra noi, è
padre Vittorio Viola
BREVI DA S. MARTA
Alcuni spunti dalle omelie pronunciate da Papa
Francesco nella cappella di casa Santa Marta. I
testi completi si possono trovare sul sito del
Vaticano (www.vatican.va) nella sezione
“Meditazioni quotidiane”.
Giovedì 9 ottobre
Il “di più” di Dio
P
apa Francesco ha nominato Vescovo
di Tortona, in provincia di Alessandria, padre Vittorio Francesco Viola,
Custode del Convento e della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, in Assisi.
Padre Viola, conosciuto ed apprezzato in
Umbria sia per la sua attività di docente
che per il servizio pastorale reso alle diocesi umbre, è stato destinato alla diocesi di
PadreVittorioViola accoglie il Papa alla mensa della Caritas della diocesi di Assisi il 4 ottobre 2013
Tortona, sede vescovile suffraganea di Genova, con circa 270.000 abitanti e 314 parrocchie. La diocesi pur essendo in
provincia di Alessandria, e dunque Era appena diventato custode
2000 ha conseguito il Dottorato in Sacra
in Piemonte, fa parte della Regio- di Santa Maria degli Angeli. Ora
Liturgia presso il Pontificio ateneo Sanne ecclesiastica ligure.
t’Anselmo in Roma. Ha avuto diversi inLa notizia è stata data in Vaticano la sua sede sarà a Tortona, in
carichi nell’ordine, da ultimo era stato
e alla Porziuncola mercoledì scor- Piemonte ma ecclesiasticamente
nominato Custode del Convento e della
so. Molti gli attestati di stima e gli
Basilica Patriarcale di Santa Maria degli
auguri giunti al neo eletto vescovo suffraganea di Genova
Angeli in Porziuncola. È stato anche didel quale abbiamo potuto apprezrettore dell’Ufficio diocesano per l’Eduzare la disponibilità e competenza nelle
cazione, la scuola e l’università e direttoservizio reso da p. Viola “a questa nostra
diverse occasioni in cui ha risposto alle
re della Caritas della diocesi di Assisi, ed
Chiesa con le sue doti di religioso radicanostre richieste di intervenire sul nostro
è docente all’Ita e al Pontificio istituto lito nel carisma francescano e al tempo
settimanale su temi legati alla liturgia
turgico a Roma, è membro della Consulstesso esemplare nella partecipazione al(l’ultimo dedicato al simbolo della Croce,
ta dell’Ufficio liturgico nazionale e la Ceu
la vita diocesana, nella comunione con il
l’11 aprile scorso, concludeva una serie
lo ha voluto Coordinatore dell’Area pavescovo e con il presbiterio”.
cui aveva contribuito anche il biblista
storale per la liturgia e l’esorcismo.
Padre Vittorio Viola è nato il 4 ottobre
mons. Nazzareno Marconi anch’egli quePadre Viola come da tradizione ha invia1965 a Biella. Entrato nell’Ordine dei frast’anno chiamato all’episcopato), come
to un Messaggio alla sua nuova comuniti minori ha svolto gli studi filosofico-teoanche per l’opuscolo sui “Gesti - Parole. Il
tà, con lo stile essenziale che lo carattelogici presso l’Istituto Teologico di Assisi
linguaggio della celebrazione eucaristica”
rizza. Lo pubblichiamo integralmente in
e il 14 settembre 1991 ha emesso la propensato con lui per essere affidato alle faquesta pagina.
fessione solenne e il 3 luglio 1993 ha rimiglie in occasione delle benedizioni pasMaria Rita Valli
cevuto l’ordinazione presbiterale. Nel
quali.
I vescovi dell’Umbria hanno accolto “con
gioia e soddisfazione” la decisione di papa
Francesco, ricordando, in una nota diffusa alla stampa, “il suo prezioso servizio”
svolto per tanti anni nella diocesi di Assisi, all’Istituto Teologico di Assisi e come
giorno tutta la Chiesa che è in Tortona
arissimo vescovo Martino,
coordinatore della Commissione per la Lidentro la Porziunlcola, piccola chiesa
carissimi fratelli e sorelle della
turgia della Conferenza Episcopale Umtanto cara a san Francesco, icona in
Chiesa che è in Tortona, il Signore
bra.
pietra della Vergine Maria, perché
vi doni la sua pace. Non è facile
Anche il vescovo di Assisi - Nocera Umbra
insieme possiamo continuare il nostro
esprimere i sentimenti che ho nel cuore
- Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorcammino di conformazione a Cristo. Ai
nel rivolgere il mio pensiero a voi. Da
rentino ha espresso la sua gioia per la
responsabili della comunità civile di
quando il Signore mi ha chiamato a
scelta di Papa Francesco ricordando la viTortona e di tutti gli altri Comuni del
seguirlo, ho sempre desiderato - per
sita il 4 ottobre di un anno fa, nella quale
territorio diocesano rivolgo un cordiale
come ho potuto - di abbandonarmi alla
il Papa incontrò padre Viola “specie nelsaluto assicurando loro una sincera e
sua volontà cercando di non trattenere
l’incontro con i poveri nella Sala della Spoleale collaborazione in vista del bene
nulla di me per essere accolto da Colui
gliazione al Vescovado e nel Centro di accomune. Infine, l’abbraccio di
che a me totalmente si è offerto. Questa
coglienza, attualmente denominato Casa
comunione ai fratelli Vescovi - a
nuova chiamata che mi ha raggiunto
Papa Francesco” ed “ebbe modo di conocominciare da S. Em. Card. Angelo
attraverso la benevolenza di Papa
scere e apprezzare personalmente il neoBagnasco - che vivono il loro servizio alle
Francesco mi mette nel cuore timore e
eletto”. “Al ministero episcopale nella
Chiese della Regione ecclesiastica ligure.
gioia a motivo della grandezza del dono.
Chiesa di Tortona - aggiunge mons. SorPoniamo la nostra cara Diocesi sotto lo
Non conosco i vostri volti, come voi non
rentino - egli porta grandi talenti di mensguardo materno della Madonna delle
conoscete il mio: impareremo a
te e di cuore, ma innanzitutto la sua proGrazie e invochiamo sul nostro cammino
conoscerci e ad amarci così come Lui ci
fondità spirituale, fatta di preghiera intenl’intercessione di san Marziano, di san
ama. Vorrei potervi raggiungere tutti e
sa, coltivata nello spirito della liturgia delLuigi Orione e dei nostri santi. In attesa
ciascuno con il mio saluto: i presbiteri, i
la quale é particolarmente esperto anche
di incontrarvi, vi benedico nel Signore e a
diaconi, i seminaristi, quanti esercitano
come docente e alla quale ha educato tanLui vi affido.
un ministero, i consacrati e le consacrate,
ti chierici, consacrati e laici”.
† Vittorio Francesco Viola
le coppie di sposi, gli anziani, i giovani, i
Mons. Sorrentino ha ricordato anche il
Vescovo eletto di Tortona
bambini, i malati, i poveri. Porto ogni
La sua lettera alla nuova diocesi
C
La verità del Risorto
S
Conferenza italiana e dell’Europa
dell’Est dei Commissari di Terra
Santa; alle 13 il pranzo fraterno, e alle
15.30 la proiezione del film I misteri
del Santo Sepolcro, con introduzione
da parte del regista Luca Trovellesi
Cesana. Il documentario, prodotto da
Sydonia, è stato recentemente
trasmesso sui canali satellitari History
Channel e Rai Storia. Si tratta di
un’indagine sulla storicità di Cristo e
dei Vangeli, e in particolare sulla
risurrezione del corpo del Crocifisso,
attraverso gli studi scientifici di
reliquie quali la Sindone di Torino, il
velo della Veronica e il Sudario di
Oviedo. Tali reliquie potrebbero
essere la prova dell’esistenza storica di
Il Papa ha notato che “è proprio della
misericordia di Dio non solo perdonare (quello,
tutti lo sappiamo!) ma essere generoso e dare
di più e di più... Noi forse nella preghiera
chiediamo questo e questo, e Lui ci dà di più,
sempre! Sempre, sempre di più”. Nel Vangelo
del giorno c’era una frase che “sembra un po’
criptica: ‘Se voi dunque, che siete cattivi,
sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto
più il Padre vostro del cielo darà quello che
chiedete? Sì! Darà lo Spirito santo a quelli che
glielo chiedono!’. Questo è il dono, questo è il
di più di Dio”. Il Padre “mai ti dà un regalo,
una cosa che gli chiedi, così, senza incartarlo
bene, senza qualcosa di più che lo faccia più
bello. Quello che il Signore, il Padre ci dà di
più, è lo Spirito: il vero Dono del Padre è
quello che la preghiera non osa sperare”.
L’uomo bussa con la preghiera alla porta di Dio
per chiedere una grazia, e “Lui, che è Padre, mi
dà quello e di più: il dono, lo Spirito santo”.
Venerdì 10 ottobre
Sentinelle del cuore
Una riflessione su Luca 11,15-26: “Una storia
triste”, che comincia con Gesù che scaccia un
demonio “e finisce nel momento che i demoni
tornano all’anima della persona dalla quale
sono stati scacciati”. Il demonio infatti “ha
pazienza” e torna continuamente, anche “alla
fine della vita” perché lui “non lascia quello
che vuole per sé”. È ciò che capita anche a noi
quando qualcuno ci tenta, domandandoci:
“Ma tu sei capace?”. E maliziosamente ci sfida:
“No, non sei capace”. Per questo “Gesù parla di
un uomo forte, ben armato, che fa la guardia
al suo palazzo, fa la guardia alla sua casa”,
perché il cuore di ognuno di noi è come una
casa. E allora, “io faccio la guardia al mio
cuore?... Cosa succede lì” dentro di noi? “Io
sono la sentinella del mio cuore?... Quante
volte entrano i cattivi pensieri, le cattive
intenzioni, le gelosie, le invidie. Tante cose, che
entrano. Ma chi ha aperto quella porta? Da
dove sono entrati?”.
Lunedì 13 ottobre
Il Dio delle sorprese
Gesù definisce i suoi contemporanei
“generazione malvagia” perché “non hanno
capito che la Legge che loro custodivano e
amavano era una pedagogia verso Gesù Cristo.
Se la Legge non porta a Gesù Cristo, [se] non ci
avvicina a Gesù Cristo, è morta”. Perciò Cristo li
rimprovera “di essere chiusi, di non essere
capaci di conoscere i segni dei tempi, di non
essere aperti al ‘Dio delle sorprese’, di non
essere in cammino verso quel trionfo finale del
Signore”, al punto “che quando lui lo esplicita
[durante il processo, ndr], essi credono che sia
una bestemmia”. Dobbiamo quindi
domandarci anche noi: “Io sono attaccato alle
mie cose, alle mie idee, chiuso? O sono aperto
al Dio delle sorprese?”. E insomma, “sono una
persona ferma o una persona che cammina?”.
Martedì 14 ottobre
La fede e le opere
SANTO SEPOLCRO. Domenica 26 la Giornata in Umbria
i terrà domenica 26 ottobre
presso il convento di Montesanto
(Todi) la 12a Giornta di preghiera
e solidarietà per la Terra Santa
organizzata dalla sezione Umbria
dell’Ordine equestre del Santo
Sepolcro di Gerusalemme. Il
programma prevede alle ore 9.15 il
ritrovo; alle 9.30 una riflessione sulla
Evangelii gaudium di Papa Francesco,
a cura della prof.ssa Simona Segoloni,
docente di Teologia presso l’Ita di
Assisi; alle 11.30 la celebrazione
eucaristica, nella chiesa del convento,
presieduta da mons. Paolo Giulietti,
vescovo ausiliare di Perugia,
concelebrante padre Giuseppe
Battistelli ofm, presidente della
9
La basilica del Santo Sepolcro
Gesù, e rivelarci cosa accadde
veramente in quel Sepolcro? Storici,
fisici, medici legali, analisti
d’immagine, ecc., si sono dedicati
nell’ultimo secolo a una seria analisi e
ricerca di elementi che possano dare
una risposta a queste domande.
Ancora in riferimento alle polemiche di Gesù
con i suoi contemporanei, Bergoglio ha
evidenziato: “Gesù condanna questa
spiritualità della ‘cosmetica’: apparire buoni,
belli, ma la verità di dentro è un’altra cosa.
Gesù condanna le persone ‘di buone maniere’
ma di cattive abitudini, quelle abitudini che
non si vedono ma si fanno di nascosto... Quello
che vale è la fede. Quale fede? Quella che si
‘rende operosa per mezzo della carità’. Lo
stesso discorso di Gesù al fariseo. Una fede che
non è soltanto recitare il Credo: tutti noi
crediamo nel Padre, nel Figlio e nello Spirito
santo, nella vita eterna. Tutti crediamo! Ma
questa è una fede immobile, non operosa.
Quello che vale in Cristo Gesù è l’operosità che
viene dalla fede, o meglio la fede che si rende
operosa nella carità, cioè torna all’elemosina.
Elemosina nel senso più ampio della parola:
staccarsi dalla dittatura del denaro,
dall’idolatria dei soldi. Ogni cupidigia ci
allontana da Gesù Cristo”.
LA VOCE CHIESA&RELIGIONE
10
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
OTTOBRE MISSIONARIO
Il direttore di “Missio”
ricorda che l’Italia è
uno dei Paesi che
più contribuiscono
alla colletta delle
Pontificie opere
missionarie. Come
è cambiata la
solidarietà
“M
issio è motore di
animazione
missionaria in Italia
- dice don Michele Autuoro,
direttore nazionale di Missio -.
Malgrado la perdurante crisi
economica, l’Italia è uno dei Paesi
che maggiormente
contribuiscono alla colletta delle
Pontificie opere missionarie.
Missio, con tutta la rete dei Centri
missionari diocesani, è impegnata
a vivere la ‘rivoluzione’ portata da
Papa Francesco, il quale ci
ricorda che siamo non solo una
Chiesa che accoglie, ma che
vuole portare la Buona Novella a
tutti e condividere la gioia della
fede. Vogliamo vivere
un’evangelizzazione, come ci
insegna il Papa, fatta con le parole
ma soprattutto con i gesti, con
opere concrete a favore di coloro
che sono nelle periferie, i poveri i primi a cui è destinato
l’annuncio del Regno - ma anche
tutti coloro che hanno bisogno di
aiuto per rialzarsi, per curare le
ferite, per ritrovare la speranza”.
I giovani sono molto sensibili ai
richiami alla solidarietà.
“I giovani sono disponibili più di
quanto si possa credere: ne ho
fatto esperienza negli incarichi
precedenti alla direzione di
Missio, come parroco, come
direttore del Centro missionario
della diocesi di Napoli. I giovani si
lasciano coinvolgere in maniera
generosa soprattutto di fronte a
proposte di servizio e di attività
concrete. Sì, la missione piace ai
giovani, basti pensare
all’esperienza del viaggio estivo
organizzato da Missio (quest’anno
in Madagascar). Sono esperienze
che permettono di incontrare altri
I
COS’È “MISSIO”
L
mondi, religioni e culture, di
arricchirsi in una full immersion
che cambia le prospettive
esistenziali di chi si mette in
gioco e spesso torna cambiato.
Perché è importante
evangelizzare, ma anche lasciarsi
evangelizzare”.
A Sacrofano (20-23 novembre)
si svolgerà il prossimo
Convegno missionario
nazionale, dieci anni dopo
quello di Montesilvano.
“L’immagine che abbiamo scelto
per caratterizzare questo
appuntamento, organizzato
dall’Ufficio di cooperazione
missionaria tra le Chiese, è
l’icona biblica del profeta Giona
che Dio manda verso la grande
città di Ninive. Le periferie sono
anche la grande città, dove si
raccoglie ogni tipo di umanità e
tutto ciò che deve essere
evangelizzato; tutti i luoghi in cui
abita, vive l’uomo. Tutti i luoghi
che devono essere raggiunti dalla
forza rinnovatrice del Vangelo”.
Che ruolo gioca la solidarietà
all’interno della Giornata
missionaria mondiale?
“È importante ricordarci della
preghiera, ma anche della
solidarietà per le giovani Chiese e
per quanti sono nella necessità.
Nelle prime comunità cristiane
tutti mettevano i beni in comune,
per ridistribuire secondo i bisogni
l 12 ottobre si è tenuto alla casa S. Cuore di Perugia il convegno regionale di
programmazione del Centro volontari
della sofferenza (Cvs) per definire il programma delle attività 2014-15. Hanno
partecipato i membri dei
Consigli diocesani e i capi
gruppo delle diocesi di
Città di Castello, Foligno,
Orvieto, Perugia e Terni,
dove è presente il Cvs. Il
vescovo ausiliare di Perugia mons. Paolo Giulietti
ha presieduto la celebrazione eucaristica; all’omelia, con un linguaggio
molto apprezzato, semplice e diretto, ha comunicato ai presenti la gioia (e
l’impegno) di appartenere a una Chiesa
aperta a tutti, buoni e cattivi, accogliente,
“estroversa”, “in uscita”.
La riflessione introduttiva sul tema “Dopo la festa, l’impegno per la missione” è
stata svolta da Pasquale Caracciolo dell’équipe nazionale Cvs Italia. Perché la festa? Il Cvs ha vissuto oltre due anni di celebrazioni e festeggiamenti con due momenti particolari: la beatificazione (11
maggio 2013) del padre fondatore mons.
Luigi Novarese e l’udienza con Papa Francesco alla sala Nervi (17 maggio 2014).
Ora è il tempo di riprendere il cammino
con nuovo vigore ed entusiasmo, sospin-
a Fondazione Missio è nata nel 2005
come organismo pastorale costituito
dalla Cei per sostenere e promuovere la
dimensione missionaria. Missio unifica in
sé le attività di quelli che un tempo erano
organismi indipendenti: 1) la Direzione
nazionale delle Pontificie opere
missionarie; 2) il Centro unitario per la
cooperazione missionaria tra le Chiese
(Cum), punto di riferimento per la
formazione dei missionari partenti e del
personale non italiano operante in Italia;
3) l’Ufficio nazionale per la cooperazione
missionaria tra le Chiese, istituito presso
la Segreteria generale della Cei.
di ciascuno. Le offerte raccolte in
Italia finiscono nel Fondo
universale di solidarietà al quale
contribuiscono tutte le Chiese del
mondo, anche le più povere,
grazie al quale vengono poi
sostenute le diocesi che più ne
hanno bisogno. È vero che in
tempi di crisi si fatica a parlare di
soldi, ma oggi c’è un nuovo stile
di missione. In passato la
missione si è basata molto sulla
realizzazione di grandi opere,
oggi invece appare più
importante lo stile di
condivisione. È un nuovo stile
missionario che tiene conto delle
tante necessità materiali che si
incontrano tra la gente a cui si va
per annunciare il Vangelo. Gesù
in croce grida ‘ho sete’, e noi
siamo sempre chiamati a dare
risposta a quel grido di aiuto dei
tanti crocifissi della storia”.
Miela Fagiolo D’Attilia
Nella foto
grande un
padre
missionario in
una missone.
In piccolo
Papa Pio XI
Domenica è la Giornata
missionaria. Le origini
L
a Giornata missionaria mondiale si celebra quest’anno il 19
ottobre. L’idea è nata a Sassari nel 1926 per iniziativa del
Circolo missionario del Seminario, raccolta e divulgata dall’Opera della propagazione della fede.
Fu padre Antonio Ghisaura, missionario del Pime, dal Seminario di Sassari a proporre a Pio XI di dedicare una giornata annuale
per la sensibilizzazione della Chiesa a favore dell’attività missionaria universale. La richiesta fu accolta con favore e l’anno successivo, nel 1927, si tenne la prima “Giornata missionaria mondiale per la propagazione della fede”, celebrata annualmente nella penultima settimana di ottobre in tutte le Chiese del mondo.
Un appuntamento importante in cui i cristiani si
riuniscono per ricordare il lavoro e le esigenze di
tutte le giovani Chiese, a cui è destinata la raccolta
delle offerte per l’aiuto ai Seminari per la formazione del clero locale, ai catechisti e all’assistenza socio-sanitaria dell’infanzia più bisognosa.
Nel 1962, a dieci giorni dall’apertura del Concilio Vaticano II, i Padri conciliari venuti da tutti
Continenti celebrarono solennemente la Giornata missionaria il 21 ottobre. In quell’occasione
mons. Pietro Sigismondi, segretario della congregazione di Propaganda Fide, disse parole ancora oggi attuali: “La Giornata missionaria mondiale ha lo scopo di stimolare la partecipazione e la generosità dei
cattolici per aiutare in ogni modo il lavoro dei missionari, e coincide quest’anno con un evento di portata storica”.
Dopo il Concilio, alla fine degli anni ’60, Paolo VI diede grande
rilievo a questa giornata, “espressione di una evangelizzazione
permanente”. Da allora le Pontificie opere missionarie continuano ad animare questo evento di comunione tra le Chiese sorelle, con un impegno che riguarda l’intero mese, diventato appunto l’“ottobre missionario”.
Anche i malati sono parte
attiva della Chiesa “in uscita”
CVS. Programmazione
delle attività in Umbria.
Le parole di Papa
Francesco incoraggiano
ulteriormente la missione
dell’associazione fondata
dal beato Novarese
ti dalle parole e dall’insegnamento di
Papa Francesco: “Voi
Un momento dell’incontro a Casa Sacro Cuore
ammalati siete un
dono per la Chiesa”;
“Uniti a Cristo risorto, voi siete soggetti lo), e gli esercizi spirituali che si terranno
attivi dell’opera di evangelizzazione e di dal 2 al 8 agosto 2015 presso la Casa di Re
salvezza”; “Vi incoraggio a essere vicini (Verbania). Nello scorso anno migliaia di
ai sofferenti delle vostre parrocchie come persone, tra cui molti ammalati e disabitestimoni della resurrezione”, “Così voi li, anche psichici, provenienti da tutta Italia hanno partecipato agli esercizi spiriarricchite la Chiesa”.
Tra le attività a livello regionale è stato tuali che, in turni settimanali, sono stati
programmato il Convegno regionale (21 svolti nelle due case del Cvs di Re e di Valgiugno 2015 a Todi) e quello per i capi leluogo (Avellino) dal mese di maggio a
gruppo (22 marzo 2015 a Città di Castel- quello di settembre.
Un programma che si aggiunge a quello
nazionale, tra cui l’assemblea generale
della Confederazione internazionale Cvs
che si terrà a Roma dal 21 al 29 novembre 2014, il convegno nazionale Cvs a Roma dal 30 aprile al 3 maggio 2015, e il
pellegrinaggio nazionale dei sacerdoti
ammalati a Lourdes dal 27 luglio al 1°
agosto 2015.
A livello diocesano, oltre alla Scuola associativa, grande attenzione si continuerà a riservare ai gruppi parrocchiali Cvs,
dove gli aderenti si ritrovano mensilmente per la preghiera e la formazione comune, per verificare e programmare l’attività associativa, che si può sintetizzare
nello slogan “L’ammalato per e con l’ammalato”.
Nel Cvs, infatti, la persona sofferente non
è destinataria ma soggetto protagonista
che, vivendo in prima persona la dura
realtà della sofferenza vissuta con amore
e nella grazia di Dio, svolge verso i propri
simili un’opera di accompagnamento teso a superare ogni forma di isolamento e
di rassegnazione, per condurli alla serenità e alla speranza, perfino alla gioia di
una sofferenza accettata e vissuta in tutto
il suo valore redentivo. Una forte e credibile testimonianza associativa e personale al servizio della Pastorale della salute
della comunità cristiana.
P. C.
LA VOCE IN PRIMO PIANO
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
PAOLO VI. Questa
LA BIOGRAFIA
domenica viene
proclamato beato
il Papa che portò
a termine il
Concilio in mezzo
al “mare in
tempesta”. La
sua figura viene
rievocata
a tutto tondo
dal presidente
dell’Istituto a lui
intitolato
I
n che senso la santità vissuta da
un Papa può essere un modello
per tutti i cristiani? Ciò è possibile perché anche un Papa è e rimane
prima di tutto un cristiano, un credente, un discepolo del Signore. Ed
è questa radice comune della santità che tutti i fedeli possono riconoscere anche in chi ha vissuto in uno
stato di vita e in un ministero completamente diverso dal proprio.
A tutti i fedeli, dunque, Paolo VI - che
verrà beatificato questa domenica,
19 ottobre - è presentato come un
credente che ha testimoniato una fede limpida e incrollabile nel Signore Gesù e, al tempo stesso, si è fatto
compagno di viaggio dell’umanità
immersa in una cultura che rendeva spesso difficile riconoscere i segni della manifestazione di Dio. Ai
Pastori, Papa Montini offre l’esempio di una dedizione senza riserve
al servizio della Chiesa, anche nei
momenti più tempestosi della sua
vita e a prezzo di grande sofferenza.
Servire la Chiesa
Chiunque voglia individuare le linee
della santità di Paolo VI non può fare a meno di ricordare che il servizio alla Chiesa ne rappresenta una
dimensione fondamentale. Nel Pensiero alla morte il Papa afferma che
questo è stato il motivo unificante di
tutta la sua vita: “Per essa, non per
altro, mi pare d’aver vissuto”, confessa Paolo VI. L’amore per la Chiesa è stata infatti la ragione della sua
scelta di vita: “Fu il suo amore che
mi trasse fuori dal mio gretto e selvatico egoismo e mi avviò al suo servizio”.
Come accade a tanti Pastori, anche
per Paolo VI questo ministero ha
spesso incontrato l’incomprensione.
Nel momento in cui il suo cammino
terreno volge al termine, egli manifesta perciò la volontà di fare della
sua morte un estremo dono d’amore alla Chiesa e il desiderio che la
Chiesa sappia quale è stato il principio ispiratore della sua vita e del suo
servizio: “Vorrei che la Chiesa lo sapesse; e che io avessi la forza di dirglielo, come una confidenza del cuore, che solo all’estremo momento
della vita si ha il coraggio di fare.
Vorrei finalmente comprenderla tutta nella sua storia, nel suo disegno
divino, nel suo destino finale, nella
sua complessa, totale e unitaria
composizione, nella sua umana e
imperfetta consistenza, nelle sue
sciagure e nelle sue sofferenze, nelle debolezze e nelle miserie di tanti
suoi figli, nei suoi aspetti meno simpatici, e nel suo sforzo perenne di
fedeltà, di amore, di perfezione e di
carità”.
Nella meditazione di Paolo VI sul
ministero di Pastore della Chiesa
universale che gli è stato affidato, la
figura di Pietro occupa ovviamente
11
G
A servizio della Chiesa
e di tutto l’Umano
“La Chiesa
del Concilio
- disse - si è
occupata
dell’uomo
quale oggi
in realtà si
presenta.
Tutto l’uomo
si è quasi
drizzato
davanti al
consesso dei
Padri
conciliari, essi
pure uomini,
tutti Pastori e
fratelli, attenti
perciò e
amorosi”
un posto di primo piano. Oltre che
come modello di esercizio dell’autorità ecclesiale, la figura dell’apostolo è presentata come paradigma
del Pastore che, chiamato a guidare
il gregge, deve a sua volta lasciarsi
guidare dal Maestro che lo chiama a
seguirlo. Paolo VI ritorna con insistenza sul passo evangelico in cui
Gesù annuncia a Pietro che, quando
sarà vecchio, sarà “condotto da altri
dove lui non vuole”. Proprio in questa condizione Pietro diviene il modello del Pastore che, dopo aver confessato il suo amore per Gesù e aver
ricevuto il compito di pascere il
gregge, non può fare altro che affidarsi totalmente a Lui e lasciarsi
condurre su una strada che non conosce, ma che lo porterà a realizzare una perfetta comunione di destino con il Signore, fino al sacrificio
della vita.
Il valore dell’Umano
Quando ci si accosta a Giovanni Battista Montini, ci si rende conto che
l’ispirazione religiosa da cui è stato
guidato il suo agire non è mai andata a scapito della capacità di riconoscere l’importanza dell’Umano in
tutte le sue dimensioni: l’intelligenza che si interroga sul mondo e la
scienza che ne scruta i segreti, la
cultura e l’arte che nobilitano e rendono bella la vita umana, la capacità di dare forma al mondo attraverso il lavoro e di costruire una convivenza sociale pacifica e prospera attraverso l’impegno politico.
Anche su questo, è prezioso il Pensiero alla morte: “Questa vita mortale
è, nonostante i suoi travagli, i suoi
oscuri misteri, le sue sofferenze, la
sua fatale caducità, un fatto bellissimo, un prodigio sempre originale e
commovente, un avvenimento degno d’essere cantato in gaudio e in
gloria: la vita, la vita dell’uomo! Né
meno degno d’esaltazione e di felice
stupore è il quadro che circonda la
vita dell’uomo: questo mondo immenso, misterioso, magnifico, questo universo dalle mille forze, dalle
mille leggi, dalle mille bellezze, dalle mille profondità”.
Il miracolo che ha portato alla beatificazione
A
quasi cinquant’anni di distanza dalla
istituzione del Sinodo dei vescovi, creato
da Paolo VI il 15 settembre 1965,
domenica 19 ottobre Giovanni Battista
Montini sarà proclamato beato da Papa
Francesco; e la celebrazione a San Pietro
coinciderà proprio con la fine dell’assemblea
straordinaria del Sinodo dei vescovi sulla
famiglia. Un ulteriore ‘omaggio’ al Pontefice
che lo istituì, e che concluse il Concilio
Vaticano II aperto da Papa Giovanni XXIII,
proclamato santo assieme a Giovanni Paolo II
(che dei due Pontefici precedenti richiamò
nella scelta del duplice nome, voluto dal suo
predecessore Giovanni Paolo I, anche l’eredità
pastorale). La beatificazione di Paolo VI giunge
a poco più di cinque mesi dal riconoscimento,
lo scorso 6 maggio, del miracolo - attribuito
all’intercessione di Montini - della guarigione
“scientificamente inspiegabile” di un
nascituro. L’iter del processo diocesano per la
sua causa di beatificazione era iniziato l’11
maggio 1993 a opera dell’allora cardinale
vicario di Roma e presidente della Cei, Camillo
Ruini. Il parere favorevole da parte della
consulta della Congregazione vaticana per le
cause dei santi è poi arrivato il 10 dicembre
2012 e, dieci giorni dopo, Papa Benedetto XVI,
ricevendo in udienza in Vaticano il prefetto
della Congregazione, il card. Angelo Amato,
ha autorizzato la promulgazione del decreto
sulle “virtù eroiche” di Paolo VI, al quale da
quel momento è stato attribuito il titolo di
“venerabile”. Per la beatificazione è stato
riconosciuto il miracolo - proposto dal
postulatore padre Antonio Marrazzo - della
guarigione scientificamente inspiegabile di un
nascituro, avvenuta negli Usa nel 2001. Sul
feto, al quinto mese di gravidanza, i medici
avevano riscontrato la rottura della vescica
fetale, la presenza di liquido nell’addome e la
mancanza di liquido nel sacco amniotico. Il
consiglio alla madre fu di abortire, vista la
diagnosi che prevedeva o la morte del
nascituro nel grembo materno o la nascita ma
con gravissime malformazioni. Ma la mamma,
su suggerimento di una suora italiana che
aveva conosciuto Paolo VI, decise di non
abortire e di pregare Montini per la guarigione
del suo piccolo. La nascita avvenne all’ottavo
mese di gravidanza, con parto cesareo, e il
neonato fu valutato dai medici in buone
condizioni di salute; che perdurano tuttora,
adesso che quel bambino è diventato un
ragazzo di 13 anni.
fonte: AdnKronos
iovanni Battista Montini
nasce a Concesio (Brescia) il
26 settembre 1897 da una
famiglia borghese: il padre,
giornalista e avvocato, è stato
direttore del giornale cattolico Il
Cittadino di Brescia e parlamentare
per tre legislature del Partito
popolare, guidato da don Sturzo.
Dopo gli studi classici, prima in un
collegio gesuita poi in un liceo
statale, Giovanni Battista nel 1916
entra in seminario. Viene ordinato
sacerdote nel 1920 e si trasferisce
a Roma per seguire i corsi di
Diritto civile e Diritto canonico alla
Pontificia università gregoriana, e
di Lettere e filosofia all’Università
statale. Tre anni dopo, dà avvio
alla sua attività diplomatica,
collaborando alla Segreteria di
Stato vaticana. È del 1954 la sua
proclamazione, a opera di Pio XII,
ad arcivescovo di Milano; nel 1958
è creato cardinale da Giovanni
XXIII. Alla morte di Roncalli nel
1963, il Conclave, il 21 giugno,
elegge Montini, che assume il
nome di Paolo VI. Del suo
pontificato si ricorda anzitutto il
proseguimento e la chiusura, l’8
dicembre 1965, del Concilio
Vaticano II. Muore il 6 agosto 1978
per un edema polmonare nella
residenza di Castel Gandolfo.
Il paradigma del Concilio
Il servizio pastorale alla Chiesa ha
dunque come ultimo scopo che la
Chiesa possa compiere il suo servizio all’umanità.
È questo il tema che Paolo VI propone con forza al termine del Vaticano II, nel discorso rivolto all’assemblea conciliare il 7 dicembre
1965: “La Chiesa del Concilio, sì, si
è assai occupata, oltre che di se stessa e del rapporto che a Dio la unisce,
dell’uomo, dell’uomo quale oggi in
realtà si presenta: l’uomo vivo, l’uomo tutto occupato di sé, l’uomo che
si fa soltanto centro d’ogni interesse,
ma osa dirsi principio e ragione d’ogni realtà. Tutto l’uomo fenomenico, cioè rivestito degli abiti delle sue
innumerevoli apparenze, si è quasi
drizzato davanti al consesso dei Padri conciliari, essi pure uomini, tutti Pastori e fratelli, attenti perciò e
amorosi: l’uomo tragico dei suoi
propri drammi, l’uomo superuomo
di ieri e di oggi, e perciò sempre fragile e falso, egoista e feroce; poi
l’uomo infelice di sé, che ride e che
piange; l’uomo versatile pronto a recitare qualsiasi parte, e l’uomo rigido cultore della sola realtà scientifica, e l’uomo com’è, che pensa, che
ama, che lavora”.
Il Concilio - sottolinea Paolo VI - ha
raccolto la sfida lanciata alla Chiesa
dall’umanesimo laico, che intende
realizzare una pienezza umana indipendentemente da Dio, e ha proposto con forza, ma senza lanciare
anatemi, l’umanesimo cristiano come alternativa: “La religione del Dio
che si è fatto uomo s’è incontrata
con la religione (perché tale è) dell’uomo che si fa Dio. Che cosa è avvenuto? Uno scontro, una lotta, un
anatema? Poteva essere; ma non è
avvenuto.
L’antica storia del samaritano è stata il paradigma della spiritualità del
Concilio. Una simpatia immensa lo
ha tutto pervaso. La scoperta dei bisogni umani (e tanto maggiori sono,
quanto più grande si fa il figlio della terra) ha assorbito l’attenzione del
nostro Sinodo. Dategli merito di
questo almeno, voi umanisti moderni, rinunciatari alla trascendenza
delle cose supreme, e riconoscerete
il nostro nuovo umanesimo: anche
noi, noi più di tutti, siamo i cultori
dell’Uomo”.
Angelo Maffeis
presidente dell’Istituto Paolo VI
LA VOCE SPAZIOCSI
@
12 [email protected]
BREVI DAL CSI
❖ CSI ITALIA
Consiglio nazionale
l’8-9 novembre
Il Consiglio nazionale del Centro sportivo
italiano è convocato a Roma per i prossimi
8 e 9 novembre. I lavori si terranno presso
l’hotel “Cardinal St. Peter” in via Leone
Dehon 71, con il seguente orario: sabato 8
novembre dalle 10 alle 19, domenica 9
novembre dalle 9 alle 12. L’ordine del
giorno sarà il seguente:1) comunicazioni
del Presidente nazionale, 2) bilancio
preventivo 2015, 3) verifica dell’evento del
7 giugno, 4) Statuto: presentazione
documento, 5) nuovo regolamento Eps, 6)
attività sportiva: aggiornamenti, 7)
Strategie di valorizzazione del territorio:
aggiornamenti, 8) welfare e promozione
sociale: aggiornamenti, 9) marketing
associativo: aggiornamenti, 10) varie ed
eventuali. Per l’Umbria saranno presenti il
presidente regionale Carlo Moretti e il
consigliere nazionale Alessandro Rossi.
❖ CASTELLO
Torneo femminile
“Francesca Fabbri”
Si svolgerà dal 27 al 30 dicembre a Città di
Castello la nuova edizione del torneo
“Francesca Fabbri”, manifestazione che sta
ormai diventando un classico di fine anno.
Il torneo, rigorosamente al femminile, sarà
organizzato per le seguenti categorie:
Under 16 (atlete nate dal 1999 in poi);
Under 14 (atlete nate dal 2001 in poi);
Open (senza limiti di età). A breve tutte le
informazioni. Per ora è possibile consultare
il sito torneofrancescafabbri.weebly.com.
❖ PERUGIA
Giornata per la
donazione del sangue
Il Csi ha organizzato per sabato 25 ottobre
una giornata dedicata alla donazione di
sangue presso l’ospedale Santa Maria della
Misericordia. Donare sangue significa
aiutare gli altri e donare vita. Siamo tutti
invitati a questa donazione di gruppo: per
informazioni, tel. 075 5003584 o mail
[email protected].
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
CSI UMBRIA.
I primi passi del
progetto “Lo
sport uguale per
tutti” che mira
a fornire
attrezzature e
consulenze alle
parrocchie e
società che ne
hanno bisogno
Allestimento delVillaggio dello sport a Bastia Umbra in occasione della manifestazione “Fà la cosa giusta!”
Arrivano le prime offerte,
in denaro e in... persone
“L
o sport uguale per tutti!”. A
pochi giorni dalla
presentazione del progetto,
facciamo un primo punto della
situazione con il presidente regionale
Csi Carlo Moretti.
Come procede il progetto?
“Bene! Stiamo ultimando la ricerca dei
soggetti (società sportive e parrocchie)
che necessitano di aiuto. Faremo un
elenco dettagliato dei bisogni e delle
forme di aiuto da attivare. Spero di far
partire qualche iniziativa già da fine
ottobre. E per non farmi mancare nulla,
mi sono iscritto per primo nell’elenco di
coloro che in questo avvio del progetto
si sono messi a disposizione
dell’associazione gratuitamente. Stiamo
ultimando i volantini che a breve
invaderanno la nostra regione. Al
tempo stesso stiamo organizzando un
convegno sul tema per sensibilizzare
l’opinione pubblica”.
E per quanto riguarda le offerte?
“Molti si sono interessati al progetto.
Nel nostro stand all’interno della fiera
‘Fa’ la cosa giusta’ a Bastia abbiamo
raccolto le offerte sia in denaro sia in...
persone che si sono offerte di aiutarci
materialmente. Stiamo per creare una
pagina Facebook dove, oltre ai nomi di
tutti coloro che appoggeranno il
progetto, inseriremo tutti gli interventi
che riusciremo a compiere”.
Ci sono associazioni o enti che
condividono con voi questo progetto?
“Al nostro fianco abbiamo Sussidia,
un’associazione della quale il Csi
Umbria è uno dei fondatori insieme alle
Acli provincia di Perugia e all’Azione
cattolica della diocesi di Perugia.
CSI TERNI. Grande successo dell’Oratorio
Cup, che verrà riproposta in futuro
❖ FOLIGNO
Riparte il progetto
“Sport e scuola”
Sono ripartite le attività del comitato Csi di
Foligno. Nel prossimo numero verranno
presentate tutte le iniziative; tra quelle da
sottolineare, il progetto “Sport e scuola”,
ripartito con l’avvio del nuovo anno
scolastico, attraverso il quale il Csi Foligno
entra dentro le scuole insegnando ai
bambini delle elementari le attività
sportive e motorie. Il progetto si
concluderà a maggio con la festa delle
Quinte. Un connubio perfetto e ormai
indissolubile tra il Csi e le scuole del
comprensorio di Foligno.
S
i è svolto domenica 12 ottobre
presso l’ oratorio “Don Bosco”
a Campomaggiore a Terni la
fase finale dell’Oratorio Cup 2014,
il campionato tra oratori che la Pastorale giovanile insieme ad Anspi e
Csi hanno organizzato per ragazzi
under 14.
È stato l’oratorio di Rocca S. Zenone,
dopo aver battuto in una avvincente semifinale l’oratorio di Gabelletta (poi classificatosi al 3° posto), ad
aggiudicarsi il biliardino messo in
palio dalla Pastorale giovanile bat-
tendo in finale l’oratorio di Guardea; quarta posizione per l’oratorio
Santa Maria della Misericordia di B.
Bovio.
Un grande ringraziamento a tutti gli
oratori che hanno aderito alla prima manifestazione: oltre a quelli
già menzionati, ricordiamo Santa
Lucia di Narni, oratorio Anspi di
Amelia, oratorio Anspi di Arrone,
oratorio Pgs San Francesco di Terni,
con grande soddisfazione di tutti gli
atleti, i dirigenti e i tanti genitori
presenti. A tutti è stata consegnata
dal responsabile della Pastorale giovanile, don Luciano, la medaglia ri-
Csi Gubbio: le iniziative del nuovo anno associativo
C
i eravamo lasciati a giugno,
rinvigoriti dalla bella
esperienza dei festeggiamenti
per il settantennio del Csi in piazza
san Pietro, alla presenza del Papa.
Dopo una piovosa estate, domenica
12 ottobre riprenderà ufficialmente
la stagione sportiva 2014-2015 del
Csi - comitato di Gubbio. Tre i
campionati previsti per la categoria
open: calcio 5, calcio 7 e pallavolo
mista.
Saranno in totale 30 le formazioni a
darsi battaglia, rispettivamente
undici nel calcio a 5 (Gallonero,
Infoservice, Madonna del Prato,
Cotrape, “Tutti sopra Silvano”,
Fulvio gastronomia, Gaf, San
Martino - Punto sicurezza, Afm,
Seven Pod, Madonna del Ponte),
Sussidia nasce con l’intento di mettere
a frutto i proventi della raccolta del 5
per mille sul nostro territorio attraverso
progetti mirati e farli divenire buone
prassi, aiutando chi è in difficoltà.
Saremmo ben lieti di avere enti,
federazioni, società che vogliano
aderire al nostro progetto: più siamo,
più riusciremo a fare”.
Come sostenere il progetto?
“Per contribuire al progetto ‘Lo sport
uguale per tutti’ si può fare un
versamento sul c/c IT 42 C 02008 03035
000029452112 intestato al Csi Comitato regionale Umbria presso
l’Unicredit filiale di Santa Lucia,
scrivendo sulla causale ‘Progetto Lo
sport uguale per tutti”. Oppure
destinando il 5 per mille a Sussidia,
riportando il codice 94146010544 nei
moduli della dichiarazione dei redditi”.
dieci nel calcio a 7 (Ikuvium, San
Bartolo, circolo Anspi Ponte D’Assi,
Semonte, Torre, Cdf, Avis Sigillo,
Real Monteluiano, Victoria
Sant’Agostino) e nove per la
pallavolo mista (Santa Lucia, Anspi
Madonna del Prato, Rock & Blues, I
Doreno’s, Quelli del Martedì,
Johnny’s, Edil 96, Le Belle Vie, San
Bartolo).
È ripartita, inoltre, dai primi di
settembre la scuola di calcio Csi
“Oratorio Don Bosco” che svolge la
propria attività presso l’impianto
“Beniamino Ubaldi”. Tante le nuove
adesioni arrivate per prendere parte
a questa avventura che, iniziata
cinque anni fa, ha già raggiunto
grandi obiettivi in termini tecnici,
numerici, ma soprattutto associativi.
Tante altre cose sono in cantiere per
aumentare il ventaglio delle
proposte: lavori in corso per
lanciare un nuovo torneo di calcio a
5 femminile, che affiancherebbe il
consolidato torneo di calcetto in
rosa “Trofeo Tiziana Mosca”,
giocato a marzo in occasione della
Festa della donna. Anche la
formazione ha preso corpo con un
corso per arbitri di calcio, calcio a 5
e pallavolo che prenderà il via da
lunedì 13 ottobre. In programma
anche corsi per animatori
parrocchiali, allenatori e dirigenti di
comitato e società. Non solo calcio,
visto che si stanno programmando
anche altre discipline per società
affiliate al nostro comitato, come il
judo e il tennis-tavolo.
G. P.
cordo della manifestazione.
Un ringraziamento particolare a
don Paolo della parrocchia di Campomaggiore che ci ha messo a disposizione la struttura per giocare.
Grande soddisfazione per il commissario del Csi di Terni, Alessandro
Rossi, non solo per l’ottimo esito
della manifestazione che al primo
anno ha riscosso la partecipazione
di ben 8 oratori, ma soprattutto la
consapevolezza di aver contribuito
alla realizzazione di un evento che
certamente sarà riproposto per i
prossimi anni.
Alessandro Rossi
PAGINA A CURA DI
Il Centro sportivo italiano è un ente di promozione sportiva di ispirazione cristiana
che promuove lo sport come momento di
educazione, di crescita, di impegno e di
aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo e della storia nel
servizio alle persone e al territorio.
Il CSI risponde ad una domanda di sport
non solo numerica ma qualificata sul piano culturale, umano e sociale. Da sempre
i giovani costituiscono il suo principale
punto di riferimento.
Contatti: [email protected]
LA VOCE EVENTI IN UMBRIA
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
Amici della Musica si parte!
La stagione dei concerti
a Perugia si apre con
l’Orchestra nazionale
della Rai al Morlacchi
occherà all’Orchestra
sinfonica nazionale della Rai,
diretta da John Axelrod, aprire
sabato 25 ottobre (ore 20.30) al teatro
Morlacchi di Perugia, il programma
della Stagione degli Amici della
musica. Al pianoforte una pianista
italiana, Gloria Campaner, che ha
ricevuto nel 2013 la certificazione di
qualità del Borletti Buitoni Trust. È la
prima volta che questo complesso
italiano di prestigio internazionale,
sotto la guida di uno dei direttori più
assidui sul podio della compagine
torinese, viene invitata alla kermesse
degli Amici. Saranno eseguite
musiche di Beethoven (Coriolano,
Ouverture op. 62, Shumann, Concerto
in la minore op. 54 per pianoforte e
orchestra, Cajkovskij, Sinfonia n. 4 in
fa minore op. 36. “Quest’anno - ha
spiegato il direttore artistico Alberto
Batisti - nel programma degli Amici
della musica habbiamo voluto
inserire anche due altre giovani
talentuose Beatrice Rana, vincitrice
di importanti riconoscimenti
internazionali e Maria Perrotta,
recentemente balzata all’attenzione
della critica e del mondo
discografico con interpretazioni di
grande personalità e profondità.
L’appuntamento con Beatrice Rana
sarà il 22 marzo e con Maria Perrotta
il 23 aprile, ambedue alla sala dei
Notari”. “Una primizia - prosegue
Batisti - sarà la presenza della
quindicenne giapponese violinista
Mone Hattori, allieva del leggendario
T
Zakhar Bron e vincitrice del
Concorso Wieniawski a solo dieci
anni”. Sarà solista nel Concerto in mi
minore di Mendelssohnn con
l’European Union Youth Orchestra
guidata da Vladimir Ashkenazy il 9
aprile al Teatro Morlacchi. Il
programma prevede l’esibizione
anche di altri pianisti tra cui il
geniale Radu Lupu. La kermesse
ospiterà anche concerti dedicati ai
quartetti che “rappresenteranno
quanto di meglio la musica da
camera oggi possa offrire - sostiene
Batisti - con complessi quali il
Belcea, lo Hagen, il Quartetto di
Cremona e Bennewitz. Una serata
particolare sarà quella dedicata alla
musica da camera per strumenti a
fiato. Per la prima volta sarà ospitata
un’orchestra di saxofoni, la Selmer
Saxophonic Orchestra, diretta dal
celebre fagottista Milan Turkovic”.
Domenica 16 novembre si esibirà il
Concerto dei Cavalieri, uno dei
complessi più originali e efficaci
nell’interpretazione della grande
eredità musicale barocca italiana,
diretto da marcello di Lisa. Alla
basilica di San Pietro di Perugia gli
attesissimi concerti con la musica di
Bach: l’Oratorio di Natale (17
dicembre) della Rias Kemmerchor
B’Rock Baroque Orchestra diretta da
Renè Jacobs e il 27 marzo prossimo
con la Junges Stuttgarter
Bachensamble e i Solisti della
Bachakademie Stuttgart che
proporrà tre cantate di Bach:
l’Oratorio di Pasqua che sarà
accostato alla Cantata per la
Domenica delle Palme e a quella per
l’Ascensione. Il programma si
chiuderà il 24 maggio al Morlacchi
con la Chamber orchestra of Europe.
Spazio anche ai “Family concert” con
“le avventure di Tom Sawyer” il 22
novembre al Morlacchi e “Il
carnevale degli animali” al Teatro
Brecht. Per prenotazione biglietti
Fondazione Perugia Musica classica
in piazza del Circo a Perugia, tel.
075.5722271.
Manuela Acito
A Narni “IoInvento” con l’editoria per ragazzi
D
a venerdì 17 fino a
domenica 19, il centro storico di Narni
sarà il palcoscenico del festival “Vedereoltre”. Si tratta di una serie di eventi per
grandi e piccini incentrati
sui libri per ragazzi e sulla
produzione editoriale rivolta a stimolare la curiosità dei ragazzi.
Tre i bookshops (0-3 anni,
Albi illustrati, Libri d’arte),
con orario non stop, che
verranno allestiti presso il
Teatro ottocentesco, il Palazzo comunale e il Museo
di Palazzo Eroli, dove si
possono scoprire libri italiani, nonchè
internazionali.
Oltre alla presenza dei più
bei libri del
settore, il programma ospiterà gli interventi di artisti,
operatori, autori ed editori, che inviteranno bambini ed adulti ad
esprimere la propria creatività in un grande atelier
appositamente allestito per
accogliere il pubblico (a
partire dai 4 anni) intorno
a proposte di pratica artistica in relazione con i libri. Al Museo di Palazzo
Eroli, ragazzi ed adulti potranno partecipare a labo-
ratori in compagnia degli
artisti presso le loro installazioni.
Circa 30 gli appuntamenti
per i visitatori, mentre altrettanti coinvolgeranno i
bambini e i ragazzi, dai nidi fino alla scuola media. Il
festival è organizzato da
IoInvento, in collaborazione con il Comune di Narni,
con il supporto di Sistema
Museo, il sostegno della
Fondazione della Cassa di
Risparmio di Narni e Terni
e di Pagine Si. Per il programma
dettagliato:
www.ioinvento.com.
13
Le opinioni espresse in questa pagina rappresentano
esclusivamente il pensiero di chi le scrive.
14
Sulla famiglia serve
pacatezza... e Spirito
IL PUNTO
Alluvioni: quando
la causa è l’uomo
N
ei miei ricordi di
bambino c’è la tragica
alluvione del Polèsine
(1951), con le sue cronache
sentite di ora in ora alla radio
(non c’era ancora la
televisione). Una piena
eccezionale del Po uscì fuori
dagli argini che erano stati
elevati con il lavoro di
generazioni, ma si rivelarono
insufficienti. Nelle ultime ore,
le popolazioni locali,
lavorando a forza di braccia,
erano riuscite a sopraelevare
gli argini ancora di un metro,
ma non bastò. Si contarono
cento morti e parecchie
migliaia di sfollati, senza
contare i danni materiali.
Ricordo ancora l’alluvione del
4 novembre 1966 a Firenze; e
poi tanti eventi simili, fino
agli ultimi. Tuttavia c’è da
segnalare una differenza. Nel
caso del Polèsine, fu la natura
a soverchiare le difese erette
dall’uomo (gli argini): difese
insufficienti, ma non
dannose. Nei casi più recenti,
fino a quelli dei giorni scorsi,
la realtà è diversa. Qui il
disastro è stato cagionato
proprio dall’opera dell’uomo.
Interi quartieri cittadini
costruiti sul letto dei torrenti;
abbandono di tutte le opere di
difesa passiva, cioè i canali di
deflusso, o semplicemente
dei vecchi fossi scavati dai
contadini che segnavano le
campagne con un regolare
reticolo. Il caso del torrente
Bisagno a Genova è eclatante:
è stato interrato 80 anni fa,
ma allora sbagliarono i
calcoli e il canale
cementificato sotterraneo
risulta troppo piccolo. Ma
questo si sa ormai da almeno
trent’anni, e non si è stati
capaci ancora di fare nulla.
Di casi del genere è piena
l’Italia. Il fatto è che quando
una grande opera pubblica
(ma anche una casa privata)
è mal progettata, ed è fatta
nel luogo sbagliato o nel
modo sbagliato, i danni a
medio e lungo termine
possono essere incalcolabili;
e riparare la situazione può
costare infinitamente di più
di quello che all’epoca
costarono quei lavori mal
fatti. Eppure, sordi a questi
ammonimenti, si continua a
costruire e a cementificare a
tutto spiano. L’avidità di chi
specula sui terreni e sulle
costruzioni non conosce freni
e trova in genere la
condiscendenza degli
amministratori locali,
abbagliati (quando non dalle
tangenti) dalla prospettiva di
“sviluppare” il paesello e la
sua economia. Un suicidio.
Pier Giorgio Lignani
Perugia
Maria Rita Valli
piazza IV Novembre, 6
Perugia
Tel. 075 5727871
[email protected]
Orvieto - Todi
Michela Massaro
Via S. Lorenzo, 18 - Todi
333 9340325
[email protected]
Terni
Elisabetta Lomoro
piazza Duomo, 9 - Terni
Tel/fax 0744 546525
[email protected]
Assisi
Roldano Boccali
Tel. 330 417028
[email protected]
Gubbio
Giampiero Bedini
via Monteverdi,2
Gubbio
Tel. 075 9272116
[email protected]
LA VOCE LETTERE&OPINIONI
Città di Castello
Moreno Migliorati,
piazza Gabriotti,10
Città di Castello
Tel. 075 8550167
[email protected]
C
aro Don Elio,
tengo moltissimo a dirle quanto
sia stato colpito dal suo ultimo
editoriale “Chi ha paura del Sinodo?”
pubblicato su La Voce. Ne apprezzo
particolarmente – oltre che l’acutezza
dell’analisi proposta – la pacatezza
dei toni, oggi così poco usuale
quando si parla di temi che
riguardano direttamente o
indirettamente la famiglia. Come
molti cattolici, mi aspetto molto dal
Sinodo e ne seguo, come posso, i
lavori con la consapevolezza che alla
sua guida c’è sicuramente un grande
Papa. Lo Spirito santo saprà bene
come agire per il bene della sua
Chiesa.
Stefano Di Stefano
Perugia
Il bambino “gonfiato” e il male
del “giustificazionismo”
C
aro don Elio,
non solo io sono in sovrappeso,
ma anche mia moglie, mia figlia, suo
marito e due dei nostri cinque
nipotini. Così, con affettuosa
benevolenza, ci siamo
soprannominati “la famiglia Botero”,
alludendo all’opera di quell’originale
pittore che ha portato l’obesità
nell’arte, rappresentando uomini,
donne e bambini decisamente fuori
misura. Le sue creazioni, dipinte o
scolpite con una surreale ironia, non
esprimono però dileggio o disprezzo,
ma solo simpatia, solidarietà, calma,
quiete e serenità. Ebbene, allibito mi
chiedo che cosa possa avere spinto
quel giovane di Napoli a commettere
una violenza così brutale, inaudita e
ottusa ai danni di un ragazzino
innocente, solo perché “cicciotto”. Se
sei grasso vieni considerato
“inferiore” dai compagni di gioco, e
non solo; sei fuori dai canoni della
moda e della medicina; e quindi il
ragazzino di Napoli era abituato ad
essere preso in giro. Ma questa volta
il dileggio ha preso d’improvviso una
piega feroce: “Ora ti gonfiamo”. In
HUMOUR
Materiale fotografico
- Archivio La Voce
- Enrico Milanesi (Città
di Castello)
- Gavirati (Gubbio)
- Giancarlo Belfiore
ASSOCIATO
ALL’UNIONE
DELLA STAMPA
PERIODICA
ITALIANA
ISCRITTO ALLA
FEDERAZIONE
ITALIANA
SETTIMANALI
CATTOLICI
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
Si raccomanda di non superare
le trenta righe dattiloscritte
Il silenzio sulla Giornata delle bambine
G
entile Direttore,
innanzi tutto, come si dice, absit iniuria verbis,
non intendo assolutamente rivolgere aspre critiche ai
giornalisti: desidero solo fare una calorosa
raccomandazione e richiesta, presa da una
commozione veramente forte
e da un profondo senso di
colpa come accade a qualsiasi
persona sensibile, tanto più se
cristiana, quando scopre e
conosce un’ingiustizia. Oggi,
11 ottobre, è la Giornata delle
bambine: quale rilievo le è
stato dato? Nessuno. Qualcuno
ha fatto rapido cenno
MalalaYousafzai
parlando del Nobel per la pace
a Malala e all’indiano
Satyarthi. Repubblica ha tracciato due bellissimi profili
di queste due persone: Malala, la ragazza di 17 anni,
pachistana, già nota; e l’indiano invece pressoché
sconosciuto. Due persone meravigliose, la ragazza per
il suo coraggio fortemente attivo, tanto da arrivare
all’Onu e parlare dei diritti delle donne all’istruzione;
e l’indiano promotore di bellissime iniziative a favore
della liberazione di minori dalla schiavitù, non solo
due lo immobilizzano, il terzo con la
pistola del compressore d’aria gli
gonfia l’intestino fino a farlo
scoppiare. Quando arriva in
ospedale, è tra la vita e la morte:
tragica, beffarda coincidenza alla
vigilia dell’Obesity Day (Giornata
nazionale per la prevenzione
dell’obesità). È allucinante rischiare
di morire per il gesto di un idiota che
nemmeno sa cosa sta provocando.
L’arrestato non è un adolescente, è
un 24renne sfaccendato; suo padre,
in una intervista sul Web, si accalora
a difenderlo: “Mio figlio è un bravo
ragazzo. È stato solo uno scherzo
finito male”. Frase che aggiunge
stupidità alla storia agghiacciante. A
24 anni prendi in giro un bambino, a
24 anni non sai quello che fai mentre
lo costringi a star fermo e gli abbassi i
pantaloni e prendi la pistola di un
compressore? E tuo padre ti difende,
come se avessi fatto una sciocchezza,
nel suo Paese. Veramente creature che con la loro luce
mettono in ombra le tante brutture oggi presenti nella
vita del mondo. Ma i dati che riguardano la sorte delle
bambine nel mondo oppresse. vendute, schiavizzate,
abusate sono così impressionanti che è veramente
una colpa non diffonderli e non proporli alla
riflessione di chi non li immagina nemmeno e invece
potrebbe fare qualcosa. Ne elenco solo qualcuno:
68.200.000 bambine nel mondo sono costrette a
lavorare; 515 milioni di ragazzine vivono in povertà,
una povertà insopportabile; 125 milioni le bambine e
le donne vittime di mutilazioni genitali; 20.000 al
giorno nuove baby-mamme; non parliamo poi di
quelle violentate, addirittura si compra per 6 euro una
piccola schiava. Una recente indagine dell’Ue
dimostra che perfino in Europa una bambina su tre
ha subìto una qualche forma di violenza fisica (io
spero solo che sia un dato sbagliato). E ancora, la
fonte consultata porta altri dati impressionanti. Allora,
nella Giornata delle bambine, i giornali avrebbero
potuto e dovuto parlarne. Dico, almeno parlarne,
affinché chi può faccia qualcosa: per esempio la
politica e non meno chi ha disponibilità economiche.
Amabilia Diotallevi
Terni
malauguratamente finita non bene.
Purtroppo il “giustificazionismo”,
pronto a scusare i figli come fossero
ancora dei bambini, è molto diffuso.
La conseguenza è che quei figli
davvero non diventeranno mai
grandi: continueranno a galleggiare
nel limbo di un’adolescenza infinita.
Chi sempre giustifica e difende il
proprio figlio in realtà lo condanna a
restare un eterno bambino
incosciente.
Pier Luigi Galassi
Perugia
Disegni di Marcello Cruciani
Direttore responsabile: Elio Bromuri
Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugia
tel. 075 5727871 • fax 075 5731066
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Stampato su carta riciclata
15
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
F
amiglia e scuola tengono
banco. Ancora viva l’eco
della convocazione del 10
maggio a piazza San Pietro,
quando Papa Francesco ha
raccolto una folla di studenti e
docenti per dire una parola
sull’educazione.
Paradossalmente, per farsi capire
dalla nostra Europa
individualista, volle chiamare in
soccorso la sapienza africana:
“Per educare un ragazzo ci vuole
un villaggio”. Il 4 ottobre, in
concomitanza con il Sinodo, sono
state convocate le famiglie. Su
questi due ambiti la Chiesa è in
prima linea da sempre. La
dimensione educativa della vita
ecclesiale ha un cardine nella
famiglia, giustamente
denominata “piccola Chiesa”. È
qui il primo luogo di
trasmissione della fede. La
catechesi organizzata in
parrocchia non sostituisce il
compito educativo dei genitori,
ma lo suppone e lo sostiene. La
scuola dovrebbe avere analoga
consapevolezza. Essa è
importante per una formazione
integrale, che aiuti lo sviluppo di
tutte le potenzialità della
persona. Ma deve farlo
stringendo un’alleanza educativa
con la famiglia, che non può
sottrarsi alla sua responsabilità
originaria e non delegabile. Una
domanda s’impone: come
Per un’alleanza
scuola-famiglia
† Domenico Sorrentino*
rendere operativo
questo binomio, e farne
una leva della grande
avventura
dell’educazione, in un
tempo in cui non ci
sono soltanto problemi
dell’istituzione
scolastica, ma la
famiglia stessa è in crisi?
Obiezione seria. È come quando
ci si ritrova con una situazione di
terremoto, e si va alla ricerca del
punto di sostegno.
Fortunatamente, anche se il
terremoto è in atto, non tutto è
distrutto. Per quanto l’opinione
pubblica sia sollecitata
soprattutto dai casi più critici - le
famiglie in difficoltà, quelle
divise, divorziati risposati ecc. - o
dalle posizioni più estreme come la rivendicazione dei
cosiddetti “matrimoni
omosessuali”: tutte cose
puntualmente elevate all’onore
della cronaca - c’è ancora una
famiglia che regge, chiamata
persino a fronteggiare, come
ammortizzatore sociale, la crisi
economica; e c’è una
scuola che fa il suo
dovere, nonostante le
problematiche attinenti
alla sua “riforma”,
auspicata
spesso in
direzioni
diverse e
contrastanti. Non
riconoscerlo sarebbe
ingiusto. E poi, da dove
ripartire, se non dal bene
che c’è? Semmai è
auspicabile che la
maggioranza silenziosa
esca dal silenzio. I
‘partigiani’ di nuovi modi
di fare famiglia che
finiscono per travolgere il
concetto stesso di famiglia
(e non solo un “modello
antico”), non possono
pretendere di avere ragione solo
perché fanno più rumore. Anche
per la scuola è bene un confronto
aperto e costruttivo. Il confronto
tra le posizioni in campo fa bene
alla ricerca della verità. D’altra
parte, anche nella dialettica la
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SETTIMANALE LA VOCE O CONTATTARCI AL NUMERO 075-5720397.
CAP .................. PROVINCIA ..............
TEL/CELL..............................................
DIOCESI...............................................
Chiesa non
abbandona il
suo stile:
sempre
rispettoso,
sempre
dialogico,
sempre pronto
a cogliere l’anima di
verità che è nell’altro.
Soprattutto, non dimentica che il
bene cresce per attrazione e
contagio. Prima che enunciare il
“principio” della famiglia, la
Chiesa deve mostrarsi famiglia
(ho sviluppato questo concetto in
un recente saggio edito dalla
Cittadella, La Chiesa come
famiglia) e documentare che, a
far famiglia, ci si guadagna: in
vita più gioiosa, più serena, più
vera. Vale anche per la scuola. La
scuola tout court. È il motivo per
cui la Chiesa chiede rinnovata
attenzione della politica non solo
per le scuole di ispirazione
cristiana - oggi in particolare
affanno - ma anche per le scuole
dello Stato. È in gioco il futuro
della società.
* Vescovo di Assisi - Nocera
Umbra - Gualdo Tadino
LA VOCE Perugia .Città della Pieve
16
BREVI
❖ DIOCESI
Consiglio pastorale diocesano
e Veglia missionaria a Olmo
Venerdì 17 ottobre il Consiglio pastorale
diocesano è convocato alle ore 18 presso la
parrocchia di Olmo. Tra i punti all’ordine del
giorno anche l’Assemblea diocesana che
l’Arcivescovo Bassetti intende convocare in
primavera. La scelta del luogo per la riunione è
stata fatta anche per favorire la partecipazione
dei membri del Consiglio alla Veglia missionaria
diocesana. La Veglia, alla quale sono invitati i
fedeli di tutta la Diocesi, si terrà alle ore 21
presso la chiesa di Santa Maria della Speranza Strada Olmo Valle – Olmo (Pg) e sarà presieduta
dall’arcivescovo cardinale Gualtiero Bassetti.
Prima della Veglia, a partire dalla ore 20, i
partecipanti condividerano la “cena povera di
solidarietà” presso i locali della parrocchia.
❖ FRESCOBALDI
L’Istituto musicale ricorda
il fondatore mons. Squartini
Sabato 18 Ottobre
1987 ricorre il 27°
anniversario della
morte di Mons. Pietro
Squartini. Il Capitolo
Cattedrale, la Scuola
Diocesana di Musica
“Frescobaldi”, la
Corale Laurenziana lo
ricorderanno al
Signore nella Messa
delle ore 18 in
Mons. Squartini
Cattedrale. Don
Pietro lasciò
scritto:”Niente di più bello e di più grande
dell’essere prete” e “La musica mi ha molto
realizzato perché l’ho voluta come lode a Dio e
gioia dei miei fratelli presenti nella Liturgia”.
Nel 1937 restaurò la Cappella Musicale
Laurenziana nella Cattedrale di Perugia e ne fu
direttore fino alla morte.. Per una adeguata
formazione dei musicisti collaboratori nella
Liturgia nel 1954 fondò la Scuola Diocesana di
Musica Sacra che ha sede nella ex chiesa Santa
Maria di Colle oggi Auditorium Marianum, in
Corso Cavour Quanti lo conobbero e ancora lo
stimano sono invitati ad intervenire in unione
di preghiera.
❖ CHIESA UNIVERSITÀ
Le origini della
vita e dell’uomo
“Alla ricerca delle origini della vita e dell’Homo
sapiens” è il tema del seminario di studio che si
terrà lunedì 20 ottobre alle ore 18 presso la
chiesa dell’Università di Perugia. Intervengono i
docenti universitari Carlo Cirotto e Mauro
Menichelli; con possibilità di interventi dal
pubblico. Alle 19.30 la liturgia eucaristica.
❖ CONESTABILE
Ciclo di incontri dedicato
alle “Periferie”
L’Istituto Giancarlo Conestabile della Staffa e
Luigi Piastrelli riprende le sue attività pubbliche
con il ciclo di conferenze “Verso le periferie”,
che avrà inizio giovedì 23 ottobre alle ore 17.30
presso l’Oratorio della SS. Annunziata in piazza
Mariotti a Perugia con la conferenza “Il futuro
oltre le crisi. Religioni e culture in dialogo” del
prof. Marco Impagliazzo, presidente della
Comunità di Sant’Egidio. L’incontro sarà
preceduto da una breve presentazione
dell’Istituto e del programma di attività. Per
informazioni: [email protected]
www.conestabile.org.
❖ CLARISSE
AL monastero di Monteluce
riprendono gli incontri
Domenica 26 ottobre, presso il Monastero delle
Clarisse di S. Maria di Monteluce, riprende il II
ciclo di incontri nei quali le sorelle propongono
una riflessione sulle Beatitudini.
L’appuntamento è per le ore 18.00 con la
celebrazione del Vespro, cui fa seguito, alle
18.30, l’incontro e la condivisione. Per chi
desidera partecipare, il monastero è in via
Eugubina, 52. Per informazioni: sr. M. Renata
0755721969 - [email protected]
PONTE FELCINO. Si amplia
e rinnova il teatro-oratorio
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
A teatro, a teatro!
L’
Unità pastorale 19, di cui
fanno parte le parrocchie
di Ponte Felcino e Villa
Pitignano, invita alla cerimonia
della “posa della prima pietra”
dei lavori di restauro e
ampliamento del teatro-oratorio
“Bonucci” di Ponte Felcino,
finora conosciuto con
l’appellativo di “teatrino delle
suore” in quanto attiguo alla
scuola materna “Bonucci”,
affidata da oltre un secolo alle
Apostole del Sacro Cuore. Alla
cerimonia, che si svolgerà
domenica 26 ottobre alle ore 16,
interverranno il card. Gualtiero
Bassetti, il Sindaco di Perugia e
alcuni assessori comunali;
l’evento sarà allietato
dall’esibizione delle società
filarmoniche di Ponte Felcino e
Il progetto per il nuovoTeatro-Oratorio di Ponte Felcino,rendering angolo destro
Villa Pitignano, nonché del
piccolo coro della scuola
materna, e si concluderà con la
messa officiata dal Cardinale. La
due comunità paesane. Il progetto,
I locali, chiusi da decenni,
struttura, realizzata nel 1937 per
elaborato dall’arch. Gino Puletti e dagli
verranno
adeguati
alle
vigenti
merito della nobildonna Caterina
ing. Luigi Tomassini e Simone Fucelli, si
norme di sicurezza e ampliati
Sereni Bonucci su progetto
articola in due fasi contestuali ma
dell’ing. Carlo Cucchia, è
distinte: recupero conservativo del corpo
per avere spazi polivalenti
unanimemente ritenuta di
di fabbrica esistente, con restauro delle
grande pregio architettonico: pur
strutture portanti e valorizzazione delle
nelle modeste dimensioni, infatti,
forme estetiche originarie; ampliamento
il teatro si fa apprezzare per la gradevole
sui due lati longitudinali in maniera tale
legislazione in materia di sicurezza dei
simmetria delle linee, la modernità del
da ricavare, nelle nuove porzioni di
locali pubblici ne aveva decretato la
disegno e la razionalità dei volumi. Fino
fabbricato, sei nuovi ambienti che
chiusura. Oggi, con l’aiuto economico
al 1974 ha svolto egregiamente il
potranno essere utilizzati in maniera
della Cei, è possibile rendere
compito per il quale è stato concepito,
congiunta o separata, conferendo così
nuovamente agibile il teatro e ampliarne
quello di ospitare recite scolastiche e
all’intero complesso una moderna e
la superficie così da trasformarlo in uno
spettacoli teatrali. In seguito, la mutata
razionale polifunzionalità.
spazio polivalente a disposizione delle
DIOCESI. Riprendono a fine mese i corsi
di Formazione all’impegno sociale e politico
C
on la lezione inaugurale del
card. Gualtiero Bassetti si
apre mercoledì 29 ottobre il
secondo anno dei percorsi di Formazione all’impegno sociale e politico (Fisp) promosso dall’ufficio
diocesano per i Problemi sociali e il
lavoro, la giustizia, la pace e salvaguardia del creato.
“Trasformazioni economiche e culturali, ripartire dalla centralità della persona e della responsabilità
etica” è il tema della lezione introduttiva che il Cardinale terrà alle
ore 18 presso il centro pastorale
“Mater Gratiae” a Montemorcino.
La Pastorale sociale propone questo percorso nello spirito del Vangelo e della dottrina sociale della
Chiesa. Il corso - spiega il direttore
dell’Ufficio, mons. Fausto Sciurpa è rivolto prevalentemente ai giovani e ha la durata di due anni, con
una media di 15 incontri all’anno,
al termine dei quali verrà rilasciato
un attestato che certifica la partecipazione e l’impegno. Gli incontri si
terrano a Montemotcino il primo e
secondo venerdì del mese (salvo variazioni, per necessità varie), con
orario dalle 18 alle 20.
Quello che si apre è il secondo an-
Fausto Sciurpa
no del ciclo, e affronterà le seguenti tematiche: “Le radici ideali”: Padri della Chiesa - Magistero e riflessione filosofica; “Etica e politica”:
laicità - pluralismo - modelli etici;
“Società ed economia”: la situazione umbra - nuovi modelli di economia - ecologia ambientale e
umana; “Panorama internaziona-
PERUGIA. Celebrazioni per san Gerasimo
Ortodossi greci in festa
La chiesa di San Gerasimo
L
a parrocchia grecoortodossa di San
Gerasimo, domenica 19
ottobre celebra la festa del suo
patrono. La celebrazione
avverrà dalle ore 9 circa fino
alle 12; dopo la liturgia sarà
offerto un rinfresco. Saranno
presenti il parroco padre
Giorgio, i consoli di Grecia e di
Creta, i fedeli costituiti da
famiglie residenti in regione e
da studenti presenti
all’Università. Il celebrante della
liturgia sarà accompagnato dal
giovane cantore Panaiotis. La
chiesa di San Gerasimo (un
tempo, di Santa Croce), data in
uso dalla diocesi perugina dietro
richiesta del metropolita
Gennadios Zervos, si trova a
Perugia in via Benincasa, una
traversa di via dei Priori
(scendendo, in basso a sinistra),
ed è aperta nell’occasione anche
ad amici cattolici. San Gerasimo,
nato nel 1506 e morto nel 1579,
patrono di Cefalonia, nella
giovinezza viaggia per varie città
della Grecia, quindi approda al
monte Athos dove prende i voti
monastici, poi visita la Terra
Santa. A Gerusalemme viene
ordinato sacerdote e ivi rimane
per dodici anni. In questo
periodo fa un digiuno di 40
giorni sull’esempio di Gesù, poi
passa all’isola di Zane dove
rimane per 5 anni facendo vita
da asceta. Ebbe il dono di fare
miracoli, di cui si hanno
numerose testimonianze. La
comunità parrocchiale grecoortodossa di Perugia è molto
devota al suo Patrono.
le”: quale Europa - politica internazionale e fenomeno migratorio.
Il programma sarà distribuito alla
lezione inaugurale. Per l’iscrizione
occorre rivolgersi all’ufficio di Pastorale sociale a Montemorcino,
strada S. Galigano - S. Lucia 12A,
aperto il lunedì dalle 10.30 alle
12.30 (telefono 075 5750364). Per
quanti hanno frequentato il primo
anno vale l’iscrizione già fatta. L’iscrizione è dovuta, versando la quota di 50 euro (sono previste esenzioni), per chi si iscrive la prima volta. È possibile iscriversi anche via email scrivendo a [email protected], indicando nome, cognome,
età, residenza, recapiti telefonici,
eventuale gruppo, movimento, associazione di appartenenza.
❖ BALANZANO
Inaugurazione della nuova
sede del Patronato Acli
L
a nuova sede del Patronato Acli di Balanzano, in strada
vicinale del Piano Snc, sarà inaugurata sabato 18
ottobre alle ore 16. Interverranno il sindaco di Perugia,
Andrea Romizi, e mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliare
della diocesi. Gli uffici del Patronato Acli di Balanzano sono
ora sistemati in locali moderni, funzionali e accoglienti;
sono ubicati a poche decine di metri dall’uscita della
superstrada E45 e in continua sinergia con il Caf - Centro di
assistenza fiscale, altro servizio importante del movimento.
All’interno dei nuovi locali trova spazio anche il servizio
Immigrati, al quale si rivolge sempre più numerosa
l’utenza per il disbrigo delle pratiche specifiche e per la
risposta alle richieste di assistenza. Il servizio Colf offre
informazioni, consulenza e assistenza per ogni
adempimento relativo alla corretta gestione del rapporto di
lavoro. Lo sportello Famiglia si occupa di informare le
famiglie rispetto agli interventi delle istituzioni locali in
loro favore. Lo sportello Incontra-lavoro si occupa di
intermediazione tra domanda ed offerta. Il direttore della
sede di Perugia, Amedeo Contili, ricorda che il Patronato
Acli fin dal 1947 svolge gratuitamente la propria assistenza,
orientata a promuovere adeguatamente i diritti in campo
previdenziale, assistenziale e socio-sanitario, al servizio di
tutti i lavoratori e i cittadini, fornendo un’efficace attività di
consulenza e orientamento, preparazione e inoltro di tutte
le pratiche previdenziali e assistenziali nei confronti di
Inps, Inpdap, Inail, pubbliche amministrazioni ed enti
locali, per il conseguimento dei propri diritti.
Marta Ginettelli
LA VOCE Perugia .Città della Pieve
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
CITTÀ DELLA PIEVE.
[email protected] 17
BREVI
Le Giornate dello
zafferano, preziosa
spezia di produzione
locale
❖ UNIVERSITÀ STRANIERI
“Il lessico di Luigi
Sturzo”: il libro
Mercoledì 22 ottobre, nell’aula magna
dell’Università per Stranieri, alle ore 16.30,
viene presentato il libro Lessico sturziano,
commento all’opera omnia di Luigi Sturzo, a
cura di Antonio Parisi e Massimo Cappellano.
Aprirà i lavori Giovanni Paciullo, rettore
dell’Università, introdurrà il card. Gualtiero
Bassetti. Intervengono mons. Michele Pennisi
(arcivescovo di Monreale), Fabrizio Figorilli
(Università di Perugia), Marco Impagliazzo
(Università per Stranieri), Mario Tosti (Università
di Perugia), Daniele Corvi (Università Luiss
Guido Carli), Salvatore Miccichè (già
provveditore agli studi di Perugia), Gaspare
Sturzo (Gip Tribunale di Roma). Conclude
Antonio Palazzo, accademico dei giusprivatisti
europei.
S
i terranno da venerdì 24 a
domenica 26 ottobre a Città
della Pieve le Giornate dello
zafferano. La manifestazione,
promossa dall’Amministrazione
comunale e dal “Consorzio per la
valorizzazione dello zafferano”,
offrirà la possibilità di conoscere le
molteplici proprietà di questa spezia
preziosa, attraverso passeggiate per le
coltivazioni della campagna pievese,
potendo anche osservare le fasi di
lavorazione. Si terranno inoltre
mostre mercato, di filati e di ricamo,
laboratori e degustazioni, durante le
quali cuochi esperti illustreranno i
più corretti utilizzi della pianta, che
sarà anche l’ingrediente d’onore per
l’intero fine settimana nei ristoranti
della terra natale del Perugino. La
spezia, originaria dell’Asia Minore, fu
coltivata in Italia e commerciata
come pianta tintoria, soprattutto nel
periodo di sviluppo della civiltà
mercantile del sec. XIII. Tra
Medioevo e Rinascimento lo zafferano
ebbe largo impiego anche in cucina.
La produzione di questa pianta in
Umbria e, quindi anche a Città della
Pieve, è testimoniata dallo Statuto di
Perugia del 1279 nel quale si vietava,
nell’allora contado di Città della
Pieve, la semina della pianta da parte
dei forestieri. Alla fine degli anni ’70
l’agronomo Alberto Viganò impiantò
nelle sue proprietà pievesi alcuni
@
La produzione di questa
pianta in Umbria, quindi
anche a Città della Pieve, è
testimoniata dallo Statuto
di Perugia del 1279
bulbi di zafferano provenienti dalla
Spagna. Da questa esperienza
derivarono in quegli anni altre
coltivazioni condotte da agricoltori di
Città della Pieve, affascinati anch’essi
dalla spezia. Nel giugno 2002, con la
collaborazione dell’Amministrazione
comunale del borgo perugino, della
comunità montana “Monti del
Trasimeno” e della facoltà di agraria
di Perugia, affiancate da altri soggetti,
nasceva il consorzio Alberto Viganò
“Il croco di Pietro Perugino –
Zafferano di Città della Pieve”. L’area
di produzione del consorzio
comprende vari Comuni quali
Allerona, Città della Pieve, Fabro,
Ficulle, Montegabbione, Monteleone
di Orvieto, Paciano, Panicale,
Parrano, Piegaro, San Venanzo,
interessando anche i territori
comunali di Castiglione del Lago,
Corciano, Magione, Marsciano e
Perugia. Lo zafferano coltivato da
questo consorzio è commercializzato
esclusivamente in fili, per garantire la
sua autenticità.
Maria Teresa Cappannini
❖ PERUGIA/1
Libro sugli scavi
sotto la cattedrale
Venerdì 17, alle ore 16.30, presso il Museo
archeologico dell’Umbria, verrà presentato il
volume Perugia. La città antica sotto la
cattedrale di San Lorenzo. I risultati degli scavi, a
cura di Luana Cenciaioli. La pubblicazione
raccoglie in 400 pagine la storia degli scavi dagli
anni 1980 fino ai giorni nostri. I vari capitoli si
occupano della geologia del sito, delle schede
dei materiali romani, della descrizione dei
lavori di scavo, delle terrecotte architettoniche,
dei reperti medievali e rinascimentali, della
ceramica attica, dei materiali lapidei e della
topografia dell’area. Il volume contiene anche
una ricostruzione in 3D di Letizia Cipiciani.
❖ PERUGIA/2
L’Avis di Torgiano celebra 20 anni di attività
D
La torre diTorgiano
omenica 19 ottobre l’Avis comunale di Torgiano celebra la Giornata
del donatore, appuntamento
che quest’anno assume particolare significato ricorrendo il 20°
anniversario dalla fondazione.
“L’appuntamento - afferma la
presidente Rita Paolozzi - è occasione per ringraziare i soci
donatori, che hanno raggiunto
il numero di 230, con un incremento significativo dei giovani
soprattutto in questi ultimi anni.
A loro va il nostro grazie poiché
con altruismo e generosità
compiono periodicamente questo gesto di rara bellezza, oltre a
quella di far crescere la cultura
della solidarietà e della donazione per affrontare il fabbisogno sempre crescente di sangue”.
La giornata si apre alle 8.30 con
il raduno dei partecipanti presso la sede Avis in piazza Baglioni. Alle 9.30 la sede verrà intitolata al socio-fondatore scomparso Amelio Covarelli. Alle ore
10 la sfilata con il gonfalone del
Comune e i làbari delle Avis
partecipanti, accompagnati dal-
la banda “Ciro Scarponi” di Torgiano, muoverà per raggiungere il monumento ai Caduti per
la deposizione della corona di
alloro. Alle 11, partecipazione
alla messa nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, cui
seguirà, presso la sala Sant’Antonio, la manifestazione di consegna degli attestati e dei premi
agli studenti della scuola secondaria di I° grado di Torgiano
per il concorso “Solidarietà e
donazione del sangue”. Seguirà
la premiazione dei donatori benemeriti.
PERUGIA. Il nuovo libro di Giancarlo Faraglia
Ma il cervello “serve” nello sport?
“N
on penso, quindi gioco”. Non è
fisica nelle scuole primarie e secondarie
un ossimoro il postulato che
e Legislazione dell’educazione fisica e Dista alla base de Il campione e
ritto penale sportivo all’ex Isef di Perugia.
l’intelligenza, il nuovo libro di Giancarlo
Attualmente è direttore tecnico della
Faraglia, nato dalla volontà di riflettere
scuola calcio “Don Bosco” di Perugia.
sui meccanismi mentali che regolano le
“Credo che lo sport – sottolinea – sia uno
attività sportive. Si giostraordinario strumenca con l’intelligenza o
to educativo, se ben
con l’istinto? E il ragioutilizzato. Per questo
namento può essere
ne sono innamorato da
veramente utile ai fini
tanti anni. È una rapdel successo in campresentazione della vil campione e l’intelligenza (63
po?
ta, perché insegna ai
pagine, suddivise in 6 capitoli
Faraglia vanta una
giovani il rispetto delle
e correlate di numerose
lunga esperienza nel
regole, il sacrificio, la
fotografie) verrà presentato
mondo sportivo, socollaborazione, il senvenerdì 17, alle 17.30, in sala
prattutto calcistico. È
so della squadra e la
della Partecipazione del
stato calciatore del Pecostante reazione alla
Consiglio regionale, in piazza
rugia e ct della selesconfitta”.
Italia a Perugia. Presenti, oltre
zione umbra di calcio
Da questo lungo perall’autore, l’onorevole
under 18, con la quale
corso di esperienza
Giampiero Bocci,
ha conquistato il titolo
personale, è nata l’idea
sottosegretario al ministero
di campione d’Italia
del libro. “Ho vissuto il
degli Interni, il gen. Domenico
nel Torneo delle Remondo dello sport –
Ignozza, presidente regionale
gioni 1997 in Trentino.
racconta ancora Faradel Coni, e il prof. Gaetano
È diplomato all’ex Isef,
glia – in toto, sia diretMollo, ordinario di Pedagogia
nonché avvocato; ha
tamente, come giocagenerale.
insegnato Educazione
tore, che indiretta-
La presentazione
I
La
copertina
del nuovo
libro di
Giancarlo
Faraglia
mente, da insegnante. Ho così avuto la
possibilità di riflettere sul rapporto tra
l’intelligenza e le attività motorie. L’intelligenza richiede tempo, il tempo del ragionamento, della riflessione, della valutazione. Ma nel calcio, come in qualsiasi
altro sport, ogni azione avviene in maniera istantanea e l’atleta è chiamato a
soluzioni immediate. Il corpo deve rispondere sul momento, deve intuire quello che sta accadendo e decidere l’azione
da intraprendere nello spazio di un attimo. Per questo, ritengo che nello sport
l’intelligenza sia uno strumento inutile,
se non dannoso, a volte. Sul campo siamo
spinti a reagire istintivamente agli stimoli che provengono dall’esterno e a trarne
risoluzioni tempestive”.
Laura Lana
Kiwanis Perugia Etrusca:
fondi per scuola in Malindi
Mario Ciliani è il nuovo presidente del Kiwanis
club “Perugia etrusca”. Il passaggio della
campana del Club dalla precedente presidente
Maria Cristina Tanchi è avvenuto venerdì 10
ottobre al Restaurant relais “La corte di
Hermann” di Castel Rigone. La cerimonia di
passaggio è stata l’occasione per presentare il
Service 2014 a favore della Nursery school
Firmum Majengo in Malindi (fondata da Bruno
Donzelli a Malindi - Kenya diversi anni fa in
ricordo della scomparsa del figlio). “Alla scuola,
che accoglie un centinaio di bambini - spiega
Ciliani - sono stati destinati 1.500 euro. Da due
anni il Kiwanis Perugia Etrusca sta anche
portando avanti il progetto internazionale
‘Eliminate’ con la raccolta fondi destinata alla
vaccinazione di donne affette o portatrici di
tetano. La distribuzione del farmaco avviene in
convenzione con la Caritas italiana”. Ciliani
nell’annunciare il programma futuro ha
sottolineato che proseguirà sulla scia di quanto
già fatto, dedicando sempre maggiore
attenzione alle problematiche dei bambini,
promuovendo incontri con specialisti su temi
quali l’obesità nei bambini, la protezione dei
minori, argomenti quanto mai attuali.
❖ ARNA TEMPLARE
Conferenze e itinerari
guidati nel territorio arnate
Nell’anno in cui ricorre il settimo centenario
della morte del Gran Maestro dell’Ordine del
Tempio Jacques de Molay, il Comune di Perugia
ha colto l’occasione per avviare un progetto di
valorizzazione del territorio arnate con il
contributo del Gal Media Valle del Tevere e la
collaborazione della Delegazione di Perugia del
Fai e delle Associazioni culturali arnati. Tra le
iniziative un ciclo di conferenze dal titolo “Arna
templare”, che ha ricevuto il patrocinio del
Sovrano Militare Ordine di Malta,
dell’Università degli Studi di Perugia, della
Direzione regionale per i Beni culturali e
paesaggistici dell’Umbria, dell’arcidiocesi di
Perugia-Città della Pieve, della Deputazione di
storia patria per l’Umbria e di Italia medievale.
Si comincia sabato 18 ottobre, ore 16, presso la
Biblioteca comunale di Ripa “P. Federici”. Dopo
la presentazione a cura di Paola Monacchia,
presidente della Deputazione di storia patria
per l’Umbria, M. Grazia Nico Ottaviani e Sonia
Merli parleranno su “Perugia nel Duecento:
statuti, territorio e santi”.
LA VOCE Città di Castello
18
BREVI
❖ MONTONE
Incontri di catechesi
con le Clarisse
Domenica 19 ottobre alle ore 18 nella
cappella del monastero di Sant’Agnese
di Montone ricominciano gli incontri di
catechesi e preghiera guidate dalle
suore Clarisse. Il titolo scelto per
quest’anno è “Gli incontri di Gesù”.
Dopo un primo momento di catechesi
a partire dalla Parola di Dio, ci sarà
l’adorazione eucaristica silenziosa.
❖ SANTA VERONICA
Il concerto di
don Giosy Cento
Il noto cantautore di musica leggera
cristiana don Giosy Cento è stato ospite
a Città di Castello della parrocchia di
Santa Veronica. Il sacerdote ha eseguito
un concerto venerdì 10 ottobre nella
stessa chiesa parrocchiale del quartiere
La Tina. Nella serata l’ospite ha
presentato alcuni brani del suo
repertorio, oltre al suo ultimo album
Ho fatto un sogno. Presente
l’associazione “I ragazzi del cielo e i
ragazzi della terra”, da lui costituita
dopo la prematura scomparsa di un
membro dei Parsifal, il gruppo di
ragazzi che accompagna don Giosy nei
suoi concerti. La serata è stata
introdotta dal vescovo mons. Domenico
Cancian che ha sottolineato come la
missione di don Giosy sia in linea con
le indicazioni di Papa Francesco. “La
Evangelii gaudium – ha detto il Vescovo
– ci ricorda come la fede possa essere
anche cantata”. Con il suo carisma e il
ritmo delle sue canzoni, don Giosy è
molto coinvolgente; la sua musica
diventa uno strumento per proporre
momenti di raccoglimento e di
preghiera. “Sono un sacerdote – ha
affermato a inizio serata – e il successo
per me non significa cantare, ma
entrare in sintonia con l’anima di una
persona e poterle presentare il
messaggio del Vangelo”. (F. O.)
❖ LUTTO
Flora Amantini,
sorella di due preti
La settimana scorsa è deceduta a
Roma, dove abitava ormai da tanti
anni, Flora Amantini. Era la sorella più
piccola nata nella famiglia di don
Nazzareno e don Giuseppe. Aveva
svolto la sua professione come
paramedico e si era sempre
contraddistinta per il suo spirito di
altruismo. A don Giuseppe, alle sue
sorelle e a tutti i familiari vadano le
più sentite condoglianze della nostra
redazione.
Vangelo, sorgente di umanità
SCUOLA DI TEOLOGIA.
I corsi del nuovo anno
accademico. La
lezione introduttiva
di mons. Cancian
S
ono riprese il 9 ottobre le lezioni
della Scuola di formazione teologica. L’esperienza formativa iniziata
nel 1977, oggi sotto la direzione di don
Romano Piccinelli, si sviluppa in un percorso di tre anni durante i quali si seguono corsi di Teologia dogmatica e
morale, Liturgia e sacramentaria, Catechetica, Storia della Chiesa e Patrologia.
Quest’anno è stato reintrodotto il quarto anno, riformulato su argomenti che si
sviluppano in maniera unitaria attorno
a temi di stretta attualità della vita del
cristiano e della Chiesa.
Si tratta di 8 lezioni a cadenza mensile
- mentre quelle dei primi tre anni sono
quindicinali -, in cui i relatori affronteranno una riflessione su temi specifici
che riconducono agli Orientamenti pastorali della Cei del periodo 2010-2020
in vista del Convegno ecclesiale di Firenze 2015, del Sinodo sulla famiglia,
dell’Anno dedicato alla vita consacrata.
Dopo il saluto introduttivo del direttore
don Piccinelli, il vescovo mons. Cancian, che quest’anno sarà egli stesso
docente presso la scuola per il corso di
Sacra Scrittura (in precedenza tenuto
da don Nazzareno Marconi), ha presentato una lezione seguendo la traccia
delle linee pastorali Il Vangelo, sorgente di umanità nuova.
Don Piccinelli e mons. Cancian durante il primo incontro
“In un contesto culturale che
disorienta - ha detto il Vescovo è utile considerare le risposte
che il Concilio Vaticano II aveva
dato: risposte ancora attuali
sulla dimensione politica,
culturale e sociale”
S
i è svolto domenica
scorsa in cattedrale il
funerale di mons. Sergio
Susi, deceduto venerdì scorso
dopo una breve malattia
accettata con esemplare
abbandono alla volontà del
Signore. Presieduta dal
Vescovo, la messa esequiale è
stata concelebrata da numeri
sacerdoti e diaconi della
diocesi. Non sono mancati
alcuni ex compagni del
seminario, tra i quali il card.
Antonio Maria Vegliò. Don
Sergio è stato un prete che
credeva nell’amicizia,
soprattutto con i confratelli.
Attualmente don Susi era
parroco in solido presso la
Cattedrale e la parrocchia dei
Santi Florido e Amanzio.
Ancora, era il vicario
giudiziale del Tribunale
ecclesistico diocesano e
giudice del Tribunale
ecclesiastico regionale umbro.
In diocesi svolgeva il compito
di direttore dell’ufficio
diocesano Beni culturali e
delegato vescovile per
l’edilizia di culto. Durante la
celebrazione sono stati
ricordati anche gli altri
incarichi svolti con amore nei
52 anni di vita sacerdotale: è
Ma quale Gesù è quello vero?
R
“In un contesto culturale che disorienta l’uomo - ha detto - è utile considerare le risposte che il Concilio Vaticano II
aveva dato a certi interrogativi; risposte
ancora attuali sulla dimensione politica,
culturale e sociale”. Il Vescovo ha poi
richiamato la parabola del buon samaritano in cui Gesù, “che è soccorritore e
soccorso, si fa uomo e come tale prossimo al fratello bisognoso. Così l’umanità stessa è chiamata in causa: come il
samaritano, non può fingere di non ve-
de il bisogno altrui, ma deve farsi prossimo con gesti operativi di carità che coinvolgano anche altri. Nella mia vita ha detto ancora mons. Cancian - ho
avuto la possibilità di conoscere e vivere al fianco di due persone sante come
beata Madre Speranza e il servo di Dio
Vittorio Trancanelli. Il loro è stato un
esempio di umano e cristiano che vanno insieme; sono state entrambe persone di poche parole, ma con la loro vita
hanno lasciato un segno indelebile dell’amore di Dio”.
Il prossimo appuntamento con la Scuola di teologia è fissato per giovedì 23 ottobre dalle ore 20.45 alle 22.15 presso il
locali del Seminario in via San Girolamo. L’invito del Vescovo e di don Romano è che quante più persone partecipino attivamente, non sprecando questa importane occasione di crescita e
approfondimento.
Sabina Ronconi
La scomparsa di mons. Sergio Susi, una vita
spesa al servizio della Chiesa in tante mansioni
DIOCESI. Riprendono gli incontri al Café teologico
ispondendo alla domanda “Gesù
dei Vangeli è quello vero?” don
Samuele Biondini ha dato il via
agli appuntamenti del Café teologico
di quest’anno. La terza edizione
dell’iniziativa presenta molte novità
per Città di Castello: gli incontri si
terranno nel teatro della parrocchia
di San Pio X e saranno organizzati
dalle Sentinelle del mattino assieme
alle Cellule di evangelizzazione.
Inoltre, in contemporanea alle varie
serate, sarà disponibile un servizio
baby-sitter per tutte le famiglie. Don
Samuele ha esordito presentando
alcune discordanze: per comprendere
il Gesù storico “potremmo indagare
nelle fonti della sua epoca, ma gli
scrittori antichi, di fatto, non lo
nominano”. Il sacerdote ha poi
presentato alcuni testi contemporanei
di successo, che parlano di Gesù, ma
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
quasi tutti scritti da “persone molto
critiche del pensiero ufficiale della
Chiesa”. “Per conoscere il Gesù
storico, pertanto - ha affermato –
dobbiamo basarci innanzitutto sul
Vangelo”. Di seguito ha letto la
“parabola del seminatore”, con la
spiegazione che ne offre lo stesso
Vangelo (Mt 13). Queste, come ha
spiegato don Samuele, sono due
versioni dello stesso passo, ma
raccontate in due ambiti diversi: il
primo testo racconta la parabola così
com’è stata pronunciata dal Gesù
storico, la seconda presuppone il filtro
dell’evangelista, che probabilmente
l’ha annunciata a una comunità
diversa da quella giudaica. Il Café
Teologico continuerà il 3 novembre
con la questione: “Perché far nascere
chi non può sopravvivere al parto?”.
Francesco Orlandini
stato parroco di Giove dal
1962 al 1965, quindi parroco
di Sessaglia dal 1965 al 1976,
vice parroco di Apecchio dal
1965 al 1971. Per un breve
periodo ha svolto il proprio
ministero fuori diocesi, nella
parrocchia di Monteluce a
Perugia. Nel 1977 veniva
nominato parroco di San
Giustino, compito che ha
svolto fino al 1998. Dal 1982 al
1991 è stato vicario giudiziale
aggiunto del Tribunale
ecclesiastico umbro. Nel 1990
fu nominato pro-vicario
generale della diocesi e nel
1991 vicario generale della
Mons. Sergio Susi
diocesi da mons. Pellegrino
Tomaso Ronchi. Mons. Susi ha
ricoperto questo incarico fino
al 2000. Dal 22 ottobre 1991
svolgeva l’incarico di
canonico della Cattedrale.
IN LIBRERIA
Gesù: che cosa voleva, chi era
È
rigoroso lo studio di Gerhard
Lofink Gesù di Nazaret: cosa volle, chi fu (Queriniana, pag. 456,
euro 43); fresco di stampa in italiano,
il testo non presuppone conoscenze
specialistiche, ma si addentra anche
in questioni dibattute dagli specialisti.
Ripercorre la storia di Gesù di Nazaret,
che visse lontano dai centri culturali e
politici del mondo antico. E la sua vita pubblica durò al massimo un anno
e mezzo. Poi fu giustiziato. Ma quei
pochi mesi diedero il via a una grande storia che continua ancor oggi. Com’è possibile una cosa del genere? Chi
fu il Nazareno? Un saggio e geniale
rabbì? Un profeta potente in parole?
Un taumaturgo di particolare successo? Un rivoluzionario sociale radicale? Un carismatico estremamente dotato? O fu qualcosa di più di tutto questo?
L’autore - grande esperto - cerca di in-
dividuare il filo rosso che lega ciò che
Gesù volle e chi Gesù fu, e lo individua
esattamente nel regno di Dio. Il legame tra il Regno e la rivelazione fatta in
Gesù è il contenuto principale e al
tempo stesso il metodo che presiede a
questo libro.
Amore, Chiesa, corpo, Europa, fede,
gay, giustizia, mondo, morte, parola,
poveri, speranza e verità sono invece
le 13 parole attorno alle quali è costruito il testo Parola di oggi. Un orientamento alla luce della Parola del domenicano Timothy Radcliffe (Queriniana, 176, euro 15). L’antologia di testi, curata da M. Teresa Pontara Pederiva, si propone di entrare in dialogo
con il mondo contemporaneo presentando quella rinnovata carica di significato per il mondo attuale che solo la
Parola di Dio e la sapienza del Magistero sanno fornire.
Francesco Mariucci
LA VOCE Città di Castello
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
ALTROCIOCCOLATO.
Il convegno sul
“consumo critico in
risposta alla crisi”
Mangiare sano è...
mangiare con la testa
Le iniziative
D
al 10 al 13 ottobre, nel centro cittadino,
manifestazioni di ogni sorta per
illustrare il concetto di commercio equosolidale. Tra gli incontri culturali, un
convegno sulla proposta di legge nazionale
su questa forma di commercio, e uno sulle
terre ai giovani agricoltori; mostra mercato
del “cioccolato equosolidale e bio”, dove si
poteva vedere la preparazione del cioccolato
dalla fava alla barretta. Nel “Mercato
dell’artigianato di strada e genuino
clandestino” vari prodotti da ammirare. Non
sono mancati appuntamenti dedicati ai
bambini come letture, spettacoli e laboratori
creativi nelle logge di palazzo Bufalini, e uno
spettacolo di burattini promosso dalla
Boteguita. Vi sono stati festival di musica
live, con vari gruppi, nelle due principali
piazze cittadine. Ricordiamo anche due
proiezioni del film Land Rush per le scuole
secondarie, una mostra fotografica, “Donne
di Palestina”, e Arte in movimento, del
Festival internazionale di arte di strada.
Un momento dell’incontro
L’
11 ottobre, nell’ambito dei tanti
appuntamenti che hanno avuto
luogo a Città di Castello per Altrocioccolato, si è tenuto un convegno dal
tema “Mangiare con la testa. Il consumo
critico in risposta alla crisi”. Relatori
Francesco Gesualdi, coordinatore del
centro Nuovo modello di sviluppo di Vecchiano (Pi), e Vittorio Rinaldi, presidente
del consorzio Altromercato; ha mediato il
giornalista Andrea Chioini.
Ad apertura del convegno, Chioini ha sottolineato la necessità di essere consapevoli dei prodotti che arrivano sul nostro
tavolo, della loro produzione e provenienza.
Ha preso poi la parola Franco Gesualdi
evidenziando la realtà di un mondo dove
si spreca, e dove contemporaneamente 3
miliardi di persone vivono con 2 euro
giornalieri. “È nostro compito - ha affermato - accertare la responsabilità dei
meccanismi che conducono a questo, e di
quali ne siano i protagonisti. Importante
pertanto rendersi conto di come arrivino
tanti prodotti alimentari che fanno parte
della nostra vita quotidiana, comincian-
do dal caffè mattutino. Conoscere il loro
percorso, i loro costi di produzione, la retribuzione di chi lavora per produrli, la filiera commerciale”.
Vittorio Rinaldi ha osservato come fare
la spesa sia fare politica, e ha parlato
quindi del consorzio Altromercato, tentativo di esperienza alternativa, costruendo
dal basso in piccole dimensioni: “È importante che vi sia una rete di piccoli imprenditori, ed è importante il collegamento fra produttori e consumatori. Si è
partiti da una parte del mondo povero, ma
anche a Nord vi sono processi che segnalano l’avvicinarsi di una crisi. Nel cercarne la soluzione, è importante osservare la
domanda delle economie locali e proiettare anche sul piano nazionale il commercio equo e solidale”.
Nel corso del convegno è stata anche rilevata la necessità di consumare di meno
e fare una scelta accurata dei prodotti che
si acquistano. In una riorganizzazione
dell’economia, si deve tener conto di produrre meno rifiuti poiché il pianeta non è
più in condizioni di sostenere questo consumo. Evidenziando la relazione tra cibo
e salute, è stato osservato che le coltivazioni intensive alterano il prodotto originale. L’agricoltura deve servire ai produttori per vivere: si è parlato del recupero
della terra distribuendo terre pubbliche a
cooperative giovanili.
Molti gli interventi che hanno posto sul
piano vari problemi, come quello della
conoscenza reciproca e del collegamento
delle varie economie sociali, delle difficoltà poste da tasse e vincoli vari, e altri
ancora.
Eleonora Rose
L’edizione 2014
di Tiferno Comics
C
ontinuano le iniziative della
12a edizione di Tiferno
Comics. In questo fine
settimana il primo appuntamento
sarà la conferenza “Fumetto e arte”
che avrà luogo venerdì 17 ottobre,
alle ore 17, nella sala del camino di
palazzo Vitelli a Sant’Egidio, in cui si
farà il punto della situazione sul
fumetto: “La nona arte delle Muse”
come l’ha definita Gianfranco
Bellini, presidente dell’associazione
tifernate “Amici del fumetto”.
Sabato 18 sarà ospite della
manifestazione lo youtuber
“fuochico”, seguito su YouTube da
quasi 30.000 follower, presente nello
stand del Lucca Manga School.
Ancora sabato nel salone dei Fasti di
palazzo Vitelli sarà messa in scena
“L’apparizione di Marilyn”: la
giovane modella tifernate Lia Conti
sarà trasformata passo dopo passo
in Marilyn Monroe e parteciperà in
seguito all’assegnazione del premio
“Poldo a Città di Castello” a Ivo
Milazzo, nel Museo della tela
umbra. Domenica sarà poi la volta
della premiazione della “Miglior
vetrina a fumetti” e del/della
U
[email protected] 19
BREVI
❖ PARCO TEVERE
Al via la riqualificazione
Sarà completamente riqualificato il Parco
fluviale sul Tevere di Città di Castello grazie
al progetto approvato dalla Giunta, che
prevede interventi per 660 mila euro sia
lungo il fiume che nelle zone limitrofe.
L’assessore alle Politiche ambientali Luca
Secondi spiega come “la chiave di lettura
sia l’accessibilità ambientale e culturale, in
un’ottica d’integrazione nella vita
quotidiana degli abitanti e nei percorsi di
turismo sostenibile”. In concreto i lavori
interesseranno il centro remiero sede del
Canoa club posto lungo l’argine sinistro del
Tevere a porta San Florido, il ponte sul
fiume Tevere lungo via Aretina, l’anfiteatro
presso parco Langer, il laghetto del Parco
dei cigni.
❖ AMICI DEL CUORE
Bobby Solo in concerto
L’associazione cardiopatici Alta Valle del
Tevere “Gli amici del cuore” ha registrato
una massiccia presenza di tifernati in
occasione della “Giornata mondiale del
cuore”. Grazie alla collaborazione delle
infermiere volontarie del Comitato locale
della Croce rossa sono stati effettuati esami
relativi a colesterolo, glicemia, e pressione
arteriosa. “Gli amici del cuore”, soddisfatti
per il successo dell’iniziativa, si sono messi
già al lavoro per organizzare al meglio la
“Serata del cuore” del 25 ottobre, che
vedrà la presenza, al Clover di Lama, del
cantante Bobby Solo. L’incasso della serata,
tolte le spese organizzative, verrà devoluto
dall’associazione per il potenziamento dei
servizi cardiologici dell’ospedale di Città di
Castello. Bobby Solo, che rinuncerà al suo
personale cachet, manterrà così fede a una
promessa fatto lo scorso anno, quando,
mentre transitava nelle vicinanze di Città
di Castello, accusò un malore che lo
costrinse a un breve ricovero al reparto
Cardiologia. In quell’occasione, colpito
dalla professionalità e umanità del
personale medico e infermieristico del
reparto, aveva promesso un concerto per
ringraziare.
❖ AGEVOLAZIONI
Aree non metanizzate
La conferenza stampa di presentazione delle iniziative
migliore cosplay. Nello stesso
pomeriggio di domenica, infatti,
avrà luogo la 4a edizione della gara
di travestimento da personaggi dei
fumetti, mentre in piazza Fanti si
svolgeranno dei giochi di ruolo.
Insieme a tutte queste iniziative, tra
sabato e domenica avrà luogo anche
l’ormai tradizionale mostra mercato.
Come illustrato in conferenza
stampa dagli organizzatori,
quest’anno gli oltre 45 espositori
saranno dislocati tra il loggiato
Gildoni, piazza Matteotti e piazza
Fanti, divisi per settori e generi di
fumetti. Molto spazio sarà dedicato
ai manga, i fumetti giapponesi.
F. O.
Il metodo Montessori raccontato da un’alunna
na scuola marchigiana rende
omaggio a Maria Montessori con un
libro come non ne sono
mai stati scritti prima. Si
tratta di un’esperienza
didattica dell’Icp “Soprani” di Castelfidardo, che
ha portato alla stesura di
un testo sull’educazione
montessoriana raccontata direttamente da un’alunna di oggi.
Sabato scorso il volume è
stato presentato a Città di
Castello presso la sala polivalente della
scuola di San Filippo alla presenza dei rappresentanti di entrambe le Amministrazioni
comunali, della Dirigenza dell’istituto Soprani e di una delegazione di alunni.
@
Il libro nasce dalla comune volontà
dell’istituto scolastico, della Regione
Marche e della casa editrice “Leggere
per cambiare” di testimoniare il valore dell’enorme patrimonio educativo
che rappresenta il metodo Montessori, basato principalmente sull’amore
per i bambini e per i ragazzi.
Messo a punto all’inizio del 1900
presso villa Montesca, dove Alice
Hallgarten Franchetti aveva invitato
l’amica, il metodo educativo venne
sperimentato per la prima volta nelle scuole di Rovigliano e Montesca,
dando vita a un percorso rivoluzionario nel mondo dell’insegnamento e della
pedagogia.
Il metodo, più che mai attuale, mette il bambino al centro del percorso pedagogico educativo rendendolo protagonista della vita e
del futuro lungo tutto il percorso scolastico.
Al centro dell’intuizione montessoriana c’è
la consapevolezza che sia utile concedere ai
bambini la libertà di scegliere e di agire liberamente all’interno di un ambiente preparato, ossia su misura organizzato perché
il bambino possa manifestare la propria autonomia. Ciò contribuirebbe allo sviluppo
ottimale del carattere, in linea con le “tendenze umane” tipiche di ogni fase della crescita. Si favorirebbe così un interesse spontaneo che sviluppa un processo di autoeducazione e autocontrollo.
Il libro, intitolato 11 anni in una settimana,
tra sogno e realtà montessoriana, di Daisy
Petali, edizioni Leggere per cambiare, è un
racconto semplice e ricco al tempo stesso,
fatto di ricordi, storie divertenti è coinvolgente e motivante, e rappresenta la testimonianza di come sia possibile vincere la
sfida educativa.
Sabina Ronconi
Il Consiglio comunale di Città di Castello ha
esteso le agevolazioni per le zone non
metanizzate a ulteriori aree del territorio
di Città di Castello. Con l’approvazione
delle nuove mappe, un numero maggiore
di cittadini può fin da subito usufruire
della riduzione sull’acquisto di Gpl e
gasolio da riscaldamento. Inoltre da
quest’anno farlo sarà più semplice: sarà
sufficiente l’autocertificazione per avere
l’agevolazione. I cittadini possessori di
immobili, per i quali sussistano reali dubbi
o palese incertezza circa l’effettiva
appartenenza a una determinata zona,
possono rivolgersi agli Uffici comunali. Da
quest’anno dunque non ci sarà più
bisogno di rivolgersi all’Amministrazione
ma basterà scaricare il modulo per
l’autocertificazione pubblicato all’indirizzo
http://cdc.etrasparenza.it/archivio16_
procedimenti_0_6999_0_1.html,
compilarlo e presentarlo al fornitore. Nel
sito internet del Comune sono consultabili
anche le nuove zonizzazioni aggiornate.
❖ SCUOLA - TRASPORTI
Prorogati i termini
Sono stati riaperti i termini per usufruire di
contributi per gli studenti che usano il
trasporto pubblico. La Regione dell’Umbria
ha infatti prorogato fino al prossimo 7
novembre il periodo per la presentazione
delle domande che riguardano i ragazzi
anche con disabilità che frequentano le
scuole di primo e secondo grado,
relativamente all’anno 2013-2014. La tratta
passabile di contributo può appartenere ai
percorsi urbani o extraurbani e prevedere
assistenza specialistica per esigenze
peculiari. Il modulo è pubblicato sul sito
internet del comune di Città di Castello
all’indirizzo www.cdcnet.net/infocomune/
bacheca/vista.asp?articolo=4947.
LA VOCE Orvieto .Todi
20
FOTOGRAMMI
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
“Vivo” la comunione dei santi
TODI. Festa di san
La festa d’inizio catechismo per i ragazzi
di tutte le parrocchie di Todi.
Fortunato con
celebrazioni storiche
e religiose. Il saluto al
parroco in partenza
e a quello in arrivo
“C
Alcuni figuranti del corteo storico, svoltosi
dal Duomo fino alla chiesa di San Fortunato
redo la comunione di santi” è
un articolo del Credo che, posto al termine della professione di fede, non ci sembra tra i più centrali, invece ne facciamo esperienza continuamente. La festa di san Fortunato ne
è un esempio tangibile: un’antica radice
che alimenta la fede oggi, unendo elementi di fede, di annuncio e di festa, per
mettere in pratica un cammino comune
tra le parrocchie della città, secondo le
Festa di San Fortunato-Solenne celebrazione della Santa Messa (foto di Giorgio Valdisserri)
indicazioni del nostro vescovo Benedetto.
Sabato 11 ottobre, i ragazzi delle parrocchie si sono ritrovati a fare una festa d’ifisso, di Pian di San Martino, Montemomessa.
nizio catechismo nella sala delle Pietre
Mons. Tuzia ha svolto una profonda lino e Ilci; comunità composta da don
dei palazzi comunali.
omelia e ha presentato il nuovo parroco Francesco Valentini, don Riccardo CecDomenica 12 ottobre il centro storico di
don Francesco Valentini, salutato don cobelli, don Marcello Cruciani, dai semiTodi si è animato di personaggi in costuAndrea e don Darek, il quale lascia le naristi Luca Castrica – prossimo diacono
me medievale che partecipavano alla
parrocchie di Pian di San Martino e Mon- l’8 dicembre – e David Basili.
“disfida di San Fortunato” con gare con
temolino per Massa Martana, e anche il Ultimo atto di questa coinvolgente celel’arco storico: 15 le squadre presenti, conuovo parroco francescano della parroc- brazione è stata l’accensione da parte del
ordinate dall’associazione locale Arcus
chia di Montesanto. Inoltre il Vescovo ha sindaco Rossini della lampada votiva che
Tuder. Nel pomeriggio si è svolto il coresposto il nuovo assetto pastorale per la arde di fronte alla tomba di san Fortunateo storico dal duomo fino alla chiesa del
zona di Todi e presentato la comunità di to. Una nuova stagione per la Chiesa loPatrono per offrire il cero votivo, con la
sacerdoti che, risiedendo nel vescovado cale, che deve avviare quella “converpartecipazione di oltre 250 figuranti, tra
di Todi, avranno cura delle comunità sione pastorale” non più procrastinabicui gli sbandieratori di Grutti - San Teparrocchiali del Duomo, di San Giorgio e le.
renziano e il corteo storico di Castel ToM. C.
Santa Maria in Camuccia, del Ss. Crocidino.
Nella chiesa di San Fortunato si è celebrata la messa presieduta da don Andrea
Rossi, che tra qualche giorno lascia Todi per andare in una nuova Unità pastorale composta dalle parrocchie di Collazzone, Collepepe, Gaglietole e Amnuove generazioni (…). La comunità
meto.
ecclesiale di Todi vive un momento di grande
Lunedì 13 ottobre don
slancio missionario, esito della straordinaria
Alessandro Fortunati, parAssemblea di alcune settimane fa, ma
roco di Acquasparta, ha cesperimenta anche tempi di nuove impreviste
lebrato i primi vespri e aldebolezze (… ). San Fortunato, dona forza a
le ore 21 ha tenuto un’incoloro che cercano Dio e rinnovata generosità
teressante conferenza su
ai cristiani che l’hanno incontrato nel mistero
san Fortunato e il contesto
del Signore morto e risorto! Fa’ vincere la
storico in cui è vissuto.
tentazione dell’ovvio, del già saputo, del già
Il giorno della festa, 14 otconsumato; perché si può in modo banale e
tobre, dopo le lodi mattutisuperficiale consumare anche la fede (…).
Mons.Tuzia durante la celebrazione
ne celebrate intorno al seAbbiamo bisogno di una speranza che valga
polcro del Santo si sono
non solo per le stagioni luminose ed
susseguite le celebrazioni delle messe e
entusiasmanti, ma per tutte le stagioni
ui di seguito, alcuni passaggi
le confessioni. Nel pomeriggio alle ore
dell’uomo. Abbiamo bisogno di una speranza
dell’omelia del vescovo mons. Tuzia
17 - presieduta dal Vescovo e dai sacerche sappia sorreggerci in tutte le ore, anche
per la festa di san Fortunato: “La fede
doti della diocesi - dal duomo si è mossa
le più difficili e buie (…) San Fortunato ripete
è come una fiaccola che riceviamo dal
la processione con la reliquia del Patrooggi: ponete la vostra speranza nel Dio
passato: la portiamo accesa, la alimentiamo
no per giungere alla chiesa di San Fortuvivente, Lui, il salvatore di tutti gli uomini!”.
nel presente e la trasmettiamo al futuro, alle
nato dove alle ore 18 è stata celebrata la
L’omelia di mons. Benedetto Tuzia
Il Corteo Storico con il cero votivo
Q
Al termine della celebrazione, il saluto
del nuovo parroco don Francesco Valentini
ORVIETO. I restauri della chiesa di San Giovenale
Ancora più antica del duomo
o scorso sabato 13 settembre, con
una solenne liturgia, è stata
inaugurata la chiesa di San
Giovenale, una delle chiese più antiche
della città di Orvieto (la sua costruzione
infatti viene tradizionalmente fatta
risalire al 1004, prima ancora
dell’edificazione del duomo), dopo i lavori
di restauro artistico e architettonico
effettuati dalla Soprintendenza per i beni
architettonici e il paesaggio dell’Umbria e
da quella per i beni storici, artistici ed
etno-antropologici dell’Umbria. Oggi
pomeriggio, venerdì 17 ottobre, alle ore
17 sarà invece presentato il complesso
lavoro di restauro, durato alcuni anni,
realizzato e finanziato dalla Presidenza
del Consiglio dei ministri con i fondi
dell’8 per mille dell’Irpef devoluto dai
cittadini alla diretta gestione statale per
l’anno 2007. Questo progetto ha
interessato il restauro dei dipinti murali
dei secoli. XII-XVIII, di intonaci e
L
materiale lapideo nella chiesa di San
Giovenale, restituendo alla stessa una
parte significativa della sua originaria
ricchezza iconografica e una visione e
lettura completa dell’intero palinsesto
raffigurativo. La chiesa, definita da
Pericle Perali “vero museo della pittura in
Orvieto”, presenta opere pittoriche a
partire dalla seconda metà del Duecento
di derivazione cimabuesca (affreschi
presenti nella parte iniziale della chiesa),
che esemplificano la cultura artistica del
XIV e XV secolo per mano di maestranze
attive anche in altre chiese cittadine, a
testimonianza della consistente
produzione artistica legata ai grandi
cantieri, fino ad arrivare agli influssi
esercitati da Luca Signorelli riscontrabili
nei tondi presenti nella navata centrale e
con qualche esempio della cultura
figurativa del XVII secolo. Alla
presentazione dei lavori intervengono,
oltre al vescovo di Orvieto - Todi, mons.
San Giovenale,affreschi della navata destra
Benedetto Tuzia, al sindaco di Orvieto,
Giuseppe Germani, e al parroco di San
Giovenale, don Enrico Bartoccini, il
direttore regionale per i Beni culturali e
paesaggistici dell’Umbria, Francesco
Scoppola, il soprintendente per i Beni
storici, artistici ed etno-antropologici
dell’Umbria, Fabio De Chirico, e la
soprintendente per i
Beni architettonici e
paesaggistici
dell’Umbria, Anna
Di Bene. Durante
l’incontro i direttori
dei lavori
illustreranno le fasi
e i criteri del
restauro:
Margherita Romano
(della
Soprintendenza per
i beni storici,
artistici ed etnoantropologici
dell’Umbria)
tratterà degli
interventi di
restauro effettuati
sull’apparato decorativo pittorico, su
opere vitree dipinte e lapidee, mentre
Valeriana Mazzasette (della
Soprintendenza per i beni architettonici e
paesaggistici dell’Umbria) esporrà gli
interventi compiuti durante il lavoro di
restauro architettonico.
An. Co.
LA VOCE Orvieto . Todi
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
L’uomo, tabernacolo vivente
I partecipanti al Convegno nazionale Adorazione perpetua
Città di Castello, intervenuto al convegno
ha posto in risalto la figura della beata Madre Speranza di Gesù “donna eucaristica”,
che visse un rapporto straordinariamente
intenso con il Santissimo Sacramento sia
nella messa che nell’adorazione. Insegnava che il nostro cuore deve diventare
un tabernacolo vivente.
Gesù, al culmine del suo “amore folle per
l’uomo” - sempre in forma kenotica, come
la sua nascita, passione e morte - resta vivo, vero e presente nell’eucaristia, Lui
Dio, svuotato della Sua gloria, per unirsi,
umile e mite di cuore, povero e Amore Misericordioso, a noi tutti e trasformarci in
Lui. Il cuore dell’uomo è la ‘dimora preferita’ da Gesù; è Lui che, abitando in
quello che chiama “il tabernacolo dell’uomo”, ci trasforma in tabernacoli viventi, in tabernacoli di Dio.
Mons. Mauro Parmeggiani, vescovo di
Tivoli, intervenuto al convegno, ha parlato della sua esperienza durante gli anni
del suo ministero in Roma. Un gruppo sorto in Sant’Agnese in Agone per proporre
Una strada allagata nell’alluvione del 2012
L
pubblicato sul bollettino ufficiale
della Regione dello scorso 8
ottobre. Quindi, le aziende dei
Comuni interessati dall’alluvione
dell’11 e 12 novembre 2012 (nel
territorio diocesano:
Montegabbione, Castel Viscardo,
Baschi, Collazzone, Fratta Todina,
San Venanzo, Castel Giorgio,
Montecchio, Parrano, Fabro,
a Seconda guerra mondiale fu dopo la Grande guerra - una
nuova terribile prova, con la
partenza di molti giovani chiamati a
combattere un conflitto assurdo. Le
popolazioni civili avrebbero subìto i
bombardamenti degli Alleati e le
rappresaglie delle truppe nazi-fasciste.
Mons. Francesco Pieri, vescovo di
Orvieto dal 1941 al 1961, fu
“governatore civile” della città nei
giorni del passaggio del fronte di
guerra, e gli fu attribuito il titolo di
defensor civitatis. I fedeli orvietani gli
riconobbero il merito di aver salvato la
cattedrale e l’antico centro storico dalla
devastazione. Fu invece per lui fonte di
dolore la tragica sorte dei sette
orvietani fucilati dai nazi-fascisti dopo
un processo sommario in una località
non lontana dalla città il 29 marzo
1944, accompagnata da false calunnie
diffuse ad arte. Il dopoguerra si
caratterizzò a livello pastorale per la
ricostruzione morale di un popolo che,
oltre alla terribile esperienza bellica, si
era dilaniato anche attraverso la
guerra civile. A questo scopo furono
❖ DIOCESI
❖ CULTURA
l’adorazione perpetua ai pellegrini del
Giubileo 2000 vive ancora oggi un’intensa attività comunitaria. I frutti che discendono da questa forma di preghiera
sono abbondanti nel mondo: ricomposizione delle famiglie, conversioni, vocazioni, numerose le grazie che il signore
concede.
Domenica 12 i partecipanti sono stati ospiti di mons. Benedetto Tuzia, che officiato
per loro in cattedrale e successivamente li
ha accompagnati alla Porta santa lungo il
percorso penitenziale per lucrare il Giubileo eucaristico straordinario concesso
dalla Santa Sede per il 750° anniversario
del miracolo di Bolsena e della bolla con
la quale Papa Urbano IV istituì per tutta la
Chiesa la festa del Corpus Domini.
Mons. Tuzia, in particolare, ha sottolineato la bellezza di questo incontro, il quale
arricchisce il Giubileo che per la diocesi è
stata un’occasione straordinaria di educazione permanente, portando tra noi una
serie ricchissima di testimonianze.
Antonio Colasanto
Alluvione 2012: prorogata la scadenza per chiedere contributi
S
BREVI
Domenica 19 ottobre si svolge a Orvieto il
Giubileo diocesano del malato e la Giornata del
malato Unitalsi. Alle ore 9 l’accoglienza in piazza
Duomo, alle ore 10 il passaggio della Porta santa,
a seguire alle ore 11.30 la celebrazione della
messa presieduta da mons. Tuzia e alle ore 13 il
pranzo. Alle ore 15.30, incontro in duomo con
numerose testimonianze e la partecipazione del
sacerdote-cantautore Giosy Cento.
S
ono stati riaperti, fino al 6
novembre, i termini del
bando per la concessione di
contributi alle imprese
danneggiate dagli eventi
alluvionali di due anni fa. La
notizia è stata data dalla
presidente della Regione Umbria,
Catiuscia Marini, la quale ha
precisato che l’avviso è stato
[email protected] 21
Giubileo del malato
COLLEVALENZA. Il 5°
Convegno eucaristico
nazionale, promosso dalla
Federazione mondiale
delle opere eucaristiche
i è svolto dal 9 al 12 ottobre a Collevalenza il 5° Convegno eucaristico
nazionale, promosso dalla Federazione mondiale delle opere eucaristiche
della Chiesa, sul tema “Eucaristia, pienezza della iniziazione cristiana”.
Ad accogliere i partecipanti con i saluti di
rito, don Roberto Pedrini, vice presidente
per l’Italia, don Eduardo Moreno Gòmez,
presidente della Federazione mondiale,
don Alberto Pacini, rettore della basilica di
Sant’Anastasia di Roma, padre Agustin de
la Vega Sansano.
“In Italia - ha spiegato don Pedrini - il pioniere dell’Adorazione perpetua può considerarsi don Alberto Pacini. L’eco della
sua esperienza si è diffusa in diverse diocesi: oggi sono 66 i luoghi in cui si tiene
l’adorazione perpetua. Da qui sono nate le
Settimane eucaristiche, occasioni in cui i
sacerdoti, che hanno verificato il gran bene che viene dall’adorazione perpetua, si
adoperano per promuoverla nelle loro
parrocchie”.
Le suore Figlie di Nostra Signora dell’Eucaristia sono protagoniste di questo movimento: una giovane congregazione fondata dalla serva di Dio madre Letizia Zagari in Ercolano (chi scrive fu strumento
del Signore per l’emissione dell’iniziale
decreto diocesano).
Mons. Domenico Cancian, vescovo di
@
Ficulle, Allerona, Orvieto, Todi)
hanno ancora tempo per
presentare le richieste di
contributo. Con la pubblicazione
del nuovo bando la Regione vuole
“assicurare – ha sottolineato la
Marini – la massima attenzione a
tutte le imprese danneggiate e in
difficoltà rispetto ai gravi danni
subiti in un contesto economico
reso complesso da una crisi senza
precedenti”. Potranno beneficiare
delle agevolazioni previste dalla
riapertura dei termini del bando le
imprese industriali, artigiane, di
servizi, commerciali e turistiche
che abbiano già segnalato di essere
state danneggiate dagli eventi
alluvionali, sia quelle che non
abbiano presentato domanda
entro il termine originariamente
previsto, sia quelle che necessitano
di ripresentare domande di
contributo formalmente coerenti
con la procedura tecnicoamministrativa prevista. Le
agevolazioni saranno concesse per
le spese sostenute per il ripristino
delle condizioni di operatività, fino
a un massimo del 75% del danno
subìto nel caso di beni immobili e
strutture produttive, impianti,
macchinari e attrezzature; fino a
un massimo del 60% del danno
subìto per i beni mobili registrati e
ammortizzabili dell’impresa
(automezzi, autobus, mezzi
specifici aziendali). L’ammontare
dei danni, qualora superiore a
30.000 euro, dovrà essere attestato
allegando alla domanda di
contributo idonea perizia
asseverata presso le Cancellerie dei
tribunali competenti per territorio.
La ricostruzione morale di
un popolo dopo la follia bellica
DAL PASSATO AL FUTURO.
La tragedia della Seconda
guerra mondiale
e gli scontri sociali
del dopoguerra
predicate delle missioni popolari ed
effettuate delle peregrinatio Mariae,
come quella della Madonna del
Campione che visitò tutte le parrocchie
della diocesi di Todi. La presenza dei
laici cattolici si fece più viva soprattutto
tramite l’Azione cattolica, diffusa
capillarmente, che ha espresso vette di
santità come i fratelli, servi di Dio,
Mario e Teresa Ferdinandi di cui è in
corso la causa di beatificazione, ormai
Incontro con Sepulveda
Si apre con ospiti d’eccezione la nuova stagione
di incontri letterari a Orvieto, organizzata dal
Comune e della libreria dei Sette - Mondadori,
nell’ambito della 19a edizione de “Il libro
parlante” che quest’anno è inserita nel contesto
di “Orvieto città narrante”. Primo incontro,
domenica 19 ottobre alle 17.30, nella sala dei
Quattrocento del palazzo del Popolo;
interverranno lo scrittore cileno Luis Sepulveda e
il presidente internazionale di Slow Food Carlo
Petrini, che hanno scritto a quattro mani il libro
Un’idea di felicità. Ingresso libro. Info 0763
344436.
❖ TODI/1
Lo sportello studenti
Il liceo “Jacopone da Todi” rinnova per il terzo
anno l’esperienza del “Servizio di consulenza
pedagogico clinica” o “Spazio d’ascolto”. Tale
proposta rappresenta un vero e proprio sportello
a disposizione degli alunni - e, dall’anno scorso,
anche del personale docente e dei genitori - per
affrontare problematiche educative, offrire
consulenze su aspetti che emergono dalla
quotidianità, sostenere e favorire l’evoluzione e
la crescita degli studenti. Le richieste di accesso
allo sportello sono state fino a oggi numerose.
❖ TODI/2
La giornata del Fai
Grande successo a Todi per la manifestazione
nazionale del 12 ottobre, promossa dal Fondo
ambiente italiano contemporaneamente in 120
città del Paese, alla quale la città di Jacopone ha
preso parte per la prima volta grazie al neonato
gruppo Fai locale. Quattro tappe per questa
maratona (lenta), che si caratterizza per
l’apertura di luoghi solitamente chiusi al
pubblico e resi fruibili per l’occasione: le terrazze
della Consolazione, la neviera della Valle, la
chiesa di San Giuseppe e quella di San Filippo e
Giacomo. Quasi 200 partecipanti, in appena
quattro ore, provenienti da Todi, dall’Umbria e
anche da fuori regione; un’ottantina di essi,
rigorosamente su prenotazione e osservando una
serie di attenzioni, sono saliti sopra le cupole del
tempio bramantesco, rimanendo estasiati per la
magnifica vista panoramica. In ognuna delle
tappe si sono registrati apprezzamenti per le
scelte organizzative.
schieramento
socialcomunista.
Così ha scritto
il vescovo
emerito di
Gubbio, mons.
Bottaccioli: “I
nella fase romana. Con
contadini, che
l’avviò della vita politica
si sentivano
democratica, la Chiesa non
negare i
rimase estranea al processo
sacramenti,
che si mise in moto tra il 2
interdetti nel
giugno 1946 e il 18 aprile
fare da
1948, prendendo chiara
Mario eTeresa Ferdinandi
padrini per
posizione a favore della
battesimi e
Democrazia cristiana. Non
cresime, da priori nelle feste patronali,
mancarono forti tensioni tra i
soffrivano dei rifiuti e non capivano i
“parrocchiani contadini”, propensi e
motivi, perché la propaganda
favorevoli al Partito comunista, e i
comunista faceva loro vedere
parroci. Caso emblematico è l’uccisone
nell’adesione al partito il loro riscatto
avvenuta il 23 agosto 1946 del parroco
sociale”. Ormai la società stava
di Pian di Porto di Todi, don Nazareno
completamente cambiando quando,
Lombardi - in passato confinato dal
nel 1961, morì il vescovo Pieri di
regime fascista - da parte del mezzadro
Orvieto, e a Todi nel 1959 si chiuse il
del beneficio parrocchiale.
lungo episcopato di mons. Alfonso
All’indomani delle elezioni del 1948,
Maria De Sanctis iniziato nel 1933.
l’episcopato umbro vide con
M. C.
preoccupazione la vittoria politica dello
LA VOCE Terni.Narni.Amelia
22
BREVI
❖ NARNI - AMELIA
Nuovo ospedale
È stato sottoscritto il nuovo protocollo d’intesa fra
Regione, Usl 2, Provincia di Terni, Comuni di
Narni e Amelia per la realizzazione del nuovo
ospedale comprensoriale di Narni-Amelia. Il
protocollo aggiorna le dotazioni strutturali del
nuovo ospedale armonizzandole con la
riorganizzazione del Ssr (Sistema sanitario
regionale) e ridefinisce il quadro economicofinanziario. I posti letto complessivi saranno 140,
di cui 74 per la riabilitazione, 46 per gli acuti
ordinari e 20 per la Rsa. A questi si aggiungono
14 posti per la dialisi ambulatoriale e 4 per il
pronto soccorso. Il costo totale dell’opera è di
54.980.340 euro. In base al protocollo, l’Usl 2 è il
soggetto attuatore del progetto e dovrà
sviluppare le procedure per l’avvio del project
financing e per gli altri provvedimenti di
competenza.
❖ SPORT
Tre ternani ad Anversa
C’era anche l’Italia - rappresentata da Elia
Colangeli di 14 anni, Francesco Colasanti di 17
anni e il loro coach Luca Laurenti di 25 anni, che
fanno parte dell’associazione sportiva
dilettantistica Tuttingioco Libertas di Terni - allo
European Youth Activation Summit Special
Olympics, evento dedicato ai giovani dal 14 ai 17
anni che si è tenuto ad Anversa (Belgio).
“L’inclusione dei giovani con disabilità intellettiva
nella società attraverso lo sport” è stato il tema al
centro del summit: ha offerto - spiega il direttore
provinciale Special Olympics di Terni, Fabio Casali
- “l’opportunità a 30 giovani leader provenienti
da tutta Europa/Eurasia di confrontarsi sulle
buone pratiche, le idee, le esperienze fatte e le
iniziative da intraprendere, per divenire
facilitatori del cambiamento culturale nei propri
Paesi sul tema dell’inclusione sociale con
l’obiettivo di condurre una dignity revolution rivoluzione per la dignità, che vede lo sport come
formidabile mezzo di integrazione. I ragazzi
hanno partecipato a esperienze sportive
interattive, a momenti di formazione sulla
leadership giovanile, a sessioni dedicate ai social
media e soprattutto si sono impegnati nella
stesura di raccomandazioni e proposte che
hanno avuto il privilegio di illustrare a una
commissione di europarlamentari, direttamente
presso il Parlamento europeo di Bruxelles”.
(Claudia Sensi)
❖ NERA MONTORO
Mega-progetto per Bayer
Il progetto è ambizioso, e prevede che l’impianto
della Bayer di Nera Montoro diventi il più grande,
a livello europeo, per la produzione di lastre
alveolari in policarbonato, con il trasferimento
degli impianti dalla Germania a Nera Montoro. È
stato reso noto che, per la riuscita
dell’operazione, è stato creato un team ad hoc
che coordinerà le varie fasi. A Nera Montoro
attualmente lavorano una sessantina di persone,
ma con questo nuovo progetto si prevede il un
raddoppio dei volumi di produzione, dalle 6 mila
attuali a 12 mila tonnellate all’anno. Il tutto
potrebbe concretizzarsi entro il 2015 che
produrrà un incremento occupazionale di circa
20 unità.
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
Tk-Ast, cresce la tensione in città
Dopo che l’azienda si è
rifiutata di rivedere il
piano industriale. Si va
verso lo sciopero
generale. Interviene il
vescovo Piemontese
L
a trattativa, andata avanti per oltre
un mese, per cercare un accordo
sul piano industriale dell’Acciai
speciali Terni è fallita, nonostante gli
sforzi nella mediazione del Governo e
delle istituzioni umbre. Si torna indietro
al piano industriale del luglio scorso, che
prevede tagli dei costi e in particolare del
personale con 537 lavoratori interessati,
operai, impiegati e quadri dell’Acciai
speciali Terni e delle controllate Società
delle fucine, Tubificio, Aspasiel srl.
In città la tensione cresce e con essa la
preoccupazione di tante famiglie e della
comunità intera. Le cronache di questi
giorni parlano di continue manifestazioni e proteste cominciate con il presidio
delle portinerie, lo sciopero di 36 ore,
l’occupazione dei binari della stazione di
Terni che ha bloccato il traffico sulla linea Roma-Ancona per ore, fino alle manifestazioni notturne per le vie di Terni
dei lavoratori in sciopero, quella presso
la sede di Confindustria Terni dove era in
corso l’ennesima riunione con i sindacati di categoria, all’incendio di alcuni cassonetti e blocco dell’incrocio tra viale
Brin e viale Centurini, da parte dei lavoratori dell’Ilserv, ditta esterna con circa
330 dipendenti che fornisce servizi all’Ast, allo sciopero ‘a scacchiera’ in preparazione di quello generale cittadino
con la manifestazione in piazza con i segretari nazionali di Cgil, Cisl, Uil.
Contestato il sindaco Di Girolamo, le istituzioni e anche i sindacati da parte dei lavoratori durante la riunione straordinaria del consiglio comunale dedicata alla
situazione delle acciaierie.
Segnali di un clima che si fa sempre più
infuocato e che mette a dura prova la coesione sociale di una comunità che si è
sempre mostrata in queste fasi molto
unita e solidale, una coesione della quale anche in questo tragico frangente c’è
davvero bisogno. Mentre si cercano so-
La Grande guerra non fu
solo questione di cannoni
G
rande partecipazione e interesse ha riscosso il convegno storico
promosso dall’Istess in collaborazione con il Centro studi storici di
Terni e l’Istituto per la Storia del Risorgimento, sul tema
“Industria e società durante la Grande guerra. Il ruolo e l’apporto della
città di Terni”. Le relazioni hanno riguardato sia la dimensione
nazionale e internazionale del conflitto sia le vicende locali che hanno
caratterizzato il ruolo e l’apporto della città di Terni. Tutti concordi gli
storici nell’indicare nel 1914 l’anno fatidico che, con le dichiarazioni di
guerra, ha dato il via al più sconvolgente cambiamento della vita e
della società europee.
Si sono approfondite le dimensione tecnologica del conflitto (gen.
Basilio Di Martino) e la produzione bellica con specifico riferimento
alla Soc. Terni (prof. Ruggero Ranieri) e al ruolo della Règia fabbrica
d’armi di Terni (gen. Aldebrano Micheli). Ma sono anche tutti stati
d’accordo nel rilevare che la storia della Grande guerra non può ridursi
alla storia dei suoi nuovi ed enormi potenziali bellici (prof. Romano
Ugolini), perché ne sono aspetti essenziali anche la mobilitazione civile
del “fronte interno” in cui donne, bambini, associazioni e movimenti si
sono mossi per alleviare le sofferenze dei soldati al fronte e delle
popolazioni nei villaggi e nelle città. È su questi aspetti che si è
soffermato soprattutto il convegno, con le comunicazioni degli storici
locali: Luigi Corradi ha illustrato l’importanza delle teleferiche di
montagna e il sacrificio del concittadino Alessandro Corradi e delle
“portatrici carniche”; Elisabetta David ha presentato l’intensa opera di
assistenza ai feriti al fronte della crocerossina Margherita Incisa di
❖ NARNI
luzioni dalla politica con altri vertici alla
presidenza del Consiglio con il sottosegretario Delrio, il ministro Guidi, la presidente della Regione Marini e il sindaco
Di Girolamo interviene di nuovo il vescovo Piemontese che invita “a riaprire il
dialogo tra le parti interessate su basi
della giustizia e dell’equità, evitando irrigidimenti pericolosi. Si promuova una
riflessione seria che favorisca l’avvicinamento delle posizioni verso l’attenzione
alla persona, al bene comune oltre che
all’interesse della ThyssenKrupp” (a pag.
5 l’intervento di padre Piemontese).
La Marini, riferendo in consiglio regionale, ha ricordato che “sul tema dell’assetto proprietario, il governo deve capire
se ci può essere un’accelerazione nel
passaggio di proprietà”.
Le reazioni del mondo cattolico
D
ue relazioni hanno segnato un prezioso apporto ai lavori
del convegno. Quella del prof. Agostino Giovagnoli,
dell’Università Cattolica di Milano, ha illustrato il complesso
dibattito teologico-culturale che animò in quegli anni il mondo
cattolico in riferimento sia alla scelta neutralista/interventista
sia alla valutazione stessa della guerra. L’altra relazione era
quella del responsabile dell’ufficio Ricerche del Servizio
internazionale della Croce rossa italiana, ten. col. Andrea
Pettini, che, nell’illustrare con ampiezza di documentazione
fotografica l’opera della Croce rossa nella Prima guerra
mondiale, ne ha spiegato i metodi e gli obiettivi di azione,
allora come oggi: essi consistono nell’adoperarsi affinché “il
cerchio affettivo” possa chiudersi, cioè affinché le famiglie di
feriti o di morti possano sapere la sorte dei propri cari di cui
hanno perduto ogni contatto; silenzio che fa vivere gli uni e gli
altri in angosciosa attesa.
Camerana; Marcello Marcellini ha riferito, sottolineandone l’alto
significato politico, sui lavori di maglieria e uncinetto delle donne
ternane per impedire la morte per congelamento dei soldati inchiodati
in inverno in trincea nella terribile guerra di logoramento in cui si
scomparve la speranza di una “guerra lampo”.
Il vescovo Giuseppe Piemontese, nell’aprire i lavori, ha sottolineato
come la guerra sia solo “follia”, non abbia alcuna giustificazione e non
produca che dolore, odio, morte. Il centesimo anniversario della Guerra
non deve perciò essere una “celebrazione” ma solo una necessaria
riflessione per tutti.
Cura degli spazi pubblici
Zittire le idee non è democrazia
Un rapporto nuovo tra cittadinanza e pubblica
amministrazione è quello avviato a Narni con il
Regolamento sulla collaborazione per la cura e la
rigenerazione dei beni comuni urbani, un testo
innovativo che rappresenta l’applicazione
concreta del principio costituzionale di
sussidiarietà. Un patto di collaborazione tra
cittadini, costituiti in associazioni o gruppi
informali, e amministrazione, al fine di gestire e
curare gli spazi pubblici. Si prevedono interventi
di cura e rigenerazione di luoghi della città, la
promozione dell’innovazione sociale e dei servizi
collaborativi tra cittadini, attività per la
promozione della creatività e dell’espressività. Le
proposte di collaborazione possono essere
avanzate da parte di gruppi di cittadini oppure
sarà la stessa Amministrazione a proporre dei
progetti di collaborazione alla cittadinanza. Nelle
prossime settimane il Regolamento verrà
divulgato allo scopo di redigere dei primi patti di
collaborazione; verranno organizzare riunione e
manifestazioni pubbliche.
suali, l’adozione di minori da parte di coppie dello stesso sesso e manifestare invece che l’unico vero matrimonio sia quello tra uomo e donna, società naturale così come scritto anche nella nostra Carta
costituzionale. Un modo civile, rispettosissimo delle idee altrui, non fragoroso e
quindi non arrecante alcun fastidio a
chicchessia.
Purtroppo, solo per contrasto alla suddetta pacifica manifestazione, si sono radunate appositamente decine di persone appartenenti a gruppi favorevoli ai matrimoni tra persone dello stesso sesso e hanno cominciato a fischiare e a contestare in
vario modo quello che stava accadendo.
Non è accaduto nulla che abbia turbato
l’ordine pubblico, anche per la presenza
della forza pubblica; però è l’intenzione di
impedire la manifestazione pubblica del
pensiero altrui che non va bene, e bisogna
“Sentinelle in piedi” a Terni
E
ro convinto che a Terni non sarebbe mai accaduto ciò che invece sta
accadendo in altre città di Italia,
purtroppo non poche.
In piazza della Repubblica si sono radunate alcune decine di persone appartenenti al movimento “Sentinelle in piedi”
per leggere un libro rimanendo appunto
in piedi, a due o tre metri di distanza l’uno dall’altro: questo il loro modo di manifestare contro il matrimonio tra omoses-
opporsi fin da principio a comportamenti anti-democratici.
Ciascuno ha il diritto di esprimere pubblicamente le proprie idee, e non deve essere disturbato in alcun modo. Chi ha un
pensiero contrario, organizzi a suo piacimento un’iniziativa in altro luogo o in altro momento. È un brutto segnale, pericoloso per la democrazia e in genere per
una convivenza civile, il voler zittire l’avversario. Principiis obsta, dicevano gli antichi: bisogna fare di tutto affinché certi
comportamenti negativi vengano condannati subito e non si ripetano più.
Le idee si esprimano liberamente e poi si
confrontino nei luoghi deputati e nei modi idonei, tanto più che la materia è fortemente delicata perché appartiene a una
concezione antropologica sulla natura e
sui fondamenti dell’umanità.
Nicola Molè
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
LA VOCE Terni.Narni.Amelia
DIOCESI. La veglia
per il Sinodo dei
vescovi sulla famiglia
Vicini nella preghiera
S
Convegno su artigianato
“Preghiamo tutte le famiglie,
in particolare per quelle in crisi,
per quelle colpite dalla disoccupazione, per quelle in ansia
per la vertenza Ast”
come i lavori dei Vescovi “manifestano
interesse, preoccupazione, amore della
Chiesa per la famiglia. Anche interesse
nostro per la famiglia; tutti noi che abbiamo sperimentato il calore e la bellezza di vivere in una famiglia, e famiglia
cristiana, vorremmo far percepire la nostalgia di una vera famiglia. Di fronte ai
cambiamenti culturali, sociali, politici
degli ultimi cinquant’anni, che hanno
portato al mutamento della concezione,
della natura e del valore di istituzioni
di S. Pietro, il coro di S. Maria
del Rivo, il coro di Attigliano,
il coro Dona nobis S.
Cristoforo, il coro dei bambini
di San Cristoforo, il coro Cai
Terra majura del Club alpino,
il coro di Arrone “Don Dante
Brizi”. Sarà anche quest’anno
una festa. “Canta e cammina.
Che significa camminare?
Andare avanti nel bene,
progredire nella santità. Se
progredisci è segno che
quali il matrimonio, la famiglia, il divorzio, la convivenza, l’aborto, il ‘genere’, la
Chiesa sente il bisogno di comprendere
e approfondire questi temi. Mentre annuncia il Vangelo della famiglia, vuole
trovare e proporre vie di misericordia e
di amore a ogni uomo e donna dei nostri
giorni, che si trova in situazioni difformi
dal Vangelo” ha concluso il Vescovo.
Anche le intenzioni di preghiera, lette da
alcune coppie di sposi, hanno avuto
un’attenzione per le famiglie che si trovano nella precarietà per mancanza di
lavoro, per le famiglie dei dipendenti dell’Ast “perché riconoscano in queste sofferenze l’immagine di Gesù in croce, l’unico che con la sua presenza può rafforzare l’unità della famiglia, nucleo fondamentale della società”.
Elisabetta Lomoro
La chiesa di San Cristoforo
cammini, ma devi camminare
nel bene, devi avanzare nella
retta fede, devi progredire
nella santità. Canta e
cammina”. Così esorta
sant’Agostino in uno dei
Discorsi. Per onorare l’invito
di sant’Agostino, tredici
compagini si alterneranno sul
proscenio del presbiterio
della chiesa nuova di San
Cristoforo, con una varietà di
espressioni e di generi vocali
diversissimi e, a volte,
imprevedibili. Alle 18 le
corali, unite, canteranno alla
messa. La manifestazione
rientra nell’ambito delle
iniziative per la festa dei
patroni Cristoforo e Lorenzo,
che si concluderà domenica
con il mercatino dei dolcetti a
favore dei poveri.
IN BREVE
Festa del patrono san
Gemine con messa
presieduta dal Vescovo
C
❖ AMELIA
❖ GUARDEA
❖ SANGEMINI
on la devozione che da sempre la
comunità di Sangemini riserva al
suo patrono san Gemine, monaco
dell’VIII secolo, è stato ricordato questo
testimone e martire della cristianità.
Originario della Siria, figlio di genitori
pagani, si dedicò alla vita militare
seguendo le orme del padre. Poi, con
la guida di alcuni monaci, scopre il
Signore, lo incontra e diventa cristiano
chiedendo il battesimo. Diventò un
eremita e si trasferì in Italia: prima a
Fano, poi a Spoleto e infine a
Casventum, l’odierna San Gemini.
Anche il vescovo Giuseppe
Piemontese, che ha presieduto la
solenne celebrazione nel duomo di
Sangemini, ha ricordato la storia di
questo santo, che rappresenta “un
modello e proposta per tutti noi in
qualunque situazione ci troviamo,
perché abbiamo bisogno di diventare
sempre di più cristiani e assomigliare a
Gesù, che ci ha chiamati e ci dice di
seguirlo come ha fatto san Gemine,
pieno di fedeltà nella sua vocazione di
cristiano, senza pretendere che gli altri
l’accettassero e le condividessero. Oggi
BREVI
Dal pomeriggio del 24 ottobre al pomeriggio del
26, la Vicaria di Amelia propone un weekend per
giovani dai 18 ai 30 anni, dal tema “Tu sei
prezioso”. L’obiettivo è aiutare i giovani a
scoprire l’immenso valore che ciascuno di loro ha
agli occhi di Dio. L’incontro si terrà a Macchie di
Amelia nella struttura di accoglienza
parrocchiale. Per prenotare: padre Mauro 0744
988160, padre Simone 0744 970010 oppure
inviare un’email a [email protected]. Per
saperne di più: www.fraternitavocazionista.it.
TERNI. Si svolge sabato la 28a Rassegna
delle corali del territorio, che sono ben 13
abato 18 ottobre alle ore
15 si svolgerà nella
chiesa di San Cristoforo
la 28a Rassegna delle corali di
Terni, alla quale
parteciperanno il coro Kralika
Mira, il coro interparrocchiale
di Vallo di Nera, la corale del
Cuore, il coro dell’oratorio di
Nostra Signora di Fatima, il
coro Musin Kanto, il coro di
Giulia e coro del santuario S.
Francesco di Piediluco, il coro
[email protected] 23
Weekend per giovani
C
entinaia di persone hanno
partecipato nella cattedrale di Terni alla veglia di
preghiera per il Sinodo sulla famiglia, presieduta dal vescovo
Giuseppe Piemontese. Una preghiera che ha unito famiglie provenienti da diverse parrocchie,
movimenti e associazioni della
diocesi per condividere un momento forte di comunione con la
Chiesa universale.
In questo particolare momento
che sta affrontando la città di Terni e tante delle famiglie che in essa vivono, il pensiero del vescovo
Piemontese è stato dedicato in
maniera specifica per le famiglie
dei lavoratori dell’acciaieria che
rischiano il posto di lavoro.
“Questa sera - ha detto il Vescovo
- preghiamo in comunione con la
Chiesa cattolica per tutte le famiglie, e in particolare per quelle
della nostra Chiesa particolare, per quelle in crisi, per quelle sull’orlo della separazione, per quelle colpite dalla disoccupazione, per tutte le famiglie in ansia per
la vertenza Ast, per tutti coloro che temono o rischiano di perdere il posto di lavoro e quindi la serenità. La nostra preghiera è di sostegno a loro, alle loro
preoccupazioni e difficoltà, e in questo
modo manifestiamo la nostra solidarietà
e vicinanza, così come a tutte le situazioni difficili della nostra Chiesa particolare, che sono quelle che colpiscono le famiglie della porta accanto. Che il Signore
voglia esaudirci per intercessione di Maria, perché faccia sorgere nel nostro cuore una luce nuova, una speranza nuova
verso un mondo migliore”.
In riferimento al Sinodo sulla famiglia che
si sta svolgendo a Roma, ha poi aggiunto
@
❖ ACR
- ha aggiunto - in una società
multiculturale e multireligiosa, dove si
convive con altre tradizioni, occorre
tanto amore e rispetto, al di là delle
diverse opinioni o concezioni religiose.
In questo paese che deve il suo nome
a san Gemine occorre seguire le
indicazioni di amore, di rispetto, di
attenzione, solidarietà gli uni verso gli
altri. La vostra comunità si fonda
sull’annuncio evangelico, che è
necessario custodire, coltivare e
arricchire impegnandosi a trasmetterlo
alle generazioni future come il Signore
ci chiede”. Infine il Vescovo ha rivolto
un pensiero alla difficile situazione che
sta vivendo la città di Terni; un
richiamo “alla responsabilità di chi ci
governa a darci tempi di concordia, di
pace e di benessere. Nel momento
difficile che si vive, dobbiamo insistere
con la preghiera perché illumini le
menti di coloro che devono decidere
per trovare soluzioni giuste per tutti,
perché ci aiuti a diventare migliori e
doni il benessere alla nostra città a
tutti soprattutto poveri”. (E. L.)
festa del Ciao
a Gabelletta
L
a festa diocesana del Ciao,
festa che idealmente dà il
via alle attività di formazione
dell’Azione cattolica, si terrà
sabato 25 ottobre alle ore
15.30 presso i locali della
parrocchia di Gabelletta con la
celebrazione della messa alle
ore 18 e la conclusione alle
ore 19. La festa non è un
semplice momento ludico
riservato ai ragazzi che
partecipano ai gruppi
dell’Azione cattolica, ma un
momento di catechesi “fuori
dagli schemi” aperto a tutti
coloro che, tra i 6 e i 14 anni,
vogliono partecipare. “In
questa occasione in
particolare - spiega Tommaso
Sereni responsabile dell’Azione
cattolica ragazzi - vorremmo
far capire ai ragazzi la bellezza
del collaborare insieme e lo
scoprire che non sono soli in
quanto gruppi di Iniziazione
cristiana in una diocesi”.
L’associazione culturale Novam vitam, con il
patrocinio del Comune di Guardea, organizza il
convegno “La spiritualità dell’artigiano nella
società. L’artigiano alla luce del magistero sociale
della Chiesa: Rerum novarum e Quadragesimo
anno” che si terrà il 18 ottobre nella sala
consiliare alle ore 15.30. Una riflessione sulla
spiritualità dell’artigiano, sul suo ruolo all’interno
della società e sul rapporto tra artigiano e Chiesa,
con lo scopo di ritrovare il reciproco rapporto tra
Chiesa e artigianato per un’economia etica,
contro una globalizzazione selvaggia che fa della
persona uno strumento, indifferente alla persona
stessa, alla famiglia e alla società. Interverranno:
mons. Giuseppe Piemontese vescovo di Terni,
Narni e Amelia, padre Miguel Coll Moscardò,
docente di Storia della Chiesa moderna presso la
Pontificia università gregoriana, oltre ad
agricoltori e artigiani.
❖ LOGO D’ORO
La poesia di Ceccangeli
Presso l’auditorium di palazzo Gazzoli, si è svolta
la premiazione della 14a edizione del premio
letterario nazionale “Città di Terni - Logo d’oro”,
riservato a opere in lingua e vernacolo delle
diverse sezioni: poesia, racconto, libro edito,
elaborati studenti autonomi e scuole. Premiata
anche l’opera Fine della corsa del poeta ternano
Romeo Antonio Ceccangeli. Riferita a Maurizietto,
personaggio ternano da molti conosciuto come
quel ragazzo, “piccolo uomo”, che tante volte
abbiamo visto correre per le vie della città senza
una precisa meta, la poesia del Ceccangeli spinge
a riflettere, a interrogare i nostri sentimenti, la
nostra coscienza perché l’indifferenza è l’“eresia”
prevalente dei nostri giorni. Un’eresia omologata
- per dirla con Papa Francesco - dalla società
globalizzata, che giudica la persona non per ciò
che è, nel rispetto della sua dignità, ma solo per
come appare, per il suo efficientismo, per il suo
individualismo, il suo sfrenato egoismo.
Grande festa a Configni
per san Karol Wojtyla
M
ercoledì 22 ottobre la
Chiesa cattolica celebrerà, per la prima
volta da santo, la memoria di
Giovanni Paolo II, Papa tanto
amato e conosciuto. In quest’occasione nella parrocchia
di Santa Maria Assunta in Configni si farà una grande festa.
Per speciale privilegio, la comunità ha ottenuto una reliquia del santo Papa. Nella
chiesa è stato allestito il luogo
per collocare la reliquia, oltre
a un ritratto del Santo realizzato dall’artista polacca Magorzata Kowalska. Davanti a
questa reliquia e davanti all’immagine possiamo venerare il santo Wojtyla chiedendo
anche la sua intercessione per
le nostre preghiere.
Un grazie anche al sindaco,
Angeloandrea Angelici, che ha
accolto con gioia la proposta di
questa festa che vedrà anche
l’intitolazione di una delle centrali vie del paese a San Gio-
vanni Paolo II. La cerimonia
avrà inizio alle ore 18 e sarà
presieduta dal vescovo mons.
Giuseppe Piemontese, che fin
da ora desidero ringraziare, a
nome personale e di tutta la
comunità.
Dopo la parte civile seguirà la
celebrazione religiosa, con
l’ingresso della reliquia nella
chiesa parrocchiale, la benedizione dell’immagine del santo Papa, la messa presieduta
dal vescovo Piemontese e alla
fine bacio della reliquia e rinfresco offerto a tutti.
Tutta la festa sarà accompagnata dalla banda musicale
“Adamo Cucchi”. Durante la
liturgia canterà il coro polifonico di Configni e Lugnola. La
festa è stata realizzata con il
contributo di Consiglio pastorale, confraternita del Santissimo Sacramento, comitato di
festeggiamenti, Pro loco “Rinascita” di Configni, Comune.
Il parroco don Jacek Jung
LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo
24
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
BREVI
❖ DIOCESI
Incontri di spiritualità
Ricordiamo che si stanno preparando in diocesi
le seguenti esperienze spirituali di tre giorni: dal
13 al 16 novembre, Ipg per ragazze (oltre i 18
anni); dal 27 al 30 novembre, Corso di cristianità
per donne. Per informazioni e iscrizioni,
rivolgersi presso la Curia diocesana o le rispettive
parrocchie.
❖ MAGIONE
Uno degli incontri dell’associazione “Pro familia” di Palazzo di Assisi
Concerto medievale
Domenica 12 ottobre, in trasferta al castello di
Montecolognola (Magione), i musicisti di Assisi si
sono esibiti in un concerto dal titolo “Amor mi fa
cantar”, antologia di suoni e poesie del Trecento
italiano. Il palinsesto ha trovato pertinente
“location” nel borgo fortificato che venne
costruito dagli abitanti di Pian del Carpine
(antico nome di Magione) tra il XIII e il XIV
secolo.
❖ BANCA DEL TEMPO
Pronti ad aprire i “conti”
Presso la sede Cesvol di S. Maria degli Angeli si è
tenuta una prima riunione del comitato
promotore della Banca del tempo che si
propone di istituire anche nella nostra zona
sociale (Assisi, Bastia, Bettona, Cannara,
Valfabbrica) uno strumento di “reciprocità
solidale” già presente in Italia dal 1988 in 400
territori. Trattandosi di una iniziativa coerente
con la vocazione storica della terra francescana,
esistono i presupposti perché possa formarsi e
crescere anche localmente. Lo scopo è dare
tempo e riceverne altrettanto in cambio, come
se fosse un conto corrente espresso in ore.
❖ ASSOC. FORTINI
Programma annuale
La recente assemblea dei soci della “Arnaldo
Fortini” ha approvato il programma proposto da
Carlo Angeletti per i prossimi mesi. Si vedrà, in
primo luogo, un convegno sui problemi e le
prospettive del turismo per recuperare il livello
di qualità delle offerte. Seguiranno importanti di
approfondimento sull’argomento
dell’antiquariato, svolto dagli esperti Ennio e
Piero Riccardi; sull’arte del restauro, spiegata da
Sergio Fusetti; sul rapporto tra etica e politica,
affidato all’avvocato Mario Tedesco, e sugli
aneddoti del Calendimaggio raccolti e riferiti da
Francesco Frascarelli. La scelta di impegnare
risorse autoctone presenti nella città tende a
valorizzare la potenzialità del corpo sociale e a
risvegliare l’interesse per il bene comune. È
prevista inoltre l’attivazione di corsi di danza in
collaborazione con la scuola “La Rondine” di
Carla Brizi.
❖ POLIZIA
Festa in cattedrale
Per la prima volta, è stata scelta dal questore
Carmelo Gugliotta la città di Assisi per celebrare
la festività di san Michele arcangelo, patrono
della polizia. La cerimonia religiosa è stata
officiata nella cattedrale di San Rufino dal
vescovo Domenico Sorrentino alla presenza del
sottosegretario agli Affari interni Giampiero
Bocci, del nuovo prefetto di Perugia Antonella
De Miro, del sindaco Claudio Ricci. Il
commissario Francesca Domenica Di Luca, tra i
premiati per merito nella successiva cerimonia
civile, ha sottolineato l’importanza del
momento, che rafforza il clima di amicizia e di
stima che la popolazione riserva all’intera
struttura della pubblica sicurezza.
❖ 4 OTTOBRE
Renzi, il 5° premier
Nella giornata del 4 ottobre (75° anniversario di
san Francesco patrono d’Italia), per la quinta
volta dalla istituzione della festività, il presidente
del Consiglio Matteo Renzi ha partecipato alla
celebrazione religiosa e ha rivolto il consueto
“Messaggio all’Italia”, teletrasmesso dalla prima
rete della Rai. In precedenza rispetto a Renzi,
solamente quattro dei suoi predecessori sono
giunti in Assisi nella stessa ricorrenza: Amintore
Fanfani (1962), Giulio Andreotti (1977), Romano
Prodi (1998), Enrico Letta (2013).
a cura di Pio de Giuli
Al servizio della famiglia
L’
interesse mostrato dal Sinodo
vaticano al complesso tema della famiglia sembra trovare un
corrispettivo locale nel percorso del Sinodo diocesano, che può oggi avvalersi
di
uno
strumento
di
lavoro
(Instrumentum laboris) particolarmente
attento - nella suddivisione delle varie
“aree” di impegno pastorale - al nucleo
familiare, alle comunità familiari, alla
parrocchia intesa come famiglia di famiglie.
Tra i punti critici individuati dal vescovo
Sorrentino emerge, nel contesto di una
società “liquida”, la crescente fragilità
della famiglia.
A questo punto pare giusto considerare
che la Chiesa e la comunità diocesana
hanno comunque tentato di superare
rassegnazione e ‘attendismo’. La riprova
viene offerta dal potenziamento graduale della Caritas (recente la celebrazione
dell’anniversario del Centro di prima accoglienza), dallo sviluppo dell’Istituto Serafico, dalla realizzazione di una rete
protettiva attraverso istituzioni parroc-
DIOCESI. L’attenzione al
tema famiglia al Sinodo
diocesano ha un precedente
nell’associazione “Pro
familia”
chiali e interparrocchiali diffuse.
Giova rimarcare che nel 1992, per iniziativa di alcuni laici, fu costituita presso
Palazzo di Assisi l’associazione Pro familia con l’intento di promuovere, in contatto con l’apposito Ufficio diocesano, la
dignità della famiglia attraverso iniziative, seminari e convegni di studio, circa la
relazione di coppia, il dialogo, la convivenza e il matrimonio, la sessualità e il
sostegno alla vita...
Da tale associazione, attualmente diretta da padre Michele Giura, germinava la
Scuola di formazione per consulenti familiari, “strutturata - come spiega la re-
ferente Maria Caponetto - in corsi triennali e frequentata da una gamma di allievi: operatori e animatori sociali, sacerdoti e catechisti, medici e personale
sanitario. Ogni disciplina viene trattata
da docenti esperti, in collaborazione con
la Scuola italiana consulenti familiari con
sede a Roma. Alla fine del terzo anno l’allievo, dopo la discussione di una tesi, ottiene il relativo diploma”.
Nel 1994 la citata associazione creava il
consultorio “La famiglia” per attività di
consulenza rivolta a coppie con disagi relazionali, in disarmonia o netto conflitto,
e inoltre a singole persone con difficoltà
di comunicazione, compresi adolescenti
e giovani.
Le consulenze vengono offerte gratuitamente previo appuntamento con la segreteria (Palazzo di Assisi, via Michelangelo, tel. 075 8038197): esempio di volontariato che, affrontando una molteplice casistica orientata prevalentemente al
rapporto di coppia, si pone come impulso alla nuova evangelizzazione.
Francesco Frascarelli
SIGILLO. Progetto per promuovere
il territorio e il Parco di monte Cucco
U
n progetto di
comunicazione integrata
per promuovere il territorio
di Sigillo e del Parco regionale del
monte Cucco: riassunto nello
slogan “Sigillo in volo”, il progetto è
stato finanziato nell’ambito del
Programma di sviluppo rurale 20072013 della Regione Umbria, a
valere sui fondi della misura 313
“Incentivazione attività turistiche”.
“Vogliamo valorizzare – ha
affermato il sindaco di Sigillo,
Riccardo Coletti, presentando il
progetto nel corso di un incontro a
palazzo Donini - una realtà
regionale di grande bellezza e
pregio paesaggistico, conosciuta a
livello internazionale anche per
aver ospitato campionati mondiali
di deltaplano, facendo conoscere
attraverso una nuova formula
comunicativa tutto ciò che il
territorio offre ai turisti: dalle sue
peculiarità naturalistiche, storiche,
architettoniche,
all’enogastronomia, alla possibilità
di praticare sport all’aperto”. Il
progetto per il nuovo slancio
turistico, il cui logo mostra il profilo
delle montagne del Cucco e delle
GUALDO TADINO. Presentazione libro del Vescovo
La Chiesa come famiglia
V
errà presentato
questa sera, 17
ottobre, alle ore
20.45 presso la sala
multimediale dell’oratorio “Don Bosco” di
Gualdo Tadino, il volume Chiesa come famiglia. Una via di rinnovamento della parrocchia,
le Comunità Maria - Famiglie del Vangelo del nostro vescovo diocesano, mons. Domenico Sorrentino.
Dopo le analoghe presentazioni
avvenute ad Assisi e a Nocera Umbra, anche Gualdo Tadino, grazie
all’iniziativa congiunta dell’Accademia dei Romiti e del Vicariato foraneo locale, presenta al pubblico
l’ultima fatica di mons. Sorrentino,
tramite gli interventi del prof. Antonio Pieretti, ordinario di Filosofia
morale presso l’Università degli
studi di Perugia, e di don Gian Battista Brunetti, parroco della basilica concattedrale di San Benedetto.
Il Vescovo ha portato dunque a ter-
mine quanto promesso
durante la visita pastorale, quando constatò di
persona la profonda
crisi di fede in cui versa la diocesi, terra “benedette da Dio e teatro
d’azione di molti santi”.
La tesi di fondo del volume, edito dalla Cittadella di Assisi, è che l’azione
evangelizzatrice della Chiesa, per
essere efficace, deve ripartire dal
basso: la Chiesa, in poche parole,
deve diventare “famiglia” ovvero
luogo di accoglienza e di sincerità
di rapporti, condizione unica per
la quale si genera speranza, vale a
dire l’antidoto per eccellenza di
quel senso di smarrimento di cui
soffre l’uomo contemporaneo.
Da qui, si giunge progressivamente al progetto e metodo delle “Comunità Maria - Famiglie del Vangelo”, la cui trattazione occupa
l’ultima parte del volume.
Pie. Gio.
ali a richiamare il cielo “più
frequentato della regione”, si
esplica con un portale web
all’indirizzo www.sigilloinvolo.it,
una vetrina permanente di
attrazione turistica per promuovere
Sigillo, le sue risorse e il territorio,
collegato al portale istituzionale del
Comune di Sigillo. È stata creata
una pagina Facebook, è stato
prodotto un video redazionale,
Umbria con le ali, con la guida del
Sindaco di Sigillo e interviste a
numerosi deltaplanisti, tra cui il
campione mondiale Alex Ploner.
Marta Ginettelli
❖ PALAZZO MANCINELLI
In festa per il velocissimo
Fabio, tre medaglie in tasca
G
rande festa a Palazzo Mancinelli (Gualdo Tadino) in
onore di Fabio Scaramucci, il giovane velocista
palazzante reduce da una lunga serie di successi. Solo
quest’anno, dopo la medaglia d’oro nei 400 metri piani
e quella d’argento nei 100 metri ai campionati italiani
Special Olympics di La Spezia, Fabio è stato in grado di
ottenere un incredibile risultato agli ultimi Campionati
europei di Anversa, in Belgio, dove ha vinto la medaglia
d’oro nella staffetta 4 x100, quella d’argento nei 400
metri piani e quella di bronzo nei 200 metri. Il tutto
nonostante un infortunio, rimediato in allenamento, gli
abbia procurato non pochi problemi fino a causargli un
brutto strappo muscolare proprio nella gara vittoriosa.
Incidente che non l’ha proprio né fermato né
spaventato. Nonostante ancora in terapia, Fabio non ha
voluto mancare alla festa, che gli è stata organizzata dal
locale circolo Acli, alla presenza di tanti suoi
compaesani, amici, allenatori e colleghi dell’Atletica
tarsina, nonché del sindaco, Massimiliano Presciutti, e
dei due assessori Roberto Morroni e Giorgio Locchi.
Fabio, con in tasca le tre medaglie vinte (“Al collo mi
pesano troppo!”), quasi imbarazzato per l’improvvisa
notorietà, è stato abbracciato con particolare affetto
dalle sue allenatrici che hanno avuto modo di
apprezzare, in questi anni di duri allenamenti, la sua
caparbietà ma, soprattutto, la sua spontaneità e il suo
entusiasmo di 22enne che ha trovato proprio nello sport
un’affermazione in cui, forse, molti neppure speravano.
Pierluigi Gioia
LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
@
[email protected] 25
GUALDO TADINO. In programma una grande mostra... e una riflessione
BREVI
I 60 anni della Pro Tadino
❖ RIVOTORTO
Cena pro Kosovo
Riunione della
Commissione
giudicante del
Concorso
internazionale della
Ceramica, 1961. Da
sinistra: Boldorini
(segretario Pro
Tadino), Fabbri
(famoso ceramista),
Pascucci (presidente
di allora della Pro
Tadino), Folliero
(direttore della
rivista Ceramica),
Anderlini
(consigliere Pro
Tadino), Biasion
(critico d’arte di
Oggi), D’Albissola
(famoso ceramista)
e Ferraris (Segretario
della Triennale di
Milano).
L’
associazione turistica Pro
Tadino è stata fondata 1954 con
lo scopo di promuovere la città
di Gualdo in tutti i suoi aspetti.
Nell’opera si sono impegnati e susseguiti
tanti personaggi nel Consiglio direttivo e
alla Presidenza; su tutti, per continuità,
piace ricordare la figura di Giovanni
Pascucci. Tante le battaglie, molti i
successi: la Pro Tadino ha dato contributi
fondamentali per far nascere il liceo
scientifico e l’istituto tecnico per
geometri; ha organizzato 37 edizioni del
concorso internazionale della ceramica
(in alcuni anni ci sono stati oltre 200
concorrenti provenienti da 20 Paesi di
tutti i Continenti); ha organizzato
concerti, convegni, incontri; nella sua
sede - o col suo sostegno e
collaborazione diretta o indiretta - sono
nate tante altre associazioni, i Giochi
delle Porte, varie Pro loco di frazione o
quartiere; ha organizzato la rassegna di
musica da camera; la fiera
dell’antiquariato; ha collaborato con enti,
associazioni e privati; è stata sede
dell’Unpli zonale e regionale; ha fondato
il periodico L’eco del Serrasanta e
l’omonima casa editrice che ha
pubblicato varie opere di autori locali.
Ha promosso l’immagine di Gualdo
Tadino in tanti modi: nel 1985 organizzò
una delegazione gualdese per portare
rami fioriti di biancospino - pianta di
pruno selvatico che prodigiosamente a
metà gennaio si copre di fiori bianchi a
ricordo del passaggio della salma del
beato Angelo da Casale - al Presidente
della Repubblica e al Papa. Ora
l’associazione turistica Pro Tadino
celebra con una mostra documentaria la
ricorrenza del 60°. L’esposizione
contiene manifesti, articoli di giornali,
fotografie sui concorsi internazionali
della ceramica e su altre manifestazioni
che l’associazione ha organizzato negli
anni, come Herboff, salone autunnale
dell’erboristeria, la sagra della fioritura
e la sagra della fragola di montagna. La
mostra rappresenta, quindi, anche uno
spaccato significativo della vita di Gualdo
Tadino nella seconda metà del ’900.
L’esposizione è stata allestita presso i
locali della ex farmacia comunale in
piazza Martiri. L’inaugurazione si è
tenuta domenica 12 ottobre alla presenza
del sindaco Massimiliano Presciutti e
dell’assessore alla Cultura Roberto
Morroni; resterà aperta fino al 26
ottobre. “Abbiamo ritenuto importante ha affermato il presidente Luciano
Meccoli - celebrare la ricorrenza dei 60
anni di vita della Pro Tadino con questa
retrospettiva. La nostra associazione ha
rivestito un ruolo di fondamentale
importanza nella vita culturale della
nostra città sia proponendo e portando
avanti iniziative sia incubando nuove
realtà come i Giochi de le Porte. Certo,
negli anni le situazioni sono cambiate, e
oggi, in occasione di questa mostra,
dobbiamo interrogarci sulle nuove sfide
che ci attendono. Prima della chiusura,
perciò, è nostra intenzione proporre un
momento di confronto sul tema del ruolo
delle Pro loco e in particolare della Pro
Tadino”.
Marta Ginettelli
BASTIA UMBRA. Inaugurazione di un’area
speciale per “il migliore amico dell’uomo”
S
abato 11 ottobre in via C. Marx
a Bastia si è svolta la cerimonia
di inaugurazione dell’area
“sgambamento cani”, spazio attrezzato a cura del Comune. A iniziare i
lavori era stato l’ex assessore ai Lavori pubblici Marcello Mantovani coadiuvato dal consigliere Gianluca Ridolfi.
L’intervento è stato portato a termine lo scorso maggio. Il campo è già
operativo, con l’allestimento di un
parco che dispone di attrezzature per
ability dog e risponde alle esigenze
evidenziate dalle associazioni afferenti alla Consulta per i diritti degli
animali e dai proprietari di cani. Si
tratta di un’area verde comunale, recintata e segnalata con un cartello
che riporta la dicitura “Area di sgambatura per cani” con le norme generali di comportamento da tenersi al-
L’ingresso dell’area per i cani
l’interno. È consentito l’accesso ai cani anche non al guinzaglio e privi di
museruola, purché sotto la costante
sorveglianza dei proprietari. Alla manifestazione sono intervenute le au-
torità comunali, ed è stata effettuata
una dimostrazione di ability dog.
Sempre nello scorso fine settimana
(11 e 12 ottobre), presso il centro fieristico di Bastia ha avuto luogo
un’importante esposizione internazionale canina, organizzata dal gruppo cinofilo perugino. In mostra oltre
1.300 esemplari da tutto il mondo,
in rappresentanza di circa 200 razze
canine. A corollario della manifestazione sono state proposte al numeroso pubblico esibizioni di agility,
obedience, disc dog, dog dance, pet
therapy.
R. B.
I finalisti del premio “Un solo mondo” dell’Uvisp
I
n tanti hanno parteciparà domenica 26 ottobre,
to alla 21a edizione del
ore 15.30 presso la sede
premio letterario interdell’Uvisp a Bastia. In
nazionale “Un solo mondo”
quell’occasione gli stessi
2014 promosso dall’Uvisp
autori esprimeranno un
Assisi. Le opere pervenute
voto alle liriche. La gra- oltre 200 poesie - sono staduatoria finale sarà data
te valutate da una giuria
dalla somma dei punteggi
tecnica composta da Mariche ciascuna opera avrà
nella Amico Mencarelli
ottenuto dalla giuria tec(presidente di giuria e fonnica e da quella dei finalidatrice del premio), Luigi
sti.
Bovo
(psicoterapeuta),
Ecco in ordine alfabetico
Marinella Mencarelli
Gianfranco Bogliari (dogli autori finalisti seleziocente Università per Stranieri), More- nati dalla giuria tecnica del premio letno Marani (autore e poeta), Simona terario “Un solo mondo” 2014. Sez. A Marchetti (insegnante scuola superio- Poesia singola inedita: Bortolotti Sonia
re) e Roldano Boccali (giornalista).
di Reggello (Firenze); Capecchi LoriaSono state individuate le opere finali- na di Quarrata (Pistoia); Galilea Beniste; gli autori parteciperanno alla ce- to di Roma; Lamolinara Marco di San
rimonia di premiazione che si svolge- Lazzaro di Savena (Bologna); Mariani
Tullio di Molina di Quosa (Pisa); Neri
Germano di Certaldo (Firenze). Sez. B
- Narrativa per giovani premio “Adriana Paulon”: Parente Paolo di Teano
(Caserta); Vannucchi Giulia di Viareggio.
Quest’anno le quote di partecipazione
del premio letterario saranno utilizzate dall’Uvisp per contribuire a realizzare un progetto agricolo nel villaggio
di Souza, in Camerun. Verrà avviata
un’impresa agricola che coinvolgerà
25 contadini disoccupati della zona.
L’Uvisp Assisi è un organismo non governativo di cooperazione e solidarietà internazionale, sorto nel 1983 per
iniziativa del frate francescano padre
Giorgio Roussos. Ha ottenuto l’idoneità dal ministero degli Affari esteri con
il D. M. n. 1987 / 128 / 4126 / 3 / D.
R. B.
“Conviviamo” è il titolo della cena di
beneficenza in programma per il 21 ottobre
alle ore 20 presso la Pro loco di Rivotorto,
organizzata dalla Caritas diocesana in
collaborazione con l’Associazione cuochi
dell’Umbria per raccogliere fondi per la casa
dei bambini realizzata in Kosovo da tutte le
diocesi dell’Umbria e gestita da volontari, che
verrà inaugurata il prossimo 24 ottobre. “Nel
Vangelo di Matteo - ricorda suor Elisa Carta,
direttore della Caritas diocesana - Gesù dice:
tutto ciò che fate al più piccolo dei miei
fratelli, l’avete fatto a me. Ecco perché vi
proponiamo una cena conviviale come segno
della nostra solidarietà e amicizia verso questi
piccoli del Vangelo ospiti della casa”. Per poter
partecipare è necessario prenotare al numero
Caritas 338 2859206, oppure allo 075 816330,
entro sabato 18 ottobre.
❖ RASSEGNA
Musica sacra francescana
È in programma dal 16 al 19 ottobre ad Assisi
la prima edizione della rassegna internazionale
di musica sacra francescana “Assisi: pax
mundi”. L’evento - presentato nei giorni scorsi
nella sala stampa del Sacro Convento - è
promosso dalle famiglie francescane in
collaborazione con la Cappella musicale della
basilica di San Francesco. “Assisi: pax mundi” è
una manifestazione non competitiva alla quale
partecipano circa 400 coristi per quattro giorni
di musica, fraternità e dialogo.
❖ COSTANO
La scuola compie 65 anni
Costano festeggia i 65 anni della scuola “Ezio
Giuliani”. La bella manifestazione - che ha visto
la presenza di autorità e numerosi cittadini - si
è svolta il 12 ottobre nella stessa sede
scolastica (dove sono passate almeno tre
generazioni di costanesi). Sono intervenuti
anche studiosi e insegnanti che hanno portato
la loro testimonianza. Lo storico locale Antonio
Mencarelli ha presentato il suo libro Racconti
di scuola. Alunni e maestri a Costano nei registri
di classe 1939-1989 (Il Formichiere, 2014).
Particolarmente apprezzata, come sempre, è
stata l’esibizione della banda musicale di
Costano. Il nuovo parroco p. Fulvio ha
impartito la benedizione anche alla mostra
didattica (proveniente dalla scuola di
Castelnuovo) allestita per l’occasione a Costano.
La scuola - inaugurata nel 1949 - è intitolata al
compianto maestro Ezio Giuliani. Attualmente
il plesso di Costano appartiene all’istituto
comprensivo Bastia 1, diretto dalla prof.ssa
Paola Lungarotti.
❖ UVISP
Incontro sul lavoro
“Crisi e aumento della precarietà: quale futuro
per il mondo del lavoro?” è il tema della tavola
rotonda in programma per venerdì 17 ottobre
alle ore 20.45 a Bastia, presso la sede dell’Uvisp
(zona industriale ovest - settore H).
Interverranno: Ivano Fumanti responsabile Cgil
Bastia, Alessandro Emili segretario regionale
Uil, Bruno Mancinelli responsabile Cisl
Assisi/Bastia. Tutti sono invitati a partecipare.
L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna
“Lavoro nero: una piaga sociale che genera
povertà e illegalità” promossa dall’Uvisp e
realizzata con il contributo della Regione
Umbria.
❖ BASTIA UMBRA
Corsi della Croce rossa
La Croce rossa di Bastia organizza corsi per
volontari; le iscrizioni vanno presentate entro il
20 ottobre, perché dal 21 inizierà il corso. La
Cri, con i suoi 120 volontari, svolge un’attività
nei servizi sanitari, come trasporti infermi
effettuati in convenzione con l’Asl e ospedali,
ma anche con presìdi sanitari in occasione di
manifestazioni sportive. In crescita i servizi
sociali: la distribuzione di viveri e indumenti e
lo sportello di ascolto. La Croce rossa è
presente nella sede in via delle Nazioni con un
comitato che da 25 anni opera per il territorio
di Bastia e Bettona. L’attuale responsabile è
Antonio De Martiis.
LA VOCE Gubbio
@
26 [email protected]
BREVI
❖ CULTURA
Il viaggio dei filosofi
Riprende e prosegue con un nuovo ciclo di
conferenze l’iniziativa “Il viaggio dei filosofi.
Conoscere e capire il pensiero occidentale”
dell’associazione culturale “Benedetto XVI”
di Gubbio. Il 16 ottobre ha avuto inizio la
quarta tappa del progetto, dal titolo
“L’eclissi del pensiero”, dedicata
all’approfondimento della riflessione
filosofica dell’epoca contemporanea. Sono
previsti 12 appuntamenti, ogni giovedì alle
ore 21 nella sala Refettorio della biblioteca
Sperelliana di Gubbio. I primi sei incontri si
svolgeranno fino al 20 novembre e saranno
dedicati alla filosofia dell’Ottocento, per poi
riprendere nella prossima primavera con sei
incontri sulla filosofia del Novecento.
L’iniziativa, che ha il patrocinio della diocesi
e del Comune, è rivolta a tutti coloro che
per motivi di studio, o semplice curiosità,
hanno il desiderio di accostarsi in modo
piacevole alla storia del pensiero filosofico.
Ai partecipanti verrà consegnata una
tessera che, regolarmente timbrata, servirà
al rilascio di un attestato di partecipazione,
peraltro utile per gli studenti delle scuole
superiori per l’attribuzione del credito
formativo.
❖ DIACONI
Messa con il Vescovo
Sabato 18 ottobre alle ore 12 nella basilica
di Sant’Ubaldo il vescovo mons. Mario
Ceccobelli presiederà la liturgia per i
diaconi della diocesi.
❖ CASA FAMIGLIA
Sabato, doppia festa
Sabato 18 ottobre doppia festa nella casa
famiglia Santa Lucia. Alle ore 17 nella casa
famiglia stessa il vescovo Ceccobelli
presiederà la messa in occasione
dell’inaugurazione della scuola dell’infanzia
e per il 60° di consacrazione di suor
Dorotea Mangiapane.
❖ ASSOCIAZIONISMO
Amici di Lanfranco
Per iniziativa degli amici di Lanfranco
Bertolini (da poco scomparso), in continuità
con l’iniziativa “I vicoli, la città, il futuro”,
promossa edanimata dall’intelligenza e
dall’impegno di Lanfranco, si è costituita
l’associazione “Civitas - Amici di Lanfranco
Bertolini”. La costituzione è stata preceduta
dal saluto di Marco Bertolini, figlio di
Lanfranco, dall’intervento di Calogero Alessi
che ha illustrato la bozza di Statuto
dell’associazione e in particolare gli scopi
che la stessa intende perseguire. Ha
evidenziato che l’associazione è “un luogo
di partecipazione… intorno a idee,
proposte e iniziative di impegno civico e di
promozione culturale... I principali campi di
tale impegno riguarderanno il ruolo della
cultura, la scuola, l’educazione,
l’urbanistica”. A seguire il contributo di
Giancarlo Sollevanti che ha ricordato alcuni
dei problemi, sempre attuali, affrontati nel
passato, e altri emergenti nella realtà di
oggi. Ha parlato della musealità, del centro
storico, dei luoghi da valorizzare, della
vecchia toponomastica, della città “vissuta”,
e della città “della gente”.
❖ AQUILONI
Campioni del mondo
Gli aquilonisti eugubini portano il nome di
Gubbio sul tetto del mondo. Andrea Baffoni
e Fabio Farneti dell’A.S. Aquilonisti Eolo
hanno conquistato il titolo di campioni del
mondo al Borneo International Kites Festival
disputato a Bintulu, città della Malesia,
situata nello Stato di Sarawak. “Pur in un
generale spirito non competitivo – hanno
sottolineato con orgoglio Fabio ed Andrea –
nelle quattro giornate del festival è stato
presentato il combattimento di aquiloni
Guda. In un contesto di un’ampia e
qualificata partecipazione, con ben
ventotto nazioni rappresentate, siamo
riusciti ad affermarci portando a casa il
prestigioso titolo”.
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
Una località (non) isolata
MONTELOVESCO.
La restaurata chiesa
di Santa Cecilia è meta
di molti pellegrinaggi
M
erita ribalta e attenzione la piccola chiesa di Cecilia Eremita a
Montelovesco, un luogo isolato,
a 17 km da Gubbio, meta di devozione e
pellegrinaggi. A parlarne è Marino Moretti, insieme al fratello Francesco e a
Giuseppe Cozzari, fra i più attivi custodi di
questa piccola “chicca” del cristianesimo.
Nell’agosto 2006, visto il degrado strutturale in cui versava, un gruppo di volontari, senza chiedere niente a nessuno (se
non il permesso al Vescovo di intervenire), ha ripristinato il tetto, rinnovato i canali di gronda e i sette discendenti, eseguita la manutenzione delle campane;
realizzato e posto all’esterno tavoli di pietra con sedili e traverse; sostituita tutta la
rete di recinzione; sistemato un bagno
permanente; riportato sulla tratta stradale 20 camion di stabilizzato, e collocato
alla porta d’ingresso una pietra che recita “Luogo di preghiera” e una lastra di
marmo con la scritta “AD 2006”.
Ma i lavori hanno riguardato anche l’interno, con la sostituzione delle finestre; la
sabbiatura dei travi, delle pianelle e degli
archi di mattone; l’imbiancatura completa delle pareti; la sistemazione del pavimento, della sacrestia, la realizzazione di
un tabernacolo e di un Crocifisso; la realizzazione di un quadro in ceramica raffigurante santa Cecilia; la sistemazione di
tutte le panche, dei portoni d’ingresso e
delle sedie in legno; il restauro dell’inginocchiatoio e l’acquisto di una pedana
La piccola chiesa di Santa Cecilia Eremita a Montelovesco
Fedeli vengono anche da
fuori diocesi. Al termine
della messa vengono
benedetti i bambini e gli
oggetti, secondo un culto
e una fede molto radicata
con relativo tappeto da mettere dietro l’altare. Recentemente è stata abbellita anche la nicchia della statua con una cornice di pietra serena. Tutto questo è stato
reso possibile grazie alla disponibilità, al
lavoro, all’abnegazione di un gruppo di
volontari - “novelli san Francesco” - che
voleva dare nuova vita a questo luogo significativo.
Il parroco di Camporeggiano, don Gerar-
DIOCESI. Si può cominciare a pensare agli eventi
per il 1600° anniversario di fondazione
U
na ricorrenza da preparare fin
da ora chiamando a raccolta
studiosi e storici: 19 marzo 416
- 19 marzo 2016, milleseicento anni di
vita della diocesi eugubina. Archiviato
l’anniversario della consegna della
chiesa della Vittorina a san Francesco
da parte dei Benedettini (1213),
mentre è in fase di impostazione
quello relativo alla consacrazione
presbiterale di sant’Ubaldo (1114), è
tempo di dedicarsi a valorizzare una
data e un documento che esaltano la
vicenda spirituale e terrena della
Chiesa eugubina: la “celebre lettera come ricorda Paolo Salciarini,
direttore dell’ufficio diocesano Beni
culturali in un suo scritto - che il
pontefice Innocenzo I diresse il 19
marzo 416 al vescovo Decenzio, nella
quale si pone la Chiesa di Gubbio tra
quelle fondate da coloro che ‘il
venerabile apostolo Pietro o i suoi
successori costituirono sacerdoti’. Noi
non possediamo più la lettera di
Decenzio – prosegue Salciarini - ma la
do Balbi, ha confermato che il santuario
vede la presenza di molta gente, molti
pellegrini e fedeli, anche da fuori diocesi.
Don Gerardo si reca a Santa Cecilia ogni
secondo sabato del mese (alle ore 16 in
estate e alle 15.30 in inverno) per una celebrazione eucaristica, al termine della
quale vengono benedetti i bambini e gli
oggetti, secondo un culto e una fede molto radicata.
Le feste più importanti si celebrano il
giorno di Pentecoste, il giorno dopo, lunedì, e la domenica più vicina al ferragosto. Ricordiamo che il piccolo santuario è
dedicato all’eremita Cecilia che, in una
grotta scavata sotto l’attuale chiesa, condusse una vita solitaria fino alla morte
(1235 -1 237 ca.). Ancora oggi richiama
tanta gente.
Fabrizio Ciocchetti
possiamo facilmente ricostruire dalla
risposta del Papa”, dalla quale “ci
risulta anche che la Chiesa di Gubbio,
in quel tempo, ad appena un secolo
dall’editto di Costantino (313, ndc), in
un documento ufficiale viene
riconosciuta completa nella sua
organizzazione fondamentale:
cattedrale ed episcopio - clero e
giovani che si preparano all’Ordine
sacro - parrocchie e chiese anche in
campagna. Infatti il Papa raccomanda:
‘Cerca di dirigere bene la tua Chiesa e
di istruire convenientemente i nostri
chierici che sotto la tua guida e nella
tua stessa dimora si esercitano nello
apprendimento dei divini offici’”.
La cattedrale di Gubbio
Avis Gubbio. Una speciale Festa del donatore.
Raggiunta quota 1.000 donazioni. I premiati
L’
La cerimonia della posa della prima pietra
GUBBIO. La posa della prima pietra
Mocaiana avrà il Cva
L
a frazione eugubina
di Mocaiana intravede ormai prossima la
realizzazione di una struttura inseguita da anni, un
Cva (Centro vita anziani)
di cui è stata messa la prima pietra, presenti l’assessore all’Urbanistica Alessia
Tasso in rappresentanza
anche del sindaco Filippo
Stirati, il presidente del
Consiglio comunale Giuseppe Biancarelli, Carlo
Colaiacovo, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia che sostiene l’opera con un con-
tributo di 150 mila euro, il
consigliere regionale Andrea Smacchi, Pier Paolo
Mariotti presidente della
Pro loco, il parroco don
Cristoforo che ha impartito
la benedizione, imprese,
aziende e tecnici coinvolti
nel progetto.
Il Cva sorgerà su un’area
di 6.000 mq; prevede una
piattaforma di mq 600,
un’area a verde attrezzato,
un campo da bocce e un
immobile di 600 mq con locali per un Circolo, una sala lettura/tv, una cucina e
un salone di 260 mq.
Avis eugubina presieduta
da Giorgio Meniconi ha celebrato sabato scorso una
ricorrenza straordinaria: la Festa
del donatore, i 60 anni di attività e
il traguardo delle circa 1.000 donazioni, che vuol dire la quasi autosufficienza per il presidio di Branca. Parte significativa della giornata, la premiazione degli avisini, con
distintivi rapportati alle donazioni.
Oro con smeraldo (100): Marcello
Migliarini, Leonello Montanari. Argento con rubino (75): Vincenzo
Cacciamani, Duccio Moriconi, Benedetto Lunani, Evelino Paciotti.
Oro (50): Lucio Bellucci, Franco Filippetti, Alberto Saldi, Giovanni
Biagiotti, Paolo Fioroni, Roberto
Sannipoli, Giancarlo Biccheri,
Giampiero Gaggiotti, Ernesto Stocchi, Laura Biscarini, Lucio Marchi
Lucio, Luciano Castellani, Alfredo
Morelli. Argento dorato (36): Giorgio Angeloni, Simone Codignoni,
Daniele Moscetti, Carlo Baldinelli,
Francesco Cuffaro, Sergio Pierantozzi, Piera Bellucci, Claudio Fiorucci, Valeria Pierotti, Giuliano
Bianchini, Mariela Ghimpusan,
Maurizio Tosti, Andrea Boccolini,
Massimiliano Ghirelli, Massimo
Urbani, Francesco Casagrande, Andrea Mercorella, Marco Casagrande, Stefano Minelli.
Argento (16): Claudio Baldinelli,
Roberto Gradassi, Enrico Pannacci, Nicoletta Barbacci, Mirko Grelli, Stefano Pascolini, Anna Bellucci, Katia Gubetti, Mirko Pierotti, Michele Brunetti, Roberto Guidarelli,
Cinzia Pizzirani, Luciana Casoli,
Sara Marchi, Riccardo Radicchi,
Alessandro Cecilioni, Fabio Marucci, Elisa Ragni, Claudia Cerafischi,
Laurentu Andrei Matisovschi, Federica Rossi, Orietta Faes, Stefano
Menichetti, Antonio Sivo, Francesca Fioroni, Fabio Monacelli, Giancarlo Vispi, Romina Fumanti, Giuseppe Moriconi, Laura Gaggioli,
Giacomo Panfili. Con il diploma di
rame (8 donazioni) sono stati premiati 68 avisini. In fine il riconoscimento Amico dell’Avis è stato attribuito a Colacem, don Ubaldo
Braccini e banda musicale Madonna del Ponte.
LA VOCE Foligno / Spoleto
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014
Volontariato e associazionismo oggi
“L
a presenza nell’assenza”. Era
questo il titolo del primo grande meeting di tutte le associazioni di volontariato di Foligno, organizzato da Radio Gente Umbra in collaborazione con l’Anteas. L’incontro si è svolto
venerdì 10 ottobre al teatro “San Carlo” di
Foligno.
A dare contenuti alla serata, presentata
da Alberto Scattolini, direttore di Radio
Gente Umbra, e moderata da Donatella
Cugini, presidente di Anteas Foligno,
hanno contribuito gli interventi dei professori Roberto Segatori e Marco Moschini dell’Università degli studi di Perugia;
mentre le conclusioni sono state affidate
alle parole del vescovo di Foligno, mons.
Gualtiero Sigismondi. Il primo meeting
dell’associazionismo folignate, che ha
aperto alla città l’esperienza delle quaranta associazioni che rendono quello del
volontariato folignate un panorama vivacissimo, nasce dalla collaborazione tra
Anteas e l’emittente radiofonica RGU:
“Proprio nei giorni in cui la radio italiana
festeggia i novant’anni - esordisce Donatella Cugini - noi siamo qui a ribadire
l’incontro che due anni fa ha fatto nascere “Generazioni a confronto”, un ciclo di
trasmissioni in cui la nostra associazione
ha avuto il ruolo di coordinamento e RGU
ha fornito il mezzo. Ne è nato un connubio che è servito alle tante associazioni
del nostro territorio per superare ogni
singolo ambito. Mettendo due associazioni alla volta di fronte ai microfoni, abbiamo fatto dialogare mondi, interessi, età,
stili diversi”.
Il prof. Segatori, sociologo politico, si è
soffermato sulle cause che portano all’assenza, al vuoto di valori, e che proprio attraverso il volontariato si possono eliminare: “La nostra società - ha spiegato Segatori con una metafora - è un fiume che
funziona quando la sorgente irrora d’ac-
G
Foligno. “La presenza
nell’assenza” Primo
Meeting promosso da Radio
Gente Umbra e Anteas
qua il suo corso. La fonte è rappresentata dai Mondi vitali, cioè quel sistema di
valori, di amicizie, di sentimenti interpersonali e familiari che formano rapporti primari tra i membri; il letto del fiume sono i Sistemi sociali, più impersonali e caratterizzati da rapporti economici e
di lavoro. Oggi, al contrario, pare che siano i sistemi sociali ad aver disseccato alla sorgente i mondi vitali, per cui si è
creata quella famosa assenza di cui al titolo del convegno”.
Il professor Moschini, filosofo teoretico,
ha posto la questione su un piano necessariamente diverso, metafisico: “Dall’alto
delle nuvole vedo la società segnata da
due ferite: l’umano troppo umano, di
nietzschiana memoria, che porta alla venerazione del profitto; il disprezzo, di contro, di tutto ciò che l’uomo è e fa. Ne consegue un’assenza di orizzonte. Più non si
comprende cosa sia terra e cosa cielo.
Dalle nuvole, la prospettiva del volontariato è invece diversa: l’uomo cessa di essere un produttore di macchine, che fanno macchine per fare macchine, e riscopre l’umanità, i valori sopiti. Seneca, conclude ci insegna che le nuvole non possono cancellare il sole. Il volontariato è il
sole dietro alle nuvole, l’orizzonte di una
società in cui la patologia più grave è rappresentata dalla solitudine, dall’assenza.
Nel concludere la serata, mons. Gualtiero Sigismondi ha colto la summa degli
interventi, per cui il volontariato diventa
un gesto di gratuità, ma anche di gratitudine: gratuità, perché il volontario dona
gratis quello che ha, a partire dal proprio
tempo: gratitudine, perché il dare è la risposta a qualcosa che c’è stato prima.
M. C.
Antonini, i ragazzi coinvolti nel
corso di giornalismo potranno
assistere ad alcuni incontri
organizzati a Spoleto in sinergia
con l’Ordine dei Giornalisti
dell’Umbria. Le lezioni
inizieranno sabato 18 ottobre e
termineranno come di consueto
con una cerimonia il 28 maggio
2015, trentacinquesimo
anniversario della scomparsa di
Walter Tobagi, giornalista del
Corriere della Sera di origine
spoletina tragicamente
scomparso in un agguato
terroristico. L’iniziativa si
sviluppa in due annualità: il
primo anno è dedicato al
giornalismo scritto con una
sezione pratica che comprende
la redazione di un numero
speciale della rivista Notizie da
Spoleto; la seconda annualità
consiste invece in un laboratorio
di giornalismo radiofonico,
coordinato da Francesco Carlini
con la collaborazione di
Francesco Locatelli, di Umbria
Radio, e in uno televisivo guidato
prima da Alvaro Fiorucci (Rai TgR
Umbria) e, in queste ultime
edizioni, dalla giornalista Erika
Baglivo con l’assistenza tecnica di
Alessandro Pratelli.
Spello. Celebrazione presieduta dal vescovo Sigismondi
Fra Marco, nuovo ‘Piccolo fratello’
S
BREVI
❖ CAMPELLO SUL CLITUNNO
L’affascinante e misterioso argomento della Sacra
Sindone sarà il tema della prossima
conferenza/dibattito promossa dalla Fondazione
Giulio Loreti Onlus dal titolo: “La Sacra Sindone:
scienza e tecnologia”. L’incontro si tiene venerdì
17 ottobre alle ore 17, presso la sala conferenze
“Fondazione Giulio Loreti” in Loc. Settecamini, a
Campello sul Clitunno. A relazionare il delicato e
appassionante argomento sarà padre Gianfranco
Berbenni dell’Ordine dei frati minori Cappuccini
dell’ateneo pontificio Regina Apostolorum di
Roma, profondo conoscitore della Sindone che
studia ormai da più di 30 anni e che vanta
un’ampia esperienza di insegnamento e di
impegno formativo e pastorale. Per info: 0743275827 - www.fondazionegiulioloreti.it. (Sara
Sassi)
Da sinistra Moschini, Cugini, Segatori
Leonardi Volta”, tre classi del
Liceo scientifico ed una del Liceo
di scienze umane; sei classi per
l’Istituto alberghiero “G. De
Carolis” (cinque per la prima
annualità e una per la seconda
annualità) e dieci ragazzi per il
gruppo audio-video dell’Istituto
Ipsia. In tutto circa duecento
allievi guidati dagli insegnanti.
Quest’anno, grazie anche al
supporto della Fondazione
Francesca, Valentina e Luigi
abato 11 ottobre, memoria liturgica
di san Giovanni XXIII, papa, nella
chiesa di Santa Croce in Limiti di
Spello il Vescovo di Foligno, Gualtiero
Sigismondi, ha presieduto la concelebrazione eucaristica durante la quale ha
emesso la sua professione perpetua il
giovane Marco Loponte nelle mani di
fratel Gian Carlo Sibilia, priore generale dei Piccoli Fratelli Jesus Caritas.
Nel condividere alcune “perle e pensieri preziosi dal diario di papa Giovanni”,
il vescovo Gualtiero ha delineato le sette regole che ogni pastore dovrebbe osservare diligentemente per divenire un
buon pastore. Innanzitutto “la fermezza
di rendere grazie al Signore per il gregge che gli è stato affidato” perché la gratitudine per i propri fratelli e le proprie
sorelle “è la colonna sonora della preghiera di intercessione”. Ogni buon pastore - sempre citando papa Roncalli deve “seguire con lo sguardo del cuore
tutti coloro che gli sono stati affidati”. Il
buon pastore deve chiedere inoltre con
insistenza “la fortezza di portare sul petto il peso che grava sulle sue spalle”. E
ancora deve avere “la fermezza di par-
[email protected] 27
Il fascino misterioso
della Sacra Sindone
Spoleto. X Edizione corso propedeutico di
giornalismo “Walter Tobagi” per gli studenti
iovedì 16 ottobre è stata
presentata la decima
edizione del Corso
propedeutico di giornalismo
“Walter Tobagi” con una
conferenza a Palazzo comunale
di Spoleto. Il corso, coordinato da
Antonella Manni, è indirizzato
agli studenti delle ultime classi
delle scuole medie superiori.
Quest’anno saranno coinvolte
quattro classi dell’istituto di
istruzione superiore “Sansi
@
lare al cuore di ognuno sollevandolo,
portandolo per mano e accompagnandolo”. Deve saper infine accompagnare
ogni anima alla verità, anche rallentando il passo, perché “ogni anima ha la sua
pienezza del tempo”.
E con questo atteggiamento di gratitudine e di sguardo attento il Vescovo ha
parlato al cuore di quanti si sono dati appuntamento a Limiti di Spello, “casa madre” di Jesus Caritas, per rendere grazie
al Signore per il sì definitivo di un nuovo piccolo fratello. Perché ogni sì, ha
continuato il Vescovo, “ma soprattutto il
tuo sì, carissimo Giovanni Marco, è un
salto in alto”; il nostro sì a Dio e ai fratelli “è l’espressione più alta della nostra
libertà”. Ogni sì “è uno sguardo aperto,
è mantenere grande l’apertura del cuore”. Infine sui consigli evangelici: i tre
voti professati dai religiosi e le religiose
sono “la povertà come libertà dalle cose,
la castità come libertà dagli affetti e l’obbedienza come la libertà da te stesso
nella fraternità in cui vivi”.
La celebrazione è stata una grande festa
che ha visto insieme, fra i primi, i genitori di fratel Giovanni Marco arrivati da
❖ BELFIORE - FOLIGNO
Festival musicale
e gastronomico multietnico
Sta per aprire i battenti a Belfiore la prima
edizione del Festival musicale e gastronomico
multietnico promosso dall’associazione culturale
“Belfioresi” insieme alla Caritas diocesana di
Foligno, Casa dei popoli, Protemus e con il
patrocinio del Comune di Foligno. Dalle ore 15 di
domenica 19 ottobre, vicoli e piazzette del centro
si trasformeranno in Stati con più di dodici stand,
uno per paese e una geografia tutta da riscoprire.
Due i biglietti d’ingresso, uno gratuito per girare
tra i paesi e ascoltare i concerti, l’altro con
coupon - degustazione per poter assaggiare le
specialità da tutto il mondo. Guide turistiche
d’eccezione, i ragazzi di Protemus che
guideranno gli aspiranti viaggiatori tra i paesi con
curiosità e aneddoti da ogni parte del mondo. In
dotazione anche uno speciale vademecum in cui
saranno raccolti i piatti protagonisti del Festival e
le storie dei paesi partecipanti come le hanno
raccontate i loro abitanti che ora vivono nella
nostra città .
❖ SPOLETO
Cicloturistica in Mountain
bike sulla Spoleto - Norcia
Domenica 19 ottobre si tiene “Su e Giù sulla
vecchia ferrovia”, una pedalata non agonistica tra
Spoleto e Sant’Anatolia di Narco, interamente
sull’ex tracciato ferroviario Spoleto - Norcia. Una
vera e propria “visita guidata”, con supporto
medico fornito da Cisom, Croce rossa italiana,
Croce Verde, Associazione Nazionale Carabinieri,
tutte associazioni aderenti al progetto “SpoletoCittà Cardioprotetta”, assistenza meccanica,
docce e ristoro offerto dalla Pro loco di
Sant’Anatolia. Sarà una pedalata a velocità
controllata che permetterà ai partecipanti di
scegliere, lungo lo stesso percorso, tra solo andata
(19 km) con rientro gratuito da Sant’Anatolia in
pullman per persone e bici, oppure andata e
ritorno, per un totale di 38 km. Il ritrovo è
previsto a Villa Redenta dalle ore 7.30 alle 8.15
per le iscrizioni, mentre la partenza avverrà dal
Barbarossa alle ore 9.
❖ TREVI
VII Torneo nazionale
dell’arco storico
Marco Loponte
Milano assieme a un nutrito numero di
familiari, parenti e amici compresi alcuni presbiteri ambrosiani. Ugualmente
sono giunte “delegazioni” dall’Irpinia e,
oltre alle numerose famiglie di Limiti,
c’erano i parrocchiani dell’unità pastorale San Giovanni XXIII (Borroni-Sterpete-Corvia), a cui si sono uniti diversi
amici della Fraternità giunti da varie
parti d’Italia. Non è fuori luogo ricordare qui che la chiesa dedicata alla Croce
gloriosa a Limiti di Spello, è stata la prima progettata e costruita dall’architetto
Franco Antonelli dopo il Concilio Vaticano II, tenendo presenti le nuove norme liturgiche appena emanate e l’idea di
Chiesa dei papi Giovanni XXIII e Paolo
VI.
Oswaldo Curuchich jc
Sono stati oltre duecento arcieri, provenienti da
molte regioni italiane, a raggiungere Trevi per il
settimo Torneo nazionale arco storico Città di
Trevi, valido come prova di campionato
nazionale Lam (Lega arcieri medievali), che si è
svolto domenica 12 ottobre. Evento organizzato
dall’Ente palio dei terzieri e dal Gruppo arcieri
Trevi nell’ambito dell’Ottobre trevano.
Accompagnati da circa 50 figuranti in costume,
gli atleti, arrivati, oltre che dall’Umbria anche da
varie regioni d’Italia, si sono sfidati a colpi di
frecce nel centro storico cittadino. Nel
pomeriggio della stessa giornata si è svolta anche
la settima edizione del Campionato nazionale
assoluto per città, con 35 partecipanti. Nel corso
della manifestazione c’è stata la possibilità di
assaggiare i prodotti tipici con “Gusta Trevi”. La
giornata ha ospitato anche altri due momenti
sportivi, un raduno mountain bike e il XV
equiraduno Città di Trevi con circa 70 cavalieri.
Insieme all’amministrazione comunale e
all’Unicef è stata inoltre promossa l’iniziativa
“Vacciniamoli tutti” dedicata ai bambini.