N. 37 Venerdì 17 Ottobre 2014 Periodico settimanale Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC 1,10 euro PONTE FELCINO Posa della prima pietra del nuovo teatro-oratorio 16 DIOCESI CASTELLO Lezione del Vescovo alla Scuola di formazione teologica 18 l’editoriale COLLEVALENZA Convegno della Federazione opere eucaristiche 21 DIOCESI TERNI Veglia di preghiera per le famiglie in difficoltà 23 GUALDO TADINO La Pro Tadino compie 60 anni e pensa al futuro 25 CONTIENE I.P. FOLIGNO L’associazionismo tiene il suo primo meeting 27 lavoro I lavoratori dell’Ast all’Angelus in piazza San Pietro il 31 agosto scorso In questa situazione siamo “tutti ternani” di Elio Bromuri C’ era da aspettarlo, per come si sono messe le cose, che si arrivasse a una rottura tra la ThyssenKrupp e i suoi dipendenti, con la conseguenza di uno sciopero e l’approdo a una situazione confusa e piena di angoscia. In questo momento una città intera è in ginocchio, e noi insieme ai cittadini della regione ci sentiamo “tutti ternani”. A nessuno può sfuggire la gravità di una decisione aziendale che prevede licenziamenti per 537 tra operai e impiegati, mettendo in seria difficoltà le loro famiglie. Ma c’è qualcosa anche di più grave, in quanto questo tipo di scelta della ThyssenKrupp sta a indicare una disaffezione per l’Acciaieria, una presa di distanza, l’annuncio di un declino per cui non sarà facile guardare con fiducia al futuro. Come cittadini di una stessa comunità regionale, inoltre, la vicenda ternana ci apre a una rassegna di tutte le attuali criticità presenti nell’ambito della produzione industriale che destano da tempo gravissima preoccupazione, come la Merloni e altre aziende in precarie condizioni di sopravvivenza. Nella comune sofferenza si dileguano da una parte campanilismi, partigianerie di settori della vita sociale, divisioni ideologiche, in nome di una comune lotta e di un interesse condiviso; dall’altra parte, si corre il rischio di alzare troppo la voce, di lasciarsi trascinare dall’ira e di rimanere attaccati ognuno - persone e aggregazioni - alla propria soluzione del problema. Si devono evitare l’intransigenza aziendale e il massimalismo sindacale, per fare spazio a soluzioni eque e concordate per il massimo bene comune concretamente raggiungibile. Non ci si può permettere, in queste condizioni di difficoltà oggettiva e storica - non certo frutto di capricci di qualche sprovveduto - quanto successo in una delle sedute del Consiglio comunale di Terni riunito per formulare la posizione da prendere nei confronti della Tk, ossia che vengano elaborati tre diversi comunicati. La tensione inevitabile e la rabbia possono giocare brutti scherzi e mettere gli uni contro gli altri, pur accomunati dalla stessa passione per la difesa del lavoro. Un appello alla concordia e all’unità nella difesa del lavoro è venuto dai Vescovi a più riprese, dall’ultimo comunicato della Conferenza episcopale umbra, dal vescovo di Terni Giuseppe Piemontese (vedi pag. 5), dagli interventi del card. Bassetti sull’Osservatore Romano e nell’intervista sul Messagero di domenica 12 ottobre, in cui propone una società che esprima un nuovo umanesimo fondato sui principi della dottrina sociale cristiana e sui grandi valori evangelici. I Vescovi anche in passato non hanno cessato di richiamare alla preghiera, elaborato una teologia del lavoro, sottolineato il valore e la dignità del lavoro, la solidarietà, la sussidiarietà e l’ispirazione umanistica della nostra storia. I Vescovi umbri chiedono di mettere da parte scontri e discordie e trovare percorsi unitari alla ricerca di soluzioni, ascoltando tutti, anche la gente comune dotata di buon senso, che vive in prima persona i problemi e i disagi collegati al lavoro. Non è di poco conto segnalare l’accenno fatto da Papa Francesco alla vicenda di Terni il 3 settembre scorso, quando ha detto: “Esprimo la mia profonda preoccupazione per la situazione che stanno vivendo tante famiglie di Terni a motivo dei progetti della ditta ThyssenKrupp. Ancora una volta rivolgo un accorato appello, affinché non prevalga la logica del profitto, ma quella della solidarietà e della giustizia. Al centro di ogni questione, anche di quella lavorativa, va sempre posta la persona e la sua dignità. Con il lavoro non si gioca. E chi per motivi di denaro, di affari, per guadagnare di più, toglie il lavoro, sappia che toglie la dignità delle persone”. In piazza (e in chiesa) per il lavoro Oggi stesso, venerdì, sono in corso a Terni lo sciopero generale e le manifestazioni a favore dei lavoratori delle Acciaierie. La proprietà, la ThyssenKrupp, finora è rimasta sorda agli appelli, senza mai rimettere in discussione il piano industriale che prevede oltre 500 licenziamenti. Il Vescovo esorta “a riaprire il dialogo tra le parti interessate su basi della giustizia e dell’equità, evitando irrigidimenti pericolosi” 5 & 22 VITTORIO VIOLA VESCOVO! BEATO Una nuova, inattesa gioia per le Chiese dell’Umbria: Papa Francesco ha eletto padre Vittorio Viola vescovo della diocesi di Tortona 9 Questa domenica viene proclamato beato Giovanni Battista Montini, Papa del Concilio e dell’umanesimo cristiano Parola a... MARCIA DELLA PACE SINODO Torna la Perugia - Assisi. Domenica tanta gente in marcia per chiedere “Pace e fraternità”. Per la prima volta il mondo dell’associazionismo partecipa come “Rete della Pace Si avvia alla fase conclusiva la dibattutissima assise. Ma quali sono le attese che è lecito nutrire nei confronti dei “temi caldi” allo studio dei Vescovi del mondo? 2 11 15 3& 6 Mons. Sorrentino chiama scuola e famiglia a stringere un’alleanza Riascolta trasmissioni e speciali. Scegli il podcast e play! www.umbriaradio.it LA VOCE PRIMO PIANO SU … 2 LE TAPPE Le principali tappe della Marcia Perugia- Assisi 24 SETTEMBRE 1961 Prima Marcia per la pace e la fratellanza fra i popoli - Ideata e organizzata da Aldo Capitini. Le prime circolari di annuncio della Marcia sono dell’estate del 1960. 24 SETTEMBRE 1978 Seconda Marcia per la pace “Mille idee contro la guerra” - Dopo 17 anni dalla prima Marcia, questa edizione fu organizzata dal Movimento Nonviolento, fondato da Aldo Capitini, e dalla Fondazione Centro Studi Aldo Capitini. La partecipazione alla marcia fu valutata sulle 15.000 persone, con la più grande varietà di provenienza geografica, ideologica e sociale. 27 SETTEMBRE 1981 III Marcia per la Pace “Contro la guerra: a ognuno di fare qualcosa” - Venne organizzata da Movimento Nonviolento, Fondazione Centro studi Aldo Capitini e Comitato Umbro per la Pace. La marcia registra una straordinaria affluenza anche internazionale valutata tra le 70.000 e le 100.000 persone. 6 OTTOBRE 1985 IV Marcia per la Pace “Contro il riarmo, blocchiamo le spese militari” - Alle sigle precedenti si aggiungono le Confederazioni Sindacali, il Partito Comunista e le ACLI. 1985 La quarta marcia “Contro il riarmo blocchiamo le spese militari” - Si distingue dalle precedenti con uno slogan che ha un preciso obiettivo politico: il blocco delle spese militari italiane. 2 OTTOBRE 1988 V Marcia per la Pace “Per un’Europa nonviolenta” 7 OTTOBRE 1990 VI Marcia per la Pace “In cammino per un mondo nuovo” 1 NOVEMBRE 1992 VII Marcia per la Pace “Liberi dalla mafia, dalla corruzione e dalla violenza” 26 SETTEMBRE 1993 VIII Marcia per la Pace “La guerra nell’ex Yugoslavia: fermiamola” 24 SETTEMBRE 1995 IX Marcia per la Pace “Noi popoli delle Nazioni Unite” - Si svolge la prima edizione dell’assemblea dell’Onu dei Popoli, che verrà ripetuta nel 1999 e nel 2001 2 OTTOBRE 1997 X Marcia per la Pace “Noi popoli delle Nazioni Unite per un’economia di giustizia” 16 MAGGIO 1999 XI Marcia (straordinaria) per la Pace “Contro la doppia guerra del Kosovo” 26 SETTEMBRE 1999 XII Marcia per la Pace “Un altro mondo è possibile: costruiamolo insieme” 24 SETTEMBRE 2000 XIII Marcia nonviolenta “Mai più eserciti e guerre” - Dal 1995 la paternità della convocazione della marcia passa alla Tavola della Pace, che nel frattempo si era costituita come frutto della collaborazione fra associazioni e istituzioni locali per le marce precedenti. Il Movimento Nonviolento convoca una propria marcia specifica cui partecipano oltre 5000 persone. 14 OTTOBRE 2001 XIV Marcia per la Pace “Cibo, acqua e lavoro per tutti” 12 MAGGIO 2002 XV Marcia (straordinaria) per la Pace “Appello all’Europa: Per la Pace in Medio Oriente” 12 OTTOBRE 2003 XVI Marcia per la Pace “Per un’Europa di pace” 11 SETTEMBRE 2005 XVII Marcia per la Pace “Mettiamo al bando la miseria e la guerra. Riprendiamoci l´Onu. Io voglio, tu vuoi, noi possiamo” 7 OTTOBRE 2007 XVIII Marcia per la Pace “Tutti i diritti umani per tutti” 16 MAGGIO 2010 XIX Marcia per la Pace “Abbiamo bisogno di un’altra cultura!” 25 SETTEMBRE 2011 XX Marcia per la Pace “Per la pace e la fratellanza dei popoli” 19 OTTOBRE 2014 XXI Marcia per la Pace “Perugia-Assisi per la pace e la fraternità” - La Tavola della Pace convoca la marcia Perugia Assisi. Per la prima volta il mondo dell’associazionismo e dei sindacati partecipa come “Rete della pace”. (Con la collaborazione di Gabriele De Veris. Sul sito www.lavoce.it una scheda più ampia e una scheda sul mondo cattolico e la Marcia) VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 Per la pace e la fraternità Il 19 ottobre si marcerà da Perugia ad Assisi. Assenti l’Agesci e il Movimento non violento S ono la “pace e la fraternità” i temi della Marcia Perugia-Assisi che si svolgerà domenica prossima. Tante le adesioni di enti locali, associazioni e scuole ma anche tante le polemiche e qualche significativa assenza di organizzazioni e movimenti che hanno fatto parte della storia di questa manifestazione, ideata e voluta nel 1961 da Aldo Capitini, da alcuni definito il “Gandhi italiano”. Una marcia che avviene a 100 anni dall’inizio della Prima guerra mondiale con i suoi 10 milioni di morti e 20 milioni tra feriti ed invalidi. Anche oggi però “la pace è in pericolo e il 19 ottobre vogliamo lanciare un forte segnale d’allarme” ha detto Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace che organizza la PerugiAssisi, nella conferenza stampa che si è svolta la scorsa settimana a Roma. “Noi - ha proseguito - non sappiamo più cos’è la pace. La diamo per scontata e non ci accorgiamo che la stiamo perdendo. Non sappiamo nemmeno cosa sia la guerra e siamo sempre più disposti a farla. Il 19 ottobre marceremo contro la Terza guerra mondiale denunciata da Papa Francesco e ignorata dalla gran parte della politica e delle istituzioni. Denunciamo il pericoloso tentativo di rilegittimare la guerra come strumento inevitabile”. Alla marcia hanno aderito 763 tra associazioni, enti locali e scuole di 480 città. Per la prima volta non ci saranno però l’Agesci, l’associazione italiana degli scout e delle guide, ed il Movimento Nonviolento, fondato proprio da Capitini. Accusano Lotti di una “gestione personalistica” e “poco trasparente” della manifestazione e ritengono che avrebbe dovuto dimettersi da questo incarico di coordinatore dopo essersi candidato nelle ultime elezioni politiche (senza essere stato eletto). “I nostri bilanci sono online e trasparenti” ha replicato Lotti, che ha anche ricordato di essersi sempre impegnato sui temi della pace e di volere continuare a farlo. Tornando ai numeri della prossima Marcia Lotti ha sottolineato che ci saranno studenti Lotti, Tavola della Pace: Marceremo 100 anni dopo la II guerra mondiale e contro la III guerra, come denunciata da papa Francesco di 100 scuole e sindaci, consiglieri, assessori e presidenti di 100 tra Comuni, Province e Regioni. Questi ultimi dalla Basilica di San Francesco rivolgeranno un nuovo appello per il riconoscimento della pace come diritto umano fondamentale. A tale proposito Andrea Ferrari, presidente del Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, ha ricordato che molti degli enti da lui rappresentati hanno contribuito ad organizzare la Marcia “nella convinzione che la pace, oggi più che mai, comincia nelle nostre città dove la crisi sta alimentando povertà, paure e insicurezza”. “La Perugia Assisi sarà per noi un giorno di scuola” ha affermato Aluisi Solini, dirigente scolastico e coordinatore della Rete delle scuole di pace. “Daremo avvio ad un nuovo programma di educazione alla cittadinanza democratica perché la pace ha bisogno di una nuova cultura, si insegna, s’impara e si vive. A partire dalla scuola”. Le guerre - è stato detto non sono solo quelle combattute con le armi, ma anche quelle combattute dall’economia che genera sfruttamento, povertà, fame, distruzione dell’ambiente, diseguaglianze sempre più forti. A questo proiposito “la marcia vuole essere il punto di partenza non di arrivo” ha detto padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro Convento di Assisi. “Il 19 ottobre - ha proseguito - vivremo la festa della pace, di ripudio della guerra e di amore per il prossimo. Sarà una marcia spinta solo dalla coscienza degli uomini di buona volontà che chiedono ai governanti, come fece lo stesso Francesco d’Assisi ai potenti di allora, di pensare al bene degli uomini e non alla guerra”. La partenza avverrà come al solito alle ore 9 dai Giardini del Frontone a Perugia e la marcia si concluderà alle 15 alla Rocca Maggiore di Assisi. Per informazioni www.perugiassisi.org Enzo Ferrini La Rete della Pace non aderisce ma partecipa alla Marcia L a Marcia della pace Perugia-Assisi che si svolge domenica 19 ottobre si presenta con una novità: l’assenza del comitato promotore del mondo dell’associazionismo che in tutti questi anni è stato l’anima della marcia del movimento pacifista italiano. La “Rete della Pace”, infatti, e le associazioni che la compongono, non hanno aderito al Comitato promotore della Marcia e non ne hanno sottoscritto né condiviso il documento anche se partecipano alla Marcia stessa. La vicenda della separazione è recente. Nel dicembre 2013 un numero rilevante di organizzazioni della società civile, che negli anni avevano partecipato all’esperienza della Tavola della Pace, approvava il percorso costituente della “Rete della Pace”. A febbraio di quest’anno si è svolta l’Assemblea di costituzione che ha dato il via ufficiale al nuovo soggetto collettivo con l’adesione di 56 organizzazioni, tra cui Acli, Agesci, Arci, Auser, Cgil, Legambiente, il Movimento non violento, l’Udu… È stata una “scelta sofferta ma obbligata” (così la definì il Coordinamento naziona- le della Rete) nata da un’incompatibilità di visione e di gestione con l’attività della “Tavola della Pace”. La Marcia per la Pace Perugia-Assisi – spiegavano, infatti, dal Coordinamento - “è un patrimonio collettivo, che non può essere proprietà di una persona o di un comitato promotore auto-nominatosi tale”. Secondo la Rete, l’esperienza della “Tavola della Pace” si era così esaurita “per l’impossibilità di rinnovarne lo spirito originario e per l’assenza al suo interno di regole democratiche”. Il riferimento era evidentemente alla dirigenza di Flavio Lotti, il coordinatore della Tavola, su cui, nel corso dei mesi, sono pesate anche accuse di poca trasparenza nei bilanci e non ultima la scelta di candidarsi con “Rivoluzione Civile” in occasione delle elezioni politiche 2013, salvo poi, dopo la sconfitta alle urne, tornare al proprio ruolo all’interno della Tavola, contro, però, il parere di molti dei componenti della Tavola stessa. La decisione, spiegano dalla segreteria della Rete, è stata maturata alla luce della vocazione originaria dell’iniziativa, aperta a tutti coloro che si riconoscono, Sopra: la conferenza stampa di presentazione della “Rete della Pace”. Qui a fianco: il logo dell’associazione aldilà delle divergenze dei percorsi, nel pensiero e nell’azione di Aldo Capitini e che lavorano in favore della non violenza, della pace e della giustizia sociale. La Rete sarà, quindi, presente e attiva all’evento del 19 ottobre, anche attraverso un incontro pubblico che si terrà sabato pomeriggio, un seminario sull’attualità del pensiero di Aldo Capitini (“Un passo di pace oggi nel solco di Aldo Capitini”, a partire dalle 15, presso la Sala del Dottorato in piazza IV Novembre a Perugia), al quale interverranno, oltre alle organizzazioni aderenti, anche la Fondazione Aldo Capitini. Le associazioni della Rete parteciperanno alla Marcia indossando una maglietta bianca, cui sarà applicato il logo della Rete distribuito nei due punti di concentramento all’Arco di corso Cavour e a Ponte San Giovanni, nel sottopasso della E45. Laura Lana LA VOCE ATTUALITÀ VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 3 SINODO SULLA FAMIGLIA. Mentre ABAT JOUR procedono i lavori, si impone qualche chiarificazione sugli scopi dell’assise in corso in Vaticano E il secondo non fu da meno A cura di Angelo M. Fanucci S i è conclusa la prima fase dei lavori del Sinodo sulla famiglia. La seconda tappa di questo cammino di discernimento ecclesiale, apertasi con la relazione post disceptationem, da integrare con i suggerimenti dei “circoli minori”, darà origine al documento finale del Sinodo (Relatio Synodi), che sarà poi affidato al discernimento ultimo del Papa. L’attesa per il completamento di questo itinerario offre ancora uno spazio opportuno per la riflessione e l’approfondimento di qualcuno dei temi “caldi” affrontati dall’assise sinodale. È il caso, ad esempio, della situazione dei matrimoni civili e delle unioni di fatto tra un uomo e una donna, realtà di cui i Padri sinodali si sono occupati fin dalle prime riunioni. Innanzitutto una premessa: a fondamento di ogni ulteriore considerazione, occorre rammentare che la prospettiva specifica di questo Sinodo straordinario, fin dal suo titolo “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”, è dichiaratamente pastorale, non dottrinale. Ogni ragionamento sui singoli temi dovrà quindi tener conto di quest’orizzonte ermeneutico, per non incorrere nel rischio di banali e grossolani fraintendimenti. Non è quindi in discussione la dottrina sul matrimonio-sacramento, con il suo carattere essenziale di indissolubilità, né la verità che per due battezzati cattolici l’unica forma di unione coniugale coerente con la propria fede sia la celebrazione del sacramento del matrimonio. Questo è e rimane l’“ideale cristiano” che la Chiesa ha il compito di salvaguardare e annunciare a chi riconosce nel matrimonio la propria vocazione di vita. Piuttosto, si tratta qui di assumere la prospettiva del Sinodo e, di conseguenza, “posare lo sguardo sulle situazioni concrete della gente che quell’ideale non riesce a raggiungerlo”, per ragioni diverse. O in altre parole, adottare quella che il card. Coccopalmerio ha definito “l’ermeneutica del Papa”, vale a dire “salvare la dottrina, ma partendo dalle singole persone e dalle loro concrete situazioni e sofferenze”. In quest’ottica i Padri sinodali hanno voluto sottolineare come anche situazioni matrimoniali “imperfette” in rapporto all’ideale cristiano - quali i matrimoni civili e, ancor più, le unioni di fatto - debbano essere considerate con rispetto e speranza, perché anche in esse possono essere presenti “elementi di santificazione e di verità”, assunta la precondizione minima di un convinto impegno della coppia alla fedeltà e all’amore reciproco. Una tale visione sembra ispirarsi alla prospettiva più generale già delineata dalla Lumen gentium quando, pur riaf- fermando la piena sussistenza della Chiesa di Cristo nella Chiesa cattolica, riconosce come anche “al di fuori del suo organismo si trovino parecchi elementi di santificazione e di verità, che, appartenendo propriamente per dono di Dio alla Chiesa di Cristo, spingono verso l’unità cattolica” (LG 8). In quest’ottica la relazione conclusiva sottolinea che “la dottrina dei gradi di comunione, formulata dal Concilio Vaticano II, conferma la visione di un modo articolato di partecipa- La rinnovata attenzione pastorale che il Sinodo auspica per le situazioni matrimoniali “imperfette” mira a riconoscere e coltivare i semi di grazia già presenti in esse, cercando di farne crescere di nuovi re al Mysterium Ecclesiae da parte dei battezzati” (Relatio post disceptationem, 18). Per la comunità cristiana, quindi, anche in ragione della legge della gradualità (cfr Familiaris consortio, 34) propria della pedagogia divina, si tratta di guardare innanzitutto agli elementi positivi presenti in queste forme imperfette di famiglia, da valorizzare, incoraggiare e sostenere, anche in vista di un possibile cammino di maturazione verso il matrimonio come sacramento. Non a caso, sia la relazione introduttiva del Sinodo sia quella conclusiva hanno evidenziato come i matrimoni civili, essendo connotati da un vincolo pubblico e, in linea di principio, da affetto profondo, dall’impegno di responsabilità verso la prole, dalla capacità di resistere alle prove, rappresentano un “germe da accompagnare nello sviluppo verso il sacramento del matrimonio”. Vale anche per questi sposi, infatti, quanto afferma ancora la LG 16: “Né la divina Provvi- denza nega gli aiuti necessari alla salvezza a coloro che non sono ancora arrivati alla chiara cognizione e riconoscimento di Dio, ma si sforzano, non senza la grazia divina, di condurre una vita retta. Poiché tutto ciò che di buono e di vero si trova in loro è ritenuto dalla Chiesa come una preparazione ad accogliere il Vangelo, e come dato da Colui che illumina ogni uomo affinché abbia finalmente la vita”. Non bisogna dimenticare quindi che chiunque, con retta coscienza, si sforza di vivere il vero bene e l’amore autentico, anche senza un’adesione esplicita alla fede, in qualche modo è già sostenuto dalla “grazia divina”. E ciò che costituisce l’essenza di ogni matrimonio è proprio l’impegno a vivere l’amore coniugale, un amore che comporta il coinvolgimento di tutte le componenti della persona, corporeità, istinto, sentimento, affettività, volontà e spiritualità; “esso mira a un’unità profondamente personale, quella che, al di là dell’unione in una sola carne, conduce a non fare che un cuor solo e un’anima sola: esso esige l’indissolubilità e la fedeltà della donazione reciproca definitiva e si apre sulla fecondità” (FC 13). Dunque, anche gli sposi legati da un matrimonio civile o, pur se in misura minore, da un’unione di fatto, possono vivere autenticamente il loro impegno all’amore coniugale, santificandosi nella misura della propria rettitudine. La rinnovata attenzione pastorale che il Sinodo auspica per queste situazioni matrimoniali “imperfette”, quindi, dovrà aver cura di riconoscere e coltivare i semi di grazia già presenti in esse, cercando di farne crescere di nuovi. Senza dimenticare, però, che solo con il sacramento “l’amore coniugale raggiunge quella pienezza a cui è interiormente ordinato, la carità coniugale, che è il modo proprio e specifico con cui gli sposi partecipano e sono chiamati a vivere la carità stessa di Cristo che si dona sulla croce” (FC 13). Maurizio Calipari della Pontificia accademia per la vita Le proposte che emergono dal Sinodo “L a Segreteria generale del Sinodo, in seguito alle reazioni e discussioni seguite alla pubblicazione della Relatio post disceptationem e al fatto che la sua natura non sia stata spesso correttamente compresa, ribadisce che tale testo è un documento di lavoro che riassume gli Padre Lombardi interventi e il dibattito della prima settimana e ora è proposto alla discussione dei membri del Sinodo nei circoli minori, come prevede l’ordo del Sinodo”. Apre così il briefing con la stampa padre Lombardi, martedì 14. La relazione non è quindi un documento definitivo. Ora passa ai circoli minori, che presenteranno ciascuno una propria riflessione, e quindi si procederà alla stesura dei documenti finali. La Sala stampa vaticana ha inoltre reso noto il contenuto degli interventi liberi pronunciati al Sinodo, a seguito della presentazione della Relatio post disceptationem. Sono state suggerite alcune riflessioni aggiuntive. Ad esempio, parlare più diffusamente delle famiglie fedeli agli insegnamenti del Vangelo, dare maggiore accento alla tutela della donna e alla sua importanza per la trasmissione della vita e della fede, fare più riferimenti alla famiglia come “Chiesa domestica”, valorizzandone la prospettiva missionaria nel mondo contemporaneo. Approfondire e chiarire meglio il tema della “gradualità”, che può essere all’origine di una serie di confusioni. Per quanto riguarda l’accesso ai sacramenti per i divorziati risposati, ad esempio, è stato detto che è difficile accogliere delle eccezioni senza che in realtà diventino una regola comune. Riguardo agli omosessuali, la necessaria accoglienza va accompagnata dalla giusta prudenza, affinché non si crei l’impressione di una valutazione positiva di tale orientamento da parte della Chiesa. La stessa attenzione è stata auspicata nei riguardi delle convivenze. Riguardo allo snellimento delle procedure per le cause di nullità matrimoniale, qualche perplessità è stata sollevata riguardo alla proposta di affidare maggiori competenze al vescovo diocesano, gravandone eccessivamente le spalle. Isabella Piro Bellissimo, eh!, il primo aneddoto che v’ho raccontato a proposito del piglio da bucaniere che Elio Cecchetti metteva in campo nella sua quotidiana dedizione al bene degli altri. Ascoltate il secondo. Anno 1975. La Comunità di San Girolamo (futura Comunità di Capodarco dell’Umbria) ha preso l’abbrivo: accanto a sei-sette ragazzi che hanno scelto di vivere con noi, una dozzina di disabili sono ormai (come diceva il Pulpettone) “a polaro”. Ma non c’è l’ascensore. Come fare per portare Doretto al primo piano? Nel secondo cortile abbiamo piazzato un lunghissimo ponte in salita, tavoloni e tubi Innocenti. “Lunghissimo”, per addolcire la pendenza: Doretto pesa 180 (centottanta) chilogrammi. Ma l’ascensore ci vuole! Per realizzare l’ascensore scaviamo la montagna (do una mano anch’io) sul retro dell’edificio. Si chiamerebbe “martello pneumatico”, ma tutti lo chiamano motopicco: 80 kg che, quando tu lo tieni puntato a terra e la forza elettrica lo fa vibrare, ti stroncano le braccia; io reggo 4 o 5 minuti, poi chiedo il cambio; Gianni Cecchini regge quattro volte tanto. Ma il lavoro non rende, perché il terreno che domani alloggerà la fossa dell’ascensore è fatto di un materiale che a cielo aperto si sfarina, ma prima di quel momento è durissimo, e spezza le punte del motopicco una dopo l’altra. Arriva Elio e mi copre di improperi. Il più lieve: “Non capisci un cavolo”, con tre “z”. Poi: “È vero che fate la raccolta di carta e stracci?”. È vero. “Bene, stavolta raccogliete solo vecchi materassi!”. Quando ebbe a disposizione una ventina di materassi, tutti vagamente maleodoranti, Elio convocò un suo antico operaio. “Antico”: magro, lunghissimo, allampanato, polveroso, con un occhio bollo anche lui e gli orecchi a sventola. Lo chiamavano “il Vignale”. Nella cava di Elio, a Mocaiana, aveva ricoperto tutti i ruoli del minatore, dal crivellino al sondatore all’armatore. Il Vignale praticò con un trapano a punta lunghissima (un metro o forse più) una serie di fori sul rettangolo predestinato, poi li allargò con un alesatore d’acciaio temperato. Poi... “Fuori tutti!” gridò Elio, e chiuse la porta del primo cortile. Rimasero dentro solo lui e il Vignale, a riempiere di tritolo tutti quei buchi e a coprire il tutto con i venti materassi. Tutta la comunità era sul piazzale. La nostra attesa fu abbastanza lunga da spegnere ogni voglia di scherzare. Poi… una botta tremenda. Ci sembrò di essere tutti sulla schiena di un cavallo imbizzarrito. Un materasso cadde vicino a noi, gli altri 19 erano sparsi un po’ su tutto il tetto. Ci guardammo in faccia, ci abbracciammo, pronti al peggio. E invece la porta si aprì e uscirono Elio e il Vignale, coperti da cinque cm di polvere. Ci precipitammo dentro: il convento non aveva subito danni, la buca agognata era enorme. Elio sorrideva. Il Vignale pareva che sorridesse. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 4 SetteGIORNI POLITICA. Eletti i due nuovi Presidenti dai loro colleghi a cura di Enzo Ferrini FESTA PER ESAW IL BAMBINO ERITREO Grande festa all’ospedale di Perugia per Esaw, un bambino eritreo di cinque anni affetto dalla nascita da una grave patologia alla vista e sottoposto a intervento chirurgico per rimuovere la cataratta di entrambi gli occhi. Era arrivato in Italia con la madre grazie a una catena di solidarietà. “Ci occupiamo con affetto - ha detto il prof. Carlo Cagini che lo ha operato e curato con la sua équipe - di tutti i bambini che sono in cura da noi, ma per Esaw, venuto da un Paese difficile e così lontano, abbiamo organizzato un saluto speciale. Siamo riusciti a fargli riacquistare una vista di oltre 5 decimi, un risultato straordinario che ci gratifica come medici e soprattutto come persone”. TANTI DICONO “SÌ” ALLA DONAZIONE ORGANI In Italia ci sono circa 9.000 persone in attesa di un trapianto di organi che potrebbe loro salvare la vita, e l’Umbria è in prima linea per i programmi per promuovere le donazioni, con una significativa risposta dei suoi abitanti. In occasione della Giornata europea per le donazioni, svoltasi a Roma, la presidente Catiuscia Marini ha ricordato che l’Umbria ha creato il progetto-pilota a livello nazionale “Una scelta in Comune” per permettere a chi richiede o rinnova la carta di identità di esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione, firmando un semplice modulo. Un progetto avviato nel 2012 a Perugia e Terni, e al quale hanno già aderito 33 Comuni, con la stragrande maggioranza di cittadini che hanno detto “sì”. Tiziana Garzilli, responsabile del Centro regionale trapianti, ha sottolineato che è più che mai necessario alimentare l’educazione anche a questo tipo di solidarietà, perché la scarsità di organi pone un limite alla possibilità di cura per molti pazienti. FONTIVEGGE, INIZIATIVE CONTRO GLI SPACCIATORI Ci sono in giro tanta sfiducia e troppa rassegnazione, ed è bello quando si vede che i cittadini, insieme, si rimboccano le maniche per migliorare la situazione. Come avviene sempre più spesso a Perugia con iniziative di quartiere promosse dai suoi abitanti. Una delle più recenti è “Fontivegge insieme”, promossa da un gruppo di giovani. “Perché hanno spiegato - rivogliamo il nostro quartiere, le nostre vite, perché vogliamo essere liberi e non prigionieri degli spacciatori che ci costringono a restare chiusi in casa”. Con pale, scope e sacchetti hanno cominciato a ripulire le aree verdi di un quartiere difficile come quello di Fontivegge; poi, domenica scorsa, hanno organizzato una “merenda di quartiere” in piazza del Bacio. Adesso stanno pensano a mercatini e tante altre iniziative, perché - dicono - “insieme tutto è possibile”. ANCHE I TIFOSI SONO VICINI AGLI OPERAI AST La solidarietà vince sul tifo anche allo stadio. Al Curi, domenica scorsa, c’era un grande striscione con la scritta “Perugia vicina agli operai Ast”. E poi la firma: “Curva nord”, quella da dove solitamente parte lo slogan “Chi non salta, un ternano è...” NUOVE REGOLE PER I VITALIZI “Un atto di valenza morale”: così è stato definito dal presidente del Consiglio regionale dell’Umbria Eros Brega l’ordine del giorno dell’assemblea di tutti i presidenti dei Consigli regionali che rivede le regole per i vitalizi degli ex consiglieri, alcuni dei quali (non in Umbria) sono diventati pensionati anche a 40 anni. Un “atto di valenza morale” che però non avrà alcun valore concreto fino a che non sarà approvato dai singoli Consigli regionali. Quello dell’Umbria ha pochi mesi per farlo, perché il prossimo anno concluderà il suo mandato. VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 Le ‘nuove’ Province N ando Mismetti e Leopoldo Di Girolamo sono i nuovi presidenti delle Province di Perugia e Terni. Nessuna sorpresa di rilievo, solo qualche mal di pancia nel centrodestra perugino perché alcuni consiglieri avrebbero votato un esponente di un altro collegio invece di quello proprio. Sono paradossali anche i commenti, considerando che si vuole far passare per test elettorale una votazione compiuta solo da sindaci e consiglieri comunali per i loro colleghi. “La Provincia ha cambiato pelle, ma non le sue competenze. Non è più diretta emanazione dei cittadini, ma resta ente al servizio dei Comuni in stretta relazione con la Regione come supporto nell’erogazione dei servizi ai cittadini”. Nando Mismetti eletto a Perugia Leopoldo Di Girolamo eletto a Terni Lo ha detto Nando Mismetti, nuovo presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Foligno, nel corso della cerimonia di pas- Mismetti (Perugia): “La Provincia ha do Meloni della lista “Provincia civica”. saggio delle consegne con il pre- cambiato pelle, ma non le sue Leopoldo Di Girolamo, neo-presidente sidente uscente Marco Vinicio della Provincia ternana, ha parlato di Guasticchi; il quale ha auspicato competenze”. Di Girolamo (Terni) “rinnovata attenzione al territorio, sosteun ripensamento perché “le Pro- auspica “una logica di sussidiarietà e di gno ai Comuni e alle realtà locali, in una vince da sempre sono un punto di logica di sussidiarietà e di sviluppo di poriferimento fondamentale, e al sviluppo di politiche di area vasta” litiche di area vasta che sappiano acmomento non c’è un modello di compagnare i processi di cambiamento sostituzione”. re l’Umbria aprendo un confronto su in atto in senso positivo”. Mismetti ha fatto presente che “in questa competenze e funzioni avendo come uni- I consiglieri provinciali di Terni sono 7 fase transitoria avverto il disagio dei di- co obiettivo l’interesse dei cittadini. Ogni per la lista “Democratici, progressisti e pendenti di questo ente, vero ‘tesoro’ del- altra logica non ci interessa”. riformisti”: Giampiero Lattanzi, Sandro la Provincia. Posso assicurare fin d’ora Ricordiamo che i consiglieri eletti per la Piermatti, Riccardo Maraga, Leonardo che questo patrimonio umano e profes- Provincia di Perugia sono Roberto Berti- Grimani, Giuseppe Germani, Marco Rosionale avrà anche un ruolo fondamen- ni, Roberto Ferricelli, Filippo Maria Sti- sati, Francesco de Rebotti. Gli altri eletti tale di supporto ai Comuni, soprattutto a rati, Erika Borghesi, Gino Emili, Paolo sono 2 per la lista “Provincia civica”, Serquelli medio-piccoli che sono la maggior Fratini e Maria Pia Bruscolotti per la lista gio Bruschini, Manuela Beltrame e uno parte della nostra Provincia. Abbiamo da- “Provincia democratica e riformista” e per la lista “Progetto civico”, Cristiano vanti la straordinaria opportunità, insie- Massimo Perari, Giampiero Panfili, Flo- Ceccotti. me a Regione e Comuni, di riorganizza- riano Pizzichini, Enea Paladino e RiccarEmilio Querini Università. All’Erasmus welcome day accolti 381 studenti stranieri, la maggior parte sono donne S ono 381 gli studenti stranieri che nel corso dell’anno accademico 2014/2015 vivranno a Perugia grazie al programma di mobilitazione internazionale Erasmus dell’Università degli studi. Per dargli il benvenuto, l’Ateneo ha organizzato martedì 14 una giornata di accoglienza, l’Erasmus welcome day. Presenti il rettore Franco Moriconi, l’assessore alla Cultura del Comune, Teresa Severini, e la professoressa Elena Stanghellini, delegato per le Relazioni internazionali dell’ateneo. “Vi accogliamo in una delle più antiche Università europee, che risale al 1308 – ha spiegato Moriconi –. Un ateneo ricco di storia quindi, ma sempre aperto alla modernità, per di più in una città ospitale con antica vocazione culturale. Molti nostri studenti sono ora in altri istituti accademici europei, in un rapporto di scambio che auspichiamo possa crescere ancora. Crediamo molto nei processi di internazionalizzazione, abbiamo incrementato gli accordi di cooperazione con Università e Centri di ricerca europei ed extraeuropei, consapevoli che la cultura e la scienza non conoscono né barriere, né confini”. L’assessore Severini ha poi ricordato che l’accoglienza della città di Perugia passa anche attraverso “agevolazioni che facilitano gli studenti, per esempio, nell’ingresso ai cinema o nei luoghi di intrattenimento e di cultura”. Dei 381 universitari stranieri in arrivo a Perugia, 158 giungeranno nel primo semestre, 66 nel secondo semestre e 153 per i corsi annuali. Il numero delle donne prevale su quello degli uomini, anche se il dato è provvisorio, in quanto le iscrizioni al secondo semestre sono ancora aperte. Altri 28 studenti stranieri sono a Perugia per accordi di scambio con paesi extraeuropei, e tra questi studenti Usa e coreani. Per quanto riguarda la provenienza dei giovani Erasmus, la parte del leone la fa la Spagna, con 190 studenti (pari al 50%), seguita da Turchia (36), Germania (32), Romania (29) e Polonia (28). Il 19% di loro frequenta corsi di Medicina (73), l’11% Economia (42) e Lingue e Letteratura (42), poi Giurisprudenza (40) e Ingegneria (36). Laura Lana Nemetria a Foligno “L’etica collettiva di un paese manifatturiero” S i tiene venerdì 24 ottobre, all’Auditorium San Domenico di Foligno, (dalle ore 9.30 alle 13) la XIII conferenza di “Etica ed Economia” promossa da Nemetria su “L’etica collettiva di un paese manifatturiero”. Modererà Giulio Gallazzi, presidente e amministratore delegato Sri Group. Alle ore 9.3 dopo i saluti delle autorità interverranno Angelo Maria Petroni, segretario generale Aspen Institute, Salvatore Rossi, direttore generale Banca D’Italia, Yoram Gutgeld, politico ed economista, Alessandro Profumo, presidente Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Gilotti, presidente e amministratore delegato Kuwait Petroleum Italia, Alberto Bombassei, presidente Brembo Spa, Antonio Patuelli, presidente Abi. Ore 13.30, conclusioni di Giuseppe De Rita, presidente Censis e di Nemetria. “Non sempre - dice De Rita - anzi raramente, ci ricordiamo che l’Ita- lia è un grande paese manifatturiero. Lo siamo sempre stati, su questa componente abbiamo costruito la nostra solidità economica negli anni ’70 e ’80; ed abbiamo anche costruito, in silenzio, la nostra capacità di sopravvivenza nella grande crisi che abbiamo attraversato dal 2007 in poi. L’opinione pubblica, anche quella qualificata, è stata ed è occupata da altre vicende mediaticamente più impressive (le bolle finanziarie, i vincoli europei, i conti pubblici) ma è stata la vocazione manifatturiera il cardine del sistema, il motore della sua dinamica. Eppure non le abbiamo mai prestato attenzione e volontà di approfondimento. È nell’attività manifatturiera che la società italiana esprime la sua aderenza ai valori della competizione, della innovazione di processo, dell’avventura imprenditoriale, della responsabilità organizzativa, della fedeltà all’oggetto, del primato del fare e saper fare, della stessa relazione fra le persone e della coesione sociale (locale e nazionale). È nel manifatturiero che si cela l’anima del sistema italiano, nelle sue più diverse connotazioni esplicite, dal lavoro artigiano alla presenza sui mercati internazionali, dal brand del made in Italy all’integrazione dei vari soggetti operanti sul territorio. Ragionare di questi temi nell’annuale appuntamento di Etica ed Economia è un’occasione importante per tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell’economia italiana, al di là di ogni ondata emotiva, al di là di ogni drammatizzazione degli eventi che occupano le cronache. Perché noi siamo, e speriamo di restare, un grande paese manifatturiero. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 TERNI. Appello alle parti in causa per evitare il licenziamento di più di 500 operai La solidarietà dei vescovi ai lavoratori dell’Ast “I Vescovi dell’Umbria esprimono viva preoccupazione per il fallimento delle trattative che interessano i lavoratori dell’Ast di Terni”. La nota della Conferenza episcopale umbra diffusa una settimana fa, non appena giunta la notizia dei 500 licenziamenti, mantiene tutta la sua attualità. La preoccupazione dei vescovi “come è avvenuto in altre simili circostanze” è viva e si associa all’“accorato appello alle parti in causa, ThyssenKrupp, Governo, Sindacati, Istituzioni affinché riprendano immediatamente il dialogo e le trattative con toni sereni e aperti alla comprensione reciproca per trovare una soluzione equa e dignitosa per tutti, specie per i più deboli della vertenza in atto”. “La rottura delle trattative - hanno scritto i vescovi - rende ancor più grave la situazione sociale e occupazionale dell’intera regione dell’Umbria a seguito del paventato avvio della procedura di licenziamento per oltre 500 lavoratori, che porta con sé conseguenze umane e sociali dolorosissime”. Il card. Bassetti in una intervista al Messaggero domenica scorsa ricordava le “crisi” dell’Umbria: non solo la Tk ma anche la Merloni, il settore della chimica nel ternano e le tante piccole e medie aziende che chiudono o mettono in cassa integrazione. “È emergenza, lo abbiamo detto” diceva Bassetti al Messaggero, e aggiungeva: “dalla gente dell’Umbria arrivano segnali di nuove povertà” ricordando le Caritas che registrano un numero sempre più crescente di famiglie ridotte a chiedere un aiuto come mai avrebbero voluto fare. In questo “difficilissimo momento” i vescovi umbri “esprimono la loro vicinanza e solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie”. Maria Rita Valli Il vescovo Giuseppe Piemontese: “Si trovino soluzioni eque e giuste per tutti” A seguito degli ultimi avvenimenti della vertenza dell’Ast con il fallimento delle trattative e alla vigilia dello sciopero cittadino di venerdì prossimo, il vescovo Giuseppe Piemontese rinnova l’invito a riaprire il dialogo nella nota che segue e che si conclude con un invito “ai sacerdoti, fedeli e La manifestazione degli operai delle acciaierie dello scorso agosto quanti non potranno prendere parte alla manifestazione ufficiale, a ritrovarsi nella propria chiesa, alle ore 12.00, per pregare per la nostra città e per tutti coloro che sono alle prese con la e di dialogo e a tutelare i lavoratori e la città. disoccupazione e la precarietà”. Come cristiani di questo territorio desideriamo unirci ai lavoratori, ai cittadini e alle Istituzioni locali e regionali per riaffermaa comunità ecclesiale di Terni-Narni-Amelia, dopo re il desiderio di una giusta soluzione della trattativa. Siano di aver posto grande speranza nelle trattative tra le par- monito e incoraggiamento le parole di Papa Francesco, pronunti interessate, è grandemente amareggiata per la man- ciate per noi il 3 settembre: “Desidero unirmi ai recenti interventi cata soluzione della vertenza dell’Ast, che riguarda il posto di la- del Vescovo di Terni-Narni-Amelia, ed esprimo la mia profonda voro di centinaia di lavoratori e il futuro stesso della città di Ter- preoccupazione per la grave situazione che stanno vivendo tanni. Tante speranze, coltivate fin dall’inizio dell’anno, si vedono te famiglie di Terni a motivo dei progetti della ditta Thyssenvanificate dalla mancata intesa, vanamente ricercata negli in- krupp. Ancora una volta rivolgo un accorato appello, affinché contri di settembre e inizio ottobre. non prevalga la logica del profitto, ma quella della solidarietà e Ora si temono prove di forza che non concorrono alla soluzione della giustizia. Al centro di ogni questione, anche di quella lavodei problemi, ma ad esasperare ulteriormente gli animi e a sa- rativa, va sempre posta la persona e la sua dignità! Col lavoro non turare l’ambiente di tossine pericolose, se non proprio mortife- si gioca! E chi, per motivi di denaro, di affari, di guadagnare di re. più, toglie il lavoro, sappia che toglie la dignità alle persone”. Ribadiamo l’invito a riaprire il dialogo tra le parti interessate su Auguriamo che la manifestazione, pur nella ferma proposta dei basi della giustizia e dell’equità, evitando irrigidimenti pericolo- diritti dei lavoratori e del futuro della nostra città, si svolga pacisi. Si promuova una riflessione seria che favorisca l’avvicina- ficamente e nel rispetto di tutti. mento delle posizioni verso l’attenzione alla persona, al bene Maria Santissima, che veneriamo Madonna del popolo e nostra comune oltre che all’interesse della ThyssenKrupp. Lo sciopero speciale patrona, sostenga l’impegno di quanti sono preposti al generale proclamato serva a ribadire questa volontà di proposta bene comune perché trovino soluzioni eque e giuste per tutti”. “L Perugia. Dal 17 al 26 ottobre torna Eurochocolate P svolgerà comunque in piazza IV Novembre, dove è stata allestita la grande struttura Expo Chocolate. Al suo interno si susseguiranno, con un fittissimo calendario di appuntamenti, laboratori e degustazioni guidate, condotte dall’Università dei Sapori. L’obiettivo è “far interagire in maniera diretta i visitatori con la materia prima cioccolato, grazie all’aiuto di esperti cioccolatieri e pasticceri”, spiega Eugenio Guarducci, presidente di Eurochocolate. Non mancheranno poi gli appuntamenti più classici, come le Sculture di cioccolato, la rassegna letteraria “Cioccolata con l’autore” ed iniziative ad hoc per bambini, scuole e famiglie. Spazio anche al mondo virtuale con gli Eurochocolate Tweet Awards. Nell’acropoli perugina, presenti poi gli stand di circa 100 aziende, tra piccoli artigiani, medie e grandi imprese dolciarie nazionali, compresa l’area Gluten Free e lo spazio dedicato al cioccolato del mercato equo. Un posto speciale sarà riservato al Distretto del Cioccolato di BREVI ❖ RESIDENCE CHIANELLI “Perché vivere?” giornata di studio del MpV di Perugia Sabato 18 ottobre, dalle ore 9 alle 13, presso il Residence Daniele Chianelli di Perugia si terrà l’annuale giornata di studio indetta dal Movimento per la Vita di Perugia per i propri associati e non solo. L’occasione, infatti, vuole essere un momento di incontro e riflessione condivisa anche con altre associazioni del mondo del volontariato che operano sul territorio in ambiti affini a quelli del MpV, che sono la difesa del valore della vita umana dal concepimento alla morte naturale. Il tema di discussione dal quale si partirà per poi maturare proposte e idee di lavoro per il 2015 è: “Perché vivere? Le domande sulla vita che mettono in movimento la vita”. Dopo il saluto di Franco Chianelli, e del Presidente del MpV Perugia, Vincenzo Silvestrelli, relazioneranno Raffaele Iannuzzi, filosofo e giornalista, sul senso del vivere, il prof. Giovanni Stelli su relativismo etico e vita, padre Renato Russo su la vita come dono e il dott. Augusto Luciani sull’esperienza associativa dei farmacisti come valorizzazione e arricchimento dell’uomo. Come di consueto, poi, la giornata vedrà i presenti chiamati a lavorare per gruppi. Per partecipare è raccomandata l’iscrizione, scrivendo a [email protected] o telefonando al 348.6842253 o allo 075.5847231. ❖ TURISMO SPIRITUALE I prodotti di campagna Amica nel Menù del pellegrino Organizzare un sistema di azioni per lo sviluppo e la promozione del cammino “Via di Francesco” e delle vie collegate, per quanto riguarda i servizi resi lungo il percorso, nonché per lo sviluppo del progetto “Menù del Pellegrino”. Questo l’obiettivo principale del Protocollo d’Intesa siglato tra Coldiretti Umbria in collaborazione con Fondazione Campagna Amica e il Consorzio Umbria & Francesco’s Ways, dedicato al turismo spirituale. In particolare - spiega Coldiretti - i prodotti umbri delle imprese agricole della rete di Campagna Amica Coldiretti, saranno alla base del “Menù del Pellegrino”, studiato dal Consorzio Umbria & Francesco’s Ways per riproporre in chiave moderna i cibi della tradizione, nel rispetto dell’ambiente e della cultura enogastronomica umbra. Si tratta - aggiunge Coldiretti - di un “pranzo al sacco” che, a partire dal 2015, le strutture ricettive lungo la Via di Francesco, potranno consegnare ai moderni pellegrini che si avventurano lungo il percorso che conduce ad Assisi partendo da La Verna o da Greccio. Grazie al “Menù del Pellegrino” - ribadisce Coldiretti - si implementerà la promozione dei prodotti agroalimentare italiani, anche attraverso la loro vendita e diffusione presso le strutture ricettive e ristorative aderenti al Consorzio. ❖ CITTÀ DELLA PIEVE Protagonista è il cioccolato er il ventunesimo anno consecutivo torna a Perugia da venerdì 17 a domenica 26 ottobre Eurochocolate, la manifestazione tutta dedicata al cioccolato. L’edizione 2014 – dal tema “MasterChoc – Non faremo torte a nessuno” – strizza già l’occhio al prossimo anno, in particolare ad Expo Milano 2015, dove Eurochocolate sarà protagonista in veste di consulente progettuale e culturale del cluster del Cacao. Expo Milano 2015 ha scelto proprio Perugia per organizzare il 24 ottobre il Cocoa Cluster Working Group 3rd Meeting, il terzo incontro di lavoro dei Paesi che parteciperanno al cluster del Cacao dell’Esposizione universale. Il 22 ottobre, inoltre, si svolgerà il summit internazionale “In the Hearth of Chocolate”, dal tema ”La cooperazione allo sviluppo nei Paesi produttori di cacao: best practices e prospettive”, patrocinato dalla Direzione generale Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari esteri. Il fulcro dell’edizione di quest’anno si 5 Seminario su “Fenomenologia e narrazione dell’obesità” Una passata edizione di Eurochocolate Perugia: il progetto a cura della Camera di Commercio promuoverà la tradizione cioccolatiera del territorio, valorizzando le piccole imprese e laboratori artigianali che assicurano un prodotto genuino di elevata qualità. I prodotti delle aziende del Distretto animeranno le principali vetrine del centro storico: chi vorrà fotografarle potrà postarle utilizzando gli hashtag indicati accanto ai prodotti e vincere dei golosi omaggi firmati Distretto del Cioccolato. Laura Lana Si tiene il 23 ottobre a Città della Pieve, presso la chiesa di S. Agostino, dalle ore 8.30 alle 18, il seminario internazionale “I racconti del corpo Fenomenologia e narrazione dell’Obesità”. La giornata di studio, che sarà anche occasione di incontro tra Centri europei (Inghilterra e Malta), intende rappresentare un approccio nuovo al problema dell’obesità: filosofi, medici nutrizionisti e psichiatri, psicologi presenteranno in forma di dialogo riflessioni, ipotesi, dati e risultati per restituire la complessità del rapporto dell’uomo con il proprio corpo e del suo essere nel mondo. L’iscrizione è gratuita ma consigliata poiché i posti sono limitati. Si prega di inviare la scheda di iscrizione via fax al numero 075/5153466 o via mail all’indirizzo [email protected]. La conferma dell’iscrizione avverrà via e–mail. È previsto l’accreditamento Ecm per le seguenti figure professionali: medici, psicologi, dietisti, biologi– nutrizionisti, fisioterapisti, tecnici riab. psichiatrica, assistenti sociali, infermieri, educatori professionali. Per tutti i partecipanti è previsto il rilascio di un attestato di partecipazione. Segreteria organizzativa Consulta Umbria Srl, via R. Gallenga 2, 06127 Perugia, tel.: 075/5000066, Fax: 075/5153466. LA VOCE APPROFONDIMENTI/ECCLESIOLOGIA 6 VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 La Chiesa ha spesso dovuto affrontare situazioni in cui un certo numero di fedeli si era “allontanato” dal resto della comunità. Oggi il problema si ripropone per i divorziati risposati Secondo momento di approfondimento nell’ambito della nuova rubrica di riflessione culturale inaugurata da “La Voce” nel numero scorso L a lettera pastorale del card. Gualtiero Bassetti Missione e conversione pastorale presentata il 14 settembre, contiene un passaggio interessante circa la capacità di accogliere in seno alla comunità ecclesiale situazioni cosiddette “irregolari”. Ciò suscita una riflessione specialmente in riferimento al Sinodo sulla famiglia - che si svolge questi giorni a Roma -, che riporta alla memoria un atteggiamento di fondo con cui la Chiesa ha affrontato diverse situazioni critiche. È il caso per esempio della grande questione della Gnosi, che si spaccia per messaggio evangelico e invece si appropria del linguaggio utilizzato all’interno delle comunità ecclesiali, ma attribuendo un diverso significato ai termini, e di conseguenza traendone un’interpretazione contraria a quella trasmessa dagli apostoli; e perciò apportando un insegnamento morale erroneo. Tra i diversi testi che riguardano questo tema, la Prima lettera di Giovanni lascia trasparire questa problematica, opponendo a una conoscenza esoterica per iniziati (propria degli gnostici) quella divulgata apertamente (propria delle comunità apostoliche): “Sono usciti in mezzo a noi, ma non erano dei nostri... Ora voi avete l’unzione ricevuta dal Santo e tutti avete la scienza” (1Gv 2,19.20). La Chiesa giovannea vuole comunque risolvere la disputa tenendo conto della condizione di fragilità dei suoi membri: “Se riconosciamo i nostri peccati, Egli che è fedele e giusto ci perdonerà i nostri peccati e ci purificherà da ogni colpa. Se diciamo che non abbiamo peccato, facciamo di Lui un bugiardo” (1Gv 1, 9-10). “Non esiliare lo Spirito” Un simile atteggiamento nei confronti dei dissidenti lo troviamo nella Seconda lettera di Pietro. Il suo autore ammoniva severamente coloro che o formalmente o nei comportamenti (attratti dalla requiescenza del modello di vita pagano) fuoriuscivano dalla comunità; citando Proverbi 26,11, li paragonava a cani che si cibano del loro vomito, ma ribadiva il sussistere della misericordia di Dio, che usa pazienza, cosicché tutti abbiano Questo è il tempo della riconciliazione modo di pentirsi. Come non ricordare poi l’annosa questione dei lapsi, cioè coloro che per sfuggire alle prime persecuzioni erano venuti meno alla testimonianza della loro fede: non tutti accoglievano di buon grado il martirio. Cipriano di Cartagine biasimava i presbiteri ‘lassisti’ che, senza interpellare il vescovo e senza una adeguata penitenza, riammettevano i lapsi all’eucarestia. La questione si trascinò, ma alla fine si crearono le condizioni per una loro riammissione in seno alla comunità. Certo, era morta tanta gente e molti avevano pagato a caro prezzo la loro appartenenza alla chiesa, ma Dionigi d’Alessandria ricordò che non si poteva “esiliare lo Spirito santo” (cf. Eusebio di Cesarea, Historia Ecclesiastica, VII, 7), rifiutando anche una remota possibilità del ritorno per coloro che avevano sacrificato agli idoli sotto tortura, o si erano procurati una tavoletta con una falsa certificazione del sacrificio idolatrico. “Puri” e “traditori” In questa piccola menzione di eventi trova il suo spazio anche la polemica di Agostino con i Donatisti. Il donatismo scaturì dall’indignazione collegata alla consegna - avvenuta tra il 303 e il 305 - dei libri delle Scritture alle autorità imperiali da parte di molti membri del clero dell’Africa del Nord. Agli occhi di chi aveva resistito, questi furono Ai Pastori la responsabilità di fornire strumenti con cui consentire il “risanamento della ferita”, attingendo alle risorse spirituali di cui dispone la Chiesa considerati traditori, indegni della condizione clericale. Il movimento donatista si espanse tanto da raggiungere la dimensione di una Chiesa parallela. Addirittura, i donatisti si consideravano un tipo di umanità diverso rispetto a quello dei cattolici: una umanità di ‘duri e puri’. Agostino, nella conferenza congiunta cattolico-donatista dell’estate del 403, li esortò a rientrare nella Grande Chiesa e a prendere atto della condizione di peccato propria di tutti gli uomini, cristiani compresi (cf. Post collationem contra donatistas), esaltando la bontà della Chiesa che richiama e accoglie gli erranti (cf. lettera 185, De correptione Donatistarum). Illuminante è in ultima istanza la disciplina seguita dalla Chiesa fino al IV secolo circa l’amministrazione del sacramento della riconciliazione. Come noto, si dava solo una seconda possibilità ai battezzati per ricevere il perdono dei peccati in tutta la lo- ro vita. Tale disciplina era detta “penitenza canonica”. Preme al riguardo ricordare ciò che Agostino consigliava ai più giovani che desideravano intraprendere il duro percorso penitenziale. Il Vescovo ipponense li spingeva a essere prudenti, non sottovalutando la possibilità di ricadere nuovamente nei peccati durante l’arco della loro esistenza, attendendo quindi di giungere a un età più avanzata. Dunque, all’interno della comunità vi erano persone che venivano tollerate pur trovandosi in stato di peccato e in attesa di purificazione. Tutti questi avvenimenti condividono una dinamica comune, consistente in una frattura generatasi in seno alla comunità ecclesiale, con complesse implicazioni ricadenti sulla disciplina ecclesiale e sul comportamento dei fedeli. La preoccupazione della Chiesa su come risanare tale frattura e superare la separazione venutasi a creare portò frutti di nuovi ricongiungimenti. Un problema inedito Oggi siamo in presenza di una questione mai affrontata con queste proporzioni dal “Patriarcato d’Occidente”, cioè la Chiesa di Roma. Questa problematica, che potremmo ascrivere tra quelle situazioni irregolari cui si riferisce il card. Bassetti, è quella dei separati-divorziati e divorziati-risposati. È palese la sofferenza che la Chiesa vive al suo interno e il disagio profondo che la società civile manifesta circa il persistere dell’incapacità di superare tale problematica. Le persone che vivono tale condizione si sentono di fatto escluse dalla vita ecclesiale, e la Chiesa non riesce a fornire loro una reale soluzione, sentendosi quasi prigioniera delle sue stesse norme. Appare evidente che non si tratta di escogitare qualche ‘trucco’ o di praticare ‘facili sconti’, oppure di rifarsi a un Vangelo ‘allo stato puro’ come se le norme successive fossero in qualche modo una sovrastruttura. Si tratta di interpretare correttamente e adeguatamente il connubio che la Dei Verbum sancisce: quello tra Scrittura e Tradizione. E di utilizzare il grande potenziale che la Chiesa da sempre possiede: quello di saper comunicare la fede in un mondo che cambia. In tal senso si esprimeva Vincenzo di Lerins circa la possibilità di un progresso nell’intendere il dato rivelato e trasmesso: “Qualcuno dirà: non vi sarà mai alcun progresso della religione, quindi nella Chiesa di Cristo? Certo che ci sarà, e anche molto grande!... A condizione che si tratti di un reale progresso per la fede” (Commonitorio,XXIII, 1-2). Urge un progresso A tale proposito, può apparire un progresso nell’intendere l’indissolubilità del matrimonio l’intuizione invocata dai più e riportata con molta lucidità da Giovanni Cereti. Il costituirsi del sacramento del matrimonio si fonda su due elementi legati, da una parte, alla sua celebrazione e, dall’altra, dal fatto che sia consumato, cioè che gli sposi pervengano all’unione intima. Cereti parla di “consumazione esistenziale”, che consiste nell’istaurarsi di un vero rapporto di amore tra gli sposi (Matrimonio e indissolubilità, Bologna 2014, pp. 325-326). Ascoltare la sofferenza di tanti nostri fratelli e comprendere la reale difficoltà legata a fattori di ordine sociologico, psicologico e spirituale potrà portare alla capacità di superare la frattura in seno alla comunità ecclesiale circa la questione dei divorziatirisposati. Essi chiedono una reale possibilità di essere parte della Chiesa; e la Chiesa, dal canto suo, ha assoluta necessità di fornire a se stessa un progresso nella comprensione del matrimonio-sacramento. Ai Pastori la grave responsabilità di fornire strumenti con cui consentire il risanamento della ferita, attingendo alle grandi risorse spirituali di cui dispone il patrimonio della comunità cristiana. Mai come oggi la Chiesa è chiamata a credere in se stessa e, così facendo, credere nel suo Signore, quel Dio che vuole tutti al suo banchetto (Mt 22,114). Sembra sia maturo il tempo della riconciliazione, il tempo della clemenza. Don Francesco Benussi docente alla Scuola diocesana di teologia di Perugia LA VOCE CULTURA VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 ASSISI. Conclusi i restauri all’edificio sacro fondato dal re di Spagna Felipe III nel 1615 BREVI ❖ MORRA Stampe di arte sacra alla Pieve di S. Maria L a Chiesa Nuova di Assisi innalzata sul luogo indicato dalla tradizione come la casa paterna di san Francesco, è stata restaurata grazie alla generosità di un cittadino russo: Sergey Matvienko. L’edificio sacro fu fondato dal re di Spagna Felice III nel 1615. Il restauro (durato 12 mesi) che ha riportato alla luce gli affreschi originali celati dietro uno strato di intonaco finto oro realizzato nel 1925, è stato presentato alla stampa lunedì 13 ottobre nella Sala della Conciliazione del Comune. Un restauro che ha consentito di ripristinare tutti gli affreschi dei pennacchi e delle paraste dell’edificio sacro, che narrano le vicende più significative dei primi anni dell’avventura francescana. Il 30 ottobre prossimo i risultati saranno presentati alle autorità e al pubblico. Tutto il lavoro è stato reso possibile grazie alla sensibilità del Consolato onorario della Federazione russa di Ancona, diretto da Armando Ginesi il quale in occasione di una sua visita ad Assisi, parlando con padre Francesco De Lazzari, superiore della comunità dei frati minori conventuali della Chiesa Nuova, era venuto a conoscenza del desiderio di procedere al restauro e della difficoltà di reperire il finanziamento. Il console Ginesi ha quindi messo in contatto padre De Lazzari e il mecenate Sergey Matvienko di San Pietroburgo, di religione ortodossa. figlio della terza carica della Federazione Russa, la presidente del Senato Valentina Matvienko già Governatrice di San Pietroburgo. Matvienko ha sostenuto economicamente in toto il restauro “dimostrando - ha detto padre De Lazzari - una profonda spiritualità e rispetto nei confronti della figura di san Francesco d’Assisi”, e dando, inoltre, ha aggiunto, “un segnale di grande importan- Da sinistra il console Armando Ginesi, padre Francesco De Lazzari, il sindaco Claudio Ricci Una ‘nuova’ chiesa La Chiesa Nuova sorge sul luogo della casa paterna di san Francesco. Il restauro si deve al finanziamento di un cittadino russo, Sergey Matvienko za ecumenica proprio nella città della Pace per eccellenza e dell’incontro tra fedi diverse qual è la città di Assisi”. Il sindaco di Assisi Claudio Ricci ha ringraziato il console Ginesi per l’idea ed il costante impegno profuso nella sua realizzazione, e in particolare modo Matvienko il quale, ha sottolineato “non è uno sponsor, perché non ha un marchio da reclamizzare e nulla avrà di ritorno se non il soddisfacimento di un’esigenza spirituale e di fede che gli fa onore”. Il 30 ottobre, il giorno della presentazione al pubblico, la chiesa si presenterà ancora con una impalcatura. Nel corso dei lavori è infatti emerso che anche la cupola centrale, ricoperta da intonaco, è interamente affrescata. Dai primi sondaggi sembra vi siano rappresentate scene legate alle stimmate di san Francesco. Ginesi ha annunciato che si sta attivando presso il Consolato, affinché anche le risorse economiche per questo ulteriore restauro vengano reperite. Anche le Ambasciate della Repubblica di Armenia in Italia e presso la Santa Sede - ha aggiunto Ginesi - hanno voluto dare un segno di disponibilità facendosi carico della donazione di due Pale d’altare, che andranno ad arricchire due degli altari laterali. Maria Rita Valli (Utilizzando il QRCode potrai visionare la fotogallery nel sito www.lavoce.it) Galleria nazionale dell’Umbria. Con ArtSiders spazio all’arte contemporanea di 39 artisti L a Galleria nazionale dell’Umbria si è aperta alla contemporaneità, con il proposito che creare un dialogo tra antico e moderno. Sabato 11 ottobre, in occasione della Giornata del contemporaneo che si è svolta in tutta Italia, promossa dall’Amaci (Associazione dei Musei d’arte contemporanea italiani) e sostenuta dal Ministero, in Galleria è stata inaugurata ArtSiders, una collettiva di 39 artisti contemporanei emergenti italiani. Nel corso della presentazione il soprintendente Fabio De Chirico, curatore dell’esposizione insieme a Massimo Mattioli, l’ha definita quasi una biennale, sostenendo la sua scelta per “sfatare il pregiudizio che non si possa far entrare l’arte contemporanea in un museo di arte antica”. ArtSiders sarà un contenitore che ospiterà mostre a cadenza annuale. Un progetto ampio che si strutturerà con mostre personali, progetti curatoriali specifici e collettive coordinate attorno a un principio unificatore, senza opzioni vincolanti in termini di tecniche o Libro. I capolavori della pittura presentati da Rosa Giorgi Storie della vita di san Francesco L 7 e immagini scorrono pagina dopo pagina, bellissime, e raccontano la storia di un uomo santo, Francesco d’Assisi. Immagini realizzate da artisti dal Duecento al Seicento e raccolte in una recente pubblicazione Francesco. Storie della vita del Santo realizzata da Rosa Giorgi per la Casa editrice Electa. Il volume è stato presentato ad Assisi il 1° ottobre nella sala della Conciliazione del Comune, dall’associazione Risorse & Talenti, alla presenza dell’autrice, storica dell’arte, direttrice e conservatrice al Museo dei Cappuccini di Milano. Il più antico ritratto contemporaneo di san Francesco che la storia ci ha restituito è forse quello tratteggiato dalle parole di Tommaso da Celano, primo biografo del Poverello di Assisi - scrive l’autrice nel contributo introduttivo al volume, riportando le parole con cui il Celano descrive san Francesco “Di statura piuttosto pic- cola, testa regolare e rotonda, il viso un po’ ovale e proteso, fronte piana e piccola, occhi neri, ...capelli pure oscuri, ...barba nera e rara, collo sottile, spalle dritte, braccia corte, mani scarne ....”. Ed è così che molti artisti lo hanno ritratto nei primi tempi dopo la morte del Santo, per passare poi a identificarlo con tre elementi che diventeranno i principali attributi iconografici per riconoscerlo: l’abito di sacco con la cintura di corda, un libro del Vangelo, i segni delle stimmate alle mani, ai piedi e al costato. La Giorgi si sofferma anche su questo aspetto ripercorrendo a grandi linee come i tratti caratterizzanti la figura del Santo si siano andati modificando nel corso dei secoli. Invece quella che generalmente si ritiene la più antica immagine di san Francesco, “realizzata prima della canonizzazione, è l’effigie affrescata nel Sacro Speco di Subiaco - scrive ancora la Giorgi - la cui datazione è ricavata da di linguaggi, ma con la ferma convinzione che la parte attiva debba essere l’artista. Il museo sarà dunque popolato da artisti diversi: pittori, fotografi, videoartisti, scultori, autori di istallazioni o di opere di sound art. La Galleria diventerà dunque un contenitore aperto al dialogo, alle riflessioni e alla sperimentazione. Il progetto ha visto la luce grazie alla finanziamento del Piano per l’arte contemporanea 2014, del Mibact e al sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. La mostra si chiuderà l’11 gennaio. M. A. un’iscrizione che la colloca nel secondo anno del Pontificato di Gregorio IX (1228)”. Pagina dopo pagina san Francesco e le storie più significative della sua vita terrena le troviamo illustrate da artisti quali Giotto e Caravaggio, passando per Cimabue, Sassetta e Gentile da Fabriano, ma non solo. E così il racconto parte da la “Nascita di San Francesco” di Benozzo Gozzoli (Montefalco), per passare all’omaggio dell’uomo semplice, della basilica Superiore di San Francesco (Giotto) e via via gli episodi più noti della sua vita, la rinuncia degli averi, la cura dei lebbrosi, la scelta dell’abito, la predica agli uccelli, il Natale di Greccio, solo per citarne alcuni. Ogni immagine è illustrata con tavole a piena pagina, accompagnate da una citazione tratta dalle Fonti francescane e da un testo descrittivo dell’episodio stesso e dell’iconografia ad esse collegata. In fondo si trova un breve apparato documentario che raccoglie alcuni scritti, preghiere e il testamento di Francesco. Alla presentazione erano presenti l’assessore alla Cultura della Provincia di Perugia Donatella Porzi, l’assessore alla cultura di Assisi, Serena Morosi, Fabiana Codiglioni e Patrizia Tosti rispettivamente presidente e vicepresidente ass. “Risorse&Talenti”, padre Saul Tambini ofm, direttore Museo della Porziuncola. Manuela Acito La Proloco di Morra, nel comune di Città di Castello, in occasione della “Sagra della Castagna” che si tiene nei giorni 17, 18, e 19 ottobre, propone una esposizione di arte sacra con stampe su tela che richiamano l’antica tradizione della tecnica eliografica. Si tratta di veri e propri capolavori di arte, giusto connubio di rappresentazioni tra cultura e fede. La mostra, “Esposizione di immagine sacre” si terrà presso la Pieve di Santa Maria in Morra ed è curata da Giancarlo Vichi. ❖ CORCIANO Premio nazionale di poesia: ricevuti 1000 componimenti A Corciano conto alla rovescia per il XXVII Premio nazionale di poesia ‘Città di Corciano” che si terrà sabato 18 ottobre alle 17 al Teatro della Filarmonica. La commissione giudicatrice ha dovuto leggere circa 1.000 componimenti giunti dai 337 partecipanti (ciascuno ne poteva proporre 3 - ndr) sparsi lungo tutto lo stivale. Ad essersi sottoposti all’impegno della scelta sono stati Vincenzina Bartolozzi, Piero Calmanti, Antonella Giacon, Luciano Pellegrini e, nel ruolo di Presidente, la novità del 2014, il ‘poeta della canzone italiana’ Giulio Rapetti, meglio conosciuto come Mogol. Il coinvolgimento di Mogol ha dato l’opportunità di introdurre una sezione riservata a giovani fino a 35 anni di età il cui vincitore riceverà una borsa di studio per frequentare il corso ‘autori’ presso il Centro Europeo di Toscolano fondato nel 1992 ad Avigliano (Tr), un’istituzione riconosciuta come Centro di Interesse Pubblico dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Saranno presenti il sindaco Christian Betti, l’assessore regionale Fabrizio Bracco, voce recitante Beatrice Ripoli, voce e musica Noemi e Frank dal Cet (Centro europeo di Toscolano). ❖ FONDAZIONE RANIERI Pittura e letteratura nell’Ottocento romantico Venerdì 17 ottobre, alle ore 17, presso la Fondazione Ranieri di Sorbello in Piazza Piccinino 9 a Perugia, verrà presentato il libro “Arti sorelle. Pittura e letteratura nell’Ottocento romantico” di Concetto Nicosia (Bologna, Pendragon 2013). Ut pictura poesis. Da questa formula di Orazio il prof. Concetto Nicosia, storico dell’arte e già docente all’Università di Bologna, è partito per indagare il rapporto tra pittura e letteratura nell’Ottocento romantico. È in questo secolo, infatti, che più stretti e fecondi si fanno i rapporti tra le due arti, con pittori che compongono testi a commento delle opere e scrittori che traggono ispirazione dalle arti figurative. Ne parleranno l’italianista Isabella Nardi (Università degli Studi di Perugia) e la storica dell’arte Chiara Stefani (Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma). ❖ PROGETTO “IN VITRO” Libri all’asilo nido e in famiglie con bambini Sono circa 12 mila i libri che arriveranno negli asili nido e nelle case delle famiglie umbre con bimbi piccoli, grazie al progetto “In vitro”, finalizzato ad aumentare il numero dei lettori abituali nel nostro Paese. L’iniziativa a livello sperimentale, ha coinvolto i territori delle Province di Biella, Ravenna, Nuoro, Lecce e Siracusa e i comuni della Regione Umbria. E proprio in Umbria, a Perugia e Narni, il 16 e il 17 di ottobre, sono in corso due eventi dal titolo “È arrivato un treno carico, carico di libri”, in cui verrà presentata la selezione dei libri operata dal gruppo di lavoro del progetto, con la finalità di aiutare gli adulti ad orientarsi. Gli appuntamenti, sottotitolati “Presentazione dei libri per i bambini nei primi mille giorno di vita”, si terranno a Perugia (il 16 ottobre, alle 17,30, alla Sala Sant’Anna in Viale Roma n 15) e a Narni (l’appuntamento è fissato alle 16,30 all’Auditorium di San Domenico, piazza XIII giugno). Contestualmente a Narni, sarà firmato “Il Patto per la lettura della Zona sociale 11”. LA VOCE CHIESA&RELIGIONE 8 VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 PAPA FRANCESCO. Proseguono le catechesi sulla Chiesa In attesa dello Sposo A ll’udienza generale di mercoledì, si prepara giorno dopo giorno all’inPapa Francesco ha svolto la cacontro con lui, come una sposa con il techesi sul tema “La Chiesa Sposa suo sposo. E non è solo un modo di diaspetta il suo Sposo”. re: saranno delle vere e proprie nozze! In pratica, “vogliamo domandarci: alla Sì, perché Cristo, facendosi uomo come fine, che cosa sarà del popolo di Dio? noi e facendo di tutti noi una cosa sola Che cosa sarà di ciascuno di con lui, con la sua morte e la noi? Che cosa dobbiamo atsua risurrezione ci ha davvero tenderci? L’apostolo Paolo La speranza sposato e ha fatto di noi come rincuorava i cristiani della finale dei popolo la sua sposa. E questo comunità di Tessalonica, che non è altro che il compimento si ponevano queste stesse cristiani del disegno di comunione e di domande, e dopo la sua ar- sgorga dalla amore tessuto da Dio nel corgomentazione dicevano queso di tutta la storia, la storia del ste parole che sono tra le più visione della popolo di Dio e anche la probelle del Nuovo Testamento: Chiesa come pria storia di ognuno”. ‘E così per sempre saremo Sposa di “C’è un altro elemento che ci con il Signore!’ (1Ts 4,17, fraconforta ulteriormente e che se che ha fatto ripetere tre Cristo e come ci apre il cuore: Giovanni ci divolte a tutta la folla, all’inizio nuova ce che nella Chiesa, sposa di e al termine del discorso). Cristo, si rende visibile la GeMa sono parole semplici, ma Gerusalemme rusalemme nuova. Questo sicon una densità di speranza gnifica che la Chiesa, oltre che tanto grande!”. sposa, è chiamata a diventare città, sim“È emblematico - ha aggiunto - come bolo per eccellenza della convivenza e nel libro dell’Apocalisse Giovanni, ridella relazionalità umana. Che bello, alprendendo l’intuizione dei profeti, delora, poter già contemplare (...) tutte le scriva la dimensione ultima, definitiva, genti e tutti i popoli radunati insieme in nei termini della ‘Gerusalemme nuova, questa città, come in una tenda, sarà la che scende dal cielo, da Dio, pronta cotenda di Dio (cfr Ap 21,3). E in questa me una sposa adorna per il suo sposo’ cornice gloriosa non ci saranno più iso(Ap 21,2). Ecco quello che ci attende! Ed lamenti, prevaricazioni e distinzioni di ecco, allora, chi è la Chiesa: è il popolo alcun genere, di natura sociale, etnica o di Dio che segue il Signore Gesù, e che religiosa, ma saremo tutti una cosa so- Commento alla liturgia della Domenica La “Danza dei beati nella nuova Gerusalemme” del Beato Angelico la in Cristo”. “Al cospetto di questo scenario inaudito e meraviglioso, il nostro cuore non può non sentirsi confermato in modo forte nella speranza. Vedete, la speranza cristiana non è semplicemente un desiderio, un auspicio, non è ottimismo. Per un cristiano, la speranza è attesa, attesa fervente, appassionata del compimento ultimo e definitivo di un mistero, il mistero dell’amore di Dio, nel quale siamo rinati e già viviamo. Ed è attesa di qualcuno che sta per arrivare: è il Cristo Signore che si fa sempre più vicino a noi, giorno dopo giorno, e che viene a introdurci finalmente nella pienezza della sua comunione e della sua pace. La Chiesa ha allora il compito di mantenere accesa e ben visibile la lampada della speranza, perché pos- “FIRMATO” Famiglia XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A Vangelo Liberi protagonisti della Storia N ella prima e terza lettura di questa domenica emerge il tema del potere temporale in relazione con Dio. Esso viene presentato da due prospettive diverse: Isaia parla del re Ciro che, pur non conoscendo il Dio d’Israele, realizza con le sue gesta il disegno di Dio; si afferma così che Dio è il Signore che guida la storia. Nel Vangelo invece viene lumeggiata l’autonomia (la libertà) dell’agire umano nella storia, esemplificata dal rispetto delle regole imposte dal potere temporale: “dare a Cesare quello che è di Cesare”, accanto alla A causa del fondamentalisno islamico, torna in primo piano il rapporto tra fede e politica riaffermazione di “dare a Dio quello che è di Dio”. Nella seconda lettura il taglio è di esortazione a praticare le virtù teologali e di fiducia nell’amore di Dio e nel Suo aiuto tramite lo Spirito. Prosegue il tema del regno di Dio, la sua supremazia su tutto, che si della Domenica esercita e si realizza tramite PRIMA LETTURA Cristo su tutte le Dal libro del profeta Isaia 45,1.4-6 realtà, anche SALMO RESPONSORIALE quelle influenzate dall’agire umano Salmo 95 nella storia; che SECONDA LETTURA pur nel rispetto Dalla Prima lettera ai Tessalonicesi 1,1-5 delle sue regole intrinseche, sono VANGELO comunque Dal Vangelo secondo Matteo 22,15-21 orientate e LA PAROLA finalizzate alla costruzione del Regno. La risposta di Gesù presentata nel Vangelo, pur sollecitata dalla contingenza di una polemica verso i suoi interlocutori, ha come conseguenza la negazione che il Regno si debba costruire in un ambito teocratico, collegato strettamente alla realtà di Israele. Sia pure indirettamente, viene quindi affermato che anche altri popoli ne potranno far parte. Immediato è il confronto con il mondo dell’islam, dove la distinzione tra dimensione religiosa della vita e autonomia delle istituzioni non è (ancora) stabilita; anzi gli attuali rigurgiti di integralismo, con le sue drammatiche conseguenze, appaiono suscitare ancora un certo seguito. Ne consegue che la “tentazione” di annoverare tutte le religioni (cristiana inclusa) tra le cause dei conflitti nel mondo, già ampiamente presente almeno in certi ambienti “laici”, risulta confermata ed ampliata. È opportuno che i cristiani “difendano” con chiarezza che la loro concezione della società rifugge totalmente da ogni logica SPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI I farisei (...) mandarono da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: “Maestro, (...) di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?”. Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: “Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo”. Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: “Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?”. Gli risposero: “Di Cesare”. Allora disse loro: “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”. di conflitto che abbia a fondamento il credo religioso. Bisogna adoperarsi per ben interpretare e, quando necessario, fare ammenda di varie vicende del passato in cui religione e violenza e intolleranza a volte sono apparse interconnesse. È importante riaffermare che gli eventuali “errori” sono in relazione con i limiti dell’uomo e non con la natura in sé del cristianesimo. Ma, accanto a questo, appare ancora più importante un discorso di “proposizione”. Il messaggio cristiano, i cristiani nelle loro azioni, sono realmente capaci di collaborare allo sviluppo della pace e della società civile? La formula cristiana (primato del Regno, “autonomia” dell’agire umano nella storia) può essere una ragionevole e credibile proposta A cura di Michela Massaro (Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero) CRUCIPUZZLE Le parole sotto elencate sono tutte contenute nel brano del Vangelo di questa domenica. Trovale e cancellale nella griglia, dove sono disposte in orizzontale, verticale o diagonale, e orientate da sinistra a destra o da destra a sinistra. Le lettere che resteranno, prese nell’ordine, ti daranno la frase-chiave del Vangelo (2, 7, 2, 3). COGLIERE DISSE SECONDO ALCUNO DENARO PROVA NON SUOI ERODIANI CONSIGLIO sa continuare a risplendere come segno sicuro di salvezza e possa illuminare a tutta l’umanità il sentiero che porta all’incontro con il volto misericordioso di Dio”. “Cari fratelli e sorelle - ha concluso il Papa - ecco allora che cosa aspettiamo: che Gesù ritorni! La Chiesa Sposa aspetta il suo Sposo! Dobbiamo chiederci però, con molta sincerità: siamo davvero testimoni luminosi e credibili di questa attesa, di questa speranza? Le nostre comunità vivono ancora nel segno della presenza del Signore Gesù e nell’attesa calorosa della sua venuta, oppure appaiono stanche, intorpidìte, sotto il peso della fatica e della rassegnazione? Corriamo anche noi il rischio di esaurire l’olio della fede, e l’olio della gioia? Stiamo attenti!”. NOI FALLO PER (2 VOLTE) VIA COME CHI CESARE MAESTRO LORO SOLUZIONE DEL CRUCIVERBA DEL NUMERO PRECEDENTE: 1. Fiamme; 2. Animali; 3. Invitati; 4. Chiamare; 5. Cattivi; 6. Nozze; 7. Pranzo; 8. Affari; 9. Servi; 10. Sala; 11. Strade; 12. Campo. Frase-chiave: invito a festa per la società civile? Non si può ignorare che nel mondo islamico, anche al di fuori di atteggiamenti di violenza conclamata, ci sono gruppi che propongono un loro modello di società basata sul Corano, considerandolo il modello “giusto”, esportabile anche in altre realtà. Questa impostazione appare lontana dalla realtà cristiana. La “civiltà” cristiana è stata una realtà per secoli. Esprimere un giudizio su tale realtà non è nostro compito; ma probabilmente non è possibile formulare una valutazione univoca fondata su criteri incontrovertibili. Non appare evidente quindi un modello di società “cristiana” cui far riferimento. Ma sul tema c’è l’insegnamento della Chiesa (Papa Francesco in primis); ci sono varie testimonianze di singole persone e di gruppi che hanno intrapreso un cammino di impegno civile ispirato credibilmente a una visione cristiana, e che sono un esempio e un incoraggiamento per noi tutti. A ciascuno il compito di proseguire per questa strada che, sia pure non definita, presenta alcuni punti luminosi di orientamento, nella speranza che Chi guida la storia ci sostenga in questo incerto e faticoso cammino di collaborazione alla costruzione del Regno. Sergio Biagini Ambretta Berioli LA VOCE CHIESA&RELIGIONE VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 Con talento e con spiritualità CHIESA UMBRA. Un nuovo vescovo “nato” fra noi, è padre Vittorio Viola BREVI DA S. MARTA Alcuni spunti dalle omelie pronunciate da Papa Francesco nella cappella di casa Santa Marta. I testi completi si possono trovare sul sito del Vaticano (www.vatican.va) nella sezione “Meditazioni quotidiane”. Giovedì 9 ottobre Il “di più” di Dio P apa Francesco ha nominato Vescovo di Tortona, in provincia di Alessandria, padre Vittorio Francesco Viola, Custode del Convento e della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, in Assisi. Padre Viola, conosciuto ed apprezzato in Umbria sia per la sua attività di docente che per il servizio pastorale reso alle diocesi umbre, è stato destinato alla diocesi di PadreVittorioViola accoglie il Papa alla mensa della Caritas della diocesi di Assisi il 4 ottobre 2013 Tortona, sede vescovile suffraganea di Genova, con circa 270.000 abitanti e 314 parrocchie. La diocesi pur essendo in provincia di Alessandria, e dunque Era appena diventato custode 2000 ha conseguito il Dottorato in Sacra in Piemonte, fa parte della Regio- di Santa Maria degli Angeli. Ora Liturgia presso il Pontificio ateneo Sanne ecclesiastica ligure. t’Anselmo in Roma. Ha avuto diversi inLa notizia è stata data in Vaticano la sua sede sarà a Tortona, in carichi nell’ordine, da ultimo era stato e alla Porziuncola mercoledì scor- Piemonte ma ecclesiasticamente nominato Custode del Convento e della so. Molti gli attestati di stima e gli Basilica Patriarcale di Santa Maria degli auguri giunti al neo eletto vescovo suffraganea di Genova Angeli in Porziuncola. È stato anche didel quale abbiamo potuto apprezrettore dell’Ufficio diocesano per l’Eduzare la disponibilità e competenza nelle cazione, la scuola e l’università e direttoservizio reso da p. Viola “a questa nostra diverse occasioni in cui ha risposto alle re della Caritas della diocesi di Assisi, ed Chiesa con le sue doti di religioso radicanostre richieste di intervenire sul nostro è docente all’Ita e al Pontificio istituto lito nel carisma francescano e al tempo settimanale su temi legati alla liturgia turgico a Roma, è membro della Consulstesso esemplare nella partecipazione al(l’ultimo dedicato al simbolo della Croce, ta dell’Ufficio liturgico nazionale e la Ceu la vita diocesana, nella comunione con il l’11 aprile scorso, concludeva una serie lo ha voluto Coordinatore dell’Area pavescovo e con il presbiterio”. cui aveva contribuito anche il biblista storale per la liturgia e l’esorcismo. Padre Vittorio Viola è nato il 4 ottobre mons. Nazzareno Marconi anch’egli quePadre Viola come da tradizione ha invia1965 a Biella. Entrato nell’Ordine dei frast’anno chiamato all’episcopato), come to un Messaggio alla sua nuova comuniti minori ha svolto gli studi filosofico-teoanche per l’opuscolo sui “Gesti - Parole. Il tà, con lo stile essenziale che lo carattelogici presso l’Istituto Teologico di Assisi linguaggio della celebrazione eucaristica” rizza. Lo pubblichiamo integralmente in e il 14 settembre 1991 ha emesso la propensato con lui per essere affidato alle faquesta pagina. fessione solenne e il 3 luglio 1993 ha rimiglie in occasione delle benedizioni pasMaria Rita Valli cevuto l’ordinazione presbiterale. Nel quali. I vescovi dell’Umbria hanno accolto “con gioia e soddisfazione” la decisione di papa Francesco, ricordando, in una nota diffusa alla stampa, “il suo prezioso servizio” svolto per tanti anni nella diocesi di Assisi, all’Istituto Teologico di Assisi e come giorno tutta la Chiesa che è in Tortona arissimo vescovo Martino, coordinatore della Commissione per la Lidentro la Porziunlcola, piccola chiesa carissimi fratelli e sorelle della turgia della Conferenza Episcopale Umtanto cara a san Francesco, icona in Chiesa che è in Tortona, il Signore bra. pietra della Vergine Maria, perché vi doni la sua pace. Non è facile Anche il vescovo di Assisi - Nocera Umbra insieme possiamo continuare il nostro esprimere i sentimenti che ho nel cuore - Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorcammino di conformazione a Cristo. Ai nel rivolgere il mio pensiero a voi. Da rentino ha espresso la sua gioia per la responsabili della comunità civile di quando il Signore mi ha chiamato a scelta di Papa Francesco ricordando la viTortona e di tutti gli altri Comuni del seguirlo, ho sempre desiderato - per sita il 4 ottobre di un anno fa, nella quale territorio diocesano rivolgo un cordiale come ho potuto - di abbandonarmi alla il Papa incontrò padre Viola “specie nelsaluto assicurando loro una sincera e sua volontà cercando di non trattenere l’incontro con i poveri nella Sala della Spoleale collaborazione in vista del bene nulla di me per essere accolto da Colui gliazione al Vescovado e nel Centro di accomune. Infine, l’abbraccio di che a me totalmente si è offerto. Questa coglienza, attualmente denominato Casa comunione ai fratelli Vescovi - a nuova chiamata che mi ha raggiunto Papa Francesco” ed “ebbe modo di conocominciare da S. Em. Card. Angelo attraverso la benevolenza di Papa scere e apprezzare personalmente il neoBagnasco - che vivono il loro servizio alle Francesco mi mette nel cuore timore e eletto”. “Al ministero episcopale nella Chiese della Regione ecclesiastica ligure. gioia a motivo della grandezza del dono. Chiesa di Tortona - aggiunge mons. SorPoniamo la nostra cara Diocesi sotto lo Non conosco i vostri volti, come voi non rentino - egli porta grandi talenti di mensguardo materno della Madonna delle conoscete il mio: impareremo a te e di cuore, ma innanzitutto la sua proGrazie e invochiamo sul nostro cammino conoscerci e ad amarci così come Lui ci fondità spirituale, fatta di preghiera intenl’intercessione di san Marziano, di san ama. Vorrei potervi raggiungere tutti e sa, coltivata nello spirito della liturgia delLuigi Orione e dei nostri santi. In attesa ciascuno con il mio saluto: i presbiteri, i la quale é particolarmente esperto anche di incontrarvi, vi benedico nel Signore e a diaconi, i seminaristi, quanti esercitano come docente e alla quale ha educato tanLui vi affido. un ministero, i consacrati e le consacrate, ti chierici, consacrati e laici”. † Vittorio Francesco Viola le coppie di sposi, gli anziani, i giovani, i Mons. Sorrentino ha ricordato anche il Vescovo eletto di Tortona bambini, i malati, i poveri. Porto ogni La sua lettera alla nuova diocesi C La verità del Risorto S Conferenza italiana e dell’Europa dell’Est dei Commissari di Terra Santa; alle 13 il pranzo fraterno, e alle 15.30 la proiezione del film I misteri del Santo Sepolcro, con introduzione da parte del regista Luca Trovellesi Cesana. Il documentario, prodotto da Sydonia, è stato recentemente trasmesso sui canali satellitari History Channel e Rai Storia. Si tratta di un’indagine sulla storicità di Cristo e dei Vangeli, e in particolare sulla risurrezione del corpo del Crocifisso, attraverso gli studi scientifici di reliquie quali la Sindone di Torino, il velo della Veronica e il Sudario di Oviedo. Tali reliquie potrebbero essere la prova dell’esistenza storica di Il Papa ha notato che “è proprio della misericordia di Dio non solo perdonare (quello, tutti lo sappiamo!) ma essere generoso e dare di più e di più... Noi forse nella preghiera chiediamo questo e questo, e Lui ci dà di più, sempre! Sempre, sempre di più”. Nel Vangelo del giorno c’era una frase che “sembra un po’ criptica: ‘Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà quello che chiedete? Sì! Darà lo Spirito santo a quelli che glielo chiedono!’. Questo è il dono, questo è il di più di Dio”. Il Padre “mai ti dà un regalo, una cosa che gli chiedi, così, senza incartarlo bene, senza qualcosa di più che lo faccia più bello. Quello che il Signore, il Padre ci dà di più, è lo Spirito: il vero Dono del Padre è quello che la preghiera non osa sperare”. L’uomo bussa con la preghiera alla porta di Dio per chiedere una grazia, e “Lui, che è Padre, mi dà quello e di più: il dono, lo Spirito santo”. Venerdì 10 ottobre Sentinelle del cuore Una riflessione su Luca 11,15-26: “Una storia triste”, che comincia con Gesù che scaccia un demonio “e finisce nel momento che i demoni tornano all’anima della persona dalla quale sono stati scacciati”. Il demonio infatti “ha pazienza” e torna continuamente, anche “alla fine della vita” perché lui “non lascia quello che vuole per sé”. È ciò che capita anche a noi quando qualcuno ci tenta, domandandoci: “Ma tu sei capace?”. E maliziosamente ci sfida: “No, non sei capace”. Per questo “Gesù parla di un uomo forte, ben armato, che fa la guardia al suo palazzo, fa la guardia alla sua casa”, perché il cuore di ognuno di noi è come una casa. E allora, “io faccio la guardia al mio cuore?... Cosa succede lì” dentro di noi? “Io sono la sentinella del mio cuore?... Quante volte entrano i cattivi pensieri, le cattive intenzioni, le gelosie, le invidie. Tante cose, che entrano. Ma chi ha aperto quella porta? Da dove sono entrati?”. Lunedì 13 ottobre Il Dio delle sorprese Gesù definisce i suoi contemporanei “generazione malvagia” perché “non hanno capito che la Legge che loro custodivano e amavano era una pedagogia verso Gesù Cristo. Se la Legge non porta a Gesù Cristo, [se] non ci avvicina a Gesù Cristo, è morta”. Perciò Cristo li rimprovera “di essere chiusi, di non essere capaci di conoscere i segni dei tempi, di non essere aperti al ‘Dio delle sorprese’, di non essere in cammino verso quel trionfo finale del Signore”, al punto “che quando lui lo esplicita [durante il processo, ndr], essi credono che sia una bestemmia”. Dobbiamo quindi domandarci anche noi: “Io sono attaccato alle mie cose, alle mie idee, chiuso? O sono aperto al Dio delle sorprese?”. E insomma, “sono una persona ferma o una persona che cammina?”. Martedì 14 ottobre La fede e le opere SANTO SEPOLCRO. Domenica 26 la Giornata in Umbria i terrà domenica 26 ottobre presso il convento di Montesanto (Todi) la 12a Giornta di preghiera e solidarietà per la Terra Santa organizzata dalla sezione Umbria dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il programma prevede alle ore 9.15 il ritrovo; alle 9.30 una riflessione sulla Evangelii gaudium di Papa Francesco, a cura della prof.ssa Simona Segoloni, docente di Teologia presso l’Ita di Assisi; alle 11.30 la celebrazione eucaristica, nella chiesa del convento, presieduta da mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliare di Perugia, concelebrante padre Giuseppe Battistelli ofm, presidente della 9 La basilica del Santo Sepolcro Gesù, e rivelarci cosa accadde veramente in quel Sepolcro? Storici, fisici, medici legali, analisti d’immagine, ecc., si sono dedicati nell’ultimo secolo a una seria analisi e ricerca di elementi che possano dare una risposta a queste domande. Ancora in riferimento alle polemiche di Gesù con i suoi contemporanei, Bergoglio ha evidenziato: “Gesù condanna questa spiritualità della ‘cosmetica’: apparire buoni, belli, ma la verità di dentro è un’altra cosa. Gesù condanna le persone ‘di buone maniere’ ma di cattive abitudini, quelle abitudini che non si vedono ma si fanno di nascosto... Quello che vale è la fede. Quale fede? Quella che si ‘rende operosa per mezzo della carità’. Lo stesso discorso di Gesù al fariseo. Una fede che non è soltanto recitare il Credo: tutti noi crediamo nel Padre, nel Figlio e nello Spirito santo, nella vita eterna. Tutti crediamo! Ma questa è una fede immobile, non operosa. Quello che vale in Cristo Gesù è l’operosità che viene dalla fede, o meglio la fede che si rende operosa nella carità, cioè torna all’elemosina. Elemosina nel senso più ampio della parola: staccarsi dalla dittatura del denaro, dall’idolatria dei soldi. Ogni cupidigia ci allontana da Gesù Cristo”. LA VOCE CHIESA&RELIGIONE 10 VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 OTTOBRE MISSIONARIO Il direttore di “Missio” ricorda che l’Italia è uno dei Paesi che più contribuiscono alla colletta delle Pontificie opere missionarie. Come è cambiata la solidarietà “M issio è motore di animazione missionaria in Italia - dice don Michele Autuoro, direttore nazionale di Missio -. Malgrado la perdurante crisi economica, l’Italia è uno dei Paesi che maggiormente contribuiscono alla colletta delle Pontificie opere missionarie. Missio, con tutta la rete dei Centri missionari diocesani, è impegnata a vivere la ‘rivoluzione’ portata da Papa Francesco, il quale ci ricorda che siamo non solo una Chiesa che accoglie, ma che vuole portare la Buona Novella a tutti e condividere la gioia della fede. Vogliamo vivere un’evangelizzazione, come ci insegna il Papa, fatta con le parole ma soprattutto con i gesti, con opere concrete a favore di coloro che sono nelle periferie, i poveri i primi a cui è destinato l’annuncio del Regno - ma anche tutti coloro che hanno bisogno di aiuto per rialzarsi, per curare le ferite, per ritrovare la speranza”. I giovani sono molto sensibili ai richiami alla solidarietà. “I giovani sono disponibili più di quanto si possa credere: ne ho fatto esperienza negli incarichi precedenti alla direzione di Missio, come parroco, come direttore del Centro missionario della diocesi di Napoli. I giovani si lasciano coinvolgere in maniera generosa soprattutto di fronte a proposte di servizio e di attività concrete. Sì, la missione piace ai giovani, basti pensare all’esperienza del viaggio estivo organizzato da Missio (quest’anno in Madagascar). Sono esperienze che permettono di incontrare altri I COS’È “MISSIO” L mondi, religioni e culture, di arricchirsi in una full immersion che cambia le prospettive esistenziali di chi si mette in gioco e spesso torna cambiato. Perché è importante evangelizzare, ma anche lasciarsi evangelizzare”. A Sacrofano (20-23 novembre) si svolgerà il prossimo Convegno missionario nazionale, dieci anni dopo quello di Montesilvano. “L’immagine che abbiamo scelto per caratterizzare questo appuntamento, organizzato dall’Ufficio di cooperazione missionaria tra le Chiese, è l’icona biblica del profeta Giona che Dio manda verso la grande città di Ninive. Le periferie sono anche la grande città, dove si raccoglie ogni tipo di umanità e tutto ciò che deve essere evangelizzato; tutti i luoghi in cui abita, vive l’uomo. Tutti i luoghi che devono essere raggiunti dalla forza rinnovatrice del Vangelo”. Che ruolo gioca la solidarietà all’interno della Giornata missionaria mondiale? “È importante ricordarci della preghiera, ma anche della solidarietà per le giovani Chiese e per quanti sono nella necessità. Nelle prime comunità cristiane tutti mettevano i beni in comune, per ridistribuire secondo i bisogni l 12 ottobre si è tenuto alla casa S. Cuore di Perugia il convegno regionale di programmazione del Centro volontari della sofferenza (Cvs) per definire il programma delle attività 2014-15. Hanno partecipato i membri dei Consigli diocesani e i capi gruppo delle diocesi di Città di Castello, Foligno, Orvieto, Perugia e Terni, dove è presente il Cvs. Il vescovo ausiliare di Perugia mons. Paolo Giulietti ha presieduto la celebrazione eucaristica; all’omelia, con un linguaggio molto apprezzato, semplice e diretto, ha comunicato ai presenti la gioia (e l’impegno) di appartenere a una Chiesa aperta a tutti, buoni e cattivi, accogliente, “estroversa”, “in uscita”. La riflessione introduttiva sul tema “Dopo la festa, l’impegno per la missione” è stata svolta da Pasquale Caracciolo dell’équipe nazionale Cvs Italia. Perché la festa? Il Cvs ha vissuto oltre due anni di celebrazioni e festeggiamenti con due momenti particolari: la beatificazione (11 maggio 2013) del padre fondatore mons. Luigi Novarese e l’udienza con Papa Francesco alla sala Nervi (17 maggio 2014). Ora è il tempo di riprendere il cammino con nuovo vigore ed entusiasmo, sospin- a Fondazione Missio è nata nel 2005 come organismo pastorale costituito dalla Cei per sostenere e promuovere la dimensione missionaria. Missio unifica in sé le attività di quelli che un tempo erano organismi indipendenti: 1) la Direzione nazionale delle Pontificie opere missionarie; 2) il Centro unitario per la cooperazione missionaria tra le Chiese (Cum), punto di riferimento per la formazione dei missionari partenti e del personale non italiano operante in Italia; 3) l’Ufficio nazionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese, istituito presso la Segreteria generale della Cei. di ciascuno. Le offerte raccolte in Italia finiscono nel Fondo universale di solidarietà al quale contribuiscono tutte le Chiese del mondo, anche le più povere, grazie al quale vengono poi sostenute le diocesi che più ne hanno bisogno. È vero che in tempi di crisi si fatica a parlare di soldi, ma oggi c’è un nuovo stile di missione. In passato la missione si è basata molto sulla realizzazione di grandi opere, oggi invece appare più importante lo stile di condivisione. È un nuovo stile missionario che tiene conto delle tante necessità materiali che si incontrano tra la gente a cui si va per annunciare il Vangelo. Gesù in croce grida ‘ho sete’, e noi siamo sempre chiamati a dare risposta a quel grido di aiuto dei tanti crocifissi della storia”. Miela Fagiolo D’Attilia Nella foto grande un padre missionario in una missone. In piccolo Papa Pio XI Domenica è la Giornata missionaria. Le origini L a Giornata missionaria mondiale si celebra quest’anno il 19 ottobre. L’idea è nata a Sassari nel 1926 per iniziativa del Circolo missionario del Seminario, raccolta e divulgata dall’Opera della propagazione della fede. Fu padre Antonio Ghisaura, missionario del Pime, dal Seminario di Sassari a proporre a Pio XI di dedicare una giornata annuale per la sensibilizzazione della Chiesa a favore dell’attività missionaria universale. La richiesta fu accolta con favore e l’anno successivo, nel 1927, si tenne la prima “Giornata missionaria mondiale per la propagazione della fede”, celebrata annualmente nella penultima settimana di ottobre in tutte le Chiese del mondo. Un appuntamento importante in cui i cristiani si riuniscono per ricordare il lavoro e le esigenze di tutte le giovani Chiese, a cui è destinata la raccolta delle offerte per l’aiuto ai Seminari per la formazione del clero locale, ai catechisti e all’assistenza socio-sanitaria dell’infanzia più bisognosa. Nel 1962, a dieci giorni dall’apertura del Concilio Vaticano II, i Padri conciliari venuti da tutti Continenti celebrarono solennemente la Giornata missionaria il 21 ottobre. In quell’occasione mons. Pietro Sigismondi, segretario della congregazione di Propaganda Fide, disse parole ancora oggi attuali: “La Giornata missionaria mondiale ha lo scopo di stimolare la partecipazione e la generosità dei cattolici per aiutare in ogni modo il lavoro dei missionari, e coincide quest’anno con un evento di portata storica”. Dopo il Concilio, alla fine degli anni ’60, Paolo VI diede grande rilievo a questa giornata, “espressione di una evangelizzazione permanente”. Da allora le Pontificie opere missionarie continuano ad animare questo evento di comunione tra le Chiese sorelle, con un impegno che riguarda l’intero mese, diventato appunto l’“ottobre missionario”. Anche i malati sono parte attiva della Chiesa “in uscita” CVS. Programmazione delle attività in Umbria. Le parole di Papa Francesco incoraggiano ulteriormente la missione dell’associazione fondata dal beato Novarese ti dalle parole e dall’insegnamento di Papa Francesco: “Voi Un momento dell’incontro a Casa Sacro Cuore ammalati siete un dono per la Chiesa”; “Uniti a Cristo risorto, voi siete soggetti lo), e gli esercizi spirituali che si terranno attivi dell’opera di evangelizzazione e di dal 2 al 8 agosto 2015 presso la Casa di Re salvezza”; “Vi incoraggio a essere vicini (Verbania). Nello scorso anno migliaia di ai sofferenti delle vostre parrocchie come persone, tra cui molti ammalati e disabitestimoni della resurrezione”, “Così voi li, anche psichici, provenienti da tutta Italia hanno partecipato agli esercizi spiriarricchite la Chiesa”. Tra le attività a livello regionale è stato tuali che, in turni settimanali, sono stati programmato il Convegno regionale (21 svolti nelle due case del Cvs di Re e di Valgiugno 2015 a Todi) e quello per i capi leluogo (Avellino) dal mese di maggio a gruppo (22 marzo 2015 a Città di Castel- quello di settembre. Un programma che si aggiunge a quello nazionale, tra cui l’assemblea generale della Confederazione internazionale Cvs che si terrà a Roma dal 21 al 29 novembre 2014, il convegno nazionale Cvs a Roma dal 30 aprile al 3 maggio 2015, e il pellegrinaggio nazionale dei sacerdoti ammalati a Lourdes dal 27 luglio al 1° agosto 2015. A livello diocesano, oltre alla Scuola associativa, grande attenzione si continuerà a riservare ai gruppi parrocchiali Cvs, dove gli aderenti si ritrovano mensilmente per la preghiera e la formazione comune, per verificare e programmare l’attività associativa, che si può sintetizzare nello slogan “L’ammalato per e con l’ammalato”. Nel Cvs, infatti, la persona sofferente non è destinataria ma soggetto protagonista che, vivendo in prima persona la dura realtà della sofferenza vissuta con amore e nella grazia di Dio, svolge verso i propri simili un’opera di accompagnamento teso a superare ogni forma di isolamento e di rassegnazione, per condurli alla serenità e alla speranza, perfino alla gioia di una sofferenza accettata e vissuta in tutto il suo valore redentivo. Una forte e credibile testimonianza associativa e personale al servizio della Pastorale della salute della comunità cristiana. P. C. LA VOCE IN PRIMO PIANO VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 PAOLO VI. Questa LA BIOGRAFIA domenica viene proclamato beato il Papa che portò a termine il Concilio in mezzo al “mare in tempesta”. La sua figura viene rievocata a tutto tondo dal presidente dell’Istituto a lui intitolato I n che senso la santità vissuta da un Papa può essere un modello per tutti i cristiani? Ciò è possibile perché anche un Papa è e rimane prima di tutto un cristiano, un credente, un discepolo del Signore. Ed è questa radice comune della santità che tutti i fedeli possono riconoscere anche in chi ha vissuto in uno stato di vita e in un ministero completamente diverso dal proprio. A tutti i fedeli, dunque, Paolo VI - che verrà beatificato questa domenica, 19 ottobre - è presentato come un credente che ha testimoniato una fede limpida e incrollabile nel Signore Gesù e, al tempo stesso, si è fatto compagno di viaggio dell’umanità immersa in una cultura che rendeva spesso difficile riconoscere i segni della manifestazione di Dio. Ai Pastori, Papa Montini offre l’esempio di una dedizione senza riserve al servizio della Chiesa, anche nei momenti più tempestosi della sua vita e a prezzo di grande sofferenza. Servire la Chiesa Chiunque voglia individuare le linee della santità di Paolo VI non può fare a meno di ricordare che il servizio alla Chiesa ne rappresenta una dimensione fondamentale. Nel Pensiero alla morte il Papa afferma che questo è stato il motivo unificante di tutta la sua vita: “Per essa, non per altro, mi pare d’aver vissuto”, confessa Paolo VI. L’amore per la Chiesa è stata infatti la ragione della sua scelta di vita: “Fu il suo amore che mi trasse fuori dal mio gretto e selvatico egoismo e mi avviò al suo servizio”. Come accade a tanti Pastori, anche per Paolo VI questo ministero ha spesso incontrato l’incomprensione. Nel momento in cui il suo cammino terreno volge al termine, egli manifesta perciò la volontà di fare della sua morte un estremo dono d’amore alla Chiesa e il desiderio che la Chiesa sappia quale è stato il principio ispiratore della sua vita e del suo servizio: “Vorrei che la Chiesa lo sapesse; e che io avessi la forza di dirglielo, come una confidenza del cuore, che solo all’estremo momento della vita si ha il coraggio di fare. Vorrei finalmente comprenderla tutta nella sua storia, nel suo disegno divino, nel suo destino finale, nella sua complessa, totale e unitaria composizione, nella sua umana e imperfetta consistenza, nelle sue sciagure e nelle sue sofferenze, nelle debolezze e nelle miserie di tanti suoi figli, nei suoi aspetti meno simpatici, e nel suo sforzo perenne di fedeltà, di amore, di perfezione e di carità”. Nella meditazione di Paolo VI sul ministero di Pastore della Chiesa universale che gli è stato affidato, la figura di Pietro occupa ovviamente 11 G A servizio della Chiesa e di tutto l’Umano “La Chiesa del Concilio - disse - si è occupata dell’uomo quale oggi in realtà si presenta. Tutto l’uomo si è quasi drizzato davanti al consesso dei Padri conciliari, essi pure uomini, tutti Pastori e fratelli, attenti perciò e amorosi” un posto di primo piano. Oltre che come modello di esercizio dell’autorità ecclesiale, la figura dell’apostolo è presentata come paradigma del Pastore che, chiamato a guidare il gregge, deve a sua volta lasciarsi guidare dal Maestro che lo chiama a seguirlo. Paolo VI ritorna con insistenza sul passo evangelico in cui Gesù annuncia a Pietro che, quando sarà vecchio, sarà “condotto da altri dove lui non vuole”. Proprio in questa condizione Pietro diviene il modello del Pastore che, dopo aver confessato il suo amore per Gesù e aver ricevuto il compito di pascere il gregge, non può fare altro che affidarsi totalmente a Lui e lasciarsi condurre su una strada che non conosce, ma che lo porterà a realizzare una perfetta comunione di destino con il Signore, fino al sacrificio della vita. Il valore dell’Umano Quando ci si accosta a Giovanni Battista Montini, ci si rende conto che l’ispirazione religiosa da cui è stato guidato il suo agire non è mai andata a scapito della capacità di riconoscere l’importanza dell’Umano in tutte le sue dimensioni: l’intelligenza che si interroga sul mondo e la scienza che ne scruta i segreti, la cultura e l’arte che nobilitano e rendono bella la vita umana, la capacità di dare forma al mondo attraverso il lavoro e di costruire una convivenza sociale pacifica e prospera attraverso l’impegno politico. Anche su questo, è prezioso il Pensiero alla morte: “Questa vita mortale è, nonostante i suoi travagli, i suoi oscuri misteri, le sue sofferenze, la sua fatale caducità, un fatto bellissimo, un prodigio sempre originale e commovente, un avvenimento degno d’essere cantato in gaudio e in gloria: la vita, la vita dell’uomo! Né meno degno d’esaltazione e di felice stupore è il quadro che circonda la vita dell’uomo: questo mondo immenso, misterioso, magnifico, questo universo dalle mille forze, dalle mille leggi, dalle mille bellezze, dalle mille profondità”. Il miracolo che ha portato alla beatificazione A quasi cinquant’anni di distanza dalla istituzione del Sinodo dei vescovi, creato da Paolo VI il 15 settembre 1965, domenica 19 ottobre Giovanni Battista Montini sarà proclamato beato da Papa Francesco; e la celebrazione a San Pietro coinciderà proprio con la fine dell’assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi sulla famiglia. Un ulteriore ‘omaggio’ al Pontefice che lo istituì, e che concluse il Concilio Vaticano II aperto da Papa Giovanni XXIII, proclamato santo assieme a Giovanni Paolo II (che dei due Pontefici precedenti richiamò nella scelta del duplice nome, voluto dal suo predecessore Giovanni Paolo I, anche l’eredità pastorale). La beatificazione di Paolo VI giunge a poco più di cinque mesi dal riconoscimento, lo scorso 6 maggio, del miracolo - attribuito all’intercessione di Montini - della guarigione “scientificamente inspiegabile” di un nascituro. L’iter del processo diocesano per la sua causa di beatificazione era iniziato l’11 maggio 1993 a opera dell’allora cardinale vicario di Roma e presidente della Cei, Camillo Ruini. Il parere favorevole da parte della consulta della Congregazione vaticana per le cause dei santi è poi arrivato il 10 dicembre 2012 e, dieci giorni dopo, Papa Benedetto XVI, ricevendo in udienza in Vaticano il prefetto della Congregazione, il card. Angelo Amato, ha autorizzato la promulgazione del decreto sulle “virtù eroiche” di Paolo VI, al quale da quel momento è stato attribuito il titolo di “venerabile”. Per la beatificazione è stato riconosciuto il miracolo - proposto dal postulatore padre Antonio Marrazzo - della guarigione scientificamente inspiegabile di un nascituro, avvenuta negli Usa nel 2001. Sul feto, al quinto mese di gravidanza, i medici avevano riscontrato la rottura della vescica fetale, la presenza di liquido nell’addome e la mancanza di liquido nel sacco amniotico. Il consiglio alla madre fu di abortire, vista la diagnosi che prevedeva o la morte del nascituro nel grembo materno o la nascita ma con gravissime malformazioni. Ma la mamma, su suggerimento di una suora italiana che aveva conosciuto Paolo VI, decise di non abortire e di pregare Montini per la guarigione del suo piccolo. La nascita avvenne all’ottavo mese di gravidanza, con parto cesareo, e il neonato fu valutato dai medici in buone condizioni di salute; che perdurano tuttora, adesso che quel bambino è diventato un ragazzo di 13 anni. fonte: AdnKronos iovanni Battista Montini nasce a Concesio (Brescia) il 26 settembre 1897 da una famiglia borghese: il padre, giornalista e avvocato, è stato direttore del giornale cattolico Il Cittadino di Brescia e parlamentare per tre legislature del Partito popolare, guidato da don Sturzo. Dopo gli studi classici, prima in un collegio gesuita poi in un liceo statale, Giovanni Battista nel 1916 entra in seminario. Viene ordinato sacerdote nel 1920 e si trasferisce a Roma per seguire i corsi di Diritto civile e Diritto canonico alla Pontificia università gregoriana, e di Lettere e filosofia all’Università statale. Tre anni dopo, dà avvio alla sua attività diplomatica, collaborando alla Segreteria di Stato vaticana. È del 1954 la sua proclamazione, a opera di Pio XII, ad arcivescovo di Milano; nel 1958 è creato cardinale da Giovanni XXIII. Alla morte di Roncalli nel 1963, il Conclave, il 21 giugno, elegge Montini, che assume il nome di Paolo VI. Del suo pontificato si ricorda anzitutto il proseguimento e la chiusura, l’8 dicembre 1965, del Concilio Vaticano II. Muore il 6 agosto 1978 per un edema polmonare nella residenza di Castel Gandolfo. Il paradigma del Concilio Il servizio pastorale alla Chiesa ha dunque come ultimo scopo che la Chiesa possa compiere il suo servizio all’umanità. È questo il tema che Paolo VI propone con forza al termine del Vaticano II, nel discorso rivolto all’assemblea conciliare il 7 dicembre 1965: “La Chiesa del Concilio, sì, si è assai occupata, oltre che di se stessa e del rapporto che a Dio la unisce, dell’uomo, dell’uomo quale oggi in realtà si presenta: l’uomo vivo, l’uomo tutto occupato di sé, l’uomo che si fa soltanto centro d’ogni interesse, ma osa dirsi principio e ragione d’ogni realtà. Tutto l’uomo fenomenico, cioè rivestito degli abiti delle sue innumerevoli apparenze, si è quasi drizzato davanti al consesso dei Padri conciliari, essi pure uomini, tutti Pastori e fratelli, attenti perciò e amorosi: l’uomo tragico dei suoi propri drammi, l’uomo superuomo di ieri e di oggi, e perciò sempre fragile e falso, egoista e feroce; poi l’uomo infelice di sé, che ride e che piange; l’uomo versatile pronto a recitare qualsiasi parte, e l’uomo rigido cultore della sola realtà scientifica, e l’uomo com’è, che pensa, che ama, che lavora”. Il Concilio - sottolinea Paolo VI - ha raccolto la sfida lanciata alla Chiesa dall’umanesimo laico, che intende realizzare una pienezza umana indipendentemente da Dio, e ha proposto con forza, ma senza lanciare anatemi, l’umanesimo cristiano come alternativa: “La religione del Dio che si è fatto uomo s’è incontrata con la religione (perché tale è) dell’uomo che si fa Dio. Che cosa è avvenuto? Uno scontro, una lotta, un anatema? Poteva essere; ma non è avvenuto. L’antica storia del samaritano è stata il paradigma della spiritualità del Concilio. Una simpatia immensa lo ha tutto pervaso. La scoperta dei bisogni umani (e tanto maggiori sono, quanto più grande si fa il figlio della terra) ha assorbito l’attenzione del nostro Sinodo. Dategli merito di questo almeno, voi umanisti moderni, rinunciatari alla trascendenza delle cose supreme, e riconoscerete il nostro nuovo umanesimo: anche noi, noi più di tutti, siamo i cultori dell’Uomo”. Angelo Maffeis presidente dell’Istituto Paolo VI LA VOCE SPAZIOCSI @ 12 [email protected] BREVI DAL CSI ❖ CSI ITALIA Consiglio nazionale l’8-9 novembre Il Consiglio nazionale del Centro sportivo italiano è convocato a Roma per i prossimi 8 e 9 novembre. I lavori si terranno presso l’hotel “Cardinal St. Peter” in via Leone Dehon 71, con il seguente orario: sabato 8 novembre dalle 10 alle 19, domenica 9 novembre dalle 9 alle 12. L’ordine del giorno sarà il seguente:1) comunicazioni del Presidente nazionale, 2) bilancio preventivo 2015, 3) verifica dell’evento del 7 giugno, 4) Statuto: presentazione documento, 5) nuovo regolamento Eps, 6) attività sportiva: aggiornamenti, 7) Strategie di valorizzazione del territorio: aggiornamenti, 8) welfare e promozione sociale: aggiornamenti, 9) marketing associativo: aggiornamenti, 10) varie ed eventuali. Per l’Umbria saranno presenti il presidente regionale Carlo Moretti e il consigliere nazionale Alessandro Rossi. ❖ CASTELLO Torneo femminile “Francesca Fabbri” Si svolgerà dal 27 al 30 dicembre a Città di Castello la nuova edizione del torneo “Francesca Fabbri”, manifestazione che sta ormai diventando un classico di fine anno. Il torneo, rigorosamente al femminile, sarà organizzato per le seguenti categorie: Under 16 (atlete nate dal 1999 in poi); Under 14 (atlete nate dal 2001 in poi); Open (senza limiti di età). A breve tutte le informazioni. Per ora è possibile consultare il sito torneofrancescafabbri.weebly.com. ❖ PERUGIA Giornata per la donazione del sangue Il Csi ha organizzato per sabato 25 ottobre una giornata dedicata alla donazione di sangue presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia. Donare sangue significa aiutare gli altri e donare vita. Siamo tutti invitati a questa donazione di gruppo: per informazioni, tel. 075 5003584 o mail [email protected]. VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 CSI UMBRIA. I primi passi del progetto “Lo sport uguale per tutti” che mira a fornire attrezzature e consulenze alle parrocchie e società che ne hanno bisogno Allestimento delVillaggio dello sport a Bastia Umbra in occasione della manifestazione “Fà la cosa giusta!” Arrivano le prime offerte, in denaro e in... persone “L o sport uguale per tutti!”. A pochi giorni dalla presentazione del progetto, facciamo un primo punto della situazione con il presidente regionale Csi Carlo Moretti. Come procede il progetto? “Bene! Stiamo ultimando la ricerca dei soggetti (società sportive e parrocchie) che necessitano di aiuto. Faremo un elenco dettagliato dei bisogni e delle forme di aiuto da attivare. Spero di far partire qualche iniziativa già da fine ottobre. E per non farmi mancare nulla, mi sono iscritto per primo nell’elenco di coloro che in questo avvio del progetto si sono messi a disposizione dell’associazione gratuitamente. Stiamo ultimando i volantini che a breve invaderanno la nostra regione. Al tempo stesso stiamo organizzando un convegno sul tema per sensibilizzare l’opinione pubblica”. E per quanto riguarda le offerte? “Molti si sono interessati al progetto. Nel nostro stand all’interno della fiera ‘Fa’ la cosa giusta’ a Bastia abbiamo raccolto le offerte sia in denaro sia in... persone che si sono offerte di aiutarci materialmente. Stiamo per creare una pagina Facebook dove, oltre ai nomi di tutti coloro che appoggeranno il progetto, inseriremo tutti gli interventi che riusciremo a compiere”. Ci sono associazioni o enti che condividono con voi questo progetto? “Al nostro fianco abbiamo Sussidia, un’associazione della quale il Csi Umbria è uno dei fondatori insieme alle Acli provincia di Perugia e all’Azione cattolica della diocesi di Perugia. CSI TERNI. Grande successo dell’Oratorio Cup, che verrà riproposta in futuro ❖ FOLIGNO Riparte il progetto “Sport e scuola” Sono ripartite le attività del comitato Csi di Foligno. Nel prossimo numero verranno presentate tutte le iniziative; tra quelle da sottolineare, il progetto “Sport e scuola”, ripartito con l’avvio del nuovo anno scolastico, attraverso il quale il Csi Foligno entra dentro le scuole insegnando ai bambini delle elementari le attività sportive e motorie. Il progetto si concluderà a maggio con la festa delle Quinte. Un connubio perfetto e ormai indissolubile tra il Csi e le scuole del comprensorio di Foligno. S i è svolto domenica 12 ottobre presso l’ oratorio “Don Bosco” a Campomaggiore a Terni la fase finale dell’Oratorio Cup 2014, il campionato tra oratori che la Pastorale giovanile insieme ad Anspi e Csi hanno organizzato per ragazzi under 14. È stato l’oratorio di Rocca S. Zenone, dopo aver battuto in una avvincente semifinale l’oratorio di Gabelletta (poi classificatosi al 3° posto), ad aggiudicarsi il biliardino messo in palio dalla Pastorale giovanile bat- tendo in finale l’oratorio di Guardea; quarta posizione per l’oratorio Santa Maria della Misericordia di B. Bovio. Un grande ringraziamento a tutti gli oratori che hanno aderito alla prima manifestazione: oltre a quelli già menzionati, ricordiamo Santa Lucia di Narni, oratorio Anspi di Amelia, oratorio Anspi di Arrone, oratorio Pgs San Francesco di Terni, con grande soddisfazione di tutti gli atleti, i dirigenti e i tanti genitori presenti. A tutti è stata consegnata dal responsabile della Pastorale giovanile, don Luciano, la medaglia ri- Csi Gubbio: le iniziative del nuovo anno associativo C i eravamo lasciati a giugno, rinvigoriti dalla bella esperienza dei festeggiamenti per il settantennio del Csi in piazza san Pietro, alla presenza del Papa. Dopo una piovosa estate, domenica 12 ottobre riprenderà ufficialmente la stagione sportiva 2014-2015 del Csi - comitato di Gubbio. Tre i campionati previsti per la categoria open: calcio 5, calcio 7 e pallavolo mista. Saranno in totale 30 le formazioni a darsi battaglia, rispettivamente undici nel calcio a 5 (Gallonero, Infoservice, Madonna del Prato, Cotrape, “Tutti sopra Silvano”, Fulvio gastronomia, Gaf, San Martino - Punto sicurezza, Afm, Seven Pod, Madonna del Ponte), Sussidia nasce con l’intento di mettere a frutto i proventi della raccolta del 5 per mille sul nostro territorio attraverso progetti mirati e farli divenire buone prassi, aiutando chi è in difficoltà. Saremmo ben lieti di avere enti, federazioni, società che vogliano aderire al nostro progetto: più siamo, più riusciremo a fare”. Come sostenere il progetto? “Per contribuire al progetto ‘Lo sport uguale per tutti’ si può fare un versamento sul c/c IT 42 C 02008 03035 000029452112 intestato al Csi Comitato regionale Umbria presso l’Unicredit filiale di Santa Lucia, scrivendo sulla causale ‘Progetto Lo sport uguale per tutti”. Oppure destinando il 5 per mille a Sussidia, riportando il codice 94146010544 nei moduli della dichiarazione dei redditi”. dieci nel calcio a 7 (Ikuvium, San Bartolo, circolo Anspi Ponte D’Assi, Semonte, Torre, Cdf, Avis Sigillo, Real Monteluiano, Victoria Sant’Agostino) e nove per la pallavolo mista (Santa Lucia, Anspi Madonna del Prato, Rock & Blues, I Doreno’s, Quelli del Martedì, Johnny’s, Edil 96, Le Belle Vie, San Bartolo). È ripartita, inoltre, dai primi di settembre la scuola di calcio Csi “Oratorio Don Bosco” che svolge la propria attività presso l’impianto “Beniamino Ubaldi”. Tante le nuove adesioni arrivate per prendere parte a questa avventura che, iniziata cinque anni fa, ha già raggiunto grandi obiettivi in termini tecnici, numerici, ma soprattutto associativi. Tante altre cose sono in cantiere per aumentare il ventaglio delle proposte: lavori in corso per lanciare un nuovo torneo di calcio a 5 femminile, che affiancherebbe il consolidato torneo di calcetto in rosa “Trofeo Tiziana Mosca”, giocato a marzo in occasione della Festa della donna. Anche la formazione ha preso corpo con un corso per arbitri di calcio, calcio a 5 e pallavolo che prenderà il via da lunedì 13 ottobre. In programma anche corsi per animatori parrocchiali, allenatori e dirigenti di comitato e società. Non solo calcio, visto che si stanno programmando anche altre discipline per società affiliate al nostro comitato, come il judo e il tennis-tavolo. G. P. cordo della manifestazione. Un ringraziamento particolare a don Paolo della parrocchia di Campomaggiore che ci ha messo a disposizione la struttura per giocare. Grande soddisfazione per il commissario del Csi di Terni, Alessandro Rossi, non solo per l’ottimo esito della manifestazione che al primo anno ha riscosso la partecipazione di ben 8 oratori, ma soprattutto la consapevolezza di aver contribuito alla realizzazione di un evento che certamente sarà riproposto per i prossimi anni. Alessandro Rossi PAGINA A CURA DI Il Centro sportivo italiano è un ente di promozione sportiva di ispirazione cristiana che promuove lo sport come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo e della storia nel servizio alle persone e al territorio. Il CSI risponde ad una domanda di sport non solo numerica ma qualificata sul piano culturale, umano e sociale. Da sempre i giovani costituiscono il suo principale punto di riferimento. Contatti: [email protected] LA VOCE EVENTI IN UMBRIA VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 Amici della Musica si parte! La stagione dei concerti a Perugia si apre con l’Orchestra nazionale della Rai al Morlacchi occherà all’Orchestra sinfonica nazionale della Rai, diretta da John Axelrod, aprire sabato 25 ottobre (ore 20.30) al teatro Morlacchi di Perugia, il programma della Stagione degli Amici della musica. Al pianoforte una pianista italiana, Gloria Campaner, che ha ricevuto nel 2013 la certificazione di qualità del Borletti Buitoni Trust. È la prima volta che questo complesso italiano di prestigio internazionale, sotto la guida di uno dei direttori più assidui sul podio della compagine torinese, viene invitata alla kermesse degli Amici. Saranno eseguite musiche di Beethoven (Coriolano, Ouverture op. 62, Shumann, Concerto in la minore op. 54 per pianoforte e orchestra, Cajkovskij, Sinfonia n. 4 in fa minore op. 36. “Quest’anno - ha spiegato il direttore artistico Alberto Batisti - nel programma degli Amici della musica habbiamo voluto inserire anche due altre giovani talentuose Beatrice Rana, vincitrice di importanti riconoscimenti internazionali e Maria Perrotta, recentemente balzata all’attenzione della critica e del mondo discografico con interpretazioni di grande personalità e profondità. L’appuntamento con Beatrice Rana sarà il 22 marzo e con Maria Perrotta il 23 aprile, ambedue alla sala dei Notari”. “Una primizia - prosegue Batisti - sarà la presenza della quindicenne giapponese violinista Mone Hattori, allieva del leggendario T Zakhar Bron e vincitrice del Concorso Wieniawski a solo dieci anni”. Sarà solista nel Concerto in mi minore di Mendelssohnn con l’European Union Youth Orchestra guidata da Vladimir Ashkenazy il 9 aprile al Teatro Morlacchi. Il programma prevede l’esibizione anche di altri pianisti tra cui il geniale Radu Lupu. La kermesse ospiterà anche concerti dedicati ai quartetti che “rappresenteranno quanto di meglio la musica da camera oggi possa offrire - sostiene Batisti - con complessi quali il Belcea, lo Hagen, il Quartetto di Cremona e Bennewitz. Una serata particolare sarà quella dedicata alla musica da camera per strumenti a fiato. Per la prima volta sarà ospitata un’orchestra di saxofoni, la Selmer Saxophonic Orchestra, diretta dal celebre fagottista Milan Turkovic”. Domenica 16 novembre si esibirà il Concerto dei Cavalieri, uno dei complessi più originali e efficaci nell’interpretazione della grande eredità musicale barocca italiana, diretto da marcello di Lisa. Alla basilica di San Pietro di Perugia gli attesissimi concerti con la musica di Bach: l’Oratorio di Natale (17 dicembre) della Rias Kemmerchor B’Rock Baroque Orchestra diretta da Renè Jacobs e il 27 marzo prossimo con la Junges Stuttgarter Bachensamble e i Solisti della Bachakademie Stuttgart che proporrà tre cantate di Bach: l’Oratorio di Pasqua che sarà accostato alla Cantata per la Domenica delle Palme e a quella per l’Ascensione. Il programma si chiuderà il 24 maggio al Morlacchi con la Chamber orchestra of Europe. Spazio anche ai “Family concert” con “le avventure di Tom Sawyer” il 22 novembre al Morlacchi e “Il carnevale degli animali” al Teatro Brecht. Per prenotazione biglietti Fondazione Perugia Musica classica in piazza del Circo a Perugia, tel. 075.5722271. Manuela Acito A Narni “IoInvento” con l’editoria per ragazzi D a venerdì 17 fino a domenica 19, il centro storico di Narni sarà il palcoscenico del festival “Vedereoltre”. Si tratta di una serie di eventi per grandi e piccini incentrati sui libri per ragazzi e sulla produzione editoriale rivolta a stimolare la curiosità dei ragazzi. Tre i bookshops (0-3 anni, Albi illustrati, Libri d’arte), con orario non stop, che verranno allestiti presso il Teatro ottocentesco, il Palazzo comunale e il Museo di Palazzo Eroli, dove si possono scoprire libri italiani, nonchè internazionali. Oltre alla presenza dei più bei libri del settore, il programma ospiterà gli interventi di artisti, operatori, autori ed editori, che inviteranno bambini ed adulti ad esprimere la propria creatività in un grande atelier appositamente allestito per accogliere il pubblico (a partire dai 4 anni) intorno a proposte di pratica artistica in relazione con i libri. Al Museo di Palazzo Eroli, ragazzi ed adulti potranno partecipare a labo- ratori in compagnia degli artisti presso le loro installazioni. Circa 30 gli appuntamenti per i visitatori, mentre altrettanti coinvolgeranno i bambini e i ragazzi, dai nidi fino alla scuola media. Il festival è organizzato da IoInvento, in collaborazione con il Comune di Narni, con il supporto di Sistema Museo, il sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Narni e Terni e di Pagine Si. Per il programma dettagliato: www.ioinvento.com. 13 Le opinioni espresse in questa pagina rappresentano esclusivamente il pensiero di chi le scrive. 14 Sulla famiglia serve pacatezza... e Spirito IL PUNTO Alluvioni: quando la causa è l’uomo N ei miei ricordi di bambino c’è la tragica alluvione del Polèsine (1951), con le sue cronache sentite di ora in ora alla radio (non c’era ancora la televisione). Una piena eccezionale del Po uscì fuori dagli argini che erano stati elevati con il lavoro di generazioni, ma si rivelarono insufficienti. Nelle ultime ore, le popolazioni locali, lavorando a forza di braccia, erano riuscite a sopraelevare gli argini ancora di un metro, ma non bastò. Si contarono cento morti e parecchie migliaia di sfollati, senza contare i danni materiali. Ricordo ancora l’alluvione del 4 novembre 1966 a Firenze; e poi tanti eventi simili, fino agli ultimi. Tuttavia c’è da segnalare una differenza. Nel caso del Polèsine, fu la natura a soverchiare le difese erette dall’uomo (gli argini): difese insufficienti, ma non dannose. Nei casi più recenti, fino a quelli dei giorni scorsi, la realtà è diversa. Qui il disastro è stato cagionato proprio dall’opera dell’uomo. Interi quartieri cittadini costruiti sul letto dei torrenti; abbandono di tutte le opere di difesa passiva, cioè i canali di deflusso, o semplicemente dei vecchi fossi scavati dai contadini che segnavano le campagne con un regolare reticolo. Il caso del torrente Bisagno a Genova è eclatante: è stato interrato 80 anni fa, ma allora sbagliarono i calcoli e il canale cementificato sotterraneo risulta troppo piccolo. Ma questo si sa ormai da almeno trent’anni, e non si è stati capaci ancora di fare nulla. Di casi del genere è piena l’Italia. Il fatto è che quando una grande opera pubblica (ma anche una casa privata) è mal progettata, ed è fatta nel luogo sbagliato o nel modo sbagliato, i danni a medio e lungo termine possono essere incalcolabili; e riparare la situazione può costare infinitamente di più di quello che all’epoca costarono quei lavori mal fatti. Eppure, sordi a questi ammonimenti, si continua a costruire e a cementificare a tutto spiano. L’avidità di chi specula sui terreni e sulle costruzioni non conosce freni e trova in genere la condiscendenza degli amministratori locali, abbagliati (quando non dalle tangenti) dalla prospettiva di “sviluppare” il paesello e la sua economia. Un suicidio. Pier Giorgio Lignani Perugia Maria Rita Valli piazza IV Novembre, 6 Perugia Tel. 075 5727871 [email protected] Orvieto - Todi Michela Massaro Via S. Lorenzo, 18 - Todi 333 9340325 [email protected] Terni Elisabetta Lomoro piazza Duomo, 9 - Terni Tel/fax 0744 546525 [email protected] Assisi Roldano Boccali Tel. 330 417028 [email protected] Gubbio Giampiero Bedini via Monteverdi,2 Gubbio Tel. 075 9272116 [email protected] LA VOCE LETTERE&OPINIONI Città di Castello Moreno Migliorati, piazza Gabriotti,10 Città di Castello Tel. 075 8550167 [email protected] C aro Don Elio, tengo moltissimo a dirle quanto sia stato colpito dal suo ultimo editoriale “Chi ha paura del Sinodo?” pubblicato su La Voce. Ne apprezzo particolarmente – oltre che l’acutezza dell’analisi proposta – la pacatezza dei toni, oggi così poco usuale quando si parla di temi che riguardano direttamente o indirettamente la famiglia. Come molti cattolici, mi aspetto molto dal Sinodo e ne seguo, come posso, i lavori con la consapevolezza che alla sua guida c’è sicuramente un grande Papa. Lo Spirito santo saprà bene come agire per il bene della sua Chiesa. Stefano Di Stefano Perugia Il bambino “gonfiato” e il male del “giustificazionismo” C aro don Elio, non solo io sono in sovrappeso, ma anche mia moglie, mia figlia, suo marito e due dei nostri cinque nipotini. Così, con affettuosa benevolenza, ci siamo soprannominati “la famiglia Botero”, alludendo all’opera di quell’originale pittore che ha portato l’obesità nell’arte, rappresentando uomini, donne e bambini decisamente fuori misura. Le sue creazioni, dipinte o scolpite con una surreale ironia, non esprimono però dileggio o disprezzo, ma solo simpatia, solidarietà, calma, quiete e serenità. Ebbene, allibito mi chiedo che cosa possa avere spinto quel giovane di Napoli a commettere una violenza così brutale, inaudita e ottusa ai danni di un ragazzino innocente, solo perché “cicciotto”. Se sei grasso vieni considerato “inferiore” dai compagni di gioco, e non solo; sei fuori dai canoni della moda e della medicina; e quindi il ragazzino di Napoli era abituato ad essere preso in giro. Ma questa volta il dileggio ha preso d’improvviso una piega feroce: “Ora ti gonfiamo”. In HUMOUR Materiale fotografico - Archivio La Voce - Enrico Milanesi (Città di Castello) - Gavirati (Gubbio) - Giancarlo Belfiore ASSOCIATO ALL’UNIONE DELLA STAMPA PERIODICA ITALIANA ISCRITTO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 Si raccomanda di non superare le trenta righe dattiloscritte Il silenzio sulla Giornata delle bambine G entile Direttore, innanzi tutto, come si dice, absit iniuria verbis, non intendo assolutamente rivolgere aspre critiche ai giornalisti: desidero solo fare una calorosa raccomandazione e richiesta, presa da una commozione veramente forte e da un profondo senso di colpa come accade a qualsiasi persona sensibile, tanto più se cristiana, quando scopre e conosce un’ingiustizia. Oggi, 11 ottobre, è la Giornata delle bambine: quale rilievo le è stato dato? Nessuno. Qualcuno ha fatto rapido cenno MalalaYousafzai parlando del Nobel per la pace a Malala e all’indiano Satyarthi. Repubblica ha tracciato due bellissimi profili di queste due persone: Malala, la ragazza di 17 anni, pachistana, già nota; e l’indiano invece pressoché sconosciuto. Due persone meravigliose, la ragazza per il suo coraggio fortemente attivo, tanto da arrivare all’Onu e parlare dei diritti delle donne all’istruzione; e l’indiano promotore di bellissime iniziative a favore della liberazione di minori dalla schiavitù, non solo due lo immobilizzano, il terzo con la pistola del compressore d’aria gli gonfia l’intestino fino a farlo scoppiare. Quando arriva in ospedale, è tra la vita e la morte: tragica, beffarda coincidenza alla vigilia dell’Obesity Day (Giornata nazionale per la prevenzione dell’obesità). È allucinante rischiare di morire per il gesto di un idiota che nemmeno sa cosa sta provocando. L’arrestato non è un adolescente, è un 24renne sfaccendato; suo padre, in una intervista sul Web, si accalora a difenderlo: “Mio figlio è un bravo ragazzo. È stato solo uno scherzo finito male”. Frase che aggiunge stupidità alla storia agghiacciante. A 24 anni prendi in giro un bambino, a 24 anni non sai quello che fai mentre lo costringi a star fermo e gli abbassi i pantaloni e prendi la pistola di un compressore? E tuo padre ti difende, come se avessi fatto una sciocchezza, nel suo Paese. Veramente creature che con la loro luce mettono in ombra le tante brutture oggi presenti nella vita del mondo. Ma i dati che riguardano la sorte delle bambine nel mondo oppresse. vendute, schiavizzate, abusate sono così impressionanti che è veramente una colpa non diffonderli e non proporli alla riflessione di chi non li immagina nemmeno e invece potrebbe fare qualcosa. Ne elenco solo qualcuno: 68.200.000 bambine nel mondo sono costrette a lavorare; 515 milioni di ragazzine vivono in povertà, una povertà insopportabile; 125 milioni le bambine e le donne vittime di mutilazioni genitali; 20.000 al giorno nuove baby-mamme; non parliamo poi di quelle violentate, addirittura si compra per 6 euro una piccola schiava. Una recente indagine dell’Ue dimostra che perfino in Europa una bambina su tre ha subìto una qualche forma di violenza fisica (io spero solo che sia un dato sbagliato). E ancora, la fonte consultata porta altri dati impressionanti. Allora, nella Giornata delle bambine, i giornali avrebbero potuto e dovuto parlarne. Dico, almeno parlarne, affinché chi può faccia qualcosa: per esempio la politica e non meno chi ha disponibilità economiche. Amabilia Diotallevi Terni malauguratamente finita non bene. Purtroppo il “giustificazionismo”, pronto a scusare i figli come fossero ancora dei bambini, è molto diffuso. La conseguenza è che quei figli davvero non diventeranno mai grandi: continueranno a galleggiare nel limbo di un’adolescenza infinita. Chi sempre giustifica e difende il proprio figlio in realtà lo condanna a restare un eterno bambino incosciente. Pier Luigi Galassi Perugia Disegni di Marcello Cruciani Direttore responsabile: Elio Bromuri Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugia tel. 075 5727871 • fax 075 5731066 [email protected] Amministrazione e Pubblicità: tel. 075 5720397 • fax 075 5731066 [email protected] Registrazione: Tribunale di Perugia N°145 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione N° 1.304 La testata “La Voce” fruisce dei Contributi Statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250. Stampa: Galeati s.r.l., Via Selice 187/189, Imola (Bo) Abbonamenti Annuale Annuale + on-line Annuale solo on line Semestrale Sostenitore Benemerito 43 e 55 e 35 e 23 e 68 e 150 e Versamento in c/c postale n. 11941069 Bonifico Bancario conto Unicredit Codice Iban IT 25 D 02008 03027 000029471611 intestato a: Chiesa di San Severo a Porta Sole - La Voce Piazza IV Novembre, 6 06123 Perugia Desideriamo informarLa che i dati da lei forniti saranno trattati secondo le indicazioni del D. Lgs n. 196 del 30 giugno 2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”).Per ricevere l’informativa in dettaglio può rivolgersi presso gli uffici del settimanale “La Voce” o contattarci al numero 075 5720397. Per informazioni sull’abbonamento: [email protected] Stampato su carta riciclata 15 VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 F amiglia e scuola tengono banco. Ancora viva l’eco della convocazione del 10 maggio a piazza San Pietro, quando Papa Francesco ha raccolto una folla di studenti e docenti per dire una parola sull’educazione. Paradossalmente, per farsi capire dalla nostra Europa individualista, volle chiamare in soccorso la sapienza africana: “Per educare un ragazzo ci vuole un villaggio”. Il 4 ottobre, in concomitanza con il Sinodo, sono state convocate le famiglie. Su questi due ambiti la Chiesa è in prima linea da sempre. La dimensione educativa della vita ecclesiale ha un cardine nella famiglia, giustamente denominata “piccola Chiesa”. È qui il primo luogo di trasmissione della fede. La catechesi organizzata in parrocchia non sostituisce il compito educativo dei genitori, ma lo suppone e lo sostiene. La scuola dovrebbe avere analoga consapevolezza. Essa è importante per una formazione integrale, che aiuti lo sviluppo di tutte le potenzialità della persona. Ma deve farlo stringendo un’alleanza educativa con la famiglia, che non può sottrarsi alla sua responsabilità originaria e non delegabile. Una domanda s’impone: come Per un’alleanza scuola-famiglia † Domenico Sorrentino* rendere operativo questo binomio, e farne una leva della grande avventura dell’educazione, in un tempo in cui non ci sono soltanto problemi dell’istituzione scolastica, ma la famiglia stessa è in crisi? Obiezione seria. È come quando ci si ritrova con una situazione di terremoto, e si va alla ricerca del punto di sostegno. Fortunatamente, anche se il terremoto è in atto, non tutto è distrutto. Per quanto l’opinione pubblica sia sollecitata soprattutto dai casi più critici - le famiglie in difficoltà, quelle divise, divorziati risposati ecc. - o dalle posizioni più estreme come la rivendicazione dei cosiddetti “matrimoni omosessuali”: tutte cose puntualmente elevate all’onore della cronaca - c’è ancora una famiglia che regge, chiamata persino a fronteggiare, come ammortizzatore sociale, la crisi economica; e c’è una scuola che fa il suo dovere, nonostante le problematiche attinenti alla sua “riforma”, auspicata spesso in direzioni diverse e contrastanti. Non riconoscerlo sarebbe ingiusto. E poi, da dove ripartire, se non dal bene che c’è? Semmai è auspicabile che la maggioranza silenziosa esca dal silenzio. I ‘partigiani’ di nuovi modi di fare famiglia che finiscono per travolgere il concetto stesso di famiglia (e non solo un “modello antico”), non possono pretendere di avere ragione solo perché fanno più rumore. Anche per la scuola è bene un confronto aperto e costruttivo. Il confronto tra le posizioni in campo fa bene alla ricerca della verità. D’altra parte, anche nella dialettica la Per essere informato su ciò che è importante. Per te Se non sei abbonato richiedi 8 copie omaggio. Anche on line. Collegati al sito utilizzando il QR code per conoscerci meglio... Invia i tuoi dati all’indirizzo e-mail [email protected]; oppure riempi e spedisci il modulo sottostante a La Voce - Abbonamenti Piazza IV Novembre, 6 - 06123 Perugia. Puoi comunicarceli anche chiamando al numero 075 5720397 Sì, desidero ricevere otto copie omaggio del vostro settimanale al seguente indirizzo Le copie omaggio saranno recapitate a partire dal primo numero utile al ricevimento della richiesta COGNOME............................................ NOME................................................... VIA e N¡............................................... ........................................................... CITT¸................................................... DESIDERIAMO INFORMARLA CHE I DATI DA LEI FORNITI SARANNO TRATTATI SECONDO LE INDICAZIONI DEL D.LGS. N. 196 DEL 30 GIUGNO 2003 (˙CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI¨). PER RICEVERE L INFORMATIVA IN DETTAGLIO PUæ RIVOLGERSI PRESSO GLI UFFICI DEL SETTIMANALE LA VOCE O CONTATTARCI AL NUMERO 075-5720397. CAP .................. PROVINCIA .............. TEL/CELL.............................................. DIOCESI............................................... Chiesa non abbandona il suo stile: sempre rispettoso, sempre dialogico, sempre pronto a cogliere l’anima di verità che è nell’altro. Soprattutto, non dimentica che il bene cresce per attrazione e contagio. Prima che enunciare il “principio” della famiglia, la Chiesa deve mostrarsi famiglia (ho sviluppato questo concetto in un recente saggio edito dalla Cittadella, La Chiesa come famiglia) e documentare che, a far famiglia, ci si guadagna: in vita più gioiosa, più serena, più vera. Vale anche per la scuola. La scuola tout court. È il motivo per cui la Chiesa chiede rinnovata attenzione della politica non solo per le scuole di ispirazione cristiana - oggi in particolare affanno - ma anche per le scuole dello Stato. È in gioco il futuro della società. * Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino LA VOCE Perugia .Città della Pieve 16 BREVI ❖ DIOCESI Consiglio pastorale diocesano e Veglia missionaria a Olmo Venerdì 17 ottobre il Consiglio pastorale diocesano è convocato alle ore 18 presso la parrocchia di Olmo. Tra i punti all’ordine del giorno anche l’Assemblea diocesana che l’Arcivescovo Bassetti intende convocare in primavera. La scelta del luogo per la riunione è stata fatta anche per favorire la partecipazione dei membri del Consiglio alla Veglia missionaria diocesana. La Veglia, alla quale sono invitati i fedeli di tutta la Diocesi, si terrà alle ore 21 presso la chiesa di Santa Maria della Speranza Strada Olmo Valle – Olmo (Pg) e sarà presieduta dall’arcivescovo cardinale Gualtiero Bassetti. Prima della Veglia, a partire dalla ore 20, i partecipanti condividerano la “cena povera di solidarietà” presso i locali della parrocchia. ❖ FRESCOBALDI L’Istituto musicale ricorda il fondatore mons. Squartini Sabato 18 Ottobre 1987 ricorre il 27° anniversario della morte di Mons. Pietro Squartini. Il Capitolo Cattedrale, la Scuola Diocesana di Musica “Frescobaldi”, la Corale Laurenziana lo ricorderanno al Signore nella Messa delle ore 18 in Mons. Squartini Cattedrale. Don Pietro lasciò scritto:”Niente di più bello e di più grande dell’essere prete” e “La musica mi ha molto realizzato perché l’ho voluta come lode a Dio e gioia dei miei fratelli presenti nella Liturgia”. Nel 1937 restaurò la Cappella Musicale Laurenziana nella Cattedrale di Perugia e ne fu direttore fino alla morte.. Per una adeguata formazione dei musicisti collaboratori nella Liturgia nel 1954 fondò la Scuola Diocesana di Musica Sacra che ha sede nella ex chiesa Santa Maria di Colle oggi Auditorium Marianum, in Corso Cavour Quanti lo conobbero e ancora lo stimano sono invitati ad intervenire in unione di preghiera. ❖ CHIESA UNIVERSITÀ Le origini della vita e dell’uomo “Alla ricerca delle origini della vita e dell’Homo sapiens” è il tema del seminario di studio che si terrà lunedì 20 ottobre alle ore 18 presso la chiesa dell’Università di Perugia. Intervengono i docenti universitari Carlo Cirotto e Mauro Menichelli; con possibilità di interventi dal pubblico. Alle 19.30 la liturgia eucaristica. ❖ CONESTABILE Ciclo di incontri dedicato alle “Periferie” L’Istituto Giancarlo Conestabile della Staffa e Luigi Piastrelli riprende le sue attività pubbliche con il ciclo di conferenze “Verso le periferie”, che avrà inizio giovedì 23 ottobre alle ore 17.30 presso l’Oratorio della SS. Annunziata in piazza Mariotti a Perugia con la conferenza “Il futuro oltre le crisi. Religioni e culture in dialogo” del prof. Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio. L’incontro sarà preceduto da una breve presentazione dell’Istituto e del programma di attività. Per informazioni: [email protected] www.conestabile.org. ❖ CLARISSE AL monastero di Monteluce riprendono gli incontri Domenica 26 ottobre, presso il Monastero delle Clarisse di S. Maria di Monteluce, riprende il II ciclo di incontri nei quali le sorelle propongono una riflessione sulle Beatitudini. L’appuntamento è per le ore 18.00 con la celebrazione del Vespro, cui fa seguito, alle 18.30, l’incontro e la condivisione. Per chi desidera partecipare, il monastero è in via Eugubina, 52. Per informazioni: sr. M. Renata 0755721969 - [email protected] PONTE FELCINO. Si amplia e rinnova il teatro-oratorio VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 A teatro, a teatro! L’ Unità pastorale 19, di cui fanno parte le parrocchie di Ponte Felcino e Villa Pitignano, invita alla cerimonia della “posa della prima pietra” dei lavori di restauro e ampliamento del teatro-oratorio “Bonucci” di Ponte Felcino, finora conosciuto con l’appellativo di “teatrino delle suore” in quanto attiguo alla scuola materna “Bonucci”, affidata da oltre un secolo alle Apostole del Sacro Cuore. Alla cerimonia, che si svolgerà domenica 26 ottobre alle ore 16, interverranno il card. Gualtiero Bassetti, il Sindaco di Perugia e alcuni assessori comunali; l’evento sarà allietato dall’esibizione delle società filarmoniche di Ponte Felcino e Il progetto per il nuovoTeatro-Oratorio di Ponte Felcino,rendering angolo destro Villa Pitignano, nonché del piccolo coro della scuola materna, e si concluderà con la messa officiata dal Cardinale. La due comunità paesane. Il progetto, I locali, chiusi da decenni, struttura, realizzata nel 1937 per elaborato dall’arch. Gino Puletti e dagli verranno adeguati alle vigenti merito della nobildonna Caterina ing. Luigi Tomassini e Simone Fucelli, si norme di sicurezza e ampliati Sereni Bonucci su progetto articola in due fasi contestuali ma dell’ing. Carlo Cucchia, è distinte: recupero conservativo del corpo per avere spazi polivalenti unanimemente ritenuta di di fabbrica esistente, con restauro delle grande pregio architettonico: pur strutture portanti e valorizzazione delle nelle modeste dimensioni, infatti, forme estetiche originarie; ampliamento il teatro si fa apprezzare per la gradevole sui due lati longitudinali in maniera tale legislazione in materia di sicurezza dei simmetria delle linee, la modernità del da ricavare, nelle nuove porzioni di locali pubblici ne aveva decretato la disegno e la razionalità dei volumi. Fino fabbricato, sei nuovi ambienti che chiusura. Oggi, con l’aiuto economico al 1974 ha svolto egregiamente il potranno essere utilizzati in maniera della Cei, è possibile rendere compito per il quale è stato concepito, congiunta o separata, conferendo così nuovamente agibile il teatro e ampliarne quello di ospitare recite scolastiche e all’intero complesso una moderna e la superficie così da trasformarlo in uno spettacoli teatrali. In seguito, la mutata razionale polifunzionalità. spazio polivalente a disposizione delle DIOCESI. Riprendono a fine mese i corsi di Formazione all’impegno sociale e politico C on la lezione inaugurale del card. Gualtiero Bassetti si apre mercoledì 29 ottobre il secondo anno dei percorsi di Formazione all’impegno sociale e politico (Fisp) promosso dall’ufficio diocesano per i Problemi sociali e il lavoro, la giustizia, la pace e salvaguardia del creato. “Trasformazioni economiche e culturali, ripartire dalla centralità della persona e della responsabilità etica” è il tema della lezione introduttiva che il Cardinale terrà alle ore 18 presso il centro pastorale “Mater Gratiae” a Montemorcino. La Pastorale sociale propone questo percorso nello spirito del Vangelo e della dottrina sociale della Chiesa. Il corso - spiega il direttore dell’Ufficio, mons. Fausto Sciurpa è rivolto prevalentemente ai giovani e ha la durata di due anni, con una media di 15 incontri all’anno, al termine dei quali verrà rilasciato un attestato che certifica la partecipazione e l’impegno. Gli incontri si terrano a Montemotcino il primo e secondo venerdì del mese (salvo variazioni, per necessità varie), con orario dalle 18 alle 20. Quello che si apre è il secondo an- Fausto Sciurpa no del ciclo, e affronterà le seguenti tematiche: “Le radici ideali”: Padri della Chiesa - Magistero e riflessione filosofica; “Etica e politica”: laicità - pluralismo - modelli etici; “Società ed economia”: la situazione umbra - nuovi modelli di economia - ecologia ambientale e umana; “Panorama internaziona- PERUGIA. Celebrazioni per san Gerasimo Ortodossi greci in festa La chiesa di San Gerasimo L a parrocchia grecoortodossa di San Gerasimo, domenica 19 ottobre celebra la festa del suo patrono. La celebrazione avverrà dalle ore 9 circa fino alle 12; dopo la liturgia sarà offerto un rinfresco. Saranno presenti il parroco padre Giorgio, i consoli di Grecia e di Creta, i fedeli costituiti da famiglie residenti in regione e da studenti presenti all’Università. Il celebrante della liturgia sarà accompagnato dal giovane cantore Panaiotis. La chiesa di San Gerasimo (un tempo, di Santa Croce), data in uso dalla diocesi perugina dietro richiesta del metropolita Gennadios Zervos, si trova a Perugia in via Benincasa, una traversa di via dei Priori (scendendo, in basso a sinistra), ed è aperta nell’occasione anche ad amici cattolici. San Gerasimo, nato nel 1506 e morto nel 1579, patrono di Cefalonia, nella giovinezza viaggia per varie città della Grecia, quindi approda al monte Athos dove prende i voti monastici, poi visita la Terra Santa. A Gerusalemme viene ordinato sacerdote e ivi rimane per dodici anni. In questo periodo fa un digiuno di 40 giorni sull’esempio di Gesù, poi passa all’isola di Zane dove rimane per 5 anni facendo vita da asceta. Ebbe il dono di fare miracoli, di cui si hanno numerose testimonianze. La comunità parrocchiale grecoortodossa di Perugia è molto devota al suo Patrono. le”: quale Europa - politica internazionale e fenomeno migratorio. Il programma sarà distribuito alla lezione inaugurale. Per l’iscrizione occorre rivolgersi all’ufficio di Pastorale sociale a Montemorcino, strada S. Galigano - S. Lucia 12A, aperto il lunedì dalle 10.30 alle 12.30 (telefono 075 5750364). Per quanti hanno frequentato il primo anno vale l’iscrizione già fatta. L’iscrizione è dovuta, versando la quota di 50 euro (sono previste esenzioni), per chi si iscrive la prima volta. È possibile iscriversi anche via email scrivendo a [email protected], indicando nome, cognome, età, residenza, recapiti telefonici, eventuale gruppo, movimento, associazione di appartenenza. ❖ BALANZANO Inaugurazione della nuova sede del Patronato Acli L a nuova sede del Patronato Acli di Balanzano, in strada vicinale del Piano Snc, sarà inaugurata sabato 18 ottobre alle ore 16. Interverranno il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, e mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliare della diocesi. Gli uffici del Patronato Acli di Balanzano sono ora sistemati in locali moderni, funzionali e accoglienti; sono ubicati a poche decine di metri dall’uscita della superstrada E45 e in continua sinergia con il Caf - Centro di assistenza fiscale, altro servizio importante del movimento. All’interno dei nuovi locali trova spazio anche il servizio Immigrati, al quale si rivolge sempre più numerosa l’utenza per il disbrigo delle pratiche specifiche e per la risposta alle richieste di assistenza. Il servizio Colf offre informazioni, consulenza e assistenza per ogni adempimento relativo alla corretta gestione del rapporto di lavoro. Lo sportello Famiglia si occupa di informare le famiglie rispetto agli interventi delle istituzioni locali in loro favore. Lo sportello Incontra-lavoro si occupa di intermediazione tra domanda ed offerta. Il direttore della sede di Perugia, Amedeo Contili, ricorda che il Patronato Acli fin dal 1947 svolge gratuitamente la propria assistenza, orientata a promuovere adeguatamente i diritti in campo previdenziale, assistenziale e socio-sanitario, al servizio di tutti i lavoratori e i cittadini, fornendo un’efficace attività di consulenza e orientamento, preparazione e inoltro di tutte le pratiche previdenziali e assistenziali nei confronti di Inps, Inpdap, Inail, pubbliche amministrazioni ed enti locali, per il conseguimento dei propri diritti. Marta Ginettelli LA VOCE Perugia .Città della Pieve VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 CITTÀ DELLA PIEVE. [email protected] 17 BREVI Le Giornate dello zafferano, preziosa spezia di produzione locale ❖ UNIVERSITÀ STRANIERI “Il lessico di Luigi Sturzo”: il libro Mercoledì 22 ottobre, nell’aula magna dell’Università per Stranieri, alle ore 16.30, viene presentato il libro Lessico sturziano, commento all’opera omnia di Luigi Sturzo, a cura di Antonio Parisi e Massimo Cappellano. Aprirà i lavori Giovanni Paciullo, rettore dell’Università, introdurrà il card. Gualtiero Bassetti. Intervengono mons. Michele Pennisi (arcivescovo di Monreale), Fabrizio Figorilli (Università di Perugia), Marco Impagliazzo (Università per Stranieri), Mario Tosti (Università di Perugia), Daniele Corvi (Università Luiss Guido Carli), Salvatore Miccichè (già provveditore agli studi di Perugia), Gaspare Sturzo (Gip Tribunale di Roma). Conclude Antonio Palazzo, accademico dei giusprivatisti europei. S i terranno da venerdì 24 a domenica 26 ottobre a Città della Pieve le Giornate dello zafferano. La manifestazione, promossa dall’Amministrazione comunale e dal “Consorzio per la valorizzazione dello zafferano”, offrirà la possibilità di conoscere le molteplici proprietà di questa spezia preziosa, attraverso passeggiate per le coltivazioni della campagna pievese, potendo anche osservare le fasi di lavorazione. Si terranno inoltre mostre mercato, di filati e di ricamo, laboratori e degustazioni, durante le quali cuochi esperti illustreranno i più corretti utilizzi della pianta, che sarà anche l’ingrediente d’onore per l’intero fine settimana nei ristoranti della terra natale del Perugino. La spezia, originaria dell’Asia Minore, fu coltivata in Italia e commerciata come pianta tintoria, soprattutto nel periodo di sviluppo della civiltà mercantile del sec. XIII. Tra Medioevo e Rinascimento lo zafferano ebbe largo impiego anche in cucina. La produzione di questa pianta in Umbria e, quindi anche a Città della Pieve, è testimoniata dallo Statuto di Perugia del 1279 nel quale si vietava, nell’allora contado di Città della Pieve, la semina della pianta da parte dei forestieri. Alla fine degli anni ’70 l’agronomo Alberto Viganò impiantò nelle sue proprietà pievesi alcuni @ La produzione di questa pianta in Umbria, quindi anche a Città della Pieve, è testimoniata dallo Statuto di Perugia del 1279 bulbi di zafferano provenienti dalla Spagna. Da questa esperienza derivarono in quegli anni altre coltivazioni condotte da agricoltori di Città della Pieve, affascinati anch’essi dalla spezia. Nel giugno 2002, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale del borgo perugino, della comunità montana “Monti del Trasimeno” e della facoltà di agraria di Perugia, affiancate da altri soggetti, nasceva il consorzio Alberto Viganò “Il croco di Pietro Perugino – Zafferano di Città della Pieve”. L’area di produzione del consorzio comprende vari Comuni quali Allerona, Città della Pieve, Fabro, Ficulle, Montegabbione, Monteleone di Orvieto, Paciano, Panicale, Parrano, Piegaro, San Venanzo, interessando anche i territori comunali di Castiglione del Lago, Corciano, Magione, Marsciano e Perugia. Lo zafferano coltivato da questo consorzio è commercializzato esclusivamente in fili, per garantire la sua autenticità. Maria Teresa Cappannini ❖ PERUGIA/1 Libro sugli scavi sotto la cattedrale Venerdì 17, alle ore 16.30, presso il Museo archeologico dell’Umbria, verrà presentato il volume Perugia. La città antica sotto la cattedrale di San Lorenzo. I risultati degli scavi, a cura di Luana Cenciaioli. La pubblicazione raccoglie in 400 pagine la storia degli scavi dagli anni 1980 fino ai giorni nostri. I vari capitoli si occupano della geologia del sito, delle schede dei materiali romani, della descrizione dei lavori di scavo, delle terrecotte architettoniche, dei reperti medievali e rinascimentali, della ceramica attica, dei materiali lapidei e della topografia dell’area. Il volume contiene anche una ricostruzione in 3D di Letizia Cipiciani. ❖ PERUGIA/2 L’Avis di Torgiano celebra 20 anni di attività D La torre diTorgiano omenica 19 ottobre l’Avis comunale di Torgiano celebra la Giornata del donatore, appuntamento che quest’anno assume particolare significato ricorrendo il 20° anniversario dalla fondazione. “L’appuntamento - afferma la presidente Rita Paolozzi - è occasione per ringraziare i soci donatori, che hanno raggiunto il numero di 230, con un incremento significativo dei giovani soprattutto in questi ultimi anni. A loro va il nostro grazie poiché con altruismo e generosità compiono periodicamente questo gesto di rara bellezza, oltre a quella di far crescere la cultura della solidarietà e della donazione per affrontare il fabbisogno sempre crescente di sangue”. La giornata si apre alle 8.30 con il raduno dei partecipanti presso la sede Avis in piazza Baglioni. Alle 9.30 la sede verrà intitolata al socio-fondatore scomparso Amelio Covarelli. Alle ore 10 la sfilata con il gonfalone del Comune e i làbari delle Avis partecipanti, accompagnati dal- la banda “Ciro Scarponi” di Torgiano, muoverà per raggiungere il monumento ai Caduti per la deposizione della corona di alloro. Alle 11, partecipazione alla messa nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, cui seguirà, presso la sala Sant’Antonio, la manifestazione di consegna degli attestati e dei premi agli studenti della scuola secondaria di I° grado di Torgiano per il concorso “Solidarietà e donazione del sangue”. Seguirà la premiazione dei donatori benemeriti. PERUGIA. Il nuovo libro di Giancarlo Faraglia Ma il cervello “serve” nello sport? “N on penso, quindi gioco”. Non è fisica nelle scuole primarie e secondarie un ossimoro il postulato che e Legislazione dell’educazione fisica e Dista alla base de Il campione e ritto penale sportivo all’ex Isef di Perugia. l’intelligenza, il nuovo libro di Giancarlo Attualmente è direttore tecnico della Faraglia, nato dalla volontà di riflettere scuola calcio “Don Bosco” di Perugia. sui meccanismi mentali che regolano le “Credo che lo sport – sottolinea – sia uno attività sportive. Si giostraordinario strumenca con l’intelligenza o to educativo, se ben con l’istinto? E il ragioutilizzato. Per questo namento può essere ne sono innamorato da veramente utile ai fini tanti anni. È una rapdel successo in campresentazione della vil campione e l’intelligenza (63 po? ta, perché insegna ai pagine, suddivise in 6 capitoli Faraglia vanta una giovani il rispetto delle e correlate di numerose lunga esperienza nel regole, il sacrificio, la fotografie) verrà presentato mondo sportivo, socollaborazione, il senvenerdì 17, alle 17.30, in sala prattutto calcistico. È so della squadra e la della Partecipazione del stato calciatore del Pecostante reazione alla Consiglio regionale, in piazza rugia e ct della selesconfitta”. Italia a Perugia. Presenti, oltre zione umbra di calcio Da questo lungo perall’autore, l’onorevole under 18, con la quale corso di esperienza Giampiero Bocci, ha conquistato il titolo personale, è nata l’idea sottosegretario al ministero di campione d’Italia del libro. “Ho vissuto il degli Interni, il gen. Domenico nel Torneo delle Remondo dello sport – Ignozza, presidente regionale gioni 1997 in Trentino. racconta ancora Faradel Coni, e il prof. Gaetano È diplomato all’ex Isef, glia – in toto, sia diretMollo, ordinario di Pedagogia nonché avvocato; ha tamente, come giocagenerale. insegnato Educazione tore, che indiretta- La presentazione I La copertina del nuovo libro di Giancarlo Faraglia mente, da insegnante. Ho così avuto la possibilità di riflettere sul rapporto tra l’intelligenza e le attività motorie. L’intelligenza richiede tempo, il tempo del ragionamento, della riflessione, della valutazione. Ma nel calcio, come in qualsiasi altro sport, ogni azione avviene in maniera istantanea e l’atleta è chiamato a soluzioni immediate. Il corpo deve rispondere sul momento, deve intuire quello che sta accadendo e decidere l’azione da intraprendere nello spazio di un attimo. Per questo, ritengo che nello sport l’intelligenza sia uno strumento inutile, se non dannoso, a volte. Sul campo siamo spinti a reagire istintivamente agli stimoli che provengono dall’esterno e a trarne risoluzioni tempestive”. Laura Lana Kiwanis Perugia Etrusca: fondi per scuola in Malindi Mario Ciliani è il nuovo presidente del Kiwanis club “Perugia etrusca”. Il passaggio della campana del Club dalla precedente presidente Maria Cristina Tanchi è avvenuto venerdì 10 ottobre al Restaurant relais “La corte di Hermann” di Castel Rigone. La cerimonia di passaggio è stata l’occasione per presentare il Service 2014 a favore della Nursery school Firmum Majengo in Malindi (fondata da Bruno Donzelli a Malindi - Kenya diversi anni fa in ricordo della scomparsa del figlio). “Alla scuola, che accoglie un centinaio di bambini - spiega Ciliani - sono stati destinati 1.500 euro. Da due anni il Kiwanis Perugia Etrusca sta anche portando avanti il progetto internazionale ‘Eliminate’ con la raccolta fondi destinata alla vaccinazione di donne affette o portatrici di tetano. La distribuzione del farmaco avviene in convenzione con la Caritas italiana”. Ciliani nell’annunciare il programma futuro ha sottolineato che proseguirà sulla scia di quanto già fatto, dedicando sempre maggiore attenzione alle problematiche dei bambini, promuovendo incontri con specialisti su temi quali l’obesità nei bambini, la protezione dei minori, argomenti quanto mai attuali. ❖ ARNA TEMPLARE Conferenze e itinerari guidati nel territorio arnate Nell’anno in cui ricorre il settimo centenario della morte del Gran Maestro dell’Ordine del Tempio Jacques de Molay, il Comune di Perugia ha colto l’occasione per avviare un progetto di valorizzazione del territorio arnate con il contributo del Gal Media Valle del Tevere e la collaborazione della Delegazione di Perugia del Fai e delle Associazioni culturali arnati. Tra le iniziative un ciclo di conferenze dal titolo “Arna templare”, che ha ricevuto il patrocinio del Sovrano Militare Ordine di Malta, dell’Università degli Studi di Perugia, della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, della Deputazione di storia patria per l’Umbria e di Italia medievale. Si comincia sabato 18 ottobre, ore 16, presso la Biblioteca comunale di Ripa “P. Federici”. Dopo la presentazione a cura di Paola Monacchia, presidente della Deputazione di storia patria per l’Umbria, M. Grazia Nico Ottaviani e Sonia Merli parleranno su “Perugia nel Duecento: statuti, territorio e santi”. LA VOCE Città di Castello 18 BREVI ❖ MONTONE Incontri di catechesi con le Clarisse Domenica 19 ottobre alle ore 18 nella cappella del monastero di Sant’Agnese di Montone ricominciano gli incontri di catechesi e preghiera guidate dalle suore Clarisse. Il titolo scelto per quest’anno è “Gli incontri di Gesù”. Dopo un primo momento di catechesi a partire dalla Parola di Dio, ci sarà l’adorazione eucaristica silenziosa. ❖ SANTA VERONICA Il concerto di don Giosy Cento Il noto cantautore di musica leggera cristiana don Giosy Cento è stato ospite a Città di Castello della parrocchia di Santa Veronica. Il sacerdote ha eseguito un concerto venerdì 10 ottobre nella stessa chiesa parrocchiale del quartiere La Tina. Nella serata l’ospite ha presentato alcuni brani del suo repertorio, oltre al suo ultimo album Ho fatto un sogno. Presente l’associazione “I ragazzi del cielo e i ragazzi della terra”, da lui costituita dopo la prematura scomparsa di un membro dei Parsifal, il gruppo di ragazzi che accompagna don Giosy nei suoi concerti. La serata è stata introdotta dal vescovo mons. Domenico Cancian che ha sottolineato come la missione di don Giosy sia in linea con le indicazioni di Papa Francesco. “La Evangelii gaudium – ha detto il Vescovo – ci ricorda come la fede possa essere anche cantata”. Con il suo carisma e il ritmo delle sue canzoni, don Giosy è molto coinvolgente; la sua musica diventa uno strumento per proporre momenti di raccoglimento e di preghiera. “Sono un sacerdote – ha affermato a inizio serata – e il successo per me non significa cantare, ma entrare in sintonia con l’anima di una persona e poterle presentare il messaggio del Vangelo”. (F. O.) ❖ LUTTO Flora Amantini, sorella di due preti La settimana scorsa è deceduta a Roma, dove abitava ormai da tanti anni, Flora Amantini. Era la sorella più piccola nata nella famiglia di don Nazzareno e don Giuseppe. Aveva svolto la sua professione come paramedico e si era sempre contraddistinta per il suo spirito di altruismo. A don Giuseppe, alle sue sorelle e a tutti i familiari vadano le più sentite condoglianze della nostra redazione. Vangelo, sorgente di umanità SCUOLA DI TEOLOGIA. I corsi del nuovo anno accademico. La lezione introduttiva di mons. Cancian S ono riprese il 9 ottobre le lezioni della Scuola di formazione teologica. L’esperienza formativa iniziata nel 1977, oggi sotto la direzione di don Romano Piccinelli, si sviluppa in un percorso di tre anni durante i quali si seguono corsi di Teologia dogmatica e morale, Liturgia e sacramentaria, Catechetica, Storia della Chiesa e Patrologia. Quest’anno è stato reintrodotto il quarto anno, riformulato su argomenti che si sviluppano in maniera unitaria attorno a temi di stretta attualità della vita del cristiano e della Chiesa. Si tratta di 8 lezioni a cadenza mensile - mentre quelle dei primi tre anni sono quindicinali -, in cui i relatori affronteranno una riflessione su temi specifici che riconducono agli Orientamenti pastorali della Cei del periodo 2010-2020 in vista del Convegno ecclesiale di Firenze 2015, del Sinodo sulla famiglia, dell’Anno dedicato alla vita consacrata. Dopo il saluto introduttivo del direttore don Piccinelli, il vescovo mons. Cancian, che quest’anno sarà egli stesso docente presso la scuola per il corso di Sacra Scrittura (in precedenza tenuto da don Nazzareno Marconi), ha presentato una lezione seguendo la traccia delle linee pastorali Il Vangelo, sorgente di umanità nuova. Don Piccinelli e mons. Cancian durante il primo incontro “In un contesto culturale che disorienta - ha detto il Vescovo è utile considerare le risposte che il Concilio Vaticano II aveva dato: risposte ancora attuali sulla dimensione politica, culturale e sociale” S i è svolto domenica scorsa in cattedrale il funerale di mons. Sergio Susi, deceduto venerdì scorso dopo una breve malattia accettata con esemplare abbandono alla volontà del Signore. Presieduta dal Vescovo, la messa esequiale è stata concelebrata da numeri sacerdoti e diaconi della diocesi. Non sono mancati alcuni ex compagni del seminario, tra i quali il card. Antonio Maria Vegliò. Don Sergio è stato un prete che credeva nell’amicizia, soprattutto con i confratelli. Attualmente don Susi era parroco in solido presso la Cattedrale e la parrocchia dei Santi Florido e Amanzio. Ancora, era il vicario giudiziale del Tribunale ecclesistico diocesano e giudice del Tribunale ecclesiastico regionale umbro. In diocesi svolgeva il compito di direttore dell’ufficio diocesano Beni culturali e delegato vescovile per l’edilizia di culto. Durante la celebrazione sono stati ricordati anche gli altri incarichi svolti con amore nei 52 anni di vita sacerdotale: è Ma quale Gesù è quello vero? R “In un contesto culturale che disorienta l’uomo - ha detto - è utile considerare le risposte che il Concilio Vaticano II aveva dato a certi interrogativi; risposte ancora attuali sulla dimensione politica, culturale e sociale”. Il Vescovo ha poi richiamato la parabola del buon samaritano in cui Gesù, “che è soccorritore e soccorso, si fa uomo e come tale prossimo al fratello bisognoso. Così l’umanità stessa è chiamata in causa: come il samaritano, non può fingere di non ve- de il bisogno altrui, ma deve farsi prossimo con gesti operativi di carità che coinvolgano anche altri. Nella mia vita ha detto ancora mons. Cancian - ho avuto la possibilità di conoscere e vivere al fianco di due persone sante come beata Madre Speranza e il servo di Dio Vittorio Trancanelli. Il loro è stato un esempio di umano e cristiano che vanno insieme; sono state entrambe persone di poche parole, ma con la loro vita hanno lasciato un segno indelebile dell’amore di Dio”. Il prossimo appuntamento con la Scuola di teologia è fissato per giovedì 23 ottobre dalle ore 20.45 alle 22.15 presso il locali del Seminario in via San Girolamo. L’invito del Vescovo e di don Romano è che quante più persone partecipino attivamente, non sprecando questa importane occasione di crescita e approfondimento. Sabina Ronconi La scomparsa di mons. Sergio Susi, una vita spesa al servizio della Chiesa in tante mansioni DIOCESI. Riprendono gli incontri al Café teologico ispondendo alla domanda “Gesù dei Vangeli è quello vero?” don Samuele Biondini ha dato il via agli appuntamenti del Café teologico di quest’anno. La terza edizione dell’iniziativa presenta molte novità per Città di Castello: gli incontri si terranno nel teatro della parrocchia di San Pio X e saranno organizzati dalle Sentinelle del mattino assieme alle Cellule di evangelizzazione. Inoltre, in contemporanea alle varie serate, sarà disponibile un servizio baby-sitter per tutte le famiglie. Don Samuele ha esordito presentando alcune discordanze: per comprendere il Gesù storico “potremmo indagare nelle fonti della sua epoca, ma gli scrittori antichi, di fatto, non lo nominano”. Il sacerdote ha poi presentato alcuni testi contemporanei di successo, che parlano di Gesù, ma VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 quasi tutti scritti da “persone molto critiche del pensiero ufficiale della Chiesa”. “Per conoscere il Gesù storico, pertanto - ha affermato – dobbiamo basarci innanzitutto sul Vangelo”. Di seguito ha letto la “parabola del seminatore”, con la spiegazione che ne offre lo stesso Vangelo (Mt 13). Queste, come ha spiegato don Samuele, sono due versioni dello stesso passo, ma raccontate in due ambiti diversi: il primo testo racconta la parabola così com’è stata pronunciata dal Gesù storico, la seconda presuppone il filtro dell’evangelista, che probabilmente l’ha annunciata a una comunità diversa da quella giudaica. Il Café Teologico continuerà il 3 novembre con la questione: “Perché far nascere chi non può sopravvivere al parto?”. Francesco Orlandini stato parroco di Giove dal 1962 al 1965, quindi parroco di Sessaglia dal 1965 al 1976, vice parroco di Apecchio dal 1965 al 1971. Per un breve periodo ha svolto il proprio ministero fuori diocesi, nella parrocchia di Monteluce a Perugia. Nel 1977 veniva nominato parroco di San Giustino, compito che ha svolto fino al 1998. Dal 1982 al 1991 è stato vicario giudiziale aggiunto del Tribunale ecclesiastico umbro. Nel 1990 fu nominato pro-vicario generale della diocesi e nel 1991 vicario generale della Mons. Sergio Susi diocesi da mons. Pellegrino Tomaso Ronchi. Mons. Susi ha ricoperto questo incarico fino al 2000. Dal 22 ottobre 1991 svolgeva l’incarico di canonico della Cattedrale. IN LIBRERIA Gesù: che cosa voleva, chi era È rigoroso lo studio di Gerhard Lofink Gesù di Nazaret: cosa volle, chi fu (Queriniana, pag. 456, euro 43); fresco di stampa in italiano, il testo non presuppone conoscenze specialistiche, ma si addentra anche in questioni dibattute dagli specialisti. Ripercorre la storia di Gesù di Nazaret, che visse lontano dai centri culturali e politici del mondo antico. E la sua vita pubblica durò al massimo un anno e mezzo. Poi fu giustiziato. Ma quei pochi mesi diedero il via a una grande storia che continua ancor oggi. Com’è possibile una cosa del genere? Chi fu il Nazareno? Un saggio e geniale rabbì? Un profeta potente in parole? Un taumaturgo di particolare successo? Un rivoluzionario sociale radicale? Un carismatico estremamente dotato? O fu qualcosa di più di tutto questo? L’autore - grande esperto - cerca di in- dividuare il filo rosso che lega ciò che Gesù volle e chi Gesù fu, e lo individua esattamente nel regno di Dio. Il legame tra il Regno e la rivelazione fatta in Gesù è il contenuto principale e al tempo stesso il metodo che presiede a questo libro. Amore, Chiesa, corpo, Europa, fede, gay, giustizia, mondo, morte, parola, poveri, speranza e verità sono invece le 13 parole attorno alle quali è costruito il testo Parola di oggi. Un orientamento alla luce della Parola del domenicano Timothy Radcliffe (Queriniana, 176, euro 15). L’antologia di testi, curata da M. Teresa Pontara Pederiva, si propone di entrare in dialogo con il mondo contemporaneo presentando quella rinnovata carica di significato per il mondo attuale che solo la Parola di Dio e la sapienza del Magistero sanno fornire. Francesco Mariucci LA VOCE Città di Castello VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 ALTROCIOCCOLATO. Il convegno sul “consumo critico in risposta alla crisi” Mangiare sano è... mangiare con la testa Le iniziative D al 10 al 13 ottobre, nel centro cittadino, manifestazioni di ogni sorta per illustrare il concetto di commercio equosolidale. Tra gli incontri culturali, un convegno sulla proposta di legge nazionale su questa forma di commercio, e uno sulle terre ai giovani agricoltori; mostra mercato del “cioccolato equosolidale e bio”, dove si poteva vedere la preparazione del cioccolato dalla fava alla barretta. Nel “Mercato dell’artigianato di strada e genuino clandestino” vari prodotti da ammirare. Non sono mancati appuntamenti dedicati ai bambini come letture, spettacoli e laboratori creativi nelle logge di palazzo Bufalini, e uno spettacolo di burattini promosso dalla Boteguita. Vi sono stati festival di musica live, con vari gruppi, nelle due principali piazze cittadine. Ricordiamo anche due proiezioni del film Land Rush per le scuole secondarie, una mostra fotografica, “Donne di Palestina”, e Arte in movimento, del Festival internazionale di arte di strada. Un momento dell’incontro L’ 11 ottobre, nell’ambito dei tanti appuntamenti che hanno avuto luogo a Città di Castello per Altrocioccolato, si è tenuto un convegno dal tema “Mangiare con la testa. Il consumo critico in risposta alla crisi”. Relatori Francesco Gesualdi, coordinatore del centro Nuovo modello di sviluppo di Vecchiano (Pi), e Vittorio Rinaldi, presidente del consorzio Altromercato; ha mediato il giornalista Andrea Chioini. Ad apertura del convegno, Chioini ha sottolineato la necessità di essere consapevoli dei prodotti che arrivano sul nostro tavolo, della loro produzione e provenienza. Ha preso poi la parola Franco Gesualdi evidenziando la realtà di un mondo dove si spreca, e dove contemporaneamente 3 miliardi di persone vivono con 2 euro giornalieri. “È nostro compito - ha affermato - accertare la responsabilità dei meccanismi che conducono a questo, e di quali ne siano i protagonisti. Importante pertanto rendersi conto di come arrivino tanti prodotti alimentari che fanno parte della nostra vita quotidiana, comincian- do dal caffè mattutino. Conoscere il loro percorso, i loro costi di produzione, la retribuzione di chi lavora per produrli, la filiera commerciale”. Vittorio Rinaldi ha osservato come fare la spesa sia fare politica, e ha parlato quindi del consorzio Altromercato, tentativo di esperienza alternativa, costruendo dal basso in piccole dimensioni: “È importante che vi sia una rete di piccoli imprenditori, ed è importante il collegamento fra produttori e consumatori. Si è partiti da una parte del mondo povero, ma anche a Nord vi sono processi che segnalano l’avvicinarsi di una crisi. Nel cercarne la soluzione, è importante osservare la domanda delle economie locali e proiettare anche sul piano nazionale il commercio equo e solidale”. Nel corso del convegno è stata anche rilevata la necessità di consumare di meno e fare una scelta accurata dei prodotti che si acquistano. In una riorganizzazione dell’economia, si deve tener conto di produrre meno rifiuti poiché il pianeta non è più in condizioni di sostenere questo consumo. Evidenziando la relazione tra cibo e salute, è stato osservato che le coltivazioni intensive alterano il prodotto originale. L’agricoltura deve servire ai produttori per vivere: si è parlato del recupero della terra distribuendo terre pubbliche a cooperative giovanili. Molti gli interventi che hanno posto sul piano vari problemi, come quello della conoscenza reciproca e del collegamento delle varie economie sociali, delle difficoltà poste da tasse e vincoli vari, e altri ancora. Eleonora Rose L’edizione 2014 di Tiferno Comics C ontinuano le iniziative della 12a edizione di Tiferno Comics. In questo fine settimana il primo appuntamento sarà la conferenza “Fumetto e arte” che avrà luogo venerdì 17 ottobre, alle ore 17, nella sala del camino di palazzo Vitelli a Sant’Egidio, in cui si farà il punto della situazione sul fumetto: “La nona arte delle Muse” come l’ha definita Gianfranco Bellini, presidente dell’associazione tifernate “Amici del fumetto”. Sabato 18 sarà ospite della manifestazione lo youtuber “fuochico”, seguito su YouTube da quasi 30.000 follower, presente nello stand del Lucca Manga School. Ancora sabato nel salone dei Fasti di palazzo Vitelli sarà messa in scena “L’apparizione di Marilyn”: la giovane modella tifernate Lia Conti sarà trasformata passo dopo passo in Marilyn Monroe e parteciperà in seguito all’assegnazione del premio “Poldo a Città di Castello” a Ivo Milazzo, nel Museo della tela umbra. Domenica sarà poi la volta della premiazione della “Miglior vetrina a fumetti” e del/della U [email protected] 19 BREVI ❖ PARCO TEVERE Al via la riqualificazione Sarà completamente riqualificato il Parco fluviale sul Tevere di Città di Castello grazie al progetto approvato dalla Giunta, che prevede interventi per 660 mila euro sia lungo il fiume che nelle zone limitrofe. L’assessore alle Politiche ambientali Luca Secondi spiega come “la chiave di lettura sia l’accessibilità ambientale e culturale, in un’ottica d’integrazione nella vita quotidiana degli abitanti e nei percorsi di turismo sostenibile”. In concreto i lavori interesseranno il centro remiero sede del Canoa club posto lungo l’argine sinistro del Tevere a porta San Florido, il ponte sul fiume Tevere lungo via Aretina, l’anfiteatro presso parco Langer, il laghetto del Parco dei cigni. ❖ AMICI DEL CUORE Bobby Solo in concerto L’associazione cardiopatici Alta Valle del Tevere “Gli amici del cuore” ha registrato una massiccia presenza di tifernati in occasione della “Giornata mondiale del cuore”. Grazie alla collaborazione delle infermiere volontarie del Comitato locale della Croce rossa sono stati effettuati esami relativi a colesterolo, glicemia, e pressione arteriosa. “Gli amici del cuore”, soddisfatti per il successo dell’iniziativa, si sono messi già al lavoro per organizzare al meglio la “Serata del cuore” del 25 ottobre, che vedrà la presenza, al Clover di Lama, del cantante Bobby Solo. L’incasso della serata, tolte le spese organizzative, verrà devoluto dall’associazione per il potenziamento dei servizi cardiologici dell’ospedale di Città di Castello. Bobby Solo, che rinuncerà al suo personale cachet, manterrà così fede a una promessa fatto lo scorso anno, quando, mentre transitava nelle vicinanze di Città di Castello, accusò un malore che lo costrinse a un breve ricovero al reparto Cardiologia. In quell’occasione, colpito dalla professionalità e umanità del personale medico e infermieristico del reparto, aveva promesso un concerto per ringraziare. ❖ AGEVOLAZIONI Aree non metanizzate La conferenza stampa di presentazione delle iniziative migliore cosplay. Nello stesso pomeriggio di domenica, infatti, avrà luogo la 4a edizione della gara di travestimento da personaggi dei fumetti, mentre in piazza Fanti si svolgeranno dei giochi di ruolo. Insieme a tutte queste iniziative, tra sabato e domenica avrà luogo anche l’ormai tradizionale mostra mercato. Come illustrato in conferenza stampa dagli organizzatori, quest’anno gli oltre 45 espositori saranno dislocati tra il loggiato Gildoni, piazza Matteotti e piazza Fanti, divisi per settori e generi di fumetti. Molto spazio sarà dedicato ai manga, i fumetti giapponesi. F. O. Il metodo Montessori raccontato da un’alunna na scuola marchigiana rende omaggio a Maria Montessori con un libro come non ne sono mai stati scritti prima. Si tratta di un’esperienza didattica dell’Icp “Soprani” di Castelfidardo, che ha portato alla stesura di un testo sull’educazione montessoriana raccontata direttamente da un’alunna di oggi. Sabato scorso il volume è stato presentato a Città di Castello presso la sala polivalente della scuola di San Filippo alla presenza dei rappresentanti di entrambe le Amministrazioni comunali, della Dirigenza dell’istituto Soprani e di una delegazione di alunni. @ Il libro nasce dalla comune volontà dell’istituto scolastico, della Regione Marche e della casa editrice “Leggere per cambiare” di testimoniare il valore dell’enorme patrimonio educativo che rappresenta il metodo Montessori, basato principalmente sull’amore per i bambini e per i ragazzi. Messo a punto all’inizio del 1900 presso villa Montesca, dove Alice Hallgarten Franchetti aveva invitato l’amica, il metodo educativo venne sperimentato per la prima volta nelle scuole di Rovigliano e Montesca, dando vita a un percorso rivoluzionario nel mondo dell’insegnamento e della pedagogia. Il metodo, più che mai attuale, mette il bambino al centro del percorso pedagogico educativo rendendolo protagonista della vita e del futuro lungo tutto il percorso scolastico. Al centro dell’intuizione montessoriana c’è la consapevolezza che sia utile concedere ai bambini la libertà di scegliere e di agire liberamente all’interno di un ambiente preparato, ossia su misura organizzato perché il bambino possa manifestare la propria autonomia. Ciò contribuirebbe allo sviluppo ottimale del carattere, in linea con le “tendenze umane” tipiche di ogni fase della crescita. Si favorirebbe così un interesse spontaneo che sviluppa un processo di autoeducazione e autocontrollo. Il libro, intitolato 11 anni in una settimana, tra sogno e realtà montessoriana, di Daisy Petali, edizioni Leggere per cambiare, è un racconto semplice e ricco al tempo stesso, fatto di ricordi, storie divertenti è coinvolgente e motivante, e rappresenta la testimonianza di come sia possibile vincere la sfida educativa. Sabina Ronconi Il Consiglio comunale di Città di Castello ha esteso le agevolazioni per le zone non metanizzate a ulteriori aree del territorio di Città di Castello. Con l’approvazione delle nuove mappe, un numero maggiore di cittadini può fin da subito usufruire della riduzione sull’acquisto di Gpl e gasolio da riscaldamento. Inoltre da quest’anno farlo sarà più semplice: sarà sufficiente l’autocertificazione per avere l’agevolazione. I cittadini possessori di immobili, per i quali sussistano reali dubbi o palese incertezza circa l’effettiva appartenenza a una determinata zona, possono rivolgersi agli Uffici comunali. Da quest’anno dunque non ci sarà più bisogno di rivolgersi all’Amministrazione ma basterà scaricare il modulo per l’autocertificazione pubblicato all’indirizzo http://cdc.etrasparenza.it/archivio16_ procedimenti_0_6999_0_1.html, compilarlo e presentarlo al fornitore. Nel sito internet del Comune sono consultabili anche le nuove zonizzazioni aggiornate. ❖ SCUOLA - TRASPORTI Prorogati i termini Sono stati riaperti i termini per usufruire di contributi per gli studenti che usano il trasporto pubblico. La Regione dell’Umbria ha infatti prorogato fino al prossimo 7 novembre il periodo per la presentazione delle domande che riguardano i ragazzi anche con disabilità che frequentano le scuole di primo e secondo grado, relativamente all’anno 2013-2014. La tratta passabile di contributo può appartenere ai percorsi urbani o extraurbani e prevedere assistenza specialistica per esigenze peculiari. Il modulo è pubblicato sul sito internet del comune di Città di Castello all’indirizzo www.cdcnet.net/infocomune/ bacheca/vista.asp?articolo=4947. LA VOCE Orvieto .Todi 20 FOTOGRAMMI VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 “Vivo” la comunione dei santi TODI. Festa di san La festa d’inizio catechismo per i ragazzi di tutte le parrocchie di Todi. Fortunato con celebrazioni storiche e religiose. Il saluto al parroco in partenza e a quello in arrivo “C Alcuni figuranti del corteo storico, svoltosi dal Duomo fino alla chiesa di San Fortunato redo la comunione di santi” è un articolo del Credo che, posto al termine della professione di fede, non ci sembra tra i più centrali, invece ne facciamo esperienza continuamente. La festa di san Fortunato ne è un esempio tangibile: un’antica radice che alimenta la fede oggi, unendo elementi di fede, di annuncio e di festa, per mettere in pratica un cammino comune tra le parrocchie della città, secondo le Festa di San Fortunato-Solenne celebrazione della Santa Messa (foto di Giorgio Valdisserri) indicazioni del nostro vescovo Benedetto. Sabato 11 ottobre, i ragazzi delle parrocchie si sono ritrovati a fare una festa d’ifisso, di Pian di San Martino, Montemomessa. nizio catechismo nella sala delle Pietre Mons. Tuzia ha svolto una profonda lino e Ilci; comunità composta da don dei palazzi comunali. omelia e ha presentato il nuovo parroco Francesco Valentini, don Riccardo CecDomenica 12 ottobre il centro storico di don Francesco Valentini, salutato don cobelli, don Marcello Cruciani, dai semiTodi si è animato di personaggi in costuAndrea e don Darek, il quale lascia le naristi Luca Castrica – prossimo diacono me medievale che partecipavano alla parrocchie di Pian di San Martino e Mon- l’8 dicembre – e David Basili. “disfida di San Fortunato” con gare con temolino per Massa Martana, e anche il Ultimo atto di questa coinvolgente celel’arco storico: 15 le squadre presenti, conuovo parroco francescano della parroc- brazione è stata l’accensione da parte del ordinate dall’associazione locale Arcus chia di Montesanto. Inoltre il Vescovo ha sindaco Rossini della lampada votiva che Tuder. Nel pomeriggio si è svolto il coresposto il nuovo assetto pastorale per la arde di fronte alla tomba di san Fortunateo storico dal duomo fino alla chiesa del zona di Todi e presentato la comunità di to. Una nuova stagione per la Chiesa loPatrono per offrire il cero votivo, con la sacerdoti che, risiedendo nel vescovado cale, che deve avviare quella “converpartecipazione di oltre 250 figuranti, tra di Todi, avranno cura delle comunità sione pastorale” non più procrastinabicui gli sbandieratori di Grutti - San Teparrocchiali del Duomo, di San Giorgio e le. renziano e il corteo storico di Castel ToM. C. Santa Maria in Camuccia, del Ss. Crocidino. Nella chiesa di San Fortunato si è celebrata la messa presieduta da don Andrea Rossi, che tra qualche giorno lascia Todi per andare in una nuova Unità pastorale composta dalle parrocchie di Collazzone, Collepepe, Gaglietole e Amnuove generazioni (…). La comunità meto. ecclesiale di Todi vive un momento di grande Lunedì 13 ottobre don slancio missionario, esito della straordinaria Alessandro Fortunati, parAssemblea di alcune settimane fa, ma roco di Acquasparta, ha cesperimenta anche tempi di nuove impreviste lebrato i primi vespri e aldebolezze (… ). San Fortunato, dona forza a le ore 21 ha tenuto un’incoloro che cercano Dio e rinnovata generosità teressante conferenza su ai cristiani che l’hanno incontrato nel mistero san Fortunato e il contesto del Signore morto e risorto! Fa’ vincere la storico in cui è vissuto. tentazione dell’ovvio, del già saputo, del già Il giorno della festa, 14 otconsumato; perché si può in modo banale e tobre, dopo le lodi mattutisuperficiale consumare anche la fede (…). Mons.Tuzia durante la celebrazione ne celebrate intorno al seAbbiamo bisogno di una speranza che valga polcro del Santo si sono non solo per le stagioni luminose ed susseguite le celebrazioni delle messe e entusiasmanti, ma per tutte le stagioni ui di seguito, alcuni passaggi le confessioni. Nel pomeriggio alle ore dell’uomo. Abbiamo bisogno di una speranza dell’omelia del vescovo mons. Tuzia 17 - presieduta dal Vescovo e dai sacerche sappia sorreggerci in tutte le ore, anche per la festa di san Fortunato: “La fede doti della diocesi - dal duomo si è mossa le più difficili e buie (…) San Fortunato ripete è come una fiaccola che riceviamo dal la processione con la reliquia del Patrooggi: ponete la vostra speranza nel Dio passato: la portiamo accesa, la alimentiamo no per giungere alla chiesa di San Fortuvivente, Lui, il salvatore di tutti gli uomini!”. nel presente e la trasmettiamo al futuro, alle nato dove alle ore 18 è stata celebrata la L’omelia di mons. Benedetto Tuzia Il Corteo Storico con il cero votivo Q Al termine della celebrazione, il saluto del nuovo parroco don Francesco Valentini ORVIETO. I restauri della chiesa di San Giovenale Ancora più antica del duomo o scorso sabato 13 settembre, con una solenne liturgia, è stata inaugurata la chiesa di San Giovenale, una delle chiese più antiche della città di Orvieto (la sua costruzione infatti viene tradizionalmente fatta risalire al 1004, prima ancora dell’edificazione del duomo), dopo i lavori di restauro artistico e architettonico effettuati dalla Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio dell’Umbria e da quella per i beni storici, artistici ed etno-antropologici dell’Umbria. Oggi pomeriggio, venerdì 17 ottobre, alle ore 17 sarà invece presentato il complesso lavoro di restauro, durato alcuni anni, realizzato e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con i fondi dell’8 per mille dell’Irpef devoluto dai cittadini alla diretta gestione statale per l’anno 2007. Questo progetto ha interessato il restauro dei dipinti murali dei secoli. XII-XVIII, di intonaci e L materiale lapideo nella chiesa di San Giovenale, restituendo alla stessa una parte significativa della sua originaria ricchezza iconografica e una visione e lettura completa dell’intero palinsesto raffigurativo. La chiesa, definita da Pericle Perali “vero museo della pittura in Orvieto”, presenta opere pittoriche a partire dalla seconda metà del Duecento di derivazione cimabuesca (affreschi presenti nella parte iniziale della chiesa), che esemplificano la cultura artistica del XIV e XV secolo per mano di maestranze attive anche in altre chiese cittadine, a testimonianza della consistente produzione artistica legata ai grandi cantieri, fino ad arrivare agli influssi esercitati da Luca Signorelli riscontrabili nei tondi presenti nella navata centrale e con qualche esempio della cultura figurativa del XVII secolo. Alla presentazione dei lavori intervengono, oltre al vescovo di Orvieto - Todi, mons. San Giovenale,affreschi della navata destra Benedetto Tuzia, al sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, e al parroco di San Giovenale, don Enrico Bartoccini, il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, Francesco Scoppola, il soprintendente per i Beni storici, artistici ed etno-antropologici dell’Umbria, Fabio De Chirico, e la soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici dell’Umbria, Anna Di Bene. Durante l’incontro i direttori dei lavori illustreranno le fasi e i criteri del restauro: Margherita Romano (della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici dell’Umbria) tratterà degli interventi di restauro effettuati sull’apparato decorativo pittorico, su opere vitree dipinte e lapidee, mentre Valeriana Mazzasette (della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici dell’Umbria) esporrà gli interventi compiuti durante il lavoro di restauro architettonico. An. Co. LA VOCE Orvieto . Todi VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 L’uomo, tabernacolo vivente I partecipanti al Convegno nazionale Adorazione perpetua Città di Castello, intervenuto al convegno ha posto in risalto la figura della beata Madre Speranza di Gesù “donna eucaristica”, che visse un rapporto straordinariamente intenso con il Santissimo Sacramento sia nella messa che nell’adorazione. Insegnava che il nostro cuore deve diventare un tabernacolo vivente. Gesù, al culmine del suo “amore folle per l’uomo” - sempre in forma kenotica, come la sua nascita, passione e morte - resta vivo, vero e presente nell’eucaristia, Lui Dio, svuotato della Sua gloria, per unirsi, umile e mite di cuore, povero e Amore Misericordioso, a noi tutti e trasformarci in Lui. Il cuore dell’uomo è la ‘dimora preferita’ da Gesù; è Lui che, abitando in quello che chiama “il tabernacolo dell’uomo”, ci trasforma in tabernacoli viventi, in tabernacoli di Dio. Mons. Mauro Parmeggiani, vescovo di Tivoli, intervenuto al convegno, ha parlato della sua esperienza durante gli anni del suo ministero in Roma. Un gruppo sorto in Sant’Agnese in Agone per proporre Una strada allagata nell’alluvione del 2012 L pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione dello scorso 8 ottobre. Quindi, le aziende dei Comuni interessati dall’alluvione dell’11 e 12 novembre 2012 (nel territorio diocesano: Montegabbione, Castel Viscardo, Baschi, Collazzone, Fratta Todina, San Venanzo, Castel Giorgio, Montecchio, Parrano, Fabro, a Seconda guerra mondiale fu dopo la Grande guerra - una nuova terribile prova, con la partenza di molti giovani chiamati a combattere un conflitto assurdo. Le popolazioni civili avrebbero subìto i bombardamenti degli Alleati e le rappresaglie delle truppe nazi-fasciste. Mons. Francesco Pieri, vescovo di Orvieto dal 1941 al 1961, fu “governatore civile” della città nei giorni del passaggio del fronte di guerra, e gli fu attribuito il titolo di defensor civitatis. I fedeli orvietani gli riconobbero il merito di aver salvato la cattedrale e l’antico centro storico dalla devastazione. Fu invece per lui fonte di dolore la tragica sorte dei sette orvietani fucilati dai nazi-fascisti dopo un processo sommario in una località non lontana dalla città il 29 marzo 1944, accompagnata da false calunnie diffuse ad arte. Il dopoguerra si caratterizzò a livello pastorale per la ricostruzione morale di un popolo che, oltre alla terribile esperienza bellica, si era dilaniato anche attraverso la guerra civile. A questo scopo furono ❖ DIOCESI ❖ CULTURA l’adorazione perpetua ai pellegrini del Giubileo 2000 vive ancora oggi un’intensa attività comunitaria. I frutti che discendono da questa forma di preghiera sono abbondanti nel mondo: ricomposizione delle famiglie, conversioni, vocazioni, numerose le grazie che il signore concede. Domenica 12 i partecipanti sono stati ospiti di mons. Benedetto Tuzia, che officiato per loro in cattedrale e successivamente li ha accompagnati alla Porta santa lungo il percorso penitenziale per lucrare il Giubileo eucaristico straordinario concesso dalla Santa Sede per il 750° anniversario del miracolo di Bolsena e della bolla con la quale Papa Urbano IV istituì per tutta la Chiesa la festa del Corpus Domini. Mons. Tuzia, in particolare, ha sottolineato la bellezza di questo incontro, il quale arricchisce il Giubileo che per la diocesi è stata un’occasione straordinaria di educazione permanente, portando tra noi una serie ricchissima di testimonianze. Antonio Colasanto Alluvione 2012: prorogata la scadenza per chiedere contributi S BREVI Domenica 19 ottobre si svolge a Orvieto il Giubileo diocesano del malato e la Giornata del malato Unitalsi. Alle ore 9 l’accoglienza in piazza Duomo, alle ore 10 il passaggio della Porta santa, a seguire alle ore 11.30 la celebrazione della messa presieduta da mons. Tuzia e alle ore 13 il pranzo. Alle ore 15.30, incontro in duomo con numerose testimonianze e la partecipazione del sacerdote-cantautore Giosy Cento. S ono stati riaperti, fino al 6 novembre, i termini del bando per la concessione di contributi alle imprese danneggiate dagli eventi alluvionali di due anni fa. La notizia è stata data dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, la quale ha precisato che l’avviso è stato [email protected] 21 Giubileo del malato COLLEVALENZA. Il 5° Convegno eucaristico nazionale, promosso dalla Federazione mondiale delle opere eucaristiche i è svolto dal 9 al 12 ottobre a Collevalenza il 5° Convegno eucaristico nazionale, promosso dalla Federazione mondiale delle opere eucaristiche della Chiesa, sul tema “Eucaristia, pienezza della iniziazione cristiana”. Ad accogliere i partecipanti con i saluti di rito, don Roberto Pedrini, vice presidente per l’Italia, don Eduardo Moreno Gòmez, presidente della Federazione mondiale, don Alberto Pacini, rettore della basilica di Sant’Anastasia di Roma, padre Agustin de la Vega Sansano. “In Italia - ha spiegato don Pedrini - il pioniere dell’Adorazione perpetua può considerarsi don Alberto Pacini. L’eco della sua esperienza si è diffusa in diverse diocesi: oggi sono 66 i luoghi in cui si tiene l’adorazione perpetua. Da qui sono nate le Settimane eucaristiche, occasioni in cui i sacerdoti, che hanno verificato il gran bene che viene dall’adorazione perpetua, si adoperano per promuoverla nelle loro parrocchie”. Le suore Figlie di Nostra Signora dell’Eucaristia sono protagoniste di questo movimento: una giovane congregazione fondata dalla serva di Dio madre Letizia Zagari in Ercolano (chi scrive fu strumento del Signore per l’emissione dell’iniziale decreto diocesano). Mons. Domenico Cancian, vescovo di @ Ficulle, Allerona, Orvieto, Todi) hanno ancora tempo per presentare le richieste di contributo. Con la pubblicazione del nuovo bando la Regione vuole “assicurare – ha sottolineato la Marini – la massima attenzione a tutte le imprese danneggiate e in difficoltà rispetto ai gravi danni subiti in un contesto economico reso complesso da una crisi senza precedenti”. Potranno beneficiare delle agevolazioni previste dalla riapertura dei termini del bando le imprese industriali, artigiane, di servizi, commerciali e turistiche che abbiano già segnalato di essere state danneggiate dagli eventi alluvionali, sia quelle che non abbiano presentato domanda entro il termine originariamente previsto, sia quelle che necessitano di ripresentare domande di contributo formalmente coerenti con la procedura tecnicoamministrativa prevista. Le agevolazioni saranno concesse per le spese sostenute per il ripristino delle condizioni di operatività, fino a un massimo del 75% del danno subìto nel caso di beni immobili e strutture produttive, impianti, macchinari e attrezzature; fino a un massimo del 60% del danno subìto per i beni mobili registrati e ammortizzabili dell’impresa (automezzi, autobus, mezzi specifici aziendali). L’ammontare dei danni, qualora superiore a 30.000 euro, dovrà essere attestato allegando alla domanda di contributo idonea perizia asseverata presso le Cancellerie dei tribunali competenti per territorio. La ricostruzione morale di un popolo dopo la follia bellica DAL PASSATO AL FUTURO. La tragedia della Seconda guerra mondiale e gli scontri sociali del dopoguerra predicate delle missioni popolari ed effettuate delle peregrinatio Mariae, come quella della Madonna del Campione che visitò tutte le parrocchie della diocesi di Todi. La presenza dei laici cattolici si fece più viva soprattutto tramite l’Azione cattolica, diffusa capillarmente, che ha espresso vette di santità come i fratelli, servi di Dio, Mario e Teresa Ferdinandi di cui è in corso la causa di beatificazione, ormai Incontro con Sepulveda Si apre con ospiti d’eccezione la nuova stagione di incontri letterari a Orvieto, organizzata dal Comune e della libreria dei Sette - Mondadori, nell’ambito della 19a edizione de “Il libro parlante” che quest’anno è inserita nel contesto di “Orvieto città narrante”. Primo incontro, domenica 19 ottobre alle 17.30, nella sala dei Quattrocento del palazzo del Popolo; interverranno lo scrittore cileno Luis Sepulveda e il presidente internazionale di Slow Food Carlo Petrini, che hanno scritto a quattro mani il libro Un’idea di felicità. Ingresso libro. Info 0763 344436. ❖ TODI/1 Lo sportello studenti Il liceo “Jacopone da Todi” rinnova per il terzo anno l’esperienza del “Servizio di consulenza pedagogico clinica” o “Spazio d’ascolto”. Tale proposta rappresenta un vero e proprio sportello a disposizione degli alunni - e, dall’anno scorso, anche del personale docente e dei genitori - per affrontare problematiche educative, offrire consulenze su aspetti che emergono dalla quotidianità, sostenere e favorire l’evoluzione e la crescita degli studenti. Le richieste di accesso allo sportello sono state fino a oggi numerose. ❖ TODI/2 La giornata del Fai Grande successo a Todi per la manifestazione nazionale del 12 ottobre, promossa dal Fondo ambiente italiano contemporaneamente in 120 città del Paese, alla quale la città di Jacopone ha preso parte per la prima volta grazie al neonato gruppo Fai locale. Quattro tappe per questa maratona (lenta), che si caratterizza per l’apertura di luoghi solitamente chiusi al pubblico e resi fruibili per l’occasione: le terrazze della Consolazione, la neviera della Valle, la chiesa di San Giuseppe e quella di San Filippo e Giacomo. Quasi 200 partecipanti, in appena quattro ore, provenienti da Todi, dall’Umbria e anche da fuori regione; un’ottantina di essi, rigorosamente su prenotazione e osservando una serie di attenzioni, sono saliti sopra le cupole del tempio bramantesco, rimanendo estasiati per la magnifica vista panoramica. In ognuna delle tappe si sono registrati apprezzamenti per le scelte organizzative. schieramento socialcomunista. Così ha scritto il vescovo emerito di Gubbio, mons. Bottaccioli: “I nella fase romana. Con contadini, che l’avviò della vita politica si sentivano democratica, la Chiesa non negare i rimase estranea al processo sacramenti, che si mise in moto tra il 2 interdetti nel giugno 1946 e il 18 aprile fare da 1948, prendendo chiara Mario eTeresa Ferdinandi padrini per posizione a favore della battesimi e Democrazia cristiana. Non cresime, da priori nelle feste patronali, mancarono forti tensioni tra i soffrivano dei rifiuti e non capivano i “parrocchiani contadini”, propensi e motivi, perché la propaganda favorevoli al Partito comunista, e i comunista faceva loro vedere parroci. Caso emblematico è l’uccisone nell’adesione al partito il loro riscatto avvenuta il 23 agosto 1946 del parroco sociale”. Ormai la società stava di Pian di Porto di Todi, don Nazareno completamente cambiando quando, Lombardi - in passato confinato dal nel 1961, morì il vescovo Pieri di regime fascista - da parte del mezzadro Orvieto, e a Todi nel 1959 si chiuse il del beneficio parrocchiale. lungo episcopato di mons. Alfonso All’indomani delle elezioni del 1948, Maria De Sanctis iniziato nel 1933. l’episcopato umbro vide con M. C. preoccupazione la vittoria politica dello LA VOCE Terni.Narni.Amelia 22 BREVI ❖ NARNI - AMELIA Nuovo ospedale È stato sottoscritto il nuovo protocollo d’intesa fra Regione, Usl 2, Provincia di Terni, Comuni di Narni e Amelia per la realizzazione del nuovo ospedale comprensoriale di Narni-Amelia. Il protocollo aggiorna le dotazioni strutturali del nuovo ospedale armonizzandole con la riorganizzazione del Ssr (Sistema sanitario regionale) e ridefinisce il quadro economicofinanziario. I posti letto complessivi saranno 140, di cui 74 per la riabilitazione, 46 per gli acuti ordinari e 20 per la Rsa. A questi si aggiungono 14 posti per la dialisi ambulatoriale e 4 per il pronto soccorso. Il costo totale dell’opera è di 54.980.340 euro. In base al protocollo, l’Usl 2 è il soggetto attuatore del progetto e dovrà sviluppare le procedure per l’avvio del project financing e per gli altri provvedimenti di competenza. ❖ SPORT Tre ternani ad Anversa C’era anche l’Italia - rappresentata da Elia Colangeli di 14 anni, Francesco Colasanti di 17 anni e il loro coach Luca Laurenti di 25 anni, che fanno parte dell’associazione sportiva dilettantistica Tuttingioco Libertas di Terni - allo European Youth Activation Summit Special Olympics, evento dedicato ai giovani dal 14 ai 17 anni che si è tenuto ad Anversa (Belgio). “L’inclusione dei giovani con disabilità intellettiva nella società attraverso lo sport” è stato il tema al centro del summit: ha offerto - spiega il direttore provinciale Special Olympics di Terni, Fabio Casali - “l’opportunità a 30 giovani leader provenienti da tutta Europa/Eurasia di confrontarsi sulle buone pratiche, le idee, le esperienze fatte e le iniziative da intraprendere, per divenire facilitatori del cambiamento culturale nei propri Paesi sul tema dell’inclusione sociale con l’obiettivo di condurre una dignity revolution rivoluzione per la dignità, che vede lo sport come formidabile mezzo di integrazione. I ragazzi hanno partecipato a esperienze sportive interattive, a momenti di formazione sulla leadership giovanile, a sessioni dedicate ai social media e soprattutto si sono impegnati nella stesura di raccomandazioni e proposte che hanno avuto il privilegio di illustrare a una commissione di europarlamentari, direttamente presso il Parlamento europeo di Bruxelles”. (Claudia Sensi) ❖ NERA MONTORO Mega-progetto per Bayer Il progetto è ambizioso, e prevede che l’impianto della Bayer di Nera Montoro diventi il più grande, a livello europeo, per la produzione di lastre alveolari in policarbonato, con il trasferimento degli impianti dalla Germania a Nera Montoro. È stato reso noto che, per la riuscita dell’operazione, è stato creato un team ad hoc che coordinerà le varie fasi. A Nera Montoro attualmente lavorano una sessantina di persone, ma con questo nuovo progetto si prevede il un raddoppio dei volumi di produzione, dalle 6 mila attuali a 12 mila tonnellate all’anno. Il tutto potrebbe concretizzarsi entro il 2015 che produrrà un incremento occupazionale di circa 20 unità. VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 Tk-Ast, cresce la tensione in città Dopo che l’azienda si è rifiutata di rivedere il piano industriale. Si va verso lo sciopero generale. Interviene il vescovo Piemontese L a trattativa, andata avanti per oltre un mese, per cercare un accordo sul piano industriale dell’Acciai speciali Terni è fallita, nonostante gli sforzi nella mediazione del Governo e delle istituzioni umbre. Si torna indietro al piano industriale del luglio scorso, che prevede tagli dei costi e in particolare del personale con 537 lavoratori interessati, operai, impiegati e quadri dell’Acciai speciali Terni e delle controllate Società delle fucine, Tubificio, Aspasiel srl. In città la tensione cresce e con essa la preoccupazione di tante famiglie e della comunità intera. Le cronache di questi giorni parlano di continue manifestazioni e proteste cominciate con il presidio delle portinerie, lo sciopero di 36 ore, l’occupazione dei binari della stazione di Terni che ha bloccato il traffico sulla linea Roma-Ancona per ore, fino alle manifestazioni notturne per le vie di Terni dei lavoratori in sciopero, quella presso la sede di Confindustria Terni dove era in corso l’ennesima riunione con i sindacati di categoria, all’incendio di alcuni cassonetti e blocco dell’incrocio tra viale Brin e viale Centurini, da parte dei lavoratori dell’Ilserv, ditta esterna con circa 330 dipendenti che fornisce servizi all’Ast, allo sciopero ‘a scacchiera’ in preparazione di quello generale cittadino con la manifestazione in piazza con i segretari nazionali di Cgil, Cisl, Uil. Contestato il sindaco Di Girolamo, le istituzioni e anche i sindacati da parte dei lavoratori durante la riunione straordinaria del consiglio comunale dedicata alla situazione delle acciaierie. Segnali di un clima che si fa sempre più infuocato e che mette a dura prova la coesione sociale di una comunità che si è sempre mostrata in queste fasi molto unita e solidale, una coesione della quale anche in questo tragico frangente c’è davvero bisogno. Mentre si cercano so- La Grande guerra non fu solo questione di cannoni G rande partecipazione e interesse ha riscosso il convegno storico promosso dall’Istess in collaborazione con il Centro studi storici di Terni e l’Istituto per la Storia del Risorgimento, sul tema “Industria e società durante la Grande guerra. Il ruolo e l’apporto della città di Terni”. Le relazioni hanno riguardato sia la dimensione nazionale e internazionale del conflitto sia le vicende locali che hanno caratterizzato il ruolo e l’apporto della città di Terni. Tutti concordi gli storici nell’indicare nel 1914 l’anno fatidico che, con le dichiarazioni di guerra, ha dato il via al più sconvolgente cambiamento della vita e della società europee. Si sono approfondite le dimensione tecnologica del conflitto (gen. Basilio Di Martino) e la produzione bellica con specifico riferimento alla Soc. Terni (prof. Ruggero Ranieri) e al ruolo della Règia fabbrica d’armi di Terni (gen. Aldebrano Micheli). Ma sono anche tutti stati d’accordo nel rilevare che la storia della Grande guerra non può ridursi alla storia dei suoi nuovi ed enormi potenziali bellici (prof. Romano Ugolini), perché ne sono aspetti essenziali anche la mobilitazione civile del “fronte interno” in cui donne, bambini, associazioni e movimenti si sono mossi per alleviare le sofferenze dei soldati al fronte e delle popolazioni nei villaggi e nelle città. È su questi aspetti che si è soffermato soprattutto il convegno, con le comunicazioni degli storici locali: Luigi Corradi ha illustrato l’importanza delle teleferiche di montagna e il sacrificio del concittadino Alessandro Corradi e delle “portatrici carniche”; Elisabetta David ha presentato l’intensa opera di assistenza ai feriti al fronte della crocerossina Margherita Incisa di ❖ NARNI luzioni dalla politica con altri vertici alla presidenza del Consiglio con il sottosegretario Delrio, il ministro Guidi, la presidente della Regione Marini e il sindaco Di Girolamo interviene di nuovo il vescovo Piemontese che invita “a riaprire il dialogo tra le parti interessate su basi della giustizia e dell’equità, evitando irrigidimenti pericolosi. Si promuova una riflessione seria che favorisca l’avvicinamento delle posizioni verso l’attenzione alla persona, al bene comune oltre che all’interesse della ThyssenKrupp” (a pag. 5 l’intervento di padre Piemontese). La Marini, riferendo in consiglio regionale, ha ricordato che “sul tema dell’assetto proprietario, il governo deve capire se ci può essere un’accelerazione nel passaggio di proprietà”. Le reazioni del mondo cattolico D ue relazioni hanno segnato un prezioso apporto ai lavori del convegno. Quella del prof. Agostino Giovagnoli, dell’Università Cattolica di Milano, ha illustrato il complesso dibattito teologico-culturale che animò in quegli anni il mondo cattolico in riferimento sia alla scelta neutralista/interventista sia alla valutazione stessa della guerra. L’altra relazione era quella del responsabile dell’ufficio Ricerche del Servizio internazionale della Croce rossa italiana, ten. col. Andrea Pettini, che, nell’illustrare con ampiezza di documentazione fotografica l’opera della Croce rossa nella Prima guerra mondiale, ne ha spiegato i metodi e gli obiettivi di azione, allora come oggi: essi consistono nell’adoperarsi affinché “il cerchio affettivo” possa chiudersi, cioè affinché le famiglie di feriti o di morti possano sapere la sorte dei propri cari di cui hanno perduto ogni contatto; silenzio che fa vivere gli uni e gli altri in angosciosa attesa. Camerana; Marcello Marcellini ha riferito, sottolineandone l’alto significato politico, sui lavori di maglieria e uncinetto delle donne ternane per impedire la morte per congelamento dei soldati inchiodati in inverno in trincea nella terribile guerra di logoramento in cui si scomparve la speranza di una “guerra lampo”. Il vescovo Giuseppe Piemontese, nell’aprire i lavori, ha sottolineato come la guerra sia solo “follia”, non abbia alcuna giustificazione e non produca che dolore, odio, morte. Il centesimo anniversario della Guerra non deve perciò essere una “celebrazione” ma solo una necessaria riflessione per tutti. Cura degli spazi pubblici Zittire le idee non è democrazia Un rapporto nuovo tra cittadinanza e pubblica amministrazione è quello avviato a Narni con il Regolamento sulla collaborazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, un testo innovativo che rappresenta l’applicazione concreta del principio costituzionale di sussidiarietà. Un patto di collaborazione tra cittadini, costituiti in associazioni o gruppi informali, e amministrazione, al fine di gestire e curare gli spazi pubblici. Si prevedono interventi di cura e rigenerazione di luoghi della città, la promozione dell’innovazione sociale e dei servizi collaborativi tra cittadini, attività per la promozione della creatività e dell’espressività. Le proposte di collaborazione possono essere avanzate da parte di gruppi di cittadini oppure sarà la stessa Amministrazione a proporre dei progetti di collaborazione alla cittadinanza. Nelle prossime settimane il Regolamento verrà divulgato allo scopo di redigere dei primi patti di collaborazione; verranno organizzare riunione e manifestazioni pubbliche. suali, l’adozione di minori da parte di coppie dello stesso sesso e manifestare invece che l’unico vero matrimonio sia quello tra uomo e donna, società naturale così come scritto anche nella nostra Carta costituzionale. Un modo civile, rispettosissimo delle idee altrui, non fragoroso e quindi non arrecante alcun fastidio a chicchessia. Purtroppo, solo per contrasto alla suddetta pacifica manifestazione, si sono radunate appositamente decine di persone appartenenti a gruppi favorevoli ai matrimoni tra persone dello stesso sesso e hanno cominciato a fischiare e a contestare in vario modo quello che stava accadendo. Non è accaduto nulla che abbia turbato l’ordine pubblico, anche per la presenza della forza pubblica; però è l’intenzione di impedire la manifestazione pubblica del pensiero altrui che non va bene, e bisogna “Sentinelle in piedi” a Terni E ro convinto che a Terni non sarebbe mai accaduto ciò che invece sta accadendo in altre città di Italia, purtroppo non poche. In piazza della Repubblica si sono radunate alcune decine di persone appartenenti al movimento “Sentinelle in piedi” per leggere un libro rimanendo appunto in piedi, a due o tre metri di distanza l’uno dall’altro: questo il loro modo di manifestare contro il matrimonio tra omoses- opporsi fin da principio a comportamenti anti-democratici. Ciascuno ha il diritto di esprimere pubblicamente le proprie idee, e non deve essere disturbato in alcun modo. Chi ha un pensiero contrario, organizzi a suo piacimento un’iniziativa in altro luogo o in altro momento. È un brutto segnale, pericoloso per la democrazia e in genere per una convivenza civile, il voler zittire l’avversario. Principiis obsta, dicevano gli antichi: bisogna fare di tutto affinché certi comportamenti negativi vengano condannati subito e non si ripetano più. Le idee si esprimano liberamente e poi si confrontino nei luoghi deputati e nei modi idonei, tanto più che la materia è fortemente delicata perché appartiene a una concezione antropologica sulla natura e sui fondamenti dell’umanità. Nicola Molè VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 LA VOCE Terni.Narni.Amelia DIOCESI. La veglia per il Sinodo dei vescovi sulla famiglia Vicini nella preghiera S Convegno su artigianato “Preghiamo tutte le famiglie, in particolare per quelle in crisi, per quelle colpite dalla disoccupazione, per quelle in ansia per la vertenza Ast” come i lavori dei Vescovi “manifestano interesse, preoccupazione, amore della Chiesa per la famiglia. Anche interesse nostro per la famiglia; tutti noi che abbiamo sperimentato il calore e la bellezza di vivere in una famiglia, e famiglia cristiana, vorremmo far percepire la nostalgia di una vera famiglia. Di fronte ai cambiamenti culturali, sociali, politici degli ultimi cinquant’anni, che hanno portato al mutamento della concezione, della natura e del valore di istituzioni di S. Pietro, il coro di S. Maria del Rivo, il coro di Attigliano, il coro Dona nobis S. Cristoforo, il coro dei bambini di San Cristoforo, il coro Cai Terra majura del Club alpino, il coro di Arrone “Don Dante Brizi”. Sarà anche quest’anno una festa. “Canta e cammina. Che significa camminare? Andare avanti nel bene, progredire nella santità. Se progredisci è segno che quali il matrimonio, la famiglia, il divorzio, la convivenza, l’aborto, il ‘genere’, la Chiesa sente il bisogno di comprendere e approfondire questi temi. Mentre annuncia il Vangelo della famiglia, vuole trovare e proporre vie di misericordia e di amore a ogni uomo e donna dei nostri giorni, che si trova in situazioni difformi dal Vangelo” ha concluso il Vescovo. Anche le intenzioni di preghiera, lette da alcune coppie di sposi, hanno avuto un’attenzione per le famiglie che si trovano nella precarietà per mancanza di lavoro, per le famiglie dei dipendenti dell’Ast “perché riconoscano in queste sofferenze l’immagine di Gesù in croce, l’unico che con la sua presenza può rafforzare l’unità della famiglia, nucleo fondamentale della società”. Elisabetta Lomoro La chiesa di San Cristoforo cammini, ma devi camminare nel bene, devi avanzare nella retta fede, devi progredire nella santità. Canta e cammina”. Così esorta sant’Agostino in uno dei Discorsi. Per onorare l’invito di sant’Agostino, tredici compagini si alterneranno sul proscenio del presbiterio della chiesa nuova di San Cristoforo, con una varietà di espressioni e di generi vocali diversissimi e, a volte, imprevedibili. Alle 18 le corali, unite, canteranno alla messa. La manifestazione rientra nell’ambito delle iniziative per la festa dei patroni Cristoforo e Lorenzo, che si concluderà domenica con il mercatino dei dolcetti a favore dei poveri. IN BREVE Festa del patrono san Gemine con messa presieduta dal Vescovo C ❖ AMELIA ❖ GUARDEA ❖ SANGEMINI on la devozione che da sempre la comunità di Sangemini riserva al suo patrono san Gemine, monaco dell’VIII secolo, è stato ricordato questo testimone e martire della cristianità. Originario della Siria, figlio di genitori pagani, si dedicò alla vita militare seguendo le orme del padre. Poi, con la guida di alcuni monaci, scopre il Signore, lo incontra e diventa cristiano chiedendo il battesimo. Diventò un eremita e si trasferì in Italia: prima a Fano, poi a Spoleto e infine a Casventum, l’odierna San Gemini. Anche il vescovo Giuseppe Piemontese, che ha presieduto la solenne celebrazione nel duomo di Sangemini, ha ricordato la storia di questo santo, che rappresenta “un modello e proposta per tutti noi in qualunque situazione ci troviamo, perché abbiamo bisogno di diventare sempre di più cristiani e assomigliare a Gesù, che ci ha chiamati e ci dice di seguirlo come ha fatto san Gemine, pieno di fedeltà nella sua vocazione di cristiano, senza pretendere che gli altri l’accettassero e le condividessero. Oggi BREVI Dal pomeriggio del 24 ottobre al pomeriggio del 26, la Vicaria di Amelia propone un weekend per giovani dai 18 ai 30 anni, dal tema “Tu sei prezioso”. L’obiettivo è aiutare i giovani a scoprire l’immenso valore che ciascuno di loro ha agli occhi di Dio. L’incontro si terrà a Macchie di Amelia nella struttura di accoglienza parrocchiale. Per prenotare: padre Mauro 0744 988160, padre Simone 0744 970010 oppure inviare un’email a [email protected]. Per saperne di più: www.fraternitavocazionista.it. TERNI. Si svolge sabato la 28a Rassegna delle corali del territorio, che sono ben 13 abato 18 ottobre alle ore 15 si svolgerà nella chiesa di San Cristoforo la 28a Rassegna delle corali di Terni, alla quale parteciperanno il coro Kralika Mira, il coro interparrocchiale di Vallo di Nera, la corale del Cuore, il coro dell’oratorio di Nostra Signora di Fatima, il coro Musin Kanto, il coro di Giulia e coro del santuario S. Francesco di Piediluco, il coro [email protected] 23 Weekend per giovani C entinaia di persone hanno partecipato nella cattedrale di Terni alla veglia di preghiera per il Sinodo sulla famiglia, presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese. Una preghiera che ha unito famiglie provenienti da diverse parrocchie, movimenti e associazioni della diocesi per condividere un momento forte di comunione con la Chiesa universale. In questo particolare momento che sta affrontando la città di Terni e tante delle famiglie che in essa vivono, il pensiero del vescovo Piemontese è stato dedicato in maniera specifica per le famiglie dei lavoratori dell’acciaieria che rischiano il posto di lavoro. “Questa sera - ha detto il Vescovo - preghiamo in comunione con la Chiesa cattolica per tutte le famiglie, e in particolare per quelle della nostra Chiesa particolare, per quelle in crisi, per quelle sull’orlo della separazione, per quelle colpite dalla disoccupazione, per tutte le famiglie in ansia per la vertenza Ast, per tutti coloro che temono o rischiano di perdere il posto di lavoro e quindi la serenità. La nostra preghiera è di sostegno a loro, alle loro preoccupazioni e difficoltà, e in questo modo manifestiamo la nostra solidarietà e vicinanza, così come a tutte le situazioni difficili della nostra Chiesa particolare, che sono quelle che colpiscono le famiglie della porta accanto. Che il Signore voglia esaudirci per intercessione di Maria, perché faccia sorgere nel nostro cuore una luce nuova, una speranza nuova verso un mondo migliore”. In riferimento al Sinodo sulla famiglia che si sta svolgendo a Roma, ha poi aggiunto @ ❖ ACR - ha aggiunto - in una società multiculturale e multireligiosa, dove si convive con altre tradizioni, occorre tanto amore e rispetto, al di là delle diverse opinioni o concezioni religiose. In questo paese che deve il suo nome a san Gemine occorre seguire le indicazioni di amore, di rispetto, di attenzione, solidarietà gli uni verso gli altri. La vostra comunità si fonda sull’annuncio evangelico, che è necessario custodire, coltivare e arricchire impegnandosi a trasmetterlo alle generazioni future come il Signore ci chiede”. Infine il Vescovo ha rivolto un pensiero alla difficile situazione che sta vivendo la città di Terni; un richiamo “alla responsabilità di chi ci governa a darci tempi di concordia, di pace e di benessere. Nel momento difficile che si vive, dobbiamo insistere con la preghiera perché illumini le menti di coloro che devono decidere per trovare soluzioni giuste per tutti, perché ci aiuti a diventare migliori e doni il benessere alla nostra città a tutti soprattutto poveri”. (E. L.) festa del Ciao a Gabelletta L a festa diocesana del Ciao, festa che idealmente dà il via alle attività di formazione dell’Azione cattolica, si terrà sabato 25 ottobre alle ore 15.30 presso i locali della parrocchia di Gabelletta con la celebrazione della messa alle ore 18 e la conclusione alle ore 19. La festa non è un semplice momento ludico riservato ai ragazzi che partecipano ai gruppi dell’Azione cattolica, ma un momento di catechesi “fuori dagli schemi” aperto a tutti coloro che, tra i 6 e i 14 anni, vogliono partecipare. “In questa occasione in particolare - spiega Tommaso Sereni responsabile dell’Azione cattolica ragazzi - vorremmo far capire ai ragazzi la bellezza del collaborare insieme e lo scoprire che non sono soli in quanto gruppi di Iniziazione cristiana in una diocesi”. L’associazione culturale Novam vitam, con il patrocinio del Comune di Guardea, organizza il convegno “La spiritualità dell’artigiano nella società. L’artigiano alla luce del magistero sociale della Chiesa: Rerum novarum e Quadragesimo anno” che si terrà il 18 ottobre nella sala consiliare alle ore 15.30. Una riflessione sulla spiritualità dell’artigiano, sul suo ruolo all’interno della società e sul rapporto tra artigiano e Chiesa, con lo scopo di ritrovare il reciproco rapporto tra Chiesa e artigianato per un’economia etica, contro una globalizzazione selvaggia che fa della persona uno strumento, indifferente alla persona stessa, alla famiglia e alla società. Interverranno: mons. Giuseppe Piemontese vescovo di Terni, Narni e Amelia, padre Miguel Coll Moscardò, docente di Storia della Chiesa moderna presso la Pontificia università gregoriana, oltre ad agricoltori e artigiani. ❖ LOGO D’ORO La poesia di Ceccangeli Presso l’auditorium di palazzo Gazzoli, si è svolta la premiazione della 14a edizione del premio letterario nazionale “Città di Terni - Logo d’oro”, riservato a opere in lingua e vernacolo delle diverse sezioni: poesia, racconto, libro edito, elaborati studenti autonomi e scuole. Premiata anche l’opera Fine della corsa del poeta ternano Romeo Antonio Ceccangeli. Riferita a Maurizietto, personaggio ternano da molti conosciuto come quel ragazzo, “piccolo uomo”, che tante volte abbiamo visto correre per le vie della città senza una precisa meta, la poesia del Ceccangeli spinge a riflettere, a interrogare i nostri sentimenti, la nostra coscienza perché l’indifferenza è l’“eresia” prevalente dei nostri giorni. Un’eresia omologata - per dirla con Papa Francesco - dalla società globalizzata, che giudica la persona non per ciò che è, nel rispetto della sua dignità, ma solo per come appare, per il suo efficientismo, per il suo individualismo, il suo sfrenato egoismo. Grande festa a Configni per san Karol Wojtyla M ercoledì 22 ottobre la Chiesa cattolica celebrerà, per la prima volta da santo, la memoria di Giovanni Paolo II, Papa tanto amato e conosciuto. In quest’occasione nella parrocchia di Santa Maria Assunta in Configni si farà una grande festa. Per speciale privilegio, la comunità ha ottenuto una reliquia del santo Papa. Nella chiesa è stato allestito il luogo per collocare la reliquia, oltre a un ritratto del Santo realizzato dall’artista polacca Magorzata Kowalska. Davanti a questa reliquia e davanti all’immagine possiamo venerare il santo Wojtyla chiedendo anche la sua intercessione per le nostre preghiere. Un grazie anche al sindaco, Angeloandrea Angelici, che ha accolto con gioia la proposta di questa festa che vedrà anche l’intitolazione di una delle centrali vie del paese a San Gio- vanni Paolo II. La cerimonia avrà inizio alle ore 18 e sarà presieduta dal vescovo mons. Giuseppe Piemontese, che fin da ora desidero ringraziare, a nome personale e di tutta la comunità. Dopo la parte civile seguirà la celebrazione religiosa, con l’ingresso della reliquia nella chiesa parrocchiale, la benedizione dell’immagine del santo Papa, la messa presieduta dal vescovo Piemontese e alla fine bacio della reliquia e rinfresco offerto a tutti. Tutta la festa sarà accompagnata dalla banda musicale “Adamo Cucchi”. Durante la liturgia canterà il coro polifonico di Configni e Lugnola. La festa è stata realizzata con il contributo di Consiglio pastorale, confraternita del Santissimo Sacramento, comitato di festeggiamenti, Pro loco “Rinascita” di Configni, Comune. Il parroco don Jacek Jung LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo 24 VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 BREVI ❖ DIOCESI Incontri di spiritualità Ricordiamo che si stanno preparando in diocesi le seguenti esperienze spirituali di tre giorni: dal 13 al 16 novembre, Ipg per ragazze (oltre i 18 anni); dal 27 al 30 novembre, Corso di cristianità per donne. Per informazioni e iscrizioni, rivolgersi presso la Curia diocesana o le rispettive parrocchie. ❖ MAGIONE Uno degli incontri dell’associazione “Pro familia” di Palazzo di Assisi Concerto medievale Domenica 12 ottobre, in trasferta al castello di Montecolognola (Magione), i musicisti di Assisi si sono esibiti in un concerto dal titolo “Amor mi fa cantar”, antologia di suoni e poesie del Trecento italiano. Il palinsesto ha trovato pertinente “location” nel borgo fortificato che venne costruito dagli abitanti di Pian del Carpine (antico nome di Magione) tra il XIII e il XIV secolo. ❖ BANCA DEL TEMPO Pronti ad aprire i “conti” Presso la sede Cesvol di S. Maria degli Angeli si è tenuta una prima riunione del comitato promotore della Banca del tempo che si propone di istituire anche nella nostra zona sociale (Assisi, Bastia, Bettona, Cannara, Valfabbrica) uno strumento di “reciprocità solidale” già presente in Italia dal 1988 in 400 territori. Trattandosi di una iniziativa coerente con la vocazione storica della terra francescana, esistono i presupposti perché possa formarsi e crescere anche localmente. Lo scopo è dare tempo e riceverne altrettanto in cambio, come se fosse un conto corrente espresso in ore. ❖ ASSOC. FORTINI Programma annuale La recente assemblea dei soci della “Arnaldo Fortini” ha approvato il programma proposto da Carlo Angeletti per i prossimi mesi. Si vedrà, in primo luogo, un convegno sui problemi e le prospettive del turismo per recuperare il livello di qualità delle offerte. Seguiranno importanti di approfondimento sull’argomento dell’antiquariato, svolto dagli esperti Ennio e Piero Riccardi; sull’arte del restauro, spiegata da Sergio Fusetti; sul rapporto tra etica e politica, affidato all’avvocato Mario Tedesco, e sugli aneddoti del Calendimaggio raccolti e riferiti da Francesco Frascarelli. La scelta di impegnare risorse autoctone presenti nella città tende a valorizzare la potenzialità del corpo sociale e a risvegliare l’interesse per il bene comune. È prevista inoltre l’attivazione di corsi di danza in collaborazione con la scuola “La Rondine” di Carla Brizi. ❖ POLIZIA Festa in cattedrale Per la prima volta, è stata scelta dal questore Carmelo Gugliotta la città di Assisi per celebrare la festività di san Michele arcangelo, patrono della polizia. La cerimonia religiosa è stata officiata nella cattedrale di San Rufino dal vescovo Domenico Sorrentino alla presenza del sottosegretario agli Affari interni Giampiero Bocci, del nuovo prefetto di Perugia Antonella De Miro, del sindaco Claudio Ricci. Il commissario Francesca Domenica Di Luca, tra i premiati per merito nella successiva cerimonia civile, ha sottolineato l’importanza del momento, che rafforza il clima di amicizia e di stima che la popolazione riserva all’intera struttura della pubblica sicurezza. ❖ 4 OTTOBRE Renzi, il 5° premier Nella giornata del 4 ottobre (75° anniversario di san Francesco patrono d’Italia), per la quinta volta dalla istituzione della festività, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha partecipato alla celebrazione religiosa e ha rivolto il consueto “Messaggio all’Italia”, teletrasmesso dalla prima rete della Rai. In precedenza rispetto a Renzi, solamente quattro dei suoi predecessori sono giunti in Assisi nella stessa ricorrenza: Amintore Fanfani (1962), Giulio Andreotti (1977), Romano Prodi (1998), Enrico Letta (2013). a cura di Pio de Giuli Al servizio della famiglia L’ interesse mostrato dal Sinodo vaticano al complesso tema della famiglia sembra trovare un corrispettivo locale nel percorso del Sinodo diocesano, che può oggi avvalersi di uno strumento di lavoro (Instrumentum laboris) particolarmente attento - nella suddivisione delle varie “aree” di impegno pastorale - al nucleo familiare, alle comunità familiari, alla parrocchia intesa come famiglia di famiglie. Tra i punti critici individuati dal vescovo Sorrentino emerge, nel contesto di una società “liquida”, la crescente fragilità della famiglia. A questo punto pare giusto considerare che la Chiesa e la comunità diocesana hanno comunque tentato di superare rassegnazione e ‘attendismo’. La riprova viene offerta dal potenziamento graduale della Caritas (recente la celebrazione dell’anniversario del Centro di prima accoglienza), dallo sviluppo dell’Istituto Serafico, dalla realizzazione di una rete protettiva attraverso istituzioni parroc- DIOCESI. L’attenzione al tema famiglia al Sinodo diocesano ha un precedente nell’associazione “Pro familia” chiali e interparrocchiali diffuse. Giova rimarcare che nel 1992, per iniziativa di alcuni laici, fu costituita presso Palazzo di Assisi l’associazione Pro familia con l’intento di promuovere, in contatto con l’apposito Ufficio diocesano, la dignità della famiglia attraverso iniziative, seminari e convegni di studio, circa la relazione di coppia, il dialogo, la convivenza e il matrimonio, la sessualità e il sostegno alla vita... Da tale associazione, attualmente diretta da padre Michele Giura, germinava la Scuola di formazione per consulenti familiari, “strutturata - come spiega la re- ferente Maria Caponetto - in corsi triennali e frequentata da una gamma di allievi: operatori e animatori sociali, sacerdoti e catechisti, medici e personale sanitario. Ogni disciplina viene trattata da docenti esperti, in collaborazione con la Scuola italiana consulenti familiari con sede a Roma. Alla fine del terzo anno l’allievo, dopo la discussione di una tesi, ottiene il relativo diploma”. Nel 1994 la citata associazione creava il consultorio “La famiglia” per attività di consulenza rivolta a coppie con disagi relazionali, in disarmonia o netto conflitto, e inoltre a singole persone con difficoltà di comunicazione, compresi adolescenti e giovani. Le consulenze vengono offerte gratuitamente previo appuntamento con la segreteria (Palazzo di Assisi, via Michelangelo, tel. 075 8038197): esempio di volontariato che, affrontando una molteplice casistica orientata prevalentemente al rapporto di coppia, si pone come impulso alla nuova evangelizzazione. Francesco Frascarelli SIGILLO. Progetto per promuovere il territorio e il Parco di monte Cucco U n progetto di comunicazione integrata per promuovere il territorio di Sigillo e del Parco regionale del monte Cucco: riassunto nello slogan “Sigillo in volo”, il progetto è stato finanziato nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 20072013 della Regione Umbria, a valere sui fondi della misura 313 “Incentivazione attività turistiche”. “Vogliamo valorizzare – ha affermato il sindaco di Sigillo, Riccardo Coletti, presentando il progetto nel corso di un incontro a palazzo Donini - una realtà regionale di grande bellezza e pregio paesaggistico, conosciuta a livello internazionale anche per aver ospitato campionati mondiali di deltaplano, facendo conoscere attraverso una nuova formula comunicativa tutto ciò che il territorio offre ai turisti: dalle sue peculiarità naturalistiche, storiche, architettoniche, all’enogastronomia, alla possibilità di praticare sport all’aperto”. Il progetto per il nuovo slancio turistico, il cui logo mostra il profilo delle montagne del Cucco e delle GUALDO TADINO. Presentazione libro del Vescovo La Chiesa come famiglia V errà presentato questa sera, 17 ottobre, alle ore 20.45 presso la sala multimediale dell’oratorio “Don Bosco” di Gualdo Tadino, il volume Chiesa come famiglia. Una via di rinnovamento della parrocchia, le Comunità Maria - Famiglie del Vangelo del nostro vescovo diocesano, mons. Domenico Sorrentino. Dopo le analoghe presentazioni avvenute ad Assisi e a Nocera Umbra, anche Gualdo Tadino, grazie all’iniziativa congiunta dell’Accademia dei Romiti e del Vicariato foraneo locale, presenta al pubblico l’ultima fatica di mons. Sorrentino, tramite gli interventi del prof. Antonio Pieretti, ordinario di Filosofia morale presso l’Università degli studi di Perugia, e di don Gian Battista Brunetti, parroco della basilica concattedrale di San Benedetto. Il Vescovo ha portato dunque a ter- mine quanto promesso durante la visita pastorale, quando constatò di persona la profonda crisi di fede in cui versa la diocesi, terra “benedette da Dio e teatro d’azione di molti santi”. La tesi di fondo del volume, edito dalla Cittadella di Assisi, è che l’azione evangelizzatrice della Chiesa, per essere efficace, deve ripartire dal basso: la Chiesa, in poche parole, deve diventare “famiglia” ovvero luogo di accoglienza e di sincerità di rapporti, condizione unica per la quale si genera speranza, vale a dire l’antidoto per eccellenza di quel senso di smarrimento di cui soffre l’uomo contemporaneo. Da qui, si giunge progressivamente al progetto e metodo delle “Comunità Maria - Famiglie del Vangelo”, la cui trattazione occupa l’ultima parte del volume. Pie. Gio. ali a richiamare il cielo “più frequentato della regione”, si esplica con un portale web all’indirizzo www.sigilloinvolo.it, una vetrina permanente di attrazione turistica per promuovere Sigillo, le sue risorse e il territorio, collegato al portale istituzionale del Comune di Sigillo. È stata creata una pagina Facebook, è stato prodotto un video redazionale, Umbria con le ali, con la guida del Sindaco di Sigillo e interviste a numerosi deltaplanisti, tra cui il campione mondiale Alex Ploner. Marta Ginettelli ❖ PALAZZO MANCINELLI In festa per il velocissimo Fabio, tre medaglie in tasca G rande festa a Palazzo Mancinelli (Gualdo Tadino) in onore di Fabio Scaramucci, il giovane velocista palazzante reduce da una lunga serie di successi. Solo quest’anno, dopo la medaglia d’oro nei 400 metri piani e quella d’argento nei 100 metri ai campionati italiani Special Olympics di La Spezia, Fabio è stato in grado di ottenere un incredibile risultato agli ultimi Campionati europei di Anversa, in Belgio, dove ha vinto la medaglia d’oro nella staffetta 4 x100, quella d’argento nei 400 metri piani e quella di bronzo nei 200 metri. Il tutto nonostante un infortunio, rimediato in allenamento, gli abbia procurato non pochi problemi fino a causargli un brutto strappo muscolare proprio nella gara vittoriosa. Incidente che non l’ha proprio né fermato né spaventato. Nonostante ancora in terapia, Fabio non ha voluto mancare alla festa, che gli è stata organizzata dal locale circolo Acli, alla presenza di tanti suoi compaesani, amici, allenatori e colleghi dell’Atletica tarsina, nonché del sindaco, Massimiliano Presciutti, e dei due assessori Roberto Morroni e Giorgio Locchi. Fabio, con in tasca le tre medaglie vinte (“Al collo mi pesano troppo!”), quasi imbarazzato per l’improvvisa notorietà, è stato abbracciato con particolare affetto dalle sue allenatrici che hanno avuto modo di apprezzare, in questi anni di duri allenamenti, la sua caparbietà ma, soprattutto, la sua spontaneità e il suo entusiasmo di 22enne che ha trovato proprio nello sport un’affermazione in cui, forse, molti neppure speravano. Pierluigi Gioia LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 @ [email protected] 25 GUALDO TADINO. In programma una grande mostra... e una riflessione BREVI I 60 anni della Pro Tadino ❖ RIVOTORTO Cena pro Kosovo Riunione della Commissione giudicante del Concorso internazionale della Ceramica, 1961. Da sinistra: Boldorini (segretario Pro Tadino), Fabbri (famoso ceramista), Pascucci (presidente di allora della Pro Tadino), Folliero (direttore della rivista Ceramica), Anderlini (consigliere Pro Tadino), Biasion (critico d’arte di Oggi), D’Albissola (famoso ceramista) e Ferraris (Segretario della Triennale di Milano). L’ associazione turistica Pro Tadino è stata fondata 1954 con lo scopo di promuovere la città di Gualdo in tutti i suoi aspetti. Nell’opera si sono impegnati e susseguiti tanti personaggi nel Consiglio direttivo e alla Presidenza; su tutti, per continuità, piace ricordare la figura di Giovanni Pascucci. Tante le battaglie, molti i successi: la Pro Tadino ha dato contributi fondamentali per far nascere il liceo scientifico e l’istituto tecnico per geometri; ha organizzato 37 edizioni del concorso internazionale della ceramica (in alcuni anni ci sono stati oltre 200 concorrenti provenienti da 20 Paesi di tutti i Continenti); ha organizzato concerti, convegni, incontri; nella sua sede - o col suo sostegno e collaborazione diretta o indiretta - sono nate tante altre associazioni, i Giochi delle Porte, varie Pro loco di frazione o quartiere; ha organizzato la rassegna di musica da camera; la fiera dell’antiquariato; ha collaborato con enti, associazioni e privati; è stata sede dell’Unpli zonale e regionale; ha fondato il periodico L’eco del Serrasanta e l’omonima casa editrice che ha pubblicato varie opere di autori locali. Ha promosso l’immagine di Gualdo Tadino in tanti modi: nel 1985 organizzò una delegazione gualdese per portare rami fioriti di biancospino - pianta di pruno selvatico che prodigiosamente a metà gennaio si copre di fiori bianchi a ricordo del passaggio della salma del beato Angelo da Casale - al Presidente della Repubblica e al Papa. Ora l’associazione turistica Pro Tadino celebra con una mostra documentaria la ricorrenza del 60°. L’esposizione contiene manifesti, articoli di giornali, fotografie sui concorsi internazionali della ceramica e su altre manifestazioni che l’associazione ha organizzato negli anni, come Herboff, salone autunnale dell’erboristeria, la sagra della fioritura e la sagra della fragola di montagna. La mostra rappresenta, quindi, anche uno spaccato significativo della vita di Gualdo Tadino nella seconda metà del ’900. L’esposizione è stata allestita presso i locali della ex farmacia comunale in piazza Martiri. L’inaugurazione si è tenuta domenica 12 ottobre alla presenza del sindaco Massimiliano Presciutti e dell’assessore alla Cultura Roberto Morroni; resterà aperta fino al 26 ottobre. “Abbiamo ritenuto importante ha affermato il presidente Luciano Meccoli - celebrare la ricorrenza dei 60 anni di vita della Pro Tadino con questa retrospettiva. La nostra associazione ha rivestito un ruolo di fondamentale importanza nella vita culturale della nostra città sia proponendo e portando avanti iniziative sia incubando nuove realtà come i Giochi de le Porte. Certo, negli anni le situazioni sono cambiate, e oggi, in occasione di questa mostra, dobbiamo interrogarci sulle nuove sfide che ci attendono. Prima della chiusura, perciò, è nostra intenzione proporre un momento di confronto sul tema del ruolo delle Pro loco e in particolare della Pro Tadino”. Marta Ginettelli BASTIA UMBRA. Inaugurazione di un’area speciale per “il migliore amico dell’uomo” S abato 11 ottobre in via C. Marx a Bastia si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’area “sgambamento cani”, spazio attrezzato a cura del Comune. A iniziare i lavori era stato l’ex assessore ai Lavori pubblici Marcello Mantovani coadiuvato dal consigliere Gianluca Ridolfi. L’intervento è stato portato a termine lo scorso maggio. Il campo è già operativo, con l’allestimento di un parco che dispone di attrezzature per ability dog e risponde alle esigenze evidenziate dalle associazioni afferenti alla Consulta per i diritti degli animali e dai proprietari di cani. Si tratta di un’area verde comunale, recintata e segnalata con un cartello che riporta la dicitura “Area di sgambatura per cani” con le norme generali di comportamento da tenersi al- L’ingresso dell’area per i cani l’interno. È consentito l’accesso ai cani anche non al guinzaglio e privi di museruola, purché sotto la costante sorveglianza dei proprietari. Alla manifestazione sono intervenute le au- torità comunali, ed è stata effettuata una dimostrazione di ability dog. Sempre nello scorso fine settimana (11 e 12 ottobre), presso il centro fieristico di Bastia ha avuto luogo un’importante esposizione internazionale canina, organizzata dal gruppo cinofilo perugino. In mostra oltre 1.300 esemplari da tutto il mondo, in rappresentanza di circa 200 razze canine. A corollario della manifestazione sono state proposte al numeroso pubblico esibizioni di agility, obedience, disc dog, dog dance, pet therapy. R. B. I finalisti del premio “Un solo mondo” dell’Uvisp I n tanti hanno parteciparà domenica 26 ottobre, to alla 21a edizione del ore 15.30 presso la sede premio letterario interdell’Uvisp a Bastia. In nazionale “Un solo mondo” quell’occasione gli stessi 2014 promosso dall’Uvisp autori esprimeranno un Assisi. Le opere pervenute voto alle liriche. La gra- oltre 200 poesie - sono staduatoria finale sarà data te valutate da una giuria dalla somma dei punteggi tecnica composta da Mariche ciascuna opera avrà nella Amico Mencarelli ottenuto dalla giuria tec(presidente di giuria e fonnica e da quella dei finalidatrice del premio), Luigi sti. Bovo (psicoterapeuta), Ecco in ordine alfabetico Marinella Mencarelli Gianfranco Bogliari (dogli autori finalisti seleziocente Università per Stranieri), More- nati dalla giuria tecnica del premio letno Marani (autore e poeta), Simona terario “Un solo mondo” 2014. Sez. A Marchetti (insegnante scuola superio- Poesia singola inedita: Bortolotti Sonia re) e Roldano Boccali (giornalista). di Reggello (Firenze); Capecchi LoriaSono state individuate le opere finali- na di Quarrata (Pistoia); Galilea Beniste; gli autori parteciperanno alla ce- to di Roma; Lamolinara Marco di San rimonia di premiazione che si svolge- Lazzaro di Savena (Bologna); Mariani Tullio di Molina di Quosa (Pisa); Neri Germano di Certaldo (Firenze). Sez. B - Narrativa per giovani premio “Adriana Paulon”: Parente Paolo di Teano (Caserta); Vannucchi Giulia di Viareggio. Quest’anno le quote di partecipazione del premio letterario saranno utilizzate dall’Uvisp per contribuire a realizzare un progetto agricolo nel villaggio di Souza, in Camerun. Verrà avviata un’impresa agricola che coinvolgerà 25 contadini disoccupati della zona. L’Uvisp Assisi è un organismo non governativo di cooperazione e solidarietà internazionale, sorto nel 1983 per iniziativa del frate francescano padre Giorgio Roussos. Ha ottenuto l’idoneità dal ministero degli Affari esteri con il D. M. n. 1987 / 128 / 4126 / 3 / D. R. B. “Conviviamo” è il titolo della cena di beneficenza in programma per il 21 ottobre alle ore 20 presso la Pro loco di Rivotorto, organizzata dalla Caritas diocesana in collaborazione con l’Associazione cuochi dell’Umbria per raccogliere fondi per la casa dei bambini realizzata in Kosovo da tutte le diocesi dell’Umbria e gestita da volontari, che verrà inaugurata il prossimo 24 ottobre. “Nel Vangelo di Matteo - ricorda suor Elisa Carta, direttore della Caritas diocesana - Gesù dice: tutto ciò che fate al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a me. Ecco perché vi proponiamo una cena conviviale come segno della nostra solidarietà e amicizia verso questi piccoli del Vangelo ospiti della casa”. Per poter partecipare è necessario prenotare al numero Caritas 338 2859206, oppure allo 075 816330, entro sabato 18 ottobre. ❖ RASSEGNA Musica sacra francescana È in programma dal 16 al 19 ottobre ad Assisi la prima edizione della rassegna internazionale di musica sacra francescana “Assisi: pax mundi”. L’evento - presentato nei giorni scorsi nella sala stampa del Sacro Convento - è promosso dalle famiglie francescane in collaborazione con la Cappella musicale della basilica di San Francesco. “Assisi: pax mundi” è una manifestazione non competitiva alla quale partecipano circa 400 coristi per quattro giorni di musica, fraternità e dialogo. ❖ COSTANO La scuola compie 65 anni Costano festeggia i 65 anni della scuola “Ezio Giuliani”. La bella manifestazione - che ha visto la presenza di autorità e numerosi cittadini - si è svolta il 12 ottobre nella stessa sede scolastica (dove sono passate almeno tre generazioni di costanesi). Sono intervenuti anche studiosi e insegnanti che hanno portato la loro testimonianza. Lo storico locale Antonio Mencarelli ha presentato il suo libro Racconti di scuola. Alunni e maestri a Costano nei registri di classe 1939-1989 (Il Formichiere, 2014). Particolarmente apprezzata, come sempre, è stata l’esibizione della banda musicale di Costano. Il nuovo parroco p. Fulvio ha impartito la benedizione anche alla mostra didattica (proveniente dalla scuola di Castelnuovo) allestita per l’occasione a Costano. La scuola - inaugurata nel 1949 - è intitolata al compianto maestro Ezio Giuliani. Attualmente il plesso di Costano appartiene all’istituto comprensivo Bastia 1, diretto dalla prof.ssa Paola Lungarotti. ❖ UVISP Incontro sul lavoro “Crisi e aumento della precarietà: quale futuro per il mondo del lavoro?” è il tema della tavola rotonda in programma per venerdì 17 ottobre alle ore 20.45 a Bastia, presso la sede dell’Uvisp (zona industriale ovest - settore H). Interverranno: Ivano Fumanti responsabile Cgil Bastia, Alessandro Emili segretario regionale Uil, Bruno Mancinelli responsabile Cisl Assisi/Bastia. Tutti sono invitati a partecipare. L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna “Lavoro nero: una piaga sociale che genera povertà e illegalità” promossa dall’Uvisp e realizzata con il contributo della Regione Umbria. ❖ BASTIA UMBRA Corsi della Croce rossa La Croce rossa di Bastia organizza corsi per volontari; le iscrizioni vanno presentate entro il 20 ottobre, perché dal 21 inizierà il corso. La Cri, con i suoi 120 volontari, svolge un’attività nei servizi sanitari, come trasporti infermi effettuati in convenzione con l’Asl e ospedali, ma anche con presìdi sanitari in occasione di manifestazioni sportive. In crescita i servizi sociali: la distribuzione di viveri e indumenti e lo sportello di ascolto. La Croce rossa è presente nella sede in via delle Nazioni con un comitato che da 25 anni opera per il territorio di Bastia e Bettona. L’attuale responsabile è Antonio De Martiis. LA VOCE Gubbio @ 26 [email protected] BREVI ❖ CULTURA Il viaggio dei filosofi Riprende e prosegue con un nuovo ciclo di conferenze l’iniziativa “Il viaggio dei filosofi. Conoscere e capire il pensiero occidentale” dell’associazione culturale “Benedetto XVI” di Gubbio. Il 16 ottobre ha avuto inizio la quarta tappa del progetto, dal titolo “L’eclissi del pensiero”, dedicata all’approfondimento della riflessione filosofica dell’epoca contemporanea. Sono previsti 12 appuntamenti, ogni giovedì alle ore 21 nella sala Refettorio della biblioteca Sperelliana di Gubbio. I primi sei incontri si svolgeranno fino al 20 novembre e saranno dedicati alla filosofia dell’Ottocento, per poi riprendere nella prossima primavera con sei incontri sulla filosofia del Novecento. L’iniziativa, che ha il patrocinio della diocesi e del Comune, è rivolta a tutti coloro che per motivi di studio, o semplice curiosità, hanno il desiderio di accostarsi in modo piacevole alla storia del pensiero filosofico. Ai partecipanti verrà consegnata una tessera che, regolarmente timbrata, servirà al rilascio di un attestato di partecipazione, peraltro utile per gli studenti delle scuole superiori per l’attribuzione del credito formativo. ❖ DIACONI Messa con il Vescovo Sabato 18 ottobre alle ore 12 nella basilica di Sant’Ubaldo il vescovo mons. Mario Ceccobelli presiederà la liturgia per i diaconi della diocesi. ❖ CASA FAMIGLIA Sabato, doppia festa Sabato 18 ottobre doppia festa nella casa famiglia Santa Lucia. Alle ore 17 nella casa famiglia stessa il vescovo Ceccobelli presiederà la messa in occasione dell’inaugurazione della scuola dell’infanzia e per il 60° di consacrazione di suor Dorotea Mangiapane. ❖ ASSOCIAZIONISMO Amici di Lanfranco Per iniziativa degli amici di Lanfranco Bertolini (da poco scomparso), in continuità con l’iniziativa “I vicoli, la città, il futuro”, promossa edanimata dall’intelligenza e dall’impegno di Lanfranco, si è costituita l’associazione “Civitas - Amici di Lanfranco Bertolini”. La costituzione è stata preceduta dal saluto di Marco Bertolini, figlio di Lanfranco, dall’intervento di Calogero Alessi che ha illustrato la bozza di Statuto dell’associazione e in particolare gli scopi che la stessa intende perseguire. Ha evidenziato che l’associazione è “un luogo di partecipazione… intorno a idee, proposte e iniziative di impegno civico e di promozione culturale... I principali campi di tale impegno riguarderanno il ruolo della cultura, la scuola, l’educazione, l’urbanistica”. A seguire il contributo di Giancarlo Sollevanti che ha ricordato alcuni dei problemi, sempre attuali, affrontati nel passato, e altri emergenti nella realtà di oggi. Ha parlato della musealità, del centro storico, dei luoghi da valorizzare, della vecchia toponomastica, della città “vissuta”, e della città “della gente”. ❖ AQUILONI Campioni del mondo Gli aquilonisti eugubini portano il nome di Gubbio sul tetto del mondo. Andrea Baffoni e Fabio Farneti dell’A.S. Aquilonisti Eolo hanno conquistato il titolo di campioni del mondo al Borneo International Kites Festival disputato a Bintulu, città della Malesia, situata nello Stato di Sarawak. “Pur in un generale spirito non competitivo – hanno sottolineato con orgoglio Fabio ed Andrea – nelle quattro giornate del festival è stato presentato il combattimento di aquiloni Guda. In un contesto di un’ampia e qualificata partecipazione, con ben ventotto nazioni rappresentate, siamo riusciti ad affermarci portando a casa il prestigioso titolo”. VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 Una località (non) isolata MONTELOVESCO. La restaurata chiesa di Santa Cecilia è meta di molti pellegrinaggi M erita ribalta e attenzione la piccola chiesa di Cecilia Eremita a Montelovesco, un luogo isolato, a 17 km da Gubbio, meta di devozione e pellegrinaggi. A parlarne è Marino Moretti, insieme al fratello Francesco e a Giuseppe Cozzari, fra i più attivi custodi di questa piccola “chicca” del cristianesimo. Nell’agosto 2006, visto il degrado strutturale in cui versava, un gruppo di volontari, senza chiedere niente a nessuno (se non il permesso al Vescovo di intervenire), ha ripristinato il tetto, rinnovato i canali di gronda e i sette discendenti, eseguita la manutenzione delle campane; realizzato e posto all’esterno tavoli di pietra con sedili e traverse; sostituita tutta la rete di recinzione; sistemato un bagno permanente; riportato sulla tratta stradale 20 camion di stabilizzato, e collocato alla porta d’ingresso una pietra che recita “Luogo di preghiera” e una lastra di marmo con la scritta “AD 2006”. Ma i lavori hanno riguardato anche l’interno, con la sostituzione delle finestre; la sabbiatura dei travi, delle pianelle e degli archi di mattone; l’imbiancatura completa delle pareti; la sistemazione del pavimento, della sacrestia, la realizzazione di un tabernacolo e di un Crocifisso; la realizzazione di un quadro in ceramica raffigurante santa Cecilia; la sistemazione di tutte le panche, dei portoni d’ingresso e delle sedie in legno; il restauro dell’inginocchiatoio e l’acquisto di una pedana La piccola chiesa di Santa Cecilia Eremita a Montelovesco Fedeli vengono anche da fuori diocesi. Al termine della messa vengono benedetti i bambini e gli oggetti, secondo un culto e una fede molto radicata con relativo tappeto da mettere dietro l’altare. Recentemente è stata abbellita anche la nicchia della statua con una cornice di pietra serena. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla disponibilità, al lavoro, all’abnegazione di un gruppo di volontari - “novelli san Francesco” - che voleva dare nuova vita a questo luogo significativo. Il parroco di Camporeggiano, don Gerar- DIOCESI. Si può cominciare a pensare agli eventi per il 1600° anniversario di fondazione U na ricorrenza da preparare fin da ora chiamando a raccolta studiosi e storici: 19 marzo 416 - 19 marzo 2016, milleseicento anni di vita della diocesi eugubina. Archiviato l’anniversario della consegna della chiesa della Vittorina a san Francesco da parte dei Benedettini (1213), mentre è in fase di impostazione quello relativo alla consacrazione presbiterale di sant’Ubaldo (1114), è tempo di dedicarsi a valorizzare una data e un documento che esaltano la vicenda spirituale e terrena della Chiesa eugubina: la “celebre lettera come ricorda Paolo Salciarini, direttore dell’ufficio diocesano Beni culturali in un suo scritto - che il pontefice Innocenzo I diresse il 19 marzo 416 al vescovo Decenzio, nella quale si pone la Chiesa di Gubbio tra quelle fondate da coloro che ‘il venerabile apostolo Pietro o i suoi successori costituirono sacerdoti’. Noi non possediamo più la lettera di Decenzio – prosegue Salciarini - ma la do Balbi, ha confermato che il santuario vede la presenza di molta gente, molti pellegrini e fedeli, anche da fuori diocesi. Don Gerardo si reca a Santa Cecilia ogni secondo sabato del mese (alle ore 16 in estate e alle 15.30 in inverno) per una celebrazione eucaristica, al termine della quale vengono benedetti i bambini e gli oggetti, secondo un culto e una fede molto radicata. Le feste più importanti si celebrano il giorno di Pentecoste, il giorno dopo, lunedì, e la domenica più vicina al ferragosto. Ricordiamo che il piccolo santuario è dedicato all’eremita Cecilia che, in una grotta scavata sotto l’attuale chiesa, condusse una vita solitaria fino alla morte (1235 -1 237 ca.). Ancora oggi richiama tanta gente. Fabrizio Ciocchetti possiamo facilmente ricostruire dalla risposta del Papa”, dalla quale “ci risulta anche che la Chiesa di Gubbio, in quel tempo, ad appena un secolo dall’editto di Costantino (313, ndc), in un documento ufficiale viene riconosciuta completa nella sua organizzazione fondamentale: cattedrale ed episcopio - clero e giovani che si preparano all’Ordine sacro - parrocchie e chiese anche in campagna. Infatti il Papa raccomanda: ‘Cerca di dirigere bene la tua Chiesa e di istruire convenientemente i nostri chierici che sotto la tua guida e nella tua stessa dimora si esercitano nello apprendimento dei divini offici’”. La cattedrale di Gubbio Avis Gubbio. Una speciale Festa del donatore. Raggiunta quota 1.000 donazioni. I premiati L’ La cerimonia della posa della prima pietra GUBBIO. La posa della prima pietra Mocaiana avrà il Cva L a frazione eugubina di Mocaiana intravede ormai prossima la realizzazione di una struttura inseguita da anni, un Cva (Centro vita anziani) di cui è stata messa la prima pietra, presenti l’assessore all’Urbanistica Alessia Tasso in rappresentanza anche del sindaco Filippo Stirati, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Biancarelli, Carlo Colaiacovo, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia che sostiene l’opera con un con- tributo di 150 mila euro, il consigliere regionale Andrea Smacchi, Pier Paolo Mariotti presidente della Pro loco, il parroco don Cristoforo che ha impartito la benedizione, imprese, aziende e tecnici coinvolti nel progetto. Il Cva sorgerà su un’area di 6.000 mq; prevede una piattaforma di mq 600, un’area a verde attrezzato, un campo da bocce e un immobile di 600 mq con locali per un Circolo, una sala lettura/tv, una cucina e un salone di 260 mq. Avis eugubina presieduta da Giorgio Meniconi ha celebrato sabato scorso una ricorrenza straordinaria: la Festa del donatore, i 60 anni di attività e il traguardo delle circa 1.000 donazioni, che vuol dire la quasi autosufficienza per il presidio di Branca. Parte significativa della giornata, la premiazione degli avisini, con distintivi rapportati alle donazioni. Oro con smeraldo (100): Marcello Migliarini, Leonello Montanari. Argento con rubino (75): Vincenzo Cacciamani, Duccio Moriconi, Benedetto Lunani, Evelino Paciotti. Oro (50): Lucio Bellucci, Franco Filippetti, Alberto Saldi, Giovanni Biagiotti, Paolo Fioroni, Roberto Sannipoli, Giancarlo Biccheri, Giampiero Gaggiotti, Ernesto Stocchi, Laura Biscarini, Lucio Marchi Lucio, Luciano Castellani, Alfredo Morelli. Argento dorato (36): Giorgio Angeloni, Simone Codignoni, Daniele Moscetti, Carlo Baldinelli, Francesco Cuffaro, Sergio Pierantozzi, Piera Bellucci, Claudio Fiorucci, Valeria Pierotti, Giuliano Bianchini, Mariela Ghimpusan, Maurizio Tosti, Andrea Boccolini, Massimiliano Ghirelli, Massimo Urbani, Francesco Casagrande, Andrea Mercorella, Marco Casagrande, Stefano Minelli. Argento (16): Claudio Baldinelli, Roberto Gradassi, Enrico Pannacci, Nicoletta Barbacci, Mirko Grelli, Stefano Pascolini, Anna Bellucci, Katia Gubetti, Mirko Pierotti, Michele Brunetti, Roberto Guidarelli, Cinzia Pizzirani, Luciana Casoli, Sara Marchi, Riccardo Radicchi, Alessandro Cecilioni, Fabio Marucci, Elisa Ragni, Claudia Cerafischi, Laurentu Andrei Matisovschi, Federica Rossi, Orietta Faes, Stefano Menichetti, Antonio Sivo, Francesca Fioroni, Fabio Monacelli, Giancarlo Vispi, Romina Fumanti, Giuseppe Moriconi, Laura Gaggioli, Giacomo Panfili. Con il diploma di rame (8 donazioni) sono stati premiati 68 avisini. In fine il riconoscimento Amico dell’Avis è stato attribuito a Colacem, don Ubaldo Braccini e banda musicale Madonna del Ponte. LA VOCE Foligno / Spoleto VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 Volontariato e associazionismo oggi “L a presenza nell’assenza”. Era questo il titolo del primo grande meeting di tutte le associazioni di volontariato di Foligno, organizzato da Radio Gente Umbra in collaborazione con l’Anteas. L’incontro si è svolto venerdì 10 ottobre al teatro “San Carlo” di Foligno. A dare contenuti alla serata, presentata da Alberto Scattolini, direttore di Radio Gente Umbra, e moderata da Donatella Cugini, presidente di Anteas Foligno, hanno contribuito gli interventi dei professori Roberto Segatori e Marco Moschini dell’Università degli studi di Perugia; mentre le conclusioni sono state affidate alle parole del vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi. Il primo meeting dell’associazionismo folignate, che ha aperto alla città l’esperienza delle quaranta associazioni che rendono quello del volontariato folignate un panorama vivacissimo, nasce dalla collaborazione tra Anteas e l’emittente radiofonica RGU: “Proprio nei giorni in cui la radio italiana festeggia i novant’anni - esordisce Donatella Cugini - noi siamo qui a ribadire l’incontro che due anni fa ha fatto nascere “Generazioni a confronto”, un ciclo di trasmissioni in cui la nostra associazione ha avuto il ruolo di coordinamento e RGU ha fornito il mezzo. Ne è nato un connubio che è servito alle tante associazioni del nostro territorio per superare ogni singolo ambito. Mettendo due associazioni alla volta di fronte ai microfoni, abbiamo fatto dialogare mondi, interessi, età, stili diversi”. Il prof. Segatori, sociologo politico, si è soffermato sulle cause che portano all’assenza, al vuoto di valori, e che proprio attraverso il volontariato si possono eliminare: “La nostra società - ha spiegato Segatori con una metafora - è un fiume che funziona quando la sorgente irrora d’ac- G Foligno. “La presenza nell’assenza” Primo Meeting promosso da Radio Gente Umbra e Anteas qua il suo corso. La fonte è rappresentata dai Mondi vitali, cioè quel sistema di valori, di amicizie, di sentimenti interpersonali e familiari che formano rapporti primari tra i membri; il letto del fiume sono i Sistemi sociali, più impersonali e caratterizzati da rapporti economici e di lavoro. Oggi, al contrario, pare che siano i sistemi sociali ad aver disseccato alla sorgente i mondi vitali, per cui si è creata quella famosa assenza di cui al titolo del convegno”. Il professor Moschini, filosofo teoretico, ha posto la questione su un piano necessariamente diverso, metafisico: “Dall’alto delle nuvole vedo la società segnata da due ferite: l’umano troppo umano, di nietzschiana memoria, che porta alla venerazione del profitto; il disprezzo, di contro, di tutto ciò che l’uomo è e fa. Ne consegue un’assenza di orizzonte. Più non si comprende cosa sia terra e cosa cielo. Dalle nuvole, la prospettiva del volontariato è invece diversa: l’uomo cessa di essere un produttore di macchine, che fanno macchine per fare macchine, e riscopre l’umanità, i valori sopiti. Seneca, conclude ci insegna che le nuvole non possono cancellare il sole. Il volontariato è il sole dietro alle nuvole, l’orizzonte di una società in cui la patologia più grave è rappresentata dalla solitudine, dall’assenza. Nel concludere la serata, mons. Gualtiero Sigismondi ha colto la summa degli interventi, per cui il volontariato diventa un gesto di gratuità, ma anche di gratitudine: gratuità, perché il volontario dona gratis quello che ha, a partire dal proprio tempo: gratitudine, perché il dare è la risposta a qualcosa che c’è stato prima. M. C. Antonini, i ragazzi coinvolti nel corso di giornalismo potranno assistere ad alcuni incontri organizzati a Spoleto in sinergia con l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria. Le lezioni inizieranno sabato 18 ottobre e termineranno come di consueto con una cerimonia il 28 maggio 2015, trentacinquesimo anniversario della scomparsa di Walter Tobagi, giornalista del Corriere della Sera di origine spoletina tragicamente scomparso in un agguato terroristico. L’iniziativa si sviluppa in due annualità: il primo anno è dedicato al giornalismo scritto con una sezione pratica che comprende la redazione di un numero speciale della rivista Notizie da Spoleto; la seconda annualità consiste invece in un laboratorio di giornalismo radiofonico, coordinato da Francesco Carlini con la collaborazione di Francesco Locatelli, di Umbria Radio, e in uno televisivo guidato prima da Alvaro Fiorucci (Rai TgR Umbria) e, in queste ultime edizioni, dalla giornalista Erika Baglivo con l’assistenza tecnica di Alessandro Pratelli. Spello. Celebrazione presieduta dal vescovo Sigismondi Fra Marco, nuovo ‘Piccolo fratello’ S BREVI ❖ CAMPELLO SUL CLITUNNO L’affascinante e misterioso argomento della Sacra Sindone sarà il tema della prossima conferenza/dibattito promossa dalla Fondazione Giulio Loreti Onlus dal titolo: “La Sacra Sindone: scienza e tecnologia”. L’incontro si tiene venerdì 17 ottobre alle ore 17, presso la sala conferenze “Fondazione Giulio Loreti” in Loc. Settecamini, a Campello sul Clitunno. A relazionare il delicato e appassionante argomento sarà padre Gianfranco Berbenni dell’Ordine dei frati minori Cappuccini dell’ateneo pontificio Regina Apostolorum di Roma, profondo conoscitore della Sindone che studia ormai da più di 30 anni e che vanta un’ampia esperienza di insegnamento e di impegno formativo e pastorale. Per info: 0743275827 - www.fondazionegiulioloreti.it. (Sara Sassi) Da sinistra Moschini, Cugini, Segatori Leonardi Volta”, tre classi del Liceo scientifico ed una del Liceo di scienze umane; sei classi per l’Istituto alberghiero “G. De Carolis” (cinque per la prima annualità e una per la seconda annualità) e dieci ragazzi per il gruppo audio-video dell’Istituto Ipsia. In tutto circa duecento allievi guidati dagli insegnanti. Quest’anno, grazie anche al supporto della Fondazione Francesca, Valentina e Luigi abato 11 ottobre, memoria liturgica di san Giovanni XXIII, papa, nella chiesa di Santa Croce in Limiti di Spello il Vescovo di Foligno, Gualtiero Sigismondi, ha presieduto la concelebrazione eucaristica durante la quale ha emesso la sua professione perpetua il giovane Marco Loponte nelle mani di fratel Gian Carlo Sibilia, priore generale dei Piccoli Fratelli Jesus Caritas. Nel condividere alcune “perle e pensieri preziosi dal diario di papa Giovanni”, il vescovo Gualtiero ha delineato le sette regole che ogni pastore dovrebbe osservare diligentemente per divenire un buon pastore. Innanzitutto “la fermezza di rendere grazie al Signore per il gregge che gli è stato affidato” perché la gratitudine per i propri fratelli e le proprie sorelle “è la colonna sonora della preghiera di intercessione”. Ogni buon pastore - sempre citando papa Roncalli deve “seguire con lo sguardo del cuore tutti coloro che gli sono stati affidati”. Il buon pastore deve chiedere inoltre con insistenza “la fortezza di portare sul petto il peso che grava sulle sue spalle”. E ancora deve avere “la fermezza di par- [email protected] 27 Il fascino misterioso della Sacra Sindone Spoleto. X Edizione corso propedeutico di giornalismo “Walter Tobagi” per gli studenti iovedì 16 ottobre è stata presentata la decima edizione del Corso propedeutico di giornalismo “Walter Tobagi” con una conferenza a Palazzo comunale di Spoleto. Il corso, coordinato da Antonella Manni, è indirizzato agli studenti delle ultime classi delle scuole medie superiori. Quest’anno saranno coinvolte quattro classi dell’istituto di istruzione superiore “Sansi @ lare al cuore di ognuno sollevandolo, portandolo per mano e accompagnandolo”. Deve saper infine accompagnare ogni anima alla verità, anche rallentando il passo, perché “ogni anima ha la sua pienezza del tempo”. E con questo atteggiamento di gratitudine e di sguardo attento il Vescovo ha parlato al cuore di quanti si sono dati appuntamento a Limiti di Spello, “casa madre” di Jesus Caritas, per rendere grazie al Signore per il sì definitivo di un nuovo piccolo fratello. Perché ogni sì, ha continuato il Vescovo, “ma soprattutto il tuo sì, carissimo Giovanni Marco, è un salto in alto”; il nostro sì a Dio e ai fratelli “è l’espressione più alta della nostra libertà”. Ogni sì “è uno sguardo aperto, è mantenere grande l’apertura del cuore”. Infine sui consigli evangelici: i tre voti professati dai religiosi e le religiose sono “la povertà come libertà dalle cose, la castità come libertà dagli affetti e l’obbedienza come la libertà da te stesso nella fraternità in cui vivi”. La celebrazione è stata una grande festa che ha visto insieme, fra i primi, i genitori di fratel Giovanni Marco arrivati da ❖ BELFIORE - FOLIGNO Festival musicale e gastronomico multietnico Sta per aprire i battenti a Belfiore la prima edizione del Festival musicale e gastronomico multietnico promosso dall’associazione culturale “Belfioresi” insieme alla Caritas diocesana di Foligno, Casa dei popoli, Protemus e con il patrocinio del Comune di Foligno. Dalle ore 15 di domenica 19 ottobre, vicoli e piazzette del centro si trasformeranno in Stati con più di dodici stand, uno per paese e una geografia tutta da riscoprire. Due i biglietti d’ingresso, uno gratuito per girare tra i paesi e ascoltare i concerti, l’altro con coupon - degustazione per poter assaggiare le specialità da tutto il mondo. Guide turistiche d’eccezione, i ragazzi di Protemus che guideranno gli aspiranti viaggiatori tra i paesi con curiosità e aneddoti da ogni parte del mondo. In dotazione anche uno speciale vademecum in cui saranno raccolti i piatti protagonisti del Festival e le storie dei paesi partecipanti come le hanno raccontate i loro abitanti che ora vivono nella nostra città . ❖ SPOLETO Cicloturistica in Mountain bike sulla Spoleto - Norcia Domenica 19 ottobre si tiene “Su e Giù sulla vecchia ferrovia”, una pedalata non agonistica tra Spoleto e Sant’Anatolia di Narco, interamente sull’ex tracciato ferroviario Spoleto - Norcia. Una vera e propria “visita guidata”, con supporto medico fornito da Cisom, Croce rossa italiana, Croce Verde, Associazione Nazionale Carabinieri, tutte associazioni aderenti al progetto “SpoletoCittà Cardioprotetta”, assistenza meccanica, docce e ristoro offerto dalla Pro loco di Sant’Anatolia. Sarà una pedalata a velocità controllata che permetterà ai partecipanti di scegliere, lungo lo stesso percorso, tra solo andata (19 km) con rientro gratuito da Sant’Anatolia in pullman per persone e bici, oppure andata e ritorno, per un totale di 38 km. Il ritrovo è previsto a Villa Redenta dalle ore 7.30 alle 8.15 per le iscrizioni, mentre la partenza avverrà dal Barbarossa alle ore 9. ❖ TREVI VII Torneo nazionale dell’arco storico Marco Loponte Milano assieme a un nutrito numero di familiari, parenti e amici compresi alcuni presbiteri ambrosiani. Ugualmente sono giunte “delegazioni” dall’Irpinia e, oltre alle numerose famiglie di Limiti, c’erano i parrocchiani dell’unità pastorale San Giovanni XXIII (Borroni-Sterpete-Corvia), a cui si sono uniti diversi amici della Fraternità giunti da varie parti d’Italia. Non è fuori luogo ricordare qui che la chiesa dedicata alla Croce gloriosa a Limiti di Spello, è stata la prima progettata e costruita dall’architetto Franco Antonelli dopo il Concilio Vaticano II, tenendo presenti le nuove norme liturgiche appena emanate e l’idea di Chiesa dei papi Giovanni XXIII e Paolo VI. Oswaldo Curuchich jc Sono stati oltre duecento arcieri, provenienti da molte regioni italiane, a raggiungere Trevi per il settimo Torneo nazionale arco storico Città di Trevi, valido come prova di campionato nazionale Lam (Lega arcieri medievali), che si è svolto domenica 12 ottobre. Evento organizzato dall’Ente palio dei terzieri e dal Gruppo arcieri Trevi nell’ambito dell’Ottobre trevano. Accompagnati da circa 50 figuranti in costume, gli atleti, arrivati, oltre che dall’Umbria anche da varie regioni d’Italia, si sono sfidati a colpi di frecce nel centro storico cittadino. Nel pomeriggio della stessa giornata si è svolta anche la settima edizione del Campionato nazionale assoluto per città, con 35 partecipanti. Nel corso della manifestazione c’è stata la possibilità di assaggiare i prodotti tipici con “Gusta Trevi”. La giornata ha ospitato anche altri due momenti sportivi, un raduno mountain bike e il XV equiraduno Città di Trevi con circa 70 cavalieri. Insieme all’amministrazione comunale e all’Unicef è stata inoltre promossa l’iniziativa “Vacciniamoli tutti” dedicata ai bambini.
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