Dirigenti Scolastici - FLC CGIL Lombardia

Dirigenti Scolastici
NOTIZIARIO NAZIONALE
020/ 2014 – 08 Aprile 2014
REDAZIONE : R. Ciuffreda - Coordinamento Nazionale STRUTTURA COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC
IN PRIMO PIANO
01. Decreto antipedofilia: è allarme tra i dirigenti scolastici
e nelle segreterie prive, come sempre, di indicazioni da
parte del MIUR
02. Decreto antipedofilia: il MIUR si impegna a fornire
indicazioni ai dirigenti scolastici ed alle scuole
DIRIGENTI SCOLASTICI
03. Formazione ds neo-assunti 2013: ulteriori indicazioni
PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA
04. Finanziamenti alle scuole: in arrivo i fondi del primo
semestre 2014
NORME : SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA
05. CONSIGLIO DI STATO: legittima l’abolizione dei
certificati di riammissione a scuola - dirittoscolastico.it
06. Obblighi in materia di sicurezza degli allievi degli
istituti scolastici : risposta interpello del Ministero del
Lavoro
07. Responsabilità penale degli studenti e sugli obblighi di
denuncia da parte delle istituzioni scolastiche.
PENSIONI E FONDI
08. Elezioni del Fondo Espero: il 28, 29 e 30 aprile 2014
sostieni i candidati della FLC CGIL
PERSONALE : MOBILITA’ ED UTILIZZAZIONI
09. Mobilità scuola 2014/2015: il MIUR rettifica la proroga
per il personale ATA, le domande entro il 14 aprile
10. Mobilità sui posti di sostegno della scuola secondaria
di secondo grado per il 2014-2015
11. Immissioni in ruolo ATA: sollecitata una soluzione per
mobilità professionale e ruoli DSGA
ISTRUZIONE ADULTI - CPIA
12. Istruzione degli adulti: i CPIA ancora in alto mare
SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
13. Alunni stranieri a scuola: linee guida ed il rapporto
ANNUALE
14. Il Tar della Lombardia boccia il buono scuola voluto
dalla Regione a favore delle scuole paritarie
SCUOLA : NAVIGANDO IN RETE
15. La “ Ri-Creazione” di Luigi Berlinguer di Dario Missaglia
ALLEGATI



decreto legislativo 39 del 4 marzo 2014 attuazione direttiva 2011 92 ue lotta
contro l abuso e lo sfruttamento dei minori
2014 04 04 ministero giustizia nota chiarimento 1 art 2 dl.vo 39antipedofilia
2014 04 04 ministero giustizia nota chiarimento 2 art 2 dl.vo 39antipedofilia
TEMPI

dichiarazione sostitutiva di certificazioni assenza condanne art 25 bis dlgs 39 14


nota MIUR 11 novembre 2013 prot. n. 12016 formazione dirigenti scolastici neo assunti


nota 1 aprile 2014 prot. n. 3149 formazione ds neo immessi ulteriori
precisazioni
Consiglio di Stato – Sentenza n. 1276 del 14 marzo 2014 CERTIFICATO
CONVALESCENZA ALUNNI
INTERPELLO MINLAVORO SU SICUREZZA ALUNNI A SCUOLA
Documento provincia autonoma di Trento su bullismo ed obbligo di denuncia

volantino flc cgil elezioni fondo espero 28 29 e 30 aprile 2014

lista flc cgil per elezioni fondo espero 28 29 e 30 aprile 2014

sequenza contrattuale ccni mobilita personale docente educativo e ata a s
2014 2015 del 7 aprile 2014
Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
RAPPORTO Alunni con cittadinanza non italiana 2012-2013 comunicato stampa
MIUR
RAPPORTO Alunni con cittadinanza non italiana 2012-2013 MIUR-ISMU
BUONO SCUOLA COMUNICATO FLC REGIONALE LOMBARDIA
SENTENZA BUONO SCUOLA COMUNICATO FLC MILANO
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Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti
uguali fra disuguali.
DON LORENZO MILANI priore di Barbiana
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IN PRIMO PIANO
01. Decreto antipedofilia: è allarme tra i dirigenti scolastici e nelle
segreterie prive, come sempre, di indicazioni da parte del MIUR
Per l’ennesima volta l’applicazione
alla scuola di una norma generale
avviene senza nessuna indicazione
da parte del MIUR. La FLC ha
chiesto un incontro urgente.
Il Decreto Legislativo 39 del 4 marzo 2014, emanato in attuazione della direttiva
2011/93/UE contro la pedofilia, contiene una serie di modifiche alle norme esistenti, al fine
di inasprire la lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia
minorile.
In particolare, l’art. 2 del decreto, in vigore dal 6 aprile 2014, ha integrato il Testo Unico
in materia di casellario giudiziale, dpr 313/2002, prevedendo che, prima di stipulare un
contratto di lavoro che comporti contatti diretti e regolari con minori, il datore di lavoro debba
richiedere il certificato del casellario giudiziale della persona da assumere, al fine di verificare
l’inesistenza di condanne per i reati previsti dagli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600quinquies e 609-undecies del codice penale o l’inesistenza dell’interdizione all'esercizio di
attività che comportino contatti diretti e regolari con minori.
Nei giorni scorsi, l’imminente entrata in vigore del Decreto ha fatto registrare sulla stampa
alcune interpretazioni del testo della legge - tra l’altro per lo più infondate - che hanno messo
in fibrillazione le segreterie delle scuole e i dirigenti scolastici, preoccupati delle salatissime
multe e delle sanzioni che - al dire di alcuni informatissimi cronisti - si sarebbero abbattute
sulle scuole per l’impossibilità di sostenere il costo delle centinaia di certificati necessari per
tutto il personale in servizio.
Finalmente sabato 4 aprile due note dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia hanno
chiarito gli adempimenti a carico dei datori di lavoro pubblici e privati a partire dal 6 aprile
2014.
Innanzitutto la prima nota ha precisato che l’obbligo non riguarda i contratti in essere ma solo
quelli che saranno instaurati a partire dalla data di entrata in vigore della legge, (quindi nelle
scuole riguarda nell’immediato i contratti che saranno stipulati a partire dal 6 aprile 2014 con i
supplenti temporanei e gli esperti esterni).
La seconda nota ha poi precisato che, nelle more della produzione del certificato da parte del
casellario, il rapporto di lavoro nella pubblica amministrazione può essere instaurato mediante
l’acquisizione di una dichiarazione del lavoratore sostitutiva di certificazione, circa l’assenza a
suo carico di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600
quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero dell'irrogazione di sanzioni interdittive
all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori.
In attesa delle necessarie indicazioni da parte del MIUR sulle modalità di applicazione
della norma ai rapporti di lavoro instaurati nella scuola, dove i contatti con i minori sono diretti
e continui da parte di tutto il personale docente e non, le note offrono dunque una prima
indicazione per gestire la fase di avvio che si preannuncia complessa e delicata.
E’ perciò necessario che il MIUR convochi le organizzazioni sindacali, come richiesto
dalla FLC, fornisca al più presto alle scuole indicazioni puntuali circa le tipologie di
contratto per le quali il certificato va richiesto e le modalità di acquisizione e metta a
punto, concordandola con il Ministero della Giustizia, una procedura che semplifichi tale
adempimento, evitando che si trasformi, visto il consistente numero di contratti che le scuole
stipulano ogni mese, in una delle tante molestie burocratiche che stanno paralizzando il
lavoro delle scuole.
ALLEGATI

decreto legislativo 39 del 4 marzo 2014 attuazione direttiva 2011 92 ue lotta
contro l abuso e lo sfruttamento dei minori


2014 04 04 ministero giustizia nota chiarimento 1 art 2 dl.vo 39antipedofilia
2014 04 04 ministero giustizia nota chiarimento 2 art 2 dl.vo 39antipedofilia
TEMPI

dichiarazione sostitutiva di certificazioni assenza condanne art 25 bis dlgs 39 14
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02. Decreto antipedofilia: il MIUR si impegna a fornire indicazioni ai
dirigenti scolastici ed alle scuole
Nell’incontro al MIUR previsto per
domani 9 aprile 2014 chiederemo
che si sollevino le scuole da dubbi
interpretativi e appesantimenti
burocratici.
Avevamo richiesto al MIUR di dare una pronta risposta all’allarme prodotto fra i dirigenti
scolastici e nelle scuole dalla diffusione nei giorni scorsi della notizia dell’entrata in vigore dal 6
aprile del Decreto Legislativo 39 del 4 marzo 2014.
Oggi 8 aprile il MIUR, con una nota del Capo Dipartimento per l’Istruzione, assume l’impegno
di fornire tempestivamente “ulteriori idonee indicazioni” al fine di “agevolare e
semplificare le modalità di attuazione” della norma.
È quanto andava fatto fin dalla data della pubblicazione del Decreto Legislativo in Gazzetta
Ufficiale, non dopo l’entrata in vigore.
Il ripetersi di emergenze causate dall’applicazione di norme che entrano in vigore senza una
adeguata informazione e formazione e senza la predisposizione degli strumenti attuativi
necessari, mette in difficoltà le scuole. Quando poi alla mancata o errata applicazione delle
norme vengono collegate anche sanzioni amministrative a carico dei responsabili degli uffici, si
producono un livello di esposizione inaccettabile e forti sentimenti di contrapposizione.
Domani nell’incontro al MIUR insisteremo perché sia ripreso il lavoro del tavolo tecnico sulla
semplificazione amministrativa che si è dimostrato utile perché solo attraverso un
confronto continuo fra l’amministrazione e dirigenti e direttori è possibile ridurre le difficoltà
che le scuole affrontano nell’applicazione delle innovazioni.
Chiederemo al MIUR maggior rispetto per i dirigenti scolastici e le segreterie che devono
adempiere alla loro funzione istituzionale e non possono essere continuamente chiamati a
rispondere di ritardi e omissioni di altri soggetti.
ALLEGATI

nota 8 aprile 2014 lotta contro l abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori
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DIRIGENTI SCOLASTICI
03. Formazione ds neo-assunti 2013: ulteriori indicazioni
Resteranno
in
servizio
fino alla conclusione delle
nuove procedure concorsuali
Il MIUR aveva già pubblicato in merito la nota MIUR 11 novembre 2013 prot. n. 12016
formazione dirigenti scolastici neo assunti con le istruzioni.
Con nota 1 aprile 2014 prot. n. 3149 il il Miur ha fornito ulteriori istruzioni circa il percorso
di formazione e tirocinio dei dirigenti scolastici neo-assunti.
La piattaforma per le attività di formazione on line è accessibile dal 7 aprile 2014 .
Per i casi eccezionali di assenze giustificate e documentate dei partecipanti
l’USR di
competenza può valutare la possibilità di accettare come presenza ai corsi al fine del calcolo
della frequenza anche altre iniziative formative fermo restando che tale iniziativa:
a) sia organizzata/riconosciuta dallo stesso USR;
b) sia riferibile alle competenze ed alle necessità del ruolo professionale dei dirigenti scolastici.
ALLEGATI
 nota MIUR 11 novembre 2013 prot. n. 12016 formazione dirigenti scolastici neo assunti
 nota 1 aprile 2014 prot. n. 3149 formazione ds neo immessi ulteriori
precisazioni
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PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA
04. Finanziamenti alle scuole: in arrivo i fondi del primo semestre 2014
Dopo la denuncia della FLC
sull’emergenza finanziaria delle
scuole arrivano le prime
risposte del Miur su supplenze,
funzionamento, formazione,
compensi accessori.
La FLC è intervenuta presso il Miur per denunciare lo stato di sofferenza finanziaria in cui
versano le scuole a causa del ritardato invio dei fondi relativi all’esercizio finanziario 2014.
Queste le principali ragioni del deficit di finanziamento:

mancato accreditamento dei fondi per il funzionamento didattico e amministrativo del
2014

mancata riassegnazione dell’economie giacenti a fine 2013 così come dei 4/12 del
MOF di competenza 2013 (settembre/dicembre)

insufficienza fondi per il pagamento delle supplenze
La direzione generale per il Bilancio e la Politica finanziaria ci ha fatto sapere che sono in corso
di predisposizione i pagamenti del primo trimestre 2014 a favore delle istituzioni scolastiche
per funzionamento, supplenze brevi e compensi accessori.
Funzionamento didattico e amministrativo 2014
€ 856,76 milioni a favore delle 8266 Istituzioni Scolastiche, tramite l’emissione di oltre
16.260 ordini di pagamento e di oltre 29.000 versamenti sui Punti Ordinanti di Spesa come
sotto riportato:

Spese di Pulizie mesi di gennaio/marzo compresa integrazione del DL 16/2014
€ 105.619.529,55 per un totale di 3547 scuole

Integrazione art . 748 legge stabilità € 34.600.000,00 per un totale di 3547 scuole

Spese di pulizie per scuole di Palermo
€ 13.291.181,01 per un totale di 123 scuole

Spese per contratti collaborazione continuativa
€ 11.735.163,96 per un totale di 310 scuole
da
gennaio

Spese di funzionamento amministrativo-didattico
€ 74.235.022,28 per un totale di 8732 scuole
da
gennaio

Saldo Progetti speciali 2013
mesi
di
gennaio-
agosto
2014
ad
agosto
2014
ad
agosto
2014
€ 656.000,00
Cedolino Unico

Compensi accessori periodo gennaio–agosto 2014 MOF € 234.832.678,10 (Fis e ore
eccedenti) per 8766 scuole

Acconto compensi commissioni esami stato 2014 € 85.668.000,00 per 2907 scuole

Quota per esami libera professione 2013
€ 683.272,32 per 134 scuole
Supplenze


Quota base € 147.563.646,93
Integrazione supplenze al 15 dicembre 2013 € 86.740. 438,28

Seconda Integrazione supplenze settembre-dicembre 2013 € 33.513.884,83

Prima integrazione supplenze gennaio–febbraio 2014 € 28.959. 003,46
per un totale di € 296.776.973,50, mentre è in corso l’erogazione di un ulteriore
approvvigionamento per i contratti di supplenze rilevati al 31 marzo 2014.
Inoltre a breve saranno accreditate le risorse aggiuntive per l’autonomia scolastica (legge
440/97) secondo la ripartizione del DM 821 /2013. Queste risorse serviranno per pagare le
prestazioni aggiuntive legate all’attuazione del POF, Formazione, Alternanza scuola lavoro ed
altro.
E’ indubbia l’utilità di queste informazioni fornite dal Miur, anche se resta un problema di fondo
da superare che per noi è una questione squisitamente politica: dotare le scuole autonome
di provviste finanziarie certe, rendere coerenti le procedure di accreditamento con i
tempi di vita della scuola e con la prestazione lavorativa di docenti e Ata. Ad esempio
è vergognoso che i centri ministeriali, per controlli spesso inutili, ritardino per oltre un anno il
pagamento delle prestazioni rese da docenti e Ata, come nel caso della registrazione del
contratto integrativo sui progetti per le aree a rischio e a forte processo immigratorio (ex art. 9
del Ccnl) relativo all’a.s. 2012/2013 avvenuta, dopo estenuanti solleciti da parte della FLC, solo
pochi giorni fa.
Per la FLC rivendicare risorse certe, trasparenza e semplicità delle procedure, controlli efficaci
è questione politica coerente con il nostro impegno a difesa della scuola pubblica e
della dignità del lavoro di docenti, dirigenti e Ata.
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NORME : SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA
05. CONSIGLIO DI STATO: legittima l’abolizione dei certificati di
riammissione a scuola - dirittoscolastico.it
le malattie infettive sono spesso
contagiose in fase di incubazione,
ma raramente quando il soggetto è
convalescente
“E’ da ritenersi legittima l’abolizione dei certificati di riammissione a scuola, dopo i cinque
giorni d’assenza, e di non contagiosità per la riammissione al lavoro degli alimentaristi, dopo
l’assenza per malattia oltre i cinque giorni.
La scelta, oltre ad essere coperta da fonte legislativa, si palesa, altresì, perfettamente in linea
con le osservazione del Gruppo di lavoro ministeriale, nel cui ambito è emersa la scarsa utilità
delle predette certificazioni, sull’assunto che “le malattie infettive sono spesso contagiose in
fase di incubazione, ma raramente quando il soggetto è convalescente”.”
ALLEGATI
 Consiglio di Stato – Sentenza n. 1276 del 14 marzo 2014 CERTIFICATO
CONVALESCENZA ALUNNI
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06. Obblighi in materia di sicurezza degli allievi degli istituti scolastici :
risposta interpello del Ministero del Lavoro
Gli alunni come i lavoratori per la
sicurezza a scuola: solo i periodi in
cui gli studenti sono effettivamente
applicati a strumentazioni, quali
attrezzature
di
lavoro
o
videoterminali,
oppure
utilizzino
agenti chimici, fisici o biologici nei
laboratori
Con Interpello del 27.03.2014, n. 1, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha fornito
risposta al quesito sugli obblighi degli allievi degli istituti di istruzione ed universitari
precisando che il D.Lgs. n. 81/2008 equiparati ai lavoratori solo nei casi e per il tempo in cui si
faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici,
comprese le attrezzature munite di videoterminali.
Secondo il Ministero l'art. 2 del D.Lgs. n. 81/2008 prevede che è equiparato al lavoratore:
"l'allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione
professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti
chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali
limitatamente ai periodi in cui l'allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai
laboratori in questione [...]".
Ma manca il decreto attuativo del art. 3, comma 2, del D.Lgs. n. 81/2008 per cui
l'equiparazione dell'alunno al lavoratore rientra al momento nella previsione del decreto
ministeriale 29 settembre 1998, n. 382, «Regolamento recante norme per l'individuazione
delle particolari esigenze degli istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado» che
all'art. 1, comma 2, espressamente prevede:
"sono equiparati ai lavoratori, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto
legislativo n. 626, gli allievi delle istituzioni scolastiche ed educative nelle quali i programmi e
le attività' di insegnamento prevedano espressamente la frequenza e l'uso di laboratori
appositamente attrezzati, con possibile esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici, l'uso di
macchine, apparecchi e strumenti di lavoro in genere ivi comprese le apparecchiature fornite di
videoterminali. L'equiparazione opera nei periodi in cui gli allievi siano effettivamente applicati
alle strumentazioni o ai laboratori in questione. I predetti allievi non sono comunque
computati, ai sensi del decreto legislativo n. 626, ai fini della determinazione del numero dei
lavoratori dal quale il medesimo decreto fa discendere particolari obblighi. In tali ipotesi le
attività svolte nei laboratori o comunque nelle strutture di cui sopra hanno istituzionalmente
carattere dimostrativo didattico.”
ALLEGATI
 INTERPELLO MINLAVORO SU SICUREZZA ALUNNI A SCUOLA
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07. Responsabilità penale degli studenti e sugli obblighi di denuncia da
parte delle istituzioni scolastiche.
La Provincia autonoma di Trento ha
pubblicato un documento con lo scopo
di approfondire e dare indicazioni in
materia di responsabilità penale degli
studenti e sugli obblighi di denuncia da
parte delle istituzioni scolastiche.
Gli atti di bullismo a scuola non hanno conseguenze soltanto per gli attori direttamente
coinvolgi, gli alunni, ma possono avere risvolti anche per l'amministrazione e i docenti.
L'ordinamento italiano pone in campo a coloro che rivestono la qualità di pubblico ufficiale e di
incaricato di pubblico servizio (art. 362 e 358 del codice penale) l'obbligo, a fronte di reati
perseguibili d'ufficio, di denunciare la notizia di reato all'Autorità giudiziaria o ad altra Autorità
che, come il comando dei Carabinieri o la Questura, ha l'obbligo di riferire a quella.
ALLEGATI
 Documento provincia autonoma di Trento su bullismo ed obbligo di denuncia
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PENSIONI E FONDI
08. Elezioni del Fondo Espero: il 28, 29 e 30 aprile 2014 sostieni i
candidati della FLC CGIL
Le votazioni si svolgeranno con
modalità online.
Per il nostro
sindacato un'altra occasione per
rappresentare
i
diritti
delle
lavoratrici e dei lavoratori.
Il 28, 29 e 30 aprile 2014 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo dell’assemblea dei
delegati del Fondo Espero.
Scarica il volantino e la lista con i nostri candidati.
È una occasione di partecipazione democratica che vede gli iscritti al Fondo Espero
espletare il loro ruolo di soci: scegliere i propri rappresentanti all’interno di un organismo
paritetico, l’assemblea appunto, composta da 30 componenti eletti dalle lavoratrici e dai
lavoratori e da 30 componenti di nomina datoriale.
La FLC CGIL considera la previdenza pubblica il pilastro fondamentale dello stato
sociale, ma è in campo anche nel difendere i diritti dei lavoratori sul versante della
previdenza complementare, consapevole che l’attuale sistema della previdenza pubblica, col
calcolo contributivo, non sia in grado nel futuro di assicurare un assegno pensionistico
adeguato per una vecchiaia dignitosa.
La FLC CGIL garantisce una lista di candidati e candidate che hanno lavorato come
referenti di Espero dimostrando competenza, responsabilità e professionalità. È una lista in cui
sono presenti tutte le figure: dai precari ai dirigenti scolastici. È una lista paritetica anche nel
genere, essendo composta da 31 donne e 29 uomini.
Votare per la lista della FLC CGIL significa scegliere un programma in difesa dei diritti che
si devono e si possono rivendicare, perché la previdenza complementare non ha scopo di
lucro e quindi ha costi di gestione contenuti.
Poiché la modalità di voto sarà online, le nostre sedi sindacali sono a disposizione per le
informazioni del caso. Ricordiamo che è già disponibile il certificato elettorale (vedi correlati).
È importante votare per far sentire la propria voce nel Fondo Espero, è importante votare
la lista FLC CGIL, contrassegnata dal numero 1, per avere la garanzia di essere rappresentati
e tutelati.
ALLEGATI

volantino flc cgil elezioni fondo espero 28 29 e 30 aprile 2014

lista flc cgil per elezioni fondo espero 28 29 e 30 aprile 2014
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PERSONALE : MOBILITA’ ED UTILIZZAZIONI
09. Mobilità scuola 2014/2015: il MIUR rettifica la proroga per il
personale ATA, le domande entro il 14 aprile
Chi non ha ancora presentato
domanda può farlo entro le
ore 18.00 di lunedì prossimo.
Il Ministero dell'Istruzione nella giornata di ieri aveva comunicato a tutti i sindacati la proroga
della presentazione delle domande di mobilità per il personale ATA al 16 aprile.
Oggi, 8 aprile, una nuova comunicazione rettifica la precedente, anticipando al 14 aprile la
scadenza.
La modifica evita di dover ripresentare la dichiarazione dei servizi da parte di chi ha già
inoltrato la domanda per aggiungere la validità del mese di aprile.
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10. Mobilità sui posti di sostegno della scuola secondaria di secondo
grado per il 2014-2015
Integrato il Ccni sottoscritto il
26 febbraio 2014
Al Miur è stata sottoscritta la sequenza al Ccni sulla mobilità del personale della scuola del
26 febbraio 2014, come prevedeva l’art. 1 punto 5 dello stesso, per modificare l’art. 30
riguardante la mobilità dei docenti sui posti di sostegno (DOS) della scuola secondaria di
secondo grado, vista la legge 128 /2013, art. 15 comma 3 bis che ha unificato le 4 aree
(dal 2016-2017 ai fini del reclutamento) e vista la CM n. 34 del 1 aprile 2014 sugli organici
che, invece, le ha unificate da subito ai fini della mobilità del personale. Particolarmente
importante l’ultimo comma del nuovo art. 30 in cui, oltre a ribadire l’accantonamento del 50%
dei posti (+ posto dispari) di ciascuna area prima dell’unificazione delle stesse ai fini della
mobilità, quelli che residuano al termine della stessa dovranno essere di nuovo ripartiti per
aree ed in proporzione alla consistenza organica iniziale per le operazioni successive (ivi
comprese le nuove assunzioni sia a tempo indeterminato che determinato).
ALLEGATI
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sequenza contrattuale ccni mobilita personale docente educativo e ata a s
2014 2015 del 7 aprile 2014
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11. Immissioni in ruolo ATA: sollecitata una soluzione per mobilità
professionale e ruoli DSGA
Rinviata, su nostra richiesta, la
presentazione delle domande per
la mobilità anche per i ritardi
nelle operazioni di assunzione.
La mobilità del personale ATA è stata prorogata al 14 aprile 2014. Dal momento che si
stanno svolgendo con tempi diversificati le operazioni d'immissione in ruolo e in vista
dell'imminente scadenza della mobilità che era stata prevista per il 9 aprile, siamo
intervenuti presso il Ministero per posticipare il termine di presentazione delle domande.
In ogni caso, l'art. 2 comma 4 del CCNI a.s. 2014/2015 già prevedeva che i destinatari di
nomina a tempo indeterminato, successivamente al termine di presentazione delle domande di
mobilità, fossero riammessi nei termini entro 5 giorni dalla nomina. La domanda, in questa
ipotesi, era da presentare in formato cartaceo all'UST di nomina.
Stiamo continuando intanto a fare pressione sul MIUR per avere delle risposte definitive su
mobilità professionale e immissioni DSGA, ma la situazione sembra molto complessa e sta
rimandando a ulteriori approfondimenti col MEF.
Le immissioni dalla graduatoria per la mobilità professionale non impatterebbero col
contingente 2013/2014, in quanto già autorizzate per l’a.s. 2010/2011.
Siamo in attesa di rettifica da parte del MIUR sulla distribuzione del contingente per i
DSGA, in modo da attribuire tutti i posti liberi, nel limite del numero dei posti autorizzati.
La partita immissioni in ruolo, dunque, per noi non è ancora chiusa e batteremo tutte le
strade possibili per utilizzare tutto il contingente che è stato autorizzato.
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ISTRUZIONE ADULTI - CPIA
12. Istruzione degli adulti: i CPIA ancora in alto mare
Nel corso dell’incontro al Ministero
dell’Istruzione,
a
fronte
delle
nostre richieste, l’Amministrazione
ha dato alcuni chiarimenti e
manifestato disponibilità.
La FLC CGIL nell’incontro svolto al MIUR sulla circolare riguardante l’avvio del nuovo sistema
dell’Istruzione degli Adulti (CIPIA), ha espresso sulla proposta dell’Amministrazione un giudizio
molto articolato, teso a salvaguardare il ruolo che questo settore di scuola riveste nei contesti
più generali dell’Apprendimento Permanente.
A tal proposito abbiamo contestato la circolare là dove vincola l’iscrizione degli stranieri al
conseguimento del livello A1 della lingua italiana, ignorando come l’apprendimento della
lingua, quando essa è completamente sconosciuta, siano il presupposto per conseguire i diritti
di cittadinanza
Abbiamo sottolineato come l’operazione di avvio dei CPIA si stesse trasformando in una puro
assemblaggio dei centri territoriali e col taglio del 30% dell’orario nei corsi serali, senza alcun
rispetto per il lavoro della commissione sulle Linee Guida e per l’esperienza dei progetti
assistiti, di cui non c’è stato alcun rendiconto.
Oggi l’Amministrazione a fronte delle richieste della FLC CGIL ha fornito senz’altro alcuni
avanzamenti, ma rimane la mancanza di organicità insita in una operazione che si sta
rivelando affrettata.
Riteniamo positiva la salvaguardia dell’organico attuale anche nei corsi serali, ma
riteniamo che i nuovi modelli didattici avrebbero dovuto aver seguito dopo un corso di
formazione che rilanciasse le motivazioni dell’iscrizione ai corsi serali per coloro che a vario
titolo ne hanno bisogno.
L’Amministrazione si è impegnata ad aggiungere “di norma” accanto alla data del 31
maggio come termine delle iscrizioni al sistema dell’Istruzione degli Adulti, perché i tempi
debbono allargarsi per i cittadini che hanno bisogno di questo sistema di istruzione.
Rimane aperto il problema dell’organico del personale ATA che deve essere assegnato in
via esclusiva ai CPIA, per garantirne il regolare funzionamento.
La FLC CGIL e le altre Organizzazioni sindacali hanno chieste garanzia sulla reale autonomia
dei CPIA, quindi per ogni istituzione un codice, un dirigente e un DSGA.
L’Amministrazione ha garantito che potranno partire solo i CPIA che rispondono a questi
criteri. Rimane il tema del contenzioso tra Stato e Conferenza delle Regioni sul
dimensionamento, che impedisce di conoscere con esattezza il numero di autonomie da
destinare ai CPIA.
È necessario difendere nelle future contrattazioni regionali gli attuali organici dei CTP e
dei corsi serali per impedire la dispersione delle professionalità e soprattutto difendere la
centralità del sistema pubblico dell’Istruzione degli Adulti nella strategia dell’apprendimento
permanente.
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SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
13. Alunni stranieri a scuola: linee guida ed il rapporto ANNUALE
Il 19 febbraio 2014 il Miur ha
emanato le nuove “Linee guida per
l’accoglienza e l’integrazione degli
alunni stranieri”.
Linee guida
Il 19 febbraio 2014 il Miur ha emanato le nuove “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione
degli alunni stranieri”, in cui sono stati messi in evidenza alcuni temi:

l’importanza strategica dell’italiano lingua 2,

la necessità di un orientamento mirato anche alle famiglie,

il ruolo decisivo dei CPIA

e la formazione, per insegnati e dirigenti, sulle strategie d’integrazione.
RAPPORTO Alunni con cittadinanza non italiana 2012-2013
Un mese dopo il rapporto sugli Alunni con cittadinanza non italiana, la fotografia di
Miur e Ismu- Alla maturità il 7,4% prende più di 90 ai licei, boom di ragazze iscritte
alle superiori
Sempre più numerosi, ma anche più bravi a scuola. La fotografia scattata dal Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, in collaborazione con la Fondazione Ismu
(l’Istituto per lo Studio della Multietnicità), offre alcune conferme, ma anche nuovi spunti, sugli
“Alunni con cittadinanza non italiana”. L'indagine si riferisce a quelli che hanno frequentato
l'anno scolastico 2012/2013.
ALLEGATI
 Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
 RAPPORTO Alunni con cittadinanza non italiana 2012-2013 comunicato stampa
MIUR
 RAPPORTO Alunni con cittadinanza non italiana 2012-2013 MIUR-ISMU
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14. Il Tar della Lombardia boccia il buono scuola voluto dalla Regione a
favore delle scuole paritarie
Non c’è nulla che sia più
ingiusto quanto far parti
uguali fra disuguali.
Secondo il tribunale il buono scuola è
discriminante e pregiudizievole per gli
studenti che frequentano la scuola
pubblica. Un'importante vittoria per la
FLC.
DON LORENZO MILANI priore
di Barbiana
II Tar della Lombardia, con sentenza depositata lo scorso 2 aprile 2014, ha censurato il
sistema delle erogazioni economiche introdotto dalla regione Lombardia a favore degli studenti
frequentanti le scuole paritarie.
Per il tribunale tale sistema non ha una giustificazione ragionevole poichè comporta una
disparità di trattamento tra studenti che nella medesima situazione di bisogno economico
ricevono un diverso trattamento a seconda del tipo di scuola frequentato. Questa differenza di
trattamento, secondo i giudici," incide in modo pregiudizievole sugli studenti" che frequentano
la scuola pubblica.
E' questa un' importante vittoria fortemente voluta e sostenuta dalla FLC CGIL da sempre
impegnata nella battaglia a sostegno delle famiglie e degli studenti che frequentano la scuola
pubblica.
Di seguito il comunicato stampa della FLC di Milano e il comunicato della FLC Lombardia.
ALLEGATI


BUONO SCUOLA COMUNICATO FLC REGIONALE LOMBARDIA
SENTENZA BUONO SCUOLA COMUNICATO FLC MILANO
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SCUOLA : NAVIGANDO IN RETE
15. La “ Ri-Creazione” di Luigi Berlinguer di Dario Missaglia
Una lunga storia che è anche storia
di pensieri, di elaborazioni, di limiti e
ripartenze culturali di una certa
sinistra riformista che non rinuncia a
guardare il futuro.
Esce in questi giorni nelle librerie la nuova opera di Luigi Berlinguer “ RI-CREAZIONE ,una
scuola di qualità per tutti e per ciascuno”, Liguori Editore . Un’opera consigliata vivamente a
tutti coloro che hanno una qualche passione per la scuola e le difficili vicende che la
attraversano.
uigi Berlinguer, non è stato in questi ultimi anni un testimone silenzioso . Ha continuato a
scrivere articoli e saggi, ad intervenire a convegni e seminari, a promuovere la diffusione
dell’insegnamento della musica e delle scienze, a valorizzare esperienze e progetti delle scuole
attraverso la sua rivista on line “Educationduepuntozero”.
Se vogliamo, in questo denso volume ( dieci capitoli e un saggio conclusivo), c’è buona parte
di questa lunga memoria berlingueriana che aiuta il lettore a ricostruire i fili complessi di una
politica scolastica che dopo la generosa esperienza di Berlinguer ministro, ha vissuto l’illusione
neo liberista della signora Moratti, la sbiadita parentesi di Fioroni , la terribile demolizione ,
senza precedenti dal punto di vista dell’entità finanziaria, della gestione Gelmini-Tremonti ed
infine una sorta di “zona grigia” in attesa di quelle che saranno le politiche del Governo Renzi.
Una lunga storia che è anche storia di pensieri, di elaborazioni, di limiti e ripartenze culturali di
una certa sinistra riformista che non rinuncia a guardare il futuro.
Ma è proprio da qui che si dipana il carattere nuovo, provocatorio, del libro di Luigi Berlinguer.
Con toni mai fino ad ora utilizzati, Berlinguer afferma che è tempo di “scelte radicali” e per
evitare che ciò possa essere letto come un modo di dire, precisa che non è più il tempo delle
mezze misure; che è consapevole che una simile posizione potrà provocare qualche dubbio
ma oggi, a suo parere, non ci sono alternative a un approccio radicale al tema del
cambiamento ( dirà il lettore se solo della scuola).
Questa dichiarazione così esplicita non è ovviamente l’inizio di un approccio ribellistico o
“antisistema” che non appartiene alla storia e alla cultura di Luigi Berlinguer: è appunto il
segno di un nuovo approccio al tema del cambiamento che trova coerente sviluppo lungo i
capitoli del saggio.
C’è molta Europa in questa riflessione “radicale. Ed è finalmente una riflessione puntigliosa,
critica, politicamente forte e fuori dai facili schematismi pro o contro cui ci ha abituato certa
stampa ..
La tanto declamata “società della conoscenza”, se attesa e basta,scrive l’autore, diventa una
vuota mitologia. Se non c’è la politica, anche in Europa prevale la subalternità della conoscenza
alla economia, della società al mercato. Globalizzazione ed innovazione tecnologica, argomenta
Berlinguer, non cancellano ma pongono in termini nuovi il conflitto, la battaglia per la
realizzazione dei diritti della persona, in primo luogo del nuovo diritto alla conoscenza per tutta
la vita che deve segnare una cittadinanza europea democratica.
Ma intanto bisogna aggredire le contraddizioni più eclatanti. Una scuola “ di qualità per tutti e
per ciascuno”,non può permettersi di perdere per strada migliaia di giovani. Scrive Luigi
Berlinguer:” la dispersione non è un castigo di dio”. Ed ha ragione; la dispersione di può
sconfiggere sul territorio se , anche nelle difficili condizioni date, le scuole ( primarie e
secondarie) di un territorio fossero in grado di condividere un progetto in cui mettere in
comune, risorse, personale, idee, in un solidale intreccio con le istituzioni territoriali.
Insomma demolendo barriere fisiche, psicologiche e burocratiche ed anche disvelando,
finalmente, alcune illusioni sulle quali ci siamo troppo attardati..
E’ il caso della scuola media, della sua oramai evidente improponibilità come scuola
dell’orientamento. Una scuola che deve invece essere ricondotta a una scuola di base centrata
su chi apprende e non sulle discipline e un nuovo obbligo scolastico e formativo nel quadro di
una scuola superiore meno sfilacciata , più compatta, capace di intrecciare fortemente scuola e
lavoro. Una cultura, per essere chiari, per nulla adattiva alle spinte di certe posizioni, ma
capace di leggere il lavoro come tratto etico/culturale secondo un pensiero che va da
Montessori a Sennett.
Sono questi, in estrema sintesi, i riferimenti per una politica che voglia rilanciare un’autonomia
soffocata nella culla da tanti conservatorismi di diverso segno; una autonomia che resta come
leva ancora possibile per il cambiamento. Un cambiamento che per essere appunto radicale,
non può poggiare solo sulle buone politiche ( che servono eccome) ma soprattutto sullo
sviluppo di nuove forme di democrazia.
E qui ho trovato una intuizione ( in realtà ,a mio parere, non sviluppata adeguatamente
dall’autore) sulla necessità di passare da una democrazia rappresentativa a una democrazia
partecipativa.
La prima ( vedi ad esempio gli organi collegiali della scuola) si può forse superare con con clic
sulla tastiera; la seconda vive nei contesti concreti , è la Politica Attiva ,come la definiva
H.Arendt, intesa come “qualità delle relazioni umane”.
Su questo versante le scuole potrebbero tentare di realizzare esperienze di grande interesse.
Ed è proprio su questo terreno che si apre l’ultima provocazione radicale di Luigi Berlinguer. La
sua perorazione molto netta sulla “scuola che cambia dal basso” non può essere letta come la
nostalgia dei “cento fiori” o l’illusoria scorciatoia di chi sottovaluta il peso della politica.
Pensare questo significherebbe fare torto alla intelligenza, alla cultura e alla storia di Luigi
Berlinguer.
Il suo “rovesciamento” è operazione più profonda: è un invito a mettere fine all’ottica
illuministica che troppo spesso, soprattutto a sinistra, ha informato la elaborazione politica di
questi anni.
Occorre invece decidere di “provare a fare”, di sperimentare ( senza ambiguità ministeriali).
Non la vetrina dei progetti, di cui sono piene intere paginate di grigi Pof di istituto, ma la
documentazione di come si sono raggiunti o meno, determinati obiettivi enunciati.
E’ attraverso questa pratica che passa la strategia per affermare “l’eguaglianza forte” di cui
manchiamo oggi. E questo certo significa un investimento del tutto nuovo su chi lavora nelle
scuole. Un investimento di risorse, di cultura e di professionalità. Soprattutto un investimento
di ciò che in questi anni si è perso profondamente tra i lavoratori della scuola e chi la governa:
la fiducia. L a fiducia di un Paese verso la scuola, verso chi ci lavora e chi cresce lungo il
percorso formativo.
Una fiducia che potrebbe innescare una reazione di impegno e responsabilità. Un nuovo
desiderio di provare a cambiare. Non è possibile essere sempre più eguali nel diritto e sempre
più diseguali nella società. La vitalità democratica di un Paese passa attraverso il superamento
di questa contraddizione.
E qui davvero occorre una buona dose di “ri-creazione”. Un grazie a Luigi Berlinguer per
avercene offerto, con questo suo lavoro, una buona dose.
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