IT - LICEO MAZZINI

Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti
Sezione della Spezia – Ente Morale D.P.R. 5/11/1968 n°. 1377
IT
L’A.N.E.D. (Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi di Sterminio Nazisti) è una
associazione senza fini di lucro, eretta Ente morale con decreto del presidente della Repubblica
italiana il 5 novembre 1968
I suoi aderenti sono i sopravvissuti allo sterminio nazista, i familiari dei caduti nei Lager e quelli dei
sopravvissuti.
Secondo lo Statuto, gli scopi dell'ANED sono principalmente:
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Riunire in fraterna solidarietà i deportati italiani e i familiari dei caduti;
Avviare a concreta realizzazione il testamento ideale dei caduti; (Libertà e solidarietà
internazionale)
Valorizzare in campo nazionale e internazionale il grande contributo dei deportati alla
causa della resistenza e affermare gli ideali perenni di libertà, di giustizia e di pace.
L'associazione inoltre "considera suo dovere far conoscere la storia della deportazione
soprattutto ai giovani, ai quali è affidata la difesa della libertà e della democrazia".
Per quanto riguarda l’Italia la deportazione e l’internamento riguarda circa 40 000 oppositori
politici, 8 000 ebrei e 600 000 IMI, ossia militari italiani internati in Campi di lavoro coatto perché
non aderirono alla Repubblica Sociale costituitasi dopo l’8 settembre 1943 e non furono
riconosciuti come prigionieri di guerra.
In Italia decine erano i Campi di concentramento, di confino, di smistamento ed anche un Campo di
sterminio con forno crematorio: la Risiera di San Sabba, campo prevalentemente di transito per gli
ebrei, di sterminio per i politici (da 3000 a 5000 i morti nella Risiera, ma le cifre rimangono incerte).
La città della Spezia e la sua provincia è una delle più colpite dalla persecuzione nazi-fascista.
Tanti i morti nelle formazioni partigiane, ma anche molti i morti Caduti nei Campi di sterminio
nazisti ed i deportati per delazione o rappresaglia in città e nei paesi della provincia.
I primi a soccombere, causa le leggi “razziali”, meglio definirle razziste, sono i pochi concittadini di
religione ebraica rimasti in città o nei paesi limitrofi. Tra questi non possiamo dimenticare la
famiglia Revere con la piccola Adriana, di nove anni, selezionata per la camera a gas con la mamma
il giorno stesso dell’arrivo ad Auschwitz il 26 febbraio 1944.
Anche le fabbriche spezzine hanno avuto le loro vittime nei Campi nazisti. Gli scioperi generali
effettuati alla Spezia durante l’occupazione nazista riescono in pieno ai primi di marzo del 1944.
Tutte le grandi e piccole fabbriche rimangono ferme, gli operai incrociano le braccia: si tratta di un
vero e proprio sciopero insurrezionale contro la guerra. I Comandi nazi-fascisti, il giorno stesso,
operano subito degli arresti, nelle abitazioni dei sindacalisti e dirigenti della classe operaia e nelle
fabbriche stesse, all’O.T.O. Melara, al Cantiere navale del Muggiano, allo Jutificio Montecatini,
comprese le donne; solo due deportati sopravvivono al Lager
Altri arresti e deportazioni avvengono nell’estate, principalmente su segnalazione e delazione, fino
ai rastrellamenti più numerosi operati nel settembre e nel novembre del 1944.
Il più feroce è quello del 21 e 22 novembre nel quartiere di Migliarina, dove vengono arrestati
centinaia di concittadini. Per questo rastrellamento i nazi-fascisti estendono gli arresti alla categoria
dei commercianti, artigiani, operai ma anche liberi professionisti, come medici, avvocati, insegnanti,
pubblici funzionari e religiosi.
La deportazione spezzina è soprattutto politica, ai deportati politici veniva assegnato il triangolo
rosso che li identificava come pericolosa categoria da sterminare.
A.N.E.D. Sezione della Spezia- c/o Istituto Istruzione Superiore “Capellini -Sauro”
Viale Italia, 88 – 19124 La Spezia
tel. 0187 513615 - Cell 333 3001571 – e-mail: [email protected]
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Tra i “triangoli rossi” ricordiamo Franco Cetrelli. Ha 14 anni quando viene arrestato su denuncia il
19 settembre 1944 con il suo datore di lavoro, il fotografo di Migliarina, e deportato. Il ragazzo
sarà fucilato a Mauthausen il 22 aprile 1945 per rappresaglia in seguito ad un fallito tentativo di
sommossa nel Campo, al quale era estraneo.
Nel Campo di Mauthausen e nei suoi tremendi sottocampi di Gusen, Melk, Ebensee, Hartheim
hanno tragicamente perso la vita la maggior parte degli Spezzini deportati: Mauthausen viene
raggiunto e liberato dagli Americani il 5 maggio 1945.
Dall’ elenco aggiornato delle persone deportate nei Campi nazisti registrate dalla sezione ANED
della Spezia risultano 585 deportati di cui 234 deceduti, cifre purtroppo approssimate per difetto.
Non possiamo dimenticare che prima di essere deportati in Campi di concentramento, e poi di
sterminio, gli Spezzini hanno subito orribili sevizie e torture fisiche e psicologiche nella Caserma
del XXI Reggimento fanteria, trasformata dai fascisti in prigione e appunto luogo di tortura. Oggi il
luogo ospita il complesso scolastico denominato “2 giugno”, vero e proprio campus per studenti di
ogni grado scolastico ormai da più generazioni. Significativamente oggi è un luogo dove i giovani si
preparano a diventare cittadini consapevoli e dove imparano a non dimenticare la storia passata:
il “Sacrario della Libertà” e il “Monumento ai Caduti nei Campi di Sterminio Nazisti” presenti
nell’area del “2 giugno” costituiscono un monito a non dimenticare il prezzo pagato per la Libertà
di tutti.
Prof.ssa Doriana FERRATO
(Presidente ANED sezione La Spezia)
Figlia di Lauro arrestato nel rastrellamento di Migliarina il 21 novembre 1944,
imprigionato nella caserma XXI Fanteria,
trasferito al carcere di Marassi-Genova,
quindi al carcere San Vittore-Milano,
infine al Campo di concentramento di Bolzano (matr. 9035 E)
Lauro Ferrato fa parte di quel gruppo di deportati caricati sul treno diretto a Mauthausen,
rientrato al campo di Gries-Bolzano a causa del bombardamento alleato della ferrovia, quindi
sopravvissuto per tale circostanza “fortunata”.
A.N.E.D. Sezione della Spezia- c/o Istituto Superiore “Capellini-Sauro”
Viale Italia, 88 – 19124 La Spezia
tel. 0187 513615 - Cell 333 3001571 – e-mail: [email protected]
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