Anno XV, Numero 1, Settembre 2014 In Questo umero 2 TANTE INIZIATIVE IN CANTIERE Parte un nuovo anno sociale Un rinnovato entusiasmo per sostenere la CISV Cari amiche, amici e soci CISV, a guardarci bene intorno con gli occhi aperti sul mondo - come siamo abituati a fare non è stata una bella estate. E non solo dal punto di vista meteorologico qui nel Nord Italia Abbiamo visto e continuiamo a vedere guerre alle porte di casa nostra e 3 CONVEGNO A molto vicine anche ai paesi dove lavoriamo. TORINO: PER UNA Dalla insensata e cruenta guerra tra Israele e Hamas dove le vittime principali sono CUSTODIA sempre civili, donne e bambini, alla nostra RESPONSABILE Europa dell’Est, con il conflitto – anche lì in Dall’arroganza del gran parte “civile” – in Ucraina, dall’avanzata del califfato islamico in Siria dominio all’umiltà ed Iraq con le sue esecuzioni mediatiche alcosmica la vicina Libia che vive sempre più nel caos di bande e fazioni. E le vittime di questi conflitti sono anche i reporter uccisi, come il 4 GUATEMALA: giovane italiano a Gaza, le cooperanti rapiPOPOLO vs MONSANTO te in Siria insieme a Padre Dall’Oglio, e le migliaia di migranti che prendono il mare in Cronaca di una Mediterraneo spinti dalla disperazione e che sempre più spesso perdono la vita sulle mobilitazione di carrette del mare. La violenza, le armi, le successo uccisioni, come anche quella delle tre suore uccise nel nostro Burundi, sembrano anche oggi come nel Medioevo i mezzi scelti per 5 GUINEA: risolvere dispute e conflitti di identità etnica o religiosa, di potere o economici tra gli esNON SOLO EBOLA seri umani. La ginnastica perfetta dalla partecipazione Un bellissimo Paese, una malattia inumana 6 SENEGAL: MICROFINANZA Il meritato successo di 20 anni di lavoro 7 SEMINARE IL FUTURO Campo Base CISV, Albugnano d’Asti, 12 ottobre 2014 Cisv’Informa trovate un piccolo racconto di questo percorso (Pag 6); - pochi giorni fa abbiamo saputo che un progetto europeo triennale di Educazione alla Mondialità sui temi del cibo in cui CISV è partner è stato approvato, e ci darà l’opportunità di lavorare in Piemonte e in Veneto, con la fondazione Progetto Mondo, per 3 anni sui temi della sovranità alimentare. In mezzo a questi scenari, iniziamo un nuovo anno sociale della nostra CISV, un anno importante per tanti motivi. - è l’anno in cui ripartono tutte le politiche europee dei prossimi 6 anni, con la nuova Commissione, e Parlamento e nuove linee guida per i finanziamenti, con molti cambiamenti anche nel modo di fare cooperazione della nostra UE che bisogna seguire costruendo la nostra progettualità; - è per noi l’anno in cui si svilupperà operativamente il percorso della Fondazione ProgettoMondo con i tre nostri compagni di viaggio MLAL, ADP e CVCS, con cui cominciamo a lavorare concretamente insieme per i nuovi progetti in Italia/Europa e nei paesi di Africa e America Latina; è un percorso appassionante e difficile, ma necessario per innovare il nostro ruolo e E per finire con i flash negativi di questo lavoro, per dargli sostenibilità, e che ha film, l’Africa Occidentale sta vivendo in grandi potenzialità nel mondo della coomezzo all’incubo del virus Ebola, anche perazione e delle Ong italiane; questo figlio di povertà, scarsità di accesso - è anche l’anno sociale nel quale dovremo alle cure e alle prevenzioni mediche (di cui definire progressivamente quali saranno ci parla Simona Guida (pag. 5), appena le specificità della nostra Associazione nei rientrata da una missione in Guinea, primo prossimi anni, privilegiando la partecipapaese dell’epidemia di questi mesi). zione, l’aggregazione dei giovani e delle Abbiamo però registrato in questi mesi an- persone, l’elaborazione culturale, lo scambio con i tanti Sud con cui siamo in relache notizie positive: zione; - il Parlamento italiano ha finalmente approvato la legge di riforma della cooperazio- - è un anno nel quale non mancheranno ne internazionale, che si aspettava da de- occasioni pubbliche nelle quali essere cenni, ed ora la nuova legge 125 è attesa presenti e portare contenuti e riflessioni a dalla prova dei fatti con la preparazione partire dalla nostra azione e vita associatidei regolamenti e l’is tituzione va; penso all’evento di Lampedusa sulla dell’Agenzia: vedremo se agli enunciati migrazione del 1-5 ottobre al quale sarepotenzialmente positivi della legge segui- mo presenti insieme a tanti altri, penso a Terra Madre, a Expo 2015, evento globarà una pratica virtuosa le anche discusso ma che offrirà senza - in Senegal uno dei nostri partner storici, dubbio spazi di partecipazione, alle inizial’UFM di Louga, ha ottenuto il suo ricono- tive che sta pensando la Città di Torino e scimento ufficiale; è il coronamento di un la Regione Piemonte sull’Africa; processo di cooperazione in cui abbiamo -> Continua a Pag 2 creduto ed investito per anni; in questo 2 -> Segue da Pag 1 E’ un appello ad allargare a tante persone l’entusiasmo di contribuire alle battaglie sociali che stiamo facendo, dal sostegno alle donne rifugiate di Via Cottolengo ed a quelle guatemalteche che lottano per i loro diritti, dai contadini della Guinea e del Burkina Faso o di Haiti, ai giovani senegalesi, colombiani e a quelli dei quartieri torinesi… E a tanti altri ambiti e persone in cui si svolge il nostro impegno associativo e di Ong - Infine, un occhio pure agli aspetti economici e finanziari: come sapete, anche il 2014 è stato un anno difficile per queste aspetto, con meno contributi pubblici e una contrazione dei fondi privati, parzialmente dovuta alla crisi economica che ci circonda. - infine un anno importante anche per il settore informazione digitale di VpS e Ong 2.0, che sviluppa sempre più nuove azioni e metodi, che potranno essere utili al nostro lavoro in vari campi, il tutto anche grazie al progetto MAE in corso di realizzazio- Siamo impegnati a conseguire i difficili obiettivi di bilancio di quest’anno; le persone delne. la struttura operativa - sia di CISV sia della E i primi appuntamenti di quest’anno non si Cooperativa- hanno anche nel 2014 contrifanno attendere: buito alla diminuzione dei costi del persona- il 12 ottobre avremo un campo base – un le; dobbiamo tutti essere consapevoli che po’ anticipato nelle date rispetto agli anni come sempre i mesi da ottobre a dicembre passati, ma molto speciale, da vivere ad sono cruciali per la raccolta fondi e per queAlbugnano nella fattoria della famiglia Fi- sto sentirci tutti parte della squadra che la schetti, dove vivremo un’Assemblea tutta fa, attraverso le diverse modalità che all’insegna del mondo contadino e del rap- l’Associazione propone. porto con la terra, interpretato da CISV sia E’ un appello ad allargare a tante persone qui in Italia sia nei Sud del mondo, con o- l’entusiasmo di contribuire alle battaglie sospiti i contadini italiani, amici di CISV, che ciali che stiamo facendo, dal sostegno alle da qualche tempo ci stanno frequentando, donne rifugiate di Via Cottolengo ed a queli giovani di Ritorno alla Terra, gli amici co- le guatemalteche che lottano per i loro diritti, lombiani del popolo Nasa con cui stiamo dai contadini della Guinea e del Burkina Fafacendo un cammino. Riceveremo molti so o di Haiti, ai giovani senegalesi, colomstimoli di grande interesse e speriamo biani e a quelli dei quartieri torinesi E a quindi di poter registrare la partecipazione tanti altri ambiti e persone in cui si svolge il importante che meriterà questa giornata !!! nostro impegno associativo e di Ong. - anche le Fraternità riprendono il loro cam- Un saluto, a presto, e buon impegno in quemino con la Festa di San Francesco, che sto 2014/15 ! celebreranno l’11 ottobre e che continueFederico Perotti ranno nell’Assemblea del 12 con tutti - Tante iniziative in cantiere La ginnastica perfetta della partecipazione Troppi chili in più dalle vacanze? Giunture che fanno male per la pigrizia da divano per chi è rimasto in città? Muffa nei pensieri per la troppa pioggia o perché non cambia mai niente? Insomma non vi sentite in forma? Noi del CISV abbiamo la ricetta perfetta: partecipate con noi ai mille eventi che abbiamo programmato da settembre e vi passa tutto. Ci sarà da camminare in campagna con le passeggiate solidali per i più attivi, da riposare nella natura assaporando i prodotti degli orti delle cascine dei piccoli produttori del Piemonte con gli ORTOTOUR (Prossimo appuntamento domenica 21 SETTEMBRE ore 10.30, Agriturismo Orto del Pianbosco, Fraz. Loreto, Fossano (CN) via Trinità 10) per chi è di buona forchetta ed è attento alla sostenibilità, da stare insieme ai nostri ospiti dell’America Latina, dalla Colombia, dal Brasile e dal Venezuela, seguendoli in conferenze, serate, dibattiti e semplici chiacchierate per chi è più “di pensiero” e ci saranno come sempre cene, spettacoli teatrali, l’ormai tradizionale sfilata vintage, concerti e tante altre iniziative per chi ha voglia di stare insieme e di essere protagonista della vita dell’associazione. Anno XV, Numero 1, Settembre 2014 Come sempre ogni evento è organizzato con il cuore in Africa, in America Latina e in Italia, per sostenere le attività che realizziamo. Il CISV resta in forma se è partecipato, vi as pettiamo dunque num eros i: gli appuntamenti saranno pubblicati sul sito www.cisvto.org o inviati con le prossime newsletter. Info: [email protected] Tel. 0118993823 in forma 3 Convegno a Torino: Per una custodia responsabile Dall’arroganza del dominio all’umiltà cosmica Venerdì 12 e sabato 13 settembre Torino ha avuto la fortuna di ospitare il convegno “Il futuro della nostra terra – Un’umanità nuova per una custodia responsabile” organizzato dalla CEI – Ufficio Nazionale per i problemi sociali, il lavoro, l’ambiente, in collaborazione con la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale che ha sede a Torino. Il convegno ha inteso dare inizio agli eventi nazionali per la “Giornata del Creato” 2014, che si concluderanno il 27 e 28 settembre ad Aversa, nella “terra dei fuochi” L’ottantottenne teologo evangelic o dell’Università di Tubinga Jurgen Moltmann era certamente la voce più attesa, e con grande saggezza e profondità ha delineato quali nuovi percorsi si prospettano ai credenti per trovare “6una nuova comprensione della natura, una nuova immagine dell’uomo e una nuova esperienza di Dio nella nostra cultura”. La sua riflessione infatti è iniziata con un titolo molto significativo: “La speranza della Terra – La svolta ecologica della teologia e delle spiritualità cristiane”, perché senza ombra di dubbio si può affermare che è in atto una vera e propria svolta nella ricerca teologica cristiana che si occupa di creazione, di antropologia e del rapporto uomo-ambienteDio. I racconti biblici di Genesi 1 e 2 ci presentavano un “uomo coronamento della creazione”; nel rinascimento tale visione venne ulteriormente potenziata perché l’uomo era al centro del mondo e con la rivoluzione scientifica portata dall’empirismo, grazie alla scienza l’umanità può addirittura recuperare buona parte del potere che aveva prima del peccato originale! La rilettura ecologica di quegli stessi racconti mette invece in rilievo che l’uomo è l’ultima creatura di Dio e quindi anche la più dipendente: dagli animali, dalle piante, dall’aria, dall’acqua. Infatti sappiamo bene che la Terra è vissuta millenni senza l’uomo, ma l’essere umano non può esistere senza la Terra: più che “dominatore”, quindi, è corretto considerare l’umanità come creature nella grande comunità degli esseri creati. Ecco una prima pista da seguire: passare dall’arroganza del dominio sul mondo alla umiltà cosmica. l’esperienza di Dio che facciamo nell’amore “Chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui” ( 1Gv 4,16) Una terza pista ci fa abbandonare una “spiritualità del cielo e dell’al di là” per aprirci a una spiritualità ecologica, della santificazione della vita. La prima ci fa disprezzare la terra come “valle di lacrime”, ci fa considerare la morte come ritorno dell’anima a Dio e, di conseguenza, la vita terrena ci appare estranea e lontana da Dio. La spiritualità ecologica scaturisce invece dalla consapevolezza che lo Spirito di Dio è presente in tutte le cose, che le mantiene e le muove, che respira attraverso la creazione: da questa esperienza non può che nascere un profondo amore per la vita. A conclusione Moltmann afferma che “per la spiritualità ecologica, la Terra è un sacramento in quanto racchiude in se il mistero della presenza di Cristo” e noi non speriamo di andare in cielo (che è degli angeli) ma “ aspettiamo la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà” (Credo di Nicea). A che punto siamo? Dopo la riflessione di Moltmann, il confronto è proseguito tra filosofi e teologi per “fotografare” la situazione attuale in rapporto alle proposte innovative che il teologo di Tubinga aveva presentato. Le conclusioni tratte hanno evidenziato che nella ricerca teologica italiana l’attenzione alle problematiche ecologiche è ancora scarsa, così come anche in campo filosofico l’interesse al riguardo è poco presente, nonostante appaia evidente come le voci allarmate per una situazione planetaria preoccupante siano sempre più suffragate da dati scientifici e quindi il “custode” della terra sia sempre più chiamato in causa. Tutte le relazioni saranno pubblicate a breve sul sito www.chiesacatolica.it/unpsl La rilettura ecologica dei racconti biblici mette in rilievo che l’uomo è l’ultima creatura di Dio e quindi anche la più dipendente: dagli animali, dalle piante, dall’aria, dall’acqua La spiritualità ecologica scaturisce dalla consapevolezza che lo Spirito di Dio è presente in tutte le cose, che le mantiene e le muove, che respira attraverso la creazione: da questa esperienza non può che nascere un profondo amore per la vita Rosina Rondelli Simona Rovelli e Fabio Carbone, nostri ex volontari e cooperanti in Burkina Faso e Guatemala, si sono sposati domenica 24 Agosto ad Asti. Hanno voluto salutare tutta la CISV che ricambia con un grande abbraccio comunitario e i migliori auguri Una seconda pista ci porta a riconsiderare la teoria della creazione come opera esclusiva di Dio, che concludeva inevitabilmente a una netta separazione tra il Creatore e le creature: Moltmann invece mette in evidenza la creazione come atto trinitario, quindi da attribuire anche al Figlio e allo Spirito Santo, che agisce continuamente in tutte le creature,c he ne ricevono energia e forza. Dio inabita nel mondo ed il mondo inabita in Dio: è Anno XV, Numero 1, Settembre 2014 4 Guatemala: Popolo vs Monsanto Cronaca di una mobilitazione di successo Oggi si può dire che il piccolo ed umile Guatemala abbia dato un grande esempio a livello mondiale e vinto una battaglia per la difesa della vita e dei propri diritti contro le potenti multinazionali del transgenico ed i loro progetti di morte e distruzione Perché questa mobilitazione? Semplicemente per fermare la nuova legge di “Obtenciones Vegetales”, conosciuta come “Legge Monsanto”. Una simpaticissima proposta di legge che avrebbe spalancato le porte del Guatemala a semi ogm, creando inoltre - oltre il danno la beffa - un contesto normativo che avrebbe reso illegali le sementi e pratiche contadine ancestrali, in uso da centinaia e centinaia di anni Vorrei condividere con tutti gli amici (CISV e non...) che vivono in Italia quanto accaduto in questi ultimi due mesi - e soprattutto ieri - in Guatemala. Credo sia una considerazione piuttosto profonda, che potrà aprire una serie di dibattiti, discussioni, confronti, paragoni e quant’altro; cosi come credo che a volte sia un dovere (e non un obbligo), per noi che viviamo e ci confrontiamo con realtà così diverse da quella italiana, vestire i panni di divulgatori/diffusori/antenne, per riflettere e far riflettere. Oggi si può dire, secondo il mio modesto parere, che il piccolo ed umile Guatemala abbia dato un grande esempio a livello mondiale e vinto una battaglia per la difesa della vita e dei propri diritti contro le potenti multinazionali del transgenico ed i loro progetti di morte e distruzione. E sapete chi l’ha vinta questa battaglia? Non il Governo o il Congresso della Repubblica o i partiti politici, bensì .. IL POPOLO GUATEMALTECO. Vi racconto brevemente i fatti. 120.000 contadini del Dipartimento di Sololà (una delle aree con la più alta percentuale di popolazione Maya di tutto il Paese) ieri hanno bloccato in tre punti la strada Interamericana, dopo che le autorità locali e le assemblee comunitarie avevano accordato di sospendere le attività commerciali e di chiudere le scuole per permettere la partecipazione alle mobilitazioni (insegnamento nº 1: prima l’interesse collettivo, poi quello personale). Contemporaneamente una delegazione delle autorità indigene dei 48 Cantoni di Totonicapán (Dipartimento che si trova a 20 minuti scarsi da dove viviamo noi), insieme ad altri 150 sindaci e consigli comunitari indigeni, si sono diretti verso Città del Guatemala pretendendo ed ottenendo un incontro con alcuni rappresentanti governativi (insegnamento nº 2: l’importanza del dialogo con chi governa perché lo Stato, non dimentichiamolo, siamo noi). Inoltre Anonymous Guatemala ha attaccato i siti dei Ministeri, della Corte Costituzionale e della Polizia Nazionale, mentre centinaia e centinaia di studenti e maestri manifestavano per le strade della Capitale ed alcune organizzazioni nazionali ed internazionali e diversi movimenti sociali informavano ed aggiornavano c ontinuam ente le c om unità sull’evolversi della situazione (insegnamento nº 3: l’unione fa la forza ed il popolo, unito, non si sconfigge tanto facilmente). E perchè tutto questo casino, vi chiederete? Semplicemente per fermare la nuova legge di Anno XV, Numero 1, Settembre 2014 “Obtenciones Vegetales”, conosciuta come “Legge Monsanto”. Una simpaticissima proposta di legge che avrebbe spalancato le porte del Guatemala a semi ogm, creando inoltre - oltre il danno la beffa - un contesto normativo che avrebbe reso illegali le sementi e pratiche contadine ancestrali, in uso da centinaia e centinaia di anni. Un buon metodo per distrugge la biodiversità e l'agricoltura di piccola scala, trasformare il contadino in un delinquente (in quanto diventerebbero illegali le tradizionali forme di coltivazione, immagazzinamento e scambio di semi) e creare un meccanismo di dipendenza totale e perpetua che ingrassa quelle multinazionali che, come la Monsanto, gestiscono la produzione di semi transgenici a livello mondiale, monopolizzando a destra e a manca. Nel mese di giugno (durante i Mondiali di Calcio, per intenderci e per casualità ), quei furbacchioni dei deputati del Congresso della Repubblica approvarono la suddetta proposta di legge - chissà come sono stati convinti a farlo?!? Monsanto, ne sai qualcosa?!? - facendo però “i calcoli senza l’oste”, come si dice dalle nostre parti. In seguito ad una tale inattesa pressione e massiccia mobilizzazione sociale, nel pomeriggio di ieri è stata presentata d’urgenza una mozione per l’abrogazione della Legge Monsanto: 117 deputati hanno votato a favore dell’annullamento, solamente 4 contro. La protezione delle varietà vegetali ed usanze autoctone è stata salvata: niente brevetti, niente copyright, niente ogm, niente porcherie chimiche, niente viscidi monopoli dettati dal Dio Denaro e niente colonizzazione agricoloeconomica delle multinazionali americane. E a proposito di quegli stessi deputati che a giugno approvarono la Legge, mi fanno sorridere ed allo stesso tempo riflettere le parole del leader delle autorità Maya di Sololá, Alberto Chumil, che intervistato dal giornale nazionale Prensa Libre ha detto: “Son unos mentirosos, por eso declaramos “enemigos del pueblo” a los 158 diputados [ ]. Los declaramos “hijos no gratos” de nuestro Departamento, por mentirosos y traicioneros” (“Sono dei bugiardi, per questo dichiariamo i 158 diputati “nemici del popolo” [ ]. Li dichiariamo “figli non grati” del nostro Dipartimento, per bugiardi e traditori”). Ho deciso di riportare questa frase e di inserire, tra parentesi, tre importanti insegnamenti per me da trarre da quanto accaduto ieri qui in Guatemala per una semplice ragione, menzionata all’inizio: riflettere e far riflettere. Su noi stessi, sulla nostra responsabilità civile, sui nostri doveri di cittadini, sull’unione (o divisione) della nostra comunità, sulla perdita della nostra identità e delle nostre tradizioni, sulla situazione socio-politica del nostro meraviglioso Paese... Fabio Carbone 5 Guinea: on solo ebola Un bellissimo Paese, una malattia inumana Zero, è il numero dei turisti responsabili di Viaggi Solidali che hanno viaggiato in Senegal nel 2014 per paura dell’ebola... nello stesso stile sono stati annullati, in un Paese che fino a pochi giorni fa, non contava neppure un caso sospetto, numerosi eventi internazionali ... Il rischio di stigmatizzazione del continente africano è molto forte, le ripercussioni economiche e geopolitiche potrebbero essere profonde e durevoli nel tempo. che alcune soluzioni farmacologiche forse potrebbero funzionare, ma che per ignote e numerose ragioni tardano ad essere testate e messe in commercio, o peggio che la chiusura delle frontiere non è una soluzione risolutiva, ma che anzi, potrebbe incrementare la mobilità, la migrazione, clandestina, che l’economia dell’Africa dell’ovest subirà l’ennesimo brusco freno e soprattutto il cambiamento sociale che la malattia impone nel non potersi affidare ai familiari in Le ONG CISV ed LVIA, che in Guinea opera- caso di necessità... no in consorzio permanente, hanno coscienSimona Guida temente deciso di non chiudere i numerosi progetti in corso nel terzo Paese più colpito dall’epidemia, proprio perché già efferatamente afflitto da una malattia inumana, che non ti permette di accudire i tuoi cari malati in estrema sofferenza. Inumana, cosi’ crudelmente definiro’ l’ebola, dopo l’ascolto dei racconti di amici e colleghi durante l’ultima missione realizzata a Redazione Conakry, in occasione della chiusura del proPaolo Martella getto di valorizzazione dei rifiuti plastici. Non abbiamo chiuso i progetti grazie al servizio dei volontari in loco, Matteo Diambri, Valenti- I contributi di informazione, riflessione e na Dal Lago, Valérie Francisquet (mamma di critica, così come foto e disegni, sono semMaxu, di appena 18 mesi) e di Federico Maz- pre graditi. Possono essere lasciati al CISV zarella. E’ mio e nostro dovere ringraziarli o spediti tramite e-mail agli indirizzi: tutti e sentitamente, non è facile non farsi [email protected] prendere dal panico generato dalla [email protected] cazione sulla malattia in Europa. La Guinée non è solo ebola, ma è un bellissimo Paese fatto di persone che conducono piccole e grandi battaglie contro la povertà tutti i giorni e che la nostra associazione appoggia, quotidianamente anche in stato di emergenza ebola, seguendo tutti i precetti sanitari, lavandosi le mani ed evitando riunioni in cui si aggregano numerose persone. C’è vergogna, si avverte disagio e condanna di chi si è dimostrato solidale verso i propri familiari accuditi e sepolti come la ritualità lo domanda, da sempre. Sono considerati untori, quelli che non stoppano l’epidemia, quelli che sbagliano e mettono in ridicolo la Guinea davanti al resto dei Paesi Africani ed Europei... Bisognerebbe infatti, ai primi sintomi, consegnare i malati alle autorità sanitarie perchè nel 30% dei casi si puo’ guarire... altrimenti quarantena e l’epidemia continua a galoppare... Non abbiamo chiuso i progetti grazie al servizio dei volontari in loco. E’ mio e nostro dovere ringraziarli tutti e sentitamente, non è facile non farsi prendere dal panico generato dalla comunicazione sulla malattia in Europa L’ACQUA, LA VITA, L’UOMO : TRA POCO CONOSCEREMO I VINCITORI Venerdì 3 ottobre alle 17 ci sarà la premiazione dei vincitori del concorso fotografico indetto da Triciclo "L'acqua, la vita, l'uomo" presso palazzo Cisterna in Via Maria Vittoria a Torino. Il prossimo numero verrà chiuso in redazione nella 1a settimana di novembre Felicitazioni e auguri di tutta la Comunità alla tesoriera ed ex-presidente CISV Piera Gioda. Gira voce, incredibile a dirsi, che questo sia stato il 60° compleanno per lei! Il contagio del virus avviene attraverso il contatto con il sangue e con i liquidi biologici, la malattia si manifesta dopo un’incubazione che va da 2 a 21 giorni, ad oggi si calcolano circa 400 decessi in Guinea, gli operatori sanitari e i familiari dei malati sono oggi i principali casi in cura. Certo pero’, che fa una gran rabbia sapere Anno XV, Numero 1, Settembre 2014 6 Senegal: Microfinanza Il meritato successo di 20 anni di lavoro Si tratta di un fatto importantissimo per il processo di sviluppo della micro finanza rurale che abbiamo accompagnato in questi anni in Senegal; è un successo perché un’istituzione locale, promossa da CISV negli anni passati, diventa compiutamente parte dello sviluppo del paese l’UFM ha ottenuto l’agreement ufficiale da parte della Banca Centrale dell’Africa dell’Ovest (BECEAO) e quindi l’autorizzazione ad operare insieme, in rete, anche finanziariamente, a favore dei suoi soci. I benefici sono notevoli, a cominciare dall’opportunità di ricevere maggiori fondi di credito negoziati con le banche commerciali 5 agosto 2014: l’Union Financière Mutualiste di Louga (UFM) riceve finalmente il riconoscimento ufficiale dal governo senegalese ad operare come istituzione finanziaria di secondo livello a servizio delle sue 14 cooperative consorziate dislocate in tutti i dipartimenti della Regione di Louga. Al 31 dicembre 2013 l’UFM contava: 14 casse o cooperative, circa 13.500 membri di cui per la maggior parte donne e contadini, un volume di risparmio di 321 milioni di FCFA (circa 490 mila euro) e un portafoglio di crediti di 425 milioni (circa 648 mila euro) di FCFA. Sembra una di quelle notizie un po’ burocratiche, complicate e noiose, non sembra una di quelle news che sfondano sui media . Neanche quelli CISV !!!! Eppure... Eppure si tratta di un fatto importantissimo per il processo di sviluppo della micro finanza rurale che abbiamo accompagnato in questi anni in Senegal, è un successo perché un’istituzione locale, promossa da CISV negli anni passati, diventa compiutamente parte dello sviluppo del paese. Si tratta in altre parole della conclusione positiva di un processo di cooperazione perseguito per anni, fino alla creazione e istituzionalizzazione di una realtà locale a servizio delle donne e dei contadini dell’area di Louga. Nel 1994 cominciò proprio a Louga il primo progetto finanziato dalla Commissione Europea alla nostra CISV: si trattava di attività di formazione e di promozione dei gruppi di donne della regione. Oltre ai mulini e alle botteghe di villaggio, quel progetto realizzò una attività sperimentale di appoggio a 5 gruppi di donne per migliorare il loro sistema di credito rotativo interno (le famose “tontines”). I progetti successivi hanno consolidato e strutturato l’accesso a risparmio e credito nei villaggi, in particolare per le donne tramite i servizi erogati dalle “casse di risparmio e credito di villaggio”, diventate successivamente “cooperative per il risparmio ed il credito”, in ottemperanza alla normativa in vigore. Con il trascorrere degli anni, le cooperative sono diventate numerose, hanno aggregato sempre più soci con costanza e capacità della nostra squadra CISV e dei dirigenti e tecnici delle cooperative. Sono stati numerosi i progetti che hanno accompagnato e supportato tutto il processo nel susseguirsi delle varie e necessarie fasi di consolidamento: Anno XV, Numero 1, Settembre 2014 dallo sviluppo del sistemi di gestione e monitoraggio adeguato (prima cartaceo e poi informatizzato), al continuo aggiornamento del personale locale, alla costruzione e messa in sicurezza delle infrastrutture che alloggiano le cooperative, allo studio dei prodotti finanziari adeguati per l’inclusione finanziaria dei contadini, fino all’armonizzazione delle diverse cooperative per la loro messa in rete nell’Union Financière de la Région de Louga. Oltre alle nostre risorse, i principali finanziatori sono stati principalmente i fondi dell’Unione Europea, ottenuti anche grazie alla collaborazione con altre ONG europee e il programma Fondazioni4Africa http://www. fondazioni4africa.org e un piccolo club del Rotary di Torino che ha erogato, nel corso degli anni, una piccola somma per sostenere la causa dell’inclusione finanziaria in Africa dell’ovest. L’Unione UFM è ufficialmente nata nell’aprile del 2008, con il sostegno di un progetto realizzato in collaborazione con le associazioni dei contadini di Louga riunite nel Conseil Régional de Concertation et Coopération de Ruraux. E solo oggi dopo lunghe ed estenuanti battaglie burocratiche, l’UFM ha ottenuto l’agreement ufficiale da parte della Banca Centrale dell’Africa dell’Ovest (BECEAO) e quindi l’autorizzazione ad operare insieme, in rete, anche finanziariamente, a favore dei suoi soci. I benefici sono notevoli, a cominciare dall’opportunità di ricevere maggiori fondi di credito negoziati con le banche commerciali a partire dalla condivisione della liquidità data dal risparmio presente nelle diverse cooperative in rete o di ottimizzare i costi di adesione ad un servizio di mobile banking (che in moltissimi paesi africani tra cui il Senegal sta cambiando considerevolmente il mondo della finanza rurale). Siamo molto orgogliosi di come la squadra CISV abbia portato a compimento un processo di cooperazione in cui abbiamo creduto fin dall’inizio; grazie agli sforzi dei nostri amici e colleghi senegalesi come Mansour Ndiaye, Djiby Cissé, Mohamadou Koulibaly, Ousseynou Mbodji, Mamadou Cissé, e dei nostri volontari e cooperanti di tutti questi anni: Pier Carlo Barioli, Andrea Ghione (che che più di tutti si è specializzato sul tema della microfinanza rurale), Pietro de Nicolai e Venusia Govetto, ma grazie anche al lavoro di molti altri come Andrea Bessone, Simone Pettorruso e Simona Guida. Oggi l’UFM ha tutte le prerogative per la sostenibilità senza sostegno della CISV, ma attraverso l’erogazione dei propri servizi... un vero e proprio partner per la nostra ONG! In bocca al lupo, cara UFM, saremo sempre compagni di viaggio a Louga nella lotta alla povertà e nella ricerca di soluzioni adeguate per il mondo contadino! Simona Guida, Federico Perotti 7 In Agenda Resistenza di pace in Colombia In visita a Torino due esponenti del popolo indigeno Nasa per farci conoscere: SPIRITUALITA’ TRADIZIONALE E RESISTENZA NONVIOLENTA ALLA GUERRA E AL NARCOTRAFFICO Primo appuntamento 25 settembre, Torino Spiritualità, La Torre di Abele via P. Micca 22, h 18 Elicerio V. Talaga e Diego F.Y. Ortega animeranno altri incontri fino al 12 ottobre. Toribio, Dipartimento del Cauca: dagli anni '80 uno dei principali scenari del conflitto che in Colombia contrappone gruppi guerriglieri, Forze Armate e milizie paramilitari; e uno dei territori più colpiti dal narcotraffico che, a catena, finanzia la guerra. Qui le associazioni torinesi CISV e MSP (Movimento Sviluppo e Pace) sostengono l’impegno del popolo indigeno Nasa, che rappresenta il 96% degli abitanti, deciso a non abbandonare il proprio territorio e a difenderlo opponendo a violenze e intimidazioni modalità di resistenza pacifiche. Elicerio Vitonas Talaga, un “mayor” - maestro e guida spirituale tradizionale - e Diego Fernando Y. Ortega, Direttore generale del CECIDIC (Centro di educazione, formazione e ricerca per lo sviluppo integrale comunitario di Toribio) sono gli ospiti che saranno a Torino dal 25 settembre al 12 ottobre in rappresentanza di questo popolo combattivo, l’unico che non si è mai fatto sottomettere dal tempo dei colonizzatori a oggi. Il loro motto è “Cuenten con nosotros para la Paz6 Nunca para la Guerra” (Contate su di noi per la Pace, mai per la Guerra). All’incontro “Resistenza di Pace”, nell’ambito della X edizione di Torino Spiritualità, il 25 settembre interverrà anche Antonio Bonanomi, missionario della Consolata, che ha vissuto per oltre 20 anni con i Nasa e dichiara: «Il sogno di “un altro mondo possibile e necessario” è il regalo più prezioso che oggi questo Popolo offre a tutti i popoli della Terra». Elicerio e Diego animeranno altri incontri, tra cui: - 27/9 ore 21, Caffè Basaglia (v. Mantova 34): Incontro su Buenvivir e agroecologia come alternativa al conflitto armato + Pratiche indigene nella guarigione dalla malattia mentale. - 30/9 ore 18, Centro Studi Sereno Regis (v. Garibaldi 13) Incontro su Spiritualità e Agroecologia, in collaborazione con SUR e MIR. - 7/10 ore 10, Università di Torino, Dipartimento di Cultura Politica e Società (lungo Dora Siena 100/a) Lezione aperta su Colombia oggi, pratiche di contrasto nonviolento. - 12/10 ore 10 ad Albugnano d’Asti (Cascina Penseglio Loc. S.Emiliano 45) “Seminare il futuro”: iniziativa internazionale per la sovranità alimentare. Tutti gli incontri sono a ingresso libero. Seminare il Futuro Campo Base CISV, Albugnano d’Asti, 12 Ottobre 2014 Guarda il Programma della giornata qui sotto, sull’Orologio del Seminatore di Pace Buffet con prodotti biologici ad offerta libera Semina collettiva X SEMINARE IL FUTURO Incontro con gli agricoltori amici di CISV ed i giovani di “Ritorno alla Terra” Incontro con un rappresentante dell’associazione contadina e una guida spirituale dell’associazione CECIDIC, partner di CISV in Colombia Accoglienza dei partecipanti Per chi vuoleC Camminata di avvicinamento ad Albugnano insieme a Briktour sfAMARE LA TERRA Domenica 12 ottobre 2014 Cerimonia conclusiva “Abrir Caminos” Dalle 10 alle 18 Aggiornamenti dalle fraternità di Gassino e Sassi Cascina Penseglio Celebrazione della Messa Albugnano d’Asti Località S. Emiliano, 45 Anno XV, Numero 1, Settembre 2014 8 Una finestra aperta sul mondo Riforma della cooperazione, la legge valutata dalle Ong Che si tratti di una vera riforma e che siano state introdotte importanti innovazioni rispetto alla precedente legge del 1987, ventisette anni fa, nessuno può metterlo in dubbio.Il testo approvato ieri alla Camera dei Deputati è il risultato di un intenso e sistematico lavoro iniziato circa tre anni fa, riprendendo il cammino interrotto negli anni precedenti, che ha visto un’ampia partecipazione e approfonditi confronto fra le diverse parti: il Parlamento, i partiti politici e il Governo, le reti delle Ong di cooperazione e solidarietà internazionale, il Forum del Terzo Settore, le Regioni e le Autonomie locali, ministeri e istituzioni coinvolti, il sistema cooperativo, le associazioni di impresa, le università e la ricerca, esperti nazionali e internazionali Acqua, nuova legge sull’impronta idrica Qualsiasi ragionamento su ambientale e inquinamento in genere non può che partire dalla definizione chiara e univoca del concetto di water footprint ovvero la “traccia” che consente di misurare l'impatto dei processi di produzione sulla risorsa idrica, ma al problema ogni Paese ha dato fino ad oggi una sua risposta di Alessandro Graziadei per Unimondo Ruanda, la tenacia delle donne di Amizero Mi viene sempre a prendere sulla porta del suo microscopico ufficio, Florida Mukarubuga, la direttrice dell’associazione di cui sto per parlarvi. Sono una giovane volontaria che da circa 4 mesi vive a Kigali, la capitale del Rwanda; nel distretto di Nyarugenge si trova la Garderie di Amizero, una piccola casetta immersa nella polvere rossa a due passi dai grattacieli della ville. da una volontaria a Kigali Ebola, un problema di comunicazione Può certo sembrare riduttivo, ma l’epidemia di Ebola è in grande misura un problema di comunicazione. La scarsa e spesso non chiara informazione nei paesi interessati dal virus ha portato a incomprensioni tra la popolazione locale che hanno aggravato in modo drammatico l’epidemia stessa. Alcune riflessioni degli esperti e testimonianze dal campo. di Silvia Pochettino per DevReporter Network Info ladies, le imprenditrici che trasportano internet in bicicletta bicicletta D'azzurro e di rosa vestite, si muovono sulle due ruote portando con sé laptop e macchine fotografiche, ma anche misuratori di pressione e kit per l'analisi del sangue. Sono le Info Ladies, che attraversano in lungo e in largo il Bangladesh e vendono agli abitanti delle zone rurali servizi e informazioni altrimenti inaccessibilio rischia disastri idrici. di Serena Carta Jjinguène Tec Hub a Dakar: donne e ICT per le zone rurali Il Jjiguene Tech Hub è il primo tech hub di Dakar al femminile. Nel 2011 le fondatrici del centro hanno vinto il WCA Imagine Cup, una competizione internazionale rivolta agli studenti e sponsorizzata da Microsoft che ha premiato soluzioni ICT in grado di apportare un contributo al raggiungimento degli obbiettivi del Millennio. Di Elisabetta Demartis da Dakar Gli articoli in versione integrale sono sul sito http://www.volontariperlosviluppo.it/ Anno XV, Numero 1, Settembre 2014
© Copyright 2024 Paperzz