Un rinnovato entusiasmo per sostenere la CISV Un rinnovato

Anno XV, Numero 1, Settembre 2014
In Questo umero
2 TANTE INIZIATIVE IN
CANTIERE
Parte un nuovo anno sociale
Un rinnovato entusiasmo per sostenere la CISV
Cari amiche, amici e soci CISV,
a guardarci bene intorno con gli occhi aperti sul mondo - come siamo abituati a fare non è stata una bella estate.
E non solo
dal punto di vista meteorologico qui nel
Nord Italia
Abbiamo visto e continuiamo
a vedere guerre alle porte di casa nostra e
3 CONVEGNO A
molto vicine anche ai paesi dove lavoriamo.
TORINO: PER UNA
Dalla insensata e cruenta guerra tra Israele
e Hamas dove le vittime principali sono
CUSTODIA
sempre civili, donne e bambini, alla nostra
RESPONSABILE
Europa dell’Est, con il conflitto – anche lì in
Dall’arroganza del gran parte “civile” – in Ucraina,
dall’avanzata del califfato islamico in Siria
dominio all’umiltà ed Iraq con le sue esecuzioni mediatiche alcosmica la vicina Libia che vive sempre più nel caos
di bande e fazioni. E le vittime di questi
conflitti sono anche i reporter uccisi, come il
4 GUATEMALA:
giovane italiano a Gaza, le cooperanti rapiPOPOLO vs MONSANTO te in Siria insieme a Padre Dall’Oglio, e le
migliaia di migranti che prendono il mare in
Cronaca di una Mediterraneo spinti dalla disperazione e
che sempre più spesso perdono la vita sulle
mobilitazione di carrette del mare. La violenza, le armi, le
successo uccisioni, come anche quella delle tre suore
uccise nel nostro Burundi, sembrano anche
oggi come nel Medioevo i mezzi scelti per
5 GUINEA:
risolvere dispute e conflitti di identità etnica
o religiosa, di potere o economici tra gli esNON SOLO EBOLA
seri umani.
La ginnastica perfetta
dalla partecipazione
Un bellissimo Paese,
una malattia inumana
6 SENEGAL:
MICROFINANZA
Il meritato successo di
20 anni di lavoro
7 SEMINARE IL
FUTURO
Campo Base CISV,
Albugnano d’Asti,
12 ottobre 2014
Cisv’Informa trovate un piccolo racconto
di questo percorso (Pag 6);
- pochi giorni fa abbiamo saputo che un
progetto europeo triennale di Educazione
alla Mondialità sui temi del cibo in cui
CISV è partner è stato approvato, e ci darà l’opportunità di lavorare in Piemonte e
in Veneto, con la fondazione Progetto
Mondo, per 3 anni sui temi della sovranità
alimentare.
In mezzo a questi scenari, iniziamo un
nuovo anno sociale della nostra CISV, un
anno importante per tanti motivi.
- è l’anno in cui ripartono tutte le politiche
europee dei prossimi 6 anni, con la nuova
Commissione, e Parlamento e nuove linee guida per i finanziamenti, con molti cambiamenti anche nel modo di fare cooperazione della nostra UE che bisogna seguire costruendo la nostra progettualità;
- è per noi l’anno in cui si svilupperà operativamente il percorso della Fondazione
ProgettoMondo con i tre nostri compagni
di viaggio MLAL, ADP e CVCS, con cui
cominciamo a lavorare concretamente insieme per i nuovi progetti in Italia/Europa
e nei paesi di Africa e America Latina; è
un percorso appassionante e difficile, ma
necessario per innovare il nostro ruolo e
E per finire con i flash negativi di questo lavoro, per dargli sostenibilità, e che ha
film, l’Africa Occidentale sta vivendo in grandi potenzialità nel mondo della coomezzo all’incubo del virus Ebola, anche perazione e delle Ong italiane;
questo figlio di povertà, scarsità di accesso - è anche l’anno sociale nel quale dovremo
alle cure e alle prevenzioni mediche (di cui definire progressivamente quali saranno
ci parla Simona Guida (pag. 5), appena le specificità della nostra Associazione nei
rientrata da una missione in Guinea, primo prossimi anni, privilegiando la partecipapaese dell’epidemia di questi mesi).
zione, l’aggregazione dei giovani e delle
Abbiamo però registrato in questi mesi an- persone, l’elaborazione culturale, lo scambio con i tanti Sud con cui siamo in relache notizie positive:
zione;
- il Parlamento italiano ha finalmente approvato la legge di riforma della cooperazio- - è un anno nel quale non mancheranno
ne internazionale, che si aspettava da de- occasioni pubbliche nelle quali essere
cenni, ed ora la nuova legge 125 è attesa presenti e portare contenuti e riflessioni a
dalla prova dei fatti con la preparazione partire dalla nostra azione e vita associatidei
regolamenti
e
l’is tituzione va; penso all’evento di Lampedusa sulla
dell’Agenzia: vedremo se agli enunciati migrazione del 1-5 ottobre al quale sarepotenzialmente positivi della legge segui- mo presenti insieme a tanti altri, penso a
Terra Madre, a Expo 2015, evento globarà una pratica virtuosa
le anche discusso ma che offrirà senza
- in Senegal uno dei nostri partner storici, dubbio spazi di partecipazione, alle inizial’UFM di Louga, ha ottenuto il suo ricono- tive che sta pensando la Città di Torino e
scimento ufficiale; è il coronamento di un la Regione Piemonte sull’Africa;
processo di cooperazione in cui abbiamo
-> Continua a Pag 2
creduto ed investito per anni; in questo
2
-> Segue da Pag 1
E’ un appello ad
allargare a tante
persone
l’entusiasmo di
contribuire alle
battaglie sociali che
stiamo facendo, dal
sostegno alle donne
rifugiate di Via
Cottolengo ed a
quelle
guatemalteche che
lottano per i loro
diritti, dai contadini
della Guinea e del
Burkina Faso o di
Haiti, ai giovani
senegalesi,
colombiani e a quelli
dei quartieri
torinesi… E a tanti
altri ambiti e
persone in cui si
svolge il nostro
impegno associativo
e di Ong
- Infine, un occhio pure agli aspetti economici e finanziari: come sapete, anche il 2014
è stato un anno difficile per queste aspetto,
con meno contributi pubblici e una contrazione dei fondi privati, parzialmente dovuta
alla crisi economica che ci circonda.
- infine un anno importante anche per il settore informazione digitale di VpS e Ong
2.0, che sviluppa sempre più nuove azioni
e metodi, che potranno essere utili al nostro lavoro in vari campi, il tutto anche grazie al progetto MAE in corso di realizzazio- Siamo impegnati a conseguire i difficili obiettivi di bilancio di quest’anno; le persone delne.
la struttura operativa - sia di CISV sia della
E i primi appuntamenti di quest’anno non si Cooperativa- hanno anche nel 2014 contrifanno attendere:
buito alla diminuzione dei costi del persona- il 12 ottobre avremo un campo base – un le; dobbiamo tutti essere consapevoli che
po’ anticipato nelle date rispetto agli anni come sempre i mesi da ottobre a dicembre
passati, ma molto speciale, da vivere ad sono cruciali per la raccolta fondi e per queAlbugnano nella fattoria della famiglia Fi- sto sentirci tutti parte della squadra che la
schetti, dove vivremo un’Assemblea tutta fa, attraverso le diverse modalità che
all’insegna del mondo contadino e del rap- l’Associazione propone.
porto con la terra, interpretato da CISV sia E’ un appello ad allargare a tante persone
qui in Italia sia nei Sud del mondo, con o- l’entusiasmo di contribuire alle battaglie sospiti i contadini italiani, amici di CISV, che ciali che stiamo facendo, dal sostegno alle
da qualche tempo ci stanno frequentando, donne rifugiate di Via Cottolengo ed a queli giovani di Ritorno alla Terra, gli amici co- le guatemalteche che lottano per i loro diritti,
lombiani del popolo Nasa con cui stiamo dai contadini della Guinea e del Burkina Fafacendo un cammino. Riceveremo molti so o di Haiti, ai giovani senegalesi, colomstimoli di grande interesse e speriamo biani e a quelli dei quartieri torinesi
E a
quindi di poter registrare la partecipazione tanti altri ambiti e persone in cui si svolge il
importante che meriterà questa giornata !!! nostro impegno associativo e di Ong.
- anche le Fraternità riprendono il loro cam- Un saluto, a presto, e buon impegno in quemino con la Festa di San Francesco, che sto 2014/15 !
celebreranno l’11 ottobre e che continueFederico Perotti
ranno nell’Assemblea del 12 con tutti -
Tante iniziative in cantiere
La ginnastica perfetta della partecipazione
Troppi chili in più dalle vacanze? Giunture
che fanno male per la pigrizia da divano per
chi è rimasto in città? Muffa nei pensieri per
la troppa pioggia o perché non cambia mai
niente? Insomma non vi sentite in forma? Noi
del CISV abbiamo la ricetta perfetta:
partecipate con noi ai mille eventi che
abbiamo programmato da settembre e vi
passa tutto. Ci sarà da camminare in
campagna con le passeggiate solidali per i
più attivi, da riposare nella natura
assaporando i prodotti degli orti delle cascine
dei piccoli produttori del Piemonte con gli
ORTOTOUR (Prossimo appuntamento domenica 21 SETTEMBRE ore 10.30, Agriturismo Orto del Pianbosco, Fraz. Loreto, Fossano (CN) via Trinità 10) per chi è di buona
forchetta ed è attento alla sostenibilità, da
stare insieme ai nostri ospiti dell’America
Latina, dalla Colombia, dal Brasile e dal
Venezuela, seguendoli in conferenze, serate,
dibattiti e semplici chiacchierate per chi è più
“di pensiero” e ci saranno come sempre
cene, spettacoli teatrali, l’ormai tradizionale
sfilata vintage, concerti e tante altre iniziative
per chi ha voglia di stare insieme e di essere
protagonista della vita dell’associazione.
Anno XV, Numero 1, Settembre 2014
Come sempre ogni evento è organizzato con
il cuore in Africa, in America Latina e in Italia,
per sostenere le attività che realizziamo. Il
CISV resta in forma se è partecipato, vi
as pettiamo dunque num eros i: gli
appuntamenti saranno pubblicati sul sito
www.cisvto.org o inviati con le prossime
newsletter.
Info: [email protected]
Tel. 0118993823
in forma
3
Convegno a Torino: Per una custodia responsabile
Dall’arroganza del dominio all’umiltà cosmica
Venerdì 12 e sabato 13 settembre Torino ha
avuto la fortuna di ospitare il convegno “Il futuro della nostra terra – Un’umanità nuova
per una custodia responsabile” organizzato
dalla CEI – Ufficio Nazionale per i problemi
sociali, il lavoro, l’ambiente, in collaborazione
con la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale che ha sede a Torino.
Il convegno ha inteso dare inizio agli eventi
nazionali per la “Giornata del Creato” 2014,
che si concluderanno il 27 e 28 settembre ad
Aversa, nella “terra dei fuochi”
L’ottantottenne
teologo evangelic o
dell’Università di Tubinga Jurgen Moltmann
era certamente la voce più attesa, e con
grande saggezza e profondità ha delineato
quali nuovi percorsi si prospettano ai credenti
per trovare “6una nuova comprensione della
natura, una nuova immagine dell’uomo e una
nuova esperienza di Dio nella nostra cultura”.
La sua riflessione infatti è iniziata con un titolo molto significativo: “La speranza della
Terra – La svolta ecologica della teologia e
delle spiritualità cristiane”, perché senza
ombra di dubbio si può affermare che è in atto una vera e propria svolta nella ricerca teologica cristiana che si occupa di creazione, di
antropologia e del rapporto uomo-ambienteDio.
I racconti biblici di Genesi 1 e 2 ci presentavano un “uomo coronamento della creazione”;
nel rinascimento tale visione venne ulteriormente potenziata perché l’uomo era al centro del mondo e con la rivoluzione scientifica
portata dall’empirismo, grazie alla scienza
l’umanità può addirittura recuperare buona
parte del potere che aveva prima del peccato
originale!
La rilettura ecologica di quegli stessi racconti
mette invece in rilievo che l’uomo è l’ultima
creatura di Dio e quindi anche la più dipendente: dagli animali, dalle piante, dall’aria,
dall’acqua. Infatti sappiamo bene che la Terra
è vissuta millenni senza l’uomo, ma l’essere
umano non può esistere senza la Terra: più
che “dominatore”, quindi, è corretto considerare l’umanità come creature nella grande comunità degli esseri creati.
Ecco una prima pista da seguire: passare
dall’arroganza del dominio sul mondo alla umiltà cosmica.
l’esperienza di Dio che facciamo nell’amore
“Chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui” ( 1Gv 4,16)
Una terza pista ci fa abbandonare una
“spiritualità del cielo e dell’al di là” per aprirci
a una spiritualità ecologica, della santificazione della vita. La prima ci fa disprezzare la terra come “valle di lacrime”, ci fa considerare la
morte come ritorno dell’anima a Dio e, di conseguenza, la vita terrena ci appare estranea
e lontana da Dio.
La spiritualità ecologica scaturisce invece
dalla consapevolezza che lo Spirito di Dio è
presente in tutte le cose, che le mantiene e
le muove, che respira attraverso la creazione:
da questa esperienza non può che nascere
un profondo amore per la vita.
A conclusione Moltmann afferma che “per la
spiritualità ecologica, la Terra è un sacramento in quanto racchiude in se il mistero della
presenza di Cristo” e noi non speriamo di andare in cielo (che è degli angeli) ma “ aspettiamo la resurrezione dei morti e la vita del
mondo che verrà” (Credo di Nicea).
A che punto siamo?
Dopo la riflessione di Moltmann, il confronto è
proseguito tra filosofi e teologi per
“fotografare” la situazione attuale in rapporto
alle proposte innovative che il teologo di Tubinga aveva presentato.
Le conclusioni tratte hanno evidenziato che
nella ricerca teologica italiana l’attenzione alle
problematiche ecologiche è ancora scarsa,
così come anche in campo filosofico
l’interesse al riguardo è poco presente, nonostante appaia evidente come le voci allarmate
per una situazione planetaria preoccupante
siano sempre più suffragate da dati scientifici
e quindi il “custode” della terra sia sempre più
chiamato in causa.
Tutte le relazioni saranno pubblicate a breve
sul sito www.chiesacatolica.it/unpsl
La rilettura ecologica
dei racconti biblici
mette in rilievo che
l’uomo è l’ultima
creatura di Dio e
quindi anche la più
dipendente: dagli
animali, dalle piante,
dall’aria, dall’acqua
La spiritualità
ecologica scaturisce
dalla consapevolezza
che lo Spirito di Dio è
presente in tutte le
cose, che le
mantiene e le muove,
che respira
attraverso la
creazione: da questa
esperienza non può
che nascere un
profondo amore per
la vita
Rosina Rondelli
Simona Rovelli e
Fabio Carbone, nostri
ex volontari e
cooperanti in
Burkina Faso e
Guatemala, si sono
sposati domenica 24
Agosto ad Asti.
Hanno voluto
salutare tutta la
CISV che ricambia
con un grande
abbraccio
comunitario e i
migliori auguri
Una seconda pista ci porta a riconsiderare la
teoria della creazione come opera esclusiva
di Dio, che concludeva inevitabilmente a una
netta separazione tra il Creatore e le creature:
Moltmann invece mette in evidenza la creazione come atto trinitario, quindi da attribuire
anche al Figlio e allo Spirito Santo, che agisce continuamente in tutte le creature,c he
ne ricevono energia e forza. Dio inabita nel
mondo ed il mondo inabita in Dio: è
Anno XV, Numero 1, Settembre 2014
4
Guatemala: Popolo vs Monsanto
Cronaca di una mobilitazione di successo
Oggi si può dire che il
piccolo ed umile
Guatemala abbia dato
un grande esempio a
livello mondiale e
vinto una battaglia per
la difesa della vita e
dei propri diritti contro
le potenti
multinazionali del
transgenico ed i loro
progetti di morte e
distruzione
Perché questa
mobilitazione?
Semplicemente per
fermare la nuova legge
di “Obtenciones
Vegetales”,
conosciuta come
“Legge Monsanto”.
Una simpaticissima
proposta di legge che
avrebbe spalancato le
porte del Guatemala a
semi ogm, creando
inoltre - oltre il danno
la beffa - un contesto
normativo che avrebbe
reso illegali le sementi
e pratiche contadine
ancestrali, in uso da
centinaia e centinaia
di anni
Vorrei condividere con tutti gli amici (CISV e
non...) che vivono in Italia quanto accaduto in
questi ultimi due mesi - e soprattutto ieri - in
Guatemala. Credo sia una considerazione
piuttosto profonda, che potrà aprire una serie
di dibattiti, discussioni, confronti, paragoni e
quant’altro; cosi come credo che a volte sia
un dovere (e non un obbligo), per noi che
viviamo e ci confrontiamo con realtà così diverse da quella italiana, vestire i panni di divulgatori/diffusori/antenne, per riflettere e far
riflettere. Oggi si può dire, secondo il mio
modesto parere, che il piccolo ed umile Guatemala abbia dato un grande esempio a livello mondiale e vinto una battaglia per la difesa
della vita e dei propri
diritti contro le potenti
multinazionali del transgenico ed i loro progetti di morte e distruzione. E sapete chi
l’ha vinta questa battaglia? Non il Governo o
il Congresso della Repubblica o i partiti politici, bensì .. IL POPOLO GUATEMALTECO.
Vi racconto brevemente i fatti. 120.000 contadini del Dipartimento di Sololà (una delle aree
con la più alta percentuale di popolazione
Maya di tutto il Paese) ieri hanno bloccato in
tre punti la strada Interamericana, dopo che
le autorità locali e le assemblee comunitarie
avevano accordato di sospendere le attività
commerciali e di chiudere le scuole per permettere la partecipazione alle mobilitazioni
(insegnamento nº 1: prima l’interesse collettivo, poi quello personale). Contemporaneamente una delegazione delle autorità indigene dei 48 Cantoni di Totonicapán
(Dipartimento che si trova a 20 minuti scarsi
da dove viviamo noi), insieme ad altri 150
sindaci e consigli comunitari indigeni, si sono
diretti verso Città del Guatemala pretendendo
ed ottenendo un incontro con alcuni rappresentanti governativi (insegnamento nº 2:
l’importanza del dialogo con chi governa perché lo Stato, non dimentichiamolo, siamo
noi).
Inoltre Anonymous Guatemala ha attaccato i
siti dei Ministeri, della Corte Costituzionale e
della Polizia Nazionale, mentre centinaia e
centinaia di studenti e maestri manifestavano
per le strade della Capitale ed alcune organizzazioni nazionali ed internazionali e diversi
movimenti sociali informavano ed aggiornavano
c ontinuam ente
le
c om unità
sull’evolversi della situazione (insegnamento
nº 3: l’unione fa la forza ed il popolo, unito,
non si sconfigge tanto facilmente).
E perchè tutto questo casino, vi chiederete?
Semplicemente per fermare la nuova legge di
Anno XV, Numero 1, Settembre 2014
“Obtenciones Vegetales”, conosciuta come
“Legge Monsanto”. Una simpaticissima proposta di legge che avrebbe spalancato le porte del Guatemala a semi ogm, creando inoltre - oltre il danno la beffa - un contesto normativo che avrebbe reso illegali le sementi e
pratiche contadine ancestrali, in uso da centinaia e centinaia di anni. Un buon metodo per
distrugge la biodiversità e l'agricoltura di piccola scala, trasformare il contadino in un delinquente (in quanto diventerebbero illegali le
tradizionali forme di coltivazione, immagazzinamento e scambio di semi) e creare un
meccanismo di dipendenza totale e perpetua
che ingrassa quelle multinazionali che, come
la Monsanto, gestiscono la produzione di semi transgenici a livello mondiale, monopolizzando
a
destra
e
a
manca.
Nel mese di giugno (durante i Mondiali di Calcio, per intenderci e per casualità ), quei
furbacchioni dei deputati del Congresso della
Repubblica approvarono la suddetta proposta
di legge - chissà come sono stati convinti a
farlo?!? Monsanto, ne sai qualcosa?!? - facendo però “i calcoli senza l’oste”, come si
dice dalle nostre parti. In seguito ad una tale
inattesa pressione e massiccia mobilizzazione sociale, nel pomeriggio di ieri è stata presentata d’urgenza una mozione per
l’abrogazione della Legge Monsanto: 117
deputati hanno votato a favore dell’annullamento, solamente 4 contro. La protezione
delle varietà vegetali ed usanze autoctone è
stata salvata: niente brevetti, niente
copyright, niente ogm, niente porcherie chimiche, niente viscidi monopoli dettati dal Dio
Denaro e niente colonizzazione agricoloeconomica delle multinazionali americane.
E a proposito di quegli stessi deputati che a
giugno approvarono la Legge, mi fanno sorridere ed allo stesso tempo riflettere le parole
del leader delle autorità Maya di Sololá, Alberto Chumil, che intervistato dal giornale
nazionale Prensa Libre ha detto: “Son unos
mentirosos, por eso declaramos “enemigos
del pueblo” a los 158 diputados [ ]. Los declaramos “hijos no gratos” de nuestro Departamento, por mentirosos y traicioneros” (“Sono dei bugiardi, per questo dichiariamo i 158 diputati “nemici del popolo” [ ]. Li
dichiariamo “figli non grati” del nostro Dipartimento, per bugiardi e traditori”).
Ho deciso di riportare questa frase e di inserire, tra parentesi, tre importanti insegnamenti
per me da trarre da quanto accaduto ieri qui
in Guatemala per una semplice ragione,
menzionata all’inizio: riflettere e far riflettere.
Su noi stessi, sulla nostra responsabilità civile, sui nostri doveri di cittadini, sull’unione (o
divisione) della nostra comunità, sulla perdita
della nostra identità e delle nostre tradizioni,
sulla situazione socio-politica del nostro meraviglioso Paese...
Fabio Carbone
5
Guinea: on solo ebola
Un bellissimo Paese, una malattia inumana
Zero, è il numero dei turisti responsabili di
Viaggi Solidali che hanno viaggiato in Senegal nel 2014 per paura dell’ebola... nello
stesso stile sono stati annullati, in un Paese
che fino a pochi giorni fa, non contava neppure un caso sospetto, numerosi eventi internazionali ... Il rischio di stigmatizzazione del
continente africano è molto forte, le ripercussioni economiche e geopolitiche potrebbero
essere profonde e durevoli nel tempo.
che alcune soluzioni farmacologiche forse
potrebbero funzionare, ma che per ignote e
numerose ragioni tardano ad essere testate
e messe in commercio, o peggio che la chiusura delle frontiere non è una soluzione risolutiva, ma che anzi, potrebbe incrementare la
mobilità, la migrazione, clandestina, che
l’economia dell’Africa dell’ovest subirà
l’ennesimo brusco freno e soprattutto il
cambiamento sociale che la malattia impone nel non potersi affidare ai familiari in
Le ONG CISV ed LVIA, che in Guinea opera- caso di necessità...
no in consorzio permanente, hanno coscienSimona Guida
temente deciso di non chiudere i numerosi
progetti in corso nel terzo Paese più colpito dall’epidemia, proprio perché già efferatamente afflitto da una malattia inumana, che non ti permette di accudire i tuoi cari
malati in estrema sofferenza.
Inumana, cosi’ crudelmente definiro’
l’ebola, dopo l’ascolto dei racconti di amici e
colleghi durante l’ultima missione realizzata a
Redazione
Conakry, in occasione della chiusura del proPaolo Martella
getto di valorizzazione dei rifiuti plastici. Non
abbiamo chiuso i progetti grazie al servizio
dei volontari in loco, Matteo Diambri, Valenti- I contributi di informazione, riflessione e
na Dal Lago, Valérie Francisquet (mamma di critica, così come foto e disegni, sono semMaxu, di appena 18 mesi) e di Federico Maz- pre graditi. Possono essere lasciati al CISV
zarella. E’ mio e nostro dovere ringraziarli o spediti tramite e-mail agli indirizzi:
tutti e sentitamente, non è facile non farsi
[email protected]
prendere dal panico generato dalla [email protected]
cazione sulla malattia in Europa.
La Guinée non è solo ebola, ma è un bellissimo Paese fatto di persone che conducono
piccole e grandi battaglie contro la povertà
tutti i giorni e che la nostra associazione appoggia, quotidianamente anche in stato di emergenza ebola, seguendo tutti i precetti sanitari, lavandosi le mani ed evitando riunioni
in cui si aggregano numerose persone.
C’è vergogna, si avverte disagio e condanna
di chi si è dimostrato solidale verso i propri
familiari accuditi e sepolti come la ritualità lo
domanda, da sempre. Sono considerati untori, quelli che non stoppano l’epidemia, quelli
che sbagliano e mettono in ridicolo la Guinea
davanti al resto dei Paesi Africani ed Europei... Bisognerebbe infatti, ai primi sintomi,
consegnare i malati alle autorità sanitarie
perchè nel 30% dei casi si puo’ guarire... altrimenti quarantena e l’epidemia continua a
galoppare...
Non abbiamo chiuso i
progetti grazie al
servizio dei volontari
in loco. E’ mio e
nostro dovere
ringraziarli tutti e
sentitamente, non è
facile non farsi
prendere dal panico
generato dalla
comunicazione sulla
malattia in Europa
L’ACQUA, LA VITA,
L’UOMO :
TRA POCO
CONOSCEREMO I
VINCITORI
Venerdì 3 ottobre alle 17 ci
sarà la premiazione dei vincitori del concorso fotografico indetto da Triciclo
"L'acqua, la vita, l'uomo"
presso palazzo Cisterna in
Via Maria Vittoria a Torino.
Il prossimo numero
verrà chiuso in redazione nella 1a settimana di novembre
Felicitazioni e
auguri di tutta la
Comunità alla
tesoriera ed
ex-presidente CISV
Piera Gioda.
Gira voce,
incredibile a dirsi,
che questo sia
stato il 60°
compleanno per
lei!
Il contagio del virus avviene attraverso il contatto con il sangue e con i liquidi biologici, la
malattia si manifesta dopo un’incubazione
che va da 2 a 21 giorni, ad oggi si calcolano
circa 400 decessi in Guinea, gli operatori sanitari e i familiari dei malati sono oggi i principali casi in cura.
Certo pero’, che fa una gran rabbia sapere
Anno XV, Numero 1, Settembre 2014
6
Senegal: Microfinanza
Il meritato successo di 20 anni di lavoro
Si tratta di un fatto
importantissimo per il
processo di sviluppo
della micro finanza
rurale che abbiamo
accompagnato in
questi anni in
Senegal; è un
successo perché
un’istituzione locale,
promossa da CISV
negli anni passati,
diventa
compiutamente parte
dello sviluppo del
paese
l’UFM ha ottenuto
l’agreement ufficiale
da parte della Banca
Centrale dell’Africa
dell’Ovest (BECEAO) e
quindi l’autorizzazione
ad operare insieme, in
rete, anche finanziariamente, a favore dei
suoi soci. I benefici
sono notevoli, a
cominciare
dall’opportunità di
ricevere maggiori
fondi di credito
negoziati con le
banche commerciali
5 agosto 2014: l’Union Financière Mutualiste
di Louga (UFM) riceve finalmente il riconoscimento ufficiale dal governo senegalese ad
operare come istituzione finanziaria di secondo livello a servizio delle sue 14 cooperative consorziate dislocate in tutti i dipartimenti della Regione di Louga.
Al 31 dicembre 2013 l’UFM contava: 14 casse o cooperative, circa 13.500 membri di cui
per la maggior parte donne e contadini, un
volume di risparmio di 321 milioni di FCFA
(circa 490 mila euro) e un portafoglio di crediti di 425 milioni (circa 648 mila euro) di
FCFA. Sembra una di quelle notizie un po’
burocratiche, complicate e noiose, non sembra una di quelle news che sfondano sui media . Neanche quelli CISV !!!! Eppure...
Eppure si tratta di un fatto importantissimo
per il processo di sviluppo della micro finanza rurale che abbiamo accompagnato
in questi anni in Senegal, è un successo
perché un’istituzione
locale, promossa da
CISV negli anni passati, diventa compiutamente parte dello
sviluppo del paese.
Si tratta in altre parole della conclusione
positiva di un processo di cooperazione
perseguito per anni,
fino alla creazione e
istituzionalizzazione di una realtà locale a
servizio delle donne e dei contadini dell’area
di Louga.
Nel 1994 cominciò proprio a Louga il primo
progetto finanziato dalla Commissione Europea alla nostra CISV: si trattava di attività di
formazione e di promozione dei gruppi di
donne della regione. Oltre ai mulini e alle
botteghe di villaggio, quel progetto realizzò
una attività sperimentale di appoggio a 5
gruppi di donne per migliorare il loro sistema
di credito rotativo interno (le famose
“tontines”). I progetti successivi hanno consolidato e strutturato l’accesso a risparmio e
credito nei villaggi, in particolare per le donne tramite i servizi erogati dalle “casse di
risparmio e credito di villaggio”, diventate
successivamente “cooperative per il risparmio ed il credito”, in ottemperanza alla normativa in vigore.
Con il trascorrere degli anni, le cooperative
sono diventate numerose, hanno aggregato
sempre più soci con costanza e capacità della nostra squadra CISV e dei dirigenti e tecnici delle cooperative. Sono stati numerosi i
progetti che hanno accompagnato e supportato tutto il processo nel susseguirsi delle
varie e necessarie fasi di consolidamento:
Anno XV, Numero 1, Settembre 2014
dallo sviluppo del sistemi di gestione e monitoraggio adeguato (prima cartaceo e poi informatizzato), al continuo aggiornamento del
personale locale, alla costruzione e messa in
sicurezza delle infrastrutture che alloggiano
le cooperative, allo studio dei prodotti finanziari adeguati per l’inclusione finanziaria dei
contadini, fino all’armonizzazione delle diverse cooperative per la loro messa in rete
nell’Union Financière de la Région de Louga.
Oltre alle nostre risorse, i principali finanziatori sono stati principalmente i fondi
dell’Unione Europea, ottenuti anche grazie
alla collaborazione con altre ONG europee e
il programma Fondazioni4Africa http://www.
fondazioni4africa.org e un piccolo club del
Rotary di Torino che ha erogato, nel corso
degli anni, una piccola somma per sostenere
la causa dell’inclusione finanziaria in Africa
dell’ovest.
L’Unione UFM è ufficialmente nata nell’aprile
del 2008, con il sostegno di un progetto realizzato in collaborazione con le associazioni
dei contadini di Louga riunite nel Conseil Régional de Concertation et Coopération de
Ruraux. E solo oggi dopo lunghe ed estenuanti battaglie burocratiche, l’UFM ha ottenuto l’agreement ufficiale da parte della Banca Centrale dell’Africa dell’Ovest (BECEAO)
e quindi l’autorizzazione ad operare insieme,
in rete, anche finanziariamente, a favore dei
suoi soci. I benefici sono notevoli, a cominciare dall’opportunità di ricevere maggiori
fondi di credito negoziati con le banche commerciali a partire dalla condivisione della liquidità data dal risparmio presente nelle diverse cooperative in rete o di ottimizzare i
costi di adesione ad un servizio di mobile
banking (che in moltissimi paesi africani tra
cui il Senegal sta cambiando considerevolmente il mondo della finanza rurale).
Siamo molto orgogliosi di come la squadra
CISV abbia portato a compimento un processo di cooperazione in cui abbiamo creduto
fin dall’inizio; grazie agli sforzi dei nostri amici e colleghi senegalesi come Mansour Ndiaye, Djiby Cissé, Mohamadou Koulibaly, Ousseynou Mbodji, Mamadou Cissé, e dei nostri
volontari e cooperanti di tutti questi anni: Pier
Carlo Barioli, Andrea Ghione (che che più di
tutti si è specializzato sul tema della microfinanza rurale), Pietro de Nicolai e Venusia
Govetto, ma grazie anche al lavoro di molti
altri come Andrea Bessone, Simone Pettorruso e Simona Guida.
Oggi l’UFM ha tutte le prerogative per la sostenibilità senza sostegno della CISV, ma
attraverso l’erogazione dei propri servizi... un
vero e proprio partner per la nostra ONG!
In bocca al lupo, cara UFM, saremo sempre
compagni di viaggio a Louga nella lotta alla
povertà e nella ricerca di soluzioni adeguate
per il mondo contadino!
Simona Guida, Federico Perotti
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In Agenda
Resistenza di pace in Colombia
In visita a Torino due esponenti del popolo indigeno Nasa per farci conoscere:
SPIRITUALITA’ TRADIZIONALE E RESISTENZA NONVIOLENTA ALLA GUERRA E AL NARCOTRAFFICO
Primo appuntamento 25 settembre, Torino Spiritualità, La Torre di Abele via P. Micca 22, h 18
Elicerio V. Talaga e Diego F.Y. Ortega animeranno altri incontri fino al 12 ottobre.
Toribio, Dipartimento del Cauca: dagli anni '80 uno dei principali scenari del conflitto che in Colombia contrappone gruppi
guerriglieri, Forze Armate e milizie paramilitari; e uno dei territori più colpiti dal narcotraffico che, a catena, finanzia la guerra.
Qui le associazioni torinesi CISV e MSP (Movimento Sviluppo e Pace) sostengono l’impegno del popolo indigeno Nasa, che
rappresenta il 96% degli abitanti, deciso a non abbandonare il proprio territorio e a difenderlo opponendo a violenze e intimidazioni modalità di resistenza pacifiche.
Elicerio Vitonas Talaga, un “mayor” - maestro e guida spirituale tradizionale - e Diego Fernando Y. Ortega, Direttore generale del CECIDIC (Centro di educazione, formazione e ricerca per lo sviluppo integrale comunitario di Toribio) sono gli ospiti
che saranno a Torino dal 25 settembre al 12 ottobre in rappresentanza di questo popolo combattivo, l’unico che non si è
mai fatto sottomettere dal tempo dei colonizzatori a oggi. Il loro motto è “Cuenten con nosotros para la Paz6 Nunca para la
Guerra” (Contate su di noi per la Pace, mai per la Guerra).
All’incontro “Resistenza di Pace”, nell’ambito della X edizione di Torino Spiritualità, il 25 settembre interverrà anche Antonio
Bonanomi, missionario della Consolata, che ha vissuto per oltre 20 anni con i Nasa e dichiara: «Il sogno di “un altro mondo
possibile e necessario” è il regalo più prezioso che oggi questo Popolo offre a tutti i popoli della Terra».
Elicerio e Diego animeranno altri incontri, tra cui:
- 27/9 ore 21, Caffè Basaglia (v. Mantova 34): Incontro su Buenvivir e agroecologia come alternativa al conflitto armato +
Pratiche indigene nella guarigione dalla malattia mentale.
- 30/9 ore 18, Centro Studi Sereno Regis (v. Garibaldi 13) Incontro su Spiritualità e Agroecologia, in collaborazione con
SUR e MIR.
- 7/10 ore 10, Università di Torino, Dipartimento di Cultura Politica e Società (lungo Dora Siena 100/a) Lezione aperta su Colombia oggi, pratiche di contrasto nonviolento.
- 12/10 ore 10 ad Albugnano d’Asti (Cascina Penseglio Loc. S.Emiliano 45) “Seminare il futuro”: iniziativa internazionale per la sovranità alimentare.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero.
Seminare il Futuro
Campo Base CISV, Albugnano d’Asti, 12 Ottobre 2014
Guarda il Programma della giornata qui sotto, sull’Orologio del Seminatore di Pace
Buffet con prodotti biologici ad offerta libera
Semina collettiva
X
SEMINARE IL FUTURO
Incontro con gli agricoltori
amici di CISV ed i giovani
di “Ritorno alla Terra”
Incontro con un
rappresentante
dell’associazione
contadina e una guida
spirituale dell’associazione
CECIDIC, partner di CISV
in Colombia
Accoglienza dei partecipanti
Per chi vuoleC Camminata
di avvicinamento ad
Albugnano insieme a
Briktour
sfAMARE LA TERRA
Domenica
12 ottobre 2014
Cerimonia conclusiva
“Abrir Caminos”
Dalle 10 alle 18
Aggiornamenti dalle fraternità
di Gassino e Sassi
Cascina Penseglio
Celebrazione della Messa
Albugnano d’Asti
Località S. Emiliano, 45
Anno XV, Numero 1, Settembre 2014
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Una finestra aperta sul mondo
Riforma della cooperazione, la legge
valutata dalle Ong
Che si tratti di una vera riforma e che siano state introdotte importanti innovazioni
rispetto alla precedente legge del 1987, ventisette anni fa, nessuno può metterlo in
dubbio.Il testo approvato ieri alla Camera dei Deputati è il risultato di un intenso e
sistematico lavoro iniziato circa tre anni fa, riprendendo il cammino interrotto negli
anni precedenti, che ha visto un’ampia partecipazione e approfonditi confronto fra le
diverse parti: il Parlamento, i partiti politici e il Governo, le reti delle Ong di cooperazione e solidarietà internazionale, il Forum del Terzo Settore, le Regioni e le Autonomie locali, ministeri e istituzioni coinvolti, il sistema cooperativo, le associazioni di
impresa, le università e la ricerca, esperti nazionali e internazionali
Acqua, nuova legge sull’impronta idrica
Qualsiasi ragionamento su ambientale e inquinamento in genere non può che partire dalla definizione chiara e univoca del concetto di water footprint ovvero la
“traccia” che consente di misurare l'impatto dei processi di produzione sulla risorsa
idrica, ma al problema ogni Paese ha dato fino ad oggi una sua risposta
di Alessandro Graziadei per Unimondo
Ruanda, la tenacia delle donne di Amizero
Mi viene sempre a prendere sulla porta del suo microscopico ufficio, Florida Mukarubuga, la direttrice dell’associazione di cui sto per parlarvi. Sono una giovane volontaria che da circa 4 mesi vive a Kigali, la capitale del Rwanda; nel distretto di Nyarugenge si trova la Garderie di Amizero, una piccola casetta immersa nella polvere
rossa a due passi dai grattacieli della ville.
da una volontaria a Kigali
Ebola, un problema di comunicazione
Può certo sembrare riduttivo, ma l’epidemia di Ebola è in grande misura un problema di comunicazione. La scarsa e spesso non chiara informazione nei paesi interessati dal virus ha portato a incomprensioni tra la popolazione locale che hanno aggravato in modo drammatico l’epidemia stessa. Alcune riflessioni degli esperti e testimonianze dal campo.
di Silvia Pochettino per DevReporter Network
Info ladies, le imprenditrici che
trasportano internet in bicicletta
bicicletta
D'azzurro e di rosa vestite, si muovono sulle due ruote portando con sé laptop e
macchine fotografiche, ma anche misuratori di pressione e kit per l'analisi del sangue. Sono le Info Ladies, che attraversano in lungo e in largo il Bangladesh e vendono agli abitanti delle zone rurali servizi e informazioni altrimenti inaccessibilio rischia
disastri idrici.
di Serena Carta
Jjinguène Tec Hub a Dakar:
donne e ICT per le zone rurali
Il Jjiguene Tech Hub è il primo tech hub di Dakar al femminile. Nel 2011 le fondatrici
del centro hanno vinto il WCA Imagine Cup, una competizione internazionale rivolta
agli studenti e sponsorizzata da Microsoft che ha premiato soluzioni ICT in grado di
apportare un contributo al raggiungimento degli obbiettivi del Millennio.
Di Elisabetta Demartis da Dakar
Gli articoli in versione integrale sono sul sito http://www.volontariperlosviluppo.it/
Anno XV, Numero 1, Settembre 2014