RecuperiAMO, ConsolidiAMO, PotenziAMO la lingua italiana Parole in gioco! UN LUOGO PER APPRENDERE Migliorare il livello di conoscenze e competenze dei giovani: con tale obiettivo gli insegnanti F. Alberghina e L. Orlandi hanno affrontato la realizzazione di un progetto finanziato con i fondi Pon 2007-2013 (FSE-FESR) che ha coinvolto i ragazzi della Scuola Media “G. Verga” di Niscemi. Le tematiche affrontate durante il percorso didattico sono state molteplici e diversificata l’area degli interventi. Infatti, si è cercato di recuperare le lacune di base, consolidare le conoscenze acquisite, potenziare le competenze ed incrementare gli interessi attraverso la lettura, l’analisi e la scrittura di testi di varia natura, proprio per stimolare negli alunni la propensione alla didattica attiva e l’amore per la lingua italiana. Gli insegnanti hanno privilegiato l’approccio laboratoriale, lo spirito di collaborazione, la peer education, il problem solving, il lavoro in team procedendo progressivamente alla realizzazione di una redazione giornalistica il cui prodotto si sottopone adesso alla vostra lettura. Saluto del nuovo Dirigente Scolastico, prof.ssa Anna Maria Conti Il 1° settembre 2013 è iniziato un nuovo anno scolastico; per me, professoressa a Sciacca, è iniziata una nuova carriera da dirigente e, con essa, una nuova avventura a Niscemi. Non conoscevo nessuno e non sapevo cosa aspettarmi, ma l’accoglienza che ho ricevuto è stata così calorosa da farmi sentire sin dal primo giorno a mio agio e farmi dimenticare, giorno dopo giorno, tutti i dubbi e le paure. E così, Niscemi, questo paese così lontano e sconosciuto, è diventato la mia seconda casa, e la scuola media “G. Verga” è diventata l’obiettivo su cui concentrare tutte le mie risorse Prof. F. Alberghina; Prof.ssa M. L. Orlandi e le mie energie, per garantire un’ofIl PON (Programma Operativo Nazionale) è un progetto didattico dedicato alla formazione, al recupero e al potenziamento delle abilità di base dei ragazzi. A Niscemi, nella Scuola Media Statale Giovanni Verga, si sono realizzati vari progetti PON: Giochiamo con i numeri 1 e 2, Giochiamo con i suoni 1 e 2, English for everybody 2, Il mondo delle scienze, Le Français pour tous, Coloriamo ed impariamo 1 e 2, progetti che hanno coinvolto diversi (Segue a pag. 2) I progetti PON ferta formativa già ad alti livelli, per implementarla sempre di più, per essere all’altezza di una scuola con una grande tradizione che rappresenta un punto di riferimento per l’intera comunità. Sono già passati nove mesi da quel 1° settembre, ogni mese ha portato nuove preoccupazioni, nuove scadenze, ma anche nuove sfide e nuove soddisfazioni. Lontanissimo mi sembra ora il primo giorno di scuola da dirigente, ma non scorderò mai il clima festoso, il suono della prima campa- (Segue pag.2) Dove nasce il giornale Anche quest’anno la scuola all’E.TI.S. L’E.TI.S. (edizione tipografica siciliana ) è una grande fabbrica dove vengono stampati dei giornali tra cui il giornale “ La Sicilia “, “La Repubblica” e tanti altri. Gli operai hanno due turni lavorativi, il diurno e il notturno. Durante il (Segue a pag. 5) nella, l’emozione per il primo discorso da rivolgere ai genitori e ai bambini, radunati in attesa di iniziare questo nuovo percorso e forse anche un po’ curiosi di conoscere la nuova preside. E ora eccomi qui, a scrivere per il giornalino della scuola e a fare un primo bilancio di questi primi mesi da dirigente. E’ stata un’esperienza gratificante, che mi ha arricchita tanto, sia dal punto di vista professionale che umano. Se il bilancio è positivo, è anche grazie alla grande professionalità e serietà di chi, con diversi ruoli e compiti, opera nella scuola, perché tutti, dal personale ATA ai docenti, lavorano con passione ed impegno, anche oltrepassando i normali obblighi di servizio. Un grazie va anche a chi lavora per la scuola, dall’amministrazione comunale alle altre istituzioni ed associazioni, che attivamente contribuiscono al suo funzionamento e all’ espletamento delle finalità istituzionali. Il clima sereno che si è creato, la disponibilità alla collaborazione, mi hanno aiutata ad affrontare questa impegnativa sfida, e questo giornalino mi offre l’occasione per ringraziare tutti coloro che ogni giorno, anche se inconsapevolmente, con un sorriso, o un gesto gentile, mi trasmettono il loro affetto e la loro simpatia. Naturalmente, non posso tralasciare i presidi che mi hanno preceduta, perché se oggi la Scuola media “G. Verga” è una scuola viva e di qualità è anche merito del loro lavoro. I numerosi laboratori, i corsi di aggiornamento, le attrezzature tecnologiche, i progetti PON e FESR che negli anni sono stati realizzati, consentono oggi a questa Pagina 2 scuola di essere al passo con i tempi e di rispondere ai bisogni educativi degli alunni. E’ per loro che ogni giorno lavoriamo con passione ed è a loro che rivolgo l’augurio di vivere serenamente questa esperienza scolastica, nella certezza che essa contribuirà alla formazione e all’istruzione dei Cittadini di domani. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Maria Conti (Segue dalla prima pagina) — ambiti disciplinari in una dinamica integrata e laboratoriale. Per quanto riguarda la maggior parte dei PON l’obiettivo principale è il C1, ovvero il consolidamento delle abilità di base degli alunni, invece i PON linguistici preparano i ragazzi alle certificazioni TRINITY e DELF che li agevoleranno nei programmi delle scuole superiori. Il numero di alunni di ciascun corso varia da 20 a 60, che divisi in diversi gruppi permettono ai tutor di organizzarsi meglio. I tutor e i formatori intervistati sono: Spinello M.C., Ficicchia C., Arena R., Milletarì S., Matraxia I., Serra L., Mogliarisi V., Lo Vecchio A., Cortile C., Parisi G., Incarbone M., Bonci J. L., Giugno A., Giugno M., Piazza M., Callari C., Alberghina F. e Orlandi M.L. I ragazzi riconoscono l’utilità dei progetti, perché rappresentano uno spunto per l’apprendimento e la comprensione delle varie materie, li aiutano a fare nuove conoscenze ed esperienze. Inoltre, possono imparare divertendosi, grazie alla collaborazione, al lavoro di gruppo e alla condivisione di un progetto comune. Amato Giuseppe, Caruso Saverio Andrea In giardino In giardino vedo un verde prato, forse il più bello del creato, con i fiori di tutti i colori, illuminati dai raggi solari. Al centro c’è un albero grande, con tante fronde. Stracquadaini Mario PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1 PON 2013-14 (C1 FSE 2013-1695) English for everybody 1 e 2 Le Français pour tous Parole in gioco 1 e 2 Il mondo delle scienze Giochiamo con i numeri 1 e 2 Coloriamo ed impariamo 1 e 2 Giochiamo con i suoni 1 e 2 La scuola: simbolo di cultura La Scuola Media Statale Giovanni Verga è un luogo d’istruzione molto organizzato: è suddiviso in due grandi plessi, il Centrale e l’Angelo Marsiano. Come sappiamo, la tecnologia moderna è stata in grado di compiere miracoli, pertanto si è deciso di istallare in ogni classe le LIM, cioè delle lavagne interattive multimediali che permettono di svolgere la lezione con meno monotonia e più divertimento. Questa iniziativa è in via di potenziamento: infatti, se si entra in una delle tante classi della scuola si nota subito la preziosa apparecchiaPON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1 tura che si sta sempre più incrementando in entrambi i plessi. La scuola, come argomento principale, trae spunto dalla realtà odierna, infatti se si osservano le mura frontali del plesso Centrale, si nota la scritta “Pace” che è tradotta nelle varie lingue. L’istruzione e la cultura vengono prima di tutto. Come corredo di tali attività, nel seminterrato del plesso Marsiano è stato realizzato dal C.E.D. il Museo Didattico Comprensoriale di Storia Naturale che rappresenta fisicamente le intenzioni positive della scuola. Per concludere, possiamo dire che la scuola Giovanni Verga è un istituto accogliente, moderno e funzionante. Amato Giuseppe Pagina 3 (SEGUE DALLA 1 ° pagina) - il turno di giorno, puli- viola vengono stampati sul giornale dei pixel rossi e scono le macchine evitando i guasti mentre nelle ore notturne stampano i giornali, da mezzanotte alle due e mezza . Dopo la fase di stampa i giornali vengono consegnati in tutta la Sicilia e in Calabria . Ne stampano oltre tre milioni di copie a notte e consumano oltre 4 rotoli di carta . Ogni rotolo di carta pesa più di mezza tonnellata e con uno si possono fare circa 700 mila copie. I colori utilizzati sono il giallo, il rosso, il blu e il nero. Per creare gli altri colori come per esempio il blu alternandoli, creando l’illusione ottica del colore. La Repubblica è un giornale speciale perché non utilizza l’inchiostro ma i colori a tempera ed è per questo che per stamparla esiste una macchina adatta. Appena usciti dai rulli i giornali piegati e stampati vengono raccolti da alcune pinze, immessi in degli scatoloni e poi trasportati con dei camion. Le consegne iniziano da Cosenza; poi arrivati in Sicilia, partono dalla provincia più estrema, Trapani, e per ultima Catania, a cominciare dai paesini alle pendici dell’Etna. La nostra guida, la dott.ssa Letizia Ravidà, ci ha illustrato le funzioni dei macchinari che servono per la realizzazione dei giornali. Lombardo Mariaconcetta, Tizza Giada, Galesi Giorgia, Bartoluccio Sofia, Esposito Sara Il Plesso Centrale intitolato al preside Giuseppe Spata La Scuola media Statale “G. Verga” si compone di due istituti: il plesso “Centrale” e il plesso “A. Marsiano”, quest’ultimo intitolato allo storico niscemese che negli anni settanta vi ha lavorato come segretario. Per iniziativa congiunta della dirigente, prof.ssa Anna Maria Conti e dei docenti di tutta la scuola, il plesso “Centrale” verrà dedicato al prof. Giuseppe Spata, dirigente per lungo tempo del Verga, morto alcuni anni fa, lasciando un ottimo ricordo come educatore e come uomo di grande umanità e cultura. La richiesta è stata trasmessa agli organi competenti del Comune di Niscemi. Il vice sindaco Rosario Meli, presidente della commissione toponomastica, ha affermato: “L'Amministrazione comunale ha adottato la delibera per intitolare il plesso di viale Gori alla memoria del compianto preside Giuseppe Spata”. Fondamentale è stato l'apporto della dirigente Anna Maria Conti e del vicario, prof. Carmelo Giugno che hanno corredato la richiesta di una biografia del prof. Spata. L'amministrazione ha approvato all'unanimità la proposta e il locale Rotary Club, in occasione della cerimonia di intitolazione, donerà alla scuola un defibrillatore. Di Benedetto Sofia, Blanco Giorgia, Iudicelli Giorgia, Gallì Ludovica, Blanco Gioia Pagina 4 La Natura La pioggia che bagna la terra, il sole che la asciuga, le nuvole che coprono la serra, i bambini sul bagno-asciuga. La melodia delle onde, che si scontrano con gli scogli, e il sole che si nasconde, e l’uomo con i suoi sbagli. Bartoluccio Sofia Le Stagioni Calde e lunghe giornate d'estate , durate tanto, con tante risate. Fredde e corte giornate d’inverno, passate subito con un gelido vento. Alberi di mele che sbocciano fioriti, in un prato di fiori infiniti. Giornate temperate di foglie cadenti, con alberi e foreste tutte morenti. Fidone Giorgia, Ferrante Chiara, Terranova Carmela PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1 Bullismo: comportamento da non imitare Incontro tra alunni ed esperti sul tema del cyberbullismo Oggi, 25 febbraio 2014, nella Scuola media statale Giovanni Verga, plesso “Angelo Marsiano“, di Niscemi si è tenuto un incontro per combattere e contrastare il fenomeno del bullismo dei ragazzi, vittime e bulli, alla presenza del Sindaco di Niscemi Francesco La Rosa , del dottor Massimo Arena e della dottoressa Cettina Cinquerrui. Il convegno è stato aperto dal Sindaco, il quale ha raccomandato ai ragazzi di raccontare ai genitori e ai professori i casi di soggetti vittime di bullismo o cyberbullismo. Subito dopo qualche applauso, sono stati proiettati due video: uno è stato realizzato dalla classe 1 B. Il filmato parlava di una ragazza presa di mira da due bulli suoi compagni di classe e di un suo amico che l’ha aiutata a confidarsi e denunciare i fatti alla polizia. Il discorso è stato ripreso dalla dottoressa Cinquerrui, la quale ha spiegato gli effetti del bullismo tradizionale a scuola. Infine ha parlato il dottor Arena, che ha introdotto e concluso il discorso sul cyberbullismo, cioè il bullismo tramite internet e ci ha consigliato anche di non installare alcune applicazioni tra le quali “My Talking Angela” perché durante il gioco l’applicazione potrebbe scattare foto senza il consenso dell’utente e pubblicarle in siti internet. PERCORSI DI LEGALITA’ La violenza sulle donne Un problema del nostro tempo Ogni giorno le cronache dei giornali ci riportano fatti di violenze e omicidi commessi nei confronti delle donne: mogli, fidanzate, sorelle, semplici conoscenti che sono sempre più spesso vittime indifese di abusi e prepotenze da parte degli uomini che giungono spesso a gesti estremi. E’ il caso di Lucia Annibali il cui volto è stato sfregiato dall’acido per iniziativa dell’ex fidanzato; è il caso di Mahtab Ahad Savoji uccisa e gettata in mare; è il caso di tante altre donne che subiscono persecuzioni, stalking e violenze di ogni tipo e che denunciano i loro aguzzini. Purtroppo il numero di queste ragazze, di queste donne, vittime di femminicidi causati dalla violenza e dalla prepotenza dei loro compagni è in aumento, come dimostrano le notizie degli ultimi giorni che ci giungono da ogni parte del mondo. Secondo noi la violenza sulle donne è ingiusta, perché ogni donna ha il diritto di avere una vita tranquilla e serena. Tutte le donne hanno il diritto di vivere un’esistenza senza tormenti e senza paure. Cannì Isabella, Blanco Rita Maria Ludovica, Di Liberto Rossella Cutrona Antonio, Quinci Giuseppe, Cutrona Sebastiano, Di Giovanni Gaetano Nella società giovanile del nostro tempo, oltre alla scienza e alla tecnologia dominano anche la violenza e la trasgressione familiare. Molti ragazzi invece di esprimere le proprie idee attraverso le parole, lo fanno in modo violento e aggressivo. L’adolescenza è il periodo in cui si passa dall’infanzia alla maturità e si subiscono cambiamenti fisici e morali, inoltre si compiono scelte riguardanti il proprio futuro. Alcuni ragazzi riescono a superare questo periodo con facilità, invece altri non ci riescono e ricorrono all’uso di droghe, all’abuso di alcool e gesti violenti. Molto spesso a compiere questi atti è la baby-gang, un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 13 e 18 anni PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1 Il mondo dell’adolescenza Tra disagio, violenza e trasgressione che praticano atti di bullismo e di vandalismo. Il fenomeno del bullismo si verifica soprattutto nelle scuole; questa delinquenza è il sintomo del malessere degli adolescenti che spesso dipende dalla mancanza di punti di riferimento e dei valori all’interno della famiglia. Per risolvere questo problema la società civile e la famiglia dovrebbero curare molto l’educazione dei ragazzi, aprendo un dialogo con i giovani, cercando di ascoltarli per farli diventare responsabili e coraggiosi. Blanco R.M. Ludovica, Cannizzo Daria, Perticone Sofia Pagina 5 NO al razzismo! Nella nostra società multietnica e multiculturale, il razzismo purtroppo costituisce una piaga difficile da sanare. Il termine “razzismo” si riferisce ad un concetto errato che si è diffuso in diverse epoche storiche e in differenti paesi. La teoria della “razza” catalogava gli esseri umani basandosi sulle differenze somatic h e , creando una gerarchia tra gli individui. Essa è stata smentita dalla moderna biologia, la quale ha dimostrato che tutti gli esseri umani sono geneticamente uguali. Il razzismo nacque nel Medioevo. Ma fu nel XVI secolo che Spagna e Portogallo catturarono schiavi africani per impegnarli nelle loro colonie a lavorare nelle piantagioni di caffè, cotone, tabacco in condizioni di vita spesso disumane. Nel XX secolo il razzismo è diventato lo strumento politico di una dittatura, il nazismo, causando lo sterminio del popolo ebraico e la discriminazione di altri gruppi umani. Purtroppo fenomeni di razzismo si verificano ogni giorno: quotidianamente assistiamo ad episodi di intolleranza e di insofferenza, a pregiudizi e prepotenze nei confronti di individui e gruppi etnici, di culture e religioni differenti. Il colore della pelle o la provenienza geografica, la lingua o l’aspetto fisico non possono rendere un essere umano superiore o inferiore ad un suo simile. Noi crediamo che oggi occorra più che mai aprirsi al mondo circostante, considerare gli esseri umani tutti allo stesso modo, vivere insieme in armonia e pace e tutti insieme alzare in coro un solo grido: No al razzismo! Uffa le mamme! Soldati A voi soldati che prendete la mira Questi spari non li voglio più sentire Non voglio sentire gridare le persone Perché non sono fatte di cotone Non voglio vedere in faccia la morte Perché non è giusta questa sorte Non voglio sentir tremar la terra Perciò io vi chiedo basta con la guerra Liberto Orazio Pronti alla guida Uno degli oggetti più desiderati dai ragazzi d’oggi è il motorino , il più piccolo dei veicoli a motore. Per guidarlo occorre avere 14 anni e avere il “patentino”. Quando si sta sul motorino bisogna avere con sé il libretto, il certificato di identità personale, l’assicurazione e il “patentino”. Poi bisogna rispettare il codice della strada: portare il casco, perché salva la vita in caso di caduta, tenere i fari accesi, non usare il cellulare per ascoltare la musica. Inoltre non si può circolare contromano, bisogna dare la precedenza ai pedoni e a chi viene da destra, fermarsi quando il semaforo è rosso o giallo. Vogliamo dare dei consigli a tutti i ragazzi, non correte troppo, non viaggiate con le gomme sgonfie, con i freni rotti, non guidate se siete stanchi o state poco bene, non truccate il motorino per correre più veloce, guidare il motorino è bello...ma la bicicletta non è male! Pedalare fa bene alla salute mentre guidare il motoriFidone Giorgia, Terranova Carmela, no inquina l’ambiente. Ferrante Chiara Liberto Orazio Pagina 6 Le mamme certe volte sono troppo insopportabili, perché ci obbligano a fare cose che non vogliamo. Ad esempio quando siamo tranquille a guardare la TV o a giocare, oppure, quando svolgiamo attività che ci piacciono molto, ci devono sempre disturbare per motivi inutili come per esempio: sistemare la nostra camera, anche se non ne abbiamo voglia. UFFA, che noia!! Però sappiamo che le mamme fanno tante cose per noi come lavarci i vestiti, cucinare del cibo appetitoso, comprarci capi d’abbigliamento, quindi le dobbiamo aiutare sempre. Secondo noi però ci dovrebbero lasciare un po’ più libere, ma le mamme sono sempre le mamme e le dobbiamo ascoltare anche se non ne abbiamo voglia. Alma Noemi, Di Corrado Giada, Iudicelli Giorgia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1. Il “traghettatore infernale” 2. Lo sono alcune creature dantesche 3. E’ uno dei fiumi attraversato da Dante 4. Soccorre il poeta nella “selva oscura” 5. La comanda il Pontefice 6. Compie il “folle volo” 7 Un numero….dantesco 8 Uno dei sette peccati capitali 9 Così Boccaccio definì la Commedia PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1 NOI RAGAZZI, cittadini d’Europa... Stage in lingua inglese a Malta IL MONDO E’... Il mondo è verde come la primavera che porta allegria. Il mondo è rosso come l’amore che emoziona il cuore. Il mondo è giallo come la luce del sole, è blu come la notte, è bianco come le stelle che brillano nel cielo nelle notti serene. Anche quest’anno la nostra scuola ha organizzato uno stage di una settimana a Malta rivolto agli alunni delle classi prime. Abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa. Siamo partiti il 3 maggio con due professoresse, Giusy Meli ed Edy Salvo, che poi è stata sostituita dalla professoressa Lucia Orlandi. La mattina andavamo a scuola per imparare la lingua inglese, all’uscita pranzavamo a sacco, il pomeriggio facevamo delle escursioni guidate. Abbiamo visitato Medina, La Valletta e St. Julian’s e abbiamo fatto anche un’escursione sulla nave di Capitan Morgan. Un pomeriggio abbiamo visto un film in 5 D sulla storia di Malta, è stato molto emozionante. La sera cenavamo in hotel a self service; certo, alcuni di noi si lamentavano per il cibo, ma in realtà era vario, buono e abbondante….soprattutto di patatine fritte che sparivano subito! Finita la cena tornavamo nelle nostre camere dove ci divertivamo molto a stare tra di noi, facendo dei pigiama Ticli Clelia ...legati alle nostre tradizioni! La memoria di una civiltà antica L’economia di Niscemi si è sempre basata sull’ agricoltura. Una vita di lavoro e fatica, data dall’abbondanza delle messi e dei raccolti. In passato nella piana di Gela i niscemesi coltivavano grano e cotone. Per conoscere la storia economica del nostro paese e il modo in cui vivevano e lavoravano i nostri nonni e bisnonni, abbiamo visitato il “Museo della civiltà contadina-Angelo Marsiano”. Abbiamo così osservato gli oggetti, gli attrezzi e i manufatti che venivano usati tanto tempo fa. Inoltre abbiamo visitato anche la ricostruzione della tipica abitazione del contadino, che teneva in casa anche gli animali. Ci ha colpito il fatto che nella camera matrimoniale, sopra il letto, era appesa la “naca”, cioè una culla in cui veniva messo il neonato, che poteva essere dondolato dalla mamma, senza che questa si alzasse. Amato Denise, Ticli Clelia, Blanco Fabiana, Meli Angela Carla PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1 party. Insomma, la settimana a Malta è stata mitica, supermegasplendida. Siamo proprio sicuri che rifaremmo altre mille volte un’esperienza così. Ticli Clelia, Blanco Fabiana, Amato Denise, La Rosa Alice, Minardi Melissa Welcome to Ashford L’11 maggio scorso, 35 alunni della nostra scuola sono partiti alla volta dell’Inghilterra. Dopo aver sorvolato il nostro continente siamo arrivati nel college, ci siamo sistemati ed abbiamo esplorato la zona. Ogni mattina abbiamo frequentato le lezioni in lingua inglese, migliorando le nostre competenze. Ma l’esperienza si è arricchita dalla quotidianità del college: sport, arrampicate, percorsi ad ostacoli, tiro con l’arco, ecc. La nostra settimana poi ha avuto due tappe fondamentali: Canterbury e, soprattutto, Londra, città meravigliosa e cosmopolita. Il tempo era spesso nuvoloso, ma gli ultimi tre giorni ci ha stupito: è stato a dir poco primaverile! Il cibo non era così male, visto che alternavamo la cucina tradizionale inglese a quella italiana. L’affetto dei nostri cari ci è mancato, ma frequentare uno stage linguistico all’estero in Inghilterra, a nostro parere, è un’esperienza indimenticabile! Quinci Giuseppe, Cutrona Sebastiano, Di Giovanni Gaetano, Cutrona Antonio Pagina 7 Le piazze antiche Nel mondo antico la piazza svolgeva un ruolo importante. Nella Grecia antica la piazza si chiamava <<agorà>> ed era il centro della città. Era il luogo dove si svolgevano molte attività, dal mercato alle feste religiose, dove gli uomini liberi si riunivano per trattare gli affari della Città-Stato. Era il luogo simbolo della democrazia, tant’è che vi si riuniva l’assemblea della polis. Nell’antica Roma invece la piazza era detta <<forum>>. Il foro più antico è quello conosciuto come Foro Romano, situato fra il Campidoglio (dove c’era il tempio di Giove Ottimo Massimo) e il Palatino (sede dell’imperatore). A questo, nel corso degli anni, soprattutto durante l’impero, se ne aggiunsero molti altri: furono i Fori Imperiali. Il Foro era il centro della vita politica della Stato e vi si amministrava la giustizia. Era da tutti considerato un monumento della civiltà romana. Esso racchiudeva molti edifici: le terme, l’anfiteatro, il teatro, la basilica, il tempio; doveva essere maestoso e avere un porticato. Era attraversato dalla via sacra, che era percorsa dalle processioni religiose e dalle sfilate dei cortei, che celebravano i trionfi dei comandanti vittoriosi con il bottino e i prigionieri di guerra. I fori erano sempre affollati di gente impegnata in affari e anche di sfaccendati e frequentatori di taverne. Quindi sia nell’agorà che nel foro si svolgeva la vita della città. Le nostre piazze ancora oggi hanno ereditato da Greci e Romani tali funzioni. Di Gregorio Andrea, Cutrona Antonio, Di Giovanni Gaetano, Bartoluccio Sofia, Tizza Giada , Galesi Giorgia. Il salotto della nostra città Anche Niscemi ha la sua piazza principale, che è il salotto della città e il punto di riferimento per tutti i suoi abitanti. E’ Piazza Vittorio Emanuele III, come si può leggere da una lapide, ma originariamente si chiamava Piazza Duomo. Su di essa si affacciano il Palazzo Comunale, costruito tra il 1870 e il 1882, in stile neoclassico, la Chiesa Madre e quella dell’Addolorata. La Chiesa Madre, dedicata a S. Maria D’Itria, fu progettata dall’architetto La Rosa e costruita dal 1742 al 1753, a spese dei niscemesi, sul luogo dove già sorgeva la Chiesa Madre, molto danneggiata dal terremoto del 1693. E’ in stile barocco, ha la facciata in pietra di “Pilacane”ed è abbellita da un portale con colonne corinzie e da alcune statue di santi, ricordate dal poeta locale “Mario Gori”, come testimoni assorti e silenziosi dei fatti della nostra comunità. La Chiesa dell’Addolorata venne co- quella di Maria SS. Addolorata. An- ch’essa è in stile barocco, fu progettata dal capomastro Silvestro Gugliara. Oltre a questi tre edifici, sulla piazza si affacciano quattro bar e una banca. La domenica e il tardo pomeriggio di ogni giorno è molto frequentata da persone di ogni età. Molti adulti si recano nel “salotto della città” per incontrare gente, per discutere di politica e di affari, un po’ come nell’antichità. I giovani, invece, ci vanno per passeggiare e chiacchierare con gli amici. struita, dal 1753 al 1764 a spese di Cutrona Antonio, Cutrona Sebastiano, due confraternite, ancora oggi esi- Di Giovanni Gaetano, Quinci Giuseppe, stenti quella della SS. Crocifisso e Stracquadaini Mario Pagina 8 Estate Si avvicina la splendida estate con le sue lunghissime giornate. E’ il risveglio di odori e sapori, che riempiono di gioia tutti i cuori. Sapete cosa mi ricorda l’estate? Le giornate al mare e le lunghe passeggiate. Al mio risveglio, al mattino, sento cinguettare il mio canarino che risveglia allegramente i più bei ricordi nella mia mente. Quinci Giuseppe Le ricette della nostra tradizione A cura di Fabiana Blanco CARCIOFI STUFATI INGREDIENTI : Carciofi Peperoncino Sale Pecorino Pan grattato Prezzemolo Aglio Olio Acqua PROCEDIMENTO : Sbattere i carciofi (dalla parte opposta al cuore) su un piano e lavarli bene, lasciarli sgocciolare per qualche minuto. In una terrina mettere sale, peperoncino e pecorino grattugiato (o qualsiasi altro formaggio). Farcire i carciofi in ogni loro parte con il composto e posizionare in pentola con le punte verso l’alto. Aggiungere l’ acqua fino a coprire i 3/4 dei carciofi. Infine mettere abbondante olio in ogni carciofo, coprire con un coperchio e cucinare a fuoco medio. Dopo 30 minuti controllare se l’acqua è sufficiente e staccare una foglia. Se si stacca facilmente i carciofi sono pronti. Buon appetito! RAIA CCA STEMPERATA RI ACITU INGREDIENTI : Razza Olio Farina di grano duro Aceto Aglio Sale e pepe q.b. PROCEDIMENTO: Lessare le ali della razza per 10-15 minuti (in base alla grandezza), metterle in una teglia e farle raffreddare. Con una forchetta rimuovere delicatamente la pelle; quando sarà pulita, tagliare le ali in 4-5 pezzi e infarinare. In una padella antiaderente mettere un filo d’olio e adagiare la razza. Lasciare soffriggere a fuoco medio fin quando sarà dorata da entrambi i lati; aggiungere l’aglio in camicia ( usare spicchi piccoli ) e mettere un coperchio per evitare che l’aglio scoppi; infine aggiungere l’aceto. Togliere dal fuoco e aggiungere sale e pepe. Buon appetito! PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1 Natural game al Biviere di Gela NOI RAGAZZI...a teatro Il dodici Maggio abbiamo partecipato ad una visita guidata alla Riserva Naturale del Biviere di Gela, organizzata dai professori di scienze della nostra scuola per gli alunni delle prime classi. Alle ore 8:30 ci siamo recati davanti al plesso Angelo Marsiano, dove due pullman ci hanno portato al Biviere. Appena arrivati abbiamo fatto colazione, poi siamo stati divisi in due gruppi ed affidati ad una guida che ci ha parlato della flora e della fauna locali, di quest’ultima facevano parte insetti come farfalle e libellule e animali come uccelli migratori e uccelli sedentari. Con dei binocoli personali o con il cannocchiale dell’osservatorio della Riserva, abbiamo potuto vivere in prima persona l’esperienza di osservare un piccolo uccello bianco caratteristico del luogo. Dopo aver pranzato a sacco, abbiamo partecipato ad un “Natural Game”, un quiz naturalistico costituito da tredici domande riguardanti il Biviere di Gela e i suoi animali. I vincitori hanno ricevuto come premio dei libri, dei giochi da tavolo, delle cartoline, delle spille e dei poster della LIPU. Infine siamo tornati a scuola dove abbiamo trovato i genitori che ci hanno accompagnati a casa . Amato Giuseppe, Caruso Saverio, Occhipinti Dario, Cannata Francesco Anche quest’anno la nostra scuola ha aderito alla Stagione Teatrale organizzata dal Teatro Stabile di Catania. Abbiamo potuto assistere a quattro spettacoli: “ La Bottega del caffè “ di Carlo Goldoni, “ Otello “ di Luigi Lo Cascio, liberamente ispirato all’Otello di W. Shakespeare, ”Per non morire di mafia” di Pietro Grasso, ”Cyrano de Bergerac” di E. Rostand. Tutte le rappresentazioni sono state interessanti, in particolar modo “Otello” e “Per non morire di mafia”. La prima inizia dalla fine, cioè da quando la tragedia ormai è compiuta. La storia viene raccontata da un soldato fedele al suo generale, Otello, che vuole presentare i fatti per come sono accaduti, senza distorsioni. La storia è quella di un uomo, che ha compiuto un atto scellerato, cioè l’uccisione della moglie Desdemona, non a causa della diversità che deriva dal colore della pelle, ma per la differenza fondamentale che c’è tra uomo e donna che a volte invece che all’amore può portare ad un odio profondo, senza misura. In questo caso l’odio è stato provocato da Iago, che mosso dal suo risentimento verso Otello ha innescato una tragedia. Questa rappresentazione ci ha fatto riflettere sul fenomeno del femminicidio, che è molto diffuso nella nostra società. L’ altra opera che ci è piaciuta molto è stata “ Per non morire di mafia “di Pietro Grasso, l’ attuale Presidente del Senato, che parla della sua vita dedicata alla lotta contro la criminalità per il trionfo della legalità. Il protagonista, interpretato dall’ attore Sebastiano Lo Monaco, racconta in un monologo la propria storia di magistrato impegnato nella lotta alla mafia, le paure e i rischi coinvolgenti anche la sua famiglia, conseguenti alla sua scelta professionale e morale . Con queste opera l’autore vuole scuotere le coscienze di tutti, a cominciare da quelle dei giovani , perché solo in questo modo , prendendo posizione può esserci la speranza di sconfiggere la mafia e far trionfare la legge dello Stato, che deve essere guidato dalla legge morale “Finché la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire”. Dice Pietro Grasso: “I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre più forte, con cittadini sempre meno liberi”. Proverbi popolari niscemesi I guai ra pignata i sapi u cucchiaiu ca l’arrimina. (I guai veri li sa solo chi li vive) A pignata taliata nun bugghi mai. (Quando una cosa si aspetta non arriva mai) Primma ‘i parrari mastica i paroli. (Rifletti bene prima di parlare) Ogni cai è liuni na so casa. (Ogni persona si sente bene nella propria casa) Cu mancia fa muddichi. (Chi fa qualcosa, commette qualche errore) Ogni lignu avi u so fummu. (Ogni uomo ha il suo carattere) A mal’erva nun sicca mai. (L’erba cattiva non muore mai) A matinata fa a iurnata. (Non bisogna perder tempo!) Amato Giuseppe, Cannizzo Daria, Caruso Andrea, Liberto Orazio, Terranova Carmela, Ticli Clelia Pagina 9 Spinello Ludovica, Lombardo Mariaconcetta, Blanco Gioia, Meli Angela Carla, Blanco Giorgia PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1 Un anno insieme Proponiamo ai nostri lettori alcuni scatti fotografici relativi alle numerose attività didattiche (curriculari ed extracurriculari) realizzate nella nostra scuola durante l’a.s. 2013-2014. La redazione Ottobrata, Concorso “U Falarinu“ e Giornata ecologica Attività natalizie Mobile vulgus Carnevale Carnevale Stage in lingua inglese a Malta Sagra del Carciofo Laboratorio di Ceramica Teatro Stage linguistico London – Grosvenor Hall Ashford Giochi Matematici alla Bocconi di Milano Tutti pronti per la SCHERMA! Pagina 10 PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1 Viaggio d’istruzione in Toscana-Umbria Curriti carusi! Il 19 Febbraio si è svolta la sesta edizione della corsa campestre svoltasi presso l’ ”Oasi Madonna Del Buon Consiglio” in contrada Stizza dal titolo significativo, “Curriti carusi”. Quest’anno vi hanno partecipato 250 alunni divisi in 4 categorie (ragazze, ragazzi, cadetti, cadette). È stata organizzata da tutti i professori di educazione fisica della Scuola Media “G. Verga”. Dopo che tutti gli alunni hanno ricevuto il numero di gara è iniziato il corteo olimpico, allietato dalla presenza degli sbandieratori dell’IISS “Leonardo da Vinci” di Niscemi, da altri gruppi di ragazzi provenienti dalla parrocchia Santa Maria del Bosco e altri che percuotevano i tamburi. Poi il prof. Ragusa ha chiamato i corridori per classe e li ha invitati a salire sul palco per il saluto delle autorità presenti prima della gara. Finalmente la competizione è iniziata; per prima è partita la categoria ragazze, facendo due giri di fila per tutto il percorso. Dopo è partita la categoria ragazzi, che hanno manifestato tutto l’impegno possibile per raggiungere l’agognato traguardo. In seguito è toccato alle cadette che hanno PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1 ANGOLO DELLO SPORT percorso 3 giri di campo. Infine è partita la categoria cadetti: la gara è stata molto combattuta con qualche atleta caduto per lo sforzo profuso. I vincitori alla fine della gara hanno ricevuto le medaglie. Ma la vera essenza dello sport è una sana ed allegra competizione: tutti i partecipanti si sono divertiti, hanno bevuto il tè caldo e gustato dolciumi preparati dalle nostre fantastiche mamme! E’ stata un’esperienza magnifica e indimenticabile. Ravalli Claudia e Occhipinti Dario Pagina 11 Pagina dei giochi L V H A B L V L H Z N K E F I A J I B A L L I S A C E D N V E V S R N K A U J G L E T E H I Y L J A Y D C G O P A W D C B C D L Y X V L A D H K G Y T B M I E C I T I O Z J Q M C A E D E A K A Z I Y E L I X A X H K M M G G H E M T K X P L U A N D J N Y G M I O I M N F S L M N H I D N O R L U Y V A T T T Q Y O T B I H Z L N E W D E Z I Q O Z È P G Z N B W G R R I Z I P Z E N O M A N J E L L V O F I R O Z A G I V M A C I O H A S Z K P W D O G E A B F D C F L L N O E B O N B I E C L E U W L J K X L H S S A P Y O T J E M U H P Y Y U E A N E M H G I A Y A H H F U Z F A I Y X P G T E G A Q T U I E R E E R F Y D T G O T R B Y X L E O Q Y N K O P R S G P R H S P H G F P N O M F E U P E I E U U V I A R W N A Q U C E F G C I E L O I L J G E M Q G X X V D R M D N M O D E D R I F G H V T X H B A M D S R R R W Y C S O Z E C U C I M R F H E M Q R H C Q M N H D S I T T T N A N X A T Q J A S S O G G N E Z G R L N B O Q Z V Q U S R R T T S R N L U F O F O T I A R N E I M Z B U P N B L G Q Q E C P X B O I L E K B R E L S H C C V E R C A R E D W C O R N I C E K R V D S T U E H A G I P N J A R D K R A C W L V O U N Q U J A C A W I J F V H D D H F U O S D S T C X X Z B N M I V T K C X N V F U I E Y E O I N K N L E Y O V A T Y L M V P Y J G J S I K T S C J B S P J I S R T B N U B X P U R G A T O R I O D M L I M U A X S I Y Z A E U O V Z A L W F Q K V X W I O W P E T N L L W P O T Z Y L F P T X S Y P E L J A Y V W R Z R I A O G V U V B N N H N M N A F D I A V O L O Y Z U D F B G E B I R J T F Q I A Y E U I V D V W B H O G I A C H B E B H H Q R C D Z A M -Alighieri -Angeli -Anime -Antipodi -Barca -Beati -Beatrice -Caronte -Cielo -Cerchio -Cornice -Dannati -Dante -Diavolo - Endecasillabi - Eunoè - Gerusalemme - Imbuto - Inferno - Lete - Lucifero - Minosse - Monte - Paradiso - Purgatorio - Terzine - Virgilio O LA REDAZIONE 1 PON C-1 FSE—2013– 1695 2 3 4 5 1. Discendere...dalle nubi 2. Il rifugio domestico 3. Sono “carnascialeschi” quelli di Lorenzo il Magnifico 4. Participio passato del verbo dire 1.Scienza che studia le stelle. 2.Colui che tira le frecce. 3.Regione italiana patria di San Francesco. 4.La regione di Dante Alighieri. 5.Allattò Romolo e Remo. 6.La punta del nostro stivale 3. 4. 5. 6. Amato Giuseppe, Amato Denise Maria, Blanco Fabiana Stefania, Blanco Rita Maria Ludovica, Cannata Francesco, Caruso Saverio Andrea, Cutrona Sebastiano, Cutrona Antonio, Di Giovanni Gaetano, Di Liberto Rossella, Esposito Sara, Ferrante Chiara, Fidone Giorgia, Galesi Giorgia, La Rosa Alice, Liberto Orazio, Lombardo Maria Concetta, Meli Angela Carla, Minardi Rachele, Minardi Melissa, Occhipinti Dario, Quinci Giuseppe, Ravalli Claudia, Terranova Carmela, Ticli Clelia, Tizza Giada, Valenti Emanuela 5. Il numero dei canti della Commedia 1. 2. E Di Benedetto Sofia, Blanco Giorgia, Cannizzo Daria, Iudicelli Giorgia, Blanco Gioia, Gallì Ludovica, Di Corrado Giada, Alma Noemi, Cannì Isabella, Bartoluccio Sofia, Perticone Sofia, Spinello Ludovica, Stracquadaini Mario Formatore: prof.ssa M. L. Orlandi Tutor: prof. F. Alberghina (Impaginazione e grafica) Siamo su Internet www.giovanniverganiscemi.gov.it Giochi didattici a cura di Bartoluccio Sofia, Cutrona Antonio e Cutrona Sebastiano
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