12 giugno 2014 anno 25 n. 12 QuiAppenews Settimanale • Distribuzione gratuita . Poste Italiane Spa - Spedizione Abbonamento Postale -70% NE/PD. Pubblicazione Ufficiale dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi di Padova Segreteria 049.7817222 – Ufficio paghe 049.7817233 – Ufficio contabilità 049.7817244 Orario uffici: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.15 e dalle 14.00 alle 16.00 [email protected] - www.appe.pd.it - www.gustarepadova.it Tanti “clienti” pretendono l’uso gratuito dei servizi igienici, ma una sentenza del TAR Toscana dà ragione agli esercenti I bar sono pubblici esercizi, non “servizi pubblici” L’APPE ha predisposto un apposito cartello, pubblicato a pagina 2, da esporre nel locale Sono sempre più numerose le segnalazioni che giungono in Associazione, riguardanti la pretesa, da parte dei “clienti” (che in realtà tali non sono) di utilizzare gratuitamente i servizi igienici senza ordinare nulla … evidentemente si confonde il termine “pubblico esercizio” con “servizio pubblico”! Pochi giorni fa, è salito all’onore delle cronache il comportamento di un esercente patavino che ha chiesto il pagamento di un euro ad una persona che, non consumando nulla, pretendeva comunque di utilizzare SEGUE A PAG. 2 Massimo Bitonci, ospite dell’APPE durante la competizione elettorale, è il nuovo Sindaco di Padova. Approfondimento a pagina 6. LE NOVITÀ DEL “JOB ACT” I dettagli alle pagine 4 e 5 I NAS dei Carabinieri hanno sequestrato cibi scaduti o adulterati nei market e nei ristoranti Appe e Fipe investono sulla formazione degli esercenti nel campo della sicurezza alimentare Le norme sulle corrette prassi igienico-sanitarie sono contenute nel Manuale della Federazione, disponibile presso l’APPE «Il lavoro svolto dai Nuclei Antisofisticazione e Sanità dell’arma dei Carabinieri permette di prevenire rischi alla salute dei consumatori, contrasta attività criminose e serve per mantenere in sicurezza e alta l’offerta dei prodotti alimentari. Da parte nostra, inoltre, l’impegno ad aiutare anche quei risto- ratori che nei controlli effettuati sono stati oggetto di sanzioni per infrazioni QUIAPPENEWS • anno 25 • n. 12 • 12 giugno 2014 | www.appe.pd.it - [email protected] SEGUE A PAG. 3 1 SEGUE DALLA PRIMA – I bar sono pubblici esercizi, non “servizi pubblici” la toilette. Pronta è scattata la difesa dell’APPE su tutti i “media” anche perché l’argomento ben si presta a far discutere il pubblico, tant’è che sul sito internet del “Mattino di Padova” sono stati “postati” oltre 100 commenti dei lettori, peraltro quasi tutti a favore del titolare del locale. Era già stata pubblicata su Qui Appe n. 10 del 6 aprile 2010 la notizia della sentenza del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) della Toscana n. 691 del 17/3/2010, che sancisce che i pubblici esercizi hanno l’obbligo di mettere a disposizione i servizi igienici a titolo gratuito solo a favore dei clienti. Ne deriva che è facoltà degli esercenti richiedere un prezzo per l’uso dei servizi a chi non effettua consumazioni nel locale. Chiaramente, a fronte della richiesta di un corri- spettivo per l’uso dei servizi igienici, l’esercente dovrà emettere il relativo scontrino fiscale. Mantenere pulito e accogliente un servizio igienico ha un costo non indifferente: sapone, acqua corrente fredda e calda, salviettine o asciugamani elettrico, lavoro e materiali per la continua pulizia. Sono tutti costi che l’esercente può affrontare se compensati dalle consumazioni, anche se i ricavi sono sempre più risicati, mentre, se un cliente non consuma, è più che giustificato richiedere un compenso per l’uso dei servizi. In fondo, anche l’uso dei bagni nei luoghi pubblici è quasi sempre a pagamento … L’APPE, al fine di dare una comunicazione semplice, discreta e uniforme su tutto il territorio provinciale, ha predisposto un cartello, riportato qui sotto, da ritagliare e affiggere in un luogo visibile o sulla porta dei servizi igienici. Il medesimo cartello è reperibile sul sito dell’APPE www.appe.pd.it in modo che sia possibile stamparlo nelle quantità e dimensioni desiderate. ADESIONE ALL’APPE 2014 La quota annuale 2014 è di 170 euro ed è possibile versarla presso la Segreteria provinciale o quelle mandamentali oppure: ► sul c/c postale n. 11598356 ► sul c/c bancario IBAN: IT84A0622512108100000008523 CARTELLO DA RITAGLIARE ED ESPORRE VICINO ALL’INGRESSO DEI SERVIZI IGIENICI L’UTILIZZO DEI SERVIZI IGIENICI È RISERVATO AI NOSTRI CLIENTI Sentenza Tar Toscana 17/03/2010, n. 691 APPE Associazione Provinciale Pubblici Esercizi / Via Savelli 28 - 35129 Padova (PD) / T. 049 7817222 / www.appe.pd.it 2 QUIAPPENEWS • anno 25 • n. 12 • 12 giugno 2014 | www.appe.pd.it - [email protected] Il sondaggio sarà utile agli Organi Direttivi per elaborare una strategia di politica sindacale Fipe apre il dibattito: slot sì, slot no Tutti gli esercenti sono invitati a “postare” i propri commenti sul sito www.fipe.it Molti esercenti considerano le slot machine un’offerta gradita dagli avventori, che possono trarne fonte di svago e, per i più fortunati, di vincite. Nello stesso tempo le slot machine rappresentano per l’esercente un ricavo aggiuntivo in un momento di grande difficoltà economica. Altri esercenti, invece, interpretano nel gioco soprattutto criticità e nuovi rischi sul fronte sociale. Una lettera scritta dal presidente di FIPE La Spezia, Marco Buticchi, ha aperto una riflessione all’interno della Federazione nazionale che la stessa vuole estendere a tutti i titolari di pubblico esercizio. Per questo motivo è stato aperto sul sito federale (www.fipe.it) un sondaggio con raccolta di commenti da parte degli esercenti. «La raccolta dei commenti – afferma il presidente nazionale, Lino Stoppani – sarà di aiuto agli organi direttivi per elaborare una strategia di politica sindacale che risponda agli interessi delle imprese rappresentate, le quali vivono momenti di grande difficoltà e che trovano ricavi aggiuntivi in questi SEGUE DALLA PRIMA –Appe nuovi business e alle aspettative di altri, invece, che interpretano nel gioco soprattutto criticità e nuovi rischi sul fronte sociale». Per partecipare alla raccolta di opinioni e allo scambio di vedute è necessario collegarsi al sito FIPE, ed entrare virtualmente nel riquadro intitolato “Bar, slot sì, slot no, lascia un commento”. I commenti potranno essere letti in versione integrale all’interno dello spazio dedicato. Sulla home page saranno invece visibili gli ultimi tre commenti secondo l’ordine cronologico del loro arrivo in via telematica. NOTIZIA IN PILLOLE Per valorizzare e sostenere le attività con valore storico e artistico ELENCO REGIONALE DEI LUOGHI STORICI DEL COMMERCIO Iscrizioni aperte fino al 15 luglio 2014. Visibilità assicurata, anche in vista dell’Expo 2015 La Regione del Veneto, con Deliberazione di Giunta Regionale n. 696 del 13/05/2014 (pubblicata sul BUR n. 56 del 3 giugno 2014), ha istituito l’elenco regionale dei luoghi storici del commercio che ricomprende le attività aperte al pubblico da almeno 40 anni, tra cui: attività commerciali al dettaglio; attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; attività artigianali; alberghi o locande con somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Le domande di iscrizione devono essere presentate entro il 15 luglio 2014 esclusivamente in modalità telematica allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del comune competente per territorio. e Fipe investono sulla formazione degli esercenti spesso di ordine formale, investendo sulla loro formazione e sensibilizzazione su temi fondamentali come quelli della sicurezza alimentare». È questo il commento di Lino Stoppani, presidente FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) alla notizia sui cibi adulterati e relativi sequestri, pubblicata nei giorni scorsi su un noto quotidiano nazionale. «Piuttosto, siamo allarmati – prosegue Stoppani – dalle dimensioni dei prodotti contraffatti che hanno invaso il mercato. I baristi e i ristoratori sono esposti al pari delle famiglie nell’acquisto degli alimenti che hanno subìto trattamenti non consentiti dalla legge, come riportato. FIPE si è sempre impegnata per aiutare le imprese di pubblico esercizio, mettendo, tra l’altro, a disposizione degli associati il “Manuale di corretta prassi operativa – ristorazione, gastronomia, gelateria, pasticceria” validato dal Ministero della Salute, che sintetizza chiaramente le norme e le corrette prassi igienico-sanitarie da osservare per garantire la salute dei consumatori». QUIAPPENEWS • anno 25 • n. 12 • 12 giugno 2014 | www.appe.pd.it - [email protected] 3 La conversione in legge del decreto 34/2014 è in vigore dal 20 maggio 2014 “Job Act” è legge, ecco le novità Semplificazioni per i datori di lavoro in materia di contratto a termine E DI apprendistato È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ed è entrata in vigore il 20 maggio 2014 la legge n. 78/2014 che riguarda “Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese”. Le principali novità, per il settore dei pubblici esercizi, riguardano i contratti a tempo determinato e l’apprendistato. CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO Dopo le numerose modifiche susseguitesi nel corso degli ultimi anni, la nuova normativa ha lo scopo di renderne più flessibile l’utilizzo e creare nuova occupazione. In particolare, viene estesa l’“acausalità”, che diviene regola generale, dal momento che non è più necessaria l’indicazione di una causale giustificativa nell’ambito della durata massima di 36 mesi. Viene ampliata la possibilità di ricorso alla proroga: sono ora consenti- QUI APPE news • Periodico di proprietà dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi aderente FIPE-CONFCOMMERCIO • edito da Appe Padova Service Srl • Direzione, redazione e amministrazione Via Savelli, 28 - 35129 Padova Tel. 049.7817222 - Fax 049.7817229 • Autorizzazione del Tribunale di Padova n. 1216 del 16.05.1990 web: www.appe.pd.it e-mail: [email protected] Direttore responsabile: Massimo Galante Tipografia: Cleup Sc - Padova • In caso di mancato recapito, restituire al mittente che si impegna a corrispondere la tassa dovuta. te fino a 5 proroghe del contratto, sempre nell’arco dei 36 mesi complessivi. Viene previsto un limite del numero di contratti a termine che ogni datore di lavoro può stipulare, con introduzione di una sanzione amministrativa in caso di violazione. Infine, viene rafforzato il diritto di precedenza delle donne in congedo di maternità per le assunzioni a termine. Si ritiene utile fornire di seguito un approfondimento su ogni singola tematica. Acausalità: la durata del contratto di lavoro a tempo determinato per il quale non è necessaria l’indicazione di una causale giustificativa viene innalzata dai precedenti 12 mesi agli attuali 36 mesi, comprensivi di eventuali proroghe e riguardo allo svolgimento di qualunque tipo di mansione. Si tratta di una notevole semplificazione, visto che l’indicazione del termine non risulta più collegata alla presenza di specifici motivi che, tra l’altro, erano spesso causa di contenziosi tra lavoratore e azienda. Si ricorda che l’applicazione del termine, per essere valida, deve avere forma scritta. Proroghe e riassunzioni: altra misura incentivante per l’utilizzo del contratto a termine riguarda l’estensione della possibilità del ricorso alla proroga. Fermo restando il consenso del lavoratore, sono ammesse fino a un massimo di cinque proroghe, sempre nel rispetto del limite complessivo di durata del contratto che non può superare i 36 mesi. Unica ulteriore condizione è che tali proroghe si riferiscano alla stessa attività lavorativa (stesse mansioni) per la quale il contratto è stato stipulato a termine. Per quanto riguarda le riassunzioni (successione tra due contratti a termine) rimane fermo il rispetto degli intervalli temporali così come regolamentati dalla Riforma For- nero e dal Decreto Lavoro: 10 giorni dalla scadenza, per i contratti fino a 6 mesi, oppure 20 giorni dalla scadenza, per i contratti oltre i 6 mesi di durata. Limiti quantitativi: secondo la nuova normativa, il numero totale dei contratti a tempo determinato non può superare la soglia del 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato (considerando anche eventuali contratti part-time) in forza al 1° gennaio dell’anno di assunzione. Tali limiti non valgono per esigenze particolari, legate per esempio alle sostituzioni e alla stagionalità (l’elenco completo dei casi in cui non sussiste limite alla stipula di contratti a tempo determinato è previsto dall’art. 10 del Decreto Legislativo n. 368/2001). Per i datori di lavoro che occupano fino a 5 dipendenti c’è la possibilità di stipulare un solo contratto a tempo determinato. Il superamento dei limiti sopra riportati comporta una sanzione pecuniaria (per ogni lavoratore “oltre soglia”) pari al 20% della retribuzione per ogni mese di durata del rapporto lavorativo. Se la violazione riguarda più di un lavoratore, tale percentuale è aumentata al 50% della retribuzione. Sono fatti salvi eventuali contratti stipulati prima del 21 marzo 2014, data di entrata in vigore del Decreto Legge, ora convertito in Legge. C’è tuttavia l’obbligo, a carico del datore di lavoro, di rientrare entro il 31 dicembre 2014 nel suddetto limite del 20% nel rapporto tra lavoratori a tempo determinato e lavoratori a tempo indeterminato. Diritto di precedenza: vengono previsti alcuni diritti di precedenza, sia in caso di assunzioni a tempo indeterminato che per le assunzioni a termine, a favore dei lavoratori che hanno già prestato attività lavorativa (per analoghe mansioni) nella medesima azienda SEGUE A PAG. 5 4 QUIAPPENEWS • anno 25 • n. 12 • 12 giugno 2014 | www.appe.pd.it - [email protected] Un emendamento alla Camera dei Deputati solleva la reazione piccata della FIPE «No a bottiglie olio anti-rabbocco» «È un aggravio inutile di costi. La sofisticazione non avviene al ristorante» «Obbligare i ristoratori a fare uso di contenitori di olio di oliva anti-rabbocco è un aggravio inutile di costi, porta a una maggiore produzione di rifiuti, è segno di grave sfiducia per l’esercente e non dà garanzia alcuna ai consumatori in quanto la sofisticazione dell’olio avviene in luoghi diversi rispetto al ristorante». È quanto ha dichiarato il presidente FIPE, Lino Stoppani, relativamente lo inutile e costoso. In Italia, fa notare la FIPE, il legislatore ha disciplinato un efficace sistema di etichettatura degli olii proposti in confezione nei pubblici esercizi, ritenendolo sufficiente a tutelare tutti gli interessi del settore, senza far ricadere sulle imprese un aggravio di adempimenti sostanzialmente inutile. Per altre informazioni contattare la segreteria APPE allo 049.7817222. NOTIZIA Rilevazione al 30 giugno, spedizione entro il 15 luglio IN PILLOLE Tutti gli associati sono invitati alla cena e festeggiamenti alla “Montecchia” PATENTINI TABACCHI: IL MONOPOLIO ATTENDE I DATI SEMESTRALI LUNEDÌ 30 GIUGNO DA SEGNARE IN AGENDA: SERATA IN ONORE DI ANGELO LUNI Presidente e Dirigenti dell’APPE invitano tutti gli esercenti ai festeggiamenti in onore di Angelo Luni, storico Segretario dell’Associazione per 43 anni, che si terrà lunedì 30 giugno a partire dalle ore 20 presso il ristorante “La Montecchia” di Selvazzano Dentro. La partecipazione alla cena è aperta a tutti: titolari, soci, collaboratori, ma anche i familiari, in modo da garantire la più ampia presenza. Il prezzo del menù, tutto compreso, è di 40 euro, da versare al momento della prenotazione obbligatoria presso la Segreteria APPE al tel. 049.7817222 – email [email protected] La stessa Segreteria è a disposizione per eventuali chiarimenti o maggiori informazioni. La sanzione per chi non ottempera è la revoca Per info Segreteria APPE 049.7817222 SEGUE DALLA QUARTA – “Job alla presentazione alla Camera di un emendamento che obbligherebbe i pubblici esercizi a servire l’olio di oliva solo in contenitori che impediscono il rabbocco. L’emendamento era già stato precedentemente analizzato e bocciato in Commissione a Montecitorio. La stessa Commissione Europea aveva già respinto, a grande maggioranza, un provvedimento simile, ritenendo- act” è legge, ecco le novità per più di 6 mesi o per attività stagionali, nonché per le lavoratrici donne in congedo di maternità. CONTRATTO DI APPRENDISTATO Sono stati apportati alcuni cambiamenti al contratto di apprendistato, di cui si ritiene utile riportare di seguito i principali. Forma scritta: viene reintrodotto l’obbligo di indicare con forma scritta, oltre al contratto e al patto di prova, anche il P.F.I. – Piano Formativo Individuale. Tale P.F.I. può essere redatto in forma sintetica, sulla base di moduli e formulari stabiliti dal Contratto nazionale o dagli Enti Bilaterali. Occorre tenere presente che il P.F.I. è il documento su cui spesso si focalizza l’attenzione del personale ispettivo che verifica la regolarità del contratto di apprendistato, come affermato dallo stesso Ministero del Lavoro nella circolare n. 5/2013. Stabilizzazione: la “stabilizzazione”, cioè l’obbligo di assumere a tempo indeterminato una determinata quota di apprendisti, per poterne assumere di nuovi, ora riguarda esclusivamente i datori di lavoro che occupano almeno 50 dipendenti. Per tali grandi imprese, la percentuale di stabilizzazione è fissata nel 20%, calcolata nei 36 mesi precedenti la nuova assunzione. Per i datori di lavoro che impiegano meno di 50 dipendenti non sussiste l’obbligo di “stabilizzazione” legale. QUIAPPENEWS • anno 25 • n. 12 • 12 giugno 2014 | www.appe.pd.it - [email protected] 5 Ecco le promesse del neo Sindaco di Padova, ospite all’APPE durante la campagna elettorale Massimo Bitonci: «cambiamo Padova facendo rivivere il centro» Qui Appe, nel congratularsi per l’affermazione elettorale di Massimo Bitonci che guiderà l’Amministrazione Comunale di Padova per il prossimo quinquennio, riporta di seguito le promesse di cambiamento che aveva fatto in data 15 maggio 2014 presso la sede dell’APPE, durante un incontro con gli esercenti associati. «Il giorno dopo l’elezione sarò pronto a governare con una squadra preparata ad affrontare le numerose criticità padovane: questa città ha problemi relativi a sicurezza, degrado e lavoro, pur avendo potenzialità incredibili e non sfruttate. Parlo di turismo, di cultura e anche di Università. Dobbiamo riportare la gente nelle piazze e i turisti non solo a Venezia e al Santo, ma in tutta la città. Bisogna promuovere dei pacchetti completi: quando sarò eletto avvierò una gestione manageriale dell’intero settore turistico padovano in collaborazione con Camera di Commercio e associazioni di categoria. Istituiremo la Tessera città di Padova, attraverso convenzioni con commercianti, albergatori, ristoratori e rete eventi, musei e spettacoli. Quanto alle aperture serali, premetto che sono contrario all’ordinanza di Rossi che impone la chiusura anticipata, anche per questioni di sicurezza. La gente che cammina è il primo deterrente contro il degrado. Si può inaugurare un sistema di tipo consortile, che consenta una vigilanza comune. Quanto alle ordinanze io promuoverò un’ordinanza contro il consumo fuori dalle pertinenze e dai plateatici dei locali, che saranno gratuiti nella stagione fredda. Per riavvicinare i padovani al centro occorre creare nuovi parcheggi e rivedere la ZTL (zona a traffico limitato). Non me lo 6 chiedono solo i commercianti, ma anche i residenti. Quanto al costo dell’asporto rifiuti, chi produce di più è giusto che paghi di più. Detto questo, il sistema della raccolta differenziata spinta è antiquato e costoso. Promuoveremo un passaggio ad una forma moderna di raccolta, con incentivi per chi installa il trituratore per l’umido ed un impianto che separa automaticamente il secco. Costa meno Massimo Bitonci con il presidente APPE Erminio Alajmo. del porta a porta e funziona meglio per l’ambiente». Potrai diventare protagonista di un nuovo programma tv per barman compilando il form online all’indirizzo: HTTP://REDAZIONE.YAM112003.COM Casting nelle principali città italiane: PADOVA, Milano, Torino, Bologna, Roma e Bari. Età minima 21 anni - Per info: 349-6583555 - e-mail: [email protected] QUIAPPENEWS • anno 25 • n. 12 • 12 giugno 2014 | www.appe.pd.it - [email protected] L’APPE ha siglato un accordo con una società specializzata Obbligo di verifica degli impianti elettrici Le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro prevedono numerosi adempimenti a carico del datore di lavoro, tra cui l’obbligo di verifica periodica di corretto funzionamento degli impianti di messa a terra. In particolare, il Decreto Ministeriale n. 37/2008 prevede che l’installatore che realizza un nuovo impianto di messa a terra deve rilasciare una “dichiarazione di conformità alla regola dell’arte” dell’impianto stesso, che il datore di lavoro (quindi il titolare di pubblico esercizio, non il proprietario dell’immobile) deve inviare all’ASL e all’ISPESL/INAIL: si tratta della cosiddetta “comunicazione della messa in servizio” da effettuarsi entro 30 giorni dall’avvio dell’impianto. Successivamente, il datore di lavoro deve provvedere affinché gli impianti di messa a terra siano sottoposti a verifica periodica secondo le modalità previste dal D.P.R. 462/2001. Entrambi gli obblighi (di denuncia di messa in servizio dell’impianto e di verifica periodica) valgono in caso di attività che presentino lavoratori (quindi soci di società, dipendenti e assimilati), mentre sono esonerate le attività senza lavoratori (in pratica sono esonerate solo le ditte individuali senza dipendenti, anche se hanno collaboratori familiari che prestano la loro opera in attività). Sono abilitati all’effettuazione delle verifiche periodiche le ASL competenti per territorio o organismi privati espressamente riconoQualità sciuti dal Ministero dello Sviluppo Economico: non hanno valore lee assortimento gale le verifiche effettuate da installatori o professionisti o altri soggetal servizio dei ti non compresi nell’elenco pubblicato dal Ministero dello Sviluppo professionisti dell’alimentazione Economico. La periodicità delle verifiche varia in funzione del tipo di impianto o SELF SERVICE INGROSSO ALIMENTARI E NON ALIMENTARI ambiente: per gli impianti di messa a terra in caso di attività di pubblico esercizio, la verifica va fatta ogni 5 anni. Fino al 15 novembre 2014 L’APPE, per venire incontro alle richieste degli esercenti che hanno necessità di effettuare questa verifica periodica, ha stipulato un’apR A C C O LT A P U N T I posita convenzione con una società regolarmente riconosciuta, che opera su tutto il territorio provinciale. La società IACE Srl ha sede in Padova, via Bonafede 1, e risponde ai seguenti recapiti: tel. 0498025121 – email [email protected] I verificatori IACE sono ingegneri e tecnici qualificati e dotati di esperienza pluriennale nei settori di competenza, avvalorata da un permanente aggiornamento professionale e normativo. Il costo della verifica varia in base alle potenze contrattuali degli impianti e parte da un minimo di 170 euro + Iva per gli impianti fino a 15 kW. Per maggiori informazioni sull’argomento è sufficiente contattare la Segreteria APPE (dott. Adriano Galesso) allo 049.7817222 – email [email protected] NOTIZIA IN PILLOLE TASI: PROROGA AL 16 OTTOBRE NEI COMUNI IN RITARDO CON LA DELIBERA In data 5 giugno 2014, il Senato ha approvato, in sede di conversione del cosiddetto “Decreto Renzi”, D.L. n. 66/2014, uno specifico emendamento contenente la proroga al 16 ottobre 2014 del versamento della prima rata TASI 2014 per i Comuni che non hanno inviato, entro il 23 maggio 2014, le specifiche delibere al Ministero dell’Economia e delle Finanze e che pertanto non risultano pubblicate sull’apposito sito entro il 31 maggio 2014. Per i restanti Comuni rimane valida la scadenza originaria del 16 giugno. PADOVA Via Quarto, 11 tel. 049 8712272 fax 049 8714116 dal lunedì al sabato: 8,00 - 12,30 e 14,30 - 19,00 Zona Industriale via Prima Strada, 25 tel. 049 8076202 fax 049 7811000 dal lunedì al venerdì: 8,00-12,30 e 14,00-19,00 sabato solo mattino: 8,00 - 12,30 QUIAPPENEWS • anno 25 • n. 12 • 12 giugno 2014 | www.appe.pd.it - [email protected] 7
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