Il presente documento intende esprimere le osservazioni del Comun

COPIA / COPIA
COMUN GENERAL DE FASCIA
COMUN GENERAL DE FASCIA
PROVINCIA DI TRENTO
PROVINZIA DE TRENT
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSEI GENERAL N. 3-2014 DEL 30 GENNAIO 2014
ENJONTA A LA DELIBERAZION DEL CONSEI GENERAL N. 3-2014 DAI 30 DE JENÉ DEL 2014
OSSERVAZIONI E PARERE SULLA PROPOSTA DEL
“PIANO STRALCIO DELLA MOBILITÀ DELLA VAL DI FASSA”
PREMESSA
Il “Piano provinciale della mobilità”, previsto dall’art. 52 della L.P. 20 marzo 2000, n. 3 e
s.m.i., costituisce lo strumento pianificatorio per l’attuazione delle politiche provinciali e per la
programmazione delle opere e degli interventi a carattere strategico sotto l’aspetto della mobilità e
della mobilità sostenibile in attuazione del Piano Urbanistico Provinciale (P.U.P.). Tale strumento
assume pertanto una doppia valenza, sia di natura pianificatoria – urbanistica, sia di natura
economico - programmatoria. Il Piano della mobilità può essere approvato dalla Provincia di Trento
anche per stralci tematici o territoriali o per singole opere ed interventi strategici: la proposta del
“Piano stralcio della mobilità della Val di Fassa”, ossia per un ambito territoriale ben preciso, è stata
approvata dalla Giunta provinciale con la deliberazione N. 1538 del 26 luglio 2013.
Per quanto riguarda la valenza pianificatoria ed urbanistica del “Piano stralcio” della Val di
Fassa, il Comun general de Fascia (C.G.F.) ha trovato un riferimento importante negli indirizzi
strategici del P.U.P. Il documento “Indirizzi per le strategie della pianificazione territoriale e per la
valutazione strategica dei piani” del P.U.P. sintetizza un quadro di riferimento per la
programmazione territoriale della Val di Fassa orientato alla competitività del territorio in un’ottica di
sostenibilità, suggerendo temi e azioni strategiche per i territori coerenti con le prospettive di
sviluppo provinciale. Come riporta anche la relazione tecnica del “Piano stralcio”, “L'accessibilità
costituisce un punto debole, non tanto per la distanza assoluta dalle aree di provenienza dei turisti,
quanto per la congestione dei canali di traffico”. Fra le azioni strategiche, il P.U.P. invita inoltre a
“porre particolare attenzione e dare specifico impulso alle strategie vocazionali orientate a
organizzare la gerarchia delle reti infrastrutturali, incrementando l'intermodalità e il potenziamento
del trasporto pubblico, per risolvere gli inconvenienti dovuti alle punte di flusso turistico.” Si rileva,
inoltre, che fra i collegamenti funzionali del P.U.P. del 2008 sono presenti sia la circonvallazione di
Soraga, sia la circonvallazione di Campitello di Fassa e Canazei, peraltro già inserita in precedenti
documenti di programmazione provinciale.
Di tali indicazioni sta facendo tesoro il C.G.F. anche nella predisposizione del documento
preliminare al suo Piano territoriale e con questa visione di fondo, orientata alla competitività e al
riequilibrio territoriale in un’ottica di sostenibilità, si sono esaminati i documenti e gli elaborati del
“Piano stralcio della mobilità della Val di Fassa”.
1
Le analisi viabilistiche sintetizzate nella relazione tecnica del “Piano stralcio” hanno
individuato come criticità principali della valle il congestionamento dei centri abitati di Canazei e
Campitello, Pozza di Fassa e Soraga, l’aumento della congestione dovuta all’incremento del turismo
“mordi e fuggi” e l’accessibilità. Il Comun general de Fascia trova apprezzabile che il “Piano stralcio”
abbia evidenziato come la mobilità interna e l’accessibilità siano i fattori di maggior criticità per la
competitività dell’offerta turistica, per la qualità della vita e per le problematiche ambientali:
“Traffico, inquinamento, problemi ambientali, scadimento della qualità della vita nei periodi di alta
stagione turistica, sono diventati infatti delle criticità per tali località. Si è assistito in questi anni ad
una preoccupante crescita di viabilità divenuta ormai sempre più insostenibile e problematica, non
solo per i residenti ma anche per lo stesso territorio che rischia di perdere la propria identità, senza
contare il danno che comporta per l’immagine della valle, conosciuta ed apprezzata per le sue
bellezze.”
Si tenga conto che la Val di Fassa è conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo e che parte del
suo territorio è riconosciuto dall’UNESCO come “patrimonio dell’umanità”. Si coglie l’occasione per
ribadire come le problematiche viabilistiche non comportino solo disagio alle popolazioni o
ripercussioni negative sull’economia: il pregiudizio arrecato alla qualità ambientale e paesaggistica
della valle ha risonanza internazionale, oltre ad avere ripercussioni sull’intero Trentino.
La fase interlocutoria seguita all’approvazione della proposta del “Piano stralcio” da parte
della Giunta provinciale di Trento ha consentito al C.G.F. di esaminare i pareri espressi al riguardo sia
dal Consei General (fino ad oggi in via informale), sia dai 7 Comuni di Fassa, nonché le osservazioni
presentate da associazioni e privati cittadini. Da questi sono emersi molti spunti interessanti per
orientare il parere dell’Ente: alcuni temi sono stati approfonditi in questa sede, mentre altre
problematiche sono state prese in considerazione e saranno oggetto di approfondimenti successivi,
anche nel corso della pianificazione territoriale di sua competenza. Il parere che il Consei General del
C.G.F. esprime ora è frutto di una visione strategica di valle, maturata nel percorso interlocutorio che
in questi anni ha avuto come protagonisti lo stesso Consei General, l’apposita Commissione
consultiva per la mobilità e la viabilità che è stata da questo costituita ancora nel 2010, i Sindaci dei 7
Comuni di Fassa e la Provincia autonoma di Trento. Tale visione strategica è necessariamente
orientata al miglioramento complessivo della viabilità locale, tenendo comunque in debita
considerazione le esigenze manifestate dai singoli Comuni del territorio.
OSSERVAZIONI E PARERE
Fatte queste premesse, e dopo aver analizzato accuratamente la proposta del “Piano stralcio
della mobilità della Val di Fassa” ed i pareri espressi dai 7 Comuni della Valle, si formulano le seguenti
osservazioni attinenti la dimensione pianificatoria ed urbanistica della proposta.
Si ritiene, in linea generale, che le previsioni infrastrutturali del “Piano stralcio” offrano
soluzioni che si inseriscono positivamente e con coerenza nella prospettive di sviluppo già espresse
nell’Accordo di Programma “FASCIA TEL DAVEGNIR” sottoscritto tra la Provincia autonoma di Trento
ed il Comun general de Fascia il 7 luglio 2011, che ha individuato le tematiche più rilevanti per lo
sviluppo futuro della Val di Fassa.
Si evidenzia, nondimeno, che il “Piano stralcio” non esaurisce completamente i temi della
mobilità e del trasporto pubblico. La revisione del sistema della mobilità e la riorganizzazione del
trasporto pubblico dovranno essere ulteriormente approfondite a livello locale, auspicando fin d’ora
2
il supporto tecnico ed economico della Provincia di Trento. Tali approfondimenti si rendono necessari
per due ordini di ragioni:
1) A seguito di una maggior definizione dell’articolazione temporale degli interventi, e in base a
una più precisa individuazione delle aree interessate ai lavori, si potranno rivedere e
riorganizzare accessi, aree di sosta, sistemi di mobilità “leggera”.
2) In considerazione che non tutto il Piano avrà una rapida attuazione, e considerata l’emergenza
rappresentata dal traffico e dalla difficoltà nei collegamenti, si dovranno porre in essere
strategie a breve termine per addivenire ad un miglioramento qualitativo dell’offerta di
trasporto pubblico invernale (skibus) ed estivo (esteso anche alla questione “Passi Dolomitici”),
nonché a un potenziamento dei collegamenti, mitigando le problematiche ambientali, sociali ed
economiche che ne conseguono.
Si può constatare come la definizione degli interventi e delle priorità abbia messo in luce una
strategia territoriale volta alla messa in rete delle aree sciistiche esistenti, in modo da migliorare la
mobilità interna, limitando il “pendolarismo” dei turisti specialmente in inverno. Il C.G.F. si riconosce
in questa strategia e ritiene che le prospettive che essa implica abbiano un alto valore ambientale e
un’importanza fondamentale per la competitività e lo sviluppo economico, rendendo più efficienti i
collegamenti, ampliando l’offerta turistica e contenendo i costi del trasporto pubblico locale. Tale
strategia dovrà essere portata avanti con coerenza, e dovrà essere integrata con azioni efficaci anche
nella stagione estiva, considerato che le criticità maggiori per il traffico sono riscontrabili nel periodo
estivo.
In merito alle scelte localizzative, si rinvia - in linea generale - alle valutazioni espresse dai
Comuni: i pareri da essi espressi hanno talvolta evidenziato la necessità di piccole modifiche ai
tracciati o hanno dato suggerimenti sulle modalità e sui tempi di intervento. Si invita perciò la
Provincia a tenere conto di tali indicazioni nella successiva definizione dei progetti. In particolare:
Intervento n. 1 - circonvallazione di Campitello e Canazei: il C.G.F. ritiene migliore l’ipotesi 2, che
prevede la rotatoria in adiacenza alla partenza della funivia del Col Rodella.
Intervento n. 2 - circonvallazione di Pozza e Pera: si chiede di stralciare l’ipotesi 2, in quanto
interessa l’area dove è prevista la futura edificazione delle terme, progetto di importanza strategica
per tutta la valle. Si ritiene che la soluzione viabilistica per il tracciato della circonvallazione debba
tenersi in destra orografica, e quindi che l’ipotesi da preferire sia l’ipotesi 1, che potrebbe essere
realizzata anche in fasi successive dando priorità al primo tratto (circonvallazione Pozza, tratto fra le
scuole e la caserma dei VV.FF.). Considerata la vicinanza all’abitato, si invitano comunque gli uffici
provinciali a tenere in debita considerazione, nel corso della progettazione, gli impatti sull’assetto
territoriale, le distanze dagli edifici e dalle aree edificabili e gli impatti acustici (rumore),
condividendo le scelte con il Comune di Pozza.
Intervento n. 3 - variante di Soraga: si ritiene di privilegiare l’ipotesi 2, con innesto presso la rotatoria
a nord di Moena, chiedendo di mantenere la previsione urbanistica dell’opera limitatamente a
questa ipotesi.
Interventi 4 e 5 - sistemazioni e consolidamenti ai Passi Sella e Fedaia: si sottolinea la necessità di
intervenire a breve su queste strade, in modo da garantire la sicurezza della circolazione, tenendo
conto anche di quanto emerso nelle osservazioni espresse nel parere del Comune di Canazei.
3
Piste ciclabili: si concorda con i tracciati proposti nel “Piano stralcio”; in presenza di due ipotesi
alternative di tracciato, il C.G.F. rimanda alle scelte proposte dai Comuni nei rispettivi pareri.
Interventi di mobilità alternativa: il C.G.F. è favorevole alle proposte descritte nel “Piano stralcio” e,
viste le criticità presenti sul territorio dovute al congestionamento da traffico, ritiene che i progetti di
infrastrutture/impianti che consentano collegamenti con gli impianti a fune esistenti rivestano
carattere strategico; in tal senso, sia l’impianto di collegamento “Moena-Valbona”, sia il sistema di
collegamenti “Pera-Gardeccia” e “Pera-Meida”, sono da considerare di grande importanza nella
programmazione della mobilità di valle: si ritiene che tali impianti abbiano, infatti, le caratteristiche
di mobilità alternativa di interesse pubblico.
Progetto di collegamento della valle con un sistema ferroviario: si chiede alla Provincia di
sospendere l’individuazione puntuale della stazione Metroland attualmente prevista a Soraga,
ritenendo che essa debba effettuare un adeguato approfondimento sul tema della mobilità sull’asse
dell’Avisio, che contempli eventualmente anche l’ipotesi di mobilità su rotaia, e di effettuare
eventuali scelte localizzative in base agli esiti di queste valutazioni e in accordo con le comunità
interessate.
In merito alle scelte di ordine economico - programmatorio contenute nella proposta di
“Piano stralcio”, il C.G.F. ribadisce quanto evidenziato in premessa e ritiene che l’attuazione del Piano
abbia tempistiche tali da non consentire di porre rimedio in tempi brevi-medi alle criticità legate alla
mobilità sul proprio territorio. Si riscontra, a livello complessivo, l’eccessiva dilatazione generale dei
tempi previsti per gli interventi e risulta quindi indispensabile accorciare le tempistiche da “mediolungo” a “breve” periodo. In particolare:
Completamento della pista ciclo-pedonale: si chiede che vengano realizzati con urgenza e priorità i
tratti ancora mancanti, e precisamente Soraga-Vigo di Fassa-Pozza di Fassa, Campitello di FassaCanazei e Canazei-Penia.
Collegamenti con impianti a fune: si richiede la realizzazione a breve termine dei collegamenti con
impianti di risalita “Pera-Gardeccia”, “Pera-Meida” e “Moena-Valbona”.
Circonvallazione di Canazei e Campitello: si ribadisce inoltre l’aspetto prioritario di tale opera,
auspicando che venga progettata e realizzata entro breve termine, come prospettato dal Piano, con
l’impegno di approvazione entro 3 anni del progetto esecutivo.
Assetto infrastrutture e parcheggi: si richiede che i parcheggi di testata vengano realizzati con
urgenza ed inseriti riducendo i termini rispetto a quelli previsti nella relazione tecnica.
Letto, approvato e sottoscritto.
Let, aproà e sotscrit
IL PRESIDENTE / L PRESIDENT
F.TO prof. Cesare Bernard
Copia conforme all’originale, in carta libera per uso
amministrativo.
Pozza di Fassa, 4 febbraio 2014.
Poza, ai 4 de firé del 2014.
IL SEGRETARIO / L SECRETÈR
F.TO dr. Bruno Sommariva
Copia valiva a l’originèl, sun papier zenza bol per
doura aministrativa.
VISTO / SOTSCRIT:
IL SEGRETARIO / L SECRETÈR
- dr. Bruno Sommariva -
4