R.A.I.SS. R.A.I.SS.— —Removal of Alien and Invasive Species Newsletter Aprile 2014 Monitoraggio dell’erpetofauna Diffusione di P. clarkii Le attività di monitoraggio delle tartarughe sono state completate nell’Oasi di Noale e nell’Oasi di Martellago. I risultati dei rilievi (5 monitoraggi a Noale e 3 a Martellago, condotti nei mesi di marzo e aprile 2014) hanno consentito di rilevare la netta preponderanza delle specie alloctone sulla testuggine palustre europea Emys orbicularis, come evidenziano i dati di Tabella 1. In particolare, oltre alla più conosciuta tartaruga dalle orecchie rosse della Florida (Trachemys scripta elegans), sono stati rilevati numerosi individui delle sottospecie T. scripta scripta e T. scripta troosti, che hanno commercialmente sostituito T. scripta elegans come animale da compagnia in seguito all’entrata in vigore del Reg. 2551/97/CE che vieta l’introduzione di nuovi esemplari di T, scripta elegans in Europa. Particolarmente critica la situazione nelle cave di Martellago, in cui sono state censite in media 231 tartarughe alloctone, il doppio di quanto osservato nelle cave di Noale. In queste ultime nel corso dei monitoraggi sono stati osservati anche esemplari di Biacco (Hierophis viridaflavus), Natrice dal collare (Natrix natrix), Natrice tassellata (Natrix tassellata) e Colubro liscio (Coronella austriaca). Tabella 1. Risultati dei censimenti visuali delle tartarughe nelle Oasi di Noale e Martellago. Dati riportati come media ± deviazione standard. Noale Martellago Emys orbicularis 3 ± 1.1 1 ± 1.7 T. scripta elegans 58 ± 10.6 81 ± 9.6 T. scripta scripta 3 ± 3.5 17 ± 7.5 T. scripta troosti 7 ± 4.9 7 ± 6.5 Trachemys ind. 88 ± 57.7 126 ± 18.3 Totale Trachemys 115 ± 27.8 231 ± 22.0 Sono state pubblicate sul sito di R.A.I.SS. le prime mappe della diffusione accertata del gambero della Lousiana nel reticolo idrografico della provincia, elaborate sulla base delle informazioni raccolte sul campo direttamente dallo staff di R.A.I.SS. e delle segnalazioni ricevute. Il gambero risulta abbondantemente diffuso tanto nei principali fiumi (Piave, Sile, Livenza e Brenta), quanto nel reticolo idrografico secondario, come ad esempio nello scolo Carmason, nel Rio Cimetto e nella Dosa. La specie è stata inoltre segnalata nell’area di Valle Vecchia , a Caorle. Collaborazione con RARITY maggiormente interessati dalla presenza del Siluro si annoverano il Lusore-Brentella ed il Menegon, in cui nell’ambito delle campagne di rimozione condotte sino al 30 aprile sono stati complessivamente rimossi oltre 5000 kg di siluro Tabella 2. Riepilogo dei quantitativi di Siluro europeo rimossi da fiumi e corpi idrici non compresi in aree SIC/ZPS. Fiume/Corpo idrico Siluri rimossi (kg) Lusore 4009 Marzenego 114 Menegon 1242 Forte Tron 104 Canale Novissimo 194 Fiumazzo Lova 322 È iniziato un rapporto di 177 collaborazione tra il Progetto R.A.I.SS. Canale morto Cavarzere ed il Progetto LIFE-RARITY (www.liferarity.eu). Campioni di zampe di Segnalazioni recenti Procambarus clarkii catturati nelle Tramite il form presente sul sito di cave e nei fiumi della provincia di R.A.I.SS. sono giunte nuove Venezia saranno inviati all’Università segnalazioni della presenza di specie di Trieste per l’esecuzione di uno alloctone nel reticolo idrografico studio di genetica di popolazione sui provinciale. Le ultime segnalazioni gamberi rossi della Louisiana presenti riguardano la presenza di P. clarkii in Veneto e Friuli Venezia Giulia. nel canale di scolo ottavo a Passarella di San Donà di Piave e la presenza di Situazione siluro numerosi esemplari di T. scripta In un’ottica di estensione delle attività elegans nelle Cave di Martellago, di contenimento delle popolazioni di segnalazione che trova ampia alloctoni ad altri corpi idrici della conferma nei dati dei censimenti provincia, l’assessore alla Pesca della visuali. provincia di Venezia, Giuseppe Canali, già patrocinante l’iniziativa, ha concesso che le attività di rimozione del Siluro europeo venissero estese all’intero reticolo provinciale. A seguito dei primi mesi di attività, si può affermare che il problema relativo alla diffusione del Siluro Europeo è piuttosto serio. Sono diverse le aree della Provincia interessate dalla presenza di S. glanis, spesso con situazioni che rasentano la vera e propria “infestazione”. Tra i fiumi
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