www.umbriaradio.it 1,10 euro CONTIENE I.P. N. 18 Periodico settimanale - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR- Venerdì 16 Maggio 2014 NALE LOCALE ROC l’editoriale il fatto Coraggio e speranza, resistenza e resa di Elio Bromuri T utti, tranne i disperati, hanno in se stessi un po’ di coraggio e di speranza di vedere realizzarsi un mondo migliore, o almeno più vivibile e umano. Il coraggio è insito nella struttura psicologica della persona: consente di alzarsi ogni mattina e affrontare gli impegni e le difficoltà della vita. Ci vuole coraggio anche per salire dentro un ascensore, guidare la macchina, farsi curare una malattia; e ognuno spera che anche gli altri abbiano il coraggio di fare, e fare bene, ciò che fanno. Se andiamo a vedere nel nostro passato, individuale e collettivo, troviamo che queste due parole hanno caratterizzato la nostra storia. Un collega giornalista, Cesaroni di Ancona, ha scritto: “Con coraggio e speranza si attendeva la nascita di un figlio senza sapere se fosse maschio o femmina, con coraggio e speranza si seminava in attesa di un raccolto più o meno soddisfacente a seconda dell’andamento delle stagioni, con coraggio e speranza ci si sposava e si intraprendeva un viaggio, un lavoro, si accendevano amicizie, ci si metteva a tavola con degli sconosciuti”, poi nomina Schuman, Adenauer e De Gasperi che intrapresero la costruzione dell’Unione europea con coraggio e speranza, ed ebbero ragione. Oggi come stanno le cose? Pensiamoci un momento. Sembra un ragionamento semplicistico che non tiene conto della complessità delle situazioni né del cambiamento di prospettiva del mondo attuale, che ha perso confini e punti di riferimento. Il pessimismo e il sospetto oggi si annidano nella mente di molti per l’afflusso continuo di comunicazione negativa, apportatrice di notizie terribili a valanga. Peggio, vi è il sospetto che sotto la mole dell’informazione vi siano depositi di fatti e di misfatti che non vengono a galla. E allora, alla coppia coraggio e speranza penso che se ne debba aggiungerne un’altra: resistenza e resa. Non è di mia invenzione, mi viene dalla lettura delle lettere dal campo di sterminio di Flossemburg del teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer: resistenza al male di ogni tipo, con mezzi che si hanno, e che implica il coraggio di “agire contro”, anche contro la propria pigrizia e la propria tristezza; e la resa nel senso di affidarsi e confidarsi con Colui che sta all’origine e al vertice dell’universo, ricordandosi che la storia non dipende solo da noi ma anche dagli altri e dall’Altro, l’invisibile protagonista che vuole la salvezza per le Sue creature. Questa fiducia frena la tracotanza del male, contrasta le forze negative e dà fiato e vigore alla speranza, anche a quel filo di speranza rimasta nel fondo dell’anima dei disperati della terra. Si parla nella pagina delle lettere (pag. 12) di “spiritualità” della politica, per ridare senso e valore allo stare insieme nella città, nonché in Italia, in Europa e nel mondo intero. Questi sono gli orizzonti degli uomini saggi, e di coloro che si dicono cristiani. Non è facile. Soprattutto perché vi sono coloro che spandono a piene mani e a voce spiegata tutto il veleno, capace di corrodere ogni umana resistenza che non sia basata su quello “spirito di fortezza” di cui ha parlato Papa Francesco e di cui sono testimoni affidabili ed eroici i tanti martiri della verità e della libertà, cristiani e altri, che emergono dalle nebbie della rassegnazione dei popoli e della vigliaccheria di coloro che si ritengono potenti. DIOCESI PERUGIA La Caritas chiede ai politici attenzione ai poveri 16 CASTELLO Per rinascere, si punta sul Rinascimento 18 Gerusalemme, veduta del qurtiere cristiano della città vecchia. In primo piano, a destra, le cupole della Basilica del Santo Sepolcro. Qui sotto: il manifesto della mostra fotografica sulla storica visita di Paolo VI, affisso negli ostelli e alberghi cristiani La Terra Santa attende Francesco Politica Qualche approfondimento per orientarsi per il voto alle elezioni comunali ed europee Giovani 6&7 4 Dal “Rapporto giovani” realizzato dall’Istituto Toniolo: il lavoro, la famiglia, l’Europa TODI Scuola della Parola: il coraggio di essere cristiani 20 Annunciato il programma del viaggio di Papa Francesco in Terra Santa, dal 24 al 26 maggio. Un breve ma complesso itinerario tra Giordania, Israele e Palestina, con incontri interreligiosi e un forte afflato ecumenico grazie all’incontro con il Patriarca Bartolomeo nel 50° anniversario dell’abbraccio tra Paolo VI e Atenagora 3 5 LA SCUOLA INCONTRA IL PAPA Cultura Un successo oltre le aspettative per l’evento di sabato scorso a Roma. Ce ne parlano i diretti testimoni, inviati dalla nostra redazione e dalle diocesi umbre. Con un commento di mons. Domenico Sorrentino Questo weekend, visite gratuite ai Musei dell’Umbria, con altre iniziative speciali per tutte le età 14 - 15 - 20 - 21 DIOCESI TERNI Giornata delle vocazioni e incontro dei “chierichetti” 23 DIOCESI ASSISI Alla scuola Toniolo, origini e fondamenti dell’Ue 24 GUBBIO Festa del Patrono nel 25° di mons. Bottaccioli 26 LA VOCE IN PRIMO PIANO VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 Papa Francesco in Terra Santa il 24-26 maggio: le tappe e le diverse “dimensioni” della visita ABAT JOUR A cura di Angelo M. Fanucci L’autogestione di oggi T G rande attesa (insieme a tensioni: vedi articolo a fondo pagina) per il viaggio di Papa Francesco in Terra Santa il 24-26 maggio. Un viaggio di grande valore simbolico, ecumenico - in memoria dell’incontro tra Paolo VI e il Patriarca di Costantinopoli, Atenagora, nel 1964 - e interreligioso, e in nome della pace, dato che Bergoglio toccherà il suolo di tre nazioni: Giordania, Israele e Territori palestinesi, che peraltro il Vaticano già definisce “Stato di Palestina”. In preparazione all’evento è stata promossa una novena di preghiera dal 14 al 22 maggio: le varie Chiese cristiane di Gerusalemme in tal modo intendono sostenere spiritualmente il pellegrinaggio e l’incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Bartolomeo, successore di Atenagora. L’incontro si svolge esattamente 50 anni dopo quello storico, e proprio a Gerusalemme, tra Montini e il Patriarca di Costantinopoli; incontro che ha segnato un nuovo inizio nelle relazioni fra le Chiese cattoliche e ortodosse. La novena consiste di momenti di preghiera nei luoghi santi, sia individuali sia comunitari, con digiuni e liturgie. Incontri di preghiera comunitari si svolgeranno a turno nelle diverse chiese della Città santa; sono invitate a partecipare tutte le diverse comunità cristiane. Si è cominciato mercoledì, 14 maggio, con un giorno di digiuno e una adorazione della Croce nella cappella greco-ortodossa del Golgota. Ieri, giovedì, un tempo di adorazione, e la Via crucis presso il Patriarcato armeno cattolico. Nei giorni seguenti la comunità cristiana, oltre a partecipare ai vari momenti di preghiera, è invitata a fare visita ad amici, familiari o a malati e poveri. Fino al 22 maggio, tutte le Chiese cristiane di Gerusalemme saranno impegnate nell’iniziativa di preparazione. Intanto, già il 24 aprile una delegazione dell’Autorità palestinese si era recata al Patriarcato latino di Gerusalemme per Papa Paolo VI e il patriarca Atenagora a Gerusalemme nel gennaio 1964 Abbraccio universale gli auguri pasquali. Durante l’incontro si era parlato della visita di Papa Francesco “sotto un’angolatura più politica”. Era stato esaminato l’accordo di riconciliazione tra l’Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina) e Hamas, le formazioni politiche palestinesi che governano rispettivamente sui Territori e sulla Striscia di Gaza. L’accordo prevede la Il Papa toccherà tre nazioni: Giordania, Israele, Palestina, incontrando esponenti della politica e delle tre religioni abramitiche. Al centro, l’abbraccio con Bartolomeo I formazione di un Governo di unità nazionale. Anche se l’iniziativa è condannata dal Governo israeliano, che rifiuta ogni contatto con Hamas (che, a sua volta, non riconosce Israele), mons. William Shomali, vicario patriarcale per Gerusalemme e la Palestina, ha formulato auguri di successo per la formazione di un futuro Governo, augurandosi che “i cristiani non cessino di cercare l’unità ogni giorno e in ogni momento”. Il programma del viaggio papale è intenso. Qui di seguito, le tappe più significative. Sabato 24 maggio: ore 13, arrivo all’aeroporto di Amman in Giordania - a seguire, cerimonia di benevenuto al palazzo reale - ore 16, messa allo stadio di Amman - ore 19, visita al luogo in cui battezzava Giovanni il Battista, quindi incontro con rifugiati e disabili. Domenica 25 maggio: ore 9.20 arrivo all’eliporto di Betlemme, e visita di cortesia al Presidente palestinese - ore 11, messa nella piazza della Mangiatoia - pranzo con famiglie - ore 15, il Papa visita la grotta della Natività, quindi un campo profughi - ore 16.30, benevenuto all’aeroporto “Ben Gurion” di tel Aviv, poi trasferimento in elicottero a Gerusalemme - ore 18.15 incontro con Bartolomeo I e firma di una Dichiarazione congiunta - ore 19, incontro ecumenico nella basilica del Santo Sepolcro. Lunedì 26 maggio: ore 8.15, visita al Gran Muftì di Gerusalemme - ore 9.10, visita al Muro occidentale del Tempio - ore 10, allo Yad Vashem - ore 10.45, visita ai due Gran Rabbini di Israele - ore 11.45, visita al Presidente israeliano - ore 13, udienza privata con il Premier israeliano - ore 16, incontro con sacerdoti e religiosi presso il Getsemani - ore 17.20, messa nel Cenacolo con i Vescovi di Terra Santa ore 20.15 partenza per Roma. D. R. (da fonti Sir) E intanto in Israele aumentano gli atti vandalici anti-cristiani Tag mehir, il “prezzo da pagare”, scritto sul muro T 3 ag mehir, il “prezzo da pagare”: è la firma con cui gruppi estremistici israeliani, religiosi ultraortodossi, coloni e attivisti di destra siglano le loro aggressioni, minacce e atti vandalici contro luoghi di culto cristiani, musulmani e drusi, come anche contro villaggi palestinesi e arabo-israeliani, fino a colpire gli attivisti per la pace israeliani. Un fenomeno in costante aumento nelle ultime settimane, segnate dalla crescente attesa per l’arrivo di Papa Francesco. Non esistono cifre ufficiali, ma si calcola che nell’ultimo anno e mezzo sarebbero centinaia gli atti vandalici firmati tag mehir, cui hanno fatto seguito meno di 300 arresti e poco più di 150 capi di accusa. Simboli e istituzioni vengono attaccate con sempre maggiore virulenza: il 5 mag- gio scorso davanti all’ufficio dell’Assemblea degli Ordinari cattolici a Gerusalemme, di proprietà del Vaticano, è apparsa la scritta “Morte agli arabi e ai cristiani e a tutti coloro che odiano Israele”. Qualche giorno prima, il 27 aprile, a mons. Giacinto Boulos Marcuzzo, vicario patriarcale per Israele, era stata recapitata una lettera minatoria in cui si invitavano i cristiani a lasciare la Terra Santa prima del 5 maggio. Altri attacchi sono stati condotti nel santuario di Tabgha sul lago di Tiberiade, dove sono stati profanati la croce e l’altare. In una moschea nel nord di Israele, invece, è stata rinvenuta la scritta: “Chiudere le moschee e aprire yeshivot” (seminari di studi ebraici). Episodi che hanno sollevato un’ondata di solidarietà verso i cristiani e le istituzioni colpite, ma che non trovano risposte adeguate dal mondo politico israeliano. Non possono bastare gli arresti, la scorsa settimana, di sette minorenni ebrei, di età compresa tra 13 a 15 anni, per scritte razziste in un villaggio arabo a ovest di Gerusalemme. Per un Paese che fa della sicurezza interna uno dei suoi vanti, episodi del genere ne minano l’affidabilità, so- prattutto in vista della visita di Papa Francesco. Questo aumento di provocazioni - ha detto il Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal - rischia di “avvelenare l’atmosfera di coesistenza e cooperazione, e di colpire gravemente l’immagine dello Stato di Israele all’estero. Un affronto alla democrazia, regime nel quale Israele afferma di vivere”. Il Patriarca si è detto incoraggiato “dal fatto che il ministro della Giustizia, Tzipi Livni, ha tenuto una riunione di emergenza per la lotta a questo vandalismo senza senso” e dalle parole del ministro della Difesa israeliano, Moshe Yaalon, che ha promesso “tolleranza zero”; ma fin quando alle parole non seguiranno i fatti, “restiamo scettici”. Anche il custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, ha espresso “grande preoccupazione” per l’operato violento dei gruppi estremisti contro i luoghi santi cristiani e la stessa popolazione cristiana in Israele. “È difficile non notare come queste attività violente vadano intensificandosi con l’avvicinarsi della visita del Papa”, ha sottolineato. Daniele Rocchi empi eroici, quelli di allora. Tempi diversamente eroici quelli di oggi. Perché, se le comunità di accoglienza non vogliono ridursi a comunità terapeutiche, devono sempre e comunque ripensare e rieditare i due loro valori fondanti: l’autogestione e la condivisione. Autogestione dei processi di liberazione personale e comunitaria. Su questo piano la difficoltà nasce dal fatto che coloro che chiedono, o - meglio - per i quali viene chiesta la vita in comunità, oggi sono prevalentemente o a volte esclusivamente disabili psichici. Questo perché i disabili fisici nella quasi totalità dei casi “si sono sistemati”. Grazie anche alle dovute provvidenze che eroga lo Stato, grazie spesso anche all’impegno del privato-sociale a loro favore, fruiscono di un reddito decoroso, alcuni hanno messo su famiglia, fruiscono dell’abbattimento sempre più consistente della barriere architettoniche e psicologiche. Purtroppo non ha giovato loro la bella pensata di chiamarli “diversabili” invece che “disabili”, oppure (toh, mi voglio rovinare!) “handicappati”. Non ha giovato a nulla, la bella pensata, perché il più delle volte non hanno un ruolo nella società, non lavorano, girano sulla loro carrozzina a motore e chiamano “vita” l’accumulo dei giorni che passano: “vita”, un soprannome. Ma per coloro che chiedono o meglio - per i quali viene chiesta la vita in comunità, l’autogestione rimane ancora un valore? Certamente, certissimamente, perché, se la realtà in cui vivono non punta a tutta l’autogestione possibile, decade inesorabilmente. Prima decade da comunità d’accoglienza a comunità terapeutica, poi decade da comunità a gruppo di semplice sopravvivenza, come le riserve allestite per evitare l’estinzione della foca monaca o degli aironi rosa. Decidere con loro. Un risultato possibile solo in ordine a una minoranza di problemi. E sempre molto faticoso. C’è chi confonde un sindaco con un sindacato, c’è uno che non capisce quella stranezza secondo cui a ogni diritto dovrebbe corrispondere un dovere, c’è poi quello convinto che toccare ogni tanto il fondoschiena delle operatrici sia tra i diritti sanciti dalla Carta dei valori della comunità, oltre che dall’Onu… Mille difficoltà, ma non si può rinunciare a maturare insieme tutto ciò che è possibile maturare insieme: a esigerlo è quella loro altissima dignità di persone che, in parità assoluta, essi condividono con tutti noi “normali”. È quella dignità che ci impegna ad aprire tutte le strade accessibili alle limitate chances della loro personalità. Capisci allora, colendissimo lettore, che differenza c’è tra proclamare in linea di principio, tre volte al giorno, i diritti non negoziabili della persona, e giocarseli invece nelle concretezza del rapporto quotidiano con uno di loro, un “Song e’ Napule” che di quei princìpi ne ha fatto proprio uno solo: “E ffémmene so’ arrimmene dell’uomm’ne”. Lo donne sono la rovina degli uomini. Bene. Partiamo. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 4 SetteGIORNI a cura di Enzo Ferrini SUPERSTRADA, SARÀ LA VOLTA BUONA? Governo, Anas e le Regioni interessate (Toscana, Umbria e Marche) hanno firmato a Roma gli atti per la costituzione di una “società di progetto” per la realizzazione del corridoio autostradale FanoGrosseto. Sono 270 chilometri per collegare il Tirreno all’Adriatico, passando per l’Alta Umbria. Alla firma sono seguite dichiarazioni trionfali: “Una svolta importantissima” per l’assessore umbro Silvano Rometti; la costituzione della società è il frutto del “grande lavoro” dei soggetti interessati, per il vice ministro Riccardo Nencini; la firma - ha detto il presidente delle Marche, Gian Mario Spacca, “è il risultato di tre anni di lavoro giuridico e progettuale molto intenso”. “Di questa opera - ha ricordato il governatore toscano Enrico Rossi - “si parla dagli anni ’60 e oggi finalmente si è fatto un serio passo avanti”. La conclusione dei lavori è prevista per il 2022. In Umbria deve essere ancora definito il tracciato, e nelle vicine Marche c’è una galleria (della Guinza) che da anni attende di essere aperta al traffico. Dunque: una strada della quale si parla da più di mezzo secolo, con lavori già cominciati da decenni, e che dovrebbe - il condizionale è d’obbligo - essere pronta nel 2022. Per la costruzione del Colosseo sono bastati 8 anni (72-80 d.C)! ARRESTATA 37 VOLTE PER FURTO Oltre ai tempi infinitamente lunghi per realizzare opere pubbliche, nei primati negativi dell’Italia c’è anche quello di una illegalità diffusa, favorita da una giustizia che non funziona. A Terni la polizia ha denunciato per possesso di arnesi atti allo scasso e oggetti d’oro rubati tre nomadi che, per loro stessa ammissione, erano arrivati appositamente da Roma in treno per compiere furti negli appartamenti. Sono una giovane donna di 25 anni che era già stata arrestata 37 volte (sì, 37 volte) per furti in tutta Italia e un 27enne (già arrestato e denunciato... soltanto 11 volte). Con loro un bambino di 13 anni, anche lui già fermato, per lo stesso motivo, 5 volte. I tre dopo la denuncia sono stati rilasciati e probabilmente saranno andati a “lavorare” da qualche altra parte. LADRE A 10 ANNI: MAMMA IN ARRESTO Sempre a Terni la polizia è dovuta intervenire in un grande magazzino di Corso Tacito dove due gemelle di 10 anni avevano rubato cosmetici per 400 euro. Con loro c’era anche la madre, una albanese di 38 anni, che è stata arrestata. “Lei non c’entra niente” avevano detto agli agenti le due baby-ladre, ma a casa loro la polizia ha trovato altri cosmetici rubati per un valore di 1.200 euro. Del fatto è stato interessato il Tribunale dei minori. I dati del “Rapporto giovani” realizzato dall’istituto “Giuseppe Toniolo” Senza fiducia nei politici ma nella famiglia sì I n Rete, sfiduciati e lontani da politica e istituzioni, con ottime capacità di adattamento e una fede incrollabile nel valore della famiglia, sia quella da cui si proviene, sia quella che si vorrebbe creare. È il ritratto dei giovani italiani secondo La condizione giovanile in Italia Rapporto giovani 2013 dell’istituto Giuseppe Toniolo, presentato venerdì al dipartimento di Filosofia, scienze sociali, umane e della formazione dell’Università di Perugia di fronte a un numeroso pubblico di studenti provenienti, in particolar modo, dal corso di perfezionamento in “Progettazione, gestione e coordinamento dell’oratorio” attivo nell’ateneo perugino. La ricerca è stata condotta su 9.000 persone tra i 18 e i 29 anni, che verranno seguite continuativamente per cinque anni, così da aggiornare periodicamente la ricerca. Si tratta dei cosiddetti “Millennials”, ovvero di coloro che sono nati a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta fino alla fine degli anni Novanta e che, nel corso del tempo, sono stati definiti choosy, “bamboccioni”, “sfigati”. “Tutte queste definizioni - ha detto Rita Bichi, ordinario di Sociologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha lavorato al Rapporto - non rispecchiano affatto la realtà. Il ritratto che la ricerca ha delineato è quello di giovani che non hanno un lavoro stabile e sono insoddisfatti della propria condizione economica, tanto da dover vivere con i genitori o ricevere aiuti da loro. Ma, nonostante questo, ritengono ancora il lavoro uno strumento di realizzazione, credono nelle proprie capacità e hanno un livello di istruzione maggiore rispetto al resto della popolazione, grazie anche all’uso quotidiano di internet”. Un aspetto che differenzia i giovani del XXI secolo dai loro predecessori è sicuramente la famiglia. Se il conflitto generazionale era stato una delle caratteristiche della passata generazione, per i “Millen- nials” non c’è niente di più importante della famiglia, vero sostegno in ogni aspetto della vita nel presente e nel futuro, tanto che circa il 75% dei giovani intervistati vorrebbe almeno due figli. Decisamente più prevedibile, invece, l’atteggiamento di totale sfiducia nei confronti delle istituzioni e della politica, da cui circa il 28,9% si dichiara addirittura “disgustato” e un sonoro 90,8% boccia senza appello tutti i partiti. Tra le istituzioni e le figure che godono ancora di fiducia, restano il Presidente della Repubblica, le forze dell’ordine e la scuola. Per quanto riguarda la Chiesa (prima dell’arrivo di Papa Francesco), il 53,2% dei credenti esprime un parere positivo, che scende al 33,9% tra i non-credenti. Discorso a parte per il Pontefice, apprezzato dall’85-90% dei giovani. Laura Lana L’Europa che vorrebbero i giovani Dal “Rapporto” dell’istituto Toniolo, il dato relativo al senso di appartenenza comunitario L a generazione Y, la Net Generation, i Millennials, i nati degli anni ’80 fino ai primi anni 2000: sono quelli che l’Europa ce l’hanno nel sangue. Sono i protagonisti del Rapporto giovani dell’istituto Toniolo (vedi articolo qui sopra). Il 5 maggio, a Milano si è tenuta una conferenza in cui sono stati presentati alcuni risultati di un’analisi che focalizza l’attenzione su temi come i valori, le aspettative, i progetti, la percezione della Chiesa, la fiducia nelle istituzioni. Nel calderone, la complicata ricetta ha tre ingredienti essenziali: i giovani, l’Europa e il futuro, per di più in un momento importante come questo in cui si corre (anche se a volte si ha più l’impressione di arrancare) verso le elezioni del Parlamento europeo, le prime in cui i Millennials voteranno, le prime post-crisi finanziaria. Cultura, libertà e rispetto della persona sono i fattori che rendono l’Europa diversa dalle altre istituzioni, secondo gli under 34. I ragazzi si aspettano il salto di qualità dell’Europa, e “bisogna dare ai giovani la possibilità di credere nell’Europa”. Il primo posto della “lista dei desideri” della generazione Y è occupato dalla richiesta di puntare maggiormente su una politica sociale comune. “L’Europa che i giovani vorrebbero è l’Europa delle opportunità”, ha detto Enzo Moavero Milanesi, ex ministro per gli Affari europei e giudice di primo grado presso la Corte di giustizia dell’Ue, che alla domanda: “L’Europa è ancora il nostro futuro?” ha suggerito una risposta molto semplice: “Non vedo quale futuro possa avere da sola l’Italia, ma, come noi, anche tutti gli altri Stati. Dobbiamo focalizzarci sull’Europa che c’è, conoscerla, impegnarci a migliorarla. Più ne sappiamo, più ce ne innamoriamo”. Nathascia Severgnini www.eurcom.org “Aprire subito il Tavolo delle costruzioni” Edilizia: sindacati sul piede di guerra contro la Regione “NO” DELLA PRESIDE AD ABBRACCI E BACI Ancora a Terni: il dirigente scolastico del liceo Tacito, Maria Rita Chiassai, ha scritto una circolare con la quale ricorda che a scuola vanno “evitati abbracci, effusioni e qualunque altro comportamento troppo affettuoso e sconveniente”. Circolare che è finita anche sui social network dove, per protesta, è stato lanciato il concorso “Bacia che ti passa”. La preside ha però spiegato ai giornalisti le motivazioni educative della sua iniziativa: la scuola deve fare capire agli studenti che quello non è il set del Grande Fratello e che alcuni comportamenti non sono consoni negli spazi scolastici. Spiegazioni che sono state recepite anche dagli studenti i quali, dopo un incontro con la preside, con un simbolico abbraccio collettivo hanno chiuso la polemica. VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 Operai al lavoro in un cantiere edile A una decina di giorni di distanza dalla presentazione del rapporto sul settore costruzioni redatto dall’Ance, anche i sindacati di categoria – all’interno di una conferenza stampa congiunta tra Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, che si è tenuta martedì presso la sede Cisl di Perugia - lanciano l’allarme circa lo stato dell’edilizia in Umbria. Riconfermano i dati già evidenziati dall’associazione dei costruttori: aumento della cassa integrazione, crollo dei lavoratori dipendenti, aumento delle partite Iva, dilagamento dell’irregolarità e tanti soldi pubblici già stanziati, ma fermi, che potrebbero valere come rilancio per il settore (per esempio i lavori per la Perugia-Ancona, il terremoto di Marsciano-Spina, l’alluvione dello scorso anno, ecc.). Sul cosa fare per rilanciare il settore, i tre sindacati sono concordi e combattivi: la Regione deve aprire un tavolo istituzionale delle costruzioni, come promesso e mai portato a termine da un anno a questa parte. “Questo è l’ultimo appello - sottolineano Gianni Fiorucci (Fillea Cgil), Tino Tosti (Filca Cisl) e Franco Righetti (Feneal Uil). - Se non ci saranno risposte immediate, si passerà allo stato di agitazione e a una manifestazione di tutto il territorio sotto la Regione. Il settore sta andando incontro a una destrutturazione completa: vogliamo che la Regione dia risposte e si impegni a lavorare per la creazione di un nuovo modello di sviluppo”. Laura Lana Il ministero del Lavoro si fa garante per i giovani È partito il 1° maggio il Piano nazionale per offrire ai giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, disoccupati o Neet (né occupati, né studenti, né coinvolti in attività di formazione) un’offerta valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato, tirocinio, altra misura di formazione o inserimento nel Servizio civile. I giovani interessati potranno aderire all’iniziativa sino al 31 dicembre 2015 attraverso il sito web nazionale www.garanziagiovani.gov.it o i siti attivati dalle Regioni. Con l’adesione i giovani potranno scegliere la Regione in cui vogliono lavorare e la Regione scelta “prenderà in carico” la persona attraverso i Servizi per l’impiego, o le agenzie private accreditate, per effettuare la registrazione e le fasi successive di orientamento. In base al profilo e alle disponibilità territoriali, i giovani stipuleranno con gli operatori competenti un “patto di servizio” e, entro i 4 mesi successivi, riceveranno una o più opportunità tra Inserimento al lavoro; Apprendistato; Tirocinio; Istruzione e formazione; Autoimprenditorialità; Servizio civile. (M. G.) LA VOCE IN UMBRIA VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 Anche l’Umbria partecipa all’iniziativa dell’International Council of museums (Icom) 5 BREVI ❖ PREVENZIONE Settimana mondiale tiroide Gli altri Musei A ntiquarium Comunale, Baschi; Musei del Castello, Alviano; Necropoli e Antiquarium Comunale, Tenaglie (Terni); Complesso museale di San Francesco, Montefalco (Perugia); Museo Archeologico e Pinacoteca “Edilberto Rosa”, Amelia (Terni); Museo Città, Cannara (Perugia); Museo della Canapa, Sant’Anatolia di Narco (Perugia); Museo del Vino (Muvit) e Museo dell’Olivo e dell’Olio (Moo), Torgiano; Museo di Arte Ceramica Contemporanea (Macc), Torgiano (Perugia); Polo Museale universitario, Casalina – Deruta (Perugia). www.giornatainternazionaledeimusei.it Turisti alla biglietteria del museo del Capitolo della cattedrale di Perugia U n fine settimana di cultura quello che si prospetta in Umbria, come in tutta Italia, dal 17 al 18 maggio. Una full immersion alla scoperta dei nostri musei e dei siti d’arte custodi di meraviglie del passato, come del presente. Si parte sabato 17 con la Notte europea dei musei mentre domenica 18 si celebra la Giornata internazionale dei musei. Ambedue le iniziative si propongono di offrire l’occasione di fare una visita inusuale a siti e musei, con proposte originali. La Giornata internazionale dei musei è un’iniziativa proposta dall’Icom (International Council of museum), l’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali impegnati a preservare e comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale, nazionale e mondiale. Tema della Giornata è “Creare connessioni con le collezioni”. All’iniziativa l’Umbria, al momento in cui scriviamo, partecipa con 15 musei, ognuno dei quali propone visite guidate gratuite (in alcuni musei anche l’ingresso è gratuito) alle proprie collezioni e non solo, con iniziative per adulti e bambini. A Perugia vi partecipa il Museo del capitolo della Cattedrale, con visite gratuite (il biglietto si paga) alle collezioni museali. Il circuito museale di Todi, alle ore 15.30 propone una visita guidata (durata 2 ore e trenta) a “Todi Unica. I Tesori di una città”, in collaborazione con la diocesi di Todi. I luoghi che costituiscono “Todi Unica” sono: Museo civico; Museo lapidario presso il Complesso delle Lucrezie; Cisterne Romane; Campanile di San Fortunato; Cripta del Duomo; Palazzo vescovile; Chiesa della Nunziatina. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria. Informazioni e prenotazioni: Museo civico di Todi 075.8944148. Alla Galleria d’Arte Contemporanea della Pro Civitate Cristiana di Assisi dalle ore 9.30 alle 11 e dalle 16.30 alle 18 visite guidate alla collezione di opere di pittura e scultura a soggetto cristologico. Ingresso e visite guidate gratuite. Info: 075.813231. Al Museo Civico di San Francesco, Montone (Perugia) dalle ore 11 e ore 16: visita guidata (durata: 1 ora e trenta) alla scoperta del Complesso museale di San Francesco a Montone; gruppi di massimo trenta persone. Le visite guidate sono gratuite con pagamento del biglietto di ingresso. Info: www.sistemamuseo.it. Alla Pinacoteca Comunale di Città di Castello dalle ore 15 alle ore 18: “Zoom Art. Caccia al tesoro in Pinacoteca”, attività per famiglie, gratuita per bambini da 6 ai 12 anni. Info: Il Poliedro [email protected]. il programma è su www.icom-italia.com. M. A. La Notte dei musei in Umbria C Museo di Casalina S on la Notte europea dei musei che si tiene sabato 17 maggio in tutta Italia ci saranno aperture straordinarie dalle 20 alle 24 di tutti i siti e i musei che aderiscono all’iniziativa. Ingresso al prezzo simbolico di 1 euro. In Umbria alla Galleria nazionale dell’Umbria il tema scelto è l’Eros e le sue rappresentazioni nell’arte moderna, dalla musica alla pittura, dalla poesia alla scultura. Alle ore 21 concerto a cura del Conservatorio di Perugia che vedrà esi- iamo abituati a leggere Anton Carlo Ponti sul quotidiano e a scorrere le sue righe che filano spigliate nel descrivere situazioni e comportamenti umani con un occhio vigile e un giudizio critico non privo di sentimenti forti, come in un recentissimo articolo in cui esprime tristezza, nostalgia, rabbia per il degrado di una pezzo di spiaggia vissuta e amata, e per il quale esprime ribrezzo, raccapriccio, pessimismo, sconcerto. Questo è il personaggio che ama porsi sotto l’ombra di Giovenale e menare duro, considerando una barzelletta l’invito di Papa Francesco a perdonare sempre e perfino troppo. Il nostro giornalista-scrittore ha dedicato una vita alla scrittura in varie forme di comunicazione, dal giornalismo alla critica d’arte, alla poesia e ora al romanzo. Uno strano romanzo, che racconta - in uno sfondo mitologico e nello stile di un racconto fantastico - una storia vera: vera nel senso dei birsi nella sala Podiani i Cantori moderni di Cinzia Alessandroni con un programma jazz. Alle 22 conferenza di Federica Zalabra su Amor vincit omnia, la rappresentazione dell’eros nell’arte dal Cinquecento all’Ottocento. A castello Bufalini la visita prevede un intrattenimento di danza a cura di “Studio danza” di Rita e Roberta Giubilei. Anche la Soprintendenza archeologica partecipa all’iniziativa con l’apertura del Museo archeologico dell’Umbria, dei magazzini della Soprintendenza e poi con visite all’ipogeo dei Volumni e altro ancora. Palazzo Penna a Perugia manterrà l’apertura fino alle 23 con la visita della mostra “Sensational Umbria” di Steve McCurry. Al Cams - Centro di ateneo per i musei scientifici, Casalina (Deruta), sabato 17, dalle 19 all’ 1 di notte, accompagnati dai curatori dei musei del Polo universitario una notte alla scoperta di antiche e nuove storie di fossili, piante e animali, macchine agricole e oggetti matematici. Aperitivo “museale”, visite guidate, presentazione di libri, laboratori e giochi. Info e prenotazioni 366.6811012. (Info www.lanottedeimusei.it). LIBRI. Presentazione a Perugia del romanzo di Anton Carlo Ponti Il mito e la storia dell’eroe di Bevagna che finì la vita in manicomio fatti accaduti, e vera nel senso di un significato profondo del vivere umano e del suo destino. Argo che dà il titolo al lavoro di Ponti Argo. Una storia italiana non è il cane di Ulisse che attende il suo padrone finché arriva e, appena giunto, muore; non è il mitologico personaggio bifronte dai 100 occhi, cinquanta aperti e cinquanta chiusi, per cui è sempre vigile e sempre dormiente, ma un uomo in carne e ossa. Si tratta di Argo Secondari (1895-1942), discendente delle importanti e famose famiglie Mattoli e Secondari di Bevagna. Il padre del protagonista della storia è stato medico curante di Giovanni Giolitti e zio materno di Agostino Mattoli, anch’egli medico, deputato e collaboratore, del famoso uomo politico piemontese. Si tratta di un romanzo che è anche e soprattutto “una storia italiana”, come recita il sottotitolo. Non è privo di importanza notare che, pur essendo nato per caso a Roma nel 1936, Ponti è umbro di Bevagna, e nell’Umbria e a Perugia ha svolto la sua attività di giornalista e scrittore. Tra realtà storica e immaginazione, tra fantasia e fatti reali, Ponti racconta con dettagliate descrizioni la vita di Argo, una vicenda umana forte, dolorosa ed eroica, avventurosa e ribelle. Dopo gli eroismi nella Grande guerra e altre Dal 19 al 25 maggio a Perugia si stanno svolgendo le iniziative di informazione organizzate in occasione della Settimana mondiale della Tiroide. Gli incontri, aperti a tutti, sono organizzati dall’Associazione La Lumaca Onlus (Associazione pazienti Umbri affetti da tumore tiroideo) e da Afas, La Farmacia dei servizi, e prevedono 5 incontri informativi condotti da esperti endocrinologi nelle Farmacie della città, il 14, il 15, il 27, il 28 e il 29 maggio. Tema della settimana “Tiroide problema sociale, dal corpo alla mente”. La settimana della tiroide si svolge, ormai da tanti anni, su tutto il territorio nazionale ed è promossa dalle società scientifiche endocrinologiche Ait, Ame, Sie, Eta e dal Cape, Comitato associazione pazienti endocrini, ed è patrocinata dal Ministero della Salute. L’Associazione La Lumaca Onlus organizza nei giorni 19 - 20 - 21 - 22 maggio, dalle ore 14.30 alle ore 17.30, presso gli ambulatori della S.C. Misem di via del Giochetto incontri di counseling con consegna di materiale informativo (per prenotazioni telefonare al n. 3661066404). La Settimana si concluderà con un evento, nella mattina del 23 maggio, presso la Casa di riposo di Fontenuovo a Perugia e con un evento, nel pomeriggio del 23 maggio, presso Palazzo Penna Via Podiani Perugia. Giornata mal di testa Sabato 17 maggio, presso il Centro commerciale di Collestrada la società italiana per lo Studio delle cefalee (Sisc), promuove la Giornata nazionale del Mal di testa”. I medici specialisti del Centro cefalee della Clinica neurologica del S. Maria della Misericordia, diretta dal prof. Paolo Calabresi, saranno a disposizione di quanti intendono richiedere informazioni sulle cefalee. Verrà garantito agli interessati colloqui personali volti ad un primo inquadramento della cefalea che li affligge. delle cefalee. Settimana tumori della pelle Dal 18 al 25 maggio la Delegazione Ant Umbria ospiterà nella propria sede a Perugia, in via dei Filosofi, un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione dei tumori della pelle, attraverso incontri con gli specialisti Ant e laboratori tematici per bambini con educatori didattici. Una settimana in cui si discuterà insieme delle mille sfaccettature del nostro amico-nemico Sole e per l’occasione si potranno sostenere i progetti di prevenzione oncologica che Ant porta avanti sul territorio. In cambio di una donazione minima saranno infatti offerti prodotti utili per un’estate 2014 all’insegna della prevenzione e della solidarietà. Il ricavato dell’iniziativa andrà a sostegno del Progetto Melanoma Ant in Umbria attivo da ottobre 2011 e attraverso il quale la Fondazione offre visite specialistiche gratuite per un controllo accurato della pelle e la diagnosi precoce delle lesioni. Il Temporary Shop rimarrà aperto fino a domenica 25 maggio, mentre sono tante le iniziative in programma che animeranno tutta la settimana. avventure politiche, Argo concluderà tragicamente la sua vita nel manicomio di Rieti dopo il pestaggio subito dai fascisti il 31 ottobre 1922, tre giorni dopo la Marcia su Roma. Il volume di 250 pagine, suddiviso in 14 capitoli, un prologo e un epilogo, è complesso, ricco di citazioni e riferimenti mitologici e letterari, e propone riflessioni che vanno al di là della cronaca e anche della Storia. Particolarmente incisiva l’ultima parte della vita di Argo in manicomio, in cui aleggia una tristezza senza fine e senza sbocco, dove si rivela appieno il clima interiore, l’anima triste e inquieta dell’autore, che riesce a scrivere: “I manicomi sono i conventi dell’età moderna, è stato detto, e qualche volta sono un rifugio per chi non vuole impazzire, uscire di sé e di senno, per non avere contatti immondi con il resto dell’umanità, con il mondo mondano” (p. 156). L’opera viene presentata al pubblico venerdì 16 maggio alle ore 17 nella sede della Fondazione Ranieri di Sorbello in piazza Piccinino 9 a Perugia. E. B. LA VOCE VERSO LE ELEZIONI 6 VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 Le elezioni europee si avvicinano ma restano troppe zone d’ombra nei raggruppamenti politici I l voto per l’elezione dell’Europarlamento del 22-25 maggio presenta contorni ben delineati accanto a questioni aperte e, perfino, “zone grigie”. È chiaro, ad esempio, che 400 milioni di elettori, in una prova di democrazia tra le maggiori al mondo (seconda forse solo alla consultazione indiana), eleggeranno 751 eurodeputati, che animeranno per i prossimi cinque anni il Parlamento europeo, istituzione con funzioni legislative e di bilancio, organo rappresentativo dei popoli dei 28 Stati aderenti all’Ue. All’interno della complessa architettura istituzionale dell’Unione, che comprende anche Consiglio e Commissione, l’emiciclo di Strasburgo ha anche una funzione di “controllo democratico”, riconosciuta dai Trattati. In questa direzione, l’Euroassemblea ha visto crescere negli ultimi anni i suoi poteri e le sue competenze, tanto che, in base ai Trattati, il voto influirà sulla scelta del prossimo Presidente della Commissione. Un altro elemento incontrovertibile riguarda il momento in cui cadono queste elezioni. Soprattutto per via della crisi economica, con le sue pesanti ricadute sociali, che tormenta da sei anni il Vecchio Continente, è maturato un diffuso senso di euroscetticismo. All’Ue, infatti, sono state assegnate responsabilità dirette nella gestione della crisi, dimenticando però che è stata proprio l’Unione - chiamata in causa dagli Stati membri - a cercare di porre riparo all’instabilità dei conti pubblici. Interventi a breve sono stati realizzati per salvare Non è chiaro come si muoveranno gli anti-europeisti una volta insediati a Strasburgo. Ma tutt’altro che chiare sono anche le “idee di Europa” dei partiti schierati a favore dell’Unione diversi Stati dal default, altri, a medio-lungo termine, sono stati predisposti per evitare in futuro crisi altrettanto esplosive. Tale euroscetticismo è uno degli elementi che ammantano le elezioni d’interrogativi: quanti elettori si recheranno alle urne? E dunque quanto sarà consistente il fenomeno dell’astensione, che solitamente rappresenta delusio- ne e distacco da parte dei cittadini rispetto alla politica, in questo caso la politica europea? E quanto peso avranno nei seggi, e nella composizione della futura Assemblea, le formazioni politiche a vario titolo definite antieuropeiste, nazionaliste o populiste? E una volta giunte nel “palazzo”, tali forze si alleeranno tra di loro per contrastare la costruzione dell’Europa unita, oppure agiranno a ranghi sparsi, perdendo, di fatto, capacità di pesare sulle scelte dell’Ue? C’è poi un ulteriore aspetto che la campagna elettorale in corso non sta chiarendo. Sia per parte “pro europea” (comprendente i vari partiti nazionali che dichiarano di afferire alle famiglie politiche di Popolari, Socialisti e Democratici, Verdi e Liberaldemocratici), sia sul fronte “europerplesso” o più decisamente “antieuropeo” (Fronte nazionale francese, Indipendentisti britannici, Movimento 5 stelle e Lega nord in Italia, Veri finlandesi, solo per fare qualche nome), non è sempre I 10 candidati umbri a Strasburgo C’ è tanta attenzione per le elezioni amministrative in Umbria, forse perché si registra una folla impressionante di candidati nei 68 Comuni umbri (44 in provincia di Perugia e 24 in quella di Terni) dove si andrà a votare il 25 maggio - dalle ore 7 alle 23 - per eleggere i nuovi sindaci e i rappresentanti nei Consigli comunali. È un vero e proprio esercito di liste e candidati come mai si era visto nella storia del voto nel territorio regionale. In questo contesto – nonostante una grande valenza a livello nazionale per contare le proprie ‘truppe’ – non si registra altrettanto interesse nella comunità umbra per il rinnovo del Parlamento europeo, dove l’Italia verrà rappresentata da 72 deputati. Di questi, 14 verranno eletti nella circoscrizione del Centro Italia che comprende, oltre all’Umbria, anche Toscana, Lazio e Marche. Insomma, non sarà facile eleggere un rappresentante umbro a Strasburgo. In passato è stato possibile quando c’era grande unità d’intenti su un candidato, ora è tutto più complicato. Sono comunque 10 i candidati umbri che tentano l’impresa. Sono Paola Ciaurro – figlia di Gianfranco Ciaurro, sindaco di Terni dal 1993 al 1999 – schierata da Forza Italia; l’assessore del Comune di Perugia Lorena Pesaresi (Pd); il consigliere regionale Gianluca Cirignoni (Lega nord); Laura Agea (Movimento 5 stelle) collocata come capolista; Maria Grazia Guardabassi d’Erme e il consigliere regionale Franco Zaffini (Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale); Lucia Maddoli, che da anni lavora nella cooperazione internazionale, e Fabio Amato, già responsabile esteri di Rifondazione comunista (entrambi per “L’altra Europa con Tsipras”); Maria Rosi, consigliere regionale (Nuovo centrodestra); il consigliere regionale Paolo Brutti (Italia dei valori). Emilio Querini chiaro il progetto di Europa che si sostiene: federalista, confederalista? Con rafforzamento o meno dei poteri del Parlamento e della Commissione? Con un bilancio comunitario più elevato o più magro? Con un’estensione dei poteri della Bce oppure no? I giorni che separano dalle urne si contano ormai sulle dita delle mani. È tempo di fare chiarezza. Di scegliere da che parte si sta. Lo devono rendere noto gli stessi partiti, i loro leader nazionali, i capi di Stato e di governo. È giusto che i cittadini sappiamo le posizioni in campo e la posta in gioco. Toccherà poi ai cittadini decidere chi sostenere, indicando per sintetizzare - il percorso di una maggiore integrazione, rispettosa del principio di “unità nella diversità” e fondata sui valori della solidarietà e della sussidiarietà, oppure la via di un ritorno agli Stati-nazione, pienamente detentori della propria sovranità, ma soli, sempre più soli, dinanzi alle crescenti sfide della globalizzazione. Nell’imminenza del voto, molti episcopati nazionali, gli organismi europei delle Chiese cristiane e numerosissime associazioni laicali dei diversi Stati Ue, si sono espressi con un forte incoraggiamento alla costruzione della “casa comune”, segnalando peraltro quei limiti che l’integrazione europea ha finora mostrato, così da poterli rimuovere per una Europa più giusta, aperta, fondata su valori condivisibili. Un segnale, quello proveniente dalle Chiese cristiane d’Europa, non scontato e che assume, ora, un interessante valore aggiunto. Gianni Borsa 751 deputati rappresenteranno 500 milioni di cittadini europei Le prime elezioni “politiche” COME SI VOTA L’elezione avviene con sistema proporzionale. L’elettore può esprimere fino a tre voti di preferenza scrivendo il nome dei candidati. Se sono due posso essere solo uomini o solo donne. Se sono tre almeno uno deve essere di sesso diverso LE CIRSCOSCRIZIONI Il territorio è diviso in cinque circoscrizioni elettorali: Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud, Isole; ciascuna circoscrizione elegge un numero di deputati proporzionale al numero di abitanti risultante dall’ultimo censimento della popolazione. L’Umbria fa parte della circoscrizione Centro. S CHI ELEGGIAMO Gli elettori italiani eleggono 73 deputati al Parlamento europeo. ALCUNI DATI Vengono eletti 751 deputati che rappresenteranno oltre 500 milioni di cittadini di 28 Stati membri. I seggi sono ripartiti tra i vari Stati dai trattati dell’UE secondo il principio di “proporzionalità decrescente”, in base al quale i paesi con una maggiore consistenza demografica dispongono di più seggi rispetto ai paesi meno popolosi, ma questi ultimi hanno più seggi di quanti sarebbero previsti applicando strettamente il principio di proporzionalità. ono elezioni “più politiche”, rispetto al passato, in quanto si vota per la composizione dell’Europarlamento ma anche per fornire una indicazione sul prossimo presidente della Commissione. Jaume Duch, portavoce del Parlamento, spiega il particolare valore della tornata che prenderà avvio tra una settimana, quando, giovedì 22 maggio, gli elettori britannici e olandesi apriranno le operazioni che si concluderanno la sera di domenica 25 maggio. Gli ultimi seggi a essere chiusi saranno quelli italiani, (dove si voterà fino alle 23.00): dopo di che si passerà alla diffusione dei risultati delle urne, per stabilire i 751 eletti a Strasburgo e la composizione dei gruppi politici e dunque dello stesso emiciclo. Gli exit poll saranno invece diffusi in ciascun Paese al termine delle proprie operazioni di voto (potendo così indirettamente influire sulle tendenze elettorale negli altri Stati). Sono 400 milioni circa i cittadini Ue aventi diritto al voto, “il 10% dei quali - spiega Duch - si recano alle urne per la prima volta”. Fra questi 40 milioni di neo elettori vi sono anche i più giovani, che sono gli austriaci: nel loro Paese si vota avendo compiuto 16 anni. Queste del 2014 sono anche le prime elezioni da quando, nel 2009, il trattato di Lisbona ha conferito al Parlamento europeo una serie di nuovi e importanti poteri. Una delle principali novità introdotte dal trattato consiste nel fatto che, quando gli Stati Membri dell’UE nomineranno il candidato a presidente della Commissione europea, che succederà a José Manuel Barroso nell’autunno 2014, per la prima volta dovranno tenere conto dei risultati delle elezioni europee. Il nuovo Parlamento dovrà poi, riprendendo le parole del trattato, ”eleggere” il presidente della Commissione. Ciò significa che gli elettori avranno voce in capitolo su chi subentrerà alla guida dell’esecutivo dell’UE. LA VOCE VERSO LE ELEZIONI VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 7 AMMINISTRATIVE Il 25 maggio oltre 560 mila umbri sono chiamati a scegliere i loro amministratori. Alle ultime consultazioni l’Umbria registrò la più alta affluenza alle urne DA SAPERE QUANDO SI VOTA Si vota nella sola giornata di domenica 25 maggio, dalle 7 alle 23. S ono undici i Comuni umbri sopra i 15mila abitanti che andranno alle urne il 25 maggio per le Amministrative. Di questi, due nella provincia di Terni e nove nella Provincia di Perugia. PERUGIA 16 liste e 6 candidati sindaco A Perugia a concorrere per un posto da consigliere sono in 492, mentre la partita per primo cittaPerugia dino si gioca in sei. In primis, il sindaco in carica Wladimiro Boccali, che, dopo la vittoria nel 2009 con il 52,9%, ci riprova sostenuto dal centrosinistra con sei liste: Pd, Sel, Rci, Perugia è il bene comune, Perugia dei Valori e Socialisti riformisti. Il centrodestra schiera, invece, il 35enne avvocato Andrea Romizi, appoggiato da 5 liste: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Perugia Domani, Romizi Sindaco e Nuovo centro destra. Seguono, poi, la candidata del Movimento 5Stelle, Cristina Rosetti; Adriana Galgano di Scelta civica, Dramane Diego Waguè di Idee per Perugia e Urbano Barelli, presidente di Italia Nostra, sostenuto dalla lista civica Perugia rinasce e CReA Perugia. BASTIA UMBRA 9 liste e 3 candidati sindaco Tre gli aspiranti sindaci a Bastia Umbra. Per il centrodestra, l’attuale primo cittadino Stefano Ansideri, sostenuBastia Umbra to da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Bastia Popolare e Ansideri Sindaco. Altrettante liste appoggiano la candidata di centrosinistra Simona Carosati (Pd, #Bastia per te!, La Sinistra per Bastia e Idee in cantiere – Cambia Passo). Mentre Marcello Rosignoli corre da solo per il Movimento 5 stelle. CASTIGLIONE DEL LAGO 8 liste e 5 candidati sindaco La partita per il Comune di Castiglione del Lago se la giocano in cinque. Per il Movimento 5Stelle Stefano Castiglione del Lago Bistacchia; per Forza Italia Pierino Bernardini; per Alleanza Francesco Baiocchi; Sergio Batino per Pd, A Sinistra e la lista civica che porta il suo nome e Fabio Duca per la lista omonima e Progetto Democratico. FOLIGNO 18 liste e 7 candidati sindaco Sono 18 le liste elettorali a sostegno dei D omenica 25 maggio circa il 74 per cento dei Comuni umbri saranno impegnati nella sfida elettorale delle Amministrative. A decidere il futuro dei propri amministratori saranno le preferenze di oltre 560mila umbri, 562.836 per l’esattezza, compresi quelli che vivono all’estero. Dei 92 Comuni che compongono la nostra Regione, 68 rinnoveranno sindaci e consigli comunali, di cui 44 nella provincia di Perugia e 24 in quella di Terni. Ce n’è per tutte le dimensioni: dai due capoluoghi di Provincia ad undici Amministrazioni sopra i 15mila abitanti, fino al Comune più piccolo della nostra Regione, Poggiodomo, con i suoi 135 cittadini residenti. Ci saranno poi anche quei Palazzi chiamati alle urne non per scadenza naturale di mandato, ma per aver subito nel corso dei mesi precedenti un commissariamento. È il caso, ad esempio, di Gubbio, che dal maggio scorso è guidato dal 7 aspiranti sindaco di Foligno: l’ex presidente di Confcommercio Aldo Amoni (Amoni Sindaco e Obiettivo Comune); Giacomo Bicerna (Foligno Giovane); l’avvocato Stefania Filipponi per il centrodestra (Impegno Civile, Ncd, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Foligno Futura, Cambiare Foligno, Foligno Uniti per Foligno); Vittorio Frasconi (Foligno Nostra), il sindaco uscente Nando Mismetti (Pd, Movimento per Foligno, La Sinistra, Foligno Soprattutto, Riformisti per Foligno-Psi), Elisabetta Piccolotti (Sinistra ecologia e libertà), Fausto Savini (Movimento 5 Stelle). GUALDO TADINO 12 liste e 6 candidati sindaco Nonostante il commissariamento del dicembre scorso che ha portato alla fine del suo mandato, Gualdo Tadino l’ex sindaco Roberto Morroni si candida di nuovo con Forza Italia, Ncd, Fratelli d’Italia, una lista civica che porta il suo nome e TupG. Il Pd con Gualdo Cambia e Rinnovamento per Gualdo sostiene Massimiliano Presciutti; mentre il Movimento 5Stelle Stefania Troiani. Brunello Castellani è appoggiato da La Sinistra per Gualdo e Appello per Gualdo; Ermanno Rosi da due liste che portano il suo nome e Franco Cotulelli da Primavera Gualdo. vice prefetto Maria Luisa D’Alessandro, dopo la caduta dell’ex sindaco Diego Guerrini (Pd) a seguito della mancata approvazione del Bilancio. Sempre a seguito della mancata approvazione del Bilancio di previsione cadde a dicembre 2013 anche la Giunta di Gualdo Tadino, guidata da Roberto Morroni (Pdl), sostituito temporaneamente dal vice prefetto Salvatore Grillo. Altri due Comuni commissariati che andranno a votare il 25 maggio sono Cannara e Scheggino. Nel primo caso, il primo cittadino Giovanna Petrini (Pd), al suo secondo mandato, fu costretto a dimettersi a settembre dopo le dimissioni di nove consiglieri su sedici. Per Scheggino, invece, il vice prefetto Maria Speranza Sciurpi prese ad inizio anno le redini del Comune, dopo le dimissioni “per motivi personali” del sindaco Carlo Valentini. La sfida elettorale che si combatterà tra una decina di giorni si prepara ad essere un GUBBIO 13 liste e 5 candidati sindaco A Gubbio si vota dopo il commissariamento della precedente Giunta Guerrini. Cinque i candidati al posto di primo cittadino. Rodolfo Rughi per il Gubbio Movimento 5Stelle; Pavilio Lupini sostenuto da Rci e Gubbio Libera; Ennio Palazzari con Pd, Popolari per Gubbio e Impegno per Gubbio; Filippo Mario Stirati per Sel, Psi, Scelgo Gubbio e Stirati sindaco e, infine, Francesco Gagliardi per Svolta Comune, Forza Italia e Bene Comune. MARSCIANO 13 liste e 6 candidati sindaco La corsa al Municipio di Marsciano si gioca in sei candidati e 13 liste. Il sindaco uscente Alfio Todini è il candidato del centrosinistra (Pd, Sel, Sinistra e Socialisti e Proposta Marsciano). Andrea Pilati corre, invece, per il centrodeMarsciano stra (Centrodestra Marsciano e Giovani Idee). Il Movimento 5Stelle candida Giorgio Brunori, mentre Cristiano Costantini è appoggiato da La Forza per Marsciano; Sabatino Ranieri da Marsciano Democratica, Lavoro e Ambiente e Movimento per la qualità della vita e Federico Santi da L’Altra Marsciano e La Sinistra. SPOLETO 13 liste e 6 candidati sindaco vero e proprio banco di prova per tutti i partiti politici, molti dei quali attraversati in questi mesi da profonde trasformazioni. Ma, oltre all’innegabile duello tra vincitori e vinti, sarà sicuramente significativo esaminare anche il dato relativo all’affluenza, termometro attendibile di quanto realmente la spinta all’antipolitica e la mancanza di fiducia verso le Istituzioni abbia preso piede tra i cittadini. In Umbria in particolar modo, visto che la nostra regione ha sempre vantato una grande affluenza alle urne. Nel corso delle precedenti elezioni del giugno 2009, infatti, l’Umbria fu la regione che percentualmente registrò la più alta affluenza alle urne in tutta Italia: il 77,9% contro una media nazionale del 66,46%. Nel 2004, addirittura, l’affluenza era stata dell’80,5% contro il 72,88% del resto della Penisola. Laura Lana Sei candidati a sindaco e 13 liste collegate per Spoleto. A tornare a correre per la poltrona di sindaco (dopo due mandati fino al 2009) è Massimo Brunini con Vince Spoleto. Fabrizio Cardarelli è, invece, il candidato di Rinnovamento e Spoleto Popolare; Spoleto Maura Coltorti di Sinistra per Spoleto e Guido Grossi del Movimento 5 stelle. Quattro liste sostengono Giampaolo Emili (Lista Due Mondi, Forza Italia, Fratelli d’Italia - An e Destre unite), mentre Dante Andrea Rossi è a capo della coalizione composta da Pd, Sel, Psi e Idv (sotto la lista unica Socialisti riformisti Spoleto dei valori) e da Prima Spoleto Sì. UMBERTIDE 6 liste e 4 candidati sindaco È Marco Locchi il candidato del centrosinistra (Pd, Rci e Umbertide volta pagina - Socialisti) di Umbertide, che si andrà Umbertide a sfidare con Giovanna Monni de Il Popolo del Centrodestra; Valentina Pigliapoco del Movimento 5Stelle e Claudio Faloci di Umbertide Cambia. TERNI 23 liste per 12 candidati A Terni ci sarà la corsa più “affollata” dell’Umbria. Ben 12 i candidati a sindaco, 23 le liste e 639 gli aspiranti consiglieri. Ci riprova il sindaco in carica QUANTI ELETTORI Gli elettori umbri chiamati alle urne saranno 562.836, compresi coloro che risiedono all’estero. COMUNI AL VOTO Sono 68 su 92 i Comuni che in Umbria rinnoveranno sindaco e consigli comunali, di cui 44 nella provincia di Perugia e 24 in quella di Terni. MENO SCRANNI Da quest’anno i posti nelle Amministrazioni si riducono: a Perugia e a Terni il numero dei consiglieri comunali passa da 40 a 32 e i sindaci potranno indicare fino ad un massimo di 9 assessori; a Foligno e a Spoleto saranno 24 i consiglieri e 7, oltre il sindaco, i componenti della Giunta. A scendere poi, saranno eleggibili 16 consiglieri nei Comuni tra 10mila e 30mila abitanti, 12 nelle Amministrazioni tra i 3mila e i 10mila abitanti e 10 per i Comuni più piccoli. Leopoldo Di Girolamo con il centrosinistra e 7 liste (Pd, Sel, Terni dei Valori, Cittaperta – Terni dinamica, Progetto Terni, Terni Oltre e Alleanza Democratici e Liberali). Lo sfidante di centrodestra è Paolo Crescimbeni (Fratelli d’Italia, Forza Italia, I Love Terni, Acciaio e Terni Città Futura). SeguoTerni no Angelica Trenta del Movimento 5Stelle; Romano Sciarretta di Terni Libera; Enrico Busco del Partito Italia Nuova; Dario Guardalben di La Buona Città; Francesco Bartoli di Democrazia Diretta e Terni Verde; Valerio Mecarelli per Terni da salvare; Lorenzo Carletti per Rci; Piergiorgio Bonomi di Casapound Italia; Franco Todini per Il Cammello e Stefano Bolletta per Terni Bene Comune. ORVIETO 12 liste e 5 candidati sindaco Ad Orvieto il sindaco in carica, Antonio Concina, si ricandida con il centrodestra e quattro liste (Forza Italia, Orvieto Fratelli d’Italia, Orvieto libera e Per Orvieto). Per il centrosinistra Giuseppe Germani ha al suo attivo 5 liste (Pd, Sel, Pdci, Scelta civica e Per andare avanti). Lista unica per i candidati Laura Ricci (Ri-governare Orvieto), Marco Frizza (La mia Orvieto) e per la candidata del M5S Lucia Vergaglia. L. L. LA VOCE CHIESA&RELIGIONE 8 VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 Proseguendo le catechesi sui doni dello Spirito santo, ha esaminato quello della “fortezza” PAPA FRANCESCO. Le udienze generali del mercoledì Lo Spirito rende forti A ll’udienza generale di mercoledì, dolorose, che sconvolgono la loro vita e Papa Francesco ha proseguito le quella dei loro cari. La Chiesa risplende catechesi sui doni dello Spirito della testimonianza di tanti fratelli e sosanto. Dopo sapienza, intelletto e consirelle che non hanno esitato a dare la proglio, ha parlato del dono della fortezza. pria vita, pur di rimanere fedeli al SiPunto di partenza è stata la parabola del gnore e al suo Vangelo. Anche oggi non seminatore (Mt 13,3-9). “Comancano cristiani che in tante me Gesù stesso spiega ai suoi parti del mondo continuano a discepoli - ha commentato il “Questo dono celebrare e a testimoniare la Vescovo di Roma - il semina- deve costituire loro fede con profonda convintore rappresenta il Padre, che zione e serenità, e resistono sparge abbondantemente il la nota di anche quando sanno che ciò seme della sua Parola. Il se- fondo del può comportare un prezzo più me però si scontra spesso con alto”. l’aridità del nostro cuore e, nostro essere Poi, a braccio: “Anche noi, tutanche quando viene accolto, cristiani, nella ti noi, conosciamo gente che ha rischia di rimanere sterile. ordinarietà vissuto situazioni difficili, tanti Con il dono della fortezza, indolori. Pensiamo a quegli uovece, lo Spirito santo libera il della mini, a quelle donne che fanno terreno del nostro cuore, lo nostra vita una vita difficile, lottano per libera dal torpore, dalle inportare avanti la famiglia, educertezze e da tutti i timori che quotidiana” care i figli: questo lo fanno perpossono frenarlo, in modo ché c’è lo spirito di fortezza che che la Parola del Signore venga messa in li aiuta. Quanti, uomini e donne, di cui pratica, in modo autentico e gioioso. È non sappiamo il nome, onorano il nostro un vero aiuto, questo dono della fortezpopolo, onorano la nostra Chiesa, perza: ci dà forza, ci libera da tanti impediché sono forti: forti nel portare avanti la menti”. loro vita, la loro famiglia, il loro lavoro, “Ci sono anche - ha aggiunto - dei mola loro fede. Questi nostri fratelli e somenti difficili e delle situazioni estreme relle sono santi, santi quotidiani, santi in cui il dono della fortezza si manifesta nascosti in mezzo a noi: hanno proprio il in modo straordinario, esemplare. È il dono della fortezza per portare avanti il caso di coloro che si trovano ad affronloro dovere di persone, di padri, di matare esperienze particolarmente dure e dri, di fratelli, di sorelle, di cittadini. Tan- Commento alla liturgia della Domenica Da un dipinto di Rembrandt del 1627, san Paolo in carcere, dove scrisse la “Lettera ai Filippesi” citata dal Papa ti ne abbiamo, tanti! Ringraziamo il Signore per questi cristiani che sono di una santità nascosta, ma è lo Spirito dentro che li porta avanti! E ci farà bene pensare a questa gente: se loro fanno questo, se loro possono farlo, perché non io? Chiedere al Signore che ci dia il dono della fortezza”. “Non bisogna pensare - ha proseguito che il dono della fortezza sia necessario soltanto in alcune occasioni o situazioni particolari. Questo dono deve costituire la nota di fondo del nostro essere cristiani, nell’ordinarietà della nostra vita quotidiana. Come ho detto, in tutti i giorni della vita quotidiana dobbiamo essere forti, abbiamo bisogno di questa fortezza, per portare avanti la nostra vita, la nostra famiglia, la nostra fede. L’apostolo Paolo ha detto una frase che ci farà V DOMENICA DI PASQUA - ANNO A “FIRMATO” Famiglia Vangelo Con Gesù incontro al Padre I l Vangelo ci offre uno stralcio del “discorso d’addio” del Signore ai suoi discepoli. Il brano si colloca nel corso dell’Ultima Cena, subito dopo il gesto d’amore e di servizio più grande che Gesù abbia lasciato ad esempio ai suoi e a tutti noi, la lavanda dei piedi. C’è stato l’annuncio del tradimento di Giuda e del rinnegamento di Pietro, e possiamo a ragione pensare che il cuore dei discepoli non sia semplicemente “turbato”. Il verbo tarasso, infatti, in greco indica un’agitazione profonda. Una sorta di tempesta emotiva scuote Agli apostoli - e a noi - smarriti di fronte a un futuro inquietante, Gesù si rivela come la via, la verità, la vita il cuore degli apostoli, che comprendono di essere alla soglia di un evento al tempo stesso grandioso e doloroso. La paura, l’incertezza prendono il sopravvento; cercano una risposta che possa calmare il loro cuore in tumulto, della Domenica facendo cadere quasi inascoltato il PRIMA LETTURA “non sia turbato il Dagli Atti degli apostoli 6,1-7 vostro cuore” detto SALMO RESPONSORIALE da Gesù. Come non ritrovarci Salmo 32 anche noi nei SECONDA LETTURA dubbi degli Dalla Prima lettera di Pietro 2,4-9 apostoli? Proprio come gli apostoli, VANGELO vorremmo avere Dal Vangelo secondo Giovanni 14,1-12 certezze. E Gesù LA PAROLA non si sottrae di certo, scandalizzato dai nostri dubbi; anzi mostra ancora una volta il suo amore e la sua comprensione per i suoi pronunciando l’“Io sono”, con la fermezza della verità e la tenerezza di chi vuole placare il cuore spaventato di chi ama. “Io sono la via, la verità e la vita”: questa la solida roccia su cui fondare il “non temere”. Di fronte alle paure della vita, a una crisi matrimoniale, alla malattia di un figlio, alle incomprensioni con le famiglie d’origine, quando ci sentiamo vuoti e persi, l’unica indicazione da seguire è questa che ci annuncia il Vangelo di Giovanni. Gesù è via. Domenica scorsa abbiamo compreso che è porta della felicità; ancora una volta ci viene detto che è via, ossia cammino da compiere, orizzonte aperto a mete forse a noi ancora sconosciute e temute, ma che Lui ci dice bellissime; percorso di crescita e maturazione. Gesù è verità. Non precetto ma verità libera e liberante; verità amorevole che non s’impone, ma ricerca e accompagna. Gesù è vita. Sì, perché, se domenica ha detto che con Lui avremo la vita “I l vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me! Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io vado, sapete anche la via”. Tommaso gli disse: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo sapere la via?”. Gesù gli disse: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre”. in abbondanza, oggi lo ribadisce. È lui la nostra vita, perché è in lui e con lui che ne troviamo la pienezza. Perché lui è l’Amore con la A maiuscola, quello che dal latino letteralmente comprendiamo “senza morte” (a-mors). Segue poi la domanda di Filippo che vogliamo sottolineare: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. Ci intenerisce profondamente lo smarrimento degli apostoli, che sembrano non aver ancora compreso; tuttavia cogliamo in quest’ulteriore richiesta anche la voglia non sopita di comprendere, di conoscere l’Amore, quello vero, nonostante i limiti e la fragilità della propria umanità. Ancora una volta Gesù non si adira, ma torna a spiegare, a ricordare agli apostoli, ma anche a ognuno di noi, la Verità. “Chi ha conosciuto SPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI A cura di Michela Massaro (Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero) CRUCIPUZZLE Le parole sotto elencate sono tutte contenute nel brano del Vangelo di questa domenica. Trovale e cancellale nella griglia, dove sono disposte in orizzontale, verticale o diagonale e orientate da sinistra a destra o da destra a sinistra. Le lettere che resteranno, prese nell’ordine, ti daranno la frase-chiave del Vangelo (10, 1, 7). TURBATO PREPARARVI CONOSCERE POSSIAMO TEMPO OPERE PADRE CUORE POSTO VIA VOI COME CREDI ORA COMPIRÀ bene sentire: ‘Tutto posso in Colui che mi dà la forza’ (Fil 4,13). Quando vengono le difficoltà, ricordiamo questo: ‘Tutto posso in Colui che mi dà la forza’. Il Signore dà la forza, sempre; non manca. Il Signore non ci prova più di quello che noi possiamo tollerare. Lui è sempre con noi. Tutto posso in Colui che mi dà la forza”. “Cari amici - ha concluso Francesco -, a volte possiamo essere tentati di lasciarci prendere dalla pigrizia o, peggio, dallo sconforto, soprattutto di fronte alle fatiche e alle prove della vita. In questi casi, non perdiamoci d’animo, invochiamo lo Spirito santo, perché con il dono della fortezza possa sollevare il nostro cuore e comunicare nuova forza ed entusiasmo alla nostra vita e alla nostra sequela di Gesù”. VIENE DIMORE TOMMASO COMPIE VAI VEDUTO MOSTRACI MIO SOLUZIONE DEL CRUCIVERBA DEL NUMERO PRECEDENTE: 1. Salvato; 2. Recinto; 3. Guardiano; 4. Pascolo; 5. Ascoltano; 6. Parlava; 7. Brigante; 8. Davanti; 9. Pastore; 10. Pecore 11. Entrerà. Parola-chiave: Verso la Voce. me, ha conosciuto il Padre”. Quale Dio è il Padre della nostra famiglia, delle nostre vite? Quante volte ci costruiamo di Lui un’immagine distorta? Gesù ci viene a dire con forza che il Padre dei cieli, che ha atteso per anni di essere compreso dal Suo popolo, si è rivelato una volta per tutte in suo Figlio, in un uomo, in uno sguardo d’amore, in mani che guariscono, in parole che cambiano la vita, perché potessimo non fraintenderlo più. Allora dobbiamo solo avere il coraggio d’incontrare la Verità. Come ha detto Papa Francesco, “la Verità non si afferra come una cosa. Non è un possesso, è un incontro con una Persona”. Quella persona è Gesù, e in lui e con lui incontriamo il Padre, e la nostra vita cambia. Guardiamo Gesù, osserviamo come perdona, come ama, come accoglie, come muore, e comprendiamo Dio; e anche noi dobbiamo perdonare, amare, accogliere, morire per amore, nella vita e nella nostra famiglia. Non c’è altra certezza da seguire. Allora saremo in grado di realizzare la promessa contenuta al termine di questo Vangelo: “Chi crede in me, compirà le opere che compio io e ne compirà di più grandi”. L’Amore, quello vero, ci chiama a cose grandi: dobbiamo solo avere il coraggio della fede per crederci e lasciarci plasmare da Lui. Barbara Baffetti Stefano Rossi LA VOCE CHIESA&RELIGIONE VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 Verso la beatificazione di Papa Montini Ha aperto una Porta BREVI DA S. MARTA Il monumento a Paolo VI realizzato da Scorzelli a Brescia a santità è la meta della Scorzelli. Lo scultore ha convita cristiana per tutti, e cepito l’opera rifacendosi alla quando la Chiesa rico- grande suggestione provocatanosce che l’esistenza di un uo- gli dall’apertura della Porta mo o una donna è stata esem- santa in Vaticano la notte di plare nell’esercizio delle virtù Natale del 1974, in occasione e nella sequela al Signore, è dell’inizio dell’Anno santo. una festa. Vale per tutti i santi, Scorzelli ha fissato nel bronzo dai più sconosciuti ai più fa- la figura di Paolo VI inginocmosi. Il fatto però che que- chiato sulla soglia della porta, st’anno, alle canonizzazioni di ricurvo, aggrappato alla croce Giovanni XXIII e Giovanni pastorale, unico elemento verPaolo II, si aggiunga, il prossi- ticale che si erge al di sopra di mo 19 ottobre, ogni cosa. anche la celeL’artista ha brazione della Concilio, dialogo, completato beatificazione questa figubellezza: con questo di Paolo VI renra, che avede questo 2014 trinomio si può va colpito un vero “anno tracciare un ideale la sua sensanto”, che evosibilità, con ca non solo sen- ritratto della alcune scetimenti di gioia, Chiesa riunita nel ne simbolima anche di fe- nome di Paolo VI che, affidade e consolaziote ai rilievi ne. delle otto Paolo VI, da formelle e beato, andrà a completare dei due pomoli della porta, che quell’icona di santità della ripercorrono idealmente il Chiesa contemporanea accan- pontificato di Papa Montini, to a Giovanni XXIII e Giovanni dalla scelta del nome - Paolo, Paolo II. “Fu una persona l’apostolo delle genti - all’aziostraordinariamente innamora- ne pastorale, dal Concilio Vatita di Gesù e della Chiesa”, ha cano II ai grandi incontri ecudetto il vescovo di Brescia, menici, dai solenni pronunciamons. Luciano Monari. Fu il menti dottrinali alle grandi fePapa della più assidua e pene- rite sofferte a causa dell’avantrante ricerca di dialogo tra zare della mentalità secolarizCristo e la modernità. Ma co- zata. me possiamo raccogliere al Anzitutto ci fa riscoprire come meglio la sua eredità in vista Chiesa del Concilio e del Condella sua prossima beatifica- cilio di Paolo VI. Quello che è zione? Incontrandoci come stato definito “lo spirito del Chiesa nel nome di Paolo VI. Lo Concilio” ha pervaso nel ha detto Papa Francesco lo profondo Paolo VI, come ha sescorso anno, salutando i 5.000 gnato nel profondo il cammipellegrini bresciani: “Incon- no delle nostre comunità negli trarci nel nome di Paolo VI ci fa ultimi 50 anni. Ogni Chiesa lobene”. cale in Italia ha potuto prendeUn luogo reale che ci potrebbe re parte a quel cammino di aiutare a vivere questo incon- “aggiornamento” di cui Paolo tro ideale è il monumento a VI è stato esperto quanto a volPaolo VI che la Chiesa brescia- te sofferto “timoniere”. Non a na ha voluto erigere nel 1984 caso, nel monumento della nel duomo nuovo di Brescia e cattedrale di Brescia, una delche fu realizzato da Lello le formelle bronzee è dedicata Riprendono a ritmo regolare - quattro volte a settimana - le celebrazioni di Papa Francesco a casa Santa Marta. Per il testo completo delle omelie, vedi sito www.vatican.va, sezione “Meditazioni quotidiane”. Giovedì 8 maggio Come dialogare L L’autentico evangelizzatore - ha detto Bergoglio va incontro all’altro “per offrire la salvezza di Gesù” e lo “fa umilmente con il dialogo”. Consapevole che “non si può evangelizzare senza il dialogo” e che non si può prescindere dal cammino della persona “che deve essere evangelizzata”. Ha poi espresso una possibile obiezione: “Ma padre, si perde tanto tempo, perché ognuno ha la sua storia, ha le sue idee...”. È vero, “uno perde tempo, ma più tempo ha perso Dio nella creazione del mondo! E lo ha fatto bene!”. Dunque, si deve “perdere tempo con l’altra persona, perché quella persona è quella che Dio vuole che tu evangelizzi”, a cui tu devi dare “la notizia di Gesù”. Così come è importante che il dialogo avvenga con la persona “come è adesso, non come deve essere”. Venerdì 9 maggio L’esempio di Wojtyla alla chiusura del Concilio, quasi a evidenziare plasticamente il lascito particolare di Paolo VI: il nostro essere Chiesa sia essere Chiesa del Vaticano II. Ma oltre che Chiesa del Concilio, sempre sull’esempio di Paolo VI, siamo chiamati a essere la Chiesa del dialogo. A questo particolare impegno rimanda un’altra formella del monumento, quella che rappresenta l’incontro di Paolo VI con il Patriarca ortodosso Atenagora. Un gesto che più di mille discorsi ha reso evidente su quali vie Paolo VI abbia voluto far camminare la Chiesa uscita dalla Pentecoste conciliare. Chiesa del dialogo ab intra e ad extra, come l’ha tradotto la lezione montiniana ancora del tutto valida e attuale Infine, la Chiesa della bellezza. Della bellezza, in che senso? È risaputo che uno dei tratti caratteristici di Paolo VI è stata la sua sensibilità artistica, guidata dall’intenzione di fare dell’arte un ponte per far dialogare la Chiesa con il mondo e il mondo con la Chiesa. La sosta ideale dinanzi al monumento in cattedrale a Brescia potrebbe, allora, trovare motivo di riflessione facendo propria la lezione della bellezza che il monumento in se stesso trasmette. Una bellezza che altro non dovrebbe essere se non quella della “sposa dell’Agnello” (Apoc 21,9), “tutta gloriosa, senza macchia né ruga” (Ef 5,27). Un amore alla bellezza poi che, lungi da ogni vano compiacimento estetico, altro non sarebbe se non amore per l’Uomo, sul quale si riflette un raggio della bellezza originaria del Creatore. Concilio, dialogo, bellezza. In questo trinomio potremmo sintetizzare gli elementi di un ideale ritratto di Paolo VI, ma anche del ritratto di una Chiesa riunita “nel nome di Paolo VI”. Una Chiesa che da incontro nuovo con questo altro Papa “santo” ritrova lo slancio della testimonianza e dell’impegno a costruire la civiltà dell’amore in “questa stupenda e drammatica scena temporale”. Adriano Bianchi direttore “La Voce del popolo” (Brescia) CHIESA IN EUROPA. A Ratisbona il Katholikentag 2014 Le Giornate dei cattolici tedeschi L a diocesi di Regensburg partecipanti. L’evento si alterna, un (Ratisbona), in Baviera, è pronta: anno a testa, con il Kirchentag oltre 20 mila partecipanti da protestante; una “alternanza” che ha tutta la Germania hanno dato la loro sempre meno i colori di una adesione al 99° Katholikentag, la “alternativa” dato che diventa sempre “Giornata dei cattolici tedeschi”. Si più importante il fattore ecumenico. tratta della grande Quest’anno, la manifestazione che, riflessione ogni due anni, sull’immagine dei raccoglie il mondo cristiani e della cattolico tedesco... pari dignità delle per ben più di una persone si el 2003 per la prima volta si è giornata, per svilupperà tenuto, a Berlino, un celebrazioni, durante il “Kirchentag ecumenico” in comune riflessioni, momenti Katholikentag tra cattolici e protestanti. Una comunitari. sulla base del seconda edizione fu nel 2010 a Quest’anno inizierà motto “Costruire Monaco di Baviera. È di questi giorni il 28 maggio per ponti con Cristo”. la notizia che il terzo Kirchentag terminare con una Traspare dagli ecumenico si svolgerà nel 2019, non solenne celebrazione organizzatori la nel 2017 come inizialmente eucaristica volontà che annunciato; anche perché per la domenica 1° giugno; questa 99a Chiesa luterana il 2017 coiciderà si calcola che le edizione sia una con il 500° della Riforma. Ma presenze giornaliere grande festa di comunque - sottolineano gli ai vari eventi tutti, con organizzatori - nel 2017 verranno assommerranno l’apertura al celebrati momenti ecumenici. probabilmente a dialogo oltre 100 mila ecumenico, al Quelli ecumenici N 9 Il Katholikentag del 2012 confronto con i non-credenti, con uno sguardo costante alle nuove generazioni che vivono una situazione di difficoltà in prospettiva sia di lavoro che di valori etici. Il vescovo di Regensburg, mons. Rudolf Voderholzer, ha sottolineato che “per noi cattolici si tratta ora di mostrare la nostra bandiera. Chi poteva offrire con chiarezza la nostra risposta meglio di voi, rappresentanti di associazioni e organizzazioni cattoliche?”. Ciò che emerge dall’esperienza del Katholikentag, ancora secondo il Vescovo, è che “queste Giornate dei cattolici sono sempre un segno per plasmare il futuro attraverso la testimonianza della fede”. D. R. La testimonianza di Giovanni Paolo II, come di “tanti grandi santi” nella storia della Chiesa, mostra che la regola della santità è “diminuire perché il Signore cresca. Tutti abbiamo visto gli ultimi giorni di san Giovanni Paolo II: lì, non poteva parlare. Il grande atleta di Dio, il grande guerriero di Dio, finisce così, annientato dalla malattia, umiliato come Gesù”. La rievocazione del santo Papa polacco è avvenuta nell’ambito di un discorso su Chiesa e santità. “Noi siamo peccatori ma la Chiesa è santa, è la Sposa di Gesù Cristo, e Lui la ama, Lui la santifica: la santifica ogni giorno con il suo sacrificio eucaristico, perché la ama tanto... Con questa appartenenza alla Chiesa anche noi ci santifichiamo: siamo figli della Chiesa, e la madre Chiesa ci santifica con il suo amore, con i sacramenti del suo Sposo. Questa è la santità quotidiana, questa è la santità di tutti noi. A tal punto che negli Atti degli apostoli, quando si parlava dei cristiani, si diceva ‘il popolo dei santi’”. Lunedì 12 maggio Papa Giovanni e lo Spirito È “lo Spirito santo - ha sottolineato Francesco quello che, come dice Gesù, ci insegnerà tutto”. E farà anche in modo “che noi ricordiamo quello che Gesù ci ha insegnato. È la presenza viva di Dio nella Chiesa, è quello che fa andare la Chiesa, che fa camminare la Chiesa sempre più, oltre i limiti, più avanti”. È Lui “con i suoi doni che guida la Chiesa. Non si può capire la Chiesa di Gesù senza questo Paraclito che il Signore ci invia” e che porta “a queste scelte impensabili”. Per usare “una parola di san Giovanni XXIII: è proprio lo Spirito santo che aggiorna la Chiesa e la fa andare avanti!”. Ha quindi invitato i cristiani “a chiedere al Signore la grazia della docilità allo Spirito santo, la docilità a questo Spirito che ci parla nel cuore, ci parla nelle circostanze della vita, ci parla nelle vita ecclesiale, nella comunità cristiana, ci parla sempre: ‘Vai avanti, prendi decisioni, fai questo!’”. Martedì 13 maggio Dio, chi Lo capisce? A volte - ha evidenziato il Papa - “lo Spirito santo soavemente ci porta”, e allora “la virtù è lasciarsi portare dallo Spirito santo, non fare resistenza allo Spirito santo, essere docili allo Spirito santo. E lo Spirito santo agisce oggi nella Chiesa, agisce oggi nella nostra vita. Qualcuno di voi potrà dirmi: ‘Mai l’ho visto!’. Ma fa’ attenzione a cosa succede, cosa ti viene in mente, cosa ti viene nel cuore. Cose buone? È lo Spirito che ti invita ad andare per quella strada”. Viceversa, ci sono persone in cui “non c’è il cuore, non c’è l’amore e la bellezza, non c’è l’armonia”, gente “che soltanto vuole spiegazioni. E tu gli dai le spiegazioni, e loro, non convinti, tornano con un’altra domanda. È così: girano, girano… come hanno girato attorno a Gesù tutta la vita, fino al momento che sono riusciti a prenderlo e a ucciderlo! Questi non aprono il cuore allo Spirito santo. Credono che le cose di Dio si possono capire soltanto con la testa, con le idee, con le proprie idee”. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 10 BREVI ❖ ACLI - CALCIO Sport, non azzardo Gli arbitri della serie A di calcio, in occasione dell’ultima giornata di campionato, il 18 maggio indosseranno tutti la maglietta dell’Usacli riportante lo slogan “Lo sport è un gioco… non un azzardo!”. Le partite inizieranno tutte contemporaneamente alle ore 15. L’iniziativa rientra nella campagna nazionale presentata e promossa in occasione del Congresso nazionale “Uno sportivo si mette in gioco. Sempre!”. ❖ SOLIDARIETÀ/1 Concerto pro diabetici L’Aild (Associazione italiana Lions per il diabete) in collaborazione con il Lions club “Perugia host” per venerdì 16 maggio, alle ore 20 all’hotel Giò - Jazz area di Perugia, propone “Alle radici del sogno”, le più belle colonne sonore del cinema di Rota, Morricone, Williams eseguite da UmbriaEnsamble. Inserti poetici sul tema del sogno a cura di Costanza Bondi, del gruppo letterario Women@work, su musica dell’Umbria Ensamble. Biglietto unico 25 euro, comprensivo di un apericena “Magro per magro”. La raccolta fondi sarà destinata a sovvenzionare studi scientifici specifici e all’acquisto di materiale medico per la cura del diabete. Per informazioni e prevendita: Hotel Giò - Jazz, 075 5731100. ❖ SOLIDARIETÀ/2 Per bambina disabile L’Anteas - L’Altra Umbria di Perugia, associazione di volontariato della Cisl e Fnp Cisl, ha donato un sedile elettrico per auto, trasformabile in carrozzina, a una bambina diversamente abile. Sedile che è stato benedetto da don Antonio, il quale ha salutato con favore l’iniziativa anche attraverso la lettura del messaggio inviato dal card. Bassetti. Nel corso dell’iniziativa si è trattato di volontariato nella società, ribadendo ancora una volta l’esigenza di ridare centralità alla persona in un’ottica di bene comune. ❖ ALZHEIMER Corso di formazione È in corso in Provincia il corso di formazione rivolto a volontari e operatori per malati di Alzheimer. Dopo il saluto di Annalisa Longo, gerontologo e geriatra S. C. Geriatria, ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia, è intervenuta Patrizia Mecocci che ha ricordato come spesso sia difficile distinguere la demenza da Alzheimer da quella da invecchiamento. In Italia sono in continuo aumento gli 85enni, età oltre la quale l’Alzhaimer colpisce con percentuali altissime. Oltre all’età ci sono altri fattori di rischio da tenere in considerazione: alcol, fumo, fattori genetici, abitudini alimentari, poca attività fisica e poca vita sociale. I prossimi incontri sono previsti per il 22 e 29 maggio e 5 giugno, dalle 16 alle 18. Info 075 5271976, [email protected]. ❖ AGRICOLTURA In difesa delle api Il 10 maggio gli attivisti di Greenpeace sono scesi in piazza al mercato settimanale di Pian di Massiano per difendere le api e gli altri impollinatori naturali, che svolgono un ruolo cruciale per l’agricoltura e la produzione alimentare. In tutta Italia i volontari, vestiti da ape, sono entrati in azione “ronzando” nei mercati più affollati, sensibilizzando i cittadini e realizzando piatti tipici con ingredienti che dipendono dall’impollinazione delle api. Attività analoghe si sono svolte in oltre 100 città europee - da Amburgo a Roma e da Sofia a Malaga. Lo “sciame” di volontari del gruppo locale di Perugia ha popolato, con i costumi gialli e neri, il mercato di Pian di Massiano, parlando ai cittadini dell’importanza delle api, raccogliendo firme e regalando semi di fiori utili per gli impollinatori. Agricoltori e apicoltori locali presenti al mercato hanno firmato per salvare i preziosi insetti. VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 La musica aiuta la Terra Santa CAVALIERI DEL SANTO SEPOLCRO. Concerto a Perugia con fra’ Brustenghi F ede, carità e musica protagoniste indiscusse del concerto organizzato dai Cavalieri dall’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. “Tanta partecipazione e soddisfazione” dicono gli organizzatori, in particolar modo Paolo Palomba, responsabile artistico della serata, rimasto particolarmente colpito dall’affluenza di spettatori, tanta da riempire la basilica perugina di San Pietro. A conferma del gradimento delle esecuzioni, un lungo applauso ha ringraziato i musicisti: fra Alessandro Brustenghi (tenore), Ashley Slater (soprano) e l’Orchestra da camera di Perugia. Il programma ha abbracciato “perle” musicali dell’epoca barocca e non solo, con le note musicali di G. F. Haendel, W. A. Mozart, L. Leo, A. Stradella, F. Durante e D. Bartolucci. Tra il pubblico mons. Domenico Sorrentino vescovo di Assisi, mons. Paolo Giulietti vicario generale della diocesi di Perugia e il cavaliere di Gran Croce Giovanni Ricasoli Firidolfi, luogotenente dell’Ordine per l’Italia centrale e appenninica. “Questo concerto è un ulteriore contributo alla vita e alle finalità dell’Ordine” ha sottolineato Renzo Felceti, responsabile della delegazione di Perugia, che ha ricordato l’operato e la missione di tutto l’Ordine. “Le offerte raccolte - prosegue Felceti - sono destinate allo sviluppo e al mantenimento di numerosi progetti realizzati e da realizzare in Terra Santa”. A livello regionale la sezione Le offerte raccolte sono destinate allo sviluppo e al mantenimento di numerosi progetti realizzati o da realizzare in Terra Santa in campo educativo e sociale Umbria dell’Ordine, presieduta da Alberto Pasqualoni, ha portato a termine due iniziative importanti: il pellegrinaggio regionale in Terra Santa e la pubblicazione del libro Alle sorgenti delle fede, che racconta l’esperienza di preghiera e di meditazione dei pellegrini umbri nella terra di Gesù. Le attività promosse dall’Ordine, sia a livello di delegazione, di sezione e di IMPRESE. Va a buon fine la delocalizzazione dei Molini popolari riuniti a Umbertide I l progetto di “delocalizzazione aziendale” dei Molini popolari riuniti, un investimento da 18 milioni di euro, ha messo a segno il primo traguardo con l’inaugurazione dei nuovi impianti a Pierantonio di Umbertide, sabato 10 maggio. “Inauguriamo un investimento iniziato nel 2011 che si era reso necessario per crescere sul mercato di riferimento” ha spiegato il presidente della cooperativa, Dino Ricci. “È un traguardo - ha detto il sindaco Marco Locchi - che perseguiamo da dieci anni, quando nacque la necessità per i Molini popolari riuniti di spostarsi in una zona più consona all’attività produttiva e più adatta alle politiche di sviluppo. Questo, fra l’altro, permetterà una sistemazione urbanistica di Umbertide, una bonifica che comporterà vantaggio per tutta la comunità”. PERUGIA. Una tre-giorni sul perdono Alla scoperta di Gesù come Medico degli sposi D a sabato 31 maggio a lunedì 2 giugno si svolgerà presso il centro familiare “Casa della Tenerezza” di Perugia un ritiro per sposi e fidanzati dal titolo “Gesù medico degli sposi: perdono e riconciliazione nella coppia”. “La riscoperta della figura di Gesù Medico - scrivono i promotori dell’incontro - può rappresentare una risorsa di straordinaria ricchezza spirituale per tutti e, in particolare, per gli sposi, chiamati a guarire dai limiti che quotidianamente sperimentano, dai conflitti, dalle crisi, e ri-imparare ad amarsi l’un l’altro come Cristo ama la Chiesa, lasciandosi rigenerare dal dono santificante del suo Spirito”. L’incontro è per tutti gli sposi e fi- danzati che “vogliono ritagliarsi un weekend per poter custodire sempre meglio il loro amore e per poter maturare ancor più nella relazione di coppia” e si svolgerà presso l’albergo diocesano Mater Gratiae di Perugia, adiacente al Centro familiare, con inizio alle ore 15 del sabato per concludersi con il pranzo del lunedì. Il centro familiare “Casa della Tenerezza” è una comunità di fedeli: di condivisione tra sposi, coniugi soli, famiglie, laici e persone consacrate. La comunità è anche un luogo di accoglienza temporanea per coppie in difficoltà. Sul suo sito www.casadellatenerezza.it si possono trovare maggiori informazioni. Per prenotazioni telefonare a Mariella, 340 6104094. luogotenenza, sono in continuo aumento come pure le adesioni. Dal 12 al 14 settembre sono previste le nuove investiture di Dame e Cavalieri: tra loro anche aspiranti umbri che stanno completando il cammino spirituale. Oltre al sostegno e all’aiuto per mezzo di opere e istituzioni culturali, caritative e sociali della Chiesa cattolica in Terra Santa (particolarmente quelle del Patriarcato latino di Gerusalemme), l’Ordine finanzia attività educative, istituzionali e sociali, contribuendo sia ai costi della struttura ecclesiastica del Patriarcato (restaurando chiese, conventi, scuole o centri comunitari per attività sociali o religiose) sia alla formazione degli studenti cristiani. Andrea Coli LA VOCE SPAZIOCSI VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 @ [email protected] 11 BREVI DAL CSI ❖ TENNIS Primo Torneo regionale Ottobre 1955, il CSI festeggia a Roma i primi dieci anni di vita Il Csi Umbria organizza la prima edizione del Torneo Csi regionale di tennis, presso il Tennis club Atd di Colombella (Perugia). È un torneo aperto a tutti: grandi e piccoli, esperti e inesperti, professionisti e principianti. Per partecipare è obbligatorio il tesseramento con il Csi. Il costo d’iscrizione è di 25 euro a persona; la scadenza per le iscrizioni è fissata per il 15 maggio. Per informazioni e iscrizioni: email [email protected] oppure cell. 333 9017418. Luigi Gedda e Papa Pio XII Memori del passato, radicati nel presente, protesi verso il futuro C ari amici, vi chiedo perdono per l’enfasi del titolo, ma in quelle righe c’è l’uomo, la sua storia, il suo presente e il suo avvenire. Ciò vale anche per quella originalissima famiglia che è il Csi. È da un secolo che questa famiglia calca i terreni di gioco, ma è anche un secolo che calca chiese e sacrestie e tutti gli ambienti della Ecclesia: quell’aeropago suggestivo e bellissimo che unisce la terra al cielo e fa sì che anche uno specifico così concreto e terreno come lo sport possa elevarsi a educazione e ricerca dell’Assoluto: da un secolo sotto altro nome (Fasci: Federazione associazioni sportive cattoliche italiane) e da settanta anni con il logo attuale Centro sportivo italiano. (Per inciso, ma ormai lo sanno tutti, il 7 giugno Papa Francesco ci attende in piazza San Pietro per i 70 anni di storia). L’Umbria con le rispettive diocesi ha seguito il percorso delle altre regioni e il nostro è stato un cammino importante nel suo passato, in questo presente e, siamo certi, lo sarà anche negli anni a venire. Seppellite le ceneri del dopoguerra e gli ostracismi del fascismo, le associazioni cattoliche - e non solo sono rinate, insieme alla società civile, con nuova lena ed entusiasmo. Pio XII è stato il primo grande Papa degli sportivi (ma lo sport come espressione sociale nasce in quegli anni) e sponsor della nostra associazione, che negli anni ’50 partecipò perfino al giro d’Italia. Poi si capì che bisognava andare dagli ultimi, “dal terzo in giù” come qualcuno disse: ai primi c’era già chi ci pensava. Ed ecco allora sorgere in ogni diocesi i Comitati provinciali, il Carrellata sulla storia del Centro sportivo italiano in Umbria dalle origini a oggi più delle volte nella “casa” del Vescovo. Il nostro Comitato perugino è stato in via Maestà delle Volte e a Montemorcino per tanti anni: sono gli anni ’50-70 e oltre. La stessa cosa è avvenuta a Terni in via Barbarasa, a Gubbio presso il Centro della gioventù, a Foligno e Castello accanto alla cattedrale. In questo periodo hanno “imperversato” a Perugia i vari Ottolenghi, Scarponi poeta e missionario dello sport, Pula, Rossi e oggi Banditelli, in Umbria due personaggi storici: Araldo Vispi e don Vittorio Peri, sponsorizzati dal segretario nazionale Giuseppe Burdisso, diventato poi “don” intorno al ’75. Negli anni ’50-60 era l’Azione cattolica a formare i “quadri”, in seguito ci siamo dovuti arrangiare. Memorabili i corsi di formazione a Roccaporena; don Vittorio leggendo ricorderà con commozione quegli anni. Ma don Vittorio poi ha lasciato il segno nell’associazione per dieci anni come “consulente ecclesiastico nazionale”. Quando lo incontro, dico: “Tu sei lo mio maestro e ’l mio autore”. Il presente vede il Csi umbro in piena attività, dovendo pagare il fio comunque alle mutate situazioni, per S Corso a Roccaporena cui alcuni Comitati (diocesi) si sono accompagnati con altri. Al momento abbiamo Perugia con il presidente Claudio Banditelli con circa 150 società sportive, Terni con il commissario Alessandro Rossi, ma in netta ripresa, Città di Castello (centro zona) molto efficiente, bene gli altri due Comitati di Gubbio con il presidente Panfili e di Foligno con il presidente storico Noli. Questi Comitati operano in stretta collaborazione con la Pastorale giovanile delle rispettive diocesi, e questa è una conquista degli ultimi anni: queste due espressioni della Chiesa locale hanno capito che “bisogna” fare (come si dice) “pastorale integrata”: lavorare insieme insomma per l’unico obiettivo, in quella sfida educativa che i Vescovi hanno indicato per questi anni, Educare alla vita buona del Vangelo. A fronte di un importante impegno, attendiamo i risultati, ma si sa, in educazione i risultati rendono pegno a quell’assioma evangelico: “C’è chi semina e chi raccoglie”. Il futuro, dice il proverbio, è nelle mani di Dio. Vero e falso insieme: è soprattutto nelle nostre mani, e Dio benedirà il nostro lavoro. Per questo ogni fine settimana - ma per dirigenti, allenatori, animatori anche ogni giorno - ritrovandosi sui campi di gara si cerca soprattutto il gioco, la festa e il confronto… poi qualcuno arriverà primo: ma certamente vincerà anche il secondo e il terzo. Questo hanno insegnato per anni e anni in Umbria Araldo Vispi e don Vittorio Peri. Grazie di cuore ad ambedue! Don Leonardo Romizi consulente eccl. Csi Umbria Al Csi Day di Santa Maria degli Angeli il gioco era irrefrenabile abato 10 maggio si è svolto nella piazza antistante la basilica di S. Maria degli Angeli il Csi Day. Una giornata stupenda, e le centinaia di ragazzi che hanno riempito la piazza difficilmente se ne scorderanno. La giornata è iniziata molto presto, alle 6 di mattina quando i volontari Csi hanno cominciato a montare gli impianti. Un lavoro di squadra che ha permesso alle 9.30 di avere 7 punti gioco pronti a ricevere i ragazzi, che non si sono fatti attendere. Infatti le scuole della zona, invitate alla manifestazione, hanno risposto in gran numero prendendo di assalto tutti gli impianti presenti; il calcio balilla umano e il “gonfiabile” del calcio di rigore, ma anche il minivolley e il calcio 3 contro 3. Dopo una brevissima pausa pranzo, il pomeriggio gli stessi ragazzi sono tornati insieme alle società sportive della zona. La piazza di S. Maria degli Angeli è capitale “morale” da sempre per il Centro sportivo italiano, fulcro di tantissime iniziative formative per tutti i comitati d’Italia, meta di molti turisti coinvolti dallo ❖ FORMAZIONE staff nei giochi. Una squadra di pallavolo di Cagliari, una scolaresca di Milano, un gruppo di studenti di Napoli, un gruppo scout di Roma, sono un esempio dei gruppi intervenuti. Una vera giornata di sport e divertimento, tanto che è stato difficile alle18 iniziare a chiudere gli impianti. I ragazzi volevano continuare a giocare e hanno costretto ad allungare un po’ la manifestazione. Il Csi di Perugia, insieme agli altri 64 Comitati, ha celebrato il 70° in modo speciale portando in piazza lo sport. Un evento che ha dimostrato ancora una volta come il Csi sappia creare momenti particolari e unici, sia nei modi che nei posti scelti per avvicinare i ragazzi alla pratica sportiva, missione principale per la nostra associazione. I complimenti dei genitori, allenatori e insegnati, e il gioco continuo dei ragazzi che non volevano mai smettere, sono stati il miglior riconoscimento per l’impegno che il Comitato ha messo in questa giornata tramite i suoi dirigenti e animatori. Si svolgerà a Roccaporena il 27-29 giugno l’incontro di formazione promosso dal Csi Umbria dal tema “Ragazzi di oggi, dirigenti di domani”. Sarà un weekend polisportivo riservato ai ragazzi dai 15 ai 18 anni provenienti da parrocchie, oratori e società sportive dove verranno svolte attività sportive sia a livello pratico che organizzativo (calcio, pallavolo, pallacanestro, hokey su prato, orienteering, ecc.). Trenta è il numero massimo di iscrizioni accettate per l’evento; la scadenza per le iscrizioni è fissata per il 31 maggio. Per informazioni e iscrizioni, [email protected] o 333 9017418. ❖ FOLIGNO Torneo del Sagrantino È tornato anche quest’ anno, l’11 maggio, il torneo di calcio a 5 denominato “Torneo del Sagrantino” giunto alla 11a edizione e realizzato dal gruppo sportivo Torre di Montefalco del presidente Armando Casini, in collaborazione con il Csi di Foligno. “Lo sforzo profuso dai componenti del Consiglio - spiega lo stesso Casini - già dall’anno scorso hanno portato alla definitiva sistemazione degli spogliatoi e la rifinitura dell’impianto. Il nostro scopo è quello di riuscire sempre più ad avvicinare più gente possibile allo sport affinché rappresenti, al di là della competizione, un momento di stare insieme in maniera aggregativa e socializzante”. Un torneo, questo, che nel corso degli anni ha visto crescere sempre più il numero dei partecipanti. ❖ INCONTRO CON IL PAPA Conto alla rovescia... Ci avviciniamo alla fatidica data del 7 giugno. Manca praticamente un mese. Entro la metà di maggio verranno forniti tutti i dettagli operativi. Presso la sede del Csi Umbria è attivo l’info-point per le iscrizioni all’evento del 7 giugno a San Pietro, “Papa Francesco incontra le società sportive di tutt’Italia”, con questi orari: il martedì e il giovedì dalle ore 17 alle 20, strada Bellocchio San Faustino 22/A, Perugia, telefono 075 5156071. Sul sito internet www.societasportivedalpapa.org si possono trovare le informazioni logistiche utili per raggiungere l’area, per fare le iscrizioni, per ritirare il kit gratuito Tshirt e cappello, scaricare il programma e avere notizie sull’ospitalità alberghiera. Il Csi Day di Foligno: tre giorni di sport e solidarietà S ono 70 gli anni di vita del Csi e, come in 65 città italiane, anche a Foligno si è svolto il Csi Day nei giorni 9-11 maggio. Prima tappa venerdì 9, dedicata agli alunni delle elementari. Piazza San Domenico invasa da 500 alunni delle classi V di Foligno per tre ore all’insegna dello sport, divertimento e sano agonismo. Il Centro sportivo italiano di Foligno ha riproposto per il 13° anno la tradizionale festa che vede coinvolte le classi quinte di tutte le scuole dove è inserito il progetto “Sport e scuola”. Le scuole aderenti al progetto sono state il I Circolo didattico (via Piermarini, via Piave, Sportella Marini), il II Circolo (Santa Caterina e Borroni), il III Circolo (via Monte Cervino e via Mameli), l’istituto comprensivo N. Alunno (Colfiorito, S. G. Profiamma, Casenove), l’ist. comp. Gentile da Foligno (Fiamenga), l’ist. comp. Carducci (Sterpete), l’ist. comp. Galilei (S. Eraclio) e scuola elementare S. Giuseppe. Seconda tappa sabato 10 maggio in cui l’associazione Oasi, che svolge attività di clown in Pediatria all’ospedale di Foligno, ha organizzato presso l’auditorium uno spettacolo di magia con mago Sales (il maestro del più grande trasformista del mondo, Arturo Brachetti), supportato da mago Fax di Milano e dal mago Dudi. L’ingresso era libero, a offerta, e l’intero ricavato è stato devoluto per la costruzione di una scuola in Kenya. All’interno della serata ci sono state anche le premiazioni delle scuole elementari che il giorno prima hanno partecipato alla festa in piazza. Una serata per le famiglie all’insegna della solidarietà e del divertimento. Terza ed ultima tappa domenica 11 maggio in cui il Csi e l’Oasi, in collaborazione con l’Avis, hanno coinvolto bambini di tutte le età in varie attività; agli orti Orfini i bambini sono stati animati in vari giochi, dai percorsi ad ostacoli, alla pallavolo, badminton e balli di gruppo. In via Aurelio Saffi ci sono stati laboratori dai 4 ai 12 anni con la Scuola di musica; giochi sull’alimentazione organizzatti dal Cri presso la taverna del rione Morlupo; la rappresentazione di una fiaba animata dai ragazzi dell’Oasi e infine in piazza Matteotti i vigili del fuoco hanno allistito un piccolo percorso in cui i bambini, muniti di casco e pettorinan si sono trasformati in “pompieri per un giorno”. Appuntamento al 7 giugno per festeggiare con Papa Francesco questi fantastici 70 anni del Csi. Le opinioni espresse in questa pagina rappresentano esclusivamente il pensiero di chi le scrive. 12 LA VOCE LETTERE&OPINIONI Elezioni. Prima di tutto avere un’idea di città IL PUNTO Un monumento all’insipienza N on ero sicuro di aver capito bene quanto detto, quasi di sfuggita in Tv, mercoledì scorso al Tg regionale che parlava di rottamazione di elettromotrici di treno nuove. Se non sono esatto qualcuno ce lo faccia sapere e potremo precisare la cosa come si deve. Sono però andato a cercare ed ho trovato. La notizia sorprendente che gli addetti ai lavori dovrebbero sapere da tanto tempo - è questa: alla stazione di Foligno in un binario morto da vent’anni sono parcheggiate cinque supermotrici di treno nuove, mai utilizzate che erano destinate alle ferrovie della Sardegna. Ma pur nuove ed efficienti non sono state mai usate perché la rete ferroviaria dell’isola non è elettrificata. In partenza si doveva già sapere tutto ciò e quindi o elettrificare le ferrovie sarde o non costruire motrici elettriche. Chi ha programmato la costruzione, chi l’ha finanziata, chi in una parola ha responsabilità della cosa, che in pratica è lo Stato, sia pure in qualcuno dei suoi organismi, non ne sapeva niente? È mai possibile un errore del genere? Chi ne ha la responsabilità? Chi paga? Pare che queste motrici siano costate 120 miliardi delle vecchie lire. Ho letto poi che situazioni simili sono presenti a Livorno, Rimini e Napoli. Se ci guardiamo attorno troviamo in altri settori opere incompiute, compiute male e non utilizzate perché non adatte, opere fantasma che attendono solo di essere demolite, magari progettate come opere faraoniche mai ultimate. Tornando ai treni oltre al costo per la costruzione non so quale sarà il conto per la rottamazione. Nessuno però si prende la responsabilità di decidere la sorte di questo monumento all’insipienza nazionale. Nel segnalare questo caso e riflettendo a poca distanza di tempo dalle elezioni amministrative e da quelle europee è d’obbligo riflettere seriamente che a certi livelli di gestione della cosa pubblica non si devono mandare persone incapaci e/o irresponsabili. Quando si va alle urne si pensi soprattutto a questo. E. B. AVVISO AGLI ABBONATI Purtroppo ci vengono segnalati ritardi e mancate consegne del settimanale. Qualora non riceviate il giornale entro il venerdì o il sabato vi preghiamo di segnalarcelo (tel. 075 5720397; email: [email protected]) così che possiamo sollecitare Poste Italiane per un più puntuale recapito ed un migliore servizio. Perugia Maria Rita Valli piazza IV Novembre, 6 Tel. 075 572.78.71 [email protected] Orvieto - Todi Michela Massaro Via S. Lorenzo, 18 - todi 3339340325 [email protected] Terni Elisabetta Lomoro piazza Duomo, 9 Tel/fax 0744 546.525 [email protected] Assisi Roldano Boccali Tel. 330417028 [email protected] Gubbio Giampiero Bedini via Monteverdi,2 Tel. 075 927.21.16 [email protected] Città di Castello Moreno Migliorati, piazza Gabriotti,10 Tel. 075 8550167 [email protected] S ommerso dalle tante proposte di buon governo delle città, riflettevo che nella Bibbia è scritto che Dio creò tutte le cose, ma non le città. Le città furono fatte dagli uomini. Particolare attenzione ha destato in me il confronto su Perugia e il suo centro storico. Una città in declino dagli anni ’80, nonostante qualche recente tentativo di recupero. È l’idea di città che è mancata in questi anni. Mi domando: l’Amministrazione si è cristallizzata per mancanza di alternativa politica? Forse sì. Quando non c’è alternanza, rinnovarsi diventa più complicato, manca la spinta a riflettere, ad accettare la fatica del pensare creativo, si diventa un po’ arroganti e viene meno la capacità di ascolto dei cittadini. L’alternanza politica è possibile se ci sono forze politiche capaci di competere. Ma a Perugia l’opposizione sembra gradire di rimanere tale. Sarebbe possibile, se la maggioranza fosse capace di rinnovare se stessa. Ma questo sembra difficile, visto che le energie vengono spese per litigare. Rimane comunque impellente la necessità di recuperare un’idea all’altezza di una città che si è candidata come Capitale europea della cultura 2019. Una città non è un insieme di luoghi e di costruzioni, ma una comunità di persone. Una città è un simbolo. Ha una storia e una eredità di cui sentirsi responsabili. La componente simbolica è collegata allo spazio e a come è abitato: lì ci riconosciamo. Quale antropologia dell’abitare si ha in testa? Mi pare sia venuto il tempo di ritornare a pensare a come abitare le nostre città, a quale antropologia dell’abitare si vuol fare riferimento. Su Perugia sembra che i problemi più grossi siano la mobilità e la sicurezza. Il confronto sembra preoccuparsi di stabilire come non debba essere abitato il centro storico. Io penso che il centro storico non si riaffollerà fino a quando esisteranno solo divieti, non solo per le macchine e per i turisti (se vendessimo bene la nostra cultura, basterebbe solo questo per campare bene!) ma per gli immigrati (perché pensare a loro solo nell’ottica dell’assistenza o di repressione?) e per i giovani (si pensi alle migliaia di studenti universitari) perché fanno “casino” specialmente di notte. Occorre ricostruire spazi comuni, che creano identità per tutti. Perugia deve ritornare a essere, quale è stata, la città della cultura, del dialogo e dell’accoglienza. Pasquale Caracciolo Perugia Società liquida, anche detta “relativismo” C aro Direttore, a margine del convegno “Il destino della libertà” tenutosi la scorsa settimana, ho svolto alcune riflessioni da semplice “non addetto ai lavori”. Al convegno nessuno ha messo in relazione la libertà con la verità, la liquidità della nostra società - nel senso in cui ne parla Bauman - con il relativismo imperante che, secondo me, ne è il fondamento. Il relativismo si presenta poi quasi sempre accompagnato da due fratelli siamesi: il nichilismo e il darwinismo sociale. Vede, direttore, da ragazzo la mia parrocchia era retta dai padri francescani e p. Renato Russo ci insegnava che per comprendere la realtà e la nostra Fede, bisogna sempre reggere in mano i due capi della catena: ad es. che Gesù di Nazareth è vero Dio e vero uomo, oppure che Dio è trino ed unico o, infine, che Dio Caro Mauro, la sua riflessione, interessante e complessa (che abbiamo dovuto accorciare per esigenze redazionali), pone in evidenza le contraddizioni che si pongono nel momento in cui non si tengono inieme i due poli dell’orientamento dell’agire umano: da una contribuisce alla crescita della comunità”. Si tratta della linea dell’ospitalità, una di quelle su cui si fonda una spiritualità della città. Dove “spiritualità” significa porre al centro, in generale, una rinnovata domanda sulle attese più profonde dell’umanità. Ciò HUMOUR parte la verità e dall’altra la libera scelta dell’uomo. Entrambe si devono tenere insieme per non cadere, da una parte, nel fatalismo o fondametalismo e, dall’altra, nell’individualismo, relativismo e - come lei dice - nel nichilismo. induce a mettersi nell’attitudine di chi riceve qualche cosa riconoscendo ciò che si ha da accogliere dalla storia, in particolare dagli attuali flussi migratori che ci fanno incontrare popoli diversi e culture diverse. Collegata a questa linea giova Disegni di Marcello Cruciani Il direttore della Caritas di Foligno, Mauro Masciotti, recentemente ha auspicato che la città “possa davvero avvicinarsi al prossimo in senso cristiano accogliendone le differenze che sono un valore che ASSOCIATO ALL’UNIONE DELLA STAMPA PERIODICA ITALIANA ISCRITTO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI che la Chiesa, per lunghi secoli tacciata di oscurantismo, è rimasta quasi da sola a difendere la ragione. Per fare un’applicazione molto concreta di quello che intendo, direi questo: se tante coppie decidono per il divorzio, se questo è diventato un fenomeno così diffuso di libertà senza responsabilità, perché un imprenditore non dovrebbe “divorziare” dai propri lavoratori, dal sindacato, dal territorio in cui vive, risparmiandosi un mucchio di seccature e di rischi? Non dovrebbe godersi una vita libera e “beata”, vivere di rendita dopo aver investito tutto nelle attività finanziarie globalizzate? In fin dei conti, la crisi dei legami di coppia e la crisi economica possono essere viste entrambe come epifenomeni della società liquida e del relativismo. Mauro Moretti è onnisciente e l’uomo è pienamente libero. L’altro capo della catena della libertà è la verità (La Verità vi farà liberi). Questa dei due capi della catena è la quintessenza del mistero cristiano, mistero non in quanto non lo si capisce, ma in quanto l’umanità non lo avrebbe mai potuto comprendere se Dio non ce lo avesse rivelato. Avrei voluto chiedere al prof. Bauman cosa ne pensa del pensiero debole, che ha tra i suoi fautori più importanti il prof. Gianni Vattimo. C’è forte sfiducia a livello culturale e accademico nella capacità della ragione di comprendere il Reale in un modo che possa illuminare e unire le menti degli uomini. Su questi argomenti penso che siano i non-credenti a dover “battere un colpo” e ricominciare ad aver fiducia nelle capacità della ragione: è andata a finire Elezioni: ripensare ad una “spiritualità della città” Materiale fotografico - Archivio La Voce - Enrico Milanesi (Città di Castello) - Gavirati (Gubbio) - Giancarlo Belfiore VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 Si raccomanda di non superare le trenta righe dattiloscritte Direttore responsabile: Elio Bromuri Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugia tel. 075/57.27.871 • fax 075/57.31.066 [email protected] Amministrazione e Pubblicità: tel. 075/57.20.397 • fax 075/57.31.066 [email protected] Registrazione: Tribunale di Perugia N°145 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione N° 1.304 La testata “La Voce” fruisce dei Contributi Statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250. Stampa: Galeati Industrie Grafiche s.r.l., Via Selice 187/189, Imola (Bo) Abbonamenti Annuale Annuale + on-line Annuale solo on line Semestrale Sostenitore Benemerito ricordare anche la spiritualità dell’attenzione e dell’ascolto: innanzitutto del ritrovarsi, del riconoscersi contro lo spaesamento inteso come solitudine dell’individuo. Strategia del guardare l’altro e dell’ascolto della sua storia. Ma anche un ascolto della storia, in generale, come memoria da preservare. Altra linea da ricordare è quella della spiritualità della cura, che ci ha ricordato proprio Papa Francesco nella sua prima omelia con la “vocazione del custodire”: “È il custodire l’intero creato, la bellezza del creato... È il custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili”. E ricordo infine la spiritualità dell’“oltre” che è propria della politica, che vuol dire un’attenzione ai beni comuni, a quell’oltre che sono coloro che verranno, le generazioni future, i più giovani, quelli che ancora non ci sono; oltre il consumo, una spiritualità del limite; oltre l’iniquità, una spiritualità dell’equità. Parlare di spiritualità in rapporto alla politica non significa coprire con una riflessione astratta su criteri etici generali il desolante panorama dell’arricchimento privato e della corruzione. Riflettere su tali questioni è invece occasione di ripensare un ruolo diverso della politica, un modo alternativo di vivere un impegno politico possibile nella presa di distanza rispetto a forme d’intendere la politica come gestione di affari. Alvaro Bucci Foligno 43 e 55 e 35 e 23 e 68 e 150 e Versamento in c/c postale n. 11941069 Bonifico Bancario conto Unicredit Codice Iban IT 25 D 02008 03027 000029471611 intestato a: Chiesa di San Severo a Porta Sole - La Voce Piazza IV Novembre, 6 06123 Perugia Desideriamo informarLa che i dati da lei forniti saranno trattati secondo le indicazioni del D. Lgs n. 196 del 30 giugno 2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”).Per ricevere l’informativa in dettaglio può rivolgersi presso gli uffici del settimanale “La Voce” o contattarci al numero 075.5720397. Per informazioni sull’abbonamento: [email protected] Stampato su carta riciclata VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 LA VOCE EVENTI IN UMBRIA Tutti al parco della Cascata! Gruppi di visitatori nei sentieri del parco della cascata. In basso gli animatori della fantapasseggiata per bambini i bambini lungo i sentieri del Parco. La visita (durata circa 1 ora) si svolge lungo i sentieri 2 e 3 dell’area escursionistica (Belvedere inferiore) ed è adatta soprattutto a bambini dai 3 agli 8 anni. Costi: nei giorni previsti da calendario 4,50 euro a bambino. Genitori gratis. Consigliata la prenotazione anticipata. P er chi ama la natura la Cascata delle Marmore di Terni rappresenta sicuramente una mèta ideale di visita. Si può trascorrere un’intera giornata immersi nel verde del parco, oppure godere delle suggestioni emanate dalla caduta dell’acqua dall’alto della cascata. Per chi non ama avventurarsi da solo, ma è curioso di scoprire le tante opportunità offerte dall’area del parco, a partire da maggio sono in corso varie visite guidate, secondo un calendario e orari prestabiliti. Per ognuna è meglio prenotarsi in tempo. Dentro al travertino: visite guidate in grotta Si andrà alla scoperta di cavità e gallerie scavate dall’acqua nel corso dei millenni, si potranno ammirare sale con stalattiti e stalagmiti da rimanere a bocca aperta. La visita si svolge sotto il controllo di una guida speleologica professionista, adatta a condurre i gruppi negli angoli più belli e svelarne i segreti. Sono previste due tipologie di visita: la visita guidata in grotta - percorso ”turistico” (durata circa un’ora e un quarto) nel corso della quale sarà possibile visitare la “Grotta della condotta” (Belvedere superiore), così chiamata perché all’interno passa un’antica condotta che alimentava un sistema di centrali idroelettriche ottocentesco. C’è poi la visita guidata in grotta - percorso “speleologico” (durata circa 3 ore). In gergo gli speleologi la chiamano “traversata delle grotte di Marmore”. Questo tipo di discesa è più impegnativa della “turistica”. Durante il tragitto si usano imbrachi professionali, frontalini luminosi e caschetti forniti dall’organizzazione. Costo della visita I segreti del Parco: visite guidate botaniche Le iniziative di maggio per adulti e bambini tra percorsi più o meno usuali nelle cavità naturali o immersi nella natura del luogo Le guide botaniche accompagnano i visitatori lungo i sentieri del Parco (belvedere inferiore), impartendo nozioni sulla flora più caratteristica e curiosa. Prima dell’uscita nei sentieri le guide presentano il “Centro di educazione ambientale” gestito in sinergia con l’università di Perugia. Costo: 2,50 euro a persona. Consigliata la prenotazione anticipata. La Cascata in 100 passi: visite guidate brevi di un’ora 10 euro, 4 euro 6-12 anni. Di notte fra i sentieri: visite guidate in notturna La visita notturna si svolge nel Belvedere inferiore. Quando ormai il Parco è inaccessibile ai turisti, le guide specializzate conducono i partecipanti lungo i sentieri 2 e 3 dell’area escursionistica per un giro completo arricchito da osservazioni e spiegazioni. Consigliata la prenotazione anticipata. Costo 6 euro. La fantapasseggiata: visite animate per bambini Sulle orme dello Gnefro, folletto della cascata, attraverso una storia tutta da gustare, gli animatori accompagnano Chi non ha il tempo per un giro approfondito o chi è semplicemente interessato ad un’analisi più essenziale e sintetica, troverà stimolante la visita guidata denominata “La Cascata in 100 passi”. In 30 minuti la guida fornirà tutte le informazioni di base intorno alla storia della cascata, alla sua formazione, agli aspetti naturalistici e a quelli industriali. Breve anche il tragitto: dall’ingresso del Belvedere inferiore fino a piazzale Byron. 1 euro a persona, gratis i bambini sotto i 6 anni. Per info: Infopoint Belvedere inferiore tel. 0744 62982, e-mail: [email protected], Belvedere superiore tel. 0744 67561 13 LA VOCE ATTUALITÀ 14 LA SCUOLA DAL PAPA. La grande festa in piazza San Pietro U Ci vuole audacia: investire nella scuola e sulle persone “L a Chiesa non ha battuto cassa, ma ha battuto un pugno per dire che la scuola è bene di tutti e rappresenta una sfida decisiva per una società che non vuole invecchiare. Se si mostra poca passione per la scuola, si ha poca passione per l’uomo”. È uno dei messaggi, forse il principale, che resteranno dell’incontro di sabato 10 maggio tra Papa Francesco e i 300 mila protagonisti del mondo della scuola - insegnanti, alunni e genitori - che hanno gremito piazza San Pietro e via della Conciliazione. Ne è convinto mons. Domenico Pompili, sottosegretario della Cei e coordinatore dell’evento, offrendo una lettura della grande festa che ha rappresentato il momento clou del percorso “La Chiesa per la scuola”, avviato nel maggio 2013 dalla Chiesa italiana per rilanciare nella società il dibattito sull’educazione e sulla scuola. La scelta di porre l’accento “sulla scuola come tale” per Pompili “dice, in fondo, che anche in ambito cattolico è ormai maturata la convinzione che bisogna smetterla con la guerra tra ‘paritarie’ e ‘statali’, perché è una guerra tra poveri. Se chiudessero di colpo tutte le paritarie in Italia, si produrrebbe una crisi del sistema e un danno economico” Oggi, aggiunge “ci si deve unire, perché un sistema integrato di scuola, all’altezza dei tempi attuali, suppone una pluralità di soggetti, come ha detto con efficacia il ministro Giannini. La scuola è bene comune, cioè pubblico, e deve essere garantita a tutti. È secondario poi chi sia a gestirla, se lo Stato o altre istituzioni”. Infine un’osservazione sulla presentazione fatta dai media laici: “Chi ha scritto, ha interpretato il senso autentico dell’iniziativa” e cioè che “non era una piazza contro e tantomeno una rivendicazione per interessi di parte”. Su come proseguire il percorso, mons. Pompili indica il livello diocesano, nel quale “dovrebbe emergere la centralità della pastorale scolastica, che non è periferica rispetto alla capacità della Chiesa di essere dentro la vita di oggi”. P VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 Il mondo della scuola fa sentire la sua voce n cielo azzurro intenso e una giornata dalle temperature estive hanno accolto a Roma il mondo “della scuola”. Anche se definirlo tale risulta alquanto riduttivo per chi ha visto quelle 300 mila persone (il doppio delle previsioni iniziali) dal vivo. Il mondo che Papa Francesco ha chiamato a raccolta sabato scorso ha portato con sé insegnanti di ruolo dall’esperienza ventennale e giovani precari in lotta con le graduatorie, personale amministrativo, bidelli e tecnici, famiglie e, soprattutto, studenti di ogni ordine e grado: dai piccoli della scuola dell’infanzia, trasportati con il passeggino, ai maturandi dei licei o istituti tecnici. Senza distinzione tra scuola pubblica statale e scuola pubblica paritaria, come negli intenti dichiarati dalla Cei a preparazione dell’iniziativa. In una piazza San Pietro e via della Conciliazione gremite, si respirava un clima di festa e gioia, ma non solo. Nei discorsi della gente c’era anche il riscatto, la voglia di dire: “Noi ci siamo!”, la bellezza di essere finalmente considerati come fondamentale spina dorsale della società e la forza della condivisione. Sentimenti riportati anche sul palco, dove, oltre ai personaggi noti come Veronica Pivetti, Giulio Scarpati, Max Giusti, Francesco Renga, ecc., si sono susseguite le testimonianze di tante scuole italiane: da chi è riuscito a far diventare Facebook il luogo della riflessione su temi etici e spirituali, a chi ha lottato con successo contro varie forme di mafia, a chi, grazie alla scuola, ha trovato in Italia il proprio riscatto. Intorno alle 16.20, poi, l’arrivo di Papa Francesco, accolto da un boato; e quasi un’ora di saluti, su e giù per la piazza, che il Pontefice ha regalato ai presenti, per poi rivolgere loro parole di incoraggiamento e di speranza. È stata un’esperienza coinvolgente che accomunato la scuola tutta, commenta Annarita Caponera, coordinatrice della Comissione regionale per la pastorale della scuola (Cresu) che ha visto gli studenti entusiasmarsi per questo Papa che li ha stupiti con la sua normalità. “Questo incontro ha avuto un aspetto universale, che non ha coinvolto solo la scuola cattolica, ma tutta la formazione di ogni ordine e grado” ha commentato Luca Oliveti, responsabile della Pastorale scolastica della diocesi di Perugia - Città della Pieve, anche lui in piazza San Pietro insieme a una parte dei 2.000 umbri in delegazione a Roma. “A fine giornata - continua Oliveti durante il viaggio di ritorno a Perugia - credo che ci siano alcuni punti da mettere in evidenza. In primis, è chiaramente venuto fuori il desiderio di farsi sentire, e di esserci, del mondo della scuola. Il tutto in un clima di estrema semplicità e di gioia, proprio come Papa Francesco ci insegna. In secondo luogo, non si può trascurare la grandissima presenza delle famiglie. È indispensabile, come ha ricordato il Pontefice, ricreare quel legame forte tra casa e scuola”. “Infine - ha concluso - è importante riflettere sul nostro ruolo di Chiesa. Dobbiamo continuare a scommettere sulla scuola. Nonostante sia un ambiente spesso faticoso, è ancora il terreno fertile per portare la Parola di Dio”. Laura Lana “Una giornata che è stata una lezione di vita” Parlano i ragazzi e gli insegnanti umbri che hanno partecipato all’evento del 10 maggio C Foro di gruppo della classe III L del Liceo Alessi di Perugia a Roma per l’incontro con il Papa àpita che degli alunni chiedano alla propria insegnante di Religione di essere accompagnati nella Capitale non per visitare l’antica Roma ma per vedere Papa Francesco. Questa la proposta che gli alunni del III L del liceo scientifico “Alessi” di Perugia hanno avanzato alla prof.ssa Silvana Boschieri. “Ho visto nei loro occhi un tale entusiasmo che non ho potuto dir loro di no. Inoltre - racconta la prof. - ero in debito con i ragazzi, perché, con grande delusione, non avevano potuto partecipare quando il Papa è venuto ad Assisi”. Così, il 10 maggio, hanno avuto l’opportunità di assistere a una lezione inconsueta: in un’“aula grandissima”, all’aperto, piazza San Pietro, insieme a molti altri “colleghi” e con un “maestro speciale”, Papa Francesco. L’entusiasmo e la gioia della classe erano tangibili per tutti, anche coloro che non sono molto credenti. “All’inizio non avevo grandi aspettative, pensavo fosse una gita come le altre - racconta una ragazza - ma poi, vedendo il Papa dal vivo, mi sono talmente emozionata che ora sono felice di poter dire: io c’ero”. I giovani sono stati sorpresi dal clima familiare che si è creato, ma a catturarli maggiormente sono state le parole del Pontefice. “Una giornata come questa - aggiunge un altro studente - è una lezione di vita. Ho apprezzato molto il fatto che Papa Francesco abbia parlato a tutti in generale e non solo a coloro che credono; in questo modo anch’ io, che sono piuttosto scettico, mi sono sentito coinvolto”. Anche i due insegnanti di Religione che hanno accompagnato i ragazzi non hanno nascosto la loro soddisfazione.Per Luca Attisani “giornate come queste ripagano di tutti i sacrifici” e le parole del Papa, aggiunge, “sono una speranza e una guida per noi professori. Ci danno la carica per andare avanti, per continuare a partecipare attivamente a queste iniziative e per coinvolgere il maggior numero di ragazzi. Meglio una sconfitta pulita che una vittoria sporca, ci ha ricordato il Papa: quindi sta a noi insegnare ai ragazzi ad affrontare gli ostacoli e non a trovare scorciatoie o soluzioni rapide”. I ragazzi, aggiunge Boschieri, “ricorderanno a lungo il discorso del Papa, soprattutto perché ha saputo trasmettere loro il Vangelo con semplicità, senza utilizzare un linguaggio teologico. Per quanto mi riguarda, la ‘leggerezza’ delle parole del Santo Padre, oltre ad avermi fornito spunti per il mio lavoro, ha lasciato nel mio cuore un messaggio di speranza”. Michele Mencaroni iazza San Pietro sabato 10 maggio era come una grande aula in festa, abitata da tre generazioni: studenti, insegnanti, genitori. E Papa Francesco non ha deluso le attese. “Questo incontro è molto buono, un grande incontro della scuola italiana, tutta la scuola”, ha esordito. di, poi piano piano si approfondi“Si vede che questa manifestazio- Scuola come sce un indirizzo e infine ci si spene non è contro, è per”, ha esclacializza. Ma se uno ha imparato a mato quasi rivolgendosi a ciascu- “complemento alla imparare, questo gli rimane per no dei presenti: “Non è un lamen- famiglia, perché “la sempre”, come insegnava “un to, è una festa! Una festa per la grande educatore italiano, che era scuola. Sappiamo bene che ci sono famiglia e la scuola un prete, don Lorenzo Milani”. problemi e cose che non vanno. non vanno mai “Se un insegnante non è aperto a Ma voi siete qui, noi siamo qui per- contrapposte”, anzi imparare, non è un buon inseché amiamo la scuola... Per favore, gnante, e non è nemmeno interesnon lasciamoci rubare l’amore per devono collaborare sante”, ha ammonito Francesco; e la scuola!”, il suo appello di con- “nel rispetto i ragazzi “hanno fiuto” per quegli gedo. Papa Francesco saluta gli studenti insegnanti che “contagiano” gli Il segreto della scuola? “Imparare reciproco” studenti. Scuola come “luogo di ina imparare”. Ne è convinto il Papa, contro fondamentale nell’età della cresciche nel suo discorso ha rivelato: “Io amo la sei anni al primo livello della scuola. Mai ta”, come “complemento alla famiglia, perscuola, l’ho amata da alunno, da studente e ho potuto dimenticarla, lei mi ha fatto amaché “la famiglia e la scuola non vanno mai da insegnante, e poi da vescovo”. Poi una re la scuola, e poi io sono andato a trovarcontrapposte”, devono collaborare “nel riconfidenza, fuori testo, per spiegare che la durante tutta la vita, fino a quando è vespetto reciproco”. “La missione della scuo“non si cresce da solo, c’è sempre uno nuta a mancare a 90 anni. Amo la scuola la è di sviluppare il senso del Vero, del Besguardo che ti aiuta a crescere. Ho un’imperché quella donna mi ha insegnato ad ne e del Bello”, perché “l’educazione non magine, l’immagine del mio primo inseamarla”. La scuola, ha proseguito, è un luopuò essere neutra: o è positiva o è negatignante, quella maestra che mi ha preso a go dove “nei primi anni si impara a 360 gra- Il Papa: “Per favore, non lasciamoci rubare l’amore per la scuola” va, o arricchisce o impoverisce, o fa crescere la persona o la deprime”. “È più bella una sconfitta pulita che una vittoria sporca” è la frase, detta poco prima dal campione olimpico Juri Chechi, che il Papa ha chiesto alla folla di ripetere con lui. Poco prima, una analoga richiesta per un proverbio africano che recita: “Per educare un figlio ci vuole un villaggio”. E ancora, sempre a braccio: “La scuola non è un parcheggio, ma un luogo di incontro e di cammino, e noi abbiamo bisogno di questa cultura dell’incontro”. “Si educa per conoscere tante cose importanti, per avere certe abitudini e anche per assumere certi valori”, ha ricordato il Papa nella parte finale del suo discorso, dove ha abbandonato definitivamente il testo per descrivere “le tre lingue che una persona matura deve saper parlare” grazie alla scuola: “la lingua della mente, la lingua del cuore e la lingua delle mani, ma armoniosamente. Pensare quello che tu senti e quello che tu fai, sentire quello che tu pensi e quello che tu fai, e fare bene quello che tu pensi e quello che tu senti... La vera educazione ci fa amare la vita e ci apre alla pienezza della vita”. Parola di Papa. M. Michela Nicolais 15 VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 L a scuola italiana dal Papa. Una fiumana multicolore a San Pietro il 10 maggio scorso. Perché tanto interesse della Chiesa, del Papa, per la scuola? Semplicemente perché la Chiesa è scuola essa stessa. È scuola fin dalle sue origini. Gesù non era forse chiamato rabbi, maestro? E i suoi apostoli non erano innanzitutto “discepoli”? La Chiesa nasce come un cammino educativo. Gesù è la “Parola” per eccellenza, da cui l’esistenza viene illuminata, orientata, guarita. Molti dialoghi evangelici hanno proprio il tono della scuola, di una scuola non fatta di libri, di esami e di nozioni: una scuola di vita. Si pensi a quando Gesù racconta parabole, come quella del seminatore che getta il seme su diversi terreni, e si ferma poi con i Dodici - la sua piccola “classe” - ad applicare quelle immagini alla vita. O quando chiede ai discepoli di che cosa stessero parlando, e li sorprende in una delle tentazioni più ricorrenti della nostra vita: stavano discutendo su “chi fosse il più grande”. La sua lezione si fa allora “rivoluzionaria”, rovesciamento di valori: si è La Chiesa per la scuola † Domenico Sorrentino* grandi quando si è umili e ci si pone al servizio. O come quando, appena risorto, si pone accanto ai due discepoli di Emmaus afflitti per la tragedia che ha portato sulla croce il loro Maestro, e spiega loro, a partire dalle Scritture, che proprio così doveva accadere, ma che l’accaduto non era una pietra tombale, bensì un’esplosione di vita. E rinasce la speranza, anzi, la gioia di vivere. Dalla “scuola evangelica” in poi, la Chiesa sa che ogni essere umano ha bisogno di una scuola autentica per affrontare la vita. La scuola non può essere un freddo apparato. Non ha solo bisogno di professionalità. Ha bisogno di relazioni calde e vive, in cui è coinvolta tutta la società, a partire dalla famiglia. È la famiglia la prima scuola: una scuola di testimonianza, di affetti, di valori. Sulla famiglia poi si innestano gli altri ambiti sociali, approfondendo, integrando, proponendo un orizzonte più vasto. Mai comunque prevaricando sui diritti/doveri educativi dei genitori e rispettando la persona umana nella sua esigenza di libertà, di maturazione critica, di crescita globale, nella progressiva acquisizione di un rapporto ordinato con tutto il contesto sociale. Una scuola aperta alla realtà, ha detto il Papa. Una scuola dove non si impara tutto, ma si “impara a imparare”. La scuola nasce dal valore stesso della persona umana e delle relazioni che da essa promanano. Non nasce da ideologie costruite a tavolino nella mente di solitari pensatori o di lobby che operano per occupare spazi di Gesù fra le genti da una scena del film “The Testaments” dominio. Lo Stato, in forza della sua funzione di sussidiarietà e di solidarietà, istituisce le sue scuole per consentire a tutti un percorso educativo e l’integrazione sociale. È chiamato al tempo stesso a valorizzare e sostenere le scuole che, per la loro qualità valoriale e professionale, sono un frutto legittimo dell’iniziativa sociale di base. Scuole “paritarie”: anch’esse sono scuola pubblica, anche se non statale. Nell’incontro festoso del 10 maggio, Papa Francesco ha voluto rilanciare, per tutta la scuola, il tema dell’educazione. Ha mostrato anche – con il linguaggio dei fatti, senza alcuno spirito di crociata – che le scuole cattoliche non operano come corpi separati, ma facendo propria questa concezione integrale dell’educazione. Un discorso che è un invito a lasciarsi alle spalle gli steccati ideologici. Di fronte a una crisi epocale che non è solo economica ma, prima ancora, antropologica, si chiede a quanti sono maturi e pensosi uno scatto di responsabilità per dismettere l’abito del pregiudizio e riaprire gli spazi di un dialogo da cui tutti abbiamo da guadagnare. * Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino LA VOCE Perugia .Città della Pieve 16 BREVI ❖ BEATA COLOMBA Triduo di preghiera in attesa della festa Il monastero Beata Colomba di Perugia (corso Garibaldi) invita al triduo di preghiera in preparazione alla festa della Beata. Il 17 - 18 e 19 maggio dalle ore 17.15 ci sarà l’Adorazione, il rosario e la messa. Martedì 20 maggio, giorno della festa, alle 17 conferenza su “La Beata Colomba e l’ordine domenicano” e alle 18 la messa. “Al termine ci saluteremo in maniera conviviale” annuncia suor Rosa, che invita a “partecipare numerosi”. ❖ PERUGIA Scuole dell’infanzia in coro sulle scalette della cattedrale Una domenica pomeriggio trascorsa tra favole e musica quella dell’11 maggio. Protagonisti assoluti i bambini delle scuole dell’infanzia del Comune di Perugia che hanno “occupato” la scalinata della Cattedrale di San Lorenzo, offrendo un’ora di concerto a tutta la città. In più di 300 hanno proposto un repertorio classico e moderno, frutto di un’educazione musicale durata tutto l’anno scolastico. Sono state cantate le famose favole di Esopo e l’arrangiamento musicale che ha accompagnato i testi, è stato curato dall’associazione perugina “Banda degli Unisoni”. ❖ APPUNTAMENTI SABATO 17 MAGGIO, ore 21.15, Teatro dell’Olletta di Pila, commedia in due atti di Luigi Lanari “L’uomo che incontrò se stesso” del gruppo teatro Luna. Regia di Tano Giuliano, scene e costumi Margherita Haas, musiche e luci P. Finistauri. I fondi raccolti andranno per l’asilo “Bella Pila” a Mayaka Malawi. MARTEDÌ 20 MAGGIO, ore 18, presso Libreria Paoline a Perugia, presentazione del libro “Santa che voleva solo vivere” di Alfredo Traversa (edizioni la meridiana). In collaborazione con il Movimento dei Focolari di Perugia. VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 La Caritas fa appello al servizio L’invito rivolto dalla direttrice della Caritas diocesana ai candidati alle elezioni come anche ai volontari di cui c’è necessità per i servizi ‘vecchi’ e nuovi del “Villaggio della Carità” L a Caritas diocesana “impegnata nel sociale prevenendo e contrastando varie forme di povertà” si augura che “quanti sono impegnati nella campagna elettoraIl “Villaggio della carità” nel giorno dell’inaugurazione le” mostrino una “attenzione estrema verso il futuro di questa città, dove ogni giorno molti si alzano senza speranza, per un lavoro corda Papa Francesco, ‘il tempo è supeche non c’è più”. È l’auspicio espresso dal riore allo spazio’ e che ‘uno dei peccati che direttore della Caritas diocesana di Peru- a volte si riscontrano nell’attività sociopogia-Città della Pieve, Daniela Monni, in oc- litica consiste nel privilegiare gli spazi di casione del dibattito tra i candidati sinda- potere al posto dei tempi dei processi’”. co promosso dal Circolo “La Pira”. In questi stessi giorni la Caritas diocesana “Le tante persone che arrivano anche al- ha fatto un primo bilancio dei primi sei le nostre Caritas parrocchiali non vorreb- mesi di attività del “Villaggio della Carità bero chiedere il pagamento di bollette..., - Sorella Provvidenza” in Perugia nel quaosano sperare in un lavoro... Qui più che le sono state ascoltate ed aiutate centinaia altrove la crisi ha spazzato via e travolto di persone in difficoltà e nei sei grandi aptantissimi posti di lavoro. ha aggiunto partamenti del “Villaggio” hanno trovato Monni, ricordando che “la Caritas colla- accoglienza una decina di famiglie italiabora da sempre con le Istituzioni nel cer- ne e straniere. care di alleviare le sofferenze di tanti, ma Un impegno importante per il quale “c’è prima della carità andrebbe percorsa la sempre bisogno, come in tutte le case che strada della giustizia”. “Chiunque guiderà iniziano ad essere abitate, di una manula città nei prossimi anni - ha aggiunto - tenzione ordinaria dei suoi ambienti e serdovrà avere ben presente che, come ri- vizi, soprattutto di una presenza umana accanto agli ospiti affinché possano sentire il “calore” di una famiglia”. Per questo, ed in vista dell’apertura dell’“Emporio del Villaggio”, in programma prima dell’estate, come anche per il servizio alla MensaPunto di Ristoro Sociale “San Lorenzo” in Perugia centro, gli operatori propongono l’iniziativa “Missione di solidarietà e fraternità” ovvero un appello a giovani, studenti, adulti, e in particolare a artigiani pensionati che possano contribuire gratuitamente all’ordinaria manutenzione del “Villaggio” per l’idraulica, la falegnameria, l’elettricità il giardinaggio. I referenti sono i coniugi Maria Luisa e Giancarlo Pecetti, che vivono al interno Villaggio insieme ad altre famiglie (telefono 349.7485110 e-mail: [email protected]). SAN SISTO. Celebrazione per il 4° anno di ricollocazione della croce dell’anno 1900 S abato 10 maggio, nel verde prato in mezzo al villaggio Perugina, in via del Candito in San Sisto, il parroco di Castel del Piano, don Francesco Buono, ha celebrato una messa in occasione del 4° anno dalla ricollocazione di una antica croce lignea, risalente al Giubileo dell’anno 1900, e restaurata dagli studenti e professori dell’Istituto d’arte di Perugia “Bernardino di Betto”. Come ha ricordato il parroco nella sua omelia, la Croce non è la fine di tutto, ma solo il passaggio necessario per accedere con gioia alla vita eterna nella quale Gesù Cristo stesso, che è la porta, ci accoglie per condurci al Padre nella vita senza fine. La cerimonia si è conclusa con una processione verso l’antica croce in via del Giglio Don Rino Valigi, 70 anni di messa, prete fino in fondo e il bacio di tutti all’antico simbolo cristiano. In occasione di questo evento è stato distribuito un volumetto che raccoglie e le immagini, le parole e le riflessioni fatte dall’arcivescovo di Perugia, Perugia - Ponte d’Oddi Mese mariano e solidarietà N ovantaquattro anni di età, 70 di sacerdote, che in profondità ha una fede sacerdozio, da più di dieci anni in salda come la roccia. “Anche se non carrozzella, sempre vigile e esercita il ministero pastorale per presente, don Rino Valigi è ancora infermità - ha detto l’Arcivescovo - don attivo nella segreteria del Tribunale Rino ha ben compreso e assimilato ecclesiastico regionale. l’intima ed essenziale Tutti i giorni celebra la relazione tra il sacerdozio messa, vestendo gli abiti e il sacrificio eucaristico, liturgici, facendosi aiutare memoriale del Cristo con umiltà per indossare il morto e risorto”. Don Rino camice e la stola. è nato a Perugia il 2 L’arcivescovo card. novembre 1919; è stato Bassetti, che lo ha visitato ordinato prete il 6 maggio in occasione 1944 da mons. Vianello. Il 6 dell’anniversario di maggio scorso si è tenuta sacerdozio, ma lo frequenta una messa per il 70° di abitualmente in quanto don sacerdozio presieduta dal Don Rino Valigi Rino abita alla Casa del festeggiato e concelebrata clero, ha raccontato ai preti da don Pietro Ortica. Don e diaconi riuniti per il ritiro a Città della Rino ha ringraziato il Signore per il dono Pieve, l’8 maggio, di avergli suggerito del suo sacerdozio, ha ricordato i suoi che poteva anche non celebrare ogni genitori, i confratelli. “Insieme a me giorno la messa, dato che per lui furono ordinati altri nove sacerdoti, oggi costituisce una certa fatica. Don Rino gli sono a cantare la liturgia celeste”, ha ha risposto: “È vero che non faccio più il detto. “Perché sono prete? - ha aggiunto. prete, ma sono prete”. Mons. Bassetti ha - Da ragazzo il mio parroco mi disse di commentato con parole di ammirazione andare in seminario, io ho detto di sì e, la figura e la spiritualità di questo nonostante le difficoltà, eccomi qui!”. apparentemente esile e fragile Auguri, don Rino! card. Gualtiero Bassetti, quelle del preside dell’istituto, Roberto Volpi, dell’assessore perugino Ilio Liberati e del parroco di Betlemme, don Hibraim, in occasione della ricollocazione della croce, avvenuta l’8 maggio 2010. Nel volumetto sono riprodotte tutte le fasi del progetto di restauro e di ricollocazione in sito dell’antico simbolo religioso, oltre a un breve studio sull’origine e sulla motivazione di questa croce, con qualche curiosità e la cronaca dell’intero evento. A. L. La parrocchia di Ponte d’Oddi F ervore di iniziative nella parrocchia di Ponte d’Oddi. Domenica 18, cena di solidarietà della Caritas rivolta alle persone sole o svantaggiate. È altrettanto gradita la partecipazione di quanti vorranno portare una presenza di conforto e socialità: l’importante è prenotarsi. La parrocchia di San Gio- vanni Apostolo ha anche in cantiere numerose iniziative religiose, sotto la denominazione “Maggio con Maria”. Dopo i rosari itineranti del 1° maggio nei tre percorsi del quartiere, per sabato 24 è prevista la processione con la statua di Maria, con itinerario da via De Gasperi al piazzale del capolinea autobus. Domenica 25, festa della Madonna della Pace e messa presso l’edicola votiva di Ponte d’Oddi, contenente una nota rappresentazione di Madonna con Bambino. Poi, da lì, processione fino alla chiesa. Al termine, condivisione di un rinfresco sulla piazza parrocchiale. Il 31 maggio, degna conclusione con rosario e processione dal piazzale delle scuole al parco di Montegrillo. La confraternita di San Giovanni Apostolo si farà carico del trasporto di malati e non autosufficienti, previa comunicazione a padre Francesco Bonucci. In caso di maltempo – informa il parroco – tutte le iniziative previste all’aperto si terranno nei locali della parrocchia. Una notizia incresciosa viene comunicata dal vice parroco padre Angelo Salvia, nella messa domenicale mattutina. Per tutta la settimana corrente sarà sospesa l’adorazione del Santissimo, per consentire al fabbro di rafforzare le difese del tabernacolo, preso di mira da profanatori e ladri di ostie. “Sono persone - dichiara padre Angelo - portatrici di comportamenti devianti e, anche per questo, particolarmente bisognose della nostra preghiera”. Sandro Allegrini LA VOCE Perugia .Città della Pieve VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 50 anni con la Sacra Famiglia P ozzuolo Umbro ha dedicato due giorni di festa per celebrare i 50 anni di “Villa Nazarena”, la casa delle suore della Sacra Famiglia di Spoleto in cui hanno trovato cura e accoglienza donne con deficit psicofisici e/o intellettivi, e che oggi è una moderna struttura autorizzata come “Centro socio riabilitativo ed educativo”. Uno dei momenti clou della festa è stato la tavola rotonda di sabato moderata dalla giornalista Elena Teatini. Dopo il saluto della Madre generale dell’istituto religioso, ha preso la parola la neuropsichiatra Fiammetta Marchionni che per tanti anni ha seguito con amore e professionalità le ospiti, la quale ha illustrato i progressi cognitivi compiuti da queste persone diversamente abili, e anche il Pozzuolo Umbro dedica due loro miglioramento sia nel com- giorni di festa all’anniversario portamento che nel rapporto con gli altri. Una relazione di vita vis- di Villa Nazarena, la casa delle suta che ha fatto presa sull’udito- suore della Sacra Famiglia per rio e ha messo in luce le difficoltà che incontrano le persone addette donne con disagi psico-fisici al loro servizio. Successivamente ha preso la parola il vicario generale delospiti della Villa. la diocesi, mons. Paolo Giulietti, che ha Il parroco di Pozzuolo, don Piero Bechesottolineato il valore di “segno” della carini, ha evidenziato l’opera dei volontari sa di Pozzuolo, osservando che, come la lì rappresentati dal presidente dell’Assoportanza di un ponte dipende dal pilone ciazione perugina di volontariato, Maupiù debole, così la forza di una collettività rizio Santantoni, promotori e realizzatosi misura dall’attenzione data ai più deri del documentario 50 anni di Villa Naboli. zarena. Sono intervenuti anche il direttore saniHa concluso la mattinata con i doverosi tario della Asl 1, il direttore dell Sanità reringraziamenti suor Mansueta, superiora gionale Emilio Duca, e la vice presidente della comunità. Al termine della giornadella Regione Carla Casciari. La fisioterata il concerto offerto dalla Banda di Pozpista Serena Millotti e l’educatrice Elisa zuolo e dalla schola cantorum di CastiPontesilli hanno presentato il libro E inglione del Lago. vece no, nel quale hanno condensato moDomenica fin dal primo mattino sono armenti importanti della loro attività con le rivate le ospiti delle altre case di acco- L’ l’amore e la stima nei confronti di questo sacerdote che, anche se rimasto per poco tempo, ha saputo donare ai suoi parrocchiani il “buon profumo di Cristo”. In tutti il ricordo si è fatto preghiera e offerta. Hanno voluto essere presenti alla celebrazione presieduta da padre Vincenzo Esposito, nuovo parroco di San Feliciano, don IN BREVE ❖ CENTRO ECUMENICO La Chiesa verso una visione comune Il Centro ecumenico e universitario San Martino dedica gli ultimi incontri prima dell’estate allo studio del documento della Commissione Fede e Costituzione che porta il titolo “La Chiesa: verso una visione comune”. Il documento è stato diviso in 6 parti che saranno presentate dai membri del Centro in forma seminariale. Nel primo incontro di lunedì 19 maggio (ore 18 presso la sede in via del Verzaro) mons. Elio Bromuri farà una introduzione storica del documento e il punto della situazione della riflessione e del dialogo teologico tra le Chiese. ❖ AUDITORIUM MARIANUM La voce delle eroine L’associazione musicale diocesana “G: Frescobaldi” ha ospitato domenica 11 maggio un concerto del Festival del XVIII secolo, alla settima edizione in varie città d’Italia. Protagonista il soprano Anna Aurigi, specializzata nell’interpretazione di musica vocale da camera. Di formazione fiorentina, sia al Conservatorio “Cherubini” che all’Università, facoltà di Lettere e Filosofia, ha presentato un programma interessantissimo sul tema “La voce delle eroine”, ossia su figure femminili trattate da Haydn, Schubert, Purcell, Wagner: Arianna, Didone, Cleopatra, Maria Stuart. Ogni composizione è stata illustrata, sapientemente e piacevolmente, nello svolgimento letterario e musicale, dal maestro Corrado De Bernart, accompagnatore al pianoforte. [email protected] 17 “GEMELLAGGI” E VIAGGI In Montenegro e Kosovo con il Cardinale dal 2 al 9 agosto I l pellegrinaggio diocesano per l’estate 2014 propone due mete decisamente inconsuete: Montenegro e Kosovo. Tale itinerario si giustifica, oltre che per le preziose memorie dell’arte e della fede che questi territori custodiscono (peraltro ignote ai più), anche per le relazioni esistenti tra questi Paesi e la nostra Diocesi. glienza delle suore della Sacra Famiglia, di Trevi e di Montepincio. Il parroco don Becherini, all’omelia pronunciata nella messa celebrata nel parco di Villa Nazarena, ha avuto parole di ringraziamento e di elogio per le suore e per tutto il personale, volontari inclusi, che opera nella casa. “È merito vostro - ha detto - se oggi siamo qui per ricordare l’inizio di quest’opera. Con il passare del tempo, il servizio da voi offerto alle ospiti si è moltiplicato e affinato. Non prestate più solo ospitalità, ma c’è anche l’aspetto educativo e riabilitativo, che voi curate con grande dedizione, e che vi ha consentito di ottenere dalle istituzioni civili riconoscimenti di eccellenza”. Nel pomeriggio la festa è proseguita con altri giochi, altri complessi tra cui il gruppo folk “Agilla Trasimeno”, accompagnati da una festosa e saporita merenda a base di porchetta e vino di Montepulciano. M. R. V. (Vedi ampio resoconto su www.lavoce.it) SAN FELICIANO. Primo anniversario della scomparsa di don Gian Carlo Casetto 11 maggio dello scorso anno don Gian Carlo Casetto passava da questo mondo al Padre. Questo 12 maggio, nella chiesa di San Feliciano al Lago, la comunità si è ritrovata per far memoria di questo passaggio attorno all’altare del Signore. La chiesa ha visto la presenza di numerosi fedeli, accorsi per testimoniare @ Don Gian Carlo Casetto Stefano Orsini, responsabile della zona pastorale, don Francesco Bastianoni, direttore del coro della cattedrale, amici di don Gian Carlo. Particolarmente gradita la presenza del coro di Castiglione del Lago, diretto da Loretta Torelli; il loro canto ha reso la celebrazione più suggestiva. Don Gian Carlo è un caro amico dei coristi di Castiglione, con i quali ha cantato per cinque anni. Rendiamo grazie a Dio per questo sacerdote che ha saputo testimoniare, nel pur breve tempo della sua permanenza a San Feliciano, l’amore a Dio e ai fratelli. In Montenegro, nel 1252, muore, da vescovo di Antivari (Bar), Fra’ Giovanni da Pian del Carpine (Magione). Entrato tra i compagni di San Francesco nel 1215, Fra’ Giovanni si distinse per le capacità di predicazione e di governo; inviato in Germania, vi rimase diciotto anni, ricoprendo incarichi di grande importanza. Visse però l’avventura più straordinaria della sua vita quando Papa Innocenzo IV lo inviò quale suo ambasciatore alla corte dei Mongoli. La missione durerà oltre due anni, dal 1245 al 1247; al termine Fra’ Giovanni poté redigere la sua Historia Mongolorum, che è un diario di viaggio, ma anche una descrizione della cultura, della religione e dell’arte militare del temutissimo popolo mongolo. La Chiesa di Bar intrattiene da anni cordiali rapporti con la comunità magionese; l’occasione dell’inaugurazione della nuova cattedrale ha dato motivo per un viaggio che consoliderà l’amicizia con la Diocesana intera e darà modo di conoscere meglio la vicenda di un illustre personaggio del passato e un territorio ricco di fascino. La relazione con il Kosovo è assai più recente, ma non meno significativa: dopo la guerra civile che ha insanguinato quel piccolo paese, le Caritas delle Diocesi umbre hanno aperto una spedizione per venire in aiuto alle famiglie e soprattutto ai bambini. Ne è nata un’importante opera, nella zona di Klina, sostenuta non solo dalle Chiese Umbre, ma anche da altre Diocesi e istituzioni civili. Nel cuore di uno dei pochi paesi musulmani d’Europa, tale presenza è un segno della carità cristiana; ogni anno decine di volontari, giovani e non, vi trascorrono del tempo per aiutare Massimo e Cristina, che stanno dedicando la loro vita ai poveri. Il Kosovo offre, ovviamente, anche un interessante esplorazione di un paese dalla cultura assolutamente originale. L’Agenzia Nova Itinera sta organizzando il viaggio, nella prospettiva di realizzarlo con un volo charter dall’aeroporto San Francesco (si richiedono almeno 130 partecipanti). Chi ha passione per la scoperta di cose nuove e per viaggi diversi, prepari le valigie. Per informazioni e prenotazioni: Agenzia Nova Itinera tel. 075 5001906 e-mail [email protected] www.novaitinera.sedipg.it Presso l’ospedale, per iniziativa di vari soggetti, in primis il Mpv Inaugurata a Perugia la Culla per la vita S abato scorso a Perugia è stata inaugurata la prima “Culla per la vita”. Si tratta di una struttura in grado di accogliere i neonati abbandonati dalle madri subito dopo il parto, preservando il totale anonimato. È stata allestita presso il residence “Chianelli” di Perugia, facilmente accessibile e a pochi passi dall’ospedale. La versione aggiornata dell’antica “rota degli esposti”, presente ancora oggi e tuttora funzionante in molti conventi, è un concentrato di moderna tecnologia, in grado di segnalare immediatamente la presenza di un ospite al suo interno e di preservarlo in un ambiente idoneo, fino all’arrivo dei medici. Viene monitorata costantemente dal personale sanitario accoglienza, e ha contribuito alla realizzazione di numerose culle per la vita su tutto il territorio italiano. In Umbria i Centri di aiuto alla vita sono dislocati Il residence “Chianelli” di Perugia a Castel del Piano, Castidel reparto di neonatolo- glione del Lago, Città di gia dell’ospedale S. Maria Castello, Deruta, Foligno, della Misericordia, assi- Marsciano, Todi, Spoleto curando un rapido inter- e Terni. Le finalità del movimenvento. L’iniziativa è stata pro- to sono quelle promuovemossa da alcuni consi- re e di difendere il diritto glieri comunali e da die- alla vita e la dignità di ci associazioni, prima tra ogni uomo, favorendo tutte il Movimento per la una cultura dell’accovita di Perugia. Il Movi- glienza nei confronti dei mento è una federazione più deboli e indifesi e, nazionale composta da prima di tutti, il bambino oltre 600 movimenti lo- concepito e non ancora cali tra Centri, Servizi di nato. aiuto alla vita e Case di Entro la fine del 2014 so- no previsti a Perugia due corsi di formazione dedicati ai volontari, entrambi finanziati dalla fondazione Cassa di risparmio di Perugia. Il primo corso è nuovo nel suo genere poiché affronta il tema del post-aborto ed è rivolto a psicologi e psicoterapeutici con lo scopo di fornire gli strumenti necessari per trattare, a più ampio spettro, le conseguenze dell’interruzione di gravidanza. Il secondo invece completa il ciclo di formazione dei volontari che opereranno nei vari Centri. Per tutte le informazioni sulla Culla per la vita è possibile consultare il sito web www.culleperlavita.it e anche il sito del Movimento per la vita di Perugia, all’indirizzo www.mpvumbria.org. Andrea Coli LA VOCE Città di Castello 18 ❖ GIOVANI ❖ LAMA - PASSERINA Café teologico Messe nel mese di maggio Venerdì 16 maggio si svolgerà l’ultimo degli incontri del “Café teologico” promossi dalla Pastorale giovanile della diocesi. A partire dalle ore 21 nella Cantina del Seminario, in via del Vingone a Città di Castello, Claudia Navarini presenterà all’uditorio il tema “L’embrione è un uomo?”. Come sempre, l’ingresso è libero. Giovedì 22 maggio la comunità parrocchiale di Lama si incontrerà per la preghiera nella chiesa di Passerina. La costruzione ha una storia importante. Secondo il Muzi, Passerina, sulla strada dei pellegrini che attraversavano gli Appennini, era una tappa di riposo prima di incamminarsi per Scalocchio. L’edificio si trova sulla collina, particolarmente ricca di storia, che, quasi staccandosi dai contrafforti dell’Appennino, si affaccia al centro dell’Alta Valtiberina. La chiesa di Sant’Angelo di Passerina è orientata, in perfetto stile romanico, in base al corso del sole durante l’equinozio di primavera: porge la facciata al tramonto e l’abside all’aurora. Anche la sua posizione sulla collina, più che da una scelta umana, sembra sia stata dettata dal moto del sole, poiché è posta nel punto esatto in cui esso si affaccia sulla valle il 21 marzo. Vi sono diverse pitture affrescate, raffiguranti la Madonna, che si susseguono sulle pareti. Le più antiche forse sono della seconda metà del XIV secolo: sono indubbiamente le più belle. Le più recenti, alcune datate 1525, non sono tuttavia prive di grazia. Proprio nel mese di maggio, dedicato alla Vergine, si tornerà a officiare in quella chiesa. Alle ore 20.30 è prevista la breve spiegazione storicoartistica dell’edificio e alle ore 21 la celebrazione della messa. ❖ DIOCESI Aggregazioni laicali Il 29 aprile si è tenuto un incontro di tutti i referenti delle aggregazioni laicali presenti in diocesi con la coordinatrice regionale Maddalena Pievaioli. Sono stati sottolineati due aspetti. Primo, l’importanza dell’impegno dei laici che, a partire dalle aperture profetiche del Concilio poi approfondite dal magistero della Chiesa, hanno riscoperto la dimensione missionari ed evangelizzatrice di tutto il popolo di Dio (clero e laici). In questa prospettiva si è accennato alla celebrazione del 5° Convegno ecclesiale nazionale che si celebrerà a Firenze nel novembre 2015. È stato poi dato il suggerimento di stilare uno Statuto, sull’esempio delle altre diocesi, che definisca meglio le finalità della Consulta e permetta un lavoro di coordinamento più snello ed efficace. Da parte del Vescovo è venuto un incoraggiamento a lavorare in comunione, pur nelle diverse specificità, per fare della nostra Chiesa locale una Chiesa viva, aperta e, come dice il Papa, “in uscita”. (Marcella Monicchi) Un evento pensato per riscoprire la propria identità “di vallata” e rilanciarla verso il futuro CASTELLO SANSEPOLCRO. Convegno internazionale “L’umanesimo nell’Alta Valtiberina” L a medaglia del Presidente della Repubblica è stata assegnata al convegno internazionale “L’umanesimo nell’Alta Valtiberina” che si è svolto tra Sansepolcro e Città di Castello. Durante i tre giorni in cui si è svolta l’iniziativa si sono confrontati studiosi provenienti dall’Italia, dall’Europa e dagli Usa sulla storia civile, sociale, religiosa e sull’attività culturale presente tra Umbria e Toscana nell’età dell’Umanesimo e del Rinascimento. Il convegno era organizzato dal Centro studi “Mario Pancrazi”, dall’associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e dall’ufficio Cultura e comunicazioni sociali della diocesi di Città di Castello, in sinergia con numerose istituzioni locali, associazioni culturali e istituti accademici. Don Andrea Czortek, tra gli organizzatori del convegno, ha dichiarato: “Il convegno si è basato su un approccio multidisciplinare. Durante la tre-giorni è stata tracciata la vivace vita culturale che caratterizzava Città di Castello, Sansepolcro e l’intera vallata durante gli anni VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 Una delle tante opere che si possono ammirare nella Pinacoteca di Città di Castello Rinascimento, modello della nostra rinascita del Rinascimento, sostenuta da una rete di scuole e centri di formazione laici e conventuali, comunali e non, che animarono gli studi e la pratica delle arti. Sono emersi inoltre i nomi di personaggi importanti ma poco noti come il letterato Gregorio Tifernate e Francesco da Sansepolcro”. Tra i tanti e interessanti interventi, da segnalare anche quello di James Banker, professore emerito di Storia d’Europa alla North Carolina State University, e di Robert Black, professore di Storia del Rinascimento presso l’Università di Leeds, che hanno parlato rispettivamente della “Biblioteca di Sansepolcro nel Quattrocento” e “le scuole pre-universitarie in Valtiberina tra Basso Medioevo e primo Rinascimento”. Da ricordare anche la relazione di Sara Borsi intitolata “I Vitelli: committenti e artisti a Città di Castello tra Quattrocento e Cinquecento” che “prende le mosse da quella rapida ascesa economica, dalle trasformazioni politiche e dai cambiamenti culturali che, a partire dalla seconda metà del Quattrocento, trasformarono Città di Castello in senso rinascimentale. L’indagine si muove attraverso la vicenda politica e biografica di Niccolò Vitelli e dei suoi eredi, individuando anche il loro ruolo di mecenati”. “Internazionale, interdisciplinare, intergenerazionale sono i tre aggettivi che hanno caratterizzato questo convegno - ha dichiarato Matteo Martelli, presidente del Centro studi Pancrazi. - Siamo andati a ricercare le radici storiche dell’Umanesimo in questo territorio geograficamente unitario e culturalmente omogeneo. Città di Castello e Sansepolcro assumono durante il Rinascimento il volto culturale e architettonico che in parte conservano ancora oggi, avendo ospitato intellettuali come Luca Signorelli, Raffaello Sanzio, Piero della Francesca, Luca Pacioli”. “Gli interventi - aggiunge hanno evidenziato il ruolo culturalmente strategico di Città di Castello, in cui i Vitelli hanno favorito lo sviluppo di una cultura umanistica, e l’importanza svolta da Sansepolcro nello studio della matematica, al punto che la cittadina biturgense divenne il punto di riferimento per gli studi su Archimede. Questo convegno e iniziative simili permettono alla Vallata di riscoprire la propria identità e rilanciarla verso il futuro. Il convegno che si è svolto, frutto di un lavoro di ricerca durato due anni, quindi rappresenta un punto di partenza. Abbiamo inoltre il progetto di pubblicare testi di autori inediti, al fine di incentivare un rinnovato studio della nostra vallata”. Eleonora Corgiolu ❖ CASTELLO - TEATRO COMUNALE ❖ LIBRI Arriva il musical “Varietà di variEtà”. Parte del ricavato andrà a Matty & Co. “Piccola scuola delle emozioni” Lenta passeggiata tra le chiese medievali Anselm Grün, monaco benedettino e conosciutissimo autore di spiritualità, ha pubblicato Piccola scuola delle emozioni (Queriniana, pag. 216, euro 16), ciò che caratterizza ogni singola persona e viene considerato spesso solo come qualcosa di irrazionale, quindi poco importante. Le emozioni e i sentimenti, al contrario, condizionano il nostro pensare, influiscono sulle nostre decisioni, incidono sulle nostre relazioni: sono il presupposto per un incontro autentico con gli altri. Sono fondamentali anche per la vita spirituale. L’autore costruisce una sorta di schema delle emozioni, individuando un reticolato di una cinquantina di sentimenti, e invita ciascuno a saperle riconoscere e dar loro un nome. Si potrà così imparare a gestire al meglio le proprie emozioni, si potrà diventare più consapevoli del proprio “io” e si potrà vivere un’esistenza più felice con se stessi e con gli altri. (Francesco Mariucci) amminare per riscoprire i valori dello stare insieme e del rispetto della natura all’insegna della “lentezza”, intesa come dare il giusto tempo alle cose in un mondo dominato dalla frenesia. È questo il senso di “Slow foot - Camminata lenta” organizzata per domenica 18 maggio dall’associazione Altotevere senza frontiere, in occasione della ottava Giornata mondiale della lentezza. Un percorso ad anello fra antiche chiese e resti medievali nel territorio di Città di Castello, che vedrà come momento centrale la visita della chiesa di Santa Felicita di Paterna. Il tutto accompagnati da Giovanni Cangi, esperto di storia e architettura del territorio altotiberino. “Slow foot” si lega direttamente alla quarta edizione del Festival della solidarietà, che avrà per tema “La lentezza salverà il mondo”: un invito quasi “provocatorio” a riscoprire temi spesso trascurati come il camminare, l’ascolto, il contatto diretto con la natura. Il programma della giornata del 18 maggio prevede alle ore 8.45 il ritrovo dei partecipanti presso la chiesa di Santa Maria d’Ara a Fiume e alle 9 la partenza della passeggiata durante la quale si visiterà l’antica chiesa di San Martino in Fiume, quella di Paterna, il sito della chiesa di Sant’Angelo di Vedovata e la chiesa di Santa Felicita. Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 320 4223695 oppure il 329 2055680; si può anche scrivere alla mail [email protected]. S abato 24 maggio alle ore 21.15 e domenica 25 maggio alle 17 il Teatro comunale di Città di Castello ospiterà la compagna amatoriale “Quelli che passa il convento” di Lama. Torna in scena, rivisitato, arricchito e perfezionato il musical Varietà di variEtà, interamente scritto e prodotto dalla stessa compagnia, con la collaborazione alla regia di Leonardo Caprini. Luci, suoni, prose, scenografie, canti, coreografie portano lo spettatore in uno studio televisivo, durante la diretta di uno di quei varietà del sabato sera che hanno fatto la storia della televisione italiana. La commedia musicale è un tributo a chi “sapeva fare la televisione” e l’ha resa grande, bella e utile. È un omaggio alle signore e ai signori della tv in bianco e nero, quando per lavorare nel piccolo schermo bisognava avere talento e professionalità. Lo spettacolo musicale, che garantisce quasi due ore di puro divertimento, è frutto del lavoro di anni durante i quali la compagnia ha voluto discostarsi da quelli che erano stati fino a questo momento il genere di spettacoli messi in scena, cioè musical di autori ben noti. In Varietà di variEtà tutta la compagnia è messa alla prova in sketch esilaranti, cambi di scena mirabolanti e coreografie eccentriche e spettacolari, grazie alle quali il tuffo nel passato in bianco e nero sarà per tutti eccitante. Nobile anche la finalità di questa nuova messa in scena dello spettacolo. I giovani di Lama hanno pensato di devolvere parte del ricavato all’associazione “Matty & Co.” che, in Alta Valle Tevere, persegue finalità di solidarietà rivolto ai bambini e alle famiglie in situazione di particolare bisogno. Per informazioni e prenotazione contattare il numero 324 0864702. Immagine di scena C LA VOCE Città di Castello VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 CITTÀ DI CASTELLO. I vincitori del concorso musicale “Enrico Zangarelli” ❖ CITTÀ DI CASTELLO OK al progetto per il digitale a scuola Foto di gruppo dell’orchestra vincitrice del concorso Promesse della musica Tre giorni che hanno confermato appieno l’importanza del concorso, che quest’anno ha visto la partecipazione di ben 1.400 studenti Giulia D’Agata e Elena Cipollini, D: Lucia Centomini, Agnese Gabellini, E: Niccolò Ferrari, Giacomo Zumstein, F: Noemi Mulas, Alessia Frau, G: Eleonora Brenci, Viviana Laruffa, Lorenzo Agostini, Yago Soro, H (trio): Giacomo Ancarani, Federica Benelli, Alice Ferraresi; Carolina Abbati, Eleonora Brenci, Ludovica Rellini, Irene Murotti, Bianca Zamponi, Stefano Pierantoni, I (gruppi strumentali): Gabriele Garau, Fabio Meloni, Anna Giulia Obinu, Luca Mulvoni, Luca Camedda, Antonio Contrò, Raffaele Marras, Filippo Carta, Mattia Soranello, Noemi Mulas. Gremita il 9 la chiesa di San Domenico dove si è esibita, riscuo- ELEZIONI COMUNALI. Le candidature a sindaco nei Comuni del territorio T ra i 68 Comuni umbri che il prossimo 25 maggio andranno al voto per rinnovare le proprie Amministrazioni, saranno chiamati alle urne anche Citerna, Montone, Pietranlunga e San Giustino nel comprensorio dell’Alta Valle del Tevere. Tra questi, nei tre Comuni più piccoli la sfida sarà fra tre liste, mentre i cittadini di San Giustino potranno scegliere tra quattro candidature. Qui, per quanto riguarda il Consiglio comunale, la sfida è tra “San Giustino al centro”, che avrà come candidato sindaco Giovanna Bicchi, la lista di centrosinistra “San Giustino domani Fratini sindaco”, che porta come candidato Paolo Fratini, la coalizione di centrodestra “Cittadini per cambiare San Giustino”, guidata da Pierluigi Leonardi e il “Movimento 5 Stelle”, che sarà rappresentato dal candidato Andrea Taddei. “Democratici di progresso”, guidata da Giuliana Falaschi, “Cirignoni sindaco”, con candidato a primo cittadino Gianluca tendo entusiastici applausi, l’orchestra vincitrice: quella dell’istituto comprensivo “San Francesco” di Gela. All’istituto comprensivo “De Amicis - Baccelli” di Sarno è andata la borsa di studio offerta dalla famiglia Zangarelli per il migliore arrangiamento. Tre giorni che hanno confermato appieno l’importanza del concorso, alla cui piena riuscita si sono prodigati, oltre al dirigente scolastico Roberto Cuccolini, i direttori artistici Giorgio Albiani e Michele Rossetti, il direttore organizzativo Anna Maria Ercolani e il commissario del distretto Scolastico 1, Luigi Chieli. Eleonora Rose Cirignoni e “Progetto comune”, con capofila Giuseppe Mauro Della Rina, sono le liste che si contenderanno il Comune di Citerna. Per quanto riguarda Montone, invece, risultano in lizza “Comunisti italiani”, con candidato Andrea Grassini, “Polo per Montone”, guidato da Andrea Pecorini, e il Partito democratico con Mirco Rinaldi. A Pietralunga, la sfida riguarderà Mirko Ceci, candidato sindaco per la lista “Centrosinistra per Pietralunga”, Donatello Pauselli, capolista di “Donatello Pauselli Pietralunga” e Enrico Pauselli della lista “Uniti si vince - Pietralunga viva”. Francesco Orlandini Importanti novità per l’edizione 2014 della kermesse “Citerna fotografia” si espande P [email protected] 19 BREVI A ncora una volta, a Città di Castello, numeroso afflusso di partecipanti al concorso nazionale “Enrico Zangarelli” tenutosi dal 7 al 9 maggio. Ben 1.400, quest’anno, i giovani musicisti provenienti da scuole secondarie di primo grado a indirizzo musicale e dai licei musicali, accompagnati dagli insegnanti e, spesso, dalle famiglie. La 16a edizione di questa manifestazione, promossa dall’associazione culturale “Planetario artistico”, dalla scuola “Alighieri - Pascoli”, dal Comune di Città di Castello e dal Distretto scolastico n. 1, ha avuto inizio il pomeriggio del 7 con un concerto tenutosi al Circolo degli Illuminati. Lì si è esibito, riscuotendo grande successo, il quartetto internazionale di chitarre “Take Four” composto dai maestri Luc Vander Borgt, Johan Fostier, Pia Grees e Giorgio Albiani. Il giorno 8, esibizione e premiazione nella scuola “Alighieri - Pascoli” degli studenti iscritti nelle categorie solisti e piccoli gruppi; sette borse di studio elargite dalla Fondazione Cassa di risparmio, su 18 complessivamente assegnate, sono andate a studenti delle scuole umbre. Lo spazio ci costringe a citare solo i nomi dei vincitori delle varie sezioni. Sezione A: Marco Zica, Rachele Galletti, Maddalena Calamai, B: Andrea Fischetti, Andrea Bordino, C: Giacomo Ancarani, @ er l’edizione la sala degli Specchi di Città di 2014, “Citerna Castello con l’inaugurazione del fotografia” camfestival e delle mostre tifernati bia veste, cresce e si “Il valzer di un giorno” di Frantrasforma in un vero e co Carlisi e “Deep night” di Viniproprio percorso fotocio Drappo presso il Quadrilategrafico che si sviluppa ro, mentre alcuni scatti tratti da a cavallo tra Umbria e Sensational Umbria del fotografo Toscana con un nutriamericano Steve McCurry sato calendario di evenranno esposti alla Pinacoteca coti e un carnet di nomi munale. Presso gli Ammassi del La presentazione dell’edizione 2014 prestigiosi. Tra Anpalazzo comunale di Citerna ghiari, Sansepolcro, sarà inaugurata sabato 24 magCiterna e Città di Castello, un viaggio mosso gio alle ore 11 la mostra collettiva Spontanea dalla passione per la fotografia rende appetibi- Italian Street Photography, e il fine settimana li i 4 centri della vallata seguendo un itinerario successivo (31 maggio) sarà la volta di Anghiari di eventi, mostre, workshop e incontri in poco con Paolo Ventura alle 17 al palazzo comunameno di un mese, dal 17 maggio al 15 giugno. le. La direzione artistica, curata da Associazione Sabato 7 giugno all’auditorium Santa Chiara di culturale ReimmaginaRe dopo il grande suc- Sansepolcro sarà presentata l’esposizione cesso delle prime 4 edizioni della kermesse, ha “Luoghi sospesi” con Luca Grilli e Cesare Di voluto porre l’evento da una prospettiva diffe- Liborio. Il 14 a Palazzo pretorio prenderà il via rente, allargando lo sguardo verso nuovi oriz- “Di viva Passione”, mostra collettiva a cura del zonti possibili alla ricerca di maggiore ric- Foto club di Sansepolcro. Sempre il 14 giugno chezza intellettuale e umana, cercando anche alla sala degli Specchi, alle ore 17 si terrà l’indi dare voce e spazio a nuovi talenti fotografi- contro conclusivo con l’associazione Istanti ci attraverso le potenzialità del Web. fotografia e cultura. L’inizio è previsto per sabato 17 alle ore 10 alSabina Ronconi L’Amministrazione comunale di Città di Castello ha dato il proprio sostegno al primo Circolo didattico S. Filippo per la gestione dell’iniziativa “[email protected]”, uno dei 21 progetti inseriti nell’“Agenda digitale nazionale”. Il fine è quello “dell’introduzione degli strumenti tecnologici per cambiare i processi di insegnamento e approfondimento e l’organizzazione del lavoro nelle scuole tifernati in continuità didattica e educativa verticale”. Un percorso per “nativi digitali” che, infatti, a Città di Castello vede impegnati olcre che S. Filippo (capofila) anche la scuola media “Alighieri - Pascoli” e gli istituti superiori “Franchetti - Salviani” e “Patrizi - Baldelli - Cavallotti”. ❖ ALTA VALTIBERINA Promozione di “Saperi e sapori” L’Amministrazione comunale di Città di Castello ha provveduto a definire un progetto denominato “Saperi e sapori dell’Alta Valle del Tevere” che si muove all’interno del Documento unico di programmazione, recentemente approvato in sede di bilancio, che in materia dispone “una promozione diffusa dei prodotti tipici provenienti dalla filiera agricola altotiberina, sostenendo ed esaltando la produzione delle locali aziende rurali”. In questo caso specifico il tramite prescelto è quello “delle grandi manifestazioni che si svolgono nel capoluogo tifernate, veicolando insieme le peculiarità artistiche, culturali ed enogastronomico del territorio” garantendo così “una serie di eventi ad alta frequentazione a supporto della valorizzazione del’identità del mondo agricolo tifernate”. Il progetto è stato inviato alla Regione in modo da poter accedere ai contributi stabiliti eekend di festa presso la dalla vigente normativa umbra in Casa dei Girasoli, il progetto materia. sociale polifunzionale realizzato nel 2010 dall’associazione di volontariato Genitori oggi onlus, in località Lama di San Giustino, Borsa studio sulla in occasione dell’inaugurazione del “Parco dei Girasoli”. L’evento non-violenza si inserisce all’interno del L’associazione culturale progetto “Il Parco dei passi “Angiolino Acquisti” e ritrovati” elaborato dalla Casa dei l’associazione “Cultura della Girasoli nell’ambito dell’Anno pace” comunicano che per europeo dell’invecchiamento concorrere alla borsa di studio attivo, che consiste nella “Angiolino Acquisti” per tesi riattivazione motoria rivolta a specialistiche sul tema della persone anziane con parziale nonviolenza, sono pervenuti sei autonomia deambulatoria, elaborati da diverse Università di favorita dall’utilizzo di tutta Italia. È la conferma che il deambulatori di tipo “rollator”, progetto culturale, che vuole con sistema frenante a mano, e premiare lo studio e la ricerca dall’assistenza di personale della tematica della nonviolenza, qualificato, al fine di favorire il risulta vincente e motivo di recupero e il mantenimento delle grande interesse a livello abilità motorie di base. Il accademico. Inoltre, tutto questo progetto sarà attivato nel Parco è motivo di arricchimento per la della Casa dei Girasoli e comunità di Sansepolcro che sta nell’ampio salone polifunzionale diventando, anche grazie a presente nella struttura in virtù questa iniziativa, un polo di della totale assenza di qualsiasi attrazione per quanti si barriera architettonica. interessano e puntano a creare L’iniziativa si inserisce all’interno una nuova ed efficace cultura di del programma di prevenzione pace. Le tesi specialistiche del Distretto sanitario dell’Alto saranno prese in esame dalla Tevere. Sabato 17 maggio alle Commissione esaminatrice, che ore 11 si terrà l’inaugurazione del vede la presenza di professori Parco dei Girasoli. Domenica 18 universitari e studiosi di altissimo maggio a partire dalle ore 16, livello scientifico, come Antonino invece, si terrà un pomeriggio di Drago, premio Cultura della pace festa con musica e animazione - Città di Sansepolcro nel 2000 e aperta a tutta la collettività, a cui massimo esperto di nonviolenza seguirà alle 19.30 la cena di in Italia, Raul Caruso, insegnante solidarietà e alle ore 21 presso il Mit (Massachusetts l’estrazione dei biglietti della Institute of Technology) di Bston, lotteria. Tutti sono invitati a Nanni Salio, segretario partecipare a questa bella dell’Istituto di ricerca per la pace iniziativa all’insegna della italiano, Fulvio Manara del condivisione e della solidarietà! Movimento nonviolento e l’ultima vincitrice della borsa di El. Cor. studio, Giulia Zurlini Panza. S’inaugura Parco dei Girasoli W ❖ SANSEPOLCRO LA VOCE Orvieto .Todi 20 BREVI ❖ VALLE TEVERINA Giornata dei Musei Domenica 18 maggio, in occasione della Giornata internazionale dei musei, Sistema Museo propone un percorso alla scoperta di tre luoghi della Valle teverina: la visita alle ore 10.30 al castello di Alviano; alle ore 12 alla necropoli del vallone di San Lorenzo di Montecchio; e alle 16.30 all’Antiquarium di Baschi. Informazioni e prezzi dei biglietti su www.sistemamuseo.it. In tale occasione sarà anche lanciata una iniziativa rivolta a tutti i visitatori, a cui verrà chiesto di partecipare al progetto per la creazione di una collezione fotografica sul fiume Tevere e i territori a esso connessi, nella splendida cornice della Valle teverina, prima e dopo la costruzione della diga di Corbara. Con il materiale raccolto, fino al 15 agosto sarà allestita una mostra fotografica dal titolo “Il trascorrere del Tevere. Raccolta di immagini fotografiche relativa ai cambiamenti subiti negli anni da questo antico fiume”. ❖ ALLERONA Festa dei “pugnaloni” Il 18 maggio si svolge ad Allerona la tradizionale Festa dei “pugnaloni” in onore di sant’Isidoro agricoltore. Si tratta di una delle più originali manifestazioni dell’Orvietano dalle origini antichissime. I “pugnaloni” attuali, così concepiti dal secondo dopoguerra, sono suggestivi carri allegorici che, sormontati dal caratteristico albero di pioppo ornato di nastri a vari colori, riproducono scene di vita e di lavoro dei campi. Oggi come ieri, dopo la celebrazione religiosa del mattino, i pugnaloni sfilano per le vie del paese con un corteo di figuranti in costume alleronese della seconda metà del 1800. Il programma prevede anche una mostra mercato, esibizioni folkloristiche e, alle 19, la premiazione dei carri. ❖ LUTTO VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 Il coraggio del cristiano TODI. Incontro conclusivo della Scuola della Parola “N essuno si salva da solo”. Questa la frase con cui don Danilo Innocenzi chiude la catechesi dedicata ai giovani in occasione dell’ultimo incontro della “Scuola della Parola”, tenutosi sabato 10 maggio nella parrocchia del Ss. Crocifisso in Todi. Il tema della giornata era quello del coraggio, un valore che è essenzialmente uno dei frutti dello Spirito santo e che i cristiani dovrebbero coltivare e manifestare sia nel rapporto individuale con Dio, sia nella collettività. Il primo ambiente in cui i cristiani sono chiamati a vivere e testimoniare la propria fede è la parrocchia, vera “palestra di vita” per chi ha deciso di seguire gli insegnamenti di Cristo. Pur avendo perso la rilevanza che possedeva decenni fa, la parrocchia rimane ancora il fulcro della vita cristiana a livello locale. Prima ancora di essere un luogo fisico, è un insieme di persone vere, una sorta di grande famiglia in cui sacerdoti e laici collaborano per raggiungere obiettivi comuni. È chiaro che anche in questo contesto, opinioni discordi e idee diverse possono dare luogo a contrasti o incomprensioni. Ed è proprio qui che entra in gioco il coraggio: il coraggio di mettere da parte il proprio egoismo per giungere a un comune accordo, il coraggio di ammettere i propri errori, il coraggio di mettersi in gioco, il coraggio di comprendere le esi- genze altrui e di ascoltare il parere di tutti. Come affermava Papa Paolo VI, la vita parrocchiale risulta emblematica per la formazione del cristiano. La diocesi, in quanto comunità ancor più grande, ha bisogno dell’apporto di ogni singola parrocchia per funzionare e per mettere in atto progetti che, senza l’impegno congiunto di molteplici persone, rimarrebbero allo stadio di idee. È per questo che la diocesi di Orvieto-Todi sta organizzando iniziative sempre più coinvolgenti, che possano far “uscire” i fedeli, e soprattutto i giovani, dalle proprie parrocchie per farli operare in un contesto più ampio. Perdendo di vista l’interesse prettamente locale, si va verso una Chiesa di più ampio respiro, in cui tutti, dai più piccoli ai più grandi, collaborano per perseguire scopi comuni. È così che si cresce e si intrecciano nuovi rapporti di amicizie; è così che si testimonia la fede in Gesù Cristo e si opera in comunione, proprio come Egli ci ha insegnato. Il cristiano è tanto più cristiano quanto più opera in comunione con gli altri. La salvezza che Dio ci ha promesso è universale, è la più grande rivoluzione della storia. Per questo nessuno può salvarsi da solo. Ma per salvarsi serve il coraggio. Ma cos’è il coraggio? Don Danilo ha proposto una sua ipotesi etimologica: “cor-aggio” significa “agire col cuore”. Ilaria Mosca Il liceo Gualterio di Orvieto si fa onore con Dante Louis Picchiame Il 7 maggio alle 15 nel duomo di Orvieto si è svolta la celebrazione per dare l’ultimo saluto a Louis Picchiame, che a 40 anni è deceduto in seguito a un incidente stradale. Tanti sacerdoti hanno concelebrato davanti a una numerosissima assemblea costituita da parenti e amici, soprattutto persone Louis Picchiame che hanno conosciuto la profonda fede che Louis trasmetteva con gioia e semplicità. Di lui rimane la testimonianza profonda del suo amore per la famiglia (la moglie Giusy e i figli Giorgia, Carola e Nicolò) e la sua dedizione alla Chiesa - sia negli ambiti parrocchiali, che nella Comunità Maria di Orvieto - che serviva attraverso i doni del canto e della musica di cui il Signore l’aveva generosamente dotato. Grazie, Louis! (Claudia e Andrea) “C oinvolgente e gioioso” l’incontro di sabato scorso con Papa Francesco in piazza San Pietro sul tema “La Chiesa per la scuola”. Così lo hanno definito i giovani studenti della nostra diocesi che hanno partecipato con alcuni insegnanti, genitori e collaboratori scolastici. La giornata ha avuto inizio con l’incontro alla stazione ferroviaria di Orvieto con il vescovo Benedetto Tuzia, il quale ha rivolto parole di elogio per la scelta dei giovani di andare a incontrare il Papa e ascoltarne il messaggio circa la realtà che li riguarda direttamente: la scuola. Dopo un viaggio regolare e un intenso (e inizialmente un po’ sofferto) “bagno” di folla e di sole, il gruppo è arrivato alla meta ravvivato dai canti e balletti festosi proposti dall’animazione. L’arrivo del Papa è stato accolto con un entusiasmo ben evidente da parte degli stessi studenti che solo pochi mesi fa lo hanno in- Lorenzo Facchini nel ruolo di Dante I l 12 maggio, nell’ambito del Salone internazionale del libro di Torino, le giurie Loescher e Accademia della Crusca hanno assegnato una menzione d’onore al filmato realizzato da alcuni studenti del liceo classico “F. A. Gualterio” di Orvieto sulla lettura del canto I della Divina Commedia di Dante. Il video partecipava alla seconda edizione del concorso “La selva, il monte, le stelle” indetto per promuovere e diffondere la conoscenza di Dante tra i giovani. Felitzitas Scheich ha curato le riprese e il montaggio audio e video. La motivazione della menzione recita: “Hanno scelto di leggere, sullo sfondo bellissimo del duomo di Orvieto, il canto I dell’Inferno, offrendo un contributo che spicca per gusto, pulizia, efficacia e intensità. Notevole la capacità di lettura espressiva dei numerosi alunni che partecipano al video, ben fatte le riprese, molto curato e significativo l’accompagnamento musicale. Con precisione e misura le riprese si soffermano alternativamente sui volti dei lettori e sui particolari degli affreschi della cappella di San Brizio, ambientazione particolarmente suggestiva ed efficace”. Un riconoscimento che ci rende orgogliosi dei nostri ragazzi: Lorenzo Facchini, Bianca Maria Nevi, Ana Maria Bratosin, Sophia Angelozzi, Giulia Candelaresi, Giulia Proietti Gaffi, Benedetto Fattorini, Luca Cavalletti, Andrea Ubaldini, Lorenzo Conforti. Tutti hanno affrontato la lettura di Dante, con cui non è certo facile misurarsi, con entusiasmo e serietà, ciascuno esprimendo la propria personalità e Papa Francesco ci ha fatto sentire il suo amore per la scuola contrato ad Assisi. Molto gradito il fatto che Francesco si sia espresso in prima persona. Ha infatti riferito la sua esperienza vissuta alla scuola elementare, che per lui è stata fonda- Alcuni dei ragazzi che sono andati dal Papa mentale perché gli ha trasmesso l’amore per la scuola, amore che ha continuato ad avere nel corso della vita, come studente prima e come Pastore poi, incontrando le componenti scolastiche e manifestando sensibilità alla realtà didattica. Ha delineato il profilo del vero insegnante: colui che “ha la mente sempre aperta a imparare”, “aperto alla realtà”, che cerca “un di più”, che si propone quindi in modo interessante “contagiando” gli studenti e inserendoli in un proficuo percorso di crescita e formazione. Ha presentato la realtà scolastica come luogo di incontro in cui ogni membro svolge un ben preciso ruolo, favorendo sensibilità. Francesca Annulli, Lorenzo Buconi, Agostino Petrangiolillo completano il gruppo che ha lavorato sul progetto. È importante riconoscere l’autenticità e la bellezza interiore di questi ragazzi, troppo spesso guardati con disattenzione e lasciati crescere nell’indifferenza. È invece necessario averne cura, averli a cuore e coltivare le loro speranze e i loro sogni. In questo la scuola e noi docenti possiamo e dovremmo fare molto di più. Il video è visibile su www.santandreaorvieto.it/dante e i contributi inviati per il concorso sul sito della Loescher, dante.loescher.it. Roberta Menichetti quelle necessarie relazioni tutte convergenti all’educazione dell’allievo. Questo punto è stato scandito dalla ripetizione di un proverbio che il Pontefice ha più volte fatto ripetere alla folla, come è nel suo stile: “Per educare un figlio ci vuole un villaggio”. Ha poi invitato gli uditori a riflettere sulla missione della scuola, che è quella di “sviluppare il senso del Vero, il senso del Bene e il senso del Bello”. Solo così può essere promosso nel cuore e nella mente dei bambini e giovani l’amore per la vita sempre e comunque, facendo così “bene quello che pensi e che senti”. L’amore per la scuola ha scandito le varie parti del discorso, ne è stato il messaggio centrale e ha caratterizzato la conclusione, che ha avuto un intenso riscontro. I numerosissimi convenuti hanno risposto con lungo applauso all’esortazione: “Non lasciamoci rubare l’amore per la scuola!”. M. M. LA VOCE Orvieto . Todi VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 @ [email protected] 21 ❖ TODI ❖ CASTEL GIORGIO ❖ SAN VENANZO ❖ MONTEMOLINO - COLLEPEPE Festa “posticipata” Festa di san Pancrazio Festa del patrono Venanzio Festa di santa Eurosia La festa della Madonna del Campione a Todi, che si celebra l’ultima domenica di maggio, quest’anno, in occasione della beatificazione di Madre Speranza, è stata posticipata al 1° giugno. In quel giorno, solennità dell’Ascensione del Signore, alle ore 18.30 il vescovo Tuzia, nel duomo di Todi, presiederà una solenne celebrazione eucaristica, per ringraziare la Trinità del dono della presenza della Madonna nella vita della Chiesa e per la gioia della beatificazione di Madre Speranza. Seguirà processione con l’immagine della Madonna del Campione e della beata Madre Speranza. Il 12 maggio si fa memoria di san Pancrazio martire ucciso a Roma a soli 15 anni. Presso il suo sepolcro il Papa san Simmaco innalzò una celebre basilica e Gregorio Magno vi convocò frequentemente il popolo, perché da quel luogo ricevesse testimonianza del vero amore cristiano. Il giovane perse la vita nel 304 durante la persecuzione ordinata da Diocleziano. L’esempio della sua fedeltà a Cristo in così giovane età si diffuse in tutto il mondo cristiano. Nella nostra diocesi è particolarmente venerato a Castel Giorgio, dove è attiva un’antica confraternita in onore del giovane martire. È anche venerato a Ilci e Collepepe. Domenica 18 maggio la parrocchia di San Venanzo festeggia il patrono san Venanzio. Il martire, che apparteneva a un nobile famiglia di Camerino, subì il martirio nell’anno 250, durante la persecuzione ordinata dall’imperatore Decio. Il culto verso san Venanzio è molto vivo, tanto che il paese lungo i secoli ne ha preso anche il nome. Un’antica leggenda narra che il santo, mentre era portato da Roma verso Camerino, con il gruppo dei soldati che lo teneva prigioniero fece sosta nei pressi del paese dove si stavano costruendo le prime abitazioni. Montemolino e Collepepe in questo periodo festeggiano santa Eurosia martire. Nacque nell’anno 864 dalla nobile famiglia del Duca di Boemia; il suo nome era Dobroslava; dopo il battesimo assunse il nome greco di Eurosia. A 16 anni venne promessa sposa all’erede al trono di Aragona e Navarra. Siamo nel periodo delle lotte contro i saraceni, i quali al valico dei Pirenei tennero un’imboscata alla comitiva che si recava con Eurosia in Spagna. La giovane fu atrocemente martirizzata. Sembra che mentre la uccidevano, mutilandola orrendamente, si scatenò una furiosa tempesta, mentre una voce dal cielo diceva: “Sia dato a lei il dono di sedare le tempeste, ovunque sia invocato il suo nome”. Grande la gioia sia nel duomo di Orvieto sia nelle parrocchie dei paesi di origine DIOCESI. Ordinazione e prime messe di don Lorenzo e don Emanuele T raguardo e partenza: sono questi i due concetti che possono sintetizzare lo stato d’animo di don Lorenzo Romagna, 29 anni, ordinato presbitero domenica 4 maggio nel duomo di Orvieto. L’ordinazione ha rappresentato il traguardo di un lungo percorso di vocazione che affonda le sue radici nell’amato Trentino, terra natale, dove Lorenzo ha trascorso i suoi primi 20 anni di vita, e si è rafforzata poi, da un punto di vista spirituale e teologico, a Orvieto e a Roma. Ma si tratta anche di una partenza perché rappresenta l’inizio della missione presbiterale con la quale don Lorenzo ha deciso di servire la Chiesa. Il rito stesso dell’ordinazione racchiude in sé questo binomio: infatti solo dopo la conferma, da parte del presbitero incaricato, dell’idoneità dell’ordinando, passata attraverso la narrazione del suo iter formativo e vocazionale, e la dichiarazione degli impegni dell’eletto, il vescovo mons. Benedetto Tuzia ha proceduto nel rito dell’ordinazione sancendo per lui l’inizio di una nuova vita, quella sacerdotale. Un inizio concretizzatosi nella Un momento dell’ordinazione di Emanuele e Lorenzo (foto di Giorgio Valdisserri) concelebrazione del mistero eucaristico con il Vescovo, seguita, il giorno dopo, dalla prima messa celebrata da don Lorenzo. In questo giorno straordinario molte persone hanno desiderato essere presenti: soprattutto i suoi familiari, amici e conoscenti che in massa si sono portati a Orvieto dal lontano Trentino. La gioia di questo evento non poteva non essere vissuta anche a Ivano Fracena (Tn), paese d’origine, dove don Lorenzo, domenica 11 maggio, nella sua chiesa e fra la sua gente, ha celebrato la prima messa solenne. Tanti i presenti, forte l’emozione, intensa la partecipazione dei fedeli che hanno accolto e festeggiato con sincero affetto e orgoglio il loro giovane don Lorenzo. Lo stesso dicasi per don Emanuele Frenguelli, che ha celebrato la sua prima messa solenne sempre domenica 11 maggio, la domenica vocazionale per eccellenza, quella in cui l’evangelista Giovanni presenta la figura e la missione del Buon Pastore. Alle 11.30, don Emanuele ha presieduto la concelebrazione eucaristica nella chiesa parrocchiale di Fratta Todina, suo paese natale, quel giorno doppiamente in festa a motivo del patrono san Michele e del ritorno da prete di un suo figlio e concittadino, il primo che si ricordi da qualche secolo. Ad accogliere il prete novello, i suoi genitori e la sua famiglia, visibilmente commossi, il parroco padre Andrea, tanti compaesani ed amici, le suore del Centro Speranza e tantissimi giovani, molto attenti e partecipi alla liturgia, tra cui gli esperti chierichetti della parrocchia tra i quali Emanuele è cresciuto sotto la guida materna e premurosa di suor Gemma. Grande è stata la commozione nel vedere don Emanuele varcare la soglia della chiesa con l’abito sacerdotale. Visibilmente emozionato, ma sorridente, ha raggiunto quell’altare, intorno al quale in passato - come detto - ha tante volte svolto il suo servizio di ministrante. Ha quindi presieduto questa sua prima eucaristia umilmente consapevole di essere comunicatore di grazia, di portare al mondo l’annuncio di un Amore che salva, l’annuncio di una pienezza di vita e, con Cristo, anche il dono di se stesso. Al termine della celebrazione si è svolto il caratteristico bacio delle mani. La venerazione per le mani consacrate è un’espressione delicata di fede: si riconosce che quelle mani possono rendere presente il Signore a tutta l’umanità. Nel pomeriggio, alle 18, secondo appuntamento solenne, ad Acquasparta, dove don Emanuele presta servizio già da qualche tempo. A fargli corona, numerosi sacerdoti guidati dal parroco don Alessandro e da don Mario Venturi, il quale ha tenuto l’omelia di questa importantissima messa, e tanta gente di Acquasparta e del Tuderte che lo stima e lo ha sempre accompagnato con una preghiera sincera e un affetto squisitamente familiare. Una menzione particolare va ai catechisti e agli animatori, che hanno condiviso con Emanuele tante esperienze estive e non solo, e che hanno saputo dare con il loro canto un tocco particolarmente solenne a questa festa, nella speranza che, per Emanuele e Lorenzo, così come per tutti i sacerdoti, ogni giorno della loro vita sacerdotale sia una festa ancora più bella e piena di gioia e di entusiasmo! Mariangela Lenzi Elisabetta Nasini MADRE SPERANZA Verso la beatificazione ❖ SCUOLE CATTOLICHE Dall’evento del 10 maggio a Roma la spinta giusta per ripartire N el passato ogni parrocchia un po’ consistente aveva una scuola, perlopiù materna, fondata e gestita dalla parrocchia stessa o da una congregazione religiosa. Era un servizio che la Chiesa faceva alle famiglie per l’educazione delle nuove generazioni. In pochi anni, tutto questo è quasi scomparso. I motivi sono molteplici, tra cui: la drastica diminuzione delle vocazioni femminili, le leggi sempre più esigenti per poter gestire una scuola, e soprattutto il disinteresse manifestato dello Stato nei confronti della scuola cosiddetta privata. In diocesi poche scuole sono sopravvissute: la materna “Madonna del Campione” a Todi, quelle di San Terenziano, Fratta Todina, Avigliano Umbro, al Duomo di Orvieto e a Castel Giorgio. Ogni tanto si sentono i genitori lamentarsi dell’andamento della scuola dei propri figli, non a livello didattico, ma soprattutto per questioni educative. La manifestazione a Roma con il Papa di sabato 10 maggio, a cui hanno partecipato in buon numero anche dalla nostra diocesi, ci deve aiutare a comprendere sempre più l’importanza dell’educazione. Non credo che si potrà tornare ai tempi d’oro della scuola cattolica, ma sicuramente si può essere più presenti. È necessario che i genitori siano presenti negli organi che permettono di dare un indirizzo educativo alla scuola frequentata dai propri figli. La manifestazione di Roma, come ripetuto, non è stata “contro ma per”. Anche se gestiamo direttamente meno scuole, i genitori cristiani hanno un campo importante in cui essere presenti. Cristianamente è bene perdonare e dimenticare la “guerra” fatta da tante pubbliche istituzioni contro la scuola cattolica, che inevitabilmente, senza sostegno da parte dello Stato, rischiava e rischia di diventare ancor più elitaria. Don Marcello Cruciani Novena di preghiera in tanti Paesi del mondo in preparazione alla beatificazione N ell’imminenza della beatificazione di Madre Speranza, i superiori generali delle congregazioni da lei fondate, madre Speranza Montecchiani per le Ancelle e padre Aurelio Pérez per i Figli dell’Amore Misericordioso, dopo la straordinaria partecipazione della diocesi, guidata dal vescovo Tuzia, alla peregrinatio delle immagini del Crocifisso e di Madre Speranza organizzata nell’ambito di tutte le parrocchie delle nove Vicarie, hanno promosso nell’immediato dal 20 al 28 maggio una solenne novena all’Amore Misericordioso. I Superiori maggiori così scrivono in un messaggio alle rispettive comunità: “In risposta alla richiesta di quanti hanno sollecitato una ulteriore iniziativa comune di preparazione immediata all’evento gioioso a cui ci stiamo preparando… riteniamo di proporre a tutte le nostre comunità, parrocchie e gruppi di laici in Italia, Spagna, Germania, Brasile, Romania, India, Cuba, Messico, Bolivia, Filippine, una solenne novena all’Amore Misericordioso dal 20 al 28 maggio. Compatibilmente con le programmazioni e gli impegni già presi - scrivono M. Montecchiani e P. Pérez - vi chiediamo di poterla fare all’interno di un’adorazione eucaristica, prevedendo qualche lettura e commento di testi della Madre sulla santità; possiamo attingere al libretto Una goccia di Speranza al giorno che vi è stato inviato, o liberamente ad altri testi della Madre. Considerando, poi, le particolari urgenze del tempo in cui il Signore ci ha collocati, vi chiediamo anche di intensificare in queste giornate la preghiera al Signore della messe perché mandi operai nella sua messe, che è il mondo così bisognoso di misericordia (cf. Lc 10,1 ss). La Madre appoggerà la nostra fiduciosa e incessante preghiera. Invitiamo, dove sia possibile Eam, Fam, Alam, amici simpatizzanti e tutti quelli che vi sembrerà bene, a partecipare insieme a questo momento intenso di preparazione immediata. Dovunque sia possibile, esponete il nostro Crocifisso e una foto della Madre. È un momento privilegiato per far conoscere l’Amore Misericordioso e la sua fedele ancella, Madre Speranza di Gesù. Le varie Commissioni stanno ultimando i preparativi affinché l’organizzazione dell’evento si svolga nel miglior modo possibile, con ordine e decoro, ma anche mantenendo lo spirito di accoglienza familiare e di gioiosa partecipazione che sicuramente piacerebbe tanto a nostra Madre. Tenendo conto, poi, che anche la migliore preparazione non si svolge ‘davanti agli uomini’, ma ‘nel segreto’ che il Padre del cielo vede (cf. Mt 6,1-18), vi esortiamo a vivere questo mese di maggio come un momento di grazia molto particolare”. Antonio Colasanto LA VOCE Terni.Narni.Amelia 22 BREVI ❖ CALVI DELL’UMBRIA Gli eventi della Giostra delle contrade I dati forniti dal questore Belfiore in occasione della festa di fondazione della Polizia VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 A Terni e provincia i reati sono in diminuzione Un momento di una passata edizione A Calvi dell’Umbria si concluderanno domenica 18 maggio i festeggiamenti in onore del patrono san Pancrazio con la 31a edizione della “Giostra delle contrade”. Una settimana caratterizzata da rievocazioni medievali con l’incontro delle quattro contrade al “Casone” e la “vestizione” degli stendardi, una cerimonia molto suggestiva che culmina con una grandiosa accensione di bengala e fuochi pirotecnici, e infine il corteo storico, composto da un centinaio di costumanti, dove spiccano le figure dei “signorini” e dei “gonfalonieri”. La celebrazione religiosa del 12 maggio festa del santo è anch’essa detta detta “del signorino” ed è stata presieduta dal vescovo Ernesto Vecchi. ❖ IMPRESE Apre a Terni lo Sportello giovani Battesimo ufficiale anche a Terni del network nazionale degli Sportelli per l’imprenditorialità giovanile delle Camere di commercio, che mette a disposizione dei giovani un servizio gratuito dedicato espressamente a quanti vogliono creare una nuova impresa. Il servizio delle Camere di commercio prevede un’offerta mirata e integrata di attività di orientamento, formazione, assistenza, accompagnamento e supporto espressamente indirizzata a rispondere ai diversi bisogni dello start up e post-start up, favorendo anche l’accesso a strumenti di credito e microcredito o agli incentivi pubblici nazionali e regionali, per valorizzare le opportunità occupazionali legate al lavoro indipendente. L’impresa piace ai giovani anche se la crisi ha in parte frenato la voglia dei giovani di rischiare. In provincia di Terni, tra il 2012 e il 2013 le imprese guidate da “under 35” sono passate da 2.191 a 2.147 e rappresentano il 10,3% del totale a fronte di una media nazionale che arriva al 10,4%. A Terni, lo Sportello per l’autoimprenditorialità giovanile è attivo presso la sede dell’ente camerale in largo Don Minzoni (I piano) tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 12 e il martedì pomeriggio dalle 15.30 alle 16.30 e risponde al numero 0744 489227. ❖ CASSINTEGRAZIONE Disponibili “buoni” da 3.000 euro È di 3.000 euro per ciascun corso l’importo massimo erogabile per i voucher formativi di aggiornamento a favore di chi è in cassa integrazione, con la possibilità di elevare tale somma fino a 4.500 euro nel caso di corsi di qualifica. È quanto prevede il Catalogo regionale sui voucher finalizzati a sostenere la riqualificazione o l’aggiornamento professionale di chi è soggetto ad ammortizzatori sociali, in particolare cassa integrazione. Il Catalogo è visionabile agli sportelli del Centro per l’impiego dove si può presentare la domanda fino al 30 settembre di quest’anno. Possono presentare domanda i lavoratori che, al momento della presentazione della richiesta di voucher formativo, siano beneficiari di indennità di cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga, alle dipendenze di un’impresa con unità locale nel territorio provinciale di Terni. Il lavoratore percettore di ammortizzatore sociale al quale sia stato assegnato un voucher formativo per il corso da lui scelto è obbligato alla frequenza dello stesso, pena la perdita dell’indennità. La platea, con le autorità civili e mons.Vecchi, intervenuta al 162° anniversario della fondazione della Polizia di Stato presso la questura di Terni N el 162° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, la festa celebrata presso la questura di Terni è stata l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività svolta e per la consegna dei riconoscimenti agli uomini e alle donne della polizia di Stato che si sono distinti per merito di servizio. Dopo la deposizione della corona d’alloro in ricordo dei caduti, da parte del questore Carmine Belfiore e del prefetto Gianfelice Bellesini, la cerimonia è proseguita nella sala riunioni, alla presenza anche del sottosegretario del ministero dell’Interno Gianpiero Bocci, del presidente del Tribunale Girolamo Lanzellotto, del procuratore Cesare Martellino, del vescovo di Terni mons. Ernesto Vecchi e delle autorità istituzionali locali. Il questore Carmine Belfiore ha espresso il più vivo compiacimento per la fattiva collaborazione della cittadinanza ternana, che in alcune occasione ha segnalato alla polizia situazioni sospette, permettendo così agli agenti di intervenire tempestivamente, scongiurando la commissione di reati, come nel caso di un “cittadino virtuoso” al quale il questore ha consegnato un attestato in segno di apprezzamento. Per quanto riguarda la situazione sul territorio, è stato evidenziato che sono in aumentano arresti e denunce, mentre i reati calano del 6% nell’intera provincia e dell’11% a Terni. Sono state 9.730 le pattuglie impegnate in un anno, che hanno eseguito 101.343 controlli lungo le strade, un quarto in più dell’anno precedente. Centoventinove sono stati i fogli di via obbligatori nei confronti di pregiudicati e per- Una moschea per i carcerati musulmani U na notizia, grande nel suo genere, che non può passare sotto silenzio né essere relegata in un angolo delle pagine minori di un giornale locale: all’interno del carcere di Terni è stata inaugurata una moschea per i detenuti di religione islamica, con una preghiera solenne celebrata dall’imam Achmi Mimoun. È una notizia bella che non può non riempire di gioia: cresce l’integrazione multietnica, prendendo atto del cambiamento epocale che ha investito il mondo, e che ovviamente non ha risparmiato Terni e il suo territorio. Nell’ormai grande carcere di Terni, con l’apertura di una nuova sezione, vi sono tra i detenuti molti di religione musulmana, ed è giustissimo che abbiano un locale apposito per l’esercizio del loro culto anche in luogo di detenzione, così come sin dalla costruzione dell’edificio vi è una cappella cattolica in diverse sezioni del sone non gradite e 7 i Daspo. In aumento anche gli ammonimenti, 13 per l’esattezza, rivolti a persone indagate per stalking. Le persone denunciate sono state 1.278 mentre gli arresti sono cresciuti da 218 a 295. Tra i reati che destano maggior allarme sociale si è registrato un calo complessivo dei furti, in particolare delle rapine e delle tentate rapine, e dei furti in abitazione, i furti di auto e sulle vetture in sosta, mentre un leggerissimo aumento ha riguardato i furti con strappo e quelli nei negozi. I casi di disagio segnalati all’ufficio Minori sono stati 143 e grande è stato il lavoro condotto dall’ufficio Immigrazione, con quasi 4.914 permessi rilasciati e 247 espulsioni. In più, le recenti emergenze nel Nord Africa hanno portato al trasferimento di altri 95 immigrati nel Ternano. carcere, e una statua della Madonna di Lourdes nel cortile all’interno dei padiglioni. Il discorso si allarga e non può non estendersi alla città e al territorio. A Terni ormai molti sono gli immigrati di varie etnie e di varie religioni. Bene ha fatto il Comune che mesi fa ha dato vita alla Consulta per gli immigrati, istituzione elettiva che adiuverà con consigli e proposte l’Amministrazione comunale per attuare una politica dell’accoglienza, dell’integrazione e della solidarietà, affinché Terni diventi la seconda “patria” per chi vi si è stabilito definitivamente lasciando la prima nel cuore, dalla quale si è allontanato per vari motivi. Nell’occasione ricordiamo che in città già vi sono centri di preghiera e di aggregazione di altre religioni. Alla globalizzazione delle merci e dei mercati, delle persone umane considerate solo come forza-lavoro purtroppo, si affianchi, quanto prima e con forza, un ecumenismo che avvicini cuori e fedi religiose; e ciò contribuirà alla pace e alla comprensione fra i popoli. Quando ne prenderemo coscienza come comunità? Dobbiamo vincere disinteresse e resistenze. C’è molto da fare, e la comunità cattolica sia la prima in quest’opera. Questo farà bene all’Italia intera. Nicola Molè A Narni il Museo solletica l’interesse dei più piccoli C ome si può rendere più gradevole e divertente la visita di un museo ai bambini? Partendo da questa domanda la società cooperativa Sistema Museo e l’Amministrazione comunale di Narni hanno sviluppato un nuovo percorso didattico del Museo di palazzo Eroli. L’obiettivo è mettere a disposizione delle famiglie una preziosa occasione di condivisione migliorando l’accessibilità al Museo e rendendolo “Un museo a misura di bambini” come recita lo slogan che rappresenta il progetto. Lo staff di Sistema Museo ha studiato una serie di “postazioni didattiche” che le famiglie potranno gestire e vivere in completa autonomia, in grado di semplificare senza sminuire i contenuti culturali degli ambienti ospitanti, da usare come utile momento di condivisione di un’esperienza culturale insolita. Ogni “totem” ospita diverse attività, pensate e divise per fasce di età, in grado di coinvolgere i piccoli visitatori in maniera stimolante e creativa. Ogni famiglia è libera di decidere se e quanto fermarsi a “dialogare” con questi strumenti didattici. Al momento sono presenti tre postazioni, una collocata in corrispondenza della sezione archeologica di epoca romana, la seconda collocata in corrispondenza della sezione archeologica medievale, la terza posizionata nella Pinacoteca civica. Su ogni totem è posizionato un piccolo vademecum per i genitori e per ogni micro-attività proposta sarà a disposizione una scheda tecnica e un approfondimento didattico. Tutti i testi sono in italiano e in inglese. “Sarà l’interesse dei bambini - affermano i promotori del progetto - a dare lo Una sala del Museo di palazzo Eroli a Narni spunto ai genitori per capire cosa approfondire e cosa osservare, cosa leggere e cosa costruire, cosa domandare e cosa manipolare”. Claudia Sensi LA VOCE Terni.Narni.Amelia VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 @ [email protected] 23 BREVI ❖ SAN PIETRO Festa di santa Rita Un momento dell’incontro con mons.Vecchi La vocazione sacerdotale nasce dallo stare con Gesù N ella Giornata per le vocazioni, al santuario della Madonna del Ponte si è tenuto il terzo incontro dei ministranti, ossia quei ragazzi che sono impegnati nelle parrocchie con il servizio all’altare. Il servizio liturgico che il ministrante vive, rappresenta l’opportunità per entrare a contatto più da vicino con la vita dei sacerdoti, ma soprattutto il ministrante vive sull’altare e vicino all’altare e ha una possibilità straordinaria di stare “accanto a Gesù”, che sull’altare si fa vicino attraverso il dono dell’eucaristia. È questa vicinanza con Gesù che può diventare la rampa di lancio per seguire la chiamata alla vocazione. I ministranti della diocesi in rappresentanza di alcune parrocchie hanno trascorso un pomeriggio in amicizia con giochi, momenti di fraternità e l’incontro con il vescovo Ernesto Vecchi. “Dalle parole del Vangelo dell’annuncia- Al santuario della Madonna del Ponte incontro dei “ministranti” nella Giornata di preghiera per le vocazioni. Le parole del vescovo mons. Vecchi zione che abbiamo ascoltato – ha detto il Vescovo – scaturisce la grande rilevanza del sì detto da Maria, attraverso cui Dio è entrato nella Storia. Anche per ognuno di noi nella vita arriva il momento delle scelte in cui dobbiamo dire dei sì. E se siamo capaci di questo, possiamo dire no a tutto quello che è male. Oggi nel mondo troppo spesso prevale il male perché si è persa la chiamata del Signore a fare il bene, cioè a realizzare dentro questo tempo le cose vere, belle e buone”. “La Giornata per le vocazioni - ha aggiunto - ricorda a tutti noi che siamo chiamati a spendere la nostra vita per il Signore, in particolare nel sacerdozio. Per questo è necessario aiutare i giovani a fare le scelte giuste. Voi ministranti avete un compito importante: quello di aiutare i sacerdoti a celebrare la messa, che è il rito che rende presente per noi Gesù morto e risorto. Bisogna conoscere Gesù e cercare di seguirlo”. L’incontro dei ministranti è stato preceduto dalla veglia di preghiera per le vocazioni; appuntamenti che sono stati tappe di un cammino di discernimento e preghiera di una pastorale vocazionale comunionale, dove la forza viene dalla testimonianza di fede vissuta. Sono voci che interpellano soprattutto i giovani in un percorso di crescita, di ricerca e di scoperta del proprio posto nella Chiesa e nel mondo. Elisabetta Lomoro Incontro di formazione Ac in vista della solennità del Corpus Domini “E ucarestia e città. L’effetto del sacramento sulla forma della convivenza umana” era il tema della catechesi in vista della solennità del Corpus Domini, organizzato dall’Azione cattolica. Un’occasione di studio e preparazione spirituale con la relazione di mons. Gianni Colasanti centrata sull’espressione di X. Léon-Doufour: “L’eucarestia è la vita cristiana allo stato simbolico”. Si è passati pertanto a stabilire il significato di “simbolo”, che sta per sacramentum che a sua volta sta per mysterion. È proprio del simbolo operare una congiunzione tra una figura sensibile e una realtà d’altro ordine che non potrebbe essere colta altrimenti. “L’eucarestia - ha detto Colasanti - è pertanto simile a una elissi con un fuoco nel pane e nel vino e l’altro fuoco in Cristo Signore presente grazie alla forza di rimando operata dal pane e dal vino. Dire presenza di Cristo è dire presenza di Lui risorto, vivo, con i segni della sua passione e morte. E in lui è presente tutto ciò che è suo, che gli appartiene, cioè, ogni battezzato con tutta la sua vita. Pertanto, rito ed esistenza si implicano reciprocamente, sono in rapporto sinergico, lungi dall’elidersi l’un l’altra. Il cristianesimo è allo steso tempo rito e vita (carità). Il rito evidenzia che la vita cristiana ha valore ed è salvata non per quello che essa progetta ma per quello che riceve in dono: essere inserita in una storia più grande, quella di Gesù e della sua Chiesa. Il rito assorbe la vita del cristiano entro questa dinamica. Il rito resterebbe senza il suo naturale compimento se non operasse la congiunzione del segno del pane e del vino alla vita di Gesù e, in Lui, alla nostra vita. Se il rito sacramentale è celebrazione anche della nostra vita inserita in quella di Cristo, è necessario saper cogliere la realtà della vita con tutte le sue attese. La Evangelli gaudium è lo strumento più aggiornato per cogliere il presente e le attese della vita che non possono essere allontanate nella celebrazione dell’eucarestia. Pena, un ritualismo esangue”. Il Museo diocesano si propone per i Pof delle scuole A rte, cultura e scuola uniti nel progetto “Il teatro va al museo” che, attraverso varie performance artistiche nella suggestiva cornice del Museo diocesano di Terni, intende rilanciare la cultura quale volano di uno sviluppo sociale e morale per la città, e in particolare per le giovani generazioni. La presentazione del progetto ha coinvolto molti dirigenti scolastici della provincia, con una visita guidata al museo insieme a esecuzioni musicali e danza, organizzata da Manuela Canali, Oreste Crisostomi, con la collaborazione di Adriana De Francisci ed Erika Persichetti. L’iniziativa intende sensibilizzare il mondo scolastico a inserire nel Piano di offerta formativa per l’anno scolastico 2014-2015 la visita degli studenti al Museo diocesano e per sviluppare progetti didattici da realizzare al Museo. Una sala del Museo Diocesano di Terni All’incontro è intervenuto anche il vescovo Ernesto Vecchi, che ha ricordato come queste iniziative debbano essere “animate dalla rinnovata consapevolezza dell’urgente necessità di una indispensabile “evangelizzazione della cultura” e di una “inculturazione della fede” adeguata ai nostri tempi, specialmente attraverso la pastorale scolastica. “Per fare questo - ha detto - dobbiamo essere ‘messaggeri di lieti annunzi’, capaci di liberare i ragazzi e i giovani dalle proposte culturali in atto anche nel nostro Paese che, con troppa disinvoltura, ha ceduto alle spinte libertarie e relativistiche. Il compito educativo è possibile perché è possibile introdurre le nuove generazioni nella realtà della vita, che ha in Gesù Cristo il suo principio, il suo centro, il suo fine. Da più parti si afferma che è scoccata l’ora di un impegno più forte per superare la pigrizia e la conflittualità sociale. Ciò richiede la volontà, super partes, di mettere in rete tutte le potenzialità educative e formative disponibili”. E. L. La festa di santa Rita da Cascia sarà celebrata anche a Terni nella chiesa di San Pietro, che custodisce una venerata immagine della Santa. Il 19-21 maggio, triduo alle ore 17 con la recita del rosario e a seguire i vespri, alle ore 18 la messa. Giovedì 22, festa di santa Rita, messe alle ore 7 8 - 9 - 10 - 11 e 18. Nel giorno della festa, come tradizione, verranno distribuite le rose, benedette in chiesa al termine di ogni celebrazione. Durante il triduo e la festa si ricevono le iscrizioni alla Pia unione di Santa Rita; ogni 22 del mese, verrà celebrata una messa per gli iscritti e per i loro cari, vivi e defunti. Inoltre nella parrocchia di San Pietro alle ore 17.30 per tutto il mese di maggio ci sarà la recita del rosario con riflessione mariana. ❖ SAN MARTINO Festa della Visitazione Presso la chiesa di Santa Maria della Visitazione, al quartiere San Martino di Terni, dal 28 maggio al 1° giugno si terrà la festa della Visitazione. Tutti i giorni dalle ore 17 la messa; quella del 30 maggio, in particolare, per gli anziani e i malati con l’unzione degli infermi e un momento conviviale organizzato dalla San Vincenzo. Giovedì 31 maggio alle ore 20.45 si terrà la tradizionale processione per le vie del quartiere accompagnata dalla banda musicale di Cesi e la consacrazione delle famiglie alla Madonna. Infine domenica 1° giugno messa solenne alle ore 11. Nei martedì di maggio alle ore 21 la recita del rosario in alcune vie del quartiere: il 20 maggio in via Rapisardi, il 27 in via San Martino. ❖ GIOVANI Serata in musica La parrocchia di Santa Maria del Rivo, i ragazzi del Soppalco insieme alla squadra di calcio, il coro della scuola di Musicolandia e le ballerine della scuola di danza “Solo danza” daranno vita sabato 17 maggio alle ore 21 nella chiesa grande della parrocchia in via del Rivo all’incontro “Tipi da bar - Chi ha sete, venga a bere”, musical con momenti d’intrattenimento vario, remake di canzoni di artisti famosi e le parole di Papa Francesco che faranno da filo conduttore della serata. ❖ GRIS Apre Centro d’ascolto Il Gris diocesano ha avviato l’attività di Centro d’ascolto nel nuovo ufficio che ha sede presso la Curia diocesana; aperto il giovedì dalle 10.30 alle 12.30 e il venerdì dalle 16 alle 18. All’ufficio fa riferimento il numero telefonico 339 4019135, attivo 24 ore su 24, per segnalazioni, informazioni sulle sètte e nuovi movimenti religiosi, organizzazione di convegni e corsi di formazione per scuole, famiglie, parrocchie sulle tematiche di competenza dell’associazione. L’ufficio è ha disposizione per fornire informazioni e consulenze sulle religioni, le sètte e la fenomenologia a esse correlate, a livello culturale, religioso e sociale, e per produrre un’adeguata documentazione. È inoltre possibile contattare gli operatori del Centro di ascolto al numero 393 4235005 dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. INCONTRI IN DIOCESI SABATO 17 MAGGIO, ore 15.30, Narni, santuario Madonna del Ponte, incontro di formazione dei diaconi permanenti. DOMENICA 18, ore 9 chiesa della Polymer, ore 11 cattedrale di Terni, ore 17.30 chiesa Santa Maria Assunta di Giove: celebrazione della cresima. MARTEDÌ 20 ore 17, Terni, chiesa Santa Maria della Pace, Corso di musica liturgica. MERCOLEDÌ 21, ore 17.30, Terni, cenacolo San Marco, corso teologico “Gli esercizi spirituali di sant’Ignazio” a cura di don Vincenzo Greco. Ore 18, Taizzano, comunità famiglia di Padre Pio, celebrazione in memoria di don Giuseppe De Santis. SABATO 24, ore 17.30 Stroncone, ore 18 Santa Maria Regina di Terni: cresime. LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo 24 BREVI ❖ MOSTRA Dall’America, Komarin L’attenzione costante alla maggiori “emergenze” dell’arte contemporanea, che fanno della Minigalley di via Portica in Assisi un centro culturale di alto profilo, trova conferma nella mostra personale del pittore statunitense Gary Komarin (nato a New York nel 1951) che sotto il titolo di “Durango” raccoglie opere già presentate nelle maggiori gallerie d’America e d’Europa. Nella presentazione di Stefano Frascarelli si documenta l’appartenenza dell’artista - che sarà presente in Assisi per alcuni giorni all’Espressionismo astratto, con marcati caratteri di libertà nella elaborazione personale del messaggio pittorico. ❖ ASSISI A difesa dell’ecologia Sono giunte da tutta Italia le conferme di partecipazione all’evento organizzato dal movimento “Terre nostre” per il pomeriggio di domenica 18 maggio con lo scopo di promuovere l’aria, l’acqua, la terra e il cibo sano proprio nella terra del patrono dell’ecologia, Francesco di Assisi. I partecipanti muoveranno da Santa Maria degli Angeli (piazza Garibaldi) per raggiungere il centro storico dell’acropoli cittadina in piazza del Comune dove saranno pronunciati gli interventi conclusivi. Nel manifesto dell’evento si dichiara con forza “No biogas, no biomasse”, considerate le più inquietanti forme di nocività ambientale contro le quali si leva, da un gruppo crescente di persone impegnate senza il condizionamento degli ideologismi, l’insegnamento di Frate Francesco rivolto alla salvaguardia del creato. Nella mattinata un convegno presso il centro congressi dell’hotel Cenacolo si porrà lo scopo di correggere l’informazione spesso carente e manipolata su processi complessi che riguardano il futuro dell’umanità e, per questo, impongono di resistere alle spregiudicate logiche di profitto della - spesso ingannevolmente detta - “green economy”. L’Europa è più che burocrazia SCUOLA TONIOLO. Incontro con il prof. Fabio Raspadori sulla storia e i valori fondanti dell’Unione europea L’ analisi dei valori sottesi e sostanzianti l’istituzione dell’Unione europea è stata affrontata da Fabio Raspadori (docente di Diritto dell’Unione europea presso l’Università degli studi di Perugia) nell’ambito degli Un momento dell’itervento del prof. Fabio Raspadori incontri promossi dalla Scuola diocesana di formazione socio-politica “Giuseppe Toniolo”. na di svilupparsi in un asse orizzontale L’intervento di martedì 7 maggio ha nella Mezzaluna fertile, il che consentì puntato dapprima l’attenzione sulla de- coltivazioni similari: fattore cui era stretfinizione e sui caratteri distintivi di una tamente collegata la possibilità stessa di civiltà, per poi passare a esaminare qua- sopravvivenza, l’organizzazione sociale li fattori siano stati alla base del succes- e la valorizzazione delle differenze. so delle civiltà del passato, in particola- Alla luce di tali considerazioni, è stato re alla luce del pensiero di Jared Dia- evidenziato come l’Unione europea non mond (rinvenibile in Armi, acciaio e ma- sia soltanto un ente tecnico e un’agenzia lattie. Breve storia degli ultimi tredicimi- di controllo - aspetti attualmente prevala anni, 1997, vincitore del premio Pu- lenti nell’immaginario comune, ma solitzer per la saggistica). Nell’indagare i stanzialmente parziali e di per sé insuffattori geografici, culturali, ambientali e ficienti a descrivere la complessità e il tecnologici che portarono alla domina- valore di tale partenariato economico e zione della cultura occidentale sul mon- politico, unico nel suo genere - ma rapdo, lo studioso statunitense individua co- presenti piuttosto una nuova civiltà come cause fondamentali: la fortuna inte- mune a 28 Paesi che coprono buona parsa come casualità, per cui le prime ci- te del Vecchio Continente. viltà avrebbero avuto, appunto, la fortu- Il relatore ha spiegato come, nata nel È Shakespeare speciale ❖ COSTANO - ASSISI Recital dei giovani Sabato 24 maggio alle ore 21, presso il teatro della Domus Pacis di S. Maria degli Angeli, sarà in scena “Un inganno per cortesia!”, recital in due atti interamente scritto dai giovani della parrocchia di Costano, in collaborazione con i giovani delle parrocchie di Tordandrea, Santa Maria degli Angeli, Cannara e Bastia e dei ragazzi di “Chiara di Dio” della compagnia di Carlo Tedeschi. ❖ LUTTO Lo chef Falsinotti All’età di anni 72 ha concluso la sua vicenda terrena Alberto Falsinotti, noto chef che ha gestito con successo nel centro storico di Assisi locali, come il “Pozzo della mensa” e il “Medio Evo”, entrati a pieno titolo nella ristorazione regionale e internazionale, e molto apprezzati da una clientela spesso cosmopolita alla quale questo professionista dava risposte adeguate con affabilità e palese vocazione verso l’accoglienza. Anche tra i residenti ha avuto numerosi, fedeli e convinti estimatori, che ora lo ricordano con la nostalgia di un passato che non ritorna. a cura di Pio de Giuli 1993 dall’antenata Cee (creata con motivazioni prettamente economiche dopo il secondo conflitto mondiale), l’Ue persegue quali obiettivi fondamentali la promozione della pace (tanto da ricevere il premio Nobel della pace nel 2012) anche attraverso il finanziamento del 60% dei progetti di cooperazione internazionale a livello mondiale; la tutela e diffusione dei valori comuni (libertà, democrazia e diritti umani) con una particolare attenzione al rispetto e alla valorizzazione della diversità, così da divenire un baluardo di democrazia; lo sviluppo e il benessere dei cittadini (basti pensare che l’Ue è il più grande importatore-esportatore del mondo, superiore perfino alla Cina o agli Usa). Elena Lovascio FRATI MINORI. Fra’ Claudio Durighetto eletto nuovo ministro provinciale dell’Umbria ❖ LYRICK Con il patrocinio del Comune di Assisi, sabato 3 maggio, una troupe di 17 giovani attori - 12 dei quali non udenti - ha portato in scena, con pieno successo di pubblico e di critica, il Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare. L’evento, organizzato da Fiadda Umbria, è stato reso possibile dal generoso contributo degli sponsor (Federfarma Umbria e Sgn Engineering) che hanno creduto nel messaggio di speranza rivolto particolarmente alla comunità degli audiolesi, messi in condizione non soltanto di comunicare ma addirittura di recitare testi impegnativi come quello di Shakespeare. VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 Fra’ Claudio Durighetto fra’ Claudio Durighetto il nuovo ministro della provincia dei Frati minori di Umbria e Sardegna, eletto – con voto pressoché unanime – venerdì 9 maggio nel corso del Capitolo riunito fino a domani, sabato 17. La durata della carica, precedentemente ricoperta da fra’ Bruno Ottavi, è di sei anni. Vicario della provincia serafica è fra’ Francesco Piloni, 44enne, originario di Crema; ha emesso la prima professione nel settembre del 1995 ed è stato ordinato sacerdote il 21 settembre 2002. Nato il 9 novembre 1960 a Zero Branco (Treviso), fra’ Claudio Durighetto ha emesso la prima professione nel settembre del 1985 ed è stato ordinato sacerdote il 6 luglio 1991. In seguito al baccalaureato in Teologia ha conseguito il dottorato in Diritto canonico nel 2009 presso il pontificio ateneo Antonianum, laddove dal 2012 è presente per docenze nella facoltà di Diritto canonico. Ha ricoperto molteplici incarichi all’interno della provincia e nell’Ordine dei Frati minori: ASSISI. I risultati del Palio del Calendimaggio Vince Parte de Sotto L a Magnifica Parte de Sotto ha conquistato il Palio del Calendimaggio 2014 con il punteggio di 2 a 1: determinanti i voti assegnati alla Parte dai giurati Cristiano Dell’Oste (settore musicale) e Cristina Pezzoli (settore spettacolo), mentre la giurata Enrica Salvatori (settore storico) si è pronunciata a favore della Parte de Sopra. Il verdetto è stato annunciato alle ore 2 di domenica 11 maggio. I tre componenti della giuria, dopo la decisione assunta, si sono riservati secondo quanto stabilito dall’Ente, di redigere con meditata calma le ragioni della personale scelta. Il titolo di Madonna Primavera è toccato alla giovanissima Diletta Antonini, designata - insieme a Erica Balani, Arianna Bergamo, Alessia Gubbiotti e Angelica Sirci - dalla Parte de Sopra, che si è aggiudicata il primato su tutti i giochi medievali, coronati poi dall’abilità dell’arciere Andrea Viola. Le rievocazioni di vita medievale, svoltesi rispettivamente nel quartiere di S. Rufino - Piazza nova (Parte de Sopra) e nel quartiere di S. Giacomo - S. Margherita (Parte de Sotto), si sono caratterizzate per ricostruzione storica, “tessuto” narrativo e proposta recitativa. Forse sarebbe il caso di cambiare, dopo anni, i consueti percorsi. Ammalianti per vivacità creativa e culturale (citando l’augurio destinato alla festa dal vescovo Sorrentino) sono apparsi i cortei, anche se va auspicata una più determinata valorizzazione della tenzone canora, semmai preceduta da semplici rappresentanze di Parte. È risultata positiva la gestione della taverna delle Volte affidata a volontari delle due Parti. Il magistrato-presidente Paolo Scilipoti e i suoi collaboratori possono ritenersi soddisfatti, anche per le novità introdotte, pur restando aperti alcuni problemi essenziali. Francesco Frascarelli vice maestro dei professi temporanei a Monteripido (Perugia); segretario provinciale; responsabile del servizio Orientamento ai ministeri ordinati; segretario provinciale per la Formazione e studi; padre guardiano presso le comunità de La Spineta (Fratta Todina) e di San Damiano in Assisi, e assistente della Federazione Clarisse. All’interno della Chiesa ha inoltre ricoperto l’ufficio di direttore spirituale dei diaconi permanenti della diocesi di Orvieto-Todi e, in Vaticano, di addetto di segreteria presso la Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. E. L. ❖ FOSSATO DI VICO Il rione di Porta Nova si aggiudica il Palio 2014 T orna per la 19a volta la Festa degli Statuti a Fossato di Vico, rievocazione storica che ricorda la pubblicazione, il 13 maggio 1386, degli Statuti della città, uno degli esempi più antichi di tutta la nostra regione. Si è iniziato venerdì 9 maggio con la cena alle Carceri, cui è seguita l’Arenga alle 20.30 in piazza San Sebastiano; quindi la gara di tiro con l’arco, alle 21,30, e, a tarda notte, il “focaraccio” in piazza Umberto I, una delle tradizioni più antiche della rievocazione. Sabato 10 maggio, favoriti anche dal bel tempo, alle ore 16 la rievocazione degli antichi mestieri; alle 17.30 la sfilata dei soldati armati in piazza Umberto I, la cena medievale alle Carceri e, alle 21, il corteo storico, con oltre 200 figuranti in costume d’epoca. Domenica 11, quindi, dopo la messa a San Sebastiano e il pranzo medievale alle Carceri, di nuovo la sfilata degli armati, l’esibizione del complesso di balestrieri gualdesi “Waldum”, la gara della “ciurumella” e il corteo storico competitvo, con una giuria attenta a valutare la coerenza storica del complesso di figuranti. Quest’anno, dopo la cena alle Carceri, è stata proclamata vincitrice del Palio porta Nova, che ha saputo imporsi sui altri rioni (porta della Portella, porta del Serrone e porta del Castello) con un corteo particolarmente curato ma anche spettacolare. Pie. Gio. LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 I candidati sindaci e le rispettive liste nei cinque Comuni del territorio diocesano che andranno alle urne il 25 maggio @ [email protected] 25 BREVI ❖ RIVOTORTO Incontro con padre Abram Piazza Mazzini a Bastia Umbra Una campagna elettorale molto tesa... e frammentata “Verso le periferie sanitarie” è il tema della giornata - incontro promossa dall’Ofs dell’Umbria che si terrà il 25 maggio, a partire dalle ore 9.45, al santuario francescano di Rivotorto di Assisi. Al centro della giornata l’incontro con padre Giorgio Abram Ofm Conv, per un momento di confronto sulla salute e sul ruolo del personale medico e paramedico. Alle 9.45 visita al santuario e al lebbrosario, ore 11 messa presieduta da padre Giorgio Abram. Ore 12.30 pranzo a buffet con prenotazione (segreteria parrocchiale ore 9-12 / 16-18 al numero 075.8065432 non oltre il 20 maggio). Ore 15 incontro con padre Giorgio Abram sulla situazione sanitaria in Ghana e Vietnam. Ore 16 tavola rotonda con la testimonianza di Gianluca Frinchillucci operatore nel Corno d’Africa e in Sudan e con i rappresentanti dei Movimenti ecclesiali dell’Umbria sul tema “Missione e mondo della salute verso le periferie sanitarie”. ❖ CASA CHIARA Anniversari e vacanze N ei cinque Comuni della nostra diocesi in cui si voterà per il rinnovo dei Consigli comunali e dei sindaci il prossimo 25 maggio, la situazione sembra abbastanza incerta e nessun risultato può dirsi scontato. Tante le liste (ben 30), tanti i candidati (18) e, a Cannara e Gualdo Tadino, a rendere ancora più critica la campagna elettorale, i “postumi” del commissariamento subito per lo sgretolamento delle rispettive maggioranze. Campagne elettorali ovunque molto tese, con uso sistematico dei nuovi mezzi di informazione (social network in prima linea). Se a Gualdo Tadino, con ben 12 liste, le elezioni si avvicinano all’insegna della grande bagarre, la situazione non si può certamente definire tranquilla o definita neppure negli altri Comuni della diocesi chiamati al voto. A Bastia Umbra, prima di tutto, dove le liste che si presentano ai cittadini sono ben nove. Quattro di queste, vale a dire “Ansideri sindaco”, “Forza Italia – Berlusconi per Bastia Umbra”, “Fratelli d’Italia” e “Bastia popolare”, tutte di centrodestra, sostengono l’attuale sindaco Stefano Ansideri, che si offre al giudizio degli elettori dopo un intero mandato. A opporsi a lui, Simona Carosati, che si presenta sostenuta da altre quattro liste (“Bastia per te”, “Partito democratico”, “Idee in cantiere” e “La Sinistra per Bastia”), tre delle quali di centrosinistra e una più trasversale. Avversario di entrambi, Marcello Rosignoli, che capeggia la lista del Movimento 5 stelle. A Cannara, invece, che - come Gualdo Tadino - ha visto il commissariamento dopo il siluramento del sindaco uscente Giovanna Petrini a opera di parte della sua maggioranza, sono ben quattro i candidati a sindaco, ciascuno a capo di una lista: l’ex vice sindaco Federica Trombettoni, che guida “Valore Comune”, lista chiaramente civica in cui si fondono diverse componenti politiche; Fabrizio Gareggia, sostenuto da “Insieme per cambiare”, formata da Partito democratico ed esponenti del centrosinistra; Tersilio Andreoli, candidato di “Dignità e futuro”, compagine di centrodestra, e Francesco Meloni del Movimento 5 stelle. Molto fluida anche la situazione a Sigillo, dove i pretendenti alla poltrona di sindaco sono ben tre (per un paese di poco più di 2.000 abitanti è notevole): l’ex sindaco Riccardo Coletti, sostenuto dalla lista “Il Sigillo giusto”, in cui si fondono componenti differenti del centro e del centrodestra, e due candidati della sinistra: Chiara Spigarelli, del Partito democratico, che guida la lista “Viviamo Sigillo”, e Giampiero Fugnanesi, a capo della lista “Sigillo libera” dei Comunisti italiani. Due antagonisti che si sono già affrontati nelle primarie dello scorso 16 marzo, che hanno visto prevalere la Spigarelli su Fugnanesi, il quale ha però deciso di scendere ugualmente in lizza. A Fossato di Vico, invece, situazione più definita, con due soli candidati, uno di centrosinistra e uno di centrodestra: Monia Ferracchiato, sostenuta da “Bene comune”, e Attilio Codignoni, che guida “Fossato nel cuore”. Pierluigi Gioia L’associazione Casa Chiara organizza, come ormai tradizione, la festa per gli anniversari di matrimonio che si svolgerà domenica 25 maggio. Chi è interessato può iscriversi presso la sede in piazza Mazzini a Bastia. Inoltre sono ancora disponibili alcuni posti per le vacanze in montagna ad Andalo dal 22 luglio al 2 agosto. ❖ BASTIA Rotatoria di via Roma La Giunta comunale di Bastia ha approvato il progetto definitivo dei lavori di adeguamento dell’intersezione tra via Gramsci, via Roma e via Irlanda, che prevede la realizzazione di una rotatoria in sostituzione dell’impianto semaforico. Entro il 30 giugno è prevista l’approvazione del progetto esecutivo, a cui seguiranno entro la fine di agosto le procedure di gara per l’assegnazione dell’esecuzione dei lavori che partiranno entro la fine dell’anno. Verrà realizzato anche un tratto di pista ciclabile che da via Gramsci si unirà a via Roma in direzione S. Maria degli Angeli, fiancheggiando il lato sud-est della rotatoria. ❖ CASTELNUOVO BASTIA. In tanti hanno partecipato alla settimana di adorazione eucaristica “L e mura di Gerico” era il titolo di un’esperienza d’intensa preghiera che si è conclusa domenica 11 maggio presso la chiesa di S. Michele Arcangelo a Bastia, alla presenza del vescovo Sorrentino. Era il momento finale di una settimana dedicata interamente all’adorazione eucaristica continuativa per sette giorni e sette notti con la recita del rosario presso la cappella della casa di for- mazione “Oasi dell’Immacolata” delle suore Francescane di santa Filippa Mareri. “La proposta - come sottolinea suor Graciela - è nata dall’esigenza di pregare per la città di Bastia. È una forma di preghiera universale che parte dal nostro piccolo, dall’istituto, e tende ad allargarsi, estendendosi all’unità pastorale delle comunità parrocchiali di S. Michele e S. Marco, per il Sinodo diocesano, per Celebrazione a San Marco il nostro vescovo Domenico, fino a giungere a Papa Francesco. È un’esperienza di intercessione che si ba- sa su due aspetti: l’adorazione eucaristica e l’intercessione di Maria nel mese a lei dedicato, maggio. Siamo nei giorni della novena della Madonna di Fatima e nel mese in cui le persone si riuniscono a pregare, a riflettere sulla Parola di Dio”. “Il primo miracolo è avvenuto - conclude suor Graciela -: vedere tante persone, di giorno e di notte, pregare con Maria davanti all’eucaristia, e non solo di Bastia, ma provenienti da zone limitrofe, passandosi la voce, senza rendersi conto che è Gesù stesso che ci ha convocati, chiamati vicino a Lui per adorarlo.” O. S. I bambini piantano nuovi biancospini miracolosi È stata una bella festa quella che ha avuto come protagonisti, lo scorso sabato, circa 70 bambini delle classi IV e V delle scuole primarie di Cartiere di Gualdo Tadino: hanno messo a dimora 20 piante di biancospino del beato Angelo lungo il percorso che va dall’eremo al bivio per Casale. L’operazione ha lo scopo di salvaguardia delle piante e la loro moltiplicazione, per riconquistare quanto è stato perduto e cancellato con l’urbanizzazione. Nel corso degli anni infatti erano stati estirpati tanti arbusti che fiorivano in gennaio, ripetendo il miracolo avvenuto per la prima volta nel 1324, al passaggio del corteo che accompagna- va le spoglie mortali dell’eremita Angelo, poi eletto protettore della città. Grazie ai bambini del plesso del centro storico, sinora ne erano state messe a dimora circa 200, soprattutto in via del Biancospino col sostegno della Pro loco. Ora, con l’impegno degli scolari e delle loro insegnanti, con l’ottima, generosa disponibilità e organizzazione della Pro loco “3 C” (Cartiere, Casale, Caselle) presieduta da Lucio Marinelli, oltre al sempre più encomiabile cultore del biancospino Sandro Sabbatini, il progetto della “riconquista” continuerà anche nei prossimi anni. C’è anche l’impegno del preside Gaetano Ferrara che ha salutato con entusiasmo l’i- niziativa che collega il presente al passato per un migliore futuro di tutti. Il parroco don Franco Berrettini ha benedetto e fornito una chiave di lettura semplice su quanto stava avvenendo in collegamento col passato e con la santità del beato Angelo, perché un “popolo senza memoria è un polo senza futuro”. E il futuro si crea da piccoli. I bambini hanno coperto di terra le radici delle piantine, le hanno contrassegnate con un cartello con scritto i nomi dei “piantatori”, in qualche modo adottandole, hanno cantato e ascoltato “poesie” sul tema; hanno conosciuto una storia e una tradizione che caratterizza il loro ambiente. I bambini sono stati seminatori di valori religiosi e culturali che non scorderanno. Marta Ginettelli Festa di san Pasquale Si concluderanno con le solenni celebrazioni eucaristiche di domenica 18 maggio i festeggiamenti in corso presso Castelnuovo di Assisi in onore di san Pasquale Baylon, francescano spagnolo vissuto nel XVI secolo, il cui culto è legato al profondo amore che egli ebbe per l’eucaristia. Durante la messa delle ore 11 verrà amministrato il sacramento della prima comunione ai bambini delle classi IV della scuola primaria e si rinnoveranno le promesse matrimoniali degli sposi fedeli alla propria scelta e unione da 25 o più anni: un significativo momento di festa che coinvolge la comunità parrocchiale tutta. La celebrazione eucaristica delle ore 16.30 sarà seguita da una processione, accompagnata musicalmente dalla banda di Costano. Stand gastronomici a base di piatti tipici e serate danzanti animeranno sino a domenica le serate castelnovesi, per iniziativa della Pro loco cittadina, che propone anche una mostra di ricamo e una mostra fotografica sul tema della civiltà contadina, oltre che la visita al locale Museo della scuola. (E. L.) ❖ CASACASTALDA Festa dei motociclisti Domenica 11 maggio si è tenuta a Casacastalda la tradizionale Benedizione dei caschi. Il programma ha visto il ritrovo dei centauri e non solo presso il Dolmen, il monumento dedicato a tutti i motociclisti del mondo. Quindi, partenza per un giro turistico e successivo rientro a Casacastalda. Si è tenuto un briefing sulla sicurezza stradale a cura di Arnaldo Antonelli e, a seguire la benedizione dei caschi a cura del parroco don Raniero Menghini, tradizione consolidata nel tempo, a cui è seguita la consegna del premio Dolmen a Arnaldo Antonelli e un minuto di “rumore” a ricordo di Andrea Antonelli e del Sic e di tutti gli amici che ci hanno lasciato. La giornata si è conclusa con la grigliata del motociclista. (M. G.) @ 26 [email protected] NOTIZIE IN BREVE ❖ SANT’UBALDO Concerto Venerdì 16 maggio alle ore 18 in piazza S. Giovanni si tiene il tradizionale concerto in onore di sant’Ubaldo, della banda comunale di Gubbio diretta dal m° Nolito Bambini. Il programma, intitolato “A spasso per il mondo”, prevede una carrellata di musiche colte e popolari riferite a nazioni o città straniere. In caso di maltempo il concerto si terrà nella chiesa di Santa Maria al Corso. ❖ UMBERTIDE Onore a Fezzuoglio Ha fatto tappa a Umbertide la Marcia della Fedelissima, iniziativa promossa dall’Istituto del Nastro azzurro in occasione del bicentenario dell’Arma dei carabinieri, che vede Michele Maddalena, 73 anni, insegnante in pensione di Formia, percorrere a piedi l’Italia, fino a toccare la Francia, per rendere omaggio ai militari che hanno perso la vita per difendere la nazione. Grazie alla collaborazione con il Lions club, la marcia ha fatto tappa anche a Umbertide dove si è tenuta una breve ma toccante cerimonia in ricordo di Donato Fezzuoglio. (F. C.) ❖ BORSE DI STUDIO A studenti aquilani Sono state consegnate a L’Aquila cinque borse di studio eugubine. Dopo il sisma del 2009, Anna Melchiorri Ranghiasci, insieme a Comune, diocesi e in collaborazione con Colacem, ha infatti dato vita a “Una voce per l’Abruzzo” per sostenere gli studenti universitari di quella regione. ❖ GUBBIO Festa di santa Rita La parrocchia di Sant’Agostino celebra con la consueta solennità la festa di santa Rita. Questo il programma: 19-21 maggio ore 18.30 triduo predicato da padre Paolo del Bianco; 21 maggio ore 21 processione con la statua di santa Rita per le vie della parrocchia (chiesa di S. Agostino Devoto - Risorgimento - Vittorina Verdi - Volta - Porta romana Borgo Nucci). 22 maggio, messe alle ore 7.30 - 9 - 10 - 11, ore 12 supplica, ore 18.30 messa solenne. ❖ P. RANGHIASCI Manutenzione Armati del necessario, i residenti del quartiere eugubino di San Martino si sono mesi all’opera per realizzare, all’insegna del più puro volontariato, una straordinaria manutenzione del Parco Ranghiasci, ridotto in condizioni di notevole precarietà. Sono partiti dall’ingresso di via Gabrielli per proseguire fino all’uscita a ridosso del Palazzo ducale. Hanno volutamente escluso di operare sulle sponde del torrente Camignano; una risposta, polemica, al divieto di accendere il “focarone di san Giuseppe”, predisposto da sempre lungo il letto del corso d’acqua. In precedenza altri volontari erano entrarti in azione per ripulire la rotonda di Madonna del Ponte, per presentarla nella sua veste migliore in vista dell’afflusso legato alla festa dei Ceri. ❖ MOSTRA Di arte sacra Allestita nella chiesa dei Bianchi, parte integrante del polo museale diocesano, curata da Catia Monacelli ed Elisa Polidori, è stata accolta con successo la prima edizione della Mostra d’arte sacra “Città di Gubbio”. Presenta opere di Tiziano Calcari, Antonella Campi, Patrizia Canola, Sandro Carloni, Maria Enrica Ciceri, Angela Crucitti, Gennaro Falcone, Carlo Maria Giudici, Viviana Graziani, Stefano Incocciati, Katsu Ishida, Alexander Kanevsky, Donatella Marinucci, Michele Martinelli, Gianluca Merli, Silvio Natali, Lucia Paganini, Francesco Pannacci, Piergiuseppe Pesce, Roberta Pisanello, Vittoria Salati, Teresa Santinelli e Silvia Venuti. L’esposizione resterà aperta fino al 22 giugno ed è visitabile venerdì, sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. LA VOCE Gubbio Quest’anno la solennità di sant’Ubaldo cade in concomitanza con il 25° di consacrazione episcopale di mons. Bottaccioli Mons.Bassetti insieme a mons.Ceccobelli e mons.Bottaccioli durante la celebrazione del 2011 Duplice festa in diocesi all’indomani dei Ceri V enerdì 16 maggio, con negli occhi e nel cuore le immagini e le emozioni della festa dei Ceri, la diocesi e la città onorano il patrono sant’Ubaldo nel giorno anniversario della sua morte (16 maggio 1160) e festeggiano contemporaneamente il suo 58° successore, l’emerito mons. Pietro Bottaccioli nel 25° di consacrazione episcopale (16 maggio 1989). Una giornata importante e intensa, sintesi di devozione, affetto e gratitudine, con la basilica e il duomo a rappresentare il riferimento dei cittadini e dei fedeli. Il momento centrale è rappresentato dal solenne pontificale in cattedrale delle ore 11.15 presieduto dal card. Bassetti e concelebrato da tutti i Vescovi dell’Umbria. “In questa felice, duplice ricorrenza - scrive il vescovo mons. Mario Ceccobelli - sono presenti i Sindaci dei Comuni della diocesi, le autorità civili e militari e gli amici di sant’Ubaldo che vengono da Thann in Francia, da Jesup negli Stati Uniti e anche da tante altre parti del mondo, dove gli eugubini si sono recati senza però mai dimenticare la loro città e tantomeno il loro Patrono. Ma per questo lieto anniversario di mons. Pietro Bottaccioli non sono voluti mancare amici particolari: sono i vescovi e i cardinali che si uniscono a tutti noi nella UMBERTIDE. È in corso la missione per le vie della città È Mons. Salciarini e il vescovo Ceccobelli Perché chiude Santa Croce della Foce L a chiusura della Chiesa di Santa Croce della Foce, perché pericolante, è frutto di negligenze e leggerezze che chiamano in causa il Comune. È quanto emerso nella conferenza stampa del priore mons. Giuliano Salciarini, presente il vescovo mons. Mario Ceccobelli. Danneggiata dal terremoto del 1997, inserita nel 1999 nella fascia 3 del Pir con un finanziamento di 800 milioni, retrocessa dal Comune - senza informare la confraternita, come sarebbe stato obbligatorio - alla fascia “N”, priva di garanzie. La tenacia di mons. Salciarini fa riemergere la pratica nel 2010 e riprende l’inseguimento alle risorse necessarie per il consolidamento. “Si potrebbe fare - ha commentato il vescovo Ceccobelli - un libro bianco per vedere come il Comune ci ha trattato”. VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 partita a Umbertide una missione evangelizzatrice della comunità neocatecumenale, cantando, suonando con la chitarra e testimoniando la fede per le principali vie della città. Nel primo giorno della missione si è partiti da Cristo Risorto e si è andati al Parco Ranieri (dove c’è stato un momento di preghiera e di testimonianza), poi si è passati per via Allende, via Moro, via Raffaello Sanzio, via Martin Luther King, per poi tornare in chiesa. Come ha detto don Luigi Lupini, assistente spirituale della comunità di Umbertide, il tutto è durato dalle 16.30 alle 18.30, con una buona risposta della popolazione. Le prossime date della missione saranno le domeniche 18 maggio e 1° giugno, in un mese intenso che vedrà l’annuncio del Vangelo portato fuori dalle chiese, fra la gente. Le comunità coinvolte sono quella di Umbertide (organizzatrice), di Gubbio e di Perugia, che coinvolgono assieme in questo discorso più di un centinaio di persone. Quindi un annuncio del Vangelo per le piazze anche nello spirito di Papa Francesco, che chiede di scendere nuovamente nelle piazze, nelle strade e annunciare il messaggio cristiano. F.C. festa in suo onore. Il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia - Città della Pieve, presidente della Ceu e vice presidente della Cei, il card. Miloslav Vlk, arcivescovo emerito di Praga, Vescovi delle diocesi dell’Umbria: Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto - Norcia, Ernesto Vecchi, amministratore di Terni Narni - Amelia, Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello, Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, Benedetto Tuzia, vescovo di Orvieto-Todi, Giuseppe Chiaretti, vescovo emerito di Perugia”. Nato a Umbertide il 15 Febbraio 1928, mons. Bottaccioli, ordinato presbitero dal vescovo mons. Beniamino Ubaldi il 1° ottobre 1950, ha svolto un’intensa attività pastorale con intelligenza, autorevolezza, sensibilità e generosa disponibilità. Sinteticamente: è stato assistente diocesano della Giac (Gioventù italiana di Azione cattolica), insegnante di Religione nelle scuole medie e superiori. Dal 1962 al 1964 vive - al fianco del vescovo Ubaldi, che scorrazza per la capitale a bordo della sua “500”, adattata alle mole del presule togliendo il sedile del passeggero - l’esperienza del Concilio Vaticano II. Parroco amatissimo delle parrocchie di San Martino in San Domenico (19641975) a Gubbio e di Cristo Risorto a Umbertide (1975-1983). Rettore del Pontificio seminario di Assisi (198389), che lascia quando, il 26 aprile 1989, Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Gubbio, raccogliendo l’eredità dell’attuale card. Antonelli; ordinazione in cattedrale il 16 maggio 1989 da parte del card. Bernardino Gantin. Guida la diocesi per quindici anni con lungimiranza e senza risparmiare energie ed impegno: visite pastorali, Sinodo diocesano, centenario ubaldiano, ecc., prima di dimettersi (23.12.2004) per raggiunti limiti di età, in ottemperanza al Diritto canonico. Giornalista, ha diretto e rilanciato la pagina diocesana de La Voce; si lascia alle spalle numerose pubblicazioni tra cui Mons. Beniamino Ubaldi, un vescovo tra due età, Le Costituzioni sinodali eugubine e l’ultima, La diocesi di Gubbio, 600 pagine sulle quali documentarsi e riflettere. Questo il programma della giornata: ore 10.45 chiesa dei Neri, processione per riportare in cattedrale la statua di sant’Ubaldo utilizzata in occasione della festa dei Ceri; ore 11.15 solenne pontificale in duomo. L’intera cerimonia sarà trasmessa da Trg. Nella giornata verranno celebrate messe anche nella basilica di Sant’Ubaldo alle ore 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 13 - 17 - 18. Giampiero Bedini Umbertide Quest’estate il Grest porterà il “colore” È stato presentato il Grest 2014 a Santa Maria della Pietà a Umbertide. Si svolgerà nell’arco di tre settimane, dal 30 giugno al 18 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, per bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni. Alla presentazione, oltre al “deus ex machina” fra’ Giampaolo Fabaro, due formatori dell’Anspi nazionale, Diego Buratta e Agnese Carloni, che con il loro stile coinvolgente e accattivante hanno parlato della nuova estate che attende i giovani umbertidesi. L’obiettivo principale e l’avventura più grande di questo Grest sarà quello di portare il “colore” nel territorio, nelle parrocchie e abbattere questo lungo “inverno”. In quelle tre settimane vi saranno al Grest, oltre a giochi, attività, laboratori, l’immancabile Inno che scandirà le giornate e uno specifico percorso di preghiera quotidiano. Accessibile la quota di iscrizione (30 euro a settimana, con sconti per i fratelli); moduli disponibili nella parrocchia di Santa Maria della Pietà. Fabrizio Ciocchetti LA VOCE Spoleto . Norcia VENERDÌ 16 MAGGIO 2014 Dal 20 al 22 maggio Cascia festeggia la Santa dei casi impossibili ❖ FOLIGNO/1 La città piange il suo “capitano d’industria” Valter Baldaccini La Gazzetta di Foligno in un articolo in prima pagina ricorda Valter Baldaccini, fondatore dell’Umbria Cuscinetti. “L’industriale folignate, di cui sentiremo la mancanza - scrive l’articolista - apparteneva a quella razza di italiani nemicadei pensieri adorni. Un capitano d’industria, insomma, fin dal 1993, quando i tedeschi della Fag, l’attuale Shaffler, decisero di vendere la società gettando nello sconcerto la città intera. Fu così che stupendo tutti, l’allora direttore generale, insieme al suo braccio destro Reno Ortolani, sostenuti dagli istituti di credito locali, decisero di rilevare l’industria”, portandola al successo. Sempre in prima pagina c’è anche un saluto della Umbra Cuscinetti che lo definisce “un imprenditore illuminato, un grande pilastro dell’azienda, ma prima di tutto un uomo di grandi valori cristiani”. ❖ FOLIGNO/2 Aperta la bottega di Monimbò con i prodotti equo - solidali PROGRAMMA 21 maggio, basilica di Santa Rita, ore 16.30, solenne Concelebrazione eucaristica della Famiglia Agostiniana, presieduta da padre Alejandro Moral Antón, priore generale dell’Ordine agostiniano. Ore 18.30 solenne celebrazione del Transito di santa Rita, presieduto dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo. Ore 21.30 arrivo della fiaccola. 22 maggio, Festa di Santa Rita, ore 5 inizio delle messe nella Basilica: ore 6, 7, 8 e 9. Ore 10.15: arrivo del Corteo storico sul sagrato della Basilica. Ore 11 solenne Pontificale sul sagrato della Basilica, celebrato dal card. James Michael Harvey. Ore 12.30, Benedizione delle rose. Ore 18 Ultima celebrazione eucaristica, per i benefattori del Santuario. Riconoscimento Santa Rita. A tre donne e una coppia di coniugi P erdono, tenacia, umiltà, servizio, abbandono a Cristo, il coraggio di essere se stesse. Sono queste, le caratteristiche principali delle quattro donne che saranno insignite del Riconoscimento Internazionale Santa Rita, in occasione della Festa di Santa Rita. Quest’anno eccezionalmente le donne “S [email protected] 27 IN BREVE D al 20 al 22 maggio entrano nel vivo i festeggiamenti per la festa di santa Rita da Cascia. Il programma organizzato dalla città per il tributo alla Santa degli impossibili vedrà alternarsi momenti puramente celebrativi ad ampi spazi di riflessione per arrivare alle solenni celebrazioni del giorno della festa. Come ogni anno anche in questa occasione Cascia intrattiene, con una diversa città italiana o europea, dei periodici incontri. Per il 2014, il “Gemellaggio di Fede”, vede la città delle rose unita con la città calabra di Cariati (Cesena), a testimonianza dell’elevata diffusione del culto di Santa Rita nel mondo. Uno dei momenti più suggestivi, durante la visita della delegazione casciana alla città gemellata, è quello dell’accensione della tradizionale “Fiaccola della Pace”, portatrice di speranza cristiana, il cui ardere rappresenta l’amore e la devozione di Santa Rita. Dalla città gemellata, ogni anno, nei giorni precedenti la festa, solitamente una settimana prima, parte la “Fiaccola della Pace” che gli atleti del gruppo sportivo più rappresentativo della città, portano, con lunghissime staffette, fino a Cascia. Maratoneti, ciclisti, pattinatori, calciatori… tutti giungono la sera del 21 maggio di fronte al sagrato della basilica di Santa Rita a consegnare, dopo aver percorso centinaia di chilometri, la fiaccola al Sindaco della propria città. Sarà il Sindaco ospitato che, alla presenza del primo cittadino di Cascia e di tutti i Sindaci della Valnerina, accenderà la fiamma sul monumentale tripode, a suggello di un’amicizia duratura, atto che dà il via all’accensione delle migliaia di fiaccole che per tutta la notte ar- @ saranno tre più una coppia di coniugi. Martedì 20 maggio alle ore 21, ci sarà la loro presentazione da parte della giornalista Benedetta Rinaldi: Elisabetta Parmegiani, scelta per aver perdonato e pregato per il ragazzo che ha stuprato e lasciato in fin di vita la figlia, fuori da un locale vicino L’Aquila; Mariella Cantamessa, che ono molto lieto di incontrarvi e vi ringrazio della risposta generosa al mio invito a partecipare alla seconda edizione della “Festa della Famiglia”. Con queste parole l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, ha accolto a Spoleto, in piazza Garibaldi, le oltre mille persone che hanno partecipato la mattina di domenica 11 maggio alla Festa della Famiglia promossa dalla diocesi sul tema “Famiglia: accoglienza, festa e missione”. La giornata – pensata per dare visibilità alla bellezza della famiglia - è iniziata con l’accoglienza dei partecipanti curata dai ragazzi della Pastorale giovanile diocesana. I bambini dai 3 ai 5 anni sono stati accolti in alcuni locali del priorato di S. Gregorio, dove alcuni animatori hanno organizzato giochi e attività manuali. Quelli dai 6 ai 10 anni si sono invece ritrovati al Giardino dello Sport. Gli adulti, infi- deranno a Cascia e nelle colline circostanti: è l’incendio di fede, suggestivo rito di fuoco in onore della Santa degli Impossibili. Martedì 20 maggio alle ore 21 presso la sala della Pace, la giornalista Benedetta Rinaldi presenta alla comunità le “donne di Rita” che il 21 maggio riceveranno il “Riconoscimento internazionale Santa Rita”. Il 22 maggio, giorno della festa, si tiene la sfilata del Corteo storico, che si unisce alle porte di Cascia alla processione proveniente da Roccaporena. Il Corteo giungerà poi al Sagrato della Basilica di Santa Rita, ove verrà impartita la benedizione. Alle ore 11 solenne pontificale sul sagrato della basilica celebrato dal card. James Michael Harvey arciprete della basilica papale di San Paolo fuori le Mura. Alle ore 12.30 benedizione delle rose. riceve il riconoscimento per aver perdonato l’uomo che ha investito e ucciso la figlia intenta a soccorrere sul ciglio della strada un giovane che era stato accoltellato, a Chiuduno (Bergamo); i coniugi Maria Teresa Caviglia e Ruggero Badano di Sassello, Savona, per aver accompagnato la figlia Chiara nel doloroso calvario che l’ha vista morire a 19 anni; Anna Maria Brizzi (Collestatte, Terni), che ha affrontato con determinazione e affidandosi al Signore, l’autismo del figlio, la morte del marito e ogni prova della sua vita. Mercoledì 21 maggio alle ore 17.30, nella Basilica di Santa Rita, avrà luogo il conferimento vero e proprio del Riconoscimento Internazionale Santa Rita 2014, ad opera di padre Alejandro Moral Antón, priore generale dell’Ordine agostiniano, che consegnerà la Pergamena alle “donne di Rita” prescelte. Sabato 10 maggio a Foligno (in piazza della Repubblica) è stata aperta la terza bottega in Umbria della Cooperativa Monimbò. “Si tratta di un risultato- spiega il presidente di Monimbò Michele Stella - frutto di un lungo periodo di valutazioni e relazioni con il territorio, svolto anche grazie alla preziosa collaborazione con Felcos Umbria. Per la terza volta abbiamo deciso di investire in un centro storico. Crediamo che sia soprattutto attraverso il contatto diretto con le persone nelle botteghe del mondo che si possano far conoscere i valori che stanno alla base del commercio equo e dell’economia solidale in generale: il rispetto della dignità e del lavoro di tutte le persone, la promozione dei diritti umani, il rispetto per l’ambiente e l’agricoltura biologica, l’autodeterminazione delle donne, un rapporto equilibrato e sostenibile tra il nord e il sud”. Uno spazio concreto di solidarietà e partecipazione in cui trovare ed apprezzare i prodotti del sud del mondo - alimentari, artigianato, prodotti editoriali, cosmesi naturale, cartoleria, moda, bomboniere e tanto altro. ❖ SPOLETO II Guerra mondiale: lo sfruttamento di militari e civili internati nei campi, incontro dell’Isuc Venerdì 16 maggio a Palazzo Mauri si tiene un seminario organizzato dall’Isuc (l’Istituto per Storia dell’Umbria contemporanea) su “Prigionieri al lavoro. Lo sfruttamento dei militari e dei civili internati nei campi di concentramento durante la II Guerra mondiale”. L’incontro ha come obiettivo quello di comparare le principali ricerche sul tema, confrontarsi sulle fonti e sulla loro accessibilità, sui modelli interpretativi adottati nei singoli studi, sulle strategie diverse messe in atto da alcuni Stati belligeranti nei confronti dei prigionieri da loro detenuti, sulle effettive conseguenze economiche del loro uso nei vari settori delle rispettive economie nazionali. ❖ MOSTRA CONTEMPORANEA Al battistero del Duomo di Spoleto “Il silenzio sospeso” “Il silenzio sospeso”: è questo il titolo della mostra d’arte contemporanea promossa dall’International fair ed inaugurata la scorsa domenica presso il battistero del Duomo di Spoleto in collaborazione con l’associazione Aion Art e la Galleria Corsi di Milano. L’iniziativa celebra i 100 anni della nascita di uno degli artisti più significativi del ventesimo secolo, Walter Lazzaro. Il taglio del nastro è stato anche l’occasione per presentare un importante volume dell’Editoriale Giorgio Mondadori per sottolineare il grande evento. Erano presenti anche alcuni eredi dell’importante artista. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 2 giugno.(Sara Sassi) In più di mille a Spoleto hanno aderito alla festa della famiglia ne, si sono suddivisi in tre luoghi differenti ed hanno partecipato ad un momento formativo sul tema della giornata. Nella basilica di S. Gregorio don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, ha lodato la Festa della famiglia di Spoleto: “Oggi in questa bella città tante persone sono scese in piazza non per protestare, per recriminare o per manifestare contro qualcuno o qualcosa, ma solo per fare festa, festa alla famiglia. Non si spiegano le proposte bizzarre come eliminare la differenza di genere e le parole sessuate come padre e madre, marito e moglie, uomo e donna, a favore di termini neutri come “genitore 1” e “genitore 2”, in modo che alla fine ogni unione possa essere equiparata più facilmente alla famiglia. Nonostante però la famiglia sia bistrattata, oggi non possiamo fare a meno di ripartire da essa”. Nella Sala della Risurrezione del Centro di pastorale giovanile don Renzo Bonetti, già direttore dell’ufficio di Pastorale familiare della Cei, ha esordito dicendo che “se oggi la famiglia è in declino, la soluzione è la forza della coppia e non aspettare che gli altri facciano qualcosa, ma impegnarsi in prima persona”. Nella “Sala Antonelli” del priorato di S. Gregorio mons. Lorenzo Chiarinelli, vescovo emerito di Viterbo, ha richiamato i presenti al compito educativo, citando il brano del Vangelo di Luca “A Gerusalemme per la festa di Pasqua” (LC, 2, 40-52). “Gesù – ha detto mons. Chiarinelli – ha voluto insegnare che le relazioni, anche quelle più sane, non sono assolute: il metro è la volontà del Padre, il rapporto con lui. Tutti i legami vanno subordinati a quella libertà vera e profonda che è il rapporto con Dio. Non è facile per i genitori scoprire e accogliere l’originalità dei figli e la trascendenza della propria vocazione. Ciò lo si può dire anche per ogni educatore e per i ministri della Chiesa”.
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