Acli trentine n. 3 - Marzo 2014 - Anno 48° - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - Iscritto n. 74 Trib. TN - Contiene I.P. Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani - Mensile di riflessione, attualità e informazione EDUCAZIONE PERMANENTE PAGINA 8 LE LEZIONI DEL PASSATO PAGINA 12 INTERROGARSI PER RILANCIARE L’AZIONE SOCIALE PAGINA 18 AL PATRONATO IL NUOVO SPORTELLO “INCONTRA LAVORO” 3 2014 EDITORIALE Educazione permanente 2 min LA FORMAZIONE, LUCE DEL NOSTRO CAMMINO Comunitari e territoriali è il titolo di un programma di valori che le Acli Trentine intendono perseguire per essere sempre più utili al prossimo a partire dalla dimensione locale. Per “costruire comunità” è però necessaria una grande cultura dell’organizzazione. Questo significa saper entrare in sintonia con il territorio organizzandolo secondo reti di alleanze, relazioni interassociative e intercooperative. Un movimento sociale come le Acli dovrà quindi curare il tema dell’organizzazione se vorrà essere vicino ai bisogni dei giovani e del lavoro. Il nostro movimento è nato nella comunità del lavoro. Siamo stati in prima fila nell’autorganizzazione di tante categorie lavorative deboli e sottorappresentate ad iniziare dalle donne (sarte, cernitrici di frutta, collaboratrici famigliari). E in prima fila lo siamo stati quando si trattava di FAUSTO GARDUMI Presidente Acli trentine [email protected] formare i giovani manovali e carpentieri che emigravano in Svizzera, grazie ai primi corsi di formazione che sarebbero poi diventati l’Enaip che conosciamo oggi. Le Acli sono quindi cresciute con la formazione in quanto i nostri predecessori e padri fondatori avevano capito che è con la promozione umana che si diventa “cristiani adulti” e “sentinelle del territorio”. Oggi questa tradizione può essere rinnovata nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori e nell’interesse di un movimento che, altrimenti, è destinato al progressivo invecchiamento, visto il mancato ricambio generazionale che ci caratterizza. Si tratta allora di comprendere che la nostra leva di successo risiede nella formazione a tutti i livelli: dall’alfabetizzazione civile con la Scuola di Comunità alla formazione rurale con le Acli Terra, dalla formazione professionale con l’Enaip allo sviluppo associativo con i circoli, per non parlare dei momenti culturali e conoscitivi promossi dalle tante associazioni specifiche come la FAP, il CTA, l’Ipsia e l’Unione sportiva. Formazione e organizzazione vanno di pari passo e sono la chiave per lo sviluppo della comunità e del movimento. La formazione è però un animale esigente. Richiede impegno e coerenza. Passione civile e ricerca di competenze. È la piazza dove la pratica incontra la grammatica e dove si costruiscono, alla luce del sole, nuovi processi inclusivi e di nuova solidarietà. Per questo dobbiamo, coerentemente con la nostra storia, credere nella formazione e soprattutto praticarla e partire dai dirigenti per giungere ai singoli associati. Senza questo impegno non ci sarà progresso associativo e men che meno cambiamento a livello politico. IN QUESTO NUMERO Fedeltà al Vangelo per non correre invano PAGINA 6 OPINIONI RUBRICA ATTUALITÀ NOTIZIE UTILI Un patto fra agricoltura e comunità trentina Novità e scadenze nel modello 730/2014 PAGINA 14 PAGINA 16 Un bene comune davvero “comune” Per una nuova politica delle migrazioni Il valore della formazione Quali sfide attendono le ACLI? Fedeltà al Vangelo per non correre invano Le lezioni del passato Ripartire dai Circoli per riscoprire le grandi utopie umaniste Interrogarsi per rilanciare l’azione sociale Un patto fra agricoltura e comunità trentina Novità e scadenze del modello 730/2014 A proposito di contratti e manutenzioni Sportello “incontra lavoro” Le Acli trentine per il sostegno ai lavoratori in difficoltà ACLI trentine MARZO 2014 4 4 5 5 6 8 10 12 14 16 17 18 18 MONDO ACLI CULTURA VITA ASSOCIATIVA Bilancio 2013 della previdenza complementare: ancora un anno record Spesometro: il paradosso degli agricoltori esenti ma costretti alle comunicazioni IVA entro 20 aprile 2014 Gli antichi insegnamenti delle arti marziali Le Acli trentine per il sostegno ai lavoratori in difficoltà Sandri in Presidenza nazionale Costruire il bene comune Puntuale, il sole ritorna Servizio di consulenza legale Somalia perchè Affronta la crisi 3 19 21 22 24 24 25 28 28 29 29 OPINIONI La “Carta di Lampedusa” Il mantice PER UNA NUOVA POLITICA DELLE MIGRAZIONI 2 min UN BENE COMUNE DAVVERO “COMUNE” Una intera sezione della ponderosa esortazione apostolica Evangelii gaudium è dedicata alla crisi “dell’impegno comunitario”. Molti densi paragrafi si soffermano su aspetti economici e sociali che vengono però ricondotti al progressivo sgretolamento –tipico della cultura individualista –del senso stesso del bene comune e dell’appartenenza a un gruppo o ad uno spazio più grandi del proprio ristretto orizzonte. Come nella conoscenza e nell’applicazione tecnica tutto si specializza inesorabilmente,così sembra che nella società si creino insiemi a compartimenti stagni, incapaci di fare incontrare interessi, generazioni, speranze diverse. Eppure proprio il mondo globalizzato richiederebbe sintesi ulteriori. Non esistono più, per fare un solo esempio, i partiti di massa che riunivano persone di variegata estrazione sociale accomunate però da una visione condivisa. Oggi è quasi impossibile trovare questi luoghi. Lo potrebbero essere e in parte lo sono ancora le nostre parrocchie: in esse non dovrebbero distinguersi ricchi e poveri, giovani e anziani, colti e ignoranti. Tutti dovrebbero partecipare a un’idea che rende uguali e liberi. Si sa che l’afflato religioso è un potente aggregatore, ma se nelle nostre chiese si respira l’anonimato, se il problema principale è mantenere il posto all’estremità dei banchi (per scappare prima?), cosa possiamo sperare che avvenga nella società? La sfida è recuperare un perduto senso di comunità. Parafrasando San Paolo si potrebbe dire che il bene comune non è dei cattolici, né dei laici, né degli italiani, né degli stranieri, né dell’Europa né di piccole patrie più o meno inventate: ma deve essere di tutti, perché per sua natura è un bene indivisibile. Facile a dirsi. Le Acli hanno cercato di fare un percorso di “scuola di comunità”. È paradossale che occorra imparare che non siamo soli. Questa però è la situazione odierna. Concretamente è difficile trovare soluzioni ma già abituarsi a pensare partendo dagli altri e dal mondo esterno invece che dalle nostre anguste prospettive individuali, sarebbe un passo importante. PIERGIORGIO CATTANI Redattore Acli trentine [email protected] 4 2 min Dopo i tragici naufragi dell’ottobre scorso, con la morte di oltre 600 persone a Lampedusa, scrivevo che non è più possibile girarsi dall’altra parte. Lo sdegno suscitato da quegli orrori ha portato l’associazione Melting Pot Europa a riunire associazioni ed enti di vari Paesi a Lampedusa per predisporre un documento che chiede una diversa politica dell’Europa nei confronti delle migrazioni. E’ nata così il 2 febbraio la Carta di Lampedusa, fondata sul riconoscimento che tutti, in quanto esseri umani, abitiamo la terra come spazio condiviso e che tale appartenenza comune deve essere rispettata. La Carta è divisa in due parti: la prima elenca i principi di fondo, la seconda risponde alla necessità di confrontarsi con la realtà delle attuali politiche migratorie, con il razzismo, le discriminazioni, lo sfruttamento, le disuguaglianze e la morte degli esseri umani che esse producono. La prima parte afferma la libertà di movimento di tutti, la libertà di ogni essere umano di scegliere il luogo in cui abitare, di restare nel proprio paese o di sceglierne un altro in cui costruire il proprio progetto di vita, di resistere a politiche tese a creare divisione, discriminazione, sfruttamento e precarietà degli esseri umani. La seconda parte afferma la necessità della smilitarizzazione dei confini; la riconversione delle risorse sino ad oggi investite in tal campo per assicurare percorsi di arrivo garantito alle persone che migrano; l’abolizione del sistema dei Visti di ingresso, che costringe tante persone a rischiare la vita per attraversare le frontiere; lo svincolo del diritto di ingresso e permanenza dal possesso di un rapporto di lavoro; l’eliminazione delle diseguaglianze nell’accesso ai diritti; il diritto al lavoro, all’abitazione, all’istruzione, alla preservazione e alla costruzione del proprio nucleo familiare e affettivo, alla partecipazione sociale e politica; l’affermazione di un linguaggio della non discriminazione nel rispetto di tutte e tutti e la previsione di nuove forme di cittadinanza. Infine si afferma la necessità dell’immediata abrogazione dell’istituto della detenzione amministrativa e la chiusura di tutti i centri di detenzione e di espulsione, destinando le risorse a scopi sociali. Chiunque può sottoscrivere la Carta sul sito http://www.meltingpot.org/La-Carta-di-Lampedusa. FULVIO GARDUMI [email protected] ACLI trentine MARZO 2014 OPINIONI Spritualità Cultura 2 min IL VALORE DELLA FORMAZIONE Viviamo momenti complessi, periodi di profondo trasformazioni strutturale e di sistema, cambiamenti tutt’ora in atto che ci porteranno a nuovi equilibri. Si sente dibattere molto sulla società, la politica, l’economia, il genere umano. Vuoi per la voglia dei semplici cittadini di capire i problemi per ricercarne le soluzioni. Oppure, per un banale ma ingombrante senso di impotenza che sfocia in indignazione e rabbia, rispetto ad una situazione che pare nessuno riesca a modificare (se non in peggio), men che meno chi ci governa. I cambiamenti in atto nascono da processi complicati da organizzare e gestire, spesso poco organici, ma fortemente voluti da persone comuni che con la voglia di partecipazione e azione sociale cercano di innescare meccanismi positivi. Base fondamentale di questo procedimento di partecipazione può essere la formazione. Scrive Wikipedia : “La formazione non è un insieme di nozioni contenute in un cassetto ma al contrario è il risultato di un piano formativo organico che tende a strutturare, solidificare e rinforzare in maniera completa. Questo vale sia sotto il profilo della struttura delle cose che sotto il profilo delle persone.” Vedo due aspetti rilevanti. In prima istanza, la formazione è insegnamento tecnico, imparare il “saper fare”, imparare a costruire oggetti materiali cosi come a stimolare ed organizzare processi sociali di cambiamento. In seconda battuta, la formazione è utopia, è nuova speranza, è immaginarsi e sognare una nuova stagione sociale, economica, umana. È come una fontana in cui ogni goccia d’acqua rappresenta un piccolo cambiamento nei comportamenti di una singola persona. La formazione può sviluppare il pensiero, fornire elementi utili per ripensare il territorio, creare immaginario, aiutarci a capire il messaggio “pensare globalmente, agire localmente” e ad immaginarne evoluzioni pratiche. Speriamo, dunque, in offerte formative strutturate e nuove: da questo settore, spesso lasciato colpevolmente in disparte per tanti anni, parte e prosegue il cammino per immaginare e costruire qualcosa di nuovo. ALESSANDRO VACCARI [email protected] ACLI trentine MARZO 2014 2 min QUALI SFIDE ATTENDONO LE ACLI? Ci stiamo avvicinando al momento dei cosiddetti stati generali delle ACLI. Essi vogliono essere un momento di verifica della salute della nostra realtà aclista trentina e riuscire ad essere una presenza significativa nel contesto attuale. Per essere significativi bisogna, prima di tutto, capire il proprio significato; per dare un senso alle realtà umane è necessario aver colto il senso di se stessi. La domanda, quindi, riguarda il significato che gli aclisti danno alle ACLI e quale senso essi colgono in questa nostra realtà. Per la riflessione di questo testo è allora importante rifarsi alle origini, perché chi è senza le radici del passato è senza nutrimento per il proprio presente. Le ACLI sono nate per essere luogo e strumento per l’evangelizzazione dei lavoratori. Nella concezione di fede, che sta alla base della costituzione delle ACLI, era chiara la coscienza che un lavoratore ha bisogno anche di una formazione cristiana: di ascolto della Parola di Dio e del pensiero sociale cristiano. Le ACLI, quindi, sono realtà di evangelizzazione con una propria metodologia ed una dimensione cristiana incarnata nella realtà e ci dicono che il cristianesimo si vive nella quotidianità altrimenti la fede in Gesù Cristo non è vera. La quotidianità è il luogo della Fede ed è il banco di prova di essa. Francesco, vescovo di Roma, ci ricorda che «L’umanità vive in questo momento una svolta storica che possiamo vedere nei progressi che si producono in diversi campi. Si devono lodare i successi che contribuiscono al benessere delle persone, per esempio nell’ambito della salute, dell’educazione e della comunicazione. Non possiamo tuttavia dimenticare che la maggior parte degli uomini e delle donne del nostro tempo vivono una quotidiana precarietà, con conseguenze funeste. Aumentano alcune patologie. Il timore e la disperazione si impadroniscono del cuore di numerose persone, persino nei cosiddetti paesi ricchi. La gioia di vivere frequentemente si spegne, crescono la mancanza di rispetto e la violenza, l’inequità diventa sempre più evidente. Bisogna lottare per vivere e, spesso, per vivere con poca dignità» (n. 52). Questa è la realtà nella quale le ACLI sono chiamate a donare speranza, ad operare per la pace e la giustizia, per il rispetto della vita e della dignità di ogni persona, alla luce del Vangelo. Questi gli impegni per i prossimi stati generali. DON RODOLFO PIZZOLLI Accompagnatore spirituale Acli trentine [email protected] 5 RUBRICA MARCELLO FARINA Filosofo e saggista Pensieri 3,5 min FEDELTA’ AL VANGELO PER NON CORRERE INVANO Molti di voi hanno sentito parlare dell’ultimo, straordinario documento di Papa Francesco, intitolato “Evangelii Gaudium – La gioia del Vangelo” scritto nel novembre 2013. Alcuni possono anche averlo già letto, con la curiosità, mista allo stupore, di imbattersi in uno scritto di grande freschezza evangelica e “umana”, propositivo e stimolante. Infatti lo si può definire un inno alla gioia del Vangelo, come a confermare che quella Parola di duemila anni fa porta con sé una ricchezza e una capacità di “muovere” lo spirito delle donne e degli uomini davvero ineguagliabile. Di questo grande documento, scritto con grande semplicità, così da renderlo leggibile a tutti, vorrei qui mettere in evidenza quella sezione che si intitola: Fedeltà del Vangelo per non correre invano. (nn. 193-216). Papa Francesco dice di inseguire un sogno: quello di una comunità cristiana che sappia “ascoltare il grido dei poveri” (n. 193). Per lui ciò significa adempiere la grande beatitudine evangelica: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Matteo 5,7). E commenta: “E’ un messaggio così chiaro, così diretto, così semplice, che nessuna ermeneutica (interpretazione) ecclesiale ha il diritto di relativizzarlo”. La bellezza stessa 6 del Vangelo non sempre può essere manifestata dalle donne e dagli uomini che vi si rivolgono, ma non può mai mancare, però, “l’attenzione per gli ultimi, per quelli che la società scarta e getta via”. Il suo discorso si dipana in quattro passaggi fondamentali: - “per la Chiesa l’opzione per i poveri è una categoria teologica prima che culturale, sociologica, politica o filosofica”. Con parole semplici si potrebbe dire che essa riguarda la stessa fede: del credente, non il suo buon cuore o il suo senso di giustizia per una società ben ordinata. Ne va dell’incredulità, di una falsa appartenenza alla comunità cristiana, di una falsa immagine del Dio di Gesù di Nazareth. - infatti “senza l’opzione preferenziale per i poveri, l’annuncio del Vangelo, che pure è la prima carità, rischia di essere incompreso o di affogare in quel mare di parole a cui l’odierna società della comunicazione quotidianamente ci espone” (n. 199) Per il Papa nessuno dovrebbe dire che si mantiene lontano dai poveri, perché le sue scelte di vita comportano di prestare più attenzione ad altre incombenze. Si trovano tante scuse da parte degli ambienti più diversi di fronte a questo impegno: sia da parte di chi esplora la teoria sociale, sia da parte imprenditoriale e professionale”. Nessuno può sentirsi esonerato dalla preoccupazione per i poveri e per la giustizia sociale. (201) -si deve agire con urgenza, secondo Francesco: “la necessità di risolvere le cause strutturali della povertà non può attendere”. (202) Non possono bastare i piani assistenziali, che fanno fronte ad alcune urgenze, ma che si dovrebbero considerare solo come risposte provvisorie. Finché non si risolveranno radicalmente i problemi dei poveri, rinunciando all’autonomia assoluta del mercato e della speculazione finanziaria e aggredendo le cause strutturali dell’inequità, non si risolveranno i problemi del mondo e in definitiva nessun problema. Scrive Francesco: “ Da fastidio si parli di etica, dà fastidio che si parli di solidarietà mondiale, dà fastidio che si parli di distribuzione dei beni, dà fastidio che si parli di difendere i posti di lavoro, dà fastidio che si parli della dignità dei deboli, dà fastidio che si parli di un Dio che esige un impegno per la giustizia. Altre volte accade che queste parole diventino oggetto di una manipolazione opportunistica che le disonora. La comoda indifferenza di fronte a queste questioni svuota la nostra vita e le nostre parole di ogni significato” - infine occorre “avere cura della fragilità” (209): cioè prendersi cura dei più fragili della terra: i senza-tetto, i tossicodipendenti, i rifugiati, i popoli indigeni, gli anziani sempre più soli e abbandonati, i migranti, le donne che soffrono situazioni di esclusione… “Tutti noi cristiani – conclude il Papa – siamo chiamati a prenderci cura della fragilità del popolo e del mondo in cui viviamo”. ACLI trentine MARZO 2014 ATTUALITÀ Verso gli Stati Generali 4,5 min LE LEZIONI DEL PASSATO Ci siamo più volte soffermati sulla necessità, nel tempo della crisi, di rivalutare le nostre radici. È un processo che in realtà riguarda l’insieme dei sistemi economici e sociali che intendono guardare a questo momento storico, per molti definito un passaggio epocale, come un’occasione di cambiamento (in meglio, s’intende). Il tema delle radici ritorna ad esempio in ambito cooperativo per ritrovare lo spirito originario della fratellanza e del mutualismo che si riconosceva essenzialmente nelle cooperative di primo grado, controllate dai socilavoratori o soci-consumatori e non dai commercialisti, come spesso avviene oggi. Ma di radici sta parlando anche la Chiesa con questo Papa, che guarda con rinnovato interesse al Concilio Vaticano II e soprattutto alla necessità di umanizzare l’economia ed il lavoro ponendo al primo posto non l’ecclesia, ma la persona umana e la totalità del creato. Le Acli Trentine stanno percorrendo una strada per tornare a casa. Per tornare ad occuparsi di territorio e di comunità in piena sintonia con quanto sta accadendo nel mondo del lavoro indebolito del precariato e dalla crisi giovanile. Per condividere insieme le ansie di coloro che non ce la fanno perché oppressi dalle prepotenze del fisco e della mancanza di liquidità. Per lavorare dal basso nella costruzione di presìdi produttivi, per cercare di rafforzare le reti territoriali, far funzionare la scuola ed i servizi. Le Acli Trentine, con i loro Stati generali di primavera, intendono rilanciare la loro azione sociale smarcandosi dalle tentazioni della politica e ribadendo l’urgenza della proposta contro le derive populiste e le semplificazioni. Per fare questo, prima di tutto, è però necessario conoscere la storia. Le nostre origini e le nostre tradizioni. È fondamentale ad esempio che gli aclisti e le acliste di lungo corso ...le Acli Trentine, con i loro Stati Generali di primavera, intendono rilanciare la loro azione sociale smarcandosi dalle tentazioni della politica... 8 WALTER NICOLETTI [email protected] mettano a disposizione di questa iniziativa la loro esperienza per comunicare ai giovani che anche senza finanziamenti pubblici è possibile fare volontariato ed azione sociale. È ad esempio fondamentale conoscere la storia delle Acli Colf, dell’autorganizzazione delle cernitrici di frutta, degli albori della formazione professionale, dei dibattiti epocali attivati dalle Acli in Trentino a partire dal Piano urbanistico provinciale per passare alle tante riforme degli anni Sessanta e Settanta. Ed è fondamentale conoscere anche ambiti vicini al movimento aclista attraverso la storia di entità come la Pastorale del lavoro e il sindacalismo cattolico trentino (radicale ma anche fortemente umanista). E ancora conoscere figure storiche come Giuseppe Veronesi o padri spirituali ed accompagnatori del calibro di Monsignor Rodolfo Pizzolli e don Giuseppe Grosselli, per non parlare dell’esperienza di tante donne come Alceste Bertagnolli, Giuseppina Bassetti e Maria Menapace. È attraverso la storia che possiamo rintracciare le ragioni e le idee per rinnovare il nostro servizio rivolto sia alla promozione umana, sia alla salvaguardia e promozione dei beni comuni. Per fare questo serve innanzitutto una grande capacità di analisi in modo tale da comprendere l’essenza della realtà. Dobbiamo capire ad esempio che alla grande rivoluzione finanziaria ed informatica di questi anni, che si è risolta rispettivamente nella globalizzazione economica e nella sconfitta dell’economia reale a vantaggio della speculazione, è subentrata una forma di organizzazione politica sempre più elitaria ed autocratica. Staccata dal controllo democratico ACLI trentine MARZO 2014 ATTUALITÀ dei cittadini ed affidata a caste di privilegiati e grandi decisori occulti che operano nelle lobbies e nelle nuove corporazioni globali. Questo significa che si sono ridotti, drammaticamente, gli spazi democratici: oggi comandano le grandi banche e le piccole oligarchie politiche. Oggi le grandi opere, con il project financing, servono solo a coloro che hanno interesse a realizzarle indipendentemente dalla loro utilità pubblica. Serve dunque elaborare un contraccolpo civile rappresentato rispettivamente da una grande alleanza globale della società civile e da un’azione capillare di ricostruzione della comunità a livello locale. È da questi processi, che uniscono partecipazione a nuova rappresentanza dei veri interessi delle persone, che nascerà una nuova politica, non certo dal sistema politico attuale. È anche per questo che le Acli, assieme alla Cooperazione trentina, hanno promosso la Scuola di comunità che si presenta certo come una piccola istituzione scolastica impegnata sul fronte dell’alfabetizzazione civile, ma che intende lavorare anche sull’ideazione partecipata ed accompagnamento di progetti di ACLI trentine MARZO 2014 ...le Acli devono dunque tornare ad occuparsi di lavoro sapendo che questo non lo troviamo attraverso manifestazioni sindacali, ma sapendo che dobbiamo “inventarlo” a partire dalla comunità locale. ... autosviluppo del territorio sull’esempio di don Lorenzo Guetti. Le Acli devono dunque tornare ad occuparsi di lavoro sapendo che questo non lo troviamo attraverso manifestazioni sindacali, ma sapendo che dobbiamo “inventarlo” a partire dalla comunità locale. Per questo è importante che in questo percorso di avvicinamento agli Stati generali parlino coloro che le Acli le hanno vissute (e costruite) per primi. È importante che le generazioni di ieri comunichino certi valori e soprattutto certe esperienze ai giovani d’oggi. Per conoscere le difficoltà del mondo di ieri, ma anche le possibili soluzioni, i metodi adottati, le strategie messe in campo. Abbiamo bisogno di quegli insegnamenti e di quella saggezza. Di quella radicalità e capacità di agire concretamente dando risposte, qui ed ora, ai bisogni dei più deboli. Per questo motivo non vogliamo che nessuno si senta escluso. Scriveteci, accoglieremo volentieri le vostre proposte per rinnovare le Acli e soprattutto la loro azione sociale. PS: alcuni amici ci interpellano rimarcando il fatto che la parola Stati generali sarebbe troppo pomposa e pretenziosa. Credo abbiamo una parte di ragione. Ci siamo in realtà affidati ad una vulgata che negli ultimi anni è stata utilizzata in diversi ambiti, da quello economico e quello della pianificazione, da quello sindacale e quello scolastico per riorganizzare le rispettive funzioni. Cercheremo comunque di essere umili ed attenti all’ascolto, magari, anche con il vostro aiuto, trovando un richiamo in linea con la nostra identità democratica ed evangelica. 9 ATTUALITÀ Tavola rotonda 6 min RIPARTIRE DAI CIRCOLI PER RISCOPRIRE LE GRANDI UTO NELLA FOTO, XXXXXXXXXXXXXXXX XXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXX. La preparazione degli Stati generali prosegue su tre direttrici. Da una parte il confronto con i Circoli e le Zone, in secondo luogo attraverso dei focus in cui coinvolgere tutti i servizi ed infine attraverso una serie di colloqui ed interviste ad esponenti dei spicco dei settori economici e sociali. Al centro di tutto, come riportato anche in queste pagine, c’è la voglia e la necessità di conoscere e misurarsi con la nostra storia e le nostre tradizioni. Guardare all’esperienza di ieri per ricavarne utili indicazioni per quella di domani. Nella tavola rotonda che presentiamo in questo numero abbiamo aperto un confronto con alcuni presidenti di zona ed in particolare con Vittorio Agnini dell’Alto Garda e Ledro, Lisa Borz della Vallagarina, Fiorenzo Ariazzi di Fiemme e Fassa, Ugo Bettega del Primiero, Vanoi, Mis e Marcello Concin della Rotaliana. Iniziamo da una domanda molto diretta: cosa dovrebbero fare le Acli nel territorio e quale dovrebbe essere il ruolo ideale del Circolo? NELLE FOTO DALL’ALTO, VITTORIO AGNINI, FIORENZO ARIAZZI, UGO BETTEGA, LUISA BORZ, MARCELLO CONCIN 10 Vittorio Agnini Oggi nel territorio assistiamo al deserto partecipativo. La politica appare sempre più come un blocco di potere incapace di visione strategica in favore della comunità e del bene comune. Per questo noi anziani dobbiamo innanzitutto capire che il futuro è dei giovani e che è necessario coinvolgerli affermando e comunicando loro, prima di tutto, il valore dell’onestà. Da questo punto di vista il primo passo da fare è sicuramente quello della formazione: è fondamentale investire in questo settore. In secondo luogo è importante ribadire il valore della creatività, aiutando i giovani a viverla in prima persona e a sviluppare le grandi utopie umaniste che, ricordiamolo, sono state le idee fondamentali di movimenti come le Acli. Lisa Borz Le Acli ed i loro circoli devono progettare insieme un’idea condivisa per il loro territorio di riferimento. Devono fare questo assieme alle altre associazioni in uno spirito di collaborazione, senza chiusure o forme di specializzazione che le rendono distanti dalle persone. Le Acli sono inoltre il luogo dell’azione sociale. Questo significa svolgere una funzione di mediazione fra cittadini ed istituzioni oppure fra lavoratori ed aziende. Significa che le Acli devono “mettersi in mezzo” creando le condizioni per il superamento dei conflitti e per facilitare la collaborazione e la mediazione fra interessi e ruoli diversi. Infine le Acli devono agire secondo progetti a rete come nel caso, ad esempio, del Progetto parrocchie delle Acli nazionali, attraverso il quale si cerca di instaurare un clima diverso di collaborazione fra il nostro movimento e la chiesa. Dobbiamo entrare nelle commissioni pastorali e negli oratori sostenendo ad esempio le proposte acliste contro la crisi e costruendo insieme ipotesi di nuova solidarietà a partire dalle nostre comunità. Per quanto riguarda la situazione specificamente trentina va detto che una grande occasione di testimonianza aclista può venire da quello che abbiamo definito il nuovo patto generazionale per avvicinare generazioni diverse ed unirle per affrontare i problemi del presente. Infine vorrei sottolineare anch’io l’importanza della formazione a partire dall’esperienza della Scuola di comunità e dalle significative esperienze nel campo dell’economia domestica. ACLI trentine MARZO 2014 ATTUALITÀ WALTER NICOLETTI [email protected] OPIE UMANISTE Fiorenzo Ariazzi Condivido le priorità relative alla formazione e alla collaborazione a rete fra diverse associazioni, ma vorrei anche ribadire la necessità di sviluppare proposte di azione sociale sul fronte del problema casa e lavoro. Nella mia valle, ad esempio, fino a qualche anno fa nessuno voleva andare a lavorare negli alberghi, mentre oggi c’è la corsa in questa direzione. Questo significa che c’è fame di lavoro e su questo, sul tema della mediazione, dell’incontro fra domanda ed offerta, sulla formazione, le Acli devono essere presenti. Le Acli non sono, in buona sostanza, una realtà meramente ricreativa. Dobbiamo occuparci del lavoro a partire dal territorio e tornare ad essere sentinelle attive contribuendo, tanto per fare qualche esempio, alla comprensione di una realtà (globale e locale) sempre più complessa e lontana dalla vita reale delle persone. Ugo Bettega Anche nei prossimi decenni le Acli devono mantenere e rafforzare i servizi di Patronato, formazione professionale ed attività formative in genere, nonché attività ricreative. Per evitare il progressivo invecchiamento dell’associazione, coinvolgere i giovani e persone in età produttiva, (senza nulla togliere ai pensionati) è necessario promuovere iniziative innovative ed aperte al futuro. Marcello Concin L’attività di un circolo deve essere un giusto mix di impegno e ricreazione. Ai presidenti di circolo si dovrebbero fornire, una volta eletti, dei validi supporti per individuare tematiche forti che interessino i soci ed i cittadini anche in linea con quanto riportato sul nostro mensile. Ogni componente del singolo direttivo deve essere formato ACLI trentine MARZO 2014 per comprendere a fondo il ruolo del circolo e le varie possibilità di sviluppo associativo. e l’agricoltura di montagna. Le Acli devono quindi diventare impresa sociale a partire dal territorio. Le Acli hanno lanciato, come peraltro era già avvenuto nella loro storia, la sfida del fare comunità individuando in questo il “luogo” della nostra azione sociale. Avete qualche idea o suggerimento in proposito? Fiorenzo Ariazzi Penso che l’Enaip dovrebbe essere parte integrante di questo processo di autosviluppo del territorio. In val di Fiemme ad esempio assistiamo ad un percorso virtuoso della formazione professionale con un centro Enaip molto legato alla filiera locale del legno che mi fa pensare che i giovani adeguatamente formati trovino veramente lavoro e soddisfazione professionale. Un altro ambito molto importante è quello del welfare di comunità. Un esempio, da replicare, è quello della Cassa rurale di Fiemme che organizza e finanzia, a Tesero e Predazzo, degli sportelli in collaborazione con il nostro Patronato per consulenze gratuite sulla previdenza, lavoro, reddito di garanzia ecc. Vittorio Agnini Per individuare la nostra nuova azione sociale basta andare alla storia dell’Enaip per comprendere che è possibile, a partire dall’oggi, sviluppare una formazione legata ai bisogni dei lavoratori e delle aziende. Penso a figure come Giuseppe Veronesi e al lavoro che era stato portato avanti dalle Acli sul fronte delle case popolari. Guardando all’oggi ritengo che sia necessario riprendere le fila della concretezza, un pensiero che mi fa dire che le Acli fanno meglio a promuovere un corso di economia domestica piuttosto che sterili dibattiti politici. Lisa Borz Serve innanzitutto uno sforzo creativo per liberare l’azione delle Acli nel territorio. Penso ad esempio all’importanza della collaborazione con la cooperazione a partire dai paesi, dalle famiglie cooperative e dalle casse rurali. Credo che le Acli dovrebbero occuparsi dello sviluppo locale contribuendo alla realizzazione di progetti per i giovani dove ambiente ed economia si incontrano nell’interesse delle generazioni future. È necessario tornare ad occuparsi di lavoro, rilanciando temi quali il ripopolamento del territorio Ugo Bettega Nella nostra realtà sarebbe interessante accompagnare i giovani che escono dall’Enaip nel mondo del lavoro per avviarli in nuove iniziative lavorative che vanno dall’artigianato al turismo e al commercio magari favorendo la costituzione di cooperative e supportandoli nel rapporto con la burocrazia. Vanno promosse iniziative formative, non solo per le badanti, ma per gli anziani stessi. Al fine di favorire l’occupazione giovanile andrebbero incoraggiati i part time e forme di prepensionamento per le persone che hanno una buona base contributiva affiancando ad esse dei giovani per avviarli positivamente al lavoro. 11 ATTUALITÀ Verso gli Stati Generali 3 min INTERROGARSI PER RILANCIARE L’AZIONE SOCIALE Negli scorsi giorni, con l’invio a tutti i Circoli della lettera che invita ad organizzare le riunioni locali, è cominciato il conto alla rovescia per gli Stati Generali della Acli trentine che si terranno a Trento il prossimo 11 maggio. L’evento, nato in sostituzione della Conferenza organizzativa di metà mandato non più prevista dal calendario nazionale, rappresenterà una’occasione concreta per presentare quanto realizzato fino ad ora e rilanciare la nostra azione su temi ritenuti strategici. Alle acliste e agli aclisti trentini che si incontreranno nei circoli nelle prossime settimane viene chiesto, in questo 2014 cominciato ancora in una crisi ormai strutturale e dopo la quale niente sarà come prima, di dedicarsi alla risposta di quattro domande: Secondo te, quale dovrebbe essere il ruolo di un Circolo Acli oggi? Quali sono i bisogni, le esigenze del tuo territorio, alle quali il Circolo ACLI potrebbe dare risposte? Quali proposte suggerisci per rafforzare la presenza del Circolo ACLI nella tua comunità? Cosa ci vorrebbe per coinvolgere nuovi aclisti? Si tratta di quesiti apparentemente semplici ma che racchiudono, se letti con attenzione, il punto di partenza per la nostra azione sociale dei prossimi anni. In un mondo cablato e globalizzato, dove tutto nel giro di pochi anni si è modificato, a partire da quella che una volta era definita come struttura sociale consolidata – sistema del lavoro, delle pensioni, della sanità, della scuola – anche le nostre Acli devono modificarsi se vogliono trovare un nuovo senso di esistere e di operare. 12 ...gli Stati Generali della Acli trentine che si terranno a Trento il prossimo 11 maggio. L’evento, nato in sostituzione della Conferenza organizzativa... Per questo abbiamo scelto come filo rosso che guida le nostre azioni la volontà di ‘’rinnovamento nella continuità”. Tutto quanto i nostri Circoli riescono oggi a mettere in campo, dalla gita, alla castagnata, dal momento di ascolto, alla serata di approfondimento sulla sanità o sul fondo sociale europeo, va certamente rafforzato e conservato e per tutto questo un enorme GRAZIE è dedicato a tutti i volontari che quotidianamente e da anni si spendo per tenera viva la fiammella dell’azione sociale aclista. Ma ora a questo vanno aggiunte nuove azioni. Le persone in difficoltà che si rivolgono a noi hanno emergenze alle quali dobbiamo rispondere proponendo azioni concrete. Credo che il tema fondamentale sia oggi per noi quello del LAVORO. Penso ai disoccupati, quelli giovani - i quali chiedono nuove possibilità di accesso al lavoro per cominciare a costruire la loro professionalità e il loro futuro – e quelli over quaranta e cinquanta – che chiedono di poter ripartire con i loro progetti di vita, spesso interrotti o complicati da leggi ingiuste e non attente alla dignità della persona (come le normative sulle pensioni che hanno creato gli esodati e le disastrose semi-riforme del lavoro, succedutesi dal 2003, capaci solo di creare precari senza diritti, indifesi sindacalmente e sfruttati.) Per riuscire a costruire una nuova società abbiamo bisogno di lavorare tutti assieme, di raccogliere le idee di ognuno e muoverci compatti verso i nuovi traguardi che ci daremo, pensando ai nostri figli e ai nostri nipoti. Aiutateci, mandando le vostre proposte all’indirizzo mail stati. [email protected] o scrivendo direttamente in sede provinciale (Acli trentine, Via Roma, 57 – Trento). Le Acli del 2030 si costruiscono a partire da oggi. Grazie. FABIO PIZZI Vicepresidente Vicario Acli Trentine [email protected] ACLI trentine MARZO 2014 ATTUALITÀ Verso gli Stati Generali 3 min UN PATTO FRA AGRICOLTURA E COMUNITÀ TRENTINA UN MOMENTO DELL’INCONTRO CON LA PRESIDENZA ACLI TERRA Nella parte del giornale che si occupa degli Stati generali ci occupiamo delle proposte di Acli Terra intese anche come “esempio esportabile” in altri contesti associativi. Di fronte alla difficile situazione economica e finanziaria le Acli Terra propongono una vero e proprio patto fra il settore agricolo e la comunità trentina per il rafforzamento della rete distributiva locale, il riconoscimento delle funzioni ambientali e sociali dei contadini di montagna e la conservazione del territorio. In un redente incontro con l’assessore all’agricoltura provinciale Michele Dallapiccola, una delegazione guidata dal Presidente Flavio Sandri e dal segretario Ezio Dandra sono stati presentati alcuni esempio concreti per reagire di fronte a questa crisi economica. 1. Attivare reti di impresa sull’esempio del Maschinenring dell’Alto Adige: come è già avvenuto in provincia di Bolzano, si propone la costituzione di associazioni spontanee o cooperative e livello locale e di un’associazione centrale di secondo grado per sviluppare azioni concertate sull’esempio del Maschinenring, l’organismo attivo da tempo in Sudtirolo attraverso il quale si punta alla riduzione del parco macchine e dei relativi costi. 14 Attraverso questa alleanza, coordinata a livello provinciale da un’associazione di secondo grado, è possibile che ogni socio aderente offra il proprio lavoro e le proprie macchine al altri associati senza dover ricorrere all’acquisto di ogni singola tecnologia, mezzo o apparecchiatura facilitando lo scambio e la collaborazione e riducendo gli oneri ed i costi per il parco macchine aziendale. 2. Recupero della campagna incolta: le Acli Terra hanno deciso di farsi parte attiva nel difficile processo di recupero dei territori incolti proponendosi come garante unico ed ente super partes nei confronti dei proprietari dei campi abbandonati acquisendo direttamente in affitto i terreni con condizioni chiare e semplici assicurate da un contratto con delega per il sub-affitto agli associati. 3. Gruppo di Acquisto Solidale delle ...le Acli Terra propongono una vero e proprio patto fra il settore agricolo e la comunità trentina per il rafforzamento della rete distributiva locale... Acli: le Acli Terra intendo collaborare con il movimento aclista aprendo una fattiva sinergia con i neo costituiti Acli Gas, i Gruppi di acquisto solidale aclisti presso i quali potranno essere convogliate le produzioni degli agricoltori aderenti. 4. Rilancio della fattorie sociali e della multifunzionalità: si propone il recepimento della normativa sulla gestione delle fattorie sociali (attualmente assente) sulla falsariga dell’esperienza veneta. Al fine di rilanciare la multifunzionalità e le ricadute sociali dell’agricoltura, le Acli Terra hanno già presentato il progetto pilota della Fondazione De Bellat in Valsugana per farne un esempio virtuoso di azienda multifunzionale ed una vera e propria destinazione turistica. Il progetto è stato elaborato in piana sintonia con le associazioni locali, la Comunità di valle, i comuni, Artesella e altri imprenditori del territorio. Le proposte di Acli Terra sono state accolte favorevolmente dall’assessore Dallapiccola il quale si riserverà una serie di ulteriori approfondimenti e valutazioni che verranno discusse in incontri successivi. DA SINISTRA: SANDRI, DALLAPICCOLA E GARDUMI ACLI trentine MARZO 2014 NOTIZIE UTILI MICHELE MARIOTTO Direttore Caf Acli Trento Caf Acli 3 min NOVITÀ E SCADENZE DEL MODELLO 730/2014 Come per gli anni scorsi, il numero di marzo di Acli trentine ci consente di dare il punto sulle scadenze e sulle novità del Modello 730. NOVITÀ’: • dal 2014 l’erogazione dei rimborsi superiori ai 4.000,00 € è subordinata a controlli preventivi sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia; • aumento delle detrazioni per carichi di famiglia; • possibilità di presentare il modello 730/2014 per coloro che si trovano in assenza di sostituto d’imposta e che nel corso dell’anno d’imposta 2013 hanno percepito redditi da lavoro dipendente, pensione ovvero redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente; • ulteriore rivalutazione del reddito agrario e dominicale dei terreni del 15%; • riduzione dell’aliquota della cedolare secca per i contratti a canone concordato dal 19% al 15%; • riduzione della detrazione forfettaria dei canoni di locazione, non soggetti a cedolare secca, dal 15% al 5%; • reintroduzione delle abitazioni principali, escluse le abitazioni di lusso (categoria A1, A8 e A9) per le quali è stato versato l’IMU, nella formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF; • introduzione dei fabbricati non locati, se situati nello stesso comune della casa di abitazione principale, nella formazione della base imponibile IRPEF nella misura del 50%; 16 • proroga dell’agevolazione, per l’anno 2013 e 2014, per le somme percepite a titolo di incremento della produttività; • aumento della detrazione dal 19% al 24% per le erogazioni a favore di movimenti e partiti politici e a favore delle ONLUS; • riduzione del limite massimo di detrazione per i premi assicurativi da 1.291,14 € ad € 630,00; • proroga della detrazione per gli interventi di recupero edilizio al 31.12.2014 nella misura del 50% su un limite massimo di spesa di € 96.000,00; • introduzione, nella misura del 50% su un limite massimo di spesa di €10.000,00, della detrazione relativa alle spese sostenute per l’arredo degli immobili ristrutturati; • proroga della detrazione per gli interventi di risparmio energetico al 31.12.2014 con aumento dell’aliquota dal 55% al 65% per le spese sostenute nel periodo 06.06.2013 - 31.12.2014; • ampliamento dei soggetti ai quali è possibile destinare l’8 per mille dell’IRPEF; tra i possibili destinatari è stata prevista l’Unione Buddhista Italiana e l’Unione Induista Italiana. SCADENZE: Il Caf Acli ricorda le principali scadenze previste per chi presenta il Modello 730/2014 relativo ai redditi 2013. Entro il 28 febbraio 2014 il contribuente riceve dal sostituto d’imposta il Modello CUD 2014 (certificazione dei redditi percepiti e delle ritenute subite nel corso del 2013). Il Modello 730 deve essere presentato al Caf entro il 31 maggio 2014. A partire dal mese di luglio 2014 (agosto o settembre per i pensionati) il contribuente riceve la retribuzione con i rimborsi o con le trattenute delle somme dovute. Entro il 30 settembre 2014 il contribuente può comunicare al sostituto d’imposta di non voler effettuare il versamento degli acconti o di volerli effettuare in misura inferiore rispetto a quanto indicato nel modello 730-3. ...è aperta la campagna prenotazioni per le dichiarazioni modello 730/2014 e modello unico 2014. Prenota la tua dichiarazione... CAF ACLI Acli Servizi Trentino srl 38122 Trento Galleria Tirrena 10 Tel 0461 274911 Fax 0461 274910 e-mail [email protected] www.acliservizi.it Per informazioni ed appuntamenti rivolgiti al CAF Acli telefonando al Numero Unico 199 199 730 Orario di apertura Da lunedì a giovedì 8:00 - 12:00 e 14:00 - 18:00 Venerdì 8:00 - 12:00 e 14:00 - 17:00 ACLI trentine MARZO 2014 O ERT INS NEWS Da CTA Turismo n. 1, in redazione Marta Fontanari, progetto e realizzazione grafica Palma & Associati Soggiorni mare estate 2014 PRENOTAZIONI DAL 27 FEBBRAIO - ACCONTO € 150,00 Bellaria EMILIA ROMAGNA Hotel Semprini *** Valverde di Cesenatico SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 7 anni + 2° bambino sconto 40% Hotel President *** 23 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 410,00 1 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti 23 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 380,00 € 670,00 € 570,00 1 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 475,00 € 845,00 15 GIUGNO Gatteo a Mare 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti Hotel Spiaggia *** SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 6 anni + 2° bambino fino a 14 anni 50% € 520,00 € 945,00 29 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 545,00 € 1.010,00 21 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 510,00 30 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 575,00 € 555,00 € 1.020,00 22 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 565,00 € 1.035,00 6 LUGLIO 10 giorni / 9 notti Hotel Strand *** 23 MAGGIO 8 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti Igea Marina € 710,00 10 giorni / 9 notti € 535,00 1 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 505,00 € 910,00 15 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 575,00 € 1.045,00 I Soggiorni mare estate 2014 Miramare Hotel Alba Marinara *** NOV ITÀ Hotel Adigrat *** 25 MAGGIO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti Riccione € 280,00 € 465,00 SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 11 anni + 2° bambino fino a 12 anni 50% 8 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 310,00 € 525,00 21 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 495,00 30 MAGGIO 10 giorni / 9 notti Rivazzurra 8 GIUGNO Hotel Mikaela * SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 11 anni + 2° bambino fino a 12 anni 50% 21 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 370,00 € 360,00 € 610,00 22 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 370,00 € 650,00 6 LUGLIO 10 giorni / 9 notti € 505,00 € 855,00 22 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 515,00 € 870,00 6 LUGLIO € 630,00 € 380,00 8 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti 10 giorni / 9 notti 30 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 565,00 € 480,00 Misano Adriatico Hotel Riviera *** SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 8 anni + 2° bambino fino a 12 anni 50% 23 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 525,00 1 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti Rivazzurra Hotel Veliero *** 15 GIUGNO SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 8 anni + 2° bambino fino a 12 anni 20% 21 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 425,00 30 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 460,00 8 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 410,00 € 720,00 22 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 430,00 € 765,00 6 LUGLIO 10 giorni / 9 notti II € 455,00 € 815,00 € 520,00 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 505,00 € 910,00 29 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 530,00 € 980,00 Misano Adriatico Hotel Club *** 23 MAGGIO € 445,00 10 giorni / 9 notti 1 GIUGNO € 380,00 € 680,00 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti 15 GIUGNO € 395,00 € 760,00 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti 29 GIUGNO € 430,00 € 860,00 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti 13 LUGLIO € 875,00 15 giorni / 14 notti MARCHE Senigallia Cattolica Hotel Baltic *** Hotel King *** SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 8 anni + 2° bambino fino a 14 anni 50% 21 MAGGIO 10 giorni / 9 notti 30 MAGGIO 10 giorni / 9 notti 21 MAGGIO € 490,00 10 giorni / 9 notti 30 MAGGIO € 540,00 10 giorni / 9 notti 8 GIUGNO € 420,00 € 790,00 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 635,00 8 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 590,00 € 995,00 22 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 620,00 € 1.075,00 6 LUGLIO 10 giorni / 9 notti Cattolica € 585,00 € 770,00 NOV ITÀ Hotel Cristallo *** ABRUZZO 1 GIUGNO € 330,00 € 570,00 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti Alba Adriatica Hotel Sporting *** 25 MAGGIO 15 giorni / 14 notti OPOSTE R P E R T I AL RI UFFIC T S O N I ESSO PR € 865,00 1 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 530,00 € 920,00 8 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI, RICHIESTA PROGRAMMI DETTAGLIATI CTA TRENTO, VIA ROMA 6 - TEL. 0461.1920133 € 550,00 € 955,00 III Alcuni dei nostri tour 2014 RICHIEDETE I PROGRAMMI DETTAGLIATI TATEVI! AFFRET OSTI! ULTIMI P MARZO APRILE PARIGI E VERSAILLES PASQUA GRECIA SPECIALE PRIMAVERA 26 MARZO da Trento TORINO E REGGIA DI VENARIA 29 MARZO da Trento TOUR CLASSICO E METEORE € 550,00 19 APRILE 5 giorni / 4 notti da Milano € 1.050,00 8 giorni / 7 notti PASQUA PAESI BASCHI, NAVARRA, ARAGONA, CATALOGNA, E I PATRIMONI UNESCO € 185,00 2 giorni / 1 notte 19 APRILE da Trento € 990,00 9 giorni / 8 notti ASSISI LA CITTÀ DI FRANCESCO 29 MARZO da Trento € 175,00 2 giorni / 1 notte Iniziative Culturali, Mostre, Gite di un giorno 2014 Itinerari dello spirito 2014 6 APRILE € 65,00 Lourdes IN PULLMAN 7 MAGGIO 5 GIORNI / 4 NOTTI Autopullman, ingresso, pranzo € 535,00 DA TRENTO 12 APRILE € 39,00 I LUOGHI DI S. PIO DA PIETRELCINA 4 GIORNI / 3 NOTTI € 350,00 DA TRENTO Mostra “Verso Monet, il Paesaggio dal ‘600 al ‘900” Vicenza, Basilica Palladiana San Giovanni Rotondo 15 MAGGIO Tulipanomania al Parco di Sigurtà, e Valeggio sul Mincio 12 APRILE € 57,00 Venezia e la Giudecca, un Isola insolita e le Opere del Palladio Autopullman, visita guidata, traghetto IV INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI, RICHIESTA PROGRAMMI DETTAGLIATI CTA TRENTO, VIA ROMA 6 - TEL. 0461.1920133 NOTIZIE UTILI LUCA OLIVER Responsabile Acli Casa INVIATE LE VOSTRE DOMANDE A: [email protected] Casa e territorio A PROPOSITO DI CONTRATTI E MANUTENZIONI 3 min Risponde Luca Oliver D. Avevo stipulato un contratto di 4 anni per un appartamento. Ora, trascorsi 2 anni, per vari motivi devo lasciare questo appartamento. Dopo aver avuto alcune discussioni con il proprietario sulla validità della mia disdetta, adesso mi chiede 67,00 euro per la tassa di recesso. È corretto? Non va divisa in parti uguali? R. La norma che regolamenta l’applicazione dell’imposta di registro, prevede che nel caso di rilascio anticipato dell’appartamento e quindi della conseguente risoluzione del contratto, si debba pagare l’imposta nella misura fissa di 67,00 Euro. L’applicazione dell’imposta di registro nel campo delle locazioni interessa sempre entrambe le parti che sono, quindi, obbligate in solido al pagamento. Nel contratto potrebbe essere stata inserita una clausola per stabilire a chi compete il pagamento dell’imposta per la risoluzione. Nel caso in cui non esistano precise indicazioni nel contratto, convenzionalmente si considera obbligato al pagamento l’inquilino, soggetto che con la sua decisione di lasciare l’appartamento ha fatto anche nascere il debito tributario. Vale la pena di aggiungere che la risoluzione deve essere completata con l’invio o la consegna all’Agenzia ACLI trentine MARZO 2014 delle Entrate di un modulo nel quale si dovranno inserire i dati anagrafici dei contraenti, i dati catastali dell’immobile e la data di risoluzione del contratto. Con decorrenza 3 febbraio 2014 il modello 69, usato a tal fine negli ultimi anni, è stato sostituito dal modello RLI che deve essere presentato esclusivamente in via telematica, invio che potrà essere fatto anche presso gli uffici dell’Agenzia. Il versamento dell’imposta deve essere effettuato (ora anche con F24) entro 30 giorni dalla data di effettiva risoluzione del contratto, entro successivi 20 giorni dal pagamento va invece inviato all’Agenzia il modello RLI, succitato. D. Possiedo un appartamento all’interno di un condominio. L’assemblea ha deciso di effettuare alcune opere di manutenzione straordinaria. L’amministratore ha accennato alla necessità di fare alcuni versamenti anticipati per dare al condominio la liquidità necessaria a fare i primi pagamenti alle imprese. In quel contesto si è parlato di obbligo di legge, mi può dare qualche informazione in merito? R. L’art. 1135 c.c., al primo comma, n. 4) prevede che l’assemblea deve provvedere “alle opere di manutenzione straordinaria e alle innovazioni, costituendo obbligatoriamente un fondo speciale di importo pari all’ammontare dei lavori”. La recentissima Legge di stabilità ha poi integrato l’articolo prescrivendo che nel caso in cui i lavori vengano eseguiti “in base a un contratto che ne prevede il pagamento graduale in funzione del loro progressivo stato di avanzamento, il fondo può’ essere costituito in relazione ai singoli pagamenti dovuti”. Al nostro lettore, possiamo quindi dire che l’obbligo di costituire un fondo speciale per far fronte al pagamento delle manutenzioni straordinarie effettivamente sussiste. Sarà l’assemblea del condominio poi a dover decidere se costituire il fondo in un’unica soluzione oppure se provvedere in diverse rate, corrispondenti ai vari stati di avanzamento previsti nel contratto di appalto stipulato con l’impresa che eseguirà le opere. SPORTELLO CASA 38122 Trento Via Diaz, 5 Appuntamenti previa prenotazione Tel 0461 277277 www.aclitrentine.it 17 NOTIZIE UTILI Lavoro/occupazione LE ACLI TRENTINE PER IL SOSTEGNO AI LAVORATORI IN DIFFICOLTÀ Patronato Acli 2 min SPORTELLO “INCONTRA LAVORO” ...sarà attivo un nuovo sportello che si occuperà di fornire un servizio di selezione di lavoratori domestici (colf, badanti e babysitter), che svolgerà attività di intermediazione tra famiglie e persone interessate... Il Patronato Acli attiverà nei prossimi mesi un nuovo sportello: “Incontra Lavoro”, che si occuperà di fornire un servizio di selezione di lavoratori domestici (colf, badanti e babysitter), svolgendo attività di intermediazione tra famiglie che necessitano di aiuto nel lavoro domestico e persone interessate a svolgere quel tipo di mansione. Le Acli Trentine, quindi, al momento ricercano candidature da parte di collaboratori domestici (colf), assistenti familiari (badanti) e babysitter in cerca di occupazione da inserire nel proprio archivio. Tutte le persone interessate possono rivolgersi ad uno degli uffici di Patronato presenti sul territorio provinciale, o ad uno dei Circoli Acli aderenti all’iniziativa. I candidati saranno invitati a compilare una scheda conoscitiva e verranno in seguito contattati per un colloquio approfondito. Nel corso del colloquio sarà fornita un’assistenza alla compilazione del curriculum, alla valutazione delle attitudini, delle esperienze pregresse e delle aspettative. L’attivazione dello sportello “Incontra Lavoro” è 18 possibile in seguito dell’autorizzazione ottenuta nel novembre 2011 da parte del Ministero del Lavoro. Infatti il Patronato Acli è, oggi, anche un’agenzia di intermediazione che può quindi legittimamente svolgere raccolta delle domande ed offerte di lavoro, fare la selezione dei lavoratori, realizzare l’attività di orientamento, gestire l’incontro domanda/offerta di lavoro, effettuare le comunicazioni obbligatorie e promuovere percorsi di formazione. Con questo servizio ACLI Trentine vogliono concorrere all’emersione e alla qualificazione del lavoro domestico. In sinergia con altri servizi e progetti del Patronato e del sistema Acli, si va ad integrare la propria offerta alle famiglie e ai lavoratori e si contribuisce a incentivare le politiche attive del lavoro. Nei prossimi mesi, quando lo sportello “Incontra Lavoro” avrà arricchito il proprio archivio, inizierà la fase di incrocio domanda/offerta: raccogliendo le richieste delle famiglie che cercano lavoratori in ambito domestico, mettendole in contatto con i candidati che cercano di collocarsi nel mondo del lavoro. Le Acli Trentine hanno diffuso una nota sulle problematiche del lavoro in Vallagarina nella quale si eprime piena solidarietà ai lavoratori della Marangoni e ai lavoratori delle altre aziende presenti sul territorio che in questi anni di crisi e diseguaglianza sociale lottano per affermare il loro diritto ad un futuro, ad uno stipendio dignitoso e di conseguenza ad una vita dignitosa. Da subito, si scrive in una nota, comunichiamo la nostra disponibilità a partecipare, come associazione del terzo settore che ogni giorno incontra centinaia di lavoratori, a tavoli di lavoro che i Lavoratori, la Provincia Autonoma di Trento, i Sindacati e la Associazioni professionali vorranno organizzare per ricercare una soluzione condivisa. Riteniamo infatti che momenti come quello attuale richiedano il fattivo impegno di tutti quanti siano in grado di fornire un contributo atto a trovare le soluzioni migliori a tutela sia delle imprese e del perdurare delle loro attività in Trentino che dei lavoratori e dei loro diritti, e come associazione cristiana dei lavoratori italiani siamo pronti a fare la nostra parte. PATRONATO ACLI 38122 Trento Via Roma, 57 Numero verde 800 74 00 44 e-mail [email protected] www.patronato.acli.it Orario di apertura 8:00 - 12:00 e 15:00 - 17:00 da lunedì a venerdì giovedì 8:00 - 14:00 ACLI trentine MARZO 2014 NOTIZIE UTILI Pensplan 4 min BILANCIO 2013 DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: ANCORA UN ANNO RECORD Ancora un anno record per la previdenza complementare regionale, sia in termini di adesioni che di rendimenti, che fanno del Trentino Alto Adige una Regione modello a livello nazionale. Continua il trend positivo dei dati sulla previdenza complementare a livello regionale. In generale quasi tutte le linee di investimento dei fondi pensione istituiti in Regione hanno registrato risultati migliori rispetto alla rivalutazione del TFR rimasto in azienda, pari per il 2013 all’1,7%. Tra queste, le linee con una componente azionaria maggiore, quali la Linea Dinamica di Laborfonds, ActivITAS e SummITAS di PensPlan Plurifonds, Dynamic di Raiffeisen e il Comparto A di PensPlan Profi, hanno premiato gli aderenti che hanno deciso di rischiare qualcosa in più con rendimenti quasi sempre a due cifre (v. tabella 1). Risultati positivi anche per l’andamento delle adesioni in Trentino Alto Adige, dove l’attività di consulenza e informazione ha dato i suoi buoni frutti con una tenuta del fondo chiuso Laborfonds (rispetto al -1% registrato dai fondi pensione chiusi a livello nazionale) e un’ottima crescita dei due maggiori fondi pensione aperti, PensPlan Plurifonds e Raiffeisen (v. tabella 2). Per avere maggiori informazioni in merito è possibile rivolgersi alle sedi Pensplan di Trento e Bolzano o presso lo sportello Pensplan Infopoint più vicino. tabella 1 RENDIMENTI DEI FONDI PENSIONE ISTITUITI IN REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE Laborfonds Linea Garantita1 Linea Prudente-Etica Linea Bilanciata Linea Dinamica PensPlan Plurifonds SecurITAS1 SerenITAS AequITAS SolidITAS ActivITAS SummITAS Raiffeisen Safe Activity Dynamic PensPlan Profi Comparto A Comparto B Comparto C TFR2 1 2 2008 2009 2010 2011 2012 2013 1,6 -4,7 - 6,5 9,0 7,7 8,7 0,7 3,5 3,3 6,1 1,1 2,7 0,0 -2,0 3,7 8,8 9,7 10,6 1,7 3,9 7,5 10,8 4,2 2,6 -1,6 -11,6 -19,3 -20,8 4,8 6,1 9,5 11,3 14,5 15,0 0,7 1,7 5,8 3,7 3,8 6,0 -0,6 1,3 -0,7 -2,7 -5,5 -8,7 6,2 8,6 7,7 8,4 8,8 8,2 2,3 3,4 6,8 9,1 12,5 14,3 8,1 -6,0 -25,1 2,3 9,9 20,1 1,2 2,1 2,3 1,2 -1,6 -7,1 8,3 12,2 14,1 1,8 5,2 11,3 3,7 3,8 2,5 2,7 7,3 6,1 3,5 2,0 2,8 2,0 0,7 2,6 -2,9 0,5 0,0 3,5 8,0 9,0 3,8 2,9 5,8 2,9 1,3 1,7 I rendimenti dei comparti garantiti non incorporano il valore della garanzia. Tasso di rivalutazione al netto dell’imposta sostitutiva introdotta a partire del 1° gennaio 2001 tabella 2 ADERENTI AI FONDI PENSIONE ISTITUITI IN REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE Iscritti Laborfonds PensPlan Plurifonds Raiffeisen PensPlan Profi 113.657 43.854 16.989 453 Variazione Dic 2013/Dic 2012 0,1% 7,6% 10,4% 12,7% PER INFORMAZIONI 38122 Trento Piazza delle Erbe 2 Tel 0461 274800 39100 Bolzano Via della Mostra 11/13 Tel 0471 317600 e-mail [email protected] ACLI trentine MARZO 2014 19 MONDO ACLI Acli Terra 3 min SPESOMETRO: IL PARADOSSO DEGLI AGRICOLTORI ESENTI MA COSTRETTI ALLE COMUNICAZIONI IVA ENTRO 20 APRILE 2014 Sembra paradossale, ma è ciò che sta accadendo agli imprenditori agricoli in regime di esonero ai fini IVA, cioè a quegli imprenditori “minimi” che hanno realizzato un volume di affari inferiore ai 7.000 euro nell’anno 2013. In questo momento loro e i CAF che li seguono, camminano a tentoni e c’è grande incertezza sulla scadenza di trasmettere l’elenco clienti e fornitori; ma per legge, il dovere di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA, esiste anche in capo agli agricoltori “minimi”. Lo dice l’articolo 36 comma 8-bis del Dl 179/2012, entrato in vigore il 19 dicembre 2012. «Al fine di rendere più efficienti le attività di controllo relative alla rintracciabilità dei prodotti agricoli [...] sono tenuti alla comunicazione annuale delle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto». Si tratta degli imprenditori agricoli assoggettati in via naturale al regime speciale di detrazione forfetaria dell’IVA che, avendo realizzato nel corso dell’anno solare precedente o, in caso d’inizio attività, prevedendo di realizzare, un volume di affari non superiore 7.000 euro costituito ACLI trentine MARZO 2014 per almeno due terzi da cessioni di prodotti agricoli rientranti nella Tab. A), parte I, allegata al D.P.R. n. 633/1972, beneficiano di un particolare regime di esonero dagli ordinari adempimenti IVA. Alla luce di tale nuovo adempimento, nel corso dell’incontro con la stampa specializzata “Telefisco 2013”, è stato chiesto all’Agenzia delle Entrate la decorrenza del nuovo obbligo. Di fronte a tale domanda i tecnici dell’Agenzia delle Entrate hanno preso atto del ritardo con cui è stato introdotto il nuovo obbligo rendendo noto che la prima comunicazione che dovranno fare i piccoli agricoltori avverrà nel 2014 con oggetto le operazioni del 2013. La circolare esplicativa 1/E dell’Agenzia confermava l’obbligo a partire dal 2014 per le operazioni del 2013, ma questo caso lascia un po’ l’amaro in bocca. Tutto doveva essere sistemato con la Legge di stabilità 2014 ma anche qui è saltata la correzione che doveva ripristinare l’esonero di tutti gli adempimenti della contabilità Iva per i produttori con giro d’affari inferiore ai 7mila euro, i cosiddetti «minimi». Le aziende agricole esonerate ai fini IVA ...le aziende agricole hanno l’obbligo di presentare l’elenco dei clienti e fornitori 2013, quindi la prima scadenza sarà il 20 aprile 2014. ... hanno, dunque, l’obbligo di presentare l’elenco dei clienti e fornitori per l’anno 2013, quindi la prima scadenza sarà il 20 aprile 2014. La comunicazione deve avvenire per via telematica, ne consegue che i piccoli produttori dovranno ricorrere all’assistenza dei consulenti o dei CAF e, per questo, Acli Service ha già provveduto ad invitare i propri utenti ed è pronta ad assistere ogni agricoltore interessato. È quindi necessario che i piccoli produttori prestino attenzione alla raccolta e conservazione dei documenti di acquisto (fornitori) e autofatture (clienti) necessari a ricavare le informazioni che andranno comunicate (in via telematica) nel 2014 all’Agenzia delle Entrate. 21 MONDO ACLI US Acli GLI ANTICHI INSEGNAMENTI DELLE ARTI MARZIALI ...due argenti e un bronzo. Li ha collezionati l’atleta Luca Zanne nel primo campionato del mondo a Parigi di shou bo, arte marziale cinese... Due argenti e un bronzo. Li ha collezionati l’atleta Luca Zanne nel primo campionato del mondo a Parigi di shou bo, arte marziale cinese riscoperta e valorizzata dal maestro Yuan Zumou. Zanne, 34 anni, è in forza alla scuola di kung fu “La porta del drago” di Trento, rappresentata nella competizione dal maestro Diego Paoli. La gara si è svolta il 7 e l’8 dicembre 2013 a Parigi nell’ambito dell’undicesimo campionato del mondo 22 2 min di shuai jiao, che assieme a shou bo e xiang bo è uno degli stili adottati nei combattimenti della competizione. Le discipline rientrano nella famiglia del kung fu, termine con cui in Occidente sono diventate famose le arti marziali cinesi (in realtà il termine corretto è wu shu, mentre gong fu, traslitterazione moderna di kung fu, significa duro lavoro). Sessanta gli atleti internazionali che hanno partecipato ai campionati. Nel primo giorno ci sono state le gare eliminatorie, nel secondo le semifinali e le finali. Tre appunto gli stili adottati per le gare: lo xiang bo, dove si combatte con le mani a contatto e si privilegia la fluidità e la velocità delle tecniche di lotta, lo shuai jiao, la lotta tradizionale cinese fatta di prese, sbilanciamenti, spazzate e proiezioni, e lo shou bo, stile di combattimento spettacolare sviluppato dal maestro Zumou che combina il combattimento con calci e pugni del kung fu con la lotta cinese. La squadra italiana guidata dal maestro Stefano Danesi ha combattuto nelle diverse categorie di peso (da meno 66 a -90 chilogrammi) conquistando 2 ori, 7 argenti e 4 bronzi. Buono il risultato personale di Zanne, accompagnato dal maestro Paoli. L’atleta ha ottenuto nella categoria -90kg due argenti (stili shou bo e xian bo) e un bronzo (shuai jiao). Zanne pratica kung fu dal 1995 e nella scuola di Trento dal 1999, dove è istruttore. Parallelamente ha praticato lo shou bo e il tai chi, ottenendo rispettivamente il grado di istruttore e di allenatore presso l’associazione Shou Bo Italia. Paoli, una delle pochissie cinture nere del maestro Shin Dae Woung (tra i primi a portare il kung fu in Italia), pratica arti marziali da 35 anni ed è maestro dal 1998 nella scuola di kung fu “La porta del drago” di via degli Olmi a Trento (www. laportadeldrago.it). ACLI trentine MARZO 2014 CULTURA In visita dal Vescovo LE ACLI ALLA RICERCA DI UNA NUOVA IDENTITÀ Una delegazione della presidenza delle Acli Trentine ha fatto visita all’Arcivescovo della Diocesi di Trento Luigi Bressan. Al centro del cordiale incontro l’impegno del movimento verso il rinnovamento della propria azione sociale e l’importante appuntamento con gli Stati generali del prossimo 11 maggio. Il presidente Gardumi, accompagnato da don Rodolfo Pizzolli, Sergio Bragagna, Joseph Valer, Cristian Bosio, Livio Trepin e Piergiorgio Bortolotti, ha ribadito la necessità di rilanciare il ruolo delle Acli sia nel territorio sia in favore dei giovani. Al centro del confronto anche il ruolo della formazione e dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Acli Terra SANDRI IN PRESIDENZA NAZIONALE pubb_ACLI_Trentine 20/02/14 16.17 Pagina 1 Aderiscono Flavio Sandri, coltivatore diretto in Valsugana e presidente provinciale di Acli Terra, è entrato a far parte della Presidenza nazionale dell’organizzazione agricola delle Acli. La nomina di Sandri si deve alla precisa volontà di dare spazio alle regioni del nord voluta dal presidente Michele Zannini all’interno di un’organizzazione tradizionalmente radicata nel mezzogiorno. L’impegno di Sandri, oltre alla salvaguardia e rilancio dell’agricoltura di montagna, sarà rivolto alla continua ricerca di alleanze con i consumatori attraverso i mercati agricoli e la vendita diretta dei prodotti. UN SOGNO CHE È DIVENTATO BANCA BANCA ETICA dalle ORIGINI al FUTURO Comitato Regionale Trentino Alto Adige SINTESI DI 15 ANNI DI UN’ESPERIENZA CHE È DIVENTATA STORIA DA RACCONTARE ASSOCIAZIONE «AMICI DELLA STORIA» PERGINE SABATO 15 MARZO 2014 TEATRO COMUNALE, PERGINE VALSUGANA ORE 10.30 FOYER DEL TEATRO ORE 17.00 FOYER DEL TEATRO ORE 20.45 TEATRO Presentazione del libro UN SOGNO CHE È DIVENTATO BANCA Spettacolo teatrale BENVENUTA LEGGEREZZA Pensieri veloci Claudio Ferrari, 2013 ENTRATA LIBERA Letture di Denis Fontanari e incontro con l’autore TRANNE PER LO SPETTACOLO “GENTE COME UNO”: INGRESSO 10 EURO Prenotazioni e prevendite I biglietti sono in vendita: online (www.teatrodipergine.it/biglietteria), presso il teatro e presso l’ufficio del banchiere ambulante di Trento (via Milano, 41). È possibile prenotare: tel. 389 1151058 - [email protected] 24 Ufficio del Banchiere Ambulante Massimo Sinigaglia via Milano 41, Trento cell. 339.4966681 • [email protected] Incontro sul ruolo dell’etica nell’economia con: • Ugo Biggeri, Presidente di Banca Popolare Etica • Fabio Salviato, primo Presidente della Banca • don Albino Bizzotto, fondatore di “Beati i costruttori di pace” • moderatore Mauro Meggiolaro, giornalista esperto di finanza etica Gruppo di Iniziativa Territoriale dei Soci di Banca Etica di Trento [email protected] GENTE COME UNO Compagnia Alma Rosé, con Manuel Ferreira Seguirà approfondimento sulle tematiche emerse dagli incontri e dallo spettacolo www.bancaetica.it ACLI trentine MARZO 2014 CULTURA Uno sguardo oltre il profitto 5,5 min COSTRUIRE IL BENE COMUNE ...il libro di Salvatore Settis “Azione popolare. Cittadini per il bene comune” offre un interessante spunto di riflessione, focalizzandosi sulla necessità da parte dei cittadini di riappropriarsi della loro sovranità... “Indignazione” è un termine ormai entrato nel vocabolario comune e le sue manifestazioni sono riportate quotidianamente alla nostra attenzione dai giornali e dalla televisione. Protestare e portare alla luce i problemi e le contraddizioni del nostro paese è doveroso, ma l’indignazione non deve esaurirsi in se stessa, pena la sua evanescenza; bisogna fare un passo in avanti. Il libro di Salvatore Settis “Azione popolare. Cittadini per il bene comune” (Einaudi, 2012) offre un interessante spunto di riflessione in tal senso, focalizzandosi sulla necessità da parte dei cittadini di riappropriarsi della loro sovranità per reagire alla degenerazione della politica e alla crisi del nostro modello di sviluppo, che è anche crisi del nostro modello sociale. In questo tipo di discorso, diritti e doveri dell’individuo rappresentano entità inscindibili: da una parte vi è il “diritto ad avere diritti”, dall’altra il dovere, in quanto cittadini, di assumersi delle responsabilità e di contribuire attivamente alla costruzione della società in cui viviamo e che trasmetteremo alle generazioni future. Secondo Settis il problema principale è di tipo culturale: viviamo in un sistema che pone al centro il “dio denaro” e che declina i concetti di “crescita” e di “sviluppo” dentro una sfera puramente economica. La produzione di ricchezza e la riduzione del debito pubblico sembrano essere ACLI trentine MARZO 2014 il fine ultimo di ogni azione politica e la ripresa economica la soluzione a tutti i mali, per cui qualsiasi mezzo necessario a raggiungere questi obiettivi è lecito. È il sistema-mercato di stampo capitalista dominato dalla fiducia in una crescita illimitata, dalla corsa sfrenata al guadagno personale e dalla mercificazione di ogni sorta di bene (persino il patrimonio culturale italiano e infine l’individuo) a dettare le regole, a scapito di altri valori di tipo comunitario e sociale, considerati secondari e sacrificabili. In proposito, l’autore pone l’accento su due concetti chiave: quello di “bene comune”, inteso come un valore, sinonimo di “interesse pubblico”; e il concetto di “beni comuni”, intesi come un insieme di beni materiali aventi un significato di tipo identitario MARIANNA CALOVI [email protected] per la collettività da un punto di vista artistico, storico, culturale, paesaggistico (ad es. l’ambiente, l’acqua, l’aria, i monumenti, le strade, le piazze, le scuole ecc.), di cui siamo responsabili tanto individualmente quanto collettivamente, poiché è a noi cittadini che appartengono. È proprio in nome del bene comune e della tutela e valorizzazione dei beni comuni che i cittadini dovrebbero rendersi protagonisti di un cambiamento di rotta volto alla formulazione di una nuova etica capace di generare nuove norme, nuovi comportamenti sociali e nuove forme di responsabilità e di cittadinanza. Come? Dando attuazione ai principi contenuti nella Costituzione, che rimane, secondo Settis, “il massimo manifesto di un’etica e di una politica del bene comune”, fondato sul riconoscimento della sovranità popolare e sulla tutela dei diritti del cittadino. Si tratta dunque di saper costruire nuovi spazi e nuove forme di partecipazione, anche informali, all’interno delle quali i cittadini 25 CULTURA possano vigilare, giudicare e influenzare il potere politico, al fine di potenziarlo anziché delegittimarlo e di indirizzarlo verso il perseguimento del bene comune. Anche lo storico e saggista Marco Revelli, ospite della Scuola di Comunità, ha sottolineato la necessità di immaginare forme di rappresentanza e di partecipazione che vadano oltre il “partito”, organismo figlio del Novecento che nella complessità della realtà attuale sembra non essere più in grado di rispondere, da solo, alle esigenze della società. Le decisioni non possono più essere monopolizzate dai partiti, come è successo nel secolo scorso, ma devono farsi avanti nuovi processi di auto-organizzazione, di auto- coscienza e di auto-iniziativa nei e dei territori. Ciò implica una vera e propria mutazione della cultura e degli stili di vita dei cittadini, nonché la necessaria attivazione di “meccanismi di trasformazione dell’io in noi” (Marco Revelli) per ripristinare quel senso di comunità che sembra andato perduto. È proprio in questa direzione che si muove l’idea del “Social street” (“strada sociale”: www. socialstreet.it), un’esperienza nata nel settembre del 2013 in via Fondazza a Bologna e che in poco tempo si è diffusa in tante altre vie di varie città italiane. Questo progetto nasce con l’intento di socializzare e di instaurare dei legami di prossimità con i vicini di casa, dei veri e propri ...è proprio in questa direzione che si muove l’idea del “Social street”, un’esperienza nata nel settembre del 2013 in via Fondazza a Bologna e che in poco tempo si è diffusa in tante altre vie di varie città italiane. ... 26 sconosciuti in molte realtà urbane. Sfruttando la forza innovativa di uno strumento come Facebook, gli abitanti di una “social street” si incontrano, virtualmente e non, per condividere necessità, scambiarsi professionalità, competenze e favori, fino a progettare in maniera condivisa iniziative di interesse comune, come possono essere, ad esempio, la pulizia della strada o l’organizzazione di una mostra fotografica sulla vita e i luoghi della via. Attualmente esistono più di centocinquanta “Social street” in oltre cinquanta città italiane, a dimostrazione di come questa idea possa rappresentare una delle risposte per attivare nuovi meccanismi di cooperazione sociale, di mutuo aiuto e di pianificazione partecipata, nonché un nuovo modo per facilitare la costruzione di un rapporto di fiducia tra persone che vivono nella stessa (micro) realtà ma che, molto spesso, non hanno alcun contatto. Anche a Trento, in via Suffragio, si sta tentando di introdurre un’esperienza di questo tipo; le potenzialità sono molte, sta nei promotori riuscire a comunicarle e alle persone capirne il valore, abbandonando la diffidenza e l’indifferenza nei confronti dei propri vicini. ACLI trentine MARZO 2014 LA FESTA DI PRIMAVERA DEI TRENTINI 68 ^ MOSTRA DELL’AGRI COLTURA T R E N T O ^ DOMO E D I L I Z I A RISPARMIO ENERGETICO NUOVE TECNOLOGIE il 15 e 16 marzo 2014 nei padiglioni di Trento Fiere 8.00 - 19.00 www.mostraagricolturatrento.com VITA ASSOCIATIVA Circolo di Pré e Biacesa PUNTUALE, IL SOLE RITORNA Anche quest’anno, immancabilmente, il sole è tornato, dopo lunghe settimane di assenza a Pré in valle di Ledro. La festa del ritorno da sempre viene organizzata ai primi di febbraio dal circolo di Pré e Biacesa e rappresenta un momento di grande incontro e conferma dei valori di questa comunità. Il circolo Acli, in queste realtà, rappresenta un’effettiva e concreta testimonianza della capacità di fare presidio, di garantire una sede aperta, di intervenire in tutte le questioni che riguardano i bisogni sociali ed anche socioeconomici di questi paesi. La festa, come sempre molto partecipata, ha visto la partecipazione del Sindaco del Sol affiancato quest’anno da un piccolo collega, e da uno stuolo di giovanissimi ballerini che hanno intrattenuto la piazza. Molto apprezzata anche la rappresentazione teatrale con un divertentissimo Mariano Bonisolli, presidente del circolo di Pré e Biacesa, nei panni di Papa Francesco. Legge & diritti SERVIZIO DI CONSULENZA LEGALE Vorrei capire qual è la differenza fra l’erede ed il legatario? Le qualifiche di erede o legatario competono ai soggetti che, in forza di una successione a causa di morte, subentrano al “de cuius” (si chiama così la persona defunta che ha lasciato un’eredità) nella titolarità di uno o più rapporti giuridici. L’erede è il soggetto che succede “a titolo universale”, cioè subentra indistintamente nell’universalità dei beni del defunto o in una quota di essa (ad esempio un mezzo o un terzo) che comprende quindi sia rapporti attivi (crediti, proprietà..) 28 sia rapporti passivi (debiti..). Di conseguenza l’erede risponde dei debiti del defunto non solo con i beni ricevuti in eredità ma anche con tutto il proprio patrimonio personale. Il legatario invece è il soggetto che succede “a titolo particolare”, cioè subentra al testatore in uno o più rapporti specifici (ad esempio un quadro, un appartamento, una somma di denaro) e solo in quelli. Ne consegue che non risponde dei debiti dell’eredità. Il legato (così si chiama il bene lasciato in successione al legatario) può riguardare solo la parte di patrimonio del defunto “disponibile”, ossia quella che rimane una volta sottratte le quote di “riserva” che la legge attribuisce a determinati soggetti (ad esempio i figli e la moglie) in ragione del proprio grado di parentela con il defunto. Tutti i soggetti beneficiati dal testamento, sia gli eredi che i legatari, devono essere determinati o facilmente determinabili in quanto è nulla ogni disposizione fatta a favore di una persona che sia indicata in modo da non poter determinata. Inoltre nel caso in cui nel testamento i termini “erede” e “legatario” non siano usati in modo corretto ciò che conta sono le volontà effettive del testatore indipendentemente dal termine utilizzato. ACLI trentine MARZO 2014 VITA ASSOCIATIVA Circolo Gardolo SOMALIA PERCHÉ Il Circolo ACLI di Gardolo, ormai da 15 anni, sostiene un’adozione a distanza dell’Associazione “Una scuola per la vita - onlus” che opera in Somalia con l’appoggio di una consorella partner in loco denominata “Madiina Warsame”: e tutti gli anni organizza una cena con cibi somali il cui ricavato è devoluto alle attività di quella associazione. Quest’anno la cena si è svolta il 17 gennaio 2014 con la partecipazione di quasi 50 persone. Negli scorsi anni l’Associazione ha fatto nascere e organizzato una scuola di base e professionale e ha costruito un pozzo per l’acqua potabile in uno dei quartieri più poveri di Mogadiscio. Ha dotato la scuola di un ambulatorio polivalente: nel quartiere l’assistenza sanitaria era totalmente assente. I lavori, iniziati nel 1998 con la realizzazione del primo piano, che ospitava le classi della scuola elementare, sono stati ultimati nel 2002. Uno dei progetti realizzati negli ultimi anni ha visto la costituzione di una Azienda Agricola nel distretto di Afgooye (a 50 km. dalla capitale Mogadiscio), con la costruzione di una scuola e la realizzazione di strutture di servizio a supporto di un centro di istruzione e formazione professionale. Per maggiori informazioni consultate il sito http:// www.unascuolaperlavita.org Nelle news è possibile leggere in tempo reale i comunicati delle varie agenzie di stampa: un modo concreto per poter seguire gli avvenimenti. Copertina Foto e concept Palma & Associati. Acli trentine Periodico mensile di riflessione, attualità e informazione. N° 3, marzo 2014 - Anno 48° Direzione e redazione Trento, Via Roma, 57 Tel 0461 277277 Fax 0461 277278 www.aclitrentine.it [email protected] Direttore editoriale Fausto Gardumi Direttore responsabile Walter Nicoletti Redazione Gianluigi Bozza, Maria Cristina Bridi, Marianna Calovi , Giorgio Cappelletti, Piergiorgio Cattani, Vittorio Cristelli, Arrigo Dalfovo, Marta Fontanari, Fausto Gardumi, Michele Mariotto, Luisa Masera, Loris Montagner, Walter Mosna, Lorenzo Nardelli, Walter Nicoletti, Luca Oliver, Gianni Palma, Fabio Pipinato, Fabio Pizzi, Don Rodolfo Pizzolli, Livio Trepin, Joseph Valer Hanno collaborato Piergiorgio Bortolotti, Marcello Farina, Fulvio Gardumi, Alessandro Vaccari Convenzioni per gli associati AFFRONTA LA CRISI Concept and layout Palma & Associati Fotografie Fra le convenzioni per gli associati Acli è prevista anche quella con il Mirò Medical Dental Centre di Trento (Via Brennero, 246). L’accordo prevede uno sconto del 10% sul prezzo di listino escluse le offerte e promozioni. Archivio Acli trentine, Per maggiori informazioni telefonare al numero 0461-1730500. Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 74 archivi Palma & Associati, Piero Cavagna, Walter Nicoletti Stampa Tipografica Litotipografia Editrice Alcione Abbonamenti Spedizione in abbonamento postale a tutti i soci delle Acli trentine Registro stampa data 17 febbraio 1998 N° 06182 Il giornale è consultabile sul sito internet: www.aclitrentine.it Stampato su carta ecologica senza legno 30 ACLI trentine MARZO 2014
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