Valli 22 lunedì 31 marzo 2014 l'Adige Particolarmente critico Beniamino Rizzoli, presidente degli associati di Fiemme e Fassa: «I soldi non vanno spesi in burocrazia o a favore di pochi professionisti vicini a Trento» TESERO IN BREVE Apicoltori in rivolta contro la Provincia No al taglio dei contributi per gli alveari MARIO FELICETTI TESERO - «Non vogliamo che i soldi vengano impiegati per costruire nuovi sistemi informatici o per pagare qualcuno che faccia solamente i controlli. Chiediamo che i contributi europei vengano destinati a sostenere direttamente gli apicoltori, per permettere loro di acquistare il materiale che consente di mantenere in salute i propri alveari». È lo sfogo che il presidente dell’Associazione Apicoltori di Fiemme e Fassa Beniamino Rizzoli ha fatto ieri pomeriggio, durante l’assemblea annuale ospitata presso l’auditorium della Cassa Rurale di Fiemme a Tesero, alla presenza di una settantina di soci. Numero davvero ragguardevole, come lo stesso presidente ha sottolineato con soddisfazione aprendo i lavori. I rapporti con la Provincia, in questo momento, sono molto tesi, specialmente dopo che, parole sempre di Rizzoli, «sull’acquisto di materiale sanitario per combattere le malattie che affliggono le nostre api, per l’anno 2014 non ci sarà più alcun contributo, mentre quelli per l’apicoltura previsti dal fondo europeo verranno impiegati per realizzare una complessa anagrafe informatizzata e per finanziare i controlli dei veterinari dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, che sostituiranno l’assistenza tecnica». CUNEVO Insomma c’è un malumore diffuso tre gli apicoltori di Fiemme e Fassa, per quella che il presidente ha definito «una nuova tendenza al centralismo», visto che «Trento non ascolta le valli, che sono il suo territorio dove la maggior parte dell’attività apistica viene svolta. Non dimenticando che l’apicoltura trentina è fatta da apicoltori hobbysti, che l’apiario lo curano la sera dopo il lavoro o il sabato pomeriggio. È necessario» ha aggiunto ancora Rizzoli, ieri particolarmente determinato «che i soldi siano spesi non in burocrazia o a favore di pochi professionisti vicini a Trento, ma in aiuti veri e propri a favore di chi l’attività la fa e ne sostiene le spese, per garantire la salute degli alveari». Ed è questa la ragione per la quale sempre l’assemblea di ieri ha deciso di aderire alla Rete delle associazioni degli apicoltori del Trentino (che già comprende l’Apival, la Val di Sole e la Val Lagarina, con la partecipazione di oltre 600 soci, tra l’altro in ulteriore espansione) e quindi, dopo la sintetica ma chiarissima illustrazione del co- L’affollata assemblea degli apicoltori delle valli di Fiemme e Fassa a Tesero In alto, il presidente Beniamino Rizzoli, ieri molto critico sulle scelte fatte dalla Provincia di Trento ordinatore della Rete Romano Nesler che ne ha precisato finalità e programmi, di condividere la proposta di aderire alla costituenda Federazione delle Associazioni degli Apicoltori del Trentino, per costituire un’organizzazione ben strutturata anche dal punto di vista formale e giuridico e per unire le forze allo scopo di portare avanti, con maggiore forza contrattuale, le tematiche di interesse comune, anche nei confronti della parte politica. Ovviamente il presidente Rizzoli ha anche fatto un’ampia panoramica sull’attività, sempre molto intensa, svolta dall’Associazione nel 2013 (145 gli iscritti), per valorizzare al meglio il miele di Fiemme e Fassa quale produzione assolutamente biologica e naturale. Con voto unanime sono stati approvati il bilancio consuntivo del 2013 (26.885 euro in entrata, 25.117 in uscita, con un avanzo di gestione pari a 1.767 euro) e quello preventivo 2014 (26.217 di entrate, 24.550 di spese e 1.667 euro di utile) illustrati da Fabio Dellafior. Interessanti anche le relazioni di Paola Landi del servizio veterinario e di Paolo Fontana dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, che ha presentato le tecniche apistiche per il controllo della sempre tenutissima varròa. L’assemblea è stata presieduta dal veterano degli apicoltori, Pietro Deflorian di Tesero. BORGO Bilancio 2014 in consiglio Si discute il bilancio di previsione 2014, quello triennale 2014-2016 e la relazione previsionale e programmatica questa sera in consiglio comunale a Borgo. La seduta è stata convocata alle 18 anche per approvare i regolamenti e la tariffe 2014 della Tari, della Tasi e dell’Imup. Il consiglio comunale è chiamata poi a mettere mano al contratto di servizio per la gestione degli impianti sportivi, all’adeguamento dello statuto comunale ed alla modifica del regolamento di polizia urbana. Spazio anche ad una mozione dell’Upt sulla messa in sicurezza di via Pozzo ad Olle, dall’incrocio di via Novai al torrente Fumola, ed all’interrogazione del consigliere Anton Andreata sulle elezioni provinciali. PEJO Telecabina per scialpinisti Dopo l’apertura di ieri e sabato, Pejo Funivie spa comunica che anche nel prossimo fine settimana, sabato 5 e domenica 7 aprile, ci sarà l’apertura straordinaria per gli scialpinisti dell’impianto per salire fino a Pejo 3000. Sarà effettuata una sola corsa, con partenza alle 7 dalla stazione della telecabina Pejo Fonti. Seguirà poi l’apertura normale degli impianti. I donatori di sangue under 30, in maggioranza donne, sono in aumento Non e Sole: Avis sempre più giovane CUNEVO - Un gruppo attivo, giovane e con elevata presenza femminile. Questo il confortante dato che rappresenta l’Avis intercomprensoriale Valli dl Noce, l’associazione dei donatori di sangue delle valli di Non e Sole che ha tenuto sabato sera la propria assemblea annuale presso la sala comunale di Cunevo. L’incontro ha visto la presenza del vicepresidente dell’Avis Regionale Fabio Valcanover, del presidente della Comunità della Valle di Non, Sergio Menapace, e del dottor Alberto Marcolla, responsabile del centro CAVALESE trasfusionale di Cles, che hanno voluto portare il proprio saluto e riconoscimento per la preziosa attività di volontariato che gli avisini svolgono gratuitamente ed anonimamente. È stata quindi la presidente dell’Avis Valli del Noce Cristina Camanini a relazionare in merito all’attività svolta dalla propria associazione nel corso dell’anno appena trascorso. Dopo aver ringraziato Marcolla, la dottoressa Orsoni e tutto il personale del centro raccolta sangue, ha esteso il ringraziamento ai Dalpalù interroga Lavori al Palacongressi: quando? CAVALESE - Bruna Dalpalù, consigliera comunale di minoranza a Cavalese, ha presentato nei giorni scorsi due interrogazioni. La prima riguarda l’anticipazione di cassa del Comune per il 2013: secondo l’interrogante, non corrispondono le cifre comunicate dall’assessore Sergio Finato e dalla responsabile del servizio finanziario Luisa Degiampietro. Quindi si chiedono chiarimenti, così come sulla base di calcolo della maggiorazione Tares dell’anno scorso. La seconda è indirizzata all’assessore ai lavori pubblici Silvano Seber, a proposito della ristrutturazione del Palacongresi e delle tribune «retrattili» annunciate dopo i Mondiali del 2013 e delle quali ancora non si vede traccia. I soci della Famiglia Cooperativa, dice la Dalpalù, in occasione della recente assemblea, «si sono dovuti sedere su sedie traballanti e di diversi tipi. Dopo i Mondiali» precisa «ci avevate detto che sarebbero state installate le tribune retrattili, in sostituzione delle precedenti 480 poltrone del fu Auditorium Micheletti, del quale questa sala non ha più nulla. Le nuove tribune» dice la consigliera «costano circa 600.000 euro e, anche ammesso che vengano finalmente installate, non potranno minimamente garantire la funzionalità delle precedenti. Con un evidente spreco di denaro pubblico». Chiede inoltre «dove sono finite le 480 poltrone in perfette condizioni che sono state smantellate». Le risposte saranno date questa sera in consiglio comunale. M. F. componenti del direttivo ed ai collaboratori che affiancano con diligenza, e talvolta un po’ di sacrificio, al gesto di donare il sangue la partecipazione alla vita associativa, ha espresso il proprio compiacimento per l’attività svolta nel 2013. Nonostante gli spiacevoli inconvenienti dovuti al crollo del controsoffitto dell’ospedale nella zona destinata alla donazione, i disagi sono stati accettati dai donatori che hanno comunque portato a 2.036 sacche la quantità di sangue donato, con un leggero calo rispetto al 2012. Ciò che più fa piacere è il RAGOLI continuo incremento di nuovi donatori che consente di garantire il costante ricambio. Ben 165 sono stati i nuovi donatori che a fronte di 37 uscite fanno salire il numero dei donatori attivi a 1.719, sparsi nelle dieci Avis comunali che compongono la «Intercomprensoriale». Di questi 552, pari al 32%, sono donne, 1.152 uomini, pari al 67%, mentre i temporaneamente sospesi sono l’1%. I giovani sono consapevoli dell’importanza del donare sangue e lo testimoniano in modo pratico. Il 26% dei donatori è infatti composto da giovani tra i 18 ed i 30 L’assemblea Avis Valli del Noce. Al centro Cristina Camanini anni e tra questi la compagine femminile ha superato quella maschile. Se nel 2012 vi erano 203 ragazze e 213 ragazzi, nel 2013 sono le femmine sono salite a 225 ed i maschi a 222, dato che fa prospettare per l’Avis delle valli del Noce un futuro in rosa o meglio ancor più rosa di quanto non lo sia già ora. Oltre alla presidente Cristina Camanini, nel direttivo siedono anche Katia Girardi quale segretaria e Gloria Concini con il ruolo di amministratrice. P. M. Prima visione del documentario di Badaloni sulla storia e l’attualità delle Regole Spinale e Manez, piace il film sull’autogoverno RAGOLI – Quando si parla di Regole, i regolieri rispondono. E non ha fatto difetto ieri l’altro la presentazione del documentario sulla Comunità delle Regole di Spinale e Manez curato dal giornalista Rai Piero Badaloni, per la fotografia e il montaggio di Nicola Berti. La sala consiliare del comune di Ragoli era piena (nella foto) ben oltre il numero di posti a sedere per assistere alla prima visione pubblica del documentario presentato in anteprima sull’Adige del 28 gennaio scorso. Da allora il video ha cambiato titolo, diventando «Spinale e Manez. Regole di autogoverno» ed è passato con un certo successo sulla tv vaticana, in attesa di essere trasmesso in altri circuiti. A presentare il progetto il presidente delle Regole Zeffirino Castellani e lo stesso Badaloni. Complimenti unanimi degli amministratori interventui – c’erano i sindaci di Ragoli, Preore e Montagne, il consigliere provinciale Mario Tonina e la presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini - per il documentario che racconta origini, significato e protagonisti delle Regole giudicariesi le cui origini che si perdono nei secoli, fino ad oggi quando ci si chiede se la formula della proprietà collettiva e il governo basato su una forma di democrazia diretta e dal basso non possano essere spunti interessanti da estendere ad altri ambiti dell’amministrazione. Da più parti si è sottolineato il valore insito nell’autogoverno dei territori e dell’autonomia, le basi, secondo il primo cittadino di Ragoli Matteo Leonardi, dell’attaccamento che i regolieri hanno verso la propria Regola, una «risorsa bellissima per i territori» ha ribadito la presidente Ballardini. Una celebrazione della Regola che i regolieri hanno gradito, senza eccessivi incensamenti e incentrata piuttosto sulla valenza gestionale dell’impianto regolano e sul patrimonio ambientale che le Regole vantano: si è sorriso in sala alle parole di Giovanni Giovannella, ultimo abitante di Irone, ma si è anche riconosciuto, grazie allo sguardo esterno di Badaloni, il valore di custode del passato che l’uomo porta con sé con la sua strenua volontà di abitare il paese abbandonato. Ed è partito qualche applauso, in sala, per l’ultima entrata dei capifuoco regolieri, una giovane donna che nel video ricorda la valenza economica e sociale, anche di parità di genere, da quando la Regola ha permesso la partecipazione anche alla componente femminile. D. R.
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