Mensile repubblicano - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in a.p. - 45% - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1, Comma 1, CN/RA - Registro Operatori di Comunicazione (ROC) n° 5088 del 29/08/01 - Registro Stampa del Tribunale di Ravenna n. 127 del 7/7/1951. In caso di mancato recapito il mittente si impegna a pagare la relativa tassa di rispedizione ISSN 1974-2037 ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Periodico del P.R.I. di Ravenna sito internet: www.pri-ravenna.it e-mail: [email protected] N. 2-3-4-5 Febbraio-Marzo-Aprile-Maggio 2014 PER L’EUROPA, IL 25 MAGGIO I REPUBBLICANI DI RAVENNA VOTANO COSI’ La Voce di Romagna Scelta Europea: le ragioni di un voto repubblicano di Eugenio Fusignani* Il 25 maggio saremo chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento Europeo. I repubblicani, in continuità con la loro storia, lo faranno sostenendo la lista Scelta Europea con Guy Verhofstadt, dove l’attuale presidente del gruppo ALDE sarà il candidato dei liberali e democratici europei alla Presidenza della Commissione Europea. Fu Ugo La Malfa nel 1976 a collocare il PRI nell’ELDR, oggi ALDE, per consentire ai repubblicani di sostenere e realizzare il nostro progetto di Europa. Come repubblicani ravennati abbiamo sempre sostenuto la necessità di aderire alla casa dei liberali e democratici europei, ribadendo questa scelta anche nel documento conclusivo dei nostri congressi locali del marzo scorso. Per questo abbiamo salutato con favore la scelta del PRI di aderire all’ALDE e di sostenere la sua lista, nella convinzione di poter contribuire a costruire una nuova Europa. Il voto a Scelta Europea è dunque un voto di coerenza e di buon senso, contro tutti i populismi e i massimalismi che vorrebbero minare irresponsabilmente il percorso della costruzione europea. Siamo convinti della necessità che l’Europa lavori per politiche che superino l’austerità che ha caratterizzato le scelte imposte dalla crisi di questi ultimi anni. Scegliere di votare Scelta Europea significa rafforzare l’idea di Europa che guardi al futuro con maggior serenità, attraverso nuove politiche di sviluppo che assegnino anche nuovi compiti alla BCE. Ma per i repubblicani ravennati, Scelta Europea significa anche dare forza all’idea di un movimento che si consolidi in Italia e che costituisca l’opzione di diventare il centro del Centrosinistra, in un rapporto di collaborazione con altre forze, costruito attorno a contenuti idea- li e strutturali che partano proprio dalla comune visione europea. L’Italia è di fronte ad una stagione di riforme che rischiano di soffocare molte voci. Noi, invece siamo convinti che le riforme necessarie, abbiano bisogno del concorso di tutti poiché esse devono rappresentare un’occasione di sviluppo e di crescita da cogliere in ogni loro opportunità. Per i repubblicani ravennati quest’alleanza, dunque, non è fatta solo per ragioni elettorali contingenti, ma risponde a ragioni strategiche. Infatti siamo convinti che, subito dopo il 27 maggio, sulla base di questa esperienza, si debba dar vita ad un contenitore che guardi al Paese nella prospettiva di dare rappresentanza ed appartenenza alle istanze laiche, democratiche e liberali a partire dalle regionali del prossimo anno e, in prospettiva, dalle politiche quando ci saranno. Un contenitore che sappia incidere positivamente e autorevolmente sull’evoluzione del Paese, dopo un ventennio di ubriacatura populista. Quei populismi che oggi mettono in discussione la stessa Europa e chiedono di uscire dall’Euro. Noi, invece, siamo convinti che il ritorno alla moneta nazionale sia un’idea folle che sarebbe pagata ad un prezzo insostenibile da tutti i cittadini. Così come crediamo che l’Europa debba fare una scelta decisa verso l’unione federale; non solo attraverso l’unione monetaria, ma soprattutto attraverso quella politica, così da mettere in campo una strategia unica di politica economica, estera, di difesa e sociale. Come PRI ravennate, ci adopereremo affinché la terza forza del Parlamento Europeo debba sempre più caratterizzarsi come forza che difende quest’idea d’Europa. Per questo attraverso la nostra adesione all’ALDE e con la presenza nelle liste della nostra circoscrizione di un unico candidato repubblicano come l’amica Bruna Righi, intendiamo contribuire a costruire una nuova Europa più democratica, più solidale e più coesa. Siamo convinti che il processo di integrazione debba continuare con decisione, poiché in un mondo globalizzato e di fronte a problemi come quelli di una crisi planetaria che non ha precedenti, nessuno possa salvarsi da solo. Gli euroscettici che richiamavo in precedenza, presenti anche nel nostro Paese, fanno leva su istinti che non hanno nulla di razionale, indicando come unica via la distruzione dell’esistente senza indicare proposte alternative. Se dovesse prevalere questa logica si riporterebbe l’orologio della storia indietro di settant’anni. Invece dobbiamo capire che senza l’Europa noi saremmo condannati all’autarchia e all’isolamento e che la risposta ai nostri problemi non la si trova fuori dall’Europa ma in una Europa che guardi agli Stati membri e si faccia carico di condividerne le istanze e i problemi. Fino ad oggi le decisioni sono state adottate prevalentemente dai governi nazionali; è invece necessario dare più voce al popolo europeo perché i cittadini siano finalmente parte attiva ai processi decisionali in un’ Europa sempre più Politica e sempre meno tecnocratica. Sappiamo che la strada è lunga e difficile, ma come repubblicani ravennati vogliamo percorrerla fino in fondo perché siamo stati tra i primi a credere che l’esperienza di un governo comune, fatto senza armi e senza minacce, ma solo sulla base del consenso dei cittadini, rappresenti una grande occasione di progresso e sviluppo che non può essere assolutamente fatta cadere. Per questo le elezioni del 25 maggio saranno decisive proprio in questa direzione; e per questo sentiamo il dovere di dare il nostro contributo di europeisti convinti, per raccogliere la sfida di questo grande progetto europeo che apra una nuova pagina, nella storia d’Europa, con le parole dei valori laici e democratici che noi interpretiamo e dei quali vogliamo continuare ad esserne portatori. Quell’Europa che è sempre stata il sogno di tante generazioni di mazziniani e repubblicani e che noi orgogliosamente faremo tutto il possibile per vederla realizzata. Eugenio Fusignani 2 *Segretario Politico PRI - Ravenna La Voce di Romagna Celebrati i Congressi del PRI di Ravenna DOCUMENTO CONGRESSUALE CONCLUSIVO 34° Congresso Federazione Provinciale di Ravenna - 29° Congresso dell’ Unione Comunale di Ravenna Santo Stefano, 1 e 2 marzo 2014 Il Congresso Provinciale e Comunale del Partito Repubblicano di Ravenna, riunito a Santo Stefano in data 1-2 marzo 2014, sentita la relazione del Segretario Provinciale uscente Luisa Babini, la approva. Al termine del dibattito scaturito nel Congresso, il PRI di Ravenna: ● Auspica che alle prossime elezioni Europee possa costituirsi un raggruppamento che abbia come riferimento il gruppo liberal-democratico europeo dell’ALDE ● Esprime forte preoccupazione per l’evoluzione del quadro politico nazionale, ad oggi dominato da una discussione politica che si concentra sugli uomini e sulla comunicazione, ma che è caratterizzata dalla totale assenza di un ragionamento consistente sulla crisi politica del Paese repentaglio la stessa vita del Partito Repubblicano nazionale ● Propone, a livello nazionale, di realizzare un momento rifondatore dell’identità politica repubblicana, ovvero una fase di approfondimento politico a cui possano contribuire tutti i Repubblicani italiani al fin di garantire al Repubblicanesimo una nuova vita politica, nel tentativo di riassumere il ruolo di avanguardia politica e di opinione, oggi del tutto perso ma più di prima necessario. Il PRI di Ravenna rappresenta oggi l’unico ambito politico repubblicano da cui quest’azione può partire per aprirsi a tutto il mondo repubblicano che va riaggregato ● Esprime altresì una forte opposizione al tentativo palese di costruire una realtà politica artificiosa di tipo bipartitico, impedendo in questo ad una buona parte di italiani il diritto di vedersi rappresentanti all’interno delle istituzioni ● Conferma il giudizio profondamente e fermamente negativo sulla classe dirigente del PRI nazionale che ha fallito nel suo ruolo, e di fatto annullato l’azione politica e messo a critico ● Propone altresì di aprire un ragionamento politico sull’area romagnola, in modo da elaborare una proposta politica efficace che coinvolga il resto dei repubblicani romagnoli Organo del P.R.I. Federazione Provinciale di Ravenna “Il giornale viene spedito ai propri associati la cui quota annuale comprende la spedizione in abbonamento postale del periodico La Voce di Romagna (euro 0,50)” Responsabile Politico: Eugenio Fusignani Direttore Responsabile: Pietro Barberini Capo Redattore: Claudio Ossani Redazione: Luisa Babini Fabio Bocchini Marisa Bonaldo Paolo Gambi Stefano Ravaglia Alberto Ridolfi Direzione, Redazione, Amministrazione Via Giuseppe Bovini, 43 48123 Ravenna Tel. 0544.501542 Fax 0544.504110 Stampa: Edizioni Moderna Soc. Coop. Via G. Pastore, 1 48100 Ravenna Tel. 0544.450047 Fax 0544.451720 Tiratura: 5.000 copie ● Propone infine, a livello locale, prendendo atto dell’impegno nell’attività dei Repubblicani nelle amministrazioni, di mettere in atto una fase di riflessione politica sul ruolo dei Repubblicani a Ravenna, un confronto senza pregiudizi che permetta di rilanciare l’azione politica del PRI e di individuare un progetto politico forte capace di attrarre differenti istanze politiche che si riconoscono nell’identità laica e democratica di cui i Repubblicani ravennati devono essere il fulcro ed il collante. Il PRI di Ravenna deve quindi porsi la missione di creare un progetto politico nuovo ed innovativo, che possa aprirsi e proporsi a tutti i cittadini di Ravenna ● Delega la Direzione Provinciale a modificare lo Statuto Provinciale nella parte relativa agli organi, alla loro composizione e alle loro competenze, al fine di adeguare la Federazione Provinciale ai nuovi assetti istituzionali Da oltre sessant’anni viviamo con te La Voce online al sito: www.pri-ravenna.it e-mail: [email protected] DECO INDUSTRIE s.c.p.a. - Via Caduti del Lavoro, 2 48012 Bagnacavallo (RA) - Tel. 0545 935511 [email protected] - www.decoindustrie.it 3 La Voce di Romagna Celebrati i Congressi del PRI di Ravenna LA NUOVA DIREZIONE COMUNALE Bagioni Silvia Baldini Federico Barbieri Paolo Bocchini Fabio Bocchini Paolo Bocci Giulio Bonanzi Daniele Brandolini Aride Camprini Guido Castellucci Alessandro Cicognani Diego Farneti Candido Fusconi Edera Fusignani Eugenio Galassi Roberto Gamberini Alberto Gambi Paolo Gambi Silvio Guerra Davide La Porta Silvia LA NUOVA DIREZIONE PROVINCIALE Lacchini Raffaele Laghi Enrico Lorenzetti Fabrizio Marchini Silvano Mazzolani Paolo Mazzotti Mauro Mingozzi Giannantonio Piazza Antonello Raggi Giuseppe Ragusi Miria Ravaglia Stefano Ravaioli Roberto Ridolfi Alberto Roncaglia Daniele Simoncelli Carlo Suprani Claudio Tarroni Armando Vassura Renzo Vernocchi Massimo Zignani Luciano Babini Luisa Bagioni Silvia Baldini Federico Bassetti Arnaldo Battistuli Amerigo Beltrami Laura Bocchini Fabio Bocci Giulio Brandolini Aride Calistri Casimiro Castellucci Alessandro Cimatti Massimo Costa Lorenzo De Francesco Mario Fabbri Girolamo Fiammenghi Paolo Fiori Renzo Foschini Claudia Fusconi Edera ESECUTIVO PROVINCIALE Comitato di SegretEria nominato nella seduta della Direzione Provinciale del 28 marzo 2014 nominato nella seduta della Direzione Comunale del giorno 21 marzo 2014 Fusignani Eugenio Babini Luisa BeltramiLaura Brandolini Aride Laghi Enrico Lorenzetti Fabrizio Fusignani Eugenio Gambi Paolo Lacchini Elena Lacchini Raffaele Laghi Ettore Mazzotti Mauro Mingozzi Gianni Morini Angelo Ossani Claudio Pasquali Aldino Silvano Ravaglia Stefano Ridolfi Alberto Roncaglia Enzo Scaini Roberto Spada Filippo Suprani Claudio Tabanelli Giordano Triossi Giuseppe Verna Elena Fusignani Eugenio Babini Luisa BeltramiLaura Brandolini Aride Laghi Enrico Lorenzetti Fabrizio Mazzotti Mauro Ridolfi Alberto Suprani Claudio TabanelliGiordano Trerè Dario Triossi Giuseppe Mazzotti Mauro Ridolfi Alberto Suprani Claudio TabanelliGiordano Trerè Dario Triossi Giuseppe Le Direzioni Comunale e Provinciale, nelle sedute del 21 e 28 marzo, hanno eletto l’amico Eugenio Fusignani Segretario Politico del PRI ravennate. Ai nuovi organismi e al neo Segretario i migliori auguri di buon lavoro 4 La Voce di Romagna ELEZIONI COMUNALI - 25 MAGGIO 2014 ALFONSINE Lista civica «PER ALFONSINE» LAURA BELTRAMI candidata sindaco I NOSTRI CANDIDATI A CONSIGLIERE COMUNALE Maura Baioni Alfonsine 16/09/1954 Medico Vanessa Berti Lugo 03/09/1990 In cerca di lavoro Daniele Biserna Alfonsine 15/02/1959 Animatore terza età Marcella Casnici Ravenna 21/09/1961 Educatrice Matteo Cavassa Lugo 12/12/1989 Geometra Giovanni Ceredi Ravenna 22/07/1950 Imprenditore Riccardo Collina Lugo 24/01/1996 Studente Eduardo D’Amico Caserta 04/05/1945 Ex dirigente d’azienda - volontariato Martina Falzoni Alfonsine 10/07/1973 Impiegata Francesco Fazzari Taurianova 14/01/1966 Impiegato Donatella Gennari Alfonsine 15/02/1960 Giornalista Francesco Minguzzi Alfonsine 08/12/1943 Geometra Lorenzo Minguzzi Alfonsine 26/07/1975 Geometra Pierluigi Randi Alfonsine 01/08/1962 Metereologo Valentina Tasselli Alfonsine 06/08/1968 Infermiera professionale Perché votare la lista civica PER ALFONSINE? Perché a differenza delle altre liste che parteciperanno alla consultazione elettorale del 25 maggio, questa è davvero trasversale, la provenienza e le idee politiche dei suoi componenti sono state messe da parte con i personalismi per fare posto ad un solo obiettivo: ALFONSINE! ALFONSINE come centralità dell’azione di governo che ci proponiamo di mettere in atto. ALFONSINE come partecipazione ed ascolto dei problemi della città perché vengano risolti insieme ai cittadini, principali interlocutori degli amministratori. Un invito anche a chi sostiene una politica moderata e di aggregazione, libera dagli eccessi di parte e aperte al dialogo. Intendiamo, quindi, lanciare un messaggio chiaro a chi, per il proprio «credo» politico, non si sente rappresentato, si reputa libero da qualsivoglia vincolo elettorale. LA NOSTRA GIUNTA Beltrami Laura Sindaco ed Assessore: Polizia Municipale, Protezione Civile, Servizio Demografico, Promozione della salute, Disabilità Servizi Sociali Coatti Celeste Insegnante Vice Sindaco ed Assessore all’Istruzione, Cultura, Servizi per l’infanzia, Gemellaggi Circassia Marcella Avvocato Assessore alle Politiche finanziarie, Politiche economiche, Pari opportunità Rossini Giuseppe Pensionato Assessore allo Sport, volontariato, cooperazione internazionale Trioschi Guido Architetto Assessore all’Urbanistica e edilizia privata, Pianificazione e gestione del territorio, Viabilità, Politiche ambientali ed energetiche I REPUBBLICANI DI ALFONSINE VOTANO COSì Lista civica PER ALFONSINE LAURA BELTRAMI candidata sindaco Società Cooperativa Via G. Pastore, 1 - 48123 Ravenna Tel. 0544 450047- Fax 0544 451720 [email protected] - www.edizionimoderna.com 5 La Voce di Romagna ELEZIONI COMUNALI - 25 MAGGIO 2014 BAGNACAVALLO I repubblicani di Bagnacavallo sostengono Carlo Fiorentini nella lista civica «Uniti per Bagnacavallo» Il 25 maggio 2014, dalle 7 del mattino alle 23, si voterà anche a Bagnacavallo per il rinnovo del Consiglio Comunale. Il PRI negli ultimi 10 anni (per 2 intere legislature) ha sostenuto il centro-sinistra, in questo allineandosi alla linea politica espressa negli ultimi Congressi locali e nelle determinazioni del PRI locale. Il sostegno politico mantenuto negli ultimi 10 anni non ha però, nei fatti, consentito ai Repubblicani di Bagnacavallo di poter fare sentire la propria voce e di caratterizzare l’azione amministrativa con valori e temi da sempre cari ai Repubblicani. Il PRI di Bagnacavallo non avrebbe in questa competizione elettorale mai potuto scegliere di appoggiare liste di centro destra o peggio di farne parte, avrebbe tradito la storia e i valori del Repubblicanesimo. In questa competizione elettorale del 25 maggio 2014, i PRI di Bagnacavallo sosterrà la candidatura di Carlo Fiorentini (NELLA FOTO) che si candida nella lista civica «UNITI PER BAGNACAVALLO». Fiorentini proviene da una famiglia repubblicana e da sempre è stato molto sensibile ai temi ambientali e dell’agricoltura. Questa sua forte attenzione all’ambiente e alla qualità delle condizioni di vita, attenzioni che lo hanno visto molto impegnato, senza però mai assumere posizioni integraliste, ma posizioni serie e basate su approfondimenti responsabili, fanno di FIORENTINI un candidato che il PRI sosterrà con convinzione. ELEZIONI COMUNALI - 25 MAGGIO 2014 FUSIGNANO È stato siglato l’accordo di programma per i prossimi cinque anni tra il PRI il PSI e il PD. La coalizione di centro-sinistra dopo vari incontri si è trovata concorde su un programma molto sintetico ma caratterizzato da punti essenziali per dare nuovo slancio al futuro di Fusignano. ● La scuola come progetto educativo per formare i talenti e costruire la comunità; ● Una sanità moderna attenta ai bisogni dei cittadini; ● Una comunità che sa farsi carico di chi ha bisogno; ● Il lavoro, innovazione e rete d’impresa: la nostra strategia per combattere la crisi; ● Mettere l’ambiente e l’innovazione al centro dello sviluppo; ● Investire per un ambiente sicuro e ben gestito; ● Promuovere la mobilità sostenibile; ● La responsabilità di integrare una comunità multietnica; ● Il Comune al fianco delle forze dell’ordine per un comune impegno sulla sicurezza; ● Investire nelle giovani generazioni; ● Una politica partecipata per fare un’ amministrazione moderna ed efficiente. ● Un’edilizia che qualifichi gli edifici esistenti; ● I lavori pubblici e la manutenzione del territorio; ● Una cultura diffusa per far conoscere la comunità; ● Educare allo sport per promuovere uno stile di vita sano e responsabile; 6 Questi sono i capitoli che andranno sviluppati di concerto con i fusignanesi. Il Partito Repubblicano si impegnerà in prima persona con la candidata al Consiglio Comunale, l’amica Valentina MODENA (nella foto) già consigliere uscente, Vice-Presidente dell’AVIS di Fusignano ed impegnata nel volontariato locale per una comunità che sa fare squadra guardando al futuro insieme ai giovani. PRI - Fusignano La Voce di Romagna ELEZIONI COMUNALI - 25 MAGGIO 2014 lugo Il PRI di Lugo appoggia Silvano Verlicchi, l’unico candidato sindaco in grado di battere il partito che, a Lugo, ha governato il Comune, ininterrottamente, dal Dopoguerra ad oggi I lughesi che si recheranno, domenica 25 maggio, a votare per eleggere il Consiglio Comunale ed il nuovo sindaco di Lugo che resterà in carica dal 2014 al 2019, non troveranno, nella scheda elettorale, il simbolo del PRI. Si tratta di una decisione che la Direzione del PRI di Lugo ha assunto a seguito di un dibattito interno e dopo avere raccolto il parere di amici e simpatizzanti, con i quali sono state esaminate le diverse opzioni possibili. Il PRI avrebbe potuto presentare una propria lista, con l’edera ed un proprio candidato sindaco. Sarebbe stata la scelta della «presenza di testimonianza» che, difficilmente, avrebbe potuto ottenere una rappresentanza nel nuovo consiglio comunale, considerato l’elevato numero di voti necessari (circa 800) per eleggere un consigliere, a seguito della riduzione dei componenti del consiglio comunale di Lugo, da 30 a 24. Dal Dopoguerra ad oggi un unico partito ed i suoi sindaci hanno governato, ininterrottamente, il comune di Lugo. I repubblicani credono che sia giunto il momento di effettuare il ricambio degli amministratori, di mettere alla prova nuovi amministratori, con nuove idee e programmi, perché la continuità nella gestione del potere porta, inevitabilmente, all’autoreferenzialità, alla perdita del contatto diretto con i cittadini e la permanenza del potere sempre nelle stesse mani «promuove la formazio- ne di clientele protette», come ha scritto lo storico Massimo Salvadori. Si è dunque preferito dare un senso al voto dei repubblicani, appoggiando un progetto politico basato sulla presenza di più liste civiche (tre) che sostengono un unico candidato sindaco, Silvano Verlicchi. Il progetto si basa sul principio della «trasversalità politica». Nelle tre liste civiche che sostengono il candidato sindaco Silvano Verlicchi, sono presenti esponenti del mondo laico e cattolici, persone con alle spalle una storia di diversa appartenenza politica, ma scelte sulla base dei criteri della competenza, della preparazione e della onestà. Così il PRI ha deciso di appoggiare la coalizione che sostiene questo progetto che ha buone possibilità di competere con il PD, nel caso di un ballottaggio che, a Lugo, viene dato sempre più come scontato. Nelle tre liste che si chiamano «per la Buona Politica Verlicchi SINDACO», «Lugo Popolare» e «Lugo libera» sono presenti anche due esponenti del PRI di Lugo, in corsa per un posto da consigliere comunale: l’amico Roberto Drei nella lista «per la Buona Politica Verlicchi SINDACO» e l’amico Gian Luigi Gambi nella lista «Lugo libera». I punti di forza del progetto politico sostenuto dalle tre liste civiche, dal PRI e dagli amici di «Fare per fermare il declino» sono costituiti dal candidato sindaco Silvano Verlicchi e dal programma amministrativo. Silvano Verlicchi è persona com- petente, preparata ed onesta, oltre che profondo conoscitore del funzionamento della macchina comunale. Nelle diverse esperienze maturate sia in campo politico che come amministratore pubblico, oltre che nel campo privato, ha sempre dato buona prova di sé, ottenendo risultati positivo come quando ideò e portò a termine, con il concorso di tutte le forze politiche locali, la chiusura degli ospedali presenti nel Comprensorio Lughese, qualificando e potenziando l’ospedale Umberto I di Lugo. Oggi Silvano Verlicchi si candida come sindaco dei lughesi puntando su alcune ma precise priorità indicate nel suo programma amministrativo. La Persona, il Territorio e lo Sviluppo economico sono i tre assi portanti del programma che afferma come presupposto iniziale che «in democrazia la sovranità appartiene al popolo». Si deve dunque fare in modo che gli amministratori siano al servizio degli amministrati, che i cittadini ricevano risposte in tempi stabiliti dagli uffici comunali, che si realizzi una semplificazione della burocrazia comunale (agendo sui regolamenti comunali), che chi ci amministra sappia valorizzare le potenzialità del territorio creando le condizioni migliori per attrarre capitali ed investimenti. Un Comune che deve porsi in veste di «facilitatore», intervenendo, specie nei momenti di crisi come quello attuale, per rendere meno pesante la pressione della fiscalità locale, del 7 livello delle imposte che per le varie categorie produttive vengono fissate dal Comune e non da Roma! L’impresa va sostenuta con tutte le leve di cui il Comune può avvalersi perché se viene meno l’impresa, (e di questi tempi tante aziende hanno chiuso nel lughese più che nel faentino e nel ravennate), non c’è lavoro. Occorre quindi un cambio di passo e di progettualità, da avviare tempestivamente. Un rinnovamento amministrativo che passa, necessariamente, da un ripensamento dell’organizzazione dell’apparato comunale. Per questa ragione abbandonato ogni luogo comune sull’indistinta o impersonale inefficienza di cui sono quotidianamente tacciati i pubblici dipendenti, assume una veste prioritaria l’avvio di un processo di valorizzazione complessiva della «macchina comunale», capace di coniugare l’innovazione delle nuove tecnologie informatiche con percorsi di valorizzazione e motivazione personale, inserendo strumenti premiali nei confronti di chi fa della competenza, della affidabilità e del rigore la prassi del proprio agire quotidiano. Infine, sostiene Verlicchi, si devono individuare pochi obiettivi ma perseguibili, perché l’impegno assunto nei confronti dei cittadini-elettori va onorato; non servono i libri dei sogni, ma un sano pragmatismo che dia sempre conto delle attività (chi fa che cosa), delle responsabilità (chi risponde su cosa) dei tempi e del livello di spesa. La Direzione del PRI di Lugo La Voce di Romagna ELEZIONI COMUNALI - 25 MAGGIO 2014 RUSSI Cari amici, il 25 maggio saremo chiamati alle urne per le elezioni del Sindaco e del Consiglio Comunale di Russi. I Repubblicani dell’Unione Comunale di Russi sono stati parte attiva ed importante dell’Amministrazione uscente, attraverso l’opera del Vicesindaco, Paolo Donati e del Consigliere, Filippo Spada. In questa tornata elettorale, il PRI di Russi ha deciso di rinnovare il proprio sostegno al Sindaco Retini ed alla coalizione “Insieme per Russi”. Il programma per i prossimi cinque anni che il Partito Repubblicano ha concordato con la lista “Insieme per Russi” abbraccia tutte le problematiche presenti nel territorio – In particolare segnaliamo : mantenere l’addizionale comunale IRPEF al 3 %, attualmente più bassa fra tutti i Comuni della Provincia di Ravenna; lavoro: creare un apposito capitolo di bilancio per sostenere la nascita di nuove imprese ed avviare un piano per lo sviluppo delle piccole imprese; attrarre investitori grazie ad una maggiore velocità nel rilascio delle autorizzazioni e detrazioni sulle imposte comunali; promuovere il commercio nel centro e nelle frazioni e rilanciare il Mercato Coperto; coinvolgere le aziende locali nella costruzione del Polo Energetico e a tale scopo definire anche progetti di formazione professionale; ambiente : gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani con l’obiettivo di azzerare i costi a carico del cittadino e raggiungere il 75% di raccolta differenziata; sicurezza: al fine di garantire un maggior controllo del territorio, negli ultimi 5 anni l’Amministrazione Comunale ha aumentato la spesa corrente per la Polizia Mario DE FRANCESCO locale del 43%. Intendiamo procedere potenziando i controlli sul territorio ed in collaborazione con le Forze dell’Ordine creare occasioni di incontro e formazione per i cittadini. Infine sottolineiamo che a Russi abbiamo fatto i primi passi per diventare una SMART CITY, realizzando una nuova illuminazione a risparmio energetico ed installando telecamere per la sicurezza a controllo centralizzato. Intendiamo arricchire ora il sito web del Comune con servizi di interattività Giuseppe Triossi U.C. – PRI Russi Valeria GEMINIANI 35 anni. Dopo il diploma in tecnico dei servizi sociali ho lavorato come impiegato nel settore dell’export commerciale e doganale. Ora come molti altri lavoratori a causa della crisi sono in disoccupazione. Mi sono sempre interessato di politica e sono un appassionato di informatica, di scienza e di tutto ciò che è innovativo. Nel tempo libero mi dedico alla pesca, allo sport e alla cinofilia. 61 anni. Dopo il diploma magistrale ho conseguito quel-lo da logopedista, lavoro che svolgo pres-so l’Ausl dal 1979; dal 2006 lavoro pres-so il Centro Audiologico Foniatrico di Ravenna e mi occupo di patologie legate ai disturbi della voce.A San Pancrazio, dove vivo, seguo da tre anni il concorso “C’era una volta: voci nel tempo” riservato alle scuole della nostra provincia. I REPUBBLICANI DI RUSSI VOTANO COSì scrivi: MARIO DE FRANCESCO VALERIA GEMINIANI 8 La Voce di Romagna 9 La Voce di Romagna I ‘mille’ caduti e i combattenti ravennati nella ‘Grande Guerra’ (26) Lapidi scomparse dai circoli ravennati di Enrico Baldini Il modo più frequente per ricordare i caduti della «Grande Guerra» è una lapide coi nomi, la dedica e una decorazione, attinta dal «catalogo» dell’iconografia celebrativa: tralci d’edera, di quercia e d’alloro; elmetti e trofei d’armi o di bandiere; fasci e berretti frigi; stelle, aquile e fiammelle. Vennero murate nei circoli repubblicani (ma anche liberali, socialisti e cattolici), in varie scuole e associazioni ricreative, in alcuni cimiteri e in qualche edificio religioso. Domenica 9 maggio 1920, nel circolo ravennate del PRI Doveri e Diritti, fu inaugurata una lapide marmorea in ricordo di cinque soci caduti nel conflitto mondiale. Un affollato corteo, con numerose bandiere di sezioni della zona e le fanfare repubblicane di Ravenna e di Porto Corsini, partì dalla Casa del Popolo (1). Parlarono prima Teobaldo Schinetti, della segreteria ravennate del partito, e poi il deputato Giovanni Battista Pirolini. Alla fine del suo applauditissimo discorso, i presenti - quasi tutti braccianti, coloni e operai - pretesero che intervenisse anche il segretario della Nuova Camera del Lavoro, Alfonso Dorio(2). Quella lapide non c’è più(3), ma uno dei nomi incisi era certamente quello di Paolo Spadoni, la cui morte fu annunciata dal giornale repubblicano La Libertà del 4 novembre 1916: «di anni 30, soldato di fanteria, combattendo valorosamente sul Carso, è caduto il 14 Settembre (...) fu socio disciplinato ed entusiasta del Circolo Doveri e Diritti». Il suo nome è inciso nel Lapidario ravennate, murato nel Sacrario dei caduti in San Romualdo. Figlio di Giuseppe, nato a Ravenna il 1° ottobre 1886, apparteneva al 56° Reggimento fanteria (Brigata Marche) e cadde ad Oppacchiasella. Il 24 maggio 1924, nell’elegante sede della Società della Sacca, venne scoperta un’«artistica» targa marmorea. L’edificio, dotato di un ampio giardino assai lodato, si trovava in via Francesco Ferrer (oggi via Oberdan). L’associazione aveva preso il nome dalla Sacca, località presso Classe, rinomata per l’abbondante selvaggina e - quindi - per le battute di caccia. Il 15 settembre 1918, nei locali della Società, s’aprì il Ritrovo Militare «Wilson», destinato ai militari statunitensi della base idrovolanti di Porto Corsini e, dal Ricreatorio arcivescovile, vi fu trasferita la Casa del Soldato, luogo di ritrovo per i militari di stanza a Ravenna. All’inaugurazione della lapide intervennero le «autorità Militari, Governative e Civili, le rappresentanze delle Associazioni Combattenti, Mutilati, Madri e Vedove, moltissimi Soci della Sacca, ecc.». Fortunato Buzzi, sindaco repubblicano di Ravenna nonché presidente del sodalizio, tenne il discorso ufficiale, pronunciando «parole vibranti di patriottismo, inneggiando ai gloriosi che hanno dato la vita per la patria». L’epigrafe - «AI SUOI CADUTI / LA SOCIETÀ SACCA / FERMA NELLA RELIGIONE DELLA PATRIA / DEVOTAMENTE CONSACRA / 1915-1919» - fa intendere che la lapide onorava i «Soci e parenti di Soci» che avevano perso la vita durante il conflitto, compresi quelli deceduti nel ’19, in conseguenza della guerra. Riportava venti nomi, quasi tutti di figli della borghesia ravennate: Alberto Conti, Alfredo Naglia, Alfredo Olivucci, Angelo Bossi, Antonio Alessi, Arturo Fusconi, Arrigo Saporetti, Bindo Grotti, Cesare Soprani, Giacomo Malatesta, Giuseppe Balella, Giuseppe Galli, Mario Baldini, Mario Cagnoni, Olimpio Nevola, Paolo Baccarini, Renato Zabberoni, Roberto Ghetti, Theo Rambaldi e Ubaldo Bezzi(4). Il Circolo della Sacca - una delle più esclusive associazioni ricreative «laiche» della città, famoso per le feste da ballo e per la commemorazione del XX Settembre - fu soppresso in autunno del 1934 e nei suoi locali trovarono posto la Casa dell’Assistenza fascista e un centro di addestramento professionale. L’edificio, durante la Repubblica di Salò, ospitò la Brigata Nera; in quell’area fu poi realizzato il Liceo scientifico (1951). Un’altra lapide scomparsa - che commemorava alcuni giovani atleti ravennati, caduti nella «Grande Guerra» - era presso la società sportiva Forti per essere liberi, che ave- 10 va sezioni di ginnastica, di scherma, di ciclismo e di foot-ball. Tra i nomi incisi c’era era quello di Amleto Ugo Miani, uno dei primi calciatori ravennati. Caporale nella 3a compagnia automobilisti, venne ferito gravemente durante la ritirata di Caporetto; catturato a Casarsa, morì in prigionia il 18 gennaio 1918, nel campo di Aschach an der Donau. È sepolto nel cimitero militare italiano di tale località dell’Alta Austria e, a Ravenna, il suo nome si trova nella lapide dei caduti liberali(5) e in quelle in San Romualdo. Negli anni Venti si disputò in città la Coppa Miani, un torneo calcistico in sua memoria; ebbero la stessa denominazione alcune gare ciclistiche locali. Commemorazione dei Caduti - Al Circolo «Doveri e Diritti» in La Libertà, 9.5.1920. (2) Commemorazione dei Caduti del Circolo «Doveri e Diritti» in La Libertà, 22.5.1920. (3) In una stanza - seminascosta da una scaffalatura - c’è la lapide in memoria di due partigiani della 14a Compagnia della 28a Brigata «Garibaldi»: Gualtiero Calderoni, caduto il 2.3.1945 a Chiavica Pedone, sul Reno, e Dario Donati, morto il 17.4.1945 a Porto Garibaldi. La vecchia lapide è stata forse eliminata in occasione di una delle tante modifiche apportate al circolo in questi 95 anni. (4) La giornata del 24 maggio in La Nuova Romagna, 29.5.1924. (5) E. Baldini, Ritrovata la lapide dedicata ai liberali ravennati caduti nella «Grande Guerra» in Libro Aperto - Annali Romagna 2012, pp. 119-122. (1) La Voce di Romagna Tari o Tia per me pari (non) son Il Comune di Ravenna e le scelte sulla raccolta dei rifiuti. La posizione del PRI di Claudio Suprani Il 13 aprile scorso il Comune di Ravenna ha approvato il Bilancio preventivo 2014, ma ha rinviato sine die l’approvazione delle nuove tariffe per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. La scelta del rinvio, sostenuta anche dal PRI, è stata la conseguenza della non ancora avvenuta conversione in legge, a livello parlamentare, del cosiddetto «decreto salvaRoma» e quindi della mancata definizione delle caratteristiche che avrà nel 2014 il «balzello» relativo appunto alla raccolta (e smaltimento) dei rifiuti. Si tratta di una questione di non poco conto perché in base al profilo che verrà assegnato alla «gabella» cambierà per i cittadini e soprattutto per le imprese l’impatto sul costo famigliare o aziendale e ciò in quanto se verrà considerata tassa (come la TIA) le imprese potranno recuperare l’IVA, mentre se sarà considerata tariffa (TARI) tale recupero non ci potrà essere ed il costo sarà, a parità di servizio, superiore del 10%. Benché il passaggio da TIA a TARI fosse già stato deciso alcuni anni fa dal Governo dell’epoca, nel 2013 il Comune di Ravenna, incoraggiato dai Repubblicani, aveva optato, in assenza di una precisa regolamentazione a livello nazionale, per l’applicazione della lamentano poi il fatto che una parte rilevante delle utenze non domestiche può utilizzare solo parzialmente il servizio pubblico. Ad esempio una serie di rifiuti prodotti da tipiche imprese artigiane (es. le officine riparazioni autoveicoli, le metalmeccaniche con impianti di verniciatura, ecc.) vengono smaltiti a proprie spese dalle imprese stesse. Per detti rifiuti le aziende non possono utilizzare le eco aree dal momento che gli stessi non sono conferibili, per disposizioni regolamentari o per legge, al servizio pubblico. Le stesse Associazioni chiedono poi di tenere in considerazione l’attuale congiuntura economica che vede una forte diminuzione della forza lavoro (crescono il numero dei disoccupati e il numero delle ore di cassa integrazione) e nel settore turistico ricettivo cala il numero delle presenze. Poiché dette richieste sono sostenute da argomentazioni solide, il PRI ritiene che nella determinazione dei criteri di ripartizione dei costi si debba partire da una valutazione oggettiva relativa sia alla tipologia di rifiuto prodotto (e quindi smaltibile senza costi aggiuntivi), sia alla metratura ed ai «bonus» in capo a ciascuna categoria di utente (ad esempio gli oltre 650.000 euro destinati come incentivo al recupero per le utenze domestiche non possono essere TIA. Ciò ha consentito di contenere gli aumenti sulla cittadinanza e ciò è avvenuto anche in ragione del fatto che le imprese, potendo scaricare il 10% dell’IVA, hanno a suo tempo accettato la richiesta dell’Amministrazione Comunale di addossarsi maggiori costi rispetto agli utenti domestici. Per meglio comprendere quanto sopra occorre prendere in esame un po’ più in dettaglio gli aspetti riferiti appunto ai costi. Il costo annuo complessivo del servizio, comprensivo dell’IVA, dei costi di riscossione, delle eventuali morosità e degli sgravi per il recupero, ammonta a circa 30,5 milioni di euro. Da tenere presente che questo importo viene ripartito tra utenze domestiche e non domestiche nelle seguenti proporzioni: 56,96% domestiche; 43,04% non domestiche. Occorre inoltre considerare che i metri quadrati iscritti a ruolo per il conteggio della tariffa sono 13 milioni, di cui 9 milioni relativi alle utenze domestiche e 4 milioni di metri quadrati sono quelli delle utenze non domestiche. Attualmente quindi il 30,7% (gli utenti non domestici) contribuisce alla copertura dei costi per il 43,04 %, mentre il 69,3% contribuisce per il 56,96%. Le Associazioni imprenditoriali (in particolare artigiani e commercianti) 11 «mutualizzati» anche con le utenze non domestiche). Un’ultima - ma non per importanza considerazione riguarda direttamente Hera, che è il soggetto cui il Comune ha assegnato in via pressoché esclusiva il servizio, servizio che poi Hera «appalta» ad altri. Nelle gare di affidamento a terzi dei servizi relativi alla gestione e raccolta dei rifiuti urbani espletate negli anni scorsi (vedi 2011), le stesse sono state aggiudicate con ribassi dell’ordine dell’8-10%. È quindi legittimo pensare, senza essere tacciati di superficialità, che una eventuale gestione diretta potrebbe consentire la riduzione dei costi a carico degli utenti. Qualche osservazione si potrebbe fare anche su alcuni aspetti dell’attuale regolamento, ma sia per ragioni di spazio, sia perché si confida sul rinnovamento di quello vigente, in questa sede ci limitiamo ad auspicare che vengano accolte le richieste di modifica ispirate da buon senso e che «non costano». Un’ultima riflessione, o se vogliamo una raccomandazione, va fatta sulle scelte che l’Amministrazione Comunale dovrà compiere a breve sia riguardo al già citato nuovo regolamento, sia relativamente all’entità della tariffa (se di tariffa si tratterà) ed alle modalità di applicazione. Nel momento in cui scriviamo le presenti note non è ancora chiaro cosa sia scaturito a livello nazionale, se cioè ai Comuni sia data la possibilità di scegliere le modalità applicative con un certo grado di autonomia, ispirandosi al criterio della «giusta tariffa». Nelle riunioni di maggioranza che si sono tenute nelle scorse settimane, i Repubblicani, sul tema della ripartizione dei costi fra utenze domestiche e non domestiche, hanno sostenuto che occorre il migliore equilibrio e che si debba tenere conto dei “sacrifici” che furono richiesti quando ci fu il passaggio da Tassa rifiuti a Tariffa. Come si può evincere anche dagli interventi di Mingozzi in Giunta e dei Consiglieri Repubblicani in Consiglio Comunale, ancora una volta il PRI in tutte le sedi, ha tenuto nella giusta considerazione le legittime richieste provenienti dai settori più dinamici della società ravennate, per coniugare le legittime aspettative del mondo produttivo con l’interesse generale. La Voce di Romagna L’intervento in Giunta Municipale e in Consiglio Comunale del vicesindaco Giannantonio Mingozzi, del capogruppo Alberto Fussi e del consigliere comunale Roberto Ravaioli sul Bilancio di previsione 2014 del Comune di Ravenna Come consuetudine l’intervento sul Bilancio di previsione di ogni anno deve costituire l’occasione per il Consiglio di esprimere anche una valutazione compiuta sul momento che sta vivendo la popolazione ravennate ed in particolare sulle misure che intende prendere o ha già assunto la nostra amministrazione, considerando soprattutto che siamo ormai a due anni dalla prossima scadenza amministrativa. Anche quest’anno il gruppo repubblicano considera la manovra di Bilancio comunale una componente molto importante della risposta che occorre dare alla difficile condizione che molte famiglie vivono. Ribadiamo quindi che il Comune di Ravenna se vuole contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro o alla realizzazione delle necessarie infrastrutture, deve mantenere viva una voce investimenti che può essere determinante per la creazione di nuove occasioni. Nonostante gli ultimi tre governi succedutisi, compreso quello attuale, da Monti a Letta a Renzi, abbiamo sempre posto all’ordine del giorno regole certe per l’autonomia fiscale, continuiamo una sorta di deriva che ci vede sempre come esattori impossibilitati a guardare al lungo periodo e non invece sempre alle decisioni urgenti ed immediate che sconvolgono il rapporto più costruttivo con i cittadini tra Tasi, Imu, Ici, addizionale Irpef, Tari, suolo pubblico e pubbliche affissioni in un continuo conflitto che naturalmente trova nel Comune l’interlocutore più immediato e disponibile ad ogni tipo di rivendicazione, anche se non ne è direttamente responsabile e proponente. In provincia di Ravenna sono ormai 2.000 le imprese che ricorrono alla cassa integrazione o che denunciano un palese stato di crisi; i settori del commercio e servizi, edile ed immobiliare metalmeccanico sono quelli che presentano i dati più negativi; un contraltare positivo è dovuto alla ripresa graduale dei traffici portuali dove come gruppo repubblicano ci auguriamo che le risorse messe a disposizione della nuova logistica e l’approfondimento dei fondali del Candiano vengano spese immediatamente contribuendo alla competitività del nostro porto. Purtroppo continuiamo a fare i conti con un patto di stabilità, solo leggermente riaperto per qualche investimento scolastico, ma non basta perché l’evoluzione del sistema demografico ravennate proporrà sempre di più una composizione dei nostri abitanti che aumenta il numero dei nati e allunga l’aspettativa di vita accentuando il bisogno di risorse nel sistema dei servizi sociali. È probabile che nei prossimi anni la funzione del Comune divenga sempre più quella di un ente che controlla servizi dati in appalto, come le manutenzioni o altre voci; per questo motivo anche la nostra pianta organica, che giustamente assottiglia il numero dei dirigenti, si deve concentrare su professionalità in grado di far rispettare le condizioni di miglior qualità nell’esecuzione delle opere. Abbiamo più volte incontrato gli Istituti di Credito, e li abbiamo trovati il più delle volte sensibili agli argomenti proposti, ma ad essi chiediamo di più, affinché anche le imprese in difficoltà trovino una maggiore rispondenza nel mondo creditizio, così come noi abbiamo deciso implementando i fondi destinati ai fidi ed alle cooperative di garanzia. Una considerazione particolare la vogliamo riservare al settore urbanistico nell’auspicio che le iniziative che stiamo prendendo verso regolamenti meno macchinosi e complicati come il RUE attuale vengano abbondantemente modificati anche con il contributo della nuova legge regionale urbanistica, affinchè chi intende investire a Ravenna non si trovi difronte ad una situazione inestricabile di normative ormai superate. Negli ultimi anni la spesa corrente del Comune di Ravenna è diminuita, ma possiamo fare ancora di più prevedendo ulteriori sforzi affinché la macchina comunale corrisponda ancora di più alla velocità delle scelte che la vita economica richiede. Difendiamo la partecipazione azionaria del Comune tramite Ravenna Holding, in particolare nella SAPIR e in HERA e in Romagna Acque; contrariamente a quanto affermato da alcune parti politiche proprio in questi giorni, la dismissione di quelle azioni renderebbe il Comune del tutto impotente nell’espressione di una linea direttiva sicura sul modo di operare di queste società, dove la presenza del pubblico consente spesso di equilibrare l’azionariato privato rendendo le società stesse, come accade per la SAPIR, più forti e rispettate. In questo momento di assoluta confusione, anche sul ruolo degli Enti Locali, in particolare dei Comuni, i legami che ci vincolano ai destini del Porto sono ormai indissolubili e passano anche attraverso una presenza di rilievo nel contesto societario, che noi difenderemo. Ci fa molto piacere che su piazza Kennedy finalmente qualche misura vada nel verso auspicato dai repubblicani cosi come dobbiamo continuare a lavorare sul tema della Tari affinché il costo complessivo del servizio comprensivo dell’IVA, dei costi di riscossione, delle eventuali morosità e degli sgravi per il recupero oggi ammonta a circa 30,5 milioni di euro; questo importo, viene ripartito fra utenze domestiche e non domestiche nelle proporzioni del 55,97% delle domestiche e del 44,3% non domestiche. A nostro avviso questa ripartizio- 12 ne non tiene conto di un dato di fatto: su 13milioni di metri quadrati a ruolo vanno 4 milioni quelli cioè delle utenze non domestiche, quindi con il 30% di contribuzione le imprese coprono i costi per il 45%, il resto è affidato alle utenze domestiche che evidentemente dovrebbero contribuire con una percentuale maggiore. È un tema che poniamo nel momento in cui si decide di rinviare alcune applicazioni di tasse perché proprio in questi mesi l’attuale congiuntura economica vede una forte diminuzione della forza lavoro, crescono il numero dei disoccupati e il numero delle ore di cassa integrazione ed è più che mai urgente una valutazione aggiornata relativa alla ripartizione dei costi della raccolta rifiuti che parta dalla consapevolezza che il sistema delle imprese non può più sostenere costi impropri. È un tema che riguarda anche il rapporto con Hera e l’affidamento a terzi dei servizi relativi alla gestione e raccolta dei rifiuti urbani. Ci permettiamo inoltre di proporre altre due considerazioni sempre per quanto riguarda la Tari: circa la definizione di area scoperta operativa a nostro avviso occorre eliminare dal computo delle aree scoperte quelle aree che sono presenti per effetto delle nostre regolamentazioni urbanistiche come ad esempio le aree verdi. In secondo luogo vogliamo sottolineare che una diversa ripartizione dei costi fra utenze domestiche e non domestiche deriva da un impegno che ci siamo assunti quando ci fu il passaggio da tassa rifiuti a tariffa perché allora chiedemmo alle imprese di farsi carico di un maggiore costo in considerazione del fatto che le aziende, a differenza dei cittadini avrebbero avuto l’opportunità di scaricare l’IVA . Oggi dobbiamo essere coerenti con quella scelta che voleva essere temporanea. La Voce di Romagna Quale futuro per il PRI? La politica italiana sta vivendo momenti di grande confusione, sbandamento e grandi cambiamenti. Le riforme istituzionali, specie quelle elettorali, sono fatte per penalizzare i piccoli partiti e ci consegnano un Paese tripolare dove solo i grandi partiti riusciranno a resistere. Il PRI, pur avendo avuto un ruolo importante e significativo sulla scena politica italiana e, sulle scelte strategiche effettuate, non è mai riuscito ad ottenere, dagli elettori, più del 5% dei consensi. E, questo, nei momenti di maggiore successo. Le politiche lamalfiane, giuste e lungimiranti, mettevano gli italiani di fronte ad una realtà cruda e a delle responsabilità pesanti. Molte volte prevedevano sacrifici necessari, ma duri da affrontare. Quelle politiche prevedevano rigore, serietà. Per questo sono sempre state penalizzate dall’elettorato il quale preferisce premiare, col voto, chi gli racconta una realtà fatta di zucchero, latte e miele e un Paese dove tutto va bene. Siamo addirittura arrivati all’assurdo che la «fretta» in sé è diventata un valore. È pur vero che in questo Paese non si fanno riforme da 20 anni, ma è altrettanto importante farle bene e non solo farle in fretta. Alla confusione del Paese si aggiungono i momenti assai complicati e difficili, che il PRI nazionale, sta vivendo. Da troppo tempo oramai il PRI non si caratterizza su battaglie politiche, da troppo tempo il PRI, a livello nazionale, non fa politica, e questo ha prodotto una mancanza di qualsiasi ruolo dei repubblicani sulla scena politica nazionale. Compito di una classe dirigente è assumersi la responsabilità del futuro e invertire questo «andazzo». Sarebbe irresponsabile lasciare nel limbo i princìpi e i valori su cui è fondata la cultura repubblicana. Occorre quindi interrogarsi su come portare nel futuro questo patrimonio culturale e politico. Come continuare l’apostolato che necessita di riflessioni approfondite, di pensieri lunghi e di ragionamenti, in una società in cui la politica si fa sui SEZIONE PRI A. GUERRINI - G. MAZZINI Il 25 marzo 2014 gli iscritti del Guerrini e del Mazzini si sono riuniti ed hanno deliberato la fusione delle due sezioni. La nuova sezione ha il nome di: «A.GUERRINI-G.MAZZINI». Nella stessa riunione sono stati eletti i nuovi organi che avranno la durata di un anno. Segretario politico: Fabio Bocchini. Comitato Direttivo: Fabio Bocchini, Miria Ragusi, Roberto Scaini, Giulio Bocci, Romano Donati, Gianni Ravaglia, Romolo Tarlazzi. social network e con un tweet. Come e dove approfondire le tematiche e i ragionamenti quando tutti corrono in modo frenetico e non si trova un luogo dove ragionare con profondità? In quale contesto politico i repubblicani devono e possono dare il loro contributo politico? In una situazione nella quale i grandi Partiti soffocano e uccidono i piccoli Partiti, quale ruolo può ritagliarsi un Partito come il PRI? In quale quadro politico e con quali compagni di viaggio possiamo pensare di continuare le nostre battaglie? Poiché vogliono sopprimere i piccoli Partiti, (e forse ci riusciranno) saremo forse costretti a pensare ad aggregazioni. In quel caso, a quale tipo di raggruppamento possiamo pensare che il PRI debba partecipare? Dobbiamo 13 assolutamente interrogarci e aprire una riflessione che dia delle risposte su quale futuro vogliamo e possiamo dare al PRI. Il PRI nazionale vive una situazione disastrosa grazie alla dirigenza che fino a qui lo ha guidato. Cosa deve e può fare il PRI di Ravenna per uscire da questa sacca di inerzia dove il PRI si trova attualmente? Possiamo pensare che coloro che hanno ridotto il Partito nazionale a questo totale disastro, siano gli stessi che continueranno a guidarlo nel futuro? Potremo con queste stesse persone intraprendere nuovi sentieri? Occorre che il PRI di Ravenna apra una profonda riflessione sul PRI stesso e sul suo futuro. Perché di una cosa siamo certi: vogliamo e dobbiamo portare il PRI nel futuro. La Voce di Romagna Ringraziamo gli amici In memoria di REMO DONATI, il figlio Romano lo ricorda con un’offerta al PRI In memoria di DORO PINZA nel 12° anniversario della sua scomparsa i familiari lo ricordano e fanno un’offerta al PRI Per ricordare la scomparsa di MARIO MONTANARI la famiglia ha fatto un’offerta al PRI Nel 19° anniversario della scomparsa di ODDO DE LORENZI, che è ricorso il 24 febbraio 2014, le figlie Alba e Laura e i nipoti lo ricordano sempre con immutato affetto e fanno un’offerta al PRI Per l’anniversario di CLAUDIO GRADASSI, la famiglia Gradassi Pietro fa un’offerta al giornale La Voce di Romagna Nel 36° anniversario della scomparsa di MENOTTI ZANNONI, i figli Ottorino e Antonio, le nuore Giuliana e Dorina, i nipoti Paolo, Leonella, Rita e Roberta lo ricordano con affetto La moglie Silvana, i figli Alberto e Aride e il fratello Franco, unitamente alle proprie famiglie, fanno un’offerta al PRI in memoria di ERMANNO TASSINARI, nel 9° anniversario della scomparsa che è ricorso il 1 marzo 2014 La figlia Isabella, fa un’offerta al PRI in memoria della cara mamma GUGLIELMINA GROSSI, vedova Battaglia, recentemente scomparsa In memoria di ROMEO GIUNCHI, scomparso il 22 marzo 2011, la famiglia lo ricorda con un’offerta al PRI Il 30 aprile 2014 è ricorso l’11° anniversario della morte di GINO BEZZI. Lo ricordano con immutato affetto la moglie Dina, i figli Massimo e Marina, i nipoti Giorgia, Marco, Mattia e la nuora Erminia In ricordo del 2° anniversario della scomparsa di MAFALDA GHIRARDI, i figli Renza e Aride, i nipoti Angela e Alessandro e famiglie fanno un’offerta al PRI Il 26 aprile 2014 è ricorso l’11° anniversario della scomparsa di SILVANO CIMATTI. I figli Massimo e Paolo e la moglie Bruna, memori ed eredi della fede repubblicana che ha sempre contraddistinto la sua vita, a quanti lo conobbero lo ricordano 14 La Voce di Romagna che hanno sottoscritto In memoria dei genitori ANITA RANDI e UGO RAULLI, il figlio Pietro e famiglia li ricordano con immenso affetto facendo un’offerta al PRI In memoria di PINO BARTOLETTI nel 17° anniversario della scomparsa che è ricorso il 19 aprile 2014 e di ARSIERA RAVAGLIA nel 3° anniversario che è ricorso il 6 maggio 2014, i figli Lamberto e Renata e il nipote Luca, nel ricordarli con immutato affetto fanno un’offerta al PRI In memoria di ANTONIO MORANDI, nel 19° anniversario della morte che è ricorso il 29 aprile 2014, i figli Sergio e Lauro e famiglie hanno fatto un’offerta al PRI In memoria di ANTONIO MALTONI (det Rovra Verda) scomparso il 17 maggio 1995, le figlie, nipoti e pronipoti, lo ricordano con un’offerta al PRI In memoria del loro amato ERMANNO FUSIGNANI, di cui il 10 marzo è ricorso il 9° triste anniversario della morte, la moglie Natalina, insieme ai figli Eugenio e Francesca, i nipoti Giacomo e Cecilia, al genero Alberto, lo ricordano con affetto a parenti, amici e a tutti coloro che lo conobbero ed apprezzarono, facendo un’offerta al PRI Nel 32° anniversario della scomparsa di RENATO BELLARDI lo ricordano i nipoti Molducci e Montalti facendo un’offerta al PRI Nel 39° anniversario della scomparsa di GIULIANO CASADEI, che ricorre il 24 maggio, i cugini Umberto, Silvano e Pino lo ricordano con immutato affetto e fanno un’offerta al PRI In memoria di DOMENICO «SILVANO» BALELLA, ad un anno dalla scomparsa avvenuta il 6 maggio, i famigliari lo ricordano con un’offerta al giornale della sua fede Nel 20° anniversario della scomparsa di GUERRINO ALLODOLI, che ricorre il 3 giugno 2014, il figlio Ivo, unitamente alla moglie Graziella, sottoscrive per il PRI In memoria di MASSIMO SBRIGHI e dei genitori SALVATORE SBRIGHI e MARIA MELANDRI, Gilda, Giovanni e famiglie li ricordano con affetto e fanno un’offerta al PRI 15 Per la ricorrenza del IX febbraio, in memoria dei fratelli LIBERO, GUERRINO e GUGLIELMO RACCAGNI, la famiglia Raccagni Annibale fa un’offerta al PRI Voce Romagna NISSAN JUKE La di 149 OGGI TUO DA EURO AL MESE* TAN 3,99% TAEG 4,48% Urban rebel è chi sfida le regole, supera le convenzioni e dà spazio all’innovazione. 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