UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Conferenza proposta da Dipartimento di Lingue, Letterature straniere e Comunicazione, Dipartimento di scienze aziendali, economiche e metodi quantitativi e Dipartimento di Giurisprudenza 10 Ottobre 2014 Ore 12.30-14.30 Bergamo, Via dei Caniana 2 – Aula Galeotti Le prospettive del semestre di Presidenza italiana del Consiglio Europeo Daniele Perico Consigliere d’Ambasciata Direzione Generale per l’Unione Europea Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale La conferenza è aperta a tutti gli interessati Per eventuali informazioni: [email protected], [email protected] e [email protected] Cos'è la Presidenza del Consiglio Ue? La Presidenza del Consiglio dell'Unione europea Funzioni e compiti durante il Semestre di Presidenza Dal primo luglio al 31 dicembre 2014 l'Italia eserciterà la Presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea, un ruolo svolto altre undici volte nella storia dell’Unione, iniziata il 25 marzo del 1957 con i Trattati di Roma, costitutivi della Comunità economica europea (Cee) e della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom). La Presidenza del Consiglio Ue. Il Consiglio dell'Unione europea, detto anche Consiglio Ue, è l'istituzione che riunisce i governi dei singoli Stati membri. Esso negozia e adotta la nuova legislazione dell’Ue su un piano di sostanziale parità con il Parlamento europeo, concorre ad adattarla, ove necessario, e coordina le politiche. Il Consiglio è un’entità giuridica unica, ma si riunisce in dieci diverse “formazioni” a seconda dell’argomento su cui è chiamato a deliberare. I ministri dell’Ambiente si riuniscono pertanto nella formazione Consiglio “Ambiente”, i ministri dell’Economia e delle Finanze si riuniscono nella formazione “Economia e Finanze” e così via per i diversi settori. La Presidenza del Consiglio dell'Unione europea è assunta a rotazione da uno Stato membro ogni sei mesi in base ad un ordine prestabilito. Il primo Semestre inizia il primo gennaio e termina a fine giugno; il secondo Semestre ha inizio il 1° luglio e finisce il 31 dicembre. Come funziona e quali compiti svolge? Durante questi sei mesi l'Italia ha il compito di preparare, coordinare e presiedere i lavori del Consiglio, agendo come mediatore neutrale (honest broker), al fine di promuovere le decisioni legislative, le iniziative politiche e negoziando compromessi tra gli Stati membri. La Presidenza ha due compiti principali: a) pianificare e presiedere le sessioni del Consiglio e le riunioni dei suoi organi preparatori. La Presidenza si fa carico dell'agenda del Consiglio e presiede due riunioni del Consiglio europeo, dei vari Consigli dei ministri (ad eccezione del Consiglio "Affari esteri"), le riunioni dei suoi organi preparatori, numerose riunioni ministeriali informali, vertici e altri incontri tra l'Ue e i Paesi terzi e molti altri eventi a carattere settoriale; b) rappresentare il Consiglio nelle relazioni con le altre istituzioni dell'Ue. In particolare con la Commissione e il Parlamento europeo. Il suo compito è adoperarsi per raggiungere un accordo sui fascicoli legislativi attraverso triloghi, riunioni informali di negoziazione e riunioni del comitato di conciliazione. La Presidenza lavora in stretto coordinamento con il Presidente del Consiglio europeo e l'Alto rappresentante per gli affari esteri, ne sostiene i lavori e può talvolta essere invitata a svolgere determinate mansioni per conto dell'Alto rappresentante, come ed esempio rappresentare il Consiglio "Affari esteri" dinanzi al Parlamento europeo o presiedere il Consiglio "Affari esteri" quando quest'ultimo discute questioni di politica commerciale. La Presidenza e il Parlamento europeo. Ogni anno, a gennaio e a luglio, lo Stato membro che detiene la Presidenza di turno presenta il proprio programma semestrale al Parlamento europeo. A giugno e dicembre, alla fine della Presidenza, il Capo di Stato o di governo si presenta davanti al Parlamento europeo per illustrare l'azione svolta e fornire un resoconto dell'ultimo incontro del Consiglio europeo. Inoltre, durante il Semestre di Presidenza, i ministri riferiscono alle commissioni del Parlamento europeo sugli sviluppi del lavoro nei settori di rispettiva competenza. La rotazione della Presidenza. Roma subentra ad Atene, che ha svolto la funzione di Presidente di turno del Consiglio dell’Ue da gennaio a giugno, in base a un meccanismo che prevede la rotazione della Presidenza del Consiglio dell'Ue ogni sei mesi, secondo un ordine prestabilito. L'attuale ordine di rotazione semestrale della Presidenza del Consiglio dell'Ue fino al 2020 è il seguente: Italia: luglio - dicembre 2014 Lettonia: gennaio - giugno 2015 Lussemburgo: luglio - dicembre 2015 Paesi Bassi: gennaio - giugno 2016 Slovacchia: luglio - dicembre 2016 Malta: gennaio - giugno 2017 Regno Unito: luglio - dicembre 2017 Estonia: gennaio - giugno 2018 Bulgaria: luglio - dicembre 2018 Austria: gennaio - giugno 2019 Romania: luglio - dicembre 2019 Finlandia: gennaio - giugno 2020 Programma del Trio di Presidenza Dal 1 luglio 2014 al 31 dicembre 2015 il Trio di Presidenze sarà formato da Italia, Lettonia e Lussemburgo Le priorità del Trio di Presidenza All’indomani delle elezioni per il Parlamento europeo del maggio 2014 e in vista del rinnovo della Commissione europea a fine anno, il Trio (Italia, Lettonia e Lussemburgo) di Presidenza del Consiglio dell'Unione europea è determinato a dare impulso al una nuova legislatura centrata a fornire risultati concreti e risposte adeguate alle aspettative dei cittadini. Per poter affrontare le sfide politiche, economiche e sociali attuali vi è un bisogno di un' Unione europea unita, attiva ed efficace, in grado di prendere decisioni rapide e mirate. A partire dal 1 luglio 2014, le Tre presidenze che si alterneranno per i prossimi 18 mesi alla guida del Consiglio hanno come obiettivo principale comune il superamento definitivo della crisi economica e il rilancio della crescita e dell’occupazione in Europa e cogliendo le opportunità dell’economia digitale. Altrettanto importante sarà la salvaguardia dei diritti fondamentali in tutta Europa e l’affermazione dell’UE come attore globale in un mondo in rapida evoluzione. • La lotta contro la disoccupazione, in particolare quella giovanile, sarà uno dei principi che ispireranno le iniziative dell'UE. Il Trio di Presidenza sosterrà con forza le iniziative in corso, in particolare attraverso i meccanismi della Garanzia Giovani e dell'Iniziativa per l'occupazione giovanile, nonché attraverso i Fondi Strutturali europei. • Rilanceremo la Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva come piattaforma per la ripresa economica e l'ulteriore sviluppo della competitività dell'Unione europea. • La politica europea in materia di energia e clima è di importanza strategica. L'Europa è pronta a far da guida a livello globale al fine di affrontare il cambiamento climatico, cogliere la sfida di un'energia sicura, sostenibile e competitiva e rendere così l'economia europea un modello di sviluppo sostenibile nel 21° secolo. E’ nell'interesse dell'Unione costruire un'economia che sia in grado di favorire l’occupazione, e che sia meno dipendente dalle importazioni energetiche, grazie in particolare ad una maggiore efficienza e ad una maggiore produzione di energia pulita. • Il mercato unico è uno dei più grandi successi dell'Unione europea. Il completamento del mercato unico, in particolare attraverso l'armonizzazione e il riconoscimento reciproco, contribuirà a incrementare la crescita economica e la competitività. Negli ultimi anni il mondo è diventato sempre più digitale e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione digitale sono strumenti potenti per modernizzare l'economia e l’ambiente di lavoro nell'UE. Il Trio di Presidenza lavorerà per la realizzazione del Mercato Unico digitale, quale spazio comune del progresso e della competitività europei. • La stabilità finanziaria e la crescita economica hanno bisogno della zona euro hanno bisogno di appoggiarsi su un’Unione Economica e Monetaria (UEM) più integrata. Il Trio di Presidenza faciliterà ulteriormente il lavoro per approfondire l’UEM e avanzare verso l'unione economica e fiscale. • Nell’attuazione dello spazio comune europeo di libertà, giustizia e sicurezza, le tre Presidenze presteranno particolare attenzione al tema della migrazione e gestione delle frontiere esterne comuni. Per questo motivo va rafforzata l’attività di FRONTEX e vanno conclusi ed attuati accordi di cooperazione con i paesi terzi in materia di controllo delle frontiere, lotta contro l'immigrazione irregolare e sostegno alla migrazione legale, che arreca benefici economici e sociali ai Paesi di origine, così come a quelli di destinazione. • Relazioni commerciali aperte ed eque e partenariati strategici con le principali economie, sono strumenti fondamentali per stimolare la crescita economica, la competitività e l'occupazione. Le Presidenze intendono perseguire e, ove possibile, finalizzare i negoziati bilaterali sul commercio e gli investimenti con i partner strategici (e in particolare con Stati Uniti, Canada e Giappone), ed approfondire le relazioni commerciali e di investimento con le economie emergenti. • Le tre presidenze attribuiscono grande importanza alla promozione di una posizione comune dell'UE sull'Agenda di sviluppo post-2015 prima dell’inizio delle discussioni internazionali previste a settembre 2015. • L'UE deve affermarsi come un attore importante sulla scena internazionale, a cominciare dalle regioni più vicine, dove oggi la speranza per un progresso economico e civile è spesso minacciata da instabilità politica e conflitti. La politica di Vicinato e la politica per l’allargamento dell'Unione sono di importanza strategica e rappresentano uno strumento essenziale per prevenire tensioni e promuovere pace, democrazia e stabilità in Europa e alle sue porte. Le tre Presidenze si adopereranno per avanzare ulteriormente i negoziati di adesione con i paesi dei Balcani occidentali e per esplorare ulteriori cooperazioni con i paesi del Sud e dell'Est. Esse si impegnano a sostenere l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza ed il Servizio Europeo di Azione Esterna nel plasmare ulteriormente una politica estera europea efficace. Programma e Priorità Il Programma del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio Ue Il Programma del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio Ue Crescita e occupazione, spazio di libertà e sicurezza per un pieno esercizio dei diritti di cittadinanza e un ruolo più forte dell’Europa nel mondo saranno i capisaldi del nostro programma di Presidenza Un’Europa per il lavoro e la crescita economica Dal miglioramento delle prospettive di crescita ed occupazione dipende gran parte del futuro del processo di integrazione europea. La Presidenza italiana si impegnerà a fare della crescita e dell’occupazione una costante delle politiche europee e a definire un quadro economico che incoraggi le riforme strutturali negli Stati membri. L’economia reale, “il rinascimento industriale”, con un particolare focus sulle PMI, e le politiche in materia di clima ed energia per il 2030 dovranno essere al centro delle iniziative per una maggiore crescita. La Presidenza italiana lavorerà per approfondire l’Unione Economica e Monetaria e colmare il grave “spread” sociale presente nelle società europee, finanziare la crescita per sostenere gli investimenti in settori chiave per il futuro dei nostri figli come la protezione ambientale, le infrastrutture e i servizi digitali. La Presidenza italiana presterà particolare attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile anche attraverso la creazione di sinergie positive con EXPO Milano 2015, il cui tema centrale è “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”. Un’Europa più vicina ai cittadini: uno spazio di democrazia, diritti e libertà Essere cittadini europei oggi vuole dire rimuovere ostacoli e procedure che svuotano il senso di una cittadinanza attiva e ingenerano frustrazione. Accountability, digitalizzazione, trasparenza e meno burocrazia: sono queste le risposte a chi chiede un’Europa più vicina alle esigenze dei cittadini. Resta cruciale assicurare il buon funzionamento e la leale cooperazione tra le Istituzioni europee per metterle in grado di agire in maniera rapida ed efficace. La Presidenza italiana promuoverà un ruolo più attivo dell’Unione nei settori in cui l’iniziativa europea crea valore aggiunto, come ad esempio nella tutela dei diritti fondamentali e nelle politiche di asilo e migratorie. In tale contesto, la Presidenza italiana intende lavorare per sviluppare un’autentica solidarietà a livello europeo e promuovere una politica migratoria europea. Cambiare marcia alla politica estera dell’Europa Le Primavere arabe e la crisi ucraina ci dicono che l’Europa non può disinteressarsi alle vicende storiche che avvengono ai propri confini. L’Italia sosterrà un’azione esterna dell’Unione che sia credibile, coerente e dotata degli strumenti necessari per affrontare le sfide globali e regionali. Il Mediterraneo è uno spazio vitale per l’Europa. L’emergenza migratoria impone all’Europa l’adozione di strumenti e di politiche comuni in grado di fronteggiare un fenomeno epocale. Guardando ai Paesi ai nostri confini, l’allargamento resta una priorità strategica per la Presidenza italiana. Sarà quindi incoraggiato il perseguimento dei negoziati di adesione con i Balcani Occidentali e si lavorerà per dare nuovo vigore ai negoziati con la Turchia. Per l’azione esterna dell’Unione, la Politica di Vicinato è uno strumento imprescindibile che occorre utilizzare con un approccio globale, coerente e coordinato con tutte le politiche UE da Sud a Est. Più in generale, la Presidenza sosterrà negoziati bilaterali commerciali e sugli investimenti con i partner strategici e le economie emergenti, come quelle asiatiche che saranno al centro del vertice ASEM del 16-17 ottobre.
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