PINEROLO: UNA NUOVA PROGRAMMAZIONE URBANISTICA Contributo al DOCUMENTO PROGRAMMATICO 12/2/2014 - 2.00 1 PREMESSE Pianificare lo sviluppo urbanistico della nostra Città significa immaginare il nostro futuro identificando in modo nitido i punti di forza della Città ed i suoi punti di debolezza affrontando i rischi e creando nuove opportunità. Una società adeguatamente organizzata, che voglia garantire anche solo una adeguata funzionalità, non può fare a meno della pratica di cui l’urbanistica è portatrice: la pratica della pianificazione del territorio immaginando il futuro della città. Pinerolo non può restare isolata dal mondo che la circonda, ma dovrà, al contrario essere sempre più aperta al territorio, al Paese ed alla dimensione Europea alla quale apparteniamo. Nel documento “Le città del futuro: Sfide, idee, anticipazioni” (Ottobre 2011) l'Unione Europea mette in evidenza come la Città europea del futuro debba essere: un luogo dallo sviluppo sociale avanzato, con un grado elevato di coesione sociale, alloggi socialmente equilibrati, nonché servizi sanitari ed educativi rivolti a tutti una piattaforma per la democrazia, il dialogo culturale e la diversità un luogo verde, di rinascita ecologica e ambientale un posto attrattivo e un motore della crescita economica Anche a Pinerolo, immaginiamo per le future generazioni una città in grado di offrire una elevata qualità della vita ai propri cittadini, fornendo opportunità di crescita e sviluppo per le imprese e garantendo un ottimale rapporto con l'ambiente e con il proprio paesaggio storico. Una città aperta ed attenta al proprio ruolo sociale ma soprattutto capace di offrire servizi di qualità ai propri cittadini senza lasciare indietro nessuno. 2 ANALISI SINTETICA DEL CONTESTO URBANISTICO CITTADINO Pinerolo, come le altre città del Piemonte, ha avuto uno sviluppo articolato durante le diverse fasi storiche e, purtroppo, a partire dal dopoguerra, molto disordinato. Il tessuto urbano appare, quindi, molto disomogeneo, con presenza di tipologie edilizie non sempre coerenti e con distribuzione dei servizi al cittadino non sempre organica. Anche a Pinerolo negli ultimi decenni si è costruito troppo. L'eccesso di offerta ha portato ad una drammatica crisi del mercato immobiliare con conseguente forte svalutazione del valore dei fabbricati e conseguente intaccamento rilevante del patrimonio delle famiglie. Oggi vendere un alloggio è difficile e se ci si riesce ci si deve accontentare di un valore molto più basso delle attese. Allo stesso tempo si è impoverito il tessuto produttivo cittadino, basato sulle storiche fabbriche e sugli antichi opifici che non abbiamo saputo valorizzare nel tempo, preferendo una più facile, ed apparentemente efficiente, politica di trasferimento verso le periferie. L'espansione urbanistica è stata, a volte, scriteriata, invadendo gli spazi di pertinenza delle industrie costringendole alla delocalizzazione o ad una complessa sopravvivenza (es. cartiera Cassina, Corcos, ecc). La creazione di grandi centri commerciali periferici con pesante attrattività ha fortemente indebolito la funzione commerciale del centro storico, delocalizzando il cuore della nostra città. Pinerolo è, però, riuscita a mantenere molte caratteristiche di gradevolezza e di vivibilità tipiche dei contesti della provincia piemontese ed ha conservato una buona qualità urbana complessiva. Da questi punti di forza dobbiamo ripartire. Pinerolo è bella e merita la nostra cura! 3 QUALE VISIONE PER IL FUTURO DI PINEROLO Nel contesto urbano che abbiamo descritto occorre identificare una visione nitida del futuro della nostra città. Riteniamo che i punti cardine che ci dovranno guidare verso la Pinerolo di domani debbano essere i seguenti: migliorare la qualità urbana e la vivibilità della nostra Città contenere in modo molto significativo le nuove edificazioni ed interrompere definitivamente il consumo di suolo a vantaggio del recupero dell'esistente ricostruire un'immagine caratterizzante di Pinerolo, armonizzando le tipologie edilizie e l'organizzazione del costruito creare opportunità di localizzazione per le imprese partendo dall'innovazione e dall'economia della conoscenza e delle comunicazioni riqualificare il costruito da un punto di vista sismico, energetico ed estetico Attraverso la concretizzazione di questi auspici Pinerolo diverrà veramente la SMART CITY che noi immaginiamo. Per dare vita a questa nostra visione occorre concentrarsi ed identificare alcune strategie chiare di azione anche in campo urbanistico. Partendo, per comodità, dall'elenco fornito in “Le città del futuro: Sfide, idee, anticipazioni” possono essere identificati i seguenti Obiettivi Strategici. 4 GLI OBIETTIVI STRATEGICI 1 Pinerolo: un luogo dallo sviluppo sociale avanzato, con un grado elevato di coesione sociale, alloggi socialmente equilibrati, nonché servizi sanitari ed educativi rivolti a tutti FUNZIONE ABITATIVA Edilizia residenziale privata OBIETTIVO 1.1 - Riqualificazione del patrimonio abitativo La riqualificazione energetica, sismica ed estetica del patrimonio edilizio privato cittadino rappresenta un obiettivo primario per perseguire un miglioramento tecnico, ambientale ed estetico del contesto urbano. Sono prioritari gli interventi di miglioramento sismico, energetico ed estetico dell'edificato. AZIONI Avviare un grande programma di riqualificazione del patrimonio edilizio privato in grado stimolare il ricorso alle incentivazioni statali sulle ristrutturazioni abbinandolo ad interventi pubblici di riqualificazione urbana Snellire e razionalizzare le norme di PRGC che limitano in modo non giustificato la possibilità di ristrutturazione e recupero dell'esistente. Prevedere la stesura di un “testo unico” che sintetizzi ed unifichi tutte le norme di PRG vigenti (es. PAI, PRGC, Regolamento Edilizio ecc), al fine di agevolare la comprensione delle norme ed evitare interpretazioni. Ampliare le possibilità di recupero nel centro storico nel pieno rispetto delle valenze storiche ed architettoniche Massimizzare le possibilità di recupero, anche drastico, del patrimonio edilizio anni 50-70 che presenta spesso caratteri di scarsa qualità. Prevedere, in questo ambito, norme specifiche di 5 forte agevolazione di interventi di “edilizia di sostituzione” con demolizione e totale ricostruzione con premialità edilizia (premio cubatura) Prevedere la possibilità di monetizzazione degli standards (parcheggi, ecc) in caso di interventi di recupero dell'esistente sia nei casi di ampliamento che ristrutturazione edilizia Prevedere per tutti gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, l’occupazione del suolo pubblico gratuita per i primi 60 giorni in tutte le aree edificate in zona A e per i primi 30 giorni in tutte le aree edificate in zona B; Eliminare i vincoli normativi che impediscono ai fabbricati classificati nella aree RU di poter procedere con gli interventi di recupero, principalmente nei contesti già urbanizzati dove i fabbricati fatiscenti deprimono la qualità edilizia circostante dell’intera (es. area definizione razionale delle subaree); Perseguire, con adeguate forme di incentivazione, in sinergia con i meccanismi nazionali, il miglioramento energetico degli edifici, finalizzato al risparmio significativo di energia primaria per il riscaldamento/raffrescamento e per le utenze elettriche. Perseguire, con adeguate forme di incentivazione, in sinergia con i meccanismi nazionali, il miglioramento sismico degli edifici esistenti, finalizzato ad una maggior prevenzione e sicurezza strutturale (Pinerolo è zona sismica 3S !). Disincentivare il ricorso ai permessi di costruire in deroga (L. 106/2011) favorendo il ricorso allo strumento della variante (es. art. 17bis L.R. 56/77) snellendo per quanto possibile le procedure 6 OBIETTIVO 1.2 - Contenimento della crescita di offerta di edilizia abitativa Un eccesso di offerta residenziale privata ha portato ad una crisi di mercato con conseguente calo del valore degli immobili e grave difficoltà per gli operatori del settore. Occorre contenere e ottimizzate l'offerta di nuove realizzazioni e migliorare la fruibilità ed il valore dell'esistente. AZIONI Escludere in modo tassativo l'identificazione di nuove aree di espansione a destinazione residenziale. Perseguire l’obiettivo di ridurre del 10% la capacità insediativa globale potenziale attualmente prevista dal P.R.G.C. (auspicabilmente già con la variante ponte) con criteri non banalmente lineari ma qualificanti dal punto di vista urbanistico. Ridurre, in tale ottica, la capacità edificatoria delle zone di espansione a prevalente destinazione residenziale non ancora attuate e autorizzate (CE, CP, CPS) incentivando, ove possibile, trasferimenti volontari di SLP evitando di penalizzare le zone già gravate da aree a servizi già previste nel PRGC. Incentivare la retrocessione agricola volontaria di aree attualmente edificabili (soprattutto aree periferiche) tramite la trasferibilità a titolo oneroso delle cubature con misure premiali per passaggio da destinazione residenziale a produttiva. Normare in modo chiaro ed equo le valorizzazioni urbanistiche prevedendo una adeguata partecipazione della collettività alle rendite fondiarie Evitare in modo rigoroso il ricorso a “sanatorie” di fatto o “deroghe” che possano avvantaggiare i più furbi rispetto ai più onesti. Vietare il cambio di destinazione per fabbricati non terminati e privi di agibilità oppure per fabbricati in cui siano stati riscontrati cambi di destinazione abusivi (con decorrenza variante ponte e quindi senza intenti punitivi, ma solo educativi. 7 EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA OBIETTIVO 1.3 – Potenziare l'offerta di edilizia popolare La pesante crisi economica sta mettendo a dura prova le famiglie, giungendo ad interessare nuclei un tempo appartenenti alla cosiddetta classe media. La contrazione dei redditi limita l'accesso ai beni primari e fra questi la casa. E' urgentissima una risposta pubblica con efficacia nel breve periodo. L'emergenza abitativa non è dettata da carenza di abitazioni, ma da carenza di reddito. AZIONI Avviare un piano immediato di acquisto diretto o tramite ATC di unità abitative esistenti sul mercato con l’obiettivo di dare una rapida risposta all’emergenza abitativa, di ridurre il consumo di suolo e di ridurre i costi di investimento. Prevedere, esclusivamente fra le aree già edificabili, zone a destinazione di edilizia residenziale pubblica, pattuendo con il privato la trasformazione con adeguate forme di incentivazione (cessione onerosa di cubatura su altre aree) Incentivare, con premialità di SLP regolate da apposita norma, la possibilità di ricavare, all’interno di tutte le zone soggette a SUE, quote extra-standard di aree a servizi da acquisire al pubblico potere patrimonio comunale per edilizia per le fasce più deboli senza che la cubatura pubblica incida sulla capacità edificatoria privata. Avviare le procedure del Piano per l'Edilizia Economico Popolare (PEEP) con acquisizione bonaria della aree evitando il ricorso all’esproprio. 8 QUALITA' URBANA UNA PINEROLO RICREATIVA, SPORTIVA E CULTURALE OBIETTIVO 1.4 - Riqualificazione sportiva e di aggregazione La grande crescita sociale della nostra città ha consentito di creare poli di eccellenza culturale, sportiva e ricreativa. Abbiamo perso, però, gli spazi di aggregazione libera che hanno unito e fatto crescere le passate generazioni che debbono essere ricreati. Occorre ricreare spazi di aggregazione libera e di vita sociale in tutti i quartieri. AZIONI Favorire la creazione di spazi all’aperto per il gioco “libero” dei ragazzi. Abbiamo molte strutture organizzate, ma mancano spazi liberi (i vecchi campetti da oratorio, cortile condominiale, ecc). Prevedere a tal fine apposita previsione negli standard urbanistici. Meno verde attrezzato (..e costoso) e più campetti verdi per i ragazzi. Completare la creazione del polo museale di Pinerolo IN UNA CITTA' BELLA SI VIVE MEGLIO OBIETTIVO 1.5 - Riqualificazione delle aree degradate Una Città ad elevata qualità urbana non ammette il permanere di aree di degrado, di scarsa qualità e di abbandono. Occorre censirle, identificarle e progettare una riqualificazione di ampio respiro. AZIONI Censire le aree degradate cittadine ed adeguare le relative previsioni urbanistiche in modo da incentivare l'intervento privato, privilegiando, ove possibile, destinazioni produttive, servizi, terziario, ecc Prevedere il ricorso ai Piani di iniziativa pubblica ove la situazione di degrado non possa essere superata a causa di inattività del privato. Introdurre criteri di premialità per il trasferimento di cubatura 9 da aree periferiche di espansione ad aree urbane degradate; Recuperare le aree ex militari di Pinerolo con valorizzazioni che consentano il mantenimento delle tipologie e delle peculiarità storiche dei fabbricati, garantendo la sostenibilità economica degli interventi 2 Pinerolo: una piattaforma per la democrazia, il dialogo culturale e la diversità PINEROLO SMART CITY Il progresso sta rapidamente trasformando quello che una volta era solamente un esteso e stabile agglomerato in qualcosa di più, qualcosa di molto diverso. Qualcosa di talmente rivoluzionario che è difficile da comprendere nella sua interezza. Qualcosa di intelligente. La Smart City. La Smart City è un modello urbano che minimizza lo sforzo per i bisogni “bassi” e soddisfa efficacemente i bisogni più “alti”, per garantire un’elevata qualità della vita, ottimizzando risorse e spazi per la sostenibilità. [Rapporto Ambrosetti] Produciamo tanta energia ma stiamo distruggendo il pianeta, siamo circondati dall’informazione ma non abbiamo più tempo, possiamo facilmente andare all’altro capo del mondo ma buttiamo ore muoverci di pochi chilometri (da Pinerolo a Torino, per esempio...): a tematiche come queste deve rispondere una Smart City! E’ importante ricordare che gli aspetti di una smart city sono interdipendenti gli uni con gli altri; nell’approcciare il modello Smart City è impensabile pretendere di curare ogni singolo ambito singolarmente ma anzi, è d’obbligo una visione d’insieme: la progettazione della Smart City necessita di un approccio sistemico. Un recente rapporto Ambrosetti ha presentato i risultati di un'indagine fra i cittadini italiani, volta a comprendere quale sia la 10 loro principale esigenza di città: Nel caratterizzare una Smart City, il Politecnico di Vienna, l’Università di Lubiana e Politecnico di Delft hanno definito alcuni aspetti che ad oggi sono largamente condivisi ed accettati: SMART CITY E'.... Smart environment: environment: Attrattività delle condizioni naturali, Basso inquinamento, Tutela ambientale, Gestione sostenibile delle risorse Smart mobility: mobility: Accessibilità locale, Accessibilità nazionale e internazionale, Disponibilità di infrastrutture ICT, Sistemi di trasporto sostenibili, innovativi e sicuri Smart people: Livello di istruzione, Disposizione ad un apprendimento continuo, Pluralità sociale ed etnica, Flessibilità, Creatività, Cosmopolitismo / Apertura mentale, Partecipazione alla vita pubblica Smart living: Strutture culturali, condizioni di salute, Sicurezza individuale, Qualità abitativa, Strutture per l’istruzione, Attrattività turistica, La coesione sociale Smart economy: Spirito innovativo, Imprenditorialità, Produttività, flessibilità del mercato del lavoro, Radicamento internazionale, Capacità di trasformare Smart governance: Partecipazione dei cittadini al processo decisionale, Servizi pubblici e sociali, Governo trasparente, Strategie politiche e prospettive 11 MOBILITA', RETI, INFRASTRUTTURE, SPAZI PUBBLICI OBIETTIVO 2.1 – Razionalizzazione del sistema infrastrutturale di Pinerolo guardando al futuro La qualità urbana di una Città si misura anche dall'efficienza delle sue infrastrutture (strade, piazze, acquedotti, illuminazione, verde pubblico). E' necessario verificare puntualmente tutte le opere infrastrutturali previste dal PRGC vigente per capire se sono ancora utili. Bisogna, poi, immaginare infrastrutture per una città del futuro. AZIONI Rimodulare le previsioni infrastrutturali del PRGC collegate a nuove espansioni non più confermate. Eliminazione di molte attuali previsioni. Razionalizzare la rete infrastrutturale (strade, piazze) che verrà mantenuta in previsione sulla base delle mutate esigenze Potenziare la mobilità sostenibile, con particolare attenzione allo sviluppo ciclabile. della rete Prevedere sviluppo di piste ciclabili su assi principali e come opere di urbanizzazione per singole aree di espansione. Attuare un moderno piano dei parcheggi, con previsione urgente di un parcheggio interrato al servizio del centro storico in linea con quelli presenti in tutte le cittadine europee (e in molte italiane…). 12 TECNOLOGIE, RETI, ECONOMIA DELLA CONOSCENZA OBIETTIVO 2.2 – Verso una città SMART Costruire una città smart significa realizzare un grande piano di riqualificazione energetica, sismica ed ambientale della città. Significa anche porre Pinerolo all'avanguardia tecnologica nelle comunicazioni, nelle reti e nella conoscenza (es Banda larga, WiFi, WEB 2.0) 2.0) massimizzare l'accesso ai bandi comunitari e nazionali per la realizzazione della implementazione “città delle intelligente” migliori tecnologie puntando alla disponibili per migliorare il benessere dei cittadini, aumentare la qualità dei servizi e della vita e per creare nuove opportunità di lavoro ricreare in centro città spazi produttivi e lavorativi urbani, posti a pochi minuti dalle abitazioni, in modo integrare gli elementi di socializzazione Prevedere come opere di urbanizzazione irrinunciabili le tecnologie abilitanti della smart city, quali l’ampia disponibilità di banda larga, la facilità di accesso alla rete Wi-Fi, una rete di trasporto pubblico efficiente, la capacità dell'amministrazione comunale e delle imprese di stimolare l’innovazione Anche il PRGC deve essere smart! Già dalla nuova variante ponte le informazioni geografiche e normative dovranno essere fruibili tramite Web GIS in modo da essere facilmente consultabili da tutti. 13 3 Pinerolo: un luogo verde, di rinascita ecologica e ambientale IL SUOLO AGRICOLO: UN PATRIMONIO INSOSTITUIBILE OBIETTIVO 3.1 – Un PRGC a ZERO consumo di suolo Il suolo è una risorsa finita, non rinnovabile, caratterizzata da velocità di degrado potenzialmente molto rapide e allo stesso tempo da processi di formazione e rigenerazione estremamente lenti. A Pinerolo il 17% della superficie territoriale è urbanizzata (Regione – 2008). La scelta di un piano a zero consumo è una scelta per le future generazioni. AZIONI Le future varianti dovranno escludere in modo tassativo l'edificabilità di aree oggi classificate agricole o naturali. In caso di localizzazione su aree agricole di insediamenti ad elevata rilevanza pubblica non residenziale, dovrà essere recuperata pari superficie agricola in altra area oggi edificabile Dovrà essere incentivata la retrocessione agricola volontaria di aree periferiche attualmente edificabili (aree di transizione) tramite valorizzazione e trasferimento oneroso di cubatura in aree dense ai sensi del PTC2. IL VERDE URBANO COME PATRIMONIO COLLETTIVO OBIETTIVO 3.2 –Una Città verde Il verde pubblico è uno degli elementi estetici del paesaggio urbano che maggiormente incide sulla qualità della vita dei cittadini e sull'attrattività verso l'esterno. Pinerolo non deve trascurare il verde, ma anzi rafforzarlo per superficie e qualità. AZIONI Riorganizzare la manutenzione del verde cittadino per migliorarne la cura e la qualità paesaggistica Mantenere a carico dei soggetti attuatori ed aventi causa, la gestione delle aree verdi dismesse o asservite a pubblica 14 utilità in tutte le aree di espansione a prevalente destinazione residenziale non ancora attuate ed autorizzate (CE, CP, CPS); Estendere la cura delle rotonde cittadine, anche con la collaborazione dei privati. Favorire la stipula di convenzioni per l’affidamento della gestione ai privati (condomini, consorzi, ecc) delle aree verdi pubbliche con riconoscimento agli stessi soggetti di contributi legati alle spese sostenute conseguendo una migliore gestione del verde ed un contestuale risparmio di risorse pubbliche. Rafforzare l'immaginario di “Città dei Pini” aumentando il ricorso a questa specie nelle alberature urbane e nei parchi. Il nostro toponimo non deve essere un caso! Rivedere il piano del verde pubblico rendendolo più snello ma anche più efficace. Rivedere la scelta delle specie e dei sesti di impianto al fine di ridurre i costi di manutenzione e di limitare i costi di trattamenti fitosanitari che oggi assorbono una quota troppo alta del bilancio cittadino. Dare attuazione alla Legge 113/92 tramite l'identificazione delle porzioni recuperate della discarica del Torrione come area per l'impianto di nuovi alberi (un albero per ogni bambino) quale simbolo di rinascita. OBIETTIVO 3.3 – Miglioramento della qualità dell’aria Pinerolo presenta livelli di qualità dell’aria in linea con le altre realtà similari della Provincia. Occorre, in ogni caso, una pianificazione urbanistica che consenta una progressiva riduzioni delle emissioni sia da traffico veicolare che da riscaldamenti civili AZIONI Predisporre, in sinergia con il PRGC, il Piano Urbano del Traffico con l’obiettivo di snellire la circolazione urbana, di favorire il ricorso alla mobilità sostenibile 15 Avviare un piano comunale di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico OBIETTIVO 3.4 – Tutela del nostro territorio Occorre mantenere saldi i livelli di tutela del territorio, specialmente nelle aree sensibili, ponendo vincoli chiari ove occorra, garantendo nel contempo possibilità ragionevole di operare per i cittadini e rapidità nelle procedure. Recepire il piano provinciale per la collina, mantenendo, però, i vincoli più gravosi in caso di contrasto fra gli strumenti comunali e quelli provinciali. Limitare i fenomeni di sprawling (localizzazione disordinata di nuove edificazione in contesti agricoli o naturali) ponendo limiti alle nuove localizzazioni anche in ambito agricolo. Limitare l'edificabilità (anche oltre quanto previsto dal PAI) nelle aree prossime al reticolo fluviale. I fiumi si riprenderanno prima o poi gli antichi alvei ed i costi per la collettività saranno altissimi. 4 Pinerolo: un posto attrattivo e un motore della crescita economica IL LAVORO E' PRESUPPOSTO DI BENESSERE OBIETTIVO 4.1 – Attrarre le attività produttive Solo il mantenimento delle aziende già insediate sul territorio e l’attrazione di nuove attività produttive potrà garantire per il futuro il mantenimento di occupazione e conseguente benessere collettivo. AZIONI Dotare le aree industriali esistenti di tutte le infrastrutture necessarie affinché le aziende attualmente presenti possano essere incentivate a mantenere i livelli occupazionali sul territorio e magari anche aumentare il numero degli addetti; 16 Prevedere altre aree a destinazione artigianale, servizi e terziario con minima possibilità di commercio in aree già edificate o di già prevista edificazione, preferendo, ove possibile contesti periurbani o urbani. Creare, in contesto cittadino, poli tecnologici e produttivi valorizzando, ove possibile, aree industriali dismesse esistenti Valutare l’opportunità di ampliare l’area industriale della Porporata per nuovi insediamenti prettamente industriali od a forte impatto (traffico, emissioni, rumore..) Introdurre il concetto del decommissioning nelle strutture industriali ed artigianali, incentivandone il ricorso con corsie autorizzative preferenziali. OBIETTIVO 4.2 – Potenziare il commercio e l'artigianato Il Commercio e l'artigianato debbono disporre di procedure autorizzative rapide e norme molto chiare. Le opportunità vanno colte rapidamente e l'amministrazione deve essere in grado di rispondere. AZIONI Limitare drasticamente (e tardivamente) la possibilità insediativa per ulteriori grandi strutture di commercio al dettaglio (centri commerciali) Garantire il rispetto rigoroso delle convenzioni stipulate con le grandi strutture commerciali Semplificare nel limite del legittimo le procedure autorizzative per il commercio e l'artigianato Potenziare, in sinergia con la Regione, le possibilità di ricorso a strumenti e procedure on-line di autorizzazione Prevedere ove possibile Piani urbanistici di dettaglio (nell'ambito del PRGC) per le principali zone commerciali ed artigianali in modo da snellire e velocizzare gli interventi degli operatori 17 OBIETTIVO 4.3 – L'agricoltura è la risorsa del futuro L'agricoltura ha bisogno di norme chiare e snelle. Gli investimenti agricoli si evolvono e diversificano nel tempo in funzione delle nuove opportunità. Occorre rendere rapide le possibilità operative delle aziende, chiedendo in cambio un impatto limitato nel tempo e nell'entità. AZIONI Adottare per le principali realtà aziendali agricole pinerolese dei Piani Agricoli di Dettaglio già in ambito PRGC, stabilendo tipologie edilizie ammesse, caratteristiche tecnologiche, ecc, massimizzando di conseguenza il ricorso alla SCIA/DIA per gli interventi Introdurre il concetto della “struttura a tempo” caratterizzata da tipologie edilizie sostenibili (es. legno o acciaio) e concessa per una durata limitata (es. 25 anni) in modo estremamente rapido con vincolo di decommissioning Normare in modo chiaro le serre diversificando i tunnel stagionali, le serre temporanee e le serre fisse, semplificando in modo drastico la realizzazione delle strutture temporanee prive di calcestruzzo. Limitare in modo drastico la possibilità di edificazione della residenza rurale, consentendola esclusivamente ad aziende con fabbisogno tabellare di almeno tre addetti convenzionali (> 3 ULU) che dimostrino la indisponibilità di strutture abitative esistenti da recuperare. Agevolare e snellire le norme e le procedure per la realizzazione di strutture produttive agricole (stalle, ricoveri, serre, ecc) ipotizzando tipologie edilizie generalmente ammissibili sul territorio comunale. Normare le tensostrutture consentendone ammissibili la di realizzazione (esteticamente definendo accettabili) preventivamente la durata massima. 18 ricovero e temporanee le tipologie fissandone
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